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Debito pubblico e governi della Repubblica.
Il governo Conte 1° si conclude con un aumento del
debito pubblico del 5,8 %, da 2.328,446 miliardi del 1° giugno 2018 a
2.462,623 miliardi di fine agosto 2019.
I detentori non residenti sono passati dal 32,2 %
dell’inizio al 30,8 % della
conclusione del Conti 1°.
Nel primo mese di vita del governo Conte 2° il debito
scende da 2.462,623 miliardi di
inizio settembre 2109 a 2.439,157 di fine settembre.
Di Mauro Novelli 16-11-2019
NB: Nelle statistiche effettuate
fino al 15-6-2015, si era considerato il dato di 59.600.000 abitanti; in
quelle dal giugno 2015 al giugno 2017 il dato era di 60.795.612. Dal
luglio 2017 si è considerato il dato della popolazione italiana al 1°
gennaio 2017: 60.579.000 di
abitanti. Da aprile 2018 abbiamo preso il dato al gennaio 2018:
60.494.000. Da marzo 2019 passiamo al dato di gennaio 2019: 60.391.000
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Per valutare
la tendenza di ogni governo all’aumento del debito pubblico, prendiamo in
considerazione il livello del debito alla data delle dimissioni del
governo considerato e lo sottraiamo al
livello di debito alla data del suo insediamento. Dividiamo
quindi questa differenza per la durata del governo espressa in mesi.
Ne deriva che l’ultimo governo Prodi, durato
in carica 24 mesi dall’aprile 2006 all’aprile 2008, ha generato un
aumento del debito di 92,587 miliardi (da 1.576,688 a 1.669,275
miliardi), pari a 3,857 miliardi di aumento medio mensile.
Con Prodi, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 28.008 euro
L’ultimo governo Berlusconi,
durato in carica 42 mesi dal maggio 2008 all’ottobre 2011, ha generato un
aumento del debito di 261,665 miliardi (da 1.654,737 a 1916,402 miliardi),
pari a 6,230 miliardi aumento medio mensile.
Con Berlusconi, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 32.154 euro.
Il governo Monti, in carica da
metà novembre 2011, conclude il suo mandato a fine aprile 2013. La sua
azione ha generato un aumento di 128,904 miliardi in 17 mesi, da fine
novembre 2011 (1.912,389 miliardi) ad aprile di quest’anno (2.041,293
miliardi, ultimo dato fornito da Bankitalia sull’ammontare del debito
pubblico), pari a circa 7,5 miliardi di aumento medio mensile, il peggior
risultato rispetto a tutti i governi che l’hanno preceduto dal
1996. Il calcolo preciso imputabile a Mario Monti è di difficile
esecuzione perché non abbiamo il valore del debito a metà novembre 2011.
Con Monti, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 34.250 euro.
Il governo Letta, partito a
fine aprile 2013 con un debito di 2.041,293 miliardi di euro, conclude il
suo governo, a fine febbraio 2014, con un debito pubblico salito di a
2.107,157, con un aumento in 10 mesi di oltre 65 miliardi.
Con Letta, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 35.354 euro.
Il governo Renzi, partito a fine febbraio 2014 con un debito di oltre
2.107 miliardi di euro, arriva a fine novembre 2016 (praticamente a fine
mandato), trentatreesimo mese di governo, con il debito a 2.229, 412
miliardi
(+122,225 miliardi), in
aumento ( + 6 miliardi) rispetto al
dato di ottobre 2016, ma diminuito di 26 miliardi rispetto al picco massimo
di luglio (2.255.610 miliardi).
Con Renzi, il debito pro capite a fine
settembre è passato a 36.670 euro; era di 37.101 a luglio, picco massimo.
(Per il numero di abitanti, vedi nota iniziale).
Nel 2016, da inizio gennaio a fine
novembre, il debito pubblico è aumentato dell’1,6%, passando da 2.193,383 a
2.229,412 miliardi (+ 36,029 miliardi).
Il governo Gentiloni, partito a metà dicembre 2016 con un debito (a fine
dicembre) di 2.217,693 mld, in calo rispetto al dato di fine novembre 2016 (2.229
mld), dopo 14 mesi – fine febbraio 2018 - passa a 2.286,451 mld. con un
aumento medio mensile di 4,9 mld.
Con
Gentiloni, il debito procapite a fine febbraio ammontava a 37.796 euro.
Il governo Conte 1° parte il primo giugno 2018 con un debito di 2.328,446 (così rivisto da
Bankitalia a dicembre 2018). A fine agosto 2019, dopo 15 mesi, il debito
pubblico passa a 2.462,623 miliardi, con un aumento medio mensile di 8,9
miliardi.
Con Conte 1°, il debito procapite a fine
agosto 2019 ammontava a 40.778 euro.
Popolazione considerata: 60.391.000 (dato
Istat al gennaio 2019)
DEBITO DELLE AMMINISTRAZIONBI LOCALI
Col
governo Conte 1°, scende a fine gennaio 2019 il debito delle
amministrazioni locali: da 87,506 miliardi del 1° giugno 2018 a 86,628 (- 1,0 %) di fine agosto
2019.
Rispetto
al debito pubblico totale del periodo, il debito delle amministrazioni
locali passa dal 3,8 % (1°/6/2018) al 3,5% (8/2019).
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DETENTORI ESTERI
Circa la quota di
debito pubblico detenuto da non residenti, col governo Conte 1° è diminuita
dal 32,2 % del 1° giugno 2018 (749,334
miliardi su 2.328,446), al 30,8
% di fine agosto 2019 (758,127 miliardi su 2.462,623).
Per quanto
riguarda i detentori dei soli titoli del debito pubblico, il 1° giugno 2018
(inizio del governo Conte 1°), su un ammontare complessivo in circolazione
di 1.973,030 miliardi, i non residenti detenevano 698,515 miliardi di
titoli, pari al 35,4 %. A fine agosto 2019 (fine del governo Conti 1°), su
un monte titoli di 2.044,264 miliardi, erano detenuti da non residenti
707,692 miliardi, pari al 34,6 % del totale.
Ancora non disponibili i dati di settembre 2019
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