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PRIVILEGIA
NE IRROGANTO Documento
inserito il: 5-2-2017 |
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DOCUMENTI CORRELATI |
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Il
PuntO n° 349 Debito
pubblico e governi della Repubblica. A novembre 2016 – praticamente alla fine del mandato del
governo Renzi – il debito cresce (+6 miliardi) rispetto a ottobre e scende (-26
miliardi) rispetto al picco massimo di luglio 2016. In calo (- 9,1 %) le
disponibilità del Tesoro e i depositi attivi rispetto a febbraio 2014. Ad
ottobre, i detentori esteri passano al 33,2 % del debito pubblico totale ed
al 41,9 % dei soli titoli del debito pubblico. Di
Mauro Novelli 5-2-2017
Per valutare la
tendenza di ogni governo all’aumento del debito pubblico, prendiamo in
considerazione il livello del debito alla data delle dimissioni del
governo considerato e lo sottraiamo al
livello di debito alla data del suo insediamento. Dividiamo
quindi questa differenza per la durata del governo espressa in mesi. TAB. 1-
DEBITO PUBBLICO E GOVERNI DELLA REPUBBLICA Fonte
Bankitalia SBS “Finanza pubblica” n°
3 del 13-1-2017 Elaborazioni
M. Novelli www.mauronovelli.it
Ne deriva che l’ultimo governo Prodi, durato
in carica 24 mesi dall’aprile 2006 all’aprile 2008, ha generato un
aumento del debito di 92,587 miliardi (da 1.576,688 a 1.669,275 miliardi), pari a 3,857
miliardi di aumento medio mensile. Con Prodi, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 28.008 euro L’ultimo governo Berlusconi,
durato in carica 42 mesi dal maggio 2008 all’ottobre 2011, ha generato un
aumento del debito di 261,665 miliardi (da 1.654,737 a 1916,402 miliardi),
pari a 6,230 miliardi aumento medio mensile. Con Berlusconi, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 32.154 euro. Il governo Monti, in carica da
metà novembre 2011, conclude il suo mandato a fine aprile 2013. La sua azione
ha generato un aumento di 128,904 miliardi in 17 mesi, da fine novembre 2011
(1.912,389 miliardi) ad aprile di quest’anno (2.041,293 miliardi, ultimo
dato fornito da Bankitalia sull’ammontare del debito pubblico), pari a circa
7,5 miliardi di aumento medio mensile, il peggior risultato rispetto a tutti
i governi che l’hanno preceduto dal 1996. Il calcolo preciso
imputabile a Mario Monti è di difficile esecuzione perché non abbiamo il
valore del debito a metà novembre 2011. Con Monti, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 34.250 euro. Il governo Letta, partito a
fine aprile 2013 con un debito di 2.041,293 miliardi di euro, conclude il suo
governo, a fine febbraio 2014, con un debito pubblico salito di a 2.107,157,
con un aumento in 10 mesi di oltre 65 miliardi. Con Letta, , il
debito pro capite a fine mandato era pari a 35.354 euro. Il governo Renzi, partito a fine febbraio 2014 con un debito di oltre 2.107
miliardi di euro, arriva a fine novembre 2016 (praticamente a fine mandato),
trentatreesimo mese di governo, con il debito a 2.229, 412 miliardi (+122,225 miliardi),
in aumento ( + 6 miliardi) rispetto al
dato di ottobre 2016, ma diminuito di 26 miliardi rispetto al picco massimo
di luglio (2.255.610 miliardi). Con Renzi, il debito pro capite a fine
settembre è passato a 36.670 euro; era di 37.101 a luglio, picco massimo.
(Per il numero di abitanti, vedi nota iniziale). Nel 2016, da inizio gennaio a fine novembre,
il debito pubblico è aumentato dell’1,6%, passando da 2.193,383 a 2.229,412 miliardi (+
36,029 miliardi). __________________________ DEBITO
DELLE AMMINISTRAZIONBI LOCALI Col
governo Renzi, a novembre diminuisce (-17,2%) il debito delle amministrazioni
locali: da 108,609 miliardi di fine febbraio 2014 a 89,895 di novembre 2016,
passando dal 5,1 % (2-2014) al 4,0 %
(11-2016) del debito pubblico totale del periodo. TAB. 2
Governo Renzi. Debito Amministrazioni locali Fonte Bankitalia SBS “Finanza pubblica” n° 3 del
13-1-2017 Elaborazioni M. Novelli
(*) Somma delle passività
finanziarie di altri enti delle Amministrazioni locali, a esclusione di
quelle che costituiscono attività di enti appartenenti alle Amministrazioni
pubbliche. __________________________ Tab. 3- Governo Renzi. Depositi attivi e depositi presso
altre IFM delle Amm.ni Pubbliche (in
Miliardi) Fonte Bankitalia SBS “Finanza pubblica” n°
3 del 13-1-2017 Elaborazioni M. Novelli
(*) Non sono
compresi: prestiti a Stati membri dell’UEM (bilaterali o attraverso
l’EFSF) e contributo ESM __________________________ DETENTORI ESTERI Circa la quota di debito
pubblico detenuto da non residenti, col governo Renzi è cresciuta dal 32,8 %
di fine febbraio 2014 (691,946 miliardi su 2.107,155), al 33,2 % di ottobre
2016 (737,888 miliardi su 2.223,798). Comunque in costante calo rispetto ai
dati degli ultimi mesi. Per quanto riguarda
i detentori dei soli titoli del debito pubblico, ad ottobre 2016, su un
ammontare complessivo in circolazione di 1.881,320 miliardi, i non residenti
detenevano 689,982 miliardi di titoli, pari al 41,9 percento. A febbraio 2014
(inizio del mandato di renzi) su un monte titoli di
1.771,386 miliardi, erano detenuti da non residenti 652,108 miliardi, pari al
36,8 % del totale. Ancora non disponibili i dati di novembre 2016 Tab. 4- Governo Renzi. Detentori del debito pubblico e dei
titoli del debito pubblico non residenti (in parentesi la percentuale detenuta
da non residenti). In miliardi Fonte Bankitalia SBS “Finanza
pubblica” n° 3-1-2017 Elaborazioni
M. Novelli
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