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tARTICOLI DEL 16-23 settembre 2008
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Articoli
Costi dei politici (92)
Gagliardi attacca i costi della politica<subito un
bilancio delle spese di Genova>
( da "Secolo
XIX, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: costi della politica"subito un bilancio delle spese di Genova" in consiglio comunale QUESTION TIME in apertura del prossimo consiglio comunale dedicato ai costi della politica. Anci e Ato (sigle che stanno per Associazione nazionale dei comuni italiani e Ambito territoriale ottimale) i bersagli dell'esponente di Forza Italia Alberto Gagliardi che al sindaco Marta Vincenzi chiede
Presente!
, e il consigliere becca il gettone - pietro lambertini
( da "Centro,
Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: significa prendere il gettone di presenza senza dare in cambio niente alla città. Chi va a firmare la prima convocazione, non è mica un virtuoso", ha tuonato Odoardi. "Censuro il malcostume di presenziare alla seduta in prima convocazione del consiglio comunale all'evidente e notorio scopo di percepire il gettone di presenza pur nella consapevolezza che la seduta non avrà luogo"
E
olivieri difende le commissioni ( da "Centro, Il"
del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: inutile gettone di presenza a chi ne fa parte. Nel mese di agosto, in periodo di ferie, mi sembra normale che i lavori abbiano subìto dei rallentamenti e che si siano registrate alcune assenze da parte di alcuni commissari". Quanto al gemellaggio con Reggio Calabria, l'esponente di An ritiene che "sia un modo per arricchire la nostra città dal punto di vista culturale e turistico"
Ecco
perché non c'eravamo ( da "Centro, Il"
del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: attacco di Cordoma: "Censuro", afferma, "il malcostume di presenziare alla seduta in prima convocazione del consiglio comunale, come giustamente chiarito da Cristian Odoardi, all'evidente e notorio scopo di percepire il gettone di presenza pur nella consapevolezza che la seduta non avrà luogo per mancanza del numero legale.
Gettoni
pignorati Nicora si difende ( da "Nazione, La (La Spezia)"
del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: su un suo terreno privato attraverso il pignoramento dei gettoni di presenza della sua ttività amministrativa. "Una controversia ? afferma non ancora definita in quanto si deve attendere ciò che deciderà definitivamente il giudice il 3 febbraio prossimo presso il Tribunale di Chiavari". E aggiunge: "Questa tormentata vicenda è il risultato di un susseguirsi di continui sviluppi,
Di
ISABELLA CATTANIA FERRARA UNA STAGIONE di danza che parla
( da "Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del
16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: La sagra della primavera rispettivamente ripresi da Eugenio Scigliano, Fabrizio Monteverde, Cristina Rizzo. Hip-hop ma non solo il 3 marzo con un'altra prima nazionale: la compagnia franco-magrebina Käfig presenterà Tricôté mentre il 1° aprile segnerà il ritorno dei canadesi Edouard Lock e La La La Humans Steps con il provocatorio Amjad, in esclusiva per l'Italia.
Spazio
alla danza contemporanea ( da "Nuova Ferrara, La"
del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Fabrizio Monteverde e Cristina Rizzo, quest'ultima alle prese con la Sagra della primavera di Stravinskij, che al suo primo apparire scatenò uno dei più grandi scandali della storia del teatro. E l'omaggio ai Ballets Russes è anche un omaggio al loro impresario Sergej Diaghilev, il più lungimirante direttore artistico del XX secolo.
Caccia,
sul tavolo del ministro tutte le modifiche alla legge
( da "Tirreno,
Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Si chiede infatti di ampliare la gamma di specie cacciabili, di prorogare di un mese la stagione venatoria (con differenziazioni tra specie e specie), di assicurare maggiore rappresentatività (ma gratuita, eliminando il gettone di presenza) alle associazioni negli ambiti venatori di caccia, di garantire ai cacciatori libertà di movimento sulle Regione,
Simone
Pieretti s.pieretti@iltempo.it Le Paralimpiadi sono
( da "Tempo,
Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Non ci sono sponsor, tv, gettoni di presenza. Non ci sono prime pagine o interviste in esclusiva. Niente vittorie a tutti i costi e nessun contratto da testimonial. Non ci sono fan pronti a chiedere l'autografo, ne aziende che si contendono la tua immagine a suon di milioni.
Si
rivede alvarez in nerazzurro ( da "Tirreno, Il"
del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: honduregno non ha avuto modo di farsi apprezzare. Appena otto i gettoni di presenza collezionati, per un totale di soli 246 minuti. Peccato, perché Alvarez è dotato di una corsa eccezionale (si dice che faccia i cento metri in 10,7 secondi), unita tuttavia ad un acume tattico adatto forse al calcio sudamericano ma non certo al nostro.
Quel
servizio pubblico un po' così ( da "Opinione, L'"
del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: ospite in studio il giornalista del Corriere della Sera Sergio Rizzo, autore, insieme a Gian Antonio Stella, del fortunato best-seller "La casta". Si parla ovviamente di Alitalia, della difficilissima trattativa per salvare il salvabile, giunta in quel momento a un pericoloso punto morto. La conduttrice chiede al collega della carta stampata come prevede che finirà l'intera vicenda.
L'altra
olimpiade non èsolo Pistorius ( da "Tempo, Il"
del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Non ci sono sponsor, tv, gettoni di presenza. Non ci sono prime pagine o interviste in esclusiva. Niente vittorie a tutti i costi e nessun contratto da testimonial. Non ci sono fan pronti a chiedere l'autografo, ne aziende che si contendono la tua immagine a suon di milioni.
Consiglieri
senza gettoni La giunta con l'indennità
( da "Corriere
Adriatico" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: I consiglieri comunali non ricevono il pagamento dei gettoni di presenza da quasi due anni. E parliamo di circa 18 euro lordi a seduta! Mentre tutti gli assessori ed il sindaco stesso hanno regolarmente ricevuto tutti i pagamenti delle indennità loro spettanti. Credevamo di avere un sindaco e ad una giunta talmente meritevoli da aver rinviato i pagamenti di competenza,
LASCIATECI
LAVORARE, LA MONTAGNA HA PIù DA DARE CHE DA RICEVERE. E CHI HA LA VENTURA DI
AVERE U ( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: e per dirla con Gianantonio Stella e Sergio Rizzo (che oggi scrivono di noi) "serve una loro riforma. Invece, sono diventate il boccone da buttare ad una folla urlante, il più demagogico e qualunquista possibile, per placarne la rabbia". Il "capro espiatorio" di una risposta demagogica ad una domanda strumentale.
Consiglio
comunale Diversi punti stasera all'ordine del giorno
( da "Sicilia,
La" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: erano potuto trattare nella sessione di fine agosto. "Abbiamo l'adeguamento alla Finanziaria 2008 del gettone di presenza dei consiglieri comunali - spiega il vicepresidente del Consiglio Lauricella, ma si tratterà solo di una presa d'atto perché nel corso della riunione dei capigruppo l'Ufficio ragioneria ha riferito di avere già applicato la norma che prevede una decurtazione dell'
Agordo
stella del torneo di Domegge ( da "Corriere delle Alpi"
del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Enrico Rizza, Jacopo Benvegnù e Giorgio. Nell'Under 14 maschile del Cadore Basket Filippo Calligaro, Danny Marengon, Nicolò Quartarella, Carmen Valletta, Silvia De Bon, Simone Bressan, Matteo Solfa, Francesco Valletta, Davide Peruz, Omar Ghanem, Alessio Sopracolle, Mattia De Bon, Daniele Baltieri, Luca Ghanem,
Consorzio
Energia: per il centrodestra risparmio fasullo
( da "Secolo
XIX, Il" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Intanto è l'assessore regionale Zunino (presidente (Consorzio Energia) a cercare di fare chiarezza insieme a Maria Fabianelli, responsabile dell'Agenzia Regionale per l'Energia: "Nessun costo. Non ci sono gettoni di presenza per i membri del consiglio di amministrazione, di cui neppure vengono saldate le spese di trasporto".
In
municipio scatta l'allarme bilancio
( da "Arena,
L'" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: mani dei prossimi amministratori che usciranno dalla tornata elettorale di primavera. Lo scenario che potrebbe trovarsi a dover gestire il successore di Richelli, infatti, potrebbe vedere un taglio del 30 per cento delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza, il divieto di assumere personale a qualsiasi titolo, le spese correnti congelate al livello dell'anno precedente,
Da
lanciano a napoli, l'esplosione di vitale - rocco coletti
( da "Centro,
Il" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: tant'è che durante la stagione ha collezionato 28 gettoni di presenza, quasi tutti da titolare. E si è guadagnato le attestazioni di stima da parte di allenatori e addetti ai lavori della categoria. Lanciano è stata una tappa fondamentale della carriera anche perché in rossonero ha subito una trasformazione tattica.
La
politica riformi se stessa ( da "Sole 24 Ore, Il"
del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: intermediazione politico- istituzionale, cioè volesse dare un significativo esempio per infondere fiducia in un Paese disincantato, a "consenso passivo". In primo luogo, la cosiddetta questione dei costi della politica. Presa seriamente, comporta l'abbandono dell'idea che il nostro personale politico e istituzionale sia strapagato.
In
municipio scatta l'allarme bilancio
( da "Arena.it,
L'" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: mani dei prossimi amministratori che usciranno dalla tornata elettorale di primavera. Lo scenario che potrebbe trovarsi a dover gestire il successore di Richelli, infatti, potrebbe vedere un taglio del 30 per cento delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza, il divieto di assumere personale a qualsiasi titolo, le spese correnti congelate al livello dell'anno precedente,
"La
Mandolesi? Ha già aperto la campagna elettorale"
( da "Corriere
Adriatico" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Roberta Mandolesi circa il mancato rispetto del patto di stabilità e sul fatto che i compensi per la giunta sono stati regolarmente pagati mentre i gettoni di presenza dei consiglieri comunali non ancora. Innanzitutto va detto che i compensi della giunta vengono corrisposti mensilmente mentre quelli dei consiglieri annualmente e a maggio scorso avremmo dovuto pagare quelli dell'
COOPERAZIONE:
SCOTTI, PIU' FONDI DA TAGLI A COSTI DELLA
( da "Virgilio
Notizie" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Per questo, ha spiegato, ''invece di aspettare che qualcuno faccia qualcosa, il Parlamento se vuole aumentare gli stanziamenti per la cooperazione deve spiegare da dove vuole prenderli, individuando le compensazioni effettive'', a partire da interventi mirati a ricollocare i costi della politica.
Scotti:
tagliare costi della politica per finanziare la cooperazione
( da "Vita
non profit online" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Per questo, ha spiegato, ''invece di aspettare che qualcuno faccia qualcosa, il Parlamento se vuole aumentare gli stanziamenti per la cooperazione deve spiegare da dove vuole prenderli, individuando le compensazioni effettive'', a partire da interventi mirati a ricollocare i costi della politica.
Atene
NOSTRO SERVIZIO (c.r.) Tutte le strade portano
( da "Gazzettino,
Il" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: al 50° gettone di presenza in Champions League) è riuscito a interrompere il trend negativo che da due anni registrava la sconfitta dei nerazzurri all'esordio nella competizione.Contro il Panathinaikos è arrivato il successo con un gol per tempo, firmati da Mancini e dal redivivo Adriano, subentratogli nei minuti finali.
Cooperazione/
Fassino lancia allarme per i tagli alle
( da "Virgilio
Notizie" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: le politiche di cooperazione e di sviluppo indicheremo anche le fonti di finanziamento e tra queste anche le risorse che derivano dalla riduzione dei costi della politica" ha aggiunto Fassino. "Chiederemo al governo di mettere tra le priorità della manovra finanziaria le politiche di sviluppo e cooperazione con le allocazioni finanziarie adeguate e necessarie" ha concluso Fassino.
Chi
non vuole lo statuto è Galan ( da "Tribuna di Treviso, La"
del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: gettoni di presenza su gettoni di presenza, per non cavare un ragno dal buco. Da quell'ottobre 2000, quando Giancarlo Galan terrorizzò l'Italia presentando la sua proposta che prevedeva due terzi delle tasse trattenute in regione ("sento un tintinnare di sciabole" sobbalzò da Roma l'allora ministro Agazio Loiero),
Il
Pd: i nostri gettoni in aiuto alla Procura Rubinato: dare risorse, altro che
esercito ( da "Tribuna di Treviso, La"
del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: non ci sono neppure i soldi per la benzina e per i telefonini di servizio dei magistrati. Vogliamo rinunciare ai gettoni di presenza per far fronte alle esigenze della magistratura". "Si badi bene - aggiunge il portavoce del Pd di Treviso Giovanni Tornella -: con la nuova Finanziaria si avrà un taglio alla sicurezza di 3,5 miliardi di euro".
Chi
non vuole lo statuto è galan ( da "Mattino di Padova, Il"
del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: gettoni di presenza su gettoni di presenza, per non cavare un ragno dal buco. Da quell'ottobre 2000, quando Giancarlo Galan terrorizzò l'Italia presentando la sua proposta che prevedeva due terzi delle tasse trattenute in regione ("sento un tintinnare di sciabole" sobbalzò da Roma l'allora ministro Agazio Loiero),
GRANDE
SUCCESSO per la 34esima 'Giornata del Donatore di sangue' della
( da "Resto
del Carlino, Il (Rovigo)" del
18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Rizzato Umbertina, Sperindio Lino, Tessarin Adriana, Tomasi Giorgio, Vetri Giuseppino, Zaia Orlando. Medaglia d'argento (30 - 25): Babetto Franco, Barbetta Marcello, Bettonte Cristina, Bettonte Simone, Bolzoni Francesco, Bovolenta Marina, Braga Lorenzo, Crepaldi Nicolay, Crocco Bruna, Lopezi Michele, Marangon Armanda,
DANIELE
BATTISTEL La riunione dell'Upt deve ancora cominciare
( da "Adige,
L'" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: transitato nelle file dell'Unione. Davvero si tratta di due questioni completamente distinte? Certo. Tangentopoli era un sistema di appalti finalizzato al finanziamento dei partiti. Ora non è così. Premessa la fiducia più completa nella magistratura e il fatto che tutte le ipotesi accusatorie devono essere dimostrate, sottolineo che ora non si parla di finanziamento dei partiti.
Italiani
perbene italiani fannulloni - (segue dalla prima pagina)
( da "Repubblica,
La" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: a una presentazione dei libri di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo (La casta e il più recente La deriva) per rendersi conto che il pubblico si autointerpreta ogni volta come una moltitudine di bravi e onesti cittadini, stupefatti, e anzi angosciati, di fronte all'impazzimento dei meccanismi della politica, agli sprechi, alle piccole e grandi corruzioni delle strutture pubbliche.
Una
"trattoria" a gettone ( da "Salute (La Repubblica)"
del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: provvisto di mensole e con pareti a prova di writer: saranno di cartone rinnovabile, di modo che a intervalli regolari i pannelli saturi di scritte potranno essere sostituiti da altri intonsi e pronti per essere decorati. La trattoria a gettone, inoltre, sarà provvista di monitor su cui scorrerà, a ciclo continuo,
Quando
la politica diventa un format ( da "Repubblica.it"
del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: a una presentazione dei libri di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo (La casta e il più recente La deriva) per rendersi conto che il pubblico si autointerpreta ogni volta come una moltitudine di bravi e onesti cittadini, stupefatti, e anzi angosciati, di fronte all'impazzimento dei meccanismi della politica, agli sprechi, alle piccole e grandi corruzioni delle strutture pubbliche.
Accuse
postume all'Ulss <Quasi tutto già risolto>
( da "Arena.it,
L'" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Si dice di un medico che esercitava anche fuori Ulss: lo poteva fare, allora. E ancora, si parla di indebite corrisponsioni di gettoni di presenza nelle commissioni. Ci siamo attenuti alla legge e sono stati tolti quando sono stati eliminati definitivamente.
ALLOGGI
ATER ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)"
del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Rizzo Michela , Lavezzi Alberto, Osti Mauro, Dolcetto Marica, Rossi Fabio, Brizzante Giovanni. Punti 5:Montin Oriella, Bove Giuseppe, Girò Daniela, Bordon Giulia, Wojciechowska Iwona Dorota, Bianchini Federica, Bonafe' Raffaella, Facco Sandra, Borsetto Graziano, Mariotti Semplice, Mischiati Carla, Ndroqi Ardian,
Rosà
Chiuso per il momento sul piano politico il caso OV
( da "Gazzettino,
Il (Vicenza)" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: opportuno dare la massima importanza a questa conferenza dei capigruppo consiliari - commenta Vigo -, dandole istituzionalità, con un gettone di presenza come negli altri organismi consiliari.C'è anche un altro motivo per cui si sente il bisogno di questa novità consiliare a Rosà: Ci siamo accorti che in alcuni commissioni, come in quella istituzionale, non sono presenti tutti i gruppi.
I
delegati delle Municipalità non ricevono un soldo da
( da "Gazzettino,
Il (Venezia)" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
La
Finanziaria
Verdini
conferma Malossini: Rimani ( da "Trentino"
del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: per pagare le spese della campagna elettorale per le politiche dello scorso 13 aprile. Le accuse di corruzione e finanziamento illecito ai partiti deriverebbero da quest'episodio. Per la corruzione, però, non basta aver intascato soldi occorre che i soldi vengano presi per un atto, contrario o conforme, al proprio ufficio.
Il
Pd si tassa per Fojadelli ( da "Tribuna di Treviso, La"
del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: di consiglieri che consegneranno alla Procura di Treviso i gettoni legati alla presenza in consigli e commissioni: 90 euro lordi per seduta, pari a circa 70 euro netti. Da qui fino a fine mandato, i consiglieri del Pd andranno quindi gratis in consiglio e in commissione. Ed è in programma pure un gesto simbolico, dopo che la prossima settimana si terrà un incontro con Fojadelli:
Consiglieri
senza macchia ( da "Italia Oggi (Enti Locali)"
del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: nonché i consiglieri regionali, possono percepire solo i gettoni di presenza previsti dal presente capo". Il nuovo art. 83, al comma 1, recita invece: "I parlamentari nazionali o europei, nonché i consiglieri regionali non possono percepire i gettoni di presenza previsti dal presente capo". L'attuale formulazione dell'art.
Albo
dei politici onesti il progetto partirà dal fvg
( da "Messaggero
Veneto, Il" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Sia a livello geografico che nell'arco politico - continua - stiamo raccogliendo una disponibilità trasversale". Costi della politica, trasparenza e questioni similari erano state al centro del dibattito politico e mediatico supportati dal ciclone de "La Casta", il best seller della coppia Rizzo-Stella.
Via
le Province, l'occasione persa dal federalismo
( da "Sole
24 Ore, Il" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: per razionalizzare i livelli di governo del territorio e per rispondere alle attese sulla riduzione dei costi della politica. Dinanzi all'ondata di polemiche dei mesi passati, che hanno alimentato anche pericolose ondate qua-lunquiste, la politica ha infatti risposto o facendo finta di niente o ricorrendo a qualche misura demagogica, come il "ticket" per le barberie del Parlamento.
"Attacca
invece di scusarsi" ( da "Corriere Adriatico"
del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: bensì lo strano concetto di democrazia che dimostra di avere. Per dovere di cronaca preciso che, ad oggi, non mi è pervenuta comunicazione alcuna di avvenuta emissione di mandati di pagamento dei gettoni spettanti per il 2007 e 2008 e quindi Giacinti farebbe proprio bene prima a fare - in adempimento di obblighi di legge- e poi a parlare.
Sarà
Pinzani a dirigere il match del "Rigamonti"
( da "Corriere
Adriatico" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Pinzani ha diretto 17 partite in cadetteria, con 10 successi delle squadre di casa; 7 pareggi, tra cui lo 0-0 tra Cittadella e Salernitana del 7 settembre scorso, ed una vittoria esterna. Due i gettoni in serie A con altrettanti pareggi; 67 le presenze in Lega Pro (26-28-13). P.S.,.
"La
salvezza dovrà passare al Del Conero"
( da "Corriere
Adriatico" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
grande
intenditore della B con 216 presenze tra i cadetti (oltre a 53 gettoni in A e
I
consiglieri comunali e provinciali del Pd devolveranno i
( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: di benzina. Ma il Pd sta studiano anche la possibilità di aprire un conto corrente o un libretto postale dove qualunque cittadino potrà dare il proprio contributo.Considerando che il gettone di presenza ammonta a 70 euro lordi e che tra consiglio comunale e provinciale il Pd conta 12 consiglieri, per la Procura si tratterebbe di una base di 840 euro circa al mese contando solo un
Il
ministro ombra dei Democratici invitato a Treviso: <Il tribunale è anche
carente di organici> ( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Il ministro ombra dei Democratici invitato a Treviso: "Il tribunale è anche carente di organici" I consiglieri comunali e provinciali del Partito democratico devolveranno i loro gettoni di presenza in consiglio e nelle varie commissioni alla Procura di Treviso, che - esaurito il budget ministeriale annuale per il carburante - si ritrova praticamente a piedi.
Il
Comune trova il modo di pagare i Delegati
( da "Gazzettino,
Il (Venezia)" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: parteciperanno alle Commissioni consiliari di Municipalità. E quindi potranno incassare il gettone di presenza che è di 35 euro lordi a seduta. Sarà dura in questo modo arrivare alla cifra di 600 euro che più o meno prendevano prima, ma è sempre meglio di niente. Il peso di questa delibera sulle casse comunali è assolutamente nullo se si pensa che tutte le Municipalità messe assieme -
Stop
alla dieta forzata: rifioriscono gli stipendi di sindaco e assessori
( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Uno dei tanti emendamenti recita infatti, "A decorrere dal primo gennaio 2009 le indennità di funzione ed i gettoni di presenza sono rideterminati con una riduzione del 20 per cento rispetto all'ammontare risultante alla data del 30 giugno 2008". Tempi duri per le Giunte. Nel frattempo quello che può rientrare rientra. VINCENZO GAROFALO.
Al
via il concorso per emergenti "Sottosuoni" apre alla Penisola
( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: la prima con la selezione dei musicisti da parte di una giuria tecnica di esperti, attraverso l'ascolto dei brani in mp3, e la seconda con l'esibizione delle band sul palco. Il vincitore riceverà come premio l'ammissione al "Karel music expò" 2009, con copertura totale dei costi e un gettone presenza. Per informazioni www. voxday.com. STEFANO CORTIS.
Con
Gilda e le altre i sogni viaggiano veloci
( da "Stampa,
La" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: TORINO ESPOSIZIONI DA OGGI AL 22 NOVEMBRE 54 VETTURE IN MOSTRA Con Gilda e le altre i sogni viaggiano veloci [FIRMA]RENATO RIZZO Il primo veicolo utilizzato dall'uomo è stato il sogno: riflesso d'un desiderio capace di portare lontano, oltre il reale, sino a raggiungere i paesaggi incantati dello spirito o, più semplicemente, in grado di farci immaginare una realtà più appagante.
Savona,
mancano 340 mila euro per le Circoscrizioni
( da "Stampa,
La" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: ma soprattutto ipotizzare altre forme di risparmio sui costi della politica che certamente non si limitano alle Circoscrizioni. L'assessore alle Finanze Luca Martino fa il punto sulla vicenda Circoscrizioni: "La Finanziaria prevedeva per il Comune l'obbligo di tagliare 340 mila euro di costi della politica e contestualmente aveva abolito le Circoscrizioni.
Consiglio,
aumenta la spesa ( da "Trentino"
del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: 120 euro per ogni seduta di consiglio e di commissione. A conti fatti, alle casse di palazzo Thun consiglio e commissioni costeranno nel 2008 quasi 700 mila euro: la fetta maggiore se ne va per i gettoni di presenza, 40 mila euro per i fondi ai gruppi (a cui hanno l'anno scorso hanno rinunciato Td, Prc e Idv), 10 mila euro alla presidenza del consiglio,
Una
flebo per i bilanci comunali ( da "Italia Oggi"
del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: esecutivo sarà costretto a rivedere il bilancio dello stato, perché sui conti dell'anno prossimo peseranno 703 milioni per il 2008 e 780 per il 2009. Costi della politica. Su questo fronte i tagli ammontano a 313 milioni, ma i risparmi ottenuti grazie alla riduzione delle indennità dei consiglieri dovrebbero essere pari a 30 milioni.
Ai
gazebo del pd prende il via il tesseramento
( da "Tirreno,
Il" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: recante la firma e saranno molte le iniziative organizzate sul territorio per consegnare le tessere e raccogliere nuove iscrizioni, ubbidendo a un principio fondamentale del Pd, stare tra la gente e ascoltare le esigenze delle persone. La tessera risponde anche a un indirizzo politico di finanziamento del partito: vogliamo un partito che sia popolare e presente sul territorio".
Il
coni con gli insegnanti ( da "Messaggero Veneto, Il"
del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: 3° Circolo di Udine: Sabrina Rizzo; 4° Circolo di Udine: Donatella Driussi, Adriana Michelizza. Direzione didattica di Mortegliano: Renato Stocco; di Tarvisio: Monia Adami, Manuela Del Ross, Silva Piccinato, Monica Rocco. Istituto comprensivo di Faedis: Silva Pecorari, Laura Ursella;
Appalti
sospetti/15 Via gli affari dalla politica S e la magistratura svolgerà il suo
compito, e c'è da augurarselo che lo faccia in modo giusto, accerterà le
responsabilità penali ( da "Adige, L'"
del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: e sono quelle della disinvolta occupazione delle cariche istituzionali e societarie. Queste responsabilità che in altre parti del paese degenerano nell'illegalità e nella deresponsabilizzazione diffusa ed anche nella corruzione e nei fenomeni mafiosi, sono presenti anche in Trentino e sbaglia chi in questi anni le ha accettate o anche solo sottovalutate.
<Costi
della politica, legge sabotata>
( da "Corriere
Alto Adige" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: doveva approvare quella norma moralizzatrice sui costi della politica". L'attacco del presidente del consiglio provinciale, Riccardo dello Sbarba - in questo caso anche diretto promotore del disegno di legge dei Verdi sul "Divieto di cumulo di redditi derivanti da incarichi di nomina politica" - scatena le reazioni di Alessandro Urzì e Martha Stocker: "Un attacco senza fondamento,
Pagamenti
ritardati E' polemica ( da "Corriere Adriatico"
del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Ribadisco ancora una volta che il ritardo è stato causato dall'oggettiva mancanza di personale dell'ufficio preposto. Oltre tutto i gettoni di presenza sono stati sempre pagati annualmente verso il mese di maggio dell'anno successivo alle sedute. Ed è strano che la Mandolesi se ne accorga solo adesso, visto che è un decennio che è consigliere comunale!
LETTERE
( da "Mattino,
Il (Nazionale)" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: di Salerno Godimento, e dato che il business è buono, le casse comunali si rimpingueranno velocemente, il consiglio di amministrazione potrà assegnarsi gettoni di presenza principeschi e assumere tante segretarie di bella presenza da far invidia al Governo stesso, la sicurezza e la decenza cittadine saranno garantite e infine il sottoscritto potrà evitare di essere multato per essersi
Gb/
Congresso Labour, Brown lancia la sfida - punto
( da "Virgilio
Notizie" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Rowling: l'autrice della saga di Harry Potter, è amica personale di Brown e della moglie Sarah e il suo regalo sarà sicuramente apprezzato dal partito visto che il Labour ha debiti per 22,5 mln di euro, in massima parte contratti per finanziare la campagna elettorale delle politiche del 2005, la più costosa nella sua storia.
Profondo
rosso nei conti provinciali Spunta un "buco" di 340mila euro
( da "Corriere
Di Como, Il" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: suo decreto di contenimento dei costi della politica, Tremonti si porterà via un bel po' di soldi. Salteranno in particolare alcuni vecchi crediti con lo Stato di cui ero riuscito a ottenere il rimborso". La cosiddetta "compartecipazione alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica" decisa dal ministro dell'Economia nel decreto di giugno si rivela quindi molto pesante.
Treviso
Un secolo di remi, barche, successi ed emozioni.
( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: costituzione della Unione Sport Canottieri Sile Treviso assieme a veterani come Mario Fiorini, Ettore Vianello, Marco Rizzà, Italo Ghizzoni, Giuseppe Ciani, Alessandro Mussato, Lanza di Casalzanza e Gino Comisso, quest'ultimo fratello del poeta Giovanni che figura anch'esso tra i soci fondatori.Una società forte, che ha vissuto una storia importante, fatta di momenti più o meno felici.
Bolzano,
maxibrindisi in Supercoppa ( da "Alto Adige"
del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Guenette, Aquino, Faggioni, Tomasello, Ciresa, Rigoni, Rizzo, Delfino. All: Vesa Surenkin ARBITRI: Colcuc/Lottaroli (Rebeschin, Stella) RETI: 0:1 Lutz (1.47), 1:1 Corupe (11.54), 2:1 Corupe (18.53), 3:1 Di Casmirro (22.47), 3:2 Margoni (17.18), 4:2 Corupe (34.45), 4:3 Aquino (38.07), 5:3 Di Casmirro (53.
Supercoppa
al Bolzano nella serata di Corupe
( da "Corriere
delle Alpi" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Faggioni, Tomasello, Ciresa, Rigoni, Rizzo, Delfino. All: Surenkin. ARBITRI: Colcuc, Lottaroli (Rebeschin, Stella). RETI: Andreas Lutz (1.47), 1:1 Kenny Corupe (11.54), 2:1 Kenny Corupe (18.53), 3:1 Nate Di Casmirro (22.47), 3:2 Stefano Margoni (17.18), 4:2 Kenny Corupe (34.45), 4:3 Anthony Aquino (38.
Un
cilindro in zona industriale ( da "Trentino"
del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Sarà struttura cilindrica realizzata su un lotto di circa 11.000 mq con due livelli interrati e quattro fuori terra. Nell'interrato ci sarà posto per 250 macchine, al pianoterra sarà ubicato il bar, sportello bancario, lavanderia a gettone, locale con giornali e tabacchi; al piano superiore ci sarà la mensa disposta su due livelli con 120 posti, cucina e servizi,
Parte
la rivoluzione delle comunità montane
( da "Secolo
XIX, Il" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: di 15 consiglieri mentre in passato le due comunità ne contavano 45, con una riduzione notevole delle spese di gestione, dai gettoni di presenza agli emolumenti di presidenti ed assessori. In questo modo dovrebbe risultare anche più facile l'elezione del nuovo presidente e scongiurare lunghi periodi di immobilismo e laceranti polemiche come ad esempio si è verificato due anni fa
I
gol di lutz, margoni e aquino illudono la partita si decide nel terzo tempo
sabato è campionato: a pontebba c'è il fassa
( da "Messaggero
Veneto, Il" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Tomasello, Ciresa, Rigoni, Rizzo, Delfino. Coach: Surenkin ARBITRI Colcuc e Lottaroli con Rebeschin e Stella. MARCATORI 1t: all'1'47''Lutz, all'11''54'', al 18'53'' Corupe; 2t: al 2'47'' Di Casmirro, al 7'18''Margoni, al 14'45'' Corupe, al 18'07''Aquino; 3t: al 13'10'' Di Casmirro e al 19'10''Corupe.
<Scuola
bilingue o non entriamo in giunta>
( da "Corriere
Alto Adige" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Tommasini: "Piena attuazione della legge". Zeller: "Via sensata, discutiamo" Nel "decalogo" proposti redditometro per i servizi, sostegno agli affitti, taglio dei costi della politica BOLZANO - Dalla sicurezza sociale al taglio dei costi della politica, dal sostegno al mercato degli affitti agli incentivi per Casaclima.
Scattano
i campionati Fischio d'inizio alle 15.30
( da "Arena.it,
L'" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Deportivo-La Rizza Deportivo, campo La Rizza Deportivo, Fiorini; Edera Veronetta-Quinto, Dorizzi; Intrepida-S.Maria in Stella, Lopedota e Primavera 99-Croz Zai, Ambrosi; riposa Juventina Valpantena. GIRONE C: Custoza 08-Cadore, Calabrese, Jovanese-Atletico Vigasio 2008, Elio Benedetti;
Più
su le indennità di sindaco e giunta
( da "Gazzettino,
Il (Vicenza)" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: e il diritto di percepire ciò che la legge prevede". Peraltro una norma emanata dal Governo nel 2008, come ha spiegato il segretario Paolo Orso, vieta ai Comuni di ritoccare verso l'alto i gettoni. La somma stanziata perciò non verrà liquidata ai diretti interessati finché la Corte dei Conti non si esprimerà in materia: se i giudici dovessero sentenziare che il ripristino dello "
Fursil,
la miniera diventa gemma ( da "Gazzettino, Il (Belluno)"
del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: L'operazione prevede infatti la visita della miniera, che ha un notevole sviluppo interno, con l'ausilio di un trenino e la realizzazione di un importante centro visitatori, con adeguati spazi per parcheggi e servizi. Non resta che attendere i finanziamenti.Dario Fontanive.
Sono
22 i locali scelti tra Verona e provincia
( da "Arena,
L'" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Perbellini di Isola Rizza, Arquade dell'hotel Villa del Quar di Pedemonte, Gardesana di Torri del Benaco, Baba Jaga di Montecchia di Crosara, Oste Scuro (via San Silvestro), Al Capitan della Cittadella (in piazza Cittadella), Muramare (Corso Porta Nuova 46/a), Tre Marchetti (vicolo Tre Marchetti), Maria Callas (vicolo cieco San Pietro Incarnario 5)
Ausonia,
solita tripletta In 4 esultano due volte
( da "Arena,
L'" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: G1: 1) Matteo Vaccaro (Cage Capes Silvana), 2) Federico Zorzan (Luc), 3) Mattia Rizzati (Cage Capes Silvana), 4) Andrea Sandri (Ausonia), 5) Matteo Modena (Cage Capes Silvana), 6) Miki Scartezzini (Luc). Femmine: 1) Gaia Soave (Luc Bovolone), 2) Noemi Zanini (La Rizza Thermo King), 3) Alessia Bellini (Cage Capes Silvana).
Privilegi
politici ( da "Centro, Il"
del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Da uno studio accurato e preciso risulta che il costo della politica in Italia, per abusi e sprechi, incide per l'1,86% sul prodotto interno lordo, circa 200 miliardi di euro. E' una cifra da far paura e tremare i polsi. Lo scempio più lampante del modo di gestire i soldi dei contribuenti viene, purtroppo, dalla nostra Regione, come riferisce il quotidiano "La Stampa"
Al
fedini finisce sempre 1-1 bonuccelli a quota 229 gettoni
( da "Tirreno,
Il" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: quelle di Coppa Italia. Cinque. Quelle subite, undici totali se si considerano anche quelle di Coppa Italia. Novanta. I minuti giocati da Vitaliano Bonuccelli. La prima volta per il Condor che nelle precedenti tre gare era sempre subentrato. 360. I minuti giocati da Carnesalini, Fiale, Barsotti e Fommei che dopo la sostituzione avuta da Fusi sono gli unici ad avere giocato sempre.
<Lo
chiamo ancora assessore perché per me lui è il vero assessore>
( da "Adige,
L'" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: interesse della comunità", Ediltione non si è sottratta a contribuire all'organizzazione dell'assemblea di Roncone. "I ragionamenti sui costi della politica - disse quel giorno Grisenti - minano le radici della democrazia. Andando avanti di questo passo si inizierà a cercare l'uomo giusto, l'uomo forte e io non voglio che venga quel momento.
X
Martiri e Spal rafforzano il loro legame
( da "Nuova
Ferrara, La" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: cinque giocatori passati alla Spal sono Giuseppe Rizza (classe 1993), Stefano Furini ('94), la conferma di Maicol Ricci ('97) ed i '98 Alessio Gulinatti e Marcello Minarelli. Intanto il week end appena finito è stato molto intenso per la X Martiri/Azzurra. Sabato pomeriggio c'è stato un torneo riservato ai Pulcini primo anno (classe 2000) con la partecipazione di dieci formazioni,
I
Comuni uniti tagliano i costi ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)"
del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Lo studio abbraccia l'idea del "grande è bello" non solo in virtù della riduzione dei costi della politica (peraltro variabili a seconda di quanti Municipi, guidati da un prosindaco, si deciderà di tenere in piedi dopo la fusione), ma soprattutto in funzione della gestione unitaria dei servizi e del "governo del territorio".
Le
entrate che non pesano ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)"
del 22-09-2008) + 1 altra fonte
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Amministratori locali Le indennità e i gettoni di presenza (ex articolo 82, commi 1 e 2, del Testo unico enti locali) percepiti dagli amministratori locali non costituiscono reddito da lavoro ai fini del cumulo con la pensione (messaggio n. 340 del 26 settembre 2003, lettera B). Cariche elettive Del pari tutte le indennità comunque connesse a cariche pubbliche elettive (
Il
consiglio del consorzio verso il rinnovo: tutto fa pensare alla conferma dei
vertici ( da "Cittadino, Il"
del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Tutti i consiglieri ci mettono il loro tempo - spiega Bagnaschi - e solo se ci sono prendono il gettone di presenza. Non è il posto dove uno si arricchisce, ma dove uno va a lavorare. Auspico che, aldilà della composizione che avrà il consorzio, si lavori come si è lavorato fino ad ora. Questa gestione diretta dei comuni dà valore aggiunto.
Doppiette
rosa fra i boschi della provincia
( da "Stampa,
La" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Con il mio amico e socio Michele Rizzo abbiamo un allevamento con oltre 40 "Griffon Nivernais", segugi instancabili di razza francese, in una cascina di Altare". Nel 2007 Maura e Michele hanno vinto il campionato italiano con le prove a muta su cinghiale a Monticiano, in provincia di Siena.
Di
Lorena Loiacono Sono scuole di "frontiera", sp
( da "Leggo"
del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Ogni docente riceve 250 euro l'anno, è solo un gettone di presenza, qui si va avanti con la forza di volontà degli insegnanti - spiegano il preside Postorino e la docente Barone dell'Ilaria Alpi a Tor Bella Monaca - combattiamo soprattutto la dispersione scolastica, con famiglie alle prese con disoccupazione e tossicodipendenze".
Di
Paolo Braghetto CADONEGHE - Un'Italia alla deriva cant
( da "Leggo"
del 23-09-2008) + 1 altra fonte
Argomenti: Costi della politica
Abstract: seller di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Il giornalista così riassume il tema: "La prima Repubblica muore affogata nelle tangenti, la seconda esce dal sangue delle stragi, ma nessuno ricorda più niente". Accompagnano sul palco le due voci recitanti Gualtiero Bertelli (voce, fisarmonica), Maurizio Camardi (sassofoni,
Comunità
montane da chiudere ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Il destino delle Comunità montane è segnato, chiuderanno "bottega" per lasciare spazio a nuove modalità di finanziamento dei centri montani. Una vera e propria doccia fredda per la folta platea di amministratori riuniti ieri mattina al Polivalente di Idro dalla Comunità montana di Valle Sabbia proprio per rilanciare la difesa delle Comunità,
Manca
da 65 anni la vittoria ad Ancona ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: con 8 gettoni), Felice Mariani, Calzolai, Re Dionigi, Romanini, Martelli (mantovano di Castellucchio, scomparso con il Torino nello schianto di Superga) e Italo Rebuzzi. I marchigiani hanno vinto 5 delle 15 gare disputate. La prima volta risale al 12 settembre '37, giornata inaugurale del campionato di B.
La
graduatoria dei contributi per l'affitto
( da "Tirreno,
Il" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Rizzo Stella. 34. Naccari Caterina. 35. Bonacchi Milva. 36. Uzzani Lola. 37. Agozzino Francesca. 38. Roccabianca Giuseppe. 39. Monachello Vincenzo. 40. Melani Giovanna. 41. Spremulli Angiolina. 42. Di Bella Vincenzo. 43. Mercati Erminia. 44. Nencioni Franca.
Nel
napoli si rivede in campo mannini
( da "Tirreno,
Il" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: primo gettone stagionale per Daniele Mannini: l'esterno viareggino entra nel secondo tempo di Udinese-Napoli, conclusasi senza reti. Nell'anticipo di sabato la Roma travolge per 3-0 una Reggina ancora senza Emmanuel Cascione, mentre nel Lecce mister Beretta non si è ancora affidato ad Andrea Ardito, mediano tutto polmoni e quantità.
LA
REGIONE Emilia-Romagna ha pubblicato i primi bandi del Por Fesr 2007-2013,
strumento che l'a ( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)"
del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Cesena è a disposizione delle imprese per valutare la fattibilità dei progetti e per fornire un supporto nelle fasi di progettazione e predisposizione della documentazione necessaria per ricevere i contributi. Per contattare il gruppo di progettazione (Barbara Casadei, Maurizio Garavini, Massimo Grandi, Fausto Folti) c'è il numero verde 800389300 .
Al
"Martelli" fischia Valeri
( da "Corriere
Adriatico" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: che si chiuse sullo 0-1 (rete decisiva di Ricchiuti). Valeri vanta 5 presenze in serie A (quest'anno ha arbitrato Bologna-Atalanta 0-1 alla seconda) con 4 pareggi ed un successo esterno. Sono 15 i gettoni in cadetteria con 8 affermazioni per le squadre di casa, 2 pareggi, mentre 5 volte è uscito il segno due.
Consiglio
provinciale nel Cason, polemica ( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Se volete rinunciamo al gettone di presenza, se il problema sono i dieci euro ve li do io", ha detto sarcasticamente Tosca Cecchinato sempre del Pd. Superato l'argomento, dopo una parentesi sui lavori che interessano le scuole superiori provinciali, si è passati al punto cruciale, l'approvazione dello statuto Cosecon, che è passato con l'astensione di tutto il Pd,
( da "Secolo XIX, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Gagliardi attacca i costi della politica"subito un bilancio delle spese di Genova" in consiglio
comunale QUESTION TIME in apertura del prossimo consiglio comunale dedicato ai
costi della politica. Anci
e Ato (sigle che stanno per Associazione nazionale dei comuni italiani e Ambito
territoriale ottimale) i bersagli dell'esponente di Forza Italia Alberto
Gagliardi che al sindaco Marta Vincenzi chiede ragione dei costi e del
ruolo sostenuti da Genova. "Parliamo dell'Anci regionale presieduto dalla
Vincenzi: quanto costa ai cittadini genovesi e soprattutto cosa fa per la
Liguria?" si chiede Gagliardi girando al sindaco la richiesta del bilancio
dell'attività dell'Anci ligure. Stessa cosa per l'Ato, consorzio che ha voce in
capitolo per qualunque cosa riguardi acqua e ambiente: "A parte i costi,
mi piacerebbe sapere quanto Genova riesca ad incidere in quella realtà"
conclude Gagliardi. 16/09/2008.
( da "Centro, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Pescara
"Presente!", e il consigliere becca il gettone Trentasei euro a testa
per riscaldare solo per pochi secondi il banco dell'aula L'"affare"
della doppia convocazione e dell'appello ripetuto PIETRO LAMBERTINI
MONTESILVANO.Trentasei euro per dire "presente". La prassi, in
municipio, è semplice: il consiglio comunale viene convocato in prima e seconda
convocazione. La prima, tanto per fare un esempio, è prevista per oggi alle 9.
Ma, alle 9, il numero legale (almeno 16 consiglieri), non si raggiunge: chi
dice "presente", però, mette da parte il gettone da 36 euro. Alle 10,
un'ora dopo, il presidente del consiglio comunale, Valter Cozzi, per legge,
deve ripetere l'appello. Il numero legale non si raggiunge neanche questa volta
ma chi risponde "presente", anche solo al secondo appello, ha diritto
comunque al gettone: 36 euro. La prassi in municipio vuole anche che chi
risponde presente al primo appello marca visita al secondo. Basta dire
"presente", alle 9 oppure alle 10, per guadagnarsi i 36 euro e
assicurarsi un giorno di permesso retribuito dal lavoro. I dati sugli
stacanovisti e sugli assenteisti del consiglio comunale, pubblicati dal Centro,
svelano la consuetudine che alimenta le spese della politica. Il meccanismo
della prima e seconda convocazione è l'espressione della burocrazia: la prima
convocazione è una formalità, quindi, il giorno dopo si passa direttamente alla
seconda. è questo il consiglio comunale solenne dove si discutono i punti
all'ordine del giorno. Ma chi sono i più assidui frequentatori delle prime
convocazioni del consiglio comunale? Ovviamente i più stacanovisti, quindi, i
meno assenteisti. L'8 agosto, in prima convocazione, presenti, oltre al
presidente Cozzi, solo Paolo Cilli e Mimmo Di Giacomo. Il 22 agosto, ancora in
prima convocazione, tutti presenti tranne Gianni Bratti, Leo Brocchi (il più
assente di tutti con 19 sedute saltate), Vittorio Catone, Cilli, Giancarlo
Cipolletti, Claudio Di Emanuele, Stefania Di Nicola, Rocco Finocchio, Manola
Musa, Cristian Odoardi e Mauro Orsini. Il 3 ottobre, in prima convocazione, ci
sono tutti tranne i grandi assenti Brocchi, Catone, Stefano Di Blasio, e Maria
Rosaria Parlione. Il 6 febbraio, i presenti sono Cozzi, Caccamo, Cipolletti,
Raffaele De Leonardis, Ottavio De Martinis, Cristina Di Giovanni, Feliciano
D'Ignazio, Francesco Di Pasquale, Di Blasio, Falco e Francesco Maragno. Il 28
marzo gli assenti sono i soliti Brocchi, Finocchio, Parlione a cui si aggiunge
Cilli. Il 15 aprile, gli assenti sono ancora Brocchi, Catone, Adriano Chiulli,
Di Blasio, Di Giovanni e Pietro Gabriele. La prassi dei consigli comunali,
convocati in prima e seconda convocazione prosegue: l'11 giugno i presenti sono
Cozzi, Oscaro Biferi, Cipolletti, De Leonardis, Di Blasio, Di Stefano, Falco e
Parlione. Il 3 luglio i presenti sono tanti: Bratti, Caccamo, Cipolletti, De
Leonardis, Di Pasquale, Falco, Gabriele e Musa. Il 30 luglio, ci sono Cozzi,
Bratti, Caccamo, Cipolletti, De Leonardis, De Martinis, Di Pasquale, Di
Stefano, Falco e Giuseppe Menè, nuovo ingresso in consiglio comunale dopo la
nomina ad assessore di Emidio Di Felice. Il 7 agosto i presenti sono Cozzi,
Bratti, Caccamo, Chiulli, Cipolletti, De Martinis, Di Pasquale, Di Stefano,
Falco, Luigi Marchegiani, Menè, Benito Olivieri, Parlione e Adriano Tocco.
"Presentarsi in prima convocazione significa prendere
il gettone di presenza
senza dare in cambio niente alla città. Chi va a firmare la prima convocazione,
non è mica un virtuoso", ha tuonato Odoardi. "Censuro il malcostume
di presenziare alla seduta in prima convocazione del consiglio comunale
all'evidente e notorio scopo di percepire il gettone di presenza pur nella consapevolezza che la
seduta non avrà luogo", ha spiegato senza mezzi termini Brocchi.
( da "Centro, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Precisazione anche sui
gemellaggi E Olivieri difende le Commissioni MONTESILVANO. Il dibattito sul
funzionamento delle commissioni consiliari vede in campo anche il capogruppo di
An, Benito Olivieri. "I lavori e le convocazioni delle commissioni
consiliari" afferma Olivieri, presidente dell'ottava commissione (sport,
cultura, pubblica istruzione e associazionismo) "non sono sempre
direttamente proporzionali ai problemi della città, all'interno di esse vengono
affrontati argomenti da riportare in sede di consiglio comunale. Alla giunta,
ricordo ai consiglieri Adriano Chiulli e Feliciano D'Ignazio, spetta il compito
di governare e quindi l'incarico di deliberare e amministrare la città.
Accogliendo anche la richiesta di alcuni membri dell'opposizione" continua
Olivieri "si è stabilito un calendario settimanale delle riunioni di
commissione consiliare, ma non è detto che esse debbano avvenire
obbligatoriamente. La commissione, infatti si deve riunire solo se ci sono
effettivamente gli argomenti da discutere in consiglio comunale, altrimenti
servirebbe esclusivamente a far guadagnare un inutile
gettone di presenza a chi
ne fa parte. Nel mese di agosto, in periodo di ferie, mi sembra normale che i
lavori abbiano subìto dei rallentamenti e che si siano registrate alcune
assenze da parte di alcuni commissari". Quanto al gemellaggio con Reggio
Calabria, l'esponente di An ritiene che "sia un modo per arricchire la
nostra città dal punto di vista culturale e turistico" e chiede
"come mai nessuno abbia mai criticato gli scambi avvenuti con Makarska in
Croazia, con città della Moldavia o tutte quelle volte che gli amministratori
precedenti si sono spostati con l'aereo negli Stati Uniti".
( da "Centro, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Pescara "Ecco
perché non c'eravamo" Brocchi a Cordoma: meglio assenteisti che complici
LA REPLICA Parlione e Catone al contrattacco MONTESILVANO."Il gruppo
Proposta liberale europea non accetta lezioni etiche da chi ha caratterizzato,
fin dall'esordio, il suo mandato elettorale per inaffidabilità e presunto
comportamento illecito". Leo Brocchi, il consigliere comunale più assente,
risponde per le rime all'attacco di Cordoma:
"Censuro", afferma, "il malcostume di presenziare alla seduta in
prima convocazione del consiglio comunale, come giustamente chiarito da
Cristian Odoardi, all'evidente e notorio scopo di percepire il gettone di presenza pur nella consapevolezza che la
seduta non avrà luogo per mancanza del numero legale. Non sono mai stato
presente a tali sedute di prima convocazione, né ho percepito alcun gettone di presenza o indennità, neppure per la partecipazione alle
commissioni consiliari (ove il regolamento ammette i capigruppo a partecipare,
ma senza diritto di voto). Capisco", prosegue Brocchi, "che questo è
un argomento fastidioso per il sindaco, poiché la città attende ancora la sua
generosa devoluzione dei compensi in beneficenza, come preannunciato in pompa
magna durante la campagna elettorale". Diciannove le assenze di Brocchi,
come quelle di Stefano Di Blasio. "Siamo stati deliberatamente
assenti", continua Brocchi, "nelle occasioni in cui abbiamo ritenuto
di non essere collusi, neppure a livello dialogico, con chi perpetrava
l'ennesimo affronto agli interessi legittimi e alla dignità della città".
Anche Vittorio Catone, consigliere Dc per le autonomie, dice la sua
sull'argomento: "Dall'insediamento del consiglio comunale, ovvero dal 5
luglio 2007, le sedute valide sono state 22, ed io sono risultato assente solo
4 volte. Sicuramente i dati riportati non sono falsi, ma comprendono
probabilmente anche le convocazioni che poi risultano andare deserte. Per
arrivare ai vostri dati risulta che sono stato assente a tutte e 11 le prime
convocazioni andate deserte. Di sicuro quest'ultimo dato è certo, ed è
scaturito da una mia scelta personale, poiché ognuno di noi consiglieri sa
quando si tiene realmente il consiglio comunale, ovvero se alla prima o alla
seconda convocazione. Ritengo che andare a fare la presenza,
sapendo benissimo che la seduta non si terrà, sia solo un furto ai danni
dell'amministrazione per percepire il gettone di presenza".
Maria Rosaria Parlione, consigliere comunale di Proposta liberale europea, si
chiede infine "chi è il vero assente nell'amministrazione di
Montesilvano?" elencando una serie di opere pubbliche mai realizzate: dai
campi sportivi polivalenti di via Timavo e via Senna, all'asilo nido di via
Foscolo, ai marciapiedi dissestati di viale Europa, via Aldo Moro, via Roma. E
ancora, la bretella di collegamento via Vestina-via Chiarini, anch'essa
un'opera della passata Amministrazione che doveva essere completata. Questa si
chiama assenza", incalza il consigliere di opposizione, "assenza di
programmi e di idee".
( da "Nazione, La (La Spezia)" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
BOLANO / FOLLO / VAL
DI VARA pag. 8 Gettoni pignorati Nicora si difende MAISSANA "E' VERO ho
una lite in corso, ma come milioni di persone". Si difende Giovanni
Nicora, assessore allo sport e cultura del Comune di Maissana, chiamato a
rifondere i lavori svolti da un'impresa su un suo terreno
privato attraverso il pignoramento dei gettoni di
presenza della sua ttività amministrativa. "Una
controversia ? afferma non ancora definita in quanto si deve attendere ciò che
deciderà definitivamente il giudice il 3 febbraio prossimo presso il Tribunale
di Chiavari". E aggiunge: "Questa tormentata vicenda è il risultato
di un susseguirsi di continui sviluppi, non si limita solo a quel lavoro
quando mi fu presentata la fattura con la descrizione "lavori eseguiti a
regola d'arte". Non è così, a mio avviso, perché non sono mai stati
ultimati. Saranno i periti del tribunale a stabilire il giusto compenso".
Giovanni Nicora, è stato il maestro di circa millecinquecento alunni per aver
svolto l'attività di insegnante elementare per trentasei anni nei quartieri di
Fossitermi, Chiappa e Rebocco. Iniziò all'età di diciannove anni a stare
accanto ai ragazzi e fu uno dei primi in Italia a sviluppare l'insegnamento
sperimentale con attività di laboratorio e psicomotricità presso le scuole G.
Pagani, A. Revere e Gaggiola con i ragazzi diversamente abili. Fra le tante
attività, fu direttore sportivo della FossVigor, creata per svolgere attività
sociali sportive, con la quale vinse tutto quello che c'era da vincere. Da
diversi anni ha lasciato la città per ritirarsi nella casa di Ossegna, una
delle undici frazioni di Maissana, dove venne alla luce settantuno anni fa. Da
nove anni Nicora è assessore comunale. Nel 2004 fu rieletto consigliere con il
maggior numero di voti. Nicora teme che questa vicenda possa essere
strumentalizzata diventando "un attacco da parte di qualche avversario
politico visto che si avvicina il momento di eleggere il nuovo sindaco ed il
mio nome appare tra i probabili candidati". V.I.
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del
16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
CULTURA &
SPETTACOLI EMILIA-ROMAGNA pag. 26 di ISABELLA CATTANIA ? FERRARA ? UNA STAGIONE
di danza che parla ... di ISABELLA CATTANIA ? FERRARA ? UNA STAGIONE di danza
che parla il linguaggio della contemporaneità senza trascurare la presenza sul
palco dei grandi classici. Questo, in un flash, il cartellone 2008-2009 del
Teatro Comunale di Ferrara più che mai legato, in questa edizione, all'arte:
dalla collaborazione con le Gallerie d'arte moderna e contemporanea per lo
spettacolo della compagnia italiana Kinkaleri in scena il 10 dicembre alla Stella incandescente di Gilberto Zorio scelta come logo
della programmazione. Un'étoile formata da un cavo di nichelcromo per
annunciarne altre, in carne e ossa, protagoniste di una stagione che ancora una
volta colloca la città estense in una posizione di primo piano nel panorama
nazionale. Si comincia venerdì e sabato prossimi con un'anticipazione che in
realtà è il rinvio di un appuntamento in calendario lo scorso maggio: arriva al
Comunale Il lago dei cigni interpretato dallo storico corpo di ballo Kirov del
Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. E se a un classico è affidata l'apertura,
un altro classico ? Giselle portato in scena dal Ballet National de l'Opera de
Bordeaux guidato da Charles Jude ? chiuderà il 18 e 19 aprile la stagione, come
sempre articolata in due sezioni: la prima (Danza contemporanea festival) da
ottobre a dicembre, la seconda, più legata alla tradizione, da febbraio ad
aprile. DI INDUBBIO stampo fiammingo i primi appuntamenti in cartellone. Wim
Vandekeybus, 'vecchia conoscenza' per Ferrara, presenterà infatti due lavori:
il 28 ottobre ci sarà prima nazionale di Du feu dans le sang con cui il
coreografo ripropone il proprio percorso artistico mentre il 30 e 31 si potrà
assistere alla sua ultima creazione Menske, un connubio di danza, teatro e
musica rock.L'altra grande presenza fiamminga è quella di Alain Platel con
Pitié!, creato a quattro mani con il compositore Fabrizio Cassol, che il gruppo
Les Ballets C. de la B. porterà in scena il 26 e 27 novembre Il 5 dicembre sarà
invece la volta del 'cyber-coreografo' inglese Wayne McGregor che affiderà a
Random Dance il dittico composto da 2Human, in prima nazionale, e Entity. DUE
SARANNO poi le serate ? 8 e 9 dicembre ? dedicate a Fuoristrada con le nuove
proposte delle compagnie emergenti legate al progetto Anticorpi. Per la prima
volta la rassegna avrà una veste internazionale ospitando, oltre ai giovani
coreografi italiani Francesca Pennini, Gruppo Nanou e Chiara Frigo, tre gruppi
di Spagna, Regno Unito e Islanda. Il sipario sulla prima parte della stagione
si abbasserà al termine del già citato spettacolo della compagnia Kinkaleri
(Alcuni giorni sono migliori di altri il titolo). Di nuovo sulle punte dal 3
febbraio quando la formazione junior del Balletto di Toscana danzerà Sulle
tracce di Diaghilev presentando i capolavori Jeux, Le spectre de la rose, La sagra della primavera rispettivamente ripresi da Eugenio
Scigliano, Fabrizio Monteverde, Cristina Rizzo. Hip-hop ma non solo il 3 marzo con un'altra prima nazionale: la
compagnia franco-magrebina Käfig presenterà Tricôté mentre il 1° aprile segnerà
il ritorno dei canadesi Edouard Lock e La La La Humans Steps con il
provocatorio Amjad, in esclusiva per l'Italia. Image:
20080916/foto/1120.jpg.
( da "Nuova Ferrara, La" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Presentato il
cartellone con quindici spettacoli e sei prime nazionali. Si comincia il 28 ottobre
con Wandekeybus Spazio alla danza contemporanea Per gli amanti del classico
arriverà "Giselle" del Ballet di Bordeaux L'8 e il 9 dicembre si
terrà "Fuoristrada" la rassegna per giovani coreografi ALESSANDRO
TAVERNA FERRARA. Una scia di prime nazionali accompagna la stagione di Danza
2008-2009 del Teatro Comunale di Ferrara con quindici serate di spettacoli e
sei anteprime a partire dal 28 ottobre. Una stella brilla sulla nuova stagione
di Danza del Teatro Comunale di Ferrara. Una stella accende un cartellone con
sei prime nazionali e quindici spettacoli, a conferma di una vocazione
consolidata rivolta ai linguaggi più aggiornati della coreografia
contemporanea. La notte della danza ferrarese prende avvio il 28 ottobre con il
ritorno di Wim Wandekeybusm, il coreografo belga svelatosi proprio a Ferrara e
che quest'anno con lo spettacolo Du feu dans le sang ('Fuoco nelle vene')
riporta in citta la sua compagnia Ultima Vez in una creazione in prima
nazionale. Du feu dans le sang sarà anche un omaggio a Ferrara, dove Ultima Vez
- come ricorda il direttore del Comunale Gisberto Morselli - è stata per un
triennio compagnia residente, lo spettacolo "è la riflessione su un
percorso artistico di oltre vent'anni. Di un linguaggio coreografico
inconfondibile che lo ha portato ai vertici della danza europea. L'artista
belga sottolinea per accostamento gli impercettibili e progressivi slittamenti
che hanno trasformato nel tempo il suo rapporto con la scena". Subito dopo
(30 e 31 ottobre) Vandekeybus propone Menske, inscenando il tema della
globalizzazione. Guarda Bach e alla Passione secondo Matteo l'ultima
coreografia del gruppo Les Ballets C. de la B, dal titolo Pitiè, diretto da
Alain Platel, (26 e 27 novembre) realizzata in collaborazione con il
compositore Fabrizio Cassol che rielabora arie e corali del grande capolavoro
del Kantor di Lipsia. Intervengono anche alcuni cantanti fra cui la vocalist
Cristina Zavallonim sempre in equilibrio fra repertorio classico e
contemporaneo. Al futuro guarda invece la danza dell'inglese Wayne McGregor -
diventato noto al grande pubblico per aver coreografato il quarto episodio di
Harry Potter - che presenterà con la sua compagnia il 5 dicembre la prima
nazionale di 2Human - passo a due condotto ai limiti dell'oltranza espressiva,
affiancato a Entity, che innesta danza e cyborg. Torna il progetto Fuoristrada
che assieme alle proposte di giovani coreografi italiani - la ferrarese
Francesca Pennini, il Gruppo Nanou e Chiara Frigo - si apre all'orizzonte
europeo con tre giovani gruppi di Spagna, Regno Unito e Islanda. Una rilettura
della drammatica vicenda di Romeo e Giulietta lo riserva l'ultimo spettacolo
d'autunno (10 dicembre) con la compagnia Kinkaleri. Si riprende a febbraio con
un omaggio ai Ballets Russes offerto dalla più giovane della compagnia del
Balletto di Toscana, con tre coreografi come Eugenio Scigliano, Fabrizio Monteverde e Cristina Rizzo, quest'ultima alle prese con la Sagra della primavera di
Stravinskij, che al suo primo apparire scatenò uno dei più grandi scandali della
storia del teatro. E l'omaggio ai Ballets Russes è anche un omaggio al loro
impresario Sergej Diaghilev, il più lungimirante direttore artistico del XX
secolo. E la linea contemporanea della stagione non deflette nemmeno con
la prima nazionale della compagnia francese KÄfig, per TricÔté e nemmeno con le
provocazioni del coreografo douard Lock del suo gruppo La La La Humans Steps.
Il finale invece dirotta sul classico (18 e 19 aprile) con il Ballet National
de l'Opera de Bordeaux guidato da Charles Jude con Giselle.
( da "Tirreno, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Viareggio Caccia,
sul tavolo del ministro tutte le modifiche alla legge MASSAROSA. Arriverà
domani sulla scrivania del ministro all'ambiente Stefania Prestigiacomo il
documento definitivo di modifica alla legge 157 sulla caccia. Un testo
condiviso da tutte le principali associazioni venatorie (esclusa ArciCaccia) e
che ha visto in prima linea tra i promotori la Libera Caccia. Diverse le
proposte avanzate per modificare la legge. Si chiede
infatti di ampliare la gamma di specie cacciabili, di prorogare di un mese la stagione
venatoria (con differenziazioni tra specie e specie), di assicurare maggiore
rappresentatività (ma gratuita, eliminando il gettone di presenza) alle associazioni negli ambiti
venatori di caccia, di garantire ai cacciatori libertà di movimento sulle
Regione, almeno per quanto riguarda la migratoria. "Chiediamo
sostanzialmente - spiega il vicepresidente nazionale di Libera Caccia, Sisto
Dati - di equiparare la normativa italiana al resto d'Europa. Come già è stato
fatto - aggiunge - eliminando il divieto di utilizzare richiami vivi in
Padule". Tra le richieste di modifica anche la possibilità, nelle zone
umide, di poter tornare a sparare se non con pallini in piombo con pallini
ricoperti di acciaio ma con l'anima in piombo. Questo per evitare ad esempio ai
cacciatori di dover comprare nuovi fucili. Intensi sono stati, negli ultimi
mesi, gli incontri tra le varie associazioni venatorie. L'ultima domenica
scorsa, a Spoleto, alla presenza anche del
sottosegretario Bonfiglio alle politiche agricole. La prossima invece si terrà
mercoledì mattina, alle 11, nella sede di FederCaccia a Roma. E a proposito di
Federcaccia, la sezione viareggina ha convocato per stasera alle 21,30 un
incontro su vari temi, presso il bar Gulliver di via del Forcone.
( da "Tempo, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Stampa Simone Pieretti
s.pieretti@iltempo.it Le Paralimpiadi sono ... Simone Pieretti
s.pieretti@iltempo.it Le Paralimpiadi sono un'Olimpiade lunga una vita. Lontano
dai riflettori, dagli sponsor, dagli interessi mediatici c'è un intero popolo
che combatte, lotta, suda, fatica. Un popolo che non si da mai per vinto,
neppure di fronte alle imboscate che la vita ti può riservare. E l'Olimpiade
parte da lì, da quel senso di vuoto che ti pervade quando tutto sembra finito,
quando la mente è arida di emozioni e il cuore di continua a battere anche se
vorresti che non lo facesse più. é un muscolo involontario, il cuore. Ma suona
la stessa musica per tutti. Sa regalarti emozioni inaspettate, sa sorprenderti,
abbatterti, affaticarti, ma ti fa sentire vivo. Lo smarrimento dura un minuto,
un istante, talvolta interminabile, insostenibile. Ma la forza per rispondere
alla convocazione, prima o poi arriva. Salta fuori, si fa largo tra gli sguardi
indifferenti delle persone che, nella migliore delle ipotesi, ti compatiscono.
O peggio ancora, provano pena. E allora, quelle emozioni che, per poco o lungo
tempo, sono state sopite, esplodono tutte insieme, quasi fossero l'eruzione di
un vulcano. E così ci si rimette in gioco, si torna a sfidare la vita perché la
vita ti ha sfidato. E tu non vuoi perdere. Gli allenamenti, quelli, li inizi da
subito. Percorsi di guerra tra macchine parcheggiate sugli scivoli, marciapiedi
ostruiti da ciclomotori, ostacoli insormontabili, ascensori inaccessibili:
benvenuti nel terzo millennio. Ma c'è anche l'allenamento sportivo ti riscalda
il cuore e che riaccende i sogni e la speranza. E allora inizi a dare fondo a
qualsiasi energia e decidi di cambiare vita, perché la vita - in fondo - ha
provato a cambiarti. Per le Paralimpiadi di Pechino c'è anche chi ha cambiato
sport. é il caso del lombardo Daniele Stefanoni, passato dallo sci di fondo (ha
partecipato alle Paralimpiadi di Torino del 2006 - al canottaggio. Allenamenti
su allenamenti e soprattutto la necessità di imparare a remare. La delegazione
italiana per Pechino è composta da 84 atleti, 2 riserve e sei atleti guida. Il
presidente del Cip, Luca Pancalli alla vigilia aveva pronosticato 15 medaglie:
al momento ne sono arrivate sedici. Un successo. Le ultime due nella giornata
di ieri: la squadra di tiro con l'arco ha vinto la medaglia di bronzo: Oscar De
Pellegrin, Mario Esposito e Marco Vitale hanno sconfitto il Giappone nella
sfida valida per il terzo posto, dopo aver perso con la Cina in semifinale.
L'argento, invece, è arrivato da Michela Brunelli e Clara Podda nel
tennistavolo classe 1-3. Le azzurre si sono arrese, in finale, di fronte alle
padrone di casa della Cina. Il sudafricano Oscar Pistorius, oro nei cento e
duecento metri piani, fa storia a se. Ha diviso l'opinione pubblica, ha acceso
dibattiti e presentato ricorsi. Ma ha attirato su di se tutte le attenzioni
della Paralimpiade, lasciando a tutti gli altri atleti briciole mediatiche. La
Nike lo ha scelto come modello mentre i sociologi di tutto il mondo continuano
a darsi battaglia per affermare o meno l'opportunità di concedere al
sudafricano il permesso di partecipare alle prossime Olimpiadi di Londra 2012.
Tutti gli altri vivono un'altra sfida. Il loro doping si chiama sport, vissuto
a pieni polmoni, che ti fa rinascere e gioire, che ti fa sognare e combattere,
che fa fa emozionare. Si fa sport, e non si fa per soldi. Non
ci sono sponsor, tv, gettoni di presenza. Non ci sono prime pagine o interviste in esclusiva. Niente
vittorie a tutti i costi e nessun contratto da testimonial. Non ci sono fan pronti
a chiedere l'autografo, ne aziende che si contendono la tua immagine a suon di
milioni. Niente alberghi a cinque stelle, nessun volo in prima classe.
La sfida è quotidiana, continua, costante. E il metallo della medaglia che
insegui, non è poi così importante. Perché non importa ciò che provi alla fine
della gara, ma quello che senti mentre stai gareggiando.
( da "Tirreno, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Sport Si rivede
Alvarez in nerazzurro LIVORNO. La rapidità è senza dubbio la peculiarità
principale di Edgar Alvarez. Quasi un marchio di fabbrica. Corre veloce in
campo l'honduregno, ma anche fuori dal rettangolo verde l'ala di colore, ex
numero 17 del Livorno, non si smentisce, se è vero che la sua avventura in
maglia amaranto si è conclusa in un batter di ciglia: così come improvvisamente
era arrivato, acquistato a sorpresa da Spinelli nelle ultime ore del
calciomercato, così in maniera del tutto frettolosa alla fine della buia
stagione è tornato a Roma. E, con altrettanta sveltezza, sempre quando le porte
dell'Ata Quark si stavano ormai chiudendo, ha accettato il prestito al Pisa
(nelle foto le due...versioni). E dunque "Alvaretto", così come
veniva chiamato nello spogliatoio giallorosso, per uno strano scherzo del
destino debutterà proprio nel giorno del derby. Di ritorno dagli impegni con la
nazionale del suo paese, Alvarez è stato presentato alla stampa il giorno prima
della sfida casalinga con il Modena, e complice la squalifica di Joelson è in
predicato di partire dall'inizio. Nel Livorno l'honduregno
non ha avuto modo di farsi apprezzare. Appena otto i gettoni
di presenza collezionati, per un totale di soli 246
minuti. Peccato, perché Alvarez è dotato di una corsa eccezionale (si dice che
faccia i cento metri in 10,7 secondi), unita tuttavia ad un acume tattico
adatto forse al calcio sudamericano ma non certo al nostro. Una specie
di cavallo pazzo, imprevedibile, da cui è lecito attendersi tutto ma più
realisticamente il contrario di tutto. "Non ho mai giocato nella serie B
italiana ma sono convinto di potermi abituare in fretta: fisicamente sto bene,
non mi resta che allenarmi con la massima intensità per entrare negli schemi
della squadra", ha detto Alvarez in sede di presentazione. Al giocatore
dagli spalti dell'Ardenza non arriveranno certo applausi, ma forse nemmeno
fischi. Perché è probabile che i più non si ricordino nemmeno di lui. (Jim. Mor.).
( da "Opinione, L'" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Oggi è Mar, 16 Set 2008
Edizione 194 del 16-09-2008 Tg1 e Ballarò Quel servizio pubblico un po' così...
di Gianluca Marchi Scena del Tg1 delle 20 di un paio di sere fa: conduce la
brava e bella (perché tacerlo!) Maria Luisa Busi con ospite
in studio il giornalista del Corriere della Sera Sergio Rizzo, autore, insieme a Gian Antonio Stella, del fortunato best-seller
"La casta". Si parla ovviamente di Alitalia, della difficilissima
trattativa per salvare il salvabile, giunta in quel momento a un pericoloso
punto morto. La conduttrice chiede al collega della carta stampata come prevede
che finirà l'intera vicenda. Della risposta poco ci interessa in questa
sede. Sergio Rizzo è un ottimo collega che da anni, in
coppia con Stella, denuncia i tanti mali, per non dire
di peggio, della politica e delle amministrazioni pubbliche italiane, e solo
qualche giorno prima sulle colonne del Corrierone aveva pubblicato un
encomiabile servizio sui provilegi e sugli andazzi mangerecci da decenni in
voga dentro Alitalia, un articolo che grida vendetta ora che molti degli
addetti ai lavori non vuole rinunciare a nulla di quello che ha conquistato a
spese dei contribuenti italiani che hanno pagato a piè di lista. Ma lo stesso Rizzo non è il giornalista che via Solferino ha messo sulla
vicenda Alitalia per seguirla in tutti i suoi risvolti. E' un collega che ha
raggiunto un notevole grado di notorietà grazie al pregevolissimo lavoro svolto
in questi anni, ma che poco c'azzecca con la trattativa in corso per salvare
quel che è ancora salvabile della compagnia di bandiera. E allora perchè
chiedere a lui un parere specifico sulla questione proprio nel bel mezzo del
telegiornale più seguito dagli italiani? Forse che la stessa Busi non avesse
titoli analoghi per esprimere un suo rispettabile parere? Il fatto è che Rizzo è giornalista del Corriere della Sera (buon per lui e
anche per il quotidiano) e da quando Gianni Riotta è stato messo a dirigere la
testata ammiraglia della Rai, abbiamo assistito a un'infinita carrellata di
interventi di giornalisti ed editorialisti della testata da cui proviene lo
stesso Riotta. Presenze a volte a ragione e altre invece non proprio
pertinenti, non per la qualità dei personaggi, si badi bene, ma per il contesto
dei temi sui quali venivano chiamati ad esprimersi. Insomma, Riotta ha creato
una sorta di "lobby corrierista", annacquata qua e là da presenze di
altra provenienza solo per cercare di parare l'eventuale accusa, ma la sostanza
è rimasta quella: invitiamo un bel nome del Corriere della Sera, che brutta
figura comunque non si fa, e così teniamo oliati certi rapporti che contano.
Intanto si prosegue a confezionare un Tg1 senz'anima, anche se gli ascolti
rimangono insuperati (ma invitare gli italiani a cambiare abitudine al riguardo
sarebbe come costringerli a non mangiare più la pasta al forno la domenica a
mezzogiorno), e non serve ad alzare il livello qualitativo mandare la povera
Monica Maggioni a seguire nell'occhio del ciclone (sic!) l'ennesimo uragano che
flagella le città americane per raccontarci (piegata per reggersi dalla forza
del vento più di quanto fa la collega-concorrente Giovanna Botteri sul Tg3 in
una gara che appare surreale) che trenta metri più in là le famiglie non sono
ancora riuscite a ritornare nelle loro abitazioni (informazione fondamentale,
senza la quale i telespettatori non possono digerire quanto stanno mangiando).
Un servizio pubblico coi controfiocchi, non c'è che dire, se non altro perchè
costa un patrimonio alle nostre tasche. E sempre restando in tema di servizio
pubblico, qualche riflessione anche per il talk-show fra i più celebrati della
televisione italiana, il Ballarò di quell'abile tessitore di rapporti, e di
consenso intorno al proprio personaggio, che è Giovanni Floris. I successi di
ascolti non si contestano, sono lì confermati dai dati Auditel. Nemmeno è
criticabile la capacitàdi suscitare la rissa, sapendola governare senza farla
degenerare. Ma qualche piccola domanda ci sia consentita: nella prima puntata
della nuova stagione, quella dove si sono sfidati, e un po' anche insultati, due
titani o quasi della politica nostrana, Giulio Tremonti e Massimo D'Alema, qual
era il senso di aver invitato due giornalisti come il direttore del Giornale
Mario Giordano e il neo-direttore de l'Unità Concita De Gregorio, due
stimabilissimi colleghi che, però, anche e soprattutto per il ruolo che
svolgono, sono finiti loro malgrado per apparire quasi dei
"supporter" dei due protagonisti politici? L'interesse di una
trasmissione non dovrebbe essere quello di invitare persone in grado di incalzare
gli ospiti principali? Oppure più prosaicamente la strategia è quella di far
ruotare un parterre di giornalisti tale da alimentare un consenso positivo
intorno a Ballarò (o a qualsiasi altra trasmissione del genere)?.
( da "Tempo, Il" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Stampa pechino
L'altra olimpiade non è solo Pistorius Le Paralimpiadi sono un'Olimpiade lunga
una vita. Lontano dai riflettori, dagli sponsor, dagli interessi mediatici c'è
un intero popolo che combatte, lotta, suda, fatica. Un popolo che non si da mai
per vinto, neppure di fronte alle imboscate che la vita ti può riservare. E
l'Olimpiade parte da lì, da quel senso di vuoto che ti pervade quando tutto
sembra finito, quando la mente è arida di emozioni e il cuore di continua a
battere anche se vorresti che non lo facesse più. é un muscolo involontario, il
cuore. Ma suona la stessa musica per tutti. Sa regalarti emozioni inaspettate,
sa sorprenderti, abbatterti, affaticarti, ma ti fa sentire vivo. Lo smarrimento
dura un minuto, un istante, talvolta interminabile, insostenibile. Ma la forza
per rispondere alla convocazione, prima o poi arriva. Salta fuori, si fa largo
tra gli sguardi indifferenti delle persone che, nella migliore delle ipotesi,
ti compatiscono. O peggio ancora, provano pena. E allora, quelle emozioni che,
per poco o lungo tempo, sono state sopite, esplodono tutte insieme, quasi
fossero l'eruzione di un vulcano. E così ci si rimette in gioco, si torna a
sfidare la vita perché la vita ti ha sfidato. E tu non vuoi perdere. Gli
allenamenti, quelli, li inizi da subito. Percorsi di guerra tra macchine
parcheggiate sugli scivoli, marciapiedi ostruiti da ciclomotori, ostacoli
insormontabili, ascensori inaccessibili: benvenuti nel terzo millennio. Ma c'è
anche l'allenamento sportivo ti riscalda il cuore e che riaccende i sogni e la
speranza. E allora inizi a dare fondo a qualsiasi energia e decidi di cambiare
vita, perché la vita - in fondo - ha provato a cambiarti. Per le Paralimpiadi
di Pechino c'è anche chi ha cambiato sport. é il caso del lombardo Daniele
Stefanoni, passato dallo sci di fondo (ha partecipato alle Paralimpiadi di
Torino del 2006 - al canottaggio. Allenamenti su allenamenti e soprattutto la
necessità di imparare a remare. La delegazione italiana per Pechino è composta
da 84 atleti, 2 riserve e sei atleti guida. Il presidente del Cip, Luca
Pancalli alla vigilia aveva pronosticato 15 medaglie: al momento ne sono
arrivate sedici. Un successo. Le ultime due nella giornata di ieri: la squadra
di tiro con l'arco ha vinto la medaglia di bronzo: Oscar De Pellegrin, Mario
Esposito e Marco Vitale hanno sconfitto il Giappone nella sfida valida per il
terzo posto, dopo aver perso con la Cina in semifinale. L'argento, invece, è
arrivato da Michela Brunelli e Clara Podda nel tennistavolo classe 1-3. Le
azzurre si sono arrese, in finale, di fronte alle padrone di casa della Cina.
Il sudafricano Oscar Pistorius, oro nei cento e duecento metri piani, fa storia
a se. Ha diviso l'opinione pubblica, ha acceso dibattiti e presentato ricorsi.
Ma ha attirato su di se tutte le attenzioni della Paralimpiade, lasciando a
tutti gli altri atleti briciole mediatiche. La Nike lo ha scelto come modello
mentre i sociologi di tutto il mondo continuano a darsi battaglia per affermare
o meno l'opportunità di concedere al sudafricano il permesso di partecipare
alle prossime Olimpiadi di Londra 2012. Tutti gli altri vivono un'altra sfida.
Il loro doping si chiama sport, vissuto a pieni polmoni, che ti fa rinascere e
gioire, che ti fa sognare e combattere, che fa fa emozionare. Si fa sport, e
non si fa per soldi. Non ci sono sponsor, tv, gettoni di presenza. Non ci sono prime
pagine o interviste in esclusiva. Niente vittorie a tutti i costi e nessun
contratto da testimonial. Non ci sono fan pronti a chiedere l'autografo, ne
aziende che si contendono la tua immagine a suon di milioni. Niente
alberghi a cinque stelle, nessun volo in prima classe. La sfida è quotidiana,
continua, costante. E il metallo della medaglia che insegui, non è poi così
importante. Perché non importa ciò che provi alla fine della gara, ma quello
che senti mentre stai gareggiando.
( da "Corriere Adriatico" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
"Resta difficile
credere che in due anniil personale non abbia potuto provvedere alla
rilevazione delle presenze dei consiglieri" La denuncia della Mandolesi:
non è corretto Consiglieri senza gettoni La giunta con
l'indennità MONTE URANO - Ancora Roberta Mandolesi all'attacco della giunta
Giacinti. "I consiglieri comunali non ricevono il
pagamento dei gettoni di presenza da quasi due anni. E parliamo di circa 18 euro lordi a seduta!
Mentre tutti gli assessori ed il sindaco stesso hanno regolarmente ricevuto
tutti i pagamenti delle indennità loro spettanti. Credevamo di avere un sindaco
e ad una giunta talmente meritevoli da aver rinviato i pagamenti di competenza,
per contribuire al rispetto (che peraltro non c'è stato) del patto di stabilità
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Lasciateci lavorare,
la montagna ha più da dare che da ricevere. E chi ha la ventura di avere un
ruolo qualsiasi in una qualsiasi comunità montana d'Italia, vorrebbe continuare
a lavorare, senza le mille dichiarazioni che si rincorrono quotidianamente da
tempo, nel panorama politico e mediatico del nostro Paese. Basta ricordare le
recentissime dichiarazioni del ministro Tremonti e poi, il rincarar la dose,
del ministro Brunetta, che avevano tentato di "cancellarci" per
decreto. Non più tagli, come quelli già subiti in questi anni, non più
razionalizzazione, riordino, rilancio, ma abrogazione, annullamento. Non più
avviare una profonda ristrutturazione dello Stato, e per
dirla con Gianantonio Stella e Sergio Rizzo (che oggi scrivono di noi) "serve una loro riforma. Invece,
sono diventate il boccone da buttare ad una folla urlante, il più demagogico e
qualunquista possibile, per placarne la rabbia". Il "capro
espiatorio" di una risposta demagogica ad una domanda strumentale.
Se la questione politica che si intende porre è l'ammodernamento dello Stato,
riformando Parlamento, Governo, Consigli regionali e Istituzioni locali per
migliorare l'efficienza del sistema economico e la competitività, bisogna
finirla con la demagogia e creare condizioni di convergenza tra forze politiche
e sociali. È quello che stiamo facendo in ogni Regione d'Italia in funzione di
dare attuazione a quanto disposto dalla finanziaria vigente. Legge, che giova
ricordare, già fortemente penalizzante per le nostre istituzioni montane, ma
che demandava alle Regioni - competenti costituzionalmente in ciò - e
all'interno di un quadro di compatibilità economica prefissata, il riordino
delle Comunità montane. Che ne sarà di questo percorso avviato, anzi alle
battute finali? Un percorso sofferto, ma fortemente innovativo, senza
conservatorismi, senza nessun ombrello protettivo, senza nessuna zona franca.
Abbiamo fatto, in ogni Regione, la nostra parte fino in fondo, accettando la
sfida se la riforma da mettere in campo aveva il timbro del rispetto della
montagna e delle sue Istituzioni, della democrazia, senza pregiudizi e senza
sconti. Non ci si può venire a dire adesso abbiamo scherzato, fermi tutti. Che
ne sarà delle migliaia di lavoratori forestali impegnati nel presidio
territoriale con attività di difesa del suolo e di prevenzione, sempre in prima
linea perché i nostri versanti non franino rovinosamente a valle? Che ne sarà
delle innovazioni introdotte nell'ultima contrattazione nazionale del settore
forestale che disegnava un nuovo status dei nostri lavoratori per una montagna
più moderna e competitiva? Le questioni energetiche e le fonti rinnovabili che
avevamo individuato, anche nelle contrattazioni regionali , come un asset
strategico per le nostre montagne nell'interesse generale del Paese. Investire
in questi settori significa far ripartire la macchina Italia e liberare nuove
energie e nuove risorse, quali acqua, energia, aria, legno, pietra, foresta,
tutti capitoli di una nuova economia della montagna in grado di produrre
reddito, nel pieno rispetto dell'ambiente. E' quindi avevamo previsto, che in
sede di attuazione del Piano Forestale Nazionale e di quelli Regionali, ci
fosse la più ampia partecipazione di tutti gli attori dello sviluppo forestale.
Dalle istituzioni locali, anzitutto Comuni montani e Comunità montane, con un
piano di formazione e stabilizzazione dei lavoratori forestali, ma anche dei
proprietari, utilizzatori, gestori forestali e industriali, promuovendo la
qualità dei prodotti e dei servizi legati alla foresta di montagna e definendo
piani di gestione forestale multifunzionale. Al centro della nostra
riflessione, quindi, i sistemi di gestione territoriale che valorizzano le
risorse ambientali per il risparmio energetico, l'assorbimento delle emissioni
nocive e la produzione energetica da fonti rinnovabili, i patti per la
compensazione di prossimità tra aree urbane, che consumano risorse, e quelle
montane, che invece le rigenerano. Sullo sfondo, lo scenario di grandi e medie
città in deficit ambientale, che si accordano con le circostanti Comunità
montane per acquistare i crediti al carbonio grazie alla loro capacità
ambientale di compensare il deficit. Vorrei, anche quì, ricordare che il
sistema montagna (energie rinnovabili, legno,filiere lattiero-casearie,
turismo) produce, già oggi, il 17% del PIL nazionale, ospita tra i più
importanti distretti produttivi del Paese, concorrono ad un segmento
significativo del "made in Italy" culturale ed ambientale e
rappresentano, per le cose dette, un giacimento ancora inesplorato in termini di
capacità di utilizzo delle risorse naturali presenti. Vincenzo Luciano -
NAPOLI.
( da "Sicilia, La" del 16-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Riunione del
Consiglio comunale stasera per deliberare su alcuni punti all'ordine del giorno
che non si erano potuto trattare nella sessione di fine
agosto. "Abbiamo l'adeguamento alla Finanziaria 2008 del gettone di presenza dei consiglieri comunali -
spiega il vicepresidente del Consiglio Lauricella, ma si tratterà solo di una
presa d'atto perché nel corso della riunione dei capigruppo l'Ufficio
ragioneria ha riferito di avere già applicato la norma che prevede una
decurtazione dell'importo". - C'è poi lo statuto dell'Ato rifiuti?
"E' una bozza che dev'essere approvata da tutti i Comuni che faranno parte
dell'Ato rifiuti unico per tutta la provincia". - Parlerete di
inquinamento elettromagnetico? "Era venuto alla ribalta alcuni anni
addietro, credo tra il 2003 ed il 2004, per la presenza
sempre più massiccia di antenne e ripetitori delle tv e per i telefonini. In
alcune zone, come per esempio nella via Diodoro Siculo, si erano anche formati
dei comitati e si sottolineò la necessità di predisporre un regolamento. Poi
non se ne fece più nulla e su questa vicenda calò il silenzio. Adesso c'è stata
una petizione popolare di alcuni abitanti di San Leone che è stata esaminata
dalla Prima commissione consiliare la quale ha chiesto che di questo argomento
si parli in Consiglio". - La vicenda Moses verrà discussa? "Bisogna
stabilire se si deve procedere con una lottizzazione chiusa, come previsto
dall'apposito schema di convenzione, in base alla quale non sarebbe dovuto al
Comune alcun onere di urbanizzazione, o con lottizzazione aperta ed in questo
caso gli oneri sarebbero dovuti. Il parere legale dice che il Comune dovrebbe
fare in quest'ultimo modo motivando però l'interesse che ha nell'adottare tale
soluzione. Vedremo anche quale sarà il parere dell'arch. Baio che sta seguendo
la pratica. In base a queste valutazioni il Consiglio deciderà il da
farsi". - Gli altri argomenti? "Credo che meriti attenzione la
mozione del consigliere Arnone sui problemi cui vanno incontro gli utenti
quando si tratta di stipulare nuovi contratti o di effettuare delle volture con
Girgenti Acque". I lavori, qualora i consiglieri non riuscissero ad
esaurire l'ordine del giorno nella seduta di stasera, proseguiranno dopodomani
sera, con inizio della nuova seduta fissato sempre per le 19. Salvatore Fucà.
( da "Corriere delle Alpi" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
BASKET GIOVANILE
Agordo stella del torneo di Domegge Nella rassegna per gli Under
( da "Secolo XIX, Il" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Cairo La minoranza
contesta la scelta dell'amministrazione che fa un passo indietro: "Ancora
da valutare" CON L'OBIETTIVO di un risparmio sulle bollette dell'energia elettrica
stimato in circa 15 mila euro annui, il Comune di Cairo è pronto ad entrare nel
"Consorzio Energia" gestito dalla Regione. Si tratta di un ente
pubblico che si occupa della fornitura di elettricità e gas agli enti locali
per edifici di proprietà. e di cui fanno già parte il Comune e il Depuratore di
Savona. Sui conti però il centrodestra si prepara a dare battaglia.
"Chiediamo chiarezza sulle spese che l'amministrazione comunale dovrà
sostenere per entrare nel consorzio e per rimanervi, partecipando alle spese di
gestione" così il consigliere comunale Andrea Ferraro (Pdl) annuncia
un'interpellanza alla giunta sulla questione che sarà portata oggi alle 13
all'esame della seduta congiunta delle commissioni consiliari ambiente e
patrimonio. A suscitare le perplessità della minoranza i vari contributi da
onorare per il cda del Consorzio, presieduto dall'assessore regionale
all'ambiente Franco Zunino (RC). "Il Consorzio, che nasce nel 2002, era
stato pensato senza particolari costi, adesso invece dalle carte che stiamo
esaminando, forniteci dal Comune, i costi ci sarebbero eccome. Una parte di
quanto risparmiato in bolletta deve essere restituito al consorzio che ha fatto
risparmiare l'ente pubblico". Dal Comune l'assessore al bilancio Stefano
Valsetti si limita a dire: "Esamineremo nelle opportune sedi istituzionali
quanto prevede l'adesione che per il momento è solo una bozza, ancora da
approvare". Intanto è l'assessore regionale Zunino
(presidente (Consorzio Energia) a cercare di fare chiarezza insieme a Maria
Fabianelli, responsabile dell'Agenzia Regionale per l'Energia: "Nessun
costo. Non ci sono gettoni di presenza per i membri del consiglio di amministrazione, di cui neppure
vengono saldate le spese di trasporto". Da un'ipotesi legata ai
parametri sui consumi energetici, la dirigente Fabianelli, fa presente
"come la quota d'ingresso per un cittadina delle dimensioni di Cairo
Montenotte potrebbe essere soltanto di poche centinaia di euro". Per
quanto riguarda le altre spese nel contratto di adesione c'è la clausola che
prevede come l'8% di quanto risparmiato dall'ente aderente deve essere versato
nelle casse del consorzio per contribuire al funzionamento e progetti dell'Are.
Poi un'altra voce: "Si prevede un contributo iniziale una tantum di partecipazione
al fondo consortile da versare contestualmente alla prima fatturazione dei
risparmi. Il contributo è commisurato ai consumi". E' quanto si legge a
pagina 10 ("contributi iniziali") dell'informativa per lo schema di
adesione che verrà presentato oggi in commissione. Poi vengono citati i
contributi annui in cui è previsto tra l'altro un 2%, massimo, del risparmio
per la "copertura delle altre spese del consorzio". Gli enti liguri
associati per il savonese sono una settantina. Alberto Parodi 17/09/2008.
( da "Arena, L'" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
BOVOLONE. Il
commissario invia una delibera a tutti i funzionari: "Le previsioni sono
nerissime: rischiamo di sforare il patto di stabilità" In municipio scatta
l'allarme bilancio di Roberto Massagrande A Bovolone scatta ancora l'allarme
bilianci. Ad allertare dipendenti e dirigenti - perché i politici non ci sono -
è lo stesso commissario straordinario Elio Faillaci che. proiezioni
finanzi"arie in mano, ha annunciato il probabile sforamwento del patto di
stabiltà "se non verranno prese presto tutte le necessarie misure di
contenimento della spesa pubblica". L'allarme è partito sotto forma di
delibera dopo che i funzionari ed i capisettore del municipio avevano
consegnato a Faillaci la documentazione sull'andamento economico del Comune nel
primo semestre e la proiezione su quanto potrebbe accadere nel secondo
semestre. Oltre alla nota di accompagnamento dei revisori dei conti. E le
aspettative non sono certto rosee. Anzi: il saldo contabile negativo che
Bovolone potrà permettersi è attestato a quota 609mila euro ma,
"nonostante la continua ricerca del contenimento della spesa", la
prospettiva attuale è che il tetto sia già stato superato a fine agosto. Se,
insomma, un anno fa il Comune evitò le sanzioni previste dello sforamento del
patto di stabilità solo periodici grazie al rinvio di molti pagamenti, Bovolone
rischia di trovarsi in seria difficoltà a partire dal gennaio prossimo. Una
patata rovente che fatalmente ricadrà nelle mani dei
prossimi amministratori che usciranno dalla tornata elettorale di primavera. Lo
scenario che potrebbe trovarsi a dover gestire il successore di Richelli,
infatti, potrebbe vedere un taglio del 30 per cento delle indennità di funzione
e dei gettoni di presenza,
il divieto di assumere personale a qualsiasi titolo, le spese correnti
congelate al livello dell'anno precedente, impossibilità di ricorrere a
nuovi indebitamenti ed una riduzione del 5 per cento di contributi ordinari da
parte dello Stato. Ma l'alternativa, per fortuna, c'è: si tratta di una serie
di raccomandazioni ritenute "sicuramente necessarie ma forse non sufficienti"
e comunicate dal commissario ai dirigenti municipali. Nei prossimi tre mesi
occorrerà un monitoraggio continuo del bilancio per evitare che la situazione
scappi di mano: impresa non facile dal momento che l'ultimo quadrimestre si
caratterizza tradizionalmente per molte spese in scadenza mentre non sono
previste maggiori entrate. "Bovolone deve concentrare l'attenzione sui
flussi finanziari", spiega il commissario straordinario. "Si sono
verificati pagamenti di opere iniziate negli esercizi passati e finanziate da
entrate il cui incasso materiale o è avvenuto negli esercizi precedenti o è
relativo a mutui la cui entrata purtroppo non è rilevante ai fini del patto. Le
difficoltà del rispetto del patto di stabilità non dipendono certo da scelte
politiche o amministrative, ma da una normativa alquanto volubile e in alcuni
tratti incurante della realtà gestionale degli enti locali, che non consente
agli stessi una precisa programmazione almeno nel medio periodo". Una
situazione che potrebbe migliorare se i criteri contabili venissero cambiati di
nuovo da qualche provvedimento governativo.
( da "Centro, Il" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Sport Da Lanciano a
Napoli, l'esplosione di Vitale Un anno in rossonero e poi l'affermazione con la
maglia azzurra in A e in Europa Il laterale sinistro in estate ha sfruttato la
chance di Reja dopo una stagione alla corte di Moriero ROCCO COLETTI E' solo
l'ultimo di una serie di giocatori partiti da Lanciano e finiti nell'olimpo del
calcio. Luigi Vitale sta scrivendo le prime pagine di una favola entusiasmante.
Dalla C1 alla serie A, da Lanciano a Napoli nel breve volgere di qualche mese.
Un'ascesa folgorante fino alle porte dell'Europa. E dire che appena un anno fa
era poco più che una promessa. Un giovane di belle speranze con alle spalle
qualche spezzone di partita con la maglia del Napoli. Un talento da verificare
e da sgrezzare. A scommettere sull'esterno sinistro originario di Castellammare
di Stabia - 21 anni da compiere a ottobre - è stato, in primis, Gigi Pavarese,
il ds (ex Avellino e Torino) che ha costruito il Lanciano della passata stagione,
quello che ha fatto bene fino al termine del girone di andata per poi crollare
(fino alla retrocessione attraverso i play out) sotto i colpi della disastrosa
gestione Di Stanislao. L'ha preso (in prestito) dal Napoli grazie ai buoni
rapporti con il dg azzurro Pierpaolo Marino e l'ha messo a disposizione di
Moriero. Subito titolare Vitale, terzino sinistro nel 4-2-3-1 predisposto dal
tecnico. Buona corsa e buon cross, qualche lacuna nella fase difensiva, ma per
avere 20 anni senz'altro un giocatore di grande prospettiva, tant'è che durante la stagione ha collezionato 28 gettoni di presenza, quasi tutti da
titolare. E si è guadagnato le attestazioni di stima da parte di allenatori e
addetti ai lavori della categoria. Lanciano è stata una tappa fondamentale
della carriera anche perché in rossonero ha subito una trasformazione tattica.
Nel settore giovanile del Napoli, infatti, era stato impostato come esterno di
centrocampo. Un'ala dal rendimento altalenante, molto discontinua. Un po' per
necessità, un po' per intuizione Francesco Moriero l'ha indietreggiato sulla
linea dei difensori. Un mancino particolarmente abile nella fase di spinta, non
sempre puntuale quando c'è da chiudere sull'avversario, almeno a Lanciano.
Vitale, come tanti altri giocatori, ha lasciato la maglia rossonera dopo la
retrocessione di maggio, travolto anch'egli dalla voglia di cambiamento
coincisa con l'avvento al timone della società dei Maio. Ma, indipendentemente
dalle decisioni del nuovo corso frentano, il terzino sarebbe comunque tornato
alla base. A Napoli le sue qualità sono presto venute a galla complice anche la
"voragine" che si è aperta sulla fascia sinistra. Alcuni giocatori in
lista di partenza o in rotta di collisione con tecnico e società, da qui
l'autostrada che si è aperta davanti a Vitale che ha sfruttato alla grande la
chance offerta da Edy Reja. Le prime partite in coppa Intertoto, poi il
campionato con tanto di esordio da titolare alla prima all'Olimpico contro la
Roma. E' stato un crescendo. E domani potrebbe debuttare anche in Coppa Uefa.
L'ex rossonero si è cibato di fiducia ed entusiasmo, mettendo in mostra qualità
indiscutibili. A tal punto che il Napoli ha rinunciato ad acquistare un esterno
di centrocampo, proprio per dargli la possibilità di emergere. Va detto che le
caratteristiche tecniche si sposano a meraviglia con il modulo adottato da
Reja. Nel 3-5-2, infatti, Vitale veste i panni del laterale di sinistra
chiamato a spingere, ovvero a confezionare cross. Una posizione leggermente più
avanzata rispetto a quella tenuta nella passata stagione. E, soprattutto, con
la protezione di tre difensori alle spalle. Un particolare tatticamente
fondamentale per l'esplosione nella massima serie. In un anno ha bruciato le
tappe. E anche le difficoltà economiche dell'anno scorso a Lanciano sono un
lontano ricordo, dal momento che anche l'ingaggio è stato adeguato alla
categoria.
( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2008-09-17 - pag: 16 autore: La politica riformi se stessa di Carlo Carboni S e è vero che
un Governo deve infondere fiducia ai cittadini, dovrebbe prendere qualche
misura per migliorare l'immagine della politica e
delle istituzioni, se non altro per evitare che si ripristini la trappola di
"screditare l'altro per accreditarsi", tipico vizio italico che
alimenta la reciproca sfiducia tra un ceto politico, sostanzialmente
autoreferente, e una società disincantata fino al cinismo. Sarebbe il momento
per qualche serio provvedimento in proposito che infonda fiducia, dopo decine
di libri e di talk show sui vizi, i privilegi e i costi della casta e dell'atmosfera
antipolitica che la minaccia: una problematica
tutt'altro che risolta nonostante, al momento, non si senta più parlare né di
costi della politica, né di antipolitica,
come se la casta di Rizzo e Stella
fosse stata metabolizzata e digerita, cioè consumata. Molti giurano che il
federalismo fiscale sarà un'opportunità di razionalizzazione delle risorse
gestite dalle caste politiche locali. In effetti, il federalismo fiscale nasce
con lo scopo di rendere le istituzioni più vicine e aderenti alle aspettative
dei cittadini; ma nessuno parla di ridurre l'ipertrofia del numero di cariche
elettive e connessi, il cui costo totale, calcolato con stime diverse, si
aggira tra i 4,5 e gli 8 miliardi all'anno.Oltre il federalismo fiscale, ci
sarebbero anche le promesse fatte dai leader di governo e di opposizione per
riforme istituzionali e costituzionali in grado di aprire una nuova fase per la
storia della Repubblica a partire da questa legislatura. Per chi si è
distratto, ricorderei per punti l'ordine dei problemi,qualora questo Governo
volesse passare attraverso la porta stretta di una graduale e significativa
riforma dell'intermediazione politico- istituzionale, cioè
volesse dare un significativo esempio per infondere fiducia in un Paese
disincantato, a "consenso passivo". In primo luogo, la cosiddetta
questione dei costi della politica. Presa seriamente, comporta l'abbandono dell'idea che il nostro
personale politico e istituzionale sia strapagato. Ovviamente, gli
eccessi ci sono e i privilegi vanno limati, anche tra i ceti politici ristretti
locali, come è il caso dei consiglieri regionali, che guadagnano molto di più
di un sindaco di una città di un milione di abitanti. Il problema più
importante, sul versante dei costi, è tuttavia la quantità dei politici e di
quanti- portaborse, segretari particolari, funzionari di partito - sono
protagonisti del cosiddetto mercato politico ristretto. Si tratta di circa
500mila unità, comprese le 200mila cariche elettive sparse per tutta Italia.
Come detto, non sono ovviamente tutte cariche "d'oro". Ad esempio,
gli assessori di città con 50mila abitanti viaggiano attorno ai mille euro
netti mensili. Il problema quindi è la numerosità delle cariche elettive e
delle poltrone "collegate" e i privilegi di posizione di rendita a cui
esse danno luogo. Alcuni esponenti del Governo avevano promesso, in campagna
elettorale, d'intervenire con tagli sule Province, ma l'argomento è stato
finora ignorato dall'accordo sul federalismo, nonostante il governo
territoriale oggi soffra di un eccesso d'intermediazione politicoburocratica e
abbia bisogno di recuperare efficienza, soprattutto nel Mezzogiorno. Snellendo,
si possono risparmiare o liberare risorse da investire a favore dei cittadini e
delle imprese, rendere più veloci le procedure, evitare gli eccessi del
mercato-politico clientelare insiti in una politica
onnipresente. Mi sembra un bel mucchietto di obiettivi vantaggiosi per il
Paese. In secondo luogo, come hanno mostrato diverse inchieste giornalistiche,
il nostro ceto politico è "sprecone" e ha una vocazione
clientelare-assistenziale: a forza di assecondare per durare, il ceto politico
si scorda di guidare il Paese, soprattutto sul piano morale. In molti casi,
crea spreco e dispersione di risorse pubbliche. A questo non fa eccezione quel
ceto politico locale che sta salendo sugli scudi del federalismo. Le reti
clientelari consentono al ceto politico la raccolta territoriale del consenso,
un meccanismo accompagnato dall'intermediazione di una fitta rete di gruppi
d'interesse settoriali e locali che caratterizzano il mercato politico
allargato. Più direttamente, i ceti politici ristretti controllano alcuni mega-
apparati occupazionali pubblici. Veltroni qualche tempo fa ci ha provato a
intimare ai partiti un ritiro dalle Asl e dalla Rai,
quindi dalla salute (storicamente valore primario per i cittadini) e da un
pezzo da novanta della nostra mente collettiva. Ma nessuno si avventura a
ridurre gli eccessi d'invasione politico-clientelare. In terzo
luogo,l'autoreferenzialità porta a gravi problemi di ricambio del ceto politico
che, come le caste, è caratterizzato da inamovibilità, da un'idea di
insostituibilità tessuta sapientemente dai cortigiani attorno ai leader. Su
questo che cosa si fa? Possiamo dare qualche regola che restituisca al mercato
politico ristretto un barlume di circolazione, di competizione, di merito e di
trasparenza? O vogliamo far finta di niente come se nelle altre democrazie non
vi fossero rigidi tetti temporali al ricambio, una volta raggiunte cariche
apicali? Del resto lo sostenevano anche i nostri scienziati sociali già un
secolo fa:anche le persone meritevoli vanno sostituite perché se non c'è regola
nel ricambio, tenderanno a circondarsi di personaggi di basso calibro e di
fedeli, mirando solo a irrobustire le reti clientelari da cui traggono
consenso. Il tema del ricambio del ceto politico e delle classi dirigenti -
dopo la casta - è un grande tema democratico, di modernizzazione dello Stato,
di svecchiamento del pan-politicismo e dei tradizionali clientelismi, di nuova
trasparenza ed efficienza delle nostre istituzioni politicoamministrative, in
particolare di quelle locali. Se il ceto politico affrontasse questi problemi,
le istituzioni democratiche recupererebbero fiducia poiché la classe dirigente
più ascoltata è sempre quella che non si sottrae dall'essere di esempio.
c.carboni@univpm.it AFP IL FEDERALISMO FISCALE Il decentramento del prelievo
potrà servire a razionalizzare la spesa locale, ma dall'agenda sono usciti temi
come l'abolizione delle Province.
( da "Arena.it, L'" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
BOVOLONE. Il commissario
invia una delibera a tutti i funzionari: "Le previsioni sono nerissime:
rischiamo di sforare il patto di stabilità" In municipio scatta l'allarme
bilancio Secondo i dirigenti e i revisori dei conti "le stime parlano del
tetto contabile negativo di 609mila euro già superato"
Roberto Massagrande A Bovolone scatta ancora l'allarme bilianci. Ad allertare
dipendenti e dirigenti - perché i politici non ci sono - è lo stesso
commissario straordinario Elio Faillaci che. proiezioni finanzi"arie in mano,
ha annunciato il probabile sforamwento del patto di stabiltà "se non
verranno prese presto tutte le necessarie misure di contenimento della spesa
pubblica". L'allarme è partito sotto forma di delibera dopo che i
funzionari ed i capisettore del municipio avevano consegnato a Faillaci la
documentazione sull'andamento economico del Comune nel primo semestre e la
proiezione su quanto potrebbe accadere nel secondo semestre. Oltre alla nota di
accompagnamento dei revisori dei conti. E le aspettative non sono certto rosee.
Anzi: il saldo contabile negativo che Bovolone potrà permettersi è attestato a
quota 609mila euro ma, "nonostante la continua ricerca del contenimento
della spesa", la prospettiva attuale è che il tetto sia già stato superato
a fine agosto. Se, insomma, un anno fa il Comune evitò le sanzioni previste
dello sforamento del patto di stabilità solo periodici grazie al rinvio di
molti pagamenti, Bovolone rischia di trovarsi in seria difficoltà a partire dal
gennaio prossimo. Una patata rovente che fatalmente ricadrà nelle mani dei prossimi amministratori che usciranno dalla tornata
elettorale di primavera. Lo scenario che potrebbe trovarsi a dover gestire il
successore di Richelli, infatti, potrebbe vedere un taglio del 30 per cento
delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza, il divieto di assumere personale a qualsiasi titolo, le spese
correnti congelate al livello dell'anno precedente, impossibilità di
ricorrere a nuovi indebitamenti ed una riduzione del 5 per cento di contributi
ordinari da parte dello Stato. Ma l'alternativa, per fortuna, c'è: si tratta di
una serie di raccomandazioni ritenute "sicuramente necessarie ma forse non
sufficienti" e comunicate dal commissario ai dirigenti municipali. Nei
prossimi tre mesi occorrerà un monitoraggio continuo del bilancio per evitare
che la situazione scappi di mano: impresa non facile dal momento che l'ultimo
quadrimestre si caratterizza tradizionalmente per molte spese in scadenza
mentre non sono previste maggiori entrate. "Bovolone deve concentrare
l'attenzione sui flussi finanziari", spiega il commissario straordinario.
"Si sono verificati pagamenti di opere iniziate negli esercizi passati e
finanziate da entrate il cui incasso materiale o è avvenuto negli esercizi
precedenti o è relativo a mutui la cui entrata purtroppo non è rilevante ai
fini del patto. Le difficoltà del rispetto del patto di stabilità non dipendono
certo da scelte politiche o amministrative, ma da una normativa alquanto
volubile e in alcuni tratti incurante della realtà gestionale degli enti
locali, che non consente agli stessi una precisa programmazione almeno nel
medio periodo". Una situazione che potrebbe migliorare se i criteri
contabili venissero cambiati di nuovo da qualche provvedimento governativo.
( da "Corriere Adriatico" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
La secca replica del
sindaco Francesco Giacinti alle critiche mosse del capogruppo della minoranza
"La Mandolesi? Ha già aperto la campagna elettorale" MONTE URANO - Se
la Mandolesi vuole iniziare la campagna elettorale per le prossime elezioni
comunali, io non vedo l'ora. E' la replica del sindaco Francesco Giacinti alle
critiche del capogruppo della minoranza Roberta Mandolesi
circa il mancato rispetto del patto di stabilità e sul fatto che i compensi per
la giunta sono stati regolarmente pagati mentre i gettoni
di presenza dei consiglieri comunali non ancora.
Innanzitutto va detto che i compensi della giunta vengono corrisposti
mensilmente mentre quelli dei consiglieri annualmente e a maggio scorso avremmo
dovuto pagare quelli dell'anno precedente che invece pagheremo in questi
giorni, se non sono stati già pagati. Il ritardo, come ho avuto modo di
spiegare anche in consiglio comunale, è dovuto a problemi di personale
dell'ufficio ragioneria. Problemi che la Mandolesi conosce bene. Stop. Non c'è
nessuna illazione da fare. Per quanto riguarda il non rispetto del patto di
stabilità - prosegue Giacinti - i soldi non li abbiamo portati a casa nostra ma
li abbiamo utilizzati per quello che è il nostro obiettivo ed il nostro mandato
e cioè il bene dei cittadini. Cosa che cerchiamo di fare al meglio nonostante
il disfattismo della minoranza. Ribadisco che è uno scostamento di cassa (i
pagamenti del 2007 sono stati maggiori degli incassi) e non di competenza. Sono
dei pagamenti relativi agli investimenti fatti negli anni precedenti. La stessa
minoranza disse che il 2004 era l'anno zero delle opere pubbliche. Ora facciamo
troppo? C'è stato qualche ritardo nei pagamenti in attesa dei flussi di cassa
ma tutto è stato pagato. Anzi proprio perché è stato pagato c'è lo scostamento.
Questo va chiarito. Se non avessimo fatto marciapiedi, ascensore, cimitero,
scuole cosa avrebbe dovuta fare un'amministrazione comunale? Rattoppare solo le
buche dell'asfalto?. Giacinti ha citato Aristotele Prima fare e poi parlare e
ha attaccato la sua antagonista: Con il suo intervento, Roberta Mandolesi ha di
fatto aperto la campagna elettorale. Vi devo dire che non vedo l'ora.. Che
abbia deciso ufficialmente di ricandidarsi? MAS.VI.,.
( da "Virgilio Notizie" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
POLITICA postato fa
da ASCA ARTICOLI A TEMA Altri (ASCA) - Roma, 17 set - Il Parlamento vuole
davvero porre rimedio ai tagli ai fondi per la cooperazione allo sviluppo, che
il Governo ha operato con la Finanziaria d'estate? Allora deve porre mano al
proprio portafogli, ''mettendo a disposizione fondi, ad esempio, per le
missioni all'estero o ridurre le spese ordinarie''. Lo ha sostenuto il
sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti intervenendo questa mattina a Roma
all'incontro organizzato dalle Nazioni Unite sulle Priorita' dell'Italia per il
raggiungimento degli Obiettivi del Milennio. Scotti ha spiegato infatti che
''c'e' bisogno di forme nuove di finanziamento degli interventi'', anche se ha
sottolineato che, ''pure se a livello percentuale gli aiuti italiani si sono
ridotti, nel 2007 inclusa la quota di cancellazione del debito sono aumentati
del 46% rispetto all'anno precedente e quelli destinati ai progetti delle ong
sono cresciuti del 34%''. In una situazone di crisi generale del Paese, pero',
''capisco le difficolta' di Tremonti - ha ammesso Scotti - e condivido la sua
chiamata alla responsabilita' nei confronti del Parlamento''. Per questo, ha spiegato, ''invece di aspettare che qualcuno
faccia qualcosa, il Parlamento se vuole aumentare gli stanziamenti per la
cooperazione deve spiegare da dove vuole prenderli, individuando le
compensazioni effettive'', a partire da interventi mirati a ricollocare i costi
della politica.
( da "Vita non profit online" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Reading time: 3
minutes --> di Redazione - pubblicato il 17 Settembre 2008 alle 14:41 Così
il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti intervenendo questa mattina a
Roma Il Parlamento vuole porre rimedio ai tagli ai fondi per la cooperazione
allo sviluppo, che il Governo ha operato con lil Dpef d'estate? Allora deve
porre mano al proprio portafogli, ''mettendo a disposizione fondi, ad esempio,
per le missioni all'estero o ridurre le spese ordinarie''. Lo ha sostenuto il
sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti intervenendo questa mattina a Roma
all'incontro organizzato dalle Nazioni Unite sugli Obiettivi del Milennio.
Scotti ha spiegato infatti che ''c'e' bisogno di forme nuove di finanziamento
degli interventi'', anche se ha sottolineato che, ''pure se a livello
percentuale gli aiuti italiani si sono ridotti, nel 2007 inclusa la quota di
cancellazione del debito sono aumentati del 46% rispetto all'anno precedente e
quelli destinati ai progetti delle ong sono cresciuti del 34%''. In una
situazone di crisi generale del Paese, però, ''capisco le difficolta' di
Tremonti - ha ammesso Scotti - e condivido la sua chiamata alla responsabilita'
nei confronti del Parlamento''. Per questo, ha spiegato,
''invece di aspettare che qualcuno faccia qualcosa, il Parlamento se vuole
aumentare gli stanziamenti per la cooperazione deve spiegare da dove vuole
prenderli, individuando le compensazioni effettive'', a partire da interventi
mirati a ricollocare i costi della politica.
( da "Gazzettino, Il" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
AteneNOSTRO
SERVIZIO(c.r.) Tutte le strade portano a Roma e l'Inter vorrebbe arrivarci il
prossimo 27 maggio, giorno della finale. Intanto Mourinho (al
50° gettone di presenza in
Champions League) è riuscito a interrompere il trend negativo che da due anni registrava
la sconfitta dei nerazzurri all'esordio nella competizione.Contro il
Panathinaikos è arrivato il successo con un gol per tempo, firmati da Mancini e
dal redivivo Adriano, subentratogli nei minuti finali. Una vittoria che
dimostra la capacità di soffrire dei nerazzurri, a volte in difficoltà sul
piano fisico, condita da una rivincita del tutto particolare per il tecnico
portoghese. Il quale aveva di fronte Henk Ten Cate, assunto l'anno scorso da
Abramovich come primo assistente di Grant un mese dopo il suo esonero dal
Chelsea.L'allenatore olandese ha pvovato a contrastarlo con il pressing a
centrocampo e il gioco sulle fasce: soprattutto sulla destra dove si è distinto
Moon, un esterno tecnico e veloce che ha messo in difficoltà Maxwell. Ma l'Inter,
lasciati sfogare i rivali nei primi 10 minuti, non ha tardato a rendersi
pericolosa in attacco dove Ibrahimovic è sempre in grado di far la differenza.
Talmente sicuro dei suoi mezzi, lo svedese, da sbagliare le occasioni più
facili. Come all'11', quando viene liberato in area da Maicon e calcia fuori di
piatto destro a tu per tu col portiere. Due minuti dopo indirizza il pallone di
testa per Quaresma, il cui destro al volo mette alla prova i riflessi di
Galinovic che al 19' si ripete su Ibra, autore di una bella mezza girata dal
limite.La corsa dei greci si rivela inefficace anche perché il loro uomo
d'ordine a centrocampo, l'ex interista Karagounis, s'infortuna in uno scontro
con Maicon e deve lasciare il campo prima dell'intervallo, sostituito dall'austriaco
Ivanschitz. I nerazzurri prendono sempre più confidenza e al 27' sbloccano il
risultato con Mancini, su assist del solito Ibra. Ottimo lo spunto di Zlatan
che controlla un lancio di
( da "Virgilio Notizie" del 17-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Risorse "Il
governo metta politiche sviluppo tra priorità manovra" postato fa da APCOM
ARTICOLI A TEMA Altri Roma, 17 set. (Apcom) - "Credo che bisogna lanciare
un allarme come è stato fatto dalle Organizzazioni non governative per le
scelte che sta facendo il governo che rischiano di azzerare l'impegno italiano
nel settore della cooperazione e dell'aiuto ai paesi in via di sviluppo".
Lo ha detto il ministro degli Esteri del governo ombra, Piero Fassino, al
margine dell'incontro organizzato a Roma dalle Nazioni Unite sulle strategie
italiane per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. "Con i
provvedimenti fatti approvare da Tremonti a luglio c'è stato un dimezzamento
significativo delle risorse già stanziate, in termini ancora più preoccupanti
c'è una volontà di proseguire in questa riduzione delle risorse anche peri
2009" ha aggiunto l'esponente Pd sottolineando poi come l'Italia sia già
in ritardo nel realizzare gli obiettivi indicati dall'Onu a tutti paesi nel
"Millennium Goal" per gli aiuti ai paesi in via di sviluppo.
"Non soltanto non si fa nulla per recuperare i ritardi ma addirittura lo
si aggrava con tagli che comprometterebbero qualsiasi credibilità agli occhi
dei tanti paesi che si aspettano da noi aiuti" ha aggiunto il ministro
ombra auspicando la riforma della legge 49 che regola la cooperazione allo
sviluppo, su cui è da anni in corso un dibattito. "Presenteremo proposte
che andranno nella direzione opposta a quella delineata da governo...per un
aumento dei fondi per le politiche di sviluppo e chiederemo che il parlamento
vincoli questi fondi a finalità di cooperazione di sviluppo autentiche.
Naturalmente ci auguriamo che da parte della maggioranza e del governo ci sia
disponibilità ad accogliere i nostri emendamenti" ha detto Fassino
sostanzialmente dichiarandosi d'accordo su un eventuale taglio ai costi della politica ventilata dal sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti:
"Nel momento in cui avanzeremo proposte per incrementare risorse per le politiche di cooperazione e di sviluppo indicheremo anche le
fonti di finanziamento e tra queste anche le risorse che derivano dalla
riduzione dei costi della politica" ha aggiunto Fassino. "Chiederemo al governo di
mettere tra le priorità della manovra finanziaria le politiche di sviluppo e
cooperazione con le allocazioni finanziarie adeguate e necessarie" ha
concluso Fassino.
( da "Tribuna di Treviso, La" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
"Chi non vuole
lo statuto è Galan" La commissione nel caos, leghisti contro il
governatore VENEZIA. "La maggioranza non si farà scrivere lo statuto dalla
minoranza. Piuttosto ci terremo quello del 1971, funziona benissimo". Così
parlò Remo Sernagiotto, lasciando palazzo Ferro Fini dopo quattro ore (dicesi
4) inutilmente spese in riunione con i capigruppo degli altri partiti. E se
quattro ore vi sembrano poche, sappiate che è dal 2000 che va avanti così:
riunioni su riunioni, gettoni di presenza su gettoni di presenza, per non cavare un ragno dal buco. Da quell'ottobre 2000, quando
Giancarlo Galan terrorizzò l'Italia presentando la sua proposta che prevedeva
due terzi delle tasse trattenute in regione ("sento un tintinnare di
sciabole" sobbalzò da Roma l'allora ministro Agazio Loiero), siamo
ancora fermi alla bozza. Unici in Italia. Un bel record. Da esibire con
orgoglio lunedì prossimo, al convegno sul federalismo fiscale che il governo
veneto ha organizzato a Padova, invitando ministri, presidenti, parlamentari,
studiosi e specialisti, con l'intento di tirare le fila del dibattito in corso
nel Paese. Da che pulpito. Forse il presidente della commissione statuto
Francesco Piccolo conta sul generale inverno per l'approvazione. Una gelata che
intorpidisca i cervelli e gli dia una mano. Purtroppo non siamo in Russia,
anche se l'altro ieri è nevicato sopra i
( da "Tribuna di Treviso, La" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
GIUDICI SENZA
BENZINA Il Pd: i nostri gettoni in aiuto alla Procura
Rubinato: dare risorse, altro che esercito Il Pd trevigiano è pronto a
sostenere la magistratura a secco di risorse, cedendo i gettoni
di presenza dei suoi consiglieri comunali e provinciali. "La realtà
è drammatica - dice il segretario del Pd Enrico Quarello -: non ci sono neppure i soldi per la benzina e per i telefonini di
servizio dei magistrati. Vogliamo rinunciare ai gettoni
di presenza per far fronte alle esigenze della
magistratura". "Si badi bene - aggiunge il portavoce del Pd di
Treviso Giovanni Tornella -: con la nuova Finanziaria si avrà un taglio alla
sicurezza di 3,5 miliardi di euro". Scende in campo anche
l'onorevole del Pd Simonetta Rubinato: "Si va ripetendo quanto già
accaduto con il precedente governo Berlusconi, allorché le spese della
giustizia furono tagliate di oltre il 50% rispetto agli stanziamenti dell'anno
2002 e di oltre il 40% al 2005, lasciando a giugno del 2006 un debito di 240
milioni si euro: a cosa serve schierare l'esercito, se poi le procure e le
questure rimangono senza benzina?".
( da "Mattino di Padova, Il" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Regione "Chi
non vuole lo statuto è Galan" La commissione nel caos, leghisti contro il
governatore VENEZIA. "La maggioranza non si farà scrivere lo statuto dalla
minoranza. Piuttosto ci terremo quello del 1971, funziona benissimo". Così
parlò Remo Sernagiotto, lasciando palazzo Ferro Fini dopo quattro ore (dicesi
4) inutilmente spese in riunione con i capigruppo degli altri partiti. E se
quattro ore vi sembrano poche, sappiate che è dal 2000 che va avanti così:
riunioni su riunioni, gettoni di presenza su gettoni di presenza, per non cavare un ragno dal buco. Da quell'ottobre 2000, quando
Giancarlo Galan terrorizzò l'Italia presentando la sua proposta che prevedeva
due terzi delle tasse trattenute in regione ("sento un tintinnare di
sciabole" sobbalzò da Roma l'allora ministro Agazio Loiero), siamo
ancora fermi alla bozza. Unici in Italia. Un bel record. Da esibire con
orgoglio lunedì prossimo, al convegno sul federalismo fiscale che il governo
veneto ha organizzato a Padova, invitando ministri, presidenti, parlamentari,
studiosi e specialisti, con l'intento di tirare le fila del dibattito in corso
nel Paese. Da che pulpito. Forse il presidente della commissione statuto Francesco
Piccolo conta sul generale inverno per l'approvazione. Una gelata che
intorpidisca i cervelli e gli dia una mano. Purtroppo non siamo in Russia,
anche se l'altro ieri è nevicato sopra i
( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del
18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
ADRIA pag. 7 GRANDE SUCCESSO
per la 34esima 'Giornata del Donatore di sangue' della ... GRANDE SUCCESSO per
la 34esima 'Giornata del Donatore di sangue' della Fidas Polesana e grande la
partecipazione dei soci, nonostante l'inclemenza del tempo, con la presenza del
capogruppo Fidas di Loreo, Antonio Bergantin e di tutto il direttivo
provinciale, del presidente della Provincia Federico Saccardin, del dindaco di
Loreo, Bartolomeo Amidei con parte della giunta, del direttore sanitario Ulss
19, Ezio Botner e della responsabile del Centro trasfusionale di Adria,
Giuseppina Lobue. Dopo il corteo, la deposizione di una corona d'alloro al
Monumento dei Caduti, la messa celebrata da don Giovanni Lodo nella Chiesa di
Santa Maria Assunta, nel teatro del Centro parrocchiale, è seguita la cerimonia
di premiazione dei soci donatori che si sono distinti per l'impegno e la
costanza nella donazione, a cura del presidente provinciale Fidas Polesana,
Antonio Doria. A tutti i donatori che hanno effettuato la prima donazione, è
stato assegnato il distintivo dell'associazione, mentre ai soci con 100
donazioni ed a quelli con 5 è stato assegnato un diploma di benemerenza. ED
ECCO i donatori premiati con medaglia. Stella d'oro
(110 donazioni uomini - 85 donne): Bondesan Carlo, Finotelli Giampietro, Mazzon
Armando. Croce d'oro (90 ? 70): Girello Tiziano, Moda Rino, Sarto Daniele,
Viviani Antonio. Medaglia d'oro con fronda (70 donazioni per gli uomini e 55
donazioni per le donne): Bean Gino, Berton Franco, Casalicchio Giuseppe,
Crepaldi Enrico, Domeneghetti Mauro, Meneguolo Umberto, Mosca Gianni, Neodo
Cesira, Zerbin Diego. Medaglia d'oro (50 - 40): Bellettato Rossano, Bergamini
Maria, Bertaglia Marzia, Braggion Sergio, Capuzzo Settimo, De Grandis Fabrizio,
Formaggio Maria Pia, Franzolin Giuliano, Greggio Antonio, Mascellani Andrea,
Mottaran Marcello, Paesante Vasco, Pezzolato Alessandro, Piva Emanuela, Rizzato Umbertina, Sperindio Lino, Tessarin Adriana, Tomasi
Giorgio, Vetri Giuseppino, Zaia Orlando. Medaglia d'argento (30 - 25): Babetto
Franco, Barbetta Marcello, Bettonte Cristina, Bettonte Simone, Bolzoni
Francesco, Bovolenta Marina, Braga Lorenzo, Crepaldi Nicolay, Crocco Bruna,
Lopezi Michele, Marangon Armanda, Melarato Enea, Roccatello Alessandro,
Roccato Marco, Roncon Mattia, Scarparo Vanna, Segato Marta. Medaglia di bronzo
(15 ? 10): Amà Alberto, Barbujani Paola, Baruffaldi Marina, Bellato Carolina,
Benetti Emiliano, Boccato Francesco, Corrain Carmelo, De Grandis Manuel,
Ferrari Mauro, Finotti Enrico, Forza Loris, Frigato Giovanni, Garbo Luca, Garbo
Monica, Guerrini Alberto, Lipari Davide, Lugarini Siro, Luise Monica, Main
Alessio, Marangon Marco, Marangoni Antonio, Marostica Emanuele, Modena Renato,
Mottaran Paolo, Nicoletto Alessandro, Osti Enrico, Pilotto Gianni, Roccato
Mauro, Romani Mirko, Siviero Stefano, Stoppa Alessandro, Stoppa Simone, Trigolo
Katiuscia, Veronese Mauro, Zago Andrea, Zerbin Paola. La giornata si è conclusa
con il pranzo sociale. a.p.
( da "Adige, L'" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
DANIELE BATTISTEL La
riunione dell'Upt deve ancora cominciare. Mancano pochi alle 17 e i candidati
arrivano alla spicciolata alla vecchia sede della Civica. Si fa finta di
niente, ma il clima non è certo dei migliori. Se non altro per l'alone
d'incertezza che resta sull'inchiesta. "Ma cosa c'è dietro?".
"La questione è veramente così grave come viene dipinta?". Queste le
domande che i più esperti si sentono porre dai novelli della politica.
Inutile nascondersi, il ricordo del ciclone di tangentopoli è ancora vivo in
tanta gente. "Ma questa vicenda è del tutto diversa da allora"
risponde Giorgio Lunelli, ultimo segretario della Margherita, ora transitato nelle file dell'Unione. Davvero si tratta di due
questioni completamente distinte? Certo. Tangentopoli era un sistema di appalti
finalizzato al finanziamento dei partiti. Ora non è così. Premessa la fiducia più completa nella magistratura
e il fatto che tutte le ipotesi accusatorie devono essere dimostrate,
sottolineo che ora non si parla di finanziamento dei partiti. In effetti, lei è stato l'ultimo coordinatore
provinciale della Margherita... ... e vi posso garantire che come Margherita
abbiamo sempre dovuto fare i conti con bilanci strettissimi, ragionando
nell'ottica del buon padre di famiglia. Insomma, nessun fiume di denaro...
Anzi. Basta guardare i bilanci depositati. Tutto è stato fatto nella massima
chiarezza. E come Upt, al di là del fatto che io non ne sono il segretario, per
spiegare la situazione economica posso dire che c'è un gruppo di consiglieri
uscenti che hanno firmato una fidejussione personale per il mutuo per le spese
della campagna elettorale. Cambiamo discorso. L'inchiesta è arrivata al culmine
ora, ma - inutile far finta di niente - è già da tempo che si rincorrevano voci
strane su un certo modo di fare politica. Possibile
che voi non ne sapeste nulla? Sulle voci che girano senza il supporto di prove
ho sempre assunto l'atteggiamento di chi presta la massima attenzione, ma anche
cosciente del fatto che in politica le malelingue sono
tante. Eppure la "magnadora", un paio di anni fa... Ma su quel fatto
Grisenti aveva già dato una risposta. Quest'indagine intralcerà la vostra
campagna elettorale? Di sicuro questa vicenda disturberà. Parecchio. Mi fa
anche dire che spero vivamente che ci sia una risposta veloce dalle indagini.
Cambierà il suo modo di proporsi agli elettori? Io faccio politica
per spiegare il mio modo di immaginare un futuro di sviluppo per il Trentino e
non per parlare su cose di cui non sono assolutamente a conoscenza. Ora dovrò
spiegare che il mio modo di intendere la politica è
diverso da quello che oggi chi cavalca l'antipolitica
si ostina ad usare. Si riferisce alla Lega? Vedete voi. Constato solo che ora,
purtroppo, chi fa dell'antipolitica la propria
bandiera ha una cartuccia in più. Un caso il fatto che si sia arrivati a
scoprire le carte a ridosso delle elezioni? Non giudico mai l'operato della
magistratura. Il dato è oggettivo, ma non voglio assolutamente fare polemica.
Ora c'è imbarazzo per il fatto che Silvano Grisenti fosse uno dei membri della
vostra commissione elettorale? Conosco Silvano Grisenti da trent'anni. Non nego
l'amicizia personale e la sintonia politica. Spero
soltanto e anzi, sono convinto, che le indagini arriveranno a dimostrare che su
di lui non c'è nessuna accusa penalmente rilevante. 18/09/2008.
( da "Repubblica, La" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Cultura ITALIANI
PERBENE ITALIANI FANNULLONI Alcuni ministri hanno imposto un modello
comunicativo che divide il paese in due. E che ha una capacità di mobilitazione
formidabile Il maestro è Berlusconi. Ma il metodo è stato messo a punto da
Brunetta Sessanta milioni di abitanti che lavorano. Uno di farabutti e di
sabotatori Uno schema che non descrive nulla ma che riscuote un successo
travolgente (SEGUE DALLA PRIMA PAGINA) Come in un programma televisivo di
successo, Renato Brunetta, Roberto Maroni, Mariastella Gelmini, e perfino la
"new entry" Mara Carfagna, sono riusciti a trasmettere un contenuto
secondo modalità standardizzate, di tipo essenzialmente mediatico-televisivo, e
quindi a mettersi in comunicazione con il pubblico (ovvero lo stadio di
implosione nella privacy a cui è stata consegnata l'opinione pubblica). Il
maestro del format è ovviamente Berlusconi. è stato lui per primo a dare una
cornice competitiva e spettacolare alla politica, separando gli italiani
"della libertà" dai "comunisti", e quindi a declinare la
gara elettorale come un giudizio di Dio fra due Italie separate e
inconciliabili. Ma Berlusconi è stato in grado più che altro di dividere,
mobilitando la propria parte, fanatizzando ideologicamente i pasdaran del
berlusconismo e chiamando a raccolta gli elettori anche più tiepidi contro
l'esercito del male, in cui il sostantivo "comunisti" riuniva
amministratori, magistrati, sindacalisti, impiegati pubblici, politici
fannulloni, insegnanti sessantottini. Ma in questo modo il consenso non poteva
crescere oltre i limiti fisiologici della destra, oltre la sua geografia
politica. Per superare il perimetro del voto conservatore occorreva
un'invenzione culturale. La Lega, e in particolare Roberto Maroni, hanno aperto
la strada, con le iniziative sulla sicurezza e le misure contro l'immigrazione
irregolare: ma eravamo ancora nei pressi delle azioni classiche, in cui si
individua un nemico vero o virtuale, e lo si etichetta esponendolo alla
pubblica opinione, generando così processi dominati dalla configurazione
classica del capro espiatorio. Lo straniero, l'altro, il nomade, identificato
come una figura potenzialmente incline a crimini come il furto o lo stupro,
capace di violenze inaudite sotto l'effetto della coca, senza rispetto nemmeno
per i codici della criminalità autoctona tradizionale. Il passaggio successivo
è stato formalizzato con metodi di rara efficacia da Brunetta, che lo ha pure
teorizzato nelle numerose interviste concesse durante l'estate. Nello schema
del ministro della pubblica amministrazione, la popolazione nazionale si divide
in due parti ben individuate: da un lato, "sessanta milioni" di
italiani per bene, contrapposti a un milione di farabutti, fannulloni,
lavativi, buoni a niente, sabotatori. Dal lato dei fondamenti empirici, il
modello descrittivo di Brunetta è irrilevante. Ma quanto a capacità di mobilitazione
è formidabile. Il format del ministro è un perfetto produttore di consenso,
perché colloca la stragrande maggioranza dei cittadini dalla parte del buon
senso e della buona volontà, e consegna a una gogna ipotetica un imprecisato
milione di italiani (questi sì "imbarazzanti", quindi licenziabili,
punibili, penalizzabili dagli ukase ministeriali). Sarebbe superfluo dire che
il format è impreciso, e non descrive nulla della società contemporanea, se non
fosse che come modello proposto in pubblico ha successo. Anzi, un successo
travolgente. Da un lato rassicura, dall'altro esorcizza. Rassicura i bravi
cittadini, gli impiegati onesti, l'intera platea di chi auspica efficienza e
rigore nei comportamenti pubblici; esorcizza il rischio di una società contagiata
dagli imbroglioni, indifferente ai dettami etici, governata dai criteri di un
familismo ancora e sempre amorale. Naturalmente, il format distorce la realtà
nel momento stesso in cui fa entrare a forza le tessere in un mosaico
predeterminato. Semplifica con forzature impressionanti, attribuisce
responsabilità collettive di procedura alla disposizione individuale,
identifica l'inefficienza come il prodotto della furbizia e della neghittosità
individuale anziché alla cattiva organizzazione degli apparati. Non è L'isola
dei famosi a essere cattiva in sé; sono un paio di protagonisti, su cui si può
concentrare l'animosità degli altri. Ma il format è dannatamente efficace,
perché permette a una maggioranza sociale dispersa, anonima, prima di
riconoscersi, poi di autoassolversi (nessuno è colpevole, nella soap in cui
tutti i cattivi, pochi, sono immediatamente riconoscibili), e infine a
sostenere l'azione delle autorità contro questi imprecisati cattivi soggetti, a
cui possono essere assegnate tutte le responsabilità. Non c'è un inventore
certo del format. Si è creato per prove ed errori, per tentativi e cambiamenti
successivi. Che nel pubblico ci sia una disposizione favorevole, ormai quasi
naturale, è fuori dubbio. Basta partecipare a una
presentazione dei libri di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo (La casta e il più recente La deriva) per rendersi conto che il
pubblico si autointerpreta ogni volta come una moltitudine di bravi e onesti
cittadini, stupefatti, e anzi angosciati, di fronte all'impazzimento dei
meccanismi della politica, agli sprechi, alle piccole e grandi corruzioni delle
strutture pubbliche. Il format è quindi infallibile perché sgrava la
coscienza: c'è un'altra Italia, là sullo sfondo, a cui dare la colpa. Un'Italia
fortunatamente minoritaria, insignificante anche numericamente rispetto ai
sessanta milioni di italiani brava gente, i quali possono deprecare scuotendo
la testa il residuo milione di cattivi soggetti. Il contenuto populista del
format è fortissimo: in primo luogo perché inibisce qualsiasi distinguo.
Sottilizzare è vietato: non vorrete stare dalla parte dei fannulloni, o dei
corrotti. Attribuire la responsabilità dei disfunzionamenti a questioni di
struttura e di imperfezione degli apparati è uno dei vizi della sinistra e del
sindacato. Sono sciocchi giustificazionismi: bisogna licenziare gli
assenteisti, mandare a domicilio le visite fiscali, colpire i fannulloni nel
vivo dello stipendio, mettere in galera i corrotti e tenerceli. Ma più ancora
che di populismo si tratta di demagogia allo stato puro: i progetti e i
provvedimenti del ministro Gelmini sul voto in condotta, i grembiuli, il
"maestro unico" implicano tutti l'idea di un "ritorno" a
una condizione nostalgica, in cui l'autorità e l'ordine erano sanciti da
rapporti sociali e codici culturali apparentemente immutabili (e purtroppo
distrutti dal "nullismo" del Sessantotto, come ripete spesso Giulio
Tremonti, ministro che dichiara di ispirarsi sinteticamente al motto "Dio,
patria e famiglia"). Dovrebbe essere chiaro che non si esce a ritroso
dalla modernità, e che gli anni Cinquanta non sono riproducibili per decreto se
non, per l'appunto, nella realtà artificiale del format. Il revanscismo dei
ministri del Pdl conduce a una fiction: nessuno dei nessi e nessuna delle
contraddizioni della modernizzazione, nessuno dei processi descritti a suo
tempo da Max Weber, viene affrontato dagli applauditi serial della destra.
Eppure le semplificazioni, almeno per ora, generano consenso. Le scorciatoie
mobilitano risorse affettive, emotive, sentimentali nella società.
Rappresentano un antidoto al nichilismo, allo sradicamento morale e all'assenza
di senso caratteristici dell'età contemporanea. Offrono soluzioni vicarie di
fronte agli choc generati dalle scie vertiginose della globalizzazione. Perfino
i poveri, infatti, nelle soap sono pochi, e risultano trattabili con espedienti
come la social card, non con gli apparati "socialisti" dello stato
sociale, come ha spiegato da sinistra Laura Pennacchi nel suo ultimo libro, La
moralità del Welfare. Contro il neoliberismo populista, editore Donzelli, pagg.
260, euro 27). Il format offre soluzioni, ma in genere si tratta di soluzioni
narrative. Cioè terapie che portano all'individuazione della causa, come se la
causa fosse una sola, e la curano con un colpo di scena o un happy ending.
Formidabile, per esempio, la trama allestita da Mara Carfagna sulla punizione
on the road di prostitute e clienti: come se la realtà metropolitana fosse
costituita da pochi devianti, dediti agli incontri sessuali nelle periferie, da
dissuadere con le maniere forti. Mentre il numero stesso dei frequentatori dei
viali, e la straordinaria varietà dell'offerta erotica, mostrano una realtà
proliferante, in crescita continua, legata sia a scelte individuali sia a
macrocircuiti illegali, sostanzialmente incontrollabili con i metodi di
polizia. Cioè una realtà "sociale". Un mercato. Eppure il romanzetto
rassicurante di pochi peccatori da colpire con la mano dura è irresistibile. è
la tolleranza zero, o una sua imitazione. è il decisionismo che corregge
funzionamenti complessi con misure di fantastica semplicità. è il format, amici
telespettatori.
( da "Salute (La Repubblica)" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
SUPPLEMENTO SALUTE
ultimo aggiornamento 18 Settembre 2008 pag. 34 Una "trattoria" a
gettone L'esperimento APRE nel mese di novembre, a Bologna, la prima trattoria
a gettone. Si chiamerà "JakFox" e nasce dall'idea di due giovani
imprenditori del luogo che contano di esportare anche altrove la loro
esperienza, ovviamente se tutto andrà come previsto. A dare notizia
dell'iniziativa è il bollettino dell'Unione Nazionale Consumatori, "Le Scelte".
La trattoria a gettone è pensata per chi non ha tempo per cucinare e non ha
voglia di mangiare il solito panino all'ora del break. Potrà invece gustare
piatti caldi affidandosi a un sistema di distribuzione del tutto automatizzato:
con un gettone "scaricherà" tortellini, lasagne, risotti, scaloppine,
bolliti e polpette. Il "JakFox" è programmato per menù a 5 euro
(primo, secondo, contorno, frutta e caffè) composti in prevalenza da specialità
emiliane. L'igiene sarà garantita da contenitori sigillati e asettici, in
acciaio. I consumatori poi potranno gustare le vivande nel locale, provvisto di mensole e con pareti a prova di writer: saranno di
cartone rinnovabile, di modo che a intervalli regolari i pannelli saturi di
scritte potranno essere sostituiti da altri intonsi e pronti per essere
decorati. La trattoria a gettone, inoltre, sarà provvista di monitor su cui
scorrerà, a ciclo continuo, il nastro con le informazioni sugli orari
dei mezzi pubblici e sugli spettacoli. I ristoranti a gettone sono una novità
per l'Italia ma non all'estero. I primi tentativi risalgono addirittura al
( da "Repubblica.it" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
E SE LA DEMOCRAZIA
contemporanea fosse più vicina a un format che a un complesso strutturato di
regole? Nella politica come gioco mediatico, le percentuali di gradimento per
il governo schizzano in alto. L'audience appare soddisfatta. Eppure qualcuno
dovrà pur chiedersi quali sono le ragioni del consenso che sta accompagnando
Silvio Berlusconi. Dati addirittura "imbarazzanti", ha confessato il
premier reprimendo un brivido di piacere di fronte a quel 60 per cento di
favorevoli che campeggia nei sondaggi. L'imbarazzo è un sentimento soggettivo;
a sinistra, invece, il picco di popolarità è considerato inspiegabile. Anche
osservando da vicino l'azione dell'esecutivo e dei singoli ministri riesce
difficile spiegare il perdurare della luna di miele. Difatti, a causa di quelle
congiunture economiche sfortunate a cui Berlusconi e Tremonti sembrano condannati,
la crescita è praticamente sottozero; l'inflazione ha rialzato la cresta; i
consumi flettono; parti consistenti della società italiana avvertono il peso di
un andamento economico sfavorevole. Sullo sfondo si intravede l'incubo del
Ventinove. E allora? Allora è probabile che per il momento serva a poco
giudicare il governo Berlusconi con le categorie tradizionali della politica e
dell'economia. Occorre invece un approccio culturale, se non addirittura
antropologico: il governo e i ministri più popolari sono riusciti, chissà se
per intenzione esplicita o per un caso fortunato, a imporre un modello, una
forma specifica di comunicazione. Anzi, un format. Come in un programma
televisivo di successo, Renato Brunetta, Roberto Maroni, Mariastella Gelmini, e
perfino la "new entry" Mara Carfagna, sono riusciti a trasmettere un
contenuto secondo modalità standardizzate, di tipo essenzialmente
mediatico-televisivo, e quindi a mettersi in comunicazione con il pubblico
(ovvero lo stadio di implosione nella privacy a cui è stata consegnata
l'opinione pubblica). Il maestro del format è ovviamente Berlusconi. È stato
lui per primo a dare una cornice competitiva e spettacolare alla politica,
separando gli italiani "della libertà" dai "comunisti", e quindi
a declinare la gara elettorale come un giudizio di Dio fra due Italie separate
e inconciliabili. Ma Berlusconi è stato in grado più che altro di dividere,
mobilitando la propria parte, fanatizzando ideologicamente i pasdaran del
berlusconismo e chiamando a raccolta gli elettori anche più tiepidi contro
l'esercito del male, in cui il sostantivo "comunisti" riuniva
amministratori, magistrati, sindacalisti, impiegati pubblici, politici
fannulloni, insegnanti sessantottini. Ma in questo modo il consenso non poteva crescere
oltre i limiti fisiologici della destra, oltre la sua geografia politica. Per
superare il perimetro del voto conservatore occorreva un'invenzione culturale.
La Lega, e in particolare Roberto Maroni, hanno aperto la strada, con le
iniziative sulla sicurezza e le misure contro l'immigrazione irregolare: ma
eravamo ancora nei pressi delle azioni classiche, in cui si individua un nemico
vero o virtuale, e lo si etichetta esponendolo alla pubblica opinione,
generando così processi dominati dalla configurazione classica del capro
espiatorio. Lo straniero, l'altro, il nomade, identificato come una figura
potenzialmente incline a crimini come il furto o lo stupro, capace di violenze
inaudite sotto l'effetto della coca, senza rispetto nemmeno per i codici della
criminalità autoctona tradizionale. Il passaggio successivo è stato
formalizzato con metodi di rara efficacia da Brunetta, che lo ha pure
teorizzato nelle numerose interviste concesse durante l'estate. Nello schema
del ministro della pubblica amministrazione, la popolazione nazionale si divide
in due parti ben individuate: da un lato, "sessanta milioni" di
italiani per bene, contrapposti a un milione di farabutti, fannulloni,
lavativi, buoni a niente, sabotatori. Dal lato dei fondamenti empirici, il modello
descrittivo di Brunetta è irrilevante. Ma quanto a capacità di mobilitazione è
formidabile. Il format del ministro è un perfetto produttore di consenso,
perché colloca la stragrande maggioranza dei cittadini dalla parte del buon
senso e della buona volontà, e consegna a una gogna ipotetica un imprecisato
milione di italiani (questi sì "imbarazzanti", quindi licenziabili,
punibili, penalizzabili dagli ukase ministeriali). Sarebbe superfluo dire che
il format è impreciso, e non descrive nulla della società contemporanea, se non
fosse che come modello proposto in pubblico ha successo. Anzi, un successo
travolgente. Da un lato rassicura, dall'altro esorcizza. Rassicura i bravi
cittadini, gli impiegati onesti, l'intera platea di chi auspica efficienza e
rigore nei comportamenti pubblici; esorcizza il rischio di una società
contagiata dagli imbroglioni, indifferente ai dettami etici, governata dai
criteri di un familismo ancora e sempre amorale. Naturalmente, il format
distorce la realtà nel momento stesso in cui fa entrare a forza le tessere in
un mosaico predeterminato. Semplifica con forzature impressionanti, attribuisce
responsabilità collettive di procedura alla disposizione individuale,
identifica l'inefficienza come il prodotto della furbizia e della neghittosità individuale
anziché alla cattiva organizzazione degli apparati. Non è L'isola dei famosi a
essere cattiva in sé; sono un paio di protagonisti, su cui si può concentrare
l'animosità degli altri. Ma il format è dannatamente efficace, perché permette
a una maggioranza sociale dispersa, anonima, prima di riconoscersi, poi di
autoassolversi (nessuno è colpevole, nella soap in cui tutti i cattivi, pochi,
sono immediatamente riconoscibili), e infine a sostenere l'azione delle
autorità contro questi imprecisati cattivi soggetti, a cui possono essere
assegnate tutte le responsabilità. Non c'è un inventore certo del format. Si è
creato per prove ed errori, per tentativi e cambiamenti successivi. Che nel
pubblico ci sia una disposizione favorevole, ormai quasi naturale, è fuori
dubbio. Basta partecipare a una presentazione dei libri di
Gian Antonio Stella e
Sergio Rizzo (La casta e il
più recente La deriva) per rendersi conto che il pubblico si autointerpreta
ogni volta come una moltitudine di bravi e onesti cittadini, stupefatti, e anzi
angosciati, di fronte all'impazzimento dei meccanismi della politica, agli
sprechi, alle piccole e grandi corruzioni delle strutture pubbliche. Il
format è quindi infallibile perché sgrava la coscienza: c'è un'altra Italia, là
sullo sfondo, a cui dare la colpa. Un'Italia fortunatamente minoritaria,
insignificante anche numericamente rispetto ai sessanta milioni di italiani
brava gente, i quali possono deprecare scuotendo la testa il residuo milione di
cattivi soggetti. Il contenuto populista del format è fortissimo: in primo
luogo perché inibisce qualsiasi distinguo. Sottilizzare è vietato: non vorrete
stare dalla parte dei fannulloni, o dei corrotti. Attribuire la responsabilità
dei disfunzionamenti a questioni di struttura e di imperfezione degli apparati
è uno dei vizi della sinistra e del sindacato. Sono sciocchi
giustificazionismi: bisogna licenziare gli assenteisti, mandare a domicilio le
visite fiscali, colpire i fannulloni nel vivo dello stipendio, mettere in
galera i corrotti e tenerceli. Ma più ancora che di populismo si tratta di
demagogia allo stato puro: i progetti e i provvedimenti del ministro Gelmini
sul voto in condotta, i grembiuli, il "maestro unico" implicano tutti
l'idea di un "ritorno" a una condizione nostalgica, in cui l'autorità
e l'ordine erano sanciti da rapporti sociali e codici culturali apparentemente
immutabili (e purtroppo distrutti dal "nullismo" del Sessantotto,
come ripete spesso Giulio Tremonti, ministro che dichiara di ispirarsi
sinteticamente al motto "Dio, patria e famiglia"). Dovrebbe essere
chiaro che non si esce a ritroso dalla modernità, e che gli anni Cinquanta non
sono riproducibili per decreto se non, per l'appunto, nella realtà artificiale
del format. Il revanscismo dei ministri del Pdl conduce a una fiction: nessuno
dei nessi e nessuna delle contraddizioni della modernizzazione, nessuno dei
processi descritti a suo tempo da Max Weber, viene affrontato dagli applauditi
serial della destra. Eppure le semplificazioni, almeno per ora, generano
consenso. Le scorciatoie mobilitano risorse affettive, emotive, sentimentali
nella società. Rappresentano un antidoto al nichilismo, allo sradicamento
morale e all'assenza di senso caratteristici dell'età contemporanea. Offrono
soluzioni vicarie di fronte agli choc generati dalle scie vertiginose della
globalizzazione. Perfino i poveri, infatti, nelle soap sono pochi, e risultano
trattabili con espedienti come la social card, non con gli apparati
"socialisti" dello stato sociale, come ha spiegato da sinistra Laura
Pennacchi nel suo ultimo libro, La moralità del Welfare. Contro il neoliberismo
populista, editore Donzelli, pagg. 260, euro 27). Il format offre soluzioni, ma
in genere si tratta di soluzioni narrative. Cioè terapie che portano
all'individuazione della causa, come se la causa fosse una sola, e la curano
con un colpo di scena o un happy ending. Formidabile, per esempio, la trama
allestita da Mara Carfagna sulla punizione on the road di prostitute e clienti:
come se la realtà metropolitana fosse costituita da pochi devianti, dediti agli
incontri sessuali nelle periferie, da dissuadere con le maniere forti. Mentre
il numero stesso dei frequentatori dei viali, e la straordinaria varietà
dell'offerta erotica, mostrano una realtà proliferante, in crescita continua,
legata sia a scelte individuali sia a macrocircuiti illegali, sostanzialmente
incontrollabili con i metodi di polizia. Cioè una realtà "sociale".
Un mercato. Eppure il romanzetto rassicurante di pochi peccatori da colpire con
la mano dura è irresistibile. È la tolleranza zero, o una sua imitazione. È il
decisionismo che corregge funzionamenti complessi con misure di fantastica
semplicità. È il format, amici telespettatori. (18 settembre 2008.
( da "Arena.it, L'" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
LEGNAGO. Le
irregolarità rilevate dall'ispettorato delle finanze e le ricadute sull'attuale
amministrazione Accuse postume all'Ulss "Quasi tutto già risolto"
Alcune vicende archiviate altre sanate da tempo E in mezzo rilievi in verifica
dalla Corte dei conti Accuse postume di come è stata gestita la sanità
locale. E se si pensa che riguardano, per lo più, l'amministrazione di Angelo
Campedelli all'Ulss 21, il direttore generale morto, viene da considerarle un
paradosso postumo. Molte cose sono, per altro, risapute, come i problemi
relativi alle liste d'attesa o la vicenda giudiziaria, chiusa da tempo, con la
Sopel, ditta dalla quale l'ospedale noleggiò un apparecchio per le radiografie
o le lunghe vertenze tra il primario di Anatomopatologia e la direzione. Altre
riguardano più specificatamente conti e appalti, tutti rendicontati, a suo
tempo, in bilanci inviati in Regione e già licenziati. Eppure fu tutt'altro che
paradossale la verifica amministrativa che l'ispettorato delle finanze condusse
dal 6 al 20 settembre 2006, due anni fa quindi: quattordici giorni a spulciare
carte degli anni passati impegnando i vertici dell'azienda sanitaria a
rispondere alle esigenze di controllo dell'attività amministrativa e delle
liste d'attesa, le prescrizioni dei medici convenzionali, le attribuzioni
dirigenziali a medici e non, l'acquisto di beni e servizi, appalti, consulenze.
Niente di diverso di quanto l'ispettorato ordinò in altre 12 aziende sanitarie
venete. A tutte le accuse, punto per punto, l'azienda rispose poco dopo che
arrivò la relazione dell'ispettore incaricato, con controdeduzioni. Ma non
basta. Perché, comunque, anche se si tratta di questioni vecchie, superate, gli
effetti, anche di immagine, si fanno sentire. Ne è convinta il direttore
Daniela Carraro. "Partiamo dai conti, o dal preventivo 2005-2006 messo
sotto accusa perché in ritardo. Fu concesso il visto di congruità, una volta
presentato. O l'uso delle risorse provenienti dalla libera professione e la
necessità di una contabilità separata. Precisi accordi regolano la libera
professione, per altro continuamente mutati dal continuo mutare delle norme in
materia: tra il 2000 e il 2007 ce ne sono stati innumerevoli. L'Ulss ha sempre
verificato che gli introiti fossero sufficienti a pagare le spese generali, che
la libera professione non danneggiasse l'azienda, ma fosse una risorsa. Si dice di un medico che esercitava anche fuori Ulss: lo poteva
fare, allora. E ancora, si parla di indebite corrisponsioni di gettoni di presenza nelle commissioni.
Ci siamo attenuti alla legge e sono stati tolti quando sono stati eliminati
definitivamente. Insomma, come istituzione pubblica non possiamo muovere
denaro senza giustificare il tutto alla Regione e prima ancora ai revisori dei
conti, che spulciano ogni voce. Non c'è traccia di contestazioni o contenziosi
per bilanci pregressi". Questo per quanto riguarda questioni contabili.
Altri problemi sono stati rilevati, nel rapporto, nella mancata istituzione del
centro unico di prenotazione, ad esempio "Il Cup c'è dal 2001. Non
comprendiamo come possa non essere stato rilevato. Tra l'altro, il nostro
centro di prenotazione è uno dei pochissimi che ha inserito anche le
prenotazioni per la Radiologia". Accuse anche per quanto riguarda le
lunghe liste d'attesa. "L'azienda non ha mai smesso di lavorare a questo
obiettivo che però ha radici sistematiche profonde anche nell'attività dei
medici di base e nelle stesse ondate di sensibilità della popolazione ad una
malattia, che ingenerano corse ad esami specialistici. Questi alcuni aspetti.
Per il resto la Regione ha marcato stretto le aziende con piani ai quali
attenersi e da calare nelle singole realtà per incidere sui tempi d'attesa. Non
è però un problema da poco e facilmente risolvibile, senza toccare la
sensibilità del paziente come la libertà dei medici di base". Poi, ancora,
si parla di due primari in Urologia. Questione vecchia e non indolore:
l'Urologia di Bovolone chiuse e a Legnago coesistettero due responsabili.
L'ispettorato parla di una "ingiustificata presenza"
di un altro primario. "Ne avevano diritto entrambi. E il secondo ha
coperto comunque un posto: che fare se l'ospedale in cui lavori chiude? Vieni
licenziato? Per quanto riguarda tutti i rilievi sugli appalti, vorrei ricordate
che tutte le procedure, sia degli appalti, che dei contratti, sono disciplinate
dalla Regione. È vero che sono stati accentrate delle funzioni in alcuni
uffici, ma ciò dovrebbe essere riconosciuto come maggiore efficenza e non come
danno", risponde Carraro. D.A. .
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Punti 21:Castello
Katia.Punti 20:Nucibella Monica.Punti 19.50: Comunian Stefano.Punti 19:Giuriato
Antonella.Punti 18.50:Zambon Bruno, Zanesco Guido Luigi.Punti 18:Pasello
Giuliano, Andreello Cristina, Lanzoni Fabrizio, Mantovani Milvia, Hairizi
Asmon.Punti 17.50:Tescaro Antonella, Negri Daniela, Marcucci Riccardina.Punti
17:Legnaro Teresa, Costanzo Lorenza, Cominato Lucia, Rossato Elsa, Palazzolo
Maria Grazia, Cattozzo Laura, Baratella Osvaldo.Punti 16.50:Lombardo Giulietta,
Bozzo Serena Emanuela, Pelà Donatella, Montoncello Cristiana, Zilio Alberto,
Menon Gabriella, Dahbi Abdelmajid, Nassaro Renata, Marivo Mario, Malin
Sandro.Punti 16:Onofri Pamela, Donatoni Raffaele, Condelli Luciano, Florea
Nicoleta Felicia, Sigolo Antonella, Giuriato Lorenza, Covali Tatiana, Maldi
Raffaele, Menon Eustacchia.Punti 15.50:Grasso Emanuela, Gomiero Maurizio, Ajuh
Amity Chigozie, Cezza Marialuisa.Punti 15:Piombo Pietro, Balaz Rudolf, Ortega
Chipe Norma Monserrate, Gheorgatos Afrodita, Raimondi Marina, Canato Franca,
Cambio Michele, Princivalle Gaetano, Bravi Armando, Osti Maria Gabriella.Punti
14.50:Lombardo Benito, Schiorlin Emanuela, Mazzon Maria Teresa, Frigato Anna,
Boschetto Claudio, Dionello Marisa, Bozzo Corrado, Malagugin Alessandra.Punti
14:Pasetto Fiorenza, Francescon Cristina, Di Marzo Loredana, Santi Lucia,
Okolie Anthony, Salazar Armijos Martha Vanessa, Costantini Viviana, Sparapan
Assunta Maria, Zanato Giulio Paolo, Bassan Luca, Guarnieri Luigi.Punti
13.50:Stefanescu Petronela, Cako Guxim, Cifuentes Bedoya Marcella, Davì Franca,
Bulelyk Liliya, Chraiti M'Barek, Jebali Habib, Longo Ivana Pierina, Baja
Beshire, Panella Carletto, Larionov Lilia, Pasqualin Debora Liliana, Angbo Odi,
Contin Renzo, Buffa Antonino, Bellinello Luigi, Catapano Angelo, Major
Iwonna.Punti 13:Cako Gazmend, Lideo Luca, Vanzan Silvia, Scarinzi Manuela
Ricca, Ahmetovic Vinetu, Turolla Matteo, Baldon Federica, Marchi Laura, Malengo
Mariacristina, Dafa Donika, Senina Natalya, Ndoj Nikoll, Calebotta Ivo,
Ogie-Oriakhi Tina, Dushina Tamara, Gurghis Anjela, Albadoro Angela Loredana,
Mandache Mirela Dana, Cattozzo Antonio, Tami Liliana Cecilia, Geltrudi Michela,
Garavini Alberto, Franchin Rosa Marina, Bala Fatos, Salmaso Barbara, Franceschi
Lorenza.Punti 12.50: Ercolani Armanda, Campaci Anna, Bellinello Alessandra,
Sponton Gian Paolo, Asselgui Mohamed, Malengo Giulio.Punti 12:Castaldo Luciano,
Igori Paul Iyare, Aggio Sonia, Mirri Gian Pietro, Bordon Maria Rosa, Sandalo
Alex, Raule Mara, Zagato Franca, Malagugini Giovanni, Pasqualini Claudia, Ez
Zahi Abdelaaziz, Boldrin Fabiana, Bellinello Maria Elisabetta, Agnaou Mohamed,
Lazzarini Valentino.Punti 11.50:Tkach Mariya, Quaglio Sonia, Contarini Michela,
Iaich Brahim, Rossin Ambra, Aguillon Tingzon Vilma II, Cestari Claudia, En
Naciri El Hassan, Navaro Monica, Bamhaoud Houcine, Poli Maria Cristina, Frigati
Lorella, Zanellato Antonio, Cappello Lorenzo.Punti 11:Brancalion Antonio, Pavan
Vallì, Basco Samantha, Crepaldi Liliano, Kodra Shpresa, Arallambi Taulant,
Kadija Zamir, Ousaid Ahmed, Barbierato Mirka, Viaro Serena, Fadlo Abdelali,
Oushim Brahim, Alikhbari Elhaj, Trombin Silvano, Pavanello Galdino, Beltrame
Claudia, De Giuli Vincenzo, Ahmati Ymer, Balogun Tajudeen Adesoji, Sebhat
Seghid, Perosa Franca, Rossi Bruno.Punti 10.50:Pozzato Serena, Chiarioni
Vincenzo, Nagornyak Lyudmyla, Capasso Veronica, Ayad Fatima, Zanca Amelia, Ibeh
Peter, Penafiel Guevara Judith Del Rocio, Despida Corazon Ulan, Grazioso
Aniello, Masato Michela, Tamburrelli Davide.Punti 10:Bianchini Luca, Rando
Arianna, Zini Clementina, Diouf Babacar Sadikh, Balogun Abidemi, Ciocirlan
Lidia, Ojekpe Celestina Esohe, Formaggio Cristina, Nnaji Mary Prisca, Secco
Milena, Trevisan Silvestro, Btarni Brahim, Giacobbe Gino, Fida Tosun, Mantaci
Gaspare, Busato Renata, Kolici Panajot, Coltro Fabrizio, Bertaglia Renzo.Punti
9.50:Buoso Giulietta, Calabrese Elvira Enrichetta, Alozie Christopher Uzoma,
Turolla Carla, Andreotti Wanni, Nganyadi Oliver, Naglieri Antonio, Agoni Marco,
Munaro Anna. Punti 9:Bondesan Francesca, Kharlamova Larissa Anatolievna,
Campanati Graziano, Rossi Primo, Pavan Fabio, Biscaro Giuliana, Znidi Mohamed
Salah, Balloni Giovanna, Bondesan Emanuela Samanta, Gennari Vladimiro,
Mahouachi Habib, Nouhi Hafid, El Mabtouti Abdellah, Oladele Adeyanju
Kolawole.Punti 8.50:Ghirardello Santina, Castaldello Vilma, Metalla Fatmir,
Guezam Omar, Bouyslouhne El Mahfoud, Dushku Lulzim, Jalloul Massour, Ben
Mohamed Abdelkader, Echote Lahsen, Vallese Michele, Ugwu Ikechukwu, Ferrari
Adriano.Punti 8:Papuzzi Carolina, Macchion Fiammetta, Guarnieri Giorgio,
Pillepich Vieri, Costa Andrea, Lazzarini Maria, Injaren Lahoucine, Chime Nnamdi
Israel, Stoppa Maria, Khalifa Mohamed, Agourar Abdellah, Harit Ezzahir, Lavezzo
Oreste, Zulato Gregori.Punti 7.50:Milan Maurizio, Necchio Franca, Naglieri
Catia, Negri Lauretta, Caniato Mirco, Pasello Paola, Ferrari Enzo, Stocco
Gianni, Moujane Mohamed, Borgonuovo Giuseppe, Pezzolato Marco, Tutone
Vincenzo.Punti 7:Bedon Lorella, Mandia Giovanna, Baratella Giovanni, Ben Hammou
Idir, Fabbietti Federica, Piva Veronica, Braga Simone, Nwankwo Ignatius,
Szantai Cecilia , Jupa Dhimitraq, Siviero Giorgio, De Luca Gaetano, Fabris
Antonio, Paio Camillo, Piras Riccardo, Ragona Luigia.Punti 6.50:Mone Arben,
Pavlova Lidia, Chafaj Mohamed, Toso Pietro, Melnik Nadezda, Gulea Loreta,
Altino De Araujo Jacomo, Smoqi Jetmir, Iwuoha Ignatius Chidiebere, Portesan
Ada, Magrin Maurizio, Ferracin Ferdinando, Vallin Elisa.Punti 6:Benetti
Natalina Stefania, Bettarello Vilma, Tema Artan, Casalicchio Anna, Cavazzini
Sandro, Dalla Mutta Francesco, Okafor Anthony Chukwuemeka, Rayevska Natalya,
Capasso Luisa, Grignolo Oliva, Gianesella Remo, Netesyuk Tetyana, Llajaj
Kujtim, Gonta Dumitru, Nefafti Khalid, Fataj Ali, Giacobbe Antonia, Lahbib
Mourad Ben Hassen, Isufi Zamir, Veronese Mayda, Wawrosz Marek, Gonta Ion, Pizzo
Sara, Khoule Serigne Abdou Aziz, Lombardo Luciana, Azzalin Silvano.Punti
5.50:Prando Monica, Seno Sante, Pavarin Daniela, Dodon Alexandra , Rizzo Michela , Lavezzi Alberto, Osti
Mauro, Dolcetto Marica, Rossi Fabio, Brizzante Giovanni. Punti 5:Montin
Oriella, Bove Giuseppe, Girò Daniela, Bordon Giulia, Wojciechowska Iwona
Dorota, Bianchini Federica, Bonafe' Raffaella, Facco Sandra, Borsetto Graziano,
Mariotti Semplice, Mischiati Carla, Ndroqi Ardian, El Maniary Ahmed,
Signorini Paolo, Martinelli Francesco, Stella
Vincenzo, Franceschi Daniela, Foresti Diego.Punti 4.50: Goretaia Vera, Bonvento
Pierino, Ferraresi Antonella, Djibovschi Maria, Plamadeala Vera, Fogato
Sandra.Punti 4:De Martin Pinter Anselmo, Munerato Samuele, Chika Linda Nwemeh,
Callegaro Graziano, Garavello Michele, Cama Sergio, Leahu Larisa, Facchin
Monica, Haouari Abdeljelil, El Abboubi Mourad, Bodea Mariana, Breda Nicola,
Ferlin Luca, Cocis Maria, Berami Lahbib, Tescaro Maria, Riva Annalù, Vecchiato
Paolo, Baratto Andrea, Er Raoui Larbi, Cavallaretto Roberta, Visentin Marcello,
Zouzaf Mohammed.Punti 3.50:Francescon Alessia, Sela Gezim, El Maniary El Kebir,
Massaggia Laura, Gheorgatos Marina Cosette .Punti 3:Ridjic Brankica, Biolcati
Silvia, Marchi Everalda, Mazzetto Michela, Ofielu Edith, Cherubin Tiziana,
Sattin Fatima, Chiarato Nicola.Punti 2.50:Rossin Matteo, Moussaid Abdellah,
Amessou Mohamed.Punti 2:Myrtaj Zyke, Pavanello Mario, Brancalion Carlo, Civiero
Lorenzina.Punti 1.50:Venuto Giuseppe.Punti 1:Zelin Gabriele, Benati Rebecca,
Cappato Elena, Salekh Sausan, Bissacco Pietro, Maggiolo Alessandra, Battistini
Simone, Garavello Tullio, Vallese Francesco.Punti 0.50:Sacchetto Nerino, Giolo
Ornella, Owie Maria, Aouzal Abdellah.Punti 0:Biscuolo Nicola, Chalouane Abbes,
Loyola Gabilanes Mariana De Jesus, Aliu Arian, Menegotto Christian, Smoqi
Armelin, Neodo Luigi, Chiriches Iulian, Echendu Chukwuemeka Henry, Bellefkih
Hamid, Vasili Ylli, Masiero Ferruccio, Marini Antonietta.Reddito superiore:Felisatti
Marino Pietro, Canesella Renzo, Garba Zainabu Talatu.Documentazione
incompleta:Rencinai Flavia, Tesin Antonella, Sobraneschi Larisa.No
requisiti:Dron Elena, Ouarga Abdessalam, Emrulai Iwona Ewa, Berisa Sejdi.Fuori
termine:Sabri Omar, Masiero Erika, Munteanu Adriana, Campaci Nerina, Savella
Vincenzo, Orsetti Paolo.Rinuncia:Cojocari Elena .
( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
RosàChiuso per il
momento sul piano politico il caso OV Orlandi a Rosà. Anche le minoranze hanno
accettato in questa fase di soprassedere al dibattito consiliare. In una riunione
della commissione ambiente si è preso atto che per adesso non ci sono gli
elementi perchè il Comune intervenga - ha riferito il presidente del consiglio
Antonio Vigo - e si è concordato che finchè la magistratura non chiarirà tutti
gli elementi del problema non è molto utile che noi discutiamo su che cosa
fare. Anche Lorenzo Signori (il primo dei firmatari per un dibattito pubblico
sul problema, ndr), alla fine ha concordato di aspettare.Un effetto
amministrativo politico comunque il caso Orlandi l'ha provocato. Ed è la
necessità da parte degli amministratori rosatesi di un ritocco dello statuto e
del regolamento comunale circa il funzionamento della conferenza dei capigruppo
consiliari Sono state proprio le polemiche della fine di agosto tra Signori e
Vigo sulla mancata convocazione del consiglio comunale a porre sul tavolo il
problema. Quando ricevette la lettera di diniego della convocazione da parte di
Vigo perché la richiesta non era formalmente corretta, Signori dichiarò: Ma
perchè Vigo non ha convocato la conferenza dei capigruppo, come aveva
promesso?.Pronta la risposta di Vigo: La convocazione io l'avevo fatta, ma si è
presentato solo Dimitri Piotto. La richiesta sulla OV Orlandi verrà ripresa in
una successiva conferenza dei capigruppo.A questo punto le forze politiche si
sono accorte di come statuto e regolamento comunale siano molto vaghi su questo
aspetto. Invece è opportuno dare la massima importanza a
questa conferenza dei capigruppo consiliari - commenta Vigo -, dandole
istituzionalità, con un gettone di presenza come negli altri organismi consiliari.C'è anche un altro motivo
per cui si sente il bisogno di questa novità consiliare a Rosà: Ci siamo
accorti che in alcuni commissioni, come in quella istituzionale, non sono
presenti tutti i gruppi. Nel prossimo futuro dovremo modificare lo
statuto. Sarà necessario convocare spesso i capigruppo.Capigruppo che a Rosà
sono ben sette, nonostante si parli molto di semplificazione politica: quattro
di maggioranza, Poggiana della Lega, Lando di Forza e continuità, Bizzotto di
Uniti con la Lanzarin, Zen Gruppo autonomo; e tre dell'opposizione, Contessa di
Forza Italia, Piotto di Liga Veneta Repubblica, Geremia di Impegno per
Rosà.Silvano Bordignon.
( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 18-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
I delegati delle Municipalità
non ricevono un soldo da gennaio. E il disagio, sia politico che pratico,
comincia a farsi sentire. È il caso dell'esecutivo di Mestre Centro, che
martedì sera, in presenza del prosindaco Michele
Mognato, ha lasciato vuoti gli scranni e simbolicamente non ha votato la
verifica degli equilibri di bilancio, in questi giorni all'ordine del giorno
nei consigli dei vari ex quartieri. A prendere parola in via Palazzo è stata
Marisa Gruarin (Pd), vicepresidente della Municipalità ma anche delegata alle
Politiche sociali, che ha letto un documento a nome dei cinque colleghi
"assessorini". La Finanziaria
( da "Trentino" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Verdini conferma
Malossini: "Rimani" Il coordinatore nazionale non sposta il trentino
dal timone di Forza Italia TRENTO. Mario Malossini resterà al suo posto di
coordinatore regionale di Forza Italia. Ad assicuragliero, con una telefonata
di mezz'ora, è stato il coordinatore nazionale Denis Verdini. Evidentemente un
finanziamento non registrato per la sua campagna elettorale non è stato
considerato un peccato gravissimo dai leader romani del partito. Del resto
Malossini non sarà in lizza il 26 ottobre e la sua posizione futura sarà
vagliata a bocce ferme. Solo l'altro ieri, per altro, l'esponente azzurro si
era detto tranquillo: "Questa mattina alle sei mi è sembrato di tornare
indietro di 16 anni, ai tempi bui. Ma questa è una storia del tutto diversa. Io
sono tranquillissimo". Mario Malossini cerca anche di sorridere al
telefono per far capire come si senta estraneo all'inchiesta. La Procura
ipotizza nei suoi confronti i reati di corruzione e illecito finanziamento ai partiti. Per accusa e Finanza avrebbe intascato un po' meno
di 20 mila euro da Fabrizio Collini per la campagna elettorale delle ultime
elezioni politiche alle quali a Malossini non ebbe fortuna. Il leader di Forza
Italia, però, nega: "Non ne so niente". Dopo le traversie giudiziarie
dei primi anni novanta, che si sono concluse con una condanna per ricettazione
delle tangenti dell'A22, la storia che ritorna, Malossini aveva ripreso
faticosamente la strada della politica. Adesso questa
nuova tegola. Dal velo di riserbo steso dagli inquirenti sulle ipotesi
accusatorie che lo riguardano trapela che avrebbe intascato soldi, un po' meno
di ventimila euro, per pagare le spese della campagna
elettorale per le politiche dello scorso 13 aprile. Le accuse di corruzione e
finanziamento illecito ai partiti deriverebbero da quest'episodio. Per la corruzione, però, non
basta aver intascato soldi occorre che i soldi vengano presi per un atto,
contrario o conforme, al proprio ufficio. Malossini, come giudica le
contestazioni che le vengono mosse? Non so nulla e nulla conosco. Sono certo di
non aver fatto niente di illecito. So solo che sono venuti a casa i finanzieri
alle 7.
( da "Tribuna di Treviso, La" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
DEVOLUTI I GETTONI
Il Pd si tassa per Fojadelli Per la benzina 1000 € al mese. Parte una
sottoscrizione Almeno 840 euro al mese per comprare la benzina che serve ai
magistrati del tribunale di Treviso. Per ogni mese dell'anno fino alla fine del
mandato a palazzo dei Trecento. Una somma minima, destinata facilmente a salire
se alla presenze in consiglio comunale si incroceranno anche quelle nelle varie
commissioni. Insomma, si arriverà ad oltre mille euro al mese, tutti soldi messi
a disposizione dai consiglieri comunali e provinciali del partito democratico
per far fronte all'emergenze-benzina della Procura di Treviso. E a questi soldi
si potranno aggiungere quelli dei trevigiani che vorranno dare un contributo
alla causa depositando anche un solo euro nel libretto postale che verrà presto
aperto dal Pd. Ieri in conferenza stampa gli esponenti del Pd di palazzo dei
Trecento sono scesi in campo al fianco del procuratore capo di Treviso Antonio
Fojadelli, che nei giorni scorsi è tornato a denunciare la scandalosa
situazione in cui è costretta a lavorare la Procura, tra personale sotto
organico, mancanza di risorse e perfino di benzina. Fojadelli ha annunciato che
in prima battuta pagherà di tasca sua. Ma ora può contare sulla solidarietà,
concreta, del Pd di palazzo dei Trecento e di via Battisti: una dozzina di consiglieri che consegneranno alla Procura di Treviso i gettoni legati alla presenza in consigli e commissioni: 90
euro lordi per seduta, pari a circa 70 euro netti. Da qui fino a fine mandato,
i consiglieri del Pd andranno quindi gratis in consiglio e in commissione. Ed è
in programma pure un gesto simbolico, dopo che la prossima settimana si terrà
un incontro con Fojadelli: il Pd andrà in procura con una tanica di
benzina, per consegnarla direttamente ai magistrati. Lo hanno annunciato ieri
il capogrupo del Pd Roberto Grigoletto insieme ai consiglieri Tonella, Zuliani,
Caldato e Tocchetto. "Un piccolo gesto, il nostro - dice Grigoletto -
eppure concreto a fronte dell'indifferenza del centrodestra per la situazione
in cui versa la Procura. Nemmeno parlamentari trevigiani e ministri come
Sacconi si sono mai spesi per la Procura. Noi sì, e infatti con l'onorevole
Rubinato e il ministro ombra Tenaglia cercheremo di sensibilizzare il ministro
della Giustizia Alfano. Forse andremo a Roma di persona, per cercare di portare
più contributi alla Procura. E' inutile portare l'esercito in strada se poi si
taglia sulla giustizia. (Alessandro Zago).
( da "Italia Oggi (Enti Locali)" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
ItaliaOggi
ItaliaOggi - Osservatorio Viminale Numero 223, pag. 23 del 19/9/2008
Autore: Visualizza la pagina in PDF A norma del Testo
unico la somma deve essere liquida ed esigibile Consiglieri senza macchia
Incompatibile chi ha debiti verso il comune Un amministratore comunale
destinatario di una ordinanza di demolizione di lavori edili effettuati,
avverso la quale ha presentato ricorso successivamente rinunciandovi, verte in
una situazione di incompatibilità? L'art. 63, comma 1, n. 6 del decreto
legislativo n. 26712000 prevede in tema di incompatibilità, che non può ricoprire
la carica di consigliere comunale, colui che, avendo un debito liquido ed
esigibile, rispettivamente verso il comune, è stato legalmente messo in mora.
Nel caso del quesito in esame, non sembra sussistere alcun debito liquido ed
esigibile del consigliere nei confronti dell'ente e, conseguentemente, nemmeno
l'evidenziata incompatibilità, atteso che, sussisterebbe solo una mancata
ottemperanza all'ordinanza di demolizione dei lavori. Occorre invero
considerare che i concetti di liquidità ed esigibilità, di cui al sopracitato
art. 63, comma 1, n. 6. esprimono l'uno la certezza del debito e del suo
ammontare, l'altro che lo stesso debito non sia soggetto a termini o condizioni
e, quindi, la disponibilità immediata del denaro. Conseguentemente la evidenziata
ipotesi di incompatibilità che si potrebbe concretizzare nel caso di mancata
ottemperanza all'obbligo di demolizione e dell'eventuale ulteriore
inadempimento all'obbligo di pagare le spese per la demolizione eseguita dal
comune. al momento non è configurabile. In ordine poi l'ulteriore questione di
presunta illegittimità degli atti posti in essere dal consigliere nel periodo
di sussistenza della causa di incompatibilità per lite pendente e fino alla
rimozione della stessa con la rinuncia agli ani del giudizio, è da ritenere che
la questione vada esaminata con riferimento al principio generale di
conservazione degli atti amministrativi sulla base del quale, anche al fine di
assicurare la certezza dei rapporti giuridici, gli stessi, una volta assunto il
carattere della definitività sono pienamente efficaci e non più soggetti ad
impugnazione. Al riguardo si ritiene di poter richiamare l'art. 36 del rd 26
giugno 1924, n. 1054 ove è previsto che i provvedimenti amministrativi possono
essere impugnati entro il termine di decadenza di 60 giorni dalla loro
notificazione. Decorso tale termine, sulla base degli evidenziati principi
generali il provvedimento amministrativo assume il carattere della definitività
e lo stesso non è più soggetto a impugnazione salva la facoltà ai sensi
dell'art. 21-nonies della legge n. 241/90 di disporre, l'annullamento d'ufficio
del provvedimento amministrativo illegittimo, entro un termine ragionevole
dalla sua emanazione -come anche sancito con una recente pronuncia in data 20
giugno 2008, n. 6978 dal Tar Lazio, qualora ricorrano ragioni di pubblico
interesse e tenuto conto degli interessi delle parti coinvolte. INDENNITà DI
FUNZIONE è cumulabile l'indennità di funzione percepita dal sindaco, in qualità
di amministratore locale, con l'indennità al medesimo spettante in qualità di
parlamentare, a seguito dell'elezione al senato della repubblica? L'art. 83 del
Testo unico, prima della riscrittura operata dall'art. 2, comma 26, della
Finanziaria 2008, stabiliva che "i parlamentari nazionali o europei, nonché i consiglieri regionali, possono percepire solo i gettoni di presenza previsti dal
presente capo". Il nuovo art. 83, al comma 1, recita invece: "I
parlamentari nazionali o europei, nonché i consiglieri regionali non possono
percepire i gettoni di presenza previsti dal presente capo". L'attuale formulazione
dell'art. 83, vietando la percezione dei soli gettoni
di presenza per lo svolgimento delle cariche elettive locali ai
parlamentari e ai consiglieri regionali, lascia spazio, sulla base della sola
interpretazione testuale, alla tesi della cumulabilità dell'indennità di
amministratore locale con quella di parlamentare. Invero la citata disposizione
va letta e interpretata congiuntamente a quelle altre introdotte dalla
Finanziaria 2008 con l'obiettivo dichiarato del contenimento dei cosiddetti
"costi della politica". In generale, quindi, la ratio legis che ha
ispirato l'intervento del legislatore sulla parte del Tuoel dedicata allo
status degli amministratori non sembra poter far propendere per interpretazioni
che, basandosi su di un dato testuale non armonico rispetto al sistema
normativa, determini effetti contrari a quelli attesi con la manovra
finanziaria. Ciò premesso, è da ritenere, nel caso di specie, sia da preferire
una interpretazione finalistica della norma de quo, non potendo accedere a una
tesi che comporti maggiori oneri per gli enti locali rispetto alla disciplina
previgente. Non si ritiene, in sostanza, applicabile il cumulo delle indennità
di amministratore locale con quella di parlamentare Si segnala, infine, che la
possibilità di cumulo in questione è stata esclusa in una recente pronuncia
della Corte dei conti, sezione regionale di controllo per la Lombardia
(adunanza del 16 aprile 2008) pur se attraverso un diverso percorso
argomentativo.
( da "Messaggero Veneto, Il" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Missione in regione
per la neo-segretaria dei pannelliani: da lì lanceremo l'anagrafe "Albo
dei politici onesti" Il progetto partirà dal Fvg RADICALI UDINE. Ennesima
campagna dei Radicali per promuovere la trasparenza nei rapporti tra eletti ed
elettori. Questa volta, il partito di Pannella propone l'istituzione
dell'Anagrafe pubblica degli eletti, tra deputati, senatori, consiglieri
regionali, provinciali, comunali e loro entourage. "Conoscere l'operato
degli eletti è un diritto dei cittadini", spiega il segretario dei
Radicali Antonella Casu, che sulla questione ha investito molto del suo
progetto politico. L'iniziativa è stata presentata ieri a Roma dalla Casu e da
Emma Bonino. L'obiettivo è quello di pubblicare su internet garantendo una
facile accessibilità alle informazioni, il quadro delle presenze ai lavori e i
voti espressi sugli atti adottati dall'istituzione a cui l'eletto appartiene.
"Molte delle istituzioni - continua la Casu - pubblicano già sui propri
siti internet le presenze e altri documenti. Ma noi vogliamo la fruizione sia
semplificata". La nuova battaglia radicale si concentra anche sulla
volontà di estendere il controllo anche lontano da Roma. Non tenere d'occhio
solo gli eletti romani, dunque, ma anche i consigli degli oltre 8000 comuni italiani
e delle regioni. Per questo, ai primi di settembre, dalla sede romana dei
Radicali sono partiti migliaia di fax rivolti ai presidente delle aule
consiliari e regionali. "Inizieremo - racconta - anche una raccolta firme
per una delibera di iniziativa popolare". Anche in questo caso, l'azione
dei Radicali punta dunque a suggerire una strada agli amministratori pubblici.
La risposta? "Ci sono segnali positivi - commenta la Casu - anche se è
davvero presto per fare un quadro. Sia a livello geografico
che nell'arco politico - continua - stiamo raccogliendo una disponibilità
trasversale". Costi della politica, trasparenza e questioni similari erano state al centro del
dibattito politico e mediatico supportati dal ciclone de "La Casta", il best seller della coppia
Rizzo-Stella. Proprio nelle ultime
settimane alcuni articoli apparsi sulla stampa hanno sottolineato come "la
casta sia sparita", nonostante gli sprechi
permangano. Anche l'Anagrafe pubblica, dunque, combatte la casta? "Vogliamo
andare oltre alle campagne strumentalizzate - risponde il segretario radicale -
questo è uno strumento che può consentire la trasparenza di tutto ciò che
avviene. Con questo sistema potremo evitare ferite al patrimonio pubblico e
illegalità". Il progetto sarà presentato in ogni regione. Per il Friuli
Venezia Giulia la tappa è prevista sabato prossimo. Beniamino Pagliaro.
( da "Sole 24 Ore, Il" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2008-09-19 - pag: 18 autore: CRITICAMENTE
... Via le Province, l'occasione persa dal federalismo C omunque si giudichi il
federalismo che verrà, un risultato pare acquisito: le Province ce l'hanno
fatta anche stavolta.Non capisco perché pure il centro- destra abbia sprecato
questa storica occasione per razionalizzare i livelli di
governo del territorio e per rispondere alle attese sulla riduzione dei costi
della politica. Dinanzi
all'ondata di polemiche dei mesi passati, che hanno alimentato anche pericolose
ondate qua-lunquiste, la politica ha infatti risposto o facendo finta di niente o ricorrendo a
qualche misura demagogica, come il "ticket" per le barberie del
Parlamento. Una risposta effettiva e decisamente sistemica sarebbe stata
piuttosto rappresentata dall'abrogazione delle Province e dalla drastica
riduzione del ceto politico-burocratico che esse esprimono. Lo conferma uno
studio dell'Istituto Bruno Leoni di imminente pubblicazione ( L'abolizione
delle Province, a cura di Silvio Boccalatte, Rubbettino Leonardo Facco,
introdotto da Gianfranco Fabi) che, fra l'altro, esamina in profondità il tema
dei costi di questa istituzione: in totale, illustra Andrea Giuricin, le 107
Province costano 16 miliardi ogni anno. Il costo della politica
vero e proprio, calcolando cioè esclusivamente le remunerazioni degli oltre
4mila rappresentanti eletti, supera i 115 milioni. Tra il 2000 e il 2005,
continua lo studio, le Province hanno accresciuto le spese del 65%, destinando
gran parte delle uscite (quasi 8,5 miliardi) alle spese correnti. Sono
aumentate (soprattutto per la competenza acquisita sulla gestione delle strade
già dell'Anas) anche le spese per il rimborso dei prestiti, passate da 350
milioni a 1,1 miliardi. Le spese aumentano più delle entrate (nelle quali
peraltro assumono un peso crescente trasferimenti regionali e accensioni di
prestiti). E s'indirizzano soprattutto verso la gestione corrente, che
rappresenta la quota maggiore (seguita da gestione del territorio, istruzione e
sviluppo economico) e che è aumentata di oltre il 50% nei cinque anni
considerati. Lievita anche l'incidenza, soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno,
delle spese per il personale. Ne derivano prospettive finanziarie fortemente
ingessate, perché vincolate soprattutto al pagamento degli stipendi e ai
rimborsi dei mutui (a tassi ora crescenti). Lo studio dell'Istituto Leoni
considera anche la recente esperienza dell'istituzione, in Sardegna, di quattro
nuove Province nelle quali, peraltro, si è distribuito un numero esiguo di
Comuni, appena 100: contrariamente ad attese e promesse, le nuove Province non
hanno affatto comportato una riduzione del costo di quelle esistenti e
ampu-tate, che anzi è aumentato ("L'istituzione di una nuova Provincia ha
comportato la moltiplicazione delle spese, invece che una loro diminuzione
").Il che dovrebbe imporre prudenza nell'invocare e approvare l'istituzione
di nuove Province (finora ne sono state proposte 27). Naturalmente, le Province
non mancheranno di vantare i propri meriti che le rendono indispensabili: ma la
riflessione sul loro futuro non deve risultare una guerra di religione (del
resto già persa, a quanto pare). Si tratterebbe di esaminare criticamente le
funzioni, e il rapporto costo-benefici, di questa istituzione (a questo
riguardo, il libro offre interessanti confronti con grandi Paesi europei); e
valutare se l'eventuale contrazione dei livelli di governo non possa rendere
più corto e quindi più trasparente (oltre che più conveniente) il rapporto tra
elettori e politica.
salvatore.carrubba@ilsole24ore.com I COSTI Le uscite sono in forte crescita e
in gran parte destinate alla spesa corrente di Salvatore Carrubba.
( da "Corriere Adriatico" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Mandolesi sul
sindaco "Attacca invece di scusarsi" MONTE URANO - Si alzano i toni
del confronto tra il sindaco Giacinti e l'opposizione. Il sindaco, invitato
all'adempimento di precisi obblighi di legge, grida alla campagna elettorale.
Chiunque, di fronte alla denuncia di comportamenti a dir poco scarsamente
corretti, si sarebbe scusato per il disguido (non lo ha fatto nemmeno durante
la seduta consiliare del 9 settembre scorso) ed avrebbe provveduto a
corrispondere quanto di competenza agli aventi diritto tuona Roberta Mandolesi.
Già, chiunque, fuorché il sindaco che continua ad invocare la carenza di
personale per le liquidazioni altrui, ma non per le proprie. Eppure le presenze
dei consiglieri sono state pubblicate di recente sulla stampa e francamente non
credo che sia tanto impegnativo eseguire una moltiplicazione! Non si capisce
peraltro in quale fantomatico provvedimento il sindaco abbia letto la cadenza
temporale mensile dei pagamenti di assessori e primo cittadino e a discrezione
del sindaco di turno per i consiglieri, nonostante la tolleranza fino ad oggi
manifestata dagli interessati. Ciò che più mi stupisce di Giacinti non è
l'arroganza politica, a cui siamo abituati ma non rassegnati, bensì lo strano concetto di democrazia che dimostra di avere. Per
dovere di cronaca preciso che, ad oggi, non mi è pervenuta comunicazione alcuna
di avvenuta emissione di mandati di pagamento dei gettoni spettanti per il 2007 e 2008 e quindi Giacinti farebbe proprio
bene prima a fare - in adempimento di obblighi di legge- e poi a parlare.
Mi auguro comunque che grazie all'interessamento della Prefettura, la vicenda
possa chiudersi al più presto conclude la Mandolesi. MAS.VI.,.
( da "Corriere Adriatico" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
ASCOLI - Riccardo
Pinzani di Empoli è l'arbitro di Brescia-Ascoli. Sarà coadiuvato da Paolo
Bernardoni di Modena e Marco Barbirati di Ferrara. Quarto uomo Emilio Ostinelli
di Como. Il fischietto toscano ha diretto l'Ascoli in due occasioni nella
passata stagione: nella sconfitta per 2-
( da "Corriere Adriatico" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Parla vanigli
"La salvezza dovrà passare al Del Conero" ANCONA - Si avvicina l'ora
del debutto per Richard Vanigli. Le indicazioni tratte dagli allenamenti
settimanali dell'Ancona portano a credere che il trentasettenne difensore
forlivese, grande intenditore della B con 216 presenze tra
i cadetti (oltre a 53 gettoni in A e
( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
I consiglieri
comunali e provinciali del Pd devolveranno i loro gettoni di
presenza in consiglio e nelle varie commissioni alla Procura che -
esaurito il budget ministeriale annuale per il carburante - si ritrova
praticamente a piedi. Assieme al primo versamento i consiglieri i porteranno al
procuratore capo Antonio Fojadelli una tanica di benzina.
Ma il Pd sta studiano anche la possibilità di aprire un conto corrente o un
libretto postale dove qualunque cittadino potrà dare il proprio
contributo.Considerando che il gettone di presenza ammonta a 70 euro lordi e che tra consiglio comunale e
provinciale il Pd conta 12 consiglieri, per la Procura si tratterebbe di una
base di 840 euro circa al mese contando solo un consiglio comunale e uno
provinciale, a cui andrebbero aggiunti i gettoni delle
commissioni. La cifra finale potrebbe aggirarsi sui mille euro mensili."La
nostra è un'azione simbolica - spiegano al Pd -. Nel frattempo la nostra
parlamentare Rubinato ha immediatamente presentato un'interrogazione urgente ai
ministri della Giustizia e dell'Interno"Gasparina pagina III.
( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Il
ministro ombra dei Democratici invitato a Treviso: "Il tribunale è anche
carente di organici" I consiglieri comunali e provinciali del Partito
democratico devolveranno i loro gettoni di presenza in consiglio e
nelle varie commissioni alla Procura di Treviso, che - esaurito il budget
ministeriale annuale per il carburante - si ritrova praticamente a piedi. Assieme al primo versamento i
consiglieri democratici porteranno al procuratore capo Antonio Fojadelli una
tanica di benzina. Il Pd sta studiano anche la possibilità di aprire un conto
corrente o un libretto postale dove qualunque cittadino lo desidererà potrà
dare il proprio piccolo contributo.Considerando che il gettone di presenza ammonta a 70 euro lordi e che tra consiglio comunale
e provinciale il Pd conta 12 consiglieri, per la Procura si tratterebbe di una
base di 840 euro circa al mese contando solo un consiglio comunale e uno
provinciale, a cui andrebbero aggiunti i gettoni delle
commissioni. La cifra finale potrebbe aggirarsi sui mille euro mensili."La
nostra è un'azione simbolica, che vuole essere di stimolo - ha dichiarato il
capogruppo Roberto Grigoletto -. Oltre a questo ci siamo attivati con il nostro
rappresentante in parlamento, l'onorevole Simonetta Rubinato". "La
Rubinato ha immediatamente presentato un'interrogazione urgente ai ministri
della Giustizia e dell'Interno (sottoscritta anche dall'onorevole Massimo
Calearo Ciman, ndr) sulla situazione finanziaria del Palazzo di giustizia di
Treviso - ha spiegato Antonella Tocchetto -. Abbiamo preso contatto anche col
ministro ombra del Pd Lanfranco Tenaglia. Assieme alla Rubinato verrà a Treviso
la settimana prossima per incontrare il procuratore Fojadelli e ha già
assicurato che si attiverà con il ministro della Giustizia Angelino
Alfano".Da Roma la Rubinato non ha risparmiato critiche all'esecutivo:
"A cosa serve schierare l'esercito se poi le procure e le questure
rimangono senza benzina? Se i ministri Alfano e Maroni non si attiveranno per
ripristinare subito i fondi minimi per garantire l'operatività della procura e
della questura di Treviso rischieremo di arrivare al paradosso che, accanto
all'esercito in tuta mimetica nelle strade e nelle piazze delle nostre città,
il personale della procura e le volanti della polizia dovranno muoversi sui
mezzi pubblici"."Il tribunale funziona male anche perché è sotto
organico - ribadisce la Tocchetto -. A questo si aggiunga la carenza di fondi
per le spese minime per il funzionamento, come le fotocopie e i fogli di protocollo,
ormai scomparsi tanto che gli avvocati devono portarseli, altrimenti non
sarebbe possibile verbalizzare le cause". "I trevigiani potrebbero
contribuire anche solo con un euro - ha suggerito Giancarlo Zuliani -. Non
servirebbe molto di più".Marco Gasparin.
( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
MUNICIPALITÀ Si
permetterà agli "assessorini" di partecipare alle Commissioni per 35
euro lordi Il Comune trova il modo di pagare i Delegati La delibera va in
Giunta oggi. E "tacona" lo strappo dei delegati delle Municipalità,
senza stipendio da mesi. Il consigliere per le Municipalità Ivano Berto assieme
all'assessore al Bilancio Michele Mognato ha trovato la "quadra". Che
è questa: gli assessorini delle Municipalità parteciperanno
alle Commissioni consiliari di Municipalità. E quindi potranno incassare il
gettone di presenza che è
di 35 euro lordi a seduta. Sarà dura in questo modo arrivare alla cifra di 600
euro che più o meno prendevano prima, ma è sempre meglio di niente. Il peso di
questa delibera sulle casse comunali è assolutamente nullo se si pensa che
tutte le Municipalità messe assieme - spiega Ivano Berto - dovrebbero
venire a costare 5 mila euro. E Michele Mognato aggiunge che i tagli non sono
stati decisi dal Comune, ma sono contenuti nella Finanziaria del Governo.
Semmai il Comune ha trovato il modo di restituire in parte quel che è stato
tolto. Certo, resta il problema, perchè le Municipalità non solo vivono una
crisi di identità, ma sono anche alle prese con veri e propri problemi di
risorse. Vuol dire che il decentramento è stato fatto con i fichi secchi e
adesso si arriva al dunque. E, per cominciare, si tratta di vedere se i
Delegati delle Municipalità accetteranno questo piatto di lenticchie che viene
loro offerto per lavorare dalla mattina alla sera.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Provincia di Sassari
Pagina 7043 Sassari. Buste paga più pesanti Stop alla dieta forzata:
rifioriscono gli stipendi di sindaco e assessori Sassari.. Buste paga più
pesanti --> Stop unanime alla dieta del dieci per cento: dopo due anni
passati a stecchetto la busta paga della Giunta comunale di Sassari ritorna a
essere pesante. Sindaco e assessori hanno aggiustato in silenzio il tiro sui
propri compensi; hanno annullato il taglio del dieci per cento imposto dalla
Finanziaria 2006 e si sono ripresi il maltolto, intascando anche gli arretrati.
Trattamento di favore riservato anche al presidente del Consiglio comunale.
Tutto perfettamente legale e tutto come da indicazioni ministeriali, che
all'inizio dell'anno hanno spiegato: la sforbiciata dolorosa della finanziaria
si può annullare e gli amministratori possono incassare anche gli arretrati. Le
amministrazioni locali sono state messe davanti a un bivio: continuare sulla
strada del risparmio o imboccare la via degli stipendi rotondi. A Palazzo
Ducale il libero arbitrio non ha avuto tentennamenti: colpo di spugna sul
taglio del dieci per cento alle indennità agli amministratori e biglietto di
ritorno per gli arretrati. Il risultato pratico si vede nel riequilibrio di
bilancio, approdato ieri alla commissione Finanze del Comune. Fra le voci spese
da ritoccare figurano due righe: indennità sindaco e assessori (121mila euro in
aggiunta), e indennità indirizzate al presidente del Consiglio (9mila e 700
euro in più). Rispetto alle previsioni di bilancio il costo della Giunta passa
quindi 536mila e 600 euro, a 657mila e 600euro. La spesa per il compenso del
presidente del Consiglio passa invece dai 41 mila e 400 euro a 51mila e 100.
Prima che a Palazzo Ducale decidessero di mettere fine alla dieta, il primo
cittadino Gianfranco Ganau riceveva ogni mese circa quattromila e ottocento
euro lordi, mente ognuno dei suoi dodici assessori incassava duemila e cento
euro netti. Ora quelle cifre sono tutte maggiorate del dieci per cento. Ma
ancora per poco. La prossima legge finanziaria potrebbe arrivare come un
machete sulle indennità degli amministratori locali. Uno
dei tanti emendamenti recita infatti, "A decorrere dal primo gennaio 2009
le indennità di funzione ed i gettoni di presenza sono rideterminati con una riduzione del 20 per cento rispetto
all'ammontare risultante alla data del 30 giugno 2008". Tempi duri per le
Giunte. Nel frattempo quello che può rientrare rientra. VINCENZO GAROFALO.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Spettacoli Estate
Pagina 11005 Musica Al via il concorso per emergenti "Sottosuoni"
apre alla Penisola Musica --> Non manca all'appuntamento da quattordici
anni. Ma per il
( da "Stampa, La" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
A TORINO ESPOSIZIONI DA OGGI AL 22 NOVEMBRE 54 VETTURE IN MOSTRA
Con Gilda e le altre i sogni viaggiano veloci [FIRMA]RENATO RIZZO Il primo
veicolo utilizzato dall'uomo è stato il sogno: riflesso d'un desiderio capace di
portare lontano, oltre il reale, sino a raggiungere i paesaggi incantati dello
spirito o, più semplicemente, in grado di farci immaginare una realtà più
appagante. Nel nostro mondo che ama la velocità e la tecnologia e il
bello ci sono sogni che hanno le forme di un'auto: oggetti d'arte che sanno
raggiungere la forza del simbolo e della metafora. Torino Esposizioni è, da
oggi al 22 novembre, sfavillante vetrina di 54 vetture che hanno scandito la
voglia d'innovazione degli ultimi sessant'anni: le "miss" a quattro
ruote e le concept car espresse dalle Case, dai Centri Stile dei carrozzieri,
dai laboratori free lance del territorio torinese. La mostra intitolata,
appunto, "Dream", è realizzata dal comitato organizzatore di Torino
World Design Capital con il sostegno della Camera di Commercio e la
collaborazione del Museo nazionale dell'auto. Dedicata alla memoria di Andrea
Pininfarina, presenta a margine, una rassegna dei lavori di 20 car designer che
hanno aderito al concorso di Stile Italiano Giovani, e propone
"pezzi" d'assoluto prestigio: stella incontrastata, la Gilda, un
modello costruito nel 1955 dalla Ghia e così battezzato in omaggio a Rita
Hayworth. Linea armoniosa, due "pinne" posteriori che regalano uno
scatto di spettacolarità: un cocktail esplosivo per un disegno che è stato
definito "eroico ed erotico". Proprietà d'un collezionista americano,
ha un valore che si aggira sui 3 milioni di euro. La mostra è un viaggio
scandito da icone. Ecco il prototipo Morelli Romboidale nel 1955: muso
arrotondato come quello d'un aliante, una ruota anteriore, due al centro e due
posteriori. Poi, via via, le dream-car delle stagioni più recenti: la Modulo di
Pininfarina, i prototipi come la Carabo con le porte ad ali di gabbiano, la
Lancia Stratos, la Manta di Giugiaro che tocca i 325 all'ora, la Maserati
Boomerang del 1972, metallo e vetro che la fanno assomigliare a un brillante
sfaccettato, la Mythos Ferrari Pininfarina della quale sono stati realizzati
solo tre esemplari. E, ancora, le concept car, punte d'eccellenza d'una ricerca
che non ha soste. Testimonianza magnifica di questa rincorsa a nuove fonti
energetiche per l'auto, la Swarovski Crystal Aerospace, un progetto che è valso
all'autore, il gallese Ross Lovegrove, il World Technology Prize for Design: è un'"onda"
luminosa punteggiata di cellule policristalline fotovoltaiche pronte a
catturare l'energia del sole.
( da "Stampa, La" del 19-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
IL PROBLEMA
SCATURITO DALL'ESAME DEL BILANCIO Savona, mancano 340 mila euro per le
Circoscrizioni Il Comune vuole finanziare la spesa con la vendita dei colombari
del cimitero [FIRMA]ERMANNO BRANCA SAVONA Al Comune non tornano i conti sulle
Circoscrizioni. La Finanziaria le aveva abolite e la giunta aveva deciso di
sospenderle per un paio di mesi salvo poi adeguarsi all'emendamento con cui il
Parlamento aveva deciso di tenerle in vita fino a fine mandato. Nel frattempo
le Circoscrizioni hanno ripreso a funzionare. Solo che martedì, al momento di
redigere i cosiddetti "equilibri di bilancio", i nodi sono venuti al
pettine. Il Comune quest'anno avrebbe dovuto ridurre i costi della politica di 340 mila euro: una cifra che il Comune aveva
deciso di risparmiare tutta grazie all'abolizione delle Circoscrizioni. Ora
invece il Comune dovrà pagare con risorse proprie il funzionamento degli organi
di decentramento fino a fine mandato, ma soprattutto
ipotizzare altre forme di risparmio sui costi della politica che certamente non si limitano alle Circoscrizioni. L'assessore
alle Finanze Luca Martino fa il punto sulla vicenda Circoscrizioni: "La
Finanziaria prevedeva per il Comune l'obbligo di tagliare 340 mila euro di
costi della politica e
contestualmente aveva abolito le Circoscrizioni. Noi ci siamo adeguati e
quando le Circoscrizioni sono state mantenute in vita fino alla fine della
legislatura, abbiamo recepito l'orientamento. Solo che entro ottobre saremo
costretti a certificare il risparmio di 340 mila euro sulle spese della politica. Un risparmio che non siamo stati in grado di
effettuare. A questo punto è probabile che il Comune dovrà sostenere le spese
con risorse proprie". Per il momento pare che la copertura della spesa
verrà assicurata facendo ricorso al cimitero che rappresenta una delle maggiori
rendite per l'amministrazione. La vendita dei colombari (le tariffe sono state
raddoppiate) per il momento consentirà di riequilibrare i conti. L'intera
impostazione viene però criticata dalle Circoscrizioni che non accettano
supinamente il ruolo di "zavorra" delle casse comunali. "Il
Comune di Savona è stato il primo in Italia a sospenderci - protesta Roberto
Ulivi, presidente della I Circoscrizione -. Abbiamo lavorato con spirito di
volontariato per tre mesi e adesso apprendiamo con sconcerto e delusione che
l'amministrazione pensava di sistemare il bilancio solo abolendo le
Circoscrizioni, eliminando con un colpo la lunga tradizione di decentramento
della città. Se si vuole risparmiare sui costi della politica,
bisogna partire dalla cima e non dal fondo".
( da "Trentino" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Ulteriore
stanziamento per i gettoni di presenza anche alle
commissioni comunali Consiglio, aumenta la spesa Nel 2008 più sedute del
previsto: servono altri 21.700 euro La riforma per tagliare i costi non è mai
approdata in aula TRENTO. Da due anni a palazzo Thun si dibatte su come ridurre
le spese della politica: meno sedute, gettoni di presenza
a tempo, riforma delle commissioni. Soluzioni che finora sono rimaste tutte
sulla carta. Anzi, dati alla mano i costi sono in aumento. Anche per l'anno in
corso. Non sono bastati 561 euro per finanziare le sedute del consiglio, delle
commissioni comunali e della conferenza dei capigruppo nel corso del 2008. Ne
serviranno altri 21.700 per pagare i gettoni ai
consiglieri, somma di cui il Comune ha autorizzato lo stanziamento nei giorni
scorsi con una determinazione firmata dal segretario generale Maurizio Gaio. Il
motivo della maggiore spesa - si legge nell'atto - è legato al numero di
riunioni del consiglio comunale e di alcune commissioni che è stato più alto di
quanto preventivato a inizio anno. è stato così accertato che la spesa
impegnata a gennaio per il 2008 (561.139 euro) non è sufficiente a coprire la
maggiore spesa per i gettoni, 120
euro per ogni seduta di consiglio e di commissione. A conti fatti, alle casse
di palazzo Thun consiglio e commissioni costeranno nel 2008 quasi 700 mila
euro: la fetta maggiore se ne va per i gettoni di
presenza, 40 mila euro per i fondi ai gruppi (a cui
hanno l'anno scorso hanno rinunciato Td, Prc e Idv), 10 mila euro alla
presidenza del consiglio, 13.500 di rimborsi spese, 34 mila in rimborsi
ai datori di lavoro per le assenze dei consiglieri. Il pacchetto di riforme per
tagliare i costi, sollecitato a più riprese da Trento democratica in primis,
non è mai approdato in aula, nonostante sia stato raggiunto un accordo sul
gettone legato al tempo di presenza (dimezzato per chi
partecipa a meno della metà della seduta). Quanto alla riforma delle
commissioni, che dovrebbe prevedere alcuni accorpamenti e una migliore
efficienza, se ne parlerà ormai dalla prossima legislatura. (ch.be.).
( da "Italia Oggi" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
ItaliaOggi
ItaliaOggi Numero 224, pag. 37 del 20/9/2008 Autore: di Francesco
Cerisano Visualizza la pagina in PDF Martedì il
provvedimento andrà in consiglio dei ministri. Spiragli sul patto di stabilità
Una flebo per i bilanci comunali Decreto per coprire i buchi di Ici, costi
della politica e dl Visco Un decreto per far quadrare
i conti e dare ossigeno ai bilanci degli enti locali. Verrà presentato lunedì
in preconsiglio dei ministri e martedì sarà sul tavolo di palazzo Chigi assieme
alla Finanziaria. Il testo a cui stanno lavorando in queste ore i tecnici del
Viminale e del ministero dell'economia è il frutto dell'incontro di ieri tra il
ministro dell'interno, Roberto Maroni, il sottosegretario Michelino Davico e i
rappresentanti dell'Anci. Il tavolo tecnico tra sindaci e governo ha dovuto
affrontare tre nodi molto delicati per i comuni: il mancato gettito conseguente
all'abolizione dell'Ici prima casa, i tagli ai costi della politica
e i problemi lasciati aperti dal decreto Visco (dl 262/2006) che ha ridotto i
trasferimenti erariali sulla base di un presunto extragettito da riclassamento
rivelatosi di gran lunga inferiore alle attese. Il buco nelle casse dei
municipi, che entro novembre dovranno realizzare gli assestamenti di bilancio,
fa tremare i polsi: 2 miliardi di euro. Vediamo le soluzioni individuate dal
Viminale. Decreto Visco. Il provvedimento dell'ex ministro dell'economia ha
disposto tagli progressivi ai trasferimenti erariali (609 milioni per il 2007,
783 per il 2008 e 860 per il 2009) solo in minima parte compensati
dall'extragettito incamerato grazie al riclassamento degli immobili ex rurali
(80 milioni). All'appello mancano dunque 529 milioni per il 2007 e 703 per il
2008. Per quanto riguarda i tagli 2007 il governo ha assicurato che ci sarà uno
stanziamento di 500 milioni con il prossimo assestamento di bilancio, ma per
quest'anno? Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, il Viminale sarebbe orientato
a riproporre lo stesso meccanismo degli accertamenti convenzionali previsto
l'anno scorso dal dl
( da "Tirreno, Il" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Empoli Ai gazebo del
Pd prende il via il tesseramento EMPOLI. Inizia la campgna di tesseramento del
Partito democratico e per domani è stata organizzata una mobilitazione in tutti
i comuni. Sarà una giornata completamente dedicata all'iscrizione al Pd, con
tantissimi volontari che animeranno i gazebo e diffonderanno materiale
informativo sull'attività del partito. "Si apre un percorso importante di
radicamento del partito. Il primo tesseramento arriva in una fase definita e
ormai consolidata - dichiara Giulio Mangani, responsabile organizzazione del Pd
-. Lo slogan scelto è "La differenza la fai tu" e si lega ad un'idea
nuova del tesseramento. Non è un atto totalizzante come era per i partiti di un tempo, ma rappresenta un impegno che il
cittadino si prende nell'ottica di proseguire il cammino di costruzione di un
partito nuovo". La tessera riproduce semplicemente il logo del Pd, con a
fianco la scritta 2008 - 2009. "La tessera coprirà infatti quel che rimane
del 2008 - spiega Mangani - e tutto il 2009. Dal 2010 riprenderà la
tradizionale iscrizione annuale. La tessera sarà individuale, recante la firma e saranno molte le iniziative organizzate sul territorio
per consegnare le tessere e raccogliere nuove iscrizioni, ubbidendo a un
principio fondamentale del Pd, stare tra la gente e ascoltare le esigenze delle
persone. La tessera risponde anche a un indirizzo politico di finanziamento del
partito: vogliamo un partito che sia popolare e presente sul territorio".
( da "Messaggero Veneto, Il" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Successo a Lignano
dell'iniziativa del Comitato udinese per l'educazione motoria Il Coni con gli
insegnanti Cinquanta insegnanti hanno preso parte al corso di approfondimento
per le attività ludico-motorie che si è tenuto alla Getur di Lignano. L'iniziativa,
promossa dal Comitato provinciale del Coni di Udine nell'ambito della campagna
di educazione motoria "In corpore sano", si è sviluppata in due
giornate di lezioni teoriche e pratiche gestite dai professori Elena Conti,
Sergio Osgnach, Sonia Adorinni e Leonardo Esposito, arricchite da filmati,
esercizi, prove di manifestazioni e approfondimenti utili ad aggiornare
l'offerta didattica e motoria nel mondo della scuola. L'appuntamento di
Lignano, che ha riavviato un ciclo di incontri cui sono seguiti quelli di San
Daniele del Friuli, Palmanova e Cividale, ha incontrato piena soddisfazione da
parte degli insegnanti rendendo sempre più salda la collaborazione fra il
Comitato Provinciale del Coni di Udine presieduto da Enzo De Antoni e
l'istituzione scolastica. Questi i partecipanti. Circolo didattico di
Cervignano: Regina Nicoletti, Luisa Franchini, Fabiana Iaconcig, Laura
Zucchini; di Cividale: Nadia Cencig, Anna Cencig; di Gemona: Maria Grazia Di
Fiore, Barbara Fedele, Emanuela Venturini; di Trasaghis: Daniela Candotti,
Vanda Fadi, Maria Teresa Lupieri, Rita Smiroldo. Direzione didattica 2° Circolo
di Udine: Michela Bulfoni, Francesca Mangilli, Edda Mossenta, Paola Razeto,
Patrizia Simonitto; 3° Circolo di Udine: Sabrina Rizzo; 4° Circolo di Udine: Donatella
Driussi, Adriana Michelizza. Direzione didattica di Mortegliano: Renato Stocco;
di Tarvisio: Monia Adami, Manuela Del Ross, Silva Piccinato, Monica Rocco.
Istituto comprensivo di Faedis: Silva Pecorari, Laura Ursella; di Majano
e Forgaria: Antonella Molinaro; di Pasian di Prato: Federica Contardo; di
Pagnacco: Cristiana Petrucci, Paola Zampa, Monica Zanon; di Palazzolo dello Stella: Monica Bruckbauer, Adriana Buzzolo, Clara Cargnelutti,
Sonia Conti, Anny-Agnese Gobbato, Antonietta Macor, Mara Pericoli, Maria
Antonella Salvador, Paola Stacchetti, Glenda Ursella, Anna Vendrametto, Bruna
Versolatto, Emanuela Zago; di Paluzza: Gianna Gortani; di Tarcento: Miriam De
Zuccato, Teresita Gigante, Marta Tosolini. Il prossimo appuntamento è in
programma a Tolmezzo l'8-9 ottobre. Enzo de Denaro.
( da "Adige, L'" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Individuali e
permetterà di distinguere nella politica, come nel
mondo economico, come nella società civile, tra le persone oneste e quelle
disoneste e verificherà se quest'ultime hanno una collocazione politica ed una appartenenza alla amministrazione
provinciale Appalti sospetti/15 Via gli affari dalla politica
S e la magistratura svolgerà il suo compito, e c'è da augurarselo che lo faccia
in modo giusto, accerterà le responsabilità penali individuali e permetterà di
distinguere nella politica, come nel mondo economico,
come nella società civile, tra le persone oneste e quelle disoneste e
verificherà se quest'ultime hanno una collocazione politica
ed una appartenenza alla amministrazione provinciale. La magistratura non potrà
in ogni caso svolgere il compito che spetta alla politica
e il compito che spetta alla politica è sempre lo
stesso che chiedemmo vent'anni fa, di liberarsi da affari e privilegi e di
ritornare ad essere strumento di emancipazione collettiva. Anche non
rimanessero colpevoli al termine dell'indagine rimarrebbe la convinzione che ci
sono cose da cambiare e che la politica non è riuscita
a cambiare. Ci sono responsabilità politiche che rimangono anche se non sono
penali, e sono quelle dell'uso arbitrario e discrezionale del potere ai fini
del consenso elettorale, e sono quelle della concentrazione del potere nelle
mani di pochi e di un solo partito, e sono quelle della mancanza di trasparenza
e di imparzialità, e sono quelle della non distinzione tra amministrazione e politica, e sono quelle della disinvolta
occupazione delle cariche istituzionali e societarie. Queste responsabilità che
in altre parti del paese degenerano nell'illegalità e nella
deresponsabilizzazione diffusa ed anche nella corruzione e nei fenomeni mafiosi, sono presenti anche in Trentino e
sbaglia chi in questi anni le ha accettate o anche solo sottovalutate.
Non c'è un'emergenza, è purtroppo una costante con alti e bassi ma pur sempre
presente e mai debellata. Che riemerga alla vigilia delle elezioni non aiuterà
a distinguere ne' ad accertare le precise responsabilità ma dovrebbe obbligare
i protagonisti della politica, ad essere più
responsabili, a fare i conti con quelle ambiguità che avranno anche permesso di
vincere le elezioni ma non di costruire una politica
credibile e nella quale poter avere fiducia. Non è, se non molto parzialmente,
un problema di regole, è soprattutto un problema di cultura politica,
di rigore e di etica alle quali non si può mai rinunciare. Non la cultura
populista e giustizialista ma nemmeno quella che minimizza e che tollera,
perché passare dal favore al privilegio è un attimo e passare dal privilegio
all'abuso di potere è altrettanto breve e dall'abuso all'illegalità e alla corruzione è ancora un istante e poi non rimane più niente
ne' la politica ne'una comunità. Micaela Bertoldi,
Michele Nardelli Maltrattati dal vigile Addio a Canazei R iuscire a dare una
buona ospitalità non è solo il risultato di investimenti in infrastrutture,
alberghi, negozi o nella capacità di preservare l'ambiente naturale. Fare
ospitalità è soprattutto la capacità delle persone del luogo di far sentire il
turista bene accolto. In questo senso la responsabilità prima è di chi opera e
vive sul turismo ma lo è anche di chi, a diverso titolo, ha responsabilità nei
confronti dell'ospite, in quanto investito di una carica pubblica. Voglio
raccontare un significativo episodio al riguardo. Con mia moglie e mia sorella
da anni andiamo in ferie a Canazei; come tutti gli anni mio figlio ci viene a
trovare in camper per passare una giornata assieme. Il camper sostava
all'interno del cortile dell'albergo Campagnola in ristrutturazione su invito e
quindi pieno consenso della proprietaria. Il mattino di domenica 20 luglio si
presentano due vigili, uno dei quali il signor - si fa per dire - Marco
Soraperra, che entrando senza consenso sul suolo privato dell'albergo, in modo
brusco e con fare maleducato, nonostante le proteste della proprietaria, eleva
contravvenzione a mio figlio per "aver posizionato sotto la ruota
posteriore destra un cuneo di plastica e lasciato all'esterno una ciotola non
rimanendo così collegato al suolo esclusivamente con le ruote occupando la sede
stradale, manifestando così una forma di campeggio". Mio figlio, arrivato
la sera del sabato si sarebbe fermato solo la giornata di domenica, il camper
non era sulla sede stradale, il vigile è entrato sulla proprietà senza
autorizzazione e il comportamento si è rivelato ai limiti della decenza. Annoto
marginalmente che lo stesso vigile, qualche settimana dopo - ne ha dato ampio
risalto anche l'Adige - è stato fermato dai carabinieri sulla macchina di
servizio con un tasso alcolico ben oltre la norma. Nei giorni successivi ho
chiesto un incontro con il sindaco di Canazei e con il comandante dei vigili
urbani (mi dicono fratello del vigile in questione) senza ottenere alcuna
risposta convincente, fosse solo per il censurabile comportamento del vigile.
Commento finale: mio figlio, io e la mia famiglia siamo stati trattati da
intrusi e tanta è la voglia per i prossimi anni di cambiare destinazione.
Giacomo Simoncelli - Castione di Brentonico Gli autonomisti a Lavis: la
coerenza non c'è più S to seguendo con vivo interesse ed attenzione gli
sviluppi della politica evidenziati nella
contrapposizione che le alleanze partitiche hanno a livello locale e
provinciale. La situazione di Lavis esprime su tutti l'incoerenza assoluta di
una classe politica pressoché incollata a poltrone e
privilegi e non a servizio degli elettori che hanno votato e dato la loro
fiducia agli amministratori. Fiducia data anche sull'apparentamento tra varie
forze politiche stravolto ad uso e consumo. Ciò è una tra le cause che provoca
una sempre maggior sfiducia della gente nella politica.
A Lavis troviamo nella maggioranza la collaborazione del Patt con Forza Italia
e una Civica vicina all'Udc. A livello provinciale la situazione viene
stravolta ed il Patt e Udc passano con il centro sinistra, anche con il
consenso, l'appoggio ed il benestare del Patt lavisano. C'è qualcosa che non mi
convince. I rappresentanti del Partito autonomista di Lavis plaudono alla scelta
della loro dirigenza esternando che il programma a livello provinciale è
condiviso con il presidente Dellai, il quale appoggia pure un programma di
centro sinistra. Ricordo che l'attuale maggioranza del comune di Lavis
condivide un programma politico ed un accordo con esponenti politici di centro
destra. Apprezzo, anche se non ne condivido le idee politiche, l'assessore
Franch che quantomeno pone qualche interrogativo e dubbio sulla
contrapposizione dell'alleanza del Patt a livello provinciale e l'alleanza del
Patt a Lavis. Al di là del fatto che la coerenza in politica
è ormai assai rara qualche dubbio sull'etica del Partito autonomista mi sorge
spontanea. Rispondendo all'assessore Piffer credo che a Karl Heinz Schnellinger
non passò nemmeno per l'anticamera del cervello di sbagliare quel gol
dimostrando lealtà sportiva e attaccamento ai colori della propria nazionale.
Andrea Fabbro Ai nostri carabinieri stipendi da vergogna E gregio direttore,
scrivo al suo giornale per evidenziare una questione che mi sta a cuore, ma che
purtroppo pochi conoscono. Parlo degli stipendi dei Carabinieri.
Vergognosamente bassi. Si pensi che un tenente colonnello guadagna di base,
all'anno, poco più di 23 mila euro lordi, un maresciallo prende dai 18 ai 19
mila euro, un carabiniere semplice porta a casa meno di 16 mila euro, e nessuno
ha la certezza di portare a casa tutti i giorni la pelle. Lavorare per la
sicurezza dei cittadini comporta un alto margine di rischio, sempre a contatto
con criminalità e violenza. Una vita dura ma all'insegna di un impegno nobile,
difendere la legalità, anche se per pochi soldi e con gli straordinari
retribuiti solo fino a sei ore. I dati vengono dal sito ufficiale dell'Arma.
Anch'io ho indossato la divisa, seppur per un breve periodo, nel 1982, ed è
stata un'esperienza che ha lasciato il segno. Ho prestato servizio a Napoli,
nel famigerato quartiere di Secondigliano. All'una di notte, in servizio con la
volante: la paura c'era, eccome, e si faceva sentire nonostante l'incoscienza e
la temerarietà che si aveva a vent'anni. Per questo trovo assolutamente
ingiusto che i difensori dell'ordine guadagnino una misera paga: l'impegno di
quegli uomini non ha prezzo. Ma mi trovo a sollevare questa tematica in una
terra dell'oro, il nostro Trentino Provincia Autonoma. Vallate ridenti,
stipendi rigonfi, incentivi rampanti. Soldi romani a go-go per finanziare la
nostra felice Provincia, la cui amministrazione, placidamente seduta su
comodissime poltrone, non pensa altro che sperperare in consulenze, mostre flop
e compravendita di orse e orsacchiotti che, per bene che facciano all'offerta
turistica, alla fine rischiano di creare problemi ai nostri cittadini. Mentre i
carabinieri non beneficiano nemmeno di un'esenzione, nessuna facilitazione
nella vita di tutti i giorni: dato che gli stipendi vengono fissati a livello
nazionale, la situazione non si prevede migliorabile. Tuttavia la Provincia
dovrebbe fare qualcosa per premiare questa categoria sottopagata e
sottovalutata. Nel nostro angolo di paradiso trentino, dove i soldi vengono
usati "in nome dell'arte" per riempire le città di opere quantomeno
indecifrabili nel loro significato (vedere Manifesta7, che non è piaciuta
nemmeno al Ministero dei beni ed attività culturali, leggendo le dichiarazioni
dubbiose del ministro Bondi), o ancora per pagare laute consulenze a schiere di
ingegneri, architetti ecc. senza per questo risolvere in concreto i problemi
del territorio, perché i membri dell'Arma non possono godere di benefici sul
piano fiscale? Tagliare gli sprechi, aiutare chi se lo
merita. Facciamo il test del Dna sul pelo degli orsi ma non facciamo niente per
chi arresta spacciatori, se la vede con i criminali, affonda ogni giorno le
mani nel dramma della violenza. Esimere i CC dal ticket ospedaliero per esami
di routine, buoni-spesa e buoni-libri per i capofamiglia dell'Arma, allargare
gli sconti sui cinema, musei, cure termali, offrire esenzioni sui servizi
erogati dalla Provincia. Sono solo proposte, ma dubito che oggi come oggi la
gestione attuale della Provincia di Trento si possa preoccupare di questo tema,
indaffarata com'è ad aggrapparsi ai braccioli delle poltrone, premere bene il
sedere sui cuscini, per restare a bordo e continuare a solcare il mare di
capitali e vantaggi che ci vengono concessi. Ma se le cose continuano di questo
passo, se i politici al comando si preoccupano solo di affidare danarose
consulenze agli "amici dei miei amici", l'età dell'oro è destinata a
finire. Seduti comodi su "careghe" dorate che gli sprechi
rischiano di trasformane in sgabelli di legno, non hanno il senso della fatica,
del lavoro duro per portare avanti quello che sta loro a cuore. Sta loro a
cuore solo essere al potere, senza conoscere le basi di una mentalità
imprenditoriale, finalizzata al miglioramento e al fare bene. Bisogna guardare
in faccia la realtà: manca lo spirito volenteroso di chi combatte con passione
per qualcosa di grande, qualcosa che si ama e in cui si è vissuti. Questo
qualcosa è la nostra provincia, la nostra terra e le nostre persone. Il timone
della Provincia Autonoma ha bisogno di nuovi capitani, non codardi che si
gettano sulla prima scialuppa in caso di burrasca. Massimo Marsilli 20/09/2008.
( da "Corriere Alto Adige" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Corriere dell'Alto
Adige - BOLZANO - sezione: BOLZANOEPROV - data: 2008-09-20 num: - pag: 4
categoria: REDAZIONALE La riforma In commissione si arena il provvedimento
contro il cumulo dei redditi. Stocker: ero impegnata "Costi
della politica, legge sabotata" Manca il numero legale. Dello
Sbarba contro Svp e An. Urzì: volgarità Duro botta e risposta tra presidente
del consiglio e gli assenti, che replicano: "Elezioni vicine, la proposta
non poteva essere discussa" BOLZANO - "Svp ed An hanno fatto mancare
il numero legale nella prima commissione, che doveva
approvare quella norma moralizzatrice sui costi della politica". L'attacco del presidente del consiglio provinciale,
Riccardo dello Sbarba - in questo caso anche diretto promotore del disegno di
legge dei Verdi sul "Divieto di cumulo di redditi derivanti da incarichi
di nomina politica" -
scatena le reazioni di Alessandro Urzì e Martha Stocker: "Un attacco senza
fondamento, di stampo elettorale ". Tutto è successo ieri ma trova
radici nel giugno scorso quando il divieto di cumulo era stato introdotto dal
consiglio regionale, "ma solo per le nomine fatte dalla Regione: i casi
concreti interessati erano solo due", sottolinea Dello Sbarba. Alle
critiche dei Verdi la Svp aveva risposto impegnandosi a far approvare
un'identica norma anche in consiglio provinciale, dove i casi di
"cumulo" di più redditi derivanti da incarichi politici sono più numerosi:
"Se la Svp voleva mantenere gli impegni presi in Regione, non doveva far
altro che approvare ora in commissione questo nostro testo e poi votarlo in
aula, nell'ultima seduta del Consiglio - dice Dello Sbarba - anche An, che in
questi giorni ha promosso una raccolta di firme contro gli stipendi dei
po-litici, aveva una buona occasione per passare dalle chiacchiere elettorali
ai fatti, approvando il disegno di legge dei Verdi. Ma i rappresentanti in
commissione legislativa di Svp e An, cioè Stocker e Pahl da una parte, Urzì
dall'altra, hanno preferito non presentarsi in commissione e far mancare il
numero legale. Sabotando la commissione che poteva approvare una norma di
moralizzazione della vita pubblica, An ed Svp hanno dimostrato che le loro promesse
non valgono nulla ". Arrivano le reazioni. Dura quella di Urzì: "Mi
stupisce che il presidente del consiglio provinciale faccia una demagogia così
volgare - sbotta Urzì - lui conosce benissimo le prassi istituzionali e sa
perfettamente che un disegno di legge presentato a un mese dal voto non verrà
mai discusso. Questo suo attacco è solo un "santino" elettorale che
si poteva risparmiare. Altra cosa sono i contenuti del disegno di legge che
possono anche essere condivisibili o quantomeno discussi a fondo. Piuttosto che
dare bacchettate moralizzatrici senza fondamento, Dello Sbarba dovrebbe
smetterla di utilizzare gli organi istituzionali per fare campagna
elettorale". Si difende anche Martha Stocker (Volkspartei): "Non sono
andata alla commissione perché avevo un altro impegno come assessore regionale
- dice - ero ad un incontro sui controlli di qualità nelle case di riposo. In
molti ci tenevano che fossi lì, si tratta di servizi diretti alla gente e la
mia presenza era richiesta. Per il resto, penso anche io che quel disegno di
legge dei Verdi non avesse alcuna possibilità di essere discusso in questa
legislatura". Pierluigi Perobelli In aula Il consigliere di An, Urzì (a
sinistra) non vota con la Svp ma è attaccato insieme ad essa da Dello Sbarba.
( da "Corriere Adriatico" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
La replica di Giacinti
Pagamenti ritardati E' polemica MONTE URANO - Roberta Mandolesi è poco attenta
quando parlo perché chiacchiera con le compagne di banco altrimenti avrebbe
ascoltato le mie scuse fornite nel corso dell'ultimo consiglio comunale
riguardanti al ritardo con cui il Comune ha effettuato i pagamenti relativi ai gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Scuse che sono
puntualmente riportate nel verbale dell'adunata. Preciso, inoltre, che i
mandati per tali pagamenti sono stati consegnati in banca mercoledì scorso così
come avevo già detto. Si incrociano i fioretti tra Francesco Giacinti e Roberta
Mandolesi nella polemica per i pagamenti mensili corrisposti alla giunta e per
il ritardo invece per quelli annuali ai consiglieri comunali. Ribadisco ancora una volta che il ritardo è stato causato
dall'oggettiva mancanza di personale dell'ufficio preposto. Oltre tutto i gettoni di presenza sono stati sempre
pagati annualmente verso il mese di maggio dell'anno successivo alle sedute. Ed
è strano che la Mandolesi se ne accorga solo adesso, visto che è un decennio
che è consigliere comunale! E non si capisce nemmeno perché chiede di
ricevere i compensi del 2008 quando questi verranno pagati nel
( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Lettere Tombini a
Posillipo tutti occlusi Vittorio Scuderi - NAPOLI Cara Signora Iervolino,
Sindaca; Ie ve vurria fa sapè ca quase tutte 'e saittelle (ca vene a dicere, i
tombini) 'e Via Pusilleche song miez'appilate, pecchè 'a lota, 'o fango e 'a
povere e rinte 'e saittelle, song'addiventate tuoste comme si fosse 'o cemento,
e che 'a primma 'ncasata r'acqua a uttobre, cioè si vene a fa 'na tempesta,
comme ogne vota ca chiove, se farà nu lavarone ca cummencia 'o Capo e
Pusilleche e fernesce a Margelline; Ie sto nu poco preoccupato pe via 'e stu
lavarore, largo nu metre e mieze ca scorre accuosto 'o marciappiede, e quanne
ie aggia scennere a into 'o mezzo, l'autobusse, aggia scennere inte a stu metre
e mieze r'acqua e m'aggia nfonnere 'e scarpe e 'o cazone; pe favore faciteme
sapè si putite fa quaccosa o l'avimma dicere a Berlusconi di Milano, quanne
isso vene a Napule pe ce ricurdà c'avimme aizà 'a monnezza a terra. Movida
salernitana e "Salerno godimento" G.D.P. - SALERNO Scrivo perchè sono
rimasto molto impressionato dalla guerra scatenata dal sindaco di Salerno,
Vincenzo De Luca, contro le lucciole, le passeggiatrici, le prostitute e
naturalmente contro i loro clienti. Sembra insomma che, oltre all'estremo
rischio per la sicurezza, il nostro senso del pudore e della pubblica decenza,
che di tanto in tanto veniva richiamato alla nostra coscienza da qualche
sermone ecclesiastico, ora debba essere più energicamente risvegliato a suon di
multe; e la questione deve essere particolarmente "pregnante" se
queste multe sono ben più onerose di quelle per guida senza patente o senza
assicurazione. La questione mi preme perchè essendo vedovo e non proprio
vecchio, mi capita qualche volta di essere attratto da qualche sorriso
maliardo, da un atteggiamento provocante, da qualche decolleté generoso, di
procaci "avventuriere", e, confesso la mia debolezza, non sempre
rinuncio, nei limiti della spesa, a risentirmi, almeno per qualche minuto,
giovane. Ora però scopro che questo mio "passatempo" può diventare un
terrificante delitto da sanzionare con quasi metà della mia pensione, e mi
preoccupo molto dato che al giorno d'oggi, tra microgonne, slip firmati da
mostrare, costumi da bagno ultrasottili, reggiseni trasparenti, trucchi,
parrucche e tutto l'armamentario in uso tra le signore e signorine, diventa
sempre più difficile distinguere alla prima occhiata, la casalinga alla moda
dalle "operatrici del sesso". Tuttavia se le autorià pubbliche lo
consentono vorrei continuare, di tanto in tanto, ad approfittare degli ultimi
momenti di godimento che la natura ed il reddito mi consentono, e mi è venuta
un'idea che vi sottopongo. La situazione è grosso modo analoga a quella che
qualche anno fa si era creata in città con i famosi parcheggiatori abusivi;
ricorderete che non era possibile parcheggiare l'auto senza dover pagare uno o
più scagnozzi e improvvisati custodi. Poi vi fu la costituzione di una società
comunale che assunse tutti i parcheggiatori e in un colpo solo fu risolto il
problema del parcheggio e del mantenimento delle famiglie dei parcheggiatori.
Il mio suggerimento è quindi il seguente: perchè non si costituisce una bella
società comunale che assuma tutte le lucciole, le casalinghe a luci rosse, le
operatrici del sesso, senza dimenticare transessuali, gigolò e simili? In tal
caso si risolverebbero molti problemi di sicurezza, di pubblica decenza, di
reddito, di tariffe (che sarebbero comunali e sociali), oltre a quello del
mantenimento delle famiglie delle prostitute. Mi rendo conto che forse l'idea è
un po' avveniristica ma pensando e ripensando non ne trovo un'altra, mentre
invece mi è anche venuto in mente il nome della società comunale che dovrebbe
gestire il servizio cioè "Salerno godimento". Ciò per rimanere sulla
falsariga delle altre "società paracomunali" quali Salerno Sistemi,
Salerno Solidale, Salerno Mobilità, Salerno Energia etc. etc. Se l'idea va in
porto, i professionisti potranno scaricare le fatture di
Salerno Godimento, e dato che il business è buono, le casse comunali si
rimpingueranno velocemente, il consiglio di amministrazione potrà assegnarsi gettoni di presenza principeschi e
assumere tante segretarie di bella presenza da far invidia al Governo stesso, la sicurezza e la decenza
cittadine saranno garantite e infine il sottoscritto potrà evitare di essere
multato per essersi intrattenuto con una signorina disinvolta. Forse i
bucatini nacquero in Cina Michele Marinaccio - MERCOGLIANO (AV) È un continuo
battere e ribattere, di alcuni commentatori della tv di Stato, che ripetono:
gli spaghetti furono inventati dai cinesi. Non è vero. Con il ritorno dal
viaggio di Marco Polo dalla Cina, a Venezia, si sparse la voce che i cinesi mangiavano
gli spaghetti. A quel tempo non c'erano i macchinari per fare gli spaghetti, nè
in Italia e nemmeno in Cina. L'inventore degli spaghetti fu un pastaio
napoletano, che trovandosi da un calzolaio vide che l'artigiano cuciva le
tomaie con le suole con lunghi spaghi impeciati, e gli venne l'idea di fare la
pasta a forma di spago. E li chiamò spaghetti. Alla fine dell'800, il buon
pastaio si recò in Svizzera da un industriale, e gli ordinò di costruire un
macchinario per produrre pasta a forma di spago. Negli anni '
( da "Virgilio Notizie" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Premier sempre più
discusso rischia la leadership postato fa da APCOM ARTICOLI A TEMA Altri Roma,
20 set. (Apcom) - Si apre oggi a Manchester il congresso annuale del partito
Laburista, assemblea che potrebbe culminare nella richiesta della base al
premier Gordon Brown, ormai in caduta libera nei sondaggi, di farsi da parte.
Brown aveva ieri lanciato una sfida: "Non è il momento di perdere
coraggio, possiamo superare questo momento difficile", aveva dichiarato
dopo che un sondaggio del quotidiano britannico The Indipendent aveva rilevato
come il 54% degli elettori laburisti voglia un cambio della guardia a Downing
Street prima delle prossime elezioni politiche. "Non mi faccio distrarre
dai pochi che si lamentano, cosa normale in politica:
io continuo il lavoro di governo", aveva aggiunto Brown sottolineando come
"a volte si è popolari, a volte le persone si lamentano per le decisioni
prese e a volte la gente è delusa". La vigilia del congresso è stata
tempestosa: il ministro per la Scozia David Cairns si è dimesso ed altri
sottosegretari potrebbero annunciare l'abbandono dell'incarico a Manchester,
chiedendo un cambiamento alla guida del partito; a tirare la giacca del primo
ministro non sono solo deputati e ministri ma anche i sindacati, tra i
principali finanziatori del partito, fondato nel 1900 proprio sulla base di
formazioni politiche socialiste e "trade unions". Unico raggio di
sole al momento la donazione di un milione di sterline (circa 1,27 milioni di
euro) da parte della scrittrice britannica J. K. Rowling:
l'autrice della saga di Harry Potter, è amica personale di Brown e della moglie
Sarah e il suo regalo sarà sicuramente apprezzato dal partito visto che il
Labour ha debiti per 22,5 mln di euro, in massima parte contratti per
finanziare la campagna elettorale delle politiche del 2005, la più costosa
nella sua storia. Se appena un anno fa la Conferenza autunnale di
Bournemouth rappresentava l'occasione per mettere a punto una strategia politica per incassare uno storico quarto mandato
consecutivo per il Labour alla guida del governo il congresso quest'anno
rischia invece di sancire la debacle di Brown e l'inizio di una nuova era tory.
Era infatti il 1997 quando un giovane Tony Blair, all'epoca 44enne, strappava
ai conservatori le chiavi di Downing Street, per 13 anni saldamente nelle loro
mani - prima con Margaret Thatcher e poi con John Major. Un decennio che ha
visto il Labour assicurarsi tre vittorie consecutive, un record raggiunto
precedentemente solo dalla "Lady di Ferro". Un decennio in cui il
Labour ha cambiato volto, rinsaldando quella trasformazione iniziata nella metà
degli anni '80, sotto la leadership di Neil Kinnock e John Smith, battezzata
"Terza via": il "New Labour" del quale se il sociologo
Anthony Giddens è il padre, Blair è diventato il volto più significativo. Con
una "socialdemocrazia liberale" basata sul libero mercato e sulla
concorrenza viene cancellata una delle clausole contenute nella statuto del
partito: i settori chiave dell'economia devono essere affidati alla proprietà
pubblica. Blair traghetta il Labour attraverso un decennio di boom economico:
il contenimento della spesa pubblica, la crescita del Pil, (tra le più forti in
Europa tra il 2001 e il 2003) e il basso tasso d'inflazione insieme al livello
di disoccupazione, fanno del Regno Unito, alias "Cool Britannia", una
delle più forti economie mondiali.L'idillio tra il premier e i suoi elettori
comincia però a vacillare all'inizio del nuovo secolo: le critiche nei suoi
confronti crescono, l'elettorato storico si discosta dalle sue politiche
liberali e polemizza con la stretta alleanza creatasi con George W. Bush. Il
crollo della popolarità di Blair raggiunge il suo apice con l'intervento armato
in Iraq del 2003 e il successivo scandalo sulla manipolazione del dossier sul
traffico di uranio. Uno scotto che il premier paga caro nelle elezioni,
comunque vinte, del maggio 2005 cui segue la sua decisione di lasciare Downing
Street a metà mandato: alla fine di giugno il testimone passa dunque a Gordon Brown,
dieci ani dopo il "patto di Granada" che spianò a Blair la strada
della leadership in cambio del rispetto delle politiche economiche e sociali
del futuro Ministro delle Finanze. Rimasto per anni nell'ombra del carismatico
premier, nel suo primo viaggio a Washington per incontrare il presidente Bush
lo scozzese Brown mostra carattere e lancia un chiaro messaggio: niente pacche
sulle spalle, battute e ammiccamenti; pur sfoggiando sottili arti diplomatiche
e ribadendo l'impegno sul fronte internazionale, Brown anticipa un cambio di
rotta (da lì a poco inizia un primo disimpegno delle truppe britanniche
dall'Iraq) e promette di mettere l'interesse nazionale in cima alle sue
priorità. Promesse che per mesi hanno dato i loro frutti nonostante la crisi
della Northern Rock dell'estate scorsa. A pesare sulla caduta libera di Brown è
stato sicuramente il suo dietrofront su elezioni anticipate, una mossa
giudicata da molti codarda, da altri poco strategica alla luce dell'ottima
perfomance nei sondaggi. I suoi tentativi di mediare tra le ali più moderate e
quelle più radicali del partito lo hanno confinato nel ruolo del perenne
indeciso. Last but not least, resta poi lo scenario economico con le previsioni
di recessione e i dati sulla disoccupazione, in netto aumento.
( da "Corriere Di Como, Il" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Intanto è polemica
sugli swap. Il centrosinistra chiede una consulenza esterna (da.c.) Non c'è
pace per il bilancio della Provincia. Dopo la grana dei derivati che costeranno
a Villa Saporiti, soltanto per il 2008, non meno di 800mila euro, un altro problema
scuote la tesoreria dell'ente locale. La manovra anticipata del ministro
Tremonti, a conti fatti, comporterà per il bilancio della Provincia un altro
salasso da 330mila euro, forse addirittura 340mila. La notizia giunge
direttamente dall'assessore Patrizio Tambini, che annuncia anche l'intenzione
di anticipare di un mese, da novembre a ottobre, l'assestamento dei conti.
"Stiamo facendo le ultime verifiche - dice Tambini - ma con il suo decreto di contenimento dei costi della politica, Tremonti si porterà via un bel
po' di soldi. Salteranno in particolare alcuni vecchi crediti con lo Stato di
cui ero riuscito a ottenere il rimborso". La cosiddetta
"compartecipazione alla realizzazione degli obiettivi di finanza
pubblica" decisa dal ministro dell'Economia nel decreto di giugno si
rivela quindi molto pesante. Soprattutto in un momento in cui le casse
della Provincia lariana sono alle prese con una crisi imprevista di liquidità,
generata dal cattivo andamento dei contratti di swap, gli ormai famigerati
"derivati". Il problema è che la situazione generale sembra non dare
alcun respiro. "Se adesso piango - dice con una battuta Tambini - per il
prossimo anno mi sono già messo il cuore in pace. Ho finito le lacrime".
Anche le ipotesi di federalismo fiscale sin qui discusse o soltanto abbozzate
non garantiscono alcuna via d'uscita rassicurante. Tutt'altro. Le voci più
insistenti sulla nuova manovra finanziaria che Tremonti si appresterebbe a
portare in consiglio dei ministri la settimana prossima parlano di un ulteriore
taglio del 15% proprio ai bilanci provinciali. Peraltro, già con il decreto di
giugno, lo stesso Tremonti ha disposto per il triennio 2009-2011 una
sforbiciata di oltre 9,5 miliardi di euro per Comuni, Province, Comunità
montane e altri enti locali. Poco più di 1,6 nel 2009, 2,9 miliardi nel 2010 e
oltre 5 miliardi nel 2011. Il tutto con l'obiettivo di raggiungere il pareggio
di bilancio alla scadenza del 2011. La guerra degli swap Da un problema
all'altro. Sulla questione degli swap - la rinegoziazione dei mutui che dopo un
inizio vantaggioso potrebbe adesso costare moltissimo alle casse provinciali a
causa dell'innalzamento dei tassi di interesse - si riapre la battaglia in
consiglio tra maggioranza e opposizione. Com'è noto, le operazioni finanziarie della
Provincia in materia di swap hanno evidenziato, alcune settimane fa, un passivo
(tecnicamente si chiama mark to market) di circa 5 milioni di euro e la
necessità, per il solo 2008, di un rimborso di 800mila euro. La situazione, a
detta dello stesso assessore Tambini, è molto difficile. La giunta sta cercando
una via d'uscita e dovrebbe fare una proposta nei prossimi giorni. Nel
frattempo, il centrosinistra ha presentato una mozione urgente per conoscere
nel dettaglio la vicenda e ha avanzato la proposta di nominare un consulente
esterno "indipendente dal sistema bancario per valutare anche l'esistenza
di eventuali costi impliciti nelle operazioni non rese trasparenti a suo tempo
dalle banche e la possibilità di eventuali azioni legali" contro gli stessi
istituti di credito. Una mozione che accende lo scontro. "Mi sembra strano
che in un momento in cui si parla di limitare le spese degli enti pubblici il
centrosinistra chieda una consulenza esterna. Se hanno qualche nome da
proporre, lo facciano", dice Tambini. Nella foto: L'ingresso centrale di
Villa Saporiti, sede del consiglio provinciale di Como (foto Mv) Home Doppia
rapina a Vighizzolo e a Bregnano Maxi truffa all'Unicredit: quasi 14 anni di
condanna per quattro Lunedì riparte la trattativa sui turni degli autisti La
staffetta è ufficiale, Mascetti e Cattaneo si scambiano il posto.
( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 20-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
TrevisoUn secolo di
remi, barche, successi ed emozioni. La Canottieri Sile compie 100 anni e vuole
festeggiare alla grande questo traguardo. Quella che fonda le sue radici nel
cuore della città, sulle sponde del fiume Sile, è probabilmente la società
trevigiana più longeva in assoluto, seconda soltanto all'antica società di
Corse e cavalli e al Treviso calcio. Di sicuro, è sempre stata amata dai
cittadini, tanto che domani, dalle
( da "Alto Adige" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Al Palaonda i
campioni d'Italia non danno scampo al Pontebba Bolzano, maxibrindisi in
Supercoppa Kenny Corupe trascinatore dei biancorossi: realizza un poker di reti
Il primo trofeo della stagione finisce per la terza volta nella bacheca
bolzanina MATTEO IGINI BOLZANO. La stagione hockeistica 2008/2009 si apre con
un'immagine già vista cinque mesi fa: capitan Rolly Ramoser che alza al cielo
il trofeo conquistato davanti al pubblico di casa. Ad aprile era quello dello
scudetto. Ieri invece, il Bolzano ha superato il Pontebba con il risultato di
6-3, facendo sua la Supercoppa, finita sulla bacheca della società di via
Galvani per la terza volta. Eroe di giornata Kenny Corupe, autore di uno
splendido poker personale. L'Hockey Club Bolzano ha messo così la firma
nell'albo d'oro della Supercoppa per la terza volta. I biancorossi, infatti,
avevano già vinto il trofeo nel 2004 e nel 2007. E ieri, davanti a 1200
persone, hanno regalato ai propri tifosi il primo trofeo della stagiona. Coach
Helle deve rinunciare agli infortunati Leo Insam ed Enrico Dorigatti, mentre
Surenkin affronta la trasferta bolzanina privo di Koivisto, Stampfer,
Vernaccini e l'ultimo arrivato, Mario Larocque. Avvio in sordina per il
Bolzano, costretto a inseguire fin da subito. Un blitz di Lutz, infatti, porta
il Pontebba in vantaggio dopo appena 1'47" di gioco. Colpito a freddo e
per giunta in superiorità numerica (Finocchiaro in panca puniti), il Bolzano
cerca subito di rialzare la testa con Olson, ma Carpano non si fa sorprendere.
Ci prova anche Durdin: l'esito non cambia. La porta sembra stregata, ma ci
pensa Kenny Corupe a ribaltare il risultato con una grande doppietta.
All'11'54" il canadese sfrutta un assist di Olson per pareggiare, mentre
al 18'53" beffa Carpano facendogli passare il disco fra i gambali. Dopo un
avvio da brivido, Ramoser e compagni sono riusciti a invertire la rotta. La
prima fase del secondo drittel è di marca biancorossa con Nate Di Casmirro: il
canadese, con un colpo da biliardo, usa la gamba di Carpano come sponda per
segnare da posizione impossibile. Walcher e Zisser vengono spediti da Colcuc in
panca puniti e in doppia superiorità numerica gli ospiti accorciano grazie a un
"bolide" di Margoni che buca HÄkkinen (27'18"). I padroni di
casa accusano il colpo e il Pontebba sfiora il pareggio con Sparre, che centra
il palo. I friulani perdono due uomini, ma il muro difensivo, con un Carpano in
grande evidenza, regge l'urto. Ma al 34'45" la muraglia gialloblù crolla.
E il merito è ancora dello scatenato Corupe che porta a quattro le reti
biancorosse. Al 17'39" Guenette salta Borgatello, che non può far altro
che fermare irregolarmente l'avversario. Bolzano in inferiorità e al 38'7"
Aquino, pescato sul centro-sinistra da Bolibruck, non manca l'appuntamento con
il gol. Nel terzo tempo Carpano spegne le iniziative di Durdin, Olson e Corupe,
ma al 53'10" il portiere ospite deve alzare bandiera bianca per la quinta
volta: Luca Ansoldi serve al centro Di Casmirro che aggancia e deposita nella
gabbia. Sotto per 5-3, le Aquile non hanno la forza di reagire e i bolzanini
sfiorano la sesta marcatura con Pittis. Carpano si esalta su Corupe dopo una
spettacolare azione di rimessa dell'Hcb, ma il canadese trova il poker
personale a un minuto dalla sirena in seguito a una grandissima combinazione in
velocità ispirata da Di Casmirro e Luca Ansoldi. E' il gol del 6-3. La
Supercoppa è biancorossa. BOLZANO - PONTEBBA: 6 - 3 PARZIALI: 2-1 2-2 2-0
BOLZANO: HÄkkinen (Andreas Bernard); Johansson, Ceresa, Egger, Durdin,
Borgatello, Ramoser; Pittis, Anton Bernard, Olson, Walcher, Ansoldi, R.
Ramoser, Zisser, Corupe, Di Casmirro, Unterkofler. All: Jari Helle PONTEBBA:
Carpano (Hopfgartner), Finocchiaro, Lutz, Ambrosi, Bolibruck, Armani, Betti;
Sparre, Margoni, Guenette, Aquino, Faggioni, Tomasello,
Ciresa, Rigoni, Rizzo,
Delfino. All: Vesa Surenkin ARBITRI: Colcuc/Lottaroli (Rebeschin, Stella) RETI: 0:1 Lutz (1.47), 1:1
Corupe (11.54), 2:1 Corupe (18.53), 3:1 Di Casmirro (22.47), 3:2 Margoni
(17.18), 4:2 Corupe (34.45), 4:3 Aquino (38.07), 5:3 Di Casmirro (53.10),
6:3 Corupe (59.10).
( da "Corriere delle Alpi" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Il Pontebba si
arrende. Oggi il memorial Robinson Supercoppa al Bolzano nella serata di Corupe
BOLZANO - PONTEBBA: 6 - 3 PARZIALI: 2-1, 2-2, 2-0 BOLZANO: HÄkkinen (Bernard);
Johansson, Ceresa, Egger, Durdin, Borgatello, Florian Ramoser; Pittis, Bernard,
Olson, Walcher, Ansoldi, Rolly Ramoser, Zisser, Corupe, DiCasmirro, Unterkofler.
All: Helle. PONTEBBA: Carpano (Hopfgartner), Finocchiaro, Lutz, Ambrosi,
Bolibruck, Armani, Betti: Sparre, Margoni, Guenette, Aquino, Faggioni, Tomasello, Ciresa, Rigoni, Rizzo, Delfino. All: Surenkin. ARBITRI: Colcuc, Lottaroli (Rebeschin, Stella). RETI: Andreas Lutz (1.47), 1:1
Kenny Corupe (11.54), 2:1 Kenny Corupe (18.53), 3:1 Nate Di Casmirro (22.47),
3:2 Stefano Margoni (17.18), 4:2 Kenny Corupe (34.45), 4:3 Anthony Aquino (38.07),
5:3 Nate Di Casmirro (53.10), 6:3 Kenny Corupe (59.10). BOLZANO. I campioni
d'Italia del Bolzano hanno vinto per la terza volta la Supercoppa Italiana.
Davanti ai 1200 spettatori del Palaonda, il Pontebba si è arreso 6-3. Il grande
protagonista della serata è stato l'ex cortinese Kenny Corupe: il 28enne
attaccante canadese ha segnato quattro reti, mentre due gol portano la firma di
Nate Di Casmirro. I padroni di casa erano privi degli infortunati Leo Insam ed
Enrico Dorigatti, mentre è rientrato in squadra lo svedese Carl Johan
Johansson. Nel Pontebba mancavano Arto Koivisto, Ruppert Stampfer, Giulio
Vernaccini ed il neo-acquisto Mario Larocque. Nonostante queste assenze gli
ospiti hanno sorpreso il Bolzano con una partenza razzo, andando in vantaggio
dopo soli 107 secondi di gioco con Andreas Lutz. Il 22enne difensore della
nazionale italiana ha segnato addirittura in inferiorità numerica, perché poco
prima si era dovuto accomodare in panca puniti Limnell Finocchiaro. I
biancorossi hanno reagito subito, sbagliano un minuto più tardi con Josh Olson
due ghiotte occasione per pareggiare. Poi è iniziato lo show di Kenny Corupe.
L'attaccante canadese ha girato in sette minuti il gol di svantaggio in un 2-1
per la sua squadra, segnando entrambi i gol in power play. La prima rete
all'11.54 su assist di Olson, la seconda al 18.53 su passaggio di Durdin.
All'inizio del periodo centrale Nate Di Casmirro ha poi sfruttato un'incertezza
di Carpano per siglare il 3-1. Con Zisser e Walcher in panca il Pontebba
accorcia con Stefano Margoni. L'ex bolzanino devia in rete un tiro del compagno
di squadra Bolibruck. Subito dopo il Pontebba può pareggiare, ma il tiro di
Daniel Sparre si stampa sul palo. Sette minuti piÚ tardi Corupe ristabilisce i
due gol di vantaggio, battendo Carpano in doppia superiorità numerica (Lutz e
Bolibruck in panca puniti). Gli ospiti non si arrendono e poco prima
dell'ultimo intervallo siglano il 4-3 con Anthony Aquino in power play (fuori
Christian Borgatello). Nel terzo tempo il Bolzano controlla la partita, mentre
il Pontebba non ha piÚ la forza per rimontare. Si chiude con altre due reti
bolzanine realizzate da Nate Di Casmirro al 53.10 e da Kenny Corupe a 50
secondi dal termine per il 6:3 finale. Poi tutti a festeggiare il primo titolo
della stagione. Oggi il memorial Robinson. I biancorossi tornano sul ghiaccio
già oggi 18.30, quando affronteranno l'Asiago all'Odegar per ricordare Darcy
Robinson, scomparso tragicamente un anno fa.
( da "Trentino" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Così sarà la
palazzina su un'area di 11 mila metri quadri LAVIS Comune-aziende: affollato
incontro ADRIANO MATTIOLI LAVIS. Molti operatori economici della zona di Lavis ha
presenziato l'altra sera, presso la Cantina La Vis, alla riunione organizzata
dal Comune per illustrare i progetti riguardanti le infrastrutture. Dopo il
saluto del presidente della La Vis Roberto Giacomoni, il vicesindaco Claudio
Brugnara ha fatto il punto della situazione nella zona industriale e non solo.
Le aziende operanti sul territorio di Lavis sono 545: 105 operano in
agricoltura con 200 occupati, 62 nell'industria con 1522, il commercio conta
124 aziende con 139 occupati, 4 sono le aziende turistiche con 53 occupati, 106
gli occupati nel pubblico esercizio, 102 aziende nei servizi con 890 occupati.
In totale sono 4.571 addetti a cui vanno aggiunti i 200 agricoltori e altri in
settori diversi, il 70% sono maschi. La maggiore azienda è la Legoprint che
opera nel settore della stampa con oltre 300 addetti. La parola è poi passata
all'assessore ai lavori pubblici Bruno Franch che, illustrando le opere fatte e
quelle in corso, si è soffermato sulla palazzina multiservizi e sulla bretella
Sevignani - Zona Asia, interporto - Rocchetta e sul collegamento ferroviario
con l'interporto. Un accenno quindi all'abitato di Lavis che sarà del tutto
ricucito con i lavori alla ferrovia Trento - Marilleva e alla rotatoria a Lavis
nord che permetterà l'ampliamento del cimitero. L'architetto Ivano Buratti ha
quindi illustrato le caratteristiche della palazzina progettata per la zona
industriale. Sarà struttura cilindrica realizzata su un
lotto di circa 11.000 mq con due livelli interrati e quattro fuori terra.
Nell'interrato ci sarà posto per 250 macchine, al pianoterra sarà ubicato il
bar, sportello bancario, lavanderia a gettone, locale con giornali e tabacchi;
al piano superiore ci sarà la mensa disposta su due livelli con 120 posti,
cucina e servizi, al 4º livello sala riunioni con 140 posti e alloggio
per il custode. All'esterno sarà possibile parcheggiare 30 auto e 10
articolati. Il sindaco Graziano Pellegrini ha quindi reso noto che negli ultimi
10 anni la popolazione è aumentata del 13%, sia perchè Lavis è un ambiente che
piace per cui ci sarà un ulteriore aumento, ma pure perchè in zona industriale
vi sono industrie diverse che rispettano l'ambiente e per l'agricoltura di
assoluto livello. Lavis può essere definito "polo a scala ampiamente
europea"; ha quindi accennato alla viabilità ed alla bretella Sevignani -
Asia. L'assessore provinciale Marco Benedetti ha sottolineato che, anche se la
giunta di Lavis non è dello stesso colore di quella provinciale, ha operato
bene per il proprio territorio. Rispondendo ad Emanuele Zini, presidente della
Cooperativa sociale Paganella, il sindaco ha convenuto che sono necessari ampi
spazi per la differenziazione dei rifiuti ed a Roberta Bosetti, commercio auto,
ha detto di non conoscere la data di inizio dei lavori di interramento della
Trento - Marilleva nel tratto via Zandonai - Avisio.
( da "Secolo XIX, Il" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
La nuova legge l'8
ottobre ENTRERÀ in vigore l'8 ottobre, essendo stata approvata dalla Giunta
regionale ligure l'8 luglio, la legge regionale di riordino delle Comunità
Montane, che nell'attuale configurazione e con gli attuali organismi resteranno
in carica sino al 31 dicembre di quest'anno. Dopodichè sparirà nella nostra
provincia la Comunità"Riviera Spezzina" mentre i 15 comuni delle due
attuali Comunità della "Media e Bassa Val di Vara" e dell'"Alta
Valle del Vara" potranno decidere entro l'8 ottobre se entrare a far parte
o meno dell'unica Comunità Montana prevista nella nostra provincia. Entro il 31
ottobre, in base alle scelte dei diversi comuni, la Regione Liguria emanerà il
decreto istitutivo della nuova Comunità e quindi si passerà all'elezione degli
organi di governo, presidente e giunta, quest'ultima costituita da un numero
ridotto di membri rispetto al passato. La nuova assemblea Faranno parte
dell'assemblea solamente i sindaci dei Comuni che faranno parte della Comunità o
un loro rappresentante mentre in passato vi erano tre rappresentanti per
comune, due espressi dalla maggioranza comunale ed uno dalla minoranza. Si avrà
quindi un'assemblea con un massimo di 15 consiglieri mentre
in passato le due comunità ne contavano 45, con una riduzione notevole delle
spese di gestione, dai gettoni di presenza agli emolumenti di presidenti ed assessori. In questo modo
dovrebbe risultare anche più facile l'elezione del nuovo presidente e
scongiurare lunghi periodi di immobilismo e laceranti polemiche come ad esempio
si è verificato due anni fa nella Comunità Montana dell'Alta Valle del
Vara. la gestione L'organismo di gestione ridotto dovrebbe garantirne anche la
stabilità politica. La sede della nuova Comunità dovrebbe essere sempre Sesta
Godano, già sede della Comunità Alta Valle, attorno alla quale si dovrebbero
aggregare i Comuni interessati. I Comuni che non entreranno a far parte della
Comunità e gli altri comuni minori (in tutta la Liguria sono 230 di cui 180 con
popolazione inferiore ai mille abitanti) potranno dar vita, come prescrive la
nuova legge regionale, a forme associative per favorire riorganizzazioni
sovracomunali per assicurare efficacia ed economicità delle funzioni e dei
servizi ai cittadini. Sarà l'occasione per razionalizzare e implementare
l'utilizzo in comune di mezzi speciali in dotazione ai singoli Comuni (dai
tagliasiepi agli spazzaneve) e mettere in rete servizi come quelli di vigilanza
e controllo traffico o di nettezza urbana come avviene del resto già ora tra alcuni
Comuni vicini. Razionalizzando i servizi si riducono le spese, fine ultimo di
tutta la manovra che ha portato all'emanazione della nuova legge. Entro fine
anno quindi la nuova Comunità Montana sarà cosa fatta anche se il suo
presidente potrebbe avere vita breve in quanto la maggior parte dei Comuni del
comprensorio che prevedibilmente ne entreranno a far parte, entro la primavera
del prossimo anno (la data dovrebbe essere quella dell'aprile 2009) sarà
chiamata alle urne per il rinnovo dei rispettivi consigli comunali (ad
eccezione dei Comuni di Borghetto di Vara, Brugnato e Carro che sono andati
alle urne due anni fa) e quindi potrebbe esserci la nomina di nuovi sindaci.
Pierangelo Caiti .x/21/0809 Sparirà la "Riviera". I 15 comuni della Media
e Bassa Val di Vara potranno decidere se entrare nell'unica comunità
.x/21/0809.
( da "Messaggero Veneto, Il" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Sport I gol di Lutz,
Margoni e Aquino illudono La partita si decide nel terzo tempo Sabato è
campionato: a Pontebba c'è il Fassa BOLZANO AQUILE FVG 6 3 INTERSPAR BOLZANO
Häkkinen (Andreas Bernard); Johansson, Ceresa, Egger, Durdin, Borgatello,
Ramoser; Pittis, Anton Bernard, Olson, Walcher, Ansoldi, Ramoser, Zisser,
Corupe, Di Casmirro, Unterkofler. Coach: Helle. GENERALI AQUILE FRIULI VENEZIA
GIULIA Carpano (Hopfgartner), Limnell - Finocchiaro, Lutz, Ambrosi, Bolibruck,
Armani, Betti; Sparre, Margoni, Guenette, Aquino, Faggioni, Tomasello, Ciresa, Rigoni, Rizzo, Delfino. Coach: Surenkin ARBITRI Colcuc e Lottaroli con
Rebeschin e Stella. MARCATORI
1t: all'1'47''Lutz, all'11''54'', al 18'53'' Corupe; 2t: al 2'47'' Di Casmirro,
al 7'18''Margoni, al 14'45'' Corupe, al 18'07''Aquino; 3t: al 13'10'' Di
Casmirro e al 19'10''Corupe. NOTE parziali: 2 - 1, 2 - 2, 2-0. Penalità:
Bolzano 26', Aquile 28'.
( da "Corriere Alto Adige" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Corriere dell'Alto Adige
- BOLZANO - sezione: PRIMOPIANO - data: 2008-09-21 num: - pag: 2 categoria:
REDAZIONALE Centrosinistra Il Pd presenta programma e candidati. Il capolista:
"Destra vecchia e divisa, puntiamo al sorpasso" "Scuola bilingue
o non entriamo in giunta" Tommasini: "Piena
attuazione della legge". Zeller: "Via sensata, discutiamo" Nel
"decalogo" proposti redditometro per i servizi, sostegno agli
affitti, taglio dei costi della politica BOLZANO - Dalla sicurezza sociale al taglio dei costi della politica, dal sostegno al mercato degli
affitti agli incentivi per Casaclima. Ma tra i dieci punti del proprio
programma, presentato ieri, il Pd sottolinea con forza quello della scuola
bilingue: "Va applicata pienamente la legge provinciale, o usciremo dalla
giunta" avverte il segretario- capolista Christian Tommasini. Bilinguismo
Non è un caso se il luogo scelto dal Pd per presentare programma e candidati è
la terrazza dell'Eurac. In un luogo dove le lingue sono al centro della ricerca
degli studiosi, il capolista Christian Tommasini insiste con forza sulla
richiesta di una scuola veramente bilingue. Ma il destinatario non è solo la
Svp: su questo punto, il Pd contesta anche le tesi di Verdi e Pdl. "Alcuni
partiti - sostiene Tommasini - invocano la modifica
dell'articolo 19 dello statuto di autonomia come unico mezzo per arrivare alla
scuola mista. Ma le proposte in questo senso, come l'ultima di Biancofiore,
sono solo propaganda. La rivoluzione è già a portata di mano: basta dare piena
attuazione alla nuova legge provinciale, che consente finalmente agli
insegnanti di ogni singola classe di elaborare un programma decidendo cosa fare
in italiano, e cosa in tedesco o in inglese. Si può arrivare in questo modo
fino a 14,5 ore su 30 di lezione nella seconda lingua". Quindi il messaggio
alla Svp. "Se qualcuno metterà ostacoli alla piena applicazione della
legge, siamo pronti a uscire dalla giunta ". Ma un "duro" come
Karl Zeller (Svp) apprezza l'approccio: "Non conosco nei dettagli il
programma del Pd, ma la via scelta sulla scuola mi sembra sensata. Non lo è
invece il disegno di legge costituzionale annunciato da Biancofiore per la
creazione della scuola mista: in questo campo si decide a Bolzano, non a
Roma". Il programma Nel "decalogo" del Pd al primo punti del
programma c'è la sicurezza sociale, con l'estensione del redditometro
provinciale per garantire un più equo accesso a tutti i servizi. Quindi i costi
dell politica: proposto il taglio del 50% degli
emolumenti con eliminazione completa delle pensioni per i politici ("il vero
scandalo" afferma Tommasini). Quindi l'"aggiornamento
dell'autonomia": nuovo rapporto Comuni-Provincia e pari opportunità, pari
opportunità per tutti i gruppi linguistici e abolizione dei 4 anni di residenza
come requisito per il voto locale. In campo economico, sostegno agli stipendi
con la contrattazione di secondo livello (tramite incentivi alle imprese) e
aumento delle risorse per innovazione e ricerca. Altri temi chiave la casa, con
il sostegno al mercato degli affitti, e la sanità, con un rafforzamento del
ruolo pubblico. Alla voce trasporti, più "ferro" che asfalto: il Pd
punta al graduale spostamento delle merci sull'asse del Brennero dalla gomma
alla ferrovia. Da segnalare il sì al tram dell'Oltradige (con prolungamento
circolare per Laives), nonostante i dubbi emersi nel recente forum. Ma
l'obiettivo forse più ambizioso è in campo ambientale, con la proposta di
portare entro 10 anni l'80% degli edifici allo standard energetico
"CasaClima B". Politicamente, la sfida del Pd è tutta rivolta al Pdl.
"Possiamo puntare a tre consiglieri e sorpassare il centrodestra, che
appare vecchio e diviso. Se andrà così - sostiene Tommasini -, può aprirsi
davvero una stagione di svolta" Francesco Clementi L'affondo
"Invocare modifiche allo statuto è propaganda: oggi è già possibile fare
lezione in tedesco per metà delle ore" In campo La squadra dei candidati
del Partito democratico, presentata ieri sulla terrazza dell'Eurac.
( da "Arena.it, L'" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
ECCELLENZA.
Castelnuovosandrà-Trissino, arbitro Dall'Anese (Caliari-Gagliardo) di Conegliano;
Cerea-Monselice, Fabbri di Ravenna(Simoni-Toso); Legnago Salus-Abano,
Caberlotto (Galetto-Farina) di Castelfranco; Vigasio-Marano, Sartori
(Lessa-Milan) di Padova; Cavazzale-Lugagnano, Nonis di Pordenone
(Falbo-Pertile); Noventa Pd-Villafranca, Xausa (Bazzan-Tassetto) di
Portogruaro; Camisano-Vigontina, Zulianello (Adamoli-Dalla Vittoria) di San
Donà e Arzignano-San Paolo, Badoer (Gozzo-Guzzetti) di Castelfranco.
PROMOZIONE. Audace Sme-Casaleone, Pozzobon (De Vito-Zampini) di Castelfranco;
Belfiorese-Tezze, Caregnato (Gallo-Tebaldi) di Treviso; Bevilacqua-Alba Borgo
Roma, Latifondi (Peotta-Puggina) di Bassano; Cornedo-Caldiero, Zordanazzo
(Pigato-Tosato) di Padova; Oppeano-Minerbe, Botter (Meneghello-Scapini) di
Venezia; Rivoli-San Martino Speme, Bolzan (Parise-Gioppo) di Castelfranco; Sona
M.Mazza-Chiampo, Alfarè (Valerio-Murelli) di Mestre e Team Santa Lucia
Golosine-Ambrosiana, Posado di Schio (Giulia Saccardo-Massagrande). PRIMA
CATEGORIA. GIRONE A: Alpo Club 98-Benaco, Bragantini di Verona; Amatori
Nogara-Cadidavid, Bozzolan di Rovigo; Arbizzano-Raldon, Sperani di Verona;
Casteldazzano-Montebaldinaconsolini, Proietti di Verona; Fumanese-Concordia Vr,
Marchesini di Verona; Pescantina San Lorenzo-Zevio, Rodoz di Verona; San
Giovanni Lupatoto-Pol.Virtus, Avsharov di Verona e San Zeno Vr-Povegliano,
Sprezzola di Mestre. GIRONE B: Gazzolo-Colognola, Maraschin di Schio;
Illasi-Sovizzo, Allegro di Padova; San Giovanni Ilarione-Lonigo, Varotto di
Padova; Fiamma Vicentina-Borgo Scaligero Soave, Fiorentin di Padova;
Sarego-Valdalpone, Graziano di Padova; Sossano-Tregnago, Guzzo di Este; Grumolo
delle Abbadesse-Nova Gens, e Montecchio San Pietro-Leodari Sole Vicenza,
Bernardi di Schio. GIRONE D: Vigo-Scarovari, Lionello di Este; Atheste-Porto,
Zambonin di Rovigo; Bassa Padovana-Fiessese, Alberto Armigliato di Legnago;
Boara Pisani-Bagnoli, Salvagno di Chioggia; Fulgor Crespino-Azzurra 2000,
Carisi di Chioggia; Merlara-Badia Polesine, Carboni di Vicenza; Pozzonovo-Boara
Polesine, Alberto Boscolo di Chioggia e Tagliolese-Casale di Scodosia, Michele
Boscolo di Chioggia. SECONDA CATEGORIA. Gli arbitri dei gironi A e B sono della
sezione di Verona. GIRONE A: Albarè-Colà Villa dei Credi, Borhy; Bussolengo-San
Zeno M., Gozzo; Carianese-Caselle, Moreschi; Gargagnago-Garda, Turri;
Pedemonte-Malcesine, Raffaele; Quaderni-Alfa Dolcè, Gottoli; Salionzevaleggio
2002-Cavaion, Bonizzato e Sant'Anna Alfaedo-Gabetti Valeggio, Erika Ramanzini.
GIRONE B: Asparetto Cerea-Nuova Cometa, Alberto Ferrari; Bonavigo-Atletico San
Vito, Santi; Concamarise-Alpo Adige, Urso; Isola Rizza-Sanguinetto, Fiacco;
Mozzecane-Bovolone, campo via XXV Aprile,Tregnaghi; Quinzano-Olimpica
Dossobuono, Vassanelli; Real San Massimo 2000-Golosine, Tiso e Scaligera
2003-Crazy Colombo, Lipizer. GIRONE C: Ares Vr-S.Stefano Zimella, Baroni di
Verona; Borgo San Pancrazio-Albaronco, Betterle di Verona; Cologna-S.Lucia
Lobia, Valentini di Verona; Gav Vr San Michele-Napoleonica, Regagliolo di
Verona; Hellas Vr 1903-Grezzana, Padovan di Legnago; Lugo-Union A.C., Pellini
di Legnago; Nuovo San Martino B.A.-Lavagno Mezzane, Buzzacchi di Legnago e
Valpantena-Bnc Noi, Costantini di Legnago. GIRONE D: Arso-Locara, Lisa Cherubin
di Bassano; Roncà-Brendola, Faccin di Schio; Gambugliano-Provese, Remonato di
Bassano; Real Monteforte-Alte Ceccato, Reggiani di Legnago; Castelgomberto-La
Contea, Caneva di Bassano; Maddalene-Grancona, Zeviani di Legnago;
Recoaro-Altavilla, Ruaro di Schio e Union Olmo Creazzo-Montebello, Zanella di
Schio. TERZA CATEGORIA. Gli arbitri dei gironi A, B e C sono della sezione di
Verona, quelli del D e E sono della sezione di Legnago. GIRONE A:
Avesa-Pastrengo 2006, Paolo Vanoni, Calmasino 2003-Peschiera, Parolari;
Corrubbio 1967-United Sona Palazzolo, Daniele Molinarelli; Fane-Bure,
Squillante; Olimpia Lazise-Valdadige, Susca; Parona-Atletico Arbizzano,
Zamperini e Valgatara-Negrar, Zinerco; riposa Polisportiva La Vetta. GIRONE B:
Atlas Vr 83-Montorio, Comparin; Borgo I° Maggio-Fortitudo Scaligera, Contro;
Corbiolo-Primomaggio, Giorgio Ferrari; Deportivo-La Rizza
Deportivo, campo La Rizza Deportivo, Fiorini; Edera Veronetta-Quinto, Dorizzi;
Intrepida-S.Maria in Stella,
Lopedota e Primavera 99-Croz Zai, Ambrosi; riposa Juventina Valpantena. GIRONE
C: Custoza 08-Cadore, Calabrese, Jovanese-Atletico Vigasio 2008, Elio
Benedetti; N.U.Trevenzuolo-San Giorgio Villafranca, Castagnini; Olimpia
Stadio-Team San Lorenzo Pescantina, Battistello; Pizzoletta-Settimo, Treccani;
Real Lugagnano-San Marco B.M., campo Mancalacqua, Dbaich e Real Vigasio-Seregno
Borgo Trento, Giuseppe Garonzi; riposa Rosegaferro. GIRONE D: Angiari-Concordia
Villa, campo Terranegra, Cipolla; Bergantino-Pozzo, campo Pozzo, Boninsegna;
Castagnaro-Bonferraro, Corrado Dalla Pellegrina; Marchesino 2008-Boy Gazzo, Dal
Bosco; Spinimbecco-Sorgà Rondinelle, Di Vaio; Sustinenza-Aries Castagnaro Menà,
Graziano Dalla Pellegrina e Venera-Gips Salizzole, Manna; riposa Bonarubiana.
GIRONE E: Albaredocoriano-Hellas Monteforte, Stella;
Asigliano-Sporting Badia Calavena, Belluzzo; Coriano-Valtramigna, Rossetti; Gambellara-2V
Villanova e Villabella, Parravicini; Hellas Team-Vallese, Perazzini;
Lessinia-Pilastro Orgiano, Priscilla Facchin e Vestenanova-Roverchiara, Andrea
Armigliato; riposa Almisano. L.Q. .
( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
ROSSANO Il consiglio
approva gli aumenti: per il primo cittadino da
( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 21-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
COLLE SANTA LUCIA Il
Comune sta portando avanti un ambizioso progetto di recupero turistico
dell'area Fursil, la miniera diventa gemma Costo dell'operazione: 3,5 milioni
di euro. Ma in futuro si entrerà nel giacimento con un trenino Colle Santa
LuciaNel corso del prossimo consiglio comunale di Colle Santa Lucia, tra i
punti in discussione ci sarà quello relativo al recupero miniere del Fursil: "Costituzione di diritto di superficie a favore del Comune di
Colle su terreni regolieri in località Zamadoi". Un punto tecnico che
serve per definire una convenzione tra Comune e Regole con la prospettiva di
iniziare i lavori di recupero della vecchia miniera ex Breda dalla quale si
estraeva pirite e siderite e che fu attiva fino al 1943. Un progetto di
recupero molto ambizioso, come sottolinea il sindaco Paolo Frena.
"Ambizioso perché complessivamente comporta una spesa di 3 milioni e
600mila euro. Peraltro posso già dire che il progetto è già arrivato alla fase
definitiva; poi attendiamo solo di attingere ai primi finanziamenti per partire
con i lavori. L'intervento -spiega il primo cittadino di Colle- verrà
realizzato necessariamente a stralci visto l'ingente spesa che
richiede".Intanto il vicesindaco Sisto Agostini da alcuni anni coordina le
ricerche storiche relative alla storia dell'attività mineraria ed estrattiva a
Colle Santa Lucia e in particolare della miniera ex Breda che era una delle
principali nel territorio di Colle. "Da tempo, grazie anche all'aiuto di
un noto studioso che si interessa della parte storica più antica, stiamo
lavorando su più fronti per individuare e recuperare tutto il materiale
relativo all'attività mineraria nel territorio di Colle Santa Lucia. Quando la
documentazione sarà interamente recuperata e catalogata, si spera di poterla
esporre in mostra permanente in alcuni locali della Cesa de Jan attuale sede
dell'Istituto ladino e un tempo sede amministrativa delle antiche miniere del
Fursil. In tale contesto abbiamo anche realizzato un Dvd che vorremmo
presentare in ottobre a Bolzano nella sede di un gruppo speleologico che si è
detto interessato a conoscere la storia di queste antiche miniere". Per il
momento sono state effettuate alcune ricerche per individuare l'ingresso
principale della miniera ex Breda, che venne interrato quando fu realizzata la
nuova strada che collegava la ex statale 251 con la frazione di Ru. Il recupero
della miniera è un progetto sul quale l'amministrazione del sindaco Paolo Frena
sta puntando molto per poter lanciare in maniera importante l'immagine di Colle
Santa Lucia a livello turistico. L'operazione prevede
infatti la visita della miniera, che ha un notevole sviluppo interno, con
l'ausilio di un trenino e la realizzazione di un importante centro visitatori,
con adeguati spazi per parcheggi e servizi. Non resta che attendere i
finanziamenti.Dario Fontanive.
( da "Arena, L'" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Altro pag. 22 Sono
22 i locali scelti tra Verona e provincia Ecco i ristoranti selezionati a
Verona, sede della Wolkswgen Group Italia, per la Guida Audi: Il Desco (via
Dietro San Sebastiano 7), Perbellini di Isola Rizza,
Arquade dell'hotel Villa del Quar di Pedemonte, Gardesana di Torri del Benaco,
Baba Jaga di Montecchia di Crosara, Oste Scuro (via San Silvestro), Al Capitan
della Cittadella (in piazza Cittadella), Muramare (Corso Porta Nuova 46/a), Tre
Marchetti (vicolo Tre Marchetti), Maria Callas (vicolo cieco San Pietro
Incarnario 5), Lo Scudo d'Orlando di Castel D'Azzano, Borsa di Valeggio,
Stella d'Italia a Pastrengo, Al Pompiere (vicolo
Regina d'Ungheria 5), Torcolo Da Barca (via Cattaneo 11), Belvedere da Romano a
Santa Lucia ai Monti, Alla Ruota a Mazzano di Negrar, Al Combattente a San
Benedetto di Lugana, Alla Passeggiata a Salionze, Stella
di Arbizzano, Michelin a Tregnago, Taverna del Capitano a Porto di Brenzone. La
Guida Audi è in vendita a 21 euro.
( da "Arena, L'" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Altro pag. 51
Ausonia, solita tripletta In 4 esultano due volte Con la direzione di Riccardo
Ponza, la Gaiga Polar ha organizzato a Santa Lucia il 6° Trofeo Top Bar-3° Gran
premio Campi Antincendi con una nutrita partecipazione di atleti. G1: 1) Matteo Vaccaro (Cage Capes Silvana), 2) Federico Zorzan
(Luc), 3) Mattia Rizzati (Cage Capes Silvana), 4) Andrea Sandri (Ausonia), 5)
Matteo Modena (Cage Capes Silvana), 6) Miki Scartezzini (Luc). Femmine: 1) Gaia
Soave (Luc Bovolone), 2) Noemi Zanini (La Rizza Thermo King), 3) Alessia
Bellini (Cage Capes Silvana). G2: 1) Gianmarco Cervato (Off. Alberti),
2) Gianluca Mignolli (Ausonia), 3) Riccardo Lancerotto (Cage Capes Silvana), 4)
Davide Martini (Off. Alberti), 5) Samuele Carpene (Off. Alberti), 6) Davide
Vignato (Luc). Femmine: 1) Sara Fedeli (Ausonia), 2) Dalila Martin (Off.
Alberti), 3) Giulia Gobetti (Cage Capes Silvana). G3: 1) Marco Chesini
(Ausonia), 2) Davide Venturi (Azzanese), 3) Giulio Masotto (Off. Alberti), 4)
Riccardo Buffon (Gaiga Polar), 5) Matteo Bolcato (Hawaiki), 6) Manuel Nappo
(Gaiga Polar). Femmine: 1) Debora Ghiotto (Hawaiki Roncà), 2) Ilaria De Beni
(Gaiga Polar), 3) Giorgia Fattori (Cage Capes Silvana). G4: 1) Alberto Zanoni
(Cage Capes Silvana), 2) Pietro Peretti (Ausonia), 3) Alex Soave (Luc), 4) Luca
Mozzato (Cage Capes Silvana), 5) Riccardo Boron (Hawaiki), 6) Marco Strazza
(Isolano Stella 81). Femmine: 1) Martina Stefani
(Isolano Stella 81), 2) Debora Silvestri (Azzanese), 3)
Nicole Magagna (Isolano Stella 81). G5: 1) Realdo
Ramaliu (Luc Bovolone), 2) Tommaso Pomini (Isolano Stella
81), 3) Enrico Zanoncello (Luc), 4) Thomas Floriani (Azzanese), 5) Alex
Venturini (Caselle Rossetto), 6) Davide Vaccaro (Cage Capes Silvana). Femmine:
1) Margherita Dalle Pezze (Ausonia), 2) Giada Sarti (Luc), 3) Deborah Gazzetto
(Hawaiki). G6: 1) Omar Leardini (Isolano Stella 81),
2) Leonardo Fedrigo (Isolano Stella 81), 3) Alessandro
Fedeli (Ausonia), 4) Michele Zorzan (Luc), 5) Francesco Bugnola (Azzanese), 6)
Attilio Viviani (Luc). Femmine: 1) Elisabetta Masotto (Off. Alberti), 2)
Matilde Giordani (Isolano Stella 81), 3) Elisabetta
Platano (Ausonia).
( da "Centro, Il" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Pagina Aperta
Privilegi politici Privilegi politici i costi e gli sprechi Quando si parla di
lotta di classe si immaginano operai, contadini e pensionati che sfilano per le
vie delle città o si radunano nelle piazze per rivendicare i loro diritti.
Tutto questo oggi in Italia non si vede più. Il proletariato sembra scomparso
perché si è distrutta la lotta di classe, fatta di scioperi e di picchettaggi
che si verificavano soprattutto nella fabbriche. Si è avuta una rivoluzione
socio-antropologica ed il proletariato combattivo e rivoluzionario è stato
sostituito da un nuovo soggetto, cioè la classe politica.
Le battaglie rivendicative dei proletari sono state sostituite dall'azione dei
politici che si ripromettono un unico scopo: conservare i privilegi comunque
acquisiti ed aumentare il loro potere. Da uno studio
accurato e preciso risulta che il costo della politica in Italia, per abusi e sprechi, incide per l'1,86% sul prodotto
interno lordo, circa 200 miliardi di euro. E' una cifra da far paura e tremare
i polsi. Lo scempio più lampante del modo di gestire i soldi dei contribuenti
viene, purtroppo, dalla nostra Regione, come riferisce il quotidiano "La
Stampa". A Pescara volevano la Tac-Pet più costosa del mondo. La
sanità abruzzese, infatti, voleva acquistare al quintuplo del prezzo di
mercato. Invece di spendere un milione di euro ne voleva sborsare 5. Se è vero,
ci troviamo di fronte a un caso di pura criminalità. Speriamo che la
magistratura faccia sentire forte la sua voce. Anche i cittadini, però,
dovrebbero fortemente protestare e svegliarsi dal sonno in cui sembrano
sprofondati. Francesco D'Incecco Pescara Sanità pubblica o si cambia o è lo
sfascio Partiamo da una considerazione: la sanità abruzzese e teramana stanno
vivendo il loro periodo peggiore. Non mi riferisco solo agli scandali ultimi,
giunti al termine di un percorso di destabilizzazione della sanità pubblica
cominciato, nel caso di Teramo, una quindicina di anni fa, con la scelta di
depotenziare reparti che rappresentavano il fiore all'occhiello. Da allora la
sanità pubblica è entrata in una spirale negativa, condizionata dalla cattiva politica. Recentemente, tuttavia, ho avuto modo di
constatare quanto sia ancora efficiente la nostra struttura sanitaria, nella
quale operano persone preparate. Sono stato ricoverato per un problema di
carattere cardiaco, al quale ha fatto seguito un arresto cardiaco durante la
visita al pronto soccorso e, adesso posso dirlo con tranquillità, mi hanno
salvato solo la prontezza e la preparazione dell'equipe del pronto soccorso, e
gli interventi provvidenziali delle strutture di rianimazione, Utic e
cardiochirurgia, alle quali va il mio ringraziamento più vivo. Il problema è che
persone come quelle che mi hanno salvato la vita, sono sempre più rare, perché
la sanità persegue obiettivi che spesso confliggono con la missione di una
struttura sanitaria. In questi anni abbiamo sentito parlare soprattutto di
sanità in relazione ai condizionamenti della politica,
alle scelte che andavano nella direzione di operare tagli, ma ci si è
dimenticati di porre la questione umana e professionale al centro del
dibattito. La mia storia personale vuole testimoniare che alla vigilia della
campagna elettorale il tema della sanità efficiente deve tornare ad essere un
argomento prioritario dell'agenda della politica. E'
ora che la politica torni a costruire una sanità a
misura d'uomo. Chi sarà chiamato a governare l'Abruzzo avrà il compito
difficile di ricostruire un rapporto lacerato tra la sanità e i cittadini. Il
mio auspicio è che a confrontarsi siano persone che davvero possano
rappresentare il nuovo, candidati che hanno dato prova di essere preparati e
competenti. Nell'ambito degli schieramenti esistono rappresentanti che
potrebbero dare il proprio contributo. Sembrerebbe però che ancora una volta la
logica partitica - che tanti danni ha prodotto - sia
anteposta alla qualità dei candidati che saranno scelti, pare, in base alle loro
appartenenze e non valutati sulla base delle loro esperienze professionali. Se
così fosse sarebbe un errore grave che impedirebbe alla sanità di compiere
quello scatto di cui ha bisogno. La sanità, come il settore delle costruzioni
che rappresento, ha bisogno di una ventata di idee fresche, e soprattutto di
rappresentanti istituzionali adeguati per fare uscire l'Abruzzo dalla
marginalità nella quale è stato confinato in questi anni. Serafino Pulcini
Presidente Ance Teramo Il piano traffico della città di Pescara Signor
direttore, nell'autunno del
( da "Tirreno, Il" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Reccolani subentra
per la quarta volta in 4 partite Al "Fedini" finisce sempre 1-1
Bonuccelli a quota 229 gettoni VIAREGGIO. Il Viareggio
conquista il primo punto del campionato in trasferta (dove segna anche il primo
gol) tornando imbattuto da San Giovanni. Sette. E' la settima volta che il
derby tra zebre ed azzurri finisce con un pareggio, la quarta volta per 1-1.
Daa notare che questo risultato si è sempre registrato al Fedini e che il
Viareggio è andato a segno nove volte su tredici incontri giocati in terra
valdarnese. Bilancio. Nei ventitrè derby il Viareggio rimane in vantaggio per
dieci vittorie a sei. Ventotto le reti realizzate dal Viareggio, ventiquattro
dalla Sangiovannese. 139. I pareggi conquistati dalle zebre nei campionati di
terza serie, su 382 gare giocate, 64 dei quali in trasferta. 380. Le reti
complessivamente realizzate in categoria. Primo gol. In maglia bianconera per
Marco De Angelis. Quattro. Le reti realizzate dal Viareggio in campionato, otto
in gare ufficiali della stagione se si considerano anche quelle
di Coppa Italia. Cinque. Quelle subite, undici totali se si considerano anche
quelle di Coppa Italia. Novanta. I minuti giocati da Vitaliano Bonuccelli. La
prima volta per il Condor che nelle precedenti tre gare era sempre subentrato.
360. I minuti giocati da Carnesalini, Fiale, Barsotti e Fommei che dopo la
sostituzione avuta da Fusi sono gli unici ad avere giocato sempre.
Quattro. Le volte che Reccolani entra in campo a gara iniziata su altrettante
gare. Primo giallo. Per Costantino e Fiale che così vanno a raggiungere
Barsotti e Fommei (due a testa), Andreulli e De Angelis. Presenze all time.
Vitaliano Bonuccelli tocca quota 229 e si insedia al terzo posto a meno nove
presenze da Remo Bonzi e meno dodici da Leone Della Latta che è il primo della
classifica. Presenza numero 218 per Alberto Reccolani, 133 per Lorenzo Fiale,
132 per Samuele Barsotti e 102 per Valerio Fommei. Massimo Guidi.
( da "Adige, L'" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
"Lo chiamo
ancora assessore perché per me lui è il vero assessore" "Lo chiamo
ancora assessore perché per me lui è il vero assessore". Letteralmente in
solluchero, Adelino Amistadi accoglieva così Silvano Grisenti sotto il tendone
della sagra di Roncone in cui aveva convocato una riunione di sindaci e
amministratori per disegnare il futuro del Trentino. Era il 4 agosto 2007. Da
tre mesi Grisenti era diventato presidente dell'Autostrada del Brennero spa e
nelle Giudicarie si presentò a a bordo di un'Audi A6 station wagon, l'auto di
rappresentanza dell'A22. Per ascoltare lui, il presidente Lorenzo Dellai, il
sociologo Nadio Delai e lo stesso Amistadi erano arrivati in duecento. Fu un
successone. Applausi a non finire per il governatore e per l'ex assessore al
quale Adelino, in segno di riconoscenza, consegnò una maxi-forma di Spressa. A
campeggiare dietro al banco dei relatori, in cui siedeva anche il presidente
del Consorzio dei Comuni Renzo Anderle, un lungo striscione pubblicitario con
una scritta: Ediltione (si vedano le foto a lato) . È la ditta di proprietà di
Fabio Antolini, indagato per turbativa d'asta da procura della Repubblica e
guardia di finanza. Tra il 2001 e il
( da "Nuova Ferrara, La" del 22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Continua a
migliorare il vivaio dell'Azzurra, che ha consolidato il rapporto con la
principale società della provincia X Martiri e Spal rafforzano il loro legame A
Porotto il week end con festa Pulcini e pranzo di inizio stagione POROTTO. La
crescita del settore giovanile Azzurra all'interno della Polisportiva X Martiri
Ascom in queste stagioni è stata costante. A sancire ulteriormente la forza (e
la qualità) del vivaio porottese è arrivato alcuni giorni fa l'accordo di
collaborazione con la Spal. Il rapporto tra i due club era nato alcuni anni fa
con le partite della Berretti spallina nel centro sportivo di Porotto. Ora il
presidente Andrea Perinelli ed il responsabile organizzativo del vivaio Marco
Balduzzi hanno ottenuto qualcosa di più. Nel centro spallino di via Copparo i
due dirigenti hanno incontrato Elio Lauricella ed Alessandro Orlandini,
rispettivamente responsabile unico ed organizzatore delle giovanili Spal. La
nuova forma di collaborazione prevede il passaggio di cinque giovani promesse
della X Martiri alle formazioni spalline, inoltre i tecnici delle giovanili
biancazzurre andranno periodicamente a Porotto per seguire il lavoro dei
colleghi dell'Azzurra e per tenere a loro volta gli allenamenti. "Stiamo
cercando altre società a cui affiliarci - spiega Orlandini -, le nostre non
sono forme di collaborazione rigida, la stessa X Martiri può prestare dei
giocatori ad altre società. Si tratta però di avere rapporti più stretti con le
altre società del territorio, senza dimenticare l'importante contributo tecnico
che arriverà dai nostri allenatori". "Siamo soddisfatti - aggiunge
Balduzzi a nome della X Martiri -, in questi anni il nostro vivaio è cresciuto
notevolmente e questo rapporto con la Spal è un ulteriore premio al lavoro
effettuato". I cinque giocatori passati alla Spal sono
Giuseppe Rizza (classe 1993), Stefano Furini ('94), la conferma di Maicol Ricci
('97) ed i '98 Alessio Gulinatti e Marcello Minarelli. Intanto il week end
appena finito è stato molto intenso per la X Martiri/Azzurra. Sabato pomeriggio
c'è stato un torneo riservato ai Pulcini primo anno (classe 2000) con la
partecipazione di dieci formazioni, ossia le due di casa, Audax
Dribbling, Bondenese, Frutteti, Le Torri, Pontelagoscuro, Solo cose buone
Malborghetto, Stella Alpina e Vigaranese. Ieri a
mezzogiorno, invece, c'è stato il tradizionale pranzo di inizio stagione al
quale hanno partecipato tutti i tesserati del vivaio dell'Azzurra con i loro
genitori.
( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del
22-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Il Sole-24 Ore del
lunedì sezione: POLITICA E SOCIETA data: 2008-09-22 - pag: 17 autore: Enti
locali. Coinvolte quattordici amministrazioni delle province di Arezzo e
Firenze I Comuni "uniti" tagliano i costi Ultimato lo studio sulla
fattibilità della maxi-fusione toscana Silvia Pieraccini Adesso non è più solo
una proposta di buon senso partita dagli imprenditori. Fondere 14 Comuni
toscani, cancellare 14 sindaci, 14 aliquote Ici, 14 tariffe rifiuti e
altrettanti piani regolatori non coordinati tra loro, per dar vita a due nuove
amministrazioni comunali- Valdarno Aretinoe Valdarno Fiorentino - destinate a
governare un'area omogenea sul piano sociale, economico e culturale (che resterebbe
però divisa tra due Province, Arezzo e Firenze), è possibile e, soprattutto,
vantaggioso. A dare corpo e gambe alla maxi- fusione del Valdarno, che
riaccende il dibattito sulla frammentazione amministrativa italiana e sui
confini come limiti allo sviluppo dei territori, è lo studio di fattibilità
(sarà presentato sabato prossimo) realizzato da un gruppo di ricercatori
coordinati da Riccardo Mussari, direttore del Dipartimento di studi aziendali e
sociali dell'Università di Siena. Lo studio abbraccia
l'idea del "grande è bello" non solo in virtù della riduzione dei
costi della politica
(peraltro variabili a seconda di quanti Municipi, guidati da un prosindaco, si
deciderà di tenere in piedi dopo la fusione), ma soprattutto in funzione della
gestione unitaria dei servizi e del "governo del territorio".
è proprio questa esigenza, del resto, che due anni fa spinse un gruppo di
imprenditori riuniti nella Fondazione Valdarno a lanciare l'idea del
"Comune unico", e a promuovere poi lo studio di fattibilità affidato
all'Università di Siena e finanziato dalla Fondazione Mps. "Una
frammentazione amministrativa così forte in una realtà produttiva e sociale
omogenea crea problemi alla programmazione delle infrastrutture, delle aree
industriali, della viabilità spiegano alla Fondazione Valdarno - e costringe
gli imprenditori a confrontarsi con regole e decisioni diverse. Inoltre la
divisione in tanti Comuni impedisce al Valdarno di avere un peso a livello
regionale". Un peso che invece, per un'area che produce moda di qualità
(prima fra tutte la griffe Prada), ma anche meccanica, elettronica e
enogastronomia, salirebbe di molto con le ipotizzate fusioni: il Valdarno
Aretino, frutto dell'unione di dieci Comuni, conterebbe più di 92mila abitanti
su 569 Kmq, e diventerebbe così il quarto Comune toscano per popolazione (dopo
Firenze, Prato e Livorno), e il quarto Comune italiano per territorio, con un
bilancio superiore a 100 milioni di euro; il Valdarno Fiorentino, risultato
della fusione di quattro Comuni, avrebbe una popolazione di 46.200 abitanti e
una superficie di 273 kmq, con un bilancio di oltre 41 milioni di euro. Per non
parlare del maggior peso che le due nuove amministrazioni acquisterebbero nelle
società partecipate. "Un Comune più grande è in grado di attirare risorse
umane più qualificate e di spingere a una competizione politica
di livello più alto - spiega il professor Mussari- per questo servono più
cervelli e meno braccia. è una sfida che richiede coraggio e capacità ". Un
coraggio che ancora traballa nei 14 Comuni coinvolti: "La vera resistenza
- ammette Giorgio Valentini, sindaco di Montevarchi e uno dei più convinti
sostenitori della fusione- arriva dalla classe politica,
che ha paura di chiedere ai cittadini quello che pensano". Neppure
l'affinità politica (i Comuni sono tutti guidati dal
centrosinistra) ha finora dato la spinta decisiva all'avvio della raccolta di
firme (ne servono 5mila) necessarie per presentare una proposta di legge al
Consiglio regionale. Proposta che l'assessore toscano agli Enti locali,
Agostino Fragai (Pd), vede già di buon occhio.
( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del
22-09-2008)
Pubblicato anche in: (Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi))
Argomenti: Costi della politica
Il Sole-24 Ore del
lunedì sezione: PREVIDENZA data: 2008-09-22 - pag: 41 autore: Le entrate che
non "pesano" Esiste un gruppo di redditi da lavoro che non assumono
alcun rilievo ai fini dell'applicazione del divieto di cumulo con la pensione.
Vediamo i principali. Invalidità Le disposizioni in materia di incumulabilità
con i redditi da lavoro non si applicano nei confronti dei titolari di pensione
di invalidità dalla cui attività dipendente o autonoma derivi un reddito
complessivo annuo non superiore all'importo del trattamento minimo del Fondo
pensioni lavoratori dipendenti relativo al corrispondente anno articolo 10,
comma 2, del decreto n. 503/1992). Pertanto, i titolari di pensione di
invalidità e di assegno di invalidità che – non trovandosi nelle condizioni di
poter cumulare interamente o parzialmente sarebbero in linea di principio
soggetti al divieto parziale di cumulo della pensione con i redditi da lavoro
autonomo – non sono in concreto assoggettati al divieto qualora nell'anno 2007
abbiano conseguito un reddito da lavoro autonomo pari o inferiore a 5.669,82
euro. Reinserimento anziani I trattamenti pensionistici sono totalmente
cumulabili con i redditi derivanti da attività svolte nell'ambito di programmi
di reinserimento degli anziani in attività socialmente utili promosse da enti
locali e altre istituzioni pubbliche e private (articolo 10, comma 5, del
decreto n. 503/1992). Giudici di pace Le indennità percepite per l'esercizio
della funzione di giudice di pace sono cumulabili con i trattamenti
pensionistici e di quiescenza comunque denominati (comma 4-bis, aggiunto
all'articolo 11 della legge 21 novembre 1991, n. 374, dall'articolo 15 della
legge 6 dicembre 1994, n. 673). Amministratori locali Le
indennità e i gettoni di presenza (ex articolo 82, commi 1 e 2, del Testo unico enti locali)
percepiti dagli amministratori locali non costituiscono reddito da lavoro ai
fini del cumulo con la pensione (messaggio n. 340 del 26 settembre 2003,
lettera B). Cariche elettive Del pari tutte le indennità comunque connesse a
cariche pubbliche elettive (e, quindi, ad esempio, le indennità per i
presidenti e i membri dei consigli regionali, quelle dei parlamentari nazionali
ed europei) non costituiscono redditi da lavoro ai fini del cumulo con la
pensione (circolari Inps n. 58 del 10 marzo 1998 e n. 197 del 23 dicembre
2003). Giudici onorari Sono altresì cumulabili con il trattamento pensionistico
le indennità percepite dai giudici onorari aggregati per l'esercizio delle loro
funzioni di cui all'articolo 8 della legge 22 luglio 1997, n. 276 e successive
modifiche e integrazioni (circolare Inps n. 67 del 24 marzo 2000). Giudici
tributari I pensionati che svolgono la funzione di giudice tributario sono
esclusi dal divieto di cumulo per le indennità percepite per l'esercizio di
tale funzione (articolo 86 della legge 21 novembre 2000, n. 342, circolare Inps
n. 20 del 26 gennaio 2001).
( da "Cittadino, Il" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
N Consiglio di amministrazione
del consorzio verso il rinnovo. A nominare i consiglieri del prossimo triennio
saranno i sindaci riuniti in assemblea, nella sala Girona di Sant'Angelo il 30
settembre, alle 17.30. L'assemblea nominerà i 7 consiglieri del Cda, i quali
poi, al loro interno, nomineranno il presidente e i 3 membri del collegio
sindacale. Il primo consiglio di amministrazione, appena scaduto, era stato
nominato l' 8 settembre 2005. "Per quanto ci riguarda - commenta l'attuale
presidente Sergio Rancati - tutto l'attuale consiglio di amministrazione si
rende ancora disponibile per il prossimo mandato. Secondo lo statuto, le
candidature dovranno essere proposte da sindaci i cui comuni facciano almeno 5
mila abitanti. I sindaci dei comuni più piccoli dovranno unirsi tra loro per
esprimere delle candidature. Ogni amministratore avrà a disposizione due
preferenze". Gli assessori provinciali al consorzio e ai servizi alla
persona Antonio Bagnaschi e Mauro Soldati sono soddisfatti di quanto fatto nel
primo triennio di vita dal consorzio. "Il Cda ha lavorato bene e in modo
sempre costruttivo - commenta il primo -, pur rispettando le sensibilità
diverse. Quella del consorzio è una modalità di gestione che funziona. Per
quanto riguarda la presidenza credo che non ci siano dubbi che l'impegno di
Rancati debba essere riconfermato. Sul Cda uscente posso solo esprimere
un'opinione positiva. Anche l'assemblea ha fatto molto lavoro che andava aldilà
delle sue mansioni. Hanno lavorato bene tutti ed è vero, il mio non è buonismo.
Eravamo 40 comuni e siamo diventati
( da "Stampa, La" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Il caso Donne
giovani figlie o fidanzate di cacciatori MAURIZIO FICO Doppiette rosa fra i
boschi della provincia L a prima giornata di caccia ha confermato il boom delle
"doppiette in rosa": in provincia le donne iscritte alla stagione
venatoria 2008-2009 sono 61, inserite in gran parte nelle squadre di
cinghialisti. Calcolando tutte le abilitate, in possesso cioè di porto d'armi,
licenza di caccia e degli altri documenti (ma che per vari motivi non hanno
ancora rinnovato il tesserino regionale) il numero sale addirittura a quota
151. "Generalmente sono giovani. Figlie, nipoti, fidanzate o sorelle di
cacciatori: una passione nata in famiglia che poi viene fatta propria, dopo
l'esperienza diretta in mezzo al bosco", spiega Giuseppe Damonte,
responsabile dell'ufficio Caccia e Pesca della Provincia.
"Complessivamente i cacciatori sono circa 6500, di cui 3500 cinghialisti.
Nelle 139 squadre delle provincia, che partono da un minimo di quindici e possono
arrivare anche a una cinquantina cacciatori, il numero delle donne è in
crescita. La figura femminile comunque è da tempo presente in questo mondo,
ancor prima che da cacciatrice nella veste di cuoca e di custode in diverse
case di caccia". Maura Genta, di Carcare, è una "cinghialista":
"La passione mi è stata trasmessa da mio padre Bruno, scomparso nel 2001,
ed è stata rafforzata da un grande amore per i cani. Con il
mio amico e socio Michele Rizzo abbiamo un allevamento con oltre 40 "Griffon Nivernais",
segugi instancabili di razza francese, in una cascina di Altare". Nel 2007
Maura e Michele hanno vinto il campionato italiano con le prove a muta su
cinghiale a Monticiano, in provincia di Siena. "Ho il porto d'armi
da una decina d'anni, ho già preso alcuni cinghiali, ma non vado a caccia per
esibizionismo o per "mettere delle tacche". La mia passione più
grande sono i cani", conclude. Anche Maria Guatti, squadra numero 16 di Stella, è una cinghialista: "Una passione nata in
famiglia, poi la spinta decisiva è arrivata dal mio compagno Sebastiano: la
caccia è diventata anche un modo per passare più tempo insieme. Ho il fucile da
una decina d'anni e l'anno scorso ho ucciso un cinghiale. Domenica l'esordio è
stato duro, sotto un vilento acquazzone. La mia squadra comunque si è difesa
bene, con un bottino di nove prede". Non tutte le "doppiette
rosa" sono cinghialiste. Un esempio è quello di Barbara Meistro, ostetrica
al reparto Maternità del San Paolo. "Anche per me la passione è nata in
famiglia. Sono cacciatrice da una ventina d'anni nella specialità migratoria,
cioè colombacci, e stanziale, fagiani, lepri, pernici. Prima di prendere la
licenza mi sono esercitata al tiro al piattello, per vedere se riuscivo almeno
a prendere la mira. Non è andata troppo male ed eccomi qua". Aggiunge:
"Ci tengo però a precisare che sparare per me è l'ultima cosa. Mi
affascinano soprattutto i riti della caccia, le levatacce, il legame con il
nostro cane Breton, il contatto con la natura. La caccia però dev'essere un
piacere e non un sacrificio, altrimenti è meglio restare a casa. Domenica ho
saltato l'esordio per motivi di lavoro, ma spero di recuperare presto",
conclude sorridendo.
( da "Leggo" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Di Lorena Loiacono
Sono scuole di "frontiera", spesso chiamate a sostenere sulle proprie
spalle il peso del degrado sociale che circonda i loro studenti: le scuole
nelle aree a rischio vanno avanti "con la passione dei docenti, dal
Ministero infatti - denunciano i presidi - solo pochi euro". La
denominazione di "scuola in area a rischio" dovrebbe garantire un
incentivo da parte degli uffici scolastici regionali per i progetti di
arricchimento dell'offerta formativa, in quartieri in cui la scuola rappresenta
forse l'unica presenza delle istituzioni, ma i fondi
stanno mano a mano scomparendo: "Ogni docente riceve
250 euro l'anno, è solo un gettone di presenza, qui si va avanti con la forza di volontà degli insegnanti -
spiegano il preside Postorino e la docente Barone dell'Ilaria Alpi a Tor Bella
Monaca - combattiamo soprattutto la dispersione scolastica, con famiglie alle
prese con disoccupazione e tossicodipendenze". Oltre a Tor Bella
Monaca, nella lista delle scuole romane a rischio anche la vicina Sandro
Pertini, la Amendola di via dell'Idroscalo ad Ostia, la Gandhi di San Basilio,
l'elementare di Dragona e la Gramsci di via Laurentina. "Dal ministero
riceviamo appena 67 mila euro, ogni docente non percepisce più di 250 euro
l'anno - aggiunge Alfonso Birelli, dirigente scolastico della Gandhi, - abbiamo
1000 bambini provenienti da San Basilio, Torraccia e Casal Monastero: la
passione dei docenti e delle famiglie è basilare anche per il lavoro ordinario,
dobbiamo sostituirci al Comune che non ci ha mai supportato". I
finanziamenti ormai hanno perso valore negli anni: "Nel '98 ogni docente
aveva a disposizione 4 milioni e mezzo di lire - ricorda Domenico Bernardini,
preside della Gramsci al Laurentino - oggi restano appena 200 euro. I nostri
studenti provengono dai ponti abbattuti, dalla disgregazione sociale e
culturale: rappresentiamo l'unico riferimento sul territorio". (ass).
( da "Leggo" del 23-09-2008)
Pubblicato anche in: (Leggo)
Argomenti: Costi della politica
Di Paolo Braghetto
CADONEGHE - Un'Italia alla deriva cantata e raccontata da un cast d'eccezione.
Gian Antonio Stella e Bebo Storti chiudono la rassegna
"Autori a Cadoneghe" domani alle 21 alle Ex Officine Breda con Un
paese di gente per bene. Il testo è liberamente ispirato al romanzo La Deriva:
perché l'Italia rischia il naufragio best-seller di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Il giornalista così riassume il
tema: "La prima Repubblica muore affogata nelle tangenti, la seconda esce
dal sangue delle stragi, ma nessuno ricorda più niente". Accompagnano sul
palco le due voci recitanti Gualtiero Bertelli (voce, fisarmonica), Maurizio
Camardi (sassofoni, flauti), Paolo Favorido (pianoforte) e Domenico
Santaniello (contrabbasso). Info: www.cadoneghenet.it.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
ENTI LOCALI. Mentre gli
amministratori si mobilitano contro i progetti di ridimensionamento e i tagli
finanziari, dal Governo arriva un annuncio shock "Comunità montane da
chiudere" di William Geroldi Non hanno avuto nemmeno il tempo di abbozzare
un tentativo di difesa perchè il sottosegretario all'Economia Daniele Molgora
ha colto tutti in contropiede. Il destino delle Comunità
montane è segnato, chiuderanno "bottega" per lasciare spazio a nuove
modalità di finanziamento dei centri montani. Una vera e propria doccia fredda
per la folta platea di amministratori riuniti ieri mattina al Polivalente di
Idro dalla Comunità montana di Valle Sabbia proprio per rilanciare la difesa
delle Comunità, nel mirino del legislatore da alcuni anni, prima con il
tentativo di rivederne l'assetto istituzionale e ora nell'ultima manovra
finanziaria riducendo drasticamente i trasferimenti. Ermano Pasini, nelle vesti
di padrone di casa, presidente della Comunità montana di Valle Sabbia, ha
difeso a spada tratta operato e bontà dell'istituzione, ricordando che
"chi guida, gestisce e lavora in una Comunità montana considera questa
realtà come uno strumento con cui realizzare una politica
di tutela e di sviluppo del territorio. SE ORA si vogliono cancellare le
Comunità montane è fondamentale che la politica
individui uno strumento in grado di garantire alle popolazioni che vivono in
montagna le stesse opportunità in termine di utilizzo delle risorse e del
territorio di chi abita territori più fortunati come collocazione geografica.
Che cosa hanno in mente i nostri politici per la montagna italia?" ha
chiesto alla platea Pasini, che non ha mancato di esprimere il rammarico per
l'assenza dei tre ministri invitati (Raffaele Fitto, Giulio Tremonti e Maria
Stella Gelmini), mentre l'effervescente Gianantonio Stella del Corriere della
Sera, poi ospite di una tavola rotonda moderata da Ferruccio Peroni, si è
lasciato andare ad un più sapido commento: ("Della montagna a loro non
gliene frega niente"). E LE INTENZIONI della politica
sul futuro delle Comunità montane le ha delineate Molgora sostenendo che la
situazione finanziaria del Paese impone scelte drastiche e quindi "occorre
tagliare e agire sugli sprechi". Ne consegue che per il sottosegretario le
comunità sono "spendaccione", un luogo in cui si annidano inefficenze
e si distribuisconi cariche. E allora "è necessario fare piazza pulita,
sgomberare le macerie e poi ricostruire. Daremo più risorse ai Comuni per poi
organizzarsi come meglio vorranno ma senza ulteriori costi. Cambiamo il vestito
- ha concluso Molgora - ma per dare qualcosa in più ai Comuni". Difficile
per Enrico Borghi, presidente dell'Uncem, l'unione nazionale delle Comunità,
conciliare ragionamento ed emozioni dopo le parole di Molgora. Un monito:
"Soppesi il Governo il peso di simili provvedimenti per non pentirsi più
avanti"; un sospetto, che ha raccolto una vera e propria standing ovation:
"Non è che smantellando i servizi pubblici si favorisca poi l'arrivo dei
privati"; uno scatto di orgoglio: "La montagna che noi rappresentiamo
da quasi quarant'anni produce il 17% del Pil italiano. Le Comunità montane non
sono solo carrozzoni dove vanno a sedersi i cosiddetti trombati della politica, ma rappresentano tutta la gente di montagna che
vede il proprio territorio espropriato dei beni a vantaggio di altre aree più
fortunate come collocazione geografica". ASSENTI, come detto, i ministri
per la tavola rotonda, sul palco sono saliti Ermano Pasini, il consigliere
regionale Vanni Ligasacchi, Enrico Borghi, Gianantonio Stella, l'assessore
regionale Mario Scotti, Antonio Girelli, ex presidente della Comunità montana
valsabbina, Carlo Panzera, presidente dell'Associazione comuni bresciani.
Lapidario Gianantonio Stella che ha dato voce ai disagi degli amministratori in
platea: "Sciogliere le comunità montane, quando mai se ne è parlato? Si
tratta di un boccone demagogico dato in pasto alla plebe qualunquista". E
Scotti: "Non recito il requiem, la posizione della Lombardia è chiara
avendo appena deliberato una legge che riduce comunque le comunità montane. Si
dice che si vuol tagliare il costo della politica, ma
non vorrei che in questo modo si riducessero gli spazi della democrazia".
Panzera: "Annuncio demagogico, di abolire le comunità montane non c'è
nulla di deciso".
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
I PRECEDENTI.
L'ULTIMO SUCCESSO NEL 1943 Manca da 65 anni la vittoria ad Ancona E' da 65 anni
che il Brescia non vince ad Ancona. Gli unici due successi in riva
all'Adriatico risalgono alla notte dei tempi. Il 20 ottobre '
( da "Tirreno, Il" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Prato La graduatoria
dei contributi per l'affitto Pubblicato l'elenco dei beneficiari: ecco i primi cento
in classifica PRATO. E' stata pubblicata ieri la graduatoria dei contributi per
l'affitto che il Comune verserà a centinaia di famiglie che hanno difficoltà ad
arrivare a fine mese. La graduatoria è divisa in due fasce, A e B. Nella prima,
di cui in basso riportiamo i primi cento, sono inserite le famiglie che hanno
un Ise (Indicatore della situazione economica) non superiore a 11.521 euro,
corrispondente a due pensioni minime, e un affitto che incide non meno del 14%
sull'Ise. Nella seconda figurano le famiglie che hanno un Ise fino a 26.000
euro e un incidenza dell'affitto non inferiore al 24%. Il contributo verrà
erogato dopo la verifica sul pagamento dell'affitto, dunque gli interessati
dovranno presentare le ricevute entro il 31 gennaio. Il Comune liquiderà il
contributo in un'unica soluzione, fino all'esaurimento delle risorse
disponibili. Per primi saranno liquidati i contributi della fascia A, fino a un
massimo di 3.100 euro annui, poi quelli della fascia B, fino a un massimo di
2.325 euro annui. Ecco l'elenco dei primi cento cittadini per i quali il Comune
ha accolto la domanda di contributo all'affitto. Dovranno presentare la
ricevuta del canone pagato entro il 31 gennaio 2009. 1. Faggi Marcello
Leopoldo. 2. Settesoldi Licia Anna Maria. 3. Talini Margherita. 4. Tesi Ariano.
5. Capecchi Tiziana. 6. Campani Romano. 7. Agostinelli Cristina. 8. Chirichella
Anna. 9. Muti Anna. 10. Tassi Clara. 11. Di Benedetto Nunziata. 12. Gentile
Vanda. 13. Becherucci Guido. 14. Val Vittoria. 15. Gervasoni Ida. 16.
Castellani Giancarlo. 17. Amerini Nella. 18. Santoni Miranda. 19. Guerri
Faustina. 20. Storai Fedora. 21. Barbarello Filomena. 22. Soncin Iolanda. 23.
Iantosca Giuseppe. 24. Liberatori Liolina. 25. Meli Agata. 26. Vignini Bruna.
27. Fabio Maria Giuseppa. 28. Becagli Clara. 29. Paoli Eleonora. 30. Papi
Dirio. 31. Fracon Maria. 32. Nannucci Giovanna. 33. Rizzo
Stella. 34. Naccari Caterina. 35. Bonacchi Milva.
36. Uzzani Lola. 37. Agozzino Francesca. 38. Roccabianca Giuseppe. 39.
Monachello Vincenzo. 40. Melani Giovanna. 41. Spremulli Angiolina. 42. Di Bella
Vincenzo. 43. Mercati Erminia. 44. Nencioni Franca. 45. Aprili Maria.
46. Banci Aristotele Fiorenzo. 47. Innocenti Adonella. 48. Nardi Michela. 49.
Martini Antonia. 50. Nardi Cesare. 51. Picone Consiglia. 52. Puccetti Bice. 53.
Alampi Annunziata. 54. Grasso Anna. 55. Fiesoli Lina. 56. Vannucchi Giuseppa.
57. Ribechini Emanuela. 58. Gelli Brunetta. 59. Dolfi Delsa. 60. Bucci Maria.
61. Antonino Maria Antonia. 62. Innocenti Roberto Paolo. 63. Pratesi Anna Stefania.
64. Breschi Franco Angiolo. 65. Ulisse Maria. 66. Fontani Anna. 67. Castagna Giuseppe. 68. Nesi Italia. 69. Giovannini Fedora.
70. Veliraj Shqiponja. 71. Caminati Rodolfo. 72. Mescolini Ivana. 73. Fantozzi
Floriana. 74. Dell'Avanzato Maria. 75. Meoni Antonio Benito. 76. Faini Iris
Giuseppa. 77. Parigi Mario. 78. Nappini Marco. 79. Nesti Bruna. 80. Montini
Anna Maria. 81. Maggio Giuseppe. 82. Bettarini Tatiana. 83. Martignano Assunta.
84. Schillaci Carmelo. 85. Ajayi Osamuyi. 86. Almeida Guimar Valeria. 87.
Anedda Daniela. 88. Ardelean Roxana. 89. Baffarelli Antonella. 90. Barletta
Maria. 91. Bonacchi Sonia. 92. Bonamici Stefania. 93. Borciani Roberta. 94.
Bottalico Anna. 95. Buttò Silvana Valeria. 96. Buzzanca Antonina. 97. Cangioli
Orietta. 98. Capece Barbara. 99. Capece Monica. 100. Carta Rita.
( da "Tirreno, Il" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
Viareggio Nel Napoli
si rivede in campo Mannini Il centrocampista rientra a Udine dopo l'infortunio
I VERSILIESI FRA I PROF VIAREGGIO. Si rivede in campo Daniele Mannini, ottima
prestazione in Lega Pro dei sempreverdi portieri Gazzoli e Mancini: il week-end
appena trascorso promuove, specialmente nelle serie minori, i calciatori
versiliesi. Serie A. Dopo l'infortunio patito durante l'estate, primo gettone stagionale per Daniele Mannini: l'esterno
viareggino entra nel secondo tempo di Udinese-Napoli, conclusasi senza reti.
Nell'anticipo di sabato la Roma travolge per 3-0 una Reggina ancora senza
Emmanuel Cascione, mentre nel Lecce mister Beretta non si è ancora affidato ad
Andrea Ardito, mediano tutto polmoni e quantità. Serie B. Bel balzo in
avanti del Piacenza, che con la vittoria per 1-0 balza al quarto posto in
classifica: sufficiente la prova del difensore "Ricky" Rickler, alla
seconda presenza in maglia biancorossa. Un po' meno
bene del solito il cugino Andrea Masiello nel Bari comunque corsaro a Vicenza (2-1),
autorevole Nicholas Guidi nell'1-0 con cui il Frosinone doma il Treviso. E
stasera tutti nuovamente in campo per il primo turno infrasettimanale. Lega
Pro. E' il portiere Massimo Gazzoli il protagonista della domenica: con le sue
parate, infatti, riesce a lasciare il segno nello 0-0 con cui il Lumezzane esce
dalla tana del Portogruaro (e la Gazzetta dello Sport lo premia con un bel 7).
Salta il derby viareggino nella sfida tra Monza e Pergocrema (da una parte
Samuele Pizza resta in panchina, dall'altra Matteo Gentili non è stato
convocato). Scendendo in Seconda Divisione, c'è la firma di Paolo Mancini nel
2-1 con cui il Giulianova supera la corazzata Bassano, sufficiente la prova di
Angelo Buglio in Alessandria-Mezzocorona. Simone Pierotti.
( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del
23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
CESENA ECONOMIA pag.
6 LA REGIONE Emilia-Romagna ha pubblicato i primi bandi del Por Fesr 2007-2013,
strumento che l'a... LA REGIONE Emilia-Romagna ha pubblicato i primi bandi del
Por Fesr 2007-2013, strumento che l'assessorato alle Attività produttive ha
intenzione di utilizzare per consentire alle imprese di acquisire
competitività. Oggi, investire in innovazione sembra essere una valida
strategia per rispondere ai repentini mutamenti del mercato. TRE LE TIPOLOGIE
di innovazione realizzabili. Il bando per la ricerca industriale e lo sviluppo
sperimentale mette a disposizione 20 milioni di euro per progetti finalizzati
alla costruzione di prototipi realizzati in collaborazione con i laboratori
della rete dell'alta tecnologia e le Università regionali. Possono accedere al
bando Pmi dei settori agroalimentare, produzione, costruzioni, automazione e
meccanica industriale, energia, elettronica da consumo, chimica e plastica,
trasporti e stoccaggio, Ict, multimedia, servizi di R&S. Le domande si
possono presentare dal 14 al 22 novembre 2008. Altri 15 milioni di euro sono a
disposizione delle piccole imprese che vorranno realizzare innovazioni in
ambito organizzativo e manageriale: sono ammessi costi per consulenze
specialistiche relative a sviluppo commerciale verso nuovi mercati,
all'ampliamento della capacità produttiva e l'introduzione di nuovi processi
produttivi. è co-finanziato l'acquisto di hardware e software, ma in
particolare è prevista l'introduzione in azienda della figura del Temporary
Management. Specifica attenzione sarà dedicata ai progetti connessi alla
trasmissione d'impresa. Il termine per la presentazione dei progetti è fissato
per il giorno 15 ottobre 2008. Un'ulteriore opportunità di finanziamento
riguarda progetti per l'introduzione di innovazioni energetico-ambientali
orientate al risparmio energetico e all'utilizzo di fonti rinnovabili. Sono
disponibili 20 milioni di euro per ridurre consumi di energia, diminuire le
immissioni di gas serra, valorizzare le fonti rinnovabili di energia. La
scadenza del bando è prevista per il 31 ottobre 2008. CNA Forlì-Cesena è a disposizione delle imprese per valutare la fattibilità
dei progetti e per fornire un supporto nelle fasi di progettazione e
predisposizione della documentazione necessaria per ricevere i contributi. Per
contattare il gruppo di progettazione (Barbara Casadei, Maurizio Garavini,
Massimo Grandi, Fausto Folti) c'è il numero verde 800389300 .
( da "Corriere Adriatico" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
E' al debutto
stagionale in B, ha un solo precedente con l'Ascoli Al "Martelli"
fischia Valeri ASCOLI - Paolo Valeri di Roma dirigerà Mantova-Ascoli. Il
fischietto capitolino sarà coadiuvato da Andrea Marzaloni di Rimini e Cristiano
Conti di Lugo di Romagna. Quarto uomo Alessandro Pizzi di Saronno. Valeri, al
debutto stagionale in serie B, ha un solo precedente con l'Ascoli e risale al
torneo 2007-2008. Fu l'arbitro della sfida al Bentegodi con il Chievo, nona di
ritorno, terminata con il punteggio di 3-1 per i gialloblu veneti (vantaggio
bianconero di Bernacci, poi Pellissier e doppietta di Obinna). Nello stesso
campionato, diresse anche Mantova-Rimini (13 di andata), che
si chiuse sullo 0-1 (rete decisiva di Ricchiuti). Valeri vanta 5 presenze in
serie A (quest'anno ha arbitrato Bologna-Atalanta 0-1 alla seconda) con 4
pareggi ed un successo esterno. Sono 15 i gettoni in cadetteria con 8 affermazioni per le squadre di casa, 2
pareggi, mentre 5 volte è uscito il segno due. Nelle 65 apparizioni
complessive in Lega Pro, in 32 casi si è imposta la squadra che giocava in
campo amico, 21 sono stati i pareggi e 6 i blitz esterni. In due occasioni la
formazione bianconera è stata di scena a Mantova. Nella stagione 1972-1973, il
match terminò a reti inviolate. Nella passata stagione, invece, gli uomini di
Iaconi si imposero con il punteggio di 1-0 per la rete realizata su rigore da
Saverino al 5' della ripresa. P.S.,.
( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 23-09-2008)
Argomenti: Costi della politica
CODEVIGO Consiglio
provinciale nel Cason, polemica CodevigoSarà stato per la voglia di uscire dal
palazzo, di lasciare in armadio per un giorno giacca e cravatta a favore di più
comodi jeans e maglioncino, di discutere nel bel mezzo della laguna e, perché no,
di concedersi un pranzo di pesce, che il consiglio provinciale ieri mattina si
è riunito nel Cason delle Sacche di Valle Millecampi. Al di là delle polemiche
sollevate da alcuni consiglieri del Pd (Fabio Rocco ed Helena Zago, che alla
fine non si sono presentati) circa l'orario e le finalità "dubbie"
(forse partecipare "ad un lauto menù pagato con i soldi pubblici?")
di riunire il consiglio nella suggestiva cornice lagunare, è stata una lunga
mattinata di lavoro per il consesso del presidente Vittorio Casarin. Che non
poteva che aprirsi con la spiegazione, da parte del presidente stesso, delle
motivazioni della trasferta: "Questa è una zona da valorizzare. Il Casone
è di proprietà della Provincia, va promosso, utilizzato e messo a disposizione
per progetti, eventi e riunioni". Discorso ripreso dalla presidente del
consiglio Luisa Serato: "A decidere di riunire il consiglio qui era stata
la riunione dei capigruppo e tutti avevano votato a favore". Insomma, alla
fine tutti i presenti sembrano aver apprezzato la "gita fuori porta",
anche i più vicini ai consiglieri polemici: "Non credo sia un'iniziativa
dispendiosa, forse al massimo scomoda ha osservato Elio Armano del Pd -. Il
fatto che qualcuno abbia contestato questa scelta, e che tra l'altro sia stato
il primo firmatario dell'ordine del giorno su Cosecon che oggi discutiamo,
credo sia dovuto all'inesperienza". "Io non mi sono nemmeno posta il
problema. Sono venuta e basta. Se volete rinunciamo al
gettone di presenza, se il
problema sono i dieci euro ve li do io", ha detto sarcasticamente Tosca
Cecchinato sempre del Pd. Superato l'argomento, dopo una parentesi sui lavori
che interessano le scuole superiori provinciali, si è passati al punto
cruciale, l'approvazione dello statuto Cosecon, che è passato con l'astensione
di tutto il Pd, il quale ha presentato una mozione per chiedere: la
sostituzione della dirigenza della società, l'immediata ricognizione dello
stato patrimoniale e una vigilanza attenta del rispetto dello statuto."La
soluzione per Cosecon è che altre banche entrino per annullare il debito ha
spiegato Casarin -. L'idea è quella di mettere al più presto l'azienda nelle
condizioni di non pagare gli interessi. E poi ci vuole celerità nell'azione
perché oggi c'è un fuggi fuggi generale nel menagement da parte di chi finora
ha gestito la società e avanti di questo passo non troveremo neanche più
amministratori". Alla fine della seduta, ormai a pomeriggio, il vero o
presunto motivo della trasferta si è realizzato quando tutti i consiglieri, a
bordo della barchette della Polizia provinciale, si sono recati al casone
Millecampi per una grigliata preparata dai pescatori del luogo.Federica
Bertaggia.