CENACOLO
DEI COGITANTI |
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Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di filosofia teoretica
all'Università Statale di Milano e «vecchia conoscenza» delle manifestazioni
collaterali al Festival. L'incontro si terrà domenica 21 giugno, alle 10.30. La
settimana successiva, 28 giugno, alla stessa ora, Finazzer Flory dialogherà con
Edoardo Boncinelli , professore di biologia all'Università
Informatica prepara la
rivoluzione Ict ( da "Trentino"
del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: Informatica prepara la rivoluzione
Ict Innovazione trasferita dal pubblico al privato. I risultati del nuovo corso
TRENTO. Garantisce i collegamenti on line del sistema pubblico, gestisce oltre
11 mila postazioni di lavoro telematiche, lo scorso esercizio ha prodotto un
utile di 3,5 milioni di euro e dà lavoro a 269 dipendenti.
Sinergie pubblico-privato
per il futuro della Burgo ( da "Gazzetta
di Mantova, La" del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: Sinergie pubblico-privato per il
futuro della Burgo La crisi economica attuale sta interessando tutti i settori
industriali e produttivi, anche della nostra provincia, con aumento
esponenziale della cassa integrazione, con varie aperture di procedure di
mobilità e con la perdita di numerosi posti di lavoro.
Il sistema solare: Bruno
Bertotti lunedì ospite dell'Università
( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: Università Non tutti sanno che uno
dei massimi esperti in Teoria Generale della Relatività è un mantovano: il
professor Bruno Bertotti, docente emerito di fisica all'Università di Pavia.
Bertotti, insieme a Luciano Iess, dell'Università di Roma, ha ideato un
importante esperimento di relatività generale che è stato realizzato
utilizzando la sonda spaziale «
Tesi sul mondo del lavoro
che cambia ( da "Trentino"
del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: docente di Sociologia
dell'Università di Teramo, ha presentato ieri in aula Bruno Kessler, a
Sociologia, in occasione della consegna del «Premio di laurea Cgil, Cisl e Uil
per le migliori tesi sul mondo del lavoro». Un appuntamento fisso da dieci anni
a questa parte promosso dai sindacati alla vigilia del primo maggio.
A Gardone le armi
dell'Ermitage ( da "Giornale
di Brescia" del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: docente di design industriale
all'università di Firenze che grazie ad una convenzione con il Banco di prova
gardonese ha lasciato la sua terra per raggiungere la valle del Mella ed
impegnarsi nell'ambito del museo e del Banco di prova stesso, immaginando e
cominciando a lavorare all'ipotesi di poter dare corpo all'università di
Brescia ad una cattedra con relativo corso di progettazione
Desiderio, re generoso
fino all'esilio spirituale ( da "Giornale
di Brescia" del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: docente di Storia delle istituzioni
medievali all'università Cattolica di Milano ed eminente studiosa della civiltà
longobarda. «Il mistero del silenzio. Il ritorno di un re longobardo» è il
titolo del volume (Raffaelli editore): pubblicato nel 2005 su iniziativa della
Fondazione Dominato Leonense di Leno,
Facebook? Innovativo come
lo è stato un tempo il telefono ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Settanta gli studenti organizzatori.
«E' stato tutto preparato da loro - spiega la docente di interpretazione
consecutiva dall'inglese all'italiano, Vittoria De Boni - Così i ragazzi
possono mettersi alla prova. Per loro un'esperienza importante». (Laura
Canzian)
Pro loco da record (
da "Giornale di Brescia"
del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: accordo pubblico-privato (nello
specifico la Vi.Bi Elettrorecuperi dell'imprenditore Bidasio), ha alleggerito i
costi e, sottolinea Sangalli, «con una gestione oculata riusciamo a chiudere i
conti in parità. Ci tengo a sottolineare che la Pro loco vive grazie al lavoro
dei volontari e, per una gestione ottimale del Pala.
S. Donato Milanese
( da "Cittadino, Il"
del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: Giorgio Vecchio (docente di Storia
Contemporanea presso l'Università di Parma e presidente del comitato
scientifico della Fondazione Don Primo Mazzolari) che presenterà il tema:
"Don Primo Mazzolari a cinquant'anni dalla morte. Pace Giustizia
Rinnovamento della Chiesa".
Robotica applicata per
scavare le gallerie premiate Università e impresa Casagrande
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)"
del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di meccanica applicata alle
macchine all'ateneo di Udine - manovre delicate attualmente realizzabili
soltanto attraverso l'impiego di personale altamente specializzato e consentirà
una riduzione del tempo medio di esecuzione della procedura di circa 45 - 60
minuti, con notevoli ricadute economiche sulla produttività della macchina
stessa"
AL FRACASTORO SI PARLA DI
GENITORI E FIGLI ( da "Arena,
L'" del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: proseguono gli incontri di
formazione per genitori e docenti nell'ambito del progetto «Formazione
famiglie» in collaborazione con la fondazione Exodus. Relatore sarà il dottor
Valter Drusetta pedagogista dell'Università della famiglia. L'incontro è aperto
a tutti. SCOPRIRE LE SALINE USCITA NATURALISTICA A CERVIA CON CURIOSANATURA
Domenica, 3 maggio, CuriosaNatura organizza un'
Gotti Tedeschi eletto
presidente di SGR ( da "Libertà"
del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente all'Università Cattolica,
economista di grande notorietà - è stato votato all'unanimità presidente del
Cda. A seguire, si è riunito il CdA per l'approvazione della trimestrale (che
chiude con profitto superiore alle attese di budget) e per l'esame dello stato
di avanzamento delle attività d'investimento.
Turismo, nasce il circuito
dei castelli ( da "Provincia
Pavese, La" del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: Luisa Erba, docente dell'ateneo
pavese, ripercorre la storia architettonica del castello di Belgioioso.
«Abbiamo cominciato negli anni ottanta - afferma Michele Bolzoni, proprietario
della villa settecentesca - convinti che i beni culturali possano essere utilizzati
come beni di sviluppo locale.
Pedoporno, verifiche sul
pc ( da "Provincia
Pavese, La" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: inchiesta sono docenti delle
università di Torino e Pisa. Nel procedimento per omicidio, oltre a Porta e
Occhetti, saranno incaricati i medici legali Lorenzo Varetto, Fabrizio Bison e
Carlo Robino, di Torinese, il professor Francesco Ciardelli, di Pisa (per la
perizia chimica), e il docente torinese Nello Balossino (per la ricostruzione
del percorso nella villa)
Segue DALLA PRIMA (...)
Anche il sistema bancario si vedrà costretto a selezionare il credit...
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: altro si rende necessario
organizzare a livello pubblico-privato un fondo specifico, analizzare le
singole posizioni e, se del caso, intervenire con nuove risorse. Tale
istituzione può avere anche il carattere provinciale e deve consistere in
risorse significative. Escludo che possano essere sufficienti alcuni
provvedimenti di rafforzamento dei consorzi fidi o di alcuni aiuti,
In campo Nadia Borghi ed
Emiliano Malato
Argomenti:
Cultura
Abstract: la pasionaria contro la raccolta
differenziata porta a porta Nadia Borghi ed il professor Sergio Alessandrini,
docente di economia politica all'Università di Modena e Reggio e attuale
consulente dell'amministrazione comunale Delrio. Sono tre dei candidati di
punta dell'Udc a sostegno di Antonella Spaggiari presentati ieri dal capolista
Tarcisio Zobbi e Mario Poli.
con zanonato la civica dei
padovani ( da "Mattino
di Padova, Il" del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: al di là della politica Con
Zanonato la Civica dei padovani Dallo scrittore Giulio Mozzi a giovani,
professionisti e docenti La città «normale» che si schiera con Flavio Zanonato.
Padovani più o meno noti, comunque espressione della società civile, che si
candidano nella lista civica a sostegno del sindaco. Simbolo giallo e blu, come
i colori della campagna elettorale.
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Cultura
Abstract: a dirigenti e docenti, in vista
della seduta di consiglio che si è tenuta ieri. NELLA LETTERA i ricercatori,
quasi tutti assunti con contratti precari e di breve durata, oltre a ricordare
gli episodi di probabile intossicazione che si sono verificati nei laboratori
negli ultimi anni hanno voluto suggerire alla dirigenza del dipartimento alcune
priorita:
<Respiriamo
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)"
del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: università di Modena: l'aria che si
respira nei locali sarebbe carica di sostanze chimiche. E una relazione della
commissione sull'inquinamento ambientale, composta da quattro docenti
dell'ateneo, lo conferma. Le cappe aspiranti che dovrebbero assorbire e buttare
all'esterno l'aria, in realtà la rimetterebbero in circolo nelle stanze
sigillate.
di ALESSIA PEDRIELLI
RICERCATORI a rischio nei laboratori dell'universit&...
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)"
del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: università di Modena: l'aria che si
respira nei locali sarebbe carica di sostanze chimiche. E una relazione della
commissione sull'inquinamento ambientale, composta da quattro docenti
dell'ateneo, lo conferma. Le cappe aspiranti che dovrebbero assorbire e buttare
all'esterno l'aria, in realtà la rimetterebbero in circolo nelle stanze
sigillate.
dirigenti scolastici
incatenati il senso di una lenta ribellione - franco buccino
( da "Repubblica, La"
del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è il segno della ribellione, come
ha ben inteso la Gelmini. Parta questa ribellione dai dirigenti e si estenda a
tutti i docenti e al personale della scuola, precari e di ruolo, agli studenti
e alle famiglie. E dalla scuola passi alle università e agli enti di ricerca.
Alla ricerca di venditori
e falegnami esperti ( da "Resto
del Carlino, Il (Ascoli)" del
01-05-2009)
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Cultura
Abstract: 4 Alla ricerca di venditori e
falegnami esperti UN POSTO «PRIVATO» IL CENTRO per l'Impiego di Ascoli segnala
che un'azienda del Piceno è alla ricerca di un educatore professionale. La sede
di lavoro è ad Ascoli e la modalità di lavoro è part time. Il Centro per
l'Impiego di San Benedetto segnala che un'azienda richiede una stiratrice in
mobilità .
un'ombrina da primato
( da "Nuova Sardegna, La"
del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: ombrina da primato Pesce di 60 chili
catturato a Torre del Porticciolo da un subacqueo sassarese: «Sembrava uno
squalo» Docente universitario conferma: «Esemplare eccezionale» Dopo le foto è
stato tagliato a pezzi, regalato e mangiato SASSARI. Come sparare a un'anatra e
scoprire che era un tordo troppo cresciuto. Come andar per lumaconi e scovarne
uno delle dimensioni di una tartaruga.
infermieristica, il corso
di laurea è salvo ( da "Nuova
Venezia, La" del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: Inoltre qui lavorano 50 tra docenti
e dipendenti del servizio sanitario nazionale: dunque siamo un polo
importante». Resta da vedere, a questo punto, cosa succederà nei prossimi
giorni. Il 6 maggio il sindaco di Mirano Roberto Cappelletto incontrerà il preside
della facoltà patavina di Medicina, Giorgio Palù, mentre il presidente della
conferenza dei sindaci dell'
Garlasco, omicidio ancora
senza sentenza. Ordinate cinque nuove perizie
( da "Unita, L'" del
01-05-2009)
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Cultura
Abstract: si tratta di docenti delle
università di Torino e di Pisa che inizieranno a lavorare il prossimo 13
maggio. Slitta, pertanto, la sentenza nei confronti di Stasi, per il quale il
pm aveva chiesto la condanna a 30 anni di reclusione. Non è stato possibile
concludere il processo perchè le perizie finora realizzate hanno dato pareri
troppo «
levante, zone blu a
orologeria - michela bompani ( da "Repubblica,
La" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: veicoli pubblici e privati,
Pissarello invece è intenzionato a mantenere soltanto il traffico dei bus
soprattutto per motivi di sicurezza. I mezzi privati invece saranno dirottati,
dal 15 giugno a fine luglio, sulla via a nastro. «Sono d´accordo: corso Italia
non deve diventare un parcheggio - dice convinto Ottonello - ma adesso era
troppo tardi per trovare ogni altra soluzione:
mese mariano le
celebrazioni del mese mariano prevedono fino al 31 maggio a san pietro in silki
le messe ... ( da "Nuova
Sardegna, La" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Diritto canonico
all'Antonianum di Roma. Dal 6 all'8 maggio il predicatore sarà il parroco di
Siligo, don Peppino Lintas. Igiene alimenti Gli uffici del Servizio di igiene
degli alimenti e della nutrizione (Sian) sabato 2 maggio resteranno chiusi al
pubblico, nella sede del Sian in via Amendola 55,
elezioni rettore, è
gallenga l'anti-cuccurullo ( da "Centro,
Il" del 01-05-2009)
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Cultura
Abstract: Laureato e specializzato in
oculistica all'università di Torino, Gallenga è un teatino di adozione. Ha
lavorato per 14 anni (1967-1980) alla clinica oculistica dell'università di
Ferrara e ha svolto l'internato a Vienna e Zurigo. Dal 1979 è docente e poi
direttore dell'istituto e della cattedra di oftalmologia della d'Annunzio di
Chieti-Pescara.
mettiamo un tetto ai
mandati e ironizza sull'outing dei presidi
( da "Centro, Il" del
01-05-2009)
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Cultura
Abstract: attività didattica e di ricerca dei
docenti». I presidi di facoltà sono tutti con Cuccurullo. «Li vorrei
ringraziare per aver preso pubblicamente posizione sull'elezione del 13 maggio:
il loro "outing" ha dimostrato la validità e l'utilità dell'azione
del nostro comitato che ha agito da catalizzatore di un vero e proprio processo
di partecipazione,
fazzini, budde e rupo
protagonisti del salotto musicale abruzzese
( da "Centro, Il" del
01-05-2009)
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Cultura
Abstract: scuola comunale di musica di
Montesilvano che vede esibirsi ogni venerdì i docenti di questa istituzione
comunale. Gli artisti che si esibiranno stasera sono, infatti, parte integrante
del corpo docente, a partire dal tenore Nunzio Fazzini, concertista e attuale
direttore artistico della scuola, alla violinista Melanie Budde spalla di
numerose orchestre prestigiose e a Roberto Rupo,
Cervello, speranze dai
microsensori ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
01-05-2009)
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Cervelli
Abstract: Cultura Pagina 358 Cervello,
speranze dai microsensori --> Un nuovo modo di osservare le variazioni
neurochimiche nel cervello connesse con particolari comportamenti. Un sistema
wireless, cioè completamente senza fili, che è stato sviluppato nelle
università di Sassari e Dublino.
tutti seduti a tavola con
tito giulio pollione nel suggestivo scenario delle terme romane
( da "Nuova Sardegna, La"
del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Enorme, e riconosciuto
all'unanimità, l'impegno di docenti e allievi dell'Istituto alberghiero di
Nuraxinieddu, che hanno lavorato con dedizione per la buona riuscita dei
numerosi eventi che hanno accompagnato la Conferenza annuale dell'Associazione
europea delle scuole alberghiere, che si è conclusa ieri.
VENERDI' 1 Apertura
straordinaria BIBLIOTECA REALE, PIAZZA CASTELLO 191, ORE 8-20 ...
( da "Stampa, La" del
01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: avvocato e docente di Psicologia
giuridica all'Università di Torino. Immagine e immaginario CENTRO PANNUNZIO,
VIA MARIA VITTORIA 35/H, ORE 18 Cristina Vernizzi in dialogo con l'autore
Marcello Cossu presenterà il libro "L'immagine e l'immaginario. Disegni,
emozioni, ricordi di un bambino di cinquant'anni fa".
Troppi dottori in Cina
( da "Milano Finanza"
del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 200 fra docenti e membri del
personale, solo il 20% in più di quando era molto più piccola. La nuova
biblioteca ha il tetto che perde e mancano molti attrezzature informatiche di
base. «Il motivo dell'espansione non ha nulla a che vedere con le esigenze
della società», sostiene Ji, «ma solo alla ricerca di un ritorno economico».
casagrande-università,
alleanza vincente ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di meccanica applicata alle
macchine all'ateneo di Udine - manovre delicate attualmente realizzabili
soltanto attraverso l'impiego di personale altamente specializzato, consentirà
una riduzione del tempo medio di esecuzione della procedura di circa 45-60
minuti, con notevoli ricadute economiche sulla produttività della macchina
stessa,
Ateneo salvo, per
quest'anno ( da "Giorno,
Il (Como)" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università lacerata negli ultimi
mesi da una serie di polemiche e di interrogativi che non hanno lasciato in
disparte nemmeno i docenti. Anzi: se alcuni di loro hanno vergato una lettera
anonima per denunciare una presunta tendenza a favorire il polo varesino
rispetto a quello comasco - tesi seccamente smentita dal rettore che ha fornito
una nutrita mole di dati a riguardo tra cui
Argomenti:
Cultura
Abstract: università di Ferrara, composto dai
docenti Riccardo Dalla Negra e Rita Fabbri e dagli architetti Ambrogio Chioma e
Annalisa Conforti: «La visita commenta il sindaco è stato il primo passo per
l'apposizione del vincolo di tutela. Una volta vincolata, si potrà progettare
il recupero della struttura, con la possibilità di attingere a contributi
statali»
Garlasco, tutto da rifare
Il giudice: 5 nuove perizie prima del verdetto su Stasi
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 01-05-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Cultura
Abstract: tutti docenti delle università di
Torino e Pisa. Il 13 maggio inizierà l'esame del computer, a seguire gli altri.
E' UNA LUNGA, interminabile giornata. Per la difesa il professor Angelo Giarda
e l'avvocato Giuseppe Colli parlano per quattro ore, ne dura altrettante la
camera di consiglio del gup Vitelli.
In difesa della
"D'Annunzio", senza cambiare. Mentre si avvicina l'elezione del Re...
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)"
del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente della facoltà di Lettere.
Dopo un'analisi sul presente, ovvero la nascita di centri di eccellenza
accreditati, l'incremento del personale docente, un costante lavoro per la
ricerca, un consistente impegno edilizio, sia nella sede di Chieti che in
quella di Pescara, il mantenimento dei fondi e la crescita della popolazione
studentesca,
Zavoli e Pivato a
confronto sul
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia contemporanea,
candidato alle elezioni per il Rettorato che si svolgeranno a maggio. Pur in un
momento di difficoltà e di polemiche all'interno della Rai, Zavoli ha voluto
mantenere la promessa di essere presente a Urbino e di spaziare su riflessioni
di ampio raggio che riguardano la comunicazione,
Iacopo in America un
cervello in fuga ( da "Nazione,
La (Pistoia)" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: 3 Iacopo in America un cervello in
fuga LA STORIA FISICO PISTOIESE DI 34 ANNI DA PISTOIA al sole della California,
ecco l'esperienza di un giovane ricercatore pistoiese che un anno fa si è
trasferito negli Usa, dove è stato assunto dal Lawrence Berkeley National
Laboratory.
DUE GIORNI dedicati alla
geotermia, il sistema che sta alla base dei n...
( da "Nazione, La (Grosseto)"
del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Siena, cui
interverranno come relatori docenti universitari di Lugano e Losanna, aperto
alla partecipazione degli interessati alla materia. Il tema è la «geotermia a
bassa entalpia», proprio il sistema che fornirà caldo e freddo agli alloggi che
la cooperativa «Avvenire» sta realizzando nel lotto Peep alla 167 Ovest.
Laurea ad Alice, per non
dimenticare ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il docente infatti non si dà pace e
vuole fare chiarezza su eventuali responsabilità istituzionali per non aver
calcolato i rischi legati al sisma e non aver messo in atto adeguate misure
preventive per evitare conseguenze così drammatiche. «Dobbiamo far crescere nei
giovani la cultura delle prevenzione alla sicurezza» ha concluso Sidoti.
Filiera del farmaco,
coinvolti nell'iniziativa Pmi e centri di ricerca
( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)"
del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura , Cervelli
Abstract: Il progetto prevede investimenti
pubblici e privati e già registra una prima adesione di massima di 71 imprese
del settore. «Avere eccellenze nell'ambito della ricerca non basta – specifica
Francesco Rossi, rettore della Sun – bisogna passare alla ricerca applicata e
cercare di lavorare in sinergia con le imprese.
Fisco da cambiare Meno
tasse sul reddito ( da "Sole
24 Ore, Il" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Mauro Maré, docente di Scienza
delle finanze all'Università della Tuscia di Viterbo, commenta così le
statistiche della Sogei sui redditi del 2006 che hanno confermato come una
percentuale minima di italiani denunci un reddito elevato. Pochi ricchi, e
tutti lavoratori dipendenti o pensionati: come è possibile?
Un'economista tra i
banchieri ( da "Sole
24 Ore, Il" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: oggi docente di Economia alla
Luiss. La scelta ricadrà sull'Università di Modena, dove tra i docenti si erano
affermati, tra gli altri, i nomi di Fernando Vianello, Michele Salvati,
Vittorio Foa, e dove si respirava il pensiero della sinistra raziocinante,
impegnata non senza difficoltà a fare i conti con i nuovi parametri
postindustriali della politica e dell'
Argomenti:
Cultura
Abstract: responsabilità finanziaria e reclutamento
docenti. «Alla luce dei provvedimenti prossimi del decreto legge Gelmini, siamo
convinti che per una buona riforma siano necessarie condivisione e
responsabilità da ambo le parti », ha subito dichiarato la Ghizzoni, definendo
il nuovo disegno legge: «vorrei ma non posso».
Il cemento, l'ambiente e i
nuovi progetti ( da "Corriere
del Veneto" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Indubbiamente anche nelle scelte
strategiche dell'Università esistono, fra i docenti, due scuole di pensiero. Ci
rammarica non poco l'attuale sintonia dell'Università con le scelte
dell'Amministrazione pubblica che la depauperano di spazi vitali e quindi la
danneggiano.
Vecchio Policlinico,
Rivellini:
Argomenti:
Cultura
Abstract: circa 600 unità di personale
docente e ricercatore e circa 1.500 unità di personale tecnicoamministrativo.
Come si potrebbe mai pensare di chiudere o disperdere una struttura del genere?
Sarebbe una mortificazione immeritata per le migliaia di persone che lavorano
con impegno nel Policlinico, nonché per i giovani che in esso vengono
quotidianamente formati»
mercato del vino, ricetta
contro la crisi ( da "Centro,
Il" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti della facoltà di Economia
agraria alla d'Annunzio e della facoltà di Agraria dell'università teramana.
Era comunque presente Cantina Tollo, la maggiore realtà cooperativa d'Abruzzo.
Il presidente Tonino Verna è intervenuto con una vena polemica sul sostegno
degli enti locali alle cantine, scarso a suo dire.
il consorzio farà
un'assemblea in partenza ottocento lettere
( da "Tirreno, Il" del
01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: non costerebbero un euro di soldi
pubblici. «Siamo disposti a creare una società pubblico privata, con
investimenti privati per circa 50 milioni di euro senza chiedere nulla al
pubblico se non un po' di buona volontà». Per il finanziamento dell'opera, dice
il presidente del Consorzio, «sono stati allacciati contatti con il Monte dei
Paschi che ha già realizzato analoghe operazione,
L'Istat: i prezzi tornano
a salire ( da "Stampa,
La" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: L'Isae, istituto di ricerca
pubblico, tenta di tranquillizzare: nei mesi prossimi, salvo sorprese, il tasso
annuo di inflazione «si potrebbe portare più vicino all'1% e scendere in estate
al di sotto di tale valore prima di riacquistare dall'autunno un profilo
crescente».
Francia/1 maggio,Sindacati
uniti per maxi-protesta anti ( da "Virgilio
Notizie" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: parla ancora apertamente ma
qualcuno ha già iniziato ad avanzare l'ipotesi di un nuovo sciopero generale
del settore pubblico-privato. Tra questi Jean-Claude Mailly, segretario
generale del sindacato Force Ouvrière (Forza Operaia, ndr.) che ha proposto "un
grande sciopero generale di 24 ore" sostenuto da tutti i partner sociali
per mostrare al governo l'unità del fronte sindacale.
Atenei, oro nelle casse
della città ( da "Stampa,
La" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Studenti, docenti e addetti delle
università abitano, mangiano, si muovono, consumano. Insomma, oltre a nutrire
le menti, fanno girare soldi. Calcolare questa ricaduta economica è complesso.
Innanzitutto ci sono i consumi diretti. Per esistere gli atenei acquistano beni
e servizi.
Primo maggio, scontri in
Germania In Francia la protesta contro Sarkozy
( da "Stampaweb, La"
del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ipotesi di un nuovo sciopero
generale del settore pubblico-privato. Tra questi Jean-Claude Mailly,
segretario generale del sindacato Force Ouvrière (Forza Operaia, ndr.) che ha
proposto «un grande sciopero generale di 24 ore» sostenuto da tutti i partner
sociali per mostrare al governo l?unità del fronte sindacale.
FRANCIA/1 MAGGIO,SINDACATI
UNITI PER MAXI-PROTESTA ANTI SARKO'
( da "Wall Street Italia"
del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: parla ancora apertamente ma
qualcuno ha già iniziato ad avanzare l'ipotesi di un nuovo sciopero generale
del settore pubblico-privato. Tra questi Jean-Claude Mailly, segretario
generale del sindacato Force Ouvrière (Forza Operaia, ndr.) che ha proposto "un
grande sciopero generale di 24 ore" sostenuto da tutti i partner sociali
per mostrare al governo l'unità del fronte sindacale.
studente del classico alle
olimpiadi di filosofia ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: All'inizio di quest'anno, il
docente di filosofia della classe di Alessio, Sergio Bressan, aveva proposto ai
ragazzi di partecipare a questa competizione, che prevede la stesura di un
elaborato scritto, in lingua straniera, concernente un tema scelto dalla
commissione nazionale.
Il Policlinico chiude,
anzi no ( da "Denaro,
Il" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: circa 600 unità di personale
docente e ricercatore e circa 1500 unità di personale tecnico amministrativo.
"Come si potrebbe mai pensare di chiudere o disperdere una struttura del
genere? Un'offesa e una mortificazione immeritata per le migliaia di persone
che lavorano con impegno nel policlinico, nonche' per i giovani che in esso
vengono quotidianamente formati"
Approvato il bilancio
D'Agostino segretario ( da "Denaro,
Il" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ma l'addio a Logica (società
consortile per azioni pubblico-privata promossa dalla Regione Campania) appare
scontato:"L'incompatibilità sta probabilmente nei carichi di lavoro",
spiega D'Agostino, che a breve convocherà il consiglio di amministrazione di Logica:
"In quella sede - spiega - i soci decideranno cosa fare".
Conciliazione, avvocati in
campo ( da "Denaro,
Il" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Mediazione e
Conciliazione dell'Università Parthenope di Napoli, su "Arbitrato e
conciliazione nel pubblico impiego", Gianfrancesco Fiore, magistrato, su
"Le Adr (alternative dispute resolution): strumenti semplificativi e
accelerati di tutela", e Salvatore Sica, Ordinario di Diritto Privato
Comparato presso l'
Nel Sannio il polo
dell'idrogeno ( da "Denaro,
Il" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: l'assessore provinciale all'energia
Gianvito Bello, i docenti dell'università degli studi del Sannio, Domenico
Villacci e Francesco Pepe. cecilia del gaudio Il Sannio si candida a diventare
la prima piattaforma per la distribuzione di idrogeno e di carburanti
ultrapuliti in una rete di dimensioni regionali.
Nasce l'Ateneo italiano
del Cairo ( da "Denaro,
Il" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università è previsto per il 12
maggio E' quasi tutto pronto per il varo della prima università italiana al
Cairo, un polo scientifico e tecnologico, dove a insegnare saranno docenti
italiani. La firma dell'accordo istitutivo, il 12 maggio prossimo, in occasione
del vertice bilaterale di Sharm el-Sheikh cui parteciperanno i principali
esponenti dei governi dei due Paesi.
LUIGI CONCINA LASCERà
SALERNO DOMANI, AL TERMINE DI UNA SETTIMANA CHE SEGNERà IN MANIER...
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ieri ha regolarmente tenuto la sua
lezione all'Università di Salerno. Con gli studenti del professor Domenico
Scafoglio che l'aveva invitata al dipartimento di Antropologia dell'Università.
Cortesissima con gli allievi, la docente ha spiegato di essere in forma.
«Ringrazio quanti si sono prodigati per aiutarmi e si sono interessati alle mie
condizioni di salute,
Una vera riforma
federalista deve partire dal basso, responsabilizzando gli amministratori
locali e ... ( da "Gazzettino,
Il (Venezia)" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente di Diritto costituzionale
all'Università di Padova, a commentare la presentazione pubblica dello studio
di Maurizio Baratello, commercialista, consigliere comunale, ma soprattutto
autore di un volume di 200 pagine di analisi e proposte concrete di federalismo
partendo dalla realtà locale veneziana.
Gestiamo un progetto da
14,5 milioni ma in laboratorio siamo ancora ospiti...
( da "Gazzettino, Il (Udine)"
del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura , Cervelli
Abstract: dove l'Università cominciava ad
invecchiare, hanno fatto una legge per abbassare l'età media dei docenti e
l'hanno chiamata "nuovo sangue "». «Udine è una facoltà giovane, che
è cresciuta, ma che è invecchiata anch'essa troppo rapidamente. E saremo
penalizzati perchè il 90 per cento delle risorse se ne va in stipendi». P.D.
Dallo spazio una proteina
antiradiazioni ( da "Gazzettino,
Il (Udine)" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: afferma il docente. Ma quali
contromisure si potranno adottare in futuro? Il 5 maggio saranno a Udine Aldo
Mancini, dell'Istituto dei tumori di Napoli, e funzionari dell'Agenzia spaziale
italiana, per presentare i risultati interessantissimi, ottenuti in seno a
MoMa, che riguardano una proteina ricombinante utile sia in oncologia che
radioprotezione (
Verdi, i privati non
aprono il portafoglio ( da "Gazzettino,
Il (Pordenone)" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: del presidente Claudio Cudin è di
proseguire nella ricerca di sponsor privati. «Non è che abbiamo smesso di
cercarli - spiega - il fatto è che non aprono il portafoglio. Ci sarebbero una
sfilza di aneddoti, ma per carità di Patria è meglio non raccontare. Noi
proseguiremo nella ricerca. Intanto le Istituzioni hanno confermato e in alcuni
casi potenziato i finanziamenti e quindi,
La guerra del Policlinico
( da "Napoli.com" del
01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 52 Scuole di Specializzazione, 600
unità di personale docente e ricercatore, 1500 unità di personale tecnico
amministratvo. In caso di chiusura la divisione di posti letto in altre
strutture. Una evacuazione che si ripete, a distanza di decenni. Come non ricordare
il professore Gaetano Salvatore quando ?
Ceramica, pienone al
MuseoCaltagirone. ( da "Sicilia,
La" del 01-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la strada del rilancio passa da
sempre più forti sinergie pubblico-privato. A Caltagirone l'Amministrazione
comunale e gli operatori del settore ne sono convinti e lavorano per centrare i
primi, rilevanti obiettivi. A partire da un potenziamento delle attività di
promozione del territorio e delle manifestazioni - e altri eventi di richiamo -
che in esso si svolgono.
L'amministrazione Obama e
i responsabili dei memo. Le menti della tortura
( da "AmericaOggi Online"
del 02-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Se un tribunale spagnolo condannerà
i funzionari americani si tratterà di una giustizia morale perché il processo
avverrà senza la presenza degli accusati. Solo la giustizia americana può fare
chiarezza totale per porre fine a questo tragico capitolo della storia
americana. *Docente di lingue all'Allan Hancock College, Santa Maria,
California (dmaceri@gmail.com).
Concerto della Camerata
Strumentale ( da "Caserta
News" del 02-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dottori di ricerca e docenti
universitari e da alcuni studenti e diplomati di Conservatori della Campania,
si adegua di volta in volta alle esigenze del repertorio prescelto, ed è da
sempre aperto alla partecipazione e alla collaborazione di musicisti ospiti
(tra gli altri, Myriam Dal Don, Stefano Bezziccheri, Franco Medori,
Corso di formazione
"Donne in e out Famiglia"
( da "Caserta News" del
02-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dalla viva voce di docenti
universitari, magistrati e avvocati, mediante il secondo corso di formazione
"Donne in? e out? Famiglia", che prenderà il via martedì 5 maggio,
alle ore
L'A.T.L vota il bilancio
2008 e pensa al futuro ( da "Targatocn.it"
del 02-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dovrà comportarsi come un soggetto
pubblico. La seconda soluzione, identificata con la sigla I.P.P.P., prevede una
partnership pubblico-privata, in cui le quote private vengono messe a bando
europeo ogni nove anni. Con questa seconda soluzione l?A.T.L. diventa un
soggetto di totale diritto privato.
Muccio delinea il
programma ( da "Nuovo
Molise web" del 02-05-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: innovazione e la ricerca
tecnologica per limitare la fuga dei cervelli e tornare a valorizzare il
?capitale umano molisano?. Il programma elettorale è stato illustrato da Muccio
e dagli altri ?Guerrieri Sanniti?, così chiamati prendendo spunto dal logo del
Movimento che rappresenta proprio il «Guerriero Sannita».
Relatori e
"discussant" a San Benedetto del Tronto
( da "Quotidiano.it, Il"
del 02-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Programmazione e
Controllo presso l'Università di Macerata, che ha presentato i lavori che sono
stati realizzati nell'ambito del suo corso (programmazione e controllo di
gestione nelle pubbliche amministrazioni) per le notizie di rendiconto finanziario
che esaminerò quando saranno resi pubblici gli atti del convegno,
ELEZIONI PROVINCIALI:
TUTTI I BIG IN TOUR NEL SALENTO ( da "LeccePrima.it"
del 02-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente Università del Salento,
Michela Di Ciommo, esperta in Formazione e Progettazione, Donatella Grasso,
presidente comitato Pari opportunità dell?Università del Salento, Serenella
Pascali, esperta in Politiche sociali. Nel pomeriggio, invece, a Tricase, i
Giovani Democratici, dopo il successo di Maglie con l?
[...]
( da "Agi" del
02-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente all'Universita' La Sapienza
di Roma - e' caratterizzata dalla presenze di liquidi ristagnanti all'esterno
delle cellule, il tutto causato da una microcircolazione affaticata. Quindi le
magre non sono immuni. Spessissimo queste donne seguono anche una cattiva
alimentazione ed e' proprio questa errata abitudine alimentare,
Forum delle Associazioni
Familiari dell'Emilia Romagna, a Bologna Convegno "Famiglia e Federalismo
Fiscale la sfida della sussidiarietà"
( da "Sestopotere.com"
del 02-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Salerno, docente di Diritto
Pubblico e teoria del Governo dell?Università di Macerata, presenterà i
risultati di una ricerca sulle possibili forme di tutela della famiglia alla
luce del federalismo fiscale. Franco Pasquali, segretario generale di
Coldiretti, offrirà alcune riflessioni.
( da "Settegiorni (Bollate)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
CASTELLAZZO >LINES
0,-3,957,946,, BOLLATE - Tre incontri per approfondire il tema dell'ascolto da
diversi punti di vista: la filosofia, la scienza, il teatro e la musica. Anche
quest'anno tornano le «Conferenze a Villa Arconati», ciclo di appuntamenti
promossi dall'ufficio Cultura del Comune di Bollate in concomitanza con il
Festival. Ad aprire la rassegna, condotta da Massimiliano Finazzer Flory
(autore teatrale, saggista ed editorialista, nonchè assessore alla Cultura del
Comune di Milano), sarà Carlo Sini , docente di
filosofia teoretica all'Università Statale di Milano e «vecchia
conoscenza» delle manifestazioni collaterali al Festival. L'incontro si
terrà domenica 21 giugno, alle 10.30. La settimana successiva, 28 giugno,
alla stessa ora, Finazzer Flory dialogherà con Edoardo Boncinelli ,
professore di biologia all'Università Vita-Salute di Milano. Dopo
ciascuna conferenza, ai partecipanti sarà offerto un aperitivo nella
corte nobile della villa. La manifestazione si concluderà domenica 5
luglio, alle 21, con lo spettacolo di teatro e musica «L'orecchio di
Beethoven», scritto e interpretato dallo stesso Finazzer Flory. Tutti gli
appuntamenti sono su prenotazione.. Articolo pubblicato il 01/05/09
( da "Trentino" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Informatica
prepara la rivoluzione Ict Innovazione trasferita dal pubblico al privato. I
risultati del nuovo corso TRENTO. Garantisce i collegamenti on line del sistema
pubblico, gestisce oltre 11 mila postazioni di lavoro telematiche, lo scorso
esercizio ha prodotto un utile di 3,5 milioni di euro e dà lavoro a 269
dipendenti. La
missione principale di Informatica Trentina è però un'altra: creare una
Pubblica amministrazione efficiente e, sopratutto, essere lo strumento per
l'innovazione nell'intero settore dell'Information & communication
technology del Trentino. E' il compito cui Ivano Dalmonego, che ha mantenuto la
presidenza di Informatica Trentina anche dopo la nomina a segretario generale
della Provincia, si dedica con determinazione da anni. Una prima, positiva,
verifica sperimentale dell'efficacia di una riorganizzazione contemporanea di
tecnologie e procedure burocratiche l'ha avuta qualche mese fa, quando, nelle
prime drammatiche settimane della crisi finanziaria internazionale, gli uffici
incaricati di verificare i redditi ed erogare alle famiglie bisognose i
contributi per il caro riscaldamento e per il taglio delle rate dei mutui,
completarono l'intero iter in poche settimane, sino al pagamento degli assegni.
Caso eccezionale, certo, ma si dimostrò che, con Informatica Trentina e con
personale motivato ed addestrato, «si poteva fare». «Senza carte che viaggiano
da una scrivania all'altra, senza doppie verifiche, con la possibilità da parte
di tutti gli uffici coinvolti di controllare la documentazione» conferma
Dalmonego. Che ieri, assieme alla direttrice Clara Fresca Fantoni, ha
illustrato alla giunta il bilancio 2008, gli investimenti, l'aumento di
produttività del personale, il risparmio realizzato dal pubblico per i servizi
forniti a prezzi fermi dal 2000. Relazione approvata dalla Provincia che, dopo
il decreto Bersani, è azionista unica della società. Il ruolo di Informatica Trentina
per lo sviluppo e la gestione dell'Ict pubblica è
consolidato. Dal 2005, poi, l'azienda coltiva rapporti con le imprese private
del settore, sia commissionando beni e servizi (dal 2004 ad oggi il fatturato è
cresciuto da
( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Sinergie
pubblico-privato per il futuro della Burgo La crisi economica attuale sta
interessando tutti i settori industriali e produttivi, anche della nostra
provincia, con aumento esponenziale della cassa integrazione, con varie
aperture di procedure di mobilità e con la perdita di numerosi posti di lavoro. In questo difficile momento la
Cartiera Burgo riesce per il momento, grazie ad alcuni investimenti mirati, a
mantenere una significativa quota di mercato per il settore della carta da
quotidiani in Italia. L'attuale scenario potrebbe però modificarsi
negativamente a causa dell'andamento variabile dei prezzi delle materie prime e
dell'energia nonché di una crescente riduzione della richiesta di carta a
livello globale, frutto soprattutto di uno spostamento degli investimenti
pubblicitari verso internet e tv a discapito della stampa. In questo contesto è
opportuno creare le condizioni per valutare la dove possibile, le eventuali
sinergie fra pubblico e privato e la Burgo di Mantova potrebbe essere uno dei papabili
soggetti di queste riflessioni. E' noto che lo stabilimento mantovano produce
carta utilizzando esclusivamente carta da macero con gli ovvi benefici in
termini ambientali e energetici. Sarebbe utile valutare la possibilità di
permettere alla Burgo di Mantova di concentrare al suo interno la carta
prelevata con la raccolta differenziata di tutta la provincia mantovana (e
non), al fine di creare all'interno della cartiera un sito dedicato al
ricevimento e alla selezione, potenziando l'esistente e creando così un flusso
continuo per i fabbisogni dello stabilimento. Si creerebbero così le premesse
per l'Azienda di investimenti strutturali per aumentare sia la produzione di
materia prima che di quella del prodotto finito, senza tralasciare la
possibilità di eventuali differenti produzioni di carte alternative, nonché
della vendita della materia prima prodotta in più, e non direttamente
utilizzata a Mantova, ad altri stabilimenti del Gruppo. Sarebbero investimenti
con una ricaduta economica positiva immediata. Limitarsi solo al mantenimento
dello scenario produttivo attuale e alla richiesta da parte aziendale
dell'ennesima seppur limitata riduzioni di costi e organici, porta a risparmi
effimeri e non significativi e non pone le basi per ripartire da una posizione
di vantaggio sui concorrenti quando questa crisi avrà, speriamo al più presto,
esaurito i suoi effetti. La Burgo di Mantova può essere l'esempio di come le
migliori capacità imprenditoriali e di amministrazione pubblica
possano collaborare per creare un circolo virtuoso i cui benefici ricadrebbero
su tutti i soggetti interessati, in primis i lavoratori mantovani. E' con
questo spirito costruttivo che come sindacato auspichiamo di poter interagire
con tutti coloro che pensano che la Cartiera Burgo di Mantova debba rimanere
uno degli elementi fondamentali del panorama industriale e produttivo del
territorio mantovano. Alberto Branchini Segretario Provinciale Uilcom Uil di
Mantova
( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Il sistema solare:
Bruno Bertotti lunedì ospite dell'Università Non tutti
sanno che uno dei massimi esperti in Teoria Generale della Relatività è un
mantovano: il professor Bruno Bertotti, docente emerito di
fisica all'Università di Pavia. Bertotti, insieme a Luciano Iess,
dell'Università di Roma, ha ideato un importante esperimento di relatività
generale che è stato realizzato utilizzando la sonda spaziale «Cassini»,
costruita dalla Nasa, dall'Agenzia Spaziale Europea e dall'Agenzia Spaziale
Italiana, lanciata nel 1999 e che ha raggiunto Saturno nel 2004. Nel 2007 il
professor Bertotti è stato insignito dal Presidente della Repubblica della
medaglia d'oro per i suoi eccezionali meriti nel campo della ricerca
scientifica. Proprio Bertotti sarà ospite della Facoltà di Ingegneria
dell'Università di Mantova lunedì 4 maggio alle 17 nel Salone Mantegnesco. Tema
della relazione sarà "Il sistema solare". Sarà inoltre proiettata una
nutrita serie di immagini. La conversazione ha carattere divulgativo ed è
rivolta agli appassionati di astronomia e agli studenti delle scuole medie
superiori.
( da "Trentino" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Ieri la cerimonia
che ha celebrato i vincitori: sono Francesco Miele, Bettina Petroni, Anna
Romeri ed Elisa Sicher Tesi sul mondo del lavoro che cambia I sindacati
premiano quattro laureati che analizzano l'atttualità JACOPO TOMASI TRENTO. Due
terzi dei lavoratori dipendenti guadagna meno di 1.300 euro, la metà delle
donne e dei giovani guadagna meno di 1.000 euro. E questa generazione, come
recita il titolo di un film appena uscito nelle sale la «generazione mille
euro», ha paura del futuro a causa dell'insicurezza lavorativa, della
precarietà. Una paura diffusa in tutto l'occidente, ma soprattutto in Italia.
Una paura che influisce sulla vita extralavorativa e che fa pensare ai giovani
che il loro futuro economico sarà peggiore rispetto a quello dei loro genitori.
è questa la fotografia che Mimmo Carrieri, docente di
Sociologia dell'Università di Teramo, ha presentato ieri in aula Bruno Kessler,
a Sociologia, in occasione della consegna del «Premio di laurea Cgil, Cisl e
Uil per le migliori tesi sul mondo del lavoro». Un appuntamento fisso da dieci
anni a questa parte promosso dai sindacati alla vigilia del primo maggio.
Quest'anno i premi sono stati quattro e per la prima volta il concorso è stato
aperto anche ai laureati di Scienze cognitive. La commissione giudicatrice,
composta da Giorgio Bolego, Franco Fraccaroli, Luca Nogler e Barbara Poggio ha
voluto premiare «i lavori più originali e che potessero dare un contributo
anche scientifico su come interpretare i cambiamenti in atto nel mondo del
lavoro, dalla precarietà all'immigrazione». Così sono state premiate quattro
tesi specialistiche di quattro studenti che hanno affrontato tematiche legate
al territorio. I ragazzi hanno ricevuto le congratulazioni dei segretari
provinciali di Cgil, Cisl e Uil ed il saluto del rettore Davide Bassi che ha
auspicato «un ritorno alla centralità del lavoro nel modo di creare valore» ed
allo stesso tempo il preside di Sociologia Davide La Valle ha sottolineato come
il premio «ricordi l'importanza del tema del lavoro non solo per l'economia di
un paese, ma in generale per la società». Le conclusioni, infine, sono state
affidate al segretario generale della Cisl trentina, Lorenzo Pomini, che ha
accolto la sfida lanciata dal docente Carrieri. «Il
sindacato dovrà anche cambiare culturalmente e allargare le menti per
affrontare i mutamenti in atto - ha detto il sindacalista - ma comunque si è
già attrezzato per farlo e pian piano riuscirà, a differenza della politica, a
spostare il baricentro verso il mondo dei nuovi lavori e delle nuove
generazioni». I premiati. Francesco Miele. Laurea in Sociologia e ricerca
sociale. Tesi: «Carriera scientifica in un'organizzazione che cambia. Il caso
della Fondazione Bruno Kessler». Relatore: Barbara Poggio. Bettina Petroni.
Laurea in Giurisprudenza. Tesi: «Cooperative e lavoro: i problemi del doppio
rapporto». Relatore: Riccardo Salomone. Anna Romeri. Laurea in Psicologia -
Gestione e formazione delle risorse umane. Tesi: «Età, lavoro e formazione. Una
ricerca tra i lavoratori pubblici del Trentino». Relatore: Franco Fraccaroli.
Elisa Sicher. Laurea in Management e consulenza aziendale. Tesi: «Il mercato
del lavoro nel settore delle costruzioni e il ruolo dei lavoratori stranieri». Relatore:
Paola Villa.
( da "Giornale di Brescia"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 01/05/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:valtrompia e lumezzane A Gardone le armi
dell'Ermitage Avviati i primi contatti con il museo russo per poter ospitare un
prestito temporaneo di pistole di pregio con canne di Lazzarino Cominazzo. Pedersoli:
«Un bel progetto nonostante le grandi difficoltà» Uno scorcio del Museo delle
armi di Gardone Val Trompia. Gli oggetti in mostra sono frutto di prestiti
GARDONE VAL TROMPIAUn piccolo pezzo dell'Ermitage al museo delle armi di
Gardone? È un obiettivo possibile, da ricercare con la consapevolezza del
rischio di un nulla di fatto data la complessità dell'operazione. Alcune
magnifiche pistole ad avancarica prodotte in quel di Gardone da Lazzarino
Cominazzo potrebbero quindi tornare nella loro patria in un progetto che
prevede una sorta di gemellaggio culturale fra la sezione dedicata alle armi
dello straordinario museo di San Pietroburgo a la città di Gardone. La sfida
lanciata ai russi A lanciare l'idea e la sfida, l'altra sera, il presidente del
Consorzio Armaioli Bresciani Pier Angelo Pedersoli, nell'ambito di un incontro
organizzato a Villa Mutti Bernardelli per la presentazione del volume di
Eugenio Casella dal titolo «Capanni la caccia e il territorio», edito dalla
Compagnia della Stampa Masetti Rodella editori, cui hanno preso parte anche il
presidente della Comunità Montana e il Sindaco di Gardone. Sono ben 18.000 le
armi, bianche e da fuoco, custodite in un'ala del museo di San Pietroburgo,
custodite da un appassionatissimo curatore che ben conosce la terra bresciana
ed in particolare Gardone. Pedersoli l'ha incontrato giorni fa ed ha potuto
ammirare «senza barriere» alcuni pezzi straordinari. Da questo incontro e dal
colloquio è nata l'idea di potersi cimentare nell'ardimentosa vicenda che detta
così potrebbe sembrare semplice, ma che poi tanto non lo è. Eppure Pedersoli
con entusiasmo si è speso suscitando l'immediato interesse del primo cittadino
Gussago ma anche quello di Fabio Ferraglio. «Mi ha emozionato vedere un'intera
collezione di Lazarino Cominazzo - ha detto Pedersoli - toccarla, soppesarla,
ammirarla. Così come ho apprezzato la serie che Samuel Colt inviò in dono allo
Zar di tutte le Russie». Risorse dai privati Vulcanico come al solito,
Pedersoli ha già preso il largo. Ora sarà il tempo, l'impegno, il sostegno di
pubblico e privato a dare gambe a questa speranza che sicuramente
qualificherebbe ancor più il museo gardonese, consentirebbe di allargare
l'offerta turistica e culturale triumplina al cui consolidamento gli enti
pubblici stanno lavorando da anni grazie al completamento dell'itinerario della
Via del ferro. E proprio sul sistema dell'offerta turistica, culturale e,
perché no enogastronomica, si deve lavorare; lo ha ricordato nel corso della
serata anche il professor Carlo Camerlinghi, docente di design
industriale all'università di Firenze che grazie ad una convenzione con il Banco di prova
gardonese ha lasciato la sua terra per raggiungere la valle del Mella ed
impegnarsi nell'ambito del museo e del Banco di prova stesso, immaginando e
cominciando a lavorare all'ipotesi di poter dare corpo all'università di Brescia ad una cattedra con relativo corso di progettazione
legata all'arma. Armi ma anche capanni Si è parlato dell'Ermitage l'altra sera
a Gardone ma si è parlato anche di territorio, di sensazioni, di caccia, del
legame fra il cacciatore e l'ambiente. Ma nella mente di molti già frullava
quella «pazza» idea che rimanda direttamente ai fasti di un luogo
straordinario, indescrivibile, che accoglie collezioni inimmaginabili, dipinti,
ori, sculture, codici capolavori unici e.. 18.000 armi, decine delle quali con
iscritto il nome di un «certo» Lazarino Cominazzo che proprio in quel di
Gardone ebbe i natali e prosperò rifornendo con le sue bocche da fuoco re,
imperatori, cavalieri e nobili e facendo si che il nome del suo paese rimanesse
indelebilmente iscritto nella memoria del tempo e nella storia mondiale delle
armi da fuoco.
( da "Giornale di Brescia"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 01/05/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:cultura Desiderio, re generoso fino
all'esilio spirituale Franca D'Amico Sinatti narra il sovrano in un
romanzo-saggio: senza i longobardi gli europei non sarebbero ciò che sono Lo
scrittore Giuseppe Pederiali «Sono un re che si è fatto monaco per il bene del
suo popolo». Parla di sé in prima persona re Desiderio, riparato nel monastero
di Montecassino dopo che, nel 774, Carlo Magno ha assoggettato il suo popolo al
dominio dei Franchi. L'ultimo re longobardo «scrive» la propria biografia nel
libro di cui è autrice Franca D'Amico Sinatti, docente di Storia
delle istituzioni medievali all'università
Cattolica di Milano ed eminente studiosa della civiltà longobarda. «Il mistero
del silenzio. Il ritorno di un re longobardo» è il titolo del volume (Raffaelli
editore): pubblicato nel 2005 su iniziativa della Fondazione Dominato Leonense
di Leno, il romanzo-saggio della D'Amico ha offerto ieri lo spunto per
la prima delle cinque conversazioni dedicate a «Brescia tra storia, arte e
letteratura», promosse all'auditorium Santa Giulia dall'Assessorato alla
cultura del Comune e coordinate da Anita Loriana Ronchi. Con Franca D'Amico,
accolta dal presidente di Brescia Musei, Agostino Mantovani, ha partecipato
all'incontro Angelo Baronio, insegnante di Storia medievale nella sede
piacentina della Cattolica. Negli ultimi anni, ha ricordato Baronio, le
conoscenze sul mondo longobardo hanno fatto notevoli passi avanti, grazie
soprattutto al contributo delle ricerche archeologiche. «Le testimonianze su
quell'epoca rimangono però scarse, e molte suggestioni restano chiuse nella
penna degli studiosi, che non possono permettersi di formulare ipotesi
azzardate». È forse per questo, ha suggerito il relatore, che Franca D'Amico è
ricorsa a un espediente narrativo, «l'unico modo per riempire le molte tessere
ancora vuote del mosaico». Il racconto della studiosa compone in una
successione di quadri la vita di re Desiderio, dall'infanzia alla morte che
ebbe luogo, secondo la D'Amico, nel monastero di Montecassino. La genesi del
libro si intreccia con la vita dell'autrice, con l'«avventura» che lei stessa
ieri ha brevemente ripercorso raccontandosi, che l'ha portata ad approfondire
negli anni la conoscenza del mondo longobardo: a partire da quando, all'inizio
della carriera accademica, venne chiamata a insegnare all'università
Cattolica nella nostra città. «Senza i Longobardi - dice Franca D'Amico - noi
europei non saremmo ciò che siamo. Nella scuola di Pavia, in cui Desiderio si
formò, si era cementata una struttura di princìpi etici caratteristica di una
società laica». Liutprando, re dal 712 al 744, è lodato nel libro per la sua
saggezza di legislatore: «Non c'era settore ch'egli lasciasse privo della sua
legge». Nella sua condotta, dice la D'Amico, era profondamente presente il
senso dello Stato. Esemplare fu l'istituzione del «diritto personale di
difesa», che favoriva l'integrazione tra Longobardi e Romani concedendo la
possibilità di vivere seguendo la legge dell'uno o dell'altro popolo. Re
«competente e preparato», Desiderio non cercò di affermare il proprio potere
con la forza, ma piuttosto di consolidarlo attraverso transazioni e accordi:
«Abituato a ricostituire un esercito ancor più forte - gli fa dire la D'Amico
nel libro - ho poi sempre desiderato oltreché una vera giustizia, il poter
tessere una rete di alleanze e parti». Desiderio tentò, senza riuscirci, di
ricomporre una società divisa. Il romanzo «narra la solitudine di uno
sconfitto. Ci sono a volte re onesti travolti da situazioni più grandi di loro,
che nell'esilio o nella spiritualità sanno riscattare le istituzioni che con
loro sono state crudeli». Tutti quelli che entrano in contatto con la storia
del Longobardi «hanno la percezione di una civiltà altissima» ha sentenziato la
D'Amico Sinatti. Per questo, ha concluso, è importante proseguire la ricerca e
lo studio delle fonti: soprattutto a Brescia, che «è stato il fulcro da cui la
civiltà longobarda si è diramata». Nicola Rocchi
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
«Facebook?
Innovativo come lo è stato un tempo il telefono» Convegno multilingue all'università sui social network: «Strumenti per socializzare»
I social network sono strumenti di socializzazione? Per gli studenti trevigiani
del terzo anno di Mediazione linguistica di Ca' Foscari pare proprio di sì. Si
è svolta ieri la quinta edizione della «Mock conference», la conferenza
trilingue all'aula magna dell'università di Treviso,
una simulazione di quello che i giovani studenti prossimi alla laurea dovranno
affrontare una volta entrati nel mondo del lavoro. Argomento all'ordine del
giorno, i social network e Facebook, la nuova piazza del web, che raccoglie
milioni di utenti in tutto il mondo. «Abbiamo scelto questo tema perché tutti
ormai utilizzano i social network come Facebook», dice la giovane moderatrice
dell'incontro, Silvia Pascon, che ha condotto la conferenza in lingua spagnola.
«Pensiamo alla campagna di Obama, condotta per una buona parte proprio su
Facebook - continua Silvia - Abbiamo pensato che l'argomento potesse
interessare i nostri compagni di corso. E se vogliamo fare un'indagine, tutti
in quest'aula hanno una loro pagina personale sul web». La formula utilizzata
per la conferenza è stata tanto multilingue quanto lo è il social network.
Quattro relatori, tutti studenti, si sono riuniti sullo scranno dei professori,
fingendosi chi avvocato, chi promotore del web. In inglese, spagnolo e cinese
hanno spiegato ai loro compagni la loro posizione in merito alla censura che in
alcuni stati, come appunto la Cina, hanno attuato nei confronti del web. I loro
compagni traducevano quello che dicevano in un'affascinante, quanto alienante
gioco delle parti, che ha coinvolto i partecipanti al convegno. «Il progresso
non deve essere temuto - ha spiegato in perfetto inglese Maurizio Serena -
Facebook non potrà mai sostituire le relazioni umane. La gente comunque
continua a parlare, a incontrarsi, a telefonare e conversare. E poi le stesse
critiche che adesso vengono mosse a Facebook, alcuni le hanno dette anche
quando si è diffuso il telefono». E la privacy? «E' uno strumento che ha dei
limiti - continua Silvia - ma in ogni caso siamo noi a scegliere se iscriverci
oppure no a questi siti». Settanta gli studenti
organizzatori. «E' stato tutto preparato da loro - spiega la docente di interpretazione consecutiva dall'inglese all'italiano,
Vittoria De Boni - Così i ragazzi possono mettersi alla prova. Per loro
un'esperienza importante». (Laura Canzian)
( da "Giornale di Brescia"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 01/05/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:PIANBORNO Pro loco da record Vinta la
sfida gestionale La sfida più importante, per ora, la Pro Loco l'ha già vinta.
Il palazzetto dello sport che aveva diviso paese e opinione pubblica
e fomentato polemiche e veleni, è diventato il fulcro attorno a cui ruotano le
attività e le iniziative della comunità di Piancogno. Francesco Sangalli e i
volontari della Pro loco, finora, non hanno tradito le attese: quando
all'apertura dei battenti venne chiesto loro di gestire la struttura, furono in
molti a storcere il naso e ad avanzare qualche perplessità. Oggi, i diretti
interessati non hanno voglia di fare polemica, ma possono dire di essere
riusciti a convincere anche i più scettici. «Non è un caso che la Fiera dei
fiori si sviluppi attorno a questa struttura - afferma Sangalli -. Coordinare
le attività e le presenze di un anno in una struttura così importante, richiede
un impegno enorme, ma a distanza di due anni possiamo dire che il lavoro è
stato positivo ed ha portato ai risultati sperati». Decine le attività
organizzate all'interno del Pala.Vi.Bi durante le quattro stagioni e l'ultimo
dato riferito al
( da "Cittadino, Il" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Un incontro sulla
figura di don Primo Mazzolari n L'Associazione "G. Lazzati" di San
Donato Milanese presenterà martedì 5 maggio, alle ore
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Robotica applicata
per scavare le gallerie premiate Università e impresa Casagrande Venerdì 1
Maggio 2009, Il gruppo di ricerca in Robotica del dipartimento di Ingegneria
elettrica, gestionale e meccanica dell'università di
Udine si è aggiudicato in Belgio il secondo posto al concorso internazionale
"Europ/Euron technology transfer award" per i migliori esempi di
trasferimento tecnologico università - azienda nel
settore della robotica a livello europeo. La ricerca, sviluppata dal team
udinese coordinato da Alessandro Gasparetto e composto, tra gli altri, dagli
ingegneri Vanni Zanotto e Renato Vidoni, riguarda l'automazione di un
macchinario di enormi dimensioni utilizzato nei lavori di scavo e di
consolidamento delle gallerie, prodotto dalla ditta Casagrande di
Fontanafredda. I risultati sono già sfociati in un brevetto a livello italiano
e sono in corso le procedure per estendere il brevetto a livello europeo. In
particolare il sistema progettato dal team dell'ateneo di Udine "renderà
automatiche - precisa Gasparetto, docente di meccanica applicata alle
macchine all'ateneo di Udine - manovre delicate attualmente realizzabili
soltanto attraverso l'impiego di personale altamente specializzato e consentirà
una riduzione del tempo medio di esecuzione della procedura di circa 45 - 60
minuti, con notevoli ricadute economiche sulla produttività della macchina
stessa". Ma non è tutto. «Il brevetto permetterà di ottenere un
notevole incremento di sicurezza nel corso dell'esecuzione dei lavori». La
difficoltà nello sviluppo del progetto "oltre che nella complessità del
modello cinematico del meccanismo - spiega Gasparetto - sta proprio nelle
notevoli dimensioni del macchinario da automatizzare, lungo
( da "Arena, L'" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 01 Maggio
2009 NECROLOGI Pagina 21 Brevi FORMAZIONE FAMIGLIE AL FRACASTORO SI PARLA DI
GENITORI E FIGLI Martedì 5 maggio, alle 20.30, nell'aula magna della sede di
via Moschini 1/a del liceo scientifico «Fracastoro», proseguono
gli incontri di formazione per genitori e docenti nell'ambito del progetto
«Formazione famiglie» in collaborazione con la fondazione Exodus. Relatore sarà
il dottor Valter Drusetta pedagogista dell'Università della famiglia.
L'incontro è aperto a tutti. SCOPRIRE LE SALINE USCITA NATURALISTICA A CERVIA
CON CURIOSANATURA Domenica, 3 maggio, CuriosaNatura organizza un'uscita
naturalistica alle Saline di Cervia, ambiente di straordinaria suggestione dal
punto di vista avifaunistico e botanico, popolato da specie rare come
fenicotteri rosa, cavalieri d'Italia e altre specie protette. Ritrovo alle 6,45
al parcheggio della chiesa di Cadidavid. Pranzo al sacco. Contributo di 4 euro.
Prenotazioni 045 8673050. LA COSTITUZIONE LO STORICO PARONETTO MERCOLEDÌ PARLA
DI CONFLITTI E SOLUZIONI Mercoledì 6 maggio, alle 15, nell'aula magna del liceo
«Fracastoro» in via Moschini 11/a, nell'ambito del progetto «I giorni delle
memorie», il professor Sergio Paronetto, docente e
storico, tratterà il tema «La Costituzione e il rifiuto della guerra come
strumento per risolvere i conflitti internazionali». La partecipazione
all'incontro è libera.
( da "Libertà" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Gotti Tedeschi
eletto presidente di SGR Nominato dal ministro Tremonti, gestirà i Fondi
Italiani per le Infrastrutture milano - Ettore Gotti Tedeschi è stato nominato
prima membro di SGR SpA F2i (Fondi Italiani per le Infrastrutture) e, dopo
all'unanimità, presidente del Consiglio di Amministrazione. F2i è un fondo
chiuso d'investimento che ha il fine di finanziare le infrastrutture in Italia.
Il patrimonio del Fondo Italiano per le Infrastrutture è gestito dalla Società
di Gestione del Risparmio (f2i sgr), con interventi basati sull'acquisizione di
quote o l'acquisto di partecipazioni nelle infrastrutture nazionali.
L'assemblea di SGR SpA F2i ha approvato il bilancio 2008 che registra un utile
lordo di 6,1 milioni di euro. L'assemblea ha nominato Gotti Tedeschi nuovo
membro del consiglio di amministrazione in sostituzione di Salvatore
Rebecchini. Gotti Tedeschi - Senior Advisor del Banco Santander, Presidente di
Santander Consumer Bank Italia , Consigliere di Amministrazione della Cassa
Depositi e Prestiti, docente all'Università Cattolica, economista di grande notorietà - è
stato votato all'unanimità presidente del Cda. A seguire, si è riunito il CdA
per l'approvazione della trimestrale (che chiude con profitto superiore alle
attese di budget) e per l'esame dello stato di avanzamento delle attività
d'investimento. Ettore Gotti Tedeschi, nato Pontenure nel 1945, è un
banchiere, un economista e uno scrittore, editorialista di diversi giornali tra
cui Libertà. Per i primi 12 anni della sua vita professionale si è occupato di
strategia industriale e finanziaria (con SEMA a Parigi e McKinsey a Milano e
Londra). Dal
( da "Provincia Pavese, La"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Turismo, nasce il
circuito dei castelli Coinvolti Belgioioso e Lardirago, attenzione a palazzo
Vistarino BELGIOIOSO. Passa dalla cultura il rilancio economico del Pavese. Un
progetto possibile realizzando un circuito dei castelli viscontei che coinvolga
anche l'interessante patrimonio storico cittadino. In particolare ne
risulterebbero coinvolti i castelli di Belgioioso e Lardirago, palazzo
Vistarino a Pavia, accomunati da interventi di restauro conservativo per
riproporre l'utilizzo moderno di beni di straordinario valore. «Il restauro di
questi monumenti consente di rileggere la storia dell'umanità, ma anche di
prepararli per un loro utilizzo futuro», spiega il professor Carlo Bernasconi,
presidente del consiglio d'amministrazione del Collegio Ghislieri, proprietario
del castello di Lardirago. Il sindaco Fabio Zucca rilancia e propone un
circuito di visite dei castelli viscontei di Pavia e provincia. «Sarebbe
un'opportunità concreta per attrarre turismo e sviluppare l'economia - spiega
-. Potremmo competere con i circuiti dei castelli della Loira o della Val
D'Aosta». Insieme quindi Università, Collegio Ghislieri, Comune di Belgioioso,
Ente fiera dei castelli di Belgioioso e Sartirana in una tavola rotonda
organizzata mercoledì sera dall'Ente comunale belgioiosino. Messi a confronto,
in una sala gremita di pubblico, gli interventi di restauro che si stanno
effettuando su questi gioielli architettonici per lanciare una sfida:
utilizzare monumenti importanti per produrre cultura ed economia. «Mi
complimento con il Comune di Belgioioso - dice Bernasconi - per aver capito che
l'acquisto del castello può costituire motore di sviluppo per il territorio». Luisa Erba, docente dell'ateneo pavese,
ripercorre la storia architettonica del castello di Belgioioso. «Abbiamo cominciato
negli anni ottanta - afferma Michele Bolzoni, proprietario della villa
settecentesca - convinti che i beni culturali possano essere utilizzati come
beni di sviluppo locale. L'operazione dell'acquisto della parte
viscontea da parte del Comune, sarà fondamentale per lo sviluppo del
territorio». Un moderno centro dove realizzare molteplici attività culturali,
tra cui laboratori di bioinformatica. Questo dovrà diventare il castello di
Lardirago. «Il Comune ha negato l'agibilità - afferma il presidente - e ora
tutto è bloccato». Ed ecco delineare i punti essenziali del progetto di
recupero voluto dal Ghislieri. Il castello diventerà un polo
didattico-scientifico; il ricetto offrirà ospitalità ai docenti; la Cascina
Cortegrande accoglierà la parte residenziale per studenti e frequentatori.
«Abbiamo effettuato un recupero di alto livello di una prima parte: sale
riunioni, aule didattiche allestite e rimaste inutilizzate, in attesa che tutto
si risolva», precisa Bernasconi che ricorda la chiesa, l'oratorio e la casa
canonica, donate nel 1966 alla comunità di Lardirago. «Precise strategie di
riqualificazione per Palazzo Vistarino, dove presto partiranno i lavori di
sistemazione delle scuderie», spiega Marco Morandotti, docente
dell'ateneo pavese. Stefania Prato
( da "Provincia Pavese, La"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pedoporno, verifiche
sul pc Per accertare eventuali alterazioni GARLASCO. Una nuova perizia anche
per il procedimento collaterale in cui è imputato Alberto Stasi: possesso e
diffusione di materiale pedopornografico scaricato e diffuso su Internet,
recuperato da file cancellati sul pc di Stasi. Il giudice Stefano Vitelli ha
disposto sul pc di Stasi una nuova perizia anche su questo argomento specifico,
rimandandoi a decisione sul rinvio a giudizio in relazione a questo reato.
L'ingegner Roberto Porta e il dottor Daniele Occhetti dovranno esaminare il
computer di Stasi per chiarire se i contenuti siano stati alterati
successivamente al sequestro del pc. Ma il giudice chiede agli esperti anche di
risalire all'origine delle immagini pedopornografiche e di individuarne la
destinazione per capire se Alberto possa avere divulgato il materiale. I periti
incaricati di chiarire i dubbi sull'inchiesta sono docenti
delle università di Torino e Pisa. Nel procedimento per omicidio, oltre a Porta e
Occhetti, saranno incaricati i medici legali Lorenzo Varetto, Fabrizio Bison e
Carlo Robino, di Torinese, il professor Francesco Ciardelli, di Pisa (per la
perizia chimica), e il docente torinese Nello Balossino (per la ricostruzione del percorso
nella villa). (l.g.)
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
REGGIO pag. 11 Segue
DALLA PRIMA (...) Anche il sistema bancario si vedrà costretto a selezionare il
credit... Segue DALLA PRIMA (...) Anche il sistema bancario si vedrà costretto
a selezionare il credito. Mentre i bilanci 2008 risentono in misura minima
della crisi improvvisa che ha colpito il mercato, il fenomeno si accentuerà in
quelli del 2009, con conseguente tensione del sistema finanziario. I parametri
infatti da rispettare metteranno in difficoltà perciò diverse imprese piccole e
grandi. Mi aspetto perciò che la vera crisi comincerà nel secondo semestre del
corrente anno e nel 2010. Si tratta perciò di sollecitare le imprese perché si
organizzino, predisponendo piani industriali almeno a tre anni per verificare i
punti critici della loro situazione e correre ai ripari per tempo incontrandosi
anche in via anticipata col sistema bancario. Dall'altro si
rende necessario organizzare a livello pubblico-privato un fondo specifico,
analizzare le singole posizioni e, se del caso, intervenire con nuove risorse.
Tale istituzione può avere anche il carattere provinciale e deve consistere in
risorse significative. Escludo che possano essere sufficienti alcuni
provvedimenti di rafforzamento dei consorzi fidi o di alcuni aiuti,
peraltro auspicabili, alle famiglie. La crisi si supera prima di tutto aiutando
le imprese, che rappresentano il volano dell'economia, consci che ci sarà
purtroppo una selezione: quelle marginali saranno costrette a chiudere i
battenti o ricercare accordi di aggregazione con altre per resistere. Il
sacrificio grande sarà comunque per i lavoratori per i quali l'occupazione
viene ridotta. Avremo purtroppo qualche anno difficile e le imprese dovranno
stare all'erta. Carlo Baldi
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
REGGIO pag.
( da "Mattino di Padova, Il"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Ecco i 40 candidati
(tutti in ordine alfabetico): sostengono direttamente la conferma del sindaco, al di là della politica Con Zanonato la Civica dei padovani Dallo
scrittore Giulio Mozzi a giovani, professionisti e docenti La città «normale»
che si schiera con Flavio Zanonato. Padovani più o meno noti, comunque
espressione della società civile, che si candidano nella lista civica a
sostegno del sindaco. Simbolo giallo e blu, come i colori della campagna
elettorale. La Civica è pronta, dopo la presentazione del 9 aprile con
Zanonato al centro culturale di via Altinate. Idee-forza e primi candidati
allora sono stati affidati Franco Viola, professore di Ecologia all'Università.
Al suo fianco c'erano già l'imprenditrice Daniela Pancheri, il giovane legale
Andrea Busato e la studentessa Martina Frigo. In queste tre settimane «Padova
con Flavio Zanonato» ha sondato la disponibilità anche di intellettuali,
docenti universitari, giovani professionisti e imprenditori. Alla fine, fra i
40 candidati nomi che non passano inosservati: dallo scrittore Giulio Mozzi a
Gadi Luzzatto Voghera; dal professor Renato Pescara a Anny Tormene, ginecologa
dei consultori. In lista anche il liutaio Giuseppe Lazzaro, il fotografo e
commerciante Bruno Maran, Anna Pretolani (presidente del circolo Arci Carichi
Sospesi), il produttore agricolo bio doc Celestino Benettazzo e Marta Dalla
Vecchia del centro Infn. Ecco, in dettaglio, i 40 candidati della lista civica
in rigido ordine alfabetico: Barbara Amarù, Maria Avogardo, Massimilla Baldo,
Celestino Benetazzo, Eleonora Bujatti, Andrea Busato, Antonio Dalan, Marta
Dalla Vecchia, Federica Di Maria, Guido Fregonese, Martina Frigo, Maurizia
Giacchetto, Federico Gianoli, Gianmaria Gianoli, Francesco Grani, Michele
Grinzato, Giovanni Lazzaro, Giacomo Leoni, Gadi Luzzato Voghera, Barbara Manni,
Bruno Maran, Maurizio Minicuci, Andrea Morandin, Giulio Mozzi, Giorgio Muraro,
Daniela Pancheri, Renato Pescara, Paolo Pesiri, Roberta Ponchia, Anna Maria
Pretonani, Giuseppe Rampazzo, Carlo Santaterra, Anna Maria Tormene, Giovanni
Trentanovi, Renata Trevisan, Paola Trionfi, Franco Viola, Roberto Zucchi.
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
MODENA PRIMO PIANO
pag. 2 «La nostra salute è a rischio: dovete fare qualcosa subito» LE LETTERE
INVIATE AI VERTICI DEL DIPARTIMENTO «SAPPIAMO che i soldi mancano per ogni
cosa, ma la nostra salute non può essere messa tanto a rischio». E' questo, in
poche parole, il contenuto della lettera che i 70 ricercatori del dipartimento
di scienze biomediche hanno sottoscritto e inviato, nei giorni scorsi, a dirigenti e docenti, in vista della seduta di consiglio che si
è tenuta ieri. NELLA LETTERA i ricercatori, quasi tutti assunti con contratti
precari e di breve durata, oltre a ricordare gli episodi di probabile
intossicazione che si sono verificati nei laboratori negli ultimi anni hanno
voluto suggerire alla dirigenza del dipartimento alcune priorita: «Per
prima cosa bisognerebbe mappare tutte le cappe di aspirazione scrivono i
ricercatori e chiudere in modo ermetico quelle non funzionanti che sono
diventate solo un canale d'accesso dei vapori e delle esalazioni che provengono
dalle stanze adiacenti. Poi bisognerebbe verificare il livello di
contaminazione dell'aria che respiriamo» UN INTERVENTO dall'esterno. Anche
questa è stata una delle richieste avanzate dai ricercatori dopo mesi di
inutili tentativi di soluzione da parte degli uffici tecnici dell'università: «Poichè i problemi sono stati più volte
affrontati nei mesi scorsi anche con il coinvolgimento dell'ufficio tecnico ma
non sono mai stati risolti si legge nella lettera chiediamo che venga
incaricata una ditta esterna specializzata nella rilevazioni delle componenti
inquinanti dell'aria e nella risoluzione dei problemi relativi. Nel frattempo,
però, chiediamo anche una maggiore attenzione da parte dei docenti e di tutto
il personale alla grave situazione che si è creata» «NEL CASO si verificassero
nuovamente episodi di sospetta intossicazione scrivono ancora i ricercatori
chiediamo che la comunicazione ci venga data tempestivamente e non dopo alcuuni
giorni, come è accaduto a febbraio. Questo, affinchè possiamo, almeno, valutare
noi stessi il rischio e decidere se entrare o no nelle stanze contaminate.
Considerato anche il fatto che è frequente la presenza in quei luoghi di
ricercatrici in stato di gravidanza...».
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
MODENA PRIMO PIANO
pag. 2 «Respiriamo La denuncia dei ricercatori di ALESSIA PEDRIELLI RICERCATORI
a rischio nei laboratori dell'università di Modena: l'aria che si respira nei locali sarebbe carica di
sostanze chimiche. E una relazione della commissione sull'inquinamento
ambientale, composta da quattro docenti dell'ateneo, lo conferma. Le cappe
aspiranti che dovrebbero assorbire e buttare all'esterno l'aria, in realtà la
rimetterebbero in circolo nelle stanze sigillate. A questo erano dovuti
si è scoperto solo in questi giorni i ripetuti malesseri accusati, negli anni,
dal personale che lavora lì tante ore al giorno e che spesso si è fatto curare
al pronto soccorso. DOLORE e arrossamento agli occhi, tumefazione delle mucose,
mal di testa, difficoltà a respirare. Sintomi uguali per episodi diversi che,
dal 2003, anno in cui i laboratori sono stati ristrutturati, ad oggi, si sono
ripetuti decine di volte. A riscontrarli su di sè, a stare male, la sera,
tornando a casa dopo ore passate in laboratorio erano sempre loro: i
ricercatori del dipartimento di Scienze Biomediche che lavorano al sesto piano
di via Campi 287. Si fa ricerca lì, si coltivano le cellule, si sperimentano
nuovi trattamenti. Il laboratorio è una stanza chiusa ermeticamente, un luogo
che deve rimanere isolato rispetto all'esterno per la delicatezza dei materiali
trattai. Un luogo che per definizione dovrebbe essere pulito. Ed invece a non
essere pulita era addirittura l'aria. Per verificare le cause dei ripetuti
malesseri, un anno fa, nel dipartimento si è costituita appunto una commissione
di docenti con il compito di segnalare lo stato di sicurezza degli ambienti di
lavoro e la prima relazione ufficiale era stata consegnata alla dirigenza
nell'ottobre 2008. «Da tempo in diversi locali e nell'area circostante sono
stati accusati dal personale disturbi di varia natura hanno scritto i docenti
nel rapporto riteniamo che questo sia dovuto agli inquinanti espulsi che
rientrano negli ambienti attraverso i sistemi di ricircolo». SOLVENTI,
formaldeide, toulene, xileni: sono questi alcuni dei composti chimici più
pericolosi con i quali i ricercatori di via Campi lavorano ogni giorno e sono questi
che (in dosi basse) per anni i ricercatori hanno anche respirato. «Avere gli
occhi rossi e la gola in fiamme per molti di noi era diventata quasi
un'abitudine racconta uno di loro che ha chiesto di rimanere anonimo un fatto
che accadeva spesso. A febbraio però è successo qualcosa di più grave: due
colleghe che stavano lavorando si sono sentite male tanto da dover chiedere
l'intervento del medico. Nell'aria si sentiva un odore strano, difficile da
identificare, ma probabilmente si trattava dui qualcosa di molto nocivo perchè
entrambe avevano le mucose tumefatte e doloranti ed una faceva persino fatica a
respirare. Nonostante questo il laboratorio non è stato chiuso, nemmeno per un
giorno, ed abbiamo continuiato a lavorarci dentro». NON HA le finestre il laboratorio
al sesto piano di via Campi
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
MODENA PRIMO PIANO
pag. 3 di ALESSIA PEDRIELLI RICERCATORI a rischio nei laboratori
dell'universit&... di ALESSIA PEDRIELLI RICERCATORI a rischio nei
laboratori dell'università di Modena: l'aria che si respira nei locali sarebbe carica di
sostanze chimiche. E una relazione della commissione sull'inquinamento
ambientale, composta da quattro docenti dell'ateneo, lo conferma. Le cappe
aspiranti che dovrebbero assorbire e buttare all'esterno l'aria, in realtà la
rimetterebbero in circolo nelle stanze sigillate. A questo erano dovuti
si è scoperto solo in questi giorni i ripetuti malesseri accusati, negli anni,
dal personale che lavora lì tante ore al giorno e che spesso si è fatto curare
al pronto soccorso. DOLORE e arrossamento agli occhi, tumefazione delle mucose,
mal di testa, difficoltà a respirare. Sintomi uguali per episodi diversi che,
dal 2003, anno in cui i laboratori sono stati ristrutturati, ad oggi, si sono
ripetuti decine di volte. A riscontrarli su di sè, a stare male, la sera,
tornando a casa dopo ore passate in laboratorio erano sempre loro: i
ricercatori del dipartimento di Scienze Biomediche che lavorano al sesto piano
di via Campi 287. Si fa ricerca lì, si coltivano le cellule, si sperimentano
nuovi trattamenti. Il laboratorio è una stanza chiusa ermeticamente, un luogo
che deve rimanere isolato rispetto all'esterno per la delicatezza dei materiali
trattai. Un luogo che per definizione dovrebbe essere pulito. Ed invece a non
essere pulita era addirittura l'aria. Per verificare le cause dei ripetuti
malesseri, un anno fa, nel dipartimento si è costituita appunto una commissione
di docenti con il compito di segnalare lo stato di sicurezza degli ambienti di
lavoro e la prima relazione ufficiale era stata consegnata alla dirigenza
nell'ottobre 2008. «Da tempo in diversi locali e nell'area circostante sono
stati accusati dal personale disturbi di varia natura hanno scritto i docenti
nel rapporto riteniamo che questo sia dovuto agli inquinanti espulsi che
rientrano negli ambienti attraverso i sistemi di ricircolo». SOLVENTI,
formaldeide, toulene, xileni: sono questi alcuni dei composti chimici più pericolosi
con i quali i ricercatori di via Campi lavorano ogni giorno e sono questi che
(in dosi basse) per anni i ricercatori hanno anche respirato. «Avere gli occhi
rossi e la gola in fiamme per molti di noi era diventata quasi un'abitudine
racconta uno di loro che ha chiesto di rimanere anonimo un fatto che accadeva
spesso. A febbraio però è successo qualcosa di più grave: due colleghe che
stavano lavorando si sono sentite male tanto da dover chiedere l'intervento del
medico. Nell'aria si sentiva un odore strano, difficile da identificare, ma
probabilmente si trattava dui qualcosa di molto nocivo perchè entrambe avevano
le mucose tumefatte e doloranti ed una faceva persino fatica a respirare.
Nonostante questo il laboratorio non è stato chiuso, nemmeno per un giorno, ed
abbiamo continuiato a lavorarci dentro». NON HA le finestre il laboratorio al
sesto piano di via Campi
( da "Repubblica, La"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina XIV - Napoli
DIRIGENTI SCOLASTICI INCATENATI IL SENSO DI UNA LENTA RIBELLIONE FRANCO BUCCINO
ono giunti anche dalla Campania i dirigenti scolastici che la settimana scorsa
si sono incatenati davanti al ministero della Pubblica istruzione di viale Trastevere.
Sono colleghi seri e stimati, che mai avrebbero partecipato a cuor leggero alla
clamorosa iniziativa. Che cosa li ha costretti con gli altri a questa insolita
performance? In verità, di questi tempi sono incatenate e schiavizzate le
scuole. Impossibilitate a svolgere la loro missione dal governo, che per
risparmiare non esita a colpire istruzione e ricerca con tagli insostenibili di
risorse umane e finanziarie. Sono bloccate e incatenate le scuole nella loro
marcia verso un´autonomia piena, l´autonomia di rispondere alle esigenze e alle
domande dei ragazzi e dei territori in cui vivono. Ma di tutto questo parliamo,
scriviamo e protestiamo tutti i giorni. La gente è rimasta colpita dal fatto
che si sono incatenati i dirigenti scolastici. Si sarebbe aspettata che lo
facessero altri. I precari, che ormai si rassegnano a non lavorare senza
neanche poter contare su ammortizzatori sociali seri. I docenti, che
mortificati nella loro professionalità si apprestano a coprire le ore delle
classi: senza progetto collegialmente elaborato e gestito, come in una scuola
senz´anima. Gli studenti, che avvertono sulla loro pelle l´impoverimento
qualitativo della scuola e temono un futuro ancora più incerto. Le famiglie,
che vedono le loro richieste di tempi scuola potenziati e progetti didattici
arricchiti puntualmente respinte. Invece no, si sono incatenati i dirigenti.
Quelli che la gente chiama ancora "signor preside", come chiama
"eccellenza" i prefetti, i generali e i presidenti dei tribunali.
Quelli che nelle scuole rappresentano lo Stato, o meglio i provveditori, il
direttore regionale, il ministro, delle cui disposizioni sono i fedeli
esecutori ("la solita, puntuale collaborazione" la chiamano). Quelli
che in certi momenti nella scuola diventano controparte di tutti: degli
studenti, dei docenti e del restante personale. Chi si è incatenato davanti al
ministero ha un´altra idea del dirigente scolastico. Idea che trae fondamento e
si incardina nella scuola autonoma, la scuola della repubblica. Con una bella
espressione, mutuata dal linguaggio sindacale, il suo ruolo si definisce
"confederale", perché si deve spendere a far rispettare nella sua
scuola i diritti della collettività e quelli dei singoli. Purtroppo non la
pensano così tutti i dirigenti. Ancora troppi prendono le distanze dalle loro
scuole. Si accontenterebbero di stare a scuola in nome e per conto
dell´amministrazione. Si sentono ringalluzziti da alcuni provvedimenti del
ministro che sembrano ridare alla scuola l´antica serietà. E pensano di
recuperare per decreto quell´autorevolezza che gli può venire solo per
riconoscimento delle componenti scolastiche. Sperano di ottenere per la loro
fedeltà l´equiparazione economica alle altre dirigenze. Ma negli ultimi tempi
anche loro stanno entrando in crisi nonostante il sostegno e il controllo di
associazioni corporative e filogovernative. Neanche loro hanno un euro per i
supplenti, le visite fiscali, le spese di funzionamento. E, se pure
tardivamente, cominciano a pentirsi. Allora il gesto di incatenarsi dei dirigenti
scolastici assume una grande valenza politica. è il segno
della ribellione, come ha ben inteso la Gelmini. Parta questa ribellione dai
dirigenti e si estenda a tutti i docenti e al personale della scuola, precari e
di ruolo, agli studenti e alle famiglie. E dalla scuola passi alle università e agli enti di ricerca.
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
ASCOLI pag. 4 Alla ricerca di venditori e falegnami esperti UN POSTO
«PRIVATO» IL CENTRO per l'Impiego di Ascoli segnala che un'azienda del Piceno è
alla ricerca di un educatore professionale. La sede di lavoro è ad Ascoli e la
modalità di lavoro è part time. Il Centro per l'Impiego di San Benedetto
segnala che un'azienda richiede una stiratrice in mobilità . Un'altra
azienda di San Benedetto richiede una sarta esperta per campionari e ricavo
modelli e la modalità di lavoro è a tempo pieno. La Pasan Eventi, azienda
italiana specializzata nell'organizzazione di eventi, per Aziende,
Associazioni, Enti pubblici e privati, offre un servizio completo che va
dall'in-store promotion, congressi e convegni, fiere e tour promozionali,
sfilate, serate, manifestazioni, mostre, ricevimenti al fine di allargare il
proprio data base e avere una copertura più ampia sul territorio nazionale
ricerca giovani ambo i sessi che abbiano compiuto la maggiore età, per lavori
di hostess, steward, promoter , merchandiser, modelli e modelle.Gli interessati
possono inviare il curriculum vitae e foto all'indirizzo:
distefano.s@pasaneventi.com Il Centro per l'Impiego di Ascoli avvisa che
un'azienda di Castel di Lama è alla ricerca di un operatore cad nel settore
abbigliamento per inserimento modelli al computer e di un modellista capi
spalla uomo donna- realizzazione cartamodelli. Il tipo di contratto proposto
per entrambe le figure è per mansioni da svolgere a domicilio. Il Centro per
l'Impiego di Ascoli segnala la richiesta avanzata da un'azienda pche è alla
ricerca di un meccanico montatore per lavorazione di carpenteria meccanica,
montaggio turbine e posa in opera. La sede di lavoro è ad Ascoli e un addetto
montatore quadri elettrici: cablaggio, posa in opera nel cantiere e
collegamenti alle macchine. Un'azienda di Sant'Elpidio a Mare richiede quattro
addetti per officina meccanica per mezzi di trasporto. Ulteriori informazioni
possono essere chieste al Centro per l'Impiego di Ascoli. La Sato Service
Energia di Ascoli ricerca personale motivato per espansione del proprio mercato
della vendita gas. Per informazioni contattare il numero 0736-403709 o inviare
curriculum via fax al n. 0736-403631. Il Centro per l'Impiego segnala che
un'azienda di Ascoli offre un posto come falegname con esperienza. La sede di
assunzione è ad Ascoli e la modalità di lavoro è a tempo pieno. Il Centro per
l'Impiego di San Benedetto segnala la richiesta di un'azienda di Offida per un
saldatore. Il Centro per l'Impiego di Fermo segnala la richiesta di una
cucitrice a mano e a macchina capace di realizzare capi spalla. La sede di
assunzione è a Sant'Elpidio a Mare e la modalità di lavoro è a tempo pieno.
Inoltre lo stesso ufficio segnala la richiesta di un'infermiera badante
disponibile giorno e notte. Una struttura turistica sita in Grottammare assume
da subito diplomata addetta alla segreteria. la conoscenza di lingue straniere
costituisce titolo preferenziale. Per informazioni: assogrottammare@virgilio.it
oppure tel. n. 0735 583166.
( da "Nuova Sardegna, La"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
di Mario Carta Un'ombrina da primato Pesce di 60 chili catturato a Torre del
Porticciolo da un subacqueo sassarese: «Sembrava uno squalo» Docente
universitario conferma: «Esemplare eccezionale» Dopo le foto è stato tagliato a
pezzi, regalato e mangiato SASSARI. Come sparare a un'anatra e scoprire che era
un tordo troppo cresciuto. Come andar per lumaconi e scovarne uno delle
dimensioni di una tartaruga. La cattura di un pesce di 60 chili non fa
notizia neanche nelle acque sarde, ma se il pesce è un'ombrina boccadoro sì.
«Dieci anni fa - testimonia Silvio Ferruzzi, presidente dell'Associazione
italiana pesca subacquea e presente alla cattura -, mi hanno dedicato una
intera pagina su un giornale specializzato per una boccadoro di venti chili».
Domenica scorsa il sassarese Daniele Pilicchi ne ha catturata una gigante,
unica: 60 chili. è un problema di specie. L'Argyrosomus regius, della famiglia
degli scienidi, pescata nelle acque di Torre del Porticciolo, tra Punta
Cristallo e Porto Ferro, ha sfamato - dopo essere stata suddivisa in decine e
decine di pezzi, tutti regalati - numerose famiglie del Sassarese. «Erano più
contenti i miei compagni di me, quando sono uscito dall'acqua - racconta
Daniele Pilicchi -. Non è la prima volta che sparo un pesce così grande, ma
un'ombrina boccadoro sì». «Sì di sicuro - spiega Antonio Pais, responsabile del
laboratorio della sezione di acquacoltura e risorse acquatiche del dipartimento
di Scienze zootecniche dell'università di Sassari -:
in letteratura è stata documentata una cattura di 103 chili in acque francesi
ma l'esemplare sardo è comunque eccezionale, nonostante la specie sia longeva e
abbia tempi di accrescimento veloci, tanto che adesso è una specie da
acquacoltura. «In Sardegna c'è un allevamento a Golfo Aranci. Ma non si pensi
che sia un esemplare scappato: ci vogliono anni, per raggiungere queste
dimensioni». Dimensioni da squaletto, e tale è sembrata l'ombrina sott'acqua a
Daniele Pilichi: «Con un gruppo di amici, tutti professionisti - racconta -
abbiamo deciso di fare una garetta tra di noi. I segnali erano positivi:
gabbiani, corrente interessante, leggera risacca. Con i primi tiri ho preso
pesciacci come tordi e salpe ma il pesce buono c'era e anche i piccoli
predatori sembravano nervosi. «Un altro bel segnale. In risalita da una planata
su un fondale tra i dieci e i venti metri - prosegue Daniele Pilicchi, 39 anni,
che fuori dall'acqua fa l'elettricista - ho visto la sagoma con la coda
dell'occhio. Andatura sicura, lenta: un piccolo squalo? «Fatta una capriola -
continua - ho sparato prendendola nella zona superiore della branchia sinistra.
Ho subito chiamato un vicino di pesca come testimone, perché non è la prima
volta che una preda così grande scappa, poi l'ho tirato fuori. Mi ha un po'
deluso, non ha lottato come una leccia o una ricciola, ma è stato comunque
molto forte, molto potente». Prima pesatura incerta, con una bilancia
insufficiente: circa 60 chili. Forse di più. «Aveva in bocca una salpa, e altre
le abbiamo tirate fuori dallo stomaco, poi è vero che perde acqua ma etto più
etto meno resta sempre una bella cattura», conclude Pilicchi, che dalla super
ombrina ha ricavato una serie di reliquie che ormai stanno facendo il giro di
Sassari. Lui ha tenuto la coda (che stanno imbalsamando), e gli otoliti. Poi,
le squame, alcune grandi come il fondo di un bicchiere. Dalle gonadi si dice
siano stati ricavati alcuni chili di bottarga. «Avrei avuto piacere di
esaminarle, per interesse scientifico - conclude il ricercatore Antonio Pais -.
Se dovesse capitare ancora, portatecele. Non le mangiamo, promesso».
( da "Nuova Venezia, La"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 23 -
Provincia Infermieristica, il corso di laurea è salvo I posti per il prossimo
anno però dovrebbero scendere da
( da "Unita, L'" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Garlasco, omicidio
ancora senza sentenza. Ordinate cinque nuove perizie MARCO TEDESCHI Niente
sentenza. Non c'è ancora un colpevole per l'omicidio di Garlasco. Il giudice
Stefano Vitelli ha disposto infatti una superperizia sulla vicenda dell'
assassinio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007. La
perizia riguarderà accertamenti sul computer dell'imputato Alberto Stasi, sul
percorso da lui compiuto quando ritrovò il cadavere della fidanzata e sull'
orario della morte della vittima. Il giudice ha disposto anche un sopralluogo
nella villetta di Garlasco dove è avvenuto il delitto. Altri accertamenti sono
stati disposti anche sulle tracce di dna trovate sui pedali della bicicletta di
Stasi e sull'erogatore di sapone nel bagno di casa Poggi; e, infine sulle
scarpe di Stasi e sul loro grado di idrorepellenza e sullo stato di
conservazione. Nuovi Accertamenti Sono, dunque, cinque i nuovi accertamenti che
comporranno la superperizia, ritenuta dal gup indispensabile per emettere la
sentenza. Il giudice ha già nominato i periti: si tratta di
docenti delle università di Torino e di Pisa che inizieranno a lavorare il prossimo 13
maggio. Slitta, pertanto, la sentenza nei confronti di Stasi, per il quale il
pm aveva chiesto la condanna a 30 anni di reclusione. Non è stato possibile
concludere il processo perchè le perizie finora realizzate hanno dato pareri
troppo «discordanti». Quindi la famiglia Poggi che attendeva con ansia
il giudizio dovrà attendere ancora. Così come dovrannao attendere i tanti
curiosi che ieri assediavano il Tribunale di Vigevano. «Aspetteremo, vogliamo
il vero colpevole, mai voluta una giustizia veloce» hanno mormorato i genitori
di Chiara, Giuseppe e Rita Poggi, uscendo dal Tribunale dopo che il Gup Vitelli
ha disposto nuove perizie rinviando, quindi, ogni decisione su Alberto Stasi
accusato dell'omicidio della fidanzata. «Non possiamo dire null'altro - hanno
aggiunto - continueremo ad aspettare sperando nella giustizia per nostra
figlia». I coniugi Poggi si sono quindi allontanati tenendosi abbracciati. Il
gup di Vigevano non ha deciso nemmeno sull'accusa di detenzione di materiale
pedopornografico che vede indagato Stasi. Il gup, chiamato a decidere sul
rinvio a giudizio o il proscioglimento, non se l'è sentita di decidere ma ha
disposto una nuova perizia sul computer di Alberto dove sono stati trovati
decine di foto e filmati pedopornografici Non c'è ancora un colpevole per
l'omicidio di Chiara Poggi. Il giudice Stefano Vitelli ha disposto una
superperizia sulla vicenda dell'assassinio avvenuto a Garlasco (Pavia) il 13
agosto di due anni fa.
( da "Repubblica, La"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V - Genova
Levante, zone blu a orologeria Tursi taglia di due mesi i parcheggi
"balneari": solo fino al 31 luglio "Corso Italia non deve
diventare un parcheggio, ma ora è troppo tardi per un´altra soluzione"
"Pensavamo di estenderle anche ad agosto, ma la città è vuota e non
servirebbero" MICHELA BOMPANI Il Comune fa un passo indietro e prova ad
accorciare la contestatissima (dai residenti) stagione delle isole azzurre ad
Albaro, ovvero i parcheggi a pagamento per tutti, residenti e non. «Le isole
azzurre saranno organizzate da metà giugno fino a fine luglio. Pensavamo di
estenderle anche ad agosto, ma in quel periodo, con la città vuota e poche
macchine, non servirebbero granché»: dice Paolo Pissarello, vicesindaco con
delega alla mobilità urbana. E annuncia che arriverà la prossima settimana la
delibera "aggiuntiva" a quella che, il 24 marzo scorso, ha istituito
la sperimentazione fino al 31 dicembre della Blu area di Albaro (con le zone M
e L). Il nuovo provvedimento che sarà varato da palazzo Tursi avrà dunque
carattere transitorio e introdurrà le isole azzurre solo per il periodo estivo,
ovvero 600 posti auto a pagamento in più, mutuati dai parcheggi
"bianchi", cioè liberi, sotto la strada a nastro tra via De Gasperi e
via Righetti. E si delinea l´organizzazione di Corso Italia, contro la cui
trasformazione in parcheggio, almeno nella sua carreggiata a mare, ha tuonato
su Repubblica la preside di Architettura Benedetta
Spadolini: Pasquale Ottonello, presidente del Municipio Medio-Levante spiega
che il tratto coinvolto, come per il Salone Nautico, sarà quello tra via Piave
e via Bovio e che ad essere impegnata dalle auto in sosta sarà soltanto la
corsia di destra. «Si ricaveranno almeno 220 parcheggi, solo nel tratto tra via
Piave e via Bovio e quasi 500 posti per le moto - dice Ottonello - nell´altra
corsia invece scorrerà il traffico». Ottonello pensava a veicoli
pubblici e privati, Pissarello invece è intenzionato a mantenere soltanto il
traffico dei bus soprattutto per motivi di sicurezza. I mezzi privati invece
saranno dirottati, dal 15 giugno a fine luglio, sulla via a nastro. «Sono
d´accordo: corso Italia non deve diventare un parcheggio - dice convinto
Ottonello - ma adesso era troppo tardi per trovare ogni altra soluzione:
l´anno prossimo lavoreremo per tempo, organizzeremo tariffe convenienti per il
parcheggio di piazzale Kennedy oppure troveremo un´altra soluzione analoga e
istituiremo un servizio navetta che accompagni agli stabilimenti balneari. Ci
vuole una forte sinergia pubblico-privato tutta da organizzare». Risponde alla
polemica, il presidente del municipio, ma perché non è stato fatto già da
quest´anno? «Perché ci vuole molto tempo per preparare una rivoluzione del
genere, ma soprattutto convincere gli automobilisti a cambiare abitudini -
assicura - l´anno scorso avevamo istituito una navetta per i bagni, ma non la
utilizzava nessuno, dopo tre settimane l´abbiamo tolta». Per fare un bilancio
della vicenda, basta guardare i numeri: prima della decisione del Comune i
parcheggi per le auto, liberi, in Albaro erano circa 6200. Di questi 4400 posti
circa diventeranno blu dal 15 maggio (con l´abbonamento per i residenti di 25
euro annui, così come funziona in tutti i parcheggi delle altre aree analoghe
in città), 180 diventeranno permanente isole azzurre (a pagamento, 2 euro
l´ora, e diverse opzioni di frazioni), dal 15 giugno a fine luglio, secondo i
tempi indicati da Pissarello, altri 600 parcheggi auto saranno azzurri. Dunque,
in estate, rimarranno nel quartiere circa 1000 posteggi liberi.
( da "Nuova Sardegna, La"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 28 - Sassari
Mese mariano Le celebrazioni del Mese mariano prevedono fino al 31 maggio a San
Pietro in Silki le messe ... Mese mariano Le celebrazioni del Mese mariano
prevedono fino al 31 maggio a San Pietro in Silki le messe nei giorni festivi
alle 6,15, 7, 8, 9, 10, 11,30, 17 e 18,30. Nei giorni feriali alle 6,15, 7, 8,
9, 10, 17 e 18,30. La predicazione della messa delle 18,30 sarà a cura, sino al
5, di padre Priamo Etzi, docente di Diritto canonico all'Antonianum di Roma. Dal 6 all'8 maggio
il predicatore sarà il parroco di Siligo, don Peppino Lintas. Igiene alimenti
Gli uffici del Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian)
sabato 2 maggio resteranno chiusi al pubblico, nella sede del Sian in via
Amendola 55, sarà attivo il servizio in pronta reperibilità. Acchettos
Sono aperte le iscrizioni per Acchettos, lo spazio dedicato ai bambini
all'interno della 2ª edizione di Caddos, la mostra mercato del settore equestre
che si terrà a Sassari (Giardini Pubblici, ingresso viale Mancini) il 23 e 24
maggio. L'evento propone per i più piccoli il laboratorio di costruzione dei
Cavallini di canna e la Corsa alla stella, il Battesimo della sella, educazione
ambientale e stradale a cavallo, riabilitazione equestre e molto altro ancora,
info e iscrizioni: Promoteo servizi ed eventi, tel. 079250544 e
comunicazione@promoteo.eu Scuole Il dirigente scolastico dell'Istituto
professionale per i servizi commerciali "Giovanni XXIII" comunica che
sabato 2 maggio la scuola osserverà un giorno di chiusura pre-festiva. Sabato 2
maggio l'Istituto tecnico commerciale «Dessì» resterà chiuso per il ponte
pre-festivo. Università Terza Età Martedì 5 alle ore 16,30 nell'aula magna
della facoltà di Agraria, viale Italia 39, il prof. Marco Rendeli, associato di
Etruscologia e Antichità Italiche di Lettere e Filosofia dell'Università di
Sassari, terrà una lezione su: «I guerrieri di Monte Prama». Giovedì 7 alle ore
16,30 nell'aula magna della facoltà di Agraria, viale Italia 39, la prof. Maria
Antonietta Foddai, associato di Filosofia del Diritto di Giurisprudenza dell'università di Sassari, terrà una lezione su: «Conciliazione
e mediazione: nuove forme di giustizia». Lavoro Il Centro servizi per il lavoro
comunica le seguenti offerte di lavoro: 200 figure per servizi di:
ristorazione; accoglienza; vendita; animazione; servizi pulizia a Parigi
Francia, gli avvisi integrali sono su www.silsardegna.it info: 0792599616 e
0792593105. Scrivi una poesia La «T Libreria», a Sorso in corso Vittorio
Emanuele, in occasione della festa della mamma, invita i bambini/e dai
( da "Centro, Il" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
di Francesco Cioce
Elezioni rettore, è Gallenga l'anti-Cuccurullo Il noto oculista il 13 maggio
sfiderà il numero uno dell'università d'Annunzio
Sorretto da un comitato composto da vari docenti il professore teatino di
adozione che può vantare un notevole curriculum CHIETI. E' ufficiale, c'è lo
sfidante del rettore Franco Cuccurullo. E' Pierenrico Gallenga, luminare della
clinica oculistica, promotore del "Comitato per lo sviluppo dell'università" creato con vari colleghi delle facoltà sia
teatine che pescaresi proprio per formare un cartello elettorale alternativo al
"magnifico" (titolo dei tempi che furono che stenta a scomparire) in
carica da ben 4 mandati da 3 anni ciascuno e ora candidato per la quinta volta
consecutiva con una sorta di investitura ufficiale all'unanimità del Senato
accademico (i presidi di facoltà) consigli e professori vari. Gallenga, che gli
osservatori più attenti avevano indicato fin dalla creazione del comitato tra i
papabili più qualificati alla sfida, ha sciolto gli indugi ieri. All'insegna
dello slogan «C'è poca vitalità democratica nell'istituzione universitaria», il
comitato creato a marzo ha raccolto subito varie adesioni. Con Gallenga si sono
schierati docenti come Carlos Cacciavillani, Mauro Coli, Adriano Ghisetti,
Piergiorgio Landini, Pino Mauro, Ezio Sciarra, Tommaso Scalesse e anche Uberto
Crescenti, già rettore prima di Cuccurullo. Tra gli antagonisti anche Landini, docente alla facoltà di Economia, finora l'unico avversario
(sconfitto nettamente) del rettore che in tre elezioni su quattro ha corso da
solo. Il 13 maggio il voto per capire fino a che punto Gallenga sia stato in
grado di erodere il consenso di Cuccurullo, medico, 66 anni, originario di
Bologna, figura di primo piano in campo nazionale per la presidenza del
consiglio superiore di sanità e altri incarichi di vertice nell'ambito
universitario, rettore ininterrottamente da 12 anni che vanta una serie di
risultati oggettivi come l'incremento della popolazione università,
i risultati nella ricerca, l'inserimento nel club degli atenei più virtuosi
d'Italia per i bilanci in regola. Incassando attacchi ciclici. Anche Pierenrico
Gallenga è originario dell'Emilia Romagna, nato nel
( da "Centro, Il" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 7 - Pescara
«Mettiamo un tetto ai mandati» E ironizza sull'outing dei presidi CHIETI.
Allora, professor Gallenga, è lei il candidato alternativo al rettore. «Sì,
confermo: mi candido alla guida dell'ateneo. Avrei voluto porre la mia
candidatura in una sede e un'occasione ufficiali, non è stato possibile. Dopo
il silenzio per il terremoto, il "Comitato per lo sviluppo dell'università" ha chiesto al rettore di convocare il corpo
elettorale. Abbiamo chiesto una data tra il 20 e il 30 aprile, in modo che
chiunque volesse candidarsi e far conoscere il programma potesse farlo davanti
all'uditorio più qualificato». «La nostra richiesta è stata disattesa e questo
non fa bene alla vita democratica dell'istituzione». E ora come si regolerà?
«Presenterò nei prossimi giorni il programma completo e dettagliato, elaborato
con i colleghi del comitato e con i suggerimenti di quanti hanno compreso lo
spirito di questa iniziativa, ma posso darne qualche anticipazione». Ci enunci
i punti qualificanti. «Intanto modificare lo statuto dell'ateneo per renderne
la gestione più collegiale e più democratica ponendo, ad esempio, limiti e
vincoli anche temporali alla durata delle cariche, in modo da dare spazio a
tutto il corpo accademico e favorire il rinnovamento e il confronto di merito.
Io mi impegno fin da ora a non ripresentarmi per un eventuale secondo mandato».
L'università può avere un ruolo trainante nella
società. Lei cosa propone? «Dobbiamo potenziare il ruolo pubblico dell'università, separare con maggiore nettezza l'ateneo dalla
fondazione, senza confusione e sovrapposizione di ruoli dirigenti. Occorre
inoltre invertire la direzione dei flussi finanziari: oggi è l'università a finanziare la fondazione, bisogna operare in
modo che sia la fondazione a farsi carico di trovare i fondi per finanziare l'università». E sulla gestione di Chieti e Pescara? «Bisogna
articolare la gestione e l'amministrazione decentrando funzioni e deleghe.
Potenziare la dimensione metropolitana della d'Annunzio con la nomina di un pro
rettore con ampie deleghe per la gestione delle facoltà pescaresi. Tra le
misure di decentramento, il "ritorno" del rettorato a Chieti alta in
una struttura di prestigio e sicura funzionalità: sarà il modo migliore per l'università di contribuire a rivitalizzare Chieti». Come si
regolerebbe se eletto nei rapporti con il personale? «Utilizzare il credito per
ampliare e arricchire i servizi per gli studenti e la riqualificazione del
personale amministrativo, anche con tutele assicurative. Vanno riqualificate e
incrementate le figure tecniche di supporto all'attività
didattica e di ricerca dei docenti». I presidi di facoltà sono tutti con
Cuccurullo. «Li vorrei ringraziare per aver preso pubblicamente posizione
sull'elezione del 13 maggio: il loro "outing" ha dimostrato la
validità e l'utilità dell'azione del nostro comitato che ha agito da
catalizzatore di un vero e proprio processo di partecipazione, inducendo
a prendere posizioni e a pronunciarsi. Nulla di simile era successo nelle precedenti
elezioni in questa università, in cui insegno e opero
da oltre trent'anni». (f.ci.)
( da "Centro, Il" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 39 - Cultura
e Spettacoli Fazzini, Budde e Rupo protagonisti del «Salotto musicale
abruzzese» Oggi l'esibizione a palazzo Baldoni di Montesilvano MONTESILVANO. Il
Salotto musicale abruzzese è il titolo del concerto in programma stasera, alle
21, nella sala Di Giacomo di palazzo Baldoni a Montesilvano. Protagonisti
saranno il tenore Nunzio Fazzini, la violinista Melanie Budde e il pianista
Roberto Rupo. Ingresso gratuito. Il programma prevede l'esecuzione di brani
tratti dal vasto repertorio di musica da camera dei più illustri rappresentanti
del panorama musicale della regione in un viaggio nel tempo che riporta
indietro lo spettatore fino al Novecento, quando erano attivi i compositori
abruzzesi Francesco Paolo Tosti, Guido Albanese, Ettore Montanaro, Gaetano
Braga e Camillo De Nardis. Il concerto è uno degli appuntamenti della rassegna
concertistica Note dal palazzo promossa dalla nuova scuola
comunale di musica di Montesilvano che vede esibirsi ogni venerdì i docenti di
questa istituzione comunale. Gli artisti che si esibiranno stasera sono,
infatti, parte integrante del corpo docente, a partire
dal tenore Nunzio Fazzini, concertista e attuale direttore artistico della
scuola, alla violinista Melanie Budde spalla di numerose orchestre prestigiose
e a Roberto Rupo, concertista e segretario dell'Istituto nazionale
Tostiano di Ortona. Nunzio Fazzini ha recentemente interpretato i «Canti della
terra d'Abruzzo» di Ettore Montanaro con registrazione live del cd. Rivelazione
tenorile 2005 nella selezione Basiola al teatro Comunale di Soresina, Nunzio
Fazzini ha recentemente tenuto dei recital con l'Orchestra sinfonica di Pescara
a Caracas e Maracay (Venezuela), e con l'Orchestra dell'università
D'Annunzio a Parigi (Puteaux).
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cervelli
Cultura Pagina 358
Cervello, speranze dai microsensori --> Un nuovo modo di osservare le
variazioni neurochimiche nel cervello connesse con particolari comportamenti.
Un sistema wireless, cioè completamente senza fili, che è stato sviluppato
nelle università di Sassari e Dublino. Il metodo si
basa sul monitoraggio del consumo di ossigeno nel cervello con l'impiego di
microsensori di nuovissima concezione. Ma a che cosa potrà servire? Come è
stato realizzato? Chi lo ha creato? Ne abbiamo parlato con uno degli ideatori:
il medico Pier Andrea Serra (Dottorato di ricerca in
Farmacologia e Tossicologia, PostDoc all'University College di Dublino,
professore associato di Farmacologia alla facoltà di Medicina dell'Università
di Sassari). Come avete misurato l'ossigeno nel cervello? «I sensori per
l'ossigeno cerebrale derivano da oltre 10 anni di studi e sono originali e
unici sia per il per materiale usato, epossidica caricata al carbonio, che per
la forma, conica, che riduce notevolemte il trauma dovuto all'inserzione
neurochirurgica in una regione cerebrale. La conquista è aver posizionato una finestra
che ci consenta di associare una variazione neurochimica a un comportamento o
condizione
sperimentale estremamente specifica. Questo nuovo quadro potrebbe consentire di
scoprire aree del cervello che consumano di più nel momento
in cui lavorano più intensamente e capirne finalmente il significato in
condizioni ottimali sia per l'animale che per il ricercatore, il quale
non interferisce se non in minima parte con la vita normale dell'animale mentre
lo studia». Cosa avete osservato? «Nel campo specifico di cui mi occupo è di
cruciale importanza sapere se e come l'ossigeno viene utilizzato dai neuroni in
corso di malattie del sistema nervoso centrale. Alcune malattie
neurodegenerative o neurotossine compromettono in modo specifico i mitocondri e
vanno ad inficiare la produzione di energia la quale comporta un consumo di
grandi quantità di ossigeno. Se l'ossigeno non viene più consumato
per produrre energia può significare che qualcosa di veramente importante può
essersi rotto». Lo studio potrà servire per analizzare l'effetto di nuovi
medicinali e nel trattamento di pazienti affetti da Alzheimer e Parkinson o vittima di
ictus o eventi traumatici? «Esattamente. Riteniamo che questo sia un perido di
transizione verso la tecnologia da noi proposta. Nel nord Europa e negli Usa
c'è un forte interesse da parte di alcune case farmaceutiche per questo tipo di
sensori e per impianti wireless, in quanto consentirebbero di ridurre i tempi e
i costi della ricerca in vivo e soprattutto il numero
di animali da utilizzare per gli esperimenti. Le possibilità applicative sono
innumerevoli, a partire dal monitoraggio dell'ossigeno cerebrale in corso di
ischemia cerebrale, ictus, attacchi ischemici transitori, in condizioni
iperbariche, oppure per valutare la capacità del sangue di rilasciare ossigeno
al cervello dopo intossicazioni da agenti chimici». La vostra ricerca potrebbe avere sviluppi importanti anche in altri
campi? «In campo aerospaziale sarebbe interessante lo studio in tempo reale
delle dinamiche dell'ossigeno durante forti accelerazioni. Un ricercatore di Cambridge che si occupa di medicina d'alta
quota mi ha chiesto di entrare a far parte di un progetto internazionale per lo
studio dell'ossigeno cerebrale in alta quota e nei voli spaziali. Il progetto
fa parte di uno studio internazionale che culminerà in una spedizione
scientifica inglese sull'Everest prevista per il prossimo anno». La ricerca è stata pubblicata su Analytical
Chemistry (organo ufficiale dell'American Chemical Society) del 17
febbraio a firma di Gianfranco Bazzu, Giulia Puggioni, Sonia Dedola, Giammario Calia, Gaia
Rocchitta, Rossana Migheli, Maria S. Desole e Pier Andrea Serra (del
dipartimento di Neuroscienze dell'ateneo sassarese), John P. Lowry (National
University of Ireland), Robert D. O Neill (University College Dublin). ANDREA
MAMELI
( da "Nuova Sardegna, La"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Successo per la
manifestazione storico-gastronomica promossa dall'Istituto alberghiero Tutti
seduti a tavola con Tito Giulio Pollione nel suggestivo scenario delle Terme
romane FORDONGIANUS. Metti una sera a cena con Tito Giulio Pollione, primo
governatore della Sardinia, con tanto di triclinio e ancelle con tunica e socci
(sandali di cuoio). Provare per credere. Location: terme di Fordongianus. Dove
mercoledì sera è andato in scena "A tavola con gli antichi romani",
momento finale dell'omonimo progetto didattico promosso dall'Istituto
alberghiero "Don Deodato Meloni" di Nuraxinieddu in occasione della
conferenza annuale dell'Associazione europea delle scuole alberghiere e del
turismo svoltasi a Oristano. Sulla grande piazza lastricata, illuminata da
torce resinose, si è svolta una sorta di cena-spettacolo con ricette tratte dal
Satyricon di Petronio. Suggestiva l'ambientazione, suggestivo il triclinio,
fedele ricostruzione (di Mauro Podda e Marco Serra) di quello ritrovato fra le
rovine di Pompei. Compresi nel ruolo i figuranti: Paolo Vanacore, che ha
impersonato Tito Giulio Pollione; Valeria Sanna, nei panni di Claudia, amata
liberta di Nerone, e Mauro Arangiaro che, infine, impersonava Tito Giulio Usto,
fratello di Pollione, tutti adagiati mollemente sulle klinai a consumare
pietanze e bevande servite in vasellame di metallo. L'evento, realizzato grazie
anche alla collaborazione della Cooperativa Forum Traiani e del Dipartimento di
storia della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Sassari, con l'assenso
della Soprintendenza archeologica che gode della supervisione delle facoltà di
Lettere e filosofia e del dipartimento di Storia dell'università
di Sassari, presentato da Efisio Demartis, sindaco di Fordongianus, che ha
salutato gli invitati all'insolito convivio: le delegazioni degli istituti
alberghieri provenienti da Austria, Germania, Albania e Irlanda; ma anche della
Penisola, come Pinerolo, Ischia e Venezia, numerose autorità della provincia, i
rappresentanti del Gal-Mbs, degli enti che hanno sostenuto l'iniziativa e delle
imprese agroalimentari che l'hanno sponsorizzato. è toccato quindi al dirigente
scolastico del "Deodato Meloni", Nella Manca, a presentare l'evento.
A sopresa lo ha fatto con un discorso in latino, citando fra l'altro l'hic manebimus
optime (qui staremo benissimo) che Tito Livio fa pronunciare a Furio Camillo
durante l'invasione dei Galli di Brenno del 390 avanti Cristo. Preludio, dopo
un breve intervento dell'archeologo Raimondo Zucca, alla 'Coena Pollionis in
Aquis Ypsitanis', preparata dagli chef e servita dagli allievi dell'Istituto
alberghiero di Nuraxinieddu. Insolita cena per un insolito menu: da pepones e
melones (melone), all'aliter patina de asparagis (omelette di asparagi),
tisanam barricam (zuppa d'orzo e verdure), pisam sive fabam (polpette ai
piselli), minutal dulce ex citris (spezzatino al cedro), patina de cydoneis
(torta di mele cotogne) e uva spongia ex lacte (frittata al latte). Pietanze e
bevande servite in vasellame realizzato dalla Cma di Oristano, che rimandava -
come ha sottolineato Raimondo Zucca - alle tipologie in sigillata tardo italica
diffuse in età neroniana. Enorme, e riconosciuto
all'unanimità, l'impegno di docenti e allievi dell'Istituto alberghiero di
Nuraxinieddu, che hanno lavorato con dedizione per la buona riuscita dei
numerosi eventi che hanno accompagnato la Conferenza annuale dell'Associazione
europea delle scuole alberghiere, che si è conclusa ieri. Dedizione
evedenziata a fine serata dalla presidente della Cooperativa Forum Traiani,
Pina Vacca. Resta quindi la soddisfazione per una manifestazione riuscita nel
migliore dei modi. Forse da riproporre. E c'è stato anche chi, mercoledì, ha
lanciato l'idea di un non meno suggestivo 'A tavola con i nuragici'. Location:
l'area di Losa. Chissà.
( da "Stampa, La" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
VENERDI' 1 Apertura
straordinaria BIBLIOTECA REALE, PIAZZA CASTELLO 191, ORE 8-20 Visite libere e
gratuite al Salone della Biblioteca e alla mostra "Trattati di cucina: una
gustosa selezione dalle collezioni della Biblioteca Reale", già allestita
in occasione della XI Settimana della Cultura e riproposta per l'occasione.
Ingresso libero. Info 011/543855. In Villa VILLA DELLA REGINA, STRADA SANTA
MARGHERITA 40, ORE 9-12 E 13,30-16,30 Villa della Regina sarà aperta al
pubblico: per l'occasione verranno organizzati 14 gruppi di visita di 25
persone ciascuno, con partenze ogni 30 minuti. Prenotazione obbligatoria. Info
800/329329. Primo maggio PIAZZA VITTORIO VENETO, ORE 9 Partenza del corteo,
"Per vincere la crisi", con arrivo alle
( da "Milano Finanza"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Milano Finanza
sezione: Mercato Globale data: 01/05/2009 - pag: 24 autore: di Ian Johnson
Troppi dottori in Cina Nella superpotenza asiatica cresce il numero dei
laureati ancora senza lavoro un anno dopo essere usciti dalle università locali. Che per crescere si sono indebitate fino
al collo. Trascurando la qualità Zhang Weidong visita il Talent Fair di Nan
Jing da più di un mese e non riesce a capire perché non ha ancora trovato un
lavoro. «Le società cercano impiegati e io ho una laurea», spiega il
ventiduenne informatico, stringendo fra le mani una cartelletta di plastica
piena di cv, biglietti da visita e informazioni sulle società. «Non capisco
dove sbaglio». In Cina i laureati disoccupati una volta erano una rarità. Ma il
loro numero sta raggiungendo livelli critici, in coincidenza con la peggiore
crisi economica degli ultimi vent'anni. Circa un terzo dei 5,6 milioni di
laureati dell'anno scorso sta ancora cercando lavoro, e quest'anno altri 6,1
milioni si affacceranno sul mercato. Trovare lavoro ai laureati è
improvvisamente diventata una priorità nazionale: all'inizio del mese Pechino
ha ordinato ai governi locali e alle aziende statali di assumere più laureati
per mantenere la «stabilità generale» in Cina. Le università
sfornano laureati in quantità record, ma a causa della recessione e
dell'eccessivo affollamento alle fiere del lavoro, pochi studenti riescono a
trovare un'occupazione. La Cina si trova così ad affrontare una bolla
dell'istruzione secondaria, simile a quella del credito. Per effetto della
spinta del governo, le università cinesi - la maggior
parte delle quali è controllata dallo Stato - hanno registrato un aumento delle
iscrizioni del 30% annuo per gran parte di questo decennio, e hanno costruito
nuovi e grandi campus. Il metodo di finanziamento era semplice: i nuovi
studenti aumentavano il flusso di rette che andavano a ripagare i prestiti
utilizzati per finanziare l'espansione. Ma i piani erano troppo ottimisti, e
centinaia di università in tutta la Cina sono state bloccate
dai debiti. Più grave per le prospettive di lungo termine della Cina è che
l'espansione sia stata talmente rapida e le pressioni alla restituzione dei
debiti talmente intense, che molte delle scuole si sono trasformate in macchine
sforna-diplomi, immettendo sul mercato del lavoro studenti scarsamente
qualificati. Zhang si è laureato in una scuola di medicina tradizionale cinese
priva di esperienza in informatica. Ricorda le classi sovraffollate e la
mancanza di materiali: «Mi chiedo se questo tipo di istruzione ha un qualche
valore».Molti esperti si chiedono la stessa cosa, mentre la crisi porta alla
luce problemi tenuti nascosti all'inizio del decennio. Ora, le società sono più
selettive. Molte si rifiutano di assumere i neolaureati, spiega Robert Ubell,
che gestisce un programma della New York University in Cina per formare i
giovani cinesi dipendenti di società estere. «Qui spesso i laureati hanno poca
pratica». Il problema nasce dallo strato intermedio del sistema educativo
cinese. L'istruzione di base del paese garantisce alla maggior parte dei
cittadini l'alfabetizzazione, il che significa che anche i contadini più poveri
che si trasferiscono nelle città costiere del paese, dove si sono sviluppate
molte industrie, possono apprendere il funzionamento di una macchina. In vetta
al sistema ci sono 75 università di élite fondate dal
governo centrale. Per questo motivo la loro espansione non ha avuto problemi
finanziari. Oltre alle università di élite, ce ne sono
altre 2.100 dove studia la maggior parte dei ragazzi cinesi. Quasi tutte sono
oberate da debiti, secondo fonti ufficiali e società di ricerca. Nella povera
provincia di Anhui, 50 università devono 1,2 miliardi
di dollari alle banche, secondo Zhao Han, vice presidente della Hefei
University of Technology di Anhui. Zhao, che è anche consulente del governo e
ha accesso ai dati finanziari, spiega che i debiti di alcune scuole sono pari a
metà delle rette annuali. «È una grossa spesa che incide sulle normali attività
della scuola». I governi locali più ricchi stanno già organizzando piani di
salvataggio. L'anno scorso, la ricca provincia di Guangdong ha ordinato alle
banche - quasi tutte controllate dallo Stato - di ristrutturare i loro prestiti
alle università. La Provincia ha speso anche 30
milioni di dollari quest'anno per evitare il fallimento di alcune università. Alcuni vedono la situazione in modo più
ottimista. Secondo Hu Angang, un importante economista della Tsinghua
University, la Cina sta eguagliando l'espansione delle università
degli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale. Allora, il cosiddetto «G.I.
Bill» consentiva ai soldati reduci di guerra di frequentare l'università, aprendo l'istruzione secondaria a una parte più
vasta della società e sostenendo la ripresa economica americana di lungo
termine. Gli attuali problemi, continua Hu, si risolveranno da soli con il
tempo. «L'espansione della Cina è stata corretta», sostiene il professor Hu.
«Faceva parte di un nuovo accordo lanciato per diffondere l'istruzione oltre
l'élite».Nel 1998, 3,4 milioni di cinesi hanno frequentato l'università.
L'anno scorso il numero era 21,5 milioni. Per far fronte al crescente numero di
immatricolazioni, le scuole hanno speso quasi 100 miliardi di dollari, secondo
stime delle società di ricerca cinesi, per grandi città universitarie con
campus enormi ed edifici impressionanti.Ma il governo è stato un po' avaro.
Alle scuole è stato detto di chiedere i finanziamenti di cui avevano bisogno.
Le banche, anch'esse controllate dallo stato, hanno ubbidito. Prive della
tradizione che vede gli ex studenti fare donazioni, le università
cinesi avevano due modi per ripagare i debiti - ridurre i costi e attirare più
studenti. Le retribuzioni degli insegnanti furono limitate o tagliate, gli
acquisti di attrezzature sospesi e le dimensioni delle classi raddoppiate in
tutta la Cina, secondo le statistiche del governo.Nonostante gli esperti
sostengano che il paese abbia bisogno di personale tecnico di medio livello,
molte di queste università hanno cercato di attrarre
studenti, e rette, insegnando inglese, turismo, pubblica amministrazione,
giornalismo e legge. Costano poco e fanno leva sulla sensibilità dei cinesi. Il
retaggio di un decennio di espansione indiscriminata è evidente nella scuola
dove Zhang ha studiato informatica, la Nanjing University of Chinese
Medicine.Nel
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Esempio positivo di
trasferimento tecnologico nella robotica, è riuscito a conquistare un posto sul
podio in Belgio Casagrande-università, alleanza
vincente Secondo premio per il progetto di automazione di un grande macchinario
L'automazione di un macchinario di enormi dimensioni, impiegabile
nell'escavazione di gallerie, resa possibile dalla collaborazione tra università di Udine e Casagrande Spa, ha vinto il secondo
premio a un concorso internazionale Trasferimento tecnologico dall'università all'impresa che si traduce in miglioramento
dell'operatività, diminuzione dei costi e persino dei rischi. Una scommessa
vinta per Casagrande spa e università di Udine, e su
più fronti. Il primo perché ciò che era soltanto un'idea è diventata realtà, il
secondo perché questo progetto si è aggiudicato il posto d'onore al concorso
internazionale "Europ/Euron technology transfer award" svoltosi in
Belgio. Il gruppo di ricerca in robotica del dipartimento di Ingegneria
elettrica, gestionale e meccanica dell'università di
Udine è arrivato secondo alla competizione internazionale riservata ai migliori
esempi di trasferimento tecnologico università -
azienda nel settore della robotica a livello europeo. La ricerca, sviluppata
dal team dell'ateneo coordinato da Alessandro Gasparetto e composto, tra gli
altri, dagli ingegneri Vanni Zanotto e Renato Vidoni, riguarda l'automazione di
un macchinario di enormi dimensioni utilizzato nei lavori di scavo e di
consolidamento delle gallerie, prodotto dalla ditta Casagrande di
Fontanafredda. I risultati sono già sfociati in un brevetto a livello italiano
e sono in corso le procedure per estendere il brevetto a livello europeo. In
particolare, il sistema progettato «renderà automatiche - precisa Gasparetto, docente di meccanica applicata alle macchine all'ateneo di Udine -
manovre delicate attualmente realizzabili soltanto attraverso l'impiego di
personale altamente specializzato, consentirà una riduzione del tempo medio di
esecuzione della procedura di circa 45-60 minuti, con notevoli ricadute
economiche sulla produttività della macchina stessa, permetterà di
ottenere un notevole incremento di sicurezza nel corso dell'esecuzione dei
lavori». La difficoltà nello sviluppo del progetto «oltre che nella complessità
del modello cinematico del meccanismo - spiega Gasparetto - sta proprio nelle
notevoli dimensioni del macchinario da automatizzare, lungo
( da "Giorno, Il (Como)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
COMO E PROVINCIA
pag. 4 Ateneo salvo, per quest'anno Il rettore rassicura: «Offerta didattica
garantita» UNIVERSITÀ COMO «L'OFFERTA didattica per le facoltà di Como per
l'anno accademico 2009/2010 non cambierà». Per quello successivo invece tutto è
ancora da stabilire. Lo spiega il rettore dell'università
dell'Insubria, Renzo Dionigi, che ieri è voluto intervenire nell'aula magna
della sede comasca dell'ateneo per illustrare «bilancio e prospettive», ha
detto, di un'università lacerata negli ultimi mesi da una serie di polemiche e di
interrogativi che non hanno lasciato in disparte nemmeno i docenti. Anzi: se
alcuni di loro hanno vergato una lettera anonima per denunciare una presunta
tendenza a favorire il polo varesino rispetto a quello comasco - tesi seccamente
smentita dal rettore che ha fornito una nutrita mole di dati a riguardo tra cui
il fatto che il numero di docenti è cresciuto percentualmente più a Como che a
Varese, idem per i finanziamenti straordinari del rettore - sul tavolo dello
stesso Dionigi giacciono in questo momento 12 richieste di mobilità interna da
parte di docenti delle facoltà di scienze e giurisprudenza di Como che chiedono
di emigrare a Varese. RICHIESTE, queste ultime, su cui Dionigi ha annunciato
che si opporrà «qualora dovessero approdare in Senato accademico perché se
venissero accettate il timore è che comportino uno squilibrio nella docenza». A
favore di Varese, si intende. Il fatto è che, spiega il rettore, «l'adeguamento
al decreto ministeriale 270 del 2004 scatterà a partire dall'anno accademico
2010/2011 e quindi nei prossimi mesi le facoltà e gli organi collegiali saranno
impegnati nella sua applicazione», cioè saranno impegnati a distribuire tagli
un po' ovunque, come vuole la legge, «ed è per questo che auspico che i presidi
delle facoltà di Varese e Como si incontrino per definire gli accorpamenti che
sono inevitabili così da evitare la cancellazione di alcuni corsi di laurea.
Per fare un esempio l'università del Piemonte
orientale che ha già applicato il decreto ha tolto 7 corsi di laurea, idem la
Bicocca, non vorremmo che ciò accada anche da noi», aggiunge il rettore. La
buona notizia è quella che gli studenti che si immatricoleranno in settembre
potranno concludere la propria carriera universitaria con i corsi oggi attivati
senza problemi, quella brutta è che dal prossimo anno lo stesso rettore ammette
«di non avere ancora un'idea precisa», soprattutto riguardo a scienze, visto
che tutto dipenderà dalle decisioni che saranno prese dai vari organi
dell'ateneo nei prossimi mesi. Decisioni da prendere «auspichiamo entro
l'estate», spiega Giacomo Castiglioni, presidente di Univercomo, e «al più
presto», per il decano della facoltà di Giurisprudenza, Ettore Albertoni,
riguardano invece il campus universitario al San Martino, bloccato da anni nei
meandri della politica comasca sebbene tecnicamente non ci sarebbero più
impedimenti. Corrado Cattaneo
( da "Resto del Carlino, Il (Fermo)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
P.S. GIORGIO pag. 8
«Un vincolo di tutela ambientale per proteggere la struttura» EX CINEMA
EXCELSIOR, LA MOSSA DI AGOSTINI di SILVIO SEBASTIANI SOPRALLUOGO, ieri, all'ex
cinema Excelsior, per valutare la possibilità di apporvi il vincolo di tutela
architettonico e incominciare ad ipotizzare recupero e destinazione. Insieme al
sindaco Agostini e ai dirigenti comunali Luigi Scotece e Carlo Popolizio, sono
intervenuti gli architetti della soprintendenza regionale ai monumenti, Alberto
Mazzoni e Marcello Marchetti, e uno staff dell'università di
Ferrara, composto dai docenti Riccardo Dalla Negra e Rita Fabbri e dagli
architetti Ambrogio Chioma e Annalisa Conforti: «La visita commenta il sindaco
è stato il primo passo per l'apposizione del vincolo di tutela. Una volta
vincolata, si potrà progettare il recupero della struttura, con la possibilità
di attingere a contributi statali». RIGUARDO alla destinazione
dell'Excelsior, il sindaco ipotizza la destinazione a cinema ma non solo:
«Penso afferma infatti - ad una sala congressi, ad un auditorium e non
escluderei che il salone possa diventare l'aula consiliare». Sulla elaborazione
del progetto è stata avviata una partnership con l'università
di Ferrara. «Crediamo che l'immobile meriti di essere recuperato hanno detto i
professionisti estensi . Vi si potrebbe creare una sala musica, visto anche che
vi è lo spazio per l'orchestra, ma anche per convegni e rappresentazioni
teatrali». «Potremmo evitare, come programmato, di impacchettare' la struttura
aggiunge il sindaco per non creare intralcio allo staff dell'università
di Ferrara che vi dovrà effettuare uno studio. Sarebbe bello che qualche
imprenditore illuminato si interessasse, offrendo un contributo per accelerare
il recupero». Image: 20090501/foto/3622.jpg
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 01-05-2009)
Pubblicato anche in: (Resto
del Carlino, Il (Bologna)) (Giorno, Il (Milano))
Argomenti: Cultura
CRONACHE pag. 15
Garlasco, tutto da rifare Il giudice: 5 nuove perizie prima del verdetto su
Stasi Il gup critica i pm: «Indagine scorretta e incompleta» dall'inviato
GABRIELE MORONI VIGEVANO (Pavia) GIALLO di Garlasco anno zero, giorno zero. Si
riparte da quel fosco lunedì 13 agosto del 2007. Con due ordinanze il gup di
Vigevano Stefano Vitelli ha di fatto azzerato le indagini sull'omicidio di
Chiara Poggi, ha annullato le tesi dell'accusa senza accogliere quelle della
difesa. Vitelli ha disposto una superperizia articolata in una serie di
perizie, un sopralluogo, testimoni da risentire. Una perizia informatica sul
computer di Alberto Stasi per verificare se sono avvenute alterazioni, sono
spariti dei files, quali sono state le modalità d'impiego dopo che Stasi
l'aveva consegnato ai carabinieri. Una perizia medico legale: l'epoca della
morte di Chiara Poggi, affrontando anche la controversa questione del peso
corporeo della vittima; le macchie di sangue e il tempo di essicazione; la
pedivella della bicicletta di Alberto Stasi dove sarebbe stato ritrovato il Dna
della vittima, legato al suo sangue; il dispenser del sapone liquido nel bagno
di casa Poggi, su cui sono rimasti impressi due impronte dell'anulare destro di
Stasi e il Dna di Chiara; le scarpe Lacoste che Alberto indossava quella
mattina. Una perizia chimico-sperimentale: il grado di idrorepellenza delle
calzature, l'esatta composizione chimico-organica delle suole, la capacità
delle suole di «acquisire e trattenere tracce ematiche». Una ricostruzione dei
movimenti di Stasi nella casa di Chiara Poggi: «acquisire il movimento di Stasi
previo il suo consenso, simulare le sue dichiarazioni con un attore che
possegga caratteristiche antropometriche simili». Quindi ci sarà un sopralluogo
nel villino dei Poggi in via Pascoli. Non solo. Saranno nuovamente ascoltati
nove testimoni, fra cui il medico del 118, i due carabinieri che accolsero
Stasi in caserma a Garlasco, vicini di casa di Chiara. Processo azzerato. Tutto
da rifare anche per il procedimentro contro Stasi per detenzione e divulgazione
di materiale pedopornografico. Anche per questo il gup ha deciso una perizia.
Vitelli parla di «significative incompletezze d'indagine» che «per la loro
potenziale rilevanza devono essere oggetto di un approfondimento istruttorio».
La consulenza della Procura, affidata al professor Pietro Boccardo del
Politecnico di Torino, aveva concluso che Stasi non poteva non attraversare la
scena del delitto senza imbrattarsi di sangue le suole delle scarpe. Lo ha fatto
con strumenti informatici. La sua è stata una ricostruzione virtuale. Ma per il
gup vigevanese la valutazione non può essere un «astratto dato probabilistico».
«Non può essere valutato asetticamente ma deve essere compreso in una
prospettiva il più possibile attenta a tutti i fattori soggettivi ed oggettivi
che possono avere indotto/condizionato/caratterizzato quella data azione
umana». Una grave lacuna ha inficiato gli accertamenti sull'ora della morte di
Chiara: il cadavere della morta non è stato pesato. Il peso corporeo dovrà
essere determinato sentendo i parenti, acquisendo i vestiti della vittima,
recuperando certificati medici. All'ora della morte si collega il mistero della
bicicletta nera da donna che la vicina Franca Bermani scorge alle 9.30 appoggiata
alla cancellata di casa Poggi. Sono stati nominati sette periti, tutti docenti delle università di
Torino e Pisa. Il 13 maggio inizierà l'esame del computer, a seguire gli altri.
E' UNA LUNGA, interminabile giornata. Per la difesa il professor Angelo Giarda
e l'avvocato Giuseppe Colli parlano per quattro ore, ne dura altrettante la
camera di consiglio del gup Vitelli. Alberto Stasi è pallido, smagrito,
ma conserva intatto il suo autocontrollo. «Sono interessato - mormora - solo
alla verità anche se vorrei esserne già fuori». «Abbiamo inculcato - dice il
difensore Giuseppe Colli - dei dubbi nel giudice che ora dovrebbero essere
risolti. La decisione del giudice è molto precisa e articolata». Rita e
Giuseppe Poggi escono con il loro legale Gian Luigi Tizzoni. «Sapremo
attendere», è la loro unica frase. «Siamo soddisfatti - commenta Tizzoni - e ci
fa piacere la scelta del giudice perché non abbiamo mai chiesto una giustizia
veloce ma solo certezze».
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 01 Maggio
2009 Chiudi di GIUSEPPE RENDINE In difesa della "D'Annunzio", senza
cambiare. Mentre si avvicina l'elezione del Rettore, arrivano interventi a
sostegno dell'attuale gestione contro l'iniziativa del comitato composto dai
professori Gallenga, Cacciavillani, Coli, Ghisetti, Landini, Mauro, Sciarra,
Scalesse e Crescenti, i quali sembrano puntare alla individuazione di un
candidato alternativo a Franco Cuccurullo. A sostegno della riconferma del
Rettore, i sindacati Rsu di Ugl, Cisl, Uil e Cisal: «Positivi questi ultimi
dieci anni. Perchè cambiare ?» E aggiungono: «I recenti dati del "Sole 24
Ore" sono un importante riconoscimento, testimonianza di una capacità
gestionale efficiente nell'intero panorama universitario. Impossibile non
riconoscere i rilevanti investimenti che negli ultimi anni sono intervenuti a
migliorare sensibilmente la qualità delle sedi universitarie in cui operiamo:
il Campus di Chieti non hainfatti nulla da invidiare alle moderne e funzionali
strutture europee ed anche il "Nuovo Pindaro", in fase di
costruzione, sarà in grado di soddisfare finalmente le esigenze dei numerosi
studenti che affollano le facoltà pescaresi. Non sarebbe poi corretto non
riconoscere i miglioramenti retributivi che il personale
tecnico-amministrativo, potendo contare su uno stipendio base assai modesto, ha
ottenuto grazie ad una collaborazione costruttiva con la dirigenza. Si tratta
di risultati notevoli, soprattutto se confrontati ai parametri di molte altre università: dal buono pasto al fondo salario accessorio, tra
i più alti delle università italiane, dal nuovo
regolamento del conto terzi che permetterà un incremento del fondo comune di
Ateneo 2008 del trenta per cento, alle progressioni orizzontali. Alla luce di
tutte queste circostanze, non crediamo si possa davvero parlare di
un'amministrazione incapace di comprendere le esigenze del personale mentre,
anche per quanto riguarda la Fondazione, riteniamo pretestuosi gli attacchi alla
gestione della stessa, valido strumento in grado di garantire una elevata
qualità di fasi vitali della vita dell'Ateneo». Sulla stessa linea l'intervento
del professor Giancarlo Quiriconi, docente della facoltà di Lettere.
Dopo un'analisi sul presente, ovvero la nascita di centri di eccellenza
accreditati, l'incremento del personale docente, un
costante lavoro per la ricerca, un consistente impegno edilizio, sia nella sede
di Chieti che in quella di Pescara, il mantenimento dei fondi e la crescita
della popolazione studentesca, Quiriconi si chiede: «Perché lanciarsi in
avventure dall'esito incerto ? Le linee portanti della gestione dell'Ateneo si
identificano totalmente con le scelte del rettore Cuccurullo e del direttore
amministrativo Marco Napoleone. Linee che costituiscono piena garanzia per il
futuro. E sarebbe davvero tutt'altro che produttivo interrompere tale
processo».
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
URBINO E MONTEFELTRO
pag. 17 Zavoli e Pivato a confronto sul «sapere pubblico» URBINO LUNEDI' ALLE
ORE 16 INCONTRO E DIBATTITO A PALAZZO BATTIFERRI LUNEDI' alle 16 nell'Aula
Rossa di Palazzo Battiferri in via Saffi, Sergio Zavoli dialogherà con Stefano
Pivato. Il più noto giornalista televisivo italiano, senatore e dal 4 febbraio
2009 eletto alla presidenza della Commissione di Vigilanza Rai, con
l'Università di Urbino mantiene un legame molto forte. Sergio Zavoli si troverà
a discutere proprio di un argomento di grande attualità: "Il sentire e il
sapere pubblico". Invitato dalla Facoltà di Lingue e Letterature
Straniere, Zavoli ha accettato di partecipare all'incontro introdotto dal
professor Stefano Pivato, docente di Storia contemporanea, candidato alle elezioni per il
Rettorato che si svolgeranno a maggio. Pur in un momento di difficoltà e di
polemiche all'interno della Rai, Zavoli ha voluto mantenere la promessa di
essere presente a Urbino e di spaziare su riflessioni di ampio raggio che
riguardano la comunicazione, la politica, la cultura, il senso comune.
Image: 20090501/foto/7227.jpg
( da "Nazione, La (Pistoia)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cervelli
PRIMO PIANO pag. 3 Iacopo in America un cervello in fuga LA STORIA
FISICO PISTOIESE DI 34 ANNI DA PISTOIA al sole della California, ecco
l'esperienza di un giovane ricercatore pistoiese che un anno fa
si è trasferito negli Usa, dove è stato assunto dal Lawrence Berkeley National
Laboratory. Iacopo Mochi (foto), 34 anni, dopo la laurea in fisica ha
effettuato il dottorato presso il Cnr di Firenze e successivamente è stato
assegnista all'Osservatorio Astrofisico di Arcetri. L'anno scorso è stato
convocato per un colloquio ed infine assunto a Berkeley: «Non è stato facile
lasciare l'Italia afferma ma, in ogni caso, è stata una scelta felice, se non
altro perché mi ha permesso di farmi un'idea su come può essere fare questo
mestiere all'estero». In base alla sua esperienza, pensa che da noi la ricerca, soprattutto scientifica, sia messa così male come
si dice? «Purtroppo la situazione non è tra le più rosee. La gavetta, per un ricercatore, è lunga, e non è infrequente trovare persone
che, dopo anni di lavoro, continuano ad essere precarie. Certo, anche in Usa è
necessario fare un po' di gavetta, ma è meglio retribuita. Inoltre, qui ci sono
più fondi e sembrano anche ben utilizzati. Nonostante la crisi, poi, il mercato
continua ad essere vivo: basta pensare al fatto che, ogni volta che partecipo
ad una conferenza, c'è sempre qualche industria che si fa avanti per propormi
un lavoro o una collaborazione». A proposito di crisi, è sentita molto anche in
California? «Onestamente non credo di avere un buon metro di paragone perché
sono arrivato in piena crisi. Ci sono aziende che chiudono, ma anche nuove
imprese che si fanno strada. Nell'ambito della ricerca
ci sono stati tagli e una riorganizzazione delle risorse, soprattutto quelle
provenienti da imprese private, che finanziano in gran parte il mio lavoro. I
fondi statali invece sono stati aumentati, il che da noi risulterebbe alquanto
insolito. Non solo: qui gli stipendi aumentano ogni anno per tenere conto
dell'inflazione». C'è un consiglio che vorrebbe dare ai giovani studenti o
scienziati come lei? «Difficile dare un consiglio che valga per tutti. Per me
lasciare Pistoia è stata una scelta non semplice, ma utile. Semmai, ciò che
preoccupa di più nel mio caso è il rientro: molti italiani tornati in Europa
dopo Berkeley hanno scelto destinazioni fuori dal nostro paese». Giulia
Gonfiantini Image: 20090501/foto/3930.jpg
( da "Nazione, La (Grosseto)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
FOLLONICA pag. 9 DUE
GIORNI dedicati alla geotermia, il sistema che sta alla base dei n... DUE
GIORNI dedicati alla geotermia, il sistema che sta alla base dei nuovi alloggi
«a bolletta zero» in costruzione in via Bassi. L'appuntamento è per venerdì 8 e
sabato 9 maggio all'hotel Parrini di Follonica: un convegno (valido come corso
di aggiornamento per geologi) organizzato dall'Agenzia formativa «Giano
Ambiente» in collaborazione con l'Università di Siena, cui
interverranno come relatori docenti universitari di Lugano e Losanna, aperto
alla partecipazione degli interessati alla materia. Il tema è la «geotermia a
bassa entalpia», proprio il sistema che fornirà caldo e freddo agli alloggi che
la cooperativa «Avvenire» sta realizzando nel lotto Peep alla 167 Ovest.
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Laurea ad Alice, per
non dimenticare --> Il diploma consegnato alla madre della studentessa di
Cerete che ha preso la vita tra le macerie Venerdì 01 Maggio 2009 PROVINCIA,
pagina 23 e-mail print dall'inviato Elena Catalfamo L' Aquila«Un momento
lacerante ma anche un modo per ricordare»: con queste parole il rettore dell'Università
degli studi dell'Aquila ha consegnato la laurea in Scienze dell'investigazione
in memoria di Alice Dal Brollo, 20 anni, la giovane studentessa di Cerete Basso
che ha perso la vita durante il terremoto del 6 aprile. A riceverla la mamma Pasqua
Epis, giunta ieri mattina in Abruzzo. Dolore lacerante ma anche ricordo di
tutte le giovani vittime del sisma abruzzese nella cerimonia che si è svolta al
padiglione numero 6 di fronte all'ingresso della facoltà di Scienze della
formazione, uno dei pochi edifici agibili dell'intero complesso universitario
del capoluogo abruzzese. Sotto il tendone blu sono stati consegnati i diplomi
di laurea a tre giovani della facoltà umanistica scomparsi a causa del sisma,
per poi lasciare spazio a sette neodottori che hanno discusso la tesi, quasi in
un ideale passaggio del testimone affinché la vita spezzata dei primi sia un
incoraggiamento a proseguire con serietà e passione per coloro che hanno ancora
gambe e cuore per dare futuro ai loro sogni. LA LAUREA IN MEMORIA «Ho accolto
con gioia la decisione dell'università di conferire
questa laurea ad Alice» ha dichiarato la mamma, Pasqua Epis, che ha vissuto
questo momento insieme al papà di Alice, Paolo Dal Brollo, ma anche al
fidanzato di Alice, Jeff, ai parenti più stretti e ad alcuni compagni di università. Un momento che hanno vissuto con estrema
riservatezza e commozione, quasi che ogni parola fosse di troppo per ricordare
il viso di Alice e i sogni della ragazza che viveva all'Aquila per completare i
suoi studi in quel corso di laurea che esiste solo qui. Alice aveva già
brillantemente superato 15 esami e seguiva le lezioni di un corso di laurea
innovativo nel suo genere. «Mi sento profondamente in colpa per aver creato
questo corso di laurea che Alice ha cercato con così tanta tenacia» ha detto
Francesco Sidoti, preside del corso di laurea in Scienze dell'Investigazione,
che ha assistito in disparte alla cerimonia. «Ho portato Alice in un posto che
si è rivelato insicuro, sento il peso di questa responsabilità e le prometto
che in nome del corso che stava frequentando continueremo a investigare sulle
cause che hanno portato alla sua morte». Il docente infatti non si dà pace e vuole fare chiarezza su eventuali
responsabilità istituzionali per non aver calcolato i rischi legati al sisma e
non aver messo in atto adeguate misure preventive per evitare conseguenze così
drammatiche. «Dobbiamo far crescere nei giovani la cultura delle prevenzione
alla sicurezza» ha concluso Sidoti. In VISITA ALLA CASA DI ALICE «Questa
è una cerimonia che non avrei mai voluto celebrare - ha invece dichiarato il
rettore Ferdinando Di Orio circondato dalla preside Antonella Gasbarri e dalla
vicepreside Loredana Giani della facoltà di Scienze della formazione - perché
mai avrei potuto immaginare una situazione così tragica. I nostri studenti sono
la nostra vita, e Alice e gli altri sono un pezzo della nostra vita che ci ha
lasciato per sempre». Una vita universitaria che sta riprendendo in questi
giorni con esami e sessioni di laurea sotto i tendoni inumiditi dalla pioggia
battente. Proprio nella sede umanistica, un palazzone in cemento grigio, è
stato allestito un vero quartier generale con computer a disposizione degli
studenti e punti informativi. Nel padiglione 6, sui banchetti allineati delle scuole,
un drappo rosso e il foglio della laurea. La terra intanto trema ancora in
tante piccole scosse mentre in prima fila la mamma e il papà di Alice ascoltano
le parole del rettore. «È con vivo dolore che esprimo questo gesto che vuole
essere un ricordo, un segno di attenzione per questi nostri studenti che non
sono più con noi e che ci hanno lasciato in modo drammatico». E proprio la
famiglia di Alice è voluta tornare, scortata dai vigili del fuoco, in quella
casa del centro dell'Aquila, oggi off limits, in cui la figlia viveva con altri
compagni di studio. «È stato tremendo rivedere la casa - dice la mamma - è
completamente caduta su stessa». L'ultimo piano infatti si è ripiegato su
quello sottostante non lasciando via di scampo ad Alice che pure era andata a
dormire vestita ed era impaurita dalle scosse. Lo aveva confessato in un sms al
fidanzato che ieri non ha voluto mancare alla cerimonia. L'ultimo inviato dalla
giovane che di lì a poche ore sarebbe dovuta rientrare a Bergamo per le
festività, come tanti altri ragazzi che avevano scelto L'Aquila come cittadella
universitaria per oltre 20 mila studenti. le preghiere dell'arcivescovo
L'arcivescovo dell'Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, durante un incontro con
la Caritas Lombardia e con il coordinatore regionale don Claudio Visconti - in
visita nella città umbra per valutare i bisogni delle comunità di Paganica e
gli aiuti da destinare con la sottoscrizione de «L'Eco di Bergamo» - ha detto
di pregare per Alice e per la sua famiglia, come per tutti i giovani
dell'Abruzzo. «Mi auguro - ha aggiunto - che la ricostruzione dell'Aquila parta
dall'università come segno di speranza per le giovani
generazioni che in questo momento non vedono un futuro per sé qui». Proprio i
giovani sono stati i più colpiti dal terremoto con il tragico crollo della Casa
dello studente e l'inagibilità degli edifici dell'ateneo locale. 01/05/2009
nascosto-->
( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
Sud sezione:
CAMPANIA data: 2009-04-29 - pag: 12 autore: Biotecnologie. Dalla Regione 250
milioni Filiera del farmaco, coinvolti nell'iniziativa Pmi e centri di ricerca NAPOLI Enrico Biasi Costruire una filiera del
farmaco in Campania. Un progetto ambizioso, quello di CamBio (Campania Biotech)
che ha un valore complessivo di circa 250 milioni, inserito nel Por 2007-2013 e
approvato dalla Ue, che punta a rendere la Campania un faro nel settore delle
biotecnologie. Il progetto prevede investimenti pubblici e privati e già
registra una prima adesione di massima di 71 imprese del settore. «Avere
eccellenze nell'ambito della ricerca non basta –
specifica Francesco Rossi, rettore della Sun – bisogna passare alla ricerca applicata e cercare di lavorare in sinergia con le
imprese. Solo così possiamo evitare la fuga di cervelli». Il progetto CamBio, a cui hanno partecipato tre
Centri di competenza regionali, Bioteknet (che vede come capofila la Sun), Gear
(appoggiata dall'Università di Napoli Federico II) e Dfn (con alle spalle il
Cnr), è articolato in due diversi tipi di intervento. Si pensa alla
realizzazione di un campus che consenta di concentrare iniziative nel campo
della ricerca di base e applicata presso l'attuale
sede del Cnr a Napoli in via Pietro Castellino; inoltre è previsto il
potenziamento di laboratori pubblici e privati dislocati in tutta la regione,
in grado di effettuare un'azione di interfaccia con il sistema delle imprese.
«In Campania abbiamo grandi potenzialità per quanto riguarda la ricerca – afferma Mario Sorrentino, docente di
Imprenditorialità e business plan presso la Sun e responsabile di Biotech –
Potenzialità non devono rimanere inutilizzate ». La Campania è in ottava
posizione in Italia per diffusione delle imprese biotecnologiche ( 3,9%).
Inoltre, vanta un patrimonio di 90 centri di ricerca,
sette atenei e circa settemila addetti. Uno studio di Assobiotec rivela che su
un campione di 55 imprese italiane "pure biotech" il 70% opera nel
campo della salute. La stessa percentuale in Campania. Dal punto di vista
occupazionale, le imprese nel triennio 2004-2006 hanno aumento l'organico del
29 per cento. Da questa analisi è scaturita l'idea del Parco scientifico
campano. Il progetto CamBio, dunque, punta a costituire la cosiddetta "filiera
del farmaco" che operi a partire dalla ricerca di
nuove molecole da utilizzare nella cura delle malattie fino ad arrivare alla
realizzazione di nuovi farmaci. «è un progetto di elevato interesse per la
Regione – afferma l'assessore alla Ricerca scientifica
Nicola Mazzocca – contiamo di poter pubblicare il
bando nel giro di pochi mesi». © RIPRODUZIONE RISERVATA
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-05-01 - pag: 15 autore: Fisco da
cambiare «Meno tasse sul reddito» «L' Ire è sempre più un'imposta sui redditi
da lavoro dipendente e da pensione: appena la situazione economica lo
consentirà bisognerà rivedere il sistema fiscale italiano ». Mauro Maré, docente di Scienza delle finanze
all'Università della Tuscia di Viterbo, commenta così le statistiche della
Sogei sui redditi del 2006 che hanno confermato come una percentuale minima di
italiani denunci un reddito elevato. Pochi ricchi, e tutti lavoratori
dipendenti o pensionati: come è possibile? è chiaro che una parte dei
redditi non finiscono nell'Ire. Perché c'è evasione e soprattutto c'è molta elusione:si
sfruttano scorciatoie legali per pagare aliquote più basse. In particolare si
utilizzano le società, sia quelle che svolgono un'attività sia quelle di
comodo, per "trasferire" elementi di costo che hanno natura
personale. Per esempio? Viaggi, automobili, barche, immobi-li, titoli
mobiliari: spesso vengono intestati a una società, con la possibilità di
dedurre una serie di voci di costo che invece dovrebbero contribuire a
determinare la capacità contributiva delle persone. Ci sono rimedi? Si è già
provato di tutto, dalla minimum tax agli studi di settore. Si deve correggere
la progressività dell'Ire, perché applicare un'aliquota del 43% ai redditi da
lavoro dipendente e da pensione non ha molto senso. Si sta facendo in tutto il
mondo. Secondo uno studio recente su 150 Paesi, l'aliquota massima è scesa, in
media, dal 62 al 36% e il numero di scaglioni è stato ridotto da
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: FINANZA E MERCATI data: 2009-05-01 - pag: 34 autore: UniCredit.
Lucrezia Reichlin nel board Un'economista tra i banchieri Carmine Fotina ROMA
Tra gli studi classici e l'ingresso come indipendente nel consiglio di
amministrazione di UniCredit ci sono gli anni della passione politica,
l'insegnamento a New York, l'incarico di punta alla Bce e le teorie sui cicli
economici europei. Per Lucrezia Reichlin, figlia del dirigente del Pci Alfredo
Reichlin e di Luciana Castellina, co-fondatrice del gruppo del Manifesto,
l'incarico nel cda di Piazzo Cordusio,in rappresentanza della lista di
minoranza presentata da un gruppo di fondi, arriva dopo un lungo percorso da
economista che ha avuto all'estero le sue tappe principali. Ma prima ancora dell'ingresso
nel cda UniCredit, ufficializzato mercoledì scorso, a spiccare, quattro anni
fa, era stato l'approdo di una donna, e per giunta italiana, ai vertici del
dipartimento ricerca della Bce. Non furono in pochi in quella circostanza a
notare che era stato infranto un tabù, perché per la prima volta il capo
economista Otmar Issing affidava una direzione generale sotto ilsuo
coordinamento a un'economista esterna all'area tedescoolandese. Unbel salto per
Lucrezia Reichlin, anche ripensando agli studi giovanili al liceo classico di
Roma Torquato Tasso, a quell'articolo dal titolo "Il greco ed il latino
sono di destra?" e all'ambizione di un impegno politico che cambiasse il
corso della storia, in anni di fermento della sinistra extraparlamentare. Dopo
il Torquato Tasso, il passaggio alla facoltà di Economia, frutto di una
passione condivisa con il fratello Pietro, oggi docente di Economia alla Luiss. La scelta ricadrà sull'Università di
Modena, dove tra i docenti si erano affermati, tra gli altri, i nomi di Fernando
Vianello, Michele Salvati, Vittorio Foa, e dove si respirava il pensiero della
sinistra raziocinante, impegnata non senza difficoltà a fare i conti con i
nuovi parametri postindustriali della politica e dell'economia.Sei anni
dopo la laurea, per la Reichlin arriva il PhD alla New York University, al
quale seguono gli anni di insegnamento e di ricerca, prima negli Stati Uniti
poi in Francia e in Belgio. Il periodo alla Bce dura dal 2005 al 2008, fino al
ritorno all'insegnamento alla London Business School. Tra le sue pubblicazioni,
spiccano gli studi sui modelli econometrici e sull'andamento dei cicli
dell'economia nella Ue,culminati nella formulazione dell'indice Euro-coin. Fu
da capo della ricerca della Bce, in un summit tra banchieri centrali e studiosi,
che la Reichlin accese la platea con il suo intervento sulla domanda di moneta:
la crescita della liquidità – era la tesi – non provoca necessariamente un
aumento dell'inflazione. A molti sembrò solo l'ultimo segnale di un conflitto
non troppo nascosto tra euroteorie e scuola americana. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PERSONAGGIO Studi classici, laurea in Economia all'Università di Modena, è
stata la prima donna a capo della ricerca Bce dal 2005 al
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA 01-05-2009
INCONTRO L'ONOREVOLE GHIZZONI (PD) «Atenei, meno norme e più autonomia»
Mariacristina Maggi II «La ricerca e l'Università sono alla base dello sviluppo
di un paese». Le parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
sono stati al centro del dibattito che si è svolto nei giorni scorsi all'Hotel
Toscanini con l'onorevole e capogruppo Pd in Commissione cultura, scienza e
istruzione, Manuela Ghizzoni: un Forum aperto sull'Università organizzato dal
Partito Democratico di Parma e presentato dal responsabile dell'esecutivo
provinciale del Pd, Pietro Baga. Diversi i temi in questione: autonomia e
responsabilità, diritto allo studio e offerta formativa, merito e valutazione,
risorse, responsabilità finanziaria e reclutamento docenti.
«Alla luce dei provvedimenti prossimi del decreto legge Gelmini, siamo convinti
che per una buona riforma siano necessarie condivisione e responsabilità da
ambo le parti », ha subito dichiarato la Ghizzoni, definendo il nuovo disegno
legge: «vorrei ma non posso». «Le attese erano altissime - ha proseguito
- ma leggendo le bozze del decreto già in circolazione (che verrà
ufficializzato a maggio, ndr) ci si perde in un'ecces - siva pervasività che
male si adatterà ai nostri atenei: noi chiediamo meno norme e più autonomia ».
Qual è - secondo l'onorevole - l'aspetto più allarmante della legge Gelmini?
«Naturalmente i tagli al mondo della ricerca per sostenere l'abolizione
dell'Ici: verranno sottratti dai fondi universitari ben 475 milioni di euro».
Sulla futura mancanza di fondi si sono confrontati molti ricercatori della
nostra Università. In seguito, ancora polemica sui tagli, sul precariato e
sulle privatizzazioni. E su queste ultime si è soffermata l'onorevole Albertina
Soliani: «La ricerca deve rimanere pubblica. Altrimenti le nostre università andranno alla deriva». Capogruppo Pd Manuela
Ghizzoni.
( da "Corriere del Veneto"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del Veneto
sezione: NOTTEEGIORNO data: 01/05/2009 - pag:
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno sezione: CAMPANIA data: 01/05/2009 - pag: 13 Università /1 Calabrò
(Pdl): bisogna affrontare il problema con realismo Vecchio Policlinico,
Rivellini: «Chiuderà entro pochi giorni» Il rettore Rossi: «Non è vero» Ma
Santangelo: non posso né smentire né confermare NAPOLI Che il vecchio
Policlinico stesse man mano cedendo i propri pezzi un po' qua e un po' là, è
storia ormai nota. Che i giorni di autonomia si potessero contare sulla punta
delle dita, è una novità. Eppure, a sentire la versione del capogruppo di An in
consiglio regionale, Enzo Rivellini, tant'è: la chiusura sarebbe prevista a
giorni. Al congresso sul management sanitario tenutosi ieri sull'isola di
Capri, l'esponente di centrodestra non si è limitato a lanciare l'allarme, ma
ha snocciolato cifre precise: «La Sun dispone di circa 250-300 posti letto base
(200-250 circa nella vecchia struttura più 50-60 altri posti letto per
ortopedia, ginecologia e pediatria) che saranno trasferiti in questi ospedali:
100 posti letto circa saranno spostati al Monaldi dove già ci sono alcune
specializzazioni dell'università; 70 posti letto
andranno al nuovo policlinico della Federico II; altri 40 posti letto andranno
al Cto; 80 posti letto infine saranno assegnati all'ospedale San Sebastiano di
Caserta». L'assessore regionale alla Sanità, Mario Santangelo, seppur
apparentemente infastidito dall'exploit di Rivellini, non pronuncia una parola
definitiva sulla notizia: «Sono tutte ipotesi fatte da Rivellini. Qui se
qualcuno dice mezza parola, subito viene considerata come un fatto compiuto.
Insieme al preside e al rettore stiamo valutando i problemi della Sun, ma il
discorso, per ora, è a un livello semplicemente teorico». Sull'imminente
chiusura del vecchio Policlinico, Santangelo dice: «Non posso smentire né
confermare: non ho proprio idea di cosa potrà accadere nei prossimi giorni».
Secondo fonti informate, già lunedì mattina sarebbe in programma una riunione
tra l'assessorato e i dirigenti del Policlinico. Ma Luigi Muto, direttore
generale, dice di non saperne niente. Più diretto il rettore Francesco Rossi,
che sbotta: «Chi paventa la chiusura del Policlinico di piazza Miraglia parla a
titolo personale. La notizia, infatti, non ha alcun fondamento. È accaduto, giorni
fa, che mancassero alcuni presidi chirurgici a causa della difficile situazione
finanziaria ed organizzativa dell'azienda, su cui si è scatenata una
incontrollata campagna mediatica. Accanto a queste criticità esiste un grande
patrimonio didattico-scientifico, nonché un'attività assistenziale che va
avanti nonostante le difficoltà. La facoltà di Medicina oggi conta oltre
seimila studenti, 15 corsi di laurea triennale, 3 corsi di laurea magistrale,
due corsi di laurea specialistica e due corsi interfacoltà, 52 scuole di
specializzazione, circa 600 unità di personale docente e ricercatore e circa 1.500 unità di personale
tecnicoamministrativo. Come si potrebbe mai pensare di chiudere o disperdere
una struttura del genere? Sarebbe una mortificazione immeritata per le migliaia
di persone che lavorano con impegno nel Policlinico, nonché per i giovani che
in esso vengono quotidianamente formati». Secondo il professore Raffaele
Calabrò, del Pdl, capogruppo della commissione Sanità al Senato, «è bene che i
vertici dell'Ateneo, della Regione e dell'Azienda Policlinico affrontino con energia
e anche con realismo il problema». Ma a brancolare nel buio sono gli stessi
docenti. Silvestro Canonico, ordinario di chirurgia, confessa di essere «caduto
dalle nuvole, insieme con tutti gli altri colleghi. Siamo tra quelli che
secondo Rivellini dovrebbero essere trasferiti, e prima del convegno a Capri
non sapevamo nulla ». L'organizzatore del convegno caprese, il preside della
facoltà di Medicina della Federico II Giovanni Persico, sull'eventuale chiusura
del vecchio policlinico è cauto: «È chiaro che prima di avviare un'operazione
del genere occorrerebbe un franco dibattito con l'Università». Sullo sfondo di
questa vicenda, il Policlinico casertano ancora in costruzione i lavori sono
attualmente fermi dove quello napoletano dovrebbe essere un giorno trasferito.
E un'area, quella del centro storico partenopeo, che suscita enormi interessi.
Stefano Piedimonte I posti letto La Sun dispone di circa 250-300 posti letto
base I numeri della facoltà La facoltà conta 15 corsi di laurea triennale, 3 di
laurea magistrale, due specialistiche Piazza Miraglia La facciata di una delle
palazzine del Secondo Policlinico Rettore Francesco Rossi
( da "Centro, Il" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 3 - Chieti
Mercato del vino, ricetta contro la crisi Progetto per la realizzazione di un
centro di innovazione e sviluppo CHIETI. La crisi mondiale del vino non poteva
non farsi sentire nel Chietino-Ortonese, base del 70% della vitivinicoltura
abruzzese. E da qui parte la riscossa per recuperare le posizioni perse, con
l'intercettazione dei più consistenti fondi comunitari (Fas, Fesr e Piano di
sviluppo rurale) una risposta è il «Centro di servizi per l'innovazione e lo
sviluppo della vitivincoltura». Un'idea da finanziare con due milioni di euro
concepita dal Cism (Consorzio per l'innovazione e lo sviluppo del distretto
industriale della maiella), le università di Chieti e
Teramo, Patto territoriale Chietino-Ortonese e l'adesione piena della
Provincia. L'altro ieri pomeriggio il progetto è stato presentato nella sala
giunta dell'amministrazione provinciale in un incontro che doveva raccogliere
consensi e appoggi dal variegato mondo delle cantine, cooperative e private,
del comprensorio che esprime i grandi marchi regionali. «Il messaggio alle
imprese vitivinicole andrà rilanciato per poi essere discusso elencando l'idea
sottostante e gli innumerevoli benefici che deriverebbero dal progetto, non a
caso lanciato da istituzioni e università per
risollevare le sorti delle cantine, la forza trainante della nostra economia»,
osserva il vice presidente del Patto territoriale, Angelo Radica, riferendosi
alle molte sedie vuote fra quelle destinate l'altro pomeriggio alle aziende.
Dopo l'introduzione del presidente Tommaso Coletti, con un ampio giro degli
impegni della Provincia in tema di promozione dello sviluppo territoriale, la
spiegazione dei perché del centro servizi è venuta dai numeri uno di Cism e
Patto territoriale, Euclide Di Pretoro e Francesco Mancini. La parte tecnica
del progetto, che prenderà forma secondo l'ipotesi al momento più realistica in
un'ala dell'istituto dei Salesiani di Ortona, è stata illustrata da Angelo
Cichelli e Emilio Chiodo, docenti della facoltà di Economia
agraria alla d'Annunzio e della facoltà di Agraria dell'università teramana. Era comunque presente Cantina Tollo, la maggiore
realtà cooperativa d'Abruzzo. Il presidente Tonino Verna è intervenuto con una
vena polemica sul sostegno degli enti locali alle cantine, scarso a suo dire.
«Abbiamo difficoltà a rimanere competitivi», ha detto, «per cui il centro
servizi va nella direzione giusta ma arriva in ritardo. E' ora che tutti
capiscano», ha proseguito, «che si vince facendo sistema, soprattutto puntando
nel sostegno e nella programmazione condivisa su quelle produzioni, come il
vino, che hanno un'evidente ricaduta sul territorio in termini di reddito,
parametro irrinunciabile». All'invito hanno risposto le sigle dell'agricoltura
Cia, Coldiretti e Copagri, il Crivea di Miglianico con Nicola Mincone e «Città
del vino» con l'ambasciatore Antonio Di Biase. Per i Comuni, c'erano il sindaco
di Roccamontepiano Adamo Carulli e l'assessore delegato di Torrevecchia Rossano
Mincone. Il progetto tornerà in un'esposizione più dettagliata il 15 maggio ai
salesiani di Ortona. Francesco Blasi
( da "Tirreno, Il"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 9 - Cecina Il
Consorzio farà un'assemblea In partenza ottocento lettere LIVORNO. Ma si fa sul
serio? «Si fa sul serio» risponde sicuro Piero Mantellassi, presidente del
Consorzio Nautico. Perchè il dubbio che si tratti di una manovra pre-elettorale
sorge spontaneo. «No, stavolta ci sono atti scritti» spiega Mantellassi. E che
i diportisti credano davvero allo svolta lo dimostra un fatto: nei prossimi
giorni il Consorzio Nautico scriverà a tutti gli 800 livornesi che, rispondendo
al questionario lanciato dallo stesso Consorzio alcuni mesi fa, hanno
sottoscritto la richiesta per un posto barca. «E' nostra intenzione, a questo
punto, organizzare un'assemblea, a cui inviteremo sia i cittadini che hanno
risposto al questionario che il sindaco e il presidente dell'Autorità
Portuale». Mantellassi è consapevole che i tempi per la realizzazione dei nuovi
approdi non saranno brevi: «Bisogna adeguare gli strumenti urbanistici». Ma
l'importante è «che i nostri rappresentanti istituzionali abbiano capito che la
questione non è più ignorabile. A noi sta il compito di organizzare i cittadini
che si sono candidati a un nuovo posto barca». Posti barca che, secondo
Mantellassi, non costerebbero un euro di soldi pubblici.
«Siamo disposti a creare una società pubblico privata, con
investimenti privati per circa 50 milioni di euro senza chiedere nulla al
pubblico se non un po' di buona volontà». Per il finanziamento dell'opera, dice
il presidente del Consorzio, «sono stati allacciati contatti con il Monte dei
Paschi che ha già realizzato analoghe operazione, ad esempio a
Salivoli». I posti barca verrebbero venduti al costo di costruzione:
«Mediamente 25mila euro a posto barca». Il presidente dei circoli nautici
sottolinea anche le ricadute economiche dei nuovi approdi: «Tutti gli
indicatori economici dicono che ogni 10 nuovi posti barca si creano 3 nuovi
posti di lavoro fra diretto ed indotto: fate voi i conti...» C.M.
( da "Stampa, La" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
DOPO SETTE MESI DI
CALI RIMONTA DELL'INFLAZIONE A QUOTA 1,3% L'Istat: i prezzi tornano a salire
Per l'Isae il caro-vita scenderà tra breve pur restando ancora sopra la media
Ue Nell'area dell'euro la disoccupazione salirà al 10% nell'anno e all'11% nel
prossimo [FIRMA]STEFANO LEPRI ROMA Nella crisi, tra tanti guai, il vantaggio
dovrebbe essere che i prezzi stanno fermi, quando non scendono addirittura. Ma
in aprile non è accaduto: secondo l'Istat il costo della vita è cresciuto dello
0,3%, con un tasso annuo in risalita all'1,3%, dall'1,2% di marzo, dopo 7 mesi
di cali. L'Italia diverge dagli altri paesi con cui condivide la moneta. In
termini armonizzati europei la sua inflazione annua è 1,1%, contro una media
nell'area euro di appena 0,6%. Non è una economia sana quella in cui i prezzi
non si fermano quando la gente spende meno. «La scarsa concorrenzialità dei
mercati permette che le posizioni di rendita si difendano dalla caduta dei
volumi con aumenti dei margini unitari» dicono Fabio Pammolli e Nicola Salerno,
economisti del centro studi Cerm; «il rientro dall'inflazione più lento
allontana la ripresa della domanda e quindi dell'offerta», promette difficoltà
quando, con la ripresa, i prezzi delle materie prime torneranno a salire. Se
l'inflazione è più alta rispetto agli altri paesi con la stessa moneta, le
imprese perdono competitività. L'Isae, istituto di ricerca
pubblico, tenta di tranquillizzare: nei mesi prossimi, salvo sorprese, il tasso
annuo di inflazione «si potrebbe portare più vicino all'1% e scendere in estate
al di sotto di tale valore prima di riacquistare dall'autunno un profilo
crescente». Ma la media nell'area euro, frattanto, potrebbe perfino
scendere sottozero, per la prima volta; quindi il divario resterebbe. A
testimoniare la crisi ci sono i posti di lavoro che scompaiono, da noi come
altrove. Eurostat, l'ufficio statistico europeo, ha fatto sapere ieri che il
tasso di disoccupazione nell'area euro è salito all'8,9% in marzo, mentre
quello di febbraio è stato rivisto al rialzo, all'8,7%, dall'8,5%. «Prevediamo
che a fine anno arriverà al 10% e a fine 2010 all'11%» dice Marco Valli, capo
economista di Unicredit per l'Italia. Rispetto ai livelli attuali, si
tratterebbe di tre milioni e trecentomila disoccupati in più nell'insieme dei
16 paesi. Non c'è infatti dubbio, per gli esperti, che i posti di lavoro
continueranno a diminuire ben dopo che si sarà fermato il calo della
produzione, e finanche nelle fasi iniziali della ripresa. «Pur con tutti i
margini d'incertezza che ci sono - dice Lorenzo Bini Smaghi, membro
dell'esecutivo della Banca centrale europea - sappiamo che l'impatto sulla
disoccupazione continuerà anche se verso l'inizio dell'anno prossimo si
stabilizzerà la decrescita dell'economia». Sui posti di lavoro in Italia non ci
sono nuove cifre per l'insieme del paese; ieri però l'Istat ha fornito quelle
sulle grandi imprese, che riguardano circa un quinto del totale: nei 12 mesi
terminanti in febbraio gli occupati sono scesi del 3,2% al netto della cassa
integrazione, il calo più forte dal 2001. Nelle sole grandi imprese
dell'industria la perdita di posti di lavoro è più forte, addirittura -8% al
netto della cassa integrazione. Le ore di «Cig», in forte aumento, sono 34,5
(+320% rispetto a un anno prima) per ogni mille lavorate nell'insieme delle
grandi imprese, 95,1 su mille nelle grandi imprese industriali. «I dati Istat
sull'occupazione non sorprendono, la crisi c'è e si sente» dice Renata
Polverini dell'Ugl. Per Fulvio Fammoni della Cgil «non è consentito dire come
fa il governo che tutto il possibile è stato già fatto, che il peggio è
passato»; dunque «occorre fare molto di più» a cominciare dal raddoppio di
durata della cassa integrazione ordinaria.
( da "Virgilio Notizie"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Sale la temperatura
sociale in Francia in occasione del 1° maggio: il 71% dei francesi giudica
"giustificato" l'appello unitario dei sindacati, secondo il sondaggio
BVA-Orange commissionato dal settimanale L'Express. Per domani sono previste
280 manifestazioni in tutto il Paese. Per la prima volta oggi si riuniranno
tutte le organizzazioni sindacali comprese quelle dei quadri. Sul fronte
politico il Partito Socialista, il Nuovo Partito Anticapitalista, e altre
dodici organizzazioni di sinistra hanno sottoscritto un appello comune per
promuovere il 1° maggio 2009 e farlo diventare "una battuta d'arresto alla
politica di Nicolas Sarkozy e del Medef" (la Confindustria francese,
ndr.). Anche François Bayrou leader del partito MoDem, ed ex sfidante di
Sarkozy alle presidenziali di due anni fa, a suo modo si è unito ai promotori
del 1° maggio, con la pubblicazione del suo libro
intitolato "Abus de Pouvoir" (abuso di potere, ndr.). Bayrou scrive
che il presidente francese intende sviluppare un' "egocrazia" e un'
"ideologia del denaro presentato come valore". Anche l'altra ex
candidata all'Eliseo, Ségolène Royale ha deciso di celebrare il 1° maggio
sfilando con i dipendenti di Heuliez, azienda a rischio di chiusura con sede
nel Poitou-Charentes, regione di cui Royale è presidente. Il Partito Socialista
non si presenterà dunque compatto alla manifestazione di Parigi e i due ex
candidati alla presidenza della repubblica sembrano
essere già orientati alle prossime elezioni del 2012. Gli ingredienti per una
massiccia partecipazione alle manifestazioni ci sono tutti e i sindacati
sperano di ottenere lo stesso successo di quelle precedenti del 29 gennaio e
del 19 marzo scorsi. Nelle ultime settimane la notizia di licenziamenti a causa
della crisi ha fatto scattare azioni di protesta incontrollata in varie
località francesi, culminate spesso con il sequestro dei manager. A questi
episodi si sono aggiunte fiammate di violenza contro le rappresentanze del
governo sul territorio, come è avvenuto a Compiègne dove i lavoratori di
Continental, hanno devastato gli uffici della sottoprefettura dopo aver appreso
la notizia che il tribunale di Sarreguemines aveva respinto le loro richieste
di sospensione del piano sociale previsto dall'azienda. Il mondo operaio non è
il solo attore delle proteste. In tutto il Paese gli studenti universitari
hanno bloccato da febbraio le attività in vari atenei e ieri il Coordinamento Nazionale
delle Università ha invitato insegnanti, ricercatori e personale amministrativo
a "non far svolgere gli esami finchè le rivendicazioni non saranno
soddisfatte". Anche il settore della sanità è in fermento. Nell'ultima
settimana sono scesi in piazza persino alcuni primari per protestare contro la
legge Bachelot (ministro della sanità, ndr.) che attribuirà più poteri ai
direttori degli ospedali. Gli oppositori del progetto sottolineano che in
questo modo i medici non potranno opporsi alla scelta di concentrare l'attività
di un ospedale su una o più patologie 'trascurandone' altre magari meno
redditizie. Buona parte dei sindacati non ne parla ancora
apertamente ma qualcuno ha già iniziato ad avanzare l'ipotesi di un nuovo
sciopero generale del settore pubblico-privato. Tra questi Jean-Claude Mailly,
segretario generale del sindacato Force Ouvrière (Forza Operaia, ndr.) che ha
proposto "un grande sciopero generale di 24 ore" sostenuto da tutti i
partner sociali per mostrare al governo l'unità del fronte sindacale.
Anche il Nuovo Partito Anticapitalista, guidato da Olivier Besancenot, ha
ricordato che lo sciopero generale che ha paralizzato le Antille "ha
mostrato la sua efficacità".
( da "Stampa, La" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Atenei, oro nelle
casse della città Università e Politecnico rappresentano il quarto motore
industriale piemontese [FIRMA]RAPHAËL ZANOTTI Se i soldi pubblici si potessero
giocare alle corse, questo sarebbe il cavallo su cui puntare: sicuro, pagato
bene e sempre vincente. Per ogni euro scommesso, ne ritornano tre e mezzo. Una
resa che pochi altri investimenti hanno. Il «cavallo buono» è l'università italiana, la «soffiata» che lo dà vincente è
invece di un gruppo di esperti accademici che ha calcolato qual è il suo
impatto economico su un territorio. Con risultati che, in alcuni casi,
stupiscono. Un esempio: in Piemonte Università e Politecnico di Torino hanno un
impatto economico totale di 1,67 miliardi di euro nel breve periodo e 1,92 nel
lungo. Gli atenei torinesi, in pratica, sono il quarto motore industriale della
regione. Davanti hanno solo settori come costruzioni, trasporti e
alimentazione. Come dire: tolti i bisogni primari dell'uomo (avere un tetto
sulla testa, spostarsi e nutrirsi), arriva lo studio. Il quale restituisce al
territorio ben più di quanto fanno settori come la produzione di materie
plastiche o la meccanica, industrie da sempre considerate di punta in una
regione come il Piemonte. Lo studio, commissionato da Camera di Commercio di
Torino e banca Unicredit alla Fondazione Rosselli, è stato di recente inviato
al Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Vuole essere un primo strumento per
valutare quanta ricchezza producono gli atenei oltre a formare la futura classe
dirigente. E dunque ecco la novità: trattare gli atenei alla stregua di
un'industria. Studenti, docenti e addetti delle università abitano, mangiano, si muovono, consumano. Insomma, oltre a
nutrire le menti, fanno girare soldi. Calcolare questa ricaduta economica è
complesso. Innanzitutto ci sono i consumi diretti. Per esistere gli atenei
acquistano beni e servizi. Università e Politecnico di Torino spendono
sul territorio 137,2 milioni di euro, che equivale a 9.605 impiegati a tempo
pieno. Poi bisogna calcolare gli stipendi del personale. Secondo lo studio
producono un impatto economico aggregato di 191,3 milioni di euro a cui può
essere sommato il prelievo fiscale sulle buste paga (altri 36,9 milioni).
Ovviamente la voce di consumo più importante è quella degli studenti. Un
ragazzo che si iscrive spende in vitto, alloggio, trasporti, shopping,
intrattenimento, sport, corsi di formazione. In media uno studente del
Politecnico produce annualmente ricchezza per 20.935 euro, uno dell'Università
20.694 euro. Complessivamente la massa degli iscritti spende nell'area
metropolitana 1,25 miliardi di euro pari a 509 impiegati a tempo pieno. La
miniera d'oro sono i fuori sede. Negli ultimi 4 anni sono passati dal 2 al 15%
ma con i loro 634,5 milioni rappresentano il 51% della spesa degli studenti. Ma
non ci sono solo loro. Uno studente, un docente, un
addetto o anche semplicemente un convegno o un seminario attirano visitatori
che altrimenti non saprebbero nemmeno che faccia ha la Mole. Gli studiosi
calcolano un numero medio di 21 ospiti all'anno per ogni studente o addetto.
Visitatori che spendono altri 116,6 milioni di euro (99,2 se si calcolano solo
quelli legati agli studenti). Infine ci sono le imprese. Il mondo accademico è
una calamita che attira aziende in cerca di ricercatori e competenze. I due
atenei torinesi richiamano imprese che impiegano nel complesso 686 addetti.
Senza calcolare quello che spendono direttamente, queste aziende hanno un
impatto sul territorio di 38,7 milioni, pari a 20 addetti a tempo pieno
aggiuntivi rispetto a quelli direttamente impiegati dalle imprese. Il nostro
cavallo, arrivato al traguardo, ha così restituito quanto promesso. Ogni euro
girato agli atenei dal ministero ritorna moltiplicato per 2,7 volte nel breve
termine (3,3 nel lungo) sottoforma di impatto economico sul territorio. Se si
calcolano altri fondi pubblici e tasse universitarie (tutto denaro dei
cittadini) alla fine ogni euro speso dalle famiglie diventa 3,52 euro nel breve
periodo e 4,06 euro nel lungo. Una scommessa che si dovrebbe cominciare a prendere
in considerazione.
( da "Stampaweb, La"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
BERLINO Sono
iniziate allinsegna della violenza le celebrazioni del primo maggio in
Germania. Le autorità parlano di decine di poliziotti feriti negli scontri con
i manifestanti fra Berlino e Amburgo. Mentre scandivano slogan
anti-capitalismo, i dimostranti hanno lanciato bottiglie e pietre contro la polizia al termine di
una festa di strada nel quartiere orientale di Friedrichshain: il bilancio è
stato di 29 agenti feriti e 12 persone fermate. Numerosi bidoni della
spazzatura sono stati incendiati e alcune pensiline degli autobus distrutte.
Danneggiati tram e auto. La polizia ha comunque precisato che in precedenza il
raduno, a cui hanno partecipato circa 2mila persone, era stato pacifico. Ad
Amburgo ci sono stati tre poliziotti feriti. Le forze dellordine si aspettano altri problemi nella
giornata di oggi, dato il fitto programma di manifestazioni e cortei convocati
con svariate piattaforme da estrema destra, sindacati e formazioni di sinistra.
La crisi economica - che ha alimentato la disoccupazione e la rabbia collettiva
per la diseguaglianza dei redditi, oltre che per la trasformazione di molti
quartieri popolari in quartieri residenziali di lusso - ha fatto crescere i
timori in tutto il paese di una festa dei lavoratori particolarmente tesa. Sale
la temperatura sociale anche in Francia: il 71% dei francesi giudica
«giustificato» lappello unitario dei sindacati, secondo il
sondaggio BVA-Orange commissionato dal settimanale LExpress. Per domani
sono previste 280 manifestazioni in tutto il Paese. Per la prima volta oggi si riuniranno
tutte le organizzazioni sindacali comprese quelle dei quadri. Sul fronte
politico il Partito Socialista, il Nuovo Partito Anticapitalista, e altre
dodici organizzazioni di sinistra hanno sottoscritto un appello comune per promuovere
il 1 maggio 2009 e farlo diventare «una battuta darresto alla
politica di Nicolas Sarkozy e del Medef» (la Confindustria francese, ndr.).
Anche François Bayrou leader del partito MoDem, ed ex sfidante di Sarkozy alle
presidenziali di due anni fa, a suo modo si è unito ai promotori del 1 maggio, con la pubblicazione del suo libro intitolato «Abus de Pouvoir»
(abuso di potere, ndr.). Bayrou scrive che il presidente francese intende
sviluppare un «egocrazia» e un «ideologia del
denaro presentato come
valore». Anche laltra ex candidata allEliseo,
Ségolène Royale ha deciso di celebrare il 1 maggio sfilando con i dipendenti di
Heuliez, azienda a rischio di chiusura con sede nel Poitou-Charentes, regione
di cui Royale è presidente. Il Partito Socialista non si presenterà dunque compatto alla
manifestazione di Parigi e i due ex candidati alla presidenza della repubblica sembrano essere già orientati alle prossime
elezioni del 2012. Gli ingredienti per una massiccia partecipazione alle
manifestazioni ci sono tutti e i sindacati sperano di ottenere lo stesso
successo di quelle precedenti del 29 gennaio e del 19 marzo scorsi. Nelle
ultime settimane la notizia di licenziamenti a causa della crisi ha fatto
scattare azioni di protesta incontrollata in varie località francesi, culminate
spesso con il sequestro dei manager. A questi episodi si sono aggiunte fiammate
di violenza contro le rappresentanze del governo sul territorio, come è
avvenuto a Compiègne dove i lavoratori di Continental, hanno devastato gli uffici
della sottoprefettura dopo aver appreso la notizia che il tribunale di
Sarreguemines aveva respinto le loro richieste di sospensione del piano sociale
previsto dallazienda. Ma in Francia il mondo operaio non
è il solo attore delle proteste. In tutto il Paese gli studenti universitari hanno bloccato da
febbraio le attività in vari atenei e ieri il Coordinamento Nazionale delle
Università ha invitato insegnanti, ricercatori e personale amministrativo a
«non far svolgere gli esami finchè le rivendicazioni non saranno soddisfatte».
Anche il settore della sanità è in fermento. Nellultima settimana
sono scesi in piazza persino alcuni primari per protestare contro la legge
Bachelot (ministro della sanità, ndr.) che attribuirà più poteri ai direttori
degli ospedali. Gli
oppositori del progetto sottolineano che in questo modo i medici non potranno
opporsi alla scelta di concentrare lattività di un ospedale
su una o più patologie `trascurandonè altre magari meno redditizie. Buona parte
dei sindacati non ne parla
ancora apertamente ma qualcuno ha già iniziato ad avanzare lipotesi
di un nuovo sciopero generale del settore pubblico-privato. Tra questi
Jean-Claude Mailly, segretario generale del sindacato Force Ouvrière (Forza
Operaia, ndr.) che ha proposto «un grande sciopero generale di 24 ore» sostenuto da tutti i
partner sociali per mostrare al governo lunità del fronte
sindacale. Anche il Nuovo Partito Anticapitalista, guidato da Olivier
Besancenot, ha ricordato che lo sciopero generale che ha paralizzato le Antille «ha mostrato la sua
efficacità». Tensione alle stelle anche in Turchia. A Istanbul è una giornata
di semi-guerriglia urbana, come ormai avviene regolamente almeno da tre anni. I
sindacati, infatti, chiedono di manifestare a Taksim, la piazza centrale di
Istanbul in cui nel 1977 persero la vita 36 persone. La prefettura e il governo
negano puntualmente lautorizzazione adducendo motivi di ordine
pubblico. Diverse centinaia di manifestanti si sono scontrati con la polizia,
mentre migliaia di sindacalisti e di lavoratori sfilavano per la festa del primo maggio nel centro
della città. I poliziotti antisommossa hanno fatto tre cariche usando anche
idranti contro gruppi di centinaia di manifestanti che lanciavano pietre, nel
quartiere di Sisli. Un numero imprecisato di persone sono state fermate. I
manifestanti sotto le bandiere della confederazioni sindacali Disk e Kesk, dei
partiti di sinistra e della formazione filocurda Dtp scandivano slogan come
«mano nella mano contro il fascismo», «a repressione non ci fermerà»,«lunga
vita al primo maggio», «lunga vita alla rivoluzione e al socialismo». Il
parlamento turco ha adottato mercoledì una legge che ripristina la festività
del primo maggio abolita dopo il colpo di stato militare del 1980.
( da "Wall Street Italia"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Francia/1°
maggio,Sindacati uniti per maxi-protesta anti Sarko' di Apcom Previste 280
manifestazioni, in prima linea anche l'opposizione -->Parigi, 1 mag. (Apcom)
- Sale la temperatura sociale in Francia in occasione del 1° maggio: il 71% dei
francesi giudica "giustificato" l'appello unitario dei sindacati,
secondo il sondaggio BVA-Orange commissionato dal settimanale L'Express. Per
domani sono previste 280 manifestazioni in tutto il Paese. Per la prima volta
oggi si riuniranno tutte le organizzazioni sindacali comprese quelle dei
quadri. Sul fronte politico il Partito Socialista, il Nuovo Partito
Anticapitalista, e altre dodici organizzazioni di sinistra hanno sottoscritto
un appello comune per promuovere il 1° maggio 2009 e farlo diventare "una
battuta d'arresto alla politica di Nicolas Sarkozy e del Medef" (la Confindustria
francese, ndr.). Anche François Bayrou leader del partito MoDem, ed ex sfidante
di Sarkozy alle presidenziali di due anni fa, a suo modo si è unito ai
promotori del 1° maggio, con la pubblicazione del suo
libro intitolato "Abus de Pouvoir" (abuso di potere, ndr.). Bayrou
scrive che il presidente francese intende sviluppare un' "egocrazia"
e un' "ideologia del denaro presentato come valore". Anche l'altra ex
candidata all'Eliseo, Ségolène Royale ha deciso di celebrare il 1° maggio
sfilando con i dipendenti di Heuliez, azienda a rischio di chiusura con sede
nel Poitou-Charentes, regione di cui Royale è presidente. Il Partito Socialista
non si presenterà dunque compatto alla manifestazione di Parigi e i due ex
candidati alla presidenza della repubblica sembrano
essere già orientati alle prossime elezioni del 2012. Gli ingredienti per una
massiccia partecipazione alle manifestazioni ci sono tutti e i sindacati
sperano di ottenere lo stesso successo di quelle precedenti del 29 gennaio e
del 19 marzo scorsi. Nelle ultime settimane la notizia di licenziamenti a causa
della crisi ha fatto scattare azioni di protesta incontrollata in varie
località francesi, culminate spesso con il sequestro dei manager. A questi
episodi si sono aggiunte fiammate di violenza contro le rappresentanze del
governo sul territorio, come è avvenuto a Compiègne dove i lavoratori di
Continental, hanno devastato gli uffici della sottoprefettura dopo aver appreso
la notizia che il tribunale di Sarreguemines aveva respinto le loro richieste
di sospensione del piano sociale previsto dall'azienda. Il mondo operaio non è
il solo attore delle proteste. In tutto il Paese gli studenti universitari
hanno bloccato da febbraio le attività in vari atenei e ieri il Coordinamento
Nazionale delle Università ha invitato insegnanti, ricercatori e personale
amministrativo a "non far svolgere gli esami finchè le rivendicazioni non
saranno soddisfatte". Anche il settore della sanità è in fermento.
Nell'ultima settimana sono scesi in piazza persino alcuni primari per
protestare contro la legge Bachelot (ministro della sanità, ndr.) che
attribuirà più poteri ai direttori degli ospedali. Gli oppositori del progetto
sottolineano che in questo modo i medici non potranno opporsi alla scelta di
concentrare l'attività di un ospedale su una o più patologie 'trascurandone'
altre magari meno redditizie. Buona parte dei sindacati non ne parla ancora apertamente ma qualcuno ha già iniziato ad avanzare
l'ipotesi di un nuovo sciopero generale del settore pubblico-privato. Tra
questi Jean-Claude Mailly, segretario generale del sindacato Force Ouvrière
(Forza Operaia, ndr.) che ha proposto "un grande sciopero generale di 24
ore" sostenuto da tutti i partner sociali per mostrare al governo l'unità
del fronte sindacale. Anche il Nuovo Partito Anticapitalista, guidato da
Olivier Besancenot, ha ricordato che lo sciopero generale che ha paralizzato le
Antille "ha mostrato la sua efficacità".
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 5 - Gorizia
Studente del Classico alle Olimpiadi di filosofia Alessio Rocca primeggia nelle
selezioni del Triveneto: parteciperà alla fase nazionale Dopo il successo della
grecista del liceo classico "Dante Alighieri", Elisa Olivo, è la volta
di Alessio Rocca, che frequenta la 2ª A dello stesso liceo e che ha di recente
partecipato alla fase nazionale delle Olimpiadi della filosofia. All'inizio di quest'anno, il docente di
filosofia della classe di Alessio, Sergio Bressan, aveva proposto ai ragazzi di
partecipare a questa competizione, che prevede la stesura di un elaborato
scritto, in lingua straniera, concernente un tema scelto dalla commissione
nazionale. Argomento di quest'anno, "Filosofia, scienze e
società": tre gli alunni che hanno scelto di partecipare, intraprendendo
così un'interessante avventura. Prima, la fase d'istituto: per questa, le
tracce sono state scelte dal professor Bressan e gli elaborati - scritti tutti
in inglese - sono stati corretti dalla docente di
inglese del "Dante", Annamaria Pasquariello. Due dei partecipanti si
sono aggiudicati la possibilità di partecipare alla fase regionale, che
coinvolge tutte le provincie del Triveneto: Alessio Rocca e Nicolò Russian,
entrambi della 2ª A, sono così stati accolti dall'Università di Padova, dove
tradizionalmente si tiene questa seconda fase delle Olimpiadi. «Le tre tracce
che ci hanno dato - ha raccontato Alessio - si concentravano sull'astronomia,
dal momento che ricorre quest'anno il 445º anniversario dalla morte di Galileo
Galilei». Scelta che aveva un po' spiazzato i due studenti del Classico:
tuttavia, Alessio Rocca ha saputo elaborare un testo convincente, chiamando in
causa soprattutto filosofi greci citati in lingua originale. Sia stata la
struttura generale del tema o questa abilità nell'uso delle frasi greche,
Alessio ha vinto il concorso. Ha ottenuto così la possibilità di partecipare
alla fase nazionale, tenutasi a Verona. Qui Alessio il meglio di sé: l'incontro
con studenti provenienti da tutte le regioni italiane, preparati in filosofia
eppure tutti, in definitiva, adolescenti che vogliono divertirsi. Un connubio
che è piaciuto molto ad Alessio, che adesso aspetta di sapere il risultato
finale. Ma non basta: già pensa a partecipare anche l'anno prossimo. Stella
Nocchieri
( da "Denaro, Il" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Campania sanità Il
Policlinico chiude, anzi no L'annuncio di Rivellini (An) a un convegno a Capri,
la smentita del rettore "E' imminente la chiusura del Vecchio Policlinico
di Napoli, sempre più attanagliato da una crisi economica e strutturale. Il nuovo
management sanitario regionale entro pochi giorni chiuderà il nosocomio
universitario di piazza Miraglia". E' quanto sostiene Enzo Rivellini,
capogruppo An-Pdl in Consiglio regionale, candidato al Parlamento europeo,
intervenuto giovedì mattina al congresso di Management Sanitario organizzato a
Capri da Giovanni Persico, preside della facoltà di Medicina della Federico II.
Immediata la smentita del rettore della Sun Francesco Rossi, già preside della
facoltà medica e ordinario di Farmacologia. ettore mautone "Chi paventa la
chiusura del Policlinico di piazza Miraglia, a Napoli, parla a titolo
personale". Il rettore della Sun, la Seconda Università degli Studi di
Napoli, Francesco Rossi replica così alle dichiarazioni di Enzo Rivellini,
capogruppo An-Pdl in Consiglio regionale, che in matrtinata , a un convegno a
Capri dà per imminente la chiusura dell'azienda ospedaliera universitaria a
causa delle gravi carenze strutturali e finanziarie. "Una notizia che non
ha alcun fondamento" dice Rossi che però ammette le lacune assistenziali:
"E' accaduto, giorni fa, che mancassero alcuni presidi chirurgici, a causa
della difficile situazione finanziaria ed organizzativa dell'Azienda
Policlinico, su cui si è scatenata una incontrollata campagna mediatica. Non
posso né intendo dimenticare che, accanto a queste criticità, esiste un grande
patrimonio didattico-scientifico, nonché un'attività assistenziale che va
avanti nonostante le difficoltà". "Nel 2008 il Policlinico della Sun
ha registrato circa 14mila ricoveri ordinari e 60mila day hospital, oltre a
circa 115mila prestazioni ambulatoriali, senza dimenticare i numerosi centri
regionali di riferimento come quello dell'oncologia pediatrica, della
diabetologia pediatrica, della talassemia, quello dei Trapianti d'organo o dell'Aids"
continua il rettore. La facoltà di Medicina del centro storico di Napoli oggi
conta oltre 6 mila studenti, 15 corsi di laurea triennali, 3 corsi di laurea
magistrale, due corsi di laurea specialistica e due corsi interfacoltà, 52
scuole di specializzazione, circa 600 unità di personale docente e ricercatore e circa 1500 unità di personale tecnico
amministrativo. "Come si potrebbe mai pensare di chiudere o disperdere una
struttura del genere? Un'offesa e una mortificazione immeritata per le migliaia
di persone che lavorano con impegno nel policlinico, nonche' per i giovani che
in esso vengono quotidianamente formati". CAlabrò: serve soluzione
A chiedere che si trovi una soluzione per il Policlinico del cnetro storico è
il senatore Raffaele Calabrò, capo gruppo commissione Sanità al Senato, docente di cardiochirurgia pediatrica della Sun. "E'
importante che si trovi una soluzione per il Primo policlinico di Napoli ed è
bene che i vertici dell'Ateneo, della Regione e dell' Azienda affrontino con
energia ed anche con realismo il problema" dice Calabrò a margine delle
"Giornate nazionali di Management" che si svolgono a Capri.
"Bisogna tener presente - dice Calabrò - che si tratta di una facoltà
Universitaria dove gli obiettivi sono di ordine assistenziale ma anche di
ordine didattico e di ricerca. Va valutata - prosegue Calabrò - opportunamente
l'ipotesi della componente universitaria all'interno della struttura
ospedaliera. La mia esperienza all'ospedale Monaldi è estremamente positiva, ma
attenzione ad immaginare di concentrare le presenze in un'unica area per
rendere facile l'accesso e la frequenza degli studenti". Il trasloco
"La Seconda Università degli studi di Napoli - ha spiegato Rivellini -
dispone di circa 250-300 posti letto base - 200-250 circa nella vecchia
struttura più 50-60 altri posti letto per Ortopedia, Ginecologia e Pediatria
che saranno trasferiti in altri ospedali: 100 posti letto circa saranno
spostati al Monaldi dove già ci sono alcune specializzazioni dell'università, 70 posti letto andranno al nuovo policlinico
della Federico II, altri 40 posti letto al Cto, 80 posti letto, infine,
all'ospedale San Sebastiano di Caserta". "La crisi profonda in cui
versa il policlinico universitario - dice Rivellini - non lascia del resto altra
scelta, ci sono strutture fatiscenti (sono stati spesi ben 200mila euro per
installare un ascensore e rinforzare la struttura dell'edificio) e non esistono
fondi neanche per acquistare strumenti come i bisturi e per i farmaci.
Presenterò un'interrogazione urgente e segnalerò la vicenda alla Corte dei
Conti perché credo che la drastica decisione di chiudere il Vecchio policlinico
dipenda dalla chiusura soprattutto dai cantieri non ultimati per il policlinico
di Caserta che doveva essere consegnato alla fine del 2009 e che, forse,
nemmeno per il 2012, sarà a disposizione degli utenti in quanto è fallita
l'azienda impegnata nei lavori per ora sospesi". del 01-05-2009 num.
( da "Denaro, Il" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Napoli porto
Approvato il bilancio D'Agostino segretario "Abbiamo finalmente il nuovo
Comitato portuale. Così l'Autorità Portuale di Napoli, grazie a tutti voi, potrà
cominciare la sua attività nella pienezza dei propri organi e funzioni".
Il Presidente dell'Autorità portuale di Napoli, Luciano Dassatti, ha salutato
con queste parole il nuovo Comitato Portuale insediatosi ieri mattina.
"Ringrazio tutti per la presenza e per la determinazione - afferma
Dassatti - che so essere in ciascuno di voi, nell'esercitare ciascuno le
responsabilità personali e professionali, nell'interesse dei nostri porti,
dello sviluppo e della corretta operatività delle nostre banchine". Prima
di passare ai punti all'ordine del giorno, il Presidente ha ancora fatto un
breve accenno al programma di lavoro dei prossimi mesi. Il Comitato portuale ha
poi approvato il bilancio consuntivo
( da "Denaro, Il" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Avellino professioni
Conciliazione, avvocati in campo Sabato prossimo confronto sul tema a cura
dell'ordine forense di Avellino Un evento formativo di grande importanza per
aggiornarsi sulle novità del mondo della giustizia e, in particolare,
sull'introduzione di una nuova figura professionale quale quella del conciliatore.
Sabato prossimo, dalle 9.30 alle 13.30, presso la sala convegni del Viva Hotel
di Avellino, si terrà una Giornata di Studio sulla Conciliazione, promossa
dall'Istituto Superiore per la Conciliazione Isco adr, organismo di
conciliazione ed ente di formazione. Filomena La Bruna L'evento formativo,
accreditato dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Avellino, dall'Ordine
del Dottori Commercialisti e dal Consiglio Provinciale del Lavoro, si aprirà
con i saluti di Maria Gabriella Cogliani, Presidente dell'Ordine dei dottori
commercialisti e degli esperti contabili di Avellino, e di Edoardo Volino,
Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Avellino. Relazioneranno Modestino
Acone, professore di diritto processuale civile, su "L'arbitrato e la giurisdizione",
Raffaele Barone, docente di Mediazione e Conciliazione dell'Università Parthenope di
Napoli, su "Arbitrato e conciliazione nel pubblico impiego",
Gianfrancesco Fiore, magistrato, su "Le Adr (alternative dispute
resolution): strumenti semplificativi e accelerati di tutela", e Salvatore
Sica, Ordinario di Diritto Privato Comparato presso l'Università degli
Studi di Salerno, su "La cultura della conciliazione". Modererà
l'incontro Lucio Militerni del Foro di Napoli. ? La conciliazione è una
procedura di risoluzione delle controversie in base alla quale una terza
persona imparziale - il conciliatore - assiste le parti in conflitto guidando
la loro negoziazione e orientandole verso la ricerca di accordi reciprocamente
soddisfacenti. Con la conciliazione si tenta quindi di individuare la soluzione
ottimale del problema e di orientare le parti a giungere ad un accordo
vantaggioso per entrambe. Un favorevole invito alla discussione, in grado di
eliminare iter lunghissimi e spese eccessive. La mission di Isco adr, Istituto
Superiore per la Conciliazione presieduto da Mariarosaria Luciano, è proprio
quella di promuovere la cultura della conciliazione attraverso la diffusione
della conoscenza degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie.
Con la riforma del codice civile sarà infatti necessaria una figura specifica,
ovvero quella del conciliatore professionista: un laureato in discipline
economico-giuridiche che abbia seguito un apposito corso o che abbia maturato
almeno quindici anni di iscrizione all'Albo. del 01-05-2009 num.
( da "Denaro, Il" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Benevento
innovazione Nel Sannio il polo dell'idrogeno Da Futuridea la proposta di creare
una struttura di distribuzione di energia Realizzare nel Sannio una piattaforma
di distribuzione di idrogeno e carburanti ultrapuliti destinata a rifornire la
regione Campania. A lanciare la sfida sono i rappresentanti delle istituzioni
intervenuti nel corso della presentazione della proposta di legge n. 2184 del
deputato Costantino Boffa : "Misure per il sostegno dello sviluppo dei
sistemi di mobilità ad alta sostenibilità con impiego di idrogeno e carburanti
ultrapuliti di nuova generazione di origine biologica". L'iniziativa si
inserisce nel "Primo forum delle idee e dei prototipi per l'innovazione
utile e sostenibile" promosso da Futuridea e Asi. Ad intervenire, insieme
con lo stesso Boffa, sono il presidente di Futuridea, Carmine Nardone, il
numero uno della Rocca dei Rettori, Aniello Cimitile, il fisico Paco Lanciano, l'assessore provinciale all'energia Gianvito Bello, i docenti
dell'università degli studi del Sannio, Domenico Villacci e Francesco Pepe.
cecilia del gaudio Il Sannio si candida a diventare la prima piattaforma per la
distribuzione di idrogeno e di carburanti ultrapuliti in una rete di dimensioni
regionali. Una sfida che vede in prima linea gli amministratori locali,
il deputato Costantino Boffa e l'associazione "Futuridea", presieduta
da Carmine Nardone. Emerge nell'ambito della presentazione della proposta di
legge n. 2184 di Boffa: "Misure per il sostegno dello sviluppo dei sistemi
di mobilità ad alta sostenibilità con impiego di idrogeno e carburanti
ultrapuliti di nuova generazione di origine biologica". L'iniziativa si
inserisce nel "Primo forum delle idee e dei prototipi per l'innovazione
utile e sostenibile" promosso da Futuridea e Asi. Ad intervenire, insieme
con Boffa e Nardone, il numero uno della Rocca dei Rettori, Aniello Cimitile,
il fisico Paco Lanciano, l'assessore provinciale all'energia Gianvito Bello, i
docenti dell'università degli studi del Sannio,
Domenico Villacci e Francesco Pepe. "Bisogna pensare", dichiara
Nardone, "alla possibilità di implementare nel Sannio un distributore
multiplo di carburanti ultrapuliti, che eroghi non solo idrogeno, ma anche
Magnegas. Potremo", prosegue, "analizzare nel dettaglio le
potenzialità legate di tale carburante ultrapulito nel prossimo mese di giugno,
quando a Benevento, interverrà il professore Ruggero Maria Santilli".
Cimitile individua anche il luogo dove potrebbe essere realizzata la
piattaforma. "Penso", dice il presidente, "alla zona della diga
di Campolattaro". Allo stesso tempo lancia una sfida ulteriore a Boffa.
"Adesso", afferma il presidente, "bisogna pensare ad una
proposta di legge che introduca nei tradizionali distributori di carburante
anche l'erogazione dell'idrogeno". Non è un caso che una normativa in
materia di mobilità sostenibile parta dal Sannio. Infatti, secondo quanto
sottolinea lo stesso Boffa, si tratta di un territorio dove è sorta
un'attenzione all'innovazione che ha fatto scuola nel resto del paese. "L'
obiettivo", spiega Boffa, "è dare una legittimazione normativa ad una
materia con futuro e grandi prospettive. Inoltre", continua, "ha
riscontrato un'adesione molto ampia da parte di parlamentari dell'uno e
dell'altro schieramento. La testimonianza che, su temi di rilievo, è possibile
raggiungere un accordo bipartisan". Secondo Lanciano un corretto sistema
di distribuzione è la condizione principale per garantire la salubrità
dell'atmosfera. "Inoltre, l'impiego dell'idrogeno", spiega il fisico,
"consente di evitare emissioni dannose ed avere a disposizione una fonte
di energia alternativa". Per Lanciano, inoltre, iniziative come la cinque
giorni di "Futuridea" stimolano le competenze dei cervelli locali che
hanno, in tal modo, l'opportunità di approfondire le proprie conoscenze,
evitando la fuga altrove. "Gli enti pubblici", dichiara Bello,
"sono al centro della sfida relativa alla pianificazione della piattaforma
di distribuzione, secondo un modello di governance innovativo che vede il
coinvolgimento di cittadini, imprenditori e associazioni nelle scelte che
riguardano il territorio". Le ricadute positive per il sistema locale
derivanti dall'implementazione delle tecnologie legate all'idrogeno sono al
centro dell'intervento di Domenico Villacci. "Adesso", specifica il docente, "bisogna pensare a realizzare degli
idrogenodotti che permettano di introdurre l'idrogeno prodotto direttamente nel
sistema locale". E' importante, inoltre, secondo Francesco Pepe,
implementare nel Sannio una vera e propria filiera che parta dallo sfruttamento
della notevole disponibilità di fonti rinnovabili del territorio. del
01-05-2009 num.
( da "Denaro, Il" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Mediterraneo egitto
Nasce l'Ateneo italiano del Cairo La firma dell'accordo istitutivo dell'Università è previsto per il 12 maggio E' quasi tutto pronto per
il varo della prima università italiana al Cairo, un polo scientifico e tecnologico, dove a
insegnare saranno docenti italiani. La firma dell'accordo istitutivo, il 12
maggio prossimo, in occasione del vertice bilaterale di Sharm el-Sheikh cui
parteciperanno i principali esponenti dei governi dei due Paesi. A
anticipare le prossime mosse per un ulteriore rafforzamento della cooperazione
nel campo culturale tra Roma e il Cairo è l'ambasciatore d'Egitto in Italia,
Ashraf Rashed. Alla vigilia del rilancio dell'Associazione di cooperazione e di
amicizia con l'Egitto e a due settimane dalla sua partecipazione alla Fiera
internazionale del Libro di Torino come ospite d'onore, Rashed ricorda come i
legami culturali che uniscono l'Egitto all'Italia derivino da una comune
eredità e da valori condivisi "Per rinsaldare questi rapporti, Il Cairo punta
anche sulla diffusione della lingua italiana negli atenei e nelle scuole
egiziane, perchè - spiega il diplomatico - l'interazione umana e il linguaggio
sono fondamentali per superare le incomprensioni". La cooperazione tra i
due Stati può però andare oltre la creazione di nuovi atenei o le celebrazioni
del 2009 previste in occasione dell'anno italo-egiziano della scienza e della
tecnologia, agevolando, per esempio, l'accesso all'istruzione anche alle fasce
più deboli. Pur essendo protagonista indiscusso della scena culturale del mondo
arabo e internazionale - dopo il salone di Torino, l'Egitto sarà infatti ospite
d'onore delle Fiere del Libro di New York e Tokyo -, il Paese continua a
lottare contro la piaga dell'analfabetismo che colpisce soprattutto le donne e
i bambini. "L'Italia - ricorda Rashed - è il nostro primo partner
commerciale e un partner politico e diplomatico fondamentale nel Mediterraneo e
nel mondo. A Roma, aggiunge, dobbiamo il nostro invito a partecipare al G8. E
all'Italia, dunque, chiediamo un aiuto concreto per aprire nuove scuole e per
aiutarci a diffondere l'istruzione nel nostro Paese, guardando non soltanto
alle città ma anche alle campagne e soprattutto alle aree depresse dell'Alto
Egitto". del 01-05-2009 num.
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
LUIGI CONCINA
Lascerà Salerno domani, al termine di una settimana che segnerà in maniera
indelebile nel suo diario. Alicia Castellanos, l'antropologa messicana
ricoverata al Cotugno mercoledì mattina con una sospetta infezione da febbre
suina, poi rivelatasi infondata, ieri ha regolarmente
tenuto la sua lezione all'Università di Salerno. Con gli studenti del professor
Domenico Scafoglio che l'aveva invitata al dipartimento di Antropologia
dell'Università. Cortesissima con gli allievi, la docente ha
spiegato di essere in forma. «Ringrazio quanti si sono prodigati per aiutarmi e
si sono interessati alle mie condizioni di salute, ma oggi va
decisamente molto meglio rispetto all'altro giorno». Fastidio per la trasferta
non proprio turistica a Napoli? ««Ho deciso di sottopormi a ogni accertamento
per garantire la tranquillità alle persone, ai docenti universitari, agli
studenti, con i quali ho avuto contatti in questi giorni». Alicia Castellanos
mercoledì era stata ricoverata nella camera sterile dell'ospedale Cotugno di
Napoli perchè si sospettava avesse contratto il virus. L'infezione è stata poi
esclusa nella stessa serata di mercoledì dopo approfonditi esami. Quindi in
mattinata è stata dimessa.La professoressa Castellanos così ha potuto recarsi
all'università di Salerno per partecipare ad un
seminario presso la facoltà di Scienze della Formazione. Alla fine della
lezione la docente messicana ha raccontato la sua
avventura: «Sono giunta lunedi sera a Salerno, martedì sera mi sono sentita
molto male - ha detto - e ho reputato necessario sottopormi ad accurati
accertamenti, pensando soprattutto al rischio che avrebbero corso le persone
con le quali ho avuto contatti in città». Oggi per il giorno di festa si
concederà, sperando nella clemenza del tempo, una passeggiata in città e in
Costiera e domani ripartirà per il Messico.
( da "Gazzettino, Il (Venezia)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 1 Maggio
2009, Una vera riforma federalista deve partire dal basso, responsabilizzando
gli amministratori locali e riducendo. Questo il concetto chiave della proposta
federalista illustrata ieri sera nel corso di una tavola rotonda organizzata a
Mestre dalla Fondazione Gianni Pellicani. L'iniziativa, realizzata in occasione
del terzo anniversario della scomparsa di Gianni Pellicani, ha messo una fianco
all'altro i sindaci di Torino, Sergio Chiamparino, e Venezia, Massimo Cacciari,
il presidente della Provincia Davide Zoggia e Mario Bertolissi, Docente di Diritto costituzionale all'Università di Padova, a
commentare la presentazione pubblica dello studio di Maurizio Baratello, commercialista,
consigliere comunale, ma soprattutto autore di un volume di 200 pagine di
analisi e proposte concrete di federalismo partendo dalla realtà locale
veneziana. Perché, come lo stesso Baratello ha spiegato «occorre partire
dal locale, da quegli enti locali che attualmente vivono un sistema di
trasferimenti erariali che non corrisponde assolutamente alla realtà». Lo
studio dal titolo "Il federalismo fiscale: da Venezia una prospettiva per
l'Italia", che verrà illustrato più approfonditamente il 21 maggio in un
consiglio comunale straordinario, in pratica «boccia il principio della finanza
derivata, dei trasferimenti dello stato e dalle regioni - continua Baratello -
proponendo una finanza dal basso che valorizzi il costo standard di beni e
servizi, sui concetti di efficienza, efficacia e economicità. Altro capitolo
quello dell'attribuzione agli enti locali di entrate proprie e compartecipate,
sfruttando questa nostra capacità di saper interloquire con le imprese del
territorio, con il comune che può fungere da esattore e controllore, limitando
in questo modo anche l'evasione fiscale. quindi l'introduzione del concetto di
tributo proprio, non tassa di scopo ma imposta da gestire in casa, legato alla
creazione di una sorta di banca regionale degli investimenti da cui tutti gli
enti locali siano obbligati ad accedere, mettendo così sotto controllo il
debito pubblico». Concetti applauditi dagli altri relatori, in particolar modo
da Chiamparino che lo ha definito «un ottimo studio, molto condivisibile» - passando
poi a commentare le criticità del nuovo disegno di legge sul federalismo
fiscale chiedendosi se di vero federalismo si tratta o se piuttosto sia da
parlare di semplice decentramento fiscale. E se invece per Cacciari la nuova
legge è «un qualcosa che offre qualche spunto positivo, un manico cui
afferrarsi in mancanza di altro», differente è la visione di Zoggia, che nella
riforma vede «solo un cambio lessicale, che tra l'altro ha perso valore nel
mercato politico che vi ha fatto da contorno». Mentre Bertolissi ha dichiarato
che «se annacquerà la parola solidarietà, rendendola a senso unico e senza
responsabilità, come sempre finora è avvenuto nella storia di questo paese, la
legge perderà tutto il suo valore». Daniele Duso
( da "Gazzettino, Il (Udine)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
«Gestiamo un
progetto da 14,5 milioni ma in laboratorio siamo ancora ospiti...» Venerdì 1
Maggio 2009, La ricerca spaziale "MoMa" ha
portato a Udine 14 milioni e mezzo in tre anni ma domandare al professor
Francesco Saverio Ambesi Impiombato in quali laboratori il suo gruppo operi
significa andare a toccare un punto dolente. Ricorda l'incendio che si sviluppò
dieci anni fa al padiglione Petracco, nello stesso stabile dove erano ubicati i
laboratori del proprio staff. «Dopo l'incendio dovevamo essere ospitati
temporaneamente in piazzale Kolbe ma è passato il tempo e ci troviamo ancora in
quei locali - racconta - Il fatto è che il padiglione Petracco non ha più
abitabilità per essere adibito a laboratorio e quindi non potremo rientrarvi».
Allora? Prospettive tante ma al momento non esiste alcun progetto attuativo.
Una soluzione potrà giungere solo quando sarà realizzato un nuovo edificio
adibito all'attività di laboratorio che dovrebbe sorgere dal versante di via
Santa Maria Crocifissa di Rosa. «Il sistema italiano non privilegia il merito,
all'estero non accadrebbe...» commenta amaramente il professor Ambesi
Impiombato. «Non lo dico in termini di gratificazione personale ma di spazi,
posti, personale, riconoscimenti...A Patologia generale abbiamo perso spazi e unità
di personale importanti in un gruppo non numeroso». Sottolinea che il problema
non è locale ma generale: «Non ci si deve stupire della fuga
dei cervelli ma dire come mai uno resti». «La Facoltà
di Medicina di Udine è prima in Italia ma quando un giornalista mi ha domandato
in un'intervista "Adesso che succede?" io ho spiegato che, per
assurdo, essere i migliori addirittura penalizza». «Tra l'altro all'Università
non c'è rinnovo di forze fresche e l'età media dei professori è di dieci anni più
elevata rispetto ad altre realtà - aggiunge - In Inghilterra, dove l'Università cominciava ad invecchiare, hanno fatto una
legge per abbassare l'età media dei docenti e l'hanno chiamata "nuovo
sangue "». «Udine è una facoltà giovane, che è cresciuta, ma che è invecchiata
anch'essa troppo rapidamente. E saremo penalizzati perchè il 90 per cento delle
risorse se ne va in stipendi». P.D.
( da "Gazzettino, Il (Udine)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Dallo spazio una
proteina antiradiazioni La Facoltà friulana ha partecipato a diversi voli
sperimentali con Shuttle e Soyutz Venerdì 1 Maggio 2009, Dopo tre anni di
attività a giugno si potranno trarre i bilanci conclusivi del progetto MoMa,
abbreviazione che vale a dire "Dalle molecole all'uomo: la ricerca
spaziale applicata al miglioramento della qualità della vita della popolazione
anziana". MoMa rapresenta uno dei tre studi che a suo tempo erano stati
approvati dall'Agenzia spaziale italiana (Asi) nel settore della medicina e
delle biotecnologie e vedeva Udine capofila e il professor Francesco Saverio
Ambesi Impiombato, ordinario di Patologia generale all'Università friulana e
ideatore della ricerca, responsabile nazionale. Per comprendere la portata dell'attività
si valuti che vedeva impegnati oltre 500 scienziati e 50 istituti di ricerca in
tutta Italia e mobilitava complessivamente risorse per 30 milioni di euro. Il
mandato ricevuto dall'Agenzia spaziale italiana, come spiega lo stesso Ambesi
Impiombato era quello di indagare sull'invecchiamento e la qualità della vita
nello spazio cercando di ricavare però ricadute pratiche anche per l'esistenza
quotidiana sulla Terra. Farmaci innovativi, comprensione degli effetti della
microgravità sull'organismo, misure di protezione potevano rappresentare il
ritorno cercato. «Nell'ambiente spaziale si "invecchia" più
rapidamente - chiarisce il professor Ambesi Impiombato -: il sistema
immunitario, muscolare, osseo mostrano segni come se andassero incontro a un
invecchiamento più rapido e più precoce». «Per adesso - prosegue - sono
fenomeni che si possono far regredire, fortunatamente, e, anche dopo diversi
mesi di permanenza spaziale, si assiste a un recupero, ma in futuro programmi
di più lunga durata potrebbero esporre a maggiori rischi». Nel triennio le
missioni si sono succedute sia sotto le stelle e strisce dello Shuttle che con
la russa Soyutz ed inoltre sono stati lanciati razzi parabolici partendo dalla
Svezia. «L'Università di Udine ha preso parte a diversi voli, sia voli
parabolici, con una microgravità che dura poco più di 5 minuti, che a lunga
distanza del periodo di 10-15 giorni» illustra lo scienziato. Sono stati
verificati gli effetti della microgravità su cellule tiroidee differenziate e
coltivate in vitro attraverso una metodica messa a punto dallo stesso Ambesi
Impiombato diversi anni fa. È stata praticata una stimolazione con ormone tsh
in alcuni campioni (all'inizio del periodo di microgravità nei voli di breve
durata). «Sono stati notati molti cambiamenti, diverse modificazioni dovute
all'ambiente spaziale» afferma il docente. Ma quali
contromisure si potranno adottare in futuro? Il 5 maggio saranno a Udine Aldo
Mancini, dell'Istituto dei tumori di Napoli, e funzionari dell'Agenzia spaziale
italiana, per presentare i risultati interessantissimi, ottenuti in seno a
MoMa, che riguardano una proteina ricombinante utile sia in oncologia che
radioprotezione (deriva da un tumore ma è clonata attraverso un
procedimento di ingegneria generica). Si è esaurito un ciclo ma c'è tanto da
fare e l'intenzione è quella di dare ai progetti di ricerca un respiro più che
triennale. Patrizia Disnan
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Verdi, i privati non
aprono il portafoglio Salvo i soci onorari, imprenditori e sponsor non hanno
aderito all'invito dell'associazione Venerdì 1 Maggio 2009, Aumentano gli
spettatori, i conti chiudono con un leggero attivo e la qualità degli
spettacoli è stata giudicata da più parti di ottimo livello. Il bilancio 2008
del teatro Verdi, insomma, parla chiaro: un successo sotto tutti i punti di
vista. Unico neo la partecipazione attiva (leggi economica) dei privati,
imprenditori o sponsor, alla vita della cultura cittadina e provinciale che è
praticamente inesistente. Un dato che deve far riflettere: se si escludono i
soci onorari come ad esempio FriulAdria e Camera di Commercio che ogni anno
versano 50 mila euro alle casse del Verdi, la formula voluta dal vertice
dell'Associazione per avvicinare mecenati chiamandoli "Amici del
Teatro" (bonus di 10 mila euro l'anno) non ha portato in cassa neppure un
euro. Unica eccezione alcuni sponsor che hanno aperto il portafoglio per
spettacoli mirati. Il teatro Verdi, dunque, vive di contributi pubblici: 900
mila dalla Regione, 400 mila dal Comune capoluogo, 150 mila dalla Provincia più
i soldi che entrano dai soci onorari e dalla vendita dei biglietti. Quest'anno
Comune e Provincia hanno messo vicino una cifra aggiuntiva e la maggioranza
regionale di centrodestra ha confermato i 100 mila euro in più che erano stati
assegnanti dall'accoppiata Illy - Antonaz nella precedente amministrazione di
centrosinistra. Pericolo scongiurato anche per il 2009, ma l'obiettivo del presidente Claudio Cudin è di proseguire nella ricerca di
sponsor privati. «Non è che abbiamo smesso di cercarli - spiega - il fatto è
che non aprono il portafoglio. Ci sarebbero una sfilza di aneddoti, ma per
carità di Patria è meglio non raccontare. Noi proseguiremo nella ricerca.
Intanto le Istituzioni hanno confermato e in alcuni casi potenziato i
finanziamenti e quindi, almeno per ora, siamo tranquilli. Dal canto
nostro - conclude - pur mantenendo alta la qualità cerchiamo sempre di non
sprecare soldi soprattutto sul fronte dei costi fissi (personale), anzi di
ottimizzarli». E i risultati si vedono. I conti. L'assemblea dei soci ha
approvato all'unanimità il bilancio consuntivo 2008 che presenta un utile di 11
mila 869 euro al netto delle imposte. Il valore della produzione si assesta sui
2 milioni 446 mila 494 euro, mentre i costi della produzione ammontano a 2
milioni 435 mila euro. Tra le uscite la voce più rilevante è quella relativa al
puro costo degli spettacoli (920 mila euro circa) ai quali si aggiungono poi i
costi per i servizi tecnici e le attrezzature per il palcoscenico, gli oneri
Siae, la promozione, la gestione della struttura, il personale. Tra i ricavi il
totale dei contributi pubblici e privati ammonta a circa un milione e 600 mila
euro, il resto corrisponde a ricavi diretti del teatro, tra i quali gli incassi
e le prestazioni a terzi. Le presenze. Se non fosse saltato il Musical
"Robin Hood" nel 2008 ci sarebbero stati più spettatori rispetto
all'anno prima. In ogni caso le presenze sono sostanzialmente stabili, sia per
quanto riguarda gli abbonamenti (oltre 2.600), sia per quanto attiene agli
spettatori che superano quota 43 mila. Il numero è riferito alle attività
organizzate direttamente dal teatro. Si arriva, invece a 80 mila considerando le
attività di terzi svolte nella struttura. Il 60 per cento degli spettatori
gravita nell'area delle diverse proposte teatrali (prosa, interazioni, under
12), il 28% partecipa alle proposte liriche (classica e danza) e un 12% fruisce
degli spettacoli fuori abbonamento (musica). Gli spettacoli che hanno
registrato il maggior numero di spettatori sono stati il concerto di Francesco
De Gregori e il Musical Grease. Loris Del Frate
( da "Napoli.com" del
01-05-2009)
Argomenti: Cultura
1/5/2009 La guerra
del Policlinico di Barbara Casalegno Da un paio di giorni è guerra aperta tra
il panino di la Repubblica e la Seconda
Università di Napoli. Sulla scena un cronista che negli anni è sempre riuscito
ad avere notizie di prima mano dallufficio stampa dellAteneo di Via
Costantinopoli, a danno evidentemente di suoi colleghi responsabili del settore
sanità di altre testate giornalistiche. Varie scaramucce tra le parti
interessate, ma oggi per capirne di più basta prestare attenzione ai risultati raggiunti e pubblicati nel
panino. Risultati che rendono felici coloro che da tempo hanno
messo gli occhi su Piazza Miraglia e dintorni (forse per costruirci sale
cinematografiche, garage, insomma cose utili per i napoletani
) dove ha
sede lantico e
glorioso Policlinico della Sun con le sue affollate Facoltà di pazienti. Titolo
sotto la rubrica Il caso del 1° maggio: VECCHIO
POLICLINICO, ATTO FINALE Sottotitolo: Santangelo: (assessore alla sanità)
STIAMO VALUTANDO LIPOTESI CHIUSURA. Si tratta di una cosidetta forzatura
giornalistica? Assolutamente
no! Si tratta di una storia un
po
confusa, notizie che arrivano da varie parti (ma non
centrano gli uffici stampa
) e che si colora anche di politica. Non
destano meraviglia le dichiarazioni di Enzo Rivellini, capogruppo di An in Regione, perché
noto gladiatore di battaglie contro la maggioranza che consente a Bassolino di
governare, ma rappresenta invece una grande novità lattenzione
del cronista, negli anni etichettato giornalista scientifico, mai
frequentatore di sedi sanitarie dellassessorato regionale campano, e mai
presente (ma ugualmente molto informato) a riunioni di spicciola cronaca
sanitaria. Rivellini, presente a Capri in un convegno dove si parla di sanità,
annuncia la chiusura
del Policlinico di Piazza Miraglia e illustra anche la mappa della nuova
collocazione di posti letto in varie strutture, tra le quali il Policlinico
della Federico II. Ma il preside della Facoltà di Medicina della
Sun, professore Giovanni Persico, dice di non saperne nulla. Il cronista ripesca Santangelo, lassessore
dice di essersi impegnato a trovare una soluzione ma che nulla è stato
deciso. Il Policlinco di Piazza Miraglia è in attesa di trasferimento,
una nuova sede a Caserta ma i lavori sono fermi. Una strana storia di cattiva politica, secondo voci
di dentro e voci di fuori. Il preside della Facoltà di
Medicina della Sun, professore Giovanni Delrio, invia una lettera di
precisazioni alla redazione di Repubblica: Con il rinnovo del
protocollo di intesa
con la Regione Campania si auspica che lAzienda ospedaliera
possa finalmente dotarsi di una organizzazione tale da garantire alla facoltà
di assolvere nel miglior modo possibile al suo compito istituzionale che è
quello di formare Buoni Medici. Giusto, professore Delrio! I Buoni Medici al
sevizio di coloro che soffrono, lasciare ad altri medici fornire
pareri sui problemi della sanità. Non sporcate i camici bianchi!!! La
Facoltà di Medicina della Sun conta oggi oltre 6mila studenti, 15 Corsi di Laurea Triennale, 3 Corsi
di Laurea Magistrale, 2 Corsi di Laurea Specialistica e due Corsi di Facoltà,
52 Scuole di Specializzazione, 600 unità di personale docente
e ricercatore, 1500 unità di personale tecnico amministratvo. In caso di
chiusura la divisione di posti letto in altre strutture. Una evacuazione che si
ripete, a distanza di decenni. Come non ricordare il professore Gaetano
Salvatore quando quelli di giù trovarono spazio nelle
cliniche di quelli di sù
. evitiamo un abbraccio mortale. Giù le
mani dal Policlinico, tuona il professore Rossi. Magnifico Rettore, o si
salva tutto o niente. E tutti, n-e-c-e-s-s-a-r-i-a-m-e-n-t-e
t-u-t-t-i a Caserta. Anche se Pasqualino si dovrà chiamare
Totonno.
( da "Sicilia, La"
del 01-05-2009)
Argomenti: Cultura
Ceramica, pienone al
MuseoCaltagirone. Settimana della cultura: 2.700 i visitatori. Stage dello
«Sturzo» Turismo: la strada del rilancio passa da sempre
più forti sinergie pubblico-privato. A Caltagirone l'Amministrazione comunale e
gli operatori del settore ne sono convinti e lavorano per centrare i primi,
rilevanti obiettivi. A partire da un potenziamento delle attività di promozione
del territorio e delle manifestazioni - e altri eventi di richiamo - che in
esso si svolgono. È questa la "ratio" del "tavolo"
ristretto costituitosi dopo alcune riunioni "plenarie" fra il sindaco
Francesco Pignataro, l'assessore al Turismo e vicesindaco Alessandra Foti e gli
imprenditori del comparto. Del tavolo "ristretto", formatosi dopo
un'assemblea con quanti operano nel settore delle attività ricettive e di
ristorazione, fanno parte, oltre al vicesindaco, gli operatori Andrea
Mezzogiorno, Michele Lirosi, Giacomo Lumia, Diana Sasso, Francesco Patti,
Gaetano Pace e Francesco Benenati. Ma si tratta di un gruppo aperto alla
disponibilità e ai contributi di quanti decideranno di dare una mano. Insieme,
quindi, per superare il momento di difficoltà che investe il turismo in molte
parti della Sicilia (e non risparmia Caltagirone), individuando strategie
comuni di promozione. «Abbiamo colto con grande piacere - sottolinea il
vicesindaco Foti - la piena e ferma volontà degli imprenditori di questo
importante comparto di unire sempre di più impegno e sforzi, avendo tutti
l'obiettivo comune di valorizzare nel miglior modo possibile le grandi
potenzialità turistiche della nostra città». Prossima riunione del
"tavolo" lunedì 4 maggio.
( da "AmericaOggi Online"
del 02-05-2009)
Argomenti: Cultura
L'amministrazione
Obama e i responsabili dei memo. Le menti della tortura Di Domenico Maceri
02-05-2009 "Nessuno è al di sopra della legge". Ecco cosa ha
affermato il ministro della Giustizia Eric Holder mentre spiegava che la porta
è aperta ai procedimenti legali contro alti funzionari dell'amministrazione
Bush per la loro responsabilità sulla tortura dei prigionieri a Guantánamo e in
altri posti. Il presidente Barack Obama aveva inizialmente detto che non
sarebbero stati puniti i responsabili del trattamento dei prigionieri. Poi però
sono stati rilasciati i "memo" che sembrano incolpare alcune persone
responsabili di avere dato gli ordini ed avere offerto giustificazioni legali
per la tortura. Due individui sono stati identificati come i responsabili principali
per avere creato le giustificazioni legali. Si tratta di Jay S. Bybee e John C.
Yoo. Il primo attualmente ricopre l'incarico di giudice federale ma aveva
servito nell'ufficio del consiglio legale dell'amministrazione Bush. Il secondo
è professore di giurisprudenza all'Università della California a Berkeley ma
temporaneamente insegna alla Chapman University nella California del Sud. Yoo
aveva lavorato nell'ufficio del consiglio legale sotto la guida di Bybee. I due
sono considerati responsabili dei "memo" scritti per giustificare
metodi di interrogazioni che adesso vengono considerati tortura. In realtà è
difficile determinare cosa vuol dire tortura, qualcosa che questi due legali
americani hanno cercato di definire. In un memo Bybee spiega che la tortura può
considerarsi tale se "infligge dolore che è difficile da sopportare"
e se il dolore è equivalente a una "ferita fisica seria da provocare danni
irreparabili ad organi vitali o persino la morte". Ambedue Bybee e Yoo
hanno evidentemente firmato il memo. La pubblicazione dei memo segreti
suggerisce che gli Stati Uniti vogliano fare chiarezza su un aspetto della
guerra al terrorismo che ha macchiato l'onore americano. Ovviamente la politica
vede la questione da due punti diversi. Quelli di sinistra che gridano tortura
e coloro che difendono l'amministrazione Bush. Per i secondi la mano dura va
giustificata dicendo che bisognava affrontare un nemico che aveva ucciso
tremila americani. Bisognava scoprire intelligence che avrebbe salvato vite
umane e dunque metodi poco ortodossi erano necessari. Ecco come giustifica Yoo
i suoi consigli legali. Secondo Yoo il 50% dell'intelligence nella guerra al
terrorismo è emersa mediante le interrogazioni. È difficile fornire prove per
questa asserzione. Alcuni esperti sostengono che i metodi duri come "water
boarding", il senso di annegamento usato contro alcuni prigionieri, non
producono informazioni utili. Sotto tortura i detenuti rivelano informazioni
vere o false con l'idea di porre fine al dolore. Yoo continua a difendere il
suo operato dicendo che i metodi usati nelle interrogazioni hanno impedito
altri attacchi agli Stati Uniti. Questa è anche un'altra asserzione difficile
da riallacciare alle interrogazioni. Yoo è stato molto esplicito nel difendersi
e accusare i suoi avversari di essere di sinistra. Ha persino affermato di
essere contento di non insegnare almeno temporaneamente a Berkeley che ha
descritto come "la Repubblica Popolare di Berkeley", sottolineando la
reputazione di sinistra dell'università. Bybee è rimasto
silenzioso sulla questione. Il Los Angeles Times però cita Tuan Samahon, che
aveva lavorato per Bybee, dicendo che il giudice federale rimpiange di avere
firmato il memo della tortura anche se bisogna mettere tutto nel contesto
appropriato. Si riferisce naturalmente al clima di paura che sconvolgeva il
Paese subito dopo l'undici settembre. La questione della tortura non è
semplicemente una questione legale che è ciò che interessa a Holder o come la
vede Yoo. Include anche la dimensione politica alla quale deve fare fronte il
presidente Obama. Se poi Obama decide di metterla da parte la questione morale
non andrà via.Cinque cittadini spagnoli sostengono di essere stati torturati a
Guantánamo. La giustizia spagnola dunque si sta interessando al caso. L'Associazione
spagnola per la dignità dei prigionieri ha avviato un caso contro sei alti
funzionari dell'amministrazione Bush. Includono oltre a Yoo e Bybee anche
Alberto González, ex attorney general dell'amministrazione Bush. Il caso è
stato presentato davanti al procuratore spagnolo Baltazar Garzon, famoso per
avere ordinato l'arresto dell'ex dittatore cileno Augusto Pinochet. Se un tribunale spagnolo condannerà i funzionari americani si
tratterà di una giustizia morale perché il processo avverrà senza la presenza
degli accusati. Solo la giustizia americana può fare chiarezza totale per porre
fine a questo tragico capitolo della storia americana. *Docente di lingue
all'Allan Hancock College, Santa Maria, California (dmaceri@gmail.com).
( da "Caserta News"
del 02-05-2009)
Argomenti: Cultura
Sabato 2 Maggio 2009
Concerto della Camerata Strumentale MUSICA | Castel S.G. Musiche di Rossini e
Mozart per il terzo appuntamento della rassegna "Riflessi(oni) in
Musica". Domani sera (sabato 2 maggio), con inizio alle ore 21, presso la
Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli di Castel San Giorgio, la Camerata
Strumentale dell'Università di Salerno si esibirà in un concerto con musiche di
Rossini e Mozart. Il concerto, che prevede la presenza di Rossella Giordano al
pianoforte, si svolgerà con la collaborazione di musicisti del Teatro San Carlo
di Napoli. Ricordiamo che "Riflessi(oni) in Musica" è una rassegna di
lezioni-concerto organizzata dal Corso di Laurea in Discipline delle Arti
Visive, della Musica e dello Spettacolo dell'Università di Salerno e dalla
Camerata Strumentale dell'Associazione Musicateneo. L'evento, a cura di
Clementina Cantillo, Massimiliano Locanto ed Angelo Meriani, si svolge,
inoltre, in collaborazione con il Dipartimento di Cultura del Progetto della
Seconda Università di Napoli, con il Conservatorio di Musica "D.
Cimarosa" di Avellino, l'Accademia Mousikè e Unis@und Webradio. La
rassegna intende rinnovare la formula del concerto-lezione di musica classica,
accostando l'approccio storico-culturale e l'analisi musicale a vari spunti di
riflessione sulla storia dell'interpretazione. La Camerata Strumentale
dell'Università di Salerno nasce nel 2000 per iniziativa del Prof. Angelo
Meriani con l'obiettivo di promuovere lo studio del repertorio musicale e la
pratica strumentale all'interno dell'Ateneo salernitano, individuando specifici
percorsi formativi di ricerca e di approfondimento interdisciplinari.
L'organico, formato da studenti, laureati, dottorandi, dottori
di ricerca e docenti universitari e da alcuni studenti e diplomati di
Conservatori della Campania, si adegua di volta in volta alle esigenze del
repertorio prescelto, ed è da sempre aperto alla partecipazione e alla
collaborazione di musicisti ospiti (tra gli altri, Myriam Dal Don, Stefano
Bezziccheri, Franco Medori, Salvatore Giannella, Lino Cannavacciuolo,
Stefano Nanni, Quartetto Officina Musicale, Rafaìl Pylarinòs, Nikos
Xanthoulis). Negli anni, la Camerata è diventata per molti giovani musicisti un
importante punto di riferimento, di confronto e di elaborazione culturale. A
partire dal 2006, le attività di formazione artistica e tecnica sono state
guidate da Valerio Iaccio, Matteo Parisi, Federico Silvestro, Gerardo Vitale,
musicisti componenti del gruppo fin dalla sua fondazione, che hanno intanto
collaborato con importanti istituzioni concertistiche e poi vinto concorsi a
posti di strumentisti in importanti orchestre italiane (Orchestra Sinfonica
Nazionale della Rai, Orchestra Cherubini, Orchestra dei Pomeriggi Musicali di
Milano, Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra
Filarmonica Salernitana "G. Verdi", Orchestra da Camera della Campania).
Tra le attività promosse, numerosi seminari di formazione sul repertorio
cameristico e sinfonico, tenuti, tra gli altri, da Danilo Rossi, prima viola
solista del Teatro Alla Scala di Milano e da Gabriele Pieranunzi, primo violino
solista del Teatro San Carlo di Napoli. Numerose anche le collaborazioni e le
coproduzioni con altre orchestre universitarie europee e americane. Di
particolare rilievo, le serie di concerti-lezione, realizzate, a partire dal
( da "Caserta News"
del 02-05-2009)
Argomenti: Cultura
Sabato 2 Maggio 2009
Corso di formazione Donne in e out Famiglia FORMAZIONE |
S.Anastasia La famiglia disgregata, le mediazioni, la tutela dei minori di
genitori separati o divorziati, le violenze, le prospettive e il diritto
sociale della famiglia sono temi "scottanti" nell'attuale società. Una "rete"
di Enti offre a tutti i maggiorenni la possibilità di formarsi o, almeno, di
saperne di più, dalla viva voce di docenti universitari, magistrati e avvocati,
mediante il secondo corso di formazione "Donne in
e out
Famiglia", che prenderà il via martedì 5 maggio, alle ore
( da "Targatocn.it"
del 02-05-2009)
Argomenti: Cultura
L'A.T.L vota il
bilancio 2008 e pensa al futuro Nei giorni scorsi l'Azienda Turistica Locale di
Cuneo ha approvato il bilancio 2008. La votazione del consuntivo, svoltasi
presso il Centro Incontri della Provincia, è stata preceduta da una relazione
del presidente dellA.T.L. del Cuneese Avv. Gianni Vercellotti
che ha sottolineato positivamente i dati pervenuti circa le presenze
dellinverno 2008/09. Vercellotti ha quindi distribuito ai presenti uninformativa
su quello che sarà il futuro delle A.T.L., per le quali la Regione Piemonte ha
proposto due soluzioni al fine di permettere la presenza di privati
allinterno della compagine sociale. Nella prima potranno essere soci privati delle A.T.L. le
associazioni di categoria, gli enti e le associazioni interessate al turismo,
purché non svolgano attività di impresa. In questo caso lA.T.L.
dovrà comportarsi come un soggetto pubblico. La seconda soluzione, identificata
con la sigla I.P.P.P.,
prevede una partnership pubblico-privata, in cui le
quote private vengono messe a bando europeo ogni nove anni. Con questa seconda
soluzione lA.T.L. diventa un soggetto di totale diritto privato. Il
presidente dellA.T.L. è quindi passato alla lettura del bilancio consuntivo che vede una
chiusura al 31.12.2008 con un utile di esercizio di Euro 12mila e 708 euro, a
fronte di un costo di produzione di Euro 767mila euro. LAssemblea
ha votato allunanimità il documento. Nella foto il Presidente dell'ATL Vercellotti .
( da "Nuovo Molise web"
del 02-05-2009)
Argomenti: Cervelli
Dalla città
01/05/2009 11:55 Muccio delinea il programma Amministrative, il candidato
indipendente scommette su innovazione e tecnologia Ricerca e tecnologia per
rilanciare il territorio e porre un freno allo spopolamento. Sono queste le
parole chiave su cui punta Giovanni Muccio, candidato sindaco del «Movimento
Regionale per la Sicurezza e la Giustizia Sociale». Ieri, nella sede del
Movimento, Muccio ha annunciato che è arrivato il momento di invertire la
rotta, di investire sullinnovazione e la ricerca tecnologica
per limitare la fuga dei cervelli
e tornare a valorizzare il capitale umano molisano. Il
programma elettorale è stato illustrato da Muccio e dagli altri Guerrieri
Sanniti, così chiamati prendendo spunto dal logo del Movimento che
rappresenta proprio il
«Guerriero Sannita». Il simbolo indica, da un lato la volontà di rivalutare le
radici e le tradizioni del Molise, dallaltro lenergia
che il Movimento intende usare per raggiungere lobiettivo: la crescita
economica. Per far questo Muccio propone di trasformare la Cittadella dellEconomia
di Selva Piana in un «Polo Scientifico Tecnologico». «La struttura che ora
ospita pochi eventi e solo in rare occasioni potrebbe diventare invece il punto
di incontro, di collaborazione e di cooperazione tra le imprese ha affermato Muccio
favorendo così lo sviluppo sia dal punto di vista imprenditoriale che
occupazionale». Il Movimento vuole investire sui tanti giovani laureati troppo
spesso costretti a trasferirsi altrove per vedere riconosciuti i propri meriti;
attraverso una sana programmazione Muccio punta ad ottenere una maggiore
coesione sociale, il ripopolamento dei paesi, la crescita economica e, di
conseguenza, occupazionale. mofu
( da "Quotidiano.it, Il"
del 02-05-2009)
Argomenti: Cultura
Relatori e
"discussant" a San Benedetto del Tronto San Benedetto del Tronto |
Luci ed ombre sul convegno dedicato alle "Politiche Sociali" del
Comune, tenutosi giovedì 30 aprile, presso l'Auditorium di Viale De Gasperi. di
Felice Di Maro L'assessore alle Politiche Sociali Loredana Emili Ai cittadini
utenti dei servizi sociali gestiti dall'Amministrazione comunale, giovedì 30
aprile presso l'Auditorium comunale di San Benedetto del Tronto, è stato
dedicato un convegno sulle "Politiche Sociali". Le osservazioni che
si presentano vogliono richiamare l'attenzione sulle tendenze in atto che si stanno
delineando. Il buongiorno si vede dal mattino. La relazione "Le strategie
nei servizi alla persona e il programma di mandato" che doveva essere la
base per comprendere almeno il quadro degli orientamenti non ha fornito che un
elenco di dati generici e non aggregati. Le varie slides, e peraltro molto
veloci hanno rappresentato un supporto autonomo dalla presentazione del
relatore. "Analizzare, comprendere, migliorare" è stato il titolo del
convegno ma assicuro che se per la parte "analizzare" ringrazio la
prof.ssa Katia Giusepponi, docente di Programmazione e Controllo presso l'Università di Macerata,
che ha presentato i lavori che sono stati realizzati nell'ambito del suo corso
(programmazione e controllo di gestione nelle pubbliche amministrazioni) per le
notizie di rendiconto finanziario che esaminerò quando saranno resi pubblici
gli atti del convegno, per le componenti della sfera del
"comprendere" siamo messi male in quanto poco hanno dimostrato di
aver compreso ma niente nell'insieme hanno dimostrato di aver capito. La
differenza ovviamente tra comprendere e capire non è semantica ma l'analista
non può solo presentare le criticità in funzione dei costi e ignorare le scelte
politiche in riferimento a quelle economiche fatte nell'ambito dei processi di
economia pubblica che hanno nel sindaco e assessore ai servizi sociali del
comune di San Benedetto del Tronto i responsabili istituzionali principali.
Decisamente per quanto riguarda "migliorare" penso che l'ascolto
delle relazioni ha rivelato che non sarà facile a San Benedetto del Tronto
avere servizi alla persona veramente di qualità in quanto non è solo un
problema di costi a carico dell'utenza, la retta", o di ottimizzare le
professionalità ma bisogna distinguere tra situazioni non eliminabili come le
persone affette dal "morbo di Alzheimer" e i disabili del centro
diurno nonché situazioni certamente governabili come i nidi d'infanzia. Il
reddito pro-capite in Italia tende a diminuire ma questo è un dettaglio
insignificante per Katia Giusepponi. Nelle relazioni si è fatta la pulce alla
contabilità. Benissimo! Ma quando si ragiona in termini finanziari e cioè in
entrate e uscite bisogna anche ragionare -e in tempo reale- in termini
economici tra costi e ricavi. Ma, attenzione, l'operazione economica non può
assolutamente prescindere da quello che è il quadro di "politica
economica" che è stato scelto. Sinceramente ho seri dubbi! Katia
Giusepponi lo conosce questo quadro di "politica economica" o no.
Possibile che conosce solo il bilancio contabile? Dove vive? Certo non è
materia sua ma comunque anche questi dati vanno comunque interpretati e relazionati.
Penso che debba essere obbligatorio confrontarli con il quadro dei risultati
delle analisi contabili che si presentano. Per le situazioni ordinarie che io
interpreto come l'erogazione del contributo per acquisto prima casa, siamo
proprio in un altro pianeta. Non una parola sul sistema dei contributi che
vengono erogati a chi acquista una casa. Ma come si fa ad acquistare una casa
oggi? Se questo contributo è stato relazionato come un servizio alla persona
quanto meno bisogna prendere atto che stiamo o non stiamo attraversando una
delle peggiori crisi economiche e finanziarie. Ora, la persona che decide di
acquistare la casa ha un profilo economico alto ed è un soggetto che può
muovere flussi di liquidità finanziaria in piena autonomia da un possibile
contributo del comune. Si tenga conto che per il contributo si tratta del 2%.
Per Katia Giusepponi evidentemente sono i poveracci che acquistano casa e
naturalmente bisogna aiutarli. Ma in quale pianeta siamo! Più volte è stata
invocata la"customer satisfaction" e cioè la soddisfazione
dell'utenza. Ma dove erano gli utenti? Per ogni relazione, per garantire il
confronto con il relatore è stato presentato un "discussant" che
penso sia un esterno al corso di Katia Giusepponi ma certamente è un
professionista di materie contabilità e bilanci. Chiaramente non è che dopo il
suo intervento qualcuno ha potuto fare osservazioni. Il pubblico ha potuto
intervenire solo alla fine. Siamo oltre frontiera. Chi relaziona si sceglie chi
e con quale argomento preferisce replicare. Questa è la "customer
satisfaction" di San Benedetto del Tronto. Relatore e
"discussant" fanno tutto loro aggiustandosi dati e guardando al
futuro. Al loro futuro s'intende! 02/05/2009
( da "LeccePrima.it"
del 02-05-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica di campagna
elettorale, a base di incontri e manifestazioni politiche su tutto il Salento:
nelle piazze del Salento, prosegue litinerario
dellOfficina delle idee, ossia della squadra di ragazzi e ragazze che
simpegnano in prima persona a favore della candidata del centrosinistra
alla provincia, Loredana Capone. Dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 18 alle
( da "Agi" del
02-05-2009)
Argomenti: Cultura
si avvicina
l'estate, in crisi anche le donne magre FILE DAL CHIRURGO PER IL PANICO DA
CELLULITE (AGI) - Roma, 2 mag. - Magre, con una figura perfetta, ma solo quando
sono vestite. Perche' sotto gli abiti nascondono un segreto che e' il loro
incubo: la cellulite. Sono tantissime le donne con questo problema che si
presentano al chirurgo estetico. E soprattutto in questo periodo, a un paio di
mesi dalla prova costume: mai come in questa stagione gli studi dei chirurghi
sono intasati da donne che chiedono un "ritocchino" per presentarsi
al meglio al via della stagione estiva. "La cellulite - spiega Giulio
Basoccu, Chirurgo Estetico, Docente all'Universita' La
Sapienza di Roma - e' caratterizzata dalla presenze di liquidi ristagnanti
all'esterno delle cellule, il tutto causato da una microcircolazione
affaticata. Quindi le magre non sono immuni. Spessissimo queste donne seguono
anche una cattiva alimentazione ed e' proprio questa errata abitudine
alimentare, in molti casi, a creare il problema della pelle a buccia di
arancia. Mangiano poco e male. L'alimentazione deve essere bilanciata e
variegata. Le magre magari mangiano tutti i giorni petto di pollo e insalata,
eliminano i carboidrati completamente, bevono poco, fanno una vita sedentaria,
non praticano sport e tutto questo va ad incidere sulla microcircolazione che
viene affaticata e nel tempo si forma la cellulite". I trattamenti
consigliati a questo tipo di pazienti sono soprattutto di medicina estetica.
"Il trattamento che indichiamo piu' frequentemente - spiega Basoccu - e'
la carbossiterapia. Consiste nell'utilizzo di anidride carbonica allo stato
gassoso, somministrata per via sottocutanea tramite iniezioni in sedi variabili
e a dosi variabili; in presenza di cellulite le iniezioni si effettuano alla
radice degli arti e nelle sedi dove si accerta un ristagno del microcircolo. Si
possono utilizzare aghi di piccolissima sezione per minimizzare la
traumaticita' ed il fastidio al paziente. E' estremamente rara la comparsa di
ematomi. E' consigliato sottoporsi ad una seduta di carbossiterapia a
settimana. Il tutto da associare ad altre tecniche quali l'Endermologie per
esempio". Secondo Basoccu, inoltre, "anche i massaggi linfodrenanti ,
la pressoterapia e i fanghi sono trattamenti in grado di migliorare in maniera
evidente il microcircolo e la tonicita' della pelle. Con un paio di mesi di
interventi continuativi, associati a movimento e ad una corretta alimentazione
la cellulite diminuira' e la prova costume sara' superata".
( da "Sestopotere.com"
del 02-05-2009)
Argomenti: Cultura
Forum delle
Associazioni Familiari dellEmilia Romagna, a Bologna Convegno
Famiglia e Federalismo Fiscale la sfida della sussidiarietà
(2/5/2009 19:30) | (Sesto Potere) - Bologna - 2 maggio 2009 - Il Forum delle
associazioni familiari, da tempo, è impegnato sul tema di “un fisco a misura di famiglia”. Si
tratta di una questione sociale che, a nostro parere, sta alla base di una
convivenza civile e democratica. Se la capacità di convivenza, di accoglienza
reciproca, anche fra diversi, è importante per la vita della comunità, tanto
più lo è laggregazione familiare, dove si nasce, si cresce come persone,
si condivide, si sperimenta e si impara la solidarietà e la dimensione del bene
comune. A tal proposito la famiglia, deve essere considerata, dalle
Istituzioni, non come
una entità da assistere quando è povera ma come un soggetto vitale, che deve
essere promosso e sostenuto. Il Forum regionale delle Associazioni Familiari
dellEmilia Romagna, dintesa con il Forum Nazionale, ha
organizzato il Convegno “Famiglia e Federalismo Fiscale – la sfida della sussidiarietà” che
si terrà a Bologna sabato 9 maggio, dalle 10 alle 13, presso la ex sede del
Consiglio Regionale, Viale Silvani,9. Il Convegno, introdotto e coordinato dallavv.
Giuseppe Barbaro, vicepresidente del Forum Nazionale, vuole evidenziare il concetto di famiglia
come società sovrana, che viene prima dello Stato e del mercato e come tale
gode di diritti sociali propri anche in relazione al concorso alla spesa
pubblica. Il prof. Giulio M. Salerno, docente di Diritto
Pubblico e teoria del Governo dellUniversità di Macerata,
presenterà i risultati di una ricerca sulle possibili forme di tutela della
famiglia alla luce del federalismo fiscale. Franco Pasquali, segretario
generale di Coldiretti, offrirà alcune riflessioni. Mauro Bosi, in rappresentanza della Presidente
dellAssemblea Legislativa, evidenzierà alcune iniziative regionali.
Sono previsti interventi di Politici, Amministratori regionali e locali oltre
che di esponenti delle diverse Associazioni. Attualmente il sistema fiscale italiano,
in coerenza con il dettato costituzionale, riconosce i costi per il
mantenimento dei figli a carico ma, nel fissare la misura delle detrazioni,
sembra voler disincentivare le famiglie a generare figli e a farsi carico del
loro mantenimento. Quasi completamente trascurata, inoltre, è lesigenza
di equità orizzontale, nonostante la Carta costituzionale sottolinei la
rilevanza sociale ed economica delle funzioni della famiglia. In
questottica, il principio di sussidiarietà, viene individuato come lunico
idoneo a riaffermare la sovranità della famiglia come soggetto sociale anche in
campo fiscale implicando, ad esempio, la precedenza del risparmio fiscale
(deduzioni – detrazioni) rispetto allassistenza pubblica (assegni familiari). Il disegno di legge sul
federalismo fiscale, basandosi sullautonomia finanziaria
di Regioni ed Enti Locali apre la possibilità al riconoscimento dei carichi
familiari. Oggi questa possibilità è sostanzialmente preclusa. A favore di
questa nuova considerazione
delle politiche familiari depongono alcune previsioni come quella che prevede
di valorizzare la sussidiarietà orizzontale, principio che favorisce
innanzitutto la famiglia, prima cellula della sussidiarietà. Durante il
Convegno il Prof. Salerno analizzerà alcune esperienze straniere, in
particolare quella spagnola, che prevede apposite normative di carattere
tributario a favore delle famiglie, specialmente quelle numerose, con lobiettivo
di trarre elementi di confronto e suggerimento in relazione alla successiva fase di stesura
dei decreti legislativi di attuazione, compito che spetterà alle assemblee
legislative regionali e locali.