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Il PuntO
n° 369
Debito pubblico e governi della Repubblica.
A fine gennaio 2019, il debito pubblico ha raggiunto i
2.358,008 miliardi, picco massimo di sempre. Il 1° giugno 2018,
insediamento del governo Conte, il debito ammontava a 2.328,446. In calo i
detentori esteri da giugno a dicembre 2018: - 64,875 miliardi
Di
Mauro Novelli 16-3-2019
NB: Nelle statistiche effettuate
fino al 15-6-2015, si era considerato il dato di 59.600.000 abitanti; in
quelle dal giugno 2015 al giugno 2017 il dato era di 60.795.612. Dal
luglio 2017 si è considerato il dato della popolazione italiana al 1°
gennaio 2017: 60.579.000 di
abitanti. Da aprile 2018 abbiamo preso il dato al gennaio 2018:
60.494.000. Da marzo 2019 passiamo al dato di gennaio 2019: 60.391.000
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Per valutare la
tendenza di ogni governo all’aumento del debito pubblico, prendiamo in
considerazione il livello del debito alla data delle dimissioni del
governo considerato e lo sottraiamo al
livello di debito alla data del suo insediamento. Dividiamo
quindi questa differenza per la durata del governo espressa in mesi.
Ne deriva che l’ultimo governo Prodi, durato
in carica 24 mesi dall’aprile 2006 all’aprile 2008, ha generato un
aumento del debito di 92,587 miliardi (da 1.576,688 a 1.669,275 miliardi),
pari a 3,857 miliardi di aumento medio mensile.
Con Prodi, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 28.008 euro
L’ultimo governo Berlusconi,
durato in carica 42 mesi dal maggio 2008 all’ottobre 2011, ha generato un
aumento del debito di 261,665 miliardi (da 1.654,737 a 1916,402 miliardi),
pari a 6,230 miliardi aumento medio mensile.
Con Berlusconi, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 32.154 euro.
Il governo Monti, in carica da
metà novembre 2011, conclude il suo mandato a fine aprile 2013. La sua
azione ha generato un aumento di 128,904 miliardi in 17 mesi, da fine
novembre 2011 (1.912,389 miliardi) ad aprile di quest’anno (2.041,293
miliardi, ultimo dato fornito da Bankitalia sull’ammontare del debito
pubblico), pari a circa 7,5 miliardi di aumento medio mensile, il peggior
risultato rispetto a tutti i governi che l’hanno preceduto dal
1996. Il calcolo preciso imputabile a Mario Monti è di difficile
esecuzione perché non abbiamo il valore del debito a metà novembre 2011.
Con Monti, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 34.250 euro.
Il governo Letta, partito a
fine aprile 2013 con un debito di 2.041,293 miliardi di euro, conclude il
suo governo, a fine febbraio 2014, con un debito pubblico salito di a
2.107,157, con un aumento in 10 mesi di oltre 65 miliardi.
Con Letta, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 35.354 euro.
Il governo Renzi, partito a fine febbraio 2014 con un debito di oltre
2.107 miliardi di euro, arriva a fine novembre 2016 (praticamente a fine mandato),
trentatreesimo mese di governo, con il debito a 2.229, 412 miliardi (+122,225 miliardi),
in aumento ( + 6 miliardi) rispetto
al dato di ottobre 2016, ma diminuito di 26 miliardi rispetto al picco
massimo di luglio (2.255.610 miliardi).
Con Renzi, il debito pro capite a fine
settembre è passato a 36.670 euro; era di 37.101 a luglio, picco massimo.
(Per il numero di abitanti, vedi nota iniziale).
Nel 2016, da inizio gennaio a fine
novembre, il debito pubblico è aumentato dell’1,6%, passando da 2.193,383 a
2.229,412 miliardi (+ 36,029 miliardi).
Il governo Gentiloni, partito a metà dicembre 2016 con un debito (a fine
dicembre) di 2.217,693 mld, in calo rispetto al
dato di fine novembre 2016 (2.229 mld), dopo 14
mesi – fine febbraio 2018 - passa a 2.286,451 mld.
con un aumento medio mensile di 4,9 mld.
Con
Gentiloni, il debito procapite a fine febbraio
ammontava a 37.796 euro.
Il governo Conte parte il primo giugno 2018 con un debito di 2.328,446 (così rivisto a dicembre
2018). A fine gennaio 2019, dopo otto mesi, il debito pubblico passa a
2.358,008 miliardi, con un aumento medio mensile di 3,7 miliardi.
Con Conte, il debito procapite
a fine gennaio ammontava a 39.046 euro.
Popolazione considerata: 60.391.000 (dato
Istat al gennaio 2019)
DEBITO DELLE AMMINISTRAZIONBI LOCALI
Col
governo Conte, scende a fine gennaio 2019 il debito delle amministrazioni
locali: da 87,506 miliardi del 1° giugno 2018 a 85,036 (- 2,8 %) di
gennaio.
Rispetto
al debito pubblico totale del periodo, il debito delle amministrazioni
locali passa dal 3,8 % (1°/6/2018) al 3,6% (1/2019).
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DETENTORI ESTERI
Circa la quota di
debito pubblico detenuto da non residenti, col governo Conte è diminuita
dal 32,2 % del 1° giugno 2018 (749,334 miliardi su 2.328,446), al 29,5 % di fine dicembre 2018 (684,459 miliardi su
2.316,697). La diminuzione è pari a 64,875 miliardi
Per quanto
riguarda i detentori dei soli titoli del debito pubblico, il 1° giugno 2018
(inizio del governo Conte), su un ammontare complessivo in circolazione di
1.973,030 miliardi, i non residenti detenevano 698,515 miliardi di titoli,
pari al 35,4 %. A fine dicembre 2018, su un monte titoli di 1.961,957
miliardi, erano detenuti da non residenti 634,393 miliardi, pari al 32,3 %
del totale. La diminuzione è pari a 64,122 miliardi
Ancora non disponibili i dati di gennaio 2019
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