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Documento inserito il:  3-3-2013

 

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Il PuntO n° 224 27-2-2012. Eurostat. Redditi e capacità di spesa dei cittadini europei.

 

 

 

Il PuntO n° 261

Eurostat. Redditi e capacità di spesa dei cittadini europei.

Anno 2011: la ns. Capacità di spesa è di circa il 19 % inferiore alla Germania,

di circa il 17 rispetto alla Gran Bretagna, quasi del 12 rispetto alla Francia.

Di Mauro Novelli  3-3-2013

 

Retribuzioni: Istat corregge Eurostat. Da businesspeople.it  (agg. 4-3-2013)

 

Per  raggiungere l’obbiettivo statistico di comparare il “benessere” tra cittadini di diversi paesi,  ci si è finora basati sul calcolo  del PIL pro capite, cioè della ricchezza complessiva prodotta in un paese divisa per il numero dei cittadini, ma l’indicatore risulta grossolano. Sebbene il PIL pro capite sia spesso usato come indicatore del livello di welfare degli Stati, esso non è l’ unico.

Da anni, Eurostat traduce il PIL pro capite (GDP) in Capacità di spesa (PPS) parametrando la prima  grandezza con i prezzi di un paniere di beni e servizi.

L’indicatore è già più funzionale del semplice PIL pro capite, ma ancora non particolarmente indicativo del benessere dei cittadini. Ipotizziamo infatti che  il PIL pro capite di un paese sia doppio rispetto a quello di un secondo paese. Se anche il livello dei prezzi del primo è doppio rispetto all’altro, la capacità di spesa risulterà uguale per le due nazioni.

Da qualche tempo, Eurostat procede a definire un secondo parametro, pesando il Consumo pro capite (AIC)  rispetto ai prezzi di un paniere di prodotti e servizi . Traduce così in Capacità di spesa (PPS) pro capite i consumi finali delle famiglie di un paese.

Generalmente i livelli dell’ AIC sono più omogenei di quelli del GDP (Prodotto interno lordo) pro capite, ma ci sono ancora sostanziali differenze tra gli Stati membri.

Questo secondo indicatore, che riflette  direttamente la situazione delle famiglie, è comunque  più adatto del PIL pro capite a rispecchiare il livello di welfare.

L AIC (Consumo individuale effettivo pro capite) consiste in beni e servizi realmente consumati dagli individui, a prescindere dal fatto che questi beni e servizi siano acquistati e pagati dalle famiglie o da altre entità (governo, organizzazioni no-profit ecc.).

Nel confronto internazionale del volume di consumo, l’ AIC è spesso visto come la misura preferibile, dato che non è influenzato dal fatto che l’ organizzazione di determinati servizi importanti di cui le famiglie fruiscono, come quelli sanitari ed educativi differisce molto tra i vari paesi.

Ad esempio, se i servizi dentistici in un paese sono pagati dal governo e dalle famiglie in un altro, un confronto internazionale basato sull’ HFCE (spesa delle famiglie per il consumo finale) potrebbe non comparare il simile con il simile. Mentre invece uno basato sull’ AIC fornirebbe indicatori meglio comparabili.

L’ AIC è inserito nella lista di raccomandazioni del rapporto Stiglitz-Sen-Fit.

A dicembre 2012, Eurostat(1) ha pubblicato le tabelle definitive anche per l’anno 2011. I dati forniti sono fondamentali per permettere corretti aggiustamenti quando si procede a comparazioni di reddito, di prezzo ecc. tra i vari paesi europei.

Nel 2011,  l’AIC pro capite espresso in PPS (Capacità di spesa) oscillava tra il 40% al di sopra della media europea (EU 27) in Lussemburgo e quasi il 55% al di sotto di quella media in Bulgaria.

Delle due grandezze richiamate (PIL pro capite e AIC pro capite tradotti in Capacità di spesa), riportiamo la classifica Eurostat per gli anni 2009, 2010, 2011.

 

GDP and AIC* per capita in PPS, EU27 = 100

               (Fonte Eurostat 12-2012)                           ns. elaborazione

 

PIL pro capite

espresso in PPS

 

AIC pro capite

espresso in PPS

 

AIC pro capite

espresso in PPS

Italia=100

Ns.elaborazione

 2009

 2010

 2011

 

 2009

 2010

 2011

 

2011

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

EU27

100

100

100

 

100

100

100

 

99,0 %

Euro area (EA17)

109

108

108

 

107

107

107

 

105,9 %

 

 

 

Luxembourg

255

267

271

 

144

141

140

 

138,6 %

Netherlands

132

131

131

 

118

114

113

 

111,9 %

Ireland

130

129

129

 

103

103

101

 

100,0 %

Austria

125

127

129

 

116

118

119

 

117,8 %

Sweden

120

124

127

 

116

114

116

 

114,8 %

Denmark

123

128

125

 

116

116

113

 

111,9 %

Germany

115

119

121

 

115

117

120

 

118,8 %

Belgium

118

119

119

 

109

111

111

 

110,0 %

Finland

114

113

114

 

110

111

112

 

110,9 %

United Kingdom

111

111

109

 

121

120

118

 

116,8 %

France

109

108

108

 

113

113

113

 

111,9 %

Italy

104

101

100

 

103

102

101

 

Italia=100

Spain

103

99

98

 

96

95

94

 

93,1 %

Cyprus

100

97

94

 

102

99

98

 

97,0 %

Malta

83

85

85

 

85

83

84

 

83,2 %

Slovenia

87

84

84

 

81

80

81

 

80,2 %

Czech Republic

83

80

80

 

73

71

71

 

70,3 %

Greece

94

87

79

 

104

97

91

 

90,1 %

Portugal

80

80

77

 

83

84

81

 

80,2 %

Slovakia

73

73

73

 

72

71

70

 

69,3 %

Estonia

63

63

67

 

58

56

58

 

57,4 %

Lithuania*

55

57

66

 

63

61

70

 

69,3 %

Hungary

65

65

66

 

62

60

61

 

60,4 %

Poland

61

63

64

 

64

67

69

 

68,3 %

Latvia

54

54

58

 

52

53

57

 

56,4 %

Romania

47

47

49

 

46

46

47

 

46,5 %

Bulgaria

44

44

46

 

43

43

45

 

44,6 %

 

 

 

Norway

177

181

186

 

134

136

135

 

133,7 %

Switzerland

150

154

157

 

128

129

130

 

128,7 %

Iceland

120

112

111

 

111

106

107

 

105,9 %

 

 

 

Croatia

62

59

61

 

58

57

59

 

58,4 %

 

 

 

Turkey

46

50

52

 

51

54

57

 

56,4 %

Montenegro

41

42

42

 

50

52

53

 

52,5 %

Rep. of Macedonia

36

36

35

 

41

40

40

 

39,6 %

Serbia

36

35

35

 

44

44

43

 

42,6 %

 

 

 

Albania**

28

27

30

 

32

30

34

 

33,7 %

Bosnia & Herzegovina

31

30

30

     .

37

36

36

 

35,6 %

Ordinamento secondo la colonna 2011 del PIL pro capite tradotto in PPS (Capacità di spesa)

 

                                                    (*) AIC= Consumo individuale effettivo pro capite. E’ il più preciso indice che

                                                                   permetta di comparare i livelli di welfare.

 

Nelle valutazioni di dicembre 2012, Eurostat riporta per gli anni  2009, 2010 il GDP in PPS e l’ AIC in PPS per tutti i paesi della UE e di altri di particolare interesse.

Il welfare dell’area euro (17 paesi), tradotto in Capacità di spesa, risulta anche nel 2011 superiore a quello della UE dei 27 paesi. Quello italiano, al contrario, è superiore dell’1 % rispetto al welfare medio dei EU27, ma inferiore di circa 6 punti percentuali rispetto alla media di Eurolandia.

In particolare, la nostra. Capacità di spesa è inferiore del 18,8 % a quella della Germania; del 16,8 % rispetto a quella della Gran Bretagna; di circa il 12 % rispetto alla Francia.

Al contrario, la nostra Capacità di spesa  risulta superiore di circa 7 punti percentuali rispetto alla Spagna, e di circa 10 rispetto alla Grecia, di poco meno del 20 % rispetto al Portogallo.

Il paese di Eurolandia con la maggiore Capacità di spesa è il Lussemburgo col 38,6% in più rispetto alla nostra.  

I più floridi paesi europei di fuori della UE sono la Norvegia, con una Capacità di spesa del 33,7 % superiore alla nostra, e la Svizzera con 28,7 % in più di noi.

 

 


 

(1)     EUROSTAT NEWSRELEASE - STAT/12/180 - 13 December 2012

GDP per capita in purchasing power standards
GDP per capita varied by one to six across the Member States in 2011

In 2011, the Gross Domestic Product (GDP) per capita in Luxembourg1, expressed in purchasing power standards2 (PPS), was more than two and a half times the EU27 average. The Netherlands, Ireland, Austria, Sweden, Denmark and Germany were between around 20% and 30% above the EU27 average, while Belgium and Finland were between 10% and 20% above average. The United Kingdom and France registered GDP per capita nearly 10% above the EU27 average, while Italy and Spain were around the average.

Cyprus was around 5% below the EU27 average, while Malta, Slovenia and the Czech Republic were between 15% and 20% lower than the average. Greece, Portugal and Slovakia were between 20% and 30% below the average, while Estonia, Lithuania, Hungary and Poland were around one third below. Latvia was just over 40% lower, while Romania and Bulgaria were between 50% and 55% below the average.

These data for 2011, 2010 and 2009, published3 by Eurostat, the statistical office of the European Union, are based on revised4 purchasing power parities, and the latest GDP and population figures. They cover the 27 EU Member States, three EFTA Member States, the acceding state, four candidate countries and two potential candidate countries.

Actual Individual Consumption per capita in the Member States ranged from 45% to 140% of the EU27 average in 2011

While GDP per capita is mainly an indicator reflecting the level of economic activity, Actual Individual Consumption (AIC) per capita5 is an alternative indicator better adapted to describe the material welfare situation of households. Generally, levels of AIC per capita are more homogeneous than those of GDP but still there are substantial differences across the Member States. In 2011, AIC per capita expressed in PPS ranged between 40% above the EU27 average in Luxembourg and 55% below average in Bulgaria.

* 2011 population figures adjusted on the basis of the 2011 Census. Therefore the per capita indices for 2011 are not entirely comparable with previous years due to this break in time series.

** Figures for all years based on Eurostat estimate of GDP.

·        The high GDP per capita in Luxembourg is partly due to the country's large share of cross-border workers in total employment. While contributing to GDP, these workers are not taken into consideration as part of the resident population which is used to calculate GDP per capita. For comparison, Gross National Income per capita in Luxembourg is around 196% of the EU average.

·        The Purchasing Power Standard (PPS) is an artificial currency unit that eliminates price level differences between countries. Thus one PPS buys the same volume of goods and services in all countries. This unit allows meaningful volume comparisons of economic indicators across countries. Aggregates expressed in PPS are derived by dividing aggregates in current prices and national currency by the respective Purchasing Power Parity (PPP). The level of uncertainty associated with the basic price and national accounts data, and the methods used for compiling PPPs imply that differences between countries that have indices within a close range should not be over-interpreted.

·        Eurostat, Statistics in Focus, 47/2012, "Substantial cross-European differences in GDP per capita". The publication is available free of charge in PDF format on the Eurostat website.

·        The regular publication schedule of PPPs includes four estimates for a particular year. The first estimate for 2011, based partly on projections, was published in News Release 97/2012 of 20 June 2012. The present News Release corresponds to the second estimate. The 2011 figures will be revised again in December 2013 and finalised in 2014.

·        Indicators reflecting directly the situation of households are more adapted than GDP to reflect welfare. The level of consumption per head is one of these. In national accounts, Household Final Consumption Expenditure (HFCE) denotes expenditure on goods and services that are purchased and paid for by households. Actual Individual Consumption (AIC), on the other hand, consists of goods and services actually consumed by individuals, irrespective of whether these goods and services are purchased and paid for by households, by government, or by non-profit organisations. In international volume comparisons of consumption, AIC is often seen as the preferable measure, since it is not influenced by the fact that the organisation of certain important services consumed by households, like health and education services, differs a lot across countries. For example, if dental services are paid for by the government in one country, and by households in another, an international comparison based on HFCE would not compare like with like, whereas one based on AIC would. The use of AIC as a welfare measure is listed among the recommendations of the Stiglitz-Sen-Fitoussi report.

·        The euro area (EA17) consists of Belgium, Germany, Estonia, Ireland, Greece, Spain, France, Italy, Cyprus, Luxembourg, Malta, the Netherlands, Austria, Portugal, Slovenia, Slovakia and Finland.

Issued by:

Eurostat Press Office

Tim ALLEN

Tel: +352-4301-33 444

eurostat-pressoffice@ec.europa.eu

Eurostat news releases on the Internet:

http://ec.europa.eu/eurostat

For further information on the data:

Marjanca GASIC

Tel: +352-4301-37 006

marjanca.gasic@ec.europa.eu

Luis BIEDMA

Tel: +352-4301-34 728

luis.biedma@ec.europa.eu

 


 

 

Stipendi europei a confronto, l’Istat corregge Eurostat

redazioneweb

28/02/2012 10:10

 

Il governo pubblica una nota dell’istituto nazionale di statistica che evidenzia gli ultimi dati europei “poco chiari”: gli stipendi italiani risalivano al 2006 anziché al 2009. “I salari italiani in linea con la media Ue”, si sottolinea ma non trovando pari copertura mediatica rispetto ai dati del giorno precedente

"Le retribuzioni lorde annuali per l’Italia indicate per il 2009 risultano essere pari a 23.406 euro, ponendo il nostro Paese nella graduatoria al di sotto della Grecia (29.160 euro) e della Spagna (26.316 euro). In realtà nella tabella c’è la nota 2 posta sopra il 2009 che segnala, purtroppo in modo poco chiaro, che il dato relativo all’Italia si riferisce al 2006 e non al 2009. Di conseguenza i dati pubblicati non sono comparabili”. È quanto sottolinea l’Istat in una nota che, ripresa dal governo italiano, in sostanza replica a quanto domenica 26 febbraio dall’istituto europeo Eurostat (leggi) e che ha trovato larga diffusione su media nazionali (confronto i telegiornali e le prime pagine dei quotidiani). Secondo l’Istituto nazionale di statistica non è possibile effettuare un confronto tra salari dall’ultima Pocketbook Eurostat dal titolo Labour market statistics; “per realizzare un confronto corretto – si spiega in una nota – si può considerare la stessa pubblicazione Eurostat alla sezione Labour costs (tabelle 8.1, 8.2 e 8.3), dove i dati derivano dall’ultima edizione della Rilevazione sulla struttura del Costo del lavoro del 2008.
La tabella A (qui sotto riportata), contenente i dati estratti in data odierna dalla banca dati Eurostat, consente di confrontare correttamente le retribuzioni e il costo del lavoro all’interno dell’Ue: da tale confronto, il posizionamento relativo dell’Italia risulta in linea con la media europea, e il valore assoluto nazionale supera ampiamente quello della Spagna e ancor più il valore della Grecia.

Retribuzioni lorde e costo del lavoro annuo per occupato (full-time unit) nelle imprese con oltre 10 dipendenti (2008) in euro

Paese

Retribuzioni lorde

Costo del lavoro

Paese

Retribuzioni lorde

Costo del lavoro

Danimarca

52.867

58.461

Spagna

24.609

33.578

Lussemburgo

47.790

55.652

Cipro

22.714

27.226

Irlanda

40.686

48.376

Grecia

22.698

29.574

Olanda

39.855

51.471

Malta

19.272

21.207

Regno Unito

38.545

45.076

Slovenia

19.263

23.144

Svezia

38.294

57.302

Portogallo

16.112

20.183

Germania

38.005

48.434

Rep. Ceca

11.826

16.189

Belgio

37.536

55.082

Polonia

10.921

13.238

Finlandia

35.808

46.180

Estonia

10.455

14.231

Austria

35.606

48.354

Ungheria

10.005

14.183

Ue (15 Paesi)

34.562

45.509

Slovacchia

9.769

13.150

Francia

34.392

51.381

Lettonia

8.471

10.755

Area Euro (16 Paesi

32.527

44.122

Lituania

7.482

10.515

Ue (25 Paesi)

30.650

40.298

Romania

5.850

7.637

ITALIA

29.653

41.872

Bulgaria

3.682

4.504

Ue (27 Paesi)

29.234

38.430

Fonte: LCS2008 dati estratti dalla banca dati del sito Eurostat