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DOSSIER “I COSTI DELLA POLITICA.”

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tARTICOLI DEL 16-23 settembre 2008       #TOP



Report "Costi dei politici"

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Indice delle sezioni

Costi dei politici (92)


Indice degli articoli

Sezione principale: Costi dei politici

Gagliardi attacca i costi della politica<subito un bilancio delle spese di Genova> ( da "Secolo XIX, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: costi della politica"subito un bilancio delle spese di Genova" in consiglio comunale QUESTION TIME in apertura del prossimo consiglio comunale dedicato ai costi della politica. Anci e Ato (sigle che stanno per Associazione nazionale dei comuni italiani e Ambito territoriale ottimale) i bersagli dell'esponente di Forza Italia Alberto Gagliardi che al sindaco Marta Vincenzi chiede

Presente! , e il consigliere becca il gettone - pietro lambertini ( da "Centro, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: significa prendere il gettone di presenza senza dare in cambio niente alla città. Chi va a firmare la prima convocazione, non è mica un virtuoso", ha tuonato Odoardi. "Censuro il malcostume di presenziare alla seduta in prima convocazione del consiglio comunale all'evidente e notorio scopo di percepire il gettone di presenza pur nella consapevolezza che la seduta non avrà luogo"

E olivieri difende le commissioni ( da "Centro, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: inutile gettone di presenza a chi ne fa parte. Nel mese di agosto, in periodo di ferie, mi sembra normale che i lavori abbiano subìto dei rallentamenti e che si siano registrate alcune assenze da parte di alcuni commissari". Quanto al gemellaggio con Reggio Calabria, l'esponente di An ritiene che "sia un modo per arricchire la nostra città dal punto di vista culturale e turistico"

Ecco perché non c'eravamo ( da "Centro, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: attacco di Cordoma: "Censuro", afferma, "il malcostume di presenziare alla seduta in prima convocazione del consiglio comunale, come giustamente chiarito da Cristian Odoardi, all'evidente e notorio scopo di percepire il gettone di presenza pur nella consapevolezza che la seduta non avrà luogo per mancanza del numero legale.

Gettoni pignorati Nicora si difende ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: su un suo terreno privato attraverso il pignoramento dei gettoni di presenza della sua ttività amministrativa. "Una controversia ? afferma non ancora definita in quanto si deve attendere ciò che deciderà definitivamente il giudice il 3 febbraio prossimo presso il Tribunale di Chiavari". E aggiunge: "Questa tormentata vicenda è il risultato di un susseguirsi di continui sviluppi,

Di ISABELLA CATTANIA FERRARA UNA STAGIONE di danza che parla ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: La sagra della primavera rispettivamente ripresi da Eugenio Scigliano, Fabrizio Monteverde, Cristina Rizzo. Hip-hop ma non solo il 3 marzo con un'altra prima nazionale: la compagnia franco-magrebina Käfig presenterà Tricôté mentre il 1° aprile segnerà il ritorno dei canadesi Edouard Lock e La La La Humans Steps con il provocatorio Amjad, in esclusiva per l'Italia.

Spazio alla danza contemporanea ( da "Nuova Ferrara, La" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Fabrizio Monteverde e Cristina Rizzo, quest'ultima alle prese con la Sagra della primavera di Stravinskij, che al suo primo apparire scatenò uno dei più grandi scandali della storia del teatro. E l'omaggio ai Ballets Russes è anche un omaggio al loro impresario Sergej Diaghilev, il più lungimirante direttore artistico del XX secolo.

Caccia, sul tavolo del ministro tutte le modifiche alla legge ( da "Tirreno, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Si chiede infatti di ampliare la gamma di specie cacciabili, di prorogare di un mese la stagione venatoria (con differenziazioni tra specie e specie), di assicurare maggiore rappresentatività (ma gratuita, eliminando il gettone di presenza) alle associazioni negli ambiti venatori di caccia, di garantire ai cacciatori libertà di movimento sulle Regione,

Simone Pieretti s.pieretti@iltempo.it Le Paralimpiadi sono ( da "Tempo, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Non ci sono sponsor, tv, gettoni di presenza. Non ci sono prime pagine o interviste in esclusiva. Niente vittorie a tutti i costi e nessun contratto da testimonial. Non ci sono fan pronti a chiedere l'autografo, ne aziende che si contendono la tua immagine a suon di milioni.

Si rivede alvarez in nerazzurro ( da "Tirreno, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: honduregno non ha avuto modo di farsi apprezzare. Appena otto i gettoni di presenza collezionati, per un totale di soli 246 minuti. Peccato, perché Alvarez è dotato di una corsa eccezionale (si dice che faccia i cento metri in 10,7 secondi), unita tuttavia ad un acume tattico adatto forse al calcio sudamericano ma non certo al nostro.

Quel servizio pubblico un po' così ( da "Opinione, L'" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: ospite in studio il giornalista del Corriere della Sera Sergio Rizzo, autore, insieme a Gian Antonio Stella, del fortunato best-seller "La casta". Si parla ovviamente di Alitalia, della difficilissima trattativa per salvare il salvabile, giunta in quel momento a un pericoloso punto morto. La conduttrice chiede al collega della carta stampata come prevede che finirà l'intera vicenda.

L'altra olimpiade non èsolo Pistorius ( da "Tempo, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Non ci sono sponsor, tv, gettoni di presenza. Non ci sono prime pagine o interviste in esclusiva. Niente vittorie a tutti i costi e nessun contratto da testimonial. Non ci sono fan pronti a chiedere l'autografo, ne aziende che si contendono la tua immagine a suon di milioni.

Consiglieri senza gettoni La giunta con l'indennità ( da "Corriere Adriatico" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: I consiglieri comunali non ricevono il pagamento dei gettoni di presenza da quasi due anni. E parliamo di circa 18 euro lordi a seduta! Mentre tutti gli assessori ed il sindaco stesso hanno regolarmente ricevuto tutti i pagamenti delle indennità loro spettanti. Credevamo di avere un sindaco e ad una giunta talmente meritevoli da aver rinviato i pagamenti di competenza,

LASCIATECI LAVORARE, LA MONTAGNA HA PIù DA DARE CHE DA RICEVERE. E CHI HA LA VENTURA DI AVERE U ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: e per dirla con Gianantonio Stella e Sergio Rizzo (che oggi scrivono di noi) "serve una loro riforma. Invece, sono diventate il boccone da buttare ad una folla urlante, il più demagogico e qualunquista possibile, per placarne la rabbia". Il "capro espiatorio" di una risposta demagogica ad una domanda strumentale.

Consiglio comunale Diversi punti stasera all'ordine del giorno ( da "Sicilia, La" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: erano potuto trattare nella sessione di fine agosto. "Abbiamo l'adeguamento alla Finanziaria 2008 del gettone di presenza dei consiglieri comunali - spiega il vicepresidente del Consiglio Lauricella, ma si tratterà solo di una presa d'atto perché nel corso della riunione dei capigruppo l'Ufficio ragioneria ha riferito di avere già applicato la norma che prevede una decurtazione dell'

Agordo stella del torneo di Domegge ( da "Corriere delle Alpi" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Enrico Rizza, Jacopo Benvegnù e Giorgio. Nell'Under 14 maschile del Cadore Basket Filippo Calligaro, Danny Marengon, Nicolò Quartarella, Carmen Valletta, Silvia De Bon, Simone Bressan, Matteo Solfa, Francesco Valletta, Davide Peruz, Omar Ghanem, Alessio Sopracolle, Mattia De Bon, Daniele Baltieri, Luca Ghanem,

Consorzio Energia: per il centrodestra risparmio fasullo ( da "Secolo XIX, Il" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Intanto è l'assessore regionale Zunino (presidente (Consorzio Energia) a cercare di fare chiarezza insieme a Maria Fabianelli, responsabile dell'Agenzia Regionale per l'Energia: "Nessun costo. Non ci sono gettoni di presenza per i membri del consiglio di amministrazione, di cui neppure vengono saldate le spese di trasporto".

In municipio scatta l'allarme bilancio ( da "Arena, L'" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: mani dei prossimi amministratori che usciranno dalla tornata elettorale di primavera. Lo scenario che potrebbe trovarsi a dover gestire il successore di Richelli, infatti, potrebbe vedere un taglio del 30 per cento delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza, il divieto di assumere personale a qualsiasi titolo, le spese correnti congelate al livello dell'anno precedente,

Da lanciano a napoli, l'esplosione di vitale - rocco coletti ( da "Centro, Il" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: tant'è che durante la stagione ha collezionato 28 gettoni di presenza, quasi tutti da titolare. E si è guadagnato le attestazioni di stima da parte di allenatori e addetti ai lavori della categoria. Lanciano è stata una tappa fondamentale della carriera anche perché in rossonero ha subito una trasformazione tattica.

La politica riformi se stessa ( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: intermediazione politico- istituzionale, cioè volesse dare un significativo esempio per infondere fiducia in un Paese disincantato, a "consenso passivo". In primo luogo, la cosiddetta questione dei costi della politica. Presa seriamente, comporta l'abbandono dell'idea che il nostro personale politico e istituzionale sia strapagato.

In municipio scatta l'allarme bilancio ( da "Arena.it, L'" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: mani dei prossimi amministratori che usciranno dalla tornata elettorale di primavera. Lo scenario che potrebbe trovarsi a dover gestire il successore di Richelli, infatti, potrebbe vedere un taglio del 30 per cento delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza, il divieto di assumere personale a qualsiasi titolo, le spese correnti congelate al livello dell'anno precedente,

"La Mandolesi? Ha già aperto la campagna elettorale" ( da "Corriere Adriatico" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Roberta Mandolesi circa il mancato rispetto del patto di stabilità e sul fatto che i compensi per la giunta sono stati regolarmente pagati mentre i gettoni di presenza dei consiglieri comunali non ancora. Innanzitutto va detto che i compensi della giunta vengono corrisposti mensilmente mentre quelli dei consiglieri annualmente e a maggio scorso avremmo dovuto pagare quelli dell'

COOPERAZIONE: SCOTTI, PIU' FONDI DA TAGLI A COSTI DELLA ( da "Virgilio Notizie" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Per questo, ha spiegato, ''invece di aspettare che qualcuno faccia qualcosa, il Parlamento se vuole aumentare gli stanziamenti per la cooperazione deve spiegare da dove vuole prenderli, individuando le compensazioni effettive'', a partire da interventi mirati a ricollocare i costi della politica.

Scotti: tagliare costi della politica per finanziare la cooperazione ( da "Vita non profit online" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Per questo, ha spiegato, ''invece di aspettare che qualcuno faccia qualcosa, il Parlamento se vuole aumentare gli stanziamenti per la cooperazione deve spiegare da dove vuole prenderli, individuando le compensazioni effettive'', a partire da interventi mirati a ricollocare i costi della politica.

Atene NOSTRO SERVIZIO (c.r.) Tutte le strade portano ( da "Gazzettino, Il" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: al 50° gettone di presenza in Champions League) è riuscito a interrompere il trend negativo che da due anni registrava la sconfitta dei nerazzurri all'esordio nella competizione.Contro il Panathinaikos è arrivato il successo con un gol per tempo, firmati da Mancini e dal redivivo Adriano, subentratogli nei minuti finali.

Cooperazione/ Fassino lancia allarme per i tagli alle ( da "Virgilio Notizie" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: le politiche di cooperazione e di sviluppo indicheremo anche le fonti di finanziamento e tra queste anche le risorse che derivano dalla riduzione dei costi della politica" ha aggiunto Fassino. "Chiederemo al governo di mettere tra le priorità della manovra finanziaria le politiche di sviluppo e cooperazione con le allocazioni finanziarie adeguate e necessarie" ha concluso Fassino.

Chi non vuole lo statuto è Galan ( da "Tribuna di Treviso, La" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: gettoni di presenza su gettoni di presenza, per non cavare un ragno dal buco. Da quell'ottobre 2000, quando Giancarlo Galan terrorizzò l'Italia presentando la sua proposta che prevedeva due terzi delle tasse trattenute in regione ("sento un tintinnare di sciabole" sobbalzò da Roma l'allora ministro Agazio Loiero),

Il Pd: i nostri gettoni in aiuto alla Procura Rubinato: dare risorse, altro che esercito ( da "Tribuna di Treviso, La" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: non ci sono neppure i soldi per la benzina e per i telefonini di servizio dei magistrati. Vogliamo rinunciare ai gettoni di presenza per far fronte alle esigenze della magistratura". "Si badi bene - aggiunge il portavoce del Pd di Treviso Giovanni Tornella -: con la nuova Finanziaria si avrà un taglio alla sicurezza di 3,5 miliardi di euro".

Chi non vuole lo statuto è galan ( da "Mattino di Padova, Il" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: gettoni di presenza su gettoni di presenza, per non cavare un ragno dal buco. Da quell'ottobre 2000, quando Giancarlo Galan terrorizzò l'Italia presentando la sua proposta che prevedeva due terzi delle tasse trattenute in regione ("sento un tintinnare di sciabole" sobbalzò da Roma l'allora ministro Agazio Loiero),

GRANDE SUCCESSO per la 34esima 'Giornata del Donatore di sangue' della ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Rizzato Umbertina, Sperindio Lino, Tessarin Adriana, Tomasi Giorgio, Vetri Giuseppino, Zaia Orlando. Medaglia d'argento (30 - 25): Babetto Franco, Barbetta Marcello, Bettonte Cristina, Bettonte Simone, Bolzoni Francesco, Bovolenta Marina, Braga Lorenzo, Crepaldi Nicolay, Crocco Bruna, Lopezi Michele, Marangon Armanda,

DANIELE BATTISTEL La riunione dell'Upt deve ancora cominciare ( da "Adige, L'" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: transitato nelle file dell'Unione. Davvero si tratta di due questioni completamente distinte? Certo. Tangentopoli era un sistema di appalti finalizzato al finanziamento dei partiti. Ora non è così. Premessa la fiducia più completa nella magistratura e il fatto che tutte le ipotesi accusatorie devono essere dimostrate, sottolineo che ora non si parla di finanziamento dei partiti.

Italiani perbene italiani fannulloni - (segue dalla prima pagina) ( da "Repubblica, La" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: a una presentazione dei libri di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo (La casta e il più recente La deriva) per rendersi conto che il pubblico si autointerpreta ogni volta come una moltitudine di bravi e onesti cittadini, stupefatti, e anzi angosciati, di fronte all'impazzimento dei meccanismi della politica, agli sprechi, alle piccole e grandi corruzioni delle strutture pubbliche.

Una "trattoria" a gettone ( da "Salute (La Repubblica)" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: provvisto di mensole e con pareti a prova di writer: saranno di cartone rinnovabile, di modo che a intervalli regolari i pannelli saturi di scritte potranno essere sostituiti da altri intonsi e pronti per essere decorati. La trattoria a gettone, inoltre, sarà provvista di monitor su cui scorrerà, a ciclo continuo,

Quando la politica diventa un format ( da "Repubblica.it" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: a una presentazione dei libri di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo (La casta e il più recente La deriva) per rendersi conto che il pubblico si autointerpreta ogni volta come una moltitudine di bravi e onesti cittadini, stupefatti, e anzi angosciati, di fronte all'impazzimento dei meccanismi della politica, agli sprechi, alle piccole e grandi corruzioni delle strutture pubbliche.

Accuse postume all'Ulss <Quasi tutto già risolto> ( da "Arena.it, L'" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Si dice di un medico che esercitava anche fuori Ulss: lo poteva fare, allora. E ancora, si parla di indebite corrisponsioni di gettoni di presenza nelle commissioni. Ci siamo attenuti alla legge e sono stati tolti quando sono stati eliminati definitivamente.

ALLOGGI ATER ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Rizzo Michela , Lavezzi Alberto, Osti Mauro, Dolcetto Marica, Rossi Fabio, Brizzante Giovanni. Punti 5:Montin Oriella, Bove Giuseppe, Girò Daniela, Bordon Giulia, Wojciechowska Iwona Dorota, Bianchini Federica, Bonafe' Raffaella, Facco Sandra, Borsetto Graziano, Mariotti Semplice, Mischiati Carla, Ndroqi Ardian,

Rosà Chiuso per il momento sul piano politico il caso OV ( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: opportuno dare la massima importanza a questa conferenza dei capigruppo consiliari - commenta Vigo -, dandole istituzionalità, con un gettone di presenza come negli altri organismi consiliari.C'è anche un altro motivo per cui si sente il bisogno di questa novità consiliare a Rosà: Ci siamo accorti che in alcuni commissioni, come in quella istituzionale, non sono presenti tutti i gruppi.

I delegati delle Municipalità non ricevono un soldo da ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: La Finanziaria 2008 ha tagliato le indennità di funzione ai consiglieri comunali, ovvero il forfait mensile di 1600 euro lordi percepito a copertura delle spese per l'attività amministrativa. I consiglieri comunali, però, possono rifarsi con il gettone di presenza (una settantina di euro lordi) nelle commissioni o in consiglio.

Verdini conferma Malossini: Rimani ( da "Trentino" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: per pagare le spese della campagna elettorale per le politiche dello scorso 13 aprile. Le accuse di corruzione e finanziamento illecito ai partiti deriverebbero da quest'episodio. Per la corruzione, però, non basta aver intascato soldi occorre che i soldi vengano presi per un atto, contrario o conforme, al proprio ufficio.

Il Pd si tassa per Fojadelli ( da "Tribuna di Treviso, La" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: di consiglieri che consegneranno alla Procura di Treviso i gettoni legati alla presenza in consigli e commissioni: 90 euro lordi per seduta, pari a circa 70 euro netti. Da qui fino a fine mandato, i consiglieri del Pd andranno quindi gratis in consiglio e in commissione. Ed è in programma pure un gesto simbolico, dopo che la prossima settimana si terrà un incontro con Fojadelli:

Consiglieri senza macchia ( da "Italia Oggi (Enti Locali)" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: nonché i consiglieri regionali, possono percepire solo i gettoni di presenza previsti dal presente capo". Il nuovo art. 83, al comma 1, recita invece: "I parlamentari nazionali o europei, nonché i consiglieri regionali non possono percepire i gettoni di presenza previsti dal presente capo". L'attuale formulazione dell'art.

Albo dei politici onesti il progetto partirà dal fvg ( da "Messaggero Veneto, Il" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Sia a livello geografico che nell'arco politico - continua - stiamo raccogliendo una disponibilità trasversale". Costi della politica, trasparenza e questioni similari erano state al centro del dibattito politico e mediatico supportati dal ciclone de "La Casta", il best seller della coppia Rizzo-Stella.

Via le Province, l'occasione persa dal federalismo ( da "Sole 24 Ore, Il" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: per razionalizzare i livelli di governo del territorio e per rispondere alle attese sulla riduzione dei costi della politica. Dinanzi all'ondata di polemiche dei mesi passati, che hanno alimentato anche pericolose ondate qua-lunquiste, la politica ha infatti risposto o facendo finta di niente o ricorrendo a qualche misura demagogica, come il "ticket" per le barberie del Parlamento.

"Attacca invece di scusarsi" ( da "Corriere Adriatico" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: bensì lo strano concetto di democrazia che dimostra di avere. Per dovere di cronaca preciso che, ad oggi, non mi è pervenuta comunicazione alcuna di avvenuta emissione di mandati di pagamento dei gettoni spettanti per il 2007 e 2008 e quindi Giacinti farebbe proprio bene prima a fare - in adempimento di obblighi di legge- e poi a parlare.

Sarà Pinzani a dirigere il match del "Rigamonti" ( da "Corriere Adriatico" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Pinzani ha diretto 17 partite in cadetteria, con 10 successi delle squadre di casa; 7 pareggi, tra cui lo 0-0 tra Cittadella e Salernitana del 7 settembre scorso, ed una vittoria esterna. Due i gettoni in serie A con altrettanti pareggi; 67 le presenze in Lega Pro (26-28-13). P.S.,.

"La salvezza dovrà passare al Del Conero" ( da "Corriere Adriatico" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: grande intenditore della B con 216 presenze tra i cadetti (oltre a 53 gettoni in A e 173 in C) verrà impiegato dal primo minuto nel match di domani col Piacenza. Il diretto interessato, ovvio, non conferma, ma ammette che la sua condizione è sensibilmente migliorata nell'arco delle ultime due settimane.

I consiglieri comunali e provinciali del Pd devolveranno i ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: di benzina. Ma il Pd sta studiano anche la possibilità di aprire un conto corrente o un libretto postale dove qualunque cittadino potrà dare il proprio contributo.Considerando che il gettone di presenza ammonta a 70 euro lordi e che tra consiglio comunale e provinciale il Pd conta 12 consiglieri, per la Procura si tratterebbe di una base di 840 euro circa al mese contando solo un

Il ministro ombra dei Democratici invitato a Treviso: <Il tribunale è anche carente di organici> ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Il ministro ombra dei Democratici invitato a Treviso: "Il tribunale è anche carente di organici" I consiglieri comunali e provinciali del Partito democratico devolveranno i loro gettoni di presenza in consiglio e nelle varie commissioni alla Procura di Treviso, che - esaurito il budget ministeriale annuale per il carburante - si ritrova praticamente a piedi.

Il Comune trova il modo di pagare i Delegati ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: parteciperanno alle Commissioni consiliari di Municipalità. E quindi potranno incassare il gettone di presenza che è di 35 euro lordi a seduta. Sarà dura in questo modo arrivare alla cifra di 600 euro che più o meno prendevano prima, ma è sempre meglio di niente. Il peso di questa delibera sulle casse comunali è assolutamente nullo se si pensa che tutte le Municipalità messe assieme -

Stop alla dieta forzata: rifioriscono gli stipendi di sindaco e assessori ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Uno dei tanti emendamenti recita infatti, "A decorrere dal primo gennaio 2009 le indennità di funzione ed i gettoni di presenza sono rideterminati con una riduzione del 20 per cento rispetto all'ammontare risultante alla data del 30 giugno 2008". Tempi duri per le Giunte. Nel frattempo quello che può rientrare rientra. VINCENZO GAROFALO.

Al via il concorso per emergenti "Sottosuoni" apre alla Penisola ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: la prima con la selezione dei musicisti da parte di una giuria tecnica di esperti, attraverso l'ascolto dei brani in mp3, e la seconda con l'esibizione delle band sul palco. Il vincitore riceverà come premio l'ammissione al "Karel music expò" 2009, con copertura totale dei costi e un gettone presenza. Per informazioni www. voxday.com. STEFANO CORTIS.

Con Gilda e le altre i sogni viaggiano veloci ( da "Stampa, La" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: TORINO ESPOSIZIONI DA OGGI AL 22 NOVEMBRE 54 VETTURE IN MOSTRA Con Gilda e le altre i sogni viaggiano veloci [FIRMA]RENATO RIZZO Il primo veicolo utilizzato dall'uomo è stato il sogno: riflesso d'un desiderio capace di portare lontano, oltre il reale, sino a raggiungere i paesaggi incantati dello spirito o, più semplicemente, in grado di farci immaginare una realtà più appagante.

Savona, mancano 340 mila euro per le Circoscrizioni ( da "Stampa, La" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: ma soprattutto ipotizzare altre forme di risparmio sui costi della politica che certamente non si limitano alle Circoscrizioni. L'assessore alle Finanze Luca Martino fa il punto sulla vicenda Circoscrizioni: "La Finanziaria prevedeva per il Comune l'obbligo di tagliare 340 mila euro di costi della politica e contestualmente aveva abolito le Circoscrizioni.

Consiglio, aumenta la spesa ( da "Trentino" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: 120 euro per ogni seduta di consiglio e di commissione. A conti fatti, alle casse di palazzo Thun consiglio e commissioni costeranno nel 2008 quasi 700 mila euro: la fetta maggiore se ne va per i gettoni di presenza, 40 mila euro per i fondi ai gruppi (a cui hanno l'anno scorso hanno rinunciato Td, Prc e Idv), 10 mila euro alla presidenza del consiglio,

Una flebo per i bilanci comunali ( da "Italia Oggi" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: esecutivo sarà costretto a rivedere il bilancio dello stato, perché sui conti dell'anno prossimo peseranno 703 milioni per il 2008 e 780 per il 2009. Costi della politica. Su questo fronte i tagli ammontano a 313 milioni, ma i risparmi ottenuti grazie alla riduzione delle indennità dei consiglieri dovrebbero essere pari a 30 milioni.

Ai gazebo del pd prende il via il tesseramento ( da "Tirreno, Il" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: recante la firma e saranno molte le iniziative organizzate sul territorio per consegnare le tessere e raccogliere nuove iscrizioni, ubbidendo a un principio fondamentale del Pd, stare tra la gente e ascoltare le esigenze delle persone. La tessera risponde anche a un indirizzo politico di finanziamento del partito: vogliamo un partito che sia popolare e presente sul territorio".

Il coni con gli insegnanti ( da "Messaggero Veneto, Il" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: 3° Circolo di Udine: Sabrina Rizzo; 4° Circolo di Udine: Donatella Driussi, Adriana Michelizza. Direzione didattica di Mortegliano: Renato Stocco; di Tarvisio: Monia Adami, Manuela Del Ross, Silva Piccinato, Monica Rocco. Istituto comprensivo di Faedis: Silva Pecorari, Laura Ursella;

Appalti sospetti/15 Via gli affari dalla politica S e la magistratura svolgerà il suo compito, e c'è da augurarselo che lo faccia in modo giusto, accerterà le responsabilità penali ( da "Adige, L'" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: e sono quelle della disinvolta occupazione delle cariche istituzionali e societarie. Queste responsabilità che in altre parti del paese degenerano nell'illegalità e nella deresponsabilizzazione diffusa ed anche nella corruzione e nei fenomeni mafiosi, sono presenti anche in Trentino e sbaglia chi in questi anni le ha accettate o anche solo sottovalutate.

<Costi della politica, legge sabotata> ( da "Corriere Alto Adige" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: doveva approvare quella norma moralizzatrice sui costi della politica". L'attacco del presidente del consiglio provinciale, Riccardo dello Sbarba - in questo caso anche diretto promotore del disegno di legge dei Verdi sul "Divieto di cumulo di redditi derivanti da incarichi di nomina politica" - scatena le reazioni di Alessandro Urzì e Martha Stocker: "Un attacco senza fondamento,

Pagamenti ritardati E' polemica ( da "Corriere Adriatico" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Ribadisco ancora una volta che il ritardo è stato causato dall'oggettiva mancanza di personale dell'ufficio preposto. Oltre tutto i gettoni di presenza sono stati sempre pagati annualmente verso il mese di maggio dell'anno successivo alle sedute. Ed è strano che la Mandolesi se ne accorga solo adesso, visto che è un decennio che è consigliere comunale!

LETTERE ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: di Salerno Godimento, e dato che il business è buono, le casse comunali si rimpingueranno velocemente, il consiglio di amministrazione potrà assegnarsi gettoni di presenza principeschi e assumere tante segretarie di bella presenza da far invidia al Governo stesso, la sicurezza e la decenza cittadine saranno garantite e infine il sottoscritto potrà evitare di essere multato per essersi

Gb/ Congresso Labour, Brown lancia la sfida - punto ( da "Virgilio Notizie" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Rowling: l'autrice della saga di Harry Potter, è amica personale di Brown e della moglie Sarah e il suo regalo sarà sicuramente apprezzato dal partito visto che il Labour ha debiti per 22,5 mln di euro, in massima parte contratti per finanziare la campagna elettorale delle politiche del 2005, la più costosa nella sua storia.

Profondo rosso nei conti provinciali Spunta un "buco" di 340mila euro ( da "Corriere Di Como, Il" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: suo decreto di contenimento dei costi della politica, Tremonti si porterà via un bel po' di soldi. Salteranno in particolare alcuni vecchi crediti con lo Stato di cui ero riuscito a ottenere il rimborso". La cosiddetta "compartecipazione alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica" decisa dal ministro dell'Economia nel decreto di giugno si rivela quindi molto pesante.

Treviso Un secolo di remi, barche, successi ed emozioni. ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: costituzione della Unione Sport Canottieri Sile Treviso assieme a veterani come Mario Fiorini, Ettore Vianello, Marco Rizzà, Italo Ghizzoni, Giuseppe Ciani, Alessandro Mussato, Lanza di Casalzanza e Gino Comisso, quest'ultimo fratello del poeta Giovanni che figura anch'esso tra i soci fondatori.Una società forte, che ha vissuto una storia importante, fatta di momenti più o meno felici.

Bolzano, maxibrindisi in Supercoppa ( da "Alto Adige" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Guenette, Aquino, Faggioni, Tomasello, Ciresa, Rigoni, Rizzo, Delfino. All: Vesa Surenkin ARBITRI: Colcuc/Lottaroli (Rebeschin, Stella) RETI: 0:1 Lutz (1.47), 1:1 Corupe (11.54), 2:1 Corupe (18.53), 3:1 Di Casmirro (22.47), 3:2 Margoni (17.18), 4:2 Corupe (34.45), 4:3 Aquino (38.07), 5:3 Di Casmirro (53.

Supercoppa al Bolzano nella serata di Corupe ( da "Corriere delle Alpi" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Faggioni, Tomasello, Ciresa, Rigoni, Rizzo, Delfino. All: Surenkin. ARBITRI: Colcuc, Lottaroli (Rebeschin, Stella). RETI: Andreas Lutz (1.47), 1:1 Kenny Corupe (11.54), 2:1 Kenny Corupe (18.53), 3:1 Nate Di Casmirro (22.47), 3:2 Stefano Margoni (17.18), 4:2 Kenny Corupe (34.45), 4:3 Anthony Aquino (38.

Un cilindro in zona industriale ( da "Trentino" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Sarà struttura cilindrica realizzata su un lotto di circa 11.000 mq con due livelli interrati e quattro fuori terra. Nell'interrato ci sarà posto per 250 macchine, al pianoterra sarà ubicato il bar, sportello bancario, lavanderia a gettone, locale con giornali e tabacchi; al piano superiore ci sarà la mensa disposta su due livelli con 120 posti, cucina e servizi,

Parte la rivoluzione delle comunità montane ( da "Secolo XIX, Il" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: di 15 consiglieri mentre in passato le due comunità ne contavano 45, con una riduzione notevole delle spese di gestione, dai gettoni di presenza agli emolumenti di presidenti ed assessori. In questo modo dovrebbe risultare anche più facile l'elezione del nuovo presidente e scongiurare lunghi periodi di immobilismo e laceranti polemiche come ad esempio si è verificato due anni fa

I gol di lutz, margoni e aquino illudono la partita si decide nel terzo tempo sabato è campionato: a pontebba c'è il fassa ( da "Messaggero Veneto, Il" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Tomasello, Ciresa, Rigoni, Rizzo, Delfino. Coach: Surenkin ARBITRI Colcuc e Lottaroli con Rebeschin e Stella. MARCATORI 1t: all'1'47''Lutz, all'11''54'', al 18'53'' Corupe; 2t: al 2'47'' Di Casmirro, al 7'18''Margoni, al 14'45'' Corupe, al 18'07''Aquino; 3t: al 13'10'' Di Casmirro e al 19'10''Corupe.

<Scuola bilingue o non entriamo in giunta> ( da "Corriere Alto Adige" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Tommasini: "Piena attuazione della legge". Zeller: "Via sensata, discutiamo" Nel "decalogo" proposti redditometro per i servizi, sostegno agli affitti, taglio dei costi della politica BOLZANO - Dalla sicurezza sociale al taglio dei costi della politica, dal sostegno al mercato degli affitti agli incentivi per Casaclima.

Scattano i campionati Fischio d'inizio alle 15.30 ( da "Arena.it, L'" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Deportivo-La Rizza Deportivo, campo La Rizza Deportivo, Fiorini; Edera Veronetta-Quinto, Dorizzi; Intrepida-S.Maria in Stella, Lopedota e Primavera 99-Croz Zai, Ambrosi; riposa Juventina Valpantena. GIRONE C: Custoza 08-Cadore, Calabrese, Jovanese-Atletico Vigasio 2008, Elio Benedetti;

Più su le indennità di sindaco e giunta ( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: e il diritto di percepire ciò che la legge prevede". Peraltro una norma emanata dal Governo nel 2008, come ha spiegato il segretario Paolo Orso, vieta ai Comuni di ritoccare verso l'alto i gettoni. La somma stanziata perciò non verrà liquidata ai diretti interessati finché la Corte dei Conti non si esprimerà in materia: se i giudici dovessero sentenziare che il ripristino dello "

Fursil, la miniera diventa gemma ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: L'operazione prevede infatti la visita della miniera, che ha un notevole sviluppo interno, con l'ausilio di un trenino e la realizzazione di un importante centro visitatori, con adeguati spazi per parcheggi e servizi. Non resta che attendere i finanziamenti.Dario Fontanive.

Sono 22 i locali scelti tra Verona e provincia ( da "Arena, L'" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Perbellini di Isola Rizza, Arquade dell'hotel Villa del Quar di Pedemonte, Gardesana di Torri del Benaco, Baba Jaga di Montecchia di Crosara, Oste Scuro (via San Silvestro), Al Capitan della Cittadella (in piazza Cittadella), Muramare (Corso Porta Nuova 46/a), Tre Marchetti (vicolo Tre Marchetti), Maria Callas (vicolo cieco San Pietro Incarnario 5)

Ausonia, solita tripletta In 4 esultano due volte ( da "Arena, L'" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: G1: 1) Matteo Vaccaro (Cage Capes Silvana), 2) Federico Zorzan (Luc), 3) Mattia Rizzati (Cage Capes Silvana), 4) Andrea Sandri (Ausonia), 5) Matteo Modena (Cage Capes Silvana), 6) Miki Scartezzini (Luc). Femmine: 1) Gaia Soave (Luc Bovolone), 2) Noemi Zanini (La Rizza Thermo King), 3) Alessia Bellini (Cage Capes Silvana).

Privilegi politici ( da "Centro, Il" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Da uno studio accurato e preciso risulta che il costo della politica in Italia, per abusi e sprechi, incide per l'1,86% sul prodotto interno lordo, circa 200 miliardi di euro. E' una cifra da far paura e tremare i polsi. Lo scempio più lampante del modo di gestire i soldi dei contribuenti viene, purtroppo, dalla nostra Regione, come riferisce il quotidiano "La Stampa"

Al fedini finisce sempre 1-1 bonuccelli a quota 229 gettoni ( da "Tirreno, Il" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: quelle di Coppa Italia. Cinque. Quelle subite, undici totali se si considerano anche quelle di Coppa Italia. Novanta. I minuti giocati da Vitaliano Bonuccelli. La prima volta per il Condor che nelle precedenti tre gare era sempre subentrato. 360. I minuti giocati da Carnesalini, Fiale, Barsotti e Fommei che dopo la sostituzione avuta da Fusi sono gli unici ad avere giocato sempre.

<Lo chiamo ancora assessore perché per me lui è il vero assessore> ( da "Adige, L'" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: interesse della comunità", Ediltione non si è sottratta a contribuire all'organizzazione dell'assemblea di Roncone. "I ragionamenti sui costi della politica - disse quel giorno Grisenti - minano le radici della democrazia. Andando avanti di questo passo si inizierà a cercare l'uomo giusto, l'uomo forte e io non voglio che venga quel momento.

X Martiri e Spal rafforzano il loro legame ( da "Nuova Ferrara, La" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: cinque giocatori passati alla Spal sono Giuseppe Rizza (classe 1993), Stefano Furini ('94), la conferma di Maicol Ricci ('97) ed i '98 Alessio Gulinatti e Marcello Minarelli. Intanto il week end appena finito è stato molto intenso per la X Martiri/Azzurra. Sabato pomeriggio c'è stato un torneo riservato ai Pulcini primo anno (classe 2000) con la partecipazione di dieci formazioni,

I Comuni uniti tagliano i costi ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Lo studio abbraccia l'idea del "grande è bello" non solo in virtù della riduzione dei costi della politica (peraltro variabili a seconda di quanti Municipi, guidati da un prosindaco, si deciderà di tenere in piedi dopo la fusione), ma soprattutto in funzione della gestione unitaria dei servizi e del "governo del territorio".

Le entrate che non pesano ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 22-09-2008) + 1 altra fonte
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Amministratori locali Le indennità e i gettoni di presenza (ex articolo 82, commi 1 e 2, del Testo unico enti locali) percepiti dagli amministratori locali non costituiscono reddito da lavoro ai fini del cumulo con la pensione (messaggio n. 340 del 26 settembre 2003, lettera B). Cariche elettive Del pari tutte le indennità comunque connesse a cariche pubbliche elettive (

Il consiglio del consorzio verso il rinnovo: tutto fa pensare alla conferma dei vertici ( da "Cittadino, Il" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Tutti i consiglieri ci mettono il loro tempo - spiega Bagnaschi - e solo se ci sono prendono il gettone di presenza. Non è il posto dove uno si arricchisce, ma dove uno va a lavorare. Auspico che, aldilà della composizione che avrà il consorzio, si lavori come si è lavorato fino ad ora. Questa gestione diretta dei comuni dà valore aggiunto.

Doppiette rosa fra i boschi della provincia ( da "Stampa, La" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Con il mio amico e socio Michele Rizzo abbiamo un allevamento con oltre 40 "Griffon Nivernais", segugi instancabili di razza francese, in una cascina di Altare". Nel 2007 Maura e Michele hanno vinto il campionato italiano con le prove a muta su cinghiale a Monticiano, in provincia di Siena.

Di Lorena Loiacono Sono scuole di "frontiera", sp ( da "Leggo" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Ogni docente riceve 250 euro l'anno, è solo un gettone di presenza, qui si va avanti con la forza di volontà degli insegnanti - spiegano il preside Postorino e la docente Barone dell'Ilaria Alpi a Tor Bella Monaca - combattiamo soprattutto la dispersione scolastica, con famiglie alle prese con disoccupazione e tossicodipendenze".

Di Paolo Braghetto CADONEGHE - Un'Italia alla deriva cant ( da "Leggo" del 23-09-2008) + 1 altra fonte
Argomenti: Costi della politica

Abstract: seller di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Il giornalista così riassume il tema: "La prima Repubblica muore affogata nelle tangenti, la seconda esce dal sangue delle stragi, ma nessuno ricorda più niente". Accompagnano sul palco le due voci recitanti Gualtiero Bertelli (voce, fisarmonica), Maurizio Camardi (sassofoni,

Comunità montane da chiudere ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Il destino delle Comunità montane è segnato, chiuderanno "bottega" per lasciare spazio a nuove modalità di finanziamento dei centri montani. Una vera e propria doccia fredda per la folta platea di amministratori riuniti ieri mattina al Polivalente di Idro dalla Comunità montana di Valle Sabbia proprio per rilanciare la difesa delle Comunità,

Manca da 65 anni la vittoria ad Ancona ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: con 8 gettoni), Felice Mariani, Calzolai, Re Dionigi, Romanini, Martelli (mantovano di Castellucchio, scomparso con il Torino nello schianto di Superga) e Italo Rebuzzi. I marchigiani hanno vinto 5 delle 15 gare disputate. La prima volta risale al 12 settembre '37, giornata inaugurale del campionato di B.

La graduatoria dei contributi per l'affitto ( da "Tirreno, Il" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Rizzo Stella. 34. Naccari Caterina. 35. Bonacchi Milva. 36. Uzzani Lola. 37. Agozzino Francesca. 38. Roccabianca Giuseppe. 39. Monachello Vincenzo. 40. Melani Giovanna. 41. Spremulli Angiolina. 42. Di Bella Vincenzo. 43. Mercati Erminia. 44. Nencioni Franca.

Nel napoli si rivede in campo mannini ( da "Tirreno, Il" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: primo gettone stagionale per Daniele Mannini: l'esterno viareggino entra nel secondo tempo di Udinese-Napoli, conclusasi senza reti. Nell'anticipo di sabato la Roma travolge per 3-0 una Reggina ancora senza Emmanuel Cascione, mentre nel Lecce mister Beretta non si è ancora affidato ad Andrea Ardito, mediano tutto polmoni e quantità.

LA REGIONE Emilia-Romagna ha pubblicato i primi bandi del Por Fesr 2007-2013, strumento che l'a ( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Cesena è a disposizione delle imprese per valutare la fattibilità dei progetti e per fornire un supporto nelle fasi di progettazione e predisposizione della documentazione necessaria per ricevere i contributi. Per contattare il gruppo di progettazione (Barbara Casadei, Maurizio Garavini, Massimo Grandi, Fausto Folti) c'è il numero verde 800389300 .

Al "Martelli" fischia Valeri ( da "Corriere Adriatico" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: che si chiuse sullo 0-1 (rete decisiva di Ricchiuti). Valeri vanta 5 presenze in serie A (quest'anno ha arbitrato Bologna-Atalanta 0-1 alla seconda) con 4 pareggi ed un successo esterno. Sono 15 i gettoni in cadetteria con 8 affermazioni per le squadre di casa, 2 pareggi, mentre 5 volte è uscito il segno due.

Consiglio provinciale nel Cason, polemica ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Se volete rinunciamo al gettone di presenza, se il problema sono i dieci euro ve li do io", ha detto sarcasticamente Tosca Cecchinato sempre del Pd. Superato l'argomento, dopo una parentesi sui lavori che interessano le scuole superiori provinciali, si è passati al punto cruciale, l'approvazione dello statuto Cosecon, che è passato con l'astensione di tutto il Pd,


Articoli

Gagliardi attacca i costi della politica<subito un bilancio delle spese di Genova> (sezione: Costi dei politici)

( da "Secolo XIX, Il" del 16-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Gagliardi attacca i costi della politica"subito un bilancio delle spese di Genova" in consiglio comunale QUESTION TIME in apertura del prossimo consiglio comunale dedicato ai costi della politica. Anci e Ato (sigle che stanno per Associazione nazionale dei comuni italiani e Ambito territoriale ottimale) i bersagli dell'esponente di Forza Italia Alberto Gagliardi che al sindaco Marta Vincenzi chiede ragione dei costi e del ruolo sostenuti da Genova. "Parliamo dell'Anci regionale presieduto dalla Vincenzi: quanto costa ai cittadini genovesi e soprattutto cosa fa per la Liguria?" si chiede Gagliardi girando al sindaco la richiesta del bilancio dell'attività dell'Anci ligure. Stessa cosa per l'Ato, consorzio che ha voce in capitolo per qualunque cosa riguardi acqua e ambiente: "A parte i costi, mi piacerebbe sapere quanto Genova riesca ad incidere in quella realtà" conclude Gagliardi. 16/09/2008.

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Presente! , e il consigliere becca il gettone - pietro lambertini (sezione: Costi dei politici)

( da "Centro, Il" del 16-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Pescara "Presente!", e il consigliere becca il gettone Trentasei euro a testa per riscaldare solo per pochi secondi il banco dell'aula L'"affare" della doppia convocazione e dell'appello ripetuto PIETRO LAMBERTINI MONTESILVANO.Trentasei euro per dire "presente". La prassi, in municipio, è semplice: il consiglio comunale viene convocato in prima e seconda convocazione. La prima, tanto per fare un esempio, è prevista per oggi alle 9. Ma, alle 9, il numero legale (almeno 16 consiglieri), non si raggiunge: chi dice "presente", però, mette da parte il gettone da 36 euro. Alle 10, un'ora dopo, il presidente del consiglio comunale, Valter Cozzi, per legge, deve ripetere l'appello. Il numero legale non si raggiunge neanche questa volta ma chi risponde "presente", anche solo al secondo appello, ha diritto comunque al gettone: 36 euro. La prassi in municipio vuole anche che chi risponde presente al primo appello marca visita al secondo. Basta dire "presente", alle 9 oppure alle 10, per guadagnarsi i 36 euro e assicurarsi un giorno di permesso retribuito dal lavoro. I dati sugli stacanovisti e sugli assenteisti del consiglio comunale, pubblicati dal Centro, svelano la consuetudine che alimenta le spese della politica. Il meccanismo della prima e seconda convocazione è l'espressione della burocrazia: la prima convocazione è una formalità, quindi, il giorno dopo si passa direttamente alla seconda. è questo il consiglio comunale solenne dove si discutono i punti all'ordine del giorno. Ma chi sono i più assidui frequentatori delle prime convocazioni del consiglio comunale? Ovviamente i più stacanovisti, quindi, i meno assenteisti. L'8 agosto, in prima convocazione, presenti, oltre al presidente Cozzi, solo Paolo Cilli e Mimmo Di Giacomo. Il 22 agosto, ancora in prima convocazione, tutti presenti tranne Gianni Bratti, Leo Brocchi (il più assente di tutti con 19 sedute saltate), Vittorio Catone, Cilli, Giancarlo Cipolletti, Claudio Di Emanuele, Stefania Di Nicola, Rocco Finocchio, Manola Musa, Cristian Odoardi e Mauro Orsini. Il 3 ottobre, in prima convocazione, ci sono tutti tranne i grandi assenti Brocchi, Catone, Stefano Di Blasio, e Maria Rosaria Parlione. Il 6 febbraio, i presenti sono Cozzi, Caccamo, Cipolletti, Raffaele De Leonardis, Ottavio De Martinis, Cristina Di Giovanni, Feliciano D'Ignazio, Francesco Di Pasquale, Di Blasio, Falco e Francesco Maragno. Il 28 marzo gli assenti sono i soliti Brocchi, Finocchio, Parlione a cui si aggiunge Cilli. Il 15 aprile, gli assenti sono ancora Brocchi, Catone, Adriano Chiulli, Di Blasio, Di Giovanni e Pietro Gabriele. La prassi dei consigli comunali, convocati in prima e seconda convocazione prosegue: l'11 giugno i presenti sono Cozzi, Oscaro Biferi, Cipolletti, De Leonardis, Di Blasio, Di Stefano, Falco e Parlione. Il 3 luglio i presenti sono tanti: Bratti, Caccamo, Cipolletti, De Leonardis, Di Pasquale, Falco, Gabriele e Musa. Il 30 luglio, ci sono Cozzi, Bratti, Caccamo, Cipolletti, De Leonardis, De Martinis, Di Pasquale, Di Stefano, Falco e Giuseppe Menè, nuovo ingresso in consiglio comunale dopo la nomina ad assessore di Emidio Di Felice. Il 7 agosto i presenti sono Cozzi, Bratti, Caccamo, Chiulli, Cipolletti, De Martinis, Di Pasquale, Di Stefano, Falco, Luigi Marchegiani, Menè, Benito Olivieri, Parlione e Adriano Tocco. "Presentarsi in prima convocazione significa prendere il gettone di presenza senza dare in cambio niente alla città. Chi va a firmare la prima convocazione, non è mica un virtuoso", ha tuonato Odoardi. "Censuro il malcostume di presenziare alla seduta in prima convocazione del consiglio comunale all'evidente e notorio scopo di percepire il gettone di presenza pur nella consapevolezza che la seduta non avrà luogo", ha spiegato senza mezzi termini Brocchi.

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E olivieri difende le commissioni (sezione: Costi dei politici)

( da "Centro, Il" del 16-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Precisazione anche sui gemellaggi E Olivieri difende le Commissioni MONTESILVANO. Il dibattito sul funzionamento delle commissioni consiliari vede in campo anche il capogruppo di An, Benito Olivieri. "I lavori e le convocazioni delle commissioni consiliari" afferma Olivieri, presidente dell'ottava commissione (sport, cultura, pubblica istruzione e associazionismo) "non sono sempre direttamente proporzionali ai problemi della città, all'interno di esse vengono affrontati argomenti da riportare in sede di consiglio comunale. Alla giunta, ricordo ai consiglieri Adriano Chiulli e Feliciano D'Ignazio, spetta il compito di governare e quindi l'incarico di deliberare e amministrare la città. Accogliendo anche la richiesta di alcuni membri dell'opposizione" continua Olivieri "si è stabilito un calendario settimanale delle riunioni di commissione consiliare, ma non è detto che esse debbano avvenire obbligatoriamente. La commissione, infatti si deve riunire solo se ci sono effettivamente gli argomenti da discutere in consiglio comunale, altrimenti servirebbe esclusivamente a far guadagnare un inutile gettone di presenza a chi ne fa parte. Nel mese di agosto, in periodo di ferie, mi sembra normale che i lavori abbiano subìto dei rallentamenti e che si siano registrate alcune assenze da parte di alcuni commissari". Quanto al gemellaggio con Reggio Calabria, l'esponente di An ritiene che "sia un modo per arricchire la nostra città dal punto di vista culturale e turistico" e chiede "come mai nessuno abbia mai criticato gli scambi avvenuti con Makarska in Croazia, con città della Moldavia o tutte quelle volte che gli amministratori precedenti si sono spostati con l'aereo negli Stati Uniti".

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Ecco perché non c'eravamo (sezione: Costi dei politici)

( da "Centro, Il" del 16-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Pescara "Ecco perché non c'eravamo" Brocchi a Cordoma: meglio assenteisti che complici LA REPLICA Parlione e Catone al contrattacco MONTESILVANO."Il gruppo Proposta liberale europea non accetta lezioni etiche da chi ha caratterizzato, fin dall'esordio, il suo mandato elettorale per inaffidabilità e presunto comportamento illecito". Leo Brocchi, il consigliere comunale più assente, risponde per le rime all'attacco di Cordoma: "Censuro", afferma, "il malcostume di presenziare alla seduta in prima convocazione del consiglio comunale, come giustamente chiarito da Cristian Odoardi, all'evidente e notorio scopo di percepire il gettone di presenza pur nella consapevolezza che la seduta non avrà luogo per mancanza del numero legale. Non sono mai stato presente a tali sedute di prima convocazione, né ho percepito alcun gettone di presenza o indennità, neppure per la partecipazione alle commissioni consiliari (ove il regolamento ammette i capigruppo a partecipare, ma senza diritto di voto). Capisco", prosegue Brocchi, "che questo è un argomento fastidioso per il sindaco, poiché la città attende ancora la sua generosa devoluzione dei compensi in beneficenza, come preannunciato in pompa magna durante la campagna elettorale". Diciannove le assenze di Brocchi, come quelle di Stefano Di Blasio. "Siamo stati deliberatamente assenti", continua Brocchi, "nelle occasioni in cui abbiamo ritenuto di non essere collusi, neppure a livello dialogico, con chi perpetrava l'ennesimo affronto agli interessi legittimi e alla dignità della città". Anche Vittorio Catone, consigliere Dc per le autonomie, dice la sua sull'argomento: "Dall'insediamento del consiglio comunale, ovvero dal 5 luglio 2007, le sedute valide sono state 22, ed io sono risultato assente solo 4 volte. Sicuramente i dati riportati non sono falsi, ma comprendono probabilmente anche le convocazioni che poi risultano andare deserte. Per arrivare ai vostri dati risulta che sono stato assente a tutte e 11 le prime convocazioni andate deserte. Di sicuro quest'ultimo dato è certo, ed è scaturito da una mia scelta personale, poiché ognuno di noi consiglieri sa quando si tiene realmente il consiglio comunale, ovvero se alla prima o alla seconda convocazione. Ritengo che andare a fare la presenza, sapendo benissimo che la seduta non si terrà, sia solo un furto ai danni dell'amministrazione per percepire il gettone di presenza". Maria Rosaria Parlione, consigliere comunale di Proposta liberale europea, si chiede infine "chi è il vero assente nell'amministrazione di Montesilvano?" elencando una serie di opere pubbliche mai realizzate: dai campi sportivi polivalenti di via Timavo e via Senna, all'asilo nido di via Foscolo, ai marciapiedi dissestati di viale Europa, via Aldo Moro, via Roma. E ancora, la bretella di collegamento via Vestina-via Chiarini, anch'essa un'opera della passata Amministrazione che doveva essere completata. Questa si chiama assenza", incalza il consigliere di opposizione, "assenza di programmi e di idee".

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Gettoni pignorati Nicora si difende (sezione: Costi dei politici)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 16-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

BOLANO / FOLLO / VAL DI VARA pag. 8 Gettoni pignorati Nicora si difende MAISSANA "E' VERO ho una lite in corso, ma come milioni di persone". Si difende Giovanni Nicora, assessore allo sport e cultura del Comune di Maissana, chiamato a rifondere i lavori svolti da un'impresa su un suo terreno privato attraverso il pignoramento dei gettoni di presenza della sua ttività amministrativa. "Una controversia ? afferma non ancora definita in quanto si deve attendere ciò che deciderà definitivamente il giudice il 3 febbraio prossimo presso il Tribunale di Chiavari". E aggiunge: "Questa tormentata vicenda è il risultato di un susseguirsi di continui sviluppi, non si limita solo a quel lavoro quando mi fu presentata la fattura con la descrizione "lavori eseguiti a regola d'arte". Non è così, a mio avviso, perché non sono mai stati ultimati. Saranno i periti del tribunale a stabilire il giusto compenso". Giovanni Nicora, è stato il maestro di circa millecinquecento alunni per aver svolto l'attività di insegnante elementare per trentasei anni nei quartieri di Fossitermi, Chiappa e Rebocco. Iniziò all'età di diciannove anni a stare accanto ai ragazzi e fu uno dei primi in Italia a sviluppare l'insegnamento sperimentale con attività di laboratorio e psicomotricità presso le scuole G. Pagani, A. Revere e Gaggiola con i ragazzi diversamente abili. Fra le tante attività, fu direttore sportivo della FossVigor, creata per svolgere attività sociali sportive, con la quale vinse tutto quello che c'era da vincere. Da diversi anni ha lasciato la città per ritirarsi nella casa di Ossegna, una delle undici frazioni di Maissana, dove venne alla luce settantuno anni fa. Da nove anni Nicora è assessore comunale. Nel 2004 fu rieletto consigliere con il maggior numero di voti. Nicora teme che questa vicenda possa essere strumentalizzata diventando "un attacco da parte di qualche avversario politico visto che si avvicina il momento di eleggere il nuovo sindaco ed il mio nome appare tra i probabili candidati". V.I.

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Di ISABELLA CATTANIA FERRARA UNA STAGIONE di danza che parla (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 16-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

CULTURA & SPETTACOLI EMILIA-ROMAGNA pag. 26 di ISABELLA CATTANIA ? FERRARA ? UNA STAGIONE di danza che parla ... di ISABELLA CATTANIA ? FERRARA ? UNA STAGIONE di danza che parla il linguaggio della contemporaneità senza trascurare la presenza sul palco dei grandi classici. Questo, in un flash, il cartellone 2008-2009 del Teatro Comunale di Ferrara più che mai legato, in questa edizione, all'arte: dalla collaborazione con le Gallerie d'arte moderna e contemporanea per lo spettacolo della compagnia italiana Kinkaleri in scena il 10 dicembre alla Stella incandescente di Gilberto Zorio scelta come logo della programmazione. Un'étoile formata da un cavo di nichelcromo per annunciarne altre, in carne e ossa, protagoniste di una stagione che ancora una volta colloca la città estense in una posizione di primo piano nel panorama nazionale. Si comincia venerdì e sabato prossimi con un'anticipazione che in realtà è il rinvio di un appuntamento in calendario lo scorso maggio: arriva al Comunale Il lago dei cigni interpretato dallo storico corpo di ballo Kirov del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. E se a un classico è affidata l'apertura, un altro classico ? Giselle portato in scena dal Ballet National de l'Opera de Bordeaux guidato da Charles Jude ? chiuderà il 18 e 19 aprile la stagione, come sempre articolata in due sezioni: la prima (Danza contemporanea festival) da ottobre a dicembre, la seconda, più legata alla tradizione, da febbraio ad aprile. DI INDUBBIO stampo fiammingo i primi appuntamenti in cartellone. Wim Vandekeybus, 'vecchia conoscenza' per Ferrara, presenterà infatti due lavori: il 28 ottobre ci sarà prima nazionale di Du feu dans le sang con cui il coreografo ripropone il proprio percorso artistico mentre il 30 e 31 si potrà assistere alla sua ultima creazione Menske, un connubio di danza, teatro e musica rock.L'altra grande presenza fiamminga è quella di Alain Platel con Pitié!, creato a quattro mani con il compositore Fabrizio Cassol, che il gruppo Les Ballets C. de la B. porterà in scena il 26 e 27 novembre Il 5 dicembre sarà invece la volta del 'cyber-coreografo' inglese Wayne McGregor che affiderà a Random Dance il dittico composto da 2Human, in prima nazionale, e Entity. DUE SARANNO poi le serate ? 8 e 9 dicembre ? dedicate a Fuoristrada con le nuove proposte delle compagnie emergenti legate al progetto Anticorpi. Per la prima volta la rassegna avrà una veste internazionale ospitando, oltre ai giovani coreografi italiani Francesca Pennini, Gruppo Nanou e Chiara Frigo, tre gruppi di Spagna, Regno Unito e Islanda. Il sipario sulla prima parte della stagione si abbasserà al termine del già citato spettacolo della compagnia Kinkaleri (Alcuni giorni sono migliori di altri il titolo). Di nuovo sulle punte dal 3 febbraio quando la formazione junior del Balletto di Toscana danzerà Sulle tracce di Diaghilev presentando i capolavori Jeux, Le spectre de la rose, La sagra della primavera rispettivamente ripresi da Eugenio Scigliano, Fabrizio Monteverde, Cristina Rizzo. Hip-hop ma non solo il 3 marzo con un'altra prima nazionale: la compagnia franco-magrebina Käfig presenterà Tricôté mentre il 1° aprile segnerà il ritorno dei canadesi Edouard Lock e La La La Humans Steps con il provocatorio Amjad, in esclusiva per l'Italia. Image: 20080916/foto/1120.jpg.

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Spazio alla danza contemporanea (sezione: Costi dei politici)

( da "Nuova Ferrara, La" del 16-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Presentato il cartellone con quindici spettacoli e sei prime nazionali. Si comincia il 28 ottobre con Wandekeybus Spazio alla danza contemporanea Per gli amanti del classico arriverà "Giselle" del Ballet di Bordeaux L'8 e il 9 dicembre si terrà "Fuoristrada" la rassegna per giovani coreografi ALESSANDRO TAVERNA FERRARA. Una scia di prime nazionali accompagna la stagione di Danza 2008-2009 del Teatro Comunale di Ferrara con quindici serate di spettacoli e sei anteprime a partire dal 28 ottobre. Una stella brilla sulla nuova stagione di Danza del Teatro Comunale di Ferrara. Una stella accende un cartellone con sei prime nazionali e quindici spettacoli, a conferma di una vocazione consolidata rivolta ai linguaggi più aggiornati della coreografia contemporanea. La notte della danza ferrarese prende avvio il 28 ottobre con il ritorno di Wim Wandekeybusm, il coreografo belga svelatosi proprio a Ferrara e che quest'anno con lo spettacolo Du feu dans le sang ('Fuoco nelle vene') riporta in citta la sua compagnia Ultima Vez in una creazione in prima nazionale. Du feu dans le sang sarà anche un omaggio a Ferrara, dove Ultima Vez - come ricorda il direttore del Comunale Gisberto Morselli - è stata per un triennio compagnia residente, lo spettacolo "è la riflessione su un percorso artistico di oltre vent'anni. Di un linguaggio coreografico inconfondibile che lo ha portato ai vertici della danza europea. L'artista belga sottolinea per accostamento gli impercettibili e progressivi slittamenti che hanno trasformato nel tempo il suo rapporto con la scena". Subito dopo (30 e 31 ottobre) Vandekeybus propone Menske, inscenando il tema della globalizzazione. Guarda Bach e alla Passione secondo Matteo l'ultima coreografia del gruppo Les Ballets C. de la B, dal titolo Pitiè, diretto da Alain Platel, (26 e 27 novembre) realizzata in collaborazione con il compositore Fabrizio Cassol che rielabora arie e corali del grande capolavoro del Kantor di Lipsia. Intervengono anche alcuni cantanti fra cui la vocalist Cristina Zavallonim sempre in equilibrio fra repertorio classico e contemporaneo. Al futuro guarda invece la danza dell'inglese Wayne McGregor - diventato noto al grande pubblico per aver coreografato il quarto episodio di Harry Potter - che presenterà con la sua compagnia il 5 dicembre la prima nazionale di 2Human - passo a due condotto ai limiti dell'oltranza espressiva, affiancato a Entity, che innesta danza e cyborg. Torna il progetto Fuoristrada che assieme alle proposte di giovani coreografi italiani - la ferrarese Francesca Pennini, il Gruppo Nanou e Chiara Frigo - si apre all'orizzonte europeo con tre giovani gruppi di Spagna, Regno Unito e Islanda. Una rilettura della drammatica vicenda di Romeo e Giulietta lo riserva l'ultimo spettacolo d'autunno (10 dicembre) con la compagnia Kinkaleri. Si riprende a febbraio con un omaggio ai Ballets Russes offerto dalla più giovane della compagnia del Balletto di Toscana, con tre coreografi come Eugenio Scigliano, Fabrizio Monteverde e Cristina Rizzo, quest'ultima alle prese con la Sagra della primavera di Stravinskij, che al suo primo apparire scatenò uno dei più grandi scandali della storia del teatro. E l'omaggio ai Ballets Russes è anche un omaggio al loro impresario Sergej Diaghilev, il più lungimirante direttore artistico del XX secolo. E la linea contemporanea della stagione non deflette nemmeno con la prima nazionale della compagnia francese KÄfig, per TricÔté e nemmeno con le provocazioni del coreografo douard Lock del suo gruppo La La La Humans Steps. Il finale invece dirotta sul classico (18 e 19 aprile) con il Ballet National de l'Opera de Bordeaux guidato da Charles Jude con Giselle.

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Caccia, sul tavolo del ministro tutte le modifiche alla legge (sezione: Costi dei politici)

( da "Tirreno, Il" del 16-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Viareggio Caccia, sul tavolo del ministro tutte le modifiche alla legge MASSAROSA. Arriverà domani sulla scrivania del ministro all'ambiente Stefania Prestigiacomo il documento definitivo di modifica alla legge 157 sulla caccia. Un testo condiviso da tutte le principali associazioni venatorie (esclusa ArciCaccia) e che ha visto in prima linea tra i promotori la Libera Caccia. Diverse le proposte avanzate per modificare la legge. Si chiede infatti di ampliare la gamma di specie cacciabili, di prorogare di un mese la stagione venatoria (con differenziazioni tra specie e specie), di assicurare maggiore rappresentatività (ma gratuita, eliminando il gettone di presenza) alle associazioni negli ambiti venatori di caccia, di garantire ai cacciatori libertà di movimento sulle Regione, almeno per quanto riguarda la migratoria. "Chiediamo sostanzialmente - spiega il vicepresidente nazionale di Libera Caccia, Sisto Dati - di equiparare la normativa italiana al resto d'Europa. Come già è stato fatto - aggiunge - eliminando il divieto di utilizzare richiami vivi in Padule". Tra le richieste di modifica anche la possibilità, nelle zone umide, di poter tornare a sparare se non con pallini in piombo con pallini ricoperti di acciaio ma con l'anima in piombo. Questo per evitare ad esempio ai cacciatori di dover comprare nuovi fucili. Intensi sono stati, negli ultimi mesi, gli incontri tra le varie associazioni venatorie. L'ultima domenica scorsa, a Spoleto, alla presenza anche del sottosegretario Bonfiglio alle politiche agricole. La prossima invece si terrà mercoledì mattina, alle 11, nella sede di FederCaccia a Roma. E a proposito di Federcaccia, la sezione viareggina ha convocato per stasera alle 21,30 un incontro su vari temi, presso il bar Gulliver di via del Forcone.

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Simone Pieretti s.pieretti@iltempo.it Le Paralimpiadi sono (sezione: Costi dei politici)

( da "Tempo, Il" del 16-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Stampa Simone Pieretti s.pieretti@iltempo.it Le Paralimpiadi sono ... Simone Pieretti s.pieretti@iltempo.it Le Paralimpiadi sono un'Olimpiade lunga una vita. Lontano dai riflettori, dagli sponsor, dagli interessi mediatici c'è un intero popolo che combatte, lotta, suda, fatica. Un popolo che non si da mai per vinto, neppure di fronte alle imboscate che la vita ti può riservare. E l'Olimpiade parte da lì, da quel senso di vuoto che ti pervade quando tutto sembra finito, quando la mente è arida di emozioni e il cuore di continua a battere anche se vorresti che non lo facesse più. é un muscolo involontario, il cuore. Ma suona la stessa musica per tutti. Sa regalarti emozioni inaspettate, sa sorprenderti, abbatterti, affaticarti, ma ti fa sentire vivo. Lo smarrimento dura un minuto, un istante, talvolta interminabile, insostenibile. Ma la forza per rispondere alla convocazione, prima o poi arriva. Salta fuori, si fa largo tra gli sguardi indifferenti delle persone che, nella migliore delle ipotesi, ti compatiscono. O peggio ancora, provano pena. E allora, quelle emozioni che, per poco o lungo tempo, sono state sopite, esplodono tutte insieme, quasi fossero l'eruzione di un vulcano. E così ci si rimette in gioco, si torna a sfidare la vita perché la vita ti ha sfidato. E tu non vuoi perdere. Gli allenamenti, quelli, li inizi da subito. Percorsi di guerra tra macchine parcheggiate sugli scivoli, marciapiedi ostruiti da ciclomotori, ostacoli insormontabili, ascensori inaccessibili: benvenuti nel terzo millennio. Ma c'è anche l'allenamento sportivo ti riscalda il cuore e che riaccende i sogni e la speranza. E allora inizi a dare fondo a qualsiasi energia e decidi di cambiare vita, perché la vita - in fondo - ha provato a cambiarti. Per le Paralimpiadi di Pechino c'è anche chi ha cambiato sport. é il caso del lombardo Daniele Stefanoni, passato dallo sci di fondo (ha partecipato alle Paralimpiadi di Torino del 2006 - al canottaggio. Allenamenti su allenamenti e soprattutto la necessità di imparare a remare. La delegazione italiana per Pechino è composta da 84 atleti, 2 riserve e sei atleti guida. Il presidente del Cip, Luca Pancalli alla vigilia aveva pronosticato 15 medaglie: al momento ne sono arrivate sedici. Un successo. Le ultime due nella giornata di ieri: la squadra di tiro con l'arco ha vinto la medaglia di bronzo: Oscar De Pellegrin, Mario Esposito e Marco Vitale hanno sconfitto il Giappone nella sfida valida per il terzo posto, dopo aver perso con la Cina in semifinale. L'argento, invece, è arrivato da Michela Brunelli e Clara Podda nel tennistavolo classe 1-3. Le azzurre si sono arrese, in finale, di fronte alle padrone di casa della Cina. Il sudafricano Oscar Pistorius, oro nei cento e duecento metri piani, fa storia a se. Ha diviso l'opinione pubblica, ha acceso dibattiti e presentato ricorsi. Ma ha attirato su di se tutte le attenzioni della Paralimpiade, lasciando a tutti gli altri atleti briciole mediatiche. La Nike lo ha scelto come modello mentre i sociologi di tutto il mondo continuano a darsi battaglia per affermare o meno l'opportunità di concedere al sudafricano il permesso di partecipare alle prossime Olimpiadi di Londra 2012. Tutti gli altri vivono un'altra sfida. Il loro doping si chiama sport, vissuto a pieni polmoni, che ti fa rinascere e gioire, che ti fa sognare e combattere, che fa fa emozionare. Si fa sport, e non si fa per soldi. Non ci sono sponsor, tv, gettoni di presenza. Non ci sono prime pagine o interviste in esclusiva. Niente vittorie a tutti i costi e nessun contratto da testimonial. Non ci sono fan pronti a chiedere l'autografo, ne aziende che si contendono la tua immagine a suon di milioni. Niente alberghi a cinque stelle, nessun volo in prima classe. La sfida è quotidiana, continua, costante. E il metallo della medaglia che insegui, non è poi così importante. Perché non importa ciò che provi alla fine della gara, ma quello che senti mentre stai gareggiando.

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Si rivede alvarez in nerazzurro (sezione: Costi dei politici)

( da "Tirreno, Il" del 16-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Sport Si rivede Alvarez in nerazzurro LIVORNO. La rapidità è senza dubbio la peculiarità principale di Edgar Alvarez. Quasi un marchio di fabbrica. Corre veloce in campo l'honduregno, ma anche fuori dal rettangolo verde l'ala di colore, ex numero 17 del Livorno, non si smentisce, se è vero che la sua avventura in maglia amaranto si è conclusa in un batter di ciglia: così come improvvisamente era arrivato, acquistato a sorpresa da Spinelli nelle ultime ore del calciomercato, così in maniera del tutto frettolosa alla fine della buia stagione è tornato a Roma. E, con altrettanta sveltezza, sempre quando le porte dell'Ata Quark si stavano ormai chiudendo, ha accettato il prestito al Pisa (nelle foto le due...versioni). E dunque "Alvaretto", così come veniva chiamato nello spogliatoio giallorosso, per uno strano scherzo del destino debutterà proprio nel giorno del derby. Di ritorno dagli impegni con la nazionale del suo paese, Alvarez è stato presentato alla stampa il giorno prima della sfida casalinga con il Modena, e complice la squalifica di Joelson è in predicato di partire dall'inizio. Nel Livorno l'honduregno non ha avuto modo di farsi apprezzare. Appena otto i gettoni di presenza collezionati, per un totale di soli 246 minuti. Peccato, perché Alvarez è dotato di una corsa eccezionale (si dice che faccia i cento metri in 10,7 secondi), unita tuttavia ad un acume tattico adatto forse al calcio sudamericano ma non certo al nostro. Una specie di cavallo pazzo, imprevedibile, da cui è lecito attendersi tutto ma più realisticamente il contrario di tutto. "Non ho mai giocato nella serie B italiana ma sono convinto di potermi abituare in fretta: fisicamente sto bene, non mi resta che allenarmi con la massima intensità per entrare negli schemi della squadra", ha detto Alvarez in sede di presentazione. Al giocatore dagli spalti dell'Ardenza non arriveranno certo applausi, ma forse nemmeno fischi. Perché è probabile che i più non si ricordino nemmeno di lui. (Jim. Mor.).

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Quel servizio pubblico un po' così (sezione: Costi dei politici)

( da "Opinione, L'" del 16-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Oggi è Mar, 16 Set 2008 Edizione 194 del 16-09-2008 Tg1 e Ballarò Quel servizio pubblico un po' così... di Gianluca Marchi Scena del Tg1 delle 20 di un paio di sere fa: conduce la brava e bella (perché tacerlo!) Maria Luisa Busi con ospite in studio il giornalista del Corriere della Sera Sergio Rizzo, autore, insieme a Gian Antonio Stella, del fortunato best-seller "La casta". Si parla ovviamente di Alitalia, della difficilissima trattativa per salvare il salvabile, giunta in quel momento a un pericoloso punto morto. La conduttrice chiede al collega della carta stampata come prevede che finirà l'intera vicenda. Della risposta poco ci interessa in questa sede. Sergio Rizzo è un ottimo collega che da anni, in coppia con Stella, denuncia i tanti mali, per non dire di peggio, della politica e delle amministrazioni pubbliche italiane, e solo qualche giorno prima sulle colonne del Corrierone aveva pubblicato un encomiabile servizio sui provilegi e sugli andazzi mangerecci da decenni in voga dentro Alitalia, un articolo che grida vendetta ora che molti degli addetti ai lavori non vuole rinunciare a nulla di quello che ha conquistato a spese dei contribuenti italiani che hanno pagato a piè di lista. Ma lo stesso Rizzo non è il giornalista che via Solferino ha messo sulla vicenda Alitalia per seguirla in tutti i suoi risvolti. E' un collega che ha raggiunto un notevole grado di notorietà grazie al pregevolissimo lavoro svolto in questi anni, ma che poco c'azzecca con la trattativa in corso per salvare quel che è ancora salvabile della compagnia di bandiera. E allora perchè chiedere a lui un parere specifico sulla questione proprio nel bel mezzo del telegiornale più seguito dagli italiani? Forse che la stessa Busi non avesse titoli analoghi per esprimere un suo rispettabile parere? Il fatto è che Rizzo è giornalista del Corriere della Sera (buon per lui e anche per il quotidiano) e da quando Gianni Riotta è stato messo a dirigere la testata ammiraglia della Rai, abbiamo assistito a un'infinita carrellata di interventi di giornalisti ed editorialisti della testata da cui proviene lo stesso Riotta. Presenze a volte a ragione e altre invece non proprio pertinenti, non per la qualità dei personaggi, si badi bene, ma per il contesto dei temi sui quali venivano chiamati ad esprimersi. Insomma, Riotta ha creato una sorta di "lobby corrierista", annacquata qua e là da presenze di altra provenienza solo per cercare di parare l'eventuale accusa, ma la sostanza è rimasta quella: invitiamo un bel nome del Corriere della Sera, che brutta figura comunque non si fa, e così teniamo oliati certi rapporti che contano. Intanto si prosegue a confezionare un Tg1 senz'anima, anche se gli ascolti rimangono insuperati (ma invitare gli italiani a cambiare abitudine al riguardo sarebbe come costringerli a non mangiare più la pasta al forno la domenica a mezzogiorno), e non serve ad alzare il livello qualitativo mandare la povera Monica Maggioni a seguire nell'occhio del ciclone (sic!) l'ennesimo uragano che flagella le città americane per raccontarci (piegata per reggersi dalla forza del vento più di quanto fa la collega-concorrente Giovanna Botteri sul Tg3 in una gara che appare surreale) che trenta metri più in là le famiglie non sono ancora riuscite a ritornare nelle loro abitazioni (informazione fondamentale, senza la quale i telespettatori non possono digerire quanto stanno mangiando). Un servizio pubblico coi controfiocchi, non c'è che dire, se non altro perchè costa un patrimonio alle nostre tasche. E sempre restando in tema di servizio pubblico, qualche riflessione anche per il talk-show fra i più celebrati della televisione italiana, il Ballarò di quell'abile tessitore di rapporti, e di consenso intorno al proprio personaggio, che è Giovanni Floris. I successi di ascolti non si contestano, sono lì confermati dai dati Auditel. Nemmeno è criticabile la capacitàdi suscitare la rissa, sapendola governare senza farla degenerare. Ma qualche piccola domanda ci sia consentita: nella prima puntata della nuova stagione, quella dove si sono sfidati, e un po' anche insultati, due titani o quasi della politica nostrana, Giulio Tremonti e Massimo D'Alema, qual era il senso di aver invitato due giornalisti come il direttore del Giornale Mario Giordano e il neo-direttore de l'Unità Concita De Gregorio, due stimabilissimi colleghi che, però, anche e soprattutto per il ruolo che svolgono, sono finiti loro malgrado per apparire quasi dei "supporter" dei due protagonisti politici? L'interesse di una trasmissione non dovrebbe essere quello di invitare persone in grado di incalzare gli ospiti principali? Oppure più prosaicamente la strategia è quella di far ruotare un parterre di giornalisti tale da alimentare un consenso positivo intorno a Ballarò (o a qualsiasi altra trasmissione del genere)?.

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L'altra olimpiade non èsolo Pistorius (sezione: Costi dei politici)

( da "Tempo, Il" del 16-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Stampa pechino L'altra olimpiade non è solo Pistorius Le Paralimpiadi sono un'Olimpiade lunga una vita. Lontano dai riflettori, dagli sponsor, dagli interessi mediatici c'è un intero popolo che combatte, lotta, suda, fatica. Un popolo che non si da mai per vinto, neppure di fronte alle imboscate che la vita ti può riservare. E l'Olimpiade parte da lì, da quel senso di vuoto che ti pervade quando tutto sembra finito, quando la mente è arida di emozioni e il cuore di continua a battere anche se vorresti che non lo facesse più. é un muscolo involontario, il cuore. Ma suona la stessa musica per tutti. Sa regalarti emozioni inaspettate, sa sorprenderti, abbatterti, affaticarti, ma ti fa sentire vivo. Lo smarrimento dura un minuto, un istante, talvolta interminabile, insostenibile. Ma la forza per rispondere alla convocazione, prima o poi arriva. Salta fuori, si fa largo tra gli sguardi indifferenti delle persone che, nella migliore delle ipotesi, ti compatiscono. O peggio ancora, provano pena. E allora, quelle emozioni che, per poco o lungo tempo, sono state sopite, esplodono tutte insieme, quasi fossero l'eruzione di un vulcano. E così ci si rimette in gioco, si torna a sfidare la vita perché la vita ti ha sfidato. E tu non vuoi perdere. Gli allenamenti, quelli, li inizi da subito. Percorsi di guerra tra macchine parcheggiate sugli scivoli, marciapiedi ostruiti da ciclomotori, ostacoli insormontabili, ascensori inaccessibili: benvenuti nel terzo millennio. Ma c'è anche l'allenamento sportivo ti riscalda il cuore e che riaccende i sogni e la speranza. E allora inizi a dare fondo a qualsiasi energia e decidi di cambiare vita, perché la vita - in fondo - ha provato a cambiarti. Per le Paralimpiadi di Pechino c'è anche chi ha cambiato sport. é il caso del lombardo Daniele Stefanoni, passato dallo sci di fondo (ha partecipato alle Paralimpiadi di Torino del 2006 - al canottaggio. Allenamenti su allenamenti e soprattutto la necessità di imparare a remare. La delegazione italiana per Pechino è composta da 84 atleti, 2 riserve e sei atleti guida. Il presidente del Cip, Luca Pancalli alla vigilia aveva pronosticato 15 medaglie: al momento ne sono arrivate sedici. Un successo. Le ultime due nella giornata di ieri: la squadra di tiro con l'arco ha vinto la medaglia di bronzo: Oscar De Pellegrin, Mario Esposito e Marco Vitale hanno sconfitto il Giappone nella sfida valida per il terzo posto, dopo aver perso con la Cina in semifinale. L'argento, invece, è arrivato da Michela Brunelli e Clara Podda nel tennistavolo classe 1-3. Le azzurre si sono arrese, in finale, di fronte alle padrone di casa della Cina. Il sudafricano Oscar Pistorius, oro nei cento e duecento metri piani, fa storia a se. Ha diviso l'opinione pubblica, ha acceso dibattiti e presentato ricorsi. Ma ha attirato su di se tutte le attenzioni della Paralimpiade, lasciando a tutti gli altri atleti briciole mediatiche. La Nike lo ha scelto come modello mentre i sociologi di tutto il mondo continuano a darsi battaglia per affermare o meno l'opportunità di concedere al sudafricano il permesso di partecipare alle prossime Olimpiadi di Londra 2012. Tutti gli altri vivono un'altra sfida. Il loro doping si chiama sport, vissuto a pieni polmoni, che ti fa rinascere e gioire, che ti fa sognare e combattere, che fa fa emozionare. Si fa sport, e non si fa per soldi. Non ci sono sponsor, tv, gettoni di presenza. Non ci sono prime pagine o interviste in esclusiva. Niente vittorie a tutti i costi e nessun contratto da testimonial. Non ci sono fan pronti a chiedere l'autografo, ne aziende che si contendono la tua immagine a suon di milioni. Niente alberghi a cinque stelle, nessun volo in prima classe. La sfida è quotidiana, continua, costante. E il metallo della medaglia che insegui, non è poi così importante. Perché non importa ciò che provi alla fine della gara, ma quello che senti mentre stai gareggiando.

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Consiglieri senza gettoni La giunta con l'indennità (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Adriatico" del 16-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

"Resta difficile credere che in due anniil personale non abbia potuto provvedere alla rilevazione delle presenze dei consiglieri" La denuncia della Mandolesi: non è corretto Consiglieri senza gettoni La giunta con l'indennità MONTE URANO - Ancora Roberta Mandolesi all'attacco della giunta Giacinti. "I consiglieri comunali non ricevono il pagamento dei gettoni di presenza da quasi due anni. E parliamo di circa 18 euro lordi a seduta! Mentre tutti gli assessori ed il sindaco stesso hanno regolarmente ricevuto tutti i pagamenti delle indennità loro spettanti. Credevamo di avere un sindaco e ad una giunta talmente meritevoli da aver rinviato i pagamenti di competenza, per contribuire al rispetto (che peraltro non c'è stato) del patto di stabilità 2007. L'altruismo e la correttezza del comportamento adottato dal sindaco ha commosso tutti i consiglieri, soprattutto per le motivazioni legate alla carenza di personale che il primo cittadino, impacciato, ha tentato di imbastire. Ricordiamo a Giacinti - continua la Mandolesi - che la competenza in materia di personale non è del Consiglio e conseguentemente le unità a disposizione degli uffici sono quelle che la Giunta ha ritenuto sufficienti sulla base delle valutazioni del fabbisogno. Resta difficile peraltro credere che in due anni il personale sia stato sufficiente per procedere alle liquidazioni mensili della cara ed altruista Giunta, mentre non abbia potuto provvedere alla rilevazione delle presenze dei consiglieri (per altro apparse sulla stampa) e alle dovute liquidazioni. I casi sono diversi: o le valutazioni della Giunta si sono rivelate sbagliate o il sindaco, anche se non di sua competenza, ha dato disposizioni agli uffici o, infine, gli uffici decidono autonomamente di pagare chi, come e quando. Un'ipotesi questa che escludo per la stima che nutro verso i responsabili. Un bell'esempio di democrazia di sinistra!. Le critiche della Mandolesi non si fermano qua. La stessa capogruppo rileva che qualora il provvedimento adottato dal commissario ad acta (sempre il sindaco) nel mese di agosto non fosse ritenuto idoneo a riassorbire lo scostamento, scatterebbero gli automatismi fiscali e cioè l'aumento dello 0,3% dell'addizionale Irpef a carico dei cittadini. Il provvedimento indicato dal Commissario Giacinti è l'utilizzo di parte dei proventi derivanti dalla vendita delle reti del gas metano alla società comunale del gas metano appunto. Al riguardo si manifestano forti dubbi sul fatto che tale scelta possa consentire di recuperare lo scostamento del 2007 e garantire il rispetto degli obbiettivi del patto per il 2008, ma solo i dati contabili a consuntivo ci daranno la risposta. Se dovesse andar male, cosa ci venderemo ancora?. MAS.VI.,.

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LASCIATECI LAVORARE, LA MONTAGNA HA PIù DA DARE CHE DA RICEVERE. E CHI HA LA VENTURA DI AVERE U (sezione: Costi dei politici)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 16-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Lasciateci lavorare, la montagna ha più da dare che da ricevere. E chi ha la ventura di avere un ruolo qualsiasi in una qualsiasi comunità montana d'Italia, vorrebbe continuare a lavorare, senza le mille dichiarazioni che si rincorrono quotidianamente da tempo, nel panorama politico e mediatico del nostro Paese. Basta ricordare le recentissime dichiarazioni del ministro Tremonti e poi, il rincarar la dose, del ministro Brunetta, che avevano tentato di "cancellarci" per decreto. Non più tagli, come quelli già subiti in questi anni, non più razionalizzazione, riordino, rilancio, ma abrogazione, annullamento. Non più avviare una profonda ristrutturazione dello Stato, e per dirla con Gianantonio Stella e Sergio Rizzo (che oggi scrivono di noi) "serve una loro riforma. Invece, sono diventate il boccone da buttare ad una folla urlante, il più demagogico e qualunquista possibile, per placarne la rabbia". Il "capro espiatorio" di una risposta demagogica ad una domanda strumentale. Se la questione politica che si intende porre è l'ammodernamento dello Stato, riformando Parlamento, Governo, Consigli regionali e Istituzioni locali per migliorare l'efficienza del sistema economico e la competitività, bisogna finirla con la demagogia e creare condizioni di convergenza tra forze politiche e sociali. È quello che stiamo facendo in ogni Regione d'Italia in funzione di dare attuazione a quanto disposto dalla finanziaria vigente. Legge, che giova ricordare, già fortemente penalizzante per le nostre istituzioni montane, ma che demandava alle Regioni - competenti costituzionalmente in ciò - e all'interno di un quadro di compatibilità economica prefissata, il riordino delle Comunità montane. Che ne sarà di questo percorso avviato, anzi alle battute finali? Un percorso sofferto, ma fortemente innovativo, senza conservatorismi, senza nessun ombrello protettivo, senza nessuna zona franca. Abbiamo fatto, in ogni Regione, la nostra parte fino in fondo, accettando la sfida se la riforma da mettere in campo aveva il timbro del rispetto della montagna e delle sue Istituzioni, della democrazia, senza pregiudizi e senza sconti. Non ci si può venire a dire adesso abbiamo scherzato, fermi tutti. Che ne sarà delle migliaia di lavoratori forestali impegnati nel presidio territoriale con attività di difesa del suolo e di prevenzione, sempre in prima linea perché i nostri versanti non franino rovinosamente a valle? Che ne sarà delle innovazioni introdotte nell'ultima contrattazione nazionale del settore forestale che disegnava un nuovo status dei nostri lavoratori per una montagna più moderna e competitiva? Le questioni energetiche e le fonti rinnovabili che avevamo individuato, anche nelle contrattazioni regionali , come un asset strategico per le nostre montagne nell'interesse generale del Paese. Investire in questi settori significa far ripartire la macchina Italia e liberare nuove energie e nuove risorse, quali acqua, energia, aria, legno, pietra, foresta, tutti capitoli di una nuova economia della montagna in grado di produrre reddito, nel pieno rispetto dell'ambiente. E' quindi avevamo previsto, che in sede di attuazione del Piano Forestale Nazionale e di quelli Regionali, ci fosse la più ampia partecipazione di tutti gli attori dello sviluppo forestale. Dalle istituzioni locali, anzitutto Comuni montani e Comunità montane, con un piano di formazione e stabilizzazione dei lavoratori forestali, ma anche dei proprietari, utilizzatori, gestori forestali e industriali, promuovendo la qualità dei prodotti e dei servizi legati alla foresta di montagna e definendo piani di gestione forestale multifunzionale. Al centro della nostra riflessione, quindi, i sistemi di gestione territoriale che valorizzano le risorse ambientali per il risparmio energetico, l'assorbimento delle emissioni nocive e la produzione energetica da fonti rinnovabili, i patti per la compensazione di prossimità tra aree urbane, che consumano risorse, e quelle montane, che invece le rigenerano. Sullo sfondo, lo scenario di grandi e medie città in deficit ambientale, che si accordano con le circostanti Comunità montane per acquistare i crediti al carbonio grazie alla loro capacità ambientale di compensare il deficit. Vorrei, anche quì, ricordare che il sistema montagna (energie rinnovabili, legno,filiere lattiero-casearie, turismo) produce, già oggi, il 17% del PIL nazionale, ospita tra i più importanti distretti produttivi del Paese, concorrono ad un segmento significativo del "made in Italy" culturale ed ambientale e rappresentano, per le cose dette, un giacimento ancora inesplorato in termini di capacità di utilizzo delle risorse naturali presenti. Vincenzo Luciano - NAPOLI.

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Consiglio comunale Diversi punti stasera all'ordine del giorno (sezione: Costi dei politici)

( da "Sicilia, La" del 16-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Riunione del Consiglio comunale stasera per deliberare su alcuni punti all'ordine del giorno che non si erano potuto trattare nella sessione di fine agosto. "Abbiamo l'adeguamento alla Finanziaria 2008 del gettone di presenza dei consiglieri comunali - spiega il vicepresidente del Consiglio Lauricella, ma si tratterà solo di una presa d'atto perché nel corso della riunione dei capigruppo l'Ufficio ragioneria ha riferito di avere già applicato la norma che prevede una decurtazione dell'importo". - C'è poi lo statuto dell'Ato rifiuti? "E' una bozza che dev'essere approvata da tutti i Comuni che faranno parte dell'Ato rifiuti unico per tutta la provincia". - Parlerete di inquinamento elettromagnetico? "Era venuto alla ribalta alcuni anni addietro, credo tra il 2003 ed il 2004, per la presenza sempre più massiccia di antenne e ripetitori delle tv e per i telefonini. In alcune zone, come per esempio nella via Diodoro Siculo, si erano anche formati dei comitati e si sottolineò la necessità di predisporre un regolamento. Poi non se ne fece più nulla e su questa vicenda calò il silenzio. Adesso c'è stata una petizione popolare di alcuni abitanti di San Leone che è stata esaminata dalla Prima commissione consiliare la quale ha chiesto che di questo argomento si parli in Consiglio". - La vicenda Moses verrà discussa? "Bisogna stabilire se si deve procedere con una lottizzazione chiusa, come previsto dall'apposito schema di convenzione, in base alla quale non sarebbe dovuto al Comune alcun onere di urbanizzazione, o con lottizzazione aperta ed in questo caso gli oneri sarebbero dovuti. Il parere legale dice che il Comune dovrebbe fare in quest'ultimo modo motivando però l'interesse che ha nell'adottare tale soluzione. Vedremo anche quale sarà il parere dell'arch. Baio che sta seguendo la pratica. In base a queste valutazioni il Consiglio deciderà il da farsi". - Gli altri argomenti? "Credo che meriti attenzione la mozione del consigliere Arnone sui problemi cui vanno incontro gli utenti quando si tratta di stipulare nuovi contratti o di effettuare delle volture con Girgenti Acque". I lavori, qualora i consiglieri non riuscissero ad esaurire l'ordine del giorno nella seduta di stasera, proseguiranno dopodomani sera, con inizio della nuova seduta fissato sempre per le 19. Salvatore Fucà.

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Agordo stella del torneo di Domegge (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere delle Alpi" del 17-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

BASKET GIOVANILE Agordo stella del torneo di Domegge Nella rassegna per gli Under 14, ha battuto Aquilone Roma e Cadore DARIO GIOTTO DOMEGGE. L'Under 14 maschile dell'Agordo (rinforzato anche da alcuni giocatori della sezione del Mas) si è aggiudicata il triangolare di pallacanestro giovanile di Domegge. La kermesse ha registrato anche il secondo posto dell'Aquilone Roma ed il terzo di un Cadore, sceso in campo con un organico molto giovane. Il torneo ha coinciso con la chiusura di un mini camp di quattro giorni sotto la supervisione tecnica dell'allenatore nazionale Giulio Melilla. Registrato in extremis il forfait di una squadra di Milano, si sono giocate solamente tre partite di questa categoria, con l'Aba Agordo che prima ha sconfitto 99-25 il Cadore Basket e poi 38-35 l'Aquilone Roma. Per gli agordini un pomeriggio positivo anche perchè è stata giocata anche un'amichevole della categoria Under 17 maschile che è stata vinta anch'essa contro l'Aquilone Roma. Nella pausa pranzo a tutti i partecipanti è stato offerto un pasto preparato dai genitori del Cadore nel tendone messo del Bar Parco di Vallesella. Quindi un intermezzo in musica con il gruppo corale di Pozzale. Nell'Under 14 maschile dell'Aba Agordo hanno giocato nella circostanza Carlo De Nardin, Dimitri H., Daniele Sica, Paolo Piccoli, Matteo Buzzati, Lorenzo Cadorin, Federico Friz, Enrico Rizza, Jacopo Benvegnù e Giorgio. Nell'Under 14 maschile del Cadore Basket Filippo Calligaro, Danny Marengon, Nicolò Quartarella, Carmen Valletta, Silvia De Bon, Simone Bressan, Matteo Solfa, Francesco Valletta, Davide Peruz, Omar Ghanem, Alessio Sopracolle, Mattia De Bon, Daniele Baltieri, Luca Ghanem, Giorgio Presti, Alberto Vascellari, Stefano Vielmo, Nicholas Tabacchi, Giovanni Antona, Michele Colferai e Susanna Ferro.

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Consorzio Energia: per il centrodestra risparmio fasullo (sezione: Costi dei politici)

( da "Secolo XIX, Il" del 17-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Cairo La minoranza contesta la scelta dell'amministrazione che fa un passo indietro: "Ancora da valutare" CON L'OBIETTIVO di un risparmio sulle bollette dell'energia elettrica stimato in circa 15 mila euro annui, il Comune di Cairo è pronto ad entrare nel "Consorzio Energia" gestito dalla Regione. Si tratta di un ente pubblico che si occupa della fornitura di elettricità e gas agli enti locali per edifici di proprietà. e di cui fanno già parte il Comune e il Depuratore di Savona. Sui conti però il centrodestra si prepara a dare battaglia. "Chiediamo chiarezza sulle spese che l'amministrazione comunale dovrà sostenere per entrare nel consorzio e per rimanervi, partecipando alle spese di gestione" così il consigliere comunale Andrea Ferraro (Pdl) annuncia un'interpellanza alla giunta sulla questione che sarà portata oggi alle 13 all'esame della seduta congiunta delle commissioni consiliari ambiente e patrimonio. A suscitare le perplessità della minoranza i vari contributi da onorare per il cda del Consorzio, presieduto dall'assessore regionale all'ambiente Franco Zunino (RC). "Il Consorzio, che nasce nel 2002, era stato pensato senza particolari costi, adesso invece dalle carte che stiamo esaminando, forniteci dal Comune, i costi ci sarebbero eccome. Una parte di quanto risparmiato in bolletta deve essere restituito al consorzio che ha fatto risparmiare l'ente pubblico". Dal Comune l'assessore al bilancio Stefano Valsetti si limita a dire: "Esamineremo nelle opportune sedi istituzionali quanto prevede l'adesione che per il momento è solo una bozza, ancora da approvare". Intanto è l'assessore regionale Zunino (presidente (Consorzio Energia) a cercare di fare chiarezza insieme a Maria Fabianelli, responsabile dell'Agenzia Regionale per l'Energia: "Nessun costo. Non ci sono gettoni di presenza per i membri del consiglio di amministrazione, di cui neppure vengono saldate le spese di trasporto". Da un'ipotesi legata ai parametri sui consumi energetici, la dirigente Fabianelli, fa presente "come la quota d'ingresso per un cittadina delle dimensioni di Cairo Montenotte potrebbe essere soltanto di poche centinaia di euro". Per quanto riguarda le altre spese nel contratto di adesione c'è la clausola che prevede come l'8% di quanto risparmiato dall'ente aderente deve essere versato nelle casse del consorzio per contribuire al funzionamento e progetti dell'Are. Poi un'altra voce: "Si prevede un contributo iniziale una tantum di partecipazione al fondo consortile da versare contestualmente alla prima fatturazione dei risparmi. Il contributo è commisurato ai consumi". E' quanto si legge a pagina 10 ("contributi iniziali") dell'informativa per lo schema di adesione che verrà presentato oggi in commissione. Poi vengono citati i contributi annui in cui è previsto tra l'altro un 2%, massimo, del risparmio per la "copertura delle altre spese del consorzio". Gli enti liguri associati per il savonese sono una settantina. Alberto Parodi 17/09/2008.

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In municipio scatta l'allarme bilancio (sezione: Costi dei politici)

( da "Arena, L'" del 17-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

BOVOLONE. Il commissario invia una delibera a tutti i funzionari: "Le previsioni sono nerissime: rischiamo di sforare il patto di stabilità" In municipio scatta l'allarme bilancio di Roberto Massagrande A Bovolone scatta ancora l'allarme bilianci. Ad allertare dipendenti e dirigenti - perché i politici non ci sono - è lo stesso commissario straordinario Elio Faillaci che. proiezioni finanzi"arie in mano, ha annunciato il probabile sforamwento del patto di stabiltà "se non verranno prese presto tutte le necessarie misure di contenimento della spesa pubblica". L'allarme è partito sotto forma di delibera dopo che i funzionari ed i capisettore del municipio avevano consegnato a Faillaci la documentazione sull'andamento economico del Comune nel primo semestre e la proiezione su quanto potrebbe accadere nel secondo semestre. Oltre alla nota di accompagnamento dei revisori dei conti. E le aspettative non sono certto rosee. Anzi: il saldo contabile negativo che Bovolone potrà permettersi è attestato a quota 609mila euro ma, "nonostante la continua ricerca del contenimento della spesa", la prospettiva attuale è che il tetto sia già stato superato a fine agosto. Se, insomma, un anno fa il Comune evitò le sanzioni previste dello sforamento del patto di stabilità solo periodici grazie al rinvio di molti pagamenti, Bovolone rischia di trovarsi in seria difficoltà a partire dal gennaio prossimo. Una patata rovente che fatalmente ricadrà nelle mani dei prossimi amministratori che usciranno dalla tornata elettorale di primavera. Lo scenario che potrebbe trovarsi a dover gestire il successore di Richelli, infatti, potrebbe vedere un taglio del 30 per cento delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza, il divieto di assumere personale a qualsiasi titolo, le spese correnti congelate al livello dell'anno precedente, impossibilità di ricorrere a nuovi indebitamenti ed una riduzione del 5 per cento di contributi ordinari da parte dello Stato. Ma l'alternativa, per fortuna, c'è: si tratta di una serie di raccomandazioni ritenute "sicuramente necessarie ma forse non sufficienti" e comunicate dal commissario ai dirigenti municipali. Nei prossimi tre mesi occorrerà un monitoraggio continuo del bilancio per evitare che la situazione scappi di mano: impresa non facile dal momento che l'ultimo quadrimestre si caratterizza tradizionalmente per molte spese in scadenza mentre non sono previste maggiori entrate. "Bovolone deve concentrare l'attenzione sui flussi finanziari", spiega il commissario straordinario. "Si sono verificati pagamenti di opere iniziate negli esercizi passati e finanziate da entrate il cui incasso materiale o è avvenuto negli esercizi precedenti o è relativo a mutui la cui entrata purtroppo non è rilevante ai fini del patto. Le difficoltà del rispetto del patto di stabilità non dipendono certo da scelte politiche o amministrative, ma da una normativa alquanto volubile e in alcuni tratti incurante della realtà gestionale degli enti locali, che non consente agli stessi una precisa programmazione almeno nel medio periodo". Una situazione che potrebbe migliorare se i criteri contabili venissero cambiati di nuovo da qualche provvedimento governativo.

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Da lanciano a napoli, l'esplosione di vitale - rocco coletti (sezione: Costi dei politici)

( da "Centro, Il" del 17-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Sport Da Lanciano a Napoli, l'esplosione di Vitale Un anno in rossonero e poi l'affermazione con la maglia azzurra in A e in Europa Il laterale sinistro in estate ha sfruttato la chance di Reja dopo una stagione alla corte di Moriero ROCCO COLETTI E' solo l'ultimo di una serie di giocatori partiti da Lanciano e finiti nell'olimpo del calcio. Luigi Vitale sta scrivendo le prime pagine di una favola entusiasmante. Dalla C1 alla serie A, da Lanciano a Napoli nel breve volgere di qualche mese. Un'ascesa folgorante fino alle porte dell'Europa. E dire che appena un anno fa era poco più che una promessa. Un giovane di belle speranze con alle spalle qualche spezzone di partita con la maglia del Napoli. Un talento da verificare e da sgrezzare. A scommettere sull'esterno sinistro originario di Castellammare di Stabia - 21 anni da compiere a ottobre - è stato, in primis, Gigi Pavarese, il ds (ex Avellino e Torino) che ha costruito il Lanciano della passata stagione, quello che ha fatto bene fino al termine del girone di andata per poi crollare (fino alla retrocessione attraverso i play out) sotto i colpi della disastrosa gestione Di Stanislao. L'ha preso (in prestito) dal Napoli grazie ai buoni rapporti con il dg azzurro Pierpaolo Marino e l'ha messo a disposizione di Moriero. Subito titolare Vitale, terzino sinistro nel 4-2-3-1 predisposto dal tecnico. Buona corsa e buon cross, qualche lacuna nella fase difensiva, ma per avere 20 anni senz'altro un giocatore di grande prospettiva, tant'è che durante la stagione ha collezionato 28 gettoni di presenza, quasi tutti da titolare. E si è guadagnato le attestazioni di stima da parte di allenatori e addetti ai lavori della categoria. Lanciano è stata una tappa fondamentale della carriera anche perché in rossonero ha subito una trasformazione tattica. Nel settore giovanile del Napoli, infatti, era stato impostato come esterno di centrocampo. Un'ala dal rendimento altalenante, molto discontinua. Un po' per necessità, un po' per intuizione Francesco Moriero l'ha indietreggiato sulla linea dei difensori. Un mancino particolarmente abile nella fase di spinta, non sempre puntuale quando c'è da chiudere sull'avversario, almeno a Lanciano. Vitale, come tanti altri giocatori, ha lasciato la maglia rossonera dopo la retrocessione di maggio, travolto anch'egli dalla voglia di cambiamento coincisa con l'avvento al timone della società dei Maio. Ma, indipendentemente dalle decisioni del nuovo corso frentano, il terzino sarebbe comunque tornato alla base. A Napoli le sue qualità sono presto venute a galla complice anche la "voragine" che si è aperta sulla fascia sinistra. Alcuni giocatori in lista di partenza o in rotta di collisione con tecnico e società, da qui l'autostrada che si è aperta davanti a Vitale che ha sfruttato alla grande la chance offerta da Edy Reja. Le prime partite in coppa Intertoto, poi il campionato con tanto di esordio da titolare alla prima all'Olimpico contro la Roma. E' stato un crescendo. E domani potrebbe debuttare anche in Coppa Uefa. L'ex rossonero si è cibato di fiducia ed entusiasmo, mettendo in mostra qualità indiscutibili. A tal punto che il Napoli ha rinunciato ad acquistare un esterno di centrocampo, proprio per dargli la possibilità di emergere. Va detto che le caratteristiche tecniche si sposano a meraviglia con il modulo adottato da Reja. Nel 3-5-2, infatti, Vitale veste i panni del laterale di sinistra chiamato a spingere, ovvero a confezionare cross. Una posizione leggermente più avanzata rispetto a quella tenuta nella passata stagione. E, soprattutto, con la protezione di tre difensori alle spalle. Un particolare tatticamente fondamentale per l'esplosione nella massima serie. In un anno ha bruciato le tappe. E anche le difficoltà economiche dell'anno scorso a Lanciano sono un lontano ricordo, dal momento che anche l'ingaggio è stato adeguato alla categoria.

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La politica riformi se stessa (sezione: Costi dei politici)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2008-09-17 - pag: 16 autore: La politica riformi se stessa di Carlo Carboni S e è vero che un Governo deve infondere fiducia ai cittadini, dovrebbe prendere qualche misura per migliorare l'immagine della politica e delle istituzioni, se non altro per evitare che si ripristini la trappola di "screditare l'altro per accreditarsi", tipico vizio italico che alimenta la reciproca sfiducia tra un ceto politico, sostanzialmente autoreferente, e una società disincantata fino al cinismo. Sarebbe il momento per qualche serio provvedimento in proposito che infonda fiducia, dopo decine di libri e di talk show sui vizi, i privilegi e i costi della casta e dell'atmosfera antipolitica che la minaccia: una problematica tutt'altro che risolta nonostante, al momento, non si senta più parlare né di costi della politica, né di antipolitica, come se la casta di Rizzo e Stella fosse stata metabolizzata e digerita, cioè consumata. Molti giurano che il federalismo fiscale sarà un'opportunità di razionalizzazione delle risorse gestite dalle caste politiche locali. In effetti, il federalismo fiscale nasce con lo scopo di rendere le istituzioni più vicine e aderenti alle aspettative dei cittadini; ma nessuno parla di ridurre l'ipertrofia del numero di cariche elettive e connessi, il cui costo totale, calcolato con stime diverse, si aggira tra i 4,5 e gli 8 miliardi all'anno.Oltre il federalismo fiscale, ci sarebbero anche le promesse fatte dai leader di governo e di opposizione per riforme istituzionali e costituzionali in grado di aprire una nuova fase per la storia della Repubblica a partire da questa legislatura. Per chi si è distratto, ricorderei per punti l'ordine dei problemi,qualora questo Governo volesse passare attraverso la porta stretta di una graduale e significativa riforma dell'intermediazione politico- istituzionale, cioè volesse dare un significativo esempio per infondere fiducia in un Paese disincantato, a "consenso passivo". In primo luogo, la cosiddetta questione dei costi della politica. Presa seriamente, comporta l'abbandono dell'idea che il nostro personale politico e istituzionale sia strapagato. Ovviamente, gli eccessi ci sono e i privilegi vanno limati, anche tra i ceti politici ristretti locali, come è il caso dei consiglieri regionali, che guadagnano molto di più di un sindaco di una città di un milione di abitanti. Il problema più importante, sul versante dei costi, è tuttavia la quantità dei politici e di quanti- portaborse, segretari particolari, funzionari di partito - sono protagonisti del cosiddetto mercato politico ristretto. Si tratta di circa 500mila unità, comprese le 200mila cariche elettive sparse per tutta Italia. Come detto, non sono ovviamente tutte cariche "d'oro". Ad esempio, gli assessori di città con 50mila abitanti viaggiano attorno ai mille euro netti mensili. Il problema quindi è la numerosità delle cariche elettive e delle poltrone "collegate" e i privilegi di posizione di rendita a cui esse danno luogo. Alcuni esponenti del Governo avevano promesso, in campagna elettorale, d'intervenire con tagli sule Province, ma l'argomento è stato finora ignorato dall'accordo sul federalismo, nonostante il governo territoriale oggi soffra di un eccesso d'intermediazione politicoburocratica e abbia bisogno di recuperare efficienza, soprattutto nel Mezzogiorno. Snellendo, si possono risparmiare o liberare risorse da investire a favore dei cittadini e delle imprese, rendere più veloci le procedure, evitare gli eccessi del mercato-politico clientelare insiti in una politica onnipresente. Mi sembra un bel mucchietto di obiettivi vantaggiosi per il Paese. In secondo luogo, come hanno mostrato diverse inchieste giornalistiche, il nostro ceto politico è "sprecone" e ha una vocazione clientelare-assistenziale: a forza di assecondare per durare, il ceto politico si scorda di guidare il Paese, soprattutto sul piano morale. In molti casi, crea spreco e dispersione di risorse pubbliche. A questo non fa eccezione quel ceto politico locale che sta salendo sugli scudi del federalismo. Le reti clientelari consentono al ceto politico la raccolta territoriale del consenso, un meccanismo accompagnato dall'intermediazione di una fitta rete di gruppi d'interesse settoriali e locali che caratterizzano il mercato politico allargato. Più direttamente, i ceti politici ristretti controllano alcuni mega- apparati occupazionali pubblici. Veltroni qualche tempo fa ci ha provato a intimare ai partiti un ritiro dalle Asl e dalla Rai, quindi dalla salute (storicamente valore primario per i cittadini) e da un pezzo da novanta della nostra mente collettiva. Ma nessuno si avventura a ridurre gli eccessi d'invasione politico-clientelare. In terzo luogo,l'autoreferenzialità porta a gravi problemi di ricambio del ceto politico che, come le caste, è caratterizzato da inamovibilità, da un'idea di insostituibilità tessuta sapientemente dai cortigiani attorno ai leader. Su questo che cosa si fa? Possiamo dare qualche regola che restituisca al mercato politico ristretto un barlume di circolazione, di competizione, di merito e di trasparenza? O vogliamo far finta di niente come se nelle altre democrazie non vi fossero rigidi tetti temporali al ricambio, una volta raggiunte cariche apicali? Del resto lo sostenevano anche i nostri scienziati sociali già un secolo fa:anche le persone meritevoli vanno sostituite perché se non c'è regola nel ricambio, tenderanno a circondarsi di personaggi di basso calibro e di fedeli, mirando solo a irrobustire le reti clientelari da cui traggono consenso. Il tema del ricambio del ceto politico e delle classi dirigenti - dopo la casta - è un grande tema democratico, di modernizzazione dello Stato, di svecchiamento del pan-politicismo e dei tradizionali clientelismi, di nuova trasparenza ed efficienza delle nostre istituzioni politicoamministrative, in particolare di quelle locali. Se il ceto politico affrontasse questi problemi, le istituzioni democratiche recupererebbero fiducia poiché la classe dirigente più ascoltata è sempre quella che non si sottrae dall'essere di esempio. c.carboni@univpm.it AFP IL FEDERALISMO FISCALE Il decentramento del prelievo potrà servire a razionalizzare la spesa locale, ma dall'agenda sono usciti temi come l'abolizione delle Province.

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In municipio scatta l'allarme bilancio (sezione: Costi dei politici)

( da "Arena.it, L'" del 17-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

BOVOLONE. Il commissario invia una delibera a tutti i funzionari: "Le previsioni sono nerissime: rischiamo di sforare il patto di stabilità" In municipio scatta l'allarme bilancio Secondo i dirigenti e i revisori dei conti "le stime parlano del tetto contabile negativo di 609mila euro già superato"     Roberto Massagrande A Bovolone scatta ancora l'allarme bilianci. Ad allertare dipendenti e dirigenti - perché i politici non ci sono - è lo stesso commissario straordinario Elio Faillaci che. proiezioni finanzi"arie in mano, ha annunciato il probabile sforamwento del patto di stabiltà "se non verranno prese presto tutte le necessarie misure di contenimento della spesa pubblica". L'allarme è partito sotto forma di delibera dopo che i funzionari ed i capisettore del municipio avevano consegnato a Faillaci la documentazione sull'andamento economico del Comune nel primo semestre e la proiezione su quanto potrebbe accadere nel secondo semestre. Oltre alla nota di accompagnamento dei revisori dei conti. E le aspettative non sono certto rosee. Anzi: il saldo contabile negativo che Bovolone potrà permettersi è attestato a quota 609mila euro ma, "nonostante la continua ricerca del contenimento della spesa", la prospettiva attuale è che il tetto sia già stato superato a fine agosto. Se, insomma, un anno fa il Comune evitò le sanzioni previste dello sforamento del patto di stabilità solo periodici grazie al rinvio di molti pagamenti, Bovolone rischia di trovarsi in seria difficoltà a partire dal gennaio prossimo. Una patata rovente che fatalmente ricadrà nelle mani dei prossimi amministratori che usciranno dalla tornata elettorale di primavera. Lo scenario che potrebbe trovarsi a dover gestire il successore di Richelli, infatti, potrebbe vedere un taglio del 30 per cento delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza, il divieto di assumere personale a qualsiasi titolo, le spese correnti congelate al livello dell'anno precedente, impossibilità di ricorrere a nuovi indebitamenti ed una riduzione del 5 per cento di contributi ordinari da parte dello Stato. Ma l'alternativa, per fortuna, c'è: si tratta di una serie di raccomandazioni ritenute "sicuramente necessarie ma forse non sufficienti" e comunicate dal commissario ai dirigenti municipali. Nei prossimi tre mesi occorrerà un monitoraggio continuo del bilancio per evitare che la situazione scappi di mano: impresa non facile dal momento che l'ultimo quadrimestre si caratterizza tradizionalmente per molte spese in scadenza mentre non sono previste maggiori entrate. "Bovolone deve concentrare l'attenzione sui flussi finanziari", spiega il commissario straordinario. "Si sono verificati pagamenti di opere iniziate negli esercizi passati e finanziate da entrate il cui incasso materiale o è avvenuto negli esercizi precedenti o è relativo a mutui la cui entrata purtroppo non è rilevante ai fini del patto. Le difficoltà del rispetto del patto di stabilità non dipendono certo da scelte politiche o amministrative, ma da una normativa alquanto volubile e in alcuni tratti incurante della realtà gestionale degli enti locali, che non consente agli stessi una precisa programmazione almeno nel medio periodo". Una situazione che potrebbe migliorare se i criteri contabili venissero cambiati di nuovo da qualche provvedimento governativo.

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"La Mandolesi? Ha già aperto la campagna elettorale" (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Adriatico" del 17-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

La secca replica del sindaco Francesco Giacinti alle critiche mosse del capogruppo della minoranza "La Mandolesi? Ha già aperto la campagna elettorale" MONTE URANO - Se la Mandolesi vuole iniziare la campagna elettorale per le prossime elezioni comunali, io non vedo l'ora. E' la replica del sindaco Francesco Giacinti alle critiche del capogruppo della minoranza Roberta Mandolesi circa il mancato rispetto del patto di stabilità e sul fatto che i compensi per la giunta sono stati regolarmente pagati mentre i gettoni di presenza dei consiglieri comunali non ancora. Innanzitutto va detto che i compensi della giunta vengono corrisposti mensilmente mentre quelli dei consiglieri annualmente e a maggio scorso avremmo dovuto pagare quelli dell'anno precedente che invece pagheremo in questi giorni, se non sono stati già pagati. Il ritardo, come ho avuto modo di spiegare anche in consiglio comunale, è dovuto a problemi di personale dell'ufficio ragioneria. Problemi che la Mandolesi conosce bene. Stop. Non c'è nessuna illazione da fare. Per quanto riguarda il non rispetto del patto di stabilità - prosegue Giacinti - i soldi non li abbiamo portati a casa nostra ma li abbiamo utilizzati per quello che è il nostro obiettivo ed il nostro mandato e cioè il bene dei cittadini. Cosa che cerchiamo di fare al meglio nonostante il disfattismo della minoranza. Ribadisco che è uno scostamento di cassa (i pagamenti del 2007 sono stati maggiori degli incassi) e non di competenza. Sono dei pagamenti relativi agli investimenti fatti negli anni precedenti. La stessa minoranza disse che il 2004 era l'anno zero delle opere pubbliche. Ora facciamo troppo? C'è stato qualche ritardo nei pagamenti in attesa dei flussi di cassa ma tutto è stato pagato. Anzi proprio perché è stato pagato c'è lo scostamento. Questo va chiarito. Se non avessimo fatto marciapiedi, ascensore, cimitero, scuole cosa avrebbe dovuta fare un'amministrazione comunale? Rattoppare solo le buche dell'asfalto?. Giacinti ha citato Aristotele Prima fare e poi parlare e ha attaccato la sua antagonista: Con il suo intervento, Roberta Mandolesi ha di fatto aperto la campagna elettorale. Vi devo dire che non vedo l'ora.. Che abbia deciso ufficialmente di ricandidarsi? MAS.VI.,.

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COOPERAZIONE: SCOTTI, PIU' FONDI DA TAGLI A COSTI DELLA (sezione: Costi dei politici)

( da "Virgilio Notizie" del 17-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

POLITICA postato fa da ASCA ARTICOLI A TEMA Altri (ASCA) - Roma, 17 set - Il Parlamento vuole davvero porre rimedio ai tagli ai fondi per la cooperazione allo sviluppo, che il Governo ha operato con la Finanziaria d'estate? Allora deve porre mano al proprio portafogli, ''mettendo a disposizione fondi, ad esempio, per le missioni all'estero o ridurre le spese ordinarie''. Lo ha sostenuto il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti intervenendo questa mattina a Roma all'incontro organizzato dalle Nazioni Unite sulle Priorita' dell'Italia per il raggiungimento degli Obiettivi del Milennio. Scotti ha spiegato infatti che ''c'e' bisogno di forme nuove di finanziamento degli interventi'', anche se ha sottolineato che, ''pure se a livello percentuale gli aiuti italiani si sono ridotti, nel 2007 inclusa la quota di cancellazione del debito sono aumentati del 46% rispetto all'anno precedente e quelli destinati ai progetti delle ong sono cresciuti del 34%''. In una situazone di crisi generale del Paese, pero', ''capisco le difficolta' di Tremonti - ha ammesso Scotti - e condivido la sua chiamata alla responsabilita' nei confronti del Parlamento''. Per questo, ha spiegato, ''invece di aspettare che qualcuno faccia qualcosa, il Parlamento se vuole aumentare gli stanziamenti per la cooperazione deve spiegare da dove vuole prenderli, individuando le compensazioni effettive'', a partire da interventi mirati a ricollocare i costi della politica.

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Scotti: tagliare costi della politica per finanziare la cooperazione (sezione: Costi dei politici)

( da "Vita non profit online" del 17-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Reading time: 3 minutes --> di Redazione - pubblicato il 17 Settembre 2008 alle 14:41 Così il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti intervenendo questa mattina a Roma Il Parlamento vuole porre rimedio ai tagli ai fondi per la cooperazione allo sviluppo, che il Governo ha operato con lil Dpef d'estate? Allora deve porre mano al proprio portafogli, ''mettendo a disposizione fondi, ad esempio, per le missioni all'estero o ridurre le spese ordinarie''. Lo ha sostenuto il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti intervenendo questa mattina a Roma all'incontro organizzato dalle Nazioni Unite sugli Obiettivi del Milennio. Scotti ha spiegato infatti che ''c'e' bisogno di forme nuove di finanziamento degli interventi'', anche se ha sottolineato che, ''pure se a livello percentuale gli aiuti italiani si sono ridotti, nel 2007 inclusa la quota di cancellazione del debito sono aumentati del 46% rispetto all'anno precedente e quelli destinati ai progetti delle ong sono cresciuti del 34%''. In una situazone di crisi generale del Paese, però, ''capisco le difficolta' di Tremonti - ha ammesso Scotti - e condivido la sua chiamata alla responsabilita' nei confronti del Parlamento''. Per questo, ha spiegato, ''invece di aspettare che qualcuno faccia qualcosa, il Parlamento se vuole aumentare gli stanziamenti per la cooperazione deve spiegare da dove vuole prenderli, individuando le compensazioni effettive'', a partire da interventi mirati a ricollocare i costi della politica.

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Atene NOSTRO SERVIZIO (c.r.) Tutte le strade portano (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il" del 17-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

AteneNOSTRO SERVIZIO(c.r.) Tutte le strade portano a Roma e l'Inter vorrebbe arrivarci il prossimo 27 maggio, giorno della finale. Intanto Mourinho (al 50° gettone di presenza in Champions League) è riuscito a interrompere il trend negativo che da due anni registrava la sconfitta dei nerazzurri all'esordio nella competizione.Contro il Panathinaikos è arrivato il successo con un gol per tempo, firmati da Mancini e dal redivivo Adriano, subentratogli nei minuti finali. Una vittoria che dimostra la capacità di soffrire dei nerazzurri, a volte in difficoltà sul piano fisico, condita da una rivincita del tutto particolare per il tecnico portoghese. Il quale aveva di fronte Henk Ten Cate, assunto l'anno scorso da Abramovich come primo assistente di Grant un mese dopo il suo esonero dal Chelsea.L'allenatore olandese ha pvovato a contrastarlo con il pressing a centrocampo e il gioco sulle fasce: soprattutto sulla destra dove si è distinto Moon, un esterno tecnico e veloce che ha messo in difficoltà Maxwell. Ma l'Inter, lasciati sfogare i rivali nei primi 10 minuti, non ha tardato a rendersi pericolosa in attacco dove Ibrahimovic è sempre in grado di far la differenza. Talmente sicuro dei suoi mezzi, lo svedese, da sbagliare le occasioni più facili. Come all'11', quando viene liberato in area da Maicon e calcia fuori di piatto destro a tu per tu col portiere. Due minuti dopo indirizza il pallone di testa per Quaresma, il cui destro al volo mette alla prova i riflessi di Galinovic che al 19' si ripete su Ibra, autore di una bella mezza girata dal limite.La corsa dei greci si rivela inefficace anche perché il loro uomo d'ordine a centrocampo, l'ex interista Karagounis, s'infortuna in uno scontro con Maicon e deve lasciare il campo prima dell'intervallo, sostituito dall'austriaco Ivanschitz. I nerazzurri prendono sempre più confidenza e al 27' sbloccano il risultato con Mancini, su assist del solito Ibra. Ottimo lo spunto di Zlatan che controlla un lancio di 40 metri di Vieira, si libera dei due difensori centrali e appoggia sulla sinistra per l'ex romanista, bravo a insaccare al volo di piatto sinistro.Il Panathinaikos abbozza una reazione che passa dai piedi di Moon, il più ispirato: al 29' obbliga Julio Cesar alla deviazione in angolo e al 42' sfiora il pari dopo un dribbling vincente su Materazzi, la cui deviazione sorprende il proprio portiere salvato dalla traversa. Anche nella ripresa i padroni di casa provano a sorprendere i rivali sul piano del ritmo e vanno ancora vicini all'1-1 con Cleyton che detta il triangolo a Gilberto Silva e sfiora l'incrocio dei pali con un sinistro liftato.E' lui il più pericoloso della formazione di Ten Cate, anche fisicamente: dopo aver azzoppato Ibrahimovic nel primo tempo rimediando l'ammonizione, al 17' viene graziato da Mejuto Gonzalez che non sanziona il suo pestone sulla caviglia di Cambiasso.Mourinho opera due cambi, inserendo Figo al posto di Quaresma (assai meno incisivo rispetto al suo esordio contro il Catania) e Muntari per Vieira, in debito d'ossigeno. Ma la pressione del Panathinaikos non si esaurisce e al 24' ci vuole un grande Julio Cesar per neutralizzare l'insidiosa punizione di Ivanschitz, con Salpingidis che manca la deviazione vincente. Ed è sempre lui a evitare il peggio al 32', distendendosi alla sua destra per deviare in angolo il rasoterra insidioso del nuovo entrato Christodoulopoulos. Ten Cate tenta il tutto per tutto inserendo un'altra punta, ma il cambio decisivo è quello di Mourinho che nel finale dà spazio ad Adriano, autore del raddoppio in contropiede su assist dell'incontenibile Ibrahimovic: destro sotto la traversa che ammutolisce i 70.000 dell'Olimpico e suggella il trionfo nerazzurro.

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Cooperazione/ Fassino lancia allarme per i tagli alle (sezione: Costi dei politici)

( da "Virgilio Notizie" del 17-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Risorse "Il governo metta politiche sviluppo tra priorità manovra" postato fa da APCOM ARTICOLI A TEMA Altri Roma, 17 set. (Apcom) - "Credo che bisogna lanciare un allarme come è stato fatto dalle Organizzazioni non governative per le scelte che sta facendo il governo che rischiano di azzerare l'impegno italiano nel settore della cooperazione e dell'aiuto ai paesi in via di sviluppo". Lo ha detto il ministro degli Esteri del governo ombra, Piero Fassino, al margine dell'incontro organizzato a Roma dalle Nazioni Unite sulle strategie italiane per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. "Con i provvedimenti fatti approvare da Tremonti a luglio c'è stato un dimezzamento significativo delle risorse già stanziate, in termini ancora più preoccupanti c'è una volontà di proseguire in questa riduzione delle risorse anche peri 2009" ha aggiunto l'esponente Pd sottolineando poi come l'Italia sia già in ritardo nel realizzare gli obiettivi indicati dall'Onu a tutti paesi nel "Millennium Goal" per gli aiuti ai paesi in via di sviluppo. "Non soltanto non si fa nulla per recuperare i ritardi ma addirittura lo si aggrava con tagli che comprometterebbero qualsiasi credibilità agli occhi dei tanti paesi che si aspettano da noi aiuti" ha aggiunto il ministro ombra auspicando la riforma della legge 49 che regola la cooperazione allo sviluppo, su cui è da anni in corso un dibattito. "Presenteremo proposte che andranno nella direzione opposta a quella delineata da governo...per un aumento dei fondi per le politiche di sviluppo e chiederemo che il parlamento vincoli questi fondi a finalità di cooperazione di sviluppo autentiche. Naturalmente ci auguriamo che da parte della maggioranza e del governo ci sia disponibilità ad accogliere i nostri emendamenti" ha detto Fassino sostanzialmente dichiarandosi d'accordo su un eventuale taglio ai costi della politica ventilata dal sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti: "Nel momento in cui avanzeremo proposte per incrementare risorse per le politiche di cooperazione e di sviluppo indicheremo anche le fonti di finanziamento e tra queste anche le risorse che derivano dalla riduzione dei costi della politica" ha aggiunto Fassino. "Chiederemo al governo di mettere tra le priorità della manovra finanziaria le politiche di sviluppo e cooperazione con le allocazioni finanziarie adeguate e necessarie" ha concluso Fassino.

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Chi non vuole lo statuto è Galan (sezione: Costi dei politici)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 18-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

"Chi non vuole lo statuto è Galan" La commissione nel caos, leghisti contro il governatore VENEZIA. "La maggioranza non si farà scrivere lo statuto dalla minoranza. Piuttosto ci terremo quello del 1971, funziona benissimo". Così parlò Remo Sernagiotto, lasciando palazzo Ferro Fini dopo quattro ore (dicesi 4) inutilmente spese in riunione con i capigruppo degli altri partiti. E se quattro ore vi sembrano poche, sappiate che è dal 2000 che va avanti così: riunioni su riunioni, gettoni di presenza su gettoni di presenza, per non cavare un ragno dal buco. Da quell'ottobre 2000, quando Giancarlo Galan terrorizzò l'Italia presentando la sua proposta che prevedeva due terzi delle tasse trattenute in regione ("sento un tintinnare di sciabole" sobbalzò da Roma l'allora ministro Agazio Loiero), siamo ancora fermi alla bozza. Unici in Italia. Un bel record. Da esibire con orgoglio lunedì prossimo, al convegno sul federalismo fiscale che il governo veneto ha organizzato a Padova, invitando ministri, presidenti, parlamentari, studiosi e specialisti, con l'intento di tirare le fila del dibattito in corso nel Paese. Da che pulpito. Forse il presidente della commissione statuto Francesco Piccolo conta sul generale inverno per l'approvazione. Una gelata che intorpidisca i cervelli e gli dia una mano. Purtroppo non siamo in Russia, anche se l'altro ieri è nevicato sopra i 1500 metri. La discussione è incagliata sull'autonomia alla Provincia di Belluno: centrosinistra e Pne sono favorevoli, Forza Italia contraria, An e Lega altrettanto ma con sfumature diverse. Motivo per il quale l'articolo in questione (16 bis) è oggetto di scritture e riscritture. Chi dice che le Province vanno eliminate, dunque è meglio riconoscere l'autonomia ai Comuni o alle Comunità Montane (salvo che anche queste dovrebbero sparire!); chi dice che tutta la montagna se la passa male, non solo quella bellunese, dunque non si possono fare differenze. Chi dice che il vero motivo dell'insabbiamento è la legge elettorale. E Galan cosa dice? "Per quanto strano possa sembrare Galan la pensa come me su questo punto", risponde Sernagiotto. Non sarà il centrosinistra che paralizza i lavori, perché vuole la presidenza della commissione? "Questa ipotesi è stata smentita con sdegno martedì da Giampiero Marchese", risponde Piergiorgio Cortelazzo, capogruppo di An. Magari è excusatio non petita, accusatio manifesta? "No, il vero nemico dello statuto è lo statuto, nessuno ha interesse ad approvarlo". Incrociamo un leghista sulla cresta dell'onda mediatica, il vicentino Roberto Ciambetti, che ha appena finito di litigare, pensa un po', con Bepi De Marzi, guru della musica popolare veneta. Motivo: la caccia in deroga alla pispola, autorizzata nel Veneto. De Marzi è ambientalista. Ma perché voi leghisti, chiediamo a Ciambetti, invece di impallinare questo povero uccelletto non andate a caccia del nemico dello statuto e impallinate quello? "Il nemico dello statuto è Giancarlo Galan", stabilisce Ciambetti, che qualche titolo per parlare ce l'ha: è vicepresidente del gruppo. Per tutte le pispole, Galan! Nientedimeno? "A Galan le cose stanno bene come stanno. Ha tutto da perdere nel riequilibrio dei rapporti tra giunta e Consiglio. Basta pensare ai direttori generali delle Usl. Arriverebbe un controllo che oggi non esiste". Abbiamo la controprova: per ridurre i costi della politica, il Consiglio regionale aveva votato no al premio di produzione annuale ai direttori generali (decine di migliaia di euro). Invece la giunta lo ha erogato lo stesso. Quello del 2007 e anche quello del 2006. Non lo dice l'opposizione ma Piergiorgio Cortelazzo, che oggi promette di staccare la doppietta dal chiodo. (Renzo Mazzaro).

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Il Pd: i nostri gettoni in aiuto alla Procura Rubinato: dare risorse, altro che esercito (sezione: Costi dei politici)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 18-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

GIUDICI SENZA BENZINA Il Pd: i nostri gettoni in aiuto alla Procura Rubinato: dare risorse, altro che esercito Il Pd trevigiano è pronto a sostenere la magistratura a secco di risorse, cedendo i gettoni di presenza dei suoi consiglieri comunali e provinciali. "La realtà è drammatica - dice il segretario del Pd Enrico Quarello -: non ci sono neppure i soldi per la benzina e per i telefonini di servizio dei magistrati. Vogliamo rinunciare ai gettoni di presenza per far fronte alle esigenze della magistratura". "Si badi bene - aggiunge il portavoce del Pd di Treviso Giovanni Tornella -: con la nuova Finanziaria si avrà un taglio alla sicurezza di 3,5 miliardi di euro". Scende in campo anche l'onorevole del Pd Simonetta Rubinato: "Si va ripetendo quanto già accaduto con il precedente governo Berlusconi, allorché le spese della giustizia furono tagliate di oltre il 50% rispetto agli stanziamenti dell'anno 2002 e di oltre il 40% al 2005, lasciando a giugno del 2006 un debito di 240 milioni si euro: a cosa serve schierare l'esercito, se poi le procure e le questure rimangono senza benzina?".

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Chi non vuole lo statuto è galan (sezione: Costi dei politici)

( da "Mattino di Padova, Il" del 18-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Regione "Chi non vuole lo statuto è Galan" La commissione nel caos, leghisti contro il governatore VENEZIA. "La maggioranza non si farà scrivere lo statuto dalla minoranza. Piuttosto ci terremo quello del 1971, funziona benissimo". Così parlò Remo Sernagiotto, lasciando palazzo Ferro Fini dopo quattro ore (dicesi 4) inutilmente spese in riunione con i capigruppo degli altri partiti. E se quattro ore vi sembrano poche, sappiate che è dal 2000 che va avanti così: riunioni su riunioni, gettoni di presenza su gettoni di presenza, per non cavare un ragno dal buco. Da quell'ottobre 2000, quando Giancarlo Galan terrorizzò l'Italia presentando la sua proposta che prevedeva due terzi delle tasse trattenute in regione ("sento un tintinnare di sciabole" sobbalzò da Roma l'allora ministro Agazio Loiero), siamo ancora fermi alla bozza. Unici in Italia. Un bel record. Da esibire con orgoglio lunedì prossimo, al convegno sul federalismo fiscale che il governo veneto ha organizzato a Padova, invitando ministri, presidenti, parlamentari, studiosi e specialisti, con l'intento di tirare le fila del dibattito in corso nel Paese. Da che pulpito. Forse il presidente della commissione statuto Francesco Piccolo conta sul generale inverno per l'approvazione. Una gelata che intorpidisca i cervelli e gli dia una mano. Purtroppo non siamo in Russia, anche se l'altro ieri è nevicato sopra i 1500 metri. La discussione è incagliata sull'autonomia alla Provincia di Belluno: centrosinistra e Pne sono favorevoli, Forza Italia contraria, An e Lega altrettanto ma con sfumature diverse. Motivo per il quale l'articolo in questione (16 bis) è oggetto di scritture e riscritture. Chi dice che le Province vanno eliminate, dunque è meglio riconoscere l'autonomia ai Comuni o alle Comunità Montane (salvo che anche queste dovrebbero sparire!); chi dice che tutta la montagna se la passa male, non solo quella bellunese, dunque non si possono fare differenze. Chi dice che il vero motivo dell'insabbiamento è la legge elettorale. E Galan cosa dice? "Per quanto strano possa sembrare Galan la pensa come me su questo punto", risponde Sernagiotto. Non sarà il centrosinistra che paralizza i lavori, perché vuole la presidenza della commissione? "Questa ipotesi è stata smentita con sdegno martedì da Giampiero Marchese", risponde Piergiorgio Cortelazzo, capogruppo di An. Magari è excusatio non petita, accusatio manifesta? "No, il vero nemico dello statuto è lo statuto, nessuno ha interesse ad approvarlo". Incrociamo un leghista sulla cresta dell'onda mediatica, il vicentino Roberto Ciambetti, che ha appena finito di litigare, pensa un po', con Bepi De Marzi, guru della musica popolare veneta. Motivo: la caccia in deroga alla pispola, autorizzata nel Veneto. De Marzi è ambientalista. Ma perché voi leghisti, chiediamo a Ciambetti, invece di impallinare questo povero uccelletto non andate a caccia del nemico dello statuto e impallinate quello? "Il nemico dello statuto è Giancarlo Galan", stabilisce Ciambetti, che qualche titolo per parlare ce l'ha: è vicepresidente del gruppo. Per tutte le pispole, Galan! Nientedimeno? "A Galan le cose stanno bene come stanno. Ha tutto da perdere nel riequilibrio dei rapporti tra giunta e Consiglio. Basta pensare ai direttori generali delle Usl. Arriverebbe un controllo che oggi non esiste". Abbiamo la controprova: per ridurre i costi della politica, il Consiglio regionale aveva votato no al premio di produzione annuale ai direttori generali (decine di migliaia di euro). Invece la giunta lo ha erogato lo stesso. Quello del 2007 e anche quello del 2006. Non lo dice l'opposizione ma Piergiorgio Cortelazzo, che oggi promette di staccare la doppietta dal chiodo. (Renzo Mazzaro).

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GRANDE SUCCESSO per la 34esima 'Giornata del Donatore di sangue' della (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 18-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

ADRIA pag. 7 GRANDE SUCCESSO per la 34esima 'Giornata del Donatore di sangue' della ... GRANDE SUCCESSO per la 34esima 'Giornata del Donatore di sangue' della Fidas Polesana e grande la partecipazione dei soci, nonostante l'inclemenza del tempo, con la presenza del capogruppo Fidas di Loreo, Antonio Bergantin e di tutto il direttivo provinciale, del presidente della Provincia Federico Saccardin, del dindaco di Loreo, Bartolomeo Amidei con parte della giunta, del direttore sanitario Ulss 19, Ezio Botner e della responsabile del Centro trasfusionale di Adria, Giuseppina Lobue. Dopo il corteo, la deposizione di una corona d'alloro al Monumento dei Caduti, la messa celebrata da don Giovanni Lodo nella Chiesa di Santa Maria Assunta, nel teatro del Centro parrocchiale, è seguita la cerimonia di premiazione dei soci donatori che si sono distinti per l'impegno e la costanza nella donazione, a cura del presidente provinciale Fidas Polesana, Antonio Doria. A tutti i donatori che hanno effettuato la prima donazione, è stato assegnato il distintivo dell'associazione, mentre ai soci con 100 donazioni ed a quelli con 5 è stato assegnato un diploma di benemerenza. ED ECCO i donatori premiati con medaglia. Stella d'oro (110 donazioni uomini - 85 donne): Bondesan Carlo, Finotelli Giampietro, Mazzon Armando. Croce d'oro (90 ? 70): Girello Tiziano, Moda Rino, Sarto Daniele, Viviani Antonio. Medaglia d'oro con fronda (70 donazioni per gli uomini e 55 donazioni per le donne): Bean Gino, Berton Franco, Casalicchio Giuseppe, Crepaldi Enrico, Domeneghetti Mauro, Meneguolo Umberto, Mosca Gianni, Neodo Cesira, Zerbin Diego. Medaglia d'oro (50 - 40): Bellettato Rossano, Bergamini Maria, Bertaglia Marzia, Braggion Sergio, Capuzzo Settimo, De Grandis Fabrizio, Formaggio Maria Pia, Franzolin Giuliano, Greggio Antonio, Mascellani Andrea, Mottaran Marcello, Paesante Vasco, Pezzolato Alessandro, Piva Emanuela, Rizzato Umbertina, Sperindio Lino, Tessarin Adriana, Tomasi Giorgio, Vetri Giuseppino, Zaia Orlando. Medaglia d'argento (30 - 25): Babetto Franco, Barbetta Marcello, Bettonte Cristina, Bettonte Simone, Bolzoni Francesco, Bovolenta Marina, Braga Lorenzo, Crepaldi Nicolay, Crocco Bruna, Lopezi Michele, Marangon Armanda, Melarato Enea, Roccatello Alessandro, Roccato Marco, Roncon Mattia, Scarparo Vanna, Segato Marta. Medaglia di bronzo (15 ? 10): Amà Alberto, Barbujani Paola, Baruffaldi Marina, Bellato Carolina, Benetti Emiliano, Boccato Francesco, Corrain Carmelo, De Grandis Manuel, Ferrari Mauro, Finotti Enrico, Forza Loris, Frigato Giovanni, Garbo Luca, Garbo Monica, Guerrini Alberto, Lipari Davide, Lugarini Siro, Luise Monica, Main Alessio, Marangon Marco, Marangoni Antonio, Marostica Emanuele, Modena Renato, Mottaran Paolo, Nicoletto Alessandro, Osti Enrico, Pilotto Gianni, Roccato Mauro, Romani Mirko, Siviero Stefano, Stoppa Alessandro, Stoppa Simone, Trigolo Katiuscia, Veronese Mauro, Zago Andrea, Zerbin Paola. La giornata si è conclusa con il pranzo sociale. a.p.

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DANIELE BATTISTEL La riunione dell'Upt deve ancora cominciare (sezione: Costi dei politici)

( da "Adige, L'" del 18-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

DANIELE BATTISTEL La riunione dell'Upt deve ancora cominciare. Mancano pochi alle 17 e i candidati arrivano alla spicciolata alla vecchia sede della Civica. Si fa finta di niente, ma il clima non è certo dei migliori. Se non altro per l'alone d'incertezza che resta sull'inchiesta. "Ma cosa c'è dietro?". "La questione è veramente così grave come viene dipinta?". Queste le domande che i più esperti si sentono porre dai novelli della politica. Inutile nascondersi, il ricordo del ciclone di tangentopoli è ancora vivo in tanta gente. "Ma questa vicenda è del tutto diversa da allora" risponde Giorgio Lunelli, ultimo segretario della Margherita, ora transitato nelle file dell'Unione. Davvero si tratta di due questioni completamente distinte? Certo. Tangentopoli era un sistema di appalti finalizzato al finanziamento dei partiti. Ora non è così. Premessa la fiducia più completa nella magistratura e il fatto che tutte le ipotesi accusatorie devono essere dimostrate, sottolineo che ora non si parla di finanziamento dei partiti. In effetti, lei è stato l'ultimo coordinatore provinciale della Margherita... ... e vi posso garantire che come Margherita abbiamo sempre dovuto fare i conti con bilanci strettissimi, ragionando nell'ottica del buon padre di famiglia. Insomma, nessun fiume di denaro... Anzi. Basta guardare i bilanci depositati. Tutto è stato fatto nella massima chiarezza. E come Upt, al di là del fatto che io non ne sono il segretario, per spiegare la situazione economica posso dire che c'è un gruppo di consiglieri uscenti che hanno firmato una fidejussione personale per il mutuo per le spese della campagna elettorale. Cambiamo discorso. L'inchiesta è arrivata al culmine ora, ma - inutile far finta di niente - è già da tempo che si rincorrevano voci strane su un certo modo di fare politica. Possibile che voi non ne sapeste nulla? Sulle voci che girano senza il supporto di prove ho sempre assunto l'atteggiamento di chi presta la massima attenzione, ma anche cosciente del fatto che in politica le malelingue sono tante. Eppure la "magnadora", un paio di anni fa... Ma su quel fatto Grisenti aveva già dato una risposta. Quest'indagine intralcerà la vostra campagna elettorale? Di sicuro questa vicenda disturberà. Parecchio. Mi fa anche dire che spero vivamente che ci sia una risposta veloce dalle indagini. Cambierà il suo modo di proporsi agli elettori? Io faccio politica per spiegare il mio modo di immaginare un futuro di sviluppo per il Trentino e non per parlare su cose di cui non sono assolutamente a conoscenza. Ora dovrò spiegare che il mio modo di intendere la politica è diverso da quello che oggi chi cavalca l'antipolitica si ostina ad usare. Si riferisce alla Lega? Vedete voi. Constato solo che ora, purtroppo, chi fa dell'antipolitica la propria bandiera ha una cartuccia in più. Un caso il fatto che si sia arrivati a scoprire le carte a ridosso delle elezioni? Non giudico mai l'operato della magistratura. Il dato è oggettivo, ma non voglio assolutamente fare polemica. Ora c'è imbarazzo per il fatto che Silvano Grisenti fosse uno dei membri della vostra commissione elettorale? Conosco Silvano Grisenti da trent'anni. Non nego l'amicizia personale e la sintonia politica. Spero soltanto e anzi, sono convinto, che le indagini arriveranno a dimostrare che su di lui non c'è nessuna accusa penalmente rilevante. 18/09/2008.

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Italiani perbene italiani fannulloni - (segue dalla prima pagina) (sezione: Costi dei politici)

( da "Repubblica, La" del 18-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Cultura ITALIANI PERBENE ITALIANI FANNULLONI Alcuni ministri hanno imposto un modello comunicativo che divide il paese in due. E che ha una capacità di mobilitazione formidabile Il maestro è Berlusconi. Ma il metodo è stato messo a punto da Brunetta Sessanta milioni di abitanti che lavorano. Uno di farabutti e di sabotatori Uno schema che non descrive nulla ma che riscuote un successo travolgente (SEGUE DALLA PRIMA PAGINA) Come in un programma televisivo di successo, Renato Brunetta, Roberto Maroni, Mariastella Gelmini, e perfino la "new entry" Mara Carfagna, sono riusciti a trasmettere un contenuto secondo modalità standardizzate, di tipo essenzialmente mediatico-televisivo, e quindi a mettersi in comunicazione con il pubblico (ovvero lo stadio di implosione nella privacy a cui è stata consegnata l'opinione pubblica). Il maestro del format è ovviamente Berlusconi. è stato lui per primo a dare una cornice competitiva e spettacolare alla politica, separando gli italiani "della libertà" dai "comunisti", e quindi a declinare la gara elettorale come un giudizio di Dio fra due Italie separate e inconciliabili. Ma Berlusconi è stato in grado più che altro di dividere, mobilitando la propria parte, fanatizzando ideologicamente i pasdaran del berlusconismo e chiamando a raccolta gli elettori anche più tiepidi contro l'esercito del male, in cui il sostantivo "comunisti" riuniva amministratori, magistrati, sindacalisti, impiegati pubblici, politici fannulloni, insegnanti sessantottini. Ma in questo modo il consenso non poteva crescere oltre i limiti fisiologici della destra, oltre la sua geografia politica. Per superare il perimetro del voto conservatore occorreva un'invenzione culturale. La Lega, e in particolare Roberto Maroni, hanno aperto la strada, con le iniziative sulla sicurezza e le misure contro l'immigrazione irregolare: ma eravamo ancora nei pressi delle azioni classiche, in cui si individua un nemico vero o virtuale, e lo si etichetta esponendolo alla pubblica opinione, generando così processi dominati dalla configurazione classica del capro espiatorio. Lo straniero, l'altro, il nomade, identificato come una figura potenzialmente incline a crimini come il furto o lo stupro, capace di violenze inaudite sotto l'effetto della coca, senza rispetto nemmeno per i codici della criminalità autoctona tradizionale. Il passaggio successivo è stato formalizzato con metodi di rara efficacia da Brunetta, che lo ha pure teorizzato nelle numerose interviste concesse durante l'estate. Nello schema del ministro della pubblica amministrazione, la popolazione nazionale si divide in due parti ben individuate: da un lato, "sessanta milioni" di italiani per bene, contrapposti a un milione di farabutti, fannulloni, lavativi, buoni a niente, sabotatori. Dal lato dei fondamenti empirici, il modello descrittivo di Brunetta è irrilevante. Ma quanto a capacità di mobilitazione è formidabile. Il format del ministro è un perfetto produttore di consenso, perché colloca la stragrande maggioranza dei cittadini dalla parte del buon senso e della buona volontà, e consegna a una gogna ipotetica un imprecisato milione di italiani (questi sì "imbarazzanti", quindi licenziabili, punibili, penalizzabili dagli ukase ministeriali). Sarebbe superfluo dire che il format è impreciso, e non descrive nulla della società contemporanea, se non fosse che come modello proposto in pubblico ha successo. Anzi, un successo travolgente. Da un lato rassicura, dall'altro esorcizza. Rassicura i bravi cittadini, gli impiegati onesti, l'intera platea di chi auspica efficienza e rigore nei comportamenti pubblici; esorcizza il rischio di una società contagiata dagli imbroglioni, indifferente ai dettami etici, governata dai criteri di un familismo ancora e sempre amorale. Naturalmente, il format distorce la realtà nel momento stesso in cui fa entrare a forza le tessere in un mosaico predeterminato. Semplifica con forzature impressionanti, attribuisce responsabilità collettive di procedura alla disposizione individuale, identifica l'inefficienza come il prodotto della furbizia e della neghittosità individuale anziché alla cattiva organizzazione degli apparati. Non è L'isola dei famosi a essere cattiva in sé; sono un paio di protagonisti, su cui si può concentrare l'animosità degli altri. Ma il format è dannatamente efficace, perché permette a una maggioranza sociale dispersa, anonima, prima di riconoscersi, poi di autoassolversi (nessuno è colpevole, nella soap in cui tutti i cattivi, pochi, sono immediatamente riconoscibili), e infine a sostenere l'azione delle autorità contro questi imprecisati cattivi soggetti, a cui possono essere assegnate tutte le responsabilità. Non c'è un inventore certo del format. Si è creato per prove ed errori, per tentativi e cambiamenti successivi. Che nel pubblico ci sia una disposizione favorevole, ormai quasi naturale, è fuori dubbio. Basta partecipare a una presentazione dei libri di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo (La casta e il più recente La deriva) per rendersi conto che il pubblico si autointerpreta ogni volta come una moltitudine di bravi e onesti cittadini, stupefatti, e anzi angosciati, di fronte all'impazzimento dei meccanismi della politica, agli sprechi, alle piccole e grandi corruzioni delle strutture pubbliche. Il format è quindi infallibile perché sgrava la coscienza: c'è un'altra Italia, là sullo sfondo, a cui dare la colpa. Un'Italia fortunatamente minoritaria, insignificante anche numericamente rispetto ai sessanta milioni di italiani brava gente, i quali possono deprecare scuotendo la testa il residuo milione di cattivi soggetti. Il contenuto populista del format è fortissimo: in primo luogo perché inibisce qualsiasi distinguo. Sottilizzare è vietato: non vorrete stare dalla parte dei fannulloni, o dei corrotti. Attribuire la responsabilità dei disfunzionamenti a questioni di struttura e di imperfezione degli apparati è uno dei vizi della sinistra e del sindacato. Sono sciocchi giustificazionismi: bisogna licenziare gli assenteisti, mandare a domicilio le visite fiscali, colpire i fannulloni nel vivo dello stipendio, mettere in galera i corrotti e tenerceli. Ma più ancora che di populismo si tratta di demagogia allo stato puro: i progetti e i provvedimenti del ministro Gelmini sul voto in condotta, i grembiuli, il "maestro unico" implicano tutti l'idea di un "ritorno" a una condizione nostalgica, in cui l'autorità e l'ordine erano sanciti da rapporti sociali e codici culturali apparentemente immutabili (e purtroppo distrutti dal "nullismo" del Sessantotto, come ripete spesso Giulio Tremonti, ministro che dichiara di ispirarsi sinteticamente al motto "Dio, patria e famiglia"). Dovrebbe essere chiaro che non si esce a ritroso dalla modernità, e che gli anni Cinquanta non sono riproducibili per decreto se non, per l'appunto, nella realtà artificiale del format. Il revanscismo dei ministri del Pdl conduce a una fiction: nessuno dei nessi e nessuna delle contraddizioni della modernizzazione, nessuno dei processi descritti a suo tempo da Max Weber, viene affrontato dagli applauditi serial della destra. Eppure le semplificazioni, almeno per ora, generano consenso. Le scorciatoie mobilitano risorse affettive, emotive, sentimentali nella società. Rappresentano un antidoto al nichilismo, allo sradicamento morale e all'assenza di senso caratteristici dell'età contemporanea. Offrono soluzioni vicarie di fronte agli choc generati dalle scie vertiginose della globalizzazione. Perfino i poveri, infatti, nelle soap sono pochi, e risultano trattabili con espedienti come la social card, non con gli apparati "socialisti" dello stato sociale, come ha spiegato da sinistra Laura Pennacchi nel suo ultimo libro, La moralità del Welfare. Contro il neoliberismo populista, editore Donzelli, pagg. 260, euro 27). Il format offre soluzioni, ma in genere si tratta di soluzioni narrative. Cioè terapie che portano all'individuazione della causa, come se la causa fosse una sola, e la curano con un colpo di scena o un happy ending. Formidabile, per esempio, la trama allestita da Mara Carfagna sulla punizione on the road di prostitute e clienti: come se la realtà metropolitana fosse costituita da pochi devianti, dediti agli incontri sessuali nelle periferie, da dissuadere con le maniere forti. Mentre il numero stesso dei frequentatori dei viali, e la straordinaria varietà dell'offerta erotica, mostrano una realtà proliferante, in crescita continua, legata sia a scelte individuali sia a macrocircuiti illegali, sostanzialmente incontrollabili con i metodi di polizia. Cioè una realtà "sociale". Un mercato. Eppure il romanzetto rassicurante di pochi peccatori da colpire con la mano dura è irresistibile. è la tolleranza zero, o una sua imitazione. è il decisionismo che corregge funzionamenti complessi con misure di fantastica semplicità. è il format, amici telespettatori.

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Una "trattoria" a gettone (sezione: Costi dei politici)

( da "Salute (La Repubblica)" del 18-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

SUPPLEMENTO SALUTE ultimo aggiornamento 18 Settembre 2008 pag. 34 Una "trattoria" a gettone L'esperimento APRE nel mese di novembre, a Bologna, la prima trattoria a gettone. Si chiamerà "JakFox" e nasce dall'idea di due giovani imprenditori del luogo che contano di esportare anche altrove la loro esperienza, ovviamente se tutto andrà come previsto. A dare notizia dell'iniziativa è il bollettino dell'Unione Nazionale Consumatori, "Le Scelte". La trattoria a gettone è pensata per chi non ha tempo per cucinare e non ha voglia di mangiare il solito panino all'ora del break. Potrà invece gustare piatti caldi affidandosi a un sistema di distribuzione del tutto automatizzato: con un gettone "scaricherà" tortellini, lasagne, risotti, scaloppine, bolliti e polpette. Il "JakFox" è programmato per menù a 5 euro (primo, secondo, contorno, frutta e caffè) composti in prevalenza da specialità emiliane. L'igiene sarà garantita da contenitori sigillati e asettici, in acciaio. I consumatori poi potranno gustare le vivande nel locale, provvisto di mensole e con pareti a prova di writer: saranno di cartone rinnovabile, di modo che a intervalli regolari i pannelli saturi di scritte potranno essere sostituiti da altri intonsi e pronti per essere decorati. La trattoria a gettone, inoltre, sarà provvista di monitor su cui scorrerà, a ciclo continuo, il nastro con le informazioni sugli orari dei mezzi pubblici e sugli spettacoli. I ristoranti a gettone sono una novità per l'Italia ma non all'estero. I primi tentativi risalgono addirittura al 1902, in Usa. Ma dopo un picco di 180 locali, tutto finì entro il 1990: erano arrivati i fast food.

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Quando la politica diventa un format (sezione: Costi dei politici)

( da "Repubblica.it" del 18-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

E SE LA DEMOCRAZIA contemporanea fosse più vicina a un format che a un complesso strutturato di regole? Nella politica come gioco mediatico, le percentuali di gradimento per il governo schizzano in alto. L'audience appare soddisfatta. Eppure qualcuno dovrà pur chiedersi quali sono le ragioni del consenso che sta accompagnando Silvio Berlusconi. Dati addirittura "imbarazzanti", ha confessato il premier reprimendo un brivido di piacere di fronte a quel 60 per cento di favorevoli che campeggia nei sondaggi. L'imbarazzo è un sentimento soggettivo; a sinistra, invece, il picco di popolarità è considerato inspiegabile. Anche osservando da vicino l'azione dell'esecutivo e dei singoli ministri riesce difficile spiegare il perdurare della luna di miele. Difatti, a causa di quelle congiunture economiche sfortunate a cui Berlusconi e Tremonti sembrano condannati, la crescita è praticamente sottozero; l'inflazione ha rialzato la cresta; i consumi flettono; parti consistenti della società italiana avvertono il peso di un andamento economico sfavorevole. Sullo sfondo si intravede l'incubo del Ventinove. E allora? Allora è probabile che per il momento serva a poco giudicare il governo Berlusconi con le categorie tradizionali della politica e dell'economia. Occorre invece un approccio culturale, se non addirittura antropologico: il governo e i ministri più popolari sono riusciti, chissà se per intenzione esplicita o per un caso fortunato, a imporre un modello, una forma specifica di comunicazione. Anzi, un format. Come in un programma televisivo di successo, Renato Brunetta, Roberto Maroni, Mariastella Gelmini, e perfino la "new entry" Mara Carfagna, sono riusciti a trasmettere un contenuto secondo modalità standardizzate, di tipo essenzialmente mediatico-televisivo, e quindi a mettersi in comunicazione con il pubblico (ovvero lo stadio di implosione nella privacy a cui è stata consegnata l'opinione pubblica). Il maestro del format è ovviamente Berlusconi. È stato lui per primo a dare una cornice competitiva e spettacolare alla politica, separando gli italiani "della libertà" dai "comunisti", e quindi a declinare la gara elettorale come un giudizio di Dio fra due Italie separate e inconciliabili. Ma Berlusconi è stato in grado più che altro di dividere, mobilitando la propria parte, fanatizzando ideologicamente i pasdaran del berlusconismo e chiamando a raccolta gli elettori anche più tiepidi contro l'esercito del male, in cui il sostantivo "comunisti" riuniva amministratori, magistrati, sindacalisti, impiegati pubblici, politici fannulloni, insegnanti sessantottini. Ma in questo modo il consenso non poteva crescere oltre i limiti fisiologici della destra, oltre la sua geografia politica. Per superare il perimetro del voto conservatore occorreva un'invenzione culturale. La Lega, e in particolare Roberto Maroni, hanno aperto la strada, con le iniziative sulla sicurezza e le misure contro l'immigrazione irregolare: ma eravamo ancora nei pressi delle azioni classiche, in cui si individua un nemico vero o virtuale, e lo si etichetta esponendolo alla pubblica opinione, generando così processi dominati dalla configurazione classica del capro espiatorio. Lo straniero, l'altro, il nomade, identificato come una figura potenzialmente incline a crimini come il furto o lo stupro, capace di violenze inaudite sotto l'effetto della coca, senza rispetto nemmeno per i codici della criminalità autoctona tradizionale. Il passaggio successivo è stato formalizzato con metodi di rara efficacia da Brunetta, che lo ha pure teorizzato nelle numerose interviste concesse durante l'estate. Nello schema del ministro della pubblica amministrazione, la popolazione nazionale si divide in due parti ben individuate: da un lato, "sessanta milioni" di italiani per bene, contrapposti a un milione di farabutti, fannulloni, lavativi, buoni a niente, sabotatori. Dal lato dei fondamenti empirici, il modello descrittivo di Brunetta è irrilevante. Ma quanto a capacità di mobilitazione è formidabile. Il format del ministro è un perfetto produttore di consenso, perché colloca la stragrande maggioranza dei cittadini dalla parte del buon senso e della buona volontà, e consegna a una gogna ipotetica un imprecisato milione di italiani (questi sì "imbarazzanti", quindi licenziabili, punibili, penalizzabili dagli ukase ministeriali). Sarebbe superfluo dire che il format è impreciso, e non descrive nulla della società contemporanea, se non fosse che come modello proposto in pubblico ha successo. Anzi, un successo travolgente. Da un lato rassicura, dall'altro esorcizza. Rassicura i bravi cittadini, gli impiegati onesti, l'intera platea di chi auspica efficienza e rigore nei comportamenti pubblici; esorcizza il rischio di una società contagiata dagli imbroglioni, indifferente ai dettami etici, governata dai criteri di un familismo ancora e sempre amorale. Naturalmente, il format distorce la realtà nel momento stesso in cui fa entrare a forza le tessere in un mosaico predeterminato. Semplifica con forzature impressionanti, attribuisce responsabilità collettive di procedura alla disposizione individuale, identifica l'inefficienza come il prodotto della furbizia e della neghittosità individuale anziché alla cattiva organizzazione degli apparati. Non è L'isola dei famosi a essere cattiva in sé; sono un paio di protagonisti, su cui si può concentrare l'animosità degli altri. Ma il format è dannatamente efficace, perché permette a una maggioranza sociale dispersa, anonima, prima di riconoscersi, poi di autoassolversi (nessuno è colpevole, nella soap in cui tutti i cattivi, pochi, sono immediatamente riconoscibili), e infine a sostenere l'azione delle autorità contro questi imprecisati cattivi soggetti, a cui possono essere assegnate tutte le responsabilità. Non c'è un inventore certo del format. Si è creato per prove ed errori, per tentativi e cambiamenti successivi. Che nel pubblico ci sia una disposizione favorevole, ormai quasi naturale, è fuori dubbio. Basta partecipare a una presentazione dei libri di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo (La casta e il più recente La deriva) per rendersi conto che il pubblico si autointerpreta ogni volta come una moltitudine di bravi e onesti cittadini, stupefatti, e anzi angosciati, di fronte all'impazzimento dei meccanismi della politica, agli sprechi, alle piccole e grandi corruzioni delle strutture pubbliche. Il format è quindi infallibile perché sgrava la coscienza: c'è un'altra Italia, là sullo sfondo, a cui dare la colpa. Un'Italia fortunatamente minoritaria, insignificante anche numericamente rispetto ai sessanta milioni di italiani brava gente, i quali possono deprecare scuotendo la testa il residuo milione di cattivi soggetti. Il contenuto populista del format è fortissimo: in primo luogo perché inibisce qualsiasi distinguo. Sottilizzare è vietato: non vorrete stare dalla parte dei fannulloni, o dei corrotti. Attribuire la responsabilità dei disfunzionamenti a questioni di struttura e di imperfezione degli apparati è uno dei vizi della sinistra e del sindacato. Sono sciocchi giustificazionismi: bisogna licenziare gli assenteisti, mandare a domicilio le visite fiscali, colpire i fannulloni nel vivo dello stipendio, mettere in galera i corrotti e tenerceli. Ma più ancora che di populismo si tratta di demagogia allo stato puro: i progetti e i provvedimenti del ministro Gelmini sul voto in condotta, i grembiuli, il "maestro unico" implicano tutti l'idea di un "ritorno" a una condizione nostalgica, in cui l'autorità e l'ordine erano sanciti da rapporti sociali e codici culturali apparentemente immutabili (e purtroppo distrutti dal "nullismo" del Sessantotto, come ripete spesso Giulio Tremonti, ministro che dichiara di ispirarsi sinteticamente al motto "Dio, patria e famiglia"). Dovrebbe essere chiaro che non si esce a ritroso dalla modernità, e che gli anni Cinquanta non sono riproducibili per decreto se non, per l'appunto, nella realtà artificiale del format. Il revanscismo dei ministri del Pdl conduce a una fiction: nessuno dei nessi e nessuna delle contraddizioni della modernizzazione, nessuno dei processi descritti a suo tempo da Max Weber, viene affrontato dagli applauditi serial della destra. Eppure le semplificazioni, almeno per ora, generano consenso. Le scorciatoie mobilitano risorse affettive, emotive, sentimentali nella società. Rappresentano un antidoto al nichilismo, allo sradicamento morale e all'assenza di senso caratteristici dell'età contemporanea. Offrono soluzioni vicarie di fronte agli choc generati dalle scie vertiginose della globalizzazione. Perfino i poveri, infatti, nelle soap sono pochi, e risultano trattabili con espedienti come la social card, non con gli apparati "socialisti" dello stato sociale, come ha spiegato da sinistra Laura Pennacchi nel suo ultimo libro, La moralità del Welfare. Contro il neoliberismo populista, editore Donzelli, pagg. 260, euro 27). Il format offre soluzioni, ma in genere si tratta di soluzioni narrative. Cioè terapie che portano all'individuazione della causa, come se la causa fosse una sola, e la curano con un colpo di scena o un happy ending. Formidabile, per esempio, la trama allestita da Mara Carfagna sulla punizione on the road di prostitute e clienti: come se la realtà metropolitana fosse costituita da pochi devianti, dediti agli incontri sessuali nelle periferie, da dissuadere con le maniere forti. Mentre il numero stesso dei frequentatori dei viali, e la straordinaria varietà dell'offerta erotica, mostrano una realtà proliferante, in crescita continua, legata sia a scelte individuali sia a macrocircuiti illegali, sostanzialmente incontrollabili con i metodi di polizia. Cioè una realtà "sociale". Un mercato. Eppure il romanzetto rassicurante di pochi peccatori da colpire con la mano dura è irresistibile. È la tolleranza zero, o una sua imitazione. È il decisionismo che corregge funzionamenti complessi con misure di fantastica semplicità. È il format, amici telespettatori. (18 settembre 2008.

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Accuse postume all'Ulss <Quasi tutto già risolto> (sezione: Costi dei politici)

( da "Arena.it, L'" del 18-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

LEGNAGO. Le irregolarità rilevate dall'ispettorato delle finanze e le ricadute sull'attuale amministrazione Accuse postume all'Ulss "Quasi tutto già risolto" Alcune vicende archiviate altre sanate da tempo E in mezzo rilievi in verifica dalla Corte dei conti   Accuse postume di come è stata gestita la sanità locale. E se si pensa che riguardano, per lo più, l'amministrazione di Angelo Campedelli all'Ulss 21, il direttore generale morto, viene da considerarle un paradosso postumo. Molte cose sono, per altro, risapute, come i problemi relativi alle liste d'attesa o la vicenda giudiziaria, chiusa da tempo, con la Sopel, ditta dalla quale l'ospedale noleggiò un apparecchio per le radiografie o le lunghe vertenze tra il primario di Anatomopatologia e la direzione. Altre riguardano più specificatamente conti e appalti, tutti rendicontati, a suo tempo, in bilanci inviati in Regione e già licenziati. Eppure fu tutt'altro che paradossale la verifica amministrativa che l'ispettorato delle finanze condusse dal 6 al 20 settembre 2006, due anni fa quindi: quattordici giorni a spulciare carte degli anni passati impegnando i vertici dell'azienda sanitaria a rispondere alle esigenze di controllo dell'attività amministrativa e delle liste d'attesa, le prescrizioni dei medici convenzionali, le attribuzioni dirigenziali a medici e non, l'acquisto di beni e servizi, appalti, consulenze. Niente di diverso di quanto l'ispettorato ordinò in altre 12 aziende sanitarie venete. A tutte le accuse, punto per punto, l'azienda rispose poco dopo che arrivò la relazione dell'ispettore incaricato, con controdeduzioni. Ma non basta. Perché, comunque, anche se si tratta di questioni vecchie, superate, gli effetti, anche di immagine, si fanno sentire. Ne è convinta il direttore Daniela Carraro. "Partiamo dai conti, o dal preventivo 2005-2006 messo sotto accusa perché in ritardo. Fu concesso il visto di congruità, una volta presentato. O l'uso delle risorse provenienti dalla libera professione e la necessità di una contabilità separata. Precisi accordi regolano la libera professione, per altro continuamente mutati dal continuo mutare delle norme in materia: tra il 2000 e il 2007 ce ne sono stati innumerevoli. L'Ulss ha sempre verificato che gli introiti fossero sufficienti a pagare le spese generali, che la libera professione non danneggiasse l'azienda, ma fosse una risorsa. Si dice di un medico che esercitava anche fuori Ulss: lo poteva fare, allora. E ancora, si parla di indebite corrisponsioni di gettoni di presenza nelle commissioni. Ci siamo attenuti alla legge e sono stati tolti quando sono stati eliminati definitivamente. Insomma, come istituzione pubblica non possiamo muovere denaro senza giustificare il tutto alla Regione e prima ancora ai revisori dei conti, che spulciano ogni voce. Non c'è traccia di contestazioni o contenziosi per bilanci pregressi". Questo per quanto riguarda questioni contabili. Altri problemi sono stati rilevati, nel rapporto, nella mancata istituzione del centro unico di prenotazione, ad esempio "Il Cup c'è dal 2001. Non comprendiamo come possa non essere stato rilevato. Tra l'altro, il nostro centro di prenotazione è uno dei pochissimi che ha inserito anche le prenotazioni per la Radiologia". Accuse anche per quanto riguarda le lunghe liste d'attesa. "L'azienda non ha mai smesso di lavorare a questo obiettivo che però ha radici sistematiche profonde anche nell'attività dei medici di base e nelle stesse ondate di sensibilità della popolazione ad una malattia, che ingenerano corse ad esami specialistici. Questi alcuni aspetti. Per il resto la Regione ha marcato stretto le aziende con piani ai quali attenersi e da calare nelle singole realtà per incidere sui tempi d'attesa. Non è però un problema da poco e facilmente risolvibile, senza toccare la sensibilità del paziente come la libertà dei medici di base". Poi, ancora, si parla di due primari in Urologia. Questione vecchia e non indolore: l'Urologia di Bovolone chiuse e a Legnago coesistettero due responsabili. L'ispettorato parla di una "ingiustificata presenza" di un altro primario. "Ne avevano diritto entrambi. E il secondo ha coperto comunque un posto: che fare se l'ospedale in cui lavori chiude? Vieni licenziato? Per quanto riguarda tutti i rilievi sugli appalti, vorrei ricordate che tutte le procedure, sia degli appalti, che dei contratti, sono disciplinate dalla Regione. È vero che sono stati accentrate delle funzioni in alcuni uffici, ma ciò dovrebbe essere riconosciuto come maggiore efficenza e non come danno", risponde Carraro. D.A.  .

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ALLOGGI ATER (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 18-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Punti 21:Castello Katia.Punti 20:Nucibella Monica.Punti 19.50: Comunian Stefano.Punti 19:Giuriato Antonella.Punti 18.50:Zambon Bruno, Zanesco Guido Luigi.Punti 18:Pasello Giuliano, Andreello Cristina, Lanzoni Fabrizio, Mantovani Milvia, Hairizi Asmon.Punti 17.50:Tescaro Antonella, Negri Daniela, Marcucci Riccardina.Punti 17:Legnaro Teresa, Costanzo Lorenza, Cominato Lucia, Rossato Elsa, Palazzolo Maria Grazia, Cattozzo Laura, Baratella Osvaldo.Punti 16.50:Lombardo Giulietta, Bozzo Serena Emanuela, Pelà Donatella, Montoncello Cristiana, Zilio Alberto, Menon Gabriella, Dahbi Abdelmajid, Nassaro Renata, Marivo Mario, Malin Sandro.Punti 16:Onofri Pamela, Donatoni Raffaele, Condelli Luciano, Florea Nicoleta Felicia, Sigolo Antonella, Giuriato Lorenza, Covali Tatiana, Maldi Raffaele, Menon Eustacchia.Punti 15.50:Grasso Emanuela, Gomiero Maurizio, Ajuh Amity Chigozie, Cezza Marialuisa.Punti 15:Piombo Pietro, Balaz Rudolf, Ortega Chipe Norma Monserrate, Gheorgatos Afrodita, Raimondi Marina, Canato Franca, Cambio Michele, Princivalle Gaetano, Bravi Armando, Osti Maria Gabriella.Punti 14.50:Lombardo Benito, Schiorlin Emanuela, Mazzon Maria Teresa, Frigato Anna, Boschetto Claudio, Dionello Marisa, Bozzo Corrado, Malagugin Alessandra.Punti 14:Pasetto Fiorenza, Francescon Cristina, Di Marzo Loredana, Santi Lucia, Okolie Anthony, Salazar Armijos Martha Vanessa, Costantini Viviana, Sparapan Assunta Maria, Zanato Giulio Paolo, Bassan Luca, Guarnieri Luigi.Punti 13.50:Stefanescu Petronela, Cako Guxim, Cifuentes Bedoya Marcella, Davì Franca, Bulelyk Liliya, Chraiti M'Barek, Jebali Habib, Longo Ivana Pierina, Baja Beshire, Panella Carletto, Larionov Lilia, Pasqualin Debora Liliana, Angbo Odi, Contin Renzo, Buffa Antonino, Bellinello Luigi, Catapano Angelo, Major Iwonna.Punti 13:Cako Gazmend, Lideo Luca, Vanzan Silvia, Scarinzi Manuela Ricca, Ahmetovic Vinetu, Turolla Matteo, Baldon Federica, Marchi Laura, Malengo Mariacristina, Dafa Donika, Senina Natalya, Ndoj Nikoll, Calebotta Ivo, Ogie-Oriakhi Tina, Dushina Tamara, Gurghis Anjela, Albadoro Angela Loredana, Mandache Mirela Dana, Cattozzo Antonio, Tami Liliana Cecilia, Geltrudi Michela, Garavini Alberto, Franchin Rosa Marina, Bala Fatos, Salmaso Barbara, Franceschi Lorenza.Punti 12.50: Ercolani Armanda, Campaci Anna, Bellinello Alessandra, Sponton Gian Paolo, Asselgui Mohamed, Malengo Giulio.Punti 12:Castaldo Luciano, Igori Paul Iyare, Aggio Sonia, Mirri Gian Pietro, Bordon Maria Rosa, Sandalo Alex, Raule Mara, Zagato Franca, Malagugini Giovanni, Pasqualini Claudia, Ez Zahi Abdelaaziz, Boldrin Fabiana, Bellinello Maria Elisabetta, Agnaou Mohamed, Lazzarini Valentino.Punti 11.50:Tkach Mariya, Quaglio Sonia, Contarini Michela, Iaich Brahim, Rossin Ambra, Aguillon Tingzon Vilma II, Cestari Claudia, En Naciri El Hassan, Navaro Monica, Bamhaoud Houcine, Poli Maria Cristina, Frigati Lorella, Zanellato Antonio, Cappello Lorenzo.Punti 11:Brancalion Antonio, Pavan Vallì, Basco Samantha, Crepaldi Liliano, Kodra Shpresa, Arallambi Taulant, Kadija Zamir, Ousaid Ahmed, Barbierato Mirka, Viaro Serena, Fadlo Abdelali, Oushim Brahim, Alikhbari Elhaj, Trombin Silvano, Pavanello Galdino, Beltrame Claudia, De Giuli Vincenzo, Ahmati Ymer, Balogun Tajudeen Adesoji, Sebhat Seghid, Perosa Franca, Rossi Bruno.Punti 10.50:Pozzato Serena, Chiarioni Vincenzo, Nagornyak Lyudmyla, Capasso Veronica, Ayad Fatima, Zanca Amelia, Ibeh Peter, Penafiel Guevara Judith Del Rocio, Despida Corazon Ulan, Grazioso Aniello, Masato Michela, Tamburrelli Davide.Punti 10:Bianchini Luca, Rando Arianna, Zini Clementina, Diouf Babacar Sadikh, Balogun Abidemi, Ciocirlan Lidia, Ojekpe Celestina Esohe, Formaggio Cristina, Nnaji Mary Prisca, Secco Milena, Trevisan Silvestro, Btarni Brahim, Giacobbe Gino, Fida Tosun, Mantaci Gaspare, Busato Renata, Kolici Panajot, Coltro Fabrizio, Bertaglia Renzo.Punti 9.50:Buoso Giulietta, Calabrese Elvira Enrichetta, Alozie Christopher Uzoma, Turolla Carla, Andreotti Wanni, Nganyadi Oliver, Naglieri Antonio, Agoni Marco, Munaro Anna. Punti 9:Bondesan Francesca, Kharlamova Larissa Anatolievna, Campanati Graziano, Rossi Primo, Pavan Fabio, Biscaro Giuliana, Znidi Mohamed Salah, Balloni Giovanna, Bondesan Emanuela Samanta, Gennari Vladimiro, Mahouachi Habib, Nouhi Hafid, El Mabtouti Abdellah, Oladele Adeyanju Kolawole.Punti 8.50:Ghirardello Santina, Castaldello Vilma, Metalla Fatmir, Guezam Omar, Bouyslouhne El Mahfoud, Dushku Lulzim, Jalloul Massour, Ben Mohamed Abdelkader, Echote Lahsen, Vallese Michele, Ugwu Ikechukwu, Ferrari Adriano.Punti 8:Papuzzi Carolina, Macchion Fiammetta, Guarnieri Giorgio, Pillepich Vieri, Costa Andrea, Lazzarini Maria, Injaren Lahoucine, Chime Nnamdi Israel, Stoppa Maria, Khalifa Mohamed, Agourar Abdellah, Harit Ezzahir, Lavezzo Oreste, Zulato Gregori.Punti 7.50:Milan Maurizio, Necchio Franca, Naglieri Catia, Negri Lauretta, Caniato Mirco, Pasello Paola, Ferrari Enzo, Stocco Gianni, Moujane Mohamed, Borgonuovo Giuseppe, Pezzolato Marco, Tutone Vincenzo.Punti 7:Bedon Lorella, Mandia Giovanna, Baratella Giovanni, Ben Hammou Idir, Fabbietti Federica, Piva Veronica, Braga Simone, Nwankwo Ignatius, Szantai Cecilia , Jupa Dhimitraq, Siviero Giorgio, De Luca Gaetano, Fabris Antonio, Paio Camillo, Piras Riccardo, Ragona Luigia.Punti 6.50:Mone Arben, Pavlova Lidia, Chafaj Mohamed, Toso Pietro, Melnik Nadezda, Gulea Loreta, Altino De Araujo Jacomo, Smoqi Jetmir, Iwuoha Ignatius Chidiebere, Portesan Ada, Magrin Maurizio, Ferracin Ferdinando, Vallin Elisa.Punti 6:Benetti Natalina Stefania, Bettarello Vilma, Tema Artan, Casalicchio Anna, Cavazzini Sandro, Dalla Mutta Francesco, Okafor Anthony Chukwuemeka, Rayevska Natalya, Capasso Luisa, Grignolo Oliva, Gianesella Remo, Netesyuk Tetyana, Llajaj Kujtim, Gonta Dumitru, Nefafti Khalid, Fataj Ali, Giacobbe Antonia, Lahbib Mourad Ben Hassen, Isufi Zamir, Veronese Mayda, Wawrosz Marek, Gonta Ion, Pizzo Sara, Khoule Serigne Abdou Aziz, Lombardo Luciana, Azzalin Silvano.Punti 5.50:Prando Monica, Seno Sante, Pavarin Daniela, Dodon Alexandra , Rizzo Michela , Lavezzi Alberto, Osti Mauro, Dolcetto Marica, Rossi Fabio, Brizzante Giovanni. Punti 5:Montin Oriella, Bove Giuseppe, Girò Daniela, Bordon Giulia, Wojciechowska Iwona Dorota, Bianchini Federica, Bonafe' Raffaella, Facco Sandra, Borsetto Graziano, Mariotti Semplice, Mischiati Carla, Ndroqi Ardian, El Maniary Ahmed, Signorini Paolo, Martinelli Francesco, Stella Vincenzo, Franceschi Daniela, Foresti Diego.Punti 4.50: Goretaia Vera, Bonvento Pierino, Ferraresi Antonella, Djibovschi Maria, Plamadeala Vera, Fogato Sandra.Punti 4:De Martin Pinter Anselmo, Munerato Samuele, Chika Linda Nwemeh, Callegaro Graziano, Garavello Michele, Cama Sergio, Leahu Larisa, Facchin Monica, Haouari Abdeljelil, El Abboubi Mourad, Bodea Mariana, Breda Nicola, Ferlin Luca, Cocis Maria, Berami Lahbib, Tescaro Maria, Riva Annalù, Vecchiato Paolo, Baratto Andrea, Er Raoui Larbi, Cavallaretto Roberta, Visentin Marcello, Zouzaf Mohammed.Punti 3.50:Francescon Alessia, Sela Gezim, El Maniary El Kebir, Massaggia Laura, Gheorgatos Marina Cosette .Punti 3:Ridjic Brankica, Biolcati Silvia, Marchi Everalda, Mazzetto Michela, Ofielu Edith, Cherubin Tiziana, Sattin Fatima, Chiarato Nicola.Punti 2.50:Rossin Matteo, Moussaid Abdellah, Amessou Mohamed.Punti 2:Myrtaj Zyke, Pavanello Mario, Brancalion Carlo, Civiero Lorenzina.Punti 1.50:Venuto Giuseppe.Punti 1:Zelin Gabriele, Benati Rebecca, Cappato Elena, Salekh Sausan, Bissacco Pietro, Maggiolo Alessandra, Battistini Simone, Garavello Tullio, Vallese Francesco.Punti 0.50:Sacchetto Nerino, Giolo Ornella, Owie Maria, Aouzal Abdellah.Punti 0:Biscuolo Nicola, Chalouane Abbes, Loyola Gabilanes Mariana De Jesus, Aliu Arian, Menegotto Christian, Smoqi Armelin, Neodo Luigi, Chiriches Iulian, Echendu Chukwuemeka Henry, Bellefkih Hamid, Vasili Ylli, Masiero Ferruccio, Marini Antonietta.Reddito superiore:Felisatti Marino Pietro, Canesella Renzo, Garba Zainabu Talatu.Documentazione incompleta:Rencinai Flavia, Tesin Antonella, Sobraneschi Larisa.No requisiti:Dron Elena, Ouarga Abdessalam, Emrulai Iwona Ewa, Berisa Sejdi.Fuori termine:Sabri Omar, Masiero Erika, Munteanu Adriana, Campaci Nerina, Savella Vincenzo, Orsetti Paolo.Rinuncia:Cojocari Elena .

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Rosà Chiuso per il momento sul piano politico il caso OV (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 18-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

RosàChiuso per il momento sul piano politico il caso OV Orlandi a Rosà. Anche le minoranze hanno accettato in questa fase di soprassedere al dibattito consiliare. In una riunione della commissione ambiente si è preso atto che per adesso non ci sono gli elementi perchè il Comune intervenga - ha riferito il presidente del consiglio Antonio Vigo - e si è concordato che finchè la magistratura non chiarirà tutti gli elementi del problema non è molto utile che noi discutiamo su che cosa fare. Anche Lorenzo Signori (il primo dei firmatari per un dibattito pubblico sul problema, ndr), alla fine ha concordato di aspettare.Un effetto amministrativo politico comunque il caso Orlandi l'ha provocato. Ed è la necessità da parte degli amministratori rosatesi di un ritocco dello statuto e del regolamento comunale circa il funzionamento della conferenza dei capigruppo consiliari Sono state proprio le polemiche della fine di agosto tra Signori e Vigo sulla mancata convocazione del consiglio comunale a porre sul tavolo il problema. Quando ricevette la lettera di diniego della convocazione da parte di Vigo perché la richiesta non era formalmente corretta, Signori dichiarò: Ma perchè Vigo non ha convocato la conferenza dei capigruppo, come aveva promesso?.Pronta la risposta di Vigo: La convocazione io l'avevo fatta, ma si è presentato solo Dimitri Piotto. La richiesta sulla OV Orlandi verrà ripresa in una successiva conferenza dei capigruppo.A questo punto le forze politiche si sono accorte di come statuto e regolamento comunale siano molto vaghi su questo aspetto. Invece è opportuno dare la massima importanza a questa conferenza dei capigruppo consiliari - commenta Vigo -, dandole istituzionalità, con un gettone di presenza come negli altri organismi consiliari.C'è anche un altro motivo per cui si sente il bisogno di questa novità consiliare a Rosà: Ci siamo accorti che in alcuni commissioni, come in quella istituzionale, non sono presenti tutti i gruppi. Nel prossimo futuro dovremo modificare lo statuto. Sarà necessario convocare spesso i capigruppo.Capigruppo che a Rosà sono ben sette, nonostante si parli molto di semplificazione politica: quattro di maggioranza, Poggiana della Lega, Lando di Forza e continuità, Bizzotto di Uniti con la Lanzarin, Zen Gruppo autonomo; e tre dell'opposizione, Contessa di Forza Italia, Piotto di Liga Veneta Repubblica, Geremia di Impegno per Rosà.Silvano Bordignon.

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I delegati delle Municipalità non ricevono un soldo da (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 18-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

I delegati delle Municipalità non ricevono un soldo da gennaio. E il disagio, sia politico che pratico, comincia a farsi sentire. È il caso dell'esecutivo di Mestre Centro, che martedì sera, in presenza del prosindaco Michele Mognato, ha lasciato vuoti gli scranni e simbolicamente non ha votato la verifica degli equilibri di bilancio, in questi giorni all'ordine del giorno nei consigli dei vari ex quartieri. A prendere parola in via Palazzo è stata Marisa Gruarin (Pd), vicepresidente della Municipalità ma anche delegata alle Politiche sociali, che ha letto un documento a nome dei cinque colleghi "assessorini". La Finanziaria 2008 ha tagliato le indennità di funzione ai consiglieri comunali, ovvero il forfait mensile di 1600 euro lordi percepito a copertura delle spese per l'attività amministrativa. I consiglieri comunali, però, possono rifarsi con il gettone di presenza (una settantina di euro lordi) nelle commissioni o in consiglio. Lo stesso però non vale per i delegati municipali: da un lato da gennaio non percepiscono più l'indennità (calcolata come la metà di quella dei consiglieri comunali), dall'altro per regolamento non possono essere considerati membri delle commissioni e ricevere il gettone. Se si considera che sono i delegati a mantenere un costante rapporto con le associazioni, le scuole, i soggetti attivi nella sanità, nello sport, nelle attività culturali, gli esecutivi municipali stanno andando incontro a serie difficoltà. "Prendiamo le sole spese telefoniche ipotizza Gruarin noi delegati abbiamo un cellulare di servizio, ma può chiamare solo i telefoni fissi e i cellulari del Comune, il che significa che la maggior parte delle telefonate che riguardano la normale vita amministrativa sono a carico nostro". Ma il problema va oltre la contingenza pratica: "Oltre che su una soluzione tampone, come introdurre il gettone nelle riunioni di esecutivo, ci pare anche il caso che si apra anche una discussione su quella che sarà l'organizzazione futura del Comune, che ruolo e dimensione avranno le Municipalità rimarca Gruarin a noi pare che non sia un punto all'ordine del giorno dell'Amministrazione, invece il lavoro dei delegati è centrale negli ex quartieri, per questo abbiamo chiesto al prosindaco di farsi nostro portavoce". Preoccupazioni arrivano anche da Marghera: "Viene compromesso il lavoro dei delegati, fondamentale per il funzionamento della macchina municipale" dice il presidente Renato Panciera (PdRc). Stessa linea per Favaro, che ieri sera ha allegato una serie di osservazioni politiche alla votazione della modifica dello Statuto comunale che recepisce i cambiamenti introdotti dalla Finanziaria 2008. "La Finanziaria ha preteso di ridurre i costi della politica tramite un mossa che poco centra con questo, e che invece mette a repentaglio il funzionamento degli organi decentrati, che di questo passo potranno essere accessibili solo a pensionati" sottolinea il presidente Gabriele Scaramuzza (Pd). Scuote la testa anche Maria Teresa Dini (Verdi), presidente della Municipalità di Chrignago-Zelarino, e mette sul tavolo la dura realtà burocratica: "Il problema qui è trovare una soluzione percorribile legalmente, perché abbiamo davanti una Finanziaria che cancella le indennità, e dei delegati che non possono percepire gettoni".Giulia Da Lio.

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Verdini conferma Malossini: Rimani (sezione: Costi dei politici)

( da "Trentino" del 19-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Verdini conferma Malossini: "Rimani" Il coordinatore nazionale non sposta il trentino dal timone di Forza Italia TRENTO. Mario Malossini resterà al suo posto di coordinatore regionale di Forza Italia. Ad assicuragliero, con una telefonata di mezz'ora, è stato il coordinatore nazionale Denis Verdini. Evidentemente un finanziamento non registrato per la sua campagna elettorale non è stato considerato un peccato gravissimo dai leader romani del partito. Del resto Malossini non sarà in lizza il 26 ottobre e la sua posizione futura sarà vagliata a bocce ferme. Solo l'altro ieri, per altro, l'esponente azzurro si era detto tranquillo: "Questa mattina alle sei mi è sembrato di tornare indietro di 16 anni, ai tempi bui. Ma questa è una storia del tutto diversa. Io sono tranquillissimo". Mario Malossini cerca anche di sorridere al telefono per far capire come si senta estraneo all'inchiesta. La Procura ipotizza nei suoi confronti i reati di corruzione e illecito finanziamento ai partiti. Per accusa e Finanza avrebbe intascato un po' meno di 20 mila euro da Fabrizio Collini per la campagna elettorale delle ultime elezioni politiche alle quali a Malossini non ebbe fortuna. Il leader di Forza Italia, però, nega: "Non ne so niente". Dopo le traversie giudiziarie dei primi anni novanta, che si sono concluse con una condanna per ricettazione delle tangenti dell'A22, la storia che ritorna, Malossini aveva ripreso faticosamente la strada della politica. Adesso questa nuova tegola. Dal velo di riserbo steso dagli inquirenti sulle ipotesi accusatorie che lo riguardano trapela che avrebbe intascato soldi, un po' meno di ventimila euro, per pagare le spese della campagna elettorale per le politiche dello scorso 13 aprile. Le accuse di corruzione e finanziamento illecito ai partiti deriverebbero da quest'episodio. Per la corruzione, però, non basta aver intascato soldi occorre che i soldi vengano presi per un atto, contrario o conforme, al proprio ufficio. Malossini, come giudica le contestazioni che le vengono mosse? Non so nulla e nulla conosco. Sono certo di non aver fatto niente di illecito. So solo che sono venuti a casa i finanzieri alle 7.

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Il Pd si tassa per Fojadelli (sezione: Costi dei politici)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 19-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

DEVOLUTI I GETTONI Il Pd si tassa per Fojadelli Per la benzina 1000 € al mese. Parte una sottoscrizione Almeno 840 euro al mese per comprare la benzina che serve ai magistrati del tribunale di Treviso. Per ogni mese dell'anno fino alla fine del mandato a palazzo dei Trecento. Una somma minima, destinata facilmente a salire se alla presenze in consiglio comunale si incroceranno anche quelle nelle varie commissioni. Insomma, si arriverà ad oltre mille euro al mese, tutti soldi messi a disposizione dai consiglieri comunali e provinciali del partito democratico per far fronte all'emergenze-benzina della Procura di Treviso. E a questi soldi si potranno aggiungere quelli dei trevigiani che vorranno dare un contributo alla causa depositando anche un solo euro nel libretto postale che verrà presto aperto dal Pd. Ieri in conferenza stampa gli esponenti del Pd di palazzo dei Trecento sono scesi in campo al fianco del procuratore capo di Treviso Antonio Fojadelli, che nei giorni scorsi è tornato a denunciare la scandalosa situazione in cui è costretta a lavorare la Procura, tra personale sotto organico, mancanza di risorse e perfino di benzina. Fojadelli ha annunciato che in prima battuta pagherà di tasca sua. Ma ora può contare sulla solidarietà, concreta, del Pd di palazzo dei Trecento e di via Battisti: una dozzina di consiglieri che consegneranno alla Procura di Treviso i gettoni legati alla presenza in consigli e commissioni: 90 euro lordi per seduta, pari a circa 70 euro netti. Da qui fino a fine mandato, i consiglieri del Pd andranno quindi gratis in consiglio e in commissione. Ed è in programma pure un gesto simbolico, dopo che la prossima settimana si terrà un incontro con Fojadelli: il Pd andrà in procura con una tanica di benzina, per consegnarla direttamente ai magistrati. Lo hanno annunciato ieri il capogrupo del Pd Roberto Grigoletto insieme ai consiglieri Tonella, Zuliani, Caldato e Tocchetto. "Un piccolo gesto, il nostro - dice Grigoletto - eppure concreto a fronte dell'indifferenza del centrodestra per la situazione in cui versa la Procura. Nemmeno parlamentari trevigiani e ministri come Sacconi si sono mai spesi per la Procura. Noi sì, e infatti con l'onorevole Rubinato e il ministro ombra Tenaglia cercheremo di sensibilizzare il ministro della Giustizia Alfano. Forse andremo a Roma di persona, per cercare di portare più contributi alla Procura. E' inutile portare l'esercito in strada se poi si taglia sulla giustizia. (Alessandro Zago).

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Consiglieri senza macchia (sezione: Costi dei politici)

( da "Italia Oggi (Enti Locali)" del 19-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

ItaliaOggi     ItaliaOggi  - Osservatorio Viminale Numero 223, pag. 23 del 19/9/2008 Autore: Visualizza la pagina in PDF       A norma del Testo unico la somma deve essere liquida ed esigibile Consiglieri senza macchia Incompatibile chi ha debiti verso il comune Un amministratore comunale destinatario di una ordinanza di demolizione di lavori edili effettuati, avverso la quale ha presentato ricorso successivamente rinunciandovi, verte in una situazione di incompatibilità? L'art. 63, comma 1, n. 6 del decreto legislativo n. 26712000 prevede in tema di incompatibilità, che non può ricoprire la carica di consigliere comunale, colui che, avendo un debito liquido ed esigibile, rispettivamente verso il comune, è stato legalmente messo in mora. Nel caso del quesito in esame, non sembra sussistere alcun debito liquido ed esigibile del consigliere nei confronti dell'ente e, conseguentemente, nemmeno l'evidenziata incompatibilità, atteso che, sussisterebbe solo una mancata ottemperanza all'ordinanza di demolizione dei lavori. Occorre invero considerare che i concetti di liquidità ed esigibilità, di cui al sopracitato art. 63, comma 1, n. 6. esprimono l'uno la certezza del debito e del suo ammontare, l'altro che lo stesso debito non sia soggetto a termini o condizioni e, quindi, la disponibilità immediata del denaro. Conseguentemente la evidenziata ipotesi di incompatibilità che si potrebbe concretizzare nel caso di mancata ottemperanza all'obbligo di demolizione e dell'eventuale ulteriore inadempimento all'obbligo di pagare le spese per la demolizione eseguita dal comune. al momento non è configurabile. In ordine poi l'ulteriore questione di presunta illegittimità degli atti posti in essere dal consigliere nel periodo di sussistenza della causa di incompatibilità per lite pendente e fino alla rimozione della stessa con la rinuncia agli ani del giudizio, è da ritenere che la questione vada esaminata con riferimento al principio generale di conservazione degli atti amministrativi sulla base del quale, anche al fine di assicurare la certezza dei rapporti giuridici, gli stessi, una volta assunto il carattere della definitività sono pienamente efficaci e non più soggetti ad impugnazione. Al riguardo si ritiene di poter richiamare l'art. 36 del rd 26 giugno 1924, n. 1054 ove è previsto che i provvedimenti amministrativi possono essere impugnati entro il termine di decadenza di 60 giorni dalla loro notificazione. Decorso tale termine, sulla base degli evidenziati principi generali il provvedimento amministrativo assume il carattere della definitività e lo stesso non è più soggetto a impugnazione salva la facoltà ai sensi dell'art. 21-nonies della legge n. 241/90 di disporre, l'annullamento d'ufficio del provvedimento amministrativo illegittimo, entro un termine ragionevole dalla sua emanazione -come anche sancito con una recente pronuncia in data 20 giugno 2008, n. 6978 dal Tar Lazio, qualora ricorrano ragioni di pubblico interesse e tenuto conto degli interessi delle parti coinvolte. INDENNITà DI FUNZIONE è cumulabile l'indennità di funzione percepita dal sindaco, in qualità di amministratore locale, con l'indennità al medesimo spettante in qualità di parlamentare, a seguito dell'elezione al senato della repubblica? L'art. 83 del Testo unico, prima della riscrittura operata dall'art. 2, comma 26, della Finanziaria 2008, stabiliva che "i parlamentari nazionali o europei, nonché i consiglieri regionali, possono percepire solo i gettoni di presenza previsti dal presente capo". Il nuovo art. 83, al comma 1, recita invece: "I parlamentari nazionali o europei, nonché i consiglieri regionali non possono percepire i gettoni di presenza previsti dal presente capo". L'attuale formulazione dell'art. 83, vietando la percezione dei soli gettoni di presenza per lo svolgimento delle cariche elettive locali ai parlamentari e ai consiglieri regionali, lascia spazio, sulla base della sola interpretazione testuale, alla tesi della cumulabilità dell'indennità di amministratore locale con quella di parlamentare. Invero la citata disposizione va letta e interpretata congiuntamente a quelle altre introdotte dalla Finanziaria 2008 con l'obiettivo dichiarato del contenimento dei cosiddetti "costi della politica". In generale, quindi, la ratio legis che ha ispirato l'intervento del legislatore sulla parte del Tuoel dedicata allo status degli amministratori non sembra poter far propendere per interpretazioni che, basandosi su di un dato testuale non armonico rispetto al sistema normativa, determini effetti contrari a quelli attesi con la manovra finanziaria. Ciò premesso, è da ritenere, nel caso di specie, sia da preferire una interpretazione finalistica della norma de quo, non potendo accedere a una tesi che comporti maggiori oneri per gli enti locali rispetto alla disciplina previgente. Non si ritiene, in sostanza, applicabile il cumulo delle indennità di amministratore locale con quella di parlamentare Si segnala, infine, che la possibilità di cumulo in questione è stata esclusa in una recente pronuncia della Corte dei conti, sezione regionale di controllo per la Lombardia (adunanza del 16 aprile 2008) pur se attraverso un diverso percorso argomentativo.

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Albo dei politici onesti il progetto partirà dal fvg (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 19-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Missione in regione per la neo-segretaria dei pannelliani: da lì lanceremo l'anagrafe "Albo dei politici onesti" Il progetto partirà dal Fvg RADICALI UDINE. Ennesima campagna dei Radicali per promuovere la trasparenza nei rapporti tra eletti ed elettori. Questa volta, il partito di Pannella propone l'istituzione dell'Anagrafe pubblica degli eletti, tra deputati, senatori, consiglieri regionali, provinciali, comunali e loro entourage. "Conoscere l'operato degli eletti è un diritto dei cittadini", spiega il segretario dei Radicali Antonella Casu, che sulla questione ha investito molto del suo progetto politico. L'iniziativa è stata presentata ieri a Roma dalla Casu e da Emma Bonino. L'obiettivo è quello di pubblicare su internet garantendo una facile accessibilità alle informazioni, il quadro delle presenze ai lavori e i voti espressi sugli atti adottati dall'istituzione a cui l'eletto appartiene. "Molte delle istituzioni - continua la Casu - pubblicano già sui propri siti internet le presenze e altri documenti. Ma noi vogliamo la fruizione sia semplificata". La nuova battaglia radicale si concentra anche sulla volontà di estendere il controllo anche lontano da Roma. Non tenere d'occhio solo gli eletti romani, dunque, ma anche i consigli degli oltre 8000 comuni italiani e delle regioni. Per questo, ai primi di settembre, dalla sede romana dei Radicali sono partiti migliaia di fax rivolti ai presidente delle aule consiliari e regionali. "Inizieremo - racconta - anche una raccolta firme per una delibera di iniziativa popolare". Anche in questo caso, l'azione dei Radicali punta dunque a suggerire una strada agli amministratori pubblici. La risposta? "Ci sono segnali positivi - commenta la Casu - anche se è davvero presto per fare un quadro. Sia a livello geografico che nell'arco politico - continua - stiamo raccogliendo una disponibilità trasversale". Costi della politica, trasparenza e questioni similari erano state al centro del dibattito politico e mediatico supportati dal ciclone de "La Casta", il best seller della coppia Rizzo-Stella. Proprio nelle ultime settimane alcuni articoli apparsi sulla stampa hanno sottolineato come "la casta sia sparita", nonostante gli sprechi permangano. Anche l'Anagrafe pubblica, dunque, combatte la casta? "Vogliamo andare oltre alle campagne strumentalizzate - risponde il segretario radicale - questo è uno strumento che può consentire la trasparenza di tutto ciò che avviene. Con questo sistema potremo evitare ferite al patrimonio pubblico e illegalità". Il progetto sarà presentato in ogni regione. Per il Friuli Venezia Giulia la tappa è prevista sabato prossimo. Beniamino Pagliaro.

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Via le Province, l'occasione persa dal federalismo (sezione: Costi dei politici)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 19-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2008-09-19 - pag: 18 autore: CRITICAMENTE ... Via le Province, l'occasione persa dal federalismo C omunque si giudichi il federalismo che verrà, un risultato pare acquisito: le Province ce l'hanno fatta anche stavolta.Non capisco perché pure il centro- destra abbia sprecato questa storica occasione per razionalizzare i livelli di governo del territorio e per rispondere alle attese sulla riduzione dei costi della politica. Dinanzi all'ondata di polemiche dei mesi passati, che hanno alimentato anche pericolose ondate qua-lunquiste, la politica ha infatti risposto o facendo finta di niente o ricorrendo a qualche misura demagogica, come il "ticket" per le barberie del Parlamento. Una risposta effettiva e decisamente sistemica sarebbe stata piuttosto rappresentata dall'abrogazione delle Province e dalla drastica riduzione del ceto politico-burocratico che esse esprimono. Lo conferma uno studio dell'Istituto Bruno Leoni di imminente pubblicazione ( L'abolizione delle Province, a cura di Silvio Boccalatte, Rubbettino Leonardo Facco, introdotto da Gianfranco Fabi) che, fra l'altro, esamina in profondità il tema dei costi di questa istituzione: in totale, illustra Andrea Giuricin, le 107 Province costano 16 miliardi ogni anno. Il costo della politica vero e proprio, calcolando cioè esclusivamente le remunerazioni degli oltre 4mila rappresentanti eletti, supera i 115 milioni. Tra il 2000 e il 2005, continua lo studio, le Province hanno accresciuto le spese del 65%, destinando gran parte delle uscite (quasi 8,5 miliardi) alle spese correnti. Sono aumentate (soprattutto per la competenza acquisita sulla gestione delle strade già dell'Anas) anche le spese per il rimborso dei prestiti, passate da 350 milioni a 1,1 miliardi. Le spese aumentano più delle entrate (nelle quali peraltro assumono un peso crescente trasferimenti regionali e accensioni di prestiti). E s'indirizzano soprattutto verso la gestione corrente, che rappresenta la quota maggiore (seguita da gestione del territorio, istruzione e sviluppo economico) e che è aumentata di oltre il 50% nei cinque anni considerati. Lievita anche l'incidenza, soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno, delle spese per il personale. Ne derivano prospettive finanziarie fortemente ingessate, perché vincolate soprattutto al pagamento degli stipendi e ai rimborsi dei mutui (a tassi ora crescenti). Lo studio dell'Istituto Leoni considera anche la recente esperienza dell'istituzione, in Sardegna, di quattro nuove Province nelle quali, peraltro, si è distribuito un numero esiguo di Comuni, appena 100: contrariamente ad attese e promesse, le nuove Province non hanno affatto comportato una riduzione del costo di quelle esistenti e ampu-tate, che anzi è aumentato ("L'istituzione di una nuova Provincia ha comportato la moltiplicazione delle spese, invece che una loro diminuzione ").Il che dovrebbe imporre prudenza nell'invocare e approvare l'istituzione di nuove Province (finora ne sono state proposte 27). Naturalmente, le Province non mancheranno di vantare i propri meriti che le rendono indispensabili: ma la riflessione sul loro futuro non deve risultare una guerra di religione (del resto già persa, a quanto pare). Si tratterebbe di esaminare criticamente le funzioni, e il rapporto costo-benefici, di questa istituzione (a questo riguardo, il libro offre interessanti confronti con grandi Paesi europei); e valutare se l'eventuale contrazione dei livelli di governo non possa rendere più corto e quindi più trasparente (oltre che più conveniente) il rapporto tra elettori e politica. salvatore.carrubba@ilsole24ore.com I COSTI Le uscite sono in forte crescita e in gran parte destinate alla spesa corrente di Salvatore Carrubba.

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"Attacca invece di scusarsi" (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Adriatico" del 19-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Mandolesi sul sindaco "Attacca invece di scusarsi" MONTE URANO - Si alzano i toni del confronto tra il sindaco Giacinti e l'opposizione. Il sindaco, invitato all'adempimento di precisi obblighi di legge, grida alla campagna elettorale. Chiunque, di fronte alla denuncia di comportamenti a dir poco scarsamente corretti, si sarebbe scusato per il disguido (non lo ha fatto nemmeno durante la seduta consiliare del 9 settembre scorso) ed avrebbe provveduto a corrispondere quanto di competenza agli aventi diritto tuona Roberta Mandolesi. Già, chiunque, fuorché il sindaco che continua ad invocare la carenza di personale per le liquidazioni altrui, ma non per le proprie. Eppure le presenze dei consiglieri sono state pubblicate di recente sulla stampa e francamente non credo che sia tanto impegnativo eseguire una moltiplicazione! Non si capisce peraltro in quale fantomatico provvedimento il sindaco abbia letto la cadenza temporale mensile dei pagamenti di assessori e primo cittadino e a discrezione del sindaco di turno per i consiglieri, nonostante la tolleranza fino ad oggi manifestata dagli interessati. Ciò che più mi stupisce di Giacinti non è l'arroganza politica, a cui siamo abituati ma non rassegnati, bensì lo strano concetto di democrazia che dimostra di avere. Per dovere di cronaca preciso che, ad oggi, non mi è pervenuta comunicazione alcuna di avvenuta emissione di mandati di pagamento dei gettoni spettanti per il 2007 e 2008 e quindi Giacinti farebbe proprio bene prima a fare - in adempimento di obblighi di legge- e poi a parlare. Mi auguro comunque che grazie all'interessamento della Prefettura, la vicenda possa chiudersi al più presto conclude la Mandolesi. MAS.VI.,.

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Sarà Pinzani a dirigere il match del "Rigamonti" (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Adriatico" del 19-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

ASCOLI - Riccardo Pinzani di Empoli è l'arbitro di Brescia-Ascoli. Sarà coadiuvato da Paolo Bernardoni di Modena e Marco Barbirati di Ferrara. Quarto uomo Emilio Ostinelli di Como. Il fischietto toscano ha diretto l'Ascoli in due occasioni nella passata stagione: nella sconfitta per 2-1 a Pisa (8 ) e nel successo per 1-0 sul Vicenza (6 di ritorno). Ha incrociato il Brescia l'anno scorso nello 0-0 di Frosinone (20 ). Pinzani ha diretto 17 partite in cadetteria, con 10 successi delle squadre di casa; 7 pareggi, tra cui lo 0-0 tra Cittadella e Salernitana del 7 settembre scorso, ed una vittoria esterna. Due i gettoni in serie A con altrettanti pareggi; 67 le presenze in Lega Pro (26-28-13). P.S.,.

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"La salvezza dovrà passare al Del Conero" (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Adriatico" del 19-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Parla vanigli "La salvezza dovrà passare al Del Conero" ANCONA - Si avvicina l'ora del debutto per Richard Vanigli. Le indicazioni tratte dagli allenamenti settimanali dell'Ancona portano a credere che il trentasettenne difensore forlivese, grande intenditore della B con 216 presenze tra i cadetti (oltre a 53 gettoni in A e 173 in C) verrà impiegato dal primo minuto nel match di domani col Piacenza. Il diretto interessato, ovvio, non conferma, ma ammette che la sua condizione è sensibilmente migliorata nell'arco delle ultime due settimane. Complice la prova opaca della retroguardia, che a Parma si è fatta infilare quattro volte, il suo esordio in campionato con la maglia numero 15 dell'Ancona sembra davvero imminente. - Vanigli, pronto per tornare in campo? "Sì. Mi sento meglio, ho lavorato molto da quando mi sono aggregato a questo gruppo. Ho svolto una preparazione specifica, le gambe sono calde. Non so ancora se il mister sia intenzionato a farmi giocare, ma considerando che ci sono due gare ravvicinate, prima col Piacenza, martedì prossimo col Brescia, un turn-over sarebbe anche comprensibile. Se così fosse, mi auguro di ricevere risposte incoraggianti dal campo. Finché non giochi, non sai se hai i famigerati novanta minuti nelle gambe. Ma le sensazioni sono positive". - Un giocatore esperto come lei, saprà spiegare le ragioni delle difficoltà difensive che attanagliano l'Ancona. "Io sostengo che la difesa ha le sue responsabilità, specie quando si tratta di errori individuali, ma non va processata perché le difficoltà coinvolgono un po' tutti i reparti. Per me si tratta di una questione soprattutto tattica: vanno migliorati certi movimenti, ci vuole maggiore aggressività sul portatore di palla, bisogna concedere meno giocate agli avversari. Insomma, dobbiamo imparare ad essere più cattivi perché ogni minimo errore, lo abbiamo visto, può costare caro". - Col Piacenza non si può parlare di vittoria obbligata, ma è certo che la tifoseria si aspetta i primi tre punti... "Ce ne rendiamo conto, ma lo spogliatoio sta vivendo l'attesa con la giusta tranquillità. Siamo consapevoli di poter e dover centrare la vittoria. Siamo noi i primi a volerlo. Ma questo non deve diventare un assillo, sarebbe controproducente. E' chiaro, facendo pochi punti alla volta il traguardo della salvezza rischia di allontanarsi. E' ora di cominciare ad acquisire una certa concretezza, anche perché il nostro obiettivo va costruito soprattutto nelle gare casalinghe. Ora ce ne aspettano due di fila, speriamo di ottenere il massimo risultato". - Monaco pretende una crescita sul piano della condizione, del gioco e dell'autostima: che ne pensa? "Ha ragione. Questa è una squadra giovane, ha bisogno di maturare anche dal punto di vista della convinzione. Ma io credo che l'autostima possa crescere con l'arrivo dei primi risultati positivi. Ecco perché una vittoria sarebbe importantissima anche per sviluppare fiducia in noi stessi, oltre che per la classifica". STEFANO RISPOLI,.

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I consiglieri comunali e provinciali del Pd devolveranno i (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 19-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

I consiglieri comunali e provinciali del Pd devolveranno i loro gettoni di presenza in consiglio e nelle varie commissioni alla Procura che - esaurito il budget ministeriale annuale per il carburante - si ritrova praticamente a piedi. Assieme al primo versamento i consiglieri i porteranno al procuratore capo Antonio Fojadelli una tanica di benzina. Ma il Pd sta studiano anche la possibilità di aprire un conto corrente o un libretto postale dove qualunque cittadino potrà dare il proprio contributo.Considerando che il gettone di presenza ammonta a 70 euro lordi e che tra consiglio comunale e provinciale il Pd conta 12 consiglieri, per la Procura si tratterebbe di una base di 840 euro circa al mese contando solo un consiglio comunale e uno provinciale, a cui andrebbero aggiunti i gettoni delle commissioni. La cifra finale potrebbe aggirarsi sui mille euro mensili."La nostra è un'azione simbolica - spiegano al Pd -. Nel frattempo la nostra parlamentare Rubinato ha immediatamente presentato un'interrogazione urgente ai ministri della Giustizia e dell'Interno"Gasparina pagina III.

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Il ministro ombra dei Democratici invitato a Treviso: <Il tribunale è anche carente di organici> (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 19-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Il ministro ombra dei Democratici invitato a Treviso: "Il tribunale è anche carente di organici" I consiglieri comunali e provinciali del Partito democratico devolveranno i loro gettoni di presenza in consiglio e nelle varie commissioni alla Procura di Treviso, che - esaurito il budget ministeriale annuale per il carburante - si ritrova praticamente a piedi. Assieme al primo versamento i consiglieri democratici porteranno al procuratore capo Antonio Fojadelli una tanica di benzina. Il Pd sta studiano anche la possibilità di aprire un conto corrente o un libretto postale dove qualunque cittadino lo desidererà potrà dare il proprio piccolo contributo.Considerando che il gettone di presenza ammonta a 70 euro lordi e che tra consiglio comunale e provinciale il Pd conta 12 consiglieri, per la Procura si tratterebbe di una base di 840 euro circa al mese contando solo un consiglio comunale e uno provinciale, a cui andrebbero aggiunti i gettoni delle commissioni. La cifra finale potrebbe aggirarsi sui mille euro mensili."La nostra è un'azione simbolica, che vuole essere di stimolo - ha dichiarato il capogruppo Roberto Grigoletto -. Oltre a questo ci siamo attivati con il nostro rappresentante in parlamento, l'onorevole Simonetta Rubinato". "La Rubinato ha immediatamente presentato un'interrogazione urgente ai ministri della Giustizia e dell'Interno (sottoscritta anche dall'onorevole Massimo Calearo Ciman, ndr) sulla situazione finanziaria del Palazzo di giustizia di Treviso - ha spiegato Antonella Tocchetto -. Abbiamo preso contatto anche col ministro ombra del Pd Lanfranco Tenaglia. Assieme alla Rubinato verrà a Treviso la settimana prossima per incontrare il procuratore Fojadelli e ha già assicurato che si attiverà con il ministro della Giustizia Angelino Alfano".Da Roma la Rubinato non ha risparmiato critiche all'esecutivo: "A cosa serve schierare l'esercito se poi le procure e le questure rimangono senza benzina? Se i ministri Alfano e Maroni non si attiveranno per ripristinare subito i fondi minimi per garantire l'operatività della procura e della questura di Treviso rischieremo di arrivare al paradosso che, accanto all'esercito in tuta mimetica nelle strade e nelle piazze delle nostre città, il personale della procura e le volanti della polizia dovranno muoversi sui mezzi pubblici"."Il tribunale funziona male anche perché è sotto organico - ribadisce la Tocchetto -. A questo si aggiunga la carenza di fondi per le spese minime per il funzionamento, come le fotocopie e i fogli di protocollo, ormai scomparsi tanto che gli avvocati devono portarseli, altrimenti non sarebbe possibile verbalizzare le cause". "I trevigiani potrebbero contribuire anche solo con un euro - ha suggerito Giancarlo Zuliani -. Non servirebbe molto di più".Marco Gasparin.

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Il Comune trova il modo di pagare i Delegati (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 19-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

MUNICIPALITÀ Si permetterà agli "assessorini" di partecipare alle Commissioni per 35 euro lordi Il Comune trova il modo di pagare i Delegati La delibera va in Giunta oggi. E "tacona" lo strappo dei delegati delle Municipalità, senza stipendio da mesi. Il consigliere per le Municipalità Ivano Berto assieme all'assessore al Bilancio Michele Mognato ha trovato la "quadra". Che è questa: gli assessorini delle Municipalità parteciperanno alle Commissioni consiliari di Municipalità. E quindi potranno incassare il gettone di presenza che è di 35 euro lordi a seduta. Sarà dura in questo modo arrivare alla cifra di 600 euro che più o meno prendevano prima, ma è sempre meglio di niente. Il peso di questa delibera sulle casse comunali è assolutamente nullo se si pensa che tutte le Municipalità messe assieme - spiega Ivano Berto - dovrebbero venire a costare 5 mila euro. E Michele Mognato aggiunge che i tagli non sono stati decisi dal Comune, ma sono contenuti nella Finanziaria del Governo. Semmai il Comune ha trovato il modo di restituire in parte quel che è stato tolto. Certo, resta il problema, perchè le Municipalità non solo vivono una crisi di identità, ma sono anche alle prese con veri e propri problemi di risorse. Vuol dire che il decentramento è stato fatto con i fichi secchi e adesso si arriva al dunque. E, per cominciare, si tratta di vedere se i Delegati delle Municipalità accetteranno questo piatto di lenticchie che viene loro offerto per lavorare dalla mattina alla sera.

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Stop alla dieta forzata: rifioriscono gli stipendi di sindaco e assessori (sezione: Costi dei politici)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 19-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Provincia di Sassari Pagina 7043 Sassari. Buste paga più pesanti Stop alla dieta forzata: rifioriscono gli stipendi di sindaco e assessori Sassari.. Buste paga più pesanti --> Stop unanime alla dieta del dieci per cento: dopo due anni passati a stecchetto la busta paga della Giunta comunale di Sassari ritorna a essere pesante. Sindaco e assessori hanno aggiustato in silenzio il tiro sui propri compensi; hanno annullato il taglio del dieci per cento imposto dalla Finanziaria 2006 e si sono ripresi il maltolto, intascando anche gli arretrati. Trattamento di favore riservato anche al presidente del Consiglio comunale. Tutto perfettamente legale e tutto come da indicazioni ministeriali, che all'inizio dell'anno hanno spiegato: la sforbiciata dolorosa della finanziaria si può annullare e gli amministratori possono incassare anche gli arretrati. Le amministrazioni locali sono state messe davanti a un bivio: continuare sulla strada del risparmio o imboccare la via degli stipendi rotondi. A Palazzo Ducale il libero arbitrio non ha avuto tentennamenti: colpo di spugna sul taglio del dieci per cento alle indennità agli amministratori e biglietto di ritorno per gli arretrati. Il risultato pratico si vede nel riequilibrio di bilancio, approdato ieri alla commissione Finanze del Comune. Fra le voci spese da ritoccare figurano due righe: indennità sindaco e assessori (121mila euro in aggiunta), e indennità indirizzate al presidente del Consiglio (9mila e 700 euro in più). Rispetto alle previsioni di bilancio il costo della Giunta passa quindi 536mila e 600 euro, a 657mila e 600euro. La spesa per il compenso del presidente del Consiglio passa invece dai 41 mila e 400 euro a 51mila e 100. Prima che a Palazzo Ducale decidessero di mettere fine alla dieta, il primo cittadino Gianfranco Ganau riceveva ogni mese circa quattromila e ottocento euro lordi, mente ognuno dei suoi dodici assessori incassava duemila e cento euro netti. Ora quelle cifre sono tutte maggiorate del dieci per cento. Ma ancora per poco. La prossima legge finanziaria potrebbe arrivare come un machete sulle indennità degli amministratori locali. Uno dei tanti emendamenti recita infatti, "A decorrere dal primo gennaio 2009 le indennità di funzione ed i gettoni di presenza sono rideterminati con una riduzione del 20 per cento rispetto all'ammontare risultante alla data del 30 giugno 2008". Tempi duri per le Giunte. Nel frattempo quello che può rientrare rientra. VINCENZO GAROFALO.

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Al via il concorso per emergenti "Sottosuoni" apre alla Penisola (sezione: Costi dei politici)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 19-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Spettacoli Estate Pagina 11005 Musica Al via il concorso per emergenti "Sottosuoni" apre alla Penisola Musica --> Non manca all'appuntamento da quattordici anni. Ma per il 2008 ha una novità: "Sottosuoni" è diventato nazionale. Il tradizionale concorso musicale per band emergenti, per la prima volta nella storia del format, apre il palcoscenico anche alle band di oltre Tirreno. E questo perché "negli ultimi anni ci sono arrivate richieste di iscrizione anche dal resto dell'Italia", spiega Davide Catinari, ideatore e organizzatore della manifestazione: "Il concorso si è fatto conoscere attraverso Internet e le rassegne che l'hanno ospitato in giro per la Penisola". Culla per quasi quattrocento gruppi sardi che si sono avvicendati sui palchi del contest, "Sottosuoni" è aperto a gruppi e solisti. Sono ammessi tutti i generi musicali a eccezione della classica, dell'etnica, del folk e della musica leggera. Per iscriversi basta inviare, per posta o via mail, un file mp3 di un proprio brano originale (non sono ammesse cover) e una scheda con tutti i dati della formazione. Perché sia valida è necessario effettuare un versamento per spese di segreteria di 30 euro. Scadenza delle iscrizioni il 27 settembre. È compresa anche la registrazione automatica a Musikarel, l'ufficio della musica del Comune di Cagliari. Il concorso prevede due fasi: la prima con la selezione dei musicisti da parte di una giuria tecnica di esperti, attraverso l'ascolto dei brani in mp3, e la seconda con l'esibizione delle band sul palco. Il vincitore riceverà come premio l'ammissione al "Karel music expò" 2009, con copertura totale dei costi e un gettone presenza. Per informazioni www. voxday.com. STEFANO CORTIS.

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Con Gilda e le altre i sogni viaggiano veloci (sezione: Costi dei politici)

( da "Stampa, La" del 19-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

A TORINO ESPOSIZIONI DA OGGI AL 22 NOVEMBRE 54 VETTURE IN MOSTRA Con Gilda e le altre i sogni viaggiano veloci [FIRMA]RENATO RIZZO Il primo veicolo utilizzato dall'uomo è stato il sogno: riflesso d'un desiderio capace di portare lontano, oltre il reale, sino a raggiungere i paesaggi incantati dello spirito o, più semplicemente, in grado di farci immaginare una realtà più appagante. Nel nostro mondo che ama la velocità e la tecnologia e il bello ci sono sogni che hanno le forme di un'auto: oggetti d'arte che sanno raggiungere la forza del simbolo e della metafora. Torino Esposizioni è, da oggi al 22 novembre, sfavillante vetrina di 54 vetture che hanno scandito la voglia d'innovazione degli ultimi sessant'anni: le "miss" a quattro ruote e le concept car espresse dalle Case, dai Centri Stile dei carrozzieri, dai laboratori free lance del territorio torinese. La mostra intitolata, appunto, "Dream", è realizzata dal comitato organizzatore di Torino World Design Capital con il sostegno della Camera di Commercio e la collaborazione del Museo nazionale dell'auto. Dedicata alla memoria di Andrea Pininfarina, presenta a margine, una rassegna dei lavori di 20 car designer che hanno aderito al concorso di Stile Italiano Giovani, e propone "pezzi" d'assoluto prestigio: stella incontrastata, la Gilda, un modello costruito nel 1955 dalla Ghia e così battezzato in omaggio a Rita Hayworth. Linea armoniosa, due "pinne" posteriori che regalano uno scatto di spettacolarità: un cocktail esplosivo per un disegno che è stato definito "eroico ed erotico". Proprietà d'un collezionista americano, ha un valore che si aggira sui 3 milioni di euro. La mostra è un viaggio scandito da icone. Ecco il prototipo Morelli Romboidale nel 1955: muso arrotondato come quello d'un aliante, una ruota anteriore, due al centro e due posteriori. Poi, via via, le dream-car delle stagioni più recenti: la Modulo di Pininfarina, i prototipi come la Carabo con le porte ad ali di gabbiano, la Lancia Stratos, la Manta di Giugiaro che tocca i 325 all'ora, la Maserati Boomerang del 1972, metallo e vetro che la fanno assomigliare a un brillante sfaccettato, la Mythos Ferrari Pininfarina della quale sono stati realizzati solo tre esemplari. E, ancora, le concept car, punte d'eccellenza d'una ricerca che non ha soste. Testimonianza magnifica di questa rincorsa a nuove fonti energetiche per l'auto, la Swarovski Crystal Aerospace, un progetto che è valso all'autore, il gallese Ross Lovegrove, il World Technology Prize for Design: è un'"onda" luminosa punteggiata di cellule policristalline fotovoltaiche pronte a catturare l'energia del sole.

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Savona, mancano 340 mila euro per le Circoscrizioni (sezione: Costi dei politici)

( da "Stampa, La" del 19-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

IL PROBLEMA SCATURITO DALL'ESAME DEL BILANCIO Savona, mancano 340 mila euro per le Circoscrizioni Il Comune vuole finanziare la spesa con la vendita dei colombari del cimitero [FIRMA]ERMANNO BRANCA SAVONA Al Comune non tornano i conti sulle Circoscrizioni. La Finanziaria le aveva abolite e la giunta aveva deciso di sospenderle per un paio di mesi salvo poi adeguarsi all'emendamento con cui il Parlamento aveva deciso di tenerle in vita fino a fine mandato. Nel frattempo le Circoscrizioni hanno ripreso a funzionare. Solo che martedì, al momento di redigere i cosiddetti "equilibri di bilancio", i nodi sono venuti al pettine. Il Comune quest'anno avrebbe dovuto ridurre i costi della politica di 340 mila euro: una cifra che il Comune aveva deciso di risparmiare tutta grazie all'abolizione delle Circoscrizioni. Ora invece il Comune dovrà pagare con risorse proprie il funzionamento degli organi di decentramento fino a fine mandato, ma soprattutto ipotizzare altre forme di risparmio sui costi della politica che certamente non si limitano alle Circoscrizioni. L'assessore alle Finanze Luca Martino fa il punto sulla vicenda Circoscrizioni: "La Finanziaria prevedeva per il Comune l'obbligo di tagliare 340 mila euro di costi della politica e contestualmente aveva abolito le Circoscrizioni. Noi ci siamo adeguati e quando le Circoscrizioni sono state mantenute in vita fino alla fine della legislatura, abbiamo recepito l'orientamento. Solo che entro ottobre saremo costretti a certificare il risparmio di 340 mila euro sulle spese della politica. Un risparmio che non siamo stati in grado di effettuare. A questo punto è probabile che il Comune dovrà sostenere le spese con risorse proprie". Per il momento pare che la copertura della spesa verrà assicurata facendo ricorso al cimitero che rappresenta una delle maggiori rendite per l'amministrazione. La vendita dei colombari (le tariffe sono state raddoppiate) per il momento consentirà di riequilibrare i conti. L'intera impostazione viene però criticata dalle Circoscrizioni che non accettano supinamente il ruolo di "zavorra" delle casse comunali. "Il Comune di Savona è stato il primo in Italia a sospenderci - protesta Roberto Ulivi, presidente della I Circoscrizione -. Abbiamo lavorato con spirito di volontariato per tre mesi e adesso apprendiamo con sconcerto e delusione che l'amministrazione pensava di sistemare il bilancio solo abolendo le Circoscrizioni, eliminando con un colpo la lunga tradizione di decentramento della città. Se si vuole risparmiare sui costi della politica, bisogna partire dalla cima e non dal fondo".

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Consiglio, aumenta la spesa (sezione: Costi dei politici)

( da "Trentino" del 20-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Ulteriore stanziamento per i gettoni di presenza anche alle commissioni comunali Consiglio, aumenta la spesa Nel 2008 più sedute del previsto: servono altri 21.700 euro La riforma per tagliare i costi non è mai approdata in aula TRENTO. Da due anni a palazzo Thun si dibatte su come ridurre le spese della politica: meno sedute, gettoni di presenza a tempo, riforma delle commissioni. Soluzioni che finora sono rimaste tutte sulla carta. Anzi, dati alla mano i costi sono in aumento. Anche per l'anno in corso. Non sono bastati 561 euro per finanziare le sedute del consiglio, delle commissioni comunali e della conferenza dei capigruppo nel corso del 2008. Ne serviranno altri 21.700 per pagare i gettoni ai consiglieri, somma di cui il Comune ha autorizzato lo stanziamento nei giorni scorsi con una determinazione firmata dal segretario generale Maurizio Gaio. Il motivo della maggiore spesa - si legge nell'atto - è legato al numero di riunioni del consiglio comunale e di alcune commissioni che è stato più alto di quanto preventivato a inizio anno. è stato così accertato che la spesa impegnata a gennaio per il 2008 (561.139 euro) non è sufficiente a coprire la maggiore spesa per i gettoni, 120 euro per ogni seduta di consiglio e di commissione. A conti fatti, alle casse di palazzo Thun consiglio e commissioni costeranno nel 2008 quasi 700 mila euro: la fetta maggiore se ne va per i gettoni di presenza, 40 mila euro per i fondi ai gruppi (a cui hanno l'anno scorso hanno rinunciato Td, Prc e Idv), 10 mila euro alla presidenza del consiglio, 13.500 di rimborsi spese, 34 mila in rimborsi ai datori di lavoro per le assenze dei consiglieri. Il pacchetto di riforme per tagliare i costi, sollecitato a più riprese da Trento democratica in primis, non è mai approdato in aula, nonostante sia stato raggiunto un accordo sul gettone legato al tempo di presenza (dimezzato per chi partecipa a meno della metà della seduta). Quanto alla riforma delle commissioni, che dovrebbe prevedere alcuni accorpamenti e una migliore efficienza, se ne parlerà ormai dalla prossima legislatura. (ch.be.).

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Una flebo per i bilanci comunali (sezione: Costi dei politici)

( da "Italia Oggi" del 20-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

ItaliaOggi     ItaliaOggi Numero 224, pag. 37 del 20/9/2008 Autore: di Francesco Cerisano Visualizza la pagina in PDF       Martedì il provvedimento andrà in consiglio dei ministri. Spiragli sul patto di stabilità Una flebo per i bilanci comunali Decreto per coprire i buchi di Ici, costi della politica e dl Visco Un decreto per far quadrare i conti e dare ossigeno ai bilanci degli enti locali. Verrà presentato lunedì in preconsiglio dei ministri e martedì sarà sul tavolo di palazzo Chigi assieme alla Finanziaria. Il testo a cui stanno lavorando in queste ore i tecnici del Viminale e del ministero dell'economia è il frutto dell'incontro di ieri tra il ministro dell'interno, Roberto Maroni, il sottosegretario Michelino Davico e i rappresentanti dell'Anci. Il tavolo tecnico tra sindaci e governo ha dovuto affrontare tre nodi molto delicati per i comuni: il mancato gettito conseguente all'abolizione dell'Ici prima casa, i tagli ai costi della politica e i problemi lasciati aperti dal decreto Visco (dl 262/2006) che ha ridotto i trasferimenti erariali sulla base di un presunto extragettito da riclassamento rivelatosi di gran lunga inferiore alle attese. Il buco nelle casse dei municipi, che entro novembre dovranno realizzare gli assestamenti di bilancio, fa tremare i polsi: 2 miliardi di euro. Vediamo le soluzioni individuate dal Viminale. Decreto Visco. Il provvedimento dell'ex ministro dell'economia ha disposto tagli progressivi ai trasferimenti erariali (609 milioni per il 2007, 783 per il 2008 e 860 per il 2009) solo in minima parte compensati dall'extragettito incamerato grazie al riclassamento degli immobili ex rurali (80 milioni). All'appello mancano dunque 529 milioni per il 2007 e 703 per il 2008. Per quanto riguarda i tagli 2007 il governo ha assicurato che ci sarà uno stanziamento di 500 milioni con il prossimo assestamento di bilancio, ma per quest'anno? Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, il Viminale sarebbe orientato a riproporre lo stesso meccanismo degli accertamenti convenzionali previsto l'anno scorso dal dl 81. In deroga al Tuel i comuni potranno prevedere e accertare convenzionalmente quale maggiore introito Ici un importo pari alla detrazione effettuata per ciascun ente. In ogni caso l'esecutivo sarà costretto a rivedere il bilancio dello stato, perché sui conti dell'anno prossimo peseranno 703 milioni per il 2008 e 780 per il 2009. Costi della politica. Su questo fronte i tagli ammontano a 313 milioni, ma i risparmi ottenuti grazie alla riduzione delle indennità dei consiglieri dovrebbero essere pari a 30 milioni. Nei bilanci comunali mancano perciò 283 milioni di cui solo 100 sono nella disponibilità del ministero dell'interno. Per il momento, dunque, c'è un buco di 183 milioni. Come coprirlo? Una parte della cifra potrebbe essere messa da parte quando entrerà a regime la semplificazione prevista dalla Finanziaria 2008 (art. 2 comma 28) sulle forme associative tra comuni. Entro il 30 settembre (ma l'Anci ha chiesto la proroga che quasi sicuramente il Viminale concederà fino a fine anno) i comuni devono scegliere una sola forma associativa tra quelle previste dal Tuel, pena la nullità dei propri atti. Ici. Il decreto taglia-Ici (dl 93) ha stimato il mancato gettito dei comuni in 2,6 miliardi, ma secondo i dati dell'Anci si tratta di molto di più: 3,1 miliardi. I municipi hanno avuto metà della cifra prevista da Tremonti nell'acconto di luglio, il resto lo avranno secondo i meccanismi individuati dal dm 23 agosto 2008 che premia gli enti virtuosi (con efficiente riscossione e in regola con il patto di stabilità) e i piccoli comuni. La soluzione per non mettere in crisi i bilanci dei sindaci prevede che i comuni siano autorizzati ad accertare le entrate previste per il 2008 in attesa delle certificazioni da predisporre entro aprile 2009 su cui il ministero ha annunciato che eseguirà "controlli rigorosissimi". Patto di stabilità. Intanto proseguono le trattative per riformare il patto di stabilità 2009 soprattutto nella parte relativa alle entrate straordinarie. Il pressing del sottosegretario all'interno Davico ha addolcito le posizioni, dapprima rigide, del ministero dell'economia. Dal Viminale fanno sapere che la disponibilità politica a rivedere la norma c'è. Come ancora non si sa. Le ipotesi sono due: collocare la modifica nel primo provvedimento utile dell'anno prossimo o inserirla già nella Finanziaria 2009.

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Ai gazebo del pd prende il via il tesseramento (sezione: Costi dei politici)

( da "Tirreno, Il" del 20-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Empoli Ai gazebo del Pd prende il via il tesseramento EMPOLI. Inizia la campgna di tesseramento del Partito democratico e per domani è stata organizzata una mobilitazione in tutti i comuni. Sarà una giornata completamente dedicata all'iscrizione al Pd, con tantissimi volontari che animeranno i gazebo e diffonderanno materiale informativo sull'attività del partito. "Si apre un percorso importante di radicamento del partito. Il primo tesseramento arriva in una fase definita e ormai consolidata - dichiara Giulio Mangani, responsabile organizzazione del Pd -. Lo slogan scelto è "La differenza la fai tu" e si lega ad un'idea nuova del tesseramento. Non è un atto totalizzante come era per i partiti di un tempo, ma rappresenta un impegno che il cittadino si prende nell'ottica di proseguire il cammino di costruzione di un partito nuovo". La tessera riproduce semplicemente il logo del Pd, con a fianco la scritta 2008 - 2009. "La tessera coprirà infatti quel che rimane del 2008 - spiega Mangani - e tutto il 2009. Dal 2010 riprenderà la tradizionale iscrizione annuale. La tessera sarà individuale, recante la firma e saranno molte le iniziative organizzate sul territorio per consegnare le tessere e raccogliere nuove iscrizioni, ubbidendo a un principio fondamentale del Pd, stare tra la gente e ascoltare le esigenze delle persone. La tessera risponde anche a un indirizzo politico di finanziamento del partito: vogliamo un partito che sia popolare e presente sul territorio".

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Il coni con gli insegnanti (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 20-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Successo a Lignano dell'iniziativa del Comitato udinese per l'educazione motoria Il Coni con gli insegnanti Cinquanta insegnanti hanno preso parte al corso di approfondimento per le attività ludico-motorie che si è tenuto alla Getur di Lignano. L'iniziativa, promossa dal Comitato provinciale del Coni di Udine nell'ambito della campagna di educazione motoria "In corpore sano", si è sviluppata in due giornate di lezioni teoriche e pratiche gestite dai professori Elena Conti, Sergio Osgnach, Sonia Adorinni e Leonardo Esposito, arricchite da filmati, esercizi, prove di manifestazioni e approfondimenti utili ad aggiornare l'offerta didattica e motoria nel mondo della scuola. L'appuntamento di Lignano, che ha riavviato un ciclo di incontri cui sono seguiti quelli di San Daniele del Friuli, Palmanova e Cividale, ha incontrato piena soddisfazione da parte degli insegnanti rendendo sempre più salda la collaborazione fra il Comitato Provinciale del Coni di Udine presieduto da Enzo De Antoni e l'istituzione scolastica. Questi i partecipanti. Circolo didattico di Cervignano: Regina Nicoletti, Luisa Franchini, Fabiana Iaconcig, Laura Zucchini; di Cividale: Nadia Cencig, Anna Cencig; di Gemona: Maria Grazia Di Fiore, Barbara Fedele, Emanuela Venturini; di Trasaghis: Daniela Candotti, Vanda Fadi, Maria Teresa Lupieri, Rita Smiroldo. Direzione didattica 2° Circolo di Udine: Michela Bulfoni, Francesca Mangilli, Edda Mossenta, Paola Razeto, Patrizia Simonitto; 3° Circolo di Udine: Sabrina Rizzo; 4° Circolo di Udine: Donatella Driussi, Adriana Michelizza. Direzione didattica di Mortegliano: Renato Stocco; di Tarvisio: Monia Adami, Manuela Del Ross, Silva Piccinato, Monica Rocco. Istituto comprensivo di Faedis: Silva Pecorari, Laura Ursella; di Majano e Forgaria: Antonella Molinaro; di Pasian di Prato: Federica Contardo; di Pagnacco: Cristiana Petrucci, Paola Zampa, Monica Zanon; di Palazzolo dello Stella: Monica Bruckbauer, Adriana Buzzolo, Clara Cargnelutti, Sonia Conti, Anny-Agnese Gobbato, Antonietta Macor, Mara Pericoli, Maria Antonella Salvador, Paola Stacchetti, Glenda Ursella, Anna Vendrametto, Bruna Versolatto, Emanuela Zago; di Paluzza: Gianna Gortani; di Tarcento: Miriam De Zuccato, Teresita Gigante, Marta Tosolini. Il prossimo appuntamento è in programma a Tolmezzo l'8-9 ottobre. Enzo de Denaro.

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Appalti sospetti/15 Via gli affari dalla politica S e la magistratura svolgerà il suo compito, e c'è da augurarselo che lo faccia in modo giusto, accerterà le responsabilità penali (sezione: Costi dei politici)

( da "Adige, L'" del 20-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Individuali e permetterà di distinguere nella politica, come nel mondo economico, come nella società civile, tra le persone oneste e quelle disoneste e verificherà se quest'ultime hanno una collocazione politica ed una appartenenza alla amministrazione provinciale Appalti sospetti/15 Via gli affari dalla politica S e la magistratura svolgerà il suo compito, e c'è da augurarselo che lo faccia in modo giusto, accerterà le responsabilità penali individuali e permetterà di distinguere nella politica, come nel mondo economico, come nella società civile, tra le persone oneste e quelle disoneste e verificherà se quest'ultime hanno una collocazione politica ed una appartenenza alla amministrazione provinciale. La magistratura non potrà in ogni caso svolgere il compito che spetta alla politica e il compito che spetta alla politica è sempre lo stesso che chiedemmo vent'anni fa, di liberarsi da affari e privilegi e di ritornare ad essere strumento di emancipazione collettiva. Anche non rimanessero colpevoli al termine dell'indagine rimarrebbe la convinzione che ci sono cose da cambiare e che la politica non è riuscita a cambiare. Ci sono responsabilità politiche che rimangono anche se non sono penali, e sono quelle dell'uso arbitrario e discrezionale del potere ai fini del consenso elettorale, e sono quelle della concentrazione del potere nelle mani di pochi e di un solo partito, e sono quelle della mancanza di trasparenza e di imparzialità, e sono quelle della non distinzione tra amministrazione e politica, e sono quelle della disinvolta occupazione delle cariche istituzionali e societarie. Queste responsabilità che in altre parti del paese degenerano nell'illegalità e nella deresponsabilizzazione diffusa ed anche nella corruzione e nei fenomeni mafiosi, sono presenti anche in Trentino e sbaglia chi in questi anni le ha accettate o anche solo sottovalutate. Non c'è un'emergenza, è purtroppo una costante con alti e bassi ma pur sempre presente e mai debellata. Che riemerga alla vigilia delle elezioni non aiuterà a distinguere ne' ad accertare le precise responsabilità ma dovrebbe obbligare i protagonisti della politica, ad essere più responsabili, a fare i conti con quelle ambiguità che avranno anche permesso di vincere le elezioni ma non di costruire una politica credibile e nella quale poter avere fiducia. Non è, se non molto parzialmente, un problema di regole, è soprattutto un problema di cultura politica, di rigore e di etica alle quali non si può mai rinunciare. Non la cultura populista e giustizialista ma nemmeno quella che minimizza e che tollera, perché passare dal favore al privilegio è un attimo e passare dal privilegio all'abuso di potere è altrettanto breve e dall'abuso all'illegalità e alla corruzione è ancora un istante e poi non rimane più niente ne' la politica ne'una comunità. Micaela Bertoldi, Michele Nardelli Maltrattati dal vigile Addio a Canazei R iuscire a dare una buona ospitalità non è solo il risultato di investimenti in infrastrutture, alberghi, negozi o nella capacità di preservare l'ambiente naturale. Fare ospitalità è soprattutto la capacità delle persone del luogo di far sentire il turista bene accolto. In questo senso la responsabilità prima è di chi opera e vive sul turismo ma lo è anche di chi, a diverso titolo, ha responsabilità nei confronti dell'ospite, in quanto investito di una carica pubblica. Voglio raccontare un significativo episodio al riguardo. Con mia moglie e mia sorella da anni andiamo in ferie a Canazei; come tutti gli anni mio figlio ci viene a trovare in camper per passare una giornata assieme. Il camper sostava all'interno del cortile dell'albergo Campagnola in ristrutturazione su invito e quindi pieno consenso della proprietaria. Il mattino di domenica 20 luglio si presentano due vigili, uno dei quali il signor - si fa per dire - Marco Soraperra, che entrando senza consenso sul suolo privato dell'albergo, in modo brusco e con fare maleducato, nonostante le proteste della proprietaria, eleva contravvenzione a mio figlio per "aver posizionato sotto la ruota posteriore destra un cuneo di plastica e lasciato all'esterno una ciotola non rimanendo così collegato al suolo esclusivamente con le ruote occupando la sede stradale, manifestando così una forma di campeggio". Mio figlio, arrivato la sera del sabato si sarebbe fermato solo la giornata di domenica, il camper non era sulla sede stradale, il vigile è entrato sulla proprietà senza autorizzazione e il comportamento si è rivelato ai limiti della decenza. Annoto marginalmente che lo stesso vigile, qualche settimana dopo - ne ha dato ampio risalto anche l'Adige - è stato fermato dai carabinieri sulla macchina di servizio con un tasso alcolico ben oltre la norma. Nei giorni successivi ho chiesto un incontro con il sindaco di Canazei e con il comandante dei vigili urbani (mi dicono fratello del vigile in questione) senza ottenere alcuna risposta convincente, fosse solo per il censurabile comportamento del vigile. Commento finale: mio figlio, io e la mia famiglia siamo stati trattati da intrusi e tanta è la voglia per i prossimi anni di cambiare destinazione. Giacomo Simoncelli - Castione di Brentonico Gli autonomisti a Lavis: la coerenza non c'è più S to seguendo con vivo interesse ed attenzione gli sviluppi della politica evidenziati nella contrapposizione che le alleanze partitiche hanno a livello locale e provinciale. La situazione di Lavis esprime su tutti l'incoerenza assoluta di una classe politica pressoché incollata a poltrone e privilegi e non a servizio degli elettori che hanno votato e dato la loro fiducia agli amministratori. Fiducia data anche sull'apparentamento tra varie forze politiche stravolto ad uso e consumo. Ciò è una tra le cause che provoca una sempre maggior sfiducia della gente nella politica. A Lavis troviamo nella maggioranza la collaborazione del Patt con Forza Italia e una Civica vicina all'Udc. A livello provinciale la situazione viene stravolta ed il Patt e Udc passano con il centro sinistra, anche con il consenso, l'appoggio ed il benestare del Patt lavisano. C'è qualcosa che non mi convince. I rappresentanti del Partito autonomista di Lavis plaudono alla scelta della loro dirigenza esternando che il programma a livello provinciale è condiviso con il presidente Dellai, il quale appoggia pure un programma di centro sinistra. Ricordo che l'attuale maggioranza del comune di Lavis condivide un programma politico ed un accordo con esponenti politici di centro destra. Apprezzo, anche se non ne condivido le idee politiche, l'assessore Franch che quantomeno pone qualche interrogativo e dubbio sulla contrapposizione dell'alleanza del Patt a livello provinciale e l'alleanza del Patt a Lavis. Al di là del fatto che la coerenza in politica è ormai assai rara qualche dubbio sull'etica del Partito autonomista mi sorge spontanea. Rispondendo all'assessore Piffer credo che a Karl Heinz Schnellinger non passò nemmeno per l'anticamera del cervello di sbagliare quel gol dimostrando lealtà sportiva e attaccamento ai colori della propria nazionale. Andrea Fabbro Ai nostri carabinieri stipendi da vergogna E gregio direttore, scrivo al suo giornale per evidenziare una questione che mi sta a cuore, ma che purtroppo pochi conoscono. Parlo degli stipendi dei Carabinieri. Vergognosamente bassi. Si pensi che un tenente colonnello guadagna di base, all'anno, poco più di 23 mila euro lordi, un maresciallo prende dai 18 ai 19 mila euro, un carabiniere semplice porta a casa meno di 16 mila euro, e nessuno ha la certezza di portare a casa tutti i giorni la pelle. Lavorare per la sicurezza dei cittadini comporta un alto margine di rischio, sempre a contatto con criminalità e violenza. Una vita dura ma all'insegna di un impegno nobile, difendere la legalità, anche se per pochi soldi e con gli straordinari retribuiti solo fino a sei ore. I dati vengono dal sito ufficiale dell'Arma. Anch'io ho indossato la divisa, seppur per un breve periodo, nel 1982, ed è stata un'esperienza che ha lasciato il segno. Ho prestato servizio a Napoli, nel famigerato quartiere di Secondigliano. All'una di notte, in servizio con la volante: la paura c'era, eccome, e si faceva sentire nonostante l'incoscienza e la temerarietà che si aveva a vent'anni. Per questo trovo assolutamente ingiusto che i difensori dell'ordine guadagnino una misera paga: l'impegno di quegli uomini non ha prezzo. Ma mi trovo a sollevare questa tematica in una terra dell'oro, il nostro Trentino Provincia Autonoma. Vallate ridenti, stipendi rigonfi, incentivi rampanti. Soldi romani a go-go per finanziare la nostra felice Provincia, la cui amministrazione, placidamente seduta su comodissime poltrone, non pensa altro che sperperare in consulenze, mostre flop e compravendita di orse e orsacchiotti che, per bene che facciano all'offerta turistica, alla fine rischiano di creare problemi ai nostri cittadini. Mentre i carabinieri non beneficiano nemmeno di un'esenzione, nessuna facilitazione nella vita di tutti i giorni: dato che gli stipendi vengono fissati a livello nazionale, la situazione non si prevede migliorabile. Tuttavia la Provincia dovrebbe fare qualcosa per premiare questa categoria sottopagata e sottovalutata. Nel nostro angolo di paradiso trentino, dove i soldi vengono usati "in nome dell'arte" per riempire le città di opere quantomeno indecifrabili nel loro significato (vedere Manifesta7, che non è piaciuta nemmeno al Ministero dei beni ed attività culturali, leggendo le dichiarazioni dubbiose del ministro Bondi), o ancora per pagare laute consulenze a schiere di ingegneri, architetti ecc. senza per questo risolvere in concreto i problemi del territorio, perché i membri dell'Arma non possono godere di benefici sul piano fiscale? Tagliare gli sprechi, aiutare chi se lo merita. Facciamo il test del Dna sul pelo degli orsi ma non facciamo niente per chi arresta spacciatori, se la vede con i criminali, affonda ogni giorno le mani nel dramma della violenza. Esimere i CC dal ticket ospedaliero per esami di routine, buoni-spesa e buoni-libri per i capofamiglia dell'Arma, allargare gli sconti sui cinema, musei, cure termali, offrire esenzioni sui servizi erogati dalla Provincia. Sono solo proposte, ma dubito che oggi come oggi la gestione attuale della Provincia di Trento si possa preoccupare di questo tema, indaffarata com'è ad aggrapparsi ai braccioli delle poltrone, premere bene il sedere sui cuscini, per restare a bordo e continuare a solcare il mare di capitali e vantaggi che ci vengono concessi. Ma se le cose continuano di questo passo, se i politici al comando si preoccupano solo di affidare danarose consulenze agli "amici dei miei amici", l'età dell'oro è destinata a finire. Seduti comodi su "careghe" dorate che gli sprechi rischiano di trasformane in sgabelli di legno, non hanno il senso della fatica, del lavoro duro per portare avanti quello che sta loro a cuore. Sta loro a cuore solo essere al potere, senza conoscere le basi di una mentalità imprenditoriale, finalizzata al miglioramento e al fare bene. Bisogna guardare in faccia la realtà: manca lo spirito volenteroso di chi combatte con passione per qualcosa di grande, qualcosa che si ama e in cui si è vissuti. Questo qualcosa è la nostra provincia, la nostra terra e le nostre persone. Il timone della Provincia Autonoma ha bisogno di nuovi capitani, non codardi che si gettano sulla prima scialuppa in caso di burrasca. Massimo Marsilli 20/09/2008.

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<Costi della politica, legge sabotata> (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Alto Adige" del 20-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Corriere dell'Alto Adige - BOLZANO - sezione: BOLZANOEPROV - data: 2008-09-20 num: - pag: 4 categoria: REDAZIONALE La riforma In commissione si arena il provvedimento contro il cumulo dei redditi. Stocker: ero impegnata "Costi della politica, legge sabotata" Manca il numero legale. Dello Sbarba contro Svp e An. Urzì: volgarità Duro botta e risposta tra presidente del consiglio e gli assenti, che replicano: "Elezioni vicine, la proposta non poteva essere discussa" BOLZANO - "Svp ed An hanno fatto mancare il numero legale nella prima commissione, che doveva approvare quella norma moralizzatrice sui costi della politica". L'attacco del presidente del consiglio provinciale, Riccardo dello Sbarba - in questo caso anche diretto promotore del disegno di legge dei Verdi sul "Divieto di cumulo di redditi derivanti da incarichi di nomina politica" - scatena le reazioni di Alessandro Urzì e Martha Stocker: "Un attacco senza fondamento, di stampo elettorale ". Tutto è successo ieri ma trova radici nel giugno scorso quando il divieto di cumulo era stato introdotto dal consiglio regionale, "ma solo per le nomine fatte dalla Regione: i casi concreti interessati erano solo due", sottolinea Dello Sbarba. Alle critiche dei Verdi la Svp aveva risposto impegnandosi a far approvare un'identica norma anche in consiglio provinciale, dove i casi di "cumulo" di più redditi derivanti da incarichi politici sono più numerosi: "Se la Svp voleva mantenere gli impegni presi in Regione, non doveva far altro che approvare ora in commissione questo nostro testo e poi votarlo in aula, nell'ultima seduta del Consiglio - dice Dello Sbarba - anche An, che in questi giorni ha promosso una raccolta di firme contro gli stipendi dei po-litici, aveva una buona occasione per passare dalle chiacchiere elettorali ai fatti, approvando il disegno di legge dei Verdi. Ma i rappresentanti in commissione legislativa di Svp e An, cioè Stocker e Pahl da una parte, Urzì dall'altra, hanno preferito non presentarsi in commissione e far mancare il numero legale. Sabotando la commissione che poteva approvare una norma di moralizzazione della vita pubblica, An ed Svp hanno dimostrato che le loro promesse non valgono nulla ". Arrivano le reazioni. Dura quella di Urzì: "Mi stupisce che il presidente del consiglio provinciale faccia una demagogia così volgare - sbotta Urzì - lui conosce benissimo le prassi istituzionali e sa perfettamente che un disegno di legge presentato a un mese dal voto non verrà mai discusso. Questo suo attacco è solo un "santino" elettorale che si poteva risparmiare. Altra cosa sono i contenuti del disegno di legge che possono anche essere condivisibili o quantomeno discussi a fondo. Piuttosto che dare bacchettate moralizzatrici senza fondamento, Dello Sbarba dovrebbe smetterla di utilizzare gli organi istituzionali per fare campagna elettorale". Si difende anche Martha Stocker (Volkspartei): "Non sono andata alla commissione perché avevo un altro impegno come assessore regionale - dice - ero ad un incontro sui controlli di qualità nelle case di riposo. In molti ci tenevano che fossi lì, si tratta di servizi diretti alla gente e la mia presenza era richiesta. Per il resto, penso anche io che quel disegno di legge dei Verdi non avesse alcuna possibilità di essere discusso in questa legislatura". Pierluigi Perobelli In aula Il consigliere di An, Urzì (a sinistra) non vota con la Svp ma è attaccato insieme ad essa da Dello Sbarba.

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Pagamenti ritardati E' polemica (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Adriatico" del 20-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

La replica di Giacinti Pagamenti ritardati E' polemica MONTE URANO - Roberta Mandolesi è poco attenta quando parlo perché chiacchiera con le compagne di banco altrimenti avrebbe ascoltato le mie scuse fornite nel corso dell'ultimo consiglio comunale riguardanti al ritardo con cui il Comune ha effettuato i pagamenti relativi ai gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Scuse che sono puntualmente riportate nel verbale dell'adunata. Preciso, inoltre, che i mandati per tali pagamenti sono stati consegnati in banca mercoledì scorso così come avevo già detto. Si incrociano i fioretti tra Francesco Giacinti e Roberta Mandolesi nella polemica per i pagamenti mensili corrisposti alla giunta e per il ritardo invece per quelli annuali ai consiglieri comunali. Ribadisco ancora una volta che il ritardo è stato causato dall'oggettiva mancanza di personale dell'ufficio preposto. Oltre tutto i gettoni di presenza sono stati sempre pagati annualmente verso il mese di maggio dell'anno successivo alle sedute. Ed è strano che la Mandolesi se ne accorga solo adesso, visto che è un decennio che è consigliere comunale! E non si capisce nemmeno perché chiede di ricevere i compensi del 2008 quando questi verranno pagati nel 2009. In ultima analisi vengo accusato di avere uno strano concetto della democrazia. Penso di aver dimostrato in più occasioni la mia attenzione verso la democrazia e ancora una volta Mandolesi dimostra di non essere attenta. Riguardo all'interessamento della Prefettura, Giacinti non commenta verbalmente ma la sua risata è già di per sé un commento esplicativo. Se questi sono i toni tra i due protagonisti della recente vita politica monturanese, non vogliamo immaginare cosa succederà nella prossima primavera! MAS.VI.,.

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LETTERE (sezione: Costi dei politici)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 20-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Lettere Tombini a Posillipo tutti occlusi Vittorio Scuderi - NAPOLI Cara Signora Iervolino, Sindaca; Ie ve vurria fa sapè ca quase tutte 'e saittelle (ca vene a dicere, i tombini) 'e Via Pusilleche song miez'appilate, pecchè 'a lota, 'o fango e 'a povere e rinte 'e saittelle, song'addiventate tuoste comme si fosse 'o cemento, e che 'a primma 'ncasata r'acqua a uttobre, cioè si vene a fa 'na tempesta, comme ogne vota ca chiove, se farà nu lavarone ca cummencia 'o Capo e Pusilleche e fernesce a Margelline; Ie sto nu poco preoccupato pe via 'e stu lavarore, largo nu metre e mieze ca scorre accuosto 'o marciappiede, e quanne ie aggia scennere a into 'o mezzo, l'autobusse, aggia scennere inte a stu metre e mieze r'acqua e m'aggia nfonnere 'e scarpe e 'o cazone; pe favore faciteme sapè si putite fa quaccosa o l'avimma dicere a Berlusconi di Milano, quanne isso vene a Napule pe ce ricurdà c'avimme aizà 'a monnezza a terra. Movida salernitana e "Salerno godimento" G.D.P. - SALERNO Scrivo perchè sono rimasto molto impressionato dalla guerra scatenata dal sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, contro le lucciole, le passeggiatrici, le prostitute e naturalmente contro i loro clienti. Sembra insomma che, oltre all'estremo rischio per la sicurezza, il nostro senso del pudore e della pubblica decenza, che di tanto in tanto veniva richiamato alla nostra coscienza da qualche sermone ecclesiastico, ora debba essere più energicamente risvegliato a suon di multe; e la questione deve essere particolarmente "pregnante" se queste multe sono ben più onerose di quelle per guida senza patente o senza assicurazione. La questione mi preme perchè essendo vedovo e non proprio vecchio, mi capita qualche volta di essere attratto da qualche sorriso maliardo, da un atteggiamento provocante, da qualche decolleté generoso, di procaci "avventuriere", e, confesso la mia debolezza, non sempre rinuncio, nei limiti della spesa, a risentirmi, almeno per qualche minuto, giovane. Ora però scopro che questo mio "passatempo" può diventare un terrificante delitto da sanzionare con quasi metà della mia pensione, e mi preoccupo molto dato che al giorno d'oggi, tra microgonne, slip firmati da mostrare, costumi da bagno ultrasottili, reggiseni trasparenti, trucchi, parrucche e tutto l'armamentario in uso tra le signore e signorine, diventa sempre più difficile distinguere alla prima occhiata, la casalinga alla moda dalle "operatrici del sesso". Tuttavia se le autorià pubbliche lo consentono vorrei continuare, di tanto in tanto, ad approfittare degli ultimi momenti di godimento che la natura ed il reddito mi consentono, e mi è venuta un'idea che vi sottopongo. La situazione è grosso modo analoga a quella che qualche anno fa si era creata in città con i famosi parcheggiatori abusivi; ricorderete che non era possibile parcheggiare l'auto senza dover pagare uno o più scagnozzi e improvvisati custodi. Poi vi fu la costituzione di una società comunale che assunse tutti i parcheggiatori e in un colpo solo fu risolto il problema del parcheggio e del mantenimento delle famiglie dei parcheggiatori. Il mio suggerimento è quindi il seguente: perchè non si costituisce una bella società comunale che assuma tutte le lucciole, le casalinghe a luci rosse, le operatrici del sesso, senza dimenticare transessuali, gigolò e simili? In tal caso si risolverebbero molti problemi di sicurezza, di pubblica decenza, di reddito, di tariffe (che sarebbero comunali e sociali), oltre a quello del mantenimento delle famiglie delle prostitute. Mi rendo conto che forse l'idea è un po' avveniristica ma pensando e ripensando non ne trovo un'altra, mentre invece mi è anche venuto in mente il nome della società comunale che dovrebbe gestire il servizio cioè "Salerno godimento". Ciò per rimanere sulla falsariga delle altre "società paracomunali" quali Salerno Sistemi, Salerno Solidale, Salerno Mobilità, Salerno Energia etc. etc. Se l'idea va in porto, i professionisti potranno scaricare le fatture di Salerno Godimento, e dato che il business è buono, le casse comunali si rimpingueranno velocemente, il consiglio di amministrazione potrà assegnarsi gettoni di presenza principeschi e assumere tante segretarie di bella presenza da far invidia al Governo stesso, la sicurezza e la decenza cittadine saranno garantite e infine il sottoscritto potrà evitare di essere multato per essersi intrattenuto con una signorina disinvolta. Forse i bucatini nacquero in Cina Michele Marinaccio - MERCOGLIANO (AV) È un continuo battere e ribattere, di alcuni commentatori della tv di Stato, che ripetono: gli spaghetti furono inventati dai cinesi. Non è vero. Con il ritorno dal viaggio di Marco Polo dalla Cina, a Venezia, si sparse la voce che i cinesi mangiavano gli spaghetti. A quel tempo non c'erano i macchinari per fare gli spaghetti, nè in Italia e nemmeno in Cina. L'inventore degli spaghetti fu un pastaio napoletano, che trovandosi da un calzolaio vide che l'artigiano cuciva le tomaie con le suole con lunghi spaghi impeciati, e gli venne l'idea di fare la pasta a forma di spago. E li chiamò spaghetti. Alla fine dell'800, il buon pastaio si recò in Svizzera da un industriale, e gli ordinò di costruire un macchinario per produrre pasta a forma di spago. Negli anni '50, in un ristorante di Foggia mangiai "li truoccoli" (troccoli) erano di pasta fatta in casa a forma di bucatini forse ereditati dai contadini pugliesi. Forse così li facevano anche in Cina ai tempi dei mandarini. La Posta arriva il telegramma no Gennaro Caldore - NAPOLI Il caso che intendo segnalare riguarda i servizi offerti dalle Poste Italiane. Mi riferisco al mancato recapito di un telegramma spedito il 18 marzo dall'ufficio postale di Napoli Fuorigrotta a un signore residente a via Iannelli a Napoli, non già nella foresta amazzonica. Se il telegramma non era stato recapitato, e se il conseguente reclamo non poteva essere accolto, la ragione era per le Poste l'irreperibilità del destinatario, determinata non già da qualche inesattezza nell'indirizzo, ma dal fatto che questo si riferiva a un parco con più isolati. Cosicchè, una persona che per le Poste è senz'altro reperibile, giacchè riceve regolarmente lettere, cartoline e stampati, diventa irreperibile non appena è destinataria di un telegramma. Qui si riconosce che l'espletamento di determinati servizi debba essere improntato a criteri di massima speditezza, ma sarebbe auspicabile che certi prestatori d'opera mostrassero un minimo di flessibilità nel compimento del loro lavoro. Si vuole dire che l'addetto al recapito, se fosse stato un pochino scrupoloso, una volta giunto sul posto, avrebbe potuto benissimo informarsi del destinatario, che è persona ivi residente da molti anni e perciò ben conosciuta. E quand'anche avesse dovuto fare il giro degli isolati, avrebbe perso al massimo due-tre minuti, trattandosi di isolati poco distanti l'uno all'altro. Ma ciò che soprattutto suscita indignazione è un altro aspetto della vicenda, e cioè quello che attiene alla insussistenza di una qualsiasi tutela del mittente. Si soffermi un attimo l'attenzione sugli effetti del mancato recapito di una lettera e di un telegramma: mentre infatti la prima è rispedita al mittente, che così è messo subito al corrente della non avvenuta consegna, il secondo viene messo a giacere da qualche parte nell'ufficio di spedizione, senza che nessun impiegato sia delegato dalle Poste ad informarne in qualche modo il mittente; questi nel frattempo continua a dormire sonni tranquilli nella convinzione che il destinatario abbia avuto piena cognizione del contenuto del telegramma. Dalla mancata comunicazione del non eseguito recapito potrebbero anche derivare, come ogni persona di buon senso può facilmente intendere, conseguenze molto gravi. In conclusione, sono legittimi alcuni interrogativi. Risponde a criteri di giustizia che le Poste incamerino un pagamento per un servizio mai reso, nonostante che gli stessi regolamenti postali prevedano che, quando un telegramma non sia giunto a destinazione, il mittente abbia diritto a percepire il doppio dell'importo speso per la spedizione? E ancora è mai ammissibile che una società importante come le Poste, che dovrebbe essere gelosissima della propria immagine, giunga al punto di assumere comportamenti in così aperto contrasto con i legittimi interessi dell'utente? La bottiglietta d'anice e i privilegi dei deputati Sergio Fusco - NAPOLI Che in un paese come il nostro, in cui continuamente vengono evidenziate le situazioni disastrose in cui versa, oggi da parte del Governatore di Bankitalia, domani dal ministro del Tesoro, dicevo che in un paese così "combinato" si evidenzi il problema della bottiglietta dell'anice alla fontanella di Montecitorio, è indice che i nostri parlamentari non vogliono rinunciare a nessuno dei loro privilegi, nemmeno al più banale. Sì è vero, come ha detto qualche cronista, che quella bottiglietta era cara a Turati e Croce, ma, a parte il "livello" di questi ultimi, stiamo parlando di un'epoca in cui stare a rappresentare un paese era considerato un onere oltre che un onore e il primo giorno alla Camera certamente non era dedicato, come avviene oggi, alla descrizione di tutti i "benefits" conquistati dall'eletto, senza che nessun cittadino abbia nemmeno scritto il nome di costui sulla scheda elettorale. Allora speriamo che gliela ridiano la bottiglietta dell'anice ai nostri rappresentanti, altrimenti potremmo correre il rischio che essi, alla prima occasione, la porranno come contrappeso sulla bilancia delle rinunce cui ogni giorno sono sottoposti gli italiani. Lauree con i quiz titoli da saldi Dina Modella Vespa - NAPOLI Per sfoltire l'enorme popolazione dei fuori corso si sono inventati i saldi, a Lecce con un solo quiz vengono abbuonati ben 15 esami. Uno scandalo e soprattutto un'offesa nei confronti di chi il pezzo di carta se lo è sudato davvero. Tempo fa la Lega aveva proposto l'abolizione del valore legale della laurea: tradotto in pratica significa che non tutte le lauree sono uguali e in quanto tali non tutti i dottori possono avere accesso agli stessi concorsi. Ricordo ancora che veniva denunciata la differenza tra il rigore formativo del nord contrapposto al lassismo del sud, ai tempi in cui i punteggi della maturità erano in sessantesimi, si diceva che al nord ai somari si regalano i 36 mentre al sud si regalano i 60. Un fenomeno ben conosciuto anche agli aspiranti avvocati che si riversavano in massa a sostenere il loro esame per l'abilitazione in Calabria. Una laurea non la si nega a nessuno, neanche le ultime frutto del sistema 3+2. Come tutelare i futuri clienti di questi neodottori? Propongo il titolo asteriscato per chi ha ottenuto la qualifica grazie a quiz da saldi per nulla selettivi. Ai dottori veri i pazienti potranno rivolgersi con fiducia, a quelli asteriscati (dai quali non mi farei neppure tagliare le unghie dei piedi) soltanto per pratiche meno complesse.

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Gb/ Congresso Labour, Brown lancia la sfida - punto (sezione: Costi dei politici)

( da "Virgilio Notizie" del 20-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Premier sempre più discusso rischia la leadership postato fa da APCOM ARTICOLI A TEMA Altri Roma, 20 set. (Apcom) - Si apre oggi a Manchester il congresso annuale del partito Laburista, assemblea che potrebbe culminare nella richiesta della base al premier Gordon Brown, ormai in caduta libera nei sondaggi, di farsi da parte. Brown aveva ieri lanciato una sfida: "Non è il momento di perdere coraggio, possiamo superare questo momento difficile", aveva dichiarato dopo che un sondaggio del quotidiano britannico The Indipendent aveva rilevato come il 54% degli elettori laburisti voglia un cambio della guardia a Downing Street prima delle prossime elezioni politiche. "Non mi faccio distrarre dai pochi che si lamentano, cosa normale in politica: io continuo il lavoro di governo", aveva aggiunto Brown sottolineando come "a volte si è popolari, a volte le persone si lamentano per le decisioni prese e a volte la gente è delusa". La vigilia del congresso è stata tempestosa: il ministro per la Scozia David Cairns si è dimesso ed altri sottosegretari potrebbero annunciare l'abbandono dell'incarico a Manchester, chiedendo un cambiamento alla guida del partito; a tirare la giacca del primo ministro non sono solo deputati e ministri ma anche i sindacati, tra i principali finanziatori del partito, fondato nel 1900 proprio sulla base di formazioni politiche socialiste e "trade unions". Unico raggio di sole al momento la donazione di un milione di sterline (circa 1,27 milioni di euro) da parte della scrittrice britannica J. K. Rowling: l'autrice della saga di Harry Potter, è amica personale di Brown e della moglie Sarah e il suo regalo sarà sicuramente apprezzato dal partito visto che il Labour ha debiti per 22,5 mln di euro, in massima parte contratti per finanziare la campagna elettorale delle politiche del 2005, la più costosa nella sua storia. Se appena un anno fa la Conferenza autunnale di Bournemouth rappresentava l'occasione per mettere a punto una strategia politica per incassare uno storico quarto mandato consecutivo per il Labour alla guida del governo il congresso quest'anno rischia invece di sancire la debacle di Brown e l'inizio di una nuova era tory. Era infatti il 1997 quando un giovane Tony Blair, all'epoca 44enne, strappava ai conservatori le chiavi di Downing Street, per 13 anni saldamente nelle loro mani - prima con Margaret Thatcher e poi con John Major. Un decennio che ha visto il Labour assicurarsi tre vittorie consecutive, un record raggiunto precedentemente solo dalla "Lady di Ferro". Un decennio in cui il Labour ha cambiato volto, rinsaldando quella trasformazione iniziata nella metà degli anni '80, sotto la leadership di Neil Kinnock e John Smith, battezzata "Terza via": il "New Labour" del quale se il sociologo Anthony Giddens è il padre, Blair è diventato il volto più significativo. Con una "socialdemocrazia liberale" basata sul libero mercato e sulla concorrenza viene cancellata una delle clausole contenute nella statuto del partito: i settori chiave dell'economia devono essere affidati alla proprietà pubblica. Blair traghetta il Labour attraverso un decennio di boom economico: il contenimento della spesa pubblica, la crescita del Pil, (tra le più forti in Europa tra il 2001 e il 2003) e il basso tasso d'inflazione insieme al livello di disoccupazione, fanno del Regno Unito, alias "Cool Britannia", una delle più forti economie mondiali.L'idillio tra il premier e i suoi elettori comincia però a vacillare all'inizio del nuovo secolo: le critiche nei suoi confronti crescono, l'elettorato storico si discosta dalle sue politiche liberali e polemizza con la stretta alleanza creatasi con George W. Bush. Il crollo della popolarità di Blair raggiunge il suo apice con l'intervento armato in Iraq del 2003 e il successivo scandalo sulla manipolazione del dossier sul traffico di uranio. Uno scotto che il premier paga caro nelle elezioni, comunque vinte, del maggio 2005 cui segue la sua decisione di lasciare Downing Street a metà mandato: alla fine di giugno il testimone passa dunque a Gordon Brown, dieci ani dopo il "patto di Granada" che spianò a Blair la strada della leadership in cambio del rispetto delle politiche economiche e sociali del futuro Ministro delle Finanze. Rimasto per anni nell'ombra del carismatico premier, nel suo primo viaggio a Washington per incontrare il presidente Bush lo scozzese Brown mostra carattere e lancia un chiaro messaggio: niente pacche sulle spalle, battute e ammiccamenti; pur sfoggiando sottili arti diplomatiche e ribadendo l'impegno sul fronte internazionale, Brown anticipa un cambio di rotta (da lì a poco inizia un primo disimpegno delle truppe britanniche dall'Iraq) e promette di mettere l'interesse nazionale in cima alle sue priorità. Promesse che per mesi hanno dato i loro frutti nonostante la crisi della Northern Rock dell'estate scorsa. A pesare sulla caduta libera di Brown è stato sicuramente il suo dietrofront su elezioni anticipate, una mossa giudicata da molti codarda, da altri poco strategica alla luce dell'ottima perfomance nei sondaggi. I suoi tentativi di mediare tra le ali più moderate e quelle più radicali del partito lo hanno confinato nel ruolo del perenne indeciso. Last but not least, resta poi lo scenario economico con le previsioni di recessione e i dati sulla disoccupazione, in netto aumento.

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Profondo rosso nei conti provinciali Spunta un "buco" di 340mila euro (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Di Como, Il" del 20-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Intanto è polemica sugli swap. Il centrosinistra chiede una consulenza esterna (da.c.) Non c'è pace per il bilancio della Provincia. Dopo la grana dei derivati che costeranno a Villa Saporiti, soltanto per il 2008, non meno di 800mila euro, un altro problema scuote la tesoreria dell'ente locale. La manovra anticipata del ministro Tremonti, a conti fatti, comporterà per il bilancio della Provincia un altro salasso da 330mila euro, forse addirittura 340mila. La notizia giunge direttamente dall'assessore Patrizio Tambini, che annuncia anche l'intenzione di anticipare di un mese, da novembre a ottobre, l'assestamento dei conti. "Stiamo facendo le ultime verifiche - dice Tambini - ma con il suo decreto di contenimento dei costi della politica, Tremonti si porterà via un bel po' di soldi. Salteranno in particolare alcuni vecchi crediti con lo Stato di cui ero riuscito a ottenere il rimborso". La cosiddetta "compartecipazione alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica" decisa dal ministro dell'Economia nel decreto di giugno si rivela quindi molto pesante. Soprattutto in un momento in cui le casse della Provincia lariana sono alle prese con una crisi imprevista di liquidità, generata dal cattivo andamento dei contratti di swap, gli ormai famigerati "derivati". Il problema è che la situazione generale sembra non dare alcun respiro. "Se adesso piango - dice con una battuta Tambini - per il prossimo anno mi sono già messo il cuore in pace. Ho finito le lacrime". Anche le ipotesi di federalismo fiscale sin qui discusse o soltanto abbozzate non garantiscono alcuna via d'uscita rassicurante. Tutt'altro. Le voci più insistenti sulla nuova manovra finanziaria che Tremonti si appresterebbe a portare in consiglio dei ministri la settimana prossima parlano di un ulteriore taglio del 15% proprio ai bilanci provinciali. Peraltro, già con il decreto di giugno, lo stesso Tremonti ha disposto per il triennio 2009-2011 una sforbiciata di oltre 9,5 miliardi di euro per Comuni, Province, Comunità montane e altri enti locali. Poco più di 1,6 nel 2009, 2,9 miliardi nel 2010 e oltre 5 miliardi nel 2011. Il tutto con l'obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio alla scadenza del 2011. La guerra degli swap Da un problema all'altro. Sulla questione degli swap - la rinegoziazione dei mutui che dopo un inizio vantaggioso potrebbe adesso costare moltissimo alle casse provinciali a causa dell'innalzamento dei tassi di interesse - si riapre la battaglia in consiglio tra maggioranza e opposizione. Com'è noto, le operazioni finanziarie della Provincia in materia di swap hanno evidenziato, alcune settimane fa, un passivo (tecnicamente si chiama mark to market) di circa 5 milioni di euro e la necessità, per il solo 2008, di un rimborso di 800mila euro. La situazione, a detta dello stesso assessore Tambini, è molto difficile. La giunta sta cercando una via d'uscita e dovrebbe fare una proposta nei prossimi giorni. Nel frattempo, il centrosinistra ha presentato una mozione urgente per conoscere nel dettaglio la vicenda e ha avanzato la proposta di nominare un consulente esterno "indipendente dal sistema bancario per valutare anche l'esistenza di eventuali costi impliciti nelle operazioni non rese trasparenti a suo tempo dalle banche e la possibilità di eventuali azioni legali" contro gli stessi istituti di credito. Una mozione che accende lo scontro. "Mi sembra strano che in un momento in cui si parla di limitare le spese degli enti pubblici il centrosinistra chieda una consulenza esterna. Se hanno qualche nome da proporre, lo facciano", dice Tambini. Nella foto: L'ingresso centrale di Villa Saporiti, sede del consiglio provinciale di Como (foto Mv) Home Doppia rapina a Vighizzolo e a Bregnano Maxi truffa all'Unicredit: quasi 14 anni di condanna per quattro Lunedì riparte la trattativa sui turni degli autisti La staffetta è ufficiale, Mascetti e Cattaneo si scambiano il posto.

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Treviso Un secolo di remi, barche, successi ed emozioni. (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 20-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

TrevisoUn secolo di remi, barche, successi ed emozioni. La Canottieri Sile compie 100 anni e vuole festeggiare alla grande questo traguardo. Quella che fonda le sue radici nel cuore della città, sulle sponde del fiume Sile, è probabilmente la società trevigiana più longeva in assoluto, seconda soltanto all'antica società di Corse e cavalli e al Treviso calcio. Di sicuro, è sempre stata amata dai cittadini, tanto che domani, dalle 11 in poi nella sede del circolo, si svolgerà una cerimonia di celebrazione del centenario durante la quale la Sile consoliderà il suo legame con Treviso e con il fiume che la attraversa.Da quel 7 ottobre 1908 ne è passata di acqua sotto i remi. Da quando il commendator Dante Appiani promosse la costituzione della Unione Sport Canottieri Sile Treviso assieme a veterani come Mario Fiorini, Ettore Vianello, Marco Rizzà, Italo Ghizzoni, Giuseppe Ciani, Alessandro Mussato, Lanza di Casalzanza e Gino Comisso, quest'ultimo fratello del poeta Giovanni che figura anch'esso tra i soci fondatori.Una società forte, che ha vissuto una storia importante, fatta di momenti più o meno felici. Come dimenticare il bombardamento dell'aprile del 1944? La Canottieri pagò un tragico tributo sia in termine di vite umane che di struttura, perché la sede e le 50 imbarcazioni raggruppate in 36 anni di vita andarono completamente distrutte. Ma i soci superstiti continuarono a crederci, ricostruendo quella che adesso è l'attuale sede, proprio davanti alla stazione delle corriere, identificata dalla pioppa anch'essa centenaria, sopravvissuta pure lei al bombardamento. Tanti sono i campioni che hanno costruito la fortuna sul Sile: dal mitico Vincenzo Giacomini degli anni '30 sino a Gianfranco Bianchini negli ultimi anni '80, senza tralasciare successi in rosa come quelli di Sara Baran e l'ultima stella, Annarita Cibin. Ma a citarli tutti ci vorrebbe un libro.Anche la promozione della voga alla veneta è stata una delle prerogative della Canottieri, portata avanti dai molti presidenti che vi si sono succeduti. Il più rappresentativo dei quali è senza dubbio l'attuale massimo dirigente, Franco Franchin, tornato da quattro anni alla guida della Sile dopo averla retta dal '75 al '90.E nell'anno del centenario è arrivato il risultato più bello, quasi fosse un segno del destino: il titolo mondiale Under 23 nel doppio pesi leggeri di Francesco Rigon, 21enne trevigiano cresciuto proprio alla Canottieri, atleta che sembra aver assimilato tutta la storia di questi 100 anni. Proprio Francesco, assieme al collega ravennate Riccardi, sarà premiato domani con tutti gli altri protagonisti di successi targati Canottieri Sile negli ultimi 25 anni, per ripercorrere tramite i volti e i trofei la storia del club. Tra riconoscimenti, saluti delle autorità e le premiazioni del concorso di scrittura a tema Sile, sarà dunque una splendida festa. E per iniziare, oggi in Piazza Borsa saranno esposte le barche della flotta trevigiana.Alberto Polita.

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Bolzano, maxibrindisi in Supercoppa (sezione: Costi dei politici)

( da "Alto Adige" del 21-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Al Palaonda i campioni d'Italia non danno scampo al Pontebba Bolzano, maxibrindisi in Supercoppa Kenny Corupe trascinatore dei biancorossi: realizza un poker di reti Il primo trofeo della stagione finisce per la terza volta nella bacheca bolzanina MATTEO IGINI BOLZANO. La stagione hockeistica 2008/2009 si apre con un'immagine già vista cinque mesi fa: capitan Rolly Ramoser che alza al cielo il trofeo conquistato davanti al pubblico di casa. Ad aprile era quello dello scudetto. Ieri invece, il Bolzano ha superato il Pontebba con il risultato di 6-3, facendo sua la Supercoppa, finita sulla bacheca della società di via Galvani per la terza volta. Eroe di giornata Kenny Corupe, autore di uno splendido poker personale. L'Hockey Club Bolzano ha messo così la firma nell'albo d'oro della Supercoppa per la terza volta. I biancorossi, infatti, avevano già vinto il trofeo nel 2004 e nel 2007. E ieri, davanti a 1200 persone, hanno regalato ai propri tifosi il primo trofeo della stagiona. Coach Helle deve rinunciare agli infortunati Leo Insam ed Enrico Dorigatti, mentre Surenkin affronta la trasferta bolzanina privo di Koivisto, Stampfer, Vernaccini e l'ultimo arrivato, Mario Larocque. Avvio in sordina per il Bolzano, costretto a inseguire fin da subito. Un blitz di Lutz, infatti, porta il Pontebba in vantaggio dopo appena 1'47" di gioco. Colpito a freddo e per giunta in superiorità numerica (Finocchiaro in panca puniti), il Bolzano cerca subito di rialzare la testa con Olson, ma Carpano non si fa sorprendere. Ci prova anche Durdin: l'esito non cambia. La porta sembra stregata, ma ci pensa Kenny Corupe a ribaltare il risultato con una grande doppietta. All'11'54" il canadese sfrutta un assist di Olson per pareggiare, mentre al 18'53" beffa Carpano facendogli passare il disco fra i gambali. Dopo un avvio da brivido, Ramoser e compagni sono riusciti a invertire la rotta. La prima fase del secondo drittel è di marca biancorossa con Nate Di Casmirro: il canadese, con un colpo da biliardo, usa la gamba di Carpano come sponda per segnare da posizione impossibile. Walcher e Zisser vengono spediti da Colcuc in panca puniti e in doppia superiorità numerica gli ospiti accorciano grazie a un "bolide" di Margoni che buca HÄkkinen (27'18"). I padroni di casa accusano il colpo e il Pontebba sfiora il pareggio con Sparre, che centra il palo. I friulani perdono due uomini, ma il muro difensivo, con un Carpano in grande evidenza, regge l'urto. Ma al 34'45" la muraglia gialloblù crolla. E il merito è ancora dello scatenato Corupe che porta a quattro le reti biancorosse. Al 17'39" Guenette salta Borgatello, che non può far altro che fermare irregolarmente l'avversario. Bolzano in inferiorità e al 38'7" Aquino, pescato sul centro-sinistra da Bolibruck, non manca l'appuntamento con il gol. Nel terzo tempo Carpano spegne le iniziative di Durdin, Olson e Corupe, ma al 53'10" il portiere ospite deve alzare bandiera bianca per la quinta volta: Luca Ansoldi serve al centro Di Casmirro che aggancia e deposita nella gabbia. Sotto per 5-3, le Aquile non hanno la forza di reagire e i bolzanini sfiorano la sesta marcatura con Pittis. Carpano si esalta su Corupe dopo una spettacolare azione di rimessa dell'Hcb, ma il canadese trova il poker personale a un minuto dalla sirena in seguito a una grandissima combinazione in velocità ispirata da Di Casmirro e Luca Ansoldi. E' il gol del 6-3. La Supercoppa è biancorossa. BOLZANO - PONTEBBA: 6 - 3 PARZIALI: 2-1 2-2 2-0 BOLZANO: HÄkkinen (Andreas Bernard); Johansson, Ceresa, Egger, Durdin, Borgatello, Ramoser; Pittis, Anton Bernard, Olson, Walcher, Ansoldi, R. Ramoser, Zisser, Corupe, Di Casmirro, Unterkofler. All: Jari Helle PONTEBBA: Carpano (Hopfgartner), Finocchiaro, Lutz, Ambrosi, Bolibruck, Armani, Betti; Sparre, Margoni, Guenette, Aquino, Faggioni, Tomasello, Ciresa, Rigoni, Rizzo, Delfino. All: Vesa Surenkin ARBITRI: Colcuc/Lottaroli (Rebeschin, Stella) RETI: 0:1 Lutz (1.47), 1:1 Corupe (11.54), 2:1 Corupe (18.53), 3:1 Di Casmirro (22.47), 3:2 Margoni (17.18), 4:2 Corupe (34.45), 4:3 Aquino (38.07), 5:3 Di Casmirro (53.10), 6:3 Corupe (59.10).

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Supercoppa al Bolzano nella serata di Corupe (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere delle Alpi" del 21-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Il Pontebba si arrende. Oggi il memorial Robinson Supercoppa al Bolzano nella serata di Corupe BOLZANO - PONTEBBA: 6 - 3 PARZIALI: 2-1, 2-2, 2-0 BOLZANO: HÄkkinen (Bernard); Johansson, Ceresa, Egger, Durdin, Borgatello, Florian Ramoser; Pittis, Bernard, Olson, Walcher, Ansoldi, Rolly Ramoser, Zisser, Corupe, DiCasmirro, Unterkofler. All: Helle. PONTEBBA: Carpano (Hopfgartner), Finocchiaro, Lutz, Ambrosi, Bolibruck, Armani, Betti: Sparre, Margoni, Guenette, Aquino, Faggioni, Tomasello, Ciresa, Rigoni, Rizzo, Delfino. All: Surenkin. ARBITRI: Colcuc, Lottaroli (Rebeschin, Stella). RETI: Andreas Lutz (1.47), 1:1 Kenny Corupe (11.54), 2:1 Kenny Corupe (18.53), 3:1 Nate Di Casmirro (22.47), 3:2 Stefano Margoni (17.18), 4:2 Kenny Corupe (34.45), 4:3 Anthony Aquino (38.07), 5:3 Nate Di Casmirro (53.10), 6:3 Kenny Corupe (59.10). BOLZANO. I campioni d'Italia del Bolzano hanno vinto per la terza volta la Supercoppa Italiana. Davanti ai 1200 spettatori del Palaonda, il Pontebba si è arreso 6-3. Il grande protagonista della serata è stato l'ex cortinese Kenny Corupe: il 28enne attaccante canadese ha segnato quattro reti, mentre due gol portano la firma di Nate Di Casmirro. I padroni di casa erano privi degli infortunati Leo Insam ed Enrico Dorigatti, mentre è rientrato in squadra lo svedese Carl Johan Johansson. Nel Pontebba mancavano Arto Koivisto, Ruppert Stampfer, Giulio Vernaccini ed il neo-acquisto Mario Larocque. Nonostante queste assenze gli ospiti hanno sorpreso il Bolzano con una partenza razzo, andando in vantaggio dopo soli 107 secondi di gioco con Andreas Lutz. Il 22enne difensore della nazionale italiana ha segnato addirittura in inferiorità numerica, perché poco prima si era dovuto accomodare in panca puniti Limnell Finocchiaro. I biancorossi hanno reagito subito, sbagliano un minuto più tardi con Josh Olson due ghiotte occasione per pareggiare. Poi è iniziato lo show di Kenny Corupe. L'attaccante canadese ha girato in sette minuti il gol di svantaggio in un 2-1 per la sua squadra, segnando entrambi i gol in power play. La prima rete all'11.54 su assist di Olson, la seconda al 18.53 su passaggio di Durdin. All'inizio del periodo centrale Nate Di Casmirro ha poi sfruttato un'incertezza di Carpano per siglare il 3-1. Con Zisser e Walcher in panca il Pontebba accorcia con Stefano Margoni. L'ex bolzanino devia in rete un tiro del compagno di squadra Bolibruck. Subito dopo il Pontebba può pareggiare, ma il tiro di Daniel Sparre si stampa sul palo. Sette minuti piÚ tardi Corupe ristabilisce i due gol di vantaggio, battendo Carpano in doppia superiorità numerica (Lutz e Bolibruck in panca puniti). Gli ospiti non si arrendono e poco prima dell'ultimo intervallo siglano il 4-3 con Anthony Aquino in power play (fuori Christian Borgatello). Nel terzo tempo il Bolzano controlla la partita, mentre il Pontebba non ha piÚ la forza per rimontare. Si chiude con altre due reti bolzanine realizzate da Nate Di Casmirro al 53.10 e da Kenny Corupe a 50 secondi dal termine per il 6:3 finale. Poi tutti a festeggiare il primo titolo della stagione. Oggi il memorial Robinson. I biancorossi tornano sul ghiaccio già oggi 18.30, quando affronteranno l'Asiago all'Odegar per ricordare Darcy Robinson, scomparso tragicamente un anno fa.

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Un cilindro in zona industriale (sezione: Costi dei politici)

( da "Trentino" del 21-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Così sarà la palazzina su un'area di 11 mila metri quadri LAVIS Comune-aziende: affollato incontro ADRIANO MATTIOLI LAVIS. Molti operatori economici della zona di Lavis ha presenziato l'altra sera, presso la Cantina La Vis, alla riunione organizzata dal Comune per illustrare i progetti riguardanti le infrastrutture. Dopo il saluto del presidente della La Vis Roberto Giacomoni, il vicesindaco Claudio Brugnara ha fatto il punto della situazione nella zona industriale e non solo. Le aziende operanti sul territorio di Lavis sono 545: 105 operano in agricoltura con 200 occupati, 62 nell'industria con 1522, il commercio conta 124 aziende con 139 occupati, 4 sono le aziende turistiche con 53 occupati, 106 gli occupati nel pubblico esercizio, 102 aziende nei servizi con 890 occupati. In totale sono 4.571 addetti a cui vanno aggiunti i 200 agricoltori e altri in settori diversi, il 70% sono maschi. La maggiore azienda è la Legoprint che opera nel settore della stampa con oltre 300 addetti. La parola è poi passata all'assessore ai lavori pubblici Bruno Franch che, illustrando le opere fatte e quelle in corso, si è soffermato sulla palazzina multiservizi e sulla bretella Sevignani - Zona Asia, interporto - Rocchetta e sul collegamento ferroviario con l'interporto. Un accenno quindi all'abitato di Lavis che sarà del tutto ricucito con i lavori alla ferrovia Trento - Marilleva e alla rotatoria a Lavis nord che permetterà l'ampliamento del cimitero. L'architetto Ivano Buratti ha quindi illustrato le caratteristiche della palazzina progettata per la zona industriale. Sarà struttura cilindrica realizzata su un lotto di circa 11.000 mq con due livelli interrati e quattro fuori terra. Nell'interrato ci sarà posto per 250 macchine, al pianoterra sarà ubicato il bar, sportello bancario, lavanderia a gettone, locale con giornali e tabacchi; al piano superiore ci sarà la mensa disposta su due livelli con 120 posti, cucina e servizi, al 4º livello sala riunioni con 140 posti e alloggio per il custode. All'esterno sarà possibile parcheggiare 30 auto e 10 articolati. Il sindaco Graziano Pellegrini ha quindi reso noto che negli ultimi 10 anni la popolazione è aumentata del 13%, sia perchè Lavis è un ambiente che piace per cui ci sarà un ulteriore aumento, ma pure perchè in zona industriale vi sono industrie diverse che rispettano l'ambiente e per l'agricoltura di assoluto livello. Lavis può essere definito "polo a scala ampiamente europea"; ha quindi accennato alla viabilità ed alla bretella Sevignani - Asia. L'assessore provinciale Marco Benedetti ha sottolineato che, anche se la giunta di Lavis non è dello stesso colore di quella provinciale, ha operato bene per il proprio territorio. Rispondendo ad Emanuele Zini, presidente della Cooperativa sociale Paganella, il sindaco ha convenuto che sono necessari ampi spazi per la differenziazione dei rifiuti ed a Roberta Bosetti, commercio auto, ha detto di non conoscere la data di inizio dei lavori di interramento della Trento - Marilleva nel tratto via Zandonai - Avisio.

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Parte la rivoluzione delle comunità montane (sezione: Costi dei politici)

( da "Secolo XIX, Il" del 21-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

La nuova legge l'8 ottobre ENTRERÀ in vigore l'8 ottobre, essendo stata approvata dalla Giunta regionale ligure l'8 luglio, la legge regionale di riordino delle Comunità Montane, che nell'attuale configurazione e con gli attuali organismi resteranno in carica sino al 31 dicembre di quest'anno. Dopodichè sparirà nella nostra provincia la Comunità"Riviera Spezzina" mentre i 15 comuni delle due attuali Comunità della "Media e Bassa Val di Vara" e dell'"Alta Valle del Vara" potranno decidere entro l'8 ottobre se entrare a far parte o meno dell'unica Comunità Montana prevista nella nostra provincia. Entro il 31 ottobre, in base alle scelte dei diversi comuni, la Regione Liguria emanerà il decreto istitutivo della nuova Comunità e quindi si passerà all'elezione degli organi di governo, presidente e giunta, quest'ultima costituita da un numero ridotto di membri rispetto al passato. La nuova assemblea Faranno parte dell'assemblea solamente i sindaci dei Comuni che faranno parte della Comunità o un loro rappresentante mentre in passato vi erano tre rappresentanti per comune, due espressi dalla maggioranza comunale ed uno dalla minoranza. Si avrà quindi un'assemblea con un massimo di 15 consiglieri mentre in passato le due comunità ne contavano 45, con una riduzione notevole delle spese di gestione, dai gettoni di presenza agli emolumenti di presidenti ed assessori. In questo modo dovrebbe risultare anche più facile l'elezione del nuovo presidente e scongiurare lunghi periodi di immobilismo e laceranti polemiche come ad esempio si è verificato due anni fa nella Comunità Montana dell'Alta Valle del Vara. la gestione L'organismo di gestione ridotto dovrebbe garantirne anche la stabilità politica. La sede della nuova Comunità dovrebbe essere sempre Sesta Godano, già sede della Comunità Alta Valle, attorno alla quale si dovrebbero aggregare i Comuni interessati. I Comuni che non entreranno a far parte della Comunità e gli altri comuni minori (in tutta la Liguria sono 230 di cui 180 con popolazione inferiore ai mille abitanti) potranno dar vita, come prescrive la nuova legge regionale, a forme associative per favorire riorganizzazioni sovracomunali per assicurare efficacia ed economicità delle funzioni e dei servizi ai cittadini. Sarà l'occasione per razionalizzare e implementare l'utilizzo in comune di mezzi speciali in dotazione ai singoli Comuni (dai tagliasiepi agli spazzaneve) e mettere in rete servizi come quelli di vigilanza e controllo traffico o di nettezza urbana come avviene del resto già ora tra alcuni Comuni vicini. Razionalizzando i servizi si riducono le spese, fine ultimo di tutta la manovra che ha portato all'emanazione della nuova legge. Entro fine anno quindi la nuova Comunità Montana sarà cosa fatta anche se il suo presidente potrebbe avere vita breve in quanto la maggior parte dei Comuni del comprensorio che prevedibilmente ne entreranno a far parte, entro la primavera del prossimo anno (la data dovrebbe essere quella dell'aprile 2009) sarà chiamata alle urne per il rinnovo dei rispettivi consigli comunali (ad eccezione dei Comuni di Borghetto di Vara, Brugnato e Carro che sono andati alle urne due anni fa) e quindi potrebbe esserci la nomina di nuovi sindaci. Pierangelo Caiti .x/21/0809 Sparirà la "Riviera". I 15 comuni della Media e Bassa Val di Vara potranno decidere se entrare nell'unica comunità .x/21/0809.

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I gol di lutz, margoni e aquino illudono la partita si decide nel terzo tempo sabato è campionato: a pontebba c'è il fassa (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 21-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Sport I gol di Lutz, Margoni e Aquino illudono La partita si decide nel terzo tempo Sabato è campionato: a Pontebba c'è il Fassa BOLZANO AQUILE FVG 6 3 INTERSPAR BOLZANO Häkkinen (Andreas Bernard); Johansson, Ceresa, Egger, Durdin, Borgatello, Ramoser; Pittis, Anton Bernard, Olson, Walcher, Ansoldi, Ramoser, Zisser, Corupe, Di Casmirro, Unterkofler. Coach: Helle. GENERALI AQUILE FRIULI VENEZIA GIULIA Carpano (Hopfgartner), Limnell - Finocchiaro, Lutz, Ambrosi, Bolibruck, Armani, Betti; Sparre, Margoni, Guenette, Aquino, Faggioni, Tomasello, Ciresa, Rigoni, Rizzo, Delfino. Coach: Surenkin ARBITRI Colcuc e Lottaroli con Rebeschin e Stella. MARCATORI 1t: all'1'47''Lutz, all'11''54'', al 18'53'' Corupe; 2t: al 2'47'' Di Casmirro, al 7'18''Margoni, al 14'45'' Corupe, al 18'07''Aquino; 3t: al 13'10'' Di Casmirro e al 19'10''Corupe. NOTE parziali: 2 - 1, 2 - 2, 2-0. Penalità: Bolzano 26', Aquile 28'.

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<Scuola bilingue o non entriamo in giunta> (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Alto Adige" del 21-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Corriere dell'Alto Adige - BOLZANO - sezione: PRIMOPIANO - data: 2008-09-21 num: - pag: 2 categoria: REDAZIONALE Centrosinistra Il Pd presenta programma e candidati. Il capolista: "Destra vecchia e divisa, puntiamo al sorpasso" "Scuola bilingue o non entriamo in giunta" Tommasini: "Piena attuazione della legge". Zeller: "Via sensata, discutiamo" Nel "decalogo" proposti redditometro per i servizi, sostegno agli affitti, taglio dei costi della politica BOLZANO - Dalla sicurezza sociale al taglio dei costi della politica, dal sostegno al mercato degli affitti agli incentivi per Casaclima. Ma tra i dieci punti del proprio programma, presentato ieri, il Pd sottolinea con forza quello della scuola bilingue: "Va applicata pienamente la legge provinciale, o usciremo dalla giunta" avverte il segretario- capolista Christian Tommasini. Bilinguismo Non è un caso se il luogo scelto dal Pd per presentare programma e candidati è la terrazza dell'Eurac. In un luogo dove le lingue sono al centro della ricerca degli studiosi, il capolista Christian Tommasini insiste con forza sulla richiesta di una scuola veramente bilingue. Ma il destinatario non è solo la Svp: su questo punto, il Pd contesta anche le tesi di Verdi e Pdl. "Alcuni partiti - sostiene Tommasini - invocano la modifica dell'articolo 19 dello statuto di autonomia come unico mezzo per arrivare alla scuola mista. Ma le proposte in questo senso, come l'ultima di Biancofiore, sono solo propaganda. La rivoluzione è già a portata di mano: basta dare piena attuazione alla nuova legge provinciale, che consente finalmente agli insegnanti di ogni singola classe di elaborare un programma decidendo cosa fare in italiano, e cosa in tedesco o in inglese. Si può arrivare in questo modo fino a 14,5 ore su 30 di lezione nella seconda lingua". Quindi il messaggio alla Svp. "Se qualcuno metterà ostacoli alla piena applicazione della legge, siamo pronti a uscire dalla giunta ". Ma un "duro" come Karl Zeller (Svp) apprezza l'approccio: "Non conosco nei dettagli il programma del Pd, ma la via scelta sulla scuola mi sembra sensata. Non lo è invece il disegno di legge costituzionale annunciato da Biancofiore per la creazione della scuola mista: in questo campo si decide a Bolzano, non a Roma". Il programma Nel "decalogo" del Pd al primo punti del programma c'è la sicurezza sociale, con l'estensione del redditometro provinciale per garantire un più equo accesso a tutti i servizi. Quindi i costi dell politica: proposto il taglio del 50% degli emolumenti con eliminazione completa delle pensioni per i politici ("il vero scandalo" afferma Tommasini). Quindi l'"aggiornamento dell'autonomia": nuovo rapporto Comuni-Provincia e pari opportunità, pari opportunità per tutti i gruppi linguistici e abolizione dei 4 anni di residenza come requisito per il voto locale. In campo economico, sostegno agli stipendi con la contrattazione di secondo livello (tramite incentivi alle imprese) e aumento delle risorse per innovazione e ricerca. Altri temi chiave la casa, con il sostegno al mercato degli affitti, e la sanità, con un rafforzamento del ruolo pubblico. Alla voce trasporti, più "ferro" che asfalto: il Pd punta al graduale spostamento delle merci sull'asse del Brennero dalla gomma alla ferrovia. Da segnalare il sì al tram dell'Oltradige (con prolungamento circolare per Laives), nonostante i dubbi emersi nel recente forum. Ma l'obiettivo forse più ambizioso è in campo ambientale, con la proposta di portare entro 10 anni l'80% degli edifici allo standard energetico "CasaClima B". Politicamente, la sfida del Pd è tutta rivolta al Pdl. "Possiamo puntare a tre consiglieri e sorpassare il centrodestra, che appare vecchio e diviso. Se andrà così - sostiene Tommasini -, può aprirsi davvero una stagione di svolta" Francesco Clementi L'affondo "Invocare modifiche allo statuto è propaganda: oggi è già possibile fare lezione in tedesco per metà delle ore" In campo La squadra dei candidati del Partito democratico, presentata ieri sulla terrazza dell'Eurac.

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Scattano i campionati Fischio d'inizio alle 15.30 (sezione: Costi dei politici)

( da "Arena.it, L'" del 21-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

  ECCELLENZA. Castelnuovosandrà-Trissino, arbitro Dall'Anese (Caliari-Gagliardo) di Conegliano; Cerea-Monselice, Fabbri di Ravenna(Simoni-Toso); Legnago Salus-Abano, Caberlotto (Galetto-Farina) di Castelfranco; Vigasio-Marano, Sartori (Lessa-Milan) di Padova; Cavazzale-Lugagnano, Nonis di Pordenone (Falbo-Pertile); Noventa Pd-Villafranca, Xausa (Bazzan-Tassetto) di Portogruaro; Camisano-Vigontina, Zulianello (Adamoli-Dalla Vittoria) di San Donà e Arzignano-San Paolo, Badoer (Gozzo-Guzzetti) di Castelfranco. PROMOZIONE. Audace Sme-Casaleone, Pozzobon (De Vito-Zampini) di Castelfranco; Belfiorese-Tezze, Caregnato (Gallo-Tebaldi) di Treviso; Bevilacqua-Alba Borgo Roma, Latifondi (Peotta-Puggina) di Bassano; Cornedo-Caldiero, Zordanazzo (Pigato-Tosato) di Padova; Oppeano-Minerbe, Botter (Meneghello-Scapini) di Venezia; Rivoli-San Martino Speme, Bolzan (Parise-Gioppo) di Castelfranco; Sona M.Mazza-Chiampo, Alfarè (Valerio-Murelli) di Mestre e Team Santa Lucia Golosine-Ambrosiana, Posado di Schio (Giulia Saccardo-Massagrande). PRIMA CATEGORIA. GIRONE A: Alpo Club 98-Benaco, Bragantini di Verona; Amatori Nogara-Cadidavid, Bozzolan di Rovigo; Arbizzano-Raldon, Sperani di Verona; Casteldazzano-Montebaldinaconsolini, Proietti di Verona; Fumanese-Concordia Vr, Marchesini di Verona; Pescantina San Lorenzo-Zevio, Rodoz di Verona; San Giovanni Lupatoto-Pol.Virtus, Avsharov di Verona e San Zeno Vr-Povegliano, Sprezzola di Mestre. GIRONE B: Gazzolo-Colognola, Maraschin di Schio; Illasi-Sovizzo, Allegro di Padova; San Giovanni Ilarione-Lonigo, Varotto di Padova; Fiamma Vicentina-Borgo Scaligero Soave, Fiorentin di Padova; Sarego-Valdalpone, Graziano di Padova; Sossano-Tregnago, Guzzo di Este; Grumolo delle Abbadesse-Nova Gens, e Montecchio San Pietro-Leodari Sole Vicenza, Bernardi di Schio. GIRONE D: Vigo-Scarovari, Lionello di Este; Atheste-Porto, Zambonin di Rovigo; Bassa Padovana-Fiessese, Alberto Armigliato di Legnago; Boara Pisani-Bagnoli, Salvagno di Chioggia; Fulgor Crespino-Azzurra 2000, Carisi di Chioggia; Merlara-Badia Polesine, Carboni di Vicenza; Pozzonovo-Boara Polesine, Alberto Boscolo di Chioggia e Tagliolese-Casale di Scodosia, Michele Boscolo di Chioggia. SECONDA CATEGORIA. Gli arbitri dei gironi A e B sono della sezione di Verona. GIRONE A: Albarè-Colà Villa dei Credi, Borhy; Bussolengo-San Zeno M., Gozzo; Carianese-Caselle, Moreschi; Gargagnago-Garda, Turri; Pedemonte-Malcesine, Raffaele; Quaderni-Alfa Dolcè, Gottoli; Salionzevaleggio 2002-Cavaion, Bonizzato e Sant'Anna Alfaedo-Gabetti Valeggio, Erika Ramanzini. GIRONE B: Asparetto Cerea-Nuova Cometa, Alberto Ferrari; Bonavigo-Atletico San Vito, Santi; Concamarise-Alpo Adige, Urso; Isola Rizza-Sanguinetto, Fiacco; Mozzecane-Bovolone, campo via XXV Aprile,Tregnaghi; Quinzano-Olimpica Dossobuono, Vassanelli; Real San Massimo 2000-Golosine, Tiso e Scaligera 2003-Crazy Colombo, Lipizer. GIRONE C: Ares Vr-S.Stefano Zimella, Baroni di Verona; Borgo San Pancrazio-Albaronco, Betterle di Verona; Cologna-S.Lucia Lobia, Valentini di Verona; Gav Vr San Michele-Napoleonica, Regagliolo di Verona; Hellas Vr 1903-Grezzana, Padovan di Legnago; Lugo-Union A.C., Pellini di Legnago; Nuovo San Martino B.A.-Lavagno Mezzane, Buzzacchi di Legnago e Valpantena-Bnc Noi, Costantini di Legnago. GIRONE D: Arso-Locara, Lisa Cherubin di Bassano; Roncà-Brendola, Faccin di Schio; Gambugliano-Provese, Remonato di Bassano; Real Monteforte-Alte Ceccato, Reggiani di Legnago; Castelgomberto-La Contea, Caneva di Bassano; Maddalene-Grancona, Zeviani di Legnago; Recoaro-Altavilla, Ruaro di Schio e Union Olmo Creazzo-Montebello, Zanella di Schio. TERZA CATEGORIA. Gli arbitri dei gironi A, B e C sono della sezione di Verona, quelli del D e E sono della sezione di Legnago. GIRONE A: Avesa-Pastrengo 2006, Paolo Vanoni, Calmasino 2003-Peschiera, Parolari; Corrubbio 1967-United Sona Palazzolo, Daniele Molinarelli; Fane-Bure, Squillante; Olimpia Lazise-Valdadige, Susca; Parona-Atletico Arbizzano, Zamperini e Valgatara-Negrar, Zinerco; riposa Polisportiva La Vetta. GIRONE B: Atlas Vr 83-Montorio, Comparin; Borgo I° Maggio-Fortitudo Scaligera, Contro; Corbiolo-Primomaggio, Giorgio Ferrari; Deportivo-La Rizza Deportivo, campo La Rizza Deportivo, Fiorini; Edera Veronetta-Quinto, Dorizzi; Intrepida-S.Maria in Stella, Lopedota e Primavera 99-Croz Zai, Ambrosi; riposa Juventina Valpantena. GIRONE C: Custoza 08-Cadore, Calabrese, Jovanese-Atletico Vigasio 2008, Elio Benedetti; N.U.Trevenzuolo-San Giorgio Villafranca, Castagnini; Olimpia Stadio-Team San Lorenzo Pescantina, Battistello; Pizzoletta-Settimo, Treccani; Real Lugagnano-San Marco B.M., campo Mancalacqua, Dbaich e Real Vigasio-Seregno Borgo Trento, Giuseppe Garonzi; riposa Rosegaferro. GIRONE D: Angiari-Concordia Villa, campo Terranegra, Cipolla; Bergantino-Pozzo, campo Pozzo, Boninsegna; Castagnaro-Bonferraro, Corrado Dalla Pellegrina; Marchesino 2008-Boy Gazzo, Dal Bosco; Spinimbecco-Sorgà Rondinelle, Di Vaio; Sustinenza-Aries Castagnaro Menà, Graziano Dalla Pellegrina e Venera-Gips Salizzole, Manna; riposa Bonarubiana. GIRONE E: Albaredocoriano-Hellas Monteforte, Stella; Asigliano-Sporting Badia Calavena, Belluzzo; Coriano-Valtramigna, Rossetti; Gambellara-2V Villanova e Villabella, Parravicini; Hellas Team-Vallese, Perazzini; Lessinia-Pilastro Orgiano, Priscilla Facchin e Vestenanova-Roverchiara, Andrea Armigliato; riposa Almisano. L.Q.  .

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Più su le indennità di sindaco e giunta (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 21-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

ROSSANO Il consiglio approva gli aumenti: per il primo cittadino da 2500 a circa 2800 euro al mese Più su le indennità di sindaco e giunta Peserico grida: "Vergogna". Marcon: "Solo un ripristino dopo il taglio di una Finanziaria" Rossano VenetoClemente Peserico grida alla "vergogna" per la decisione della giunta di alzarsi le indennità di carica mentre tante famiglie "faticano a far quadrare i loro bilanci". Per l'esecutivo rossanese, però, non c'è nulla di cui scandalizzarsi: "Non abbiamo proceduto ad aumenti, solo al ripristino dei minimi di legge dopo il taglio del 10 per cento imposto una tantum dalla Finanziaria 2 anni fa".L'inserimento di un capitolo di spesa finalizzato a rimpinguare gli emolumenti degli amministratori (il sindaco passerebbe da circa 2.500 a 2.800 euro lordi mensili, per gli assessori gli incrementi sarebbero di poche decine di euro al mese) ha provocato il voto contrario di "Rossano sicura" alla ratifica in consiglio comunale di due variazioni di bilancio. "Rossano per la libertà" si è invece astenuta. "Per colpa dello sforamento del patto di stabilità - ha attaccato Peserico - l'amministrazione è costretta a limitarsi alla gestione ordinaria. I cantieri sono fermi, si chiedono sacrifici al paese e la giunta che fa? Si innalza i compensi. Complimenti. Un consiglio di amministrazione che non fa il suo dovere perché l'azienda è in crisi, di solito non si aumenta gli stipendi: semmai se li decurta".Augusto Guarise ha additato come esempio Galliera: "Lì gli assessori si sono ridotti l'indennità. Uno, eroico, ha addirittura rinunciato del tutto. Quella della giunta è una scelta prettamente politica fatta nel momento meno opportuno".L'assessore al bilancio Ezio Marcon però l'ha difesa: "Parlare di aumenti è sbagliato. La Finanziaria del 2006 ingiunse una sforbiciata del 10 per cento, ma già dal 2007 era possibile tornare ai vecchi importi. Gli amministratori hanno il dovere di dare il massimo per rispondere alle esigenze dei cittadini e il diritto di percepire ciò che la legge prevede". Peraltro una norma emanata dal Governo nel 2008, come ha spiegato il segretario Paolo Orso, vieta ai Comuni di ritoccare verso l'alto i gettoni. La somma stanziata perciò non verrà liquidata ai diretti interessati finché la Corte dei Conti non si esprimerà in materia: se i giudici dovessero sentenziare che il ripristino dello "status quo ante" è equiparabile a un aumento, la giunta farà marcia indietro e destinerà quel gruzzolo ad altri scopi."In ogni caso nessuno vi obbliga a intascare più soldi", ha incalzato Peserico. Puntuta la replica del vicesindaco Paola Giaccheri: "Tutti i componenti della passata amministrazione (di cui Peserico faceva parte, ndr) hanno sempre preso i loro soldini, facendo anche meno ore di presenza in municipio. Io credo di non rubare proprio niente". Il dibattito in aula sui temi finanziari era iniziato con un appello di Marcon: "È frustrante sentire tanti consiglieri dar sfogo in questa sede a rancori personali: sono storie ormai patetiche del passato, rivangarle in continuazione danneggia solo il paese. Facciamo tesoro di ciò che è stato, ma cerchiamo di guardare al presente e al futuro. E non è vero che il Comune è in rosso: il denaro in cassa non manca, anche se le previsioni certo non tendono al bello".Emanuele Borsatto.

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Fursil, la miniera diventa gemma (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 21-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

COLLE SANTA LUCIA Il Comune sta portando avanti un ambizioso progetto di recupero turistico dell'area Fursil, la miniera diventa gemma Costo dell'operazione: 3,5 milioni di euro. Ma in futuro si entrerà nel giacimento con un trenino Colle Santa LuciaNel corso del prossimo consiglio comunale di Colle Santa Lucia, tra i punti in discussione ci sarà quello relativo al recupero miniere del Fursil: "Costituzione di diritto di superficie a favore del Comune di Colle su terreni regolieri in località Zamadoi". Un punto tecnico che serve per definire una convenzione tra Comune e Regole con la prospettiva di iniziare i lavori di recupero della vecchia miniera ex Breda dalla quale si estraeva pirite e siderite e che fu attiva fino al 1943. Un progetto di recupero molto ambizioso, come sottolinea il sindaco Paolo Frena. "Ambizioso perché complessivamente comporta una spesa di 3 milioni e 600mila euro. Peraltro posso già dire che il progetto è già arrivato alla fase definitiva; poi attendiamo solo di attingere ai primi finanziamenti per partire con i lavori. L'intervento -spiega il primo cittadino di Colle- verrà realizzato necessariamente a stralci visto l'ingente spesa che richiede".Intanto il vicesindaco Sisto Agostini da alcuni anni coordina le ricerche storiche relative alla storia dell'attività mineraria ed estrattiva a Colle Santa Lucia e in particolare della miniera ex Breda che era una delle principali nel territorio di Colle. "Da tempo, grazie anche all'aiuto di un noto studioso che si interessa della parte storica più antica, stiamo lavorando su più fronti per individuare e recuperare tutto il materiale relativo all'attività mineraria nel territorio di Colle Santa Lucia. Quando la documentazione sarà interamente recuperata e catalogata, si spera di poterla esporre in mostra permanente in alcuni locali della Cesa de Jan attuale sede dell'Istituto ladino e un tempo sede amministrativa delle antiche miniere del Fursil. In tale contesto abbiamo anche realizzato un Dvd che vorremmo presentare in ottobre a Bolzano nella sede di un gruppo speleologico che si è detto interessato a conoscere la storia di queste antiche miniere". Per il momento sono state effettuate alcune ricerche per individuare l'ingresso principale della miniera ex Breda, che venne interrato quando fu realizzata la nuova strada che collegava la ex statale 251 con la frazione di Ru. Il recupero della miniera è un progetto sul quale l'amministrazione del sindaco Paolo Frena sta puntando molto per poter lanciare in maniera importante l'immagine di Colle Santa Lucia a livello turistico. L'operazione prevede infatti la visita della miniera, che ha un notevole sviluppo interno, con l'ausilio di un trenino e la realizzazione di un importante centro visitatori, con adeguati spazi per parcheggi e servizi. Non resta che attendere i finanziamenti.Dario Fontanive.

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Sono 22 i locali scelti tra Verona e provincia (sezione: Costi dei politici)

( da "Arena, L'" del 22-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Altro pag. 22 Sono 22 i locali scelti tra Verona e provincia Ecco i ristoranti selezionati a Verona, sede della Wolkswgen Group Italia, per la Guida Audi: Il Desco (via Dietro San Sebastiano 7), Perbellini di Isola Rizza, Arquade dell'hotel Villa del Quar di Pedemonte, Gardesana di Torri del Benaco, Baba Jaga di Montecchia di Crosara, Oste Scuro (via San Silvestro), Al Capitan della Cittadella (in piazza Cittadella), Muramare (Corso Porta Nuova 46/a), Tre Marchetti (vicolo Tre Marchetti), Maria Callas (vicolo cieco San Pietro Incarnario 5), Lo Scudo d'Orlando di Castel D'Azzano, Borsa di Valeggio, Stella d'Italia a Pastrengo, Al Pompiere (vicolo Regina d'Ungheria 5), Torcolo Da Barca (via Cattaneo 11), Belvedere da Romano a Santa Lucia ai Monti, Alla Ruota a Mazzano di Negrar, Al Combattente a San Benedetto di Lugana, Alla Passeggiata a Salionze, Stella di Arbizzano, Michelin a Tregnago, Taverna del Capitano a Porto di Brenzone. La Guida Audi è in vendita a 21 euro.

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Ausonia, solita tripletta In 4 esultano due volte (sezione: Costi dei politici)

( da "Arena, L'" del 22-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Altro pag. 51 Ausonia, solita tripletta In 4 esultano due volte Con la direzione di Riccardo Ponza, la Gaiga Polar ha organizzato a Santa Lucia il 6° Trofeo Top Bar-3° Gran premio Campi Antincendi con una nutrita partecipazione di atleti. G1: 1) Matteo Vaccaro (Cage Capes Silvana), 2) Federico Zorzan (Luc), 3) Mattia Rizzati (Cage Capes Silvana), 4) Andrea Sandri (Ausonia), 5) Matteo Modena (Cage Capes Silvana), 6) Miki Scartezzini (Luc). Femmine: 1) Gaia Soave (Luc Bovolone), 2) Noemi Zanini (La Rizza Thermo King), 3) Alessia Bellini (Cage Capes Silvana). G2: 1) Gianmarco Cervato (Off. Alberti), 2) Gianluca Mignolli (Ausonia), 3) Riccardo Lancerotto (Cage Capes Silvana), 4) Davide Martini (Off. Alberti), 5) Samuele Carpene (Off. Alberti), 6) Davide Vignato (Luc). Femmine: 1) Sara Fedeli (Ausonia), 2) Dalila Martin (Off. Alberti), 3) Giulia Gobetti (Cage Capes Silvana). G3: 1) Marco Chesini (Ausonia), 2) Davide Venturi (Azzanese), 3) Giulio Masotto (Off. Alberti), 4) Riccardo Buffon (Gaiga Polar), 5) Matteo Bolcato (Hawaiki), 6) Manuel Nappo (Gaiga Polar). Femmine: 1) Debora Ghiotto (Hawaiki Roncà), 2) Ilaria De Beni (Gaiga Polar), 3) Giorgia Fattori (Cage Capes Silvana). G4: 1) Alberto Zanoni (Cage Capes Silvana), 2) Pietro Peretti (Ausonia), 3) Alex Soave (Luc), 4) Luca Mozzato (Cage Capes Silvana), 5) Riccardo Boron (Hawaiki), 6) Marco Strazza (Isolano Stella 81). Femmine: 1) Martina Stefani (Isolano Stella 81), 2) Debora Silvestri (Azzanese), 3) Nicole Magagna (Isolano Stella 81). G5: 1) Realdo Ramaliu (Luc Bovolone), 2) Tommaso Pomini (Isolano Stella 81), 3) Enrico Zanoncello (Luc), 4) Thomas Floriani (Azzanese), 5) Alex Venturini (Caselle Rossetto), 6) Davide Vaccaro (Cage Capes Silvana). Femmine: 1) Margherita Dalle Pezze (Ausonia), 2) Giada Sarti (Luc), 3) Deborah Gazzetto (Hawaiki). G6: 1) Omar Leardini (Isolano Stella 81), 2) Leonardo Fedrigo (Isolano Stella 81), 3) Alessandro Fedeli (Ausonia), 4) Michele Zorzan (Luc), 5) Francesco Bugnola (Azzanese), 6) Attilio Viviani (Luc). Femmine: 1) Elisabetta Masotto (Off. Alberti), 2) Matilde Giordani (Isolano Stella 81), 3) Elisabetta Platano (Ausonia).

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Privilegi politici (sezione: Costi dei politici)

( da "Centro, Il" del 22-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Pagina Aperta Privilegi politici Privilegi politici i costi e gli sprechi Quando si parla di lotta di classe si immaginano operai, contadini e pensionati che sfilano per le vie delle città o si radunano nelle piazze per rivendicare i loro diritti. Tutto questo oggi in Italia non si vede più. Il proletariato sembra scomparso perché si è distrutta la lotta di classe, fatta di scioperi e di picchettaggi che si verificavano soprattutto nella fabbriche. Si è avuta una rivoluzione socio-antropologica ed il proletariato combattivo e rivoluzionario è stato sostituito da un nuovo soggetto, cioè la classe politica. Le battaglie rivendicative dei proletari sono state sostituite dall'azione dei politici che si ripromettono un unico scopo: conservare i privilegi comunque acquisiti ed aumentare il loro potere. Da uno studio accurato e preciso risulta che il costo della politica in Italia, per abusi e sprechi, incide per l'1,86% sul prodotto interno lordo, circa 200 miliardi di euro. E' una cifra da far paura e tremare i polsi. Lo scempio più lampante del modo di gestire i soldi dei contribuenti viene, purtroppo, dalla nostra Regione, come riferisce il quotidiano "La Stampa". A Pescara volevano la Tac-Pet più costosa del mondo. La sanità abruzzese, infatti, voleva acquistare al quintuplo del prezzo di mercato. Invece di spendere un milione di euro ne voleva sborsare 5. Se è vero, ci troviamo di fronte a un caso di pura criminalità. Speriamo che la magistratura faccia sentire forte la sua voce. Anche i cittadini, però, dovrebbero fortemente protestare e svegliarsi dal sonno in cui sembrano sprofondati. Francesco D'Incecco Pescara Sanità pubblica o si cambia o è lo sfascio Partiamo da una considerazione: la sanità abruzzese e teramana stanno vivendo il loro periodo peggiore. Non mi riferisco solo agli scandali ultimi, giunti al termine di un percorso di destabilizzazione della sanità pubblica cominciato, nel caso di Teramo, una quindicina di anni fa, con la scelta di depotenziare reparti che rappresentavano il fiore all'occhiello. Da allora la sanità pubblica è entrata in una spirale negativa, condizionata dalla cattiva politica. Recentemente, tuttavia, ho avuto modo di constatare quanto sia ancora efficiente la nostra struttura sanitaria, nella quale operano persone preparate. Sono stato ricoverato per un problema di carattere cardiaco, al quale ha fatto seguito un arresto cardiaco durante la visita al pronto soccorso e, adesso posso dirlo con tranquillità, mi hanno salvato solo la prontezza e la preparazione dell'equipe del pronto soccorso, e gli interventi provvidenziali delle strutture di rianimazione, Utic e cardiochirurgia, alle quali va il mio ringraziamento più vivo. Il problema è che persone come quelle che mi hanno salvato la vita, sono sempre più rare, perché la sanità persegue obiettivi che spesso confliggono con la missione di una struttura sanitaria. In questi anni abbiamo sentito parlare soprattutto di sanità in relazione ai condizionamenti della politica, alle scelte che andavano nella direzione di operare tagli, ma ci si è dimenticati di porre la questione umana e professionale al centro del dibattito. La mia storia personale vuole testimoniare che alla vigilia della campagna elettorale il tema della sanità efficiente deve tornare ad essere un argomento prioritario dell'agenda della politica. E' ora che la politica torni a costruire una sanità a misura d'uomo. Chi sarà chiamato a governare l'Abruzzo avrà il compito difficile di ricostruire un rapporto lacerato tra la sanità e i cittadini. Il mio auspicio è che a confrontarsi siano persone che davvero possano rappresentare il nuovo, candidati che hanno dato prova di essere preparati e competenti. Nell'ambito degli schieramenti esistono rappresentanti che potrebbero dare il proprio contributo. Sembrerebbe però che ancora una volta la logica partitica - che tanti danni ha prodotto - sia anteposta alla qualità dei candidati che saranno scelti, pare, in base alle loro appartenenze e non valutati sulla base delle loro esperienze professionali. Se così fosse sarebbe un errore grave che impedirebbe alla sanità di compiere quello scatto di cui ha bisogno. La sanità, come il settore delle costruzioni che rappresento, ha bisogno di una ventata di idee fresche, e soprattutto di rappresentanti istituzionali adeguati per fare uscire l'Abruzzo dalla marginalità nella quale è stato confinato in questi anni. Serafino Pulcini Presidente Ance Teramo Il piano traffico della città di Pescara Signor direttore, nell'autunno del 2007 l'amministrazione comunale di Pescara approvò il piano urbano della mobilità (piano traffico) che, a detta degli amministratori, avrebbe strategicamente coordinato il traffico nell'area metropolitana Chieti/Pescara. E' noto come poi la cittadinanza pescarese reagì per cui si dovette sottoporre l'argomento a referendum popolare dal cui esito uscì una bocciatura di quel piano assolutamente imprevedibile per la maggioranza politica che governava la città. Si proseguì come nulla fosse accaduto e fu isolatamente recepito qualche specifico contenuto di quel piano rendendo ancora più caotico, pericoloso e dannoso - anche in termini economici - il traffico cittadino. Particolarmente in alcune zone della città si è provocato lo stato comatoso di molte attività economiche. In particolare nelle are di via D'Avalos, via Croce e nel rettangolo corso Vittorio Emanuele via Fabrizi. Non solo! Vi è poi la situazione creata con la difficilissima se non impossibile accessibilità sulle riviere (nord e sud) a causa della chiusura dello svincolo dell'asse attrezzato. Ora, dopo il rinnovo del consiglio comunale e la riconferma del sindaco, non si parla più di piano traffico e si procede con rattoppi della viabilità, con nuovi e tecnicamente errati rondò. Resterebbe il finanziamento per la filovia. Ma a tale finanziamento, già concesso da tempo, l'amministrazione comunale di Pescara sembra intenzionata a rinunciare con dilazioni, perdite di tempo e continue indecisioni sull'opera da realizzare nonostante tutte le approvazioni ed appalti avvenuti con il molto concreto rischio di dover pagare penali e danni di rilevantissimi importi. Carlo Spadaccini Pescara.

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Al fedini finisce sempre 1-1 bonuccelli a quota 229 gettoni (sezione: Costi dei politici)

( da "Tirreno, Il" del 22-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Reccolani subentra per la quarta volta in 4 partite Al "Fedini" finisce sempre 1-1 Bonuccelli a quota 229 gettoni VIAREGGIO. Il Viareggio conquista il primo punto del campionato in trasferta (dove segna anche il primo gol) tornando imbattuto da San Giovanni. Sette. E' la settima volta che il derby tra zebre ed azzurri finisce con un pareggio, la quarta volta per 1-1. Daa notare che questo risultato si è sempre registrato al Fedini e che il Viareggio è andato a segno nove volte su tredici incontri giocati in terra valdarnese. Bilancio. Nei ventitrè derby il Viareggio rimane in vantaggio per dieci vittorie a sei. Ventotto le reti realizzate dal Viareggio, ventiquattro dalla Sangiovannese. 139. I pareggi conquistati dalle zebre nei campionati di terza serie, su 382 gare giocate, 64 dei quali in trasferta. 380. Le reti complessivamente realizzate in categoria. Primo gol. In maglia bianconera per Marco De Angelis. Quattro. Le reti realizzate dal Viareggio in campionato, otto in gare ufficiali della stagione se si considerano anche quelle di Coppa Italia. Cinque. Quelle subite, undici totali se si considerano anche quelle di Coppa Italia. Novanta. I minuti giocati da Vitaliano Bonuccelli. La prima volta per il Condor che nelle precedenti tre gare era sempre subentrato. 360. I minuti giocati da Carnesalini, Fiale, Barsotti e Fommei che dopo la sostituzione avuta da Fusi sono gli unici ad avere giocato sempre. Quattro. Le volte che Reccolani entra in campo a gara iniziata su altrettante gare. Primo giallo. Per Costantino e Fiale che così vanno a raggiungere Barsotti e Fommei (due a testa), Andreulli e De Angelis. Presenze all time. Vitaliano Bonuccelli tocca quota 229 e si insedia al terzo posto a meno nove presenze da Remo Bonzi e meno dodici da Leone Della Latta che è il primo della classifica. Presenza numero 218 per Alberto Reccolani, 133 per Lorenzo Fiale, 132 per Samuele Barsotti e 102 per Valerio Fommei. Massimo Guidi.

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<Lo chiamo ancora assessore perché per me lui è il vero assessore> (sezione: Costi dei politici)

( da "Adige, L'" del 22-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

"Lo chiamo ancora assessore perché per me lui è il vero assessore" "Lo chiamo ancora assessore perché per me lui è il vero assessore". Letteralmente in solluchero, Adelino Amistadi accoglieva così Silvano Grisenti sotto il tendone della sagra di Roncone in cui aveva convocato una riunione di sindaci e amministratori per disegnare il futuro del Trentino. Era il 4 agosto 2007. Da tre mesi Grisenti era diventato presidente dell'Autostrada del Brennero spa e nelle Giudicarie si presentò a a bordo di un'Audi A6 station wagon, l'auto di rappresentanza dell'A22. Per ascoltare lui, il presidente Lorenzo Dellai, il sociologo Nadio Delai e lo stesso Amistadi erano arrivati in duecento. Fu un successone. Applausi a non finire per il governatore e per l'ex assessore al quale Adelino, in segno di riconoscenza, consegnò una maxi-forma di Spressa. A campeggiare dietro al banco dei relatori, in cui siedeva anche il presidente del Consorzio dei Comuni Renzo Anderle, un lungo striscione pubblicitario con una scritta: Ediltione (si vedano le foto a lato) . È la ditta di proprietà di Fabio Antolini, indagato per turbativa d'asta da procura della Repubblica e guardia di finanza. Tra il 2001 e il 2008 l'impresa giudicariese si è aggiudicata lavori appaltati dalla Provincia autonoma per un valore di 98 milioni, per una quota pari al 12% di tutti gli appalti indetti in piazza Dante per opere di valore superiore ai 150 mila euro. Probabilmente sempre "nell'interesse della comunità", Ediltione non si è sottratta a contribuire all'organizzazione dell'assemblea di Roncone. "I ragionamenti sui costi della politica - disse quel giorno Grisenti - minano le radici della democrazia. Andando avanti di questo passo si inizierà a cercare l'uomo giusto, l'uomo forte e io non voglio che venga quel momento. Noi non dobbiamo perdere di vista i bisogni della comunità. Questo è un momento bruttissimo". Ma il peggio, almeno per lui, doveva ancora arrivare. G.Pa. 22/09/2008.

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X Martiri e Spal rafforzano il loro legame (sezione: Costi dei politici)

( da "Nuova Ferrara, La" del 22-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Continua a migliorare il vivaio dell'Azzurra, che ha consolidato il rapporto con la principale società della provincia X Martiri e Spal rafforzano il loro legame A Porotto il week end con festa Pulcini e pranzo di inizio stagione POROTTO. La crescita del settore giovanile Azzurra all'interno della Polisportiva X Martiri Ascom in queste stagioni è stata costante. A sancire ulteriormente la forza (e la qualità) del vivaio porottese è arrivato alcuni giorni fa l'accordo di collaborazione con la Spal. Il rapporto tra i due club era nato alcuni anni fa con le partite della Berretti spallina nel centro sportivo di Porotto. Ora il presidente Andrea Perinelli ed il responsabile organizzativo del vivaio Marco Balduzzi hanno ottenuto qualcosa di più. Nel centro spallino di via Copparo i due dirigenti hanno incontrato Elio Lauricella ed Alessandro Orlandini, rispettivamente responsabile unico ed organizzatore delle giovanili Spal. La nuova forma di collaborazione prevede il passaggio di cinque giovani promesse della X Martiri alle formazioni spalline, inoltre i tecnici delle giovanili biancazzurre andranno periodicamente a Porotto per seguire il lavoro dei colleghi dell'Azzurra e per tenere a loro volta gli allenamenti. "Stiamo cercando altre società a cui affiliarci - spiega Orlandini -, le nostre non sono forme di collaborazione rigida, la stessa X Martiri può prestare dei giocatori ad altre società. Si tratta però di avere rapporti più stretti con le altre società del territorio, senza dimenticare l'importante contributo tecnico che arriverà dai nostri allenatori". "Siamo soddisfatti - aggiunge Balduzzi a nome della X Martiri -, in questi anni il nostro vivaio è cresciuto notevolmente e questo rapporto con la Spal è un ulteriore premio al lavoro effettuato". I cinque giocatori passati alla Spal sono Giuseppe Rizza (classe 1993), Stefano Furini ('94), la conferma di Maicol Ricci ('97) ed i '98 Alessio Gulinatti e Marcello Minarelli. Intanto il week end appena finito è stato molto intenso per la X Martiri/Azzurra. Sabato pomeriggio c'è stato un torneo riservato ai Pulcini primo anno (classe 2000) con la partecipazione di dieci formazioni, ossia le due di casa, Audax Dribbling, Bondenese, Frutteti, Le Torri, Pontelagoscuro, Solo cose buone Malborghetto, Stella Alpina e Vigaranese. Ieri a mezzogiorno, invece, c'è stato il tradizionale pranzo di inizio stagione al quale hanno partecipato tutti i tesserati del vivaio dell'Azzurra con i loro genitori.

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I Comuni uniti tagliano i costi (sezione: Costi dei politici)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 22-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: POLITICA E SOCIETA data: 2008-09-22 - pag: 17 autore: Enti locali. Coinvolte quattordici amministrazioni delle province di Arezzo e Firenze I Comuni "uniti" tagliano i costi Ultimato lo studio sulla fattibilità della maxi-fusione toscana Silvia Pieraccini Adesso non è più solo una proposta di buon senso partita dagli imprenditori. Fondere 14 Comuni toscani, cancellare 14 sindaci, 14 aliquote Ici, 14 tariffe rifiuti e altrettanti piani regolatori non coordinati tra loro, per dar vita a due nuove amministrazioni comunali- Valdarno Aretinoe Valdarno Fiorentino - destinate a governare un'area omogenea sul piano sociale, economico e culturale (che resterebbe però divisa tra due Province, Arezzo e Firenze), è possibile e, soprattutto, vantaggioso. A dare corpo e gambe alla maxi- fusione del Valdarno, che riaccende il dibattito sulla frammentazione amministrativa italiana e sui confini come limiti allo sviluppo dei territori, è lo studio di fattibilità (sarà presentato sabato prossimo) realizzato da un gruppo di ricercatori coordinati da Riccardo Mussari, direttore del Dipartimento di studi aziendali e sociali dell'Università di Siena. Lo studio abbraccia l'idea del "grande è bello" non solo in virtù della riduzione dei costi della politica (peraltro variabili a seconda di quanti Municipi, guidati da un prosindaco, si deciderà di tenere in piedi dopo la fusione), ma soprattutto in funzione della gestione unitaria dei servizi e del "governo del territorio". è proprio questa esigenza, del resto, che due anni fa spinse un gruppo di imprenditori riuniti nella Fondazione Valdarno a lanciare l'idea del "Comune unico", e a promuovere poi lo studio di fattibilità affidato all'Università di Siena e finanziato dalla Fondazione Mps. "Una frammentazione amministrativa così forte in una realtà produttiva e sociale omogenea crea problemi alla programmazione delle infrastrutture, delle aree industriali, della viabilità spiegano alla Fondazione Valdarno - e costringe gli imprenditori a confrontarsi con regole e decisioni diverse. Inoltre la divisione in tanti Comuni impedisce al Valdarno di avere un peso a livello regionale". Un peso che invece, per un'area che produce moda di qualità (prima fra tutte la griffe Prada), ma anche meccanica, elettronica e enogastronomia, salirebbe di molto con le ipotizzate fusioni: il Valdarno Aretino, frutto dell'unione di dieci Comuni, conterebbe più di 92mila abitanti su 569 Kmq, e diventerebbe così il quarto Comune toscano per popolazione (dopo Firenze, Prato e Livorno), e il quarto Comune italiano per territorio, con un bilancio superiore a 100 milioni di euro; il Valdarno Fiorentino, risultato della fusione di quattro Comuni, avrebbe una popolazione di 46.200 abitanti e una superficie di 273 kmq, con un bilancio di oltre 41 milioni di euro. Per non parlare del maggior peso che le due nuove amministrazioni acquisterebbero nelle società partecipate. "Un Comune più grande è in grado di attirare risorse umane più qualificate e di spingere a una competizione politica di livello più alto - spiega il professor Mussari- per questo servono più cervelli e meno braccia. è una sfida che richiede coraggio e capacità ". Un coraggio che ancora traballa nei 14 Comuni coinvolti: "La vera resistenza - ammette Giorgio Valentini, sindaco di Montevarchi e uno dei più convinti sostenitori della fusione- arriva dalla classe politica, che ha paura di chiedere ai cittadini quello che pensano". Neppure l'affinità politica (i Comuni sono tutti guidati dal centrosinistra) ha finora dato la spinta decisiva all'avvio della raccolta di firme (ne servono 5mila) necessarie per presentare una proposta di legge al Consiglio regionale. Proposta che l'assessore toscano agli Enti locali, Agostino Fragai (Pd), vede già di buon occhio.

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Le entrate che non pesano (sezione: Costi dei politici)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 22-09-2008)
Pubblicato anche in: (Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi))

Argomenti: Costi della politica

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: PREVIDENZA data: 2008-09-22 - pag: 41 autore: Le entrate che non "pesano" Esiste un gruppo di redditi da lavoro che non assumono alcun rilievo ai fini dell'applicazione del divieto di cumulo con la pensione. Vediamo i principali. Invalidità Le disposizioni in materia di incumulabilità con i redditi da lavoro non si applicano nei confronti dei titolari di pensione di invalidità dalla cui attività dipendente o autonoma derivi un reddito complessivo annuo non superiore all'importo del trattamento minimo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti relativo al corrispondente anno articolo 10, comma 2, del decreto n. 503/1992). Pertanto, i titolari di pensione di invalidità e di assegno di invalidità che – non trovandosi nelle condizioni di poter cumulare interamente o parzialmente sarebbero in linea di principio soggetti al divieto parziale di cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo – non sono in concreto assoggettati al divieto qualora nell'anno 2007 abbiano conseguito un reddito da lavoro autonomo pari o inferiore a 5.669,82 euro. Reinserimento anziani I trattamenti pensionistici sono totalmente cumulabili con i redditi derivanti da attività svolte nell'ambito di programmi di reinserimento degli anziani in attività socialmente utili promosse da enti locali e altre istituzioni pubbliche e private (articolo 10, comma 5, del decreto n. 503/1992). Giudici di pace Le indennità percepite per l'esercizio della funzione di giudice di pace sono cumulabili con i trattamenti pensionistici e di quiescenza comunque denominati (comma 4-bis, aggiunto all'articolo 11 della legge 21 novembre 1991, n. 374, dall'articolo 15 della legge 6 dicembre 1994, n. 673). Amministratori locali Le indennità e i gettoni di presenza (ex articolo 82, commi 1 e 2, del Testo unico enti locali) percepiti dagli amministratori locali non costituiscono reddito da lavoro ai fini del cumulo con la pensione (messaggio n. 340 del 26 settembre 2003, lettera B). Cariche elettive Del pari tutte le indennità comunque connesse a cariche pubbliche elettive (e, quindi, ad esempio, le indennità per i presidenti e i membri dei consigli regionali, quelle dei parlamentari nazionali ed europei) non costituiscono redditi da lavoro ai fini del cumulo con la pensione (circolari Inps n. 58 del 10 marzo 1998 e n. 197 del 23 dicembre 2003). Giudici onorari Sono altresì cumulabili con il trattamento pensionistico le indennità percepite dai giudici onorari aggregati per l'esercizio delle loro funzioni di cui all'articolo 8 della legge 22 luglio 1997, n. 276 e successive modifiche e integrazioni (circolare Inps n. 67 del 24 marzo 2000). Giudici tributari I pensionati che svolgono la funzione di giudice tributario sono esclusi dal divieto di cumulo per le indennità percepite per l'esercizio di tale funzione (articolo 86 della legge 21 novembre 2000, n. 342, circolare Inps n. 20 del 26 gennaio 2001).

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Il consiglio del consorzio verso il rinnovo: tutto fa pensare alla conferma dei vertici (sezione: Costi dei politici)

( da "Cittadino, Il" del 23-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

N Consiglio di amministrazione del consorzio verso il rinnovo. A nominare i consiglieri del prossimo triennio saranno i sindaci riuniti in assemblea, nella sala Girona di Sant'Angelo il 30 settembre, alle 17.30. L'assemblea nominerà i 7 consiglieri del Cda, i quali poi, al loro interno, nomineranno il presidente e i 3 membri del collegio sindacale. Il primo consiglio di amministrazione, appena scaduto, era stato nominato l' 8 settembre 2005. "Per quanto ci riguarda - commenta l'attuale presidente Sergio Rancati - tutto l'attuale consiglio di amministrazione si rende ancora disponibile per il prossimo mandato. Secondo lo statuto, le candidature dovranno essere proposte da sindaci i cui comuni facciano almeno 5 mila abitanti. I sindaci dei comuni più piccoli dovranno unirsi tra loro per esprimere delle candidature. Ogni amministratore avrà a disposizione due preferenze". Gli assessori provinciali al consorzio e ai servizi alla persona Antonio Bagnaschi e Mauro Soldati sono soddisfatti di quanto fatto nel primo triennio di vita dal consorzio. "Il Cda ha lavorato bene e in modo sempre costruttivo - commenta il primo -, pur rispettando le sensibilità diverse. Quella del consorzio è una modalità di gestione che funziona. Per quanto riguarda la presidenza credo che non ci siano dubbi che l'impegno di Rancati debba essere riconfermato. Sul Cda uscente posso solo esprimere un'opinione positiva. Anche l'assemblea ha fatto molto lavoro che andava aldilà delle sue mansioni. Hanno lavorato bene tutti ed è vero, il mio non è buonismo. Eravamo 40 comuni e siamo diventati 60. In un anno sono stati presi in carico tutti i servizi socio assistenziali". Irrisori anche i costi politici. "Tutti i consiglieri ci mettono il loro tempo - spiega Bagnaschi - e solo se ci sono prendono il gettone di presenza. Non è il posto dove uno si arricchisce, ma dove uno va a lavorare. Auspico che, aldilà della composizione che avrà il consorzio, si lavori come si è lavorato fino ad ora. Questa gestione diretta dei comuni dà valore aggiunto. Chi ha lavorato, ha lavorato bene. Adesso, oltre a mantenere la qualità sui servizi socio assistenziali, l'ambizione del consorzio è di occuparsi anche del socio sanitario". Della stessa opinione anche Soldati: "Il consorzio - dice - ha lavorato bene. Tutte le delibere sono state prese sempre all'unanimità. Ci sono le condizioni per riconfermare il buon lavoro fatto in questi anni".

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Doppiette rosa fra i boschi della provincia (sezione: Costi dei politici)

( da "Stampa, La" del 23-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Il caso Donne giovani figlie o fidanzate di cacciatori MAURIZIO FICO Doppiette rosa fra i boschi della provincia L a prima giornata di caccia ha confermato il boom delle "doppiette in rosa": in provincia le donne iscritte alla stagione venatoria 2008-2009 sono 61, inserite in gran parte nelle squadre di cinghialisti. Calcolando tutte le abilitate, in possesso cioè di porto d'armi, licenza di caccia e degli altri documenti (ma che per vari motivi non hanno ancora rinnovato il tesserino regionale) il numero sale addirittura a quota 151. "Generalmente sono giovani. Figlie, nipoti, fidanzate o sorelle di cacciatori: una passione nata in famiglia che poi viene fatta propria, dopo l'esperienza diretta in mezzo al bosco", spiega Giuseppe Damonte, responsabile dell'ufficio Caccia e Pesca della Provincia. "Complessivamente i cacciatori sono circa 6500, di cui 3500 cinghialisti. Nelle 139 squadre delle provincia, che partono da un minimo di quindici e possono arrivare anche a una cinquantina cacciatori, il numero delle donne è in crescita. La figura femminile comunque è da tempo presente in questo mondo, ancor prima che da cacciatrice nella veste di cuoca e di custode in diverse case di caccia". Maura Genta, di Carcare, è una "cinghialista": "La passione mi è stata trasmessa da mio padre Bruno, scomparso nel 2001, ed è stata rafforzata da un grande amore per i cani. Con il mio amico e socio Michele Rizzo abbiamo un allevamento con oltre 40 "Griffon Nivernais", segugi instancabili di razza francese, in una cascina di Altare". Nel 2007 Maura e Michele hanno vinto il campionato italiano con le prove a muta su cinghiale a Monticiano, in provincia di Siena. "Ho il porto d'armi da una decina d'anni, ho già preso alcuni cinghiali, ma non vado a caccia per esibizionismo o per "mettere delle tacche". La mia passione più grande sono i cani", conclude. Anche Maria Guatti, squadra numero 16 di Stella, è una cinghialista: "Una passione nata in famiglia, poi la spinta decisiva è arrivata dal mio compagno Sebastiano: la caccia è diventata anche un modo per passare più tempo insieme. Ho il fucile da una decina d'anni e l'anno scorso ho ucciso un cinghiale. Domenica l'esordio è stato duro, sotto un vilento acquazzone. La mia squadra comunque si è difesa bene, con un bottino di nove prede". Non tutte le "doppiette rosa" sono cinghialiste. Un esempio è quello di Barbara Meistro, ostetrica al reparto Maternità del San Paolo. "Anche per me la passione è nata in famiglia. Sono cacciatrice da una ventina d'anni nella specialità migratoria, cioè colombacci, e stanziale, fagiani, lepri, pernici. Prima di prendere la licenza mi sono esercitata al tiro al piattello, per vedere se riuscivo almeno a prendere la mira. Non è andata troppo male ed eccomi qua". Aggiunge: "Ci tengo però a precisare che sparare per me è l'ultima cosa. Mi affascinano soprattutto i riti della caccia, le levatacce, il legame con il nostro cane Breton, il contatto con la natura. La caccia però dev'essere un piacere e non un sacrificio, altrimenti è meglio restare a casa. Domenica ho saltato l'esordio per motivi di lavoro, ma spero di recuperare presto", conclude sorridendo.

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Di Lorena Loiacono Sono scuole di "frontiera", sp (sezione: Costi dei politici)

( da "Leggo" del 23-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Di Lorena Loiacono Sono scuole di "frontiera", spesso chiamate a sostenere sulle proprie spalle il peso del degrado sociale che circonda i loro studenti: le scuole nelle aree a rischio vanno avanti "con la passione dei docenti, dal Ministero infatti - denunciano i presidi - solo pochi euro". La denominazione di "scuola in area a rischio" dovrebbe garantire un incentivo da parte degli uffici scolastici regionali per i progetti di arricchimento dell'offerta formativa, in quartieri in cui la scuola rappresenta forse l'unica presenza delle istituzioni, ma i fondi stanno mano a mano scomparendo: "Ogni docente riceve 250 euro l'anno, è solo un gettone di presenza, qui si va avanti con la forza di volontà degli insegnanti - spiegano il preside Postorino e la docente Barone dell'Ilaria Alpi a Tor Bella Monaca - combattiamo soprattutto la dispersione scolastica, con famiglie alle prese con disoccupazione e tossicodipendenze". Oltre a Tor Bella Monaca, nella lista delle scuole romane a rischio anche la vicina Sandro Pertini, la Amendola di via dell'Idroscalo ad Ostia, la Gandhi di San Basilio, l'elementare di Dragona e la Gramsci di via Laurentina. "Dal ministero riceviamo appena 67 mila euro, ogni docente non percepisce più di 250 euro l'anno - aggiunge Alfonso Birelli, dirigente scolastico della Gandhi, - abbiamo 1000 bambini provenienti da San Basilio, Torraccia e Casal Monastero: la passione dei docenti e delle famiglie è basilare anche per il lavoro ordinario, dobbiamo sostituirci al Comune che non ci ha mai supportato". I finanziamenti ormai hanno perso valore negli anni: "Nel '98 ogni docente aveva a disposizione 4 milioni e mezzo di lire - ricorda Domenico Bernardini, preside della Gramsci al Laurentino - oggi restano appena 200 euro. I nostri studenti provengono dai ponti abbattuti, dalla disgregazione sociale e culturale: rappresentiamo l'unico riferimento sul territorio". (ass).

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Di Paolo Braghetto CADONEGHE - Un'Italia alla deriva cant (sezione: Costi dei politici)

( da "Leggo" del 23-09-2008)
Pubblicato anche in: (Leggo)

Argomenti: Costi della politica

Di Paolo Braghetto CADONEGHE - Un'Italia alla deriva cantata e raccontata da un cast d'eccezione. Gian Antonio Stella e Bebo Storti chiudono la rassegna "Autori a Cadoneghe" domani alle 21 alle Ex Officine Breda con Un paese di gente per bene. Il testo è liberamente ispirato al romanzo La Deriva: perché l'Italia rischia il naufragio best-seller di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Il giornalista così riassume il tema: "La prima Repubblica muore affogata nelle tangenti, la seconda esce dal sangue delle stragi, ma nessuno ricorda più niente". Accompagnano sul palco le due voci recitanti Gualtiero Bertelli (voce, fisarmonica), Maurizio Camardi (sassofoni, flauti), Paolo Favorido (pianoforte) e Domenico Santaniello (contrabbasso). Info: www.cadoneghenet.it.

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Comunità montane da chiudere (sezione: Costi dei politici)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 23-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

ENTI LOCALI. Mentre gli amministratori si mobilitano contro i progetti di ridimensionamento e i tagli finanziari, dal Governo arriva un annuncio shock "Comunità montane da chiudere" di William Geroldi Non hanno avuto nemmeno il tempo di abbozzare un tentativo di difesa perchè il sottosegretario all'Economia Daniele Molgora ha colto tutti in contropiede. Il destino delle Comunità montane è segnato, chiuderanno "bottega" per lasciare spazio a nuove modalità di finanziamento dei centri montani. Una vera e propria doccia fredda per la folta platea di amministratori riuniti ieri mattina al Polivalente di Idro dalla Comunità montana di Valle Sabbia proprio per rilanciare la difesa delle Comunità, nel mirino del legislatore da alcuni anni, prima con il tentativo di rivederne l'assetto istituzionale e ora nell'ultima manovra finanziaria riducendo drasticamente i trasferimenti. Ermano Pasini, nelle vesti di padrone di casa, presidente della Comunità montana di Valle Sabbia, ha difeso a spada tratta operato e bontà dell'istituzione, ricordando che "chi guida, gestisce e lavora in una Comunità montana considera questa realtà come uno strumento con cui realizzare una politica di tutela e di sviluppo del territorio. SE ORA si vogliono cancellare le Comunità montane è fondamentale che la politica individui uno strumento in grado di garantire alle popolazioni che vivono in montagna le stesse opportunità in termine di utilizzo delle risorse e del territorio di chi abita territori più fortunati come collocazione geografica. Che cosa hanno in mente i nostri politici per la montagna italia?" ha chiesto alla platea Pasini, che non ha mancato di esprimere il rammarico per l'assenza dei tre ministri invitati (Raffaele Fitto, Giulio Tremonti e Maria Stella Gelmini), mentre l'effervescente Gianantonio Stella del Corriere della Sera, poi ospite di una tavola rotonda moderata da Ferruccio Peroni, si è lasciato andare ad un più sapido commento: ("Della montagna a loro non gliene frega niente"). E LE INTENZIONI della politica sul futuro delle Comunità montane le ha delineate Molgora sostenendo che la situazione finanziaria del Paese impone scelte drastiche e quindi "occorre tagliare e agire sugli sprechi". Ne consegue che per il sottosegretario le comunità sono "spendaccione", un luogo in cui si annidano inefficenze e si distribuisconi cariche. E allora "è necessario fare piazza pulita, sgomberare le macerie e poi ricostruire. Daremo più risorse ai Comuni per poi organizzarsi come meglio vorranno ma senza ulteriori costi. Cambiamo il vestito - ha concluso Molgora - ma per dare qualcosa in più ai Comuni". Difficile per Enrico Borghi, presidente dell'Uncem, l'unione nazionale delle Comunità, conciliare ragionamento ed emozioni dopo le parole di Molgora. Un monito: "Soppesi il Governo il peso di simili provvedimenti per non pentirsi più avanti"; un sospetto, che ha raccolto una vera e propria standing ovation: "Non è che smantellando i servizi pubblici si favorisca poi l'arrivo dei privati"; uno scatto di orgoglio: "La montagna che noi rappresentiamo da quasi quarant'anni produce il 17% del Pil italiano. Le Comunità montane non sono solo carrozzoni dove vanno a sedersi i cosiddetti trombati della politica, ma rappresentano tutta la gente di montagna che vede il proprio territorio espropriato dei beni a vantaggio di altre aree più fortunate come collocazione geografica". ASSENTI, come detto, i ministri per la tavola rotonda, sul palco sono saliti Ermano Pasini, il consigliere regionale Vanni Ligasacchi, Enrico Borghi, Gianantonio Stella, l'assessore regionale Mario Scotti, Antonio Girelli, ex presidente della Comunità montana valsabbina, Carlo Panzera, presidente dell'Associazione comuni bresciani. Lapidario Gianantonio Stella che ha dato voce ai disagi degli amministratori in platea: "Sciogliere le comunità montane, quando mai se ne è parlato? Si tratta di un boccone demagogico dato in pasto alla plebe qualunquista". E Scotti: "Non recito il requiem, la posizione della Lombardia è chiara avendo appena deliberato una legge che riduce comunque le comunità montane. Si dice che si vuol tagliare il costo della politica, ma non vorrei che in questo modo si riducessero gli spazi della democrazia". Panzera: "Annuncio demagogico, di abolire le comunità montane non c'è nulla di deciso".

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Manca da 65 anni la vittoria ad Ancona (sezione: Costi dei politici)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 23-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

I PRECEDENTI. L'ULTIMO SUCCESSO NEL 1943 Manca da 65 anni la vittoria ad Ancona E' da 65 anni che il Brescia non vince ad Ancona. Gli unici due successi in riva all'Adriatico risalgono alla notte dei tempi. Il 20 ottobre '40, in B, gli uomini di Evaristo Frisoni si imposero 4-2, con doppiette di Dusi e Renato Gei. Formazione: Romano, Messora, Galdaldi, lo stesso Frisoni, giocatore-allenatore, Barbieri, Cervati, Dusi, Moretti, Gei (che avrebbe poi indossato le maglie di Fiorentina e Sampdoria, e sarebbe diventato uno dei tecnici più importanti nella storia del Brescia), Scaramelli, Palumbo. Nel finale Torti e Scaccini ridussero le distanze. Il 3 gennaio '43, sempre tra i cadetti, terminò 1-0, per un rigore trasformato da Calzolai, toscano di Carrara, cresciuto nel Novara. L'ungherese Jozsef Banas utilizzò Olivieri (il portiere laureatosi mondiale in Francia nel '38, presenze in Nazionale 24), Petermann, Carlo Albini (il capitano di tante battaglie), Sabaini, Perazzolo (altro nazionale, con 8 gettoni), Felice Mariani, Calzolai, Re Dionigi, Romanini, Martelli (mantovano di Castellucchio, scomparso con il Torino nello schianto di Superga) e Italo Rebuzzi. I marchigiani hanno vinto 5 delle 15 gare disputate. La prima volta risale al 12 settembre '37, giornata inaugurale del campionato di B. L'Ancona si impose per 2 a 1, grazie alle reti di Corbelli e Varoli. Accorciò le distanze Cavagnini. Il successo più netto (5-1) risale all'8 novembre '92, in A. Segnarono "Condor" Agostini (una tripletta), Detari (uno dei grandi amori di Gino Corioni, che lo ebbe a Bologna) e Lupo. Il guizzo di Hagi non servì a nulla. A metà ripresa l'arbitro Cesari cacciò il portiere Landucci. Vincenzo Guerini, che ha avuto modo di allenare entrambe le squadre, quel giorno sedeva sulla panchina dell'Ancona. Otto i pareggi. Quattro volte è finita 0-0 e altrettante 1-1. Come l'ultimo incontro disputato allo stadio "Conero", il 23 novembre 2003: gol di Roby Baggio e fantastica replica di Berretta, poi tesserato dal Brescia.SE.ZA.

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La graduatoria dei contributi per l'affitto (sezione: Costi dei politici)

( da "Tirreno, Il" del 23-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Prato La graduatoria dei contributi per l'affitto Pubblicato l'elenco dei beneficiari: ecco i primi cento in classifica PRATO. E' stata pubblicata ieri la graduatoria dei contributi per l'affitto che il Comune verserà a centinaia di famiglie che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese. La graduatoria è divisa in due fasce, A e B. Nella prima, di cui in basso riportiamo i primi cento, sono inserite le famiglie che hanno un Ise (Indicatore della situazione economica) non superiore a 11.521 euro, corrispondente a due pensioni minime, e un affitto che incide non meno del 14% sull'Ise. Nella seconda figurano le famiglie che hanno un Ise fino a 26.000 euro e un incidenza dell'affitto non inferiore al 24%. Il contributo verrà erogato dopo la verifica sul pagamento dell'affitto, dunque gli interessati dovranno presentare le ricevute entro il 31 gennaio. Il Comune liquiderà il contributo in un'unica soluzione, fino all'esaurimento delle risorse disponibili. Per primi saranno liquidati i contributi della fascia A, fino a un massimo di 3.100 euro annui, poi quelli della fascia B, fino a un massimo di 2.325 euro annui. Ecco l'elenco dei primi cento cittadini per i quali il Comune ha accolto la domanda di contributo all'affitto. Dovranno presentare la ricevuta del canone pagato entro il 31 gennaio 2009. 1. Faggi Marcello Leopoldo. 2. Settesoldi Licia Anna Maria. 3. Talini Margherita. 4. Tesi Ariano. 5. Capecchi Tiziana. 6. Campani Romano. 7. Agostinelli Cristina. 8. Chirichella Anna. 9. Muti Anna. 10. Tassi Clara. 11. Di Benedetto Nunziata. 12. Gentile Vanda. 13. Becherucci Guido. 14. Val Vittoria. 15. Gervasoni Ida. 16. Castellani Giancarlo. 17. Amerini Nella. 18. Santoni Miranda. 19. Guerri Faustina. 20. Storai Fedora. 21. Barbarello Filomena. 22. Soncin Iolanda. 23. Iantosca Giuseppe. 24. Liberatori Liolina. 25. Meli Agata. 26. Vignini Bruna. 27. Fabio Maria Giuseppa. 28. Becagli Clara. 29. Paoli Eleonora. 30. Papi Dirio. 31. Fracon Maria. 32. Nannucci Giovanna. 33. Rizzo Stella. 34. Naccari Caterina. 35. Bonacchi Milva. 36. Uzzani Lola. 37. Agozzino Francesca. 38. Roccabianca Giuseppe. 39. Monachello Vincenzo. 40. Melani Giovanna. 41. Spremulli Angiolina. 42. Di Bella Vincenzo. 43. Mercati Erminia. 44. Nencioni Franca. 45. Aprili Maria. 46. Banci Aristotele Fiorenzo. 47. Innocenti Adonella. 48. Nardi Michela. 49. Martini Antonia. 50. Nardi Cesare. 51. Picone Consiglia. 52. Puccetti Bice. 53. Alampi Annunziata. 54. Grasso Anna. 55. Fiesoli Lina. 56. Vannucchi Giuseppa. 57. Ribechini Emanuela. 58. Gelli Brunetta. 59. Dolfi Delsa. 60. Bucci Maria. 61. Antonino Maria Antonia. 62. Innocenti Roberto Paolo. 63. Pratesi Anna Stefania. 64. Breschi Franco Angiolo. 65. Ulisse Maria. 66. Fontani Anna. 67. Castagna Giuseppe. 68. Nesi Italia. 69. Giovannini Fedora. 70. Veliraj Shqiponja. 71. Caminati Rodolfo. 72. Mescolini Ivana. 73. Fantozzi Floriana. 74. Dell'Avanzato Maria. 75. Meoni Antonio Benito. 76. Faini Iris Giuseppa. 77. Parigi Mario. 78. Nappini Marco. 79. Nesti Bruna. 80. Montini Anna Maria. 81. Maggio Giuseppe. 82. Bettarini Tatiana. 83. Martignano Assunta. 84. Schillaci Carmelo. 85. Ajayi Osamuyi. 86. Almeida Guimar Valeria. 87. Anedda Daniela. 88. Ardelean Roxana. 89. Baffarelli Antonella. 90. Barletta Maria. 91. Bonacchi Sonia. 92. Bonamici Stefania. 93. Borciani Roberta. 94. Bottalico Anna. 95. Buttò Silvana Valeria. 96. Buzzanca Antonina. 97. Cangioli Orietta. 98. Capece Barbara. 99. Capece Monica. 100. Carta Rita.

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Nel napoli si rivede in campo mannini (sezione: Costi dei politici)

( da "Tirreno, Il" del 23-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

Viareggio Nel Napoli si rivede in campo Mannini Il centrocampista rientra a Udine dopo l'infortunio I VERSILIESI FRA I PROF VIAREGGIO. Si rivede in campo Daniele Mannini, ottima prestazione in Lega Pro dei sempreverdi portieri Gazzoli e Mancini: il week-end appena trascorso promuove, specialmente nelle serie minori, i calciatori versiliesi. Serie A. Dopo l'infortunio patito durante l'estate, primo gettone stagionale per Daniele Mannini: l'esterno viareggino entra nel secondo tempo di Udinese-Napoli, conclusasi senza reti. Nell'anticipo di sabato la Roma travolge per 3-0 una Reggina ancora senza Emmanuel Cascione, mentre nel Lecce mister Beretta non si è ancora affidato ad Andrea Ardito, mediano tutto polmoni e quantità. Serie B. Bel balzo in avanti del Piacenza, che con la vittoria per 1-0 balza al quarto posto in classifica: sufficiente la prova del difensore "Ricky" Rickler, alla seconda presenza in maglia biancorossa. Un po' meno bene del solito il cugino Andrea Masiello nel Bari comunque corsaro a Vicenza (2-1), autorevole Nicholas Guidi nell'1-0 con cui il Frosinone doma il Treviso. E stasera tutti nuovamente in campo per il primo turno infrasettimanale. Lega Pro. E' il portiere Massimo Gazzoli il protagonista della domenica: con le sue parate, infatti, riesce a lasciare il segno nello 0-0 con cui il Lumezzane esce dalla tana del Portogruaro (e la Gazzetta dello Sport lo premia con un bel 7). Salta il derby viareggino nella sfida tra Monza e Pergocrema (da una parte Samuele Pizza resta in panchina, dall'altra Matteo Gentili non è stato convocato). Scendendo in Seconda Divisione, c'è la firma di Paolo Mancini nel 2-1 con cui il Giulianova supera la corazzata Bassano, sufficiente la prova di Angelo Buglio in Alessandria-Mezzocorona. Simone Pierotti.

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LA REGIONE Emilia-Romagna ha pubblicato i primi bandi del Por Fesr 2007-2013, strumento che l'a (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 23-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

CESENA ECONOMIA pag. 6 LA REGIONE Emilia-Romagna ha pubblicato i primi bandi del Por Fesr 2007-2013, strumento che l'a... LA REGIONE Emilia-Romagna ha pubblicato i primi bandi del Por Fesr 2007-2013, strumento che l'assessorato alle Attività produttive ha intenzione di utilizzare per consentire alle imprese di acquisire competitività. Oggi, investire in innovazione sembra essere una valida strategia per rispondere ai repentini mutamenti del mercato. TRE LE TIPOLOGIE di innovazione realizzabili. Il bando per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale mette a disposizione 20 milioni di euro per progetti finalizzati alla costruzione di prototipi realizzati in collaborazione con i laboratori della rete dell'alta tecnologia e le Università regionali. Possono accedere al bando Pmi dei settori agroalimentare, produzione, costruzioni, automazione e meccanica industriale, energia, elettronica da consumo, chimica e plastica, trasporti e stoccaggio, Ict, multimedia, servizi di R&S. Le domande si possono presentare dal 14 al 22 novembre 2008. Altri 15 milioni di euro sono a disposizione delle piccole imprese che vorranno realizzare innovazioni in ambito organizzativo e manageriale: sono ammessi costi per consulenze specialistiche relative a sviluppo commerciale verso nuovi mercati, all'ampliamento della capacità produttiva e l'introduzione di nuovi processi produttivi. è co-finanziato l'acquisto di hardware e software, ma in particolare è prevista l'introduzione in azienda della figura del Temporary Management. Specifica attenzione sarà dedicata ai progetti connessi alla trasmissione d'impresa. Il termine per la presentazione dei progetti è fissato per il giorno 15 ottobre 2008. Un'ulteriore opportunità di finanziamento riguarda progetti per l'introduzione di innovazioni energetico-ambientali orientate al risparmio energetico e all'utilizzo di fonti rinnovabili. Sono disponibili 20 milioni di euro per ridurre consumi di energia, diminuire le immissioni di gas serra, valorizzare le fonti rinnovabili di energia. La scadenza del bando è prevista per il 31 ottobre 2008. CNA Forlì-Cesena è a disposizione delle imprese per valutare la fattibilità dei progetti e per fornire un supporto nelle fasi di progettazione e predisposizione della documentazione necessaria per ricevere i contributi. Per contattare il gruppo di progettazione (Barbara Casadei, Maurizio Garavini, Massimo Grandi, Fausto Folti) c'è il numero verde 800389300 .

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Al "Martelli" fischia Valeri (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Adriatico" del 23-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

E' al debutto stagionale in B, ha un solo precedente con l'Ascoli Al "Martelli" fischia Valeri ASCOLI - Paolo Valeri di Roma dirigerà Mantova-Ascoli. Il fischietto capitolino sarà coadiuvato da Andrea Marzaloni di Rimini e Cristiano Conti di Lugo di Romagna. Quarto uomo Alessandro Pizzi di Saronno. Valeri, al debutto stagionale in serie B, ha un solo precedente con l'Ascoli e risale al torneo 2007-2008. Fu l'arbitro della sfida al Bentegodi con il Chievo, nona di ritorno, terminata con il punteggio di 3-1 per i gialloblu veneti (vantaggio bianconero di Bernacci, poi Pellissier e doppietta di Obinna). Nello stesso campionato, diresse anche Mantova-Rimini (13 di andata), che si chiuse sullo 0-1 (rete decisiva di Ricchiuti). Valeri vanta 5 presenze in serie A (quest'anno ha arbitrato Bologna-Atalanta 0-1 alla seconda) con 4 pareggi ed un successo esterno. Sono 15 i gettoni in cadetteria con 8 affermazioni per le squadre di casa, 2 pareggi, mentre 5 volte è uscito il segno due. Nelle 65 apparizioni complessive in Lega Pro, in 32 casi si è imposta la squadra che giocava in campo amico, 21 sono stati i pareggi e 6 i blitz esterni. In due occasioni la formazione bianconera è stata di scena a Mantova. Nella stagione 1972-1973, il match terminò a reti inviolate. Nella passata stagione, invece, gli uomini di Iaconi si imposero con il punteggio di 1-0 per la rete realizata su rigore da Saverino al 5' della ripresa. P.S.,.

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Consiglio provinciale nel Cason, polemica (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 23-09-2008)

Argomenti: Costi della politica

CODEVIGO Consiglio provinciale nel Cason, polemica CodevigoSarà stato per la voglia di uscire dal palazzo, di lasciare in armadio per un giorno giacca e cravatta a favore di più comodi jeans e maglioncino, di discutere nel bel mezzo della laguna e, perché no, di concedersi un pranzo di pesce, che il consiglio provinciale ieri mattina si è riunito nel Cason delle Sacche di Valle Millecampi. Al di là delle polemiche sollevate da alcuni consiglieri del Pd (Fabio Rocco ed Helena Zago, che alla fine non si sono presentati) circa l'orario e le finalità "dubbie" (forse partecipare "ad un lauto menù pagato con i soldi pubblici?") di riunire il consiglio nella suggestiva cornice lagunare, è stata una lunga mattinata di lavoro per il consesso del presidente Vittorio Casarin. Che non poteva che aprirsi con la spiegazione, da parte del presidente stesso, delle motivazioni della trasferta: "Questa è una zona da valorizzare. Il Casone è di proprietà della Provincia, va promosso, utilizzato e messo a disposizione per progetti, eventi e riunioni". Discorso ripreso dalla presidente del consiglio Luisa Serato: "A decidere di riunire il consiglio qui era stata la riunione dei capigruppo e tutti avevano votato a favore". Insomma, alla fine tutti i presenti sembrano aver apprezzato la "gita fuori porta", anche i più vicini ai consiglieri polemici: "Non credo sia un'iniziativa dispendiosa, forse al massimo scomoda ha osservato Elio Armano del Pd -. Il fatto che qualcuno abbia contestato questa scelta, e che tra l'altro sia stato il primo firmatario dell'ordine del giorno su Cosecon che oggi discutiamo, credo sia dovuto all'inesperienza". "Io non mi sono nemmeno posta il problema. Sono venuta e basta. Se volete rinunciamo al gettone di presenza, se il problema sono i dieci euro ve li do io", ha detto sarcasticamente Tosca Cecchinato sempre del Pd. Superato l'argomento, dopo una parentesi sui lavori che interessano le scuole superiori provinciali, si è passati al punto cruciale, l'approvazione dello statuto Cosecon, che è passato con l'astensione di tutto il Pd, il quale ha presentato una mozione per chiedere: la sostituzione della dirigenza della società, l'immediata ricognizione dello stato patrimoniale e una vigilanza attenta del rispetto dello statuto."La soluzione per Cosecon è che altre banche entrino per annullare il debito ha spiegato Casarin -. L'idea è quella di mettere al più presto l'azienda nelle condizioni di non pagare gli interessi. E poi ci vuole celerità nell'azione perché oggi c'è un fuggi fuggi generale nel menagement da parte di chi finora ha gestito la società e avanti di questo passo non troveremo neanche più amministratori". Alla fine della seduta, ormai a pomeriggio, il vero o presunto motivo della trasferta si è realizzato quando tutti i consiglieri, a bordo della barchette della Polizia provinciale, si sono recati al casone Millecampi per una grigliata preparata dai pescatori del luogo.Federica Bertaggia.

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