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DOSSIER “DIRITTI UMANI”

Report "Diritti umani" 6-7 - febbraio -  2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Diritti umani

Usa/ Panetta al Senato promette nuova era alla Cia -punto ( da "Virgilio Notizie" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: estero i detenuti sospettati di terrorismo per condurre interrogatori ai limiti con la tortura in carceri segrete. Portando i prigionieri all'estero gli agenti americani hanno potuto spesso utilizzare le leggi dei Paesi che ospitano le prigioni. La cosiddetta "extraordinary rendition" è stata usata decine di volte dalle precedenti amministrazioni.

Cia: Panetta promette fine "Extraordinary rendition" ( da "KataWeb News" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: che prevede la consegna di qualcuno con l'obiettivo di infliggergli tortura o azioni da parte di un altro Stato che viola i nostri valori umani, e' stato vietata dal decreto esecutivo", ha spiegato. Inoltre, Panetta ha definito "sbagliata" e ascrivibile alla tortura la tecnica del waterboarding (annegamento simulato) usata in passato dalla Cia.

In palio per gli studenti un viaggio in Cambogia ( da "Stampa, La" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: percorsi e scambi incentrati sui temi dei diritti umani, della cooperazione e della pace - spiega l'assessore alla Pubblica istruzione Massimo Barbadoro -. Le adesioni sono state molte e ci spingono a proseguire sulla strada intrapresa». Tra le idee, uno stage di alternanza scuola-lavoro, che ha già preso avvio al liceo scientifico Alberti di Valenza e negli istituti superiori Arnaldi (

Strasburgo sta con l'Italia nella vicenda della mancata estradizione del terrorista ( da "Cittadino, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il governo italiano, col ministro per le politiche comunitarie Andrea Rochi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito anche oggi di non avere la minima competenza ad intervenire in una questione bilaterale fra un paese dell'

Il documento traccia i paletti entro i quali gli stati membri devono muoversi ( da "Cittadino, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: forti riserve sulla direzione presa dal dibattito sull'immigrazione", perché il Patto non affronta di petto i problemi che causano l'immigrazione, e concentra l'azione politica più sul controllo e la sicurezza che sulla volontà di garantire i diritti umani. Preoccupazione anche da parte dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.

Battisti, l'Ue rimprovera il Brasile ( da "Giornale di Brescia" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Unione Europea, il governo italiano, col ministro per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo: «Spero che il Brasile tenga conto di quanto avvenuto oggi e non sottovaluti un atto ufficiale del Parlamento europeo»

VENERDI' 6 Scrivere e navigare BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI, VIA LEONCAVALLO 17, ORE 10-1... ( da "Stampa, La" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Ulivo d'Oro Lidh Italia 2009", sul tema "I diritti umani". Il regolamento prevede che l'opera non debba superare i 25 versi, deve pervenire in 6 copie, entro le ore 24 del 20 maggio a LIDH Italia, via Leinì 85, 10155 Torino. Info 368/3660930 o dirittiumani30@alice.it. Briciole di letteratura NOST PIEMONT, NOSTPIEMONTE@LIBERO.

La scuola parli di diritti umani ( da "Trentino" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: «La scuola parli di diritti umani» Bridi di "Trentino onlus" all'Istituto tecnico Pilati CLES. «Quest'anno si celebrano i 60 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo: nella scuola se ne deve parlare perché è nella scuola che si vive e si crea il futuro».

Parto con mio padre e divorzierò ( da "Tribuna di Treviso, La" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: è una violazione dei diritti umani: ma non possiamo fare nulla» «Parto con mio padre e divorzierò» La sposa bambina è tornata ieri a scuola. La Polizia ha interrogato il padre «Devo partire con mio padre. Ha promesso che non mi lascerà in Bangladesh, che mi riporterà a Treviso e mi farà divorziare da quell'uomo».

Strasburgo: <Su Battisti rispettare le sentenze italiane> ( da "Secolo XIX, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il governo italiano, con il ministro per le politiche comunitarie Andrea Ronchi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito anche ieri di non avere la minima competenza ad intervenire in una questione bilaterale fra un paese dell'

via libera ai medici sceriffi ( da "Tirreno, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: norma che toglie agli immigrati clandestini la possibilità di ricevere cure mediche senza il pericolo di essere denunciati, che autorizza le ronde padane, e scheda chi è senza fissa dimora. Il provvedimento varato dal Senato passa ora alla Camera. L'opposizione lo definisce un attacco inumano, barbarico e razzista ai diritti umani e ai principi della Costituzione. ANDREANI a pagina

"immigrati, no al medico-spia" - alessandra paolini ( da "Repubblica, La" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti umani». E dai microfoni di Red Tv il governatore del Lazio racconta cosa vorrebbe: «Mi piacerebbe un paese più serio: più risorse alle forze dell´ordine, più stazioni ai carabinieri ma anche più politiche di coesione e integrazione». In attesa del responso della Camera, in tanti sono già convinti che gli estremi per ricorrere alla corte costituzionale da parte delle regione,

oggi fassino, di pietro e ferrero ( da "Nuova Sardegna, La" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: alla Fiera a Cagliari - al dibattito "Diritti umani e medicina". Presente Gino Strada di Emergency. RIFONDAZIONE. Alle 11, al Hotel Mediterraneo di Cagliari, il segretario nazionale Paolo Ferrero incontra gli elettori. PDL. Il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri sarà oggi a Furtei, ore 12, e villacidoro, ore 16.

Sul caso Battisti monito al Brasile da Strasburgo ( da "Arena, L'" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il ministro per le politiche comunitarie Andrea Ronchi si dice molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito di non avere la minima competenza a intervenire in una questione bilaterale fra un Paese dell'Unione e un Paese terzo.

Il vicesegretario Pd: su questi temi noi dobbiamo invertire la linea. Non basta solo il buonsenso, serve durezza con la criminalità ( da "Unita, L'" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: mancanza di rispetto nei confronti dei più elementari diritti umani» il controllo salta. Complice anche la visita al centro di permanenza di Lampedusa fatta dieci giorni fa dal vicesegretario del Pd. Le politiche sull'immigrazione della destra la sorprendono? «È comprensibile che si governi da una posizione di destra, ma loro pensano solo a impugnare una bandiera per costruirsi un'

Miliband secreta le torture a Binyam ( da "Riformista, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: avallare la tortura o il mancato rispetto dei diritti umani e civili». In più, concludendo il suo applaudito intervento, Hague ha espresso la speranza che «la nuova amministrazione Usa riveda la decisione, cancellando il vincolo di segretezza dato che i giudici hanno detto che la sicurezza nazionale non è a rischio».

Venerdì 6 febbraio Santa Dorotea. In questo giorno il nuovo Martirologio promulgato nel 200... ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Prima di morire fu sottoposta ad atroci tormenti con l'aculeo, strumento di tortura con cui venivano tirati piedi e mani. Il patronato è giustificato da una gentile leggenda. Mentre la santa veniva condotta al martirio, il pagano Teofilo le disse: "Sposa di Cristo, mandami rose e mele dal giardino del tuo sposo, dal Paradiso".

cooperazione, parlano le ong ( da "Repubblica, La" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: esclusione e alla marginalità sociale e la tutela dei diritti umani». Rocco Conte, portavoce del Coordinamento delle Ong e delle associazioni di solidarietà internazionale della Campania, coglie grossolani errori di geografia nel racconto dei progetti: «Comé e Houeyogbé - ammonisce - sono municipalità dello Stato africano del Benin, e sono piuttosto lontani dalla costa caraibica.

STRASBURGO - Il Parlamento europeo ha chiesto al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il parte ( da "Adige, L'" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani STRASBURGO - Il Parlamento europeo ha chiesto al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il partenariato con l'Ue è fondato su una serie di valori comuni, fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani.

Gino Strada: norma stolta e perversa La cura è un diritto ( da "Unita, L'" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: «Anche di fronte all'inciviltà sollecitata da una norma stolta prima ancora che perversa, sono certo che i medici italiani agiranno nel rispetto del giuramento di Ippocrate, nel rispetto della Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani». IL CASO

Camici bianchi in rivolta: Non denunceremo nessuno ( da "Unita, L'" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Una violazione dei diritti umani e di tutte le normative europee. E poi c'è altro: assicurare l'accesso alla salute ai migranti significa anche creare presidi sociali e politici. Strutture di contatto. Se si svuotano, perdiamo il polso di una realtà con cui è importante restare in relazione».

Battisti, Bruxelles al Brasile: tenere conto delle sentenze ( da "Unita, L'" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. La Commissione Ue ha ribadito anche di non avere la minima competenza ad intervenire in una questione bilaterale fra un paese dell'Unione e un paese terzo. E mentre il Parlamento europeo si appresta a trasmettere la risoluzione dei quattro principali gruppi politici, Ppe, Pse, Liberaldemocratici e Uen,

la tortura è un uomo chiuso nel plexiglas - sara chiappori alle pagine xviii e xix ( da "Repubblica, La" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Pagina I - Milano Il teatro La tortura è un uomo chiuso nel plexiglas SARA CHIAPPORI ALLE PAGINE XVIII E XIX SEGUE A PAGINA XVIII

Non dimentichiamo che l'etica cristiana è contro l'accanimento ( da "Unita, L'" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: insieme, possono concorrere a rendere più coesa e umana la società». E il diritto a morire? «La tradizione dell'etica cristiana è contro l'accanimento terapeutico. Occorre riflettere su cosa sia oggi la vita. Non rischia di diventare semplicemente un idolo? Rivendico il diritto a non avere risposte.

europarlamento con l'italia sull'estradizione di battisti ( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Unione europea, il governo italiano, col ministro per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito anche ieri di non avere la minima competenza a intervenire in una questione bilaterale fra un paese appartenente all'

i medici denunceranno i clandestini no dal friuli: non siamo delatori ( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: ai diritti umani, mentre molte perplessità sono state sollevate dai medici. «Non diventeremo mai dei delatori», dice il presidente dell'Ordine dei medici di Udine, Luigi Conte. «Da oggi i camici bianchi potranno denunciare gli immigrati clandestini per legge, ma - afferma Conte - la medicina è un'altra cosa: deve restare libera e indipendente»

Battisti, l'Ue incalza il Brasile: <Tenga conto delle sentenze> ( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il governo italiano, col ministro per le Politiche comunitarie Andrea Rochi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito anche ieri di non avere la minima competenza per intervenire in una questione bilaterale fra un Paese dell'

battisti, l'ue si schiera con l'italia ( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Ue è fondato su una serie di valori comuni, fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. Battisti, come è noto, è stato condannato all'ergastolo in quanto ritenuto responsabile di vari delitti, tra cui l'uccisione del maresciallo Antonio Santoro, comandante della guardie carcerarie di Udine, avvenuta nel giugno 1978.

<Ma così si calpestano la dignità e i diritti> ( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Non rispetta i valori insiti nella carta dei diritti umani europea che riconosce come diritto inalienabile quello alla salute per tutti senza distinzione. In questo momento in cui la povertà genera conflitti sociali, dobbiamo invece lanciare messaggi chiari di prossimità a tutte, e dico tutte, le persone in difficoltà».

Bertone <A nessuno va negata la vita> ( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: umana», ha detto ieri da Madrid, ricordando il pensiero di Benedetto XVI, il cardinale Tarcisio Bertone. In una conferenza sui diritti umani e il pontificato di Benedetto XVI, Bertone ha ribadito anche che «la dignità dell'essere umano, tema chiave di tutta la dottrina sociale della Chiesa, implica fra l'altro il rispetto della vita dal suo concepimento fino alla sua fine naturale»

La Ue: Il Brasile tenga conto delle sentenze su Battisti ( da "Provincia Pavese, La" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il governo italiano, col ministro per le politiche comunitarie Andrea Rochi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito anche ieri di non avere la minima competenza ad intervenire in una questione bilaterale fra un paese dell'

Quei manager che si tagliano lo stipendio ( da "Giornale.it, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 23Jan 09 Basta torture. Bravo Obama, ma come la mettiamo con l'Iran? "L'America non tortura", ha dichiarato ieri Obama rinfrancando chi ha sempre visto nell'America un baluardo di civiltà, saldamente ancorato ai valori della democrazia e della Costituzione.

Battisti, monito di Strasburgo ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il governo italiano, col ministro per le politiche comunitarie Andrea Ronchi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito anche ieri di non avere la minima competenza a intervenire in una questione bilaterale fra un paese dell'

suoni, video e un uomo nel plexiglass per raccontare la ferocia della tortura ( da "Repubblica, La" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: video e un uomo nel plexiglass per raccontare la ferocia della tortura I romani Santasangre al Pim si ispirano a George Orwell Non ci interessano le teorie. Vogliamo coinvolgere il pubblico e puntiamo alla sua pancia, non alla testa sara chiappori Un collettivo nel senso più puro e meno nostalgico della parola.

Al Leonardo <I giganti della montagna>, fantasmi e suggestioni di tragica umanità ( da "Giornale.it, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: testo della tortura». Cui si aggiunge l'idea, nata anche dal fatto che Pirandello voleva intitolare il dramma «I fantasmi», che i protagonisti possano essere tutti dei morti. Si entra, dunque, davvero in un regno dei morti sin dalla prima scena, con lamenti, urla e voci lontane, che proprio da una stanza di torture possono provenire o dall'

obama crea un consiglio per le religioni ( da "Tirreno, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: ha sottolineato che il presidente Barack Obama ha proibito «le rendition straordinarie, quando un detenuto è inviato altrove per essere torturato o subire azioni che violano i diritti umani». Panetta ha anche dichiarato che la tecnica del "waterboarding" (annegamento simulato) durante un interrogatorio equivale a tortura.

Sorpresa annunciata nel thriller di Quaid ( da "Corriere della Sera" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: indaga su un serial killer che tortura e uccide le sue vittime, mettendo pure un cartello: Vieni a vedere, citazione dell'Apocalisse. Nel buio fisico di una America al buio morale, il film usa il bravo Dennis Quaid anche se manca, dopo tanto esborso di sadica violenza, un adeguato biblico finale: la sorpresa è annunciata.

Panetta, screening sulle consulenze ( da "Sole 24 Ore, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: quello di Merrill all'11 dello stesso mese: tempi in cui i due istituti erano nel pieno della tempesta finanziaria e avevano già concluso gli accordi con i compratori. L'ANNUNCIO Ai senatori: non più «extraordinary renditions» di presunti terroristi verso Paesi dove non esiste il rispetto dei diritti umani Sotto esame. Leon Panetta AFP

Nel Lazio non potremo che dare indicazioni ai medici del servizio sanitario nazionale affinch&... ( da "Messaggero, Il (Metropolitana)" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: «È una palese violazione dei diritti umani», protesta. Qualora la norma dovesse essere definitivamente approvata, l'assessore, che di recente ha lasciato Rifondazione, chiederà al presidente Marrazzo «di assumere iniziative per evitare che i medici e gli infermieri del Lazio diventino spie».

STRASBURGO - Il Parlamento europeo, anche se solo con una cinquantina di eurodeputati rimasti nel po... ( da "Messaggero, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il governo italiano, col ministro per le politiche comunitarie Andrea Ronchi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito di non avere la minima competenza ad intervenire in una questione bilaterale fra un Paese dell'

Con Obama una nuova era ( da "Tempo, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: La stessa storia personale del presidente Obama - ha concluso Iorio - rappresenta il concretizzarsi del "sogno americano" e quello che esso è stato, è, e sarà per tutto l'Occidente in termini di progresso, diritti umani, di pluralismo e di inclusione sociale. La sua presidenza quindi apre un new day per gli Stati Uniti ma anche per l'Europa e per il resto del mondo».

L'Assessorato provinciale alla cultura, pubblica istruzione, pace e diritti umani assieme al co... ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: 16 L'Assessorato provinciale alla cultura, pubblica istruzione, pace e diritti umani assieme al co... L'Assessorato provinciale alla cultura, pubblica istruzione, pace e diritti umani assieme al comune di Rovigo organizzano tutta una serie di manifestazioni, dal 7 al 27 febbraio in occasione del "Giorno del ricordo".

I medici potranno denunciare i... ( da "Giornale.it, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: violasse o impedisse la possibilità di accedere al servizio sanitario nazionale, allora sarebbe un mancato rispetto della persona umana, ma questa norma non lo impedisce". Lo dice il Presidente del Senato, Renato Schifani, replicando in aula a Daniele Bosone del Pd che aveva denunciato "la lesione dei diritti umani" e che per questo solleva dubbi sull?ammissibilià dell?

Baby sposa <Violato ogni diritto> ( da "Corriere del Veneto" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: è stata riaffidata alla famiglia e i genitori hanno deciso di riportarla in Bangladesh per divorziare. «C'è da chiedersi - afferma il sindaco - se la magistratura non abbia strumenti validi per sottrarla alla volontà dei genitori. Io non posso accettare questa cultura. è un caso evidente di violazione dei diritti umani».

Lui voleva uccidere io no, finì a botte ( da "Tempo, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: replicando a Battisti il quale sostiene che le accuse sarebbero state estorte a Mutti «con la tortura». «Ci siamo scontrati nel 1979, a Milano - aggiunge - a casa di Sebastiano Masala (un altro dei Pac - ndr). Ma quello che non era d'accordo con i delitti dei due commercianti ero io. Per me era un errore a livello politico». Mutti si sofferma anche su un altro testimone, Maria Cecilia B.

Il fondatore dei Pac: "Nessuna pressione per accusare Battisti" ( da "Adnkronos" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: La replica del testimone chiave Pietro Mutti all'ex compagno di militanza: "Nessuna tortura". Dal Brasile Battisti aveva sostenuto che le accuse contro di lui gli sarebbero state estorte. Europarlamento: ''Brasile tenga conto delle sentenze in Italia'' commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 06 febbraio, ore 08:42

M.O./ Procura di Ankara accusa Israele di genocidio. ( da "Virgilio Notizie" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: specificando che il procedimento viene aperto secondo l'articolo 13 del codice penale turco, che punisce chi commette genocidio e tortura, anche se il crimine è perpetrato in un altro Paese. Contro i vertici dello Stato israeliano secondo il quotidiano è stata aperta una inchiesta per l'attacco alle popolazioni civili condotto durante l'ultima crisi sulla striscia di Gaza.

Sicurezza/ Pediatri contro ddl: Grave viola i diritti dei ( da "Virgilio Notizie" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti dell'uomo e, in particolare, dell'infanzia". Richiamandoci alla Convezione sui diritti dei minori in Italia riteniamo come pediatri che l'introduzione di questa norma rappresenti una grave violazione dei diritti dei minori migranti" dichiara Michele Gangemi, presidente dell'ACP, che aggiunge che "è nostra responsabilità di medici opporci a questo modifica di legge che va

Campobasso: Continua il viaggio del presidente Iorio negli Usa ( da "Sannio Online, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: e quello che esso è stato, è, e sarà per tutto l?Occidente in termini di progresso, diritti umani, di pluralismo e di inclusione sociale. La sua presidenza quindi apre un new day per gli Stati Uniti ma anche per l?Europa e per il resto del mondo?.

"Ci sta un canadese, un nigeriano ed un napoletano" ( da "Napoli.com" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: sotto la guida dei volontari YAP e dei docenti coinvolti, hanno preparato lavori sull'integrazione ed i diritti umani, che verranno presentati al pubblico. Invitato dalla scuola media Guido Dorso, parteciperà alla giornata il prof. De Mario, docente di storia del rinascimento della Federico II. Sarà presente l?assessore Renato Carcatella.

L'interruzione della vita non può essere legittimata ( da "Avvenire" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: al limite mascherandola con un velo di pietà umana»: lo ha affermato ieri a Madrid, ricordando il pensiero di Benedetto XVI, il segretario di Stato vaticano cardinale Tarcisio Bertone, mentre in Italia è alta l'attenzione sul caso di Eluana Englaro. In una conferenza sui diritti umani e il pontificato di Benedetto XVI, Bertone ha ribadito anche che «la dignità dell'

<I diritti umani figli dell'Occidente cristiano> ( da "Avvenire" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: in primo piano la libertà religiosa e la tutela della famiglia «I diritti umani figli dell'Occidente cristiano» DI FABRIZIO MASTROFINI L a Chiesa ha il diritto di intervenire sui temi che coinvolgono la vita delle persone, chiede il rispetto della libertà religiosa, ribadisce che «i diritti umani nascono dalla cultura europea occidentale, di indubbia matrice cristiana».

A gennaio 35 morti nel Canale di Sicilia ( da "Manifesto, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: ricercatrice dell'organizzazione per i diritti umani secondo cui le intese tecniche tra i due Paesi vanno avanti dall'accordo di cooperazione firmato nell'agosto 2007 per fronteggiare il fenomeno dell'immigrazione clandestina, in particolare in riguardo al pattugliamento congiunto nelle acque del Mediterraneo.

Esplode la rivolta: Tutti obiettori ( da "Manifesto, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Ne è convito pure Gino Strada, fondatore di Emergency, sicuro che «anche di fronte all'inciviltà sollecitata da una norma stolta prima ancora che perversa», i medici italiani agiranno «nel rispetto del giuramento di Ippocrate, nel rispetto della Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani». Speriamo.

Chiudere il cpt di Lampedusa Vota anche la destra ( da "Manifesto, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: non si rispettano i più elementari diritti umani, come quello a una vita dignitosa. Il rapporto è il riassunto di quanto visto e annotato nelle visite compiute da diverse delegazioni della Commissione libertà civili dell'Eurocamera tra il 2005 e il 2008 nel Cpt di Lampedusa, in quelli spagnoli di Ceuta e Melilla e delle Canarie, in quello di Parigi e poi in alcuni centri di Malta,

Amnesty: No al Trattato con l'Italia ( da "Denaro, Il" del 06-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: tutelerebbe i diritti dei migranti trattenuti in condizioni inumane "Ancora una volta si garantiscono finanziamenti alla Libia, senza chiedere garanzie sul rispetto dei diritti umani e del diritto d'asilo per migranti detenuti in condizioni disumane, torturati, trasportati a sud nei container e infine rivenduti a trafficanti che chiedono loro fino a 500 dollari per riportarli sulla costa"

Congo, l'inferno nel nostro corpo ( da "Corriere.it" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Donne torturate con bastoni, coltelli, baionette esplose dentro i loro corpi rimasti senza vagina, vescica, retto. Ragazze alle quali devo dire: mademoiselle, lei non ha più un apparato genitale, non diventerà mai una donna». Dieci anni fa, una giovane violentata a cento metri da qui si è trascinata da lui.

Sit in, appelli e messaggi: l'Italia si schiera con il Quirinale ( da "Unita, L'" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: volete la tortura!». Appesi al collo hanno cartelli che attaccano la scelta «vergognosa» del governo. Su quello di Pannella c'è scritto: «Banda di torturatori». «Pdl, partito dei lefevriani» su quello di Marco Cappato. E grande è il sostegno al presidente della Repubblica che non ha firmato il decreto: «Napolitano non mollare,

soru e de matteis oggi a sant'elia ( da "Nuova Sardegna, La" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: alla Fiera a Cagliari - al dibattito "Diritti umani e medicina". Presente Gino Strada di Emergency. PARTITO SOCIALISTA. Il candidato alla presidenza della Regione, Peppino Balia, parteciperà domani agli incontri del segretario nazionale Riccardo Nencini con gli elettori. L'appuntamento è alle 11, all'Hotel Mediterraneo di Cagliari.

diritti umani, scontro tra mosca e ue - leonardo coen ( da "Repubblica, La" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Esteri Diritti umani, scontro tra Mosca e Ue Barroso: "Preoccupati per gli omicidi politici". Putin: voi maltrattate gli immigrati Il presidente della Commissione ha ricordato i recenti assassini di giornalisti Il premier russo: "Conosciamo lo stato dei sistemi carcerari di certi paesi europei" LEONARDO COEN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA -

MEDICI C'È chi DISUbbidisce ( da "Unita, L'" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: In spregio ai più elementari diritti umani, è passata la legge che, di fatto, spingendo i medici a farsi delatori, nega le cure ai «clandestini». E fa ancora più disgusto, tutto questo, se si pensa che chi l'ha voluta sono gli stessi che, nel caso di Eluana, si riempiono la bocca con la salvezza dell'umano - l'unica traccia coerente,

Il teologo Castillo a Sezano ( da "Arena, L'" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: chiesa e dei diritti umani, alla luce di un suo recente studio, «La Iglesia y los Derechos Humanos», edizioni Desclee-Bilbao, che verrà presto tradotto e pubblicato in italiano da Gabrielli Editori. L'occasione della relazione in quella che è considerata la prima università del Bene Comune è la chiusura delle celebrazioni per i 60 anni della dichiarazione universale dei diritti umani.

denunciare i clandestini? no dei medici - sonia papuzza ( da "Repubblica, La" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: docente di Diritto privato e di Diritti umani presso l´Università di Palermo: «Le Regioni in ambito sanitario hanno il potere di derogare alle norme nazionali. La Puglia l´ha già fatto». E non è l´unico aspetto legale della questione. «Se un medico denuncia un clandestino - continua il docente - rispetta la legge ma viola il codice deontologico e l´

Le proteste Sit-in davanti a Palazzo... ( da "Giornale.it, Il" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: E ancora: «Ma quale cura, per Eluana volete la tortura». Poi, alla spicciolata, cominciano ad arrivare sotto la Galleria Colonna esponenti e militanti del Pd, del Prc, della sinistra, dei verdi, dei socialisti. Spunta anche Silvio Sircana, ex portavoce di Prodi e ora senatore Pd: «Sono indignato, è doveroso protestare».

Milioni di telecamere vi spiano Per i Lord è allarme Grande Fratello ( da "Riformista, Il" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti, della Corte Europea dei Diritti Umani e ora del comitato del Lords. Insomma, se le accuse decadono e non si viene perseguiti in giudizio, tutti i dati sensibili dovranno essere distrutti. Inoltre, viene raccomandata l'adozione di nuovi criteri di verifica, anche attraverso ispezioni, rispetto all'ottenimento e al trattamento dei dati sensibili da parte di ditte private al

La guerra al terrore di Obama alla prova delle famiglie dell'11/9 ( da "Riformista, Il" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Far giustizia e vincere sui terroristi, ma nel rispetto dei diritti umani e delle leggi internazionali. I nuovi capi dell'Intelligence e i nuovi consulenti legali di Barack Obama stanno facendo i salti mortali per conciliare le due esigenze, come si vede dalle audizioni in parlamento per la conferma di Leon Panetta a capo della Cia.

Vilipendio? Silvio non è secondo a Tonino la posta di zoro ( da "Riformista, Il" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: loro voti calpesta i diritti umani di tutti? Circolo Pd Italians È la cosa che mi chiedo più spesso anch'io, soprattutto in questi giorni di escalation razzista e fondamentalista. E la risposta è no, apparentemente no. Chi ha votato Berlusconi e Lega li ha votati proprio per questo, per annientare il diverso, per sentirsi protetto nel proprio sfrenato e ignorante individualismo.

Russia-Ue, scontro sui diritti umani ( da "Eco di Bergamo, L'" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: scontro sui diritti umani --> Sabato 07 Febbraio 2009 GENERALI, pagina 10 e-mail print MOSCASi è trasformato in un imbarazzante scambio di accuse sul tema dei diritti umani quello che doveva essere l'incontro del disgelo tra Russia e Ue dopo le tensioni legate alla guerra in Georgia e alla crisi del gas tra Mosca e Kiev: al di là della ripresa del dialogo,

Petruzzelli, il nazismo e il castello di Bu-Bu Sette ( da "Secolo XIX, Il" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Diritti umani. Al Seminario vescovile di Albenga si terrà alle ore 17 il seminario "Un punto di partenza: I Diritti Umani". Ska party al Raindogs. Sul palco del circolo in via Chiodo a Savona si esibirà il gruppo Blu Young Monkeys (ore 22). Ballo liscio.

Il giuramento di Ippocratevieta la delazione dei medici ( da "Secolo XIX, Il" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: E vorrei che questo testo come gli articoli fondamentali della Costituzione o la Dichiarazione dei Diritti Umani, stesse di fronte a noi costantemente. Non è un'invenzione del diritto alla privacy. Ci sono regole che segnano la differenza tra la civiltà e la soglia oltre la quale, o prima della quale - ognuno scelga la dizione che preferisce - non è consentito andare.

<Psichiatria> Mostra in centro ( da "Giorno, Il (Como)" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: chiesa di San Francesco in largo Spallino 1, viene inaugurata la mostra «Psichiatria: un viaggio senza ritorno», organizzata dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani. L'esposizione, che rimarrà allestita fino al 22 febbraio (ingresso libero 10-21) ripercorre le tappe della storia della psichiatria. Image: 20090207/foto/1169.jpg

Medici anticlandestini una norma barbara FRANCESCO COMINA ( da "Adige, L'" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Il primo presidente nero nella storia degli Stati Uniti inizia il mandato promettendo la chiusura di Guantanamo, la fine della tortura e un dialogo aperto con il mondo islamico. Parla a tutti gli americani ricordando che fino a 50 anni fa i neri non potevano nemmeno ordinare un caffè in un bar. CONTINUA A PAGINA 63 07/02/2009

Dai pediatri ai cattolici agli internisti si allarga la protesta medica contro la legge ( da "Giorno, Il (Milano)" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: è una disastrosa regressione sociopolitica sui diritti dell'uomo e, in particolare, dell'infanzia e rappresenti una grave violazione dei diritti dei minori migranti». dichiara Michele Gangemi, presidente dell'Acp. «Per noi disobbedire è un dovere morale», aggiungopno i medici internisti della Fadoi (Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti)

Stranieri irregolari in ospedale Pd e Verdi: no alla denuncia ( da "Corriere Alto Adige" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: di calpestare i più elementari diritti umani. «Chi non ha un valido documento di soggiorno non si rivolgerà alle strutture sanitarie e questo mette a rischio la salute pubblica». A difesa del governo si schiera invece il presidente di An, Alessandro Urzì: «L'Alto Adige non potrà certo rifiutarsi di applicare la legge nazionale: i clandestini sono clandestini a Bolzano come a Roma.

Tra Putin e Barroso scontro sui diritti umani ( da "Sole 24 Ore, Il" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: il premier ribatte Tra Putin e Barroso scontro sui diritti umani Antonella Scott MOSCA Nell'occasione in cui avrebbero dovuto riavvicinarsi dopo la guerra in Georgia dell'estate scorsa e dopo la crisi del gas di inizio anno, Russia e Unione Europea si sono invece ritrovate a scambiarsi accuse in tema di diritti umani.

Che fine avrebbero fatto Alina e il piccolo che aveva in grembo se fossero incappati nell... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: appello ai medici ternani a entrare in sciopero per non assistere impotenti a una norma che porterà chi non ha i documenti a rinunciare alle cure sanitarie. Non curare i clandestini -aggiunge- oltre che calpestare uno dei diritti umani fondamentali, significa mettere a rischio l'intera comunità. Favorendo il moltiplicarsi di ambulatori clandestini».

Provinciali sciatori in tempo di crisi S ono sconvolto dall'articolo apparso ieri, 6 febbraio, <Provinciali pagati per andare a sciare> ( da "Adige, L'" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Siamo ora travolti da una legge odiosa che colpisce la dignità umana e il diritto alla salute di centinaia di migliaia di persone. Non credo ci sarà la stessa mobilitazione dei cattolici schierati per la difesa della vita contro il diritto di Eluana, né ho paura ci sarà un altrettanto dura reazione da parte di chi ha difeso il diritto di Eluana.

Godelli: <Mai soldi per il Regina Pacis> ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti umani» aggiornati all'anno 2008. «Ma questo non significa che abbia avuto o che debba ottenere necessariamente gli stanziamenti », dice. E a cosa serve allora? «Serve a dimostrare che la fondazione del religioso è una delle tante onlus e organizzazioni non governative che si occupano della promozione e della difesa dei diritti umani e che ha i titoli per essere inserita nell'

<Sosteniamo chi rappresenta la Pace> ( da "Corriere del Veneto" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: per un ideale che non può non essere condiviso: il rispetto della libertà e dei diritti umani. Per questo diciamo che il nostro sogno è un Tibet indipendete in una Cina più Libera. Questo è il messaggio che vorremmo far arrivare dall'altra parte dell'Oceano, depurato dalle pur comprensibili debolezze di qualcuno per i timori di generiche ritorsioni.

SCADE il 28 febbraio il termine entro cui è possibile richiedere i contribut... ( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: dei diritti umani e della solidarietà internazionale e nei progetti di cooperazione e solidarietà internazionale. In particolare, possono farne richiesta le fondazioni, le associazioni, i gruppi e i comitati regolarmente costituiti con un proprio statuto approvato dai soci, nel quale siano definite le finalità e gli scopi e sia esclusa qualsiasi finalità di lucro,

<E' scontro fra poteri Chi vince si rafforza l'altro si ridimensiona> ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Qui si parla di diritti umani fondamentali». Palazzo Chigi non molla. «Ed è suo diritto». Ma un provvedimento d'urgenza sarebbe stato in contrasto con sentenze passate in giudicato. «Sono convinto che la Cassazione sia andata oltre i suoi poteri. Ha fatto legislazione, ha preso decisioni normative».

MOSCA Anche l'Europa ha problemi con i diritti umani è l... ( da "Messaggero, Il" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Europa ha problemi con i diritti umani» - è la risposta piccata di Vladimir Putin a Jose Manuel Barroso, ieri a Mosca con 9 Commissari dell'Unione per un incontro col premier russo. Che doveva segnare la ripresa dei "buoni rapporti" diplomatici tra Mosca e Bruxelles dopo la guerra in Georgia ad agosto, quella del gas con Kiev a gennaio.

Ue-Russia, scontro sui diritti umani ( da "Corriere della Sera" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: pag: 15 categoria: REDAZIONALE Scambio di accuse Ue-Russia, scontro sui diritti umani Il Commissario Ue Barroso (foto qui accanto) ha espresso «una certa preoccupazione» dell'Europa rispetto alle uccisioni di giornalisti e difensori di diritti umani in Russia: lo ha fatto a conclusione di un incontro con Putin a Mosca.

Obama sfida Guantanamo ( da "Manifesto, Il" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: una prigione dove non sono stati rispettati i più elementari diritti umani. «Il giudice Susan Crawford ha ritirato le accuse» contro al-Nashiri, ha detto il portavoce del Pentagono, Geoff Morell. Le accuse, comunque, potrebbe essere ristabilite in qualsiasi momento. E il detenuto, di origine saudita, rimane in prigione.

Englaro/ Beppino: Tormento senza fine, ma vado avanti ( da "Virgilio Notizie" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: tortura disumana" di fronte alla quale Beppino Englaro "stringe i denti" e va avanti "per quello che non è il bene, ma il minore dei mali ormai possibili per Eluana". In tre colloqui con Rapubblica, Corriere della Sera e La Stampa, lo sfogo del padre della giovane donna in coma vegetativo da 17 anni: "Ormai posso sopportare tutto.

Albenga: convegno "Un punto di partenza: I Diritti Umani" ( da "Savona news" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Un punto di partenza: I Diritti Umani" Questa mattina, la Caritas Diocesana di Albenga Imperia, in collaborazione con il Cesavo, nel seminario vescovile di Albenga, a partire dalle 9.30, organizza un convegno sul tema "Un punto di partenza: I Diritti Umani". Obiettivi della giornata: Sensibilizzare e far riflettere la collettività,

WILLIAMSON, SU SHOAH CAMBIO IDEA SE AVRO' PROVE ( da "Agi" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: esprime anche una severa condanna dei Diritti umani, poiche' a suo avviso "quando i diritti umani vengono intesi come un ordine obiettivo, che lo Stato deve imporre, si arriva sempre ad una politica anticristiana". In riferimento alla Fraternita' di San Pio X, alla quale appartiene, il vescovo dichiara di non volere "in nessun caso causare ulteriori danni alla Chiesa e alla Fraternita'

Il mondo cattolico: delatori mai ( da "Avvenire" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: i pediatri di Cipe e Acp, i medici di famiglia dello Snami, quelli dei pronto soccorso del Simeu, gli infermieri dell'Ipasvi. (L.Liv.) L'Osservatore romano: «no alla violazione dei diritti fondamentali». Saraceni, Medici cattolici: non abbiamo la cultura della denuncia Caritas: disatteso il diritto alla salute

Il diritto alla salute non ammette disparità ( da "Avvenire" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: DENUNCIA DEGLI IRREGOLARI Il diritto alla salute non ammette disparità CARLO CARDIA È necessario dire che quanto avvenuto l'altro giorno al Senato è un fatto grave e ingiusto. Un minimo di saggezza e umanità chiederebbe il mantenimento della norma, contenuta nel Testo Unico sull'immigrazione, che esonera i medici dal denunciare gli immigrati clandestini che ricorrono alle loro cure.

El padre de Eluana califica de "tortura inhumana" la situación de su hija ( da "Pais, El" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: tortura inhumana" la situación de su hija Beppino Englaro crítica los intentos del Gobierno de Silvio Berlusconi para detener la muerte de Eluana, de 38 años EFE - Roma - 07/02/2009 Vota Resultado 36 votos Comentarios - 26 Beppino Englaro, padre de Eluana, la italiana en estado vegetativo a quien se le retira paulatinamente la alimentación asistida para permitirle morir,

Cittadinanza onoraria al Dalai Lama (2) dichiarazione dell'assessore Zanella ( da "Sestopotere.com" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: costante impegno del Comune di Venezia nella difesa dei diritti umani ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Il Centro Pace del Comune di Venezia nel 2008, durante la resistenza del popolo tibetano ha raccolto l'appello lanciato da circa venticinque associazioni pacifiste territoriali promuovendo una serie di iniziative a sostegno dell'indipendenza del 'popolo delle montagne'

Contributi comune di Cesena per iniziative in favore della pace e della solidarietà ( da "Sestopotere.com" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: dei diritti umani e della solidarietà internazionale e nei progetti di cooperazione e solidarietà internazionale. In particolare, possono farne richiesta le fondazioni, le associazioni, i gruppi e i comitati regolarmente costituiti con un proprio statuto approvato dai soci, nel quale siano definite le finalità e gli scopi e sia esclusa qualsiasi finalità di lucro,

Partono gli incontri di biodanza ( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Festival dei Diritti Umani presentano la prima serata di incontri di Biodanza, alla quale ne seguiranno altri 4. Le serate saranno condotte da Mara D'Ambruoso,"insegnante di Biodanza" presso la scuola Sistema Rolando Toro di Vicenza.Ha conseguito le specializzazioni in : Biodanza per bambini e adolescenti presso la scuola di Bologna ,

MATTEO BOSCO BORTOLASO NEW YORK. BARACK OBAMA INTENDE SUPERARE AL PIù PRESTO TUTTI GLI OSTAC... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: confessato soltanto perché era stato torturato durante gli interrogatori. La Cia ha confermato che il presunto terrorista era stato sottoposto a waterboarding, la simulazione d'annegamento etichettata ormai come tortura. La sua confessione, quindi, perde valore legale. Con lo stop temporaneo del caso al-Nashiri, viene completato l'ordine esecutivo firmato da Obama il 22 gennaio scorso,

Il Vaticano: delusione dal Colle Una legge di grande coraggio ( da "Gazzettino, Il" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti umani sono universali, inviolabili e inalienabili» dichiara il responsabile dell'associazione, Giovanni Paolo Ramonda, auspicando che il Presidente della Repubblica «risponda immediatamente a favore di Eluana». Ma il teologo tedesco Hans Kung invita alla moderazione: «Da un punto di vista giuridico in una democrazia anche la Chiesa e le autorità ecclesiastiche devono ubbidire

Englaro/ Anche i Liberal Pd al sit in di protesta a palazzo... ( da "Virgilio Notizie" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: violazione cinica e brutale dei diritti umani e dei dettami costituzionali ed è un'insopportabile limitazione per legge della libertà personale di un individuo specifico". "Ribadendo tutto il nostro rispetto per i sentimenti della famiglia e la nostra volontà di non strumentalizzare una situazione così dolorosa ai fini della battaglia politica - si legge in una nota dei liberal Pd -

Immigrati/ Da ieri sera a Lampedusa presenta una ( da "Virgilio Notizie" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: che vada affermato il diritto a tutelare i migranti presenti nei due centri dell'isola, consentendogli una difesa legale adeguata e un collegamento con l'esterno che garantisca il rispetto dei diritti umani. Auspichiamo un atteggiamento dei funzionari collaborativo, che consenta la visita e permetta l'incontro con i migranti detenuti nei centri"

17:15 DALAI LAMA: ZANELLA, VENEZIA E L'IMPEGNO PER I DIRITTI UMANI ( da "Agi" del 07-02-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: IMPEGNO PER I DIRITTI UMANI (AGI) - Venezia, 7 feb. - Mentre fervono i preparativi per l'arrivo a Venezia del Dalai Lama - martedi' gli sara' conferita la cittadinanza onoraria e visitera' la Biblioteca Marciana che conserva le testimonianze di Marco Polo sulla 'provincia del Tibet' - l'assessore comunale alla Partecipazione giovanile e alle Culture della Pace,


Articoli

Usa/ Panetta al Senato promette nuova era alla Cia -punto (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

New York, 5 feb. (Apcom) - Aprire un nuovo capitolo nella gestione della Cia e voltare ufficialmente pagina. Lo ha detto esplicitamente Leon Panetta, l'uomo scelto dal presidente americano Barack Obama per guidare ggli uffici di Langley nei prossimi anni, durante la sua audizione davanti alla Commissione sui Servizi Segreti del Senato che dovrà dare il primo via libera al cambio della guardia al vertice della Cia. In linea con quanto ribadito da Obama sin dalle prime ore della sua presidenza Panetta ha spiegato ai senatori americani che la nuova amministrazione democratica non consentirà più la cosiddetta "extraordinary rendition", la misura che ha permesso in alcuni casi agli agenti statunitensi di portare all'estero i detenuti sospettati di terrorismo per condurre interrogatori ai limiti con la tortura in carceri segrete. Portando i prigionieri all'estero gli agenti americani hanno potuto spesso utilizzare le leggi dei Paesi che ospitano le prigioni. La cosiddetta "extraordinary rendition" è stata usata decine di volte dalle precedenti amministrazioni. Secondo l'attuale direttore della Cia, Micheal Hayden, il solo governo di George W. Bush vi sarebbe ricorso almeno in 100 casi. Il senatore repubblicano Kit Bond ha sostenuto invece che anche Bill Clinton portò almeno 80 detenuti nelle carceri all'estero allo stesso scopo. Il divieto di tortura nei confronti dei prigionieri, riconosciuto dalla Costituzione americana e dalla Convenzione di Ginevra, è stato ribadito dal presidente Obama in uno dei suoi primi atti da presidente. Il futuro capo della Cia, di cui gli analisti danno quasi per scontata la conferma da parte del Senato, ha inoltre parlato di "waterboarding", la discussa pratica di interrogatorio assimilata da molti alla tortura e che Panetta ha ribadito che non sarà usata, ma che gli agenti che l'hanno praticata in passatonon saranno processati. Saranno presi provvedimenti solo nei casi in cui sia accertata una violazione della legge. I casi accertati di "waterboarding" applicato da parte dell'amministrazione Bush sono almeno tre. Nel rispondere alle domande dei senatori l'ex capo di Gabinetto di Bill Clinton ha promesso la massima collaborazione con le commissioni del Senato, ammettendo anche la sua poca esperienza nel campo dei servizi segreti. La sua scelta è considerata come una svolta rispetto alla precedente amministrazione ed arriva a meno di due settimane dall'ordine di chiusura di una dell più contestate prigioni militari americane: quella di Guantanamo.

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Cia: Panetta promette fine "Extraordinary rendition" (sezione: Diritti umani)

( da "KataWeb News" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Cia: Panetta promette fine "Extraordinary rendition" 5 febbraio 2009 alle 22:06 — Fonte: repubblica.it — 0 commenti Leon Panetta, nominato da Barack Obama nuovo direttore della Cia, ha promesso che metterà fine alle operazioni di 'extraordinary rendition', consegne straordinarie di sospetti terroristi a Paesi che praticano la tortura. Durante l'udienza in Senato per la conferma della sua nomina, Panetta ha spiegato che le 'rendition' e tutte quelle altre pratiche che "violano i valori umani" saranno dismesse. "Quel tipo di consegna straordinaria, che prevede la consegna di qualcuno con l'obiettivo di infliggergli tortura o azioni da parte di un altro Stato che viola i nostri valori umani, e' stato vietata dal decreto esecutivo", ha spiegato. Inoltre, Panetta ha definito "sbagliata" e ascrivibile alla tortura la tecnica del waterboarding (annegamento simulato) usata in passato dalla Cia. AGI

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In palio per gli studenti un viaggio in Cambogia (sezione: Diritti umani)

( da "Stampa, La" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

CONCORSO DELLA PROVINCIA In palio per gli studenti un viaggio in Cambogia «Cambogia, il sorriso dell'acqua». E' il tema del concorso bandito dalla Provincia e riservato agli istituti superiori di secondo grado, che ha come premio un viaggio nella località esotica. L'iniziativa, in collaborazione con l'Ics (Istituto cooperazione sviluppo), si colloca all'interno del progetto di cooperazione internazionale giovanile: «L'intento è di coinvolgere i giovani in attività educative, sportive e culturali, seminari, percorsi e scambi incentrati sui temi dei diritti umani, della cooperazione e della pace - spiega l'assessore alla Pubblica istruzione Massimo Barbadoro -. Le adesioni sono state molte e ci spingono a proseguire sulla strada intrapresa». Tra le idee, uno stage di alternanza scuola-lavoro, che ha già preso avvio al liceo scientifico Alberti di Valenza e negli istituti superiori Arnaldi (che conferma l'adesione già avviata nel passato anno scolastico) e Ciampini di Novi, alla prima esperienza. L'altro giorno, Claudio Canal ha tenuto una lunga lezione esplicativa agli allievi di Valenza e Novi, che hanno aderito, ribadendo che il tema da elaborare è la campagna di promozione sul territorio novese della StrAlessandria, corsa di solidarietà inserita nel progetto «Cambogia. Acqua per tutti, fase 2». \

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Strasburgo sta con l'Italia nella vicenda della mancata estradizione del terrorista (sezione: Diritti umani)

( da "Cittadino, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Battisti, l'Ue richiama il Brasile: «Tenga conto delle sentenze» STRASBURGO Il Parlamento europeo, anche se solo con una cinquantina di eurodeputati rimasti nel pomeriggio dell'ultima giornata di sessione plenaria, chiede al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il partenariato con l'Ue è fondato su una serie di valori comuni, fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il governo italiano, col ministro per le politiche comunitarie Andrea Rochi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito anche oggi di non avere la minima competenza ad intervenire in una questione bilaterale fra un paese dell'Unione e un paese terzo. E mentre il Parlamento europeo si appresta a trasmettere la risoluzione dei quattro principali gruppi politici, Ppe, Pse, Liberaldemocratici e Uen, al presidente brasiliano Inacio Da Silva Lula, il caso Battisti agita anche la scena politica brasiliana.La rappresentanza di Brasilia presso l'Ue ha cercato di smorzare i toni della polemica, facendo sapere che in base alla legislazione internazionale che regola la concessione dello status di rifugiato una simile decisione non può essere interpretata come un atto di ostitlità. Ma il dubbio sta venendo ai parlamentari dell'opposizione brasiliana, preoccupati che la vicenda porti conseguenze negative serie, non solo in termini diplomatici ma anche sul piano dello scambio commerciale fra i due paesi. La risoluzione, che non ha avuto il consenso di verdi e della sinistra europea, mette in risalto che il Brasile ha concesso lo status di rifugiato a Battisti e quindi ne ha di fatto negato l'estradizione, «sostenendo che il sistema giudiziario italiano non fornisca sufficienti garanzie per quanto attiene al rispetto dei diritti dei detenuti». Gli eurodeputati ritengono che questa decisione «può essere interpretata come una manifestazione di sfiducia nei confronti dell'Unione europea, la quale è fondata, tra l'altro, sul rispetto dei diritti fondamentali e della legalità». E questo, sottolineano gli eurodeputati, nel momento in cui gli Stati Ue danno il loro pieno sostegno all'accresciuto ruolo del Brasile sulla scena internazionale, a partire dalla sua partecipazione al vertice del g20 dello scorso novembre. Durante il dibattito, che è stato di sostanziale sostegno alla risoluzione, gli eurodeputati si sono alzati in piedi ed hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Battisti, su richiesta dell'europarlamentare di An Roberta Angelli, che ha chiesto di poter dedicare il tempo di intervento a sua disposizione per commemorare le vittime e le loro famiglie.Per l'europarlamentare di An il voto rappresenta «un successo italiano da non sottovalutare poiché si tratta chiaramente di un atto autorevole e rilevante», ha commentato. Danila Clegg

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Il documento traccia i paletti entro i quali gli stati membri devono muoversi (sezione: Diritti umani)

( da "Cittadino, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Diritto d'asilo e fuga di cervelli: ecco i punti deboli del patto Ue La "percezione" negativa, in alcuni casi l'ostilità, che pezzi consistenti della cittadinanza europea manifesta nei confronti degli stranieri, sono il risultato delle politiche di molti Stati europei e dell'Unione europea in tema di immigrazione. Un esempio?Il 15 ottobre 2008, a Bruxelles, è stato ufficialmente adottato il Patto europeo sull'immigrazione e l'asilo, approvato il 25 settembre dai Ministri dell'interno dei 27 paesi membri della Ue. Si tratta di un documento politico che traccia i paletti d'azione entro cui gli stati membri dovranno muoversi d'ora in poi, oltre a definire una linea comune per come affrontare il tema complesso dell'immigrazione. Il patto è la base per uniformare le politiche dei 27 sia in materia di diritto d'asilo, che di flussi migratori e lotta all'immigrazione clandestina. n accoglienza condizionataAttraverso provvedimenti quali l'adozione di una "carta blu", l'Ue cerca di garantirsi la forza lavoro di cui ha veramente bisogno (quindi operai specializzati, studenti, ricercatori), cercando di modellare l'arrivo dei migranti in base alle esigenze specifiche di ogni singolo paese. Questa "accoglienza", condizionata da risvolti economici, si ritrova anche nella decisione di dare un ulteriore giro di vite sui ricongiungimenti familiari, che, più che garantiti sulla base dei diritti familiari, dovranno essere compatibili con le possibilità decise dai singoli governi, quindi in base a reddito, disponibilità di alloggi e domicilio e addirittura capacità di integrazione, valutata, per esempio, attraverso le competenze linguistiche dei familiari che richiedono il visto.n lotta ai clandestiniNovità anche per la lotta all'immigrazione clandestina, che sarà gestita in maniera più concertata (i paesi del Mediterraneo sperano così in una maggior cooperazione per sostenere il peso degli arrivi da sud) e saranno rinforzati i controlli alle frontiere con un potenziamento dell'agenzia Frontex, sia a sud, che ad est. L'Ue si è inoltre impegnata a introdurre al più presto i visti biometrici, che si basano sulla schedatura della mappa dell'iride, oltre che delle impronte digitali. Messe al bando le sanatorie per gli irregolari (con possibilità però di fare eccezioni), gli stati membri della Ue sono invitati a rimpatriare gli stranieri, anche grazie a nuovi strumenti come voli di rimpatrio congiunti e banche dati condivisi.n l'accoglienza ai rifugiatiIl patto, pur presentandosi come difensore dell'accoglienza, in effetti non propone nessuna facilitazione per i richiedenti asilo, che potrebbero essere costretti a dover presentare domanda mentre si trovano ancora nel loro paese di origine. Sarà infatti difficile dimostrare la fondatezza della richiesta dello status di rifugiato con l'inasprimento dei controlli della Frontex. La definizione di una politica d'asilo condivisa è inoltre stata posticipata dal 2010 al 2012. n l'immigrazione "circolare"Le società civili dei paesi di provenienza dei migranti sono ancora più preoccupate dell'immigrazione cosiddetta "circolare", cioè selettiva e a tempo. L'Europa cerca cioè di scegliere i suoi immigrati, favorendo in questo modo quella fuga di cervelli che molti paesi poveri vedono tra le principali cause delle loro difficoltà di sviluppo. Il Consiglio europeo per i rifugiati e gli esiliati ha espresso "forti riserve sulla direzione presa dal dibattito sull'immigrazione", perché il Patto non affronta di petto i problemi che causano l'immigrazione, e concentra l'azione politica più sul controllo e la sicurezza che sulla volontà di garantire i diritti umani. Preoccupazione anche da parte dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.

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Battisti, l'Ue rimprovera il Brasile (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale di Brescia" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Edizione: 06/02/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:estero Battisti, l'Ue rimprovera il Brasile L'Europarlamento sulla negata estradizione dell'ex terrorista: tenere conto della sentenza Il ministro Ronchi: mi auguro che il presidente Lula non sottovaluti un atto ufficiale all'ergastolo per 4 omicidi commessi a fine anni '70" title="L'ex terrorista «rosso» Cesare Battisti, condannato in Italia all'ergastolo per 4 omicidi commessi a fine anni '70" onClick="showImage('http://www.giornaledibrescia.it/gdbonline/contenuti/20090206/foto/full_brescia_120.jpg',600,818)"> L'ex terrorista «rosso» Cesare Battisti, condannato in Italia all'ergastolo per 4 omicidi commessi a fine anni '70 STRASBURGOIl Parlamento europeo, anche se solo con una cinquantina di eurodeputati rimasti nel pomeriggio dell'ultima giornata di sessione plenaria, chiede al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il partenariato con l'Ue è fondato su una serie di valori comuni, fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Unione Europea, il governo italiano, col ministro per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo: «Spero che il Brasile tenga conto di quanto avvenuto oggi e non sottovaluti un atto ufficiale del Parlamento europeo» ha aggiunto il ministro italiano. Il caso agita la scena politica brasiliana La Commissione Ue, tuttavia, ha ribadito anche ieri di non avere la minima competenza ad intervenire in una questione bilaterale fra un Paese dell'Unione e un Paese terzo. E mentre il Parlamento europeo si appresta a trasmettere la risoluzione dei quattro principali gruppi politici, Ppe, Pse, Liberaldemocratici e Uen, al presidente brasiliano Inacio Da Silva Lula, il caso Battisti agita anche la scena politica brasiliana. La rappresentanza di Brasilia presso l'Ue ha cercato di smorzare i toni della polemica, facendo sapere che in base alla legislazione internazionale che regola la concessione dello status di rifugiato una simile decisione non può essere interpretata come un atto di ostilità. Ma il dubbio sta venendo ai parlamentari dell'opposizione brasiliana, preoccupati che la vicenda porti conseguenze negative serie, non solo in termini diplomatici ma anche sul piano dello scambio commerciale fra i due Paesi. Da Verdi e SE no alla risoluzione La risoluzione, che non ha avuto il consenso di verdi e del gruppo della sinistra europea, mette in risalto che il Brasile ha concesso lo status di rifugiato a Battisti e quindi ne ha di fatto negato l'estradizione, «sostenendo che il sistema giudiziario italiano non fornisce sufficienti garanzie per quanto attiene al rispetto dei diritti dei detenuti». Gli eurodeputati ritengono che questa decisione «può essere interpretata come una manifestazione di sfiducia nei confronti dell'Unione Europea, la quale è fondata, tra l'altro, sul rispetto dei diritti fondamentali e della legalità». E questo, sottolineano gli eurodeputati, nel momento in cui gli Stati Ue danno il loro pieno sostegno all'accresciuto ruolo del Brasile sulla scena internazionale, a partire dalla sua partecipazione al vertice del G20 dello scorso novembre. An: è un successo italiano Durante il dibattito, che è stato di sostanziale sostegno alla risoluzione, gli eurodeputati si sono alzati in piedi ed hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Battisti, su richiesta dell'europarlamentare di An Roberta Angelli, che ha chiesto di poter dedicare il tempo di intervento a sua disposizione per commemorare le vittime e le loro famiglie. Per la rappresentante di Alleanza nazionale, il voto di ieri rappresenta «un successo italiano da non sottovalutare». «È evidente che il Parlamento europeo esprimerà soltanto un auspicio politico, ma da un punto di vista della diplomazia internazionale si tratta chiaramente di un atto autorevole e rilevante», ha commentato. Anche Sandro Gozi, capogruppo del Pd nella commissione politiche europee della Camera, apprezza il documento approvato dal parlamento europeo sul caso di Battisti. Gozi giudica «positiva la solidarietà espressa al nostro Paese dall'europarlamento, speriamo che basti a colmare i ritardi e l'incapacità del nostro governo».

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VENERDI' 6 Scrivere e navigare BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI, VIA LEONCAVALLO 17, ORE 10-1... (sezione: Diritti umani)

( da "Stampa, La" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

VENERDI' 6 Scrivere e navigare BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI, VIA LEONCAVALLO 17, ORE 10-12,30 Primi passi per imparare a... scruvere, far di conto, navigare e spedire, 8 incontri per avvicinarsi al computer. Prenotazione richiesta. Info 011/4431262. Regio dietro le quinte TEATRO REGIO, PIAZZA CASTELLO 215, ORE 15,30 "Il Regio dietro le quinte - itinerari segreti di un grande teatro d'Opera", visita guidata al teatro. Ingresso 5 euro. Info 011/8815557. Divina Commedia PUNTO PRESTITO GABRIELE D'ANNUNZIO, VIA SACCARELLI 18, ORE 16 Prosegue la lettura integrale commentata del capolavoro dantesco, a cura di Michele D'Amico: Purgatorio, canti X e XI. Info 011/4439350. Tra cielo e terra OSSERVATORIO PINO TORINESE, VIA OSSERVATORIO, ORE 17 Incontro "Due scienziati tra Cielo e Terra": il Presidente di Inifni.to, Piero Bianucci, presenta gli ospiti Margherita Hack e Vittorio Canuto; a seguire proiezione dello spettacolo del Planetario "Meraviglie dell'Universo", introduzione all'astronomia, dal big bang ai pianeti del sistema solare, raccontato dalla voce di Margherita Hack e intervista di Piero Bianucci a Margherita Hack; quindi conferenza di Vittorio Canuto, "Il clima della Terra: un dialogo tra aria, oceano e Homo sapiens" e domande del pubblico. Al termine possibilità di aperitivo al Planet Caffè al costo di 3 euro. Prenotazione obbligatoria allo 011/8118640 entro le ore 12. Info www.planetarioditorino.it. Venerdì letterari IL CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 18 Il fisico barese Francesco Adducci parlerà di "Calcolo economico e fisica applicata: una nuova disciplina, l'Econofisica". Info www.venerdiletterari.it. Mare di lacrime PUNTO PRESTITO GABRIELE D'ANNUNZIO, VIA SACCARELLI 18, ORE 18 Guido Nasi presenta il suo libro "Nuoto un po' di felicita in un mare di lacrime", una raccolta di poesie autobiografiche intervallate da una prosa pungente e ricca di fascino, letture a cura del Piccolo Teatro d'Arte, interviene Maria Teresa Martinengo. Info 011/4439350. La Sardegna LIBRERIA LA TORRE DI ABELE, VIA PIETRO MICCA 22, ORE 18 Presentazione de "La Sardegna di dentro. La Sardegna di fuori" di Giacomo Mameli, che, novello Erodoto domestico, ci conduce in un viaggio di scoperta nella Sardegna meno nota che procurerà al lettore molte sorprese e gli farà intuire stili di vita, memorie e aspettative dei suoi abitanti. Con l'autore intervengono Gianni Cobras e Paolo Soddu, coordina Enzo Cugusi. L'evento è organizzato dall'associazione culturale sarda Kinthales. Nuova sede SOMEWHERE, VIA BOTERO 15, ORE 18,30 Somewhere inaugura con un cocktail la sua nuova sede. Nel corso della serata, presentazione tours ed eventi 2009, con estrazione di biglietti in regalo. Linguaggio umoristico ACCADEMIA NAZIONALE DEL COMICO, VIA GIOLITTI 27, ORE 19,30-21 Incontro di presentazione del corso di "Linguaggio Umoristico e Scrittura Creativa", presentazione del corso "Comic Public speaking". Info 011/19702410 o torino@accademiadelcomico.com. Fantasmi a Torino PALAZZO BAROLO, VIA DELLE ORFANE 7, ORE 19,50 Un itinerario alla scoperta di noti fantasmi. Il tour si conclude alle 22 in piazza San Carlo. Costo 10 euro. Info e prenotazioni 011/853670 o www.barburin.com. Shoa CASCINA ROCCAFRANCA, VIA RUBINO 45, ORE 20,30 "Il diritto di essere diversi", insegnanti e alunni della scuola Modigliani mettono in scena le loro riflessioni sulla deportazione e sul sistema concentrazionario. Info 011/4436250 o www.cascinaroccafranca.it. Massaggio EDUCATORIO DELLA PROVVIDENZA, CORSO TRENTO 13, ORE 20,30 Conferenza informativa su "L'arte del Massaggio", iniziativa a cura delle Associazioni Borgo Dora e BioNaturalMente. Ingresso libero. Info 347/1237724. Ritiro di Shinè CENTRO BUDDHA DELLA MEDICINA, VIA CENISCHIA 13, ORE 20,30 Terza sessione meditativa di una serie di ritiri previsti per pacificare la mente e renderla attenta, docile e stabile. Info 011/355523 o 011/3241650. Scuola di famiglia ASSOCIAZIONE SPAZIO GENITORI, VIA SAINT BON 68, ORE 20,45-22,30 Incontro "Padri e madri si diventa? La differenza di genere come risorsa educativa". Info 011/8138711 o www.vssp.it. Progetto Salute 2009 OSPEDALE SAN GIOVANNI, VIA CAVOUR 31, ORE 20,45 Incontro "Il volontariato come sefvizio alla vita" a cura dell'Associazione Psicologi per i Popoli e Associazione Alzheimer di Chieri. Info 011/9874917 o 328/2171027. Ipertensione CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 21 Giuseppe Piccoli, nefrologo e Enzo Maria Commodo, cardiologo, parleranno de "L'ipertensione arteriosa: conoscerla per prevenirla, riconoscerla per vincerla". Introdurrà Anna Ricotti. Info www.centropannunzio.it. Camminate in collina CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO, VIA TOSELLI 1, ORE 21 Sarà presentato a cura del Coordinamento Sentieri della Collina Torinese il calendario delle camminate in collina e lungo il Po per l'anno 2009. Nella serata verranno proiettati filmati ed immagini per illustrare i luoghi, le attività, le manifestazioni e le camminate delle precedenti stagioni. Info 011/5096618. Psicoanalisti e psicanalisi ARCHIVIO DI STATO, PIAZZALE MOLLINO 1, ORE 21 "Gli psicoanalisti praticano ancora la psicoanalisi?", discutono sul tema Liliana Bal Filoramo, Silvia Morrone e Bernard Seynhaeve, presiede Rosa Elena Manzetti. Ingresso libero. Info 349/6042296. SABATO 7 Laicità e democrazia CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 9-18 Convegno di Studio dal titolo "Costituzione, laicità, democrazia", che vede la partecipazione di illustri nomi della cultura laica nazionale quali i proff. Piero Bellini, Gustavo Zagrebelsky, Valerio Onida, Stefano Rodotà, Alfonso Di Giovine, Franco Sbarberi, Stefano Merlini e Silvia Calamandrei. Info 011/2422979. Massaggio ayurvedico CENTRO STUDI OLISTICI BRAHMA VIDYA, VIA VANDALINO 82/28, ORE 9,30 Corso di massaggio ayurvedico, iscrizioni entro venerdi 6 febbraio. Info 011/4119849 o 334/3145040. Notaio BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI, VIA LEONCAVALLO 17, ORE 10-13 Il Notaio è un libro aperto: servizio di consulenza gratuita al cittadino. Info 011/4431262. Gonfialopoli 8GALLERY, VIA NIZZA 230, ORE 10-13 E 15-20 Ritorna Gonfialopoli alla Corte dei Giochi: 300 mq di giochi, percorsi, scivoli gonfiabili e percorsi di psicomotricità per offrire ai più piccoli nuovi spazi di divertimento e ai loro genitori la tranquillità di un gioco in un'area delimitata e vigilata. Ingresso gratuito per tutti i bambini dai 2 ai 12 anni. Lingua Madre BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI, VIA LEONCAVALLO 17, ORE 11 "Muana Mboka = Enfant du pays", in occasione della Giornata mondiale della lingua madre, inaugura la mostra delle opere di Rene (Bokoul). Visitabile fino al 21 febbraio. Info 011/4431262. Regio dietro le quinte TEATRO REGIO, PIAZZA CASTELLO 215, ORE 11 E 15,30 "Il Regio dietro le quinte - itinerari segreti di un grande teatro d'Opera", visita guidata al teatro. Ingresso 5 euro. Info 011/8815557. Il 1° Chakra CENTRO YOGA SAMADHI, VIA TRIPOLI 181, ORE 15-18 Purificazione e Attivazione del 1° Chakra ( casa,denaro, lavoro, madre ) con le pratiche Yoga. Info e prenotazione 347/4278055 o lucemt@alice.it. Yoga Dance YOGADANCE ATELIER, LUNGOPO ANTONELLI 77, ORE 15-18 "Yogadance. La Danza dei Chakra e delle Emozioni", conduce il praticante alla consapevolezza del sistema corpo-mente-energia attraverso semplici sequenze derivate dall'hata yoga e dal tantra yoga. Contributo di partecipazione 40 euro. Info e prenotazioni 349/8152051 o yogadance@supereva.it. Incontri medico cittadini POLIAMBULATORIO GRUPPO LARC, CORSO VENEZIA 10, ORE 15,30 Incontro "Dottore non ci sento più! Le ipocause improvvise: diagnosi, cause e terapie", interviene il dott. Roberto Marino. Ingresso libero. Info 011/2486216 o www.larc.it. Disegnare ACCADEMIA PICTOR, VIA PIETRO MICCA 4, ORE 16-17,30 Incontro con test e proiezione di diapositive "Impariamo a disegnare con la parte destra del cervello", di B. Edwards. Info 011/5622969. Attesa di un figlio CENTRO DI SOLIDARIETÀ, VIA BRUNETTA 11, ORE 17 Incontro dal titolo "Rapporto scuola famiglia: luoghi di accoglienza, luoghi di educazione", relatori Giorgio Cavalli e Cristina Casaschi. Ingresso gratuito. Incontri LUT CENTRO STUDI TEOSOFICI, VIA ISONZO 33, ORE 17 "La Sapienza in Occidente: la Gnosi di Pitagora", conferenza a cura di Leonardo Sola. Milanese a Torino CENTRO PANNUNZIO, VIA MARIA VITTORIA 35/H, ORE 17 Enzo Radicchio parlerà sul tema "I miti degli anni '80. Costume e pubblicità. Un intreccio che fa storia", introdurrà Anna Ricotti. Info www.centropannunzio.it. Teosofia SOCIETÀ TEOSOFICA ITALIANA, VIA PINELLI 78/A, ORE 17 Si terrà una riunione con tema "Il Logos nella visione di Dante", a cura di Renzo Guerci. Arte e tisane ATELIER DUDI D'AGOSTINI, VIA VANCHIGLIA 16, ORE 17,30 Lacasadipinocchio presenta i laboratori creativi "Arte e Tisane", l'espressività di materia e materiali tra le mani suggeriscono interpretazioni, trasformazioni, e diventano un meraviglioso momento di aggregazione. Gradita conferma. Info 347/0367174 o info@lacasadipinocchio.com. Famiglia normale LEGOLIBRI, VIA MARIA VITTORIA 31, ORE 18 Presentazione del libro "Una famiglia normale. Come abbiamo disinnescato la bomba gay" di Stefano Bolognini. Info 011/888975 o www.legolibri.it. Fantasmi a Torino PALAZZO MADAMA, PIAZZA CASTELLO, ORE 19,15 Un itinerario alla scoperta di noti fantasmi. Costo 10 euro. Info e prenotazioni 011/853670 o www.barburin.com. Bosco di Luna PARCO NATURALE COLLINA TORINESE, STRADA FUNICOLARE 55, ORE 20,30-23 Un'emozionante avventura nei boschi del Parco Naturale della Collina Torinese: suggestiva escursione notturna alla scoperta del bosco al chiaro di luna. Prenotazione obbligatoria. Quota: 7 euro adulti, 4 i bambini sino ai 14 anni. Info 011/8903667 o cvparcosuperga@artefatto.com. Giorno del Ricordo CENTRO CULTURALE PRINCIPESSA ISABELLA, VIA VEROLENGO 212, ORE 20,30 L'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia organizza per il Giorno del Ricrodo 2009, una serata in memoria delle vittime delle foibe e l'esodo giuliano dalmata. Presentazione e proiezione del trailer sull' Esodo Istriano a Torino, con interventi di Fulvio Montano, Antonio Vatta, Fulvio Aquilante, Paola Bragantini e Antonio Ciavarra. Info 011/4435537 o www.comune.torino.it/circ5. Profumo di zenzero CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI, CORSO GALILEO FERRARIS 266, ORE 21 "Profumo di zenzero", festa dedicata alla cultura araba; "Heina e il Ghul", teatro-laboratorio di e con Abderrahim El Hadiri; regia a cura di Mario Gumina. La manifestazione prevede, al termine dello spettacolo, piccole deguatazione e musica araba dal vivo. Info 011/19740280 o www.casateatroragazzi.it. DOMENICA 8 Gonfialopoli 8GALLERY, VIA NIZZA 230, ORE 10-13 E 15-20 Ritorna Gonfialopoli alla Corte dei Giochi: 300 mq di giochi, percorsi, scivoli gonfiabili e percorsi di psicomotricità per offrire ai più piccoli nuovi spazi di divertimento e ai loro genitori la tranquillità di un gioco in un'area delimitata e vigilata. Ingresso gratuito per tutti i bambini dai 2 ai 12 anni. Parola profetica VITA UNIVERSALE, VIA LUSERNA DI RORÀ 3/A, ORE 10 Incontro "Quali profeti non sono stati perseguitati dai vostri padri?". Ingresso libero. Info 011/4330976. Meditazione universale CENTRO DELL'UOMO - ONLUS, VIA SERVAIS 92 INT. 149, ORE 10,30 Il contatto con la Luce e l'Armonia Celestiali: la più elevata forma di meditazione, alla base delle maggiori filosofie e religioni mondiali, un'esperienza pratica alla portata di tutti. Info 335/6876189. Angelo guida CENTRO STUDI OLISTICI BRAHMA VIDYA, VIA VANDALINO 82/28, ORE 14 Evento speciale "Incontro con l'angelo": seminario per la canalizzazione dell'angelo guida personale, conduce Paolo Prunotto (channellor). Prenotazione obbligatoria entro sabato 7. Info 011/4119849 o 334/3145040. Profili di nuvole GAM, CORSO GALILEO FERRARIS 30, ORE 15 Le nuvole sono un soggetto affascinante e ricco di suggestioni, ricorrente nelle opere della GAM. I diverso profili delle nuvole saranno lo spunto per stimolare l'immaginazione e realizzare, nel corso del laboratorio per famiglie, tracce grafiche per costruire un'originale sequenza pittorica. Info e prenotazioni 011/4429546. Profumo di zenzero CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI, CORSO GALILEO FERRARIS 266, ORE 16,30 "Profumo di zenzero", festa dedicata alla cultura araba; "Heina e il Ghul", teatro-laboratorio di e con Abderrahim El Hadiri; regia a cura di Mario Gumina. La manifestazione prevede, al termine dello spettacolo, piccole deguatazione e musica araba dal vivo. Info 011/19740280 o www.casateatroragazzi.it. Telethon FNAC TORINO CENTRO, VIA ROMA 56, ORE 17 "Telethon: la cultura del volontariato", dibattito sui temi della solidarietà e dei risultati finora raggiunti da Telethon, modera il dibattito Guido Cappio, Ambasciatore Telethon a Torino. Ingresso libero e gratuito. Info 011/5516711. LUNEDI' 9 Digitale terrestre TORINO INCONTRA, VIA NINO COSTA 8, ORE 9-18 La Camera di commercio di Torino organizza un incontro sulle opportunità della televisione digitale terreste in Piemonte. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione entro il 6 febbraio sul sito www.promopoint.to.camcom.it/iniziative. Info 011/5716382. Mud SALA INCONTRI, VIA PERUGIA 56, ORE 9-13 E 14-18 La Camera di commercio di Torino propone degli incontri sulle modalità di compilazione del Mud a seguito dell'entrata in vigore del Dpcm 2 dicembre 2008. Gli appuntamenti sono organizzati in sessioni di mezza giornata differenziate sulla base dei destinatari. La partecipazione a ogni sessione ha un costo di 50 euro + Iva. Info 011/5716951 o informazione.ambientale@to.camcom.it. Torino in Braille CENTRO MASSAGGI ELIO ROCCO, VIA CARLO ALBERTO 29, ORE 9-13 E 15-17 Il centro benessere, ospita nell'ambito di Torino in Braille massaggiatori non-vedenti ed ipovedenti, un' occasione per provare sul proprio corpo l'abilità manuale di operatori non vedenti, che aggiungono alle capacità dei massaggiatori professionisti, una più spiccata sensibilità nell'uso del tatto e delle mani. Prenotazioni allo 011/532813. Info www.torinoinbraille.com. Giorno del Ricordo SALA CONFERENZE, VIA CHERASCO 10, ORE 9-13 L' Associazione Immagini e Culture, con il contributo della Circoscrizione 9 e la collaborazione del Comitato di Torino dell' Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia organizza la Commemorazione del Giorno del Ricordo 2009 con un incontro al quale partecipano il Prof. Pier Franco Quaglieni, il Prof. Fulvio Aquilante e il Sig. Antonio Vatta. Lunedì Cultura TEATRO CARDINAL MASSAIA, VIA SOSPELLO 32, ORE 15 Giuseppe Brondino interviene su "Angeli". Ingresso per gli iscritti. Info 011/257881 o www.teatromassaia.it. Ballando in Quartiere HIROSHIMA MON AMOUR, VIA BOSSOLI 83, ORE 15 La Circoscrizione 9 propone ballo liscio all'Hiroshima, Ritiro dei biglietti presso la Circoscrizione 9, in corso Corsica 55, si possono ritirare al massimo due biglietti a testa. Ingresso gratuito. Info 011/4435950 o www.comune.torino.it/circ9. Luna di latte BIBLIOTECA CIVICA ITALO CALVINO, LUNGO DORA AGRIGENTO 94, ORE 17-19 Gruppo di sostegno per l'allattamento al seno. Info 011/4420740. Costantino Nigra CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 17 Presentazione di Costantino Nigra da parte dell'Associazione Amici del Museo Nazionale del Risorgimento, scopo della serata è di dare visibilità agli aspetti più salienti del Nigra, per consentire di conoscerlo meglio attraverso un percorso che toccherà il suo ruolo di diplomatico, quello di uomo di cultura, quello di studioso delle tradizioni popolari. Intervengono Roberto Favero, e Simona Salvetti e Carlo Demarchi con la lettura scenica "Aut e Drit: l'epopea risorgimentale narrata da Costantino Nigra, uno dei grandi protagonisti dimenticati". Filosofia BIBLIOTECA CIVICA DIETRICH BONHOEFFER, CORSO CORSICA 55, ORE 17,30 Per "Filosofia e felicità", ciclo di incontri condotti da Giancarlo Ciravegna: Lo stoicismo: felicità è vivere secondo natura. Info 011/4435990. Amici dell'Arte TISANERIA CONSOLATA, VICOLO CONSOLATA 20, ORE 18 "Spezie ed infusi della felicità, tra arte e tradizioni", con Angiolamaria Rigamonti che racconterà, senza dimenticare le rappresentazioni artistiche in tema, i benefici di tisane ed infusi. Degustazioni naturali per completare l'incontro. Prenotazioni al 335/6784471. Pirandello a Coazze BIBLIOTECA CIVICA ITALO CALVINO, LUNGO DORA AGRIGENTO 94, ORE 18 "Sentiero pirandelliano a Coazze", viaggio virtuale ripercorrendo con narrazioni, immagini e musiche il sentiero realizzato nel 2001 in occasione del centenario del soggiorno di Luigi Pirandello a Coazze. Info 011/4420740. Apertura gratuita CENTRO DELLA NORMA, VIA ASSISI 6, ORE 18-19 Centro aperto gratuitamente per il "Progetto di sostegno, aiuto e di salvaguardia del benessere di ciascuno". Ingresso gratuito. Eredità di Pannunzio LIBRERIA DANTE ALIGHIERI, PIAZZA CARLO FELICE 15, ORE 18 Paolo Granzotto, Aldo A. Mola, Rolando Picchioni, presenteranno il libro di Pier Franco Quaglieni, Tiziana Conti e Anna Ricotti "Liberali puri e duri. Pannunzio e la sua eredità", coordinerà Jas Gawronski. Info www.centropannunzio.it. Lavorare alla Brossaca MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI, VIA GIOLITTI 36, ORE 18 Inaugurazione della mostra "Lavorare alla brossasca. Di miniere, minerali e minatori", curata e realizzata dalla Fondazione per le Società di Mutuo Soccorso della Regione Piemonte e dalla Sezione di Mineralogia, Petrografia e Geologia del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. In occasione dell'apertura della mostra si terrà la presentazione del volume scritto da diversi autori "Intorno a una bandiera", riguardante la storia della Società di Mutuo Soccorso dei Minatori di Brosso e l'emigrazione dei suoi soci. Interverrà il Coro Bajolese, che eseguirà i canti di miniera tratti dal CD "Al lampo delle mine". La mostra sarà visitabile fino al 9 aprile, con orario 10-19 tutti i giorni, chiuso il martedì. Info 011/4326354. Comicoterapia LABORATORIO PATCH FANS, VIA ANDORNO 34, ORE 18 Un breve corso di pratica guidata cercherà di farvi avvicinare alla Comicoterapia, un mix di espressione teatrale, tecniche della comunicazione e terapia del ridere. Prenotazione consigliata. Info 340/5263010. Giallo & Nero FNAC TORINO CENTRO, VIA ROMA 56, ORE 18 L'Associazione i Colori del Libro, Club Giallo&Nero: "Inquieta California": Massimo Romano, critico letterario e scrittore, parlerà di Philip Marlowe e della Los Angeles di Raymond Chandler. Introduce l'incontro Maria Teresa Gatti. Ingresso libero e gratuito. Info 011/5516711. Orientamento MISSIONI CONSOLATA, VIA CIALDINI 4, ORE 21-23 "In cammino con l'umanità", lunedì di orientamento al mondo di oggi ascoltando l'eco di voci lontane. Gerolamo Fazzini analizza l'aspetto socio-politico. Info 333/3339205 o redazione@rivistamissioniconsolata.it. Dialoghi scomodi CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 21 Per "Dialoighi scomodi. Parole in via d'estinzione", incontro su "Responsabilità", ne parlano lo scrittore Eraldo Affinati, il filosofo Giacomo Marramao, lo storico Gianni Oliva e il magistrato Piercamillo Davigo, conduce Ettore Boffano. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Info www.circololettori.it. Trilogia italiana CHIESA DI SANTA PELAGIA, VIA SAN MASSIMO 21, ORE 21 "Trilogia Italiana" è un tris di appuntamenti per in nome della riscoperta e rilettura di alcuni dei più significativi e attuali autori italiani, in un progetto a cura di Laura Salvetti Firpo. Si comincia con Gianni Vattimo, che presenta il suo ultimo libro "Non essere Dio, un'autobiografia a quattro mani", affiancato da Laura Salvetti Firpo, e l'attore Gabriele Ciavarra. Info 011/787780 o www.viartisti.it. Mobbing CIPES, VIA SANT'AGOSTINO 20, ORE 21 Incontro Gruppo di Mutuo Aiuto, con assistenza di Giuseppe Mitola. Partecipazione gratuita. Info 011/5176332. Parlare in pubblico LUDOS TEATRO, CORSO BRIANZA 26, ORE 21 Realizzare una Comunicazione efficace, vuol dire occuparsi necessariamente di espressività del comunicare. La scena teatrale rappresenta il training fondamentale per ogni aspirante comunicatore: corso di base per persone che vogliono migliorare la propria comunicativa ed affrontare un pubblico. Consigliata prenotazione; info 346/1503736 o ludos@freemail.it. Giuliana Sgrena SOCIETÀ EDMONDO DE AMICIS, CORSO CASALE 134, ORE 21 Nell'ambito della serie di iniziative promosse e organizzate dalla neo-centenaria S.O.M.S. E. DeAmicis, si svolgerà un incontro con la giornalista e scrittrice Giuliana Sgrena, coordinato da Vera Schiavazzi. MARTEDI' 10 Mud SALA INCONTRI, VIA PERUGIA 56, ORE 9-13 E 14-18 La Camera di commercio di Torino propone degli incontri sulle modalità di compilazione del MUD a seguito dell'entrata in vigore del DPCM 2 dicembre 2008. Gli appuntamenti sono organizzati in sessioni di mezza giornata differenziate sulla base dei destinatari. La partecipazione a ogni sessione ha un costo di 50 euro + Iva. Info 011/5716951 o informazione.ambientale@to.camcom.it. Martedì Culturali CENTRO CHANTAL, VIA PERAZZO 7, ORE 15,30 "Quando borbottavano le masche (L'antico sapere popolare piemontese e la tradizione provenzale)", relatore Roberto Rosso. Regio dietro le quinte TEATRO REGIO, PIAZZA CASTELLO 215, ORE 15,30 "Il Regio dietro le quinte - itinerari segreti di un grande teatro d'Opera", visita guidata al teatro. Ingresso 5 euro. Info 011/8815557. Notaio BIBLIOTECA CIVICA CESARE PAVESE, VIA CANDIOLO 79, ORE 16,45-19,45 Il Notaio è un libro aperto: servizio di consulenza gratuita al cittadino. Info 011/4437080. Officina dei classici BIBLIOTECA CIVICA VILLA AMORETTI, CORSO ORBASSANO 200, ORE 17,30 Appuntamento con "Le figure di Andromaca e Fedra nelle Tragedie di Racine", a cura di Anna Rita, con interpretazione scenica nel testo originale di Patricia Le Goff. Info 011/4438604. Natura sullo schermo BIBLIOTECA CIVICA CESARE PAVESE, VIA CANDIOLO 79, ORE 17,30 Appuntamento per bambini e adulti, in collaborazione con il Gruppo rete-eco dell'associazione Il girasole: "L'uomo e gli altri animali", documentario di Moriconi, Vallino, Ribezzo. Info 011/4437080. Operazione Walkiria CENTRO PANNUNZIO, VIA MARIA VITTORIA 35/H, ORE 18 Ubaldo Giuliani-Balestrino presenterà il libro di Luciano Garibaldi "Operazione Wlakiria. Hitler deve morire", alla presenza dell'autore. Introdurrà Francesco Spiga. In apertura Pier Franco Quaglieni, in occasione del 10 febbraio, giorno del ricordo, renderà omaggio alle vittime delle foibe e ricorderà l'esodo Istriano e Giuliano- Dalmata. Info www.centropannunzio.it. Egg 2.0 FNAC TORINO CENTRO, VIA ROMA 56, ORE 18 Egg 2.0 è un laboratorio di ricerca di comunicazione con l'obiettivo di selezionare giovani talenti creativi, presentazione insieme a Marco Berry, Johnson e Michael Righeira, con interventi di Giorgio Risi e Guido Avigdor, partner di Egg 2.0. Ingresso libero e gratuito. Info 011/5516711. Processo BR CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 18 Presentazione della riedizione, a trent'anni dalla pubblicazione, del "Diario di una giurata popolare al processo delle Brigate Rosse", di Adelaide Aglietta, con premessa inedita di Adriano Sofri e prefazione di Leonardo Sciascia. Intervengono Gianni Oliva, Antonio Rossomando, Paolo Borgna, Gian Paolo Zancan, Diego Novelli, Giorgio Rosenthal e Cristina Marchiaro Cerchio, Alessandro Melano, Bruno Mellano, introduce Igor Boni. Inoltre saranno presenti Francesca e Alberta Rocca, figlie dell'autrice. Info www.associazioneaglietta.it. Parlando d'Opera SALA MARIO OPERTI, CORSO SIRACUSA 213, ORE 18 Per "Parlando d'Opera", conferenze sulla stagione d'opera del Teatro Regio, Giorgio Gualerzi e Giuseppe Parisi intervengono su "La voce più ricca di armonici: il basso". Info 011/4435263. Pellediluna BIBLIOTECA CIVICA ALBERTO GEISSER, CORSO CASALE 5, ORE 18,30 Enrico Lupano presenta il suo romanzo "Pellediluna", breve e intensa, una storia sull'amore che spaventa e che attrae, come una falena è attratta dalla fiamma che la brucerà. Info 011/8196706. Yoga CENTRO BUDDHA DELLA MEDICINA, VIA CENISCHIA 13, ORE 19-21 In questo corso i praticanti apprendono metodi di rilassamento fisico e psichico cui seguono specifiche tecniche di concentrazione e meditazione. Info 011/355523 o 011/3241650. Templari a Torino CHIESA SANTA CRISTINA, PIAZZA SAN CARLO, ORE 19,45 Un itinerario alla scoperta di fatti misteriosi legati agli antichi Custodi del Tempio, i Templari. Costo 10 euro. Info e prenotazioni 011/853670 o www.barburin.com. Racconto fotografico UNIONE CULTURALE ANTONICELLI, VIA BATTISTI 4/B, ORE 20,30-22,30 Seminario in cinque incontri di Dario Lanzardo su "Il racconto fotografico": proiezione ragionata su "Il racconto fotografico attraverso due immagini". È gradita la prenotazione. Info 011/5621776 o info@unioneculturale.org. Scuola di famiglia ISTITUTO SOCIALE, CORSO SIRACUSA 10, ORE 20,45-22,30 Incontro "Padri e madri si diventa? La differenza di genere come risorsa educativa". Info 011/8138711 o www.vssp.it. Conferenze Esprimersi SEDE UNITRE, CORSO FRANCIA 27, ORE 21 Per il corso di cultura medica e psicologica 2009, Paola Saracco interviene sul tema "La famiglia del paziente psichiatrico", coordina Patrizia Donà. Ingresso libero. Info 011/4343700. Reiki CENTRO YOGA SAMADHI, VIA TRIPOLI 181, ORE 21-23 Per chi e' Iniziato al Reiki e vuole Scambiare Trattamenti. Per chi desidera conoscere e ricevere gratuitamente un Trattamento. Info 347/4278055 o mtluce@virgilio.it. Comunicazione seduttiva CAFFE' ROMA, VIA MAGENTA 49 BIS, ORE 21 Il Centro Studi Comunicazione organizza una lezione su "Conoscere la Comunicazione Seduttiva per mettere fine agli amori disastrosi". Info 333/1511703 o www.laseduzione.altervista.org. Martedì sera CENTRO CONGRESSI AGORA', VIA FANTI 17, ORE 21,15 Serata dedicata a "L'ombra e la luce. La mia lotta contro il male": Dario Cresto-Dina e Luca Ubaldeschi incontreranno il professor Umberto Veronesi autore dell'omonimo libro, che verrà messo in vendita a condizioni di particolare favore. MERCOLEDI' 11 Global Warming TEATRO ISTITUTO SANT'ANNA, VIA MASSENA 36, ORE 8,30 Proiezione di "Una scomoda verità" (visione in lingua originale) e dibattito sul documentario di Al Gore; alle 10,45 "Cambiamenti climatici: conoscenze attuali e scenari futuri", interverranno il prof. Francesco Barberis e il dott. Giovanni Paesano. Infine alle 12 "Che tempo fa? Studio ed interpretazione delle mappe meteorologiche", interverrà la prof.ssa Paola Bazzani. Info 339/4715907. Comicoterapia LABORATORIO PATCH FANS, VIA ANDORNO 34, ORE 9,30 Un breve corso di pratica guidata cercherà di farvi avvicinare alla Comicoterapia, un mix di espressione teatrale, tecniche della comunicazione e terapia del ridere. Prenotazione consigliata. Info 340/5263010. Igiene alimentare LABORATORIO CHIMICO CAMERA COMMERCIO, VIA CARLO ALBERTO 16, ORE 14,30-17,30 Il Laboratorio chimico della Camera di commercio di Torino organizza un corso, articolato in due giornate, la prossima il 18 febbraio, sulle nozioni indispensabili in materia di igiene alimentare. L'iniziativa è rivolta a tutti gli operatori del settore alimentare, così come previsto dal Regolamento CE 852/2004. Info www.lab-to.camcom.it/igiene. Regio dietro le quinte TEATRO REGIO, PIAZZA CASTELLO 215, ORE 15,30 "Il Regio dietro le quinte - itinerari segreti di un grande teatro d'Opera", visita guidata al teatro. Ingresso 5 euro. Info 011/8815557. Grandi conferenze FONDAZIONE ACCORSI, VIA PO 55, ORE 17 Per le grandi conferenze del Museo "Il disegno decorativo nelle collezioni del gabinetto disegni e stampe degli Uffizi", interviene Giorgio Marini, Conservatore Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi - Firenze. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Prenotazione obbligatoria. Info 011/837688 int. 3. Pensiero politico BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI, VIA LEONCAVALLO 17, ORE 17,15 Classici del pensiero politico, gruppo di lettura condotto da Cecilia Cognigni. Info 011/4431262. Incontri Lut CENTRO STUDI TEOSOFICI, VIA ISONZO 33, ORE 17,30 "Paolo di Tarso e la Gnosi", gruppo di ricerca. In inglese BIBLIOTECA CIVICA PASSERIN D'ENTRÈVES, VIA G. RENI 102, ORE 17,30 Incontri in lingua inglese condotti da Antonella Del Torchio. Info 011/4435290. Diritti al punto CENTRO INTERCULTURALE, CORSO TARANTO 160, ORE 17,30-19,30 "Diritti al punto" è un ciclo gratuito di cinque incontri realizzato in collaborazione con l'Associazione Nausicaa per approfondire le questioni legati alla cittadinanza. "Facciamo il punto della situazione: incontro con la Rete G2 - seconde generazioni", moderano Francesco Vietti e Giulia Massobrio. Info 011/4429700. Progetto Salute 2009 OSPEDALE MOLINETTE, CORSO BRAMANTE 88, ORE 18 Incontro "Il proprio servizio alla vita", interviene Pietro Buffa, direttore del carcere delle Vallette. Info 011/9874917 o 328/2171027. Diritti della terra BIBLIOTECA CIVICA DIETRICH BONHOEFFER, CORSO CORSICA 55, ORE 18 Il memoriale della collina di Andrea Griseri, interviene Franco Pezzilli, antropologo e mitologo. Info 011/4435990. Il cosmo LIBRERIA FELTRINELLI, PIAZZA CLN 251, ORE 18 Incontro con Silvio Bonometto e Piero Galeotti su "Origine ed evoluzione del cosmo e delle specie viventi. Realtà scientifiche e visioni non scientifiche", moderatore Giuseppe Murante. Info torino@uaar.it. Giuseppe Burgio FNAC TORINO CENTRO, VIA ROMA 56, ORE 18 Per il ciclo di incontri "La stanza viola" realizzato in collaborazione con il circolo GLBT Maurice, incontro con Giuseppe Burgio, autore della ricerca etnopedagogica "Mezzi maschi. Gli adolescenti gay dell'Italia meridionale", insieme all'autore interviene Gigi Malaroda. Ingresso libero e gratuito. Info 011/5516711. Psicanalisi LIBRERIA COOP, PIAZZA CASTELLO 113, ORE 18,30 Seminario sul tema "La psicanalisi vera e quella falsa", condotto dalla psicoanalista Rosa Elena Manzetti, interverranno Gian Francesco Arzente, Maria Bolgiani, Paola Bolgiani, Sergio Caretto, Silvia Morrone e Maria Laura Tkach. Slim Pilates ASSOCIAZIONE FIOR DI LOTO, VIA OROPA 105, ORE 18,30 Slim Pilates integra i preziosi esercizi di Pilates, utili a bruciare i grassi ed attivare il metabolismo, abbinandoli a Tecniche specifiche di Distensione, Stretching e Rilassamento Autogeno. Prenotazione necessaria. Info 346/2412183. RossoTango CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 19 Aperitivo RossoTango a 6 euro e a seguire, dalle 21 alle 22,30 incontro a ingresso libero. Info etnotango@libero.it o http://digilander.libero.it/etnotango. Tai Chi CENTRO STUDI OLISTICI BRAHMA VIDYA, VIA VANDALINO 82/28, ORE 19 "Tai Chi e yoga vanno in scena", presentazione - spettacolo del Tai Chi Chuan e di alcune pratiche Yoga Tradizionale, e Dinamico. Ingresso gratuito. Info 011/4119849 o 334/3145040. Make your Mark AMANTES, VIA PRINCIPE AMEDEO 38/A, ORE 19 Inaugurazione della mostra "Make your Mark" di CT e KVRZ, che trasforma in oggetto un progetto nato per essere letto distrattamente su muri metropolitani e periferici. La mostra è visitabile fino al 2 marzo con orario: lunedì - sabato ore 18-1. Ingresso libero. Info http://www.arteca.org/09-10/ct_kvrz.html. Kundalini dance CENTRO SHAKTI, VIA OSLAVIA 18, ORE 20 "Kundalini dance", laboratorio esperienziale. Consigliata esperienza minima in espressione corporea, teatro, yoga o danza (non serve saper danzare in senso tradizionale). Necessario prenotare. Info 346/2412183. Yoga integrale CENTRO BUDDHA DELLA MEDICINA, VIA CENISCHIA 13, ORE 20-22 Uno dei sistemi più antichi per lo sviluppo dell'equilibrio fisico e della conoscenza di sé, che può essere praticato con successo da chiunque e ad ogni età. Info 011/355523 o 011/3241650. Astrologia EDUCATORIO DELLA PROVVIDENZA, CORSO TRENTO 13, ORE 20-21,30 Grazia Mirti interviene sul segno del Capricorno e la Decima Casa, il successo nella vita. Info 011/4376192 o grazia.mirti@gmail.com. Scuola per genitori CENTRO INCONTRI REGIONE PIEMONTE, CORSO STATI UNITI 23, ORE 20,30 Quarta conferenza della scuola per genitori con la direzione scientifica del prof. P. Crepet. La dott.ssa Simona Sartori e la dott.ssa Serena Schiva parleranno di "Funzioni genitoriali: madri e padri a confronto". Info 011/4348076 o www.genitorando.it. Meditazione della danza ASSOCIAZIONE IBTG -SGT, VIA ANDREA DORIA 27, ORE 20,30-22,30 Incontro di danze in cerchio sul tema "Ritorno a casa", per contattare la propria voce interiore ed esplorare quali strade percorrere nel nuovo anno. Info 011/334653 o 338/1565574. Mercoledì letterario CENTRO DELLA NORMA, VIA ASSISI 6, ORE 21 Gli artisti del laboratorio per il mercoledì letterario: "L'amore presupposto", con Ernesto Rinaldi. Info http://www.psicologo-gramaglia-torino.net. Basaglia viaggi CAFFE' BASAGLIA, VIA MANTOVA 34, ORE 21 Incontro per presentare i Viaggi del 2009, con foto e responsabili pronti a rispondere alle domande. Info 347/2734202. La crisi CIRCOLO UFFICIALI DI TORINO, CORSO VINZAGLIO 6, ORE 21 Continua la serie degli incontri serali voluti dal generale Franco Cravarezza, Comandante del Comando Regione Militare Nord. L'incontro di questa sera con Mario Deaglio vuole contribuire a rispondere alla domanda che ciascuno di noi, consciamente o meno, si fa da qualche tempo "La crisi economica, a quando l'uscita dal tunnel?". L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Info 011/56034081. Paura, panico, fobie LEGOLIBRI, VIA MARIA VITTORIA 31, ORE 21 Strategie efficaci per problemi apparentemente complessi, interviene la Dott.ssa Federica Cagnoni. Info 011/888975 o www.legolibri.it. Desideri ASSOCIAZIONE SAMVEDA, VIA TIZIANO 15, ORE 21 Conferenza e dialoghi di riflessione sul tema "I desideri soddisfatti generano altri desideri", relatore M. Di Grazia. Info www.samveda.it o 335/8040934. Danzare le emozioni CENTRO SHAKTI, VIA OSLAVIA 18, ORE 21,15 Incontro incentrato sull'emotional dance, che attinge le proprie istanze dalla danza terapia bioenergetica, dall'espressione corporea, dal teatro gestuale, ma anche dalle danze tribali e rituali orientali. Info e prenotazioni 346/2412183. Avventura SERMIG - ARSENALE DELLA PACE, VIA BORGODORA 61, ORE 21,30 Paolo Fara presenta "Vienne / Praga / Budapest", con proiezione. Info www.angolodellavventuraroma.com/regioni/piemonte/piemonte.htm. GIOVEDI' 12 Evoluzionismo TEATRO ISTITUTO SANT'ANNA, VIA MASSENA 36, ORE 10,45 "L'origine delle specie di Charles Darwin", interverrà il prof. Marcello Croce; alle 12 "Cellule staminali: ricerca attuale e prospettive future", interverrà la dott.ssa Antonia Follenzi. Info 339/4715907. Torino in Braille CENTRO BENESSERE HAFA HAMMAM, VIA PORTA PALATINA 13, ORE 12-20 Il centro benessere, ospita nell'ambito di Torino in Braille massaggiatori non-vedenti ed ipovedenti, un' occasione per provare sul proprio corpo l'abilità manuale di operatori non vedenti, che aggiungono alle capacità dei massaggiatori professionisti, una più spiccata sensibilità nell'uso del tatto e delle mani. Prenotazioni allo 011/5217866. Info www.torinoinbraille.com. Memoria dei Quartieri EUT 3, VIA MILLIO 20, ORE 15 Memorie dei Quartieri è un'iniziativa frutto della collaborazione tra l'EUT e Memoro Srl, promotrice del progetto Banca della Memoria, che si propone di raccogliere in maniera spontanea le esperienze e i racconti di vita delle persone nate prima del 1940, sotto forma di brevi video-interviste e renderle fruibili tramite il web. Info 011/4435356 o www.bancadellamemoria.it. Sul filo di lana BIBLIOTECA CIVICA MIRAFIORI, CORSO UNIONE SOVIETICA 490, ORE 15,15-17,15 Letture sul filo di lana: il giovedì pomeriggio appuntamento al knit-point della Biblioteca per sferruzzare in compagnia, imparare e insegnare tecniche e punti, rilassarsi creando qualcosa di personale, ascoltare racconti letti ad alta voce. Info 011/3470637. Regio dietro le quinte TEATRO REGIO, PIAZZA CASTELLO 215, ORE 15,30 "Il Regio dietro le quinte - itinerari segreti di un grande teatro d'Opera", visita guidata al teatro. Ingresso 5 euro. Info 011/8815557. Modello Piemonte CASTELLO DEL VALENTINO, VIALE MATTIOLI 39, ORE 15,30 Convegno "Modello Piemonte: sistemi ed economie territoriali a confronto", dedicato alla rilettura critica dei modelli e dei metodi di analisi delle scienze socio economiche territoriali alla luce dell'evoluzione della società piemontese. Info 011/6666411 o www.ires.piemonte.it. Argento Vivo SALA MARIO OPERTI, CORSO SIRACUSA 213, ORE 16-18 Ciclo di conferenze di fisiologia umana "Sali, oligominerali e vitamine", condotte dalla dott. ssa Ornella Navello: "Oligominerali e vitamine: funzioni indispensabili svolte e fonti alimentari". Ingresso libero. Info 011/4435204. Economia BIBLIOTECA CIVICA LUIGI CARLUCCIO, VIA MONTE ORTIGARA 95, ORE 17 "Leggere l'economia tra storia e attualità", incontri a cura di Angelo Boccalatte: alla ricerca di un porto sicuro nel mare della finanza: dalla cassaforte alla Lehman Brothers. Info 011/4428790. Lettura PUNTO PRESTITO GABRIELE D'ANNUNZIO, VIA SACCARELLI 18, ORE 17 I giovedì della lettura: appuntamenti mensili del gruppo di lettura per un confronto sui testi scelti di volta in volta dai partecipanti; si comincia con "Una questione privata" di Beppe Fenoglio. Info 011/4439350. Matematica divertente BIBLIOTECA CIVICA ITALO CALVINO, LUNGO DORA AGRIGENTO 94, ORE 17,30 Matematica divertente e... pericolosa: dall'enigmistica alla lottologia. Per cogliere il volto divertente della matematica e scoprire gli inganni di chi vuole venderci metodi infallibili per vincere al lotto, in collaborazione con Cicap Piemonte, a cura di Luca Antonelli. Info 011/4420740. Fine dell'amore EUROSTUDIO SERVICES AND CONSULTINGS, VIA SAN QUINTINO 31, ORE 17,30 Tavola rotonda "Quando finisce un amore, l'elaborazione del lutto". Info 011/5631233. Yoga e Sutra CENTRO YOGA SAMADHI, VIA TRIPOLI 181, ORE 17,30-19 E 19-20,30 Presentazioni con prova pratica gratuita. Info 347/4278055 o marco.trambusti@gmail.com. GiovedìScienza TEATRO COLOSSEO, VIA MADAMA CRISTINA 71, ORE 17,45 Incontro "In principio era Darwin. La vita, il pensiero, il dibattito sull'evoluzionismo" con l'autore Piergiorgio Odifreddi ne parla Piero Bianucci. Ingresso gratuito. Info 011/8394913. Democrazia CENTRO INTERCULTURALE, CORSO TARANTO 160, ORE 18-20 Ciclo di conferenze "La democrazia degli altri": culture umane e democrazia, interviene Adriano Favole. Info www.biennaledemocrazia.it. Storia del Piemonte BIBLIOTECA CIVICA VILLA AMORETTI, CORSO ORBASSANO 200, ORE 18 Alessandro Barbero presenta il suo libro "La storia del Piemonte. Dalla preistoria alla globalizzazione", in collaborazione con la libreria Gulliver. Info 011/4438604. Psicanalisi BIBLIOTECA CIVICA DIETRICH BONHOEFFER, CORSO CORSICA 55, ORE 18 La sovversione della psicanalisi: l'irrinunciabile sogno di Freud, a cura dell'Associazione Culturale Scienza della Parola: Edgar Allan Poe, tra realtà e delirio. Di che cosa è fatta la realtà di cui vivono gli umani, a cura di Luciano Faioni. Info 011/4435990. Luigi Einaudi ARCHIVIO SI STATO, PIAZZA CASTELLO 209, ORE 18 Alla presenza delle più alte Autorità cittadine, provinciali e regionali si inaugurerà la mostra "L'eredità di Luigi Einaudi: la nascita dell'Italia repubblicana e la costruzione dell'Europa", che rimarrà aperta dal 13 febbraio al 26 aprile 2009. L'esposizione è stata promossa dalle due Fondazioni, di Torino e di Roma, intitolate a Luigi Einaudi. iInfo www.mostraluigieinaudi.it o 011/835656. Antichi romani CENTRO INCONTRI REGIONE PIEMONTE, CORSO STATI UNITI 23, ORE 18 Anna Bianco parlerà di "La gestione delle risorse idriche nel mondo romano", nel ciclo delle conferenze mensili dell'Associazione Amici del Museo di Antichità di Torino. Info 338/4621470 o associazione@amicimuseoantichita.torino.it. Salute CIPES PIEMONTE, VIA SANT'AGOSTINO 20, ORE 18-19,30 Dr. G. Morina interviene su "L'illusione delle medicine non convenzionali". Info 011/4310762. Psychologica LEGOLIBRI, VIA MARIA VITTORIA 31, ORE 18,30 Presentazione del libro "Dialoghi con il sogno. Incontri diurni e notturni con l'inconscio", a cura di Paolo Cozzaglio; intervengono Sergio Bettinelli e Paolo Cozzaglio, presenta Luciano Fico. Info 011/888975 o www.legolibri.it. Impara a conoscerti LA CUEVA DEL DUENDE, VIA AMALIA GUGLIELMINETTI 17/C, ORE 19 Incontro gratuito conoscitivo per chi vuole scoprire le diverse modalità per riconoscere gli stati d'ansia, prevenire lo stress e gestire gli attacchi di panico. Info e prenotazioni 347/4232695 o info@lacuevadelduende.it. Ventre dell'eroe CASCINA ROCCAFRANCA, VIA RUBINO 45, ORE 20,30 Per la rassegna "Nel ventre dell'eroe", organizzata dall'Associazione Cerchio degli Uomini, presentazione attraverso sequenze di film di stereotipi, luoghi comuni e comportamenti del maschile. Seguirà dibattito con il pubblico, moderatore Domenico Matarozzo, movie coach Michele Pasero. Info 335/7194703 o www.cerchiodegliuomini.org. Al centro della scienza TEATRO ISTITUTO SANT'ANNA, VIA MASSENA 36, ORE 20,30 Incontro sul tema della Tre Giorni della Scienza "Un nuovo sguardo sul mondo: al centro della scienza il cuore dell'uomo", visita alle mostre e concerto con l'orchestra dei musici di San Grato. Intervengono i l Prof. Vincenzo Arnone e Prof. Francesco Barberis. Ingresso libero. Info info@istituto-santanna.it. Meditazione Ngal-So CENTRO BUDDHA DELLA MEDICINA, VIA CENISCHIA 13, ORE 20,30 Percorso aperto a tutti per sviluppare conoscenza in noi stessi attraverso gli insegnamenti della tradizione tibetana Vajrayana Ngal-So. Info 011/355523 o 011/3241650. Repubblica del Congo CENTRO STUDI SERENO REGIS, VIA GARIBALDI 13, ORE 20,45 "Repubblica Democratica del Congo: la guerra mondiale africana continua", incontro con Ugo Borga, fotoreporter freelance, per analizzare le complesse origini storiche e raccontare i recenti sviluppi del conflitto, attraverso le parole di un testimone straordinario. Al termine è previsto un dibattito con il pubblico, durante ci sarà la possibilità di approfondire, insieme al relatore, alcuni temi legati al giornalismo di guerra, tra etica e azione. Info 011/532824 o www.serenoregis.org. Donne PICCOLA CASA DIVINA PROVVIDENZA, VIA COTTOLENGO 12, ORE 20,45 "Donne - il femminile nei tempi e nelle culture". A vent'anni dalla "Mulieris dignitatem" di Papa Giovanni Paolo II: "Out of place. Una storia di donna", interviene Farian Sabahi. Ingresso gratuito. Info conferenze@cottolengo.org. LibriLive CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 21 Per LibriLive - storie a lume di canzone, letture di Cristiano Cavina dal suo romanzo "I frutti dimenticati" (Marcos y Marcos), con showcase in acustico di Vasco Brondi, autore del progetto musicale Le luci della centrale elettrica. Ingresso 5 euro. Info e prenotazioni 011/4326827 o www.circololettori.it. Counseling SCUOLA DI COUNSELING, CORSO MONCALIERI 389, ORE 21 La Scuola di Counseling Analogico terrà la presentazione del corso di formazione in Counseling. Durante la serata saranno toccati argomenti come i vari approcci ipnotici, l'intelligenza emotiva e il suo linguaggio, le problematiche relazionali e come si apprende a comunicare con l'altra parte di noi stessi, per ottenere cambiamenti da tempo desiderati. Ingresso libero, gradita conferma telefonica al 347/2666402 o al 334/3209796. Pilates ATELIER BODY & FIT, CORSO MATTEOTTI 40, ORE 21 Serata di avvicinamento al Pilates. Adatto a tutti. Incontro gratuito. Info 346/2412183. Nuova fase SALA INCONTRI, CORSO CASALE 134, ORE 21 Incontro "La Nuova Fase", per coloro che sono alla ricerca di un vero Maestro vivente e di un autentica via di evoluzione spirituale. Prenotazione obbligatoria. Info 334/1013979. MOSTRE Serenant et Illuminant PALAZZO BAROLO, VIA CORTE D'APPELLO 22 In occasione dei 100 anni di fondazione della Casa editrice Sei, la mostra "Serenant et Illuminant. I grandi libri illustrati per l'infanzia della SEI (1908 - 2008)" sarà visitabile fino al 26 aprile, col seguente orario: lunedì - venerdì 9,30-12,30 e domenica 15,30-18,30. Ingresso libero. Info 011/3716661 o info@fondazionetancredidibarolo.it. Tutte le mostre MUSEO REGIONALE SCIENZE NATURALI, VIA GIOLITTI 36 La mostra "L'invenzione delle stelle. Omaggio a Galileo", che ospita le opere di tre artisti Lino Minneci, Silvia Pisani e Pupino Samonà, sarà visitabile fino al 1° marzo. "Alla ricerca di altre nevi. Una spedizione alle porte del Tibet" sarà visitabile fino al 28 febbraio e la mostra itinerante "Wildlife Photographer of the Year" sarà aperta fino al 15 marzo. Orario 10-19 tutti i giorni, chiuso il martedì. Info 011/4326354. Mostra sul pane BIBLIOTECA DELLA REGIONE, VIA CONFIENZA 14 È stata prorogata fino al 27 febbraio l'esposizione della mostra "Il pane: arte, vita e salute", rassegna delle diverse tipologie di pane, realizzata in collaborazione con l'Unione regionale e l'Associazione provinciale Artigiana dei Panificatori. Ingresso libero: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Info 011/5757371. Possibilità di un'isola ASSOCIAZIONE BARRIERA, VIA CRESCENTINO 25 "La Possibilità di un'Isola" è progetto che si pone l'obiettivo di far emergere le pieghe di contraddizione che caratterizzano il territorio del quartiere Barriera di Torino, che ha una forte incidenza di urbanizzazione e di immigrazione. Il risultato è stata una enorme compagine di fotografie in cui ciò che più spicca è la costante presenza di soggetti specifici: i palazzi. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 4 marzo, con orario: da lunedi a venderdi 15-19 e sabato 10-13. Info 011/2876485. Silenzi metafisici BIBLIOTECA CIVICA ITALO CALVINO, LUNGO DORA AGRIGENTO 94 "Silenzi metafisici", mostra di pittura di Luca Guglielmo, fino al 14 febbraio. Info 011/4420740. Luci sulla città ARCHIVIO STORICO DELLA CITTÀ DI TORINO, VIA BARBAROUX 32 Fino al 10 aprile l'argomento affrontato dai documenti esposti è "Luci sulla città": disegni, fotografie, volumi che ripercorrono i momenti salienti attraverso cui le buie e pericolose contrade torinesi dal Seicento si sono trasformate in strade illuminate e più rassicuranti. Orario: da lunedì a venerdì, 8,30-16,30, escluso festivi. Ingresso libero. Info www.comune.torino.it/archiviostorico o archivio.storico@comune.torino.it. Ebrei piemontesi ARCHIVIO DI STATO DI TORINO, VIA PIAVE 21 La mostra "Un secolo, due primavere. Gli ebrei piemontesi nella società contemporanea 1848 - 1948" sarà visitabile fino al 20 febbraio col seguente orario: da lunedì a sabato, ore 9,30-14, mercoledì, 9,30-18. Info 011/8131230 o 347/4891662. Goya BIBLIOTECA NAZIONALE UNIVERSITARIA, PIAZZA CARLO ALBERTO 3 La mostra "Goya: i disastri della guerra" sarà visitabile fino al 28 febbraio, col seguente orario: lun, mer, ven e sab 10-13; mar e gio 10-18. Info 011/8101113 o www.bnto.librari.beniculturali.it. Presepi di Cracovia MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA, PIAZZALE MONTE DEI CAPPUCCINI 7 La mostra dedicata a "I presepi di Cracovia" è accompagnata da una catalogo, edito nella collana dei Cahiers Museomontagna, in versione bilingue italiano e polacco. Visitabile fino 15 marzo, orari: 9-19, escluso lunedì. Info 011/6604104. Cecenia MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA, CORSO VALDOCCO 4/A La mostra "Cecenia. Una guerra e una pacificazione violenta", dedicata a Anna Politkovskaya, sarà visitabile fino al 22 febbraio. Info 011/4361433 o www.museodiffusotorino.it. VARIE Computer CENTRO INCONTRO, STRADA BERTOLA 111 Venerdì 13 prende il via il corso base gratuito di computer: la sessione diurna si terrà ogni mercoledì dalle 10 alle 12 e la sessione serale dalle 21 alle 23. Info e prenotazioni 011/2733388. Pilates FISIOPILATES, CORSO MONCALIERI 203 Sono ripartiti i corsi e le lezioni private di mat, con macchinari Balanced Body e pilates musicale; livelli di difficoltà diversi in base alle singole esigenze, equipe multidisciplinare altamente qualificata (formazione Covatech, Balanced Body, fisioterapista, osteopata, dottore in scienze motorie, preparatore atletico professionista), orario studio 8-21 dal lunedì al venerdì. Si riceve su appuntamento, per info 011/6618468 o www.fisiopilates.it. Tour dell'architettura sacra TURISMOTORINO, PIAZZA CASTELLO 161 (ANGOLO VIA GARIBALDI) Tutti i sabati, sino al 21 febbraio, con partenza alle ore 16 dalla sede di Turismo Torino, si svolge un caratteristico tour alla scoperta di alcune tra le più belle chiese di Torino, dalle barocche San Lorenzo, Cappella dei Mercanti e Santa Teresa, fino alle originali chiese gemelle di Santa Cristina e San Carlo sull'omonima piazza. Percorso: partenza piazza Castello - chiesa di San Lorenzo (interno), Piazzetta Reale, Duomo (interno), piazza IV marzo, via Milano, via Corte d'Appello, via Bellezza, via Garibaldi, cappella Mercanti e Banchieri (interno), chiesa Santi Martiri (esterno), via Botero, via Monte di pietà, via San Tommaso, via Santa Teresa, chiesa di Santa Teresa (esterno), piazza San Carlo, Chiese gemelle (esterno). Costi: Il prezzo del tour, è di 8 euro, 6,50 euro per i possessori di Tpc, Abbonamento Musei 2009 soci Fnac, Coop , Tci, Aci Show Your Card e Pleinair. Per i bambini minori di 12 anni la visita è gratuita. Informazioni e prenotazioni: tel. 011/535.181 - www.turismotorino.org Acting for camera DISTRETTO CINEMA, VIA RAGUSA 23/C Nel weekend del 7 e 8 febbraio, Danny Lemmo, docente e membro onorario dell'Actors Studio di New York, terrà un seminario intensivo di recitazione sul Metodo Strasberg. Al workshop possono partecipare un numero limitato di persone; il corso comprende inoltre una sessione di "Acting for camera", che prevede l'analisi del testo e la creazione di un personaggio al fine di sostenere un'audizione filmata. Info e iscrizioni info@distrettocinema.com o 011/3140616. Abbonamento per innamorati INFOPIEMONTE, VIA GARIBALDI 2, TEL. 800/329329 Anche quest'anno l'Abbonamento Musei Torino Piemonte fa l'occhiolino agli innamorati in occasione della promozione di San Valentino che, dal 10 al 14 febbraio, permette di acquistare la tessera a prezzo scontato: chi possiede l'Abbonamento Musei Torino Piemonte 2009 può acquistare la tessera per il partner a 40 euro invece di 45; i ridotti (sotto i 26 anni e over 65) sono a 25 euro invece di 28. Le coppie possono acquistare due Abbonamenti al prezzo speciale di 80 euro invece di 90; a 50 euro invece di 56, se entrambi ridotti. Gli Abbonamenti in promozione possono essere acquistati anche alla GAM in via Magenta 31 e alla Fnac, nei negozi di via Roma 56 e alle Gru di Grugliasco. Butler per 24 ore ASSOCIAZIONE ITALIANA MAGGIORDOMI, WWW.TOURGUIDE.IT E WWW.MAGGIORDOMI.IT L'Associazione Italiana Maggiordomi promuove una nuova iniziativa: il servizio maggiordomo personale per 24 ore, in occasione del prossimo San Valentino. Nella settimana dal 7 al 15 febbraio sarà possibile "affittare" il servizio maggiordomo anche per sole 24 ore, per rendere speciale una giornata o per regalare un aiuto indispensabile. Info butler@tourguide.it o 011/5221107. Orari bagni pubblici BAGNI PUBBLICI, VIA LUSERNA DI RORÀ 8 In funzione da fine gennaio, questi locali offriranno ai cittadini diversi servizi quali il bagno turco, l'hammam e diverse sale per attività e momenti multiculturali. Orari apertura: donne, giovedì 10-15 e sabato 10-14; uomini, lunedì 12-18,30, mercoledì 12-18,30, venerdì 10-15 e domenica 10-14. Risparmio energetico INFORMA 8, VIA ORMEA 45 A San Salvario apre lo sportello per il risparmio energetico, in collaborazione con l'Associazione Legambiente Volontariato Ecopolis Torino. Orari d'apertura: lunedì, mercoledì, giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16; il martedì dalle 9 alle 13 e il venerdì dalle 9 alle 14. Info 011/4435837 o 011/4435824. Disoccupati BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI, VIA LEONCAVALLO 17 Corsi gratuiti per disoccupati over 25 per il conseguimento della patente europea del computer, in collaborazione con la Casa di Carità. Arti e mestieri. Info e iscrizioni 800/901162 e 011/2212611. Canto Gregoriano LA CORALE LAUS TRINITATI, VIA COTTOLENGO 13/A La Corale cerca nuovi coristi/e maggiorenni. L' invito è rivolto anche a chi non lo ha mai cantato. Le prove di canto si tengono tutti i mercoledì alle 17. Info 011/703670. Regia video SCUOLA SERGIO TOFANO, VIA PO 43 "La formazione del regista", nuovo corso di regia video, con nozioni di montaggio e fonica, rivolto a maggiorenni, senza limiti di età e a numero chiuso. Prerequisito tecnico da parte del candidato: il possesso di una telecamera semiprofessionale e di un computer per i montaggi. Info 333/9051012, formazioneattore@lasinovola.it o www.lasinovola.it. Terza età e pc ASSOCIAZIONE EURO3, VIA VERDI 7 Proseguono le iscrizioni ai corsi di computer e lingue (inglese, francese e spagnolo), organizzati dall'Associazione Euro3 per un pubblico adulto e per le persone della Terza Età. Info 011/8129772 o scuola.eurotre@email.it. Aspiranti cabarettisti SPAZZI, VIA VIRLE 21 I provini rivolti gli aspiranti concorrenti per il XVIII Festival Nazionale del Cabaret si svolgeranno da novembre ad aprile, nell'ambito dell'iniziativa Laboratorio Trovariso. Sessioni: venerdì 13 e venerdì 27 febbraio, venerdì 13 e venerdì 27 marzo, venerdì 10 e venerdì 24 aprile. Info www.festivalnazionaledelcabaret.it. Corsi per migranti BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI, VIA LEONCAVALLO 17 Percorsi di formazione e perfezionamento rivolto a cittadini immigrati di informatica, lingua inglese, italiano professionale scritto, lingua italiana per il lavoro, conversazione in lingua italiana. Appuntamenti il martedì e mercoledì, ore 14-15; martedì e giovedì, 19-19,30. Info 346/6813717 o www.progettolavita.jimdo.com. Bibliomigra BIBLIOTECA CIVICA ITALO CALVINO, LUNGO DORA AGRIGENTO 94 Libri e riviste dal mondo, biblioteca itinerante multilingue, a cura dell'associazione Arteria. Martedì e giovedì dalle 10 alle 13 appuntamento in piazza della Repubblica (fronte Palafuksas); ogni mercoledì, dalle 9 alle 12, presso l'Asl in lungo Dora Savona; ogni giovedì dalle 15 alle 18, presso la Scuola Parini (in corso Giulio Cesare angolo corso Emilia); il secondo e quarto sabato del mese, tra le 9,30 e le 12,30, al mercato del Balon (via Borgo Dora ang. via Andreis) e la seconda e quarta domenica del mese presso la Chiesa romena ortodossa in via Cigna, dalle 9 alle 12, e e presso il mercato del pesce a Porta palazzo, dalle 12 alle 15. Info 011/4420740. Biglietto multimuseo WWW.FONDAZIONETORINOMUSEI.IT La Fondazione Torino Musei propone un biglietto unico che consente l'accesso a Gam, Palazzo Madama, MAO e Borgo e Rocca Medievale, tariffa intera 14 euro, ridotta a 11. Il biglietto ha la validità di un mese dalla data di emissione. Gruppoanalisi applicata ACRIPELAGO, VIA FABRO 8 Il centro nasce per venire incontro alle necessità di chi si trova ad affrontare i cambiamenti della vita in una società che cambia a ritmo vertiginoso. Con interventi individuali e di gruppo Arcipelago risponde alle diverse forme e manifestazioni del crescente disagio socio-esistenziale che si manifesta nei diversi momenti del ciclo di vita di ogni persona. Info: 011/7640440, www.centroarcipelago.org. Arte...mente anziani UFFICIO CULTURA E TEMPO LIBERO, CORSO VERCELLI 15, Fino a maggio 2009, per i cittadini over 60 prioritariamente residenti in Circoscrizione: corsi di interazione musicale "Over 60", progetto yoga e salute, corso di yoga per over 60 e progetto stelle d'argento, teatro alla Sette. Info 011/4435759 o www.comune.torino.it/circ7/pagine/artemente.htm. Dama CIRCOLO DE ANGELI, VIA FOLIGNO 106 Vuoi imparare a giocare a dama, cimentarti con dei veri campioni? Appuntamento tutti i giovedì dalle ore 21. Info 340/0917688. Una casa per i giovani SANTE' ONLUS, CORCO BITTORIO EMANUELE II 2, TEL. 011/2072846 Santé - Associazione Psicologico Culturale Onlus è uno spazio di socializzazione, integrazione e formazione per favorire la crescita dei bambini e dei ragazzi, promuovere la costruzione del loro progetto personale, lo sviluppo degli interessi individuali, la nascita dello spirito di gruppo. Orario dal lun al sab 9-19. Info www.santeonlus.org. Nomadi I RAGAZZI DEL 50, STRADA DELLA PRONDA 66/4 Il Nomadi Fans Club "Vagabondi della Mole" sono un Gruppo di amici che si riunisce per parlare di musica, ma anche di solidarietà, ogni mercoledì sera dopo le 21. Info 345/2138325. Sportello donna CIRCOSCRIZIONE 7, CORSO VERCELLI 15 È attivo uno sportello di ascolto psicologico, ogni lunedì dalle 17 alle 19. Per fissare gli appuntamenti telefonare al numero 011/4434541. Il servizio è gratuito. Inoltre è a disposizione ogni venerdì, dalle 15 alle 18, un servizio gratuito di consulenza legale per donne italiane e migranti. Info e appuntamenti allo 011/4435751, dal lunedì al venerdì, ore 9-12,30. Info www.almaterratorino.org o www.retedonna.it. Sportello anti-mobbing ASSOCIAZIONE RISORSA ONLUS, VIA SANT'AGOSTINO 20 Ogni lunedì alle 21 i componenti del gruppo si incontrano per ascoltare e analizzare i problemi psicologici di chi sta subendo o ha subito mobbing. Info 011/5176332. Appuntamenti in Scatola SPAZIO INCONTRI, CORSO VENEZIA 11 Ogni venerdì alle 21,30 appuntamento per riscoprire il piacere del gioco da tavolo. Appuntamento organizzato con la partecipazione dei ragazzi di GiocaTorino, Lords of Dragon, TreEmme e Una Mole di Dadi. Sportello per migranti ASSOCIAZIONE MUNAY, VIA SANT'ANSELMO 3/D, TEL 349/5451390 L'Associazione Munay è federata al Centro delle Culture, organizza presso la propria sede uno Sportello legale gratuito per consulenze in materia di immigrazione (permessi di soggiorno, lavoro, salute ed assistenza medica, scuola e formazione professionale). Apertura: lunedì ore 19-20,30. Info 349/5451390 o www.centrodelasculturas.it. GITE A spasso nella 9 EUT 9, VIA BOSSOLI 72/A L'Ecomuseo 9 in collaborazione con l'Associazione Turistica Torinese, propone tre visite guidate nel quartiere, della durata di due ore circa ciascuna. Numero partecipanti minimo 15, massimo 25. La prima, "Dalla fabbrica del Lingotto a Eataly", il 14 marzo alle 10; la seconda, "Scoprire e riscoprire Italia '61", il 4 aprile e il 30 maggio alle 10,30, la terza, "Dai mercati generali al Lingotto", il 9 maggio alle 10. Info e prenotazioni 347/7574366. Merenda Reale TURISMO TORINO E PROVINCIA, 011/.535181 O INFO.TORINO@TURISMOTORINO.ORG Ritorna la Merenda Reale, il rito tanto amato dai regnanti di Casa Savoia. Sabato 7 Ivrea, Tisaneria Linneana; sabato 14, Ceresole Reale, Salone del Grand Hotel; domenica 15, Balme, Antico Albergo Camussot, Candia Canavese, Corte agricola del Castello; sabato 21, Masino, Castello, Torino, Caffè Reale; domenica 22 febbraio, Ciriè, Palazzo D'Oria; sabato 28 febbraio, Pinerolo, Pasticceria Galup; domenica 1 marzo, Balme, Antico Albergo Camussot; Ivrea, Officina Morenica; sabato 7 marzo, Torino, Caffè Reale; domenica 8 marzo, Candia Canavese, Corte agricola del Castello, Lanzo Torinese, Tisaneria Tempo per Thé; sabato 14 marzo, Masino, Il Ristoro del Castello; Torino, Caffè Reale; domenica 15 marzo, Frossasco, Museo del Gusto; Masino, Il Ristoro del Castello; Verrua Savoia, Fortezza. La Merenda Reale ha luogo alle ore 15,30 e 17,30. Il prezzo per persona varia dagli 8 ai 15 eruo. La prenotazione è obbligatoria entro le ore 17 del giorno precedente. Info 011/535181. Basaglia viaggi CAFFE' BASAGLIA, VIA MANTOVA 34, ORE 21 Proposte viaggi per il 2009: Mali dal 24 ottobre al 15 novembre, prenotazioni entro il 10 settembre; Marocco 11-19 aprile, iscrizioni entro il 28 febbraio; Messico dal 31 luglio al 23 agosto, iscrizioni entro il 30 aprile e Socotra dal 4 al 15 marzo, iscrizioni entro il 28 febbraio. Info 347/2734202. Verona e Venezia CTS BAGUS, CORSO SAN MAURIZIO 6 Mobigiò mobilità giovanile ed Erasmus torino organizzano una gita a Verona + Carnevale di Venezia nel weekend del 14 e 15 febbraio. Info 011/8122470 o info@mobigio.com. Mosca ASSOCIAZIONE CULTURALE RUSSKIJ MIR, VIA CERNAIA 30 Viaggio culturale a Mosca - Dalle torri del Cremlino ai grattacieli di Moscow City - dal 5 al 12 luglio. Il programma dettagliato può essere ritirato in segreteria o richiesto via mail a russkij@arpnet.it. Info 011/547190 o www.arpnet.it/russkij. Vision Joven ASSOCIAZIONE CULTURALE MASÀLA, ASSOCIAZIONEMASALA@KATAMAIL.COM L'Associazione Culturale Masàla organizza uno Scambio Internazionale bi-laterale dal 3 al 12 aprile a Benalmadena (Malaga), in Spagna. Lo scmabio è rivolto ai giovani dai 16 ai 25 anni. Messico e Armenia CTC, PIAZZA BERNINI 16 Dall'11 al 15 marzo "Roma e i percorsi antichi"; Armenia dal 9 al 17 aprile e Turchia; e Treviso il 7 e 8 marzo, per visitare la mostra sul Canaletto. Info e prenotazioni 011/5604183, info@assoctc.it o www.assoctc.it. Mostre ASSOCIAZIONE CULTURALE CONFINE VARIABILE Organizza visite guidate: "Turner e l'Italia" (Ferrara, 15 febbraio); "Magritte. Il mistero della natura" (Milano, 21 febbraio); "Peggy Guggenheim e la nuova pittura americana (Vercelli, 1° marzo). Aperte le iscrizioni. Gruppi di 15 partecipanti. Info: 328-6735752; www.allegrettiarte.com Rimini RAGGIUNGERE TOUR OPERATOR, CORSO FIUME 10 Rimini: arte, storia, cinema e cultura, dai Malatesta a Federico Fellini, viaggio esclusivo in programma dal 14 al 16 marzo. Info e prenotaizoni 011/6604261 o www.raggiungere.net. Inverno/Primavera MGM VIAGGI, VIA GIOLITTI 45 "Vacanza Romana" dal 26 al 28 febbraio; veglione di Carnevale a "Il Ciocco" e sfilata dei carri di Viareggio dal 28 febbraio al 01 marzo; "Invito a Venezia al Circolo Ufficiali" per l'inaugurazione della mostra "I miei sogni di Venezia" di Anna Brogarelli, dal 24 al 26 aprile; Pasqua in Campania dal 09 al 14 aprile. Info 011/8177629. Palinuro EPIC SOUL, TEL. 349/8271794 O MAIL INFO@SALERNOINCOMING.IT Epic Soul Weekend, dal 22 al 24 maggio nell'incantevole scenario di Palinuro: due giorni dedicati alle sonorità di tutto lo spettro della soul music miscelati al profumo del mare ed alla genuinità del Cilento. Tutto incluso a 250 euro. Pine Cay EQUINOXE, VIA DEI MILLE 18 Equinoxe propone splendidi soggiorni nell'isola privata di Pine Cay a Turks & Caicos, arcipelago a sud delle Bahamas composto da 40 piccole isole di sabbia bianca finissima di cui solo 9 sono abitate. Su una di queste, armoniosamente immerso nella natura, sorge l'esclusivo resort Meridian Club. Proposte per i soggiorni dal primo aprile sino al 31 luglio. Info e prenotazioni www.equinoxe.it o 011/8185270. Sulla neve WWW.NEVECINQUE.IT, INFO@NEVECINQUE.IT Settimana bianca di Carnevale in Alto Adige, presso il comprensorio Plan De Corones/Dolomitisupersky, dal 15 al 21 febbraio, in hotel 4 stelle, con beauty farm. Prezzo speciale 430 euro. Info info@nevecinque.it. Carnevale di Venezia VIAGGI ELIANTO, VIA DELLA MISERICORDIA 6 Il 14 e 15 febbraio si festeggia il Carnevale a Venezia, ultimi posti disponibili; il 22 febbraio gita a Milano, con visita alla mostra di Magritte "Il mistero della natura"; sabato 7 febbraio alle 10 visita guidata al museo MAO; venerdì 27 febbraio alle 16 visita guidata a Palazzo Madama. Info 011/5612818. Tour guidati TORINGIRANDO@YAHOO.IT, TEL 333/6791750. Giri guidati ideati e condotti dalla guida Micaela: "Signorsì", sui corpi militari di Venaria (5 euro); a Torino (10 euro) "Rol è ancora con noi" sul sensitivo torinese, "Seduzione e civetterie di donne alla conquista del Re", "Torino inglese e piccola Parigi", curiosità inglesi e francesi in città; "Torino proibita", tour trasgressivo su scandali e proibizioni del passato; "Il malatour", sulla mala di un tempo e ancora "Penne d'oro del Piemonte" su Pavese e Salgari, e "Torino elegante capitale alla moda". Info toringirando@yahoo.it o http://it.geocities.com/guideinterpretintorino. Torino nello zodiaco RAFFAELA PALMA, WWW.CAUS.IT "Torino nello Zodiaco" è un nuovo e interessante percorso per le vie di Torino alla scoperta dei segni zodiacali esterni agli edifici del capoluogo subalpino. Ideato da Raffaele Palma con fotografie di Norberto Tosetti e progettazione internet di Flavio Portis, il percorso è scaricabile dal sito www.caus.it, con tanto di mappa. Una breve introduzione al singolare itinerario, aiuterà gli interessati esploratori alla comprensione e alla individuazione di questi dettagli architettonici tipici di Torino. CONCORSI Un Parco di Giochi PARCO NATURALE COLLINA TORINESE, STRADA FUNICOLARE 55 Nell'ambito delle attività di educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile promosse e organizzate dal Centro Visite del Parco Naturale della Collina Torinese è stato indetto il concorso "Un Parco di Giochi", che vuole stimolare la realizzazione di una serie di giochi proposti dagli alunni delle classi che hanno partecipato ad attività di educazione ambientale presso le Aree Protette del Parco Naturale della Collina Torinese. Il concorso prevede due sezioni: scuola dell'infanzia e primo ciclo della scuola primaria; secondo ciclo della scuola primaria e scuola secondaria. Il termine per poter partecipare è il 23 maggio. Info 011/8903667 o http://www.collinatorinese.com/it/progetto-infea/un-parco-di-giochi.html. Premio Pannunzio CENTRO PANNUNZIO, VIA MARIA VITTORIA 35H, ORE 18 È stato bandito il concorso "Mario Pannunzio 2009", con sezioni riservate a poesia, narrativa, saggistica, tesi di laurea, giornalismo, fotografia. Il bando si può richiedere a info@centropannunzio.it o è scaricabile da www.centropannunzio.it. Fiori di Campus WWW.CAMPUS-AGRICOLTURA.IT In occasione di CAMPUS, il Salone della Nuova Agricoltura, dal 26 al 29 marzo, la Regione lancia un concorso per premiare idee innovative per l'agricoltura, rivolto ad aziende agricole; imprese artigianali o piccole e medie imprese; organismi di ricerca, società di servizi, associazioni, per progetti volti a migliorare l'attività delle aziende agricole. Le idee devono essere già state realizzate. La scadenza del bando è il 28 febbraio, la documentazione è scaricabile all'indirizzo http://www.campus-agricoltura.it. Poesia ALLADIUM, WWW.ALLADIUM.IT, TEL. 0124/330300 Concorso internazionale di poesia "Alladium 2008/2009. Omaggio a Gozzano". Il premio prevede quattro sezioni: ragazzi fino a 16 anni; tema libero; tema "Le foglie" e "In cucina", poesie con tema "Cioccolato, bevanda degli dei". Scadenza 20 febbraio, premiazioni 24 maggio. Info 340/6228367. Poster_42 WWW.42BELOW.COM "Poster_42" è l'ultimo concorso ideato da 42 Below Vodka per illustrare il mondo del 42° parallelo dal quale proviene e portare anche in Italia, come all'estero, la "febbre del 42", il nuovo numero simbolo della vodka di tendenza. Provare a vincere è semplicissimo, basta creare il proprio elaborato del numero "42" nel formato 40 x 60 cm ed uploadarlo nel sito www.42below.it, entro il 19 marzo. In palio 42 premi. Premio Sergio Nicola SEGRETERIA PREMIO, VIA SCITELLARO 67 VII edizione del premio di fotografia e composizioni - antichi e nuovi mestieri, Sergio Nicola. Iscrizione e consegna opere dal 1° al 17 aprile. Info 334/2034206, www.premiosergionicola.it. Foto di Carnevale WWW.CIRCOLOFOTOPOIRINO.IT Il circolo fotografico poirinese Romolo Nazzaro organizza il 3° Concorso fotografico digitale "Fotografando il carnevale", articolato in due sezioni: bianco e nero e colore. Invio del materiale via mail a info@circolofotopoirino.it, specificando nell'oggetto "concorso fotografando il carnevale", o tramite Cd/Dvd spedito all'indirizzo Francesco Varacalli, via Cavour 23, 10046 Poirino (Torino). Termine ultimo di presentazione delle opere 21 marzo; premiazione 9 maggio. Info info@circolofotopoirino.it. Scrivilo forte BIBLIOTECA@COMUNE.NICHELINO.TO.IT "Scrivilo forte. La musica, la notte, la città": selezione di racconti inediti di giovani tra i 14 e i 25 anni per la costituzione di un osservatorio letterario giovanile piemontese. Scadenza presentazione elaborati, il 9 febbraio. Info 011/6270047 o biblioteca@comune.nichelino.to.it. Premio di poesia LIDJ ITALIA, VIA LEINI' 85 XXVII premio letterario internazionale di poesia "Ulivo d'Oro Lidh Italia 2009", sul tema "I diritti umani". Il regolamento prevede che l'opera non debba superare i 25 versi, deve pervenire in 6 copie, entro le ore 24 del 20 maggio a LIDH Italia, via Leinì 85, 10155 Torino. Info 368/3660930 o dirittiumani30@alice.it. Briciole di letteratura NOST PIEMONT, NOSTPIEMONTE@LIBERO.IT, TEL. 348/6600518 L'Associazione Nòst Piemont, in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Chivasso e della Regione Piemonte bandisce la III edizione del Premio letterario "Fervaje d' literatura (Briciole di letteratura)", articolato in quattro sezioni: poesia in lingua piemontese, narrativa in lingua piemontese, poesia in lingua italiana, narrativa in lingua italiana. Le opere devono pervenire entro il 31 marzo a: Associazione Nòst Piemont c/o Wilma Avanzato, via Baraggino 87, 10034 Chivasso. Info 011/9173020. Arti Sceniche COMPAGNIA DI SAN PAOLO, WWW.COMPAGNIA.TORINO.IT Al via la terza edizione del bando Arti Sceniche in Compagnia. I termini di presentazione delle richieste di contributo sono il 20 febbraio 2009 per le rassegne e il 27 marzo 2009 per le stagioni. Ogni ente può presentare domanda di contributo per un'unica manifestazione, che dovrà svolgersi in una delle tre regioni, Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Info www.compagnia.torino.it. La parola al pubblico TAVAGNASCO ROCK Chi vuole raccontare in 10/15 righe l'emozione della musica live può vincere due pass per l'edizione 2009 di Tavagnasco Rock, che si svoglerà in aprile. Scadenza 31 marzo. Info e regolamento: http://www.regione.piemonte.it/piemontedalvivo/palio.htm. L'Europa che vorrei FONDAZIONE PAOLO FERRARIS, VIA ADORNO 2 Il concorso letterario "Io giovane.l'Europa che vorrei.", promosso dall'Associazione Culturale Amico Libro e dalla Fondazione Paolo Ferraris di Torino, si prefigge lo scopo di continuare a rafforzare l'azione e la cooperazione con le Istituzioni dell'Unione Europea nel quadro del programma "Gioventù in azione". Sezioni del concorso: ricerca o lettera, slogan o manifesto, gioco, video e fumetto. Scadenza per la presentazione delle opere: 21 febbraio. Info www.fondazionepaoloferraris.it, amicolibro06@libero.it o info@fondazionepaoloferraris.it. Premio letterario WWW.PREMIOALBERTOTALLONE.IT, PREMIOALBERTOTALLONE@YAHOO.IT, TEL. 011/9664847 Dopo il successo dell'ultima edizione, torna il Premio Letterario Alberto Tallone, concorso per opere inedite organizzato dal Comitato Cittadino per il Centro Storico di Alpignano, con il patrocinio di Regione Piemonte e Comune di Alpignano, e la partecipazione di "Création & Poésie" di Fontaine e del "Club des Poètes" di Torino. Le opere partecipanti dovranno obbligatoriamente essere inedite e non premiate o segnalate in altri concorsi, e pervenire entro il 14 febbraio a CCCSA Casella Postale 73 - 10091 Alpignano To. Premio letterario "INEDITO 2009", CITTÀ DI CHIERI E COLLINE TORINESI E' prorogato al 6 febbraio è il termine ultimo per presentare le opere al premio letterario "Inedito 2009. Città di Chieri e colline torinesi". Cinque le sezioni in concorso: poesia, romanzi, racconti, testi teatrali e canzoni. Possono partecipare autori di qualsiasi nazionalità, le opere presentate dovranno essere in lingua italiana e inedite, ossia mai pubblicate con un editore. Info: www.ilcamaleonte.info.

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La scuola parli di diritti umani (sezione: Diritti umani)

( da "Trentino" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

«La scuola parli di diritti umani» Bridi di "Trentino onlus" all'Istituto tecnico Pilati CLES. «Quest'anno si celebrano i 60 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo: nella scuola se ne deve parlare perché è nella scuola che si vive e si crea il futuro». Così ha esordito Carlo Bridi, referente di «Trentino Solidale Onlus» per i rapporti con il mondo della scuola, introducendo l'incontro con le quinte dell'Istituto tecnico Pilati di Cles. Finora sono sei le classi di Cles coinvolte e 107 in Trentino, 10 consigli comunali e altrettanti i circoli anziani dove Bridi ha presentato questa iniziativa. «Siamo nella scuola, parliamo di istruzione, ma 116 milioni di bambini nel mondo non hanno nessuna possibilità di andare a scuola, e ben 200 milioni di bambini non godono di nessun tipo di possibile assistenza sanitaria e nella ricerca di nuovi farmaci solo lo 0,30 % dei farmaci brevettati negli ultimi 20 anni di ricerca interessano le malattie che colpiscono quasi esclusivamente il Sud del mondo», ha proseguito Bridi. Ma in ballo ci sono tante altre questioni, dall'acqua (un miliardo e mezzo di persone non hanno accesso a fonti d'acqua potabile, e pensare che l'80% delle malattie nel Sud del mondo derivano dalla acqua non potabile), l'igiene (2,4 miliardi di persone non hanno la possibilità di avere servizi igienici), la fame (un miliardo di essere umani, e di questi 300 milioni sono bambini). Sul fronte opposto invece le armi e le guerre dove le risorse sembrano non mancare mai, anzi crescono e si moltiplicano. Un quadro desolante anche per quanto riguarda i bambini soldato (300 mila quelli attualmente coinvolti) e più di un milione e duecentomila i minori costretti a prostituirsi per fame. Al termine della relazione, che i ragazzi hanno seguito con grande concentrazione e assoluto silenzio, è uscita spontanea la domanda: «E noi che cosa possiamo fare?». «A questo vuole dare risposta Trentino Solidale, l'onlus che raggruppa 108 associazioni di volontariato internazionale operanti nella provincia di Trento», ha ribattuto Bridi. Trentino Solidale ha 65 gruppi di volontari impegnati in varie realtà del sud del Mondo. Tra gli aiuti anche un piccolo mercato di collanine di stucco, colla e carta che 300 grazie al quale 300 donne di Kampala (Uganda), sono riuscite a riprendersi i loro bambini strappandoli alle bande che li volevano trasformane in mini soldati. (g.e.)

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Parto con mio padre e divorzierò (sezione: Diritti umani)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

La 15enne costretta a ricongiungersi al marito 35enne. Gobbo: «Sto con lei, è una violazione dei diritti umani: ma non possiamo fare nulla» «Parto con mio padre e divorzierò» La sposa bambina è tornata ieri a scuola. La Polizia ha interrogato il padre «Devo partire con mio padre. Ha promesso che non mi lascerà in Bangladesh, che mi riporterà a Treviso e mi farà divorziare da quell'uomo». Samir, la sposa bambina che si è ribellata alla famiglia che l'ha costretta a sposarsi con un uomo di 35 anni, è tornata a scuola. Essere nel mirino dei media l'ha visibilmente provata, ma non ha vinto la sua battaglia. Intanto, a casa della famiglia a San Liberale, la polizia ha verificato le condizioni dell'adolescente. Samir crede al padre che in questi giorni sta preparando i documenti per organizzare il suo rientro in Bangladesh. Vuole credere alle parole del genitore che le ha promesso di rispettare la sua volontà: divorziare da quell'uomo più grande di lei di 20 anni, sposato per rispettare le tradizioni familiari. E' determinata in questa convinzione, mentre intorno a lei sale la preoccupazione di chi in queste settimane l'ha aiutata a ribellarsi alla famiglia. La paura è che una volta in Bangladesh, lontano, la famiglia del marito la convinca a non divorziare. Proprio per evitare che la situazione degeneri, mercoledì due poliziotti si sono presentati a casa della famiglia a San Liberale. La ragazzina infatti sembrava sparita. Dopo che il Tribunale dei minori l'aveva riaffidata ai genitori, dopo appena tre giorni di allontamento, non era più andata a scuola, il cellulare era spento e le amiche che si erano presentate a casa non erano state fatte entrare. La polizia dopo aver verificato che Samir stava bene, ha ricordato al padre che è un obbligo mandare la figlia a scuola, e ieri la ragazzina è tornata in classe. Quella che si è creata intorno a questa adolescente che frequenta la terza media, è una situazione complicata. A questo punto lo spazio per una soluzione appare molto stretto. Da una parte, si sono i genitori di Samir, rimasti fedeli ad antiche tradizioni familiari che hanno combinato il matrimonio della loro figlia maggiore. Sono regolari, le condizioni della famiglia sono buone e hanno la patria potestà sulla figlia. Dall'altra, c'è Samir che vive a Treviso da quando ha 9 anni e che ora si sente un'adolescente europea che vuole studiare e si sente libera di scegliersi un marito. E' intervenuto anche Il sindaco Gobbo, ieri: «Sto dalla parte della ragazza, ma non possiamo fare nulla, come Comune siamo impotenti. Mi chiedo piuttosto se la magistratura non abbia strumenti validi per sottrarla alla volontà dei genitori, ed evitare che debba tornare nel suo paese. E' evidente che siamo di fronte a una violazione dei diritti umani». Una posizione difficile anche per Lopamura Bhaumik, mediatrice culturale bengalese residente da anni a Treviso, e che conosce la vicenda di Samir. «Il matrimonio combinato in Bangladesh è una tradizione, ma si può divorziare - spiega - In ogni caso, quando il matrimonio fu celebrato, la ragazza diede il suo consenso. Ora ha il tempo di raggiungere la maturità e decidere se mantenere quello sposo o meno».

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Strasburgo: <Su Battisti rispettare le sentenze italiane> (sezione: Diritti umani)

( da "Secolo XIX, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Strasburgo: «Su Battisti rispettare le sentenze italiane» risoluzione del parlamento europeo E in Brasile cominciano a vacillare le certezze sul no all'estradizione. Minuto di silenzio per le vittime del terrorismo 06/02/2009 Strasburgo. Il Parlamento europeo, anche se solo con una cinquantina di eurodeputati rimasti nel pomeriggio dell'ultima giornata di sessione plenaria, chiede al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il partenariato con l'Unione Europea è fondato su una serie di valori comuni, fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il governo italiano, con il ministro per le politiche comunitarie Andrea Ronchi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito anche ieri di non avere la minima competenza ad intervenire in una questione bilaterale fra un paese dell'Unione e un paese terzo. E mentre il Parlamento europeo si appresta a trasmettere la risoluzione dei quattro principali gruppi politici, Ppe, Pse, Liberaldemocratici e Uen, al presidente brasiliano Inacio Da Silva Lula, il caso Battisti agita anche la scena politica brasiliana. La rappresentanza di Brasilia presso l'Ue ha cercato di smorzare i toni della polemica, facendo sapere che in base alla legislazione internazionale che regola la concessione dello status di rifugiato, una simile decisione non può essere interpretata come un atto di ostitlità. Ma il dubbio sta venendo ai parlamentari dell'opposizione brasiliana, preoccupati che la vicenda porti conseguenze negative serie, non solo in termini diplomatici ma anche sul piano dello scambio commerciale fra i due Paesi. La risoluzione, che non ha avuto il consenso di verdi e del gruppo della sinistra europea, mette in risalto che il Brasile ha concesso lo status di rifugiato a Battisti e quindi ne ha di fatto negato l'estradizione, «sostenendo che il sistema giudiziario italiano non fornisce sufficienti garanzie per quanto attiene al rispetto dei diritti dei detenuti». Gli eurodeputati ritengono che questa decisione «può essere interpretata come una manifestazione di sfiducia nei confronti dell'Unione europea, la quale è fondata, tra l'altro, sul rispetto dei diritti fondamentali e della legalità». E questo, sottolineano gli eurodeputati, nel momento in cui gli Stati Ue danno il loro pieno sostegno all'accresciuto ruolo del Brasile sulla scena internazionale, a partire dalla sua partecipazione al vertice del G20 dello scorso novembre. Durante il dibattito, che è stato di sostanziale sostegno alla risoluzione, gli eurodeputati si sono alzati in piedi ed hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Battisti, su richiesta dell'europarlamentare di An Roberta Angelilli che ha chiesto di poter dedicare il tempo di intervento a sua disposizione per commemorare le vittime e le loro famiglie. Per l'europarlamentare di An, il voto di ieri rappresenta «un successo italiano da non sottovalutare». «È evidente che il Parlamento europeo esprimerà soltanto un auspicio politico, ma da un punto di vista della diplomazia internazionale si tratta chiaramente di un atto autorevole e rilevante», ha commentato. Intanto, dal Brasile giunge la notizia che il il Tribunale Supremo potrebbe infatti rivedere lo status di rifugiato politico concesso all'ex militante dei Pac, Proletari armati per il comunismo, e rimettere in moto il processo di estradizione. A spiegarlo è il giudice Celso de Mello, un decano dell'Alta corte, che ha dichiarato che «si tratta di un processo dal contenuto eminentemente dialettico». La Corte è solita archiviare i processi di estradizione nei confronti di imputati che ottengono lo status di rifugiato politico ma «toccherà al Supremo» ha detto de Mello, «esaminare le varie interpretazioni e trarre le dovute conclusioni». 06/02/2009

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via libera ai medici sceriffi (sezione: Diritti umani)

( da "Tirreno, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 1 - Prima Pagina Via libera ai medici sceriffi Denunciati i clandestini malati. Pd: governo inumano ROMA. «Sicurezza non fa rima con libertà». Lo dice il ministro dell'Interno Roberto Maroni, Lega, nel giorno dell'approvazione del «pacchetto sicurezza», quello che contiene la norma che toglie agli immigrati clandestini la possibilità di ricevere cure mediche senza il pericolo di essere denunciati, che autorizza le ronde padane, e scheda chi è senza fissa dimora. Il provvedimento varato dal Senato passa ora alla Camera. L'opposizione lo definisce un attacco inumano, barbarico e razzista ai diritti umani e ai principi della Costituzione. ANDREANI a pagina 5

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"immigrati, no al medico-spia" - alessandra paolini (sezione: Diritti umani)

( da "Repubblica, La" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina VI - Roma "Immigrati, no al medico-spia" Da Nieri ad Aiuti: "Disobbedienza civile, niente denunce dei clandestini" Il presidente della Commissione Sanità: "Non siamo poliziotti" ALESSANDRA PAOLINI No. Il medico-spia no. A questo punto, disobbedienza civile. Sono quasi le 11 del mattino. L´aula del Senato ha appena approvato l´emendamento della Lega al ddl sicurezza - dando (se passerà anche alla Camera) il via a una nuova figura: quella del camice-bianco-delatore, pronto a denunciare l´immigrato irregolare arrivato in ospedale perché malato. E subito la politica capitolina insorge. Gli appelli si susseguono uno dopo l´altro, pieni di sdegno e carichi di speranza. «Chiediamo ai medici romani di ribellarsi alla legge disumana, approvata oggi che trasforma il personale sanitario in delatori di malati», dice Daniele Ozzimo, vice presidente della commissione politiche sociali e consigliere comunale del Pd in campidoglio. Il coro è quasi unanime. E per direttore d´orchestra ha Ferdinando Aiuti. L´immunologo, presidente della commissione speciale politiche Sanitarie del comune, che non più tardi di lunedì per venti minuti aveva spiegato al consiglio perché bisognasse esser "contro" l´emendamento. Tirando in ballo la deontologia della professione e il giuramento di Ippocrate, convincendo la quasi totalità della maggioranza. Fatica inutile. L´augurio adesso è solo uno: «Che i medici disobbediscano a questo invito, che sembra non essere un obbligo, e che trasformerebbe i medici stessi in poliziotti». Col rischio secondo l´Adoc, l´associazione dei consumatori «che si crei un mercato nero della sanità, parallelo e clandestino, con costi elevati per le fasce sociali più deboli». Aumentando tra l´altro, i fattori di rischio per la salute collettiva, per dirla come Maria Gemma Azuni, consigliere comunale Sd del gruppo misto. «Norma illiberale» così la definisce il Capogruppo SR-Popolo della Libertà alla Regione Donato Robilotta. Che aggiunge: «Grave che sia stata votata dal Pdl». Perché il diritto alla saluta ricorda Nieri, assessore al Bilancio alla Pisana è universale. «Una donna incinta o una madre con un bimbo piccolo ammalato non possono avere paura di andare al pronto soccorso per poi finire in un centro di identificazione per stranieri. E´ una palese violazione dei diritti umani». E dai microfoni di Red Tv il governatore del Lazio racconta cosa vorrebbe: «Mi piacerebbe un paese più serio: più risorse alle forze dell´ordine, più stazioni ai carabinieri ma anche più politiche di coesione e integrazione». In attesa del responso della Camera, in tanti sono già convinti che gli estremi per ricorrere alla corte costituzionale da parte delle regione, ci siano tutti.

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oggi fassino, di pietro e ferrero (sezione: Diritti umani)

( da "Nuova Sardegna, La" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

DIARIO ELETTORALE Oggi Fassino, Di Pietro e Ferrero PD. Il parlamentare Piero Fassino partecipa oggi, alle 11, alla Fiera di Cagliari, al convegno sull'Europa delle Regioni. La candidata Maria Grazia De Matteis ha organizzato oggi - alle 18, all'Hotel Panorma di Cagliari - il dibattito "Per una democrazia partecipata e responsabile". Partecipa il deputato Arturo Parisi. Il candidato Gianluigi Gessa e l'assessore alla Sanità Nerina Diridin parteciperanno domenica - alle 17.30, alla Fiera a Cagliari - al dibattito "Diritti umani e medicina". Presente Gino Strada di Emergency. RIFONDAZIONE. Alle 11, al Hotel Mediterraneo di Cagliari, il segretario nazionale Paolo Ferrero incontra gli elettori. PDL. Il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri sarà oggi a Furtei, ore 12, e villacidoro, ore 16.30. IDV. Comizi del leader dell'Idv Antonio Di Pietro oggi a Muravera (Hotel Corallo, ore 14.45) e Seui (Liceo Scientifico, ore 17). Comizi anche di Leoloca Orlando a Capoterra.

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Sul caso Battisti monito al Brasile da Strasburgo (sezione: Diritti umani)

( da "Arena, L'" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Venerdì 06 Febbraio 2009 NAZIONALE Pagina 4 DIPLOMAZIA. Soddisfazione del governo Sul caso Battisti monito al Brasile da Strasburgo L'Europarlamento: rispetti le sentenze dei Paesi dell'Ue STRASBURGO Il Parlamento europeo, anche se solo con una cinquantina di eurodeputati rimasti nel pomeriggio dell'ultima giornata di sessione plenaria, chiede al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il partenariato con l'Ue è fondato su una serie di valori comuni, fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il ministro per le politiche comunitarie Andrea Ronchi si dice molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito di non avere la minima competenza a intervenire in una questione bilaterale fra un Paese dell'Unione e un Paese terzo. E mentre il Parlamento europeo si appresta a trasmettere la risoluzione dei quattro principali gruppi politici, Ppe, Pse, Liberaldemocratici e Uen, al presidente brasiliano Inacio Da Silva Lula, il caso Battisti agita anche la scena politica brasiliana. La rappresentanza di Brasilia all'Ue cercato di smorzare i toni, facendo sapere che in base alla legislazione internazionale che regola la concessione dello status di rifugiato una simile decisione non può essere interpretata come un atto di ostitlità. Ma i parlamentari dell'opposizione brasiliana temono che la vicenda porti conseguenze negative serie, non solo in termini diplomatici ma anche sul piano dello scambio commerciale. La risoluzione, che non ha avuto il consenso di verdi e del gruppo della sinistra europea, mette in risalto che il Brasile ha concesso lo status di rifugiato a Battisti e quindi ne ha di fatto negato l'estradizione, «sostenendo che il sistema giudiziario italiano non fornisce sufficienti garanzie per quanto attiene al rispetto dei diritti dei detenuti». Gli eurodeputati ritengono che questa decisione «può essere interpretata come una manifestazione di sfiducia nei confronti dell'Ue, la quale è fondata sul rispetto dei diritti fondamentali e della legalità». E questo, sottolineano gli eurodeputati, nel momento in cui gli Stati Ue danno il loro pieno sostegno all'accresciuto ruolo del Brasile sulla scena internazionale.  

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Il vicesegretario Pd: su questi temi noi dobbiamo invertire la linea. Non basta solo il buonsenso, serve durezza con la criminalità (sezione: Diritti umani)

( da "Unita, L'" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Il vicesegretario Pd: su questi temi noi dobbiamo invertire la linea. Non basta solo il buonsenso, serve durezza con la criminalità «Sono dominati dal furore ideologico e se ne fregano delle conseguenze drammatiche delle loro scelte». Dario Franceschini è persona solitamente pacata e attenta a controllare il linguaggio. Questa volta no. Di fronte a questa «mancanza di rispetto nei confronti dei più elementari diritti umani» il controllo salta. Complice anche la visita al centro di permanenza di Lampedusa fatta dieci giorni fa dal vicesegretario del Pd. Le politiche sull'immigrazione della destra la sorprendono? «È comprensibile che si governi da una posizione di destra, ma loro pensano solo a impugnare una bandiera per costruirsi un'identità e trascurano il danno pazzesco provocato dalle loro decisioni». Si riferisce al Ddl Sicurezza approvato dal Senato? «Anche, ma prima già avevano dimostrato tutto il loro furore ideologico dicendo che gli immigrati clandestini verranno rimpatriati direttamente da Lampedusa». Perché? «Perché si tratta di una scelta simbolico-ideologica in parte contraddetta dai fatti, perché dei 1800 che erano presenti quando sono andato io 700 sono stati trasferiti in altri centri in Italia, e che comunque non tiene conto delle condizioni degli abitanti dell'isola e di quei poveri disperati che arrivano. L'unica cosa che interessa questo governo è che passi il messaggio che i clandestini non potranno neanche mettere piede sul suolo patrio». Perché mette in relazione Lampedusa con la cancellazione del divieto per i medici di denunciare i clandestini? «Perché anche in questo caso c'è il furore ideologico di costruire simboli, disinteressandosi degli effetti pratici. Siamo di fronte alla violazione di tutti i codici deontologici dei medici, visto che questo provvedimento li spinge a fare i delatori. E poi sono evidenti le possibili conseguenze drammatiche di questa norma, per persone costrette a scegliere per loro o per un proprio parente tra la possibilità di essere curate e il rischio di essere denunciati. Questo non è rispetto per la dignità umana». E voi, in tutto questo? «Sull'immigrazione il centrosinistra ha commesso degli errori, perché anziché avere il coraggio di dire che la società di questo secolo sarà inesorabilmente multietnica e che questo è anche un bene perché diventiamo una società più giovane, più vivace, meno chiusa, impaurita e destinata inevitabilmente a tramontare, ci siamo limitati ad aggiungere un po' di buonsenso mentre la destra cavalcava la paura. Ora il Pd deve avere il coraggio di invertire la linea». Ci sono tutti i presupposti per perdere ulteriormente consensi... «Arriva un punto in cui devi chiederti se vuoi mantenere i consensi o fare le cose giuste, anche se nell'immediato rischi l'incomprensione. Noi dovremo essere bravi a spiegare che dentro il termine "immigrazione" sono presenti tre piani. Per essere credibili noi dovremo dimostrare massima durezza nei confronti del primo piano, cioè la criminalità legata all'immigrazione clandestina, rispetto per il diritto delle persone che arrivano clandestinamente anche nel momento in cui si contrasta il fenomeno e, terzo piano, sottolineare gli aspetti positivi dell'immigrazione regolare». Piuttosto complicato, è più facile cavalcare la paura... «O siamo capaci di ricostruire un tessuto di valori in questo paese, o la partita è persa per molto tempo, non soltanto per una legislatura. Se offri una proposta alternativa puoi perdere nell'immediato ma nel lungo periodo puoi riuscire ad attrarre consensi. Se offri soltanto correttivi al modello altrui, ad attrarre sarà sempre l'originale».

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Miliband secreta le torture a Binyam (sezione: Diritti umani)

( da "Riformista, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Londra Scoppia la polemica sulla decisione di oscurare le informazioni su un detenuto di guantanamo Miliband secreta le torture a Binyam di Mauro Bottarelli Londra. Non è certo stato il primo a capirlo ma certamente lo ha espresso meglio di tutti. Joseph Conrad sapeva che l'inferno molto spesso è su questa terra e che bisogno soltanto cominciare una lenta discesa nell'orrore per arrivare al cuore di tenebra. Il cittadino britannico di origine etiope Binyam Mohamed quel viaggio pensava di averlo già compiuto tutto, passando da un inferno all'altro, invece non è così. La sicurezza nazionale del Regno Unito, infatti, verrebbe messa a repentaglio se i documenti top secret sul caso di presunte torture da lui subite nel carcere di Guantanamo venissero diffusi. Questa la dichiarazione finale del ministro degli Esteri britannico, David Miliband, nel corso di un intervento alla Camera dei Comuni ieri. Il capo della diplomazia di Sua Maestà ha così appoggiato la decisione dei due giudici dell'Alta Corte inglese che due giorni fa hanno bloccato la pubblicazione dei documenti sul caso. Rendere i documenti pubblici - contro il volere degli Stati Uniti - potrebbe «causare danni reali e significativi alla sicurezza nazionale e alle relazioni internazionali di questo paese», ha scandito Miliband. I giudici dell'Alta Corte, nel motivare la loro decisione, hanno spiegato che in caso di pubblicazione del materiale, Washington potrebbe bloccare la collaborazione in materia di sicurezza e lotta al terrorismo. Notizia smentita, però, mercoledì dallo stesso Miliband in un'intervista a Channel 4. Insomma, un imbarazzante cortocircuito diplomatico e di intelligence che ha consentito a William Hague, ministro degli Esteri ombra, di attaccarlo duramente, stigmatizzando come sia giusto «chiudere un campo illegale come Guantanamo» e come la Gran Bretagna «non debba mai, in nessun caso, avallare la tortura o il mancato rispetto dei diritti umani e civili». In più, concludendo il suo applaudito intervento, Hague ha espresso la speranza che «la nuova amministrazione Usa riveda la decisione, cancellando il vincolo di segretezza dato che i giudici hanno detto che la sicurezza nazionale non è a rischio». Senza quei documenti, la difesa di Binyam Mohamed è un'anatra zoppa. Residente a Londra, Binyam Mohammed, venne arrestato nel 2002 in Pakistan con l'accusa di collaborazionismo con Al Qaeda. Successivamente venne trasferito in Marocco, dove secondo i suoi legali subì pesanti interrogatori e torture (come tagli sui genitali con una lametta), e poi deportato nei campi militari Usa di Bagram, in Afghanistan, e Guantanamo, dove si trova tuttora, malgrado le accuse a suo carico siano state ritirate. Uno dei suoi avvocati, parlando al Guardian, ha raccontato che: «Lo picchiavano selvaggiamente in quella camera delle torture in Marocco. Subiva mutilazioni, ma mi disse che il dolore fisico era prevedibile e prima o poi sapevi che finiva. Era l'idea di impazzire che ti scatenavano le tecniche di guerra psicologica, come la musica a tutto volume per ore di notte, a darti l'idea di non essere nemmeno più tu, nemmeno più un essere umano». Mohamed - che da circa un mese sta facendo uno sciopero della fame e viene descritto come «pelle e ossa» - è in attesa di rientrare in Gran Bretagna. Lo scorso 21 agosto i giudici dell'Alta Corte avevano disposto che i suoi legali entrassero in possesso di documenti essenziali per la sua difesa: secondo i giudici, il governo britannico sapeva della detenzione di Binyam, ma non è intervenuto per garantire un trattamento equo. Secondo David Miliband no, c'era di mezzo la sicurezza nazionale. E, forse, qualcosa di più. Un ricatto, imbellettato da collaborazione. In mezzo a questo ping pong delle diplomazie e dell'intelligence, come una pallina da ricacciare nel campo avversario, c'è la vita patibolare di Binyam Mohamed, uno che può descrivere al mondo minuziosamente l'inferno essendone ancora prigioniero. 06/02/2009

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Venerdì 6 febbraio Santa Dorotea. In questo giorno il nuovo Martirologio promulgato nel 200... (sezione: Diritti umani)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

spettacoli pag. 54 Venerdì 6 febbraio Santa Dorotea. In questo giorno il nuovo Martirologio promulgato nel 200 Venerdì 6 febbraio Santa Dorotea. In questo giorno il nuovo Martirologio promulgato nel 2001 ricorda anche: san Paolo Miki e compagni martiri, sant'Antoliano martire, san Silvano vescovo in Fenicia, san Mel vescovo, sant'Amando vescovo a Utrecht, santa Renilda badessa, san Guarino di Palestrina, san Brinolfo Altgosson vescovo in Svezia, il beato Angelo da Fulci, il beato Francesco Spinelli di Rivolta d'Adda nel Cremonese, san Matteo Correa sacerdote e martire in Messico. Da ricordare Santa Dorotea, vergine e martire a Cesarea di Cappadocia, patrona dei fiorai, protettrice delle Suore maestre che da lei prendono il nome, "Dorotee". Prima di morire fu sottoposta ad atroci tormenti con l'aculeo, strumento di tortura con cui venivano tirati piedi e mani. Il patronato è giustificato da una gentile leggenda. Mentre la santa veniva condotta al martirio, il pagano Teofilo le disse: "Sposa di Cristo, mandami rose e mele dal giardino del tuo sposo, dal Paradiso". Dorotea pregò in cuor suo che fosse esaudito il desiderio di Teofilo. E mentre questi stava raccontando divertito agli amici la bravata, benché fosse febbraio, sopraggiunse un bimbo che gli porse un cesto di rose e di mele. In questo giorno Brescia, 1944: sono fucilati i partigiani Astolfo Lunardi ed Ermanno Margheriti.

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cooperazione, parlano le ong (sezione: Diritti umani)

( da "Repubblica, La" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina V - Napoli Cooperazione, parlano le Ong "Bene i fondi per i paesi disagiati". "No, progetti improbabili" Lettere, mail e interventi sul sito di "Repubblica" in difesa delle scelte della D´Aimmo La cifra stanziata dall´ente di piazza Matteotti sta tra i 500 mila e i 600 mila euro Associazioni, fondazioni, onlus e Ong. Arrivano lettere, mail e interventi, molte pure sul sito napoli.repubblica.it, in difesa dei progetti di Isadora D´Aimmo, uno dei 15 componenti dell´affollata squadra di Dino Di Palma in Provincia, assessore con deleghe alla Pace, alle politiche dell´immigrazione e alla cooperazione internazionale. Un sostegno a tutto campo, per la sua opera, giunge dagli operatori impegnati nel mondo per la realizzazione dei programmi finanziati dall´ente di piazza Matteotti, con una cifra tra i 500 e i 600 mila euro annui. Giovanni Russo, associazione "Sotto e n´coppa" per un commercio equo e solidale, rivendica «il lavoro onesto e duro che associazioni e istituzioni hanno portato avanti in questi anni e che non può essere ridicolizzato». Protesta indignata Stefania Montagnani, professore di Anatomia umana. Osvaldo Cammarota racconta la sua esperienza nello stato del Parà, in Brasile: «L´impatto ambientale, sociale ed economico di due grandi industrie è stato tale da sconvolgere l´economia dei luoghi. La Albras produce alluminio e l´Electronorte produce energia elettrica prevalentemente al suo servizio. A fronte della esigenza di coniugare sviluppo e sostenibilità ambientale e sociale, lo Stato del Parà ha ritenuto interessanti le idee e le strategie di sviluppo inclusivo sperimentate in Europa nel decennio passato, e ha ritenuto utile uno scambio di esperienza con la Provincia di Napoli e l´Agenzia locale di sviluppo Città del fare». Progetti differenti da quello che ha acceso il caso: l´esportazione del seme di bufalo campano per le gravidanze delle bufale del Mozambico. Chiara Attanasio scrive al sito di Repubblica dichiarandosi membro di SIVtro Campania, «una delle poche realtà positive che si configurano a partire dal nostro territorio: la nostra associazione è aperta a chiunque, con cognizione di causa, voglia confrontarsi in modo che il nostro operato sia migliore». In difesa dei progetti di Isadora D´Aimmo intervengono pure Marasangiov, Philnavy, Cinemaediritti, Domenico Vecchio (pure lui di Veterinari Senza Frontiere: coglie una «disdicevole approssimazione»), Giraffe, Datolo, Carmeladacierno, Robykika, Fly99: «Se questi sono i soldi effettivamente utilizzati per i progetti, non mi sembra una cosa malvagia». Perplessità vengono da Pasquale003, Seneca e da Tpaolot, il quale parla «di sostegno a iniziative sicuramente non improvvide, ma altamente improbabili». Marika Visconti, presidente di Less onlus, racconta il suo stupore per le critiche e le polemiche «nei confronti di un intero settore dell´economia di sviluppo quale quello della cooperazione internazionale». Difende il lavoro di Less, che peraltro nessuno ha attaccato, presente «da anni sul territorio della provincia di Napoli realizzando servizi e interventi che abbiano come obiettivo la lotta all´esclusione e alla marginalità sociale e la tutela dei diritti umani». Rocco Conte, portavoce del Coordinamento delle Ong e delle associazioni di solidarietà internazionale della Campania, coglie grossolani errori di geografia nel racconto dei progetti: «Comé e Houeyogbé - ammonisce - sono municipalità dello Stato africano del Benin, e sono piuttosto lontani dalla costa caraibica. è fin troppo facile criticare l´operato dell´assessore D´Aimmo perché coraggiosa, intraprendente e infaticabile». Ma è all´assessore D´Aimmo, finanziatrice del progetto, che va girata l´obiezione su quanto distanti siano Benin e costa caraibica: sulla mappa dei programmi, l´Osservatorio dell´assessorato sulla cooperazione decentrata colloca la comunità Garifuna sul territorio dell´Honduras. Sergio Cipolla, presidente della Ong Cooperazione Internazionale Sud Sud, protesta e fa notare che «nel telefonino usato ogni giorno c´è un materiale che si chiama Coltan, che si trova quasi soltanto in Congo, e che per fare arrivare a noi a un prezzo basso quel minerale ci sono stati quasi tre milioni di morti e la distruzione di quel paese». Così, si chiede «perché si trova normale usare il telefonino a Napoli, ma non che la Provincia faccia qualcosa per quelle che in fondo sono le vittime di quel telefonino». Il riferimento al Congo è per la massima esposizione mediatica del Coltan e per le drammatiche implicazioni sociali del suo commercio. I maggiori giacimenti mondiali sono in Australia occidentale, Nigeria e Brasile. Ma come si regolano altrove? La Provincia di Modena prevede che bisogna aver operato almeno 2 anni sul territorio per accedere ai bandi. Finanzia fino al 60 per cento del progetto. Il requisito territoriale è previsto anche dalla Provincia di Milano e di Roma. Luigi Rispoli, capogruppo di An nell´attuale consiliatura, uno dei grandi accusatori dei progetti di Isadora D´Aimmo, eccepisce: «Le associazioni che hanno sede legale fuori dalla Provincia di Napoli, secondo il regolamento sui contributi, non potrebbero essere destinatarie di interventi». Ce ne sono? La Provincia di Napoli risulta in cooperazione con la Fondazione Pangea Onlus, che ha sede a Milano; con la Sud Onlus, sede a Roma; con la comunità papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi, che ha sede a Rimini e un ufficio che serve pure la Campania, sebbene raggiungibile a un numero di telefono che ha per prefisso 0775. Il distretto di Frosinone. (an. car.)

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STRASBURGO - Il Parlamento europeo ha chiesto al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il parte (sezione: Diritti umani)

( da "Adige, L'" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

STRASBURGO - Il Parlamento europeo ha chiesto al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il partenariato con l'Ue è fondato su una serie di valori comuni, fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani STRASBURGO - Il Parlamento europeo ha chiesto al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il partenariato con l'Ue è fondato su una serie di valori comuni, fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il governo italiano, col ministro per le politiche comunitarie Andrea Ronchi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito anche ieri di non avere la minima competenza ad intervenire in una questione bilaterale fra un paese dell'Unione e un paese terzo. E mentre il Parlamento europeo si appresta a trasmettere la risoluzione dei quattro principali gruppi politici, Ppe, Pse, Liberaldemocratici e Uen, al presidente brasiliano Inacio Da Silva Lula, il caso Battisti agita anche la scena politica brasiliana. La rappresentanza di Brasilia presso l'Ue ha cercato di smorzare i toni della polemica, facendo sapere che in base alla legislazione internazionale che regola la concessione dello «status» di rifugiato una simile decisione non può essere interpretata come un atto di ostitlità. Ma il dubbio sta venendo ai parlamentari dell'opposizione brasiliana, preoccupati che la vicenda porti conseguenze negative serie, non solo in termini diplomatici ma anche sul piano dello scambio commerciale fra i due paesi. E per questo intendono ascoltare il ministro della giustizia, Tarso Genro, che ha concesso a Battisti lo status di rifugiato politico. La risoluzione del Parlamento europeo, che non ha avuto il consenso di verdi e sinistra europea, mette in risalto che il Brasile ha concesso lo «status» di rifugiato a Battisti e quindi ne ha di fatto negato l'estradizione, «sostenendo che il sistema giudiziario italiano non fornisce sufficienti garanzie per quanto attiene al rispetto dei diritti dei detenuti». Gli eurodeputati ritengono che questa decisione «può essere interpretata come una manifestazione di sfiducia nei confronti dell'Unione europea, la quale è fondata, tra l'altro, sul rispetto dei diritti fondamentali e della legalità». E questo, sottolineano gli eurodeputati, nel momento in cui gli Stati Ue danno il loro pieno sostegno all'accresciuto ruolo del Brasile sulla scena internazionale, a partire dalla sua partecipazione al vertice del G20 dello scorso novembre. Durante il dibattito, che è stato di sostanziale sostegno alla risoluzione, gli eurodeputati si sono alzati in piedi ed hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Battisti, su richiesta dell'europarlamentare di An Roberta Angelli, che ha chiesto di poter dedicare il tempo di intervento a sua disposizione per commemorare le vittime e le loro famiglie. Per l'europarlamentare di An, il voto rappresenta «un successo italiano da non sottovalutare». «È evidente che il Parlamento europeo esprimerà soltanto un auspicio politico, ma da un punto di vista della diplomazia internazionale si tratta chiaramente di un atto autorevole e rilevante», ha commentato. 06/02/2009

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Gino Strada: norma stolta e perversa La cura è un diritto (sezione: Diritti umani)

( da "Unita, L'" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Gino Strada: norma stolta e perversa La cura è un diritto Secondo Gino Strada, fondatore di Emergency l'emendamento sui "medici-spia" mette «gli individui nella condizione di scegliere fra l'accesso alle cure e il rischio di una denuncia». «Secondo tutti i medici che ho conosciuto e apprezzato - dice Strada - l'unico modo giusto e civile per fare medicina è garantire a tutti la miglior assistenza possibile, senza distinzione alcuna riguardo a colore della pelle, sesso, convinzioni politiche, religiose o culturali, nazionalità o status giuridico». «Anche di fronte all'inciviltà sollecitata da una norma stolta prima ancora che perversa, sono certo che i medici italiani agiranno nel rispetto del giuramento di Ippocrate, nel rispetto della Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani». IL CASO

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Camici bianchi in rivolta: Non denunceremo nessuno (sezione: Diritti umani)

( da "Unita, L'" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Camici bianchi in rivolta: «Non denunceremo nessuno» «Per tutto il giorno, i migranti sono arrivati in ospedale ansiosi. La notizia si è diffusa. Abbiamo dovuto tranquillizzarli. Ripetere che noi non li denunceremo, non chiederemo il permesso di soggiorno a nessuno. Perché la salute è un diritto di tutti gli individui. La nostra Costituzione dice così: individui, non cittadini». Parla a testa bassa. Sottovoce. Guarda spesso per terra, composto. Si interrompe, attento a pesare ogni singolo aggettivo. Come a indicare nei modi, nella postura, che una cosa molto seria è successa. Rimbalzando dalle stanze agitate della politica nella vita reale di chi fa il suo lavoro. Il professor Aldo Morrone non è un dermatologo qualsiasi. Dirige l'Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà. Lavora all'assistenza dei migranti di Lampedusa, per dire. Il suo ufficio ha sede nell'ospedale San Gallicano, nel cuore di Trastevere, a Roma, dove 10 mila migranti, ogni anno, trovano un luogo di accoglienza e di cura. Anche qui, ieri pomeriggio, è arrivata la notizia dell'approvazione, al Senato, di un emendamento della Lega Nord al Ddl Sicurezza, che fa cadere una norma di civiltà: quella per cui nessun medico che si fosse trovato a curare un immigrato senza permesso di soggiorno lo avrebbe potuto denunciare. «Vivo questa notizia con forte preoccupazione. Nemmeno nella Bossi-Fini si era arrivati a questo punto». Rassicura, Morrone. Lo ripete: per i medici non cambia niente. «L'obbligo di denuncia non c'è. Cade il divieto, che è diverso». Il problema, però, è l'ansia che rischia di scoraggiare i migranti senza permesso di soggiorno a ricorrere alle cure. «Ci abbiamo messo anni per conquistare la fiducia di queste persone. Adesso la sola ipotesi che la denuncia sia possibile, che non ci sia un freno, potrebbe spaventarli. Tenerli lontani dai circuiti della sanità pubblica. Alimentando il mercato clandestino delle cure». Gli fa eco il professor Luigi Toma, infettivologo del San Gallicano: «Questa decisione pone soprattutto problemi di salute pubblica. Se chiudiamo l'accesso alla cura a queste fasce di popolazione, più deboli e svantaggiate, e quindi più esposte a malattie contagiose, aumentiamo i fattori di rischio per tutta la popolazione, immigrata e non, "regolare" e non». Su questo aspetto insiste un'altra infettivologa dell'Istituto, la dottoressa Ilaria Uccello, che aggiunge: « È in corso una deriva preoccupante. Una violazione dei diritti umani e di tutte le normative europee. E poi c'è altro: assicurare l'accesso alla salute ai migranti significa anche creare presidi sociali e politici. Strutture di contatto. Se si svuotano, perdiamo il polso di una realtà con cui è importante restare in relazione». Anche al Policlinico Umberto I c'è grande tensione, soprattutto tra il personale del pronto soccorso, avamposto dell'assistenza agli stranieri. «Questa è discriminazione razziale. Si colpiscono i più deboli, chi ne ha più bisogno. Noi non siamo pubblici ufficiali. Il nostro lavoro non è denunciare, ma tutelare la salute dei pazienti. Di tutti i pazienti. Non trasformeremo i nostro ospedali in luoghi di detenzione», protesta il dottor Stefano Calderale, responsabile del Pronto Soccorso Trauma. «Viene escluso il nostro dovere di curare chiunque in qualsiasi momento. E questo crea un altro problema: la gente arriverà a curarsi più tardi. In condizioni peggiori o solo in condizioni gravi, quando per noi è anche più difficile intervenire. Salterà, insomma, il lavoro sulla prevenzione», aggiunge il dottor Sergio Tibaldi, del Dipartimento Emergenza. Sconcerto, anche da Medici senza frontiere. «È stato ignorato il grido di allarme lanciato dagli ordini professionali di medici, infermieri e ostetriche e da centinaia di associazioni e rappresentanti della società civile», dichiara Kostas Moschochoritis, direttore generale di MSF Italia.

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Battisti, Bruxelles al Brasile: tenere conto delle sentenze (sezione: Diritti umani)

( da "Unita, L'" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Battisti, Bruxelles al Brasile: tenere conto delle sentenze Il Parlamento europeo, anche se solo con una cinquantina di eurodeputati rimasti ieri pomeriggio, chiede al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il partenariato con l'Ue è fondato su una serie di valori comuni, fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. La Commissione Ue ha ribadito anche di non avere la minima competenza ad intervenire in una questione bilaterale fra un paese dell'Unione e un paese terzo. E mentre il Parlamento europeo si appresta a trasmettere la risoluzione dei quattro principali gruppi politici, Ppe, Pse, Liberaldemocratici e Uen, al presidente brasiliano Inacio Da Silva Lula, il caso Battisti agita anche la scena politica brasiliana. La rappresentanza di Brasilia presso l'Ue ha cercato di smorzare i toni della polemica, facendo sapere che in base alla legislazione internazionale che regola la concessione dello status di rifugiato una simile decisione non può essere interpretata come un atto di ostilità. IL CASO

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la tortura è un uomo chiuso nel plexiglas - sara chiappori alle pagine xviii e xix (sezione: Diritti umani)

( da "Repubblica, La" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina I - Milano Il teatro La tortura è un uomo chiuso nel plexiglas SARA CHIAPPORI ALLE PAGINE XVIII E XIX SEGUE A PAGINA XVIII

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Non dimentichiamo che l'etica cristiana è contro l'accanimento (sezione: Diritti umani)

( da "Unita, L'" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

«Non dimentichiamo che l'etica cristiana è contro l'accanimento» La modernità ha mantenuto il tabù della morte. Non riesce ad educare, ad aiutare gli a uomini ad affrontare la morte e quindi neanche a cogliere il senso della vita. Il grande tema è il rieducarci a morire». Parte da questa constatazione il teologo Brunetto Salvani. È questa la cornice che fa da sfondo al «caso Eluana», Partire da qui per andare dove? «Definire nuove regole del convivere che vanno individuate in un clima di coesione sociale. Il nostro paese non riesce ad elaborale per la perenne conflittualità tribale nella quale si trova». Torniamo ad Eluana. C'è chi invoca il silenzio, il rispetto e, invece, siamo di fronte all'accanimento mediatico e ideologico... «La vicenda di Eluana potrebbe, invece, rappresentare l'occasione per tornare a riflettere sulla morte e sul senso della vita. Siamo spiazzati. Facciamo fatica ad affrontare questi temi. Si dovrebbe guardare alla Bibbia che può essere considerata come un continuo, progressivo percorso per imparare a morire e a capire cosa significa affrontare il momento più decisivo della vita». Il clima oggi è quello dello scontro... «Da questa tragedia emerge è che è oramai indilazionabile una discussione sull'etica pubblica, sul fatto che nessuno ha il monopolio dell'etica. E che tutte le etiche che tutelano i diritti umani, vanno rispettate. Che su temi come il fine vita occorre la massima coesione sociale. È questa che manca. Per questo è necessario dar vita ad un grande dibattito su quali siano oggi le regole del convivere. È la mancanza di un étos condiviso che rende difficile il confronto su quello che sta accadendo attorno al corpo di Eluana. La Costituzione non basta. Non è facile convivere nella pluralità dei punti di vista. Per questo è indispensabile una grande azione di pedagogia sociale che coinvolga le energie migliori del paese. Una vera "grammatica di civilizzazione". Ricordando che una delle ragioni di questo vuoto sta nella crisi della politica incapace di interpretare la realtà. Ma anche nella mancanza di un pensiero che sappia laicamente esprimere le diverse etiche». È in questo vuoto che la Chiesa si erge a esclusiva detentrice di valori? «Non è in discussione il suo diritto di parola. Le voci delle Chiese cristiane e delle confessioni religiose oggi in Italia, sono importanti, anche se non sono le uniche. La Chiesa ha certo il diritto a dire la sua ma in un contesto di laicità. Dove le diverse realtà religiose, politiche e culturali hanno uguale legittimità e, insieme, possono concorrere a rendere più coesa e umana la società». E il diritto a morire? «La tradizione dell'etica cristiana è contro l'accanimento terapeutico. Occorre riflettere su cosa sia oggi la vita. Non rischia di diventare semplicemente un idolo? Rivendico il diritto a non avere risposte. Oggi è importante porsi le giuste domande. È da qui che potranno scaturire giuste risposte». Intervista a Brunetto Salvarani, teologo

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europarlamento con l'italia sull'estradizione di battisti (sezione: Diritti umani)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 1 - Prima Pagina Europarlamento con l'Italia sull'estradizione di Battisti STRASBURGO. Il Parlamento europeo, anche se solo con una cinquantina di eurodeputati rimasti nel pomeriggio dell'ultima giornata di sessione plenaria, chiede al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il partenariato con l'Ue è fondato su una serie di valori comuni, fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Unione europea, il governo italiano, col ministro per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito anche ieri di non avere la minima competenza a intervenire in una questione bilaterale fra un paese appartenente all'Unione e un paese terzo. IL SERVIZIO A PAGINA 5

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i medici denunceranno i clandestini no dal friuli: non siamo delatori (sezione: Diritti umani)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 1 - Prima Pagina I medici denunceranno i clandestini No dal Friuli: «Non siamo delatori» ROMA. «Sicurezza non fa rima con libertà». Lo dice il ministro dell'Interno Roberto Maroni, della Lega, nel giorno dell'approvazione del pacchetto sicurezza, quello che contiene la norma che toglie agli immigrati clandestini la possibilità di ricevere cure mediche senza il pericolo di essere denunciati, che autorizza le ronde padane e scheda chi è senza fissa dimora. Il provvedimento varato dal Senato con 154 sì e 114 no passa ora all'esame della Camera. L'opposizione lo definisce un attacco «barbarico» e «razzista» ai diritti umani, mentre molte perplessità sono state sollevate dai medici. «Non diventeremo mai dei delatori», dice il presidente dell'Ordine dei medici di Udine, Luigi Conte. «Da oggi i camici bianchi potranno denunciare gli immigrati clandestini per legge, ma - afferma Conte - la medicina è un'altra cosa: deve restare libera e indipendente». I SERVIZI A PAGINA 6

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Battisti, l'Ue incalza il Brasile: <Tenga conto delle sentenze> (sezione: Diritti umani)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Battisti, l'Ue incalza il Brasile: «Tenga conto delle sentenze» --> Venerdì 06 Febbraio 2009 SOCIETA, pagina 11 e-mail print STRASBURGOIl Parlamento europeo, anche se solo con una cinquantina di eurodeputati rimasti nel pomeriggio dell'ultima giornata di sessione plenaria, chiede al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il partenariato con l'Unione europea è fondato su una serie di valori comuni, fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il governo italiano, col ministro per le Politiche comunitarie Andrea Rochi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito anche ieri di non avere la minima competenza per intervenire in una questione bilaterale fra un Paese dell'Unione e un Paese terzo. E mentre il Parlamento europeo si appresta a trasmettere la risoluzione dei quattro principali gruppi politici - Ppe, Pse, Liberaldemocratici e Uen - al presidente brasiliano Inacio Da Silva Lula, il caso Battisti agita anche la scena politica brasiliana. La rappresentanza di Brasilia presso l'Ue ha cercato di smorzare i toni della polemica, facendo sapere che in base alla legislazione internazionale che regola la concessione dello status di rifugiato una simile decisione non può essere interpretata come un atto di ostilità. Ma il dubbio sta venendo ai parlamentari dell'opposizione brasiliana, preoccupati che la vicenda porti conseguenze negative serie, non solo in termini diplomatici, ma anche sul piano dello scambio commerciale fra i due Paesi. La risoluzione, che non ha avuto il consenso di verdi e del gruppo della sinistra europea, mette in risalto che il Brasile ha concesso lo status di rifugiato a Battisti e quindi ne ha di fatto negato l'estradizione, «sostenendo che il sistema giudiziario italiano non fornisce sufficienti garanzie per quanto attiene al rispetto dei diritti dei detenuti». Gli eurodeputati ritengono che questa decisione «può essere interpretata come una manifestazione di sfiducia nei confronti dell'Unione europea, la quale è fondata, tra l'altro, sul rispetto dei diritti fondamentali e della legalità». E questo, sottolineano gli eurodeputati, nel momento in cui gli Stati Ue danno il loro pieno sostegno all'accresciuto ruolo del Brasile sulla scena internazionale, a partire dalla sua partecipazione al vertice del G20 dello scorso novembre. Durante il dibattito, che è stato di sostanziale sostegno alla risoluzione, gli eurodeputati si sono alzati in piedi e hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Battisti, su richiesta dell'europarlamentare di An Roberta Angelli, che ha chiesto di poter dedicare il tempo di intervento a sua disposizione per commemorare le vittime e le loro famiglie. Per l'europarlamentare di An, il voto di ieri rappresenta «un successo italiano da non sottovalutare». «È evidente che il Parlamento europeo esprimerà soltanto un auspicio politico, ma da un punto di vista della diplomazia internazionale si tratta chiaramente di un atto autorevole e rilevante», ha commentato. Danila Clegg 06/02/2009 nascosto -->

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battisti, l'ue si schiera con l'italia (sezione: Diritti umani)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Risoluzione a Strasburgo sull'ex terrorista dei Pac condannato anche per l'omicidio Santoro a Udine Battisti, l'Ue si schiera con l'Italia L'Europarlamento: il Brasile tenga conto delle sentenze emesse STRASBURGO. Il Parlamento europeo, anche se solo con una cinquantina di eurodeputati rimasti nel pomeriggio dell'ultima giornata di sessione plenaria, chiede al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il partenariato con l'Ue è fondato su una serie di valori comuni, fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. Battisti, come è noto, è stato condannato all'ergastolo in quanto ritenuto responsabile di vari delitti, tra cui l'uccisione del maresciallo Antonio Santoro, comandante della guardie carcerarie di Udine, avvenuta nel giugno 1978. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il governo italiano, col ministro per le politiche comunitarie Andrea Ronchi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito anche ieri di non avere la minima competenza a intervenire in una questione bilaterale fra un paese dell'Unione e un paese terzo. E mentre il Parlamento europeo si appresta a trasmettere la risoluzione dei quattro principali gruppi politici, Ppe, Pse, Liberaldemocratici e Uen, al presidente brasiliano Inacio Da Silva Lula, il caso Battisti agita anche la scena politica brasiliana. La rappresentanza di Brasilia presso l'Ue ha cercato di smorzare i toni della polemica, facendo sapere che in base alla legislazione internazionale che regola la concessione dello status di rifugiato una simile decisione non può essere interpretata come un atto di ostilità. Ma il dubbio sta venendo ai parlamentari dell'opposizione brasiliana, preoccupati che la vicenda porti conseguenze negative serie, non solo in termini diplomatici ma anche sul piano dello scambio commerciale fra i due paesi. La risoluzione, che non ha avuto il consenso di verdi e dela gruppo della sinistra europea, mette in risalto che il Brasile ha concesso lo status di rifugiato a Battisti e quindi ne ha di fatto negato l'estradizione, «sostenendo che il sistema giudiziario italiano non fornisce sufficienti garanzie per quanto attiene al rispetto dei diritti dei detenuti». Gli eurodeputati ritengono che questa decisione «può essere interpretata come una manifestazione di sfiducia nei confronti dell'Unione europea, la quale è fondata, tra l'altro, sul rispetto dei diritti fondamentali e della legalità». E questo, sottolineano gli eurodeputati, nel momento in cui gli Stati Ue danno il loro pieno sostegno all'accresciuto ruolo del Brasile sulla scena internazionale, a partire dalla sua partecipazione al vertice del G20 dello scorso novembre. Durante il dibattito, che è stato di sostanziale sostegno alla risoluzione, gli eurodeputati si sono alzati in piedi e hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Battisti, su richiesta dell'europarlamentare di An Roberta Angelli, che ha chiesto di poter dedicare il tempo di intervento a sua disposizione per commemorare le vittime e le loro famiglie. Per l'europarlamentare di An, il voto rappresenta «un successo italiano da non sottovalutare». «È evidente che il Parlamento europeo esprimerà soltanto un auspicio politico, ma da un punto di vista della diplomazia internazionale si tratta chiaramente di un atto autorevole e rilevante», ha commentato.

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<Ma così si calpestano la dignità e i diritti> (sezione: Diritti umani)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

«Ma così si calpestano la dignità e i diritti» --> Critiche da Bergamo. Pozzi (Ordine medici): grave errore Don Visconti (Caritas): un segno di inciviltà e disumanità Venerdì 06 Febbraio 2009 GENERALI, pagina 3 e-mail print Una visita all´ambulatorio Oikos di Bergamo «Così si calpestano i fondamenti della nostra civiltà che ha posto al centro la dignità della persona e i suoi diritti»: è dura la replica della Caritas diocesana bergamasca, dell'Ordine dei medici, ma anche dell'ambulatorio Oikos di Bergamo al via libera in Senato all'emendamento della Lega al disegno di legge sulla sicurezza che cancella il divieto (contenuto nel Testo unico sull'immigrazione) di non segnalazione alle autorità degli stranieri non regolari che richiedono cure sanitarie nelle strutture pubbliche. Ieri l'opposizione aveva chiesto il voto segreto sull'emendamento leghista sostenendone anche l'incostituzionalità. Ma il presidente del Senato, Renato Schifani, ha respinto la richiesta e si è proceduto con il voto elettronico: i sì sono stati 156, 132 i no, un astenuto. Ora si attende il passaggio alla Camera. Intanto dura la replica di chi nelle ultime settimane - medici, organizzazioni di volontariato ed enti cattolici vicini alle problematiche dell'immigrazione - hanno preso posizione contro l'emendamento sui «medici poliziotto». I medici, secondo il provvedimento della Lega, potrebbero segnalare i clandestini che si rivolgono alle strutture sanitarie in cerca di cure. «Così - spiega Maria Chiara Boninsegna, presidente di Oikos, un ambulatorio in via Borgo Palazzo, che ogni mese aiuta 130 migranti offrendo cure mediche gratuite grazie all'opera di una decina di medici volontari - il medico si troverebbe diviso tra deontologia e rispetto della legge: da una parte il diritto e dovere di curare ogni persona e dall'altra la discrezionalità di segnalarne alcune creando discriminazioni paurose e chiamandoci a un ruolo che non ci è proprio». Un tema delicatissimo quello dei «medici poliziotto» su cui hanno già espresso tutta la propria contrarietà anche Medici senza frontiere e gli esperti, tra cui Boninsegna, riuniti in questi giorni a Trapani per il Congresso nazionale della Società italiana medicina delle migrazioni (Simm). «Stiamo parlando proprio di questo - spiega Boninsegna da Trapani -: c'è sconcerto, incapacità di interpretare la scelta politica del voto in Senato, ma la convinzione che andremo avanti nell'opporci a questo provvedimento prima del voto alla Camera». Proprio il presidente della Società di medicina dell'immigrazione Salvatore Geraci si è espresso sul dl sicurezza: «Un fatto gravissimo per la sanità pubblica: siamo tornati indietro di 15 anni. Gli immigrati irregolari non andranno a farsi curare per paura di essere denunciati. Che ne sarà di coloro che hanno malattie gravi curabili o malattie infettive? E di tutte le straniere irregolari in stato di gravidanza?». Il timore dei medici infatti è proprio che gli stranieri, con la paura di ripercussioni, non si presentino in ospedale anche se in situazione di emergenza. «Il provvedimento - spiega Emilio Pozzi, presidente dell'Ordine dei medici di Bergamo, che stasera parteciperà a un vertice regionale sul dl sicurezza - non ci impone la denuncia dei clandestini ma la possibilità di farlo. Anche solo l'eventualità che qualche medico possa avvalersi di questa possibilità crea un deterrente nei pazienti bisognosi di cura. Un medico innanzitutto sceglie questa professione spinto da un intento solidaristico e pronto a dare cure a tutti coloro che ne hanno bisogno. Il provvedimento è un grave errore. Si tratta tra l'altro di una cattiva politica sanitaria che rischia di generare un sistema sanitario parallelo e di incidere anche su quello pubblico. Le malattie non curate per tempo potrebbero essere pericolose per i pazienti e per tutti i cittadini. Ci attiveremo al più presto chiedendo il sostegno dei politici lombardi». Don Claudio Visconti, direttore della Caritas diocesana bergamasca, sostiene i medici che decideranno di non denunciare i clandestini e soprattutto richiama il fondamentale diritto alla salute per tutti e il rispetto alla persona: «Questo provvedimento - spiega, unendosi anche alla dura presa di posizione della commissione Cei per le migrazioni - è un profondo segno di inciviltà e di disumanità. Non rispetta i valori insiti nella carta dei diritti umani europea che riconosce come diritto inalienabile quello alla salute per tutti senza distinzione. In questo momento in cui la povertà genera conflitti sociali, dobbiamo invece lanciare messaggi chiari di prossimità a tutte, e dico tutte, le persone in difficoltà». «Ritengo poi - sottolinea ancora il direttore della Caritas diocesana - che questo provvedimento, oltre a essere un pericoloso segno di disinteresse verso gli stranieri lo è ancor più nei confronti dei bergamaschi. Alcune patologie non curate tra gli immigrati che potrebbero non rivolgersi alle strutture mediche per curarsi, diventerebbero pericolose anche per i bergamaschi». Elena Catalfamo 06/02/2009 nascosto -->

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Bertone <A nessuno va negata la vita> (sezione: Diritti umani)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Bertone «A nessuno va negata la vita» --> Venerdì 06 Febbraio 2009 GENERALI, pagina 7 e-mail print CITTÀ DEL VATICANODa monsignor Rino Fisichella al cardinale Renato Martino al segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone, il Vaticano invoca un intervento legislativo affinché «si faccia il possibile» per scongiurare la morte di Eluana Englaro. La bozza del decreto legge che dovrebbe impedire lo stop all'alimentazione e all'idratazione previste dal protocollo in applicazione su Elauna Englaro giace sul tavolo del premier Silvio Berlusconi ma nelle ultime ore, anche per i dubbi del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e del presidente della Camera, Gianfranco Fini, l'ipotesi dell'intervento legislativo sembra tramontare. Il mondo cattolico, comunque, non si dà per vinto e accelera anzi il suo pressing sul governo perché metta mano a un decreto. L'appello del segretario di Stato vaticano «Non si può cadere nell'inganno di pensare che si possa disporre della vita fino a legittimare la sua interruzione, al limite mascherandola con un velo di pietà umana», ha detto ieri da Madrid, ricordando il pensiero di Benedetto XVI, il cardinale Tarcisio Bertone. In una conferenza sui diritti umani e il pontificato di Benedetto XVI, Bertone ha ribadito anche che «la dignità dell'essere umano, tema chiave di tutta la dottrina sociale della Chiesa, implica fra l'altro il rispetto della vita dal suo concepimento fino alla sua fine naturale». Ricordando le parole di Benedetto XVI durante la Giornata per la vita della Cei, il segretario di Stato vaticano ha ribadito che «la vita, che è una opera di Dio, non deve negarsi a nessuno, nemmeno al più piccolo e indifeso, e ancor meno se presenta gravi incapacità». Il segretario di Stato vaticano ha affermato inoltre che sul diritto alla vita «ci troviamo di fronte un panorama del tutto nuovo rispetto a quando si approvò la Dichiarazione universale dei diritti umani, soprattutto a causa dello sviluppo delle scienze e delle tecnologie, con molti strumenti tecnici per decidere sulla vita e sulla morte». «Evitare questa drammatica soluzione» Il primo ad intervenire su Eluana comunque è stato ieri mattina il presidente della pontificia accademia della Vita, monsignor Rino Fisichella. Chiaro il suo appello all'esecutivo: «Sono ancora carico di speranza. Ci sono ancora diversi strumenti possibili che potranno essere ascoltati dal legislatore, dunque spero ancora che si riuscirà ad evitare questa drammatica soluzione di morte, e che questa possa essere una testimonianza in favore della vita». Più tardi il cardinal Martino si è appellato con forza alla maggioranza e sull'ipotesi decreto legge non ha mostrato dubbi: «Naturalmente qualunque cosa si faccia per salvare la vita a un innocente è benvenuta». Il cardinale va anche oltre: «Io mi meraviglio di come in Italia, dove fin dalla Costituzione c'è la difesa della vita, si possa distruggere la vita stessa in una maniera che non corrisponde alla Carta costituzionale. Quello che si sta mettendo in atto è autentico omicidio». Il cardinale Tettamanzi e la comunità Papa Giovanni XXIII Più sfumata la posizione di un altro porporato, da sempre vicino alla drammatica vicenda Englaro, l'arcivescovo di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi: «La responsabilità ultima sulla vita della donna non è una legge positiva, ma quella stampata dentro di noi che è quella naturale», cioè della coscienza, ha detto. Senza incertezze il portavoce della comunità Papa Giovanni XXIII, associazione cattolica che molto si è attivata, anche in questi giorni con veglie, preghiere e sit-in, per scongiurare la morte di Englaro. «Il nostro appello continua - ha affermato don Aldo Bonaiuto - Per tutti i ministri: se vogliono, loro possono veramente fermare questa sentenza». Un contributo interno al fronte cattolico sul pressing in atto a favore della soluzione decreto, è arrivato dal presidente dell'Unione giuristi cattolici italiani e presidente emerito del comitato di Bioetica, Francesco D'Agostino. «È giusto che il governo intervenga subito con un provvedimento». 06/02/2009 nascosto -->

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La Ue: Il Brasile tenga conto delle sentenze su Battisti (sezione: Diritti umani)

( da "Provincia Pavese, La" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

La Ue: «Il Brasile tenga conto delle sentenze su Battisti» STRASBURGO. Il Parlamento europeo, anche se solo con una cinquantina di eurodeputati rimasti nel pomeriggio dell'ultima giornata di sessione plenaria, chiede al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il partenariato con l'Ue è fondato su una serie di valori comuni, fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il governo italiano, col ministro per le politiche comunitarie Andrea Rochi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito anche ieri di non avere la minima competenza ad intervenire in una questione bilaterale fra un paese dell'Unione e un paese terzo. Il Parlamento europeo si appresta ora a trasmettere la risoluzione dei quattro principali gruppi politici, Ppe, Pse, Liberaldemocratici e Uen, al presidente brasiliano Inacio Da Silva Lula. La rappresentanza di Brasilia presso l'Ue ha cercato di smorzare i toni della polemica, facendo sapere che la concessione dello status di rifugiato non può essere interpretata come un atto di ostitlità.

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Battisti, monito di Strasburgo (sezione: Diritti umani)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Esteri Pagina 111 Soddisfazione dei parlamentari italiani ma la Commissione Ue ribadisce l'incompetenza sul caso Battisti, monito di Strasburgo Soddisfazione dei parlamentari italiani ma la Commissione Ue ribadisce l'incompetenza sul caso «Il Brasile tenga conto delle sentenze italiane» --> «Il Brasile tenga conto delle sentenze italiane» STRASBURGO Il Parlamento europeo, anche se solo con una cinquantina di eurodeputati rimasti nel pomeriggio dell'ultima giornata di sessione plenaria, chiede al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il partenariato con l'Ue è fondato su una serie di valori comuni, fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il governo italiano, col ministro per le politiche comunitarie Andrea Ronchi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito anche ieri di non avere la minima competenza a intervenire in una questione bilaterale fra un paese dell'Unione e un paese terzo. E mentre il Parlamento europeo si appresta a trasmettere la risoluzione dei quattro principali gruppi politici, Ppe, Pse, Liberaldemocratici e Uen, al presidente brasiliano Inacio Da Silva Lula, il caso Battisti agita anche la scena politica brasiliana. La rappresentanza di Brasilia presso l'Ue ha cercato di smorzare i toni della polemica, facendo sapere che in base alla legislazione internazionale che regola la concessione dello status di rifugiato una simile decisione non può essere interpretata come un atto di ostilità. Ma il dubbio sta venendo ai parlamentari dell'opposizione brasiliana, preoccupati che la vicenda porti conseguenze negative serie, non solo in termini diplomatici ma anche sul piano dello scambio commerciale fra i due paesi. La risoluzione, che non ha avuto il consenso di verdi e del gruppo della sinistra europea, mette in risalto che il Brasile ha concesso lo status di rifugiato a Battisti e quindi ne ha di fatto negato l'estradizione, «sostenendo che il sistema giudiziario italiano non fornisce sufficienti garanzie per quanto attiene al rispetto dei diritti dei detenuti». Gli eurodeputati ritengono che questa decisione «può essere interpretata come una manifestazione di sfiducia nei confronti dell'Unione europea, la quale è fondata, tra l'altro, sul rispetto dei diritti fondamentali e della legalità». E questo, sottolineano gli eurodeputati, nel momento in cui gli Stati Ue danno il loro pieno sostegno all'accresciuto ruolo del Brasile sulla scena internazionale, a partire dalla sua partecipazione al vertice del G20 dello scorso novembre. Durante il dibattito, che è stato di sostanziale sostegno alla risoluzione, gli eurodeputati si sono alzati in piedi e hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Battisti, su richiesta dell'europarlamentare di An Roberta Angelli, che ha chiesto di poter dedicare il tempo di intervento a sua disposizione per commemorare le vittime e le loro famiglie.

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suoni, video e un uomo nel plexiglass per raccontare la ferocia della tortura (sezione: Diritti umani)

( da "Repubblica, La" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina XVIII - Milano Suoni, video e un uomo nel plexiglass per raccontare la ferocia della tortura I romani Santasangre al Pim si ispirano a George Orwell Non ci interessano le teorie. Vogliamo coinvolgere il pubblico e puntiamo alla sua pancia, non alla testa sara chiappori Un collettivo nel senso più puro e meno nostalgico della parola. Nel senso che i loro spettacoli nascono dal lavoro di un gruppo dove si coagulano linguaggi diversi, spesso derivati dalla videoarte, dalla musica elettronica, dagli spazi dell´installazione, e dove nessuno firma né regia, né drammaturgia, né scenografia: l´ideazione del lavoro è rigorosamente comune. Romani, età media sui trent´anni, i Santasangre sono una delle punte della nuova scena italiana, protagonisti, insieme a Pathosformel, Teatro Sotterraneo, Muta Imago, Città di Ebla, dell´ultima generazione teatrale post anni �90. Ovvero dopo Motus, Teatrino Clandestino, Fanny & Alexander. Diana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Dario Salvagnini, Pasquale Tricoci, Roberta Zanardo (questi i loro nomi) si conoscono nei circuiti underground dei rave e dei centri sociali romani, dove cominciano con performance di musica elettronica. «Il salto verso una scelta teatrale in senso più stretto è scattata dall´istinto di proteggere il nostro lavoro e concentrarci su progetti più a lungo termine - spiega Brinchi - Venendo da un´esperienza indipendente e alternativa il confronto con le istituzioni è stato impegnativo, ma abbiamo imparato». E infatti dai centri sociali sono passati a vetrine importanti come "Roma Europa Festival" o a rassegne ricercate come "Enzimi". A Milano arrivano per la prima volta ospiti dello Spazio Pim (da stasera a lunedì) con lo spettacolo 84.06, primo capitolo della trilogia Studi per un teatro apocalittico (che comprende anche Spettacolo sintetico per la stabilità sociale e Seigradi). «Spieghiamoci subito, apocalittico nel senso etimologico della parola, cioè rivelazione. Ci interessava lavorare sul tema della visione di quel che ci potrà accadere nel futuro, o di quel che ci sta accadendo adesso e che qualcuno aveva già previsto». 84.06 è infatti molto liberamente ispirato a 1984 di Orwell, da cui parte per mettere in scena il controllo operato sull´individuo attraverso la ferocia della coercizione fisica. Qualcosa di molto vicino all´orrore di Guantanamo o Abu Ghraib. Raccontato con gli strumenti di uno spettacolo elettroacustico che incide lo spazio con una serie di interventi tecnologici, manipolazioni sonore, sovrapposizione di piani. «Una drammaturgia che procede più per immagini che per parole», come precisa Brinchi. E che prende forma nella gabbia di plexiglass trasparente in cui è rinchiuso un uomo: le sue azioni controllate e determinate dall´esterno da due aguzzini in divisa che agiscono attraverso due computer si moltiplicano in un sistema di immagini video, coprotagonisti digitali, riprese in diretta, ologrammi, migrazioni dal reale al virtuale, distorsioni acustiche. Per arrivare alla pesante intrusione di vere macchinerie da tortura come pesanti cilindri che si abbattano e distruggono muri di mattoni. Uno spettacolo forte, disturbante, ma che «non è un manifesto ideologico. Non ci interessa fare teorie, ci interessa coinvolgere il pubblico in una situazione che lo stupisca, lo colga impreparato, lo coinvolga. Puntiamo alla pancia degli spettatori, non alla loro testa».

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Al Leonardo <I giganti della montagna>, fantasmi e suggestioni di tragica umanità (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale.it, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

n. 32 del 2009-02-06 pagina 8 Al Leonardo «I giganti della montagna», fantasmi e suggestioni di tragica umanità di Stefania Vitulli L'idea di questo allestimento de «I giganti della montagna», in scena al Teatro Leonardo (via Ampère 1, info: 02-26681166) fino all'8 febbraio, di Federico Tiezzi nasce, per sua stessa ammissione nelle note di regia, proprio in montagna. O almeno, è «durante quei trekking che sfiniscono» che a Tiezzi e a Sandro Lombardi sovvengono le due suggestioni che danno vita all'interpretazione di questo dramma incompiuto nato dalla mente di Pirandello intorno al 1933: la prima è l'intuizione mutuata da Giovanni Macchia secondo cui questo sarebbe un «testo della tortura». Cui si aggiunge l'idea, nata anche dal fatto che Pirandello voleva intitolare il dramma «I fantasmi», che i protagonisti possano essere tutti dei morti. Si entra, dunque, davvero in un regno dei morti sin dalla prima scena, con lamenti, urla e voci lontane, che proprio da una stanza di torture possono provenire o dall'oltretomba o da un manicomio. Non fosse che gli splendidi costumi di Giovanna Buzzi e le scene di Pier Paolo Bisleri ci conducono invece più al fumetto italiano di inizio secolo. Fuor di metafora, la storia di «teatro nel teatro» sarebbe quella di due compagnie, una di ex circensi e una di teatranti, gli Scalognati e la Contessa, che agiscono in una villa misteriosa e pullulante di presenze, oniriche, fantasmatiche, evanescenti, a tratti fornite di vita propria, a tratti evocate dall'inconscio dei protagonisti, a tratti ancora, i meno riusciti, accostate alle presenze invadenti dei media moderni, dal primo cinema dei Lumière alla tv anni Cinquanta. Tuttavia è difficile, come invece Tiezzi vorrebbe, accostare il tutto a Fellini, Pasolini, Picasso, Testori. Vien più da immalinconirsi e alienarsi, cullati dai monologhi di Cotrone (Sandro Lombardi), dagli interminabili rosari narrativi della Sgricia (Marion D'Amburgo), dalla pesante mollezza matronale di Ilse (Iaia Forte) e dagli ottimi ma troppo rari interventi di Cromo (Massimo Verdastro) e Diamante (Debora Zuin), proprio come si fa nelle processioni, camminando per dovere e sentimento dietro al Santo venerato in attesa che ci grazi d'una illuminazione. Che potrebbe, se reso meno criptico, giungere nel finale di sacra rappresentazione sicula creato da Franco Scaldati. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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obama crea un consiglio per le religioni (sezione: Diritti umani)

( da "Tirreno, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 11 - Altre Obama crea un Consiglio per le religioni Panetta, candidato capo della Cia: annegamento simulato? Tortura WASHINGTON. «Troppo spesso le religioni sono state usate come uno strumento per dividerci anziché per unirci». Barack Obama (nella foto), partecipando a Washington alla Colazione nazionale di preghiera (una tradizione per i presidenti Usa), ha parlato del suo rapporto con la fede. Il presidente ha parlato anche della "regola d'oro" che unisce ogni religione: l'invito «ad amare e a capire gli altri». Obama ha firmato poco dopo un ordine esecutivo alla Casa Bianca per creare un Consiglio per le alleanze basate sulla fede. L'organismo dovrà, tra l'altro, occuparsi dei finanziamenti federali alle organizzazioni religiose che si faranno carico di sostituire l'intervento dello Stato in iniziative sociali. L'organismo sarà guidato da Joshua DuBois, un giovane pastore pentecostale afroamericano (ha 26 anni), che è stato il responsabile delle strategie religiose della campagna di Obama. Il presidente americano ha spiegato che l'organismo «non favorirà un gruppo religioso rispetto ad un altro o anche gruppi religiosi a danno di organizzazioni laiche. Piuttosto aiuterà quei gruppi che desiderano operare a beneficio delle nostre comunità, sempre senza confondere la linea di demarcazione tra Chiesa e Stato creata saggiamente dai nostri Padri Fondatori». Intanto il candidato alla guida della Cia Leon Panetta ha detto ieri al Senato che l'amministrazione Obama non farà ricorso alle cosiddette "rendition" (la cattura extragiudiziale di presunti terroristi) permesse sotto la amministrazione Bush. Panetta, durante l'audizione per la sua conferma a direttore della Cia, ha sottolineato che il presidente Barack Obama ha proibito «le rendition straordinarie, quando un detenuto è inviato altrove per essere torturato o subire azioni che violano i diritti umani». Panetta ha anche dichiarato che la tecnica del "waterboarding" (annegamento simulato) durante un interrogatorio equivale a tortura.

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Sorpresa annunciata nel thriller di Quaid (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere della Sera" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Spettacoli - data: 2009-02-06 num: - pag: 50 categoria: REDAZIONALE THE HORSEMEN Sorpresa annunciata nel thriller di Quaid Dopo un film claustrofobico su giovani strafatti uscito in dvd, lo svedese Jonas Åkerlund, approfittando del momento nordico favorevole ai thriller sulla neve, si trasferisce in Canada per raccontarci l'angoscia privata di Breslin un detective neo vedovo che, dopo aver visto molti dei mali della vita, indaga su un serial killer che tortura e uccide le sue vittime, mettendo pure un cartello: Vieni a vedere, citazione dell'Apocalisse. Nel buio fisico di una America al buio morale, il film usa il bravo Dennis Quaid anche se manca, dopo tanto esborso di sadica violenza, un adeguato biblico finale: la sorpresa è annunciata. Ogni implicazione filosofica sulla visione del reale che nasconde sempre incubi migliori, è puramente casuale. Il protagonista vive una doppia razione d'infelicità con una privacy disastrata in una bella, livida fotografia di Eric Broms. (m. po.) •••••••••• voto5

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Panetta, screening sulle consulenze (sezione: Diritti umani)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Il Sole-24 Ore sezione: SYSTEM data: 2009-02-06 - pag: 8 autore: Polemiche sui compensi del capo Cia Panetta, screening sulle consulenze Eliana Di Caro NEW YORK. Dal nostro inviato «Una nuova era» che si lasci alle spalle le oscure manovre dell'amministrazione Bush, chiuda per sempre con la tortura e le tecniche di interrogatorio violente: sono le prime dichiarazioni di Leon Panetta, designato da Barack Obama alla guida della Cia, nel corso delle audizioni al Senato. Sulla spinosa questione delle extraordinary rendition, la posizione di Panetta non è stata univoca: d'un lato ha ricordato che il presidente Obama ha proibito «la consegna di qualcuno altrove con l'obiettivo di infliggergli tortura o azioni che violano i nostri valori», dall'altro ha però citato le rendition «appropriate », quelle che «prevedono la consegna di un individuo a un Paese terzo perché venga perseguito sotto la legge di quel Paese ». Inoltre, ha aggiunto Panetta, «credo che abbiamo il diritto di trattenere temporaneamente un detenuto importante». L'ex parlamentare della California si è presentato ieri alla Camera Alta in un clima teso, dopo il ritiro cui sono stati costretti Tom Daschle e Nancy Killefer per problemi con il fisco. E le rivelazioni sui suoi guadagni, emerse alla vigilia delle audizioni, hanno alimentato perplessità e interrogativi. L'italoamericano ha incassato nel 2008 oltre un milione di dollari per il suo ruolo in consigli di amministrazione, per discorsi e consulenze, alcune delle quali fornite in cambio di lauti gettoni a banche schiacciate dalla crisi. Un compenso da 28mila dollari ricevuto dal gruppo Carlyle, cui fanno capo aziende in affari con il Pentagono e agenzie di sicurezza, adombra un possibile conflitto di interessi. Così come i 60mila dollari ricevuti dalla Pacific Maritime Association, la lobby dell'industria della Marina mercantile che ha fatto pressioni sul Governo per le leggi antiterrorismo sui traffici via mare. A questo proposito un portavoce della Casa Bianca ha puntualizzato che «tutte le entrate (di Panetta, Ndr) e gli investimenti sono stati accuratamente esaminati ». La nomina a sorpresa dell'ex capo dello staff di Bill Clinton aveva già suscitato polemiche a causa della sua scarsa esperienza in materia di sicurezza e servizi. Ora i 56mila dollari ricevuti da Merrill Lynch e i 28mila dollari ottenuti da Wachovia, non giovano alla sua immagine: entrambe le banche hanno registrato l'anno scorso gravi perdite prima di essere acquisite rispettivamente da Bank of America e Wells Fargo. Il compenso di Wa-chovia risale al 30 ottobre, quello di Merrill all'11 dello stesso mese: tempi in cui i due istituti erano nel pieno della tempesta finanziaria e avevano già concluso gli accordi con i compratori. L'ANNUNCIO Ai senatori: non più «extraordinary renditions» di presunti terroristi verso Paesi dove non esiste il rispetto dei diritti umani Sotto esame. Leon Panetta AFP

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Nel Lazio non potremo che dare indicazioni ai medici del servizio sanitario nazionale affinch&... (sezione: Diritti umani)

( da "Messaggero, Il (Metropolitana)" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Venerdì 06 Febbraio 2009 Chiudi «Nel Lazio non potremo che dare indicazioni ai medici del servizio sanitario nazionale affinché non si trasformino in delatori di Stato, come sarebbe potuto accadere nella Germania dell'Est». Il paragone riporta ai tempi della cortina di ferro, evoca un passato fatto di delazioni, muri che non ci sono più scambi e di spie. A farlo è l'assessore al Bilancio della Regione Lazio Luigi Nieri. «Il diritto alla salute - ricorda Nieri - è universale. Una donna incinta o una madre con un bimbo piccolo ammalato non possono avere paura di andare al pronto soccorso per poi finire in un centro di identificazione per stranieri».«È una palese violazione dei diritti umani», protesta. Qualora la norma dovesse essere definitivamente approvata, l'assessore, che di recente ha lasciato Rifondazione, chiederà al presidente Marrazzo «di assumere iniziative per evitare che i medici e gli infermieri del Lazio diventino spie». E se questa è la reazione, per così dire istituzionale, ancora più decisa è quella del professor Aldo Morrone, direttore del San Gallicano di Roma. Ovvero della struttura che vive più da vicino la realtà degli stranieri. «A mio avviso - spiega Morrone - nessun operatore sanitario userà questo strumento per denunciare chi fa ricorso alla sanità pubblica. Sono sicuro che nessuno verrà meno alla deontologia professionale». Il San Gallicano è una struttura specialistica per la cura delle malattie della pelle e per le malattie tropicali. In grado, dunque, di diagnosticare in tempo patologie altrove difficilmente individuabili. «Il danno - sostiene infatti il direttore sanitario del San Gallicano - lo farà la paura, la percezione che si ha di questa norma». Per Morrone uno dei rischi maggiori che il provvedimento adottato dal governo potrebbe causare è che «una serie di malattie non vengano diagnosticate e non siano quindi trattate adeguatamente». Per il professore può nascere l'offerta di un servizio clandestino, che sfrutti la situazione. «Far nascere la paura di rivolgersi al servizio sanitario pubblico può generare diversi problemi, tra cui il peggioramento delle malattie». Il 35-40% delle interruzioni di gravidanza riguarda, ricorda Morrone, donne immigrate. Da qui il timore che il provvedimento possa avere e conseguenze gravissime. Per il professore particolarmente a rischio sono le prostitute e di conseguenza i loro clienti .Immaginiamo cosa succederebbe «se tutte la prostitute immigrate, in stato di clandestinità, non dovessero più venire a farsi curare o diagnosticare le malattie». «Gli esami per queste malattie - conclude Morrone - sono attualmente del tutto anonimi, e gratuiti su tutto il territorio nazionale».

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STRASBURGO - Il Parlamento europeo, anche se solo con una cinquantina di eurodeputati rimasti nel po... (sezione: Diritti umani)

( da "Messaggero, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Venerdì 06 Febbraio 2009 Chiudi STRASBURGO - Il Parlamento europeo, anche se solo con una cinquantina di eurodeputati rimasti nel pomeriggio dell'ultima giornata di sessione plenaria, chiede al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il fatto che il partenariato con l'Ue è fondato su una serie di valori comuni, fra i quali il rispetto della legalità e dei diritti umani. Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il governo italiano, col ministro per le politiche comunitarie Andrea Ronchi, si può dire molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito di non avere la minima competenza ad intervenire in una questione bilaterale fra un Paese dell'Unione e un Paese terzo. E mentre il Parlamento europeo si appresta a trasmettere la risoluzione dei quattro principali gruppi politici, Ppe, Pse, Liberaldemocratici e Uen, al presidente brasiliano Inacio Da Silva Lula, il caso Battisti agita anche la scena politica brasiliana. La rappresentanza di Brasilia presso l'Ue ha cercato di smorzare i toni della polemica, facendo sapere che in base alla legislazione internazionale che regola la concessione dello status di rifugiato una simile decisione non può essere interpretata come un atto di ostilità. Ma il dubbio sta venendo ai parlamentari dell'opposizione brasiliana, preoccupati che la vicenda porti conseguenze negative serie, non solo in termini diplomatici ma anche sul piano dello scambio commerciale fra i due Paesi. La risoluzione, che non ha avuto il consenso di Verdi e del gruppo della sinistra europea, mette in risalto che il Brasile ha concesso lo status di rifugiato a Battisti e quindi ne ha di fatto negato l'estradizione, «sostenendo che il sistema giudiziario italiano non fornisce sufficienti garanzie per quanto attiene al rispetto dei diritti dei detenuti». Gli eurodeputati ritengono che questa decisione «può essere interpretata come una manifestazione di sfiducia nei confronti dell'Unione europea, la quale è fondata, tra l'altro, sul rispetto dei diritti fondamentali e della legalità». E questo, sottolineano gli eurodeputati, nel momento in cui gli Stati Ue danno il loro pieno sostegno all'accresciuto ruolo del Brasile sulla scena internazionale, a partire dalla sua partecipazione al vertice del G20 dello scorso novembre. Durante il dibattito, che è stato di sostanziale sostegno alla risoluzione, gli eurodeputati si sono alzati in piedi e hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Battisti, su richiesta dell'europarlamentare di An Roberta Angelilli, che ha chiesto di poter dedicare il tempo di intervento a sua disposizione per commemorare le vittime e le loro famiglie. Per l'europarlamentare di An, il voto di oggi rappresenta «un successo italiano da non sottovalutare». «È evidente che il Parlamento europeo esprimerà soltanto un auspicio politico, ma da un punto di vista della diplomazia internazionale si tratta chiaramente di un atto autorevole e rilevante», ha commentato. S.I.

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Con Obama una nuova era (sezione: Diritti umani)

( da "Tempo, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

stampa Ribadita la volontà di una strada comune per pace, giustizia e libertà «Con Obama una nuova era» Il presidente della Regione Molise, Michele Iorio, ha partecipato in mattinata all'Hotel Hilton di Washington alla 57esima National Prayer Breakfast. Il National Prayer Breakfast ha visto la presenza del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e come di consuetudine, dei membri del congresso, dei componenti del governo, della comunità diplomatica e di vari leader provenienti da 160 nazioni «per condividere - si legge testualmente nell'invito del Congresso Usa fatto al presidente Iorio - lo spirito dell'amicizia attraverso la preghiera e il ringraziamento. Questo raduno è un momento - si spiega ancora nell'invito - dove si mettono da parte le nostre differenze e si cerca di costruire e rafforzare i rapporti attraverso l'amore per Dio e l'interesse per gli altri». La manifestazione ha visto l'ex premier inglese, Tony Blair, fare eccezionalmente da speaker ufficiale dell'evento, introducendo lo stesso intervento del presidente Obama. «è stato un grosso onore per me personalmente e per la Regione che rappresento, - ha commentato a margine il governatore del Molise - partecipare ad un alto momento di condivisione dell'auspicio di un futuro globale migliore in cui vengono assicurati agli uomini di ogni nazione il rispetto dei diritti fondamentali. La grande democrazia americana con iniziative del genere, che vedono la convinta partecipazione di tutte le istituzioni di ogni colore di partito, ancora una volta sa dare una lezione di alto senso dell'istituzioni e della positiva azione della politica quale strumento per la elevazione della civiltà. Il tutto ribadendo unanimemente la volontà di perseguire una strada comune che deve portare alla pace, alla giustizia e alla libertà degli uomini». Sensazioni e considerazioni anche sul senso del discorso pronunciato dal neo eletto presidente americano: «Una ulteriore importante emozione - ha aggiunto Michele Iorio - è stata quella poi di ascoltare direttamente le parole del presidente Obama che, ancora una volta, ricordando i valori tradizionali su cui si basa la democrazia americana, ha saputo tracciare la strada per superare la crisi e per lavorare insieme agli altri Paesi per assicurare al mondo pace e prosperità. La stessa storia personale del presidente Obama - ha concluso Iorio - rappresenta il concretizzarsi del "sogno americano" e quello che esso è stato, è, e sarà per tutto l'Occidente in termini di progresso, diritti umani, di pluralismo e di inclusione sociale. La sua presidenza quindi apre un new day per gli Stati Uniti ma anche per l'Europa e per il resto del mondo».

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L'Assessorato provinciale alla cultura, pubblica istruzione, pace e diritti umani assieme al co... (sezione: Diritti umani)

( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

ROVIGO CULTURA SPETTACOLI pag. 16 L'Assessorato provinciale alla cultura, pubblica istruzione, pace e diritti umani assieme al co... L'Assessorato provinciale alla cultura, pubblica istruzione, pace e diritti umani assieme al comune di Rovigo organizzano tutta una serie di manifestazioni, dal 7 al 27 febbraio in occasione del "Giorno del ricordo". La Repubblica Italiana riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe. Il primo appuntamento è per domani con inizio alle ore 9,30 all'Archivio di Stato con la presentazione del volume «Vedessi Aurelia, che serata!» lettere dalla Dalmazia del maestro Severino Scarabello e la scuola italiana a Spalato dopo l'8 settembre '43.

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I medici potranno denunciare i... (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale.it, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

n. 32 del 2009-02-06 pagina 0 I medici potranno denunciare i clandestini di Redazione Via libera al ddl sulla sicurezza, ora il testo alla Camera (leggi tutte le misure previste). Pd e Udc: "Barbarie inumana". Ma gli irregolari saranno curati come prima. La polemica: "Il vero scandalo era obbligare i dottori al silenzio" di Mario Giordano Roma - Primo sì del Senato al ddl sicurezza tra le polemiche dell?opposizione che parla con Anna Finocchiaro di "manifesto ideologico" verso gli extracomunitari. Dopo la stretta di ieri sul 41bis per i mafiosi oggi Palazzo Madama ha approvato norme che "rivoluzionano" la normativa sulla sicurezza. I medici potranno denunciare all?autorità giudiziarie gli immigrati clandestini. Le persone senza fissa dimora saranno schedate. La tassa per il permesso di soggiorno è fissata da 80 a 200 euro. Autorizzate inoltre le "ronde" non armate. I medici potranno denunciare i clandestini Il Senato ha approvato l?emendamento della Lega che cancella la norma secondo la quale il medico non deve denunciare lo straniero che si rivolge a strutture sanitarie pubbliche. L?emendamento a prima firma Federico Bricolo, capogruppo del Carroccio, ha avuto 156 sì, 132 no, uno astenuto. L?emendamento della Lega, all?articolo 39 del ddl sicurezza stabilisce che sia soppresso il comma 5 dell?articolo 35 del decreto legislativo 25 luglio 1998 numero 286 che recita: "L?accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all?autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano". Il registro dei clochard I clochard che vivono in Italia dovranno essere iscritti in un registro nazionale che verrà istituito presso il ministero dell?Interno. L?Aula di palazzo Madama ha approvato l?articolo 44 del ddl sicurezza che prevede la schedatura dei senza fissa dimora da avviare entro 180 giorni dall?entrata in vigore della legge. Ronde non armate Il Senato ha approvato l?articolo 46 del ddl sicurezza che istituzionalizza le cosiddette "ronde". Nella norma si prevede, infatti, che gli enti locali saranno "legittimati ad avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini al fine di segnalare agli organi di polizia locale eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio ambientale". Ma, grazie a un emendamento del Pd, primo firmatario Felice Casson, le ronde non potranno girare armate e non potranno "cooperare nello svolgimento dell?attività di presidio del territorio" così come era stato previsto invece nel testo licenziato dalla commissione Giustizia del Senato. Apologia di mafia sul web Il Senato ha approvato nel ddl sicurezza l?emendamento proposto dal capogruppo Udc Gianpiero D?Alia, riformulato e quindi accolto dal governo, che vieta l?apologia o l?incitamento via internet o telematica in genere dell?attività della criminalità organizzata, delle associazioni eversive, nonchè di incitamento alla violenza sessuale, all?odio etnico, razziale e religioso. Non più carcere per i writers. Alla fine il Carroccio la spunta e per i writers non si prevede più il carcere. Mentre le multe si riducono a meno della metà. L?Aula del Senato ha infatti approvato alcuni emendamenti del Carroccio che eliminano dal ddl del governo la previsione del carcere per chi imbratta i muri delle città. Si stabilisce anche che chiunque venda bombolette spray a minorenni con vernici non biodegradabili venga punito con una sanzione amministrativa fino a mille euro. Schifani difende la norma Se l?emendamento della Lega al ddl sicurezza che abolisce il divieto di non segnalazione degli immigrati irregolari che si recano al pronto soccorso "violasse o impedisse la possibilità di accedere al servizio sanitario nazionale, allora sarebbe un mancato rispetto della persona umana, ma questa norma non lo impedisce". Lo dice il Presidente del Senato, Renato Schifani, replicando in aula a Daniele Bosone del Pd che aveva denunciato "la lesione dei diritti umani" e che per questo solleva dubbi sull?ammissibilià dell?emendamento. "Questa norma - osserva Schifani - non impedisce allo straniero di presentarsi presso le strutture del sistema sanitario nazionale". Le critiche dell'opposizione Prima che il Senato desse il via libera alla possibilità del medico di denunciare i clandestini, l?opposizione si è appellata al "buonsenso" per non introdurre una norma che "riduce il medico a fare il delatore", costringendo i clandestini a "non farsi curare per paura". Venendo così contro ai più elementari diritti umani che vengono prima di quelli della cittadinanza. In particolare Bosone ha detto che questa norma "straccia il codice deontologico dei medici e si corre il concreto rischio di incentivare una medicina parallela che gli illegali utilizzeranno per non trovarsi ad essere denunciati se vanno in ospedale o da un medico". Secondo Bosone, peraltro, il rischio che "clandestini con malattie che portano dal loro paese non si faranno curare" con conseguenze per la stessa sanità pubblica. Il capogruppo dell?Udc Giampiero D?Alia ha commentato: "Siamo alla barbarie". Il ddl "trasuda intolleranza" ha aggiunto, ammonendo la maggioranza: "Non riuscite a dare una sola risposta alla sicurezza, date sfogo all?istinto, alla pancia degli italiani". No dei medici I medici italiani sono contrari alla possibilità di denunciare i clandestini che sono chiamati a curare. "Ribadiamo il nostro rispettoso ma fermo dissenso" spiega il presidente della federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) Amedeo Bianco "per una norma che va contro l?etica e la deontologia, e si potrebbe rivelare un boomerang sul piano della salute pubblica". La norma, voluta dalla Lega e approvata oggi dal Senato, "va contro il principo base della tutela della salute pubblica, cioè il libero accesso alle strutture e anzi l?incoraggiamento a recarvisi in caso di problemi di salute". Mentre i clandestini, temendo la denuncia, potrebbero da domani "curarsi non più in strutture riconosciute, creando fenomeni clandestini di cura molto rischiosi per la possibile diffusione di patologie". Sul profilo etico, scandisce Bianco, "l?immagine che ne esce è quella di un sistema che forse perde colpi sul piano dell?accoglienza, della prossimità, della vicinanza, che devono essere messi sopra qualsiasi cosa". D?altronde, ricorda Bianco, "la tutela della delinquenza da parte dei medici c?è già. Se viene da noi un clandestino accoltellato, o picchiato, o moribondo, abbiamo già l?obbligo di referto. Ma allargare questa norma a tutti i clandestini mi sembra sia un vulnus alla ragione e alla coscienza". Cei: "Non denunceremo nessuno" "Alla Chiesa competerà sempre di aiutare le persone in pericolo di vita. Le leggi sono votate secondo le regole della democrazia, ma noi continueremo ad aiutare poveri immigrati non regolari", ha spiegato monsignor Domenico Segalini, segretario della commissione Cei per le migrazioni. E tuttavia anche su questa materia, è possibile "riaprire un dialogo con lo Stato per raggiungere una mediazione". "Il mio cuore di pastore - ha affermato ancora mons. Segalini - mi dice di aiutare chi è in difficoltà e non sono obbligato a denunciare nessuno". Così "le indicazioni che daremo alle realtà di base sono quelle del rispetto delle leggi ma al di sopra di tutto c?è il rispetto della salute", "continueremo a mettere al caldo i barboni" ha aggiunto. Quindi, ha spiegato il responsabile Cei per l?immigrazione, bisogna valutare in questo specifico frangente "oltre le strettezze delle leggi le capacità del cristiano". è grave, ha spiegato Segalini, che una persona in pericolo di vita "non vada a farsi assistere per paura di essere denunciato". In quanto a ciò che sceglieranno di fare i medici, mons. Segalini ha osservato che "i medici aiutano le persone che soffrono» non so come faranno in questa situazione "a difendere la loro professionalità". "Compito di un medico è quello di assistere chi soffre senza guardare ala religione, al colore della pelle o se è un condannato a morte". La Cigl: "Obiezione di coscienza" La Cgil valuterà "quali siano le iniziative più efficaci per scongiurare l?applicazione" della norma che elimina il divieto per i medici di denunciare gli immigrati clandestini che si usufruiscono di cure mediche, "prime tra tutte la disobbedienza civile e l?obiezione di coscienza". Lo annuncia, Carlo Podda, segretario generale funzione pubblica Cgil. Podda condanna "fortemente" l?emendamento, che "rappresenta in tutta la sua drammaticità il degrado culturale, valoriale e politico che attraversa la maggioranza di centrodestra sul tema dell?immigrazione. Rappresenta, inoltre, una grave lesione del principio di universalità del diritto alla salute, e indurrà tantissimi stranieri senza permesso di soggiorno a rinunciare alle prestazioni del servizio sanitario nazionale, con tutto quello che ne consegue per i rischi per la salute di tutti i cittadini". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Baby sposa <Violato ogni diritto> (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere del Veneto" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere del Veneto - TREVISO - sezione: TREVISO2A - data: 2009-02-06 num: - pag: 9 categoria: REDAZIONALE Parla Gobbo Baby sposa «Violato ogni diritto» TREVISO — «Il matrimonio combinato è una tradizione, comunque in Bangladesh si può divorziare e la ragazza ha gli strumenti culturali per farlo». Lo dice Lopamudra Bhaumik, mediatrice culturale di origine bengalese residente a Treviso, a proposito del caso della sposa-bambina che si è ribellata al rientro in Bangladesh per ricongiungersi all'uomo che è stata costretta a sposare a soli 14 anni. Sul caso interviene anche il sindaco Gian Paolo Gobbo: «Io sto dalla parte della ragazza, però come Comune non possiamo fare nulla», sostiene Gobbo. La ragazzina, che nei giorni scorsi era stata portata in una struttura protetta, è stata riaffidata alla famiglia e i genitori hanno deciso di riportarla in Bangladesh per divorziare. «C'è da chiedersi - afferma il sindaco - se la magistratura non abbia strumenti validi per sottrarla alla volontà dei genitori. Io non posso accettare questa cultura. è un caso evidente di violazione dei diritti umani».

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Lui voleva uccidere io no, finì a botte (sezione: Diritti umani)

( da "Tempo, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

stampa L'ex Pac Mutti «Lui voleva uccidere io no, finì a botte» «Battisti voleva uccidere, io no. Per questo siamo venuti alle mani». è quanto afferma Pietro Mutti, uno dei fondatori dei Pac (Proletari armati per il comunismo), il collaboratore di giustizia le cui dichiarazioni hanno contribuito a far condannare Cesare Battisti per quattro omicidi. «Sono stato arrestato in un momento particolare», afferma Mutti al settimanale Panorama. «Ma quando sono arrivato a Milano e ho iniziato a parlare dei Pac, erano già passati uno o due mesi. Non avevo più nessuna pressione», aggiunge, replicando a Battisti il quale sostiene che le accuse sarebbero state estorte a Mutti «con la tortura». «Ci siamo scontrati nel 1979, a Milano - aggiunge - a casa di Sebastiano Masala (un altro dei Pac - ndr). Ma quello che non era d'accordo con i delitti dei due commercianti ero io. Per me era un errore a livello politico». Mutti si sofferma anche su un altro testimone, Maria Cecilia B., che al processo accusò Battisti, il quale ora sostiene che non era la sua donna: «Non so come la considerasse», dice Mutti. «Comunque andavano a letto insieme». Infine Mutti torna a parlare dell'assalto, nel 1981, al carcere di Frosinone, quando lui, con altri ex compagni di Prima linea, fece evadere Battisti. «Ha approfittato della nostra azione per uscire, ma poi se ne è andato per i fatti suoi. La lotta armata - conclude - non gli interessava più».

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Il fondatore dei Pac: "Nessuna pressione per accusare Battisti" (sezione: Diritti umani)

( da "Adnkronos" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Il fondatore dei Pac: "Nessuna pressione per accusare Battisti" La replica del testimone chiave Pietro Mutti all'ex compagno di militanza: "Nessuna tortura". Dal Brasile Battisti aveva sostenuto che le accuse contro di lui gli sarebbero state estorte. Europarlamento: ''Brasile tenga conto delle sentenze in Italia'' commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 06 febbraio, ore 08:42

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M.O./ Procura di Ankara accusa Israele di genocidio. (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Istanbul, 6 feb. (Apcom) - Il presidente israeliano Simon Peres, il premier Ehud Olmert, il ministro degli Esteri Tzipi Livni e il capo delle forze armate di Gerusalemme sono stati messi sotto accusa dalla Procura Generale di Ankara. Lo scrive il quotidiano Hurriyet, specificando che il procedimento viene aperto secondo l'articolo 13 del codice penale turco, che punisce chi commette genocidio e tortura, anche se il crimine è perpetrato in un altro Paese. Contro i vertici dello Stato israeliano secondo il quotidiano è stata aperta una inchiesta per l'attacco alle popolazioni civili condotto durante l'ultima crisi sulla striscia di Gaza. Sempre secondo il quotidiano Hurriyet la decisione di indagare le maggiori cariche israeliane è arrivata in seguito a una denuncia di una Ong vicina agli ambienti religiosi del paese. (segue)

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Sicurezza/ Pediatri contro ddl: Grave viola i diritti dei (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Milano, 6 feb. (Apcom) - L'Associazione culturale pediatri (Acp) protesta contro il voto del Senato del pacchetto sicurezza, denunciando che "sopprimere la norma che vieta ai medici di segnalare la presenza di irregolari equivale ad allontanare l'immigrato dai servizi sanitari e ad accrescere le disuguaglianze nel nostro Paese con gravi conseguenze socio-sanitarie". Secondo l'Acp "la soppressione del 'principio di non segnalazione' dell'immigrato costituisce una disastrosa regressione sociopolitica sui diritti dell'uomo e, in particolare, dell'infanzia". Richiamandoci alla Convezione sui diritti dei minori in Italia riteniamo come pediatri che l'introduzione di questa norma rappresenti una grave violazione dei diritti dei minori migranti" dichiara Michele Gangemi, presidente dell'ACP, che aggiunge che "è nostra responsabilità di medici opporci a questo modifica di legge che va contro il diritto alla salute del singolo individuo e della collettività e, in particolare, il diritto alla salute del bambino e dell'adolescente". Insieme a molte altre associazioni mediche e enti impegnati nel sociale, l'Acp si era unita all'appello della Società italiana medicina delle migrazioni (Simm) di ritirare l'emendamento di sopprimere un punto fondamentale del decreto 286/1998 sull'assistenza sanitaria per gli stranieri irregolari. "Un atto - sempre secondo l'Acp - che porta ad un acuirsi delle disuguaglianze e delle discriminazioni con gravi conseguenze socio-sanitarie".

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Campobasso: Continua il viaggio del presidente Iorio negli Usa (sezione: Diritti umani)

( da "Sannio Online, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Campobasso: Continua il viaggio del presidente Iorio negli Usa Pubblicato il 06-02-2009 Il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, ha partecipato nella mattinata di ieri all??Hotel Hilton Washington?, a Washington DC, al ?57° National Prayer Breakfast?... Il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, ha partecipato nella mattinata di ieri all??Hotel Hilton Washington?, a Washington DC, al ?57° National Prayer Breakfast?. Il ?National Prayer Breakfast? ha visto la presenza del Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama e, come di consuetudine, dei membri del Congresso, dei componenti del Governo, della Comunità Diplomatica e di vari leader provenienti da 160 Nazioni per condividere ? si legge testualmente nell?invito del Congresso Usa fatto al Presidente Iorio ? lo spirito dell?amicizia attraverso la preghiera e il ringraziamento. Questo raduno è un momento ? si spiega ancora nell?invito ? dove si mettono da parte le nostre differenze e si cerca di costruire e rafforzare i rapporti attraverso l?amore per Dio e l?interesse per gli altri. La manifestazione ha visto l?ex Premier inglese, Tony Blair, fare eccezionalmente da speaker ufficiale dell?evento, introducendo lo stesso intervento del Presidente Obama. ?È stato un grosso onore per me personalmente, e per la Regione che rappresento, partecipare ad un alto momento di condivisione dell?auspicio di un futuro globale migliore in cui vengono assicurati agli uomini di ogni Nazione il rispetto dei diritti fondamentali. La grande democrazia americana con iniziative del genere, che vedono la convinta partecipazione di tutte le Istituzione di ogni colore di partito, ancora una volta sa dare una lezione di alto senso dell?Istituzioni e della positiva azione della politica quale strumento per la elevazione della civiltà. Il tutto ribadendo unanimemente la volontà di perseguire una strada comune che deve portare alla pace, alla giustizia e alla libertà degli uomini. Una ulteriore importante emozione è stata quella poi di ascoltare direttamente le parole del Presidente Obama che, ancora una volta, ricordando i valori tradizionali su cui si basa la democrazia americana, ha saputo tracciare la strada per superare la crisi e per lavorare insieme agli altri Paesi per assicurare al mondo pace e prosperità. La stessa storia personale del Presidente Obama rappresenta il concretizzarsi del ?sogno americano? e quello che esso è stato, è, e sarà per tutto l?Occidente in termini di progresso, diritti umani, di pluralismo e di inclusione sociale. La sua presidenza quindi apre un new day per gli Stati Uniti ma anche per l?Europa e per il resto del mondo?.

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"Ci sta un canadese, un nigeriano ed un napoletano" (sezione: Diritti umani)

( da "Napoli.com" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

6/2/2009 ?Ci sta un canadese, un nigeriano ed un napoletano? Manifestazione conclusiva del progetto a San Giorgio a Cremano San Giorgio a Cremano - Lunedì 9 febbraio alle 9, presso la biblioteca comunale di cultura vesuviana di villa Bruno, si terrà la manifestazione conclusiva del progetto "Ci sta un canadese, un nigeriano ed un napoletano".   Il progetto, organizzato dall'Informagiovani in collaborazione con Yap Italia, ha visto la partecipazione di una classe per ogni scuola media e per gli istituti ITI Enrico Medi ed ITC Rocco Scotellaro. Gli studenti, sotto la guida dei volontari YAP e dei docenti coinvolti, hanno preparato lavori sull'integrazione ed i diritti umani, che verranno presentati al pubblico. Invitato dalla scuola media Guido Dorso, parteciperà alla giornata il prof. De Mario, docente di storia del rinascimento della Federico II. Sarà presente l?assessore Renato Carcatella.

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L'interruzione della vita non può essere legittimata (sezione: Diritti umani)

( da "Avvenire" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

CRONACA 06-02-2009 BERTONE L'interruzione della vita non può essere legittimata DA MADRID « N on si può cadere nell'inganno di pensare che si possa disporre della vita fino a legittimare la sua interruzione, al limite mascherandola con un velo di pietà umana»: lo ha affermato ieri a Madrid, ricordando il pensiero di Benedetto XVI, il segretario di Stato vaticano cardinale Tarcisio Bertone, mentre in Italia è alta l'attenzione sul caso di Eluana Englaro. In una conferenza sui diritti umani e il pontificato di Benedetto XVI, Bertone ha ribadito anche che «la dignità dell'essere umano, tema chiave di tutta la dottrina sociale della Chiesa, implica fra l'altro il rispetto della vita dal suo concepimento fino alla sua fine naturale». Ricordando le parole di Benedetto XVI, Bertone ha ribadito che «la vita, che è una opera di Dio, non deve negarsi a nessuno, nemmeno al più piccolo e indifeso, e ancor meno se presenta gravi incapacità». Il cardinale ha affermato, inoltre, che sul diritto alla vita «ci troviamo di fronte un panorama del tutto nuovo rispetto a quando si approvò la Dichiarazione universale dei diritti umani, soprattutto a causa dello sviluppo delle scienze e delle tecnologie, con molti strumenti tecnici per decidere sulla vita e sulla morte». «È necessario dunque ha aggiunto recuperare il senso pieno dell'accogliere la vita ». Per Bertone, occorre ricordare «insieme a tanti ricercatori e scienziati che le nuove frontiere della bioetica non impongono una scelta fra scienza e morale, bensì esigono un uso morale della scienza».

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<I diritti umani figli dell'Occidente cristiano> (sezione: Diritti umani)

( da "Avvenire" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

MONDO 06-02-2009 Spagna Il cardinale Bertone a Madrid per il sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale: in primo piano la libertà religiosa e la tutela della famiglia «I diritti umani figli dell'Occidente cristiano» DI FABRIZIO MASTROFINI L a Chiesa ha il diritto di intervenire sui temi che coinvolgono la vita delle persone, chiede il rispetto della libertà religiosa, ribadisce che «i diritti umani nascono dalla cultura europea occidentale, di indubbia matrice cristiana». Sono questi i tre passaggi centrali della conferenza tenuta ieri mattina a Madrid dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, presso la sede della Conferenza episcopale spagnola. Il cardinale Bertone ha affrontato il tema "I diritti umani nel magistero di Benedetto XVI" nel 60esimo anniversario della Dichiarazione universale (10 dicembre 1948). I diritti umani, primo fra tutti quello alla vita, ha detto in apertura il cardinale Bertone, appartengono a tutti gli esseri umani dal concepimento alla morte naturale, e non possono dipendere né dalle decisioni di maggioranze, né dalle culture, né dalle condizioni di salute della persona. Sul rispetto dei diritti sanciti dalla Dichiarazione del 1948 si fondano la libertà, la pace e la giustizia nel mondo e se uno Stato non riesce a garantirli per i propri cittadini, è necessario che questa responsabilità venga assunta dalla comunità internazionale. Il porporato ha ricordato i diritti della famiglia, cellula fondamentale della società; i diritti della donna, che ancora oggi è discriminata per motivi religiosi, culturali o sociali; i diritti dei genitori a scegliere liberamente l'educazione dei figli e in sintonia col principio di laicità. Per quanto riguarda il rapporto tra Chiesa e Stato, il cardinale ha notato come la prima non desideri per sé privilegi ma rivendichi il rispetto della libertà religiosa. Il cardinale Bertone ha chiesto un'azione solidale nei confronti di tutti quegli uomini che si vedono negati i diritti fondamentali perché manca un'equa distribuzione dei beni della Terra. Nel suo saluto al cardinale Bertone, il presidente dei vescovi spagnoli, cardinale Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, ha evidenziato come oggi famiglia e libertà religiosa, siano messi in discussione. Ed ha ribadito che la Chiesa continuerà ad impegnarsi a tutti i livelli, dai laici ai vescovi, a favore della promozione umana. Di «dialogo privilegiato» tra Santa Sede e governo ha parlato il ministro degli Esteri spagnolo, Miguel Angel Moratinos, a margine di una riunione ieri a Roma che ha definito l'incontro «molto soddisfacente». Il cardinale Bertone (Reuters)

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A gennaio 35 morti nel Canale di Sicilia (sezione: Diritti umani)

( da "Manifesto, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

FORTRESS EUROPE A gennaio 35 morti nel Canale di Sicilia Almeno 62 migranti hanno perso la vita lungo le frontiere europee nel mese di gennaio 2009, di cui 35 soltanto nel Canale di Sicilia. Le vittime dell'emigrazione raggiungono così la cifra di 13.413 morti dal 1988 ad oggi. Il dato è stato diffuso dall'Osservatorio Fortress Europe. L'organismo pubblica un reportage intitolato «Guantanamo Libia: il nuovo gendarme delle frontiere italiane», «dal quale - è scritto in un comunicato - emergono le condizioni inumane di detenzione dei migranti arrestati a sud di Lampedusa dalla polizia libica». Nella nota si esprime quindi «forte preoccupazione per l'imminente avvio dei pattugliamenti congiunti, che seguiranno alla ratifica del trattato italo libico appena approvato dal Senato italiano». Anche Amnesty chiede di «rinegoziare» il Trattato d'Amicizia, partenariato e cooperazione tra Italia e Libia, firmato a Bengasi il 30 agosto 2008 e ratificato il 3 febbraio in via definitiva dal Senato. «Il percorso di questo Trattato è stato poco trasparente», denuncia Giusy D'Alconzo, ricercatrice dell'organizzazione per i diritti umani secondo cui le intese tecniche tra i due Paesi vanno avanti dall'accordo di cooperazione firmato nell'agosto 2007 per fronteggiare il fenomeno dell'immigrazione clandestina, in particolare in riguardo al pattugliamento congiunto nelle acque del Mediterraneo.

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Esplode la rivolta: Tutti obiettori (sezione: Diritti umani)

( da "Manifesto, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

LE PROTESTE Il no dei medici, della Cgil e del Prc Esplode la rivolta: «Tutti obiettori» Stefano Milani E adesso: obiezione di coscienza. Con l'emendamento del medico-poliziotto passato ieri al Senato, quella del rifiuto di assolvere a un obbligo di legge rimane l'unica strada percorribile in nome della civiltà. Partiti dell'opposizione, sindacati, associazioni, mondo cattolico, sono in tanti a chiederla a gran voce. A cominciare da Medici senza frontiere, tra i primi a parlare di una «legge contro la Costituzione». Fortemente contraria alla norma anche la Cei. «Alla Chiesa competerà sempre di aiutare le persone in pericolo di vita. Le leggi sono votate secondo le regole della democrazia, ma noi continueremo ad aiutare poveri immigrati non regolari», dice monsignor Domenico Segalini, segretario della commissione Cei per le migrazioni. D'accordo la stragrande maggioranza dei camici bianchi. Tutti, cattolici e non, in nome di quel diritto universale alla salute sancito dalla costituzione, e minato ora dal furore leghista. «Ribadiamo il nostro rispettoso ma fermo dissenso», spiega il presidente della federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) Amedeo Bianco, «per una norma che va contro l'etica e la deontologia, e si potrebbe rivelare un boomerang sul piano della salute pubblica». E spiega come il provvedimento vada contro il principio base della tutela della salute pubblica, «cioè il libero accesso alle strutture e anzi l'incoraggiamento a recarvisi in caso di problemi di salute». Sul profilo etico, ribadisce Bianco, «l'immagine che ne esce è quella di un sistema che forse perde colpi sul piano dell'accoglienza». Il rischio è che si crei una sanità clandestina parallela, gestita da gruppi etnici e religiosi, in cui le competenze mediche, le strutture e le funzioni igienico-sanitarie siano precarie e dannose per il malato. Per una «disobbedienza civile» si schiera anche la Cgil che valuterà «quali siano le iniziative più efficaci per scongiurare l'applicazione della norma». Come spiega Carlo Podda, segretario generale Funzione pubblica Cgil, «l'emendamento rappresenta il degrado culturale, valoriale e politico che attraversa la maggioranza di centrodestra sul tema dell'immigrazione». Oltre che, aggiunge, «una grave lesione del principio di universalità del diritto alla salute». Sulla stessa linea Rifondazione comunista, con Paolo Ferrero che giudica il provvedimento «razzista, di chiaro stampo neo-nazista» e, soprattutto, «dannoso e stupido». La salute «è un diritto di tutti, anche degli immigrati clandestini», aggiunge il segretario del Prc, «ed è un diritto che o funziona per tutti o semplicemente non esiste». Duro anche Nichi Vendola secondo il quale nel ddl sicurezza «vi sono gravissimi cedimenti alle pulsioni razziste e xenofobe» che fa emergere «una legislazione para-fascista fondata sulla criminalizzazione dei poveri e sulla legittimazione di una idea di giustizia intesa come vendetta e come affare privato». Ma è anche tutto il mondo dell'associazionismo a gridare allo scandalo. Per l'Arci ciò che è passato al Senato così come l'incitamento del ministro Maroni ad essere «cattivi con i clandestini», prefigurano in Italia l'apartheid. «Spero che i medici, cui viene chiesto di denunciare gli immigrati clandestini, rifiutino questa delazione», commenta Filippo Miraglia responsabile immigrazione Arci. E lancia una proposta: «Fuori da ogni ambulatorio medico da oggi campeggi il cartello "qui non si denuncia nessuno"». D'accordo anche le Acli, che giudicano la norma come un «gravissimo passo indietro sul piano dei diritti e dell'integrazione». Per il presidente Andrea Olivero così «non si favorisce la sicurezza e la legalità producendo leggi ingiuste e inapplicabili» che anzi rischiano di provocare «un'emarginazione sanitaria degli stranieri irregolari presenti in Italia con un grave rischio per la loro salute ma anche per la sicurezza della popolazione italiana in termini di diffusione delle malattie». Disappunto e preoccupazione esprime Save the Children perché le nuove norme avranno «un impatto negativo sulla tutela e sulla promozione dei diritti dell'infanzia, peggiorando le condizioni di vita di moltissimi bambini stranieri nel nostro paese». L'unica speranza, resta dunque l'obiezione di coscienza. Ne è convito pure Gino Strada, fondatore di Emergency, sicuro che «anche di fronte all'inciviltà sollecitata da una norma stolta prima ancora che perversa», i medici italiani agiranno «nel rispetto del giuramento di Ippocrate, nel rispetto della Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani». Speriamo.

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Chiudere il cpt di Lampedusa Vota anche la destra (sezione: Diritti umani)

( da "Manifesto, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

PARLAMENTO UE «Chiudere il cpt di Lampedusa» Vota anche la destra Alberto D'Argenzio BRUXELLES Chiudere tutti i Cpt inadeguati, quindi anche Lampedusa, istituire un sistema di ispezioni e un responsabile nazionale per questi centri. Questo è quanto chiede il Parlamento europeo ai 27. Ieri a Strasburgo a larghissima maggioranza è stato approvato il rapporto firmato dalla socialista francese Martine Roure in cui si invitano i governi a mandare a riposo tutte le strutture che non soddisfano le norme vigenti in materia sanitaria, legale e amministrativa o in cui non si rispettano i più elementari diritti umani, come quello a una vita dignitosa. Il rapporto è il riassunto di quanto visto e annotato nelle visite compiute da diverse delegazioni della Commissione libertà civili dell'Eurocamera tra il 2005 e il 2008 nel Cpt di Lampedusa, in quelli spagnoli di Ceuta e Melilla e delle Canarie, in quello di Parigi e poi in alcuni centri di Malta, Grecia, Belgio, Regno Unito, Paesi Bassi, Polonia, Danimarca e Cipro. Alla fine non si fanno nomi, non si dice quale centro chiudere e quale no, ma le situazioni in loco - su tutte quella di Lampedusa - parlano da sole. E dire che a favore del rapporto ha votato, oltre al centrosinistra del Parlamento europeo (liberaldemocratici, socialisti, verdi e comunisti), anche il Ppe, compresa la delegazione di Forza Italia, e anche qualche deputato dell'Eurodestra, tra cui Cristiana Muscardini di An. Si sono invece astenuti i suoi compagni di An Roberta Angelilli e Domenico Basile, mentre almeno i tre moschettieri della Lega Nord - Borghezio, Robusti e Speroni - sono rimasti coerenti ed hanno votato contro il rapporto. Il governo italiano almeno in Europa si spacca sui Cpt, ma solo perché si tratta di un richiamo di principio. Il rapporto ricorda cose semplici, che i diritti fondamentali, quali il diritto a una vita dignitosa, la tutela della vita familiare, l'accesso alle cure sanitarie e il diritto d'appello «devono essere costantemente garantiti», anche nei Cpt. In sostanza che andrebbero applicate le direttive europee, che se non sono assolutamente perfette, almeno qualche diritto lo riconoscono. Invece la situazione è assai diversa. Durante le visite, i deputati hanno constatato che le condizioni di detenzione «erano intollerabili dal punto di vista igienico, della promiscuità, delle strutture disponibili» e che le persone trattenute «non erano sistematicamente informate della loro detenzione amministrativa, dei loro diritti e dello stato di avanzamento dei loro dossier». Le lacune sono numerose: scarse cure mediche e insufficiente capacità di accoglienza, impossibilità, a volte, ad avere accesso alla difesa legale gratuita ed al ricorso, poca chiarezza nelle pratiche da seguire per accedere allo status di rifugiato e scarsa attenzione alla situazione dei minori. Di fronte a questa situazione, il Parlamento invita gli Stati membri non solo a chiudere le strutture inadeguate, ma anche a pubblicare una relazione annuale sul numero e sulla collocazione delle persone trattenute e sul funzionamento dei centri chiusi. Li sollecita inoltre a garantire un controllo periodico dei Cpt, istituendo anche un mediatore nazionale. E si tratta di agire in fretta, anche perché l'entrata in vigore della Direttiva ritorno, entro il 2010, porterà a un aumento dei clandestini nei Cpt: la detenzione potrà infatti essere allungata fino a 18 mesi, con un inevitabile aumento del sovraffollamento. Il problema è che l'opinione del Parlamento non è vincolante per i 27.

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Amnesty: No al Trattato con l'Italia (sezione: Diritti umani)

( da "Denaro, Il" del 06-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Mediterraneo libia Amnesty: No al Trattato con l'Italia Il testo non tutelerebbe i diritti dei migranti trattenuti in condizioni inumane "Ancora una volta si garantiscono finanziamenti alla Libia, senza chiedere garanzie sul rispetto dei diritti umani e del diritto d'asilo per migranti detenuti in condizioni disumane, torturati, trasportati a sud nei container e infine rivenduti a trafficanti che chiedono loro fino a 500 dollari per riportarli sulla costa". Così Andrea Segre, autore del documentario ''Come un uomo sulla terra'', riassume le critiche avanzate ieri in una conferenza stampa con Amnesty International sul trattato con la Libia appena ratificato dall'Italia per il controllo della migrazione irregolare. A documentare le accuse, spezzoni del documentario, una serie di foto esclusive delle carceri libiche di Fortress Europe - blog dedicato alle vittime dell'immigrazione clandestina - e le testimonianze di migranti etiopi sopravvissuti alle violenze. "Grande contrarietà" alla ratifica del trattato è stata espressa dal portavoce di Amnesty Riccardo Noury, secondo il quale il processo con cui si è giunti alla firma è stato caratterizzato da mancanza di trasparenza e negoziati i cui contenuti rimanevano sconosciuti all'opinione pubblica, il cui oggetto è oggi divenuto chiaro: "una complicità italiana in una attivita' di controllo delle frontiere della Libia, per impedire che i migranti attraversino il Mediterraneo, in assenza di qualunque garanzia sui loro diritti. Insomma, secondo il principio che occhio non vede, cuore non duole". del 06-02-2009 num.

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Congo, l'inferno nel nostro corpo (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere.it" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

reportage esclusivo di «io donna» dallo Stato africano dove si combatte da dieci anni Congo, l'inferno nel nostro corpo La donna è un campo di battaglia. Lo stupro una strategia di guerra «Devo proteggermi» sussurra l'uomo in camice bianco. «Ho imparato a essere insensibile per poter curare pazienti che perdono urina e materia fecale dopo che lo stupro di gruppo le ha lacerate. Donne torturate con bastoni, coltelli, baionette esplose dentro i loro corpi rimasti senza vagina, vescica, retto. Ragazze alle quali devo dire: mademoiselle, lei non ha più un apparato genitale, non diventerà mai una donna». Dieci anni fa, una giovane violentata a cento metri da qui si è trascinata da lui. Da allora, nel suo ospedale Panzi a Bukavu, il ginecologo Denis Mukwege ha operato 25 mila vittime di stupri efferati e ne ha medicato altrettante nei villaggi, condannato a leggere nei loro corpi gli scempi di questo cruciale lembo d'Africa, l'est della Repubblica Democratica del Congo. Si combatte dal 1998 nel Nord e nel Sud del Kivu, fuori dalle città di Goma e Bukavu, sulle rive di un lago beffardamente incantevole a ridosso della frontiera con il Ruanda. Cinque milioni di morti dal '98 al 2002, nel conflitto più sanguinoso del globo dopo la seconda guerra mondiale. Poi i ribelli impazziti, i villaggi cancellati, la missione dell'Onu Monuc - la più imponente, con 17 mila caschi blu - capace solo di contare i morti dopo battaglie sbrigativamente attribuite a faide etniche e che invece mirano al controllo di immense e maledette ricchezze minerarie: oro, tantalio, diamanti. Lo stupro, qui, è l'arma affilata di una guerra che da tempo ha perduto la linea del fronte. La strategia primordiale di tutte le sigle paramilitari che annidano plotoni assassini nel cuore di tenebra della foresta equatoriale. Stuprano i ribelli del Cndp del generale Nkunda, appena messo fuori gioco dai suoi storici alleati ruandesi, e forse - mentre scriviamo - già ammazzato o spedito in un esilio dorato. Stuprano le milizie della Fdlr, gli hutu responsabili del genocidio ruandese del '94 fuggiti in Congo. Stuprano i Mai Mai, combattenti filogovernativi, allucinati da riti tribali. E stupra l'esercito regolare. Violenza sistematica, compiuta davanti a figli e mariti: annientare le donne è un metodo veloce e sicuro per riuscire a mutilare intere comunità, spaccandole in un'invincibile vergogna. Il presidente congolese Joseph Kabila ha appena autorizzato l'esercito ruandese a entrare in Congo per sgominare gli hutu della Fdlr, come promessa di pace per il Kivu, ma la sua gente non si aspetta che altri morti, altri inferni. «Perché chiamare qui i ruandesi a risolvere un loro problema? » si chiede Mathilde Muhindo, che si è dimessa dal Parlamento disgustata dall'immobilismo di Kinshasa e da sempre assiste le vittime di stupro nel Centro Olame della diocesi di Bukavu. «Perché il governo è sceso a patti con Bosco Ntaganda, l'antagonista di Nkunda, ricercato dalla Corte dell'Aja per crimini contro l'umanità? È triste che nella nostra terra chiunque sia autorizzato a fare ciò che vuole, esattamente come i militari sul corpo delle donne». Corpi sfioriti come quello di Elise Mukumbila, maschera di rughe e livore: nelle credenze tribali, forzare un'anziana porta ricchezza, così i Mai Mai hanno abusato di Elise per mesi, nella foresta a nord di Goma, lasciandole l'Hiv. La incontro a Goma, nel piccolo centro di Univie Sida, associazione locale che convince le donne sieropositive del fatto che la vita può, deve continuare. E corpi di bambine come Valentine, orfana dodicenne, perché violare una vergine rende immortali. Lei ha perso la parola dopo i ripetuti stupri di gruppo, ha la gonna fradicia di urina per una fistola mai curata: la sorella maggiore vuole nascondere la tragedia agli altri sfollati nel campo di Buhimba, poco lontano da Goma, dicendo a tutti che il sorriso vuoto della bimba non è che una pazzia senza nome. A Bukavu Janette Mapengo, 31 anni, mi si avvicina zoppicando. Gli otto hutu che l'hanno violentata nella sua capanna costringevano il marito a guardare, per poi seccarlo con una pallottola in fronte ed esplodere su Janette altri tre colpi, appena lei ha osato urlare. Alza la gonna scolorita mostrando l'arto di plastica: all'ospedale Panzi le è stata amputata la gamba destra maciullata dagli spari. Janette piange piano: «Sono inutile». Françoise Mukeina ha 43 anni, undici figli, occhi color miele: «Cento hutu ci hanno prese in otto dal villaggio, a Shabunda, tenendoci schiave nella foresta per due anni, nutrite con gli avanzi, violentate a turno ogni giorno, marchiate col fuoco. Quando mi hanno mandato a fare legna sono fuggita. Ho dolori che non finiscono mai ma ringrazio Dio: io sono viva, le altre no». Solo nel Sud Kivu, da gennaio a settembre 2008, l'agenzia dell'Onu Unfpa ha censito 11.600 donne che hanno chiesto cure dopo la violenza carnale: per il 95 per cento di loro, gli autori erano miliziani. Nel Nord Kivu si stimano 30 mila vittime di stupro dal 98, ma quelle che tacciono per vergogna sarebbero molte di più. «È un femminicidio: gli stupri aumentano, sembrano contagiosi» esplode Fanny Mukendi di Action Aid, organizzazione internazionale che tra Bukavu e Goma finanzia i gruppi locali più attivi nel ricomporre i brandelli di esistenza di queste donne. «Sono povere, sfollate dopo gli attacchi dei ribelli: la violenza è il colpo di grazia. Hanno bisogno di un sostegno psicologico e di entrate economiche: con noi fabbricano sapone, panieri, preparano dolci da vendere al mercato. Nulla di spettacolare, ma le aiuta ad accettarsi di nuovo». A Goma, Action Aid ha fondato un movimento femminile che a novembre, durante l'assedio di Nkunda, ha riempito lo stadio al grido "stop aux viols". E per Fanny, «ogni donna del mondo dovrebbe essere solidale con loro». Pensava soprattutto all'est del Congo, l'Onu, quando l'anno scorso si è decisa a inserire lo stupro di guerra tra i crimini contro l'umanità, perseguibile dai tribunali internazionali. Ma per ora, qui, domina l'impunità: «Con i militari si può solo segnalare l'esercito di appartenenza» spiega Julienne Mushagaluja, avvocatessa del gruppo Afejuco a Bukavu, che raccoglie testimonianze di vittime in vista di un appuntamento importante: «Sta per arrivare un inviato della Corte dell'Aja» rivela. «Dovrà capire se esistono prove sufficienti a denunciare per stupro i signori della guerra». Delle 58 condanne eseguite a Bukavu nel 2008 (su 353 denunce), solo 9 riguardavano militari, ma rispondevano anche di altri delitti. «Se a soffrire fossero gli uomini e non le donne» dice sommesso il dottor Mukwege «la comunità internazionale avrebbe già trovato una soluzione». Nel campo di Buhimba, durante il consueto acquazzone pomeridiano, siedo in una capanna buia sopra la terra nera del vulcano Nyiragongo, con un gruppo di donne e i loro neonati. I figli della violenza. In Congo l'aborto è illegale, per quello clandestino ci vogliono soldi, e non è il caso di Dativa Twisenge, 22 anni, scheletrica, bella, che disprezza il suo piccolo Oliver: «Che me ne faccio? Voglio solo morire. Due stupri sono troppi» mi gela. «Due anni fa in casa mia, a Masisi, con mia madre: a lei hanno spezzato le gambe. L'anno scorso qui vicino: tre militari del governo mi montavano come una cagna e intanto mi bastonavano la schiena: non ho fatto che urlare "uccidetemi!"». Agnès è un raggio di luce: 33 anni, sei figli, l'ultimo nato dallo stupro. Rapita vicino al campo con altre nove, legata e bendata dall'alba al tramonto, gettata tra i banani come spazzatura. Non riesco a non chiederle cosa prova per questo neonato paffuto, che per sempre le ricorderà la tortura. Lei sgrana gli occhi allungati: «Devi capire, è il mio bambino. L'ho chiamato Chance affinché, almeno lui, abbia la fortuna di conoscere un mondo migliore». Emanuela Zuccalà stampa |

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Sit in, appelli e messaggi: l'Italia si schiera con il Quirinale (sezione: Diritti umani)

( da "Unita, L'" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Sit in, appelli e messaggi: l'Italia si schiera con il Quirinale Il Paese si ribella. Subito in piazza contro il governo e applausi per Napolitano. Sit-in spontaneo di 500 persone sotto Palazzo Chigi. Cori e slogan contro Berlusconi e il Vaticano. «Fini, vieni con noi». Cori e fischi al governo. Lunghi applausi per Napolitano. E c'è chi grida dal megafono: «Fini, vieni con noi». Contro l'approvazione del decreto sul caso Eluana, l'Italia si mobilita. Palazzo Chigi è «assediato» da un sit-in spontaneo di 500 persone. Donne, uomini, ragazze e ragazzi, delusi, arrabbiati, sgomenti. Ci sono i Radicali e le bandiere del Pd, della Cgil, della Fiom. Simpatizzanti dell'Uaar, l'Unione Atei per lo sbattezzo, l'Associazione Luca Coscioni. Marco Pannella quasi indossa le vesti di vigile urbano e si arrabbia con chi occupa via del Corso, la strada dello shopping vicina al Palazzo dove Silvio Berlusconi ha convocato un Consiglio dei ministri d'urgenza: «Vi sentite rivoluzionari occupando la strada - rimprovera i manifestanti -. Se non tornate sui marciapiedi, lascio il sit-in». Ed ecco che accorrono alcuni sventolando un tricolore listato a lutto. Le proteste Non solo Roma. Altre manifestazioni sono state annunciate per oggi in altre città: a Milano alle 17 in piazza San Babila ci sarà il Pd e la sinistra. A Catania è previsto nel pomeriggio con un sit-in della Cgil in difesa della laicità dello Stato. Presidi sono previsti anche davanti alle Prefetture d'Italia, fa sapere il Partito dei Comunisti italiani. In Liguria il segretario regionale del Pd, Mario Tullo, ha convocato una manifestazione davanti alle prefetture di Genova e La Spezia. A Napoli è nato un comitato di sostegno al capo dello Stato: «Io sto con Napolitano» e a Bologna liberi cittadini e il sindacato Cgil hanno organizzato per lunedì due presidi. Il tam tam Sms e interventi su Facebook, che solo nel primo pomeriggio di ieri ha raggiunto 6000 contatti fino a sforare oltre i mille: ecco il tam tam. Il gruppo «Rispettiamo la vita di Eluana Englaro», è amministrato da Mina Welby, che dall'altra notte ha cominciato uno sciopero della fame. Gli slogan Cantano «Bella ciao» i manifestanti guardati a vista dalle forze dell'ordine e confinati dietro le transenne della piazza. Gridano «Sciacalli, sciacalli: governo italiano, governo vaticano». «Ma quale cura, per Eluana, volete la tortura!». Appesi al collo hanno cartelli che attaccano la scelta «vergognosa» del governo. Su quello di Pannella c'è scritto: «Banda di torturatori». «Pdl, partito dei lefevriani» su quello di Marco Cappato. E grande è il sostegno al presidente della Repubblica che non ha firmato il decreto: «Napolitano non mollare, vai avanti così». Critiche invece al ministro per le Pari Opportunità, Stefania Prestigiacomo, che si era detta contraria ad un intervento dell'esecutivo sul caso Eluana: «Voto all'unanimità, Prestigiacomo dov'eri?». Il leader radicale commenta: «Il decreto annunciato da Berlusconi è una misura penosa e allucinante, corrisponde agli interessi e alla cultura di questo presidente del Consiglio». Gli fa eco Bobo Craxi: «Il governo è entrato a gamba tesa su questa materia così delicata. Hanno trasformato Palazzo Chigi in un ospedale, dove si parla della salute dei cittadini». Rincara la dose Angelo Bonelli (Verdi): «Da parte del governo un comportamento golpista che minaccia il capo dello Stato: o si fa il decreto oppure cambiamo la Costituzione». Palazzo Chigi Mentre la protesta monta arriva a piedi Andrea Ronchi, il ministro delle politiche Ue che sottolinea: «Tutti hanno il diritto di manifestare, però considero questi slogan truculenti contro il governo ignobili e falsi. Da questa manifestazione si capisce chi ha a cuore la cultura della vita. Non discutono del decreto legge o del ddl. Cosa c'entra "Bella ciao" con la vita di Eluana? È una brutta speculazione politica», commenta il ministro prima di scomparire nel Palazzo. Ileana Argentin: «Qualunque sia la posizione del partito andrò avanti contro l'arroganza di Berlusconi». VIRGINIA LORI ROMA v.lori@unita.it

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soru e de matteis oggi a sant'elia (sezione: Diritti umani)

( da "Nuova Sardegna, La" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

DIARIO ELETTORALE Soru e De Matteis oggi a Sant'Elia PD. La candidata Maria Grazia De Matteis partecipa oggi, alle 11.30, all'incontro del cadidato presidente Renato Soru con gli elettori di Sant'Elia, a Cagliari. Il candidato Gianluigi Gessa partecipa domani - alle 17.30, alla Fiera a Cagliari - al dibattito "Diritti umani e medicina". Presente Gino Strada di Emergency. PARTITO SOCIALISTA. Il candidato alla presidenza della Regione, Peppino Balia, parteciperà domani agli incontri del segretario nazionale Riccardo Nencini con gli elettori. L'appuntamento è alle 11, all'Hotel Mediterraneo di Cagliari. PDL. Il senatore Beppe Pisanu e l'europarlamentare Maddalena partecipano oggi - ore 10, all'hotel Califfo di Quartu - all'incontro con gl elettori organizzato dal candidato Onorio Petrini. PRC. Il circolo di Rifondazione Antonio Gramsci, in via Doberdò, a Cagliari, presenta questa sera alle 17.30 la rivista politico-culturale Essere Comunisti.

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diritti umani, scontro tra mosca e ue - leonardo coen (sezione: Diritti umani)

( da "Repubblica, La" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 15 - Esteri Diritti umani, scontro tra Mosca e Ue Barroso: "Preoccupati per gli omicidi politici". Putin: voi maltrattate gli immigrati Il presidente della Commissione ha ricordato i recenti assassini di giornalisti Il premier russo: "Conosciamo lo stato dei sistemi carcerari di certi paesi europei" LEONARDO COEN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA - Se tra il Cremlino e la Casa Bianca è tempo di disgelo, così non è tra la Russia e l´Unione Europea: il freddo continua a dominare i rapporti tra Mosca e Bruxelles, anche a guerra del gas conclusa e dopo la guerra in Georgia. Lo ha dimostrato ieri un pepato scambio di accuse tra Putin e Barroso, il presidente della Commissione europea, a proposito dei diritti umani. Barroso guidava una folta delegazione per preparare il terreno del prossimo summit Russia-Eu, il 21 e 22 maggio. Gli incontri di Barroso e dei suoi commissari con Putin e Medvedev si sono focalizzati sulle questioni della sicurezza, dell´energia e della cooperazione economica ma, anche, sul problema del rispetto dei diritti umani. E proprio su questo ultimo scoglio si sono infrante le due diplomazie. Barroso, infatti, rivolgendosi al premier russo Vladimir Putin, quasi con un rimprovero, gli ha ricordato che nell´opinione pubblica europea «c´è sempre più una certa preoccupazione in seguito ai recenti avvenimenti in Russia, come gli omicidi di alcuni giornalisti e di difensori dei diritti umani». Il fatto è che quest´osservazione, Barroso l´ha rivolta durante la conferenza stampa congiunta che ha chiuso gli incontri della giornata. Sotto le telecamere delle emittenti di tutta Europa, anche quelle russe. Si è visto chiaramente la mascella di Putin indurirsi, e uno sguardo di stizza ha fulminato l´ospite quando Barroso ha sottolineato come avesse affrontato lo spinoso argomento con il presidente Medvedev. Quasi a dire: con lui si possono affrontare e discutere tematiche delicate e sensibili. Come il duplice assassinio dell´avvocato Stanislav Markelov e della giornalista Anastassjia Baburova. O come la recentissima intimidazione subìta da Alexej Venediktov, popolare direttore di Radio Eco di Mosca, l´emittente russa più liberale, che racconta spesso e volentieri le problematiche legate alle violazioni dei diritti umani e ai soprusi del regime. La replica di Putin è stata acida: «Il signor Barroso ha discusso questi temi al Cremlino, ma ne ha parlato qui dove il presidente non c´è e non può dire la sua a questo proposito». Non solo. è passato al contrattacco, come già in altre occasioni, rinfacciando all´Europa che non è solo la Russia a doversi vergognare: «Noi non siamo soddisfatti del modo in cui è trattato il problema della popolazione russofona nelle repubbliche baltiche. Sappiamo che ci sono delle violazioni dei diritti degli immigrati nei Paesi europei, conosciamo lo stato dei sistemi carcerari di certi Paesi europei».

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MEDICI C'È chi DISUbbidisce (sezione: Diritti umani)

( da "Unita, L'" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

MEDICI C'È chi DISUbbidisce Giovedì è stato il giorno della vergogna. In spregio ai più elementari diritti umani, è passata la legge che, di fatto, spingendo i medici a farsi delatori, nega le cure ai «clandestini». E fa ancora più disgusto, tutto questo, se si pensa che chi l'ha voluta sono gli stessi che, nel caso di Eluana, si riempiono la bocca con la salvezza dell'umano - l'unica traccia coerente, in questo, è in realtà proprio il disprezzo per l'umano, in nome delle convenienze politiche. La stessa Medici Senza Frontiere ha dichiarato tutto il suo sconcerto, e chi meglio di loro conosce le condizioni sanitarie e psicologiche dei «clandestini»? (Msf è attiva nelle zone del mondo di conflitti e fame, e tra queste c'è il nostro meridione affollato di braccia nere). Dal sito di Msf (www.medicisenzafrontiere.it) è allora opportuno scaricare e leggersi il rapporto Una stagione all'inferno - Rapporto sulle condizioni degli immigrati impiegati in agricoltura nelle regioni del Sud Italia. Di fronte alla barbarie in corso, è tanto più necessario difendere quegli spazi di libertà che sono rimasti. Uno di questi è l'Ambulatorio Medico Popolare di Milano (www.ambulatoriopopolare.org). Dopo la Conchetta stava per toccare all'Amp, di essere sgomberato: la data prevista era il 27 gennaio, Giornata della memoria - le strane coincidenze prodotte dal caso. Coincidenze significative, dacché l'Amp è un luogo in cui si fornisce assistenza sanitaria di base gratuita per tutti, con un ambulatorio aperto due pomeriggi alla settimana, oltre che un'associazione che organizza campagne di informazione per il diritto alla salute. Diritto per tutti, dunque anzitutto un luogo sicuro per gli immigrati, che vengono accolti, ascoltati, curati, da volontari che si impegnano in una forma di solidarietà militante. La data prevista per lo sgombero, adesso, è fissata al 22 aprile. Non lasciamo solo l'Amp.

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Il teologo Castillo a Sezano (sezione: Diritti umani)

( da "Arena, L'" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Sabato 07 Febbraio 2009 CRONACA Pagina 19 Il teologo Castillo a Sezano Il teologo Josè Maria Castillo sarà oggi e domani al Monastero della Comunità degli Stimmatini di Sezano in via Mezzomonte 28. Dalle 9.15 affronterà il tema della chiesa e dei diritti umani, alla luce di un suo recente studio, «La Iglesia y los Derechos Humanos», edizioni Desclee-Bilbao, che verrà presto tradotto e pubblicato in italiano da Gabrielli Editori. L'occasione della relazione in quella che è considerata la prima università del Bene Comune è la chiusura delle celebrazioni per i 60 anni della dichiarazione universale dei diritti umani. José Maria Castillo è dottore in teologia, è stato docente alla facoltà di Granada, professore invitato alla università pontificia Gregoriana di Roma e de Comilass Madrid e all'università Centroamerica Canas di El Salvador. Gli orari sono: oggi dalle 9,15 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30. Domani dalle 9,15 alle 11. Per informazioni e iscrizioni 045/550012.A.Z.  

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denunciare i clandestini? no dei medici - sonia papuzza (sezione: Diritti umani)

( da "Repubblica, La" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina VI - Palermo Denunciare i clandestini? No dei medici L´assessore Russo: "Idea che ripugna". Gli esperti: stop dalla Regione SONIA PAPUZZA Impensabile, incostituzionale, inquietante. Usano termini diversi, ma sono tutti negativi i pareri degli specialisti di medicina delle migrazioni sulla norma contenuta nel pacchetto sicurezza approvato al Senato che lascia i medici liberi di denunciare gli immigrati irregolari. La pensa così anche l´assessore alla Sanità Massimo Russo: «L´idea della denuncia mi ripugna, snatura la stessa professione medica». Il via libera di Palazzo Madama, in attesa dell´esame della Camera, arriva mentre è in corso a Trapani il meeting della Società italiana di medicina delle migrazioni. «è una pericolosa deriva giuridica-culturale - dice la Simm - che ci riporta indietro di oltre dieci anni sul piano del diritto alla salute individuale e del pieno beneficio della collettività». «Mi attiverò - dice Mario Affronti, responsabile dell´ambulatorio dedicato ai migranti del Policlinico - per fare qualcosa di immediato. I direttori sanitari devono vigilare affinché in questo periodo venga applicata la legge precedente, che vieta ai medici la denuncia dei clandestini». Le proteste sono diffuse: «Stiamo ancora decidendo cosa fare - dice Francesca Mercadante, responsabile dell´ambulatorio di Emergency a Palermo - un´idea è quella di stampare delle magliette con la scritta "Io non denuncio" in tutte le lingue e indossarle per manifestare. Per fortuna le persone che vengono nel nostro ambulatorio si fidano di noi e continueranno a venire, ma che succederà quando per dei controlli particolari le invieremo agli ospedali?». La paura della denuncia potrebbe tenere lontani molti clandestini dalle strutture sanitarie pubbliche, con una ricaduta sulla salute pubblica dal momento che molte malattie infettive potrebbero rimanere nascoste e diffondersi senza ostacoli. «Sono disgustato - dice Guido Gulisano, responsabile dell´ambulatorio per migranti del Civico - Se passerà la legge farò un sit-in davanti all´ospedale». Le forme di protesta saranno tante, come spiega Salvatore Geraci, presidente della Simm: «A breve termine - dice Geraci - tutti i nostri associati scriveranno alle proprie Ausl per spiegare che al momento niente è cambiato. Se la legge passasse, faremo disobbedienza civile e chiederemo un impegno alle Regioni». Le Regioni infatti possono invertire i termini della legge, come spiega Fulvio Vassallo Paleologo, docente di Diritto privato e di Diritti umani presso l´Università di Palermo: «Le Regioni in ambito sanitario hanno il potere di derogare alle norme nazionali. La Puglia l´ha già fatto». E non è l´unico aspetto legale della questione. «Se un medico denuncia un clandestino - continua il docente - rispetta la legge ma viola il codice deontologico e l´articolo 42 della Costituzione. Se non denuncia, si conforma a tutte le norme». Anche il presidente dell´Ordine dei medici, Salvatore Amato, avverte: « «se uno dei nostri medici denuncerà un irregolare, dovremo sottoporlo al procedimento disciplinare».

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Le proteste Sit-in davanti a Palazzo... (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale.it, Il" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

n. 33 del 2009-02-07 pagina 4 Le proteste Sit-in davanti a Palazzo Chigi «Girotondo» con radicali, verdi e... Sircana di Redazione I primi a scendere in piazza davanti a Palazzo Chigi per protestare contro il decreto-Eluana sono i radicali, capitanati da Marco Pannella con megafono e cartello al collo: «Governo italiano, decreto Vaticano», grida guidando il coro ritmato. E ancora: «Ma quale cura, per Eluana volete la tortura». Poi, alla spicciolata, cominciano ad arrivare sotto la Galleria Colonna esponenti e militanti del Pd, del Prc, della sinistra, dei verdi, dei socialisti. Spunta anche Silvio Sircana, ex portavoce di Prodi e ora senatore Pd: «Sono indignato, è doveroso protestare». In poco tempo si raccolgono alcune centinaia di persone. Le bandiere si moltiplicano, qualcuno grida: «Vergogna!», qualcuno canta «Bella Ciao». Per Pannella il decreto annunciato da Berlusconi «è una misura penosa e allucinante, corrisponde agli interessi e alla cultura di questo presidente del Consiglio». Gli fa eco Bobo Craxi: «Il governo è entrato a gamba tesa su questa materia così delicata».Rincara la dose Angelo Bonelli dei verdi: «Siamo di fronte a un comportamento golpista da parte del governo che minaccia il capo dello Stato: o si fa il decreto oppure cambiamo la Costituzione». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Milioni di telecamere vi spiano Per i Lord è allarme Grande Fratello (sezione: Diritti umani)

( da "Riformista, Il" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Milioni di telecamere vi spiano Per i Lord è allarme Grande Fratello Cctv Country. Ormai nella patria di Orwell la società della sorveglianza è una realtà. La denuncia arriva da un report della Camera alta. L'occhio della sicurezza è onnipresente. Nessun Paese al mondo ha un database del dna così grande. La privacy è un anacronismo. E la criminalità non cala. di Mauro Bottarelli Londra. «Keep your head down, this is the most watched country in the world». Così Charlie Hunnam ammoniva Elijah Wood mentre passavano i tornelli di Upton Park, lo stadio del West Ham United, invitandolo a coprirsi il capo con il cappuccio della felpa in una delle prime scene del film Green Street Hooligans. In quel caso si trattava delle telecamere a circuito chiuso che hanno trasformato gli stadi inglesi in salotti per gentlemen ma nell'Inghilterra di oggi è anche il comitato costituzionale dei Lords a porsi il problema se l'abuso di telecamere e l'estensione dei database del dna non stiamo minando la democrazia britannica ponendo una seria minaccia alla privacy dei cittadini. Addirittura si è arrivati a parlare di diritto alla compensazione per chi sia stato sottoposto a sorveglianza illegale. In effetti, il caso britannico è unico tanto che in America si parla di "Cctv Country" riferendosi al Regno Unito. Il problema è che il governo Brown vede in questi due strumenti armi essenziali per combattere il crimine e non intende recedere dai propri propositi, uno dei quali è appunto l'ampliamento a tappeto del database del dna fino a raggiungere il cosiddetto «archivio nazionale», ovvero una schedatura genetica di massa. Per il gruppo in difesa dei diritti civili Liberty, un abuso di potere di questo genere prefigura il fatto che «anche un innocente abbia molto di cui aver paura». Trattandosi dell'Inghilterra, ovviamente, il termine maggiormente utilizzato per descrivere questa potenziale «società della sorveglianza» è orwelliano e lo stesso presidente del comitato dei Lords, Lord Goodlad, ha dichiarato a chiare lettere che «non ci sono giustificazioni per questa graduale ma incessante intromissione nei dettagli riguardo la nostra vita che lo Stato registra e archivia. La tutela della privacy è un pre-requisito essenziale per l'esercizio della libertà individuale». In effetti, stando ai numeri, qualche preoccupazione può sorgere. In Gran Bretagna ci sono quattro milioni di telecamere a circuito chiuso, il più alto rapporto al mondo rispetto al numero di cittadini e il più alto in assoluto in Europa. Per sorvegliare le aree aperte di 500 città britanniche ci sono 40mila telecamere contro le 100 per 15 città tedesche e nessuna in Danimarca. A questo va unito il fatto che anche il database del dna britannico è il più grande del mondo visto che contiene i dati di più del 7 per cento della popolazione contro lo 0,5 per cento degli Stati Uniti: inoltre, in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord la polizia può prelevare campioni di dna e impronte digitali a chi viene arrestato e archiviarli a tempo indefinito anche se le accuse nel frattempo sono cadute. Un abuso che deve terminare sia dal punto di vista delle associazioni in difesa dei diritti, della Corte Europea dei Diritti Umani e ora del comitato del Lords. Insomma, se le accuse decadono e non si viene perseguiti in giudizio, tutti i dati sensibili dovranno essere distrutti. Inoltre, viene raccomandata l'adozione di nuovi criteri di verifica, anche attraverso ispezioni, rispetto all'ottenimento e al trattamento dei dati sensibili da parte di ditte private al fine di evitare una sorta di «selezione del lavoratore» non più in base al curriculum e alle capacità, ma anche a una discriminante genetica. Ovvero, la possibilità che gli uffici del personale possano ottenere dati del dna e attraverso quelli eliminare dalle liste dei candidati un determinato posto persone che hanno una predisposizione genetica, ad esempio, alla contrazione di patologie spesso ereditarie, come il tumore o altre malattie invalidanti. Insomma, si vuole evitare di assumere qualcuno che potenzialmente può diventare un «peso» per l'azienda. Ma, nonostante questo memorandum di indirizzo arrivi da un simposio di così alto prestigio, il governo attraverso il ministro dell'Interno, Jacqui Smith, ha già reso noto che «le linee guide sull'utilizzo della telecamere e del dna sono semplicemente dettate dal buon senso». Di parere opposto i Conservatori che giudicano l'atteggiamento del Cabinet rispetto al tema della privacy «senza scrupoli». Insomma, scontro frontale non solo a livello politico ma anche sociale ed etico visto che "Cctv Country" rischia di trasformarsi non solo nella nazione più spiata e controllata al mondo (e nonostante questo il tasso di incidenza della criminalità non scende, ma anzi presenta sempre nuove criticità), ma anche nel laboratorio di una nuova, quasi orwelliana idea di società. 07/02/2009

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La guerra al terrore di Obama alla prova delle famiglie dell'11/9 (sezione: Diritti umani)

( da "Riformista, Il" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

La guerra al terrore di Obama alla prova delle famiglie dell'11/9 Dolore. Barack impone la sospensione dell'ultimo processo in corso a Guantanamo, contro il principale sospetto dell'attentato alla Uss Cole. Il nuovo capo della Cia rinnega torture e rendition (ma ci sono eccezioni). Il mondo applaude. I familiari delle vittime, che lo hanno incontrato ieri, meno. di Maria Teresa Cometto New York. Far giustizia e vincere sui terroristi, ma nel rispetto dei diritti umani e delle leggi internazionali. I nuovi capi dell'Intelligence e i nuovi consulenti legali di Barack Obama stanno facendo i salti mortali per conciliare le due esigenze, come si vede dalle audizioni in parlamento per la conferma di Leon Panetta a capo della Cia. Ma il problema non è solo politico e di interpretazione delle leggi: ci sono il sangue e la carne delle vittime e le lacrime dei loro cari che ancora aspettano la condanna dei colpevoli. L'ha ricordato ieri al presidente americano un gruppo di familiari rappresentanti dei quasi 3 mila uccisi dagli attentati dell'11 settembre 2001 negli Usa e dei 17 marinai morti nel bombardamento della nave Cole in un porto dello Yemen nel 2000. Il faccia a faccia l'ha voluto lo stesso Obama, dimostrando di non essere solo sensibile ai diritti dei sospetti terroristi e bravo nelle sue Pr mondiali. E chissà se l'appello del papà di Jimmy Riches, uno dei pompieri morti a Ground Zero, lo ha scosso e l'ha fatto riflettere sulla decisione di chiudere la prigione speciale di Guantanamo e fermare i processi militari contro gli accusati delle stragi terroriste. Il pompiere pensionato Jim Riches, padre di Jimmy, aveva visitato Guantanamo il mese scorso e assistito al processo di una delle menti di 9/11, il reo confesso Khalid Sheik Mohammed, e di altri suoi complici. «Voglio dire al presidente che quei detenuti ridevano di quello che hanno fatto - ha dichiarato Riches al New York Post, prima dell'incontro con Obama -. Vorrei che quei processi fossero trasmessi in TV. Gli americani sarebbero indignati. Non voglio che ciò che è successo a mio figlio accada ad altri. Otto anni sono abbastanza. Li voglio processati, condannati e, se hanno ucciso mio figlio, voglio la pena di morte». Un altro pompiere e padre, Gary Swenchonis, il cui figlio è uno dei 17 marinai della Cole, si è rifiutato invece di andare alla Casa Bianca dopo la notizia della sospensione del processo a uno degli artefici del bombardamento della Cole, Abd al Rahim al Nashiri, l'ultimo in corso a carico di un detenuto di Guantanamo. Swenchonis aveva inviato una lettera a Obama lo scorso 24 gennaio, in cui lo supplicava di non liberare i sospetti terroristi, ricordando che alcuni ex detenuti di Guantanamo, ritornati nello Yemen, hanno ripreso la loro guerra santa come militanti di al Qaeda e hanno ammazzato altra gente innocente. Swenchonis ieri ha spiegato a FoxNews di non aver mai ricevuto risposta e di aver quindi deciso di non partecipare al meeting. Quanto sia difficile definire che cosa è permesso per prevenire nuovi attentati terroristici lo sta mostrando la testimonianza di Panetta al Congresso. Il candidato capo della Cia, alla domanda dei senatori su quali metodi di interrogatorio possono essere usati in situazioni estreme, ha risposto: «Se una bomba ad orologeria stesse per scoppiare e io sentissi che i metodi usati non fossero sufficienti, non esiterei ad andare dal presidente degli Stati Uniti e chiedere qualsiasi nuova ulteriore autorità necessaria»; ma non ha spiegato che cosa farebbe in alternativa al waterboarding - la pratica di simulare l'annegamento del prigioniero, ora considerata tortura e vietata dalle nuove regole di Obama -, né ha approfondito il problema dei tempi in cui una simile decisione va presa per essere efficace. Ha solo ribadito di essere convinto di poter «proteggere questo Paese e ottenere le informazioni necessarie rispettando la legge». Panetta ha anche precisato che nessun agente della Cia sarà perseguito per aver praticato il waterboarding o altri metodi duri di interrogatorio, perché autorizzati fino a ieri dal ministero della Giustizia. Ha però spiegato che la Cia continuerà la pratica della rendition avviata da Bush, cioè prelevare un presunto terrorista in qualsiasi posto fuori dagli Usa e trasferirlo in un Paese terzo (il caso di Abu Omar in Italia), con l'avvertenza di non consegnarlo a chi è noto per violare i diritti umani. Panetta ha anche detto che la Cia potrà continuare a trattenere un sospetto e interrogarlo prima di consegnarlo alla giustizia, senza precisare per quanto tempo e senza dire entro quando la Croce Rossa potrà visitarlo. «È la dimostrazione che Obama vuole mantenere una buona dose di flessibilità per poter dare le risposte appropriate quando è necessario», ha commentato Matthew Waxman, esperto del Council on Foreign Relations in tema di Legge e Politica estera ed autore del saggio appena pubblicato Chiudere Guantánamo è più difficile di quanto si pensi. Un altro studioso del Cfr, Daniel Prieto, specializzato in Antiterrorismo e sicurezza nazionale, ha osservato che con Obama la Cia farà ancora ricorso, per le emergenze, a tecniche più dure di quelle previste dal codice militare: «Ma è intelligente da parte sua coinvolgere il Parlamento nel definire per legge delle linee guida». Prieto ha anche detto al Riformista che secondo lui Obama non ripeterà gli errori di Bill Clinton di deprimere budget e morale della Cia, «perché è impensabile in un clima post 9/11». Lo sperano papà e mamme che ieri hanno ricordato a Obama cosa vuol dire aver perso i figli per mano di al Qaeda. 07/02/2009

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Vilipendio? Silvio non è secondo a Tonino la posta di zoro (sezione: Diritti umani)

( da "Riformista, Il" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Vilipendio? Silvio non è secondo a Tonino la posta di zoro L'intento di voler far ricadere su Napolitano la responsabilità di "aver ucciso" Eluana non firmando il decreto, è palese Caro Diego, sono incazzata nera. Il comportamento di Berlusconi sul caso Englaro è folle, offensivo, arrogante, umiliante, incredibile. Non ci voglio credere - Circolo Pd Eluana Englaro Ci stiamo facendo togliere la libertà dal capo del Popolo delle Libertà e dal Vaticano. Il tutto in nome di un Dio in apparente coma vegetativo. Ciao Zoro, possibile che chi ha votato questa gente non si ribelli neanche un giorno, un minuto, un secondo alle decisioni di un governo che grazie ai loro voti calpesta i diritti umani di tutti? Circolo Pd Italians È la cosa che mi chiedo più spesso anch'io, soprattutto in questi giorni di escalation razzista e fondamentalista. E la risposta è no, apparentemente no. Chi ha votato Berlusconi e Lega li ha votati proprio per questo, per annientare il diverso, per sentirsi protetto nel proprio sfrenato e ignorante individualismo. Ho sempre pensato che le battaglie per i diritti civili non siano di sinistra, ma di questo secolo. Abbiamo avuto in sorte un Paese che di questo secolo non sa che farsene. Caro Diego, perché secondo te Berlusconi sfida in modo così oltraggioso, altro che Di Pietro, il Presidente della Repubblica? Circolo Pd Transennate il Colle Giusto ieri ad Anno Zero Ghedini diceva che pur non avendolo votato quand'era il momento, ora voterebbe Napolitano perché si è mostrato serio garante delle istituzioni. Guardare Ghedini con sospetto è naturale, ma non pensavo che Berlusconi lo avrebbe smentito nel giro di qualche ora così clamorosamente. L'intento di voler far ricadere su Napolitano la responsabilità di "aver ucciso" Eluana non firmando il decreto, è vile e palese. Se poi consideri che il pretesto torna utile per cominciare una volta per tutte, clamorosamente e in nome di Dio, a fare carne di porco della Costituzione, l'angoscia aumenta. Caro Zoro, finalmente abbiamo un candidato alternativo a Walter. Ti piace Bersani? Circolo Pd S'è Svejato Sì, Bersani mi piace, e nonostante Bersani sia direttamente corresponsabile delle poche gioie e dei molti dolori arrecati dai dirigenti del più grande partito della sinistra ai loro elettori, della sua candidatura sono contento. Due cose mi convincono poco: la matrice così dichiaramente correntizia (la candidatura nasce da Red, dice Repubblica) e il momento. In sostanza, cinicamente mi chiedo, un bersaniano cosa dovrebbe augurarsi per le prossime elezioni europee? Meglio un'affermazione del Pd (e l'inevitabile nuova linfa vitale per la leadership veltroniana), o una secca sconfitta per facilitare l'ascesa bersaniana? Forse ha ragione Veltroni quando dice che non è questo il momento migliore per candidarsi. In fondo giugno è vicino. Diego, i leghisti finalmente si sono rivelati per quello che sono: razzisti. Il fatto che i medici debbano denunciare i clandestini in cura è di una gravità inaudita. Circolo Pd Medici Senza Fiction Ho sempre avuto una sconfinata ammirazione per la professione di medico. Oggi, tra Englaro da curare ad ogni costo e clandestini malati da denunciare, all'ammirazione si aggiunge umana solidarietà. Diego, cosa ne pensi del caso Di Pietro-Napolitano? Circolo Pd Porco Giuda Penso che, al di là della pretestuosità del caso montato oltre ogni più logica previsione (se Di Pietro ha vilipeso, per Berlusconi trovare il verbo giusto non è semplice), nessun politico italiano ha in questo momento la copertura mediatica di Di Pietro. In 3 giorni è stato ospite di Matrix, Otto e mezzo e Anno Zero (se non mi sono perso altro) e la cosa disorienta un po'. Detto ciò, ad ascoltarlo non mi sono mai annoiato, anche perché uno che messo in difficoltà su questioni di morale, risponde che anche Cristo "ogni dodici ne cannava uno", merita audience. Caro Diego, ma il Papa ha chiesto scusa sul caso del lefebvriano negazionista? Circolo Pd Ho Fatto Una Cazzata No, e ti dirò di più. Tutti, anche i grandi, possono sbagliare di brutto, ma diverso è il modo di metterci una toppa. Benedetto XVI revoca la scomunica al vescovo Williamson che nega la Shoah e dice che non sapeva, non c'era e se c'era dormiva. Napolitano si dichiara offeso per un'accusa di mafiosità che Di Pietro non ha mai pronunciato nei suoi confronti e, visti i filmati integrali trasmessi in tv, non avverte il bisogno di dire che la reazione a caldo era imputabile solo alla lettura di un dispaccio di agenzia. Obama nomina due ministri, scopre che hanno problemi con il fisco, li fa fuori, convoca cinque reti tv e, in diretta, dice agli americani "ho fatto una cazzata". E tant'è. di Diego Bianchi 07/02/2009

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Russia-Ue, scontro sui diritti umani (sezione: Diritti umani)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Russia-Ue, scontro sui diritti umani --> Sabato 07 Febbraio 2009 GENERALI, pagina 10 e-mail print MOSCASi è trasformato in un imbarazzante scambio di accuse sul tema dei diritti umani quello che doveva essere l'incontro del disgelo tra Russia e Ue dopo le tensioni legate alla guerra in Georgia e alla crisi del gas tra Mosca e Kiev: al di là della ripresa del dialogo, in particolare nel campo economico ed energetico, resta agli atti il duello polemico sulla difesa delle libertà tra il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso e il premier russo Vladimir Putin. «Nell'opinione pubblica europea, c'è una certa preoccupazione in seguito ad avvenimenti recenti in Russia, come le uccisioni di giornalisti e di difensori dei diritti umani», ha esordito Barroso nella conferenza stampa finale con Putin. Evidente il riferimento all'omicidio, il 19 gennaio scorso a Mosca, dell'avvocato delle cause cecene contro gli abusi russi Stanislav Markelov e della giornalista di «Novaia Gazeta» Anastasia Baburova, ultime vittime di professioni a rischio in Russia. Come dimostra anche l'intimidazione ricevuta giovedì da Alexei Venediktov, storico direttore di «Radio Eco Mosca», uno dei rari esempi di giornalismo libero e indipendente nel Paese: davanti alla porta di casa ha trovato un pezzo di legno con un'ascia conficcata dentro, mentre nel pianerottolo ha scoperto una mini videocamera puntata sulla sua abitazione. Ma Putin non si è fatto prendere in contropiede, pur essendo apparso seccato del fatto che «Barroso ha discusso questi temi al Cremlino ma è qui che ha fatto le sue dichiarazioni, mentre il presidente Medvedev è assente e non può dire nulla sul tema». Poi è passato al contrattacco, invitando l'Europa ad occuparsi dei suoi problemi con i diritti umani. «Noi non siamo soddisfatti del modo in cui è trattato il problema delle minoranza russofone nei Paesi baltici. Sappiamo che ci sono delle violazioni dei diritti degli immigrati nei Paesi europei, conosciamo lo stato dei sistemi carcerari di certi Paesi europei», ha incalzato Putin. «Certo, anche noi abbiamo dei problemi», ha aggiunto. «Speriamo che questi in Europa e in Russia saranno discussi come un insieme, per una ricerca comune delle soluzioni», ha proseguito Putin. Minore la tensione su altri argomenti, come quello energetico, con il sostegno di Barroso ai progetti dei gasdotti Nord e South Stream (ma senza aiuti finanziari) e la disponibilità ad esaminare la proposta del leader del Cremlino Dmitri Medvedev per un nuovo accordo giudirico internazionale sulla sicurezza energetica. 07/02/2009 nascosto -->

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Petruzzelli, il nazismo e il castello di Bu-Bu Sette (sezione: Diritti umani)

( da "Secolo XIX, Il" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Petruzzelli, il nazismo e il castello di Bu-Bu Sette sabato a teatro Grande ritorno ad Arnasco. Risate con la Bottega dei Commedianti E' UN SABATO all'insegna del teatro. Ad Arnasco c'è grande attesa per il ritorno dell'attore Pino Petruzzelli che questa sera (ore 21,15) presenterà un inedito dedicato allo scrittore Mario Rigoni Stern. Petruzzelli, dopo l'applaudito spettacolo presentato nella passata stagione teatrale e incentrato sulla cultura del vino in Italia, proporrà questa volta un testo intitolato "Il cielo e le selve". Si tratta del terzo e penultimo appuntamento della rassegna organizzata da Comune di Arnasco, in collaborazione con il Gruppo Amici dell'Olivo, Pro Loco, Protezione civile, Eagle Shooting Club. A Savona spettacolo tutto da ridere alla Bottega dei Commedianti in via Crispi. La compagnia TimoteoTeatro presenterà"Bu-Bu Sette", di Anna Maria Altomare. Protagonista della storia una compagnia teatrale impegnata a pubblicizzare il castello di Bu-Bu Sette, molto grande con tante stanze e un grande giardino. Alla visita guidata prendono parte un gruppo di turisti. I personaggi si alternano spaventando gli ignari visitatori che dovrebbero scappare dalla paura. «Si tratta di uno spettacolo dove noi stessi abbiamo riso dall'inizio alla fine delle prove - spiega Elio Berti, regista e attore -. Lavorare su queste tematiche ci ha fatto capire che non è facile fare paura, ma soprattutto si ride facilmente con la paura, degli altri però». Costumi e scenografie sono di Anna Maria Altomare; regia di Elio Berti; in scena Simonetta Pastorino, Simona Di Nicolao, Fabrizio Santoro e lo stesso Berti. Lo spettacolo prenderà il via alle ore 21, domani la replica alle 17. Alla Cantina Teatrale, in via Quarda Inferiore, Raffaello Fusaro presenterà"La Rosa Bianca", una produzione Giugnozerocinque. La storia è ambientata in Germania nel periodo del nazismo quando nessuno osava ribellarsi apertamente al regime. Lo fa un gruppo di ragazzi, studenti dell'Università di Monaco, insieme ad un loro professore. Un nucleo privo di regole, composto da un gruppo di ragazzi coraggiosi, che, in nome della libertà e della democrazia, stampa e distribuisce 15 mila copie di sei diversi volantini contro il regime hitleriano. Scoperti, i giovani studenti vengono processati e giustiziati. Il loro gesto non servì a scardinare la dittatura, ma fu un esempio di coraggio. Inizio ore 21 (ingresso con tessera Arci). Nei locali dell'associazione culturale "Il Labirinto" di via Famagosta La Fabbrica Teatrale "I Mastrociliegia" presenterà (ore 21) "La tentazione delle nespole", libro raccontato in forma di dialogo teatrale da Franca Noceto e Virginia Russo, con il contrappunto di Barbara Guagnini alla fisarmonica. La storia porta la firma di Enza Liaci e la regia è di Daniela Liaci. Lo spettacolo è una raccolta di ricordi di due ragazze nell'arco di tempo compreso dagli anni '20 ai giorni nostri. Appuntamento con il teatro dialettale al Teatro Don Bosco. La compagnia "Commedia Zeneise" di Genova metterà in scena (ore 21) "Ö santo arraggióu", ultima commedia scritta da Emilio Del Maestro. La regia è di Elio Parodi. Lo spettacolo sarà replicato domani alle ore 16. A Pietra appuntamento per i più piccoli al Teatro Comunale, dove Gino Balestrino, attore e burattinaio, presenterà un classico come "La bella addormentata nel bosco", allestimento per attore e piccole marionette. Lo spettacolo prenderà il via alle ore 17. I botteghini per la vendita dei biglietti (5 euro) apriranno alle ore 16. Martin Cervelli 07/02/2009 In ludoteca. Alle ore 17 nella ludoteca "I treni a vapore" a Finalpia, si terrà l'incontro sul tema "Educare alla libertà", conversazione con Paolo Griraudo. lirica. Nella Sala Cappa in via dei Mille a Savona, organizzato dal Circolo Amici della Lirica, si terrà alle 15,30 la conferenza condotta da Giorgio Spazzapan su "Les Contes D'Hoffmann" di Offenbach. vernissage. Al Circolo degli Artisti ad Albissola sarà inaugurata alle 16 la mostra "Forme, colori e?" di Franca Briatore. L'esposizione proseguirà fino al 22 febbraio (dalle ore 16 alle 19). "Oltre la materia"è il titolo della mostra di Gaspare Gisone che verrà inaugurata alle 17 alla Galleria Conarte a Savona. L'esposizoione proseguirà fino al 14 marzo (da martedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30). Diritti umani. Al Seminario vescovile di Albenga si terrà alle ore 17 il seminario "Un punto di partenza: I Diritti Umani". Ska party al Raindogs. Sul palco del circolo in via Chiodo a Savona si esibirà il gruppo Blu Young Monkeys (ore 22). Ballo liscio. Al dancing La Perla di Cairo serata dedicata al ballo liscio e revival con l'orchestra "Marina Campora". Al dancing Aurora di Valleggia si esibirà l'orchestra "Lillo Baroni" (ore 21). VILLA cambiaso. Enrico Cazzante proporrà alle 21 a Villa Cambiaso a Savona un viaggio nella musica country con brani originali e cover di Fabrizio De Andrè. 07/02/2009 GIORNO & notte 07/02/2009

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Il giuramento di Ippocratevieta la delazione dei medici (sezione: Diritti umani)

( da "Secolo XIX, Il" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Il giuramento di Ippocratevieta la delazione dei medici david bidussa L'emendamento al disegno di legge sicurezza approvato da Palazzo Madama giovedì scorso sopprime il comma 5 dell'articolo 35 del decreto legislativo del 25 luglio 1998, n. 286, ossia il Testo unico di disciplina dell'immigrazione. L'articolo in questione recita: «L'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano». Da giovedì questo testo non esiste più. Può darsi che qualcuno abbia aderito convinto che si tratti di una misura momentanea, che si tratti di far vedere che c'è un'urgenza, che l'esasperazione ha raggiunto livelli di guardia. Non credo che questo sia il contenuto del messaggio che sta sotto a quella decisione. Il motivo generativo di quella decisione e di quel deliberato, sta altrove e marca un punto di non ritorno. In breve non è un fatto tecnico, o un emendamento solo formale. Così come l'introduzione e l'abolizione della pena di morte non segnano un passaggio puramente tecnico di un sistema giurisprudenziale, ma ne individuano la filosofia, la mentalità, e la concezione, così vale anche per il senso e il significato del voto di giovedì scorso. Crederlo un fatto tecnico, prima ancora che un falso è un abuso all'intelligenza di chiunque. Non so se quella che è andata in onda giovedì pomeriggio al Senato della Repubblica sia una delle tante forme di recitare la propria parte in commedia, o l'inizio di una nuova fase politica. In tutti e due i casi non è sopportabile la discussione che sta trasformando quel confronto in "politichese", laddove per "politichese" intendo sia il linguaggio e la propaganda che pesta l'acceleratore sulla paura di cui si è fatta paladina la Lega Nord, sia le urla sul razzismo pronunciate da altre parti politiche del Paese, sia, infine, i distinguo pronunciati dal Presidente del Senato, Renato Schifani. Lo dico non perché credo a una salomonica equidistanza dove starebbe "l'equilibrio", ma perché la questione da discutere non è la pancia da vellicare, ma la testa da applicare. Una volta tanto, mi piacerebbe che discutessimo in forma pacata, ma ferma e per niente ideologica di diritti. Non di sinecure o di agevolazioni, o di facilitazioni, di pietà. Ma di diritti. Tra questi diritti vorrei che in forma dispiegata si discutesse di una fondamento del diritto moderno. Si tratta di Ippocrate (non uno straniero che viene da qualche paese impronunciabile) ma un signore vissuto più o meno 25 secoli fa e che ha scritto il testo del giuramento nel quale i medici ancora oggi si riconoscono. In quel testo al penultimo capoverso è scritto: "Tutto ciò che io vedrò e ascolterò nell'esercizio della mia professione, o anche al di fuori della professione, della vita degli uomini e che non deve essere riferito ad altri, lo tacerò considerandolo segreto". E nella versione del giuramento adottata dalla Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurgici e Odontoiatri (leggibile alla pagina web: www.fnomceo.it) si legge: "di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato". E vorrei che questo testo come gli articoli fondamentali della Costituzione o la Dichiarazione dei Diritti Umani, stesse di fronte a noi costantemente. Non è un'invenzione del diritto alla privacy. Ci sono regole che segnano la differenza tra la civiltà e la soglia oltre la quale, o prima della quale - ognuno scelga la dizione che preferisce - non è consentito andare. A meno che non si intenda nei fatti e nelle intenzioni avviare una nuova pratica del diritto e uno nuova forma dello Stato. Il problema è che allora siamo fuori dallo Stato di diritto. E' possibile, nella storia italiana, come in quella di altri regimi liberi è già accaduto. Ma non è stata mai una scelta di libertà. Né ha segnato un avanzamento o una nuova tappa delle libertà. E in ogni caso per compiere quel passaggio non sempre nella storia è stato necessario e preliminare abolire la democrazia. Si può decidere di abbandonare allegramente le regole che fondano la democrazia moderna con un voto a maggioranza. Questo non autorizza a ritenere che si sia ancora in democrazia moderna. La democrazia moderna, non è un pic-nic. Costa, e richiede non solo pazienza, ma anche, e forse soprattutto, perseveranza e, cosa che non guasta, anche intelligenza. Può darsi che in tempi di crisi sia un lusso che non tutti possono permettersi e che dunque, come la seconda auto, la democrazia sia un "optional". Ma allora il problema non è nelle regole, ma nella consapevolezza di essere incapaci a mantenerle. 07/02/2009 impegno solenne«Tutto ciò che io vedrò e ascolterò (...) della vita degli uomini (...) io lo tacerò considerandolo segreto» 07/02/2009 Il film di Stanley Kubrick "Full Metal Jacket", cheâ??racconta di un gruppo di marines duranteâ??la guerra del Vietnam, ha descritto in modo esemplare la fenomenologia di un omicidio-suicidio compiuto da una recluta Usa al termine del periodo di addestramento, prima ancora dell'impatto con il combattimento. Lo scorso 2 gennaio un cadetto di West Point, la storica accademia militare dell'esercito americano, si era ucciso con un colpo di pistola mentre era in licenza. Nello stesso mese il numero dei suicidi ha superato quello dei soldati caduti in azione: sono 24 i militari che si sono tolti la vita contro i 10 morti sul campo tra Iraq e Afghanistan. L'Esercito americano - nel rendere note queste cifre - si dice preoccupato perché se questi numeri saranno confermati dalle inchieste ufficiali (su 17 casi di probabili suicidi sono in corso indagini), si tratterebbe del più alto tasso di suicidi tra i soldati Usa dal 1980 ad oggi. Inoltre sarebbe la tragica conferma di un trend in corso, e cioè che per il quarto anno consecutivo i militari suicidi continuano ad aumentare. Solo una settimana fa l'Esercito in un rapporto ufficiale aveva comunicato che nel 2008 erano stati 128 i soldati che si erano uccisi, con un aumento del 25% rispetto all'anno precedente. I responsabili dell'Esercito - come ha scritto ieri il quotidiano Usa Today - sono in allarme. «Il rapporto del mese di gennaio acuisce ulteriormente la serietà e l'urgenza che tutti noi dobbiamo sentire per prevenire i suicidi» ha detto il generale Peter Chiarelli, vice capo di staff dell'esercito. L'Esercito ha annunciato che tutti i soldati saranno sottoposti ad addestramento specifico per rilevare eventuali comportamenti anomali. Oltretutto i dati non tengono conto dei suicidi tra i veterani che hanno lasciato l'esercito e che alzerebbero ulteriormente la media. Solo tra gli ex militari che hanno deposto la divisa tra 2002 e 2005 si contano infatti 144 i casi. Ciascuno di questi era stato impegnato al fronte. «In un mese abbiamo perso più soldati a causa di comportamenti suicidi che non a causa di Al-Qaida» ha detto Paul Rieckhoff, il direttore esecutivo dei Veterans of America di Iraq e Afghanistan. «Se perdessimo un numero così alto di uomini a causa del fuoco nemico chiederemmo rinforzi. Il ministero della Difesa e il Dipartimento dei Veteran Affairs devono prendere iniziative immediate». Nonostante le teorizzazioni che si sono susseguite nei secoli, dagli stoici a Durkeim alla psicologia il suicidio resta un oggetto misterioso, inestricabile groviglio di ragioni individuali e di cause sociali. Guardando proprio all'Iraq basta pensare alla diversità di prospettiva con cui guardano al gesto estremo un giovane soldato americano e un altrettanto giovane attentatore che rinunciano alla vita magari a poche ore o a pochi metri di distanza uno dall'altro. Franz Kafka, nei suoi "Diari" descriva il suicida come «un prigioniero che, vedendo rizzare un patibolo in cortile crede che sia destinato a lui, durante la notte evade dalla cella, scende nella corte e si impicca da solo». Naturalmente non sapremo mai se quel patibolo era destinato a lui, perchè fosse in quella cella e quale delitto avesse commesso, ma è convincente l'immagine del suicida come "prigioniero" che pensa di trovare nella morte una via di fuga altrimenti impossibile. galletta@ilsecoloxix.it 07/02/2009

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<Psichiatria> Mostra in centro (sezione: Diritti umani)

( da "Giorno, Il (Como)" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

LAGO E VALLI pag. 8 «Psichiatria» Mostra in centro Oggi alle 11, nella ex-chiesa di San Francesco in largo Spallino 1, viene inaugurata la mostra «Psichiatria: un viaggio senza ritorno», organizzata dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani. L'esposizione, che rimarrà allestita fino al 22 febbraio (ingresso libero 10-21) ripercorre le tappe della storia della psichiatria. Image: 20090207/foto/1169.jpg

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Medici anticlandestini una norma barbara FRANCESCO COMINA (sezione: Diritti umani)

( da "Adige, L'" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

sicurezza e razzismo Medici anticlandestini una norma barbara FRANCESCO COMINA Il mondo alla rovescia. Sull'altra sponda dell'Atlantico finisce l'éra della tolleranza zero e incomincia quella della responsabilità. Il primo presidente nero nella storia degli Stati Uniti inizia il mandato promettendo la chiusura di Guantanamo, la fine della tortura e un dialogo aperto con il mondo islamico. Parla a tutti gli americani ricordando che fino a 50 anni fa i neri non potevano nemmeno ordinare un caffè in un bar. CONTINUA A PAGINA 63 07/02/2009

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Dai pediatri ai cattolici agli internisti si allarga la protesta medica contro la legge (sezione: Diritti umani)

( da "Giorno, Il (Milano)" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

CRONACA MILANO pag. 10 Dai pediatri ai cattolici agli internisti si allarga la protesta medica contro la legge IL CASO NESSUNO VUOLE DIVENTARE DELATORE DI IRREGOLARI MILANO DAI MEDICI cattolici, ai pediatri, agli internisti. È un coro di no anche a Milano contro la norma che dà la possibilità ai camici bianchi di denunciare all'autorità giudiziaria gli immigrati clandestini. «Un no forte contro un abbietto provvedimento», e un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perchè intervenga sull'emendamento Lo esprimono i medici cattolici di Milano. Provando «sdegno» per il provvedimento approvato all'interno del pacchetto sicurezza, l'Amci milanese dichiara «il rifiuto» a denunciare i clandestini che si rivolgono alle strutture sanitarie. L'associazione invita inoltre il Governo a «riformulare la norma», e si appella appunto «al capo dello Stato e ai presidenti delle Camere perché segnalino la gravità del provvedimento approvato». Amci Milano, si legge nel comunicato, «ritiene che tutto può essere chiesto alla classe medica tranne che di essere dei delatori», perché «l'assistenza e la cura di qualsiasi uomo è dovere primario per l'operatore sanitario». Amci Milano «ha quale faro e punto di riferimento del proprio operato l'insegnamento e i richiami che quotidianamente il cardinale Dionigi Tettamanzi rivolge a tutti, non solo ai fedeli ambrosiani». Anche l'Associazione culturale pediatri (Acp) protesta, denunciando che «la norma equivale ad allontanare l'immigrato dai servizi sanitari e ad accrescere le disuguaglianze nel Paese» con gravi conseguenze socio-sanitarie. Secondo l'Acp «è una disastrosa regressione sociopolitica sui diritti dell'uomo e, in particolare, dell'infanzia e rappresenti una grave violazione dei diritti dei minori migranti». dichiara Michele Gangemi, presidente dell'Acp. «Per noi disobbedire è un dovere morale», aggiungopno i medici internisti della Fadoi (Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti). «Non possiamo rimanere silenti», spiega il presidente Antonino Mazzone, presidente nazionale Fadoi, definendo un «dovere morale» contravvenire a questa disposizione di legge. E.Fov.

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Stranieri irregolari in ospedale Pd e Verdi: no alla denuncia (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere Alto Adige" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere dell'Alto Adige - BOLZANO - sezione: BOLZANOEPROV - data: 2009-02-07 num: - pag: 7 categoria: REDAZIONALE Pacchetto sicurezza Stranieri irregolari in ospedale Pd e Verdi: no alla denuncia BOLZANO — Anche in Alto Adige si accende lo scontro sulla misura, approvata dal Senato, che consentirà ai medici di denunciare gli stranieri irregolari. «Costringere i medici a denunciare lo straniero irregolare che si rivolge alle strutture sanitarie pubbliche è inaccettabile» attacca l'assessore Barbara Repetto che chiede il rispetto dell'articolo 32 della costituzione che sancisce il diritto alla salute per tutti. «Dura anche la presa di posizione di Luisa Gnecchi che aggiunge: «è una norma disumana che rischia di esporre tutti quanti a malattie trasmissibili. Mi batterò insieme agli altri deputati del Pd affinchè venga abolita». All'attacco anche i Verdi che chiedono alla Provincia di non recepire la norma. «Palazzo Widmann dovrebbe impugnare questa norma anticostituzionale» dicono Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss. Dello stesso avviso anche la Caritas che accusa il governo di calpestare i più elementari diritti umani. «Chi non ha un valido documento di soggiorno non si rivolgerà alle strutture sanitarie e questo mette a rischio la salute pubblica». A difesa del governo si schiera invece il presidente di An, Alessandro Urzì: «L'Alto Adige non potrà certo rifiutarsi di applicare la legge nazionale: i clandestini sono clandestini a Bolzano come a Roma. Ciò che con questo decreto viene abolito è il divieto di denunciare gli immigrati irregolari, una misura ipocrita che favorisce la clandestinità».

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Tra Putin e Barroso scontro sui diritti umani (sezione: Diritti umani)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Il Sole-24 Ore sezione: MONDO data: 2009-02-07 - pag: 10 autore: Vertice in Russia. Il leader Ue accusa, il premier ribatte Tra Putin e Barroso scontro sui diritti umani Antonella Scott MOSCA Nell'occasione in cui avrebbero dovuto riavvicinarsi dopo la guerra in Georgia dell'estate scorsa e dopo la crisi del gas di inizio anno, Russia e Unione Europea si sono invece ritrovate a scambiarsi accuse in tema di diritti umani. Poiché i temi in agenda sono molto complessi - dalla crisi finanziaria alla cooperazione economica, alla sicurezza energetica - dal vertice di Mosca non si attendevano risultati clamorosi: l'obiettivo minimo però era migliorare il clima, ritrovare la strada della comprensione reciproca. Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha incontrato per primo il presidente Dmitrij Medvedev, e gli ha trasmesso la preoccupazione dell'opinione pubblica europea riguardo agli attacchi - sempre più frequenti- nei confronti di giornalisti e attivisti per i diritti umani. Barroso ha accennato ai più recenti: Stanislav Markelov, l'avvocato 34enne che difendeva i ceceni vittime di abusi, e la giornalista Anastasia Baburova, 24 anni, uccisi nel centro di Mosca a metà gennaio. Ma non sono i soli: eppure le considerazioni di Barroso non sono piaciute a Vladimir Putin. Visibilmente irritato, quando a sua volta ha incontrato il presidente della Commissione Putin ha rimproverato Barroso in conferenza stampa per essere tornato sull'argomento affrontato con Medvedev, malgrado il presidente non fosse più presente. Poi il primo ministro russo ha invocato un maggiore equilibrio nei giudizi: Mosca, ha detto, è pronta ad affrontare i problemi di diritti umani che la riguardano, se anche l'Unione Europea sarà pronta ad ammettere le violazioni che avvengono sul suo territorio. «Non siamo soddisfatti - ha detto Putin - dalla situazione in cui vivono le minoranze di lingua russa nei Paesi baltici. Conosciamo i diritti degli immigrati in Europa e il modo in cui vengono violati. Conosciamo lo stato delle prigioni in alcuni Paesi europei. Sono problemi che abbiamo anche noi». Ma, ha aggiunto il premier russo, i problemi comuni non si risolvono dando lezioni all'altra parte, piuttosto collaborando. Durante il lungo braccio di ferro di gennaio tra Mosca e Kiev, nei giorni in cui una soluzione sembrava impossibile da trovare mentre i Paesi dell'Europa dell'Est erano rimasti senza gas, Barroso aveva espresso tutta la propria delusione per il comportamento di russi e ucraini: dubitando che potessero mai «essere considerati partner affidabili per l'Unione Europea in materia di rifornimenti energetici». Ieri però il presidente della Commissione Ue guidava una delegazione folta, composta da nove commissari europei, impegnati in una serie di incontri con i rispettivi ministri competenti russi in tema di energia, commercio, giustizia. La visita «è una buona dimostrazione della portata delle nostre relazioni e delle diverse questioni che dobbiamo discutere per approfondirle », ha detto Barroso. Si lavora - da più di due anni su un nuovo Accordo di Partnership e Cooperazione, che regoli i legami commerciali ed energetici tra Mosca e Bruxelles. Un obiettivo ancor più ambizioso è l'ingresso della Russia nella Wto, l'Organizzazione mondiale del commercio: questa sarebbe la vera assicurazione che crisi come quella appena superata non si ripetano più. Barroso ha portato a Mosca l'appoggio della Ue nei negoziati (la Russia è l'ultima grande economia ancora esclusa dall'organismo commerciale). Agli occhi di Bruxelles, l'ingresso nella Wto renderebbe la Russia un partner più affidabile: aprendo la strada a un accordo di libero scambio con la Ue. antonella.scott@ilsole24ore.com DIALOGO DIFFICILE Il summit aveva l'obiettivo di rilanciare le relazioni tra Bruxelles e Cremlino dopo la guerra del gas con l'Ucraina

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Che fine avrebbero fatto Alina e il piccolo che aveva in grembo se fossero incappati nell... (sezione: Diritti umani)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Sabato 07 Febbraio 2009 Chiudi di NICOLETTA GIGLI Che fine avrebbero fatto Alina e il piccolo che aveva in grembo se fossero incappati nell'operatività del decreto sicurezza? Lei, vittima della tratta, a Terni vive da clandestina. Quando ha scoperto di essere incinta ha chiesto aiuto bussando alla porta dell'Arci. A quel figlio frutto della violenza non voleva rinunciare. Ha denunciato il suo sfruttatore, ha ottenuto un permesso di soggiorno per motivi di salute ed è andata all'ospedale di Terni, dove è nato suo figlio, che ora ha pochi mesi. «Con lo spettro del medico che, stando al pacchetto sicurezza del governo, può denunciare i clandestini che chiedono cure e assistenza sanitaria -dice Federica Porfidi dell'Arci- la storia di Alina avrebbe avuto un finale meno lieto». Ora la paura c'è anche qui. Dove un giovane che ha chiesto asilo politico ha una spalla rotta e ha deciso di non chiedere aiuto. Solo per il timore di essere scovato, bollato come clandestino e rispedito a casa. «Così viene messa a rischio la salute degli stranieri insieme a quella dell'intera città», dice Federica Porfidi. L'associazione, che opera anche all'interno del carcere e porta avanti il progetto rifugiati, la sa lunga in fatto di clandestini e diritto alla salute. Come Maria Grazia Proietti, medico responsabile dell'ambulatorio gratuito della Caritas, che ogni anno cura dai cinquecento ai seicento stranieri senza permesso di soggiorno. E che definisce «odioso il principio che per scovare i clandestini vengano utilizzate la malattia e la sofferenza». La voce è una sola, e stavolta non ha colore né bandiera. E' la voce di una città solidale che si indigna di fronte a provvedimenti che danneggiano non solo gli stranieri. Perché è grazie allo screening sanitario che viene garantita la salute degli extracomunitari senza permesso di soggiorno e insieme quella dei ternani. «Quando i clandestini arrivano da noi -dice Federica Porfidi- li invitiamo a fare i controlli nei distretti dell'Asl. Si tratta di persone mai vaccinate. Vengono fuori parecchi casi di tubercolosi, scabbia e altre malattie trasmissibili. Seguiamo diverse donne vittime della tratta. Violentate e abusate, vengono sottoposte a cure per malattie ad alto rischio di contagio». Maria Grazia Proietti spiega che «sono in aumento i casi di tubercolosi resistenti agli antibiotici. In aumento anche le straniere che decidono di non far nascere il proprio bambino». L'ipotesi di non garantire più l'umano soccorso a persone che hanno problemi di salute, a chi opera nel volontariato, non va giù. E la risposta contro l'ipotesi che il medico di turno possa denunciare il paziente clandestino, che per paura non si farà curare, è forte e compatta. «Rafforzeremo subito l'attività del nostro ambulatorio medico -dice Maria Grazia Proietti- Accanto a questo nei prossimi giorni, come Comunità di Sant'Egidio, nella chiesa di San Lorenzo, apriremo un altro centro di salute che metteremo a disposizione degli stranieri, con una particolare attenzione nei confronti delle donne clandestine». E lancia un appello agli stranieri a «non avere paura, a rivolgersi con fiducia ai nostri ambulatori che saranno potenziati». E mentre Simone Guerra, capogruppo della Sinistra in consiglio comunale, invita «i medici ternani del servizio pubblico a rimanere fedeli al dettato della costituzione e al giuramento di Ippocrate per garantire a tutti il diritto alla salute, che non può essere clandestina», Maria Grazia Proietti esorta i colleghi «a fare obiezione di coscienza contro un provvedimento che suona come una bestemmia». Da Federica Porfidi arriva un «appello ai medici ternani a entrare in sciopero per non assistere impotenti a una norma che porterà chi non ha i documenti a rinunciare alle cure sanitarie. Non curare i clandestini -aggiunge- oltre che calpestare uno dei diritti umani fondamentali, significa mettere a rischio l'intera comunità. Favorendo il moltiplicarsi di ambulatori clandestini».

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Provinciali sciatori in tempo di crisi S ono sconvolto dall'articolo apparso ieri, 6 febbraio, <Provinciali pagati per andare a sciare> (sezione: Diritti umani)

( da "Adige, L'" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Provinciali sciatori in tempo di crisi S ono sconvolto dall'articolo apparso ieri, 6 febbraio, «Provinciali pagati per andare a sciare» Provinciali sciatori in tempo di crisi S ono sconvolto dall'articolo apparso ieri, 6 febbraio, «Provinciali pagati per andare a sciare». Con tutto il rispetto e ammirazione che provo per gli operatori della protezione civile, non posso comunque non pensare che abbiamo toccato il fondo, c'è gente che non riesce a tirare fine mese, per non dire le ferie, che sono diventate un miraggio, questi signori, sono pure pagati per tenere alto il nome della provincia. Dai, non siamo ridicoli. Certo che sono un po' scocciato che con i soldi dei contribuenti, fra cui ci sono anch'io, questi signori vadano a sciare, con la benedizione dei vertici provinciali. Meditate gente, meditate Corrado Demattè - Trento C'è chi perde il lavoro e chi va a sciare pagato C erto, che a un cassintegrato, a un disoccupato, a uno che non arriva a fine mese con i soldi che guadagna, a uno che non ce la fa più a pagare le rate del mutuo; diventa arduo e poco credibile dire che è giusto, anzi cosa di cui essere orgogliosi, come sostiene il capitano della folta delegazione provinciale che ha partecipato, stravincendoli, ai campionati nazionali della protezione civile, che la Provincia autonoma di Trento paghi, come se stessero al lavoro, anzi di più, persone che partecipano manifestazioni che hanno più del ludico che di carattere sportivo. Una delegazione di ben 94 persone, di cui 60 facenti parte della squadra ufficiale, e altri 34, non si sa a che titolo, è di gran lunga più numerosa della delegazione azzurra ai mondiali di val d'Isere, con ben altro valore e prestigio dei campionati italiani di sci della protezione civile. Sicuramente la protezione civile trentina è riconosciuta e conosciuta a livello nazionale ed europeo come validissima, ben organizzata e di assoluto valore, e quindi non ha necessità di farsi un nome, in una manifestazione ludico/sportiva. Sono queste, notizie che fanno un gran male a leggerle sui giornali e sanno tanto di presa in giro per molti citadini che hanno ben altro a cui pensare e che vorrebbero sentire e leggere ben altre notizie. È vero che il mondo è pieno di contraddizioni; è vero che ormai non bisogna più meravigliarci di nulla; ma scoccia tremendamente che sulle locandine all'esterno delle edicole, accanto ai lunghi elenchi di fabbriche in difficoltà, di violenze di ogni genere, di disgrazie le più raccapriccianti, ci sia la notizia di chi va a divertirsi a spese di mamma provincia e si sente orgoglioso del risultato ottenuto. Floriano Bernard - Pera di Fassa Un anno senza di te Mamma, ci manchi tanto È passato un anno da quel triste 10 febbraio, 365 giorni senza te, bagnati di lacrime, velati di tristezza, colmi d'amore e gratitudine, coperti di ricordi, pensieri, nostalgia. Sei sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri. Mi manchi mamma, ci manchi tanto. Rita Nardelli - Gardolo C'è la grande crisi, ma non si trovano artigiani I n giro si respira aria di crisi! Ogni settore è in difficoltà, si ricorre con affanno alla cassa integrazione, il mercato non «tira» e la richiesta è in sensibile diminuzione. Frasi che quotidianamente ti martellano il cervello appena accendi la tv o leggi il giornale, che ti preoccupano e ti fanno pensare. Ma avete mai provato a richiedere l'intervento di qualche artigiano per una normale manutenzione di casa vostra o per ovviare a qualche problema che nel frattempo è sopraggiunto? In primo luogo ci si deve dotare di acqua santa, accendere un cero alla Madonna, pregare ed attendere pazientemente. Se si è fortunati il vostro desiderio si avvera, altrimenti come nel mio caso dopo mesi siete ancora intenti a scrutare l'orizzonte in attesa della sua venuta. E allora mi ricordo di quando ero giovane e qualcuno di questi signori girava con il suo carrettino di casa in casa alla ricerca di qualche lavoretto da fare. E, turbato, pessimisticamente penso: «Potrà giovare in qualche caso un repentino ritorno alle origini, a quei tempi?». E tristemente annuisco. Ai posteri l'ardua sentenza. Carlo Comai - Arco Non rassegnarsi all'odio leghista C he da tempo si registri il cinico progetto di trasformare la paura in un tornaconto politico è cosa evidente, che la Lega ne sia una decisa sostenitrice e che i cattoliconi di maggioranza ne godano dei vantaggi è altrettanto noto, che si registrino proposte indecenti dalle orme dei piedi alle classi separate pure, ma che il tutto si traduca in una legge definita schifosa e fascista questo segna un salto di qualità che avvicina sempre di più il nostro paese a una democrazia autoritaria. Siamo ora travolti da una legge odiosa che colpisce la dignità umana e il diritto alla salute di centinaia di migliaia di persone. Non credo ci sarà la stessa mobilitazione dei cattolici schierati per la difesa della vita contro il diritto di Eluana, né ho paura ci sarà un altrettanto dura reazione da parte di chi ha difeso il diritto di Eluana. Come ha scritto D'Avanzo «è una stagione livida, odiosa, crudele, foriera di intolleranze e conflitti» quella che esclude dal diritto alla vita 800.000 clandestini e che si ripercuoterà su altri tre milioni di immigrati regolari. E una stagione così odiosa finisce per coinvolgere milioni di benpensanti e milioni di povera gente che crede che il proprio benessere possa dipendere dalle ronde leghiste (alle quali andranno esibiti i documenti), dalla denuncia di una ragazza clandestina che vorrebbe partorire, dall'impedimento a spedire a casa il denaro guadagnato qui. A poco varrà spiegare che anche odiando i clandestini non si migliorerà la sicurezza con la loro persecuzione e consegnandoli ad organizzazioni criminali che si occuperanno dei loro alloggi, dei loro risparmi e della loro salute. Oltre alla ingiustizia e alla discriminazione, oltre alla violazione dei diritti umani fondamentali, quello che sta accadendo è la distruzione del diritto e della carta costituzionale, è la distruzione della stessa funzione parlamentare e si prepara la dipendenza della giustizia dal potere esecutivo e dunque la fine della separazione dei poteri e dunque di qualsiasi parvenza di democrazia. Occorre reagire anche se in molte parti del nostro paese l'appello alla legalità e alla costituzione suona inutile. Non ci si può rassegnare, come ricordava Brecht prima hanno portato via gli zingari, poi gli ebrei, poi i comunisti, poi?vediamo di far si che prima di portarci via non ci rubino anche la coscienza. Roberto Pinter Il professore Stella non ha mai dato problemi I n riferimento allo scampato pericolo, derivante dalla fuga di gas e della candela accesa lasciata nell'appartamento di via Abondi, 35 in Trento, i sottofirmati Giorgio Casillo, in qualità di proprietario dello stabile, e Gilberto Magnani, in qualità di amministratore del condominio stesso, dichiarano che oltre a non essere mai stati interpellati dalla stampa per i singoli e rispettivi ruoli, di essere rimasti esterrefatti dalla presentazione della notizia apparsa sui quotidiani. Dichiarano anche di non essere mai venuti a conoscenza di altre fughe di gas per colpa del prof Stella, ma bensì, una volta, diversi anni fa, per colpa di un altro inquilino e questo pur essendo costantemente in collegamento, per motivi di miglioramento o altro, con gli inquilini stessi. Dichiarano altresì che il prof Stella si è sempre comportato educatamente e correttamente nei confronti di tutti e che gli articoli apparsi possono demolire una persona, per altro molto dedita al volontariato, sicuramente sbadata, ma non certo da definirsi come un delinquente o un attentatore. Giorgio Casillo Gilberto Magnani Tutta la mia solidarietà al professore Stella V orrei esprimere, attraverso le pagine di questo giornale, tutta la mia solidarietà per il prof Stella e per tutto quello che è stato detto di lui e dell'episodio che lo riguarda. Tante sono state le testimonianze, di studenti, colleghi e persone che lo conoscono ed a queste vorrei aggiungere la mia, quella di genitore di uno studente del professore. Seppure la mia conoscenza non sia così profonda se non attraverso le udienze, posso dire di «conoscerlo» meglio anche attraverso le letture, le poesie, i commenti e i racconti di lui che mi arrivano tramite mia figlia. Tutte queste cose mi possono far dire con assoluta certezza di come il prof Stella si possa considerare persona con un animo gentile, attento e vicino ai ragazzi, pronto a capirli e renderli capaci di credere ancora negli altri. Sognatore, forse troppo sensibile e con quel modo particolare di essere proprio delle persone così carismatiche, dotate di grande empatia che lo possono far passare, attraverso i canoni standardizzati di questa nostra società, come persona strana. Però non di sicuro capace di recare danno ad alcuno, di avere comportamenti che possano nuocere a delle persone, appunto per il grande rispetto che porta al prossimo. Ho guardato e letto, insieme a mia figlia, i tanti messaggi su face book e in quei messaggi ho letto e visto il vero Luciano Stella, quello delle persone che lo conoscono. E concludo dicendo che se tutto questo è segno di «stranezza» allora io sono orgogliosa di sapere che mia figlia ha vicino come insegnante proprio lui. Fulvia Caldera Bleggio Superiore I trentini non sono austriaci, mettetevi il cuore in pace U n sincero e caloroso plauso al mio dirimpettaio nonché mio presidente (sono un vecio alpino) dottor Dematté per la netta disapprovazione rivolta, in quel di Civezzano (sezione alpini) verso i rappresentanti di una neonata associazione trentina che vorrebbe far passare i trentini e per di più gli alpini (ci vuole coraggio!) per una antica popolazione tedesca. Dall'articolo dell'Adige (30 gennaio) si apprende dunque dell'esistenza di un circolo trentino del quale si intendono gli intenti dalla perentoria ragione sociale: «Austriaci d'Italia». Quanto a nostalgici già ci pregiamo avere coloro che votano Patt nonché quei personaggi seriosi e compassati che sfilano piumotti al vento e che sono gli Schützen; no, non si sentiva il bisogno di altri rinforzi. Della serie «peggio il tacon del buso». In quest'ottica inserirei la lettera a firma S. Girardi (3 febbraio 2009). La sua ammissione a denti stretti e suo malgrado di essere cittadino italiano è sofferta e un po' patetica. E poi che c'entra il 1918? I trentini parlavano italiano prima e dopo la grande guerra. Quanto all'Austria, buona amministrazione d'accordo ma si amministrava la miseria; la gente era occupata a sopravvivere; cultura e irredentismo andavano assieme ma erano prerogativa di pochi benestanti. E la breccia di Porta Pia bruciava ancora in un mondo bigotto e fermo. L'imperatore? Era un intoccabile, adorato come un dio sulla terra. Già, ma fu lui, nell'agosto del '14, dopo l'attentato di Sarajevo, a dichiarare guerra alla Serbia con conseguente coinvolgimento delle altre potenze europee. Sul fronte orientale i trentini sono caduti non per il loro imperatore ma a causa dello stesso, tra l'altro morti di fame e stenti. Si tenga pure il signor Girardi le sue simpatie austriache ma si rassegni; il Trentino non è mai stato tedesco semmai solo «sotto l'Austria» e l'autonomia ai trentini fu solo un generoso regalo di De Gasperi ai suoi conterranei e non già una conseguenza di essere una «antica popolazione austriaca». Mario Bonfanti - Trento Ciclismo amatoriale in crisi Un bene per questo sport H o notato che in un articolo del 5 febbraio, apparso sull'Adige si faceva riferimento alla crisi del ciclismo amatoriale. Premetto che io ho sempre considerato deleteria al mondo del ciclismo stesso, l'esistenza di questo mondo agonistico parallelo a quello ufficiale, che a livello Trentino ha assunto fin troppa importanza (basti pensare all'esagerazione degli articoli giornalistici, con classifiche che si dilungano spesso oltre la centesima posizione, al contrario di quelle di esordienti, allievi e juniores che arrivano malapena ai 15). Spero che questa «crisi» permetta un ridimensionamento di questo fenomeno, riportandolo alla genuina passione dell'andare in bici al di là dell'agonismo. Giuseppe Ziller - Casez Cani maltrattati e uccisi Sono sconvolta V enerdì 30 gennaio ho letto due articoli che mi hanno sconvolta, il termine sconvolta è troppo poco però. Nel primo articolo leggo che venivano usati diversi cani per film hard, 14 cani trovati denutriti in un posto classificato come «pensione per i cani», cuccioli di Labrador importati dall'estero e rinchiusi in un bagagliaio della macchina per tutto il viaggio... ma stiamo scherzando vero? Dove siamo arrivati? Possibile che non ci sia più rispetto per questi poveri animali? Mi voglio solamente augurare che per questi due uomini non ci sia solamente una semplice denuncia ma che le persone di competenza facciano maggiore chiarimento su ciò che è successo realmente e che prendano seri provvedimenti. Nel secondo articolo leggo che è stato sorpreso un uomo che seminava bocconi avvelenati nel bosco... lui si difende dicendo che lo ha fatto solo per eliminare le volpi perchè si mangiavano la selvaggina. Scusi... ma Lei non la mangia la selvaggina? Credo che quest'uomo non si renda conto del grave atto che commeteva... oltre alle volpi il veleno uccide tutti gli animali del bosco e anche i cani che, senza colpa, vanno a passeggiare coi loro padroni. Come nel primo caso mi auguro che si prendano seri provvedimenti. Voglio aprire il giornale e leggere i lori nomi e cognomi cosicchè la gente si renda conto di che pasta sono realmente fatti gli uomini. Io, personalmente, mi dissocio da questa razza umana. Mi vergogno di essere una tra le tante che compone la razza umana. E poi uno si domanda perchè perde fiducia e stima nelle persone... ma vi rendete conto in che mondo viviamo? Si uccide per delle risposte stupide, si maltrattano i cani per piacere egoistico... no, no, no, no! Che si faccia avanti qualcuno per far sì che gente così faccia la fine che si merita, che persone di competenza mettano fine a orrori del genere, che la gente usi la testa e non le gambe. E poi alcuni fanno fatica a capire perché un cane o un animale vale più di una persona... almeno loro hanno un cuore e non mettono in pericolo la vita delle persone... e se lo fanno non stupitevi... nemmeno io sopporterei tanta malvagità. Maristella Bernardin - Trento 07/02/2009

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Godelli: <Mai soldi per il Regina Pacis> (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere del Mezzogiorno - LECCE - sezione: LECCE - data: 2009-02-07 num: - pag: 6 categoria: REDAZIONALE Reazione L'assessora regionale Godelli: «Mai soldi per il Regina Pacis» LECCE — «La Regione Puglia non ha mai finanziato progetti presentati dalla Fondazione Regina Pacis di don Cesare Lodeserto». L'assessora regionale al Mediterraneo, Silvia Godelli, smentisce così il religioso preso di mira dagli atei leccesi e dai deputati radicali per i suoi precedenti penali che sarebbero incompatibili, a loro dire, con gli aiuti degli enti pubblici, come la Provincia di Lecce, che riceve la sua missione in Moldavia. In effetti, la Fondazione Regina Pacis compare nel decreto del presidente della giunta regionale pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 27 marzo 2008. In quell'atto presidenziale sono elencati i «soggetti operatori di partenariato, di cooperazione internazionale e di promozione della cultura dei diritti umani» aggiornati all'anno 2008. «Ma questo non significa che abbia avuto o che debba ottenere necessariamente gli stanziamenti », dice. E a cosa serve allora? «Serve a dimostrare che la fondazione del religioso è una delle tante onlus e organizzazioni non governative che si occupano della promozione e della difesa dei diritti umani e che ha i titoli per essere inserita nell'albo. Tutto qui». Non comporta quindi l'accesso automatico agli aiuti? «Intanto il governo regionale con eroga aiuti a pioggia ma finanzia progetti, di cooperazione internazionale in questo caso. Un soggetto compreso nell'albo ci propone un progetto e se ci convince lo finanziamo. Oppure può succedere che siamo noi ad avere un'idea, quindi andiamo alla ricerca della migliore organizzazione compresa nell'albo regionale a cui proporla». Don Cesare dice che un loro progetto è stato approvato nel 2008 ma non ancora finanziato per mancanza di fondi. «Questo non mi risulta. Potrei sbagliarmi, dovrei chiedere ai funzionari, ad ogni modo non ricordo di aver mai vagliato e tantomeno approvato progetti per la Moldavia targati Regina Pacis». E negli altri anni? La Regione quali progetti ha finanziato a don Cesare Lodeserto e la sua missione moldava? «Nessuno che io sappia, almeno per questa legislatura». Cosa ne pensa della polemica sollevata da una frangia di atei ed ora anche dai parlamentari radicali che criticano il presidente della Provincia di Lecce per aver erogato fondi di bilancio per sostenere l'opera di don Cesare nel-l'Est Europa? «Mi dispiace, ho seguito il dibattito solo attraverso gli articoli di stampa e non voglio commentare». N. D. \\ Il caso-Pellegrino? Ho seguito il dibattito solo attraverso gli articoli di stampa e non voglio commentare

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<Sosteniamo chi rappresenta la Pace> (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere del Veneto" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere del Veneto - VENEZIA - sezione: VENEZIA - data: 2009-02-07 num: - pag: 9 categoria: REDAZIONALE La lettera «Sosteniamo chi rappresenta la Pace» « Il Dalai Lama sarà a Venezia. Ci sarà perché il destino ha deciso di far incrociare nuovamente la storia di due mondi solo apparentemente lontani, quasi 800 anni dopo. Non ci sono meriti: c'è il fatto nudo e gravido solo dello straordinario significato che riveste. Noi siamo felici di aver partecipato al cambiamento, e vorremmo poter trasmettere l'auspicio che si possa cogliere questa occasione per fare un passo avanti. Tutti, senza destra né sinistra, per una volta. Vorrei dire che aspettare il Dalai Lama non significa essere contro qualcun altro. Dobbiamo lottare, tutti, per un ideale che non può non essere condiviso: il rispetto della libertà e dei diritti umani. Per questo diciamo che il nostro sogno è un Tibet indipendete in una Cina più Libera. Questo è il messaggio che vorremmo far arrivare dall'altra parte dell'Oceano, depurato dalle pur comprensibili debolezze di qualcuno per i timori di generiche ritorsioni. Non abbiamo e non avremo paura di sostenere chi rappresenta la Pace nel mondo e chi ha richieste e posizioni equilibrate. Può essere che questo abbia un costo, magari momentaneo, ma ritengo che tale costo sia, in ogni caso, molto minore per Venezia dell'abdicare al ruolo che la storia le ha ritagliato, come crocevia di culture, diritti, libertà ». Michele Bortoluzzi Comitato d'onore per l'accoglienza del Dalai Lama

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SCADE il 28 febbraio il termine entro cui è possibile richiedere i contribut... (sezione: Diritti umani)

( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

CESENA PRIMO PIANO pag. 2 SCADE il 28 febbraio il termine entro cui è possibile richiedere i contribut... SCADE il 28 febbraio il termine entro cui è possibile richiedere i contributi messi a disposizione dal Comune per l'organizzazione di iniziative in favore della pace e della solidarietà internazionale. I contributi sono riservati alle associazioni e ai circoli impegnati nello studio e nella valorizzazione della cultura della pace, dei diritti umani e della solidarietà internazionale e nei progetti di cooperazione e solidarietà internazionale. In particolare, possono farne richiesta le fondazioni, le associazioni, i gruppi e i comitati regolarmente costituiti con un proprio statuto approvato dai soci, nel quale siano definite le finalità e gli scopi e sia esclusa qualsiasi finalità di lucro, e che operano nell'ambito della cultura della pace e della solidarietà internazionale. A fine mese scade anche il termine per richiedere i contributi comunali destinati alle attività culturali per l'anno 2009. I contributi sono riservati ai circoli e alle associazioni culturali che operano nel territorio cesenate organizzando conferenze, convegni, mostre, cicli di proiezioni, corsi e spettacoli. In entrambi i casi le domande di contributo devono pervenire all'Ufficio protocollo generale del Comune. I moduli ed il regolamento sono disponibili presso l'assessorato alla Cultura. CONFERENZA. «L'arte irregolare, origini e testimonianze di una visione inconsueta del mondo». È il tema che Sara Ugolini collaboratrice di psicologia dell'arte dell'università di Bologna, tratterà oggi alle 17.30, al centro culturale San Biagio.

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<E' scontro fra poteri Chi vince si rafforza l'altro si ridimensiona> (sezione: Diritti umani)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

PRIMO PIANO pag. 6 «E' scontro fra poteri Chi vince si rafforza l'altro si ridimensiona» IL COSTITUZIONALISTA BALDASSARRE ROMA Presidente emerito Antonio Baldassarre, lei ha detto: il Capo dello Stato non può non firmare. Le ragioni addotte da Napolitano la inducono a un ripensamento? «A maggior ragione, riconfermo la mia posizione. Lo scontro su un problema così delicato si poteva evitare, è un conflitto del quale non c'è precedente nella storia costituzionale italiana e che adesso porterà alla delegittimazione di uno dei due poteri. Chi vincerà, e solo uno vincerà, ne uscirà rafforzato, l'altro sarà indebolito». Napolitano, citando ben cinque precedenti, sottolinea che il non firmare è una sua prerogativa costituzionale. «Ma non sono casi paragonabili. Qui vertiamo su diritti umani fondamentali, non sul fatto che ci sia un decreto legge che cerca di impedire un referendum, come nel caso del presidente Pertini. O di un decreto legge sui profili professionali del personale Anas, come accadde al presidente Cossiga. Qui si parla di diritti umani fondamentali». Palazzo Chigi non molla. «Ed è suo diritto». Ma un provvedimento d'urgenza sarebbe stato in contrasto con sentenze passate in giudicato. «Sono convinto che la Cassazione sia andata oltre i suoi poteri. Ha fatto legislazione, ha preso decisioni normative». A questo punto, per dirimere il conflitto, dovrà intervenire la Corte Costituzionale. «No, no... i tempi sono di mesi. E qui è questione di vita o di morte. Il premier convocherà le Camere e chiederà una legge in pochi giorni. Ma c'è il rischio di ostruzionismo, e si potrebbe arrivare troppo tardi...». a. farr.

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MOSCA Anche l'Europa ha problemi con i diritti umani è l... (sezione: Diritti umani)

( da "Messaggero, Il" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Sabato 07 Febbraio 2009 Chiudi di LUCIA SGUEGLIA MOSCA - «Anche l'Europa ha problemi con i diritti umani» - è la risposta piccata di Vladimir Putin a Jose Manuel Barroso, ieri a Mosca con 9 Commissari dell'Unione per un incontro col premier russo. Che doveva segnare la ripresa dei "buoni rapporti" diplomatici tra Mosca e Bruxelles dopo la guerra in Georgia ad agosto, quella del gas con Kiev a gennaio. Parlando di crisi finanziaria mondiale, energia, sicurezza. Ma inevitabile, forse, che il tema delle libertà in Russia venisse fuori dopo l'uccisione di giornalisti e avvocati antiputiniani come Beketov, Markelov e Baburina. In mattinata, la delegazione era stata ricevuta dal presidente Medvedev al Cremlino : focus, la ripresa dei negoziati sull'accordo di partneriato Ue-Russia, arenati da 5 mesi. Medvedev auspica una soluzione rapida, «produttiva, che costituisca una base per il summit Russia-Ue di maggio». «La Commissione ha ricevuto un mandato netto dai 27», raccoglie Barroso. Ma con zar Dmitri, i 10 pare abbiano parlato anche di diritti civili, accenna Barroso ai giornalisti mentre al suo fianco c'è Putin: «Nell'opinione pubblica europea c'è una certa preoccupazione legata ad avvenimenti recenti in Russia, come l'uccisione di alcuni giornalisti e difensori dei diritti umani». Vladimir Vladimirovich sobbalza: «Barroso ha discusso questi temi al Cremlino ma è qui che fa le sue dichiarazioni. Non posso parlare a nome del presidente assente, ma permettete che vi ripassi la palla da parte del governo della Federazione Russa».

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Ue-Russia, scontro sui diritti umani (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere della Sera" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Esteri - data: 2009-02-07 num: - pag: 15 categoria: REDAZIONALE Scambio di accuse Ue-Russia, scontro sui diritti umani Il Commissario Ue Barroso (foto qui accanto) ha espresso «una certa preoccupazione» dell'Europa rispetto alle uccisioni di giornalisti e difensori di diritti umani in Russia: lo ha fatto a conclusione di un incontro con Putin a Mosca. Le accuse non sono cadute nel vuoto. Il premier russo Putin è passato al contrattacco: «Sappiamo che ci sono delle violazioni dei diritti degli immigrati in Europa, conosciamo lo stato dei sistemi carcerari di certi Paesi europei».

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Obama sfida Guantanamo (sezione: Diritti umani)

( da "Manifesto, Il" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

USA Dopo l'ordine presidenziale di bloccare tutti i processi, impugnato da un giudice Obama sfida Guantanamo Il governo ritira le accuse per il sospetto dell'attentato alla Uss Cole Matteo Bosco Bortolaso NEW YORK Barack Obama, Guantanamo e la lotta al terrorismo. Parole che ieri si sono incrociate nuovamente. Con da una parte le vittime e dall'altra i (presunti) carnefici. Ieri, alla Casa Bianca, sono arrivate famiglie e conoscenti dei morti dell'11 settembre 2001 e dell'attacco alla nave da guerra USS Cole, colpita da un attentato in Yemen nel 2000. Ma ieri si è saputo anche che il sospettato principale dell'attacco alla Cole, Abd al-Rahim al Nashiri, detenuto e torturato a Guantanamo, non verrà processato. Non per ora, almeno. Obama ha infatti chiesto che tutti i processi dei detenuti nel carcere cubano vengano congelati per tre mesi. In questo periodo verranno rivisti i singoli casi e si comincerà a lavorare alla chiusura di Guantamo, una prigione dove non sono stati rispettati i più elementari diritti umani. «Il giudice Susan Crawford ha ritirato le accuse» contro al-Nashiri, ha detto il portavoce del Pentagono, Geoff Morell. Le accuse, comunque, potrebbe essere ristabilite in qualsiasi momento. E il detenuto, di origine saudita, rimane in prigione. La Crawford è la più alta autorità legale nei processi di Guantanamo. E' un giudice in pensione, nominata dall'ex presidente George W. Bush come responsabile delle commissioni militari che si occupano dei carcerati con l'uniforme arancione. Qualche settimana fa il suo nome aveva fatto notizia perché aveva ammesso - per la prima volta pubblicamente - che nel carcere cubano si era torturato. Fermare il processo contro il saudita «è stata una sua decisione - ha spiegato il portavoce del Pentagono - ma riflette il fatto che il presidente ha firmato un ordine esecutivo che chiede uno stop alle commissioni militari, in attesa della revisione delle nostre operazioni a Guantanamo». L'attentato contro il cacciatorpediniere Cole fu realizzato con una piccola imbarcazione, carica di esposivo, guidata da kamikaze legati ad Al Qaida. Il 12 ottobre 2000, il giorno dell'attacco, morirono 17 marinai americani che stavano sulla Cole, ancorata in un porto dello Yemen. Al-Nashiri è accusato di essere di aver «organizzato e diretto» l'attentato. L'anno scorso il detenuto, recluso a Guantanamo dal 2002, aveva detto di aver confessato soltanto perché era stato torturato durante gli interrogatori. La Cia ha confermato che il presunto terrorista era stato sottoposto al waterboarding, la simulazione d'annegamento etichettata (quasi) unanimemente come tortura. La sua confessione, quindi, perde valore legale. Tra i visitatori di Obama, ieri alla Casa Bianca, c'era anche Kirk Lippold, capitano della Cole al momento dell'attentato. Il militare non era felice della decisione di congelare i processi per tre mesi. «Sono certamente deluso - ha detto - abbiamo già aspettato otto anni: giustizia ritardata è giustizia negata». Con lo stop temporaneo del caso al-Nashiri, viene completato l'ordine esecutivo firmato da Obama il 22 gennaio scorso, che aveva chiesto di fermare tutti i processi a Guantanamo per rivedere le procedure e cominciare a considerare lo spostamento dei detenuti in un altro carcere, o in alcuni casi addirittura la loro liberazione. Due giudici avevano aderito immediatamente alla richiesta della Casa Bianca. Ma per il caso di al-Nashiri il giudice James Pohl, colonnello dell'esercito, si era rifiutato di congelare le procedure, fissando un'udienza per lunedì prossimo. A parere di Pohl, l'ordine esecutivo lascia discrezionalità ai magistrati. Ma la Crawford, sua superiore, ha deciso invece di sospendere le accuse. Un altro caso su cui sono puntati i riflettori è quello di Binyam Mohamed, un cittadino di origine etiope, che ha formalmente la residenza in Gran Bretagna ma è detenuto a Guantanamo. Due giudici britannici che si occupano del caso hanno detto che Washington minaccia di fermare la cooperazione di intelligence con Londra se verranno pubblicati dettagli sul prigioniero. E' stato lo stesso ministro degli esteri britannico, David Miliband, a premere affinché quei sette paragrafi controversi restino sconosciuti. Pare che anche Mohamed abbia confessato di aver lavorato ad una «bomba sporca radiottiva» soltanto perché era stato torturato in un carcere marocchino. Ieri la Commissione internazionale dei giuristi (Icj) ha chiesto di pubbicare i dettagli sul detenuto di origine etiope. «La nuova amministrazione americana ha segnalato la volontà di una decisa rottura rispetto alle politiche anti-terrorismo del passato e ha promesso di riportare il diritto in queste politiche anti-terrorismo - si legge in una nota diffusa dall'Icj - questo caso è una prova della forza di questa volontà». Foto: PRIGIONIERO A GUANTANAMO. A SINISTRA, IL CACCIATORPEDINIERE «USS COLE» DOPO L'ATTENTATO. A DESTRA, IL POSTER-SIMBOLO DI OBAMA /REUTERS

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Englaro/ Beppino: Tormento senza fine, ma vado avanti (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Roma, 7 feb. (Apcom) - Un "tormento senza fine", una "tortura disumana" di fronte alla quale Beppino Englaro "stringe i denti" e va avanti "per quello che non è il bene, ma il minore dei mali ormai possibili per Eluana". In tre colloqui con Rapubblica, Corriere della Sera e La Stampa, lo sfogo del padre della giovane donna in coma vegetativo da 17 anni: "Ormai posso sopportare tutto. Cos'altro ha da patire una persona che ha perso un figlio? Quale dolore maggiore potrebbero provocarmi?". "Hanno toccato il fondo, ma era prevedibile. Hanno sempre tentato di creare ostacoli, in un modo o in un altro", osserva papà Beppino, che assicura di voler andare avanti "con al ragione del diritto". Ma, nonostante la determinazione, non manca un rammarico: "Se una volta valutato che per lei, purtroppo, non c'erano più speranze, i medici l'avessero lasciata andare come lei avrebbe voluto, oggi non saremmo costretti a rivivere il dramma della morte di nostra figlia per la seconda volta".

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Albenga: convegno "Un punto di partenza: I Diritti Umani" (sezione: Diritti umani)

( da "Savona news" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Albenga: convegno "Un punto di partenza: I Diritti Umani" Questa mattina, la Caritas Diocesana di Albenga Imperia, in collaborazione con il Cesavo, nel seminario vescovile di Albenga, a partire dalle 9.30, organizza un convegno sul tema "Un punto di partenza: I Diritti Umani". Obiettivi della giornata: Sensibilizzare e far riflettere la collettività, in particolare i giovani, sul tema dei valori e dei diritti umani, intesi come elementi fondanti per l?educazione alla democrazia e alla cittadinanza e come indicatori di sviluppo di una società sostenibile. Aumentare il sentimento di responsabilizzazione nei confronti dei diritti degli altri. Promuovere la conoscenza della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani tra i volontari che operano ogni giorno a contatto con i più bisognosi, gli ultimi, gli emarginati. Promuovere un? azione educativa orientata all?azione per la difesa e la promozione dei diritti umani sul territorio del savonese. Promuovere l?insegnamento dei diritti umani a tutti i livelli educativi. Rafforzare l?impegno degli Enti Locali nella realizzazione dei diritti umani. Il convegno è aperto a: tutti i volontari, operatori e i responsabili della Caritas Diocesana Albenga-Imperia, del Centro di Ascolto di Albenga, del Centro Intervicariale ?L?Incontro? Loano, e della Parrocchia ?Santa Matilde? di Andora per aumentare le conoscenze sulle tematiche inerenti per essere maggiormente pronti con l?utenza quotidiana cittadinanza del territorio del savonese al fine di promuovere un? azione educativa orientata all?azione per la difesa e la promozione dei diritti umani sul territorio del savonese

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WILLIAMSON, SU SHOAH CAMBIO IDEA SE AVRO' PROVE (sezione: Diritti umani)

( da "Agi" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

WILLIAMSON, SU SHOAH CAMBIO IDEA SE AVRO' PROVE (AGI) - Berlino, 7 feb. -Il vescovo lefebvriano Richard Williamson persiste nella negazione dell'Olocausto ed afferma che cambiera' idea solo quando avra' ottenuto le prove del contrario. In un'intervista che pubblica il settimanale 'Der Spiegel' nel suo prossimo numero, Williamson spiega che per modificare il suo pensiero sullo sterminio degli ebrei ha prima bisogno di verificare le prove storiche. "Se trovo queste prove - spiega - allora mi correggero', ma la cosa richiedera' tempo". Nell'intervista il vescovo lefebvriano rinnova le sue critiche al Concilio Vaticano II e sostiene l'ambiguita' delle conclusioni raggiunte, con il risultato che "cio' ha condotto al caos teologico che abbiamo oggi". Williamson esprime anche una severa condanna dei Diritti umani, poiche' a suo avviso "quando i diritti umani vengono intesi come un ordine obiettivo, che lo Stato deve imporre, si arriva sempre ad una politica anticristiana". In riferimento alla Fraternita' di San Pio X, alla quale appartiene, il vescovo dichiara di non volere "in nessun caso causare ulteriori danni alla Chiesa e alla Fraternita'".

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Il mondo cattolico: delatori mai (sezione: Diritti umani)

( da "Avvenire" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

CRONACA 07-02-2009 Il mondo cattolico: delatori mai DA ROMA « I Cattolici italiani non violeranno i diritti fondamentali degli immigrati». L'Osservatore Romano sceglie di titolare così, in prima pagina, il commento al primo sì del Senato alla norma, nel pacchetto sicurezza, che dà al personale sanitario la possibilità di denunciare gli stranieri che hanno bisogno di cure. Anche il quotidiano vaticano, dopo la Caritas e l'associazionismo, esprime «forti perplessità» su una norma «vista da più parti come una negazione dei diritti fondamentali di ogni individuo, fra i quali il diritto alla salute» . Rilevando che «gli stessi medici attraverso le loro principali associazioni, hanno fortemente criticato il ddl, spiegando come le norme, oltre ad avere conseguenze controproducenti in ordine alla sicurezza sanitaria, ledono la deontologia della professione medica». Anche il vescovo Domenico Sigalini, segretario della Commissione Cei per le migrazioni, a Radio Vaticana au- spica che alla Camera «il provvedimento venga rimodulato e venga data la possibilità di curarsi». E fa l'esempio dell'immigrata che ha fatto «una gran fatica per convincersi a tenere il bambino perché l'abbiamo aiutata ad avere speranza» e rischia il parto in casa. «In qualche modo si disattende un principio fondamentale che è quello alla salute nota Oliviero Forti della Caritas italiana ma soprattutto rischia di essere un boomerang» rendendo gli stranieri che rifuggiranno le cure «potenziali diffusori di malattie ». La Caritas di Roma annuncia che «nelle prossime settimane potenzieremo le attività di assistenza dell'A- rea sanitaria a favore degli immigrati privi di permesso», per «fronteggiare le gravi conseguenze che potrebbe causare la cancellazione del divieto di segnalazione». Nei suoi ambulatori romani tra 1983 e 2007 ha visitato quasi 90 mila pazienti di 145 nazioni diverse, 20 mila visite di base all'anno. «I medici non usufruiranno di questa possibilità afferma Vincenzo Saraceni dell'Associazione medici cattolici perché non c'è nella nostra cultura l'idea della denuncia del clandestino. Ma mi preoccupa il rischio che gli immigrati non si rivolgano più a una struttura sanitaria». Sulla stessa linea anche gli universitari della Fuci. Ribadiscono il loro «no» le organizzazioni professionali: i ginecologi di Sigo e Aogoi, gli internisti della Fadoi, i pediatri di Cipe e Acp, i medici di famiglia dello Snami, quelli dei pronto soccorso del Simeu, gli infermieri dell'Ipasvi. (L.Liv.) L'Osservatore romano: «no alla violazione dei diritti fondamentali». Saraceni, Medici cattolici: non abbiamo la cultura della denuncia Caritas: disatteso il diritto alla salute

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Il diritto alla salute non ammette disparità (sezione: Diritti umani)

( da "Avvenire" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

POLITICA 07-02-2009 AUSPICABILE RIPENSARE LA NORMA CHE CONSENTE LA DENUNCIA DEGLI IRREGOLARI Il diritto alla salute non ammette disparità CARLO CARDIA È necessario dire che quanto avvenuto l'altro giorno al Senato è un fatto grave e ingiusto. Un minimo di saggezza e umanità chiederebbe il mantenimento della norma, contenuta nel Testo Unico sull'immigrazione, che esonera i medici dal denunciare gli immigrati clandestini che ricorrono alle loro cure. Sono in gioco i diritti umani fondamentali alla vita e alla salute che devono essere eguali per tutti, è in gioco quel tratto cristiano e umanistico della società che non dobbiamo mai perdere, se non vogliamo regredire civilmente. Prevedere, in qualche modo, la possibilità di denuncia degli immigrati irregolari può provocare rischi che bisogna conoscere. Come primo effetto, può spingere gli immigrati a non ricorrere alle cure sanitarie, anche quando sono necessarie per malattie serie, per curare i propri figli, in qualche caso quando è in discussione la vita. Già questa possibile conseguenza fa capire che potremmo approvare una legge crudele, senza alcun motivo che non sia quello di discriminare una categoria di uomini e donne, che prima di essere immigrati sono persone. Cosa accadrebbe per le donne che hanno bisogno di assistenza per la maternità, o per la malattia dei propri bambini e temono la denuncia del medico? Il principio di eguaglianza nel riconoscimento dei diritti umani, sancito a livello internazionale e dalla nostra Costituzione, verrebbe violato in modo palese, e dovrebbe bastare questo elemento per spingere il Parlamento a cancellare l'errore compiuto. Un ulteriore effetto può essere quello di spingere gli immigrati a cercare surrogato all'assistenza medica ricorrendo a persone che non hanno competenze, con possibili danni aggiuntivi a quelli che già patiscono. Neanche è da sottovalutare il rischio che si apra la strada a striscianti forme di ricatto di cui le prime vittime sarebbero i più deboli, perché non hanno forza per resistervi. C'è poi da considerare il pericolo di mortificare l'esercizio della professione sanitaria, e far degradare il rapporto tra l'immigrato-paziente e il medico. Il sanitario, dispensatore di cure, terapie e consigli per la salute, si sentirebbe autorizzato a compiere atti che non sono i suoi, come quello di denunciare persone che attendono da lui aiuto e sostegno, non ostacoli o rischi. L'immigrato guarderebbe al medico con diffidenza, vedendovi più un potenziale nemico che non la persona di fiducia per la cura di sé e dei propri familiari. Giustamente, moltissimi medici hanno annunciato di non volersi piegare a pratiche contrarie alla deontologia, che ledono in certa maniera la loro professione e dignità, aprono la strada a contenziosi e conflitti di coscienza. Si è pensato a tutto questo, quando si è approvata la cancellazione di una norma che esiste ovunque si cerca di conciliare la sicurezza con la solidarietà elementare che si deve a tutti? In realtà, forse, si è guardato più ad equilibri politici, e governativi, senza pesare bene le conseguenze di una norma che coinvolge centinaia di migliaia di persone che hanno diritto alla tutela sanitaria come chiunque altro. Ma adesso è venuto il momento di una riflessione attenta, perché la legge non sia produttiva di danno, non accentui le difficoltà in un mondo che già ne ha abbastanza. Infine, questo episodio speriamo non concluso ripropone il grande tema dell'immigrazione, e dell'ottica complessiva con la quale viene affrontato negli ultimi tempi. Chiunque vede che si sta accantonando ogni vero progetto di integrazione, che la logica della sicurezza prevale sul resto, e che si procede con punture di spillo, con norme ingiuste (ce ne sono altre nel Decreto approvato al Senato), o con bordate pesanti (come quella sulla sanità) che hanno tratti di disumanità, favorendo così una mentalità ostile verso chi deve agire e deve essere trattato nel rispetto delle leggi ma con equità e umanità. Scelte normative così miopi e poco lungimiranti come quelle che si stanno compiendo sull'immigrazione non le meritano gli immigrati, non sono coerenti con il nostro ordinamento. Nel governo e ai suoi vertici ci sono persone sagge e particolarmente equilibrate, che altre volte hanno saputo cogliere e comprendere in anticipo i rischi di scelte e norme sbagliate, ed hanno saputo apportare i necessari cambiamenti con intelligenza e senza perdere il consenso, anzi l'hanno visto crescere. Questa è una occasione importante che mette alla prova saggezza e responsabilità di tutti; e se ben risolta può evitare che si aprano conflitti su una questione delicata della politica nazionale che riguarda persone in carne e ossa, uomini, donne e bambini, che la società italiana deve trattare con giustizia, in sintonia con la nostra tradizione civile e cristiana.

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El padre de Eluana califica de "tortura inhumana" la situación de su hija (sezione: Diritti umani)

( da "Pais, El" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

El padre de Eluana califica de "tortura inhumana" la situación de su hija Beppino Englaro crítica los intentos del Gobierno de Silvio Berlusconi para detener la muerte de Eluana, de 38 años EFE - Roma - 07/02/2009 Vota Resultado 36 votos Comentarios - 26 Beppino Englaro, padre de Eluana, la italiana en estado vegetativo a quien se le retira paulatinamente la alimentación asistida para permitirle morir, ha califcado de "tortura inhumana" la situación legal que se ha creado en torno al caso. En varias declaraciones publicadas hoy por los medios de comunicación italianos, el padre de Eluana Englaro aseguró que soporta esta situación sólo porque sabe que con la suspensión de la alimentación y la hidratación artificial se respeta la voluntad de su hija. Berlusconi se rebela contra todos los poderes del Estado de derecho Intento de golpe Sombras del Vaticano Silvio Berlusconi A FONDO Nacimiento: 29-09-1936 Lugar: (Milán) La noticia en otros webs webs en espaÑol en otros idiomas Englaro declaró ayer que se siente"conmocionado" por todo lo que sucede, al referirse a la aprobación de un decreto urgente por parte del Gobierno de Silvio Berlusconi para detener la muerte de su hija, y que finalmente no ratificó el presidente de la República, Giorgio Napolitano. Un rechazo que no hizo detener la decisión del Ejecutivo de continuar con su objetivo, ya que horas más tarde se aprobaba un proyecto de ley con el mismo contenido que se intentará aprobar en el tiempo récord de dos o tres días en el Parlamento. La voluntad de Eluana Según su padre, Eluana, de 38 años y en estado vegetativo desde 1992 tras una accidente de tráfico, había siempre expresado su voluntad de que se le permitiera morir si se producía uno de estos casos. "Si los médicos la hubieran dejado morir como ella habría deseado cuando nos dijeron que no había esperanza, no tendríamos ahora que revivir continuamente el drama de la muerte de nuestra hija", ha añadido Beppino Englaro. El padre de Eluana aseguró que continuarán adelante con el proceso de acompañamiento a la muerte porque tienen "la razón del derecho" de su parte. El Tribunal de Apelación de Milán autorizó a la familia Englaro a retirar la alimentación artificial que mantiene con vida a su hija, un fallo que el pasado noviembre fue confirmado por el Supremo. El pasado 2 de enero, Eluana Englaro fue trasladada a la clínica Quiete de Udine, donde un equipo médico formado por voluntarios iniciaron ayer la reducción de la alimentación que se suministra mediante una sonda a la mujer. Llamamiento del papa El papa Benedicto XVI ha pedido este sábado defender "con vigor la absoluta y suprema dignidad de cualquier vida humana" en su mensaje para la Jornada Mundial del Enfermo, difundido por la oficina de prensa del Vaticano. El Pontífice ha añadido que "con el pasar de los tiempos, no cambia el mensaje de la Iglesia que proclama que la vida humana es bella y va vivida en su totalidad también cuando es débil y está envuelta en el misterio del sufrimiento". Benedicto XVI ha recordado que su antecesor Juan Pablo II fue un "ejemplo de la aceptación paciente del sufrimiento y ofreció un ejemplo especialmente luminoso en el ocaso de su vida". En el mensaje para la Jornada Mundial del Enfermo, que la Iglesia católica celebrará el 11 de febrero, el Pontífice expresa su "cercanía espiritual" a todos aquellos que sufren una enfermedad y muestra su apoyo a todos aquellos que se "dedican con amor a curar y aliviar los sufrimientos de quien atraviesa una enfermedad".

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Cittadinanza onoraria al Dalai Lama (2) dichiarazione dell'assessore Zanella (sezione: Diritti umani)

( da "Sestopotere.com" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Cittadinanza onoraria al Dalai Lama (2) dichiarazione dell'assessore Zanella (7/2/2009 11:19) | (Sesto Potere) - Venezia - 7 febbraio 2009 -L'assessore alla Partecipazione giovanile e alle Culture della Pace del Comune di Venezia, Luana Zanella nel ricordare l'appassionato e costante impegno del Comune di Venezia nella difesa dei diritti umani ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Il Centro Pace del Comune di Venezia nel 2008, durante la resistenza del popolo tibetano ha raccolto l'appello lanciato da circa venticinque associazioni pacifiste territoriali promuovendo una serie di iniziative a sostegno dell'indipendenza del 'popolo delle montagne'. Desidero ricordare il presidio del 19 marzo scorso sul ponte dell'Accademia a Venezia, l'apertura di un tavolo di confronto e di lavoro 'Per e con il Tibet' e infine la raccolta delle firma tra i cittadini per l'attribuzione della cittadinanza onoraria a Sua santità il Dalai Lama, Tenzin Gyatso. Rammento inoltre le due giornate dedicate al Tibet (7 e 8 giugno a Mestre e al Lido di Venezia) in cui sono state allestite mostre, trasmessi filmati, avviati confronti tra esponenti del mondo politico e culturale. Ritengo quindi che la visita di martedì 10 febbraio coroni un legame che ha profonde radici, coerente con la tradizione politica della nostra Amministrazione".

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Contributi comune di Cesena per iniziative in favore della pace e della solidarietà (sezione: Diritti umani)

( da "Sestopotere.com" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Contributi comune di Cesena per iniziative in favore della pace e della solidarietà (7/2/2009 11:51) | (Sesto Potere) - Cesena - 7 febbraio 2009 - Scade il 28 febbraio 2009 il termine entro cui è possibile richiedere i contributi messi a disposizione dal Comune di Cesena per l?organizzazione di iniziative in favore della pace e della solidarietà internazionale. I contributi sono riservati alle associazioni e ai circoli del territorio impegnati nello studio e nella valorizzazione della cultura della pace, dei diritti umani e della solidarietà internazionale e nei progetti di cooperazione e solidarietà internazionale. In particolare, possono farne richiesta le fondazioni, le associazioni, i gruppi e i comitati regolarmente costituiti con un proprio statuto approvato dai soci, nel quale siano definite le finalità e gli scopi e sia esclusa qualsiasi finalità di lucro, e che operano nell?ambito della cultura della pace e della solidarietà internazionale. I soggetti richiedenti devono inoltre essere in regola con la Legge regionale n° 34 del 9/12/2002 ("Norme per la valorizzazione delle associazioni di promozione sociale") ed essere iscritti al Registro istituito presso la Provincia di Forlì-Cesena o al Registro comunale delle associazioni di promozione sociale.

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Partono gli incontri di biodanza (sezione: Diritti umani)

( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Partono gli incontri di biodanza Comunicato stampa Venerdì 6 febbraio alle ore 20.30 presso la Sala Auditorium del Quartiere Molinetto, Via Argonne,4. Portos Associazione Culturale ed il 9° Festival dei Diritti Umani presentano la prima serata di incontri di Biodanza, alla quale ne seguiranno altri 4. Le serate saranno condotte da Mara D'Ambruoso,"insegnante di Biodanza" presso la scuola Sistema Rolando Toro di Vicenza.Ha conseguito le specializzazioni in : Biodanza per bambini e adolescenti presso la scuola di Bologna ,Biodanza e gli Arcani dei Tarocchi.E' in corso di approfondimento con l'estensione di Biodanza Clinica , Riabilitazione alla sessualità, è in corso di formazione per Didatta. Ha conseguito una specializzazione in " Dinamiche relazionali e di gruppo" con lo Psicoterapeuta Settimo Catalano. Conduce regolarmente corsi settimanali e stage di Biodanza, progetti di Biodanza nella scuola primaria. Ci piacerebbe che un giornalista riuscisse a redigere un articolo sull'argomento, che, come si vede dalle specializzazioni del'insegnante, e la forte partecipazione di circa 50 persone alla prima serata, è molto importante.

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MATTEO BOSCO BORTOLASO NEW YORK. BARACK OBAMA INTENDE SUPERARE AL PIù PRESTO TUTTI GLI OSTAC... (sezione: Diritti umani)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

MATTEO BOSCO BORTOLASO New York. Barack Obama intende superare al più presto tutti gli ostacoli procedurali e chiudere il campo di prigionia di Guantanamo. Ieri, alla Casa Bianca, il presidente ha incontrato i familiari di alcune delle vittime dell'11 settembre 2001 e dell'attacco alla nave da guerra USS Cole, colpita da un attentato in Yemen nel 2000. Il presidente ha voluto spiegare le ragioni della sua richiesta di congelamento per tre mesi di tutti i processi ai detenuti di Guantanamo. Richiesta in seguito alla quale - come si è appreso ieri - il sospettato principale dell'attacco alla nave Cole, Abd al-Rahim al Nashiri, detenuto e torturato a Guantanamo, non verrà processato. Non per ora, almeno. Durante i tre mesi in cui si fermeranno i processi, verranno rivisti i singoli casi e si comincerà a lavorare alla chiusura del campo di Guantamo, una prigione dove non sono stati rispettati i più elementari diritti umani. «Il giudice Susan Crawford ha ritirato le accuse» contro al-Nashiri, ha fatto sapere il portavoce del Pentagono, Geoff Morell. Le accuse, comunque, potrebbe essere ristabilite in qualsiasi momento. D'altra parte il detenuto, di origine saudita, rimane in prigione. La Crawford rappresenta la più alta autorità legale nei processi di Guantanamo. È un giudice in pensione, nominata dall'ex presidente George W. Bush come responsabile delle Commissioni militari che si occupano dei carcerati con l'uniforme arancione. Qualche settimana fa il suo nome aveva fatto notizia perché aveva ammesso - per la prima volta pubblicamente - che nel campo di detenzione americano, che sorge su una porzione di territorio sottratto a Cuba, si è fatto ricorso alla tortura. Fermare il processo contro il saudita «è stata una sua decisione - ha sostenuto il portavoce del Pentagono - ma riflette il fatto che il presidente ha firmato un ordine esecutivo che chiede uno stop alle Commissioni militari, in attesa della revisione delle nostre operazioni a Guantanamo». L'attentato contro il cacciatorpediniere Cole fu realizzato con una piccola imbarcazione, carica di esplosivo, guidata da kamikaze legati ad Al Qaida. Il 12 ottobre 2000, il giorno dell'attacco, morirono 17 marinai americani, che stavano sulla Cole, ancorata in un porto dello Yemen. Al-Nashiri è accusato di aver «organizzato e diretto» l'attentato. L'anno scorso il detenuto, recluso a Guantanamo dal 2002, aveva detto di aver confessato soltanto perché era stato torturato durante gli interrogatori. La Cia ha confermato che il presunto terrorista era stato sottoposto a waterboarding, la simulazione d'annegamento etichettata ormai come tortura. La sua confessione, quindi, perde valore legale. Con lo stop temporaneo del caso al-Nashiri, viene completato l'ordine esecutivo firmato da Obama il 22 gennaio scorso, che aveva chiesto di fermare tutti i processi a Guantanamo per rivedere le procedure e cominciare a considerare lo spostamento dei detenuti in un altro carcere, o in alcuni casi addirittura la loro liberazione. Due giudici avevano aderito immediatamente alla richiesta della Casa Bianca. Ma per il caso di al-Nashiri, il giudice James Pohl, colonnello dell'esercito, si era rifiutato di congelare le procedure, fissando un'udienza per lunedì prossimo. A parere di Pohl, l'ordine esecutivo lascia discrezionalità ai magistrati. Ma la Crawford, sua superore, ha deciso invece di sospendere le accuse.

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Il Vaticano: delusione dal Colle Una legge di grande coraggio (sezione: Diritti umani)

( da "Gazzettino, Il" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Il Vaticano: delusione dal Colle Una legge di grande coraggio Monsignor Fisichella: «I cittadini apprezzeranno» Il teologo Kung: «La chiesa obbedisca allo Stato» Sabato 7 Febbraio 2009, Città del Vaticano NOSTRO SERVIZIO Allo strappo del governo con il Quirinale arriva il plauso del Vaticano: approvando il decreto legge sul caso di Eluana Englaro, ha affermato monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, «il governo ha fatto un gesto di grande coraggio, che sarà apprezzato dalla grande maggioranza di tutti i cittadini. Pur nella differenza delle competenze che abbiamo - conclude Fisichella - ci rallegriamo che le istanze che abbiamo portato avanti in questi mesi sono state ascoltate e accolte». Poco prima, era arrivata una critica diretta ed esplicita dalla Santa Sede a Giorgio Napolitano: «Sono costernato che in tutte queste diatribe politiche si ammazzi una persona - ha affermato il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del pontificio consiglio Giustizia e Pace - e sono profondamente deluso» dalla decisione del presidente della Repubblica di non firmare il decreto. Il cardinale Martino ha poi osservato di non capire come un decreto per Eluana possa essere non conforme alla Costituzione, «proprio perché la Repubblica nelle sue leggi tutela la vita umana fino alla fine naturale. Che cosa vuol dire adesso? - chiede il porporato - che la Repubblica non la tutela più?». Ribadito che «sperava moltissimo nel decreto, perché era una maniera immediata per poter salvare una vita», il cardinale incoraggia il governo anche sulla possibilità di fare una legge sul testamento biologico in tre giorni: «Tutto quello che si può fare - sostiene Martino - per salvare una vita e non introdurre per vie traverse l'eutanasia in Italia va fatto». Dal Vaticano arriva anche una secca smentita sulla presunta telefonata di giovedì sera tra il cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, in merito «al ventilato decreto per fermare l'esecuzione della sentenza della Cassazione»: padre Lombardi, portavoce del Papa, la «smentisce nel modo più categorico». Poi, commenti da tutto il mondo cattolico: «Esprimiamo la nostra soddisfazione ed il nostro plauso al governo per il coraggio e per la correttezza giuridica mostrata nell'approvare il decreto salva-Eluana», dichiara Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita. «Da tempo - prosegue - eravamo convinti che solo un decreto legge avrebbe potuto far cessare le incertezze e le polemiche tra istituzioni. Con la magistratura non si apre alcuna contesa, dato che i giudici svolgono il ruolo di far rispettare la legge, mentre è potere e dovere del legislatore cambiare le parti di quella legge ritenute ingiuste». Per l'Associazione comunità Papa Giovanni XXIII, «la ragione ha prevalso sull'indifferenza e su certe strane e contraddittorie ideologie»: l'intervento del governo è dunque «un atto di giustizia e di alto valore di civiltà. Con tale atto il governo afferma che i diritti umani sono universali, inviolabili e inalienabili» dichiara il responsabile dell'associazione, Giovanni Paolo Ramonda, auspicando che il Presidente della Repubblica «risponda immediatamente a favore di Eluana». Ma il teologo tedesco Hans Kung invita alla moderazione: «Da un punto di vista giuridico in una democrazia anche la Chiesa e le autorità ecclesiastiche devono ubbidire alle leggi e alla Corte costituzionale. E non capisco perché la Chiesa metta sotto pressione il presidente del Consiglio e spero che il Capo dello Stato rifiuti questo atteggiamento» ha detto ospite della trasmissione di Lucia Annunziata "In mezz'ora", che andrà in onda domani su Raitre e registrata ieri. Silvia Castello

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Englaro/ Anche i Liberal Pd al sit in di protesta a palazzo... (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Roma, 7 feb. (Apcom) - I liberal del Pd saranno oggi alle 17 sotto Palazzo Chigi per una protesta silenziosa contro l'azione del governo sul caso Englaro che "è una violazione cinica e brutale dei diritti umani e dei dettami costituzionali ed è un'insopportabile limitazione per legge della libertà personale di un individuo specifico". "Ribadendo tutto il nostro rispetto per i sentimenti della famiglia e la nostra volontà di non strumentalizzare una situazione così dolorosa ai fini della battaglia politica - si legge in una nota dei liberal Pd -, non possiamo consentire un attacco così violento e irresponsabile alle libertà democratiche e civili".

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Immigrati/ Da ieri sera a Lampedusa presenta una (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

Roma, 7 feb. (Apcom) - Da ieri sera a Lampedusa è presente una delegazione dell'Arci composta da Carmen Cordaro, presidente Arci Messina e responsabile del gruppo Frontiere e Centri di detenzione Arci, Claudio Lombardo, presidente Arci Caltanissetta e responsabile politiche sociali di Arci Sicilia, e Hassan Mamri responsabile immigrazione Arci Sicilia. La delegazione ha già incontrato un gruppo di abitanti dell'isola che hanno espresso la volontà di costituire un circolo Arci a Lampedusa, un "presidio permanente per promuovere la socialità e la partecipazione in questo avamposto dell'Europa nel Mediterraneo, per tutelare e promuovere i diritti umani, contribuendo a costruire una immagine diversa dell'isola, accogliente e solidale, in contrasto con l'immagine di isola fortezza e luogo di reclusione che ne vuole dare il ministro Maroni e il suo governo". I rappresentanti dell'associazione oggi accompagneranno l'eurodeputato Giusto Catania (Prc/Gue), che farà una visita di verifica delle condizioni dei migranti detenuti nei centri dell'isola. Si tratta di una iniziativa che rientra nell'ambito della campagna "Per la trasparenza nei centri di detenzione" promossa a livello internazionale dalla rete Migreurop, di cui l'Arci è parte. "Siamo infatti convinti - dice l'Arci - che vada affermato il diritto a tutelare i migranti presenti nei due centri dell'isola, consentendogli una difesa legale adeguata e un collegamento con l'esterno che garantisca il rispetto dei diritti umani. Auspichiamo un atteggiamento dei funzionari collaborativo, che consenta la visita e permetta l'incontro con i migranti detenuti nei centri".

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17:15 DALAI LAMA: ZANELLA, VENEZIA E L'IMPEGNO PER I DIRITTI UMANI (sezione: Diritti umani)

( da "Agi" del 07-02-2009)

Argomenti: Diritti umani

DALAI LAMA: ZANELLA, VENEZIA E L'IMPEGNO PER I DIRITTI UMANI (AGI) - Venezia, 7 feb. - Mentre fervono i preparativi per l'arrivo a Venezia del Dalai Lama - martedi' gli sara' conferita la cittadinanza onoraria e visitera' la Biblioteca Marciana che conserva le testimonianze di Marco Polo sulla 'provincia del Tibet' - l'assessore comunale alla Partecipazione giovanile e alle Culture della Pace, Luana Zanella ricorda l'appassionato e costante impegno del Comune di Venezia nella difesa dei diritti umani. "Il Centro Pace del Comune di Venezia nel 2008, durante la resistenza del popolo tibetano ha raccolto l'appello lanciato da circa venticinque associazioni pacifiste territoriali promuovendo una serie di iniziative a sostegno dell'indipendenza del popolo delle montagne - dichiara Zanella -. Desidero ricordare il presidio del 19 marzo scorso sul ponte dell'Accademia a Venezia, l'apertura di un tavolo di confronto e di lavoro 'Per e con il Tibet' e infine la raccolta delle firme tra i cittadini per l'attribuzione della cittadinanza onoraria a Sua santita' il Dalai Lama, Tenzin Gyatso. Rammento inoltre le due giornate dedicate al Tibet (7 e 8 giugno a Mestre e al Lido di Venezia) in cui sono state allestite mostre, trasmessi filmati, avviati confronti tra esponenti del mondo politico e culturale. Ritengo quindi che la visita di martedi' 10 coroni un legame che ha profonde radici, coerente con la tradizione politica della nostra Amministrazione".

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