HOME PRIVILEGIA NE IRROGANTO di Mauro Novelli Il PuntO Documento
inserito il 17-6-2007 |
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Il PuntO n° 112 Incapaci? Resta solo la delegittimazione. Di Mauro Novelli 17-6-2007 1) La nostra spesa pubblica ha superato il 50 per cento del
PIL. 2) Il debito pubblico ha raggiunto la cifra di 1.603,941
miliardi di euro (marzo 2007 – dati Bankitalia). Era di 1.560,699 nel marzo 3) Spendiamo circa 65 miliardi di euro di interessi sui titoli
del debito pubblico. Di questi, meno della metà resta in Italia. Il
resto remunera detentori esteri che ormai sono il 54 per cento del totale. 4) Nel 2004, la nostra spesa sociale destinata a “Famiglia,
Maternità e Infanzia” è stata del 4,4 per cento del PIL. La
media dell’Europa dei 15 è stata del 7,8 per cento. 5) Nel 2004, le provvidenze alla disoccupazione hanno
raggiunto il 2,0 per cento del PIL. La media dell’Europa dei 15 è
stata del 6,6 per cento. 6) L’Istat ci informa
che l’11,1% delle famiglie residenti in Italia nel 2005 risultava in
condizione di povertà relativa. Il 14,7 delle famiglie stenta ad arrivare
a fine mese. 7) In molti nuclei
familiari l’unico reddito certo è la pensione del “vecchio”. Ma si sta
provvedendo a rivedere l’entità delle pensioni: sono troppo alte e non
ce la facciamo a sostenerne l’onere. 8) L’Inps è continuamente
coinvolto in nuove incombenze (ha accolto 6.000 prepensionamenti Fiat) molte
delle quali (assistenziali) nulla hanno a che fare con la previdenza. 9) I nostri
“ragazzi” restano tali – e in famiglia
- anche fino a 40 anni. Quasi tutti
sono precarizzati. 10) Ci sviluppiamo al
tasso dell’1,7- 1,9 all’anno. Ma in Europa siamo gli ultimi. Nel quinquennio
precedente, almeno, inchiodavamo il
Portogallo all’ultimo posto. 11) La scuola deve
essere pubblica ma deve sfornare somari. Non provi a bocciare le capre! 12) La Corte di Giustizia della UE continua a condannare
l’Italia: per numero di condanne subite, l'Italia, tra i paesi fondatori
dell'Ue, ha battuto ampiamente i suoi diretti inseguitori: in 50 anni, le
condanne ricevute dal nostro paese sono state 257, sono state 'solo' 138
quelle comminate al Belgio, 129 alla Francia, 84 alla Germania. Abbiamo una ben
complessa situazione da “governare”. Argomenti e relative incidenze sono tali
da mettere alla frusta governo, forze politiche, parti sociali, cittadinanza. Ma la “corporazione”
non ha intenzione né è in grado di affrontare alcunché. Vivacchia
ciarlando di tesoretto. Come se fosse merito suo: in Europa il supergettitto
da traino delle esportazioni è stato di 54 miliardi di euro. Il
più consistente è quello spagnolo (15 miliardi); il nostro
è simile a quello olandese ( 8 miliardi). Per evitare che i
cittadini restino troppo sconcertati dalla insulsaggine qualitativa ed
antropologica dei membri della “corporazione”, offre loro alcuni argomenti di
conversazione, un po’ di gossip politico, del tipo “Le Camere dei famosi”. Pensate che si debba
parlare dei veri problemi? Non scherziamo: il problema sono i Dico e i Pacs.
D’Alema ha spronato Consorte con un “facci sognare!”. Allora il problema si
aggrava! Ma Ricucci tira dentro Berlusconi e Letta nell’estate brava dei
furbetti. Daje!! Il problema adesso è insostenibile. Amato spariglia
affermando che quella delle intercettazioni è una follia tutta
italiana: una preziosità che coinvolge ancor di più i cittadini!
Infine interviene Prodi con una azione di governo calibrata e qualificante:
brutta aria nel paese! In conclusione, la
“corporazione” sta cercando di convincere il paese che la lotta politica
consiste nel delegittimare l’altro: è l’unica cosa che sa fare. Ci sta riuscendo? Nel frattempo la
“corporazione” pensa alle famiglie. Degli scherani. Cerca di far passare la
creazione di 24 nuove province, con
annessi uffici e posti “sicuri”. Tra le altre, Castelli Romani, Arcipelago
Toscano, Frentana… |