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PRIVILEGIA
NE IRROGANTO Documento
inserito il: 15-11-2016 |
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DOCUMENTI CORRELATI |
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Il
PuntO n° 345 Debito
pubblico e governi della Repubblica. A
settembre 2016, calo (-12 miliardi) rispetto ad agosto e crollo (-43 miliardi) rispetto al
picco massimo di luglio. Detentori
esteri passati al 33,4 % del debito pubblico totale. In
calo(-18,8 %) i depositi attivi delle Amm. Pubbliche rispetto a febbraio 2014. Di
Mauro Novelli 15-11-2016
Per valutare la tendenza
di ogni governo all’aumento del debito pubblico, prendiamo in
considerazione il livello del debito alla data delle dimissioni del
governo considerato e lo sottraiamo al livello di
debito alla data del suo insediamento. Dividiamo quindi questa differenza
per la durata del governo espressa in mesi. TAB. 1-
DEBITO PUBBLICO E GOVERNI DELLA REPUBBLICA Fonte
Bankitalia SBS “Finanza pubblica” n°
62 del
15-11-2016 Elaborazioni
M. Novelli www.mauronovelli.it
Ne deriva che l’ultimo governo Prodi, durato
in carica 24 mesi dall’aprile 2006 all’aprile 2008, ha generato un
aumento del debito di 92,587 miliardi (da 1.576,688 a 1.669,275
miliardi), pari a 3,857 miliardi di aumento medio mensile. Con Prodi, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 28.008 euro L’ultimo governo Berlusconi,
durato in carica 42 mesi dal maggio 2008 all’ottobre 2011, ha generato un
aumento del debito di 261,665 miliardi (da 1.654,737 a 1916,402 miliardi),
pari a 6,230 miliardi aumento medio mensile. Con Berlusconi, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 32.154 euro. Il governo Monti, in carica da
metà novembre 2011, conclude il suo mandato a fine aprile 2013. La sua azione
ha generato un aumento di 128,904 miliardi in 17 mesi, da fine novembre 2011
(1.912,389 miliardi) ad aprile di quest’anno (2.041,293 miliardi, ultimo
dato fornito da Bankitalia sull’ammontare del debito pubblico), pari a circa
7,5 miliardi di aumento medio mensile, il peggior risultato rispetto a tutti
i governi che l’hanno preceduto dal 1996. Il calcolo preciso
imputabile a Mario Monti è di difficile esecuzione perché non abbiamo il
valore del debito a metà novembre 2011. Con Monti, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 34.250 euro. Il governo Letta, partito a
fine aprile 2013 con un debito di 2.041,293 miliardi di euro, conclude il suo
governo, a fine febbraio 2014, con un debito pubblico salito di a 2.107,157,
con un aumento in 10 mesi di oltre 65 miliardi. Con Letta, , il
debito pro capite a fine mandato era pari a 35.354 euro. Il governo Renzi, partito a fine febbraio 2014 con un debito di oltre 2.107
miliardi di euro, arriva a settembre 2016, trentunesimo mese di governo, con
il debito a 2.212,606 miliardi (+105.449 miliardi), in forte calo ( -
12 miliardi) rispetto al dato di
agosto 2016, e crollato di 43 miliardi rispetto al picco massimo di luglio
(2.255.610 miliardi). Con Renzi, il debito pro capite a fine
settembre è passato a 36.394 euro; era di 37.101 a luglio. (per il numero di abitanti, vedi nota iniziale). Nel 2016, da inizio gennaio a fine settembre,
il debito pubblico è aumentato dello 0,87%, passando da 2.193,383 a 2.212,606 miliardi (+
19,223 miliardi). __________________________ DEBITO
DELLE AMMINISTRAZIONBI LOCALI Col
governo Renzi, a settembre diminuisce (-16,1%) il debito delle
amministrazioni locali: da 108,609 miliardi di fine febbraio 2014 a 91,085 di
settembre 2016, passando dal 5,1 % (2-2014) al 4,1 % (9-2016) del
debito pubblico totale del periodo. TAB. 2
Governo Renzi. Debito Amministrazioni locali Fonte Bankitalia SBS “Finanza pubblica” n° 62 del
15-11-2016 Elaborazioni M. Novelli
(*) Somma delle passività
finanziarie di altri enti delle Amministrazioni locali, a esclusione di
quelle che costituiscono attività di enti appartenenti alle Amministrazioni
pubbliche. __________________________ Tab. 3- Governo Renzi. Depositi attivi e depositi presso
altre IFM delle Amm.ni Pubbliche (in
Miliardi) Fonte Bankitalia SBS “Finanza pubblica” n°
62 del
15-11-2016 Elaborazioni M. Novelli
(*) Non sono
compresi: prestiti a Stati membri dell’UEM (bilaterali o attraverso
l’EFSF) e contributo ESM __________________________ DETENTORI ESTERI Circa la quota di
debito pubblico detenuto da non residenti, col governo Renzi è cresciuta dal
32,8 % di fine febbraio 2014 (691,946 miliardi su 2.107,155), al 33,4 % di
agosto 2016 (743,159 miliardi su 2.224,707). Comunque in costante calo
rispetto ai dati dei mesi precedenti. Per quanto riguarda
i detentori dei soli titoli del debito pubblico, su un ammontare complessivo
in circolazione ad Agosto 2016 di 1.881,315 miliardi, i non residenti
detenevano 695,063 miliardi di titoli, pari al 36,9 %. A febbraio 2014 su un
monte titoli di 1.771,386 miliardi, erano detenuti da non residenti 652,108
miliardi, pari al 36,8 % del totale. Ancora non
disponibili i dati di Settembre 2016 Tab. 4- Governo Renzi. Detentori del debito pubblico e dei
titoli del debito pubblico non residenti (in parentesi la percentuale detenuta da non residenti) Fonte Bankitalia SBS “Finanza
pubblica” n° 62 del
15-11-2016 Elaborazioni
M. Novelli
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