|
PRIVILEGIA
NE IRROGANTO Documento
inserito il: 13-11-2016 |
|
||||||||
DOCUMENTI CORRELATI |
||||||||||
|
||||||||||
|
Il PuntO n° 344 Referendum. Giovani e anziani che scelgono il No. Di Mauro Novelli
13-11-2016 Non mi sento di criticare i ragazzi (18-35 anni) che hanno deciso di
votare No. Sono stati convinti che quel voto sarebbe la massima
trasgressione, la più dura presa di posizione contro un sistema che li sta
fortemente penalizzando. Mi limito a suggerire loro questa considerazione:
coloro che li hanno convinti che il No è una forma di ribellione (Berlusconi,
D’Alema, Bersani, Fini, Monti, Salvini, Vendola,
Alemanno, Meloni, l’Anpi, La Russa, la Cgil) sono
gli stessi che – negli ultimi trent’anni - hanno avuto ruolo e potere per
fare quelle riforme mai fatte, riforme che oggi criticano perché altri
cercano di realizzare. Guardateli bene: sono stati i protagonisti di tutti i
servizi televisivi da quando avete l’età della ragione. In quel periodo, per
loro la Costituzione è stata solo d’impaccio. Oggi si sentono emarginati ma, con i vantaggi che il potere, nel
tempo, ha permesso loro di accumulare, hanno convinto voi, vittime attuali
della loro trentennale nullità politica, di dar loro – anche solo per un
attimo - il potere di una volta, rimettendoli in sella anche contro la
condanna della storia. Vi dicono che la Costituzione sta bene così, che
occorrono semplicemente politici che la applichino: loro sono stati al potere
per lustri e si son guardati bene dall’applicarla. Dopo aver votato No, tornerete a non contare nulla. Ma loro stanno
tranquilli: continueranno a campare bene in un ambiente che voi avrete
contribuito a non sbaraccare anzi, a consolidare, con i cascami del potere da
loro accumulato senza far nulla, anzi facendo danni soprattutto a voi
giovani, per decenni. Non mi sento di criticare gli ultra sessantacinquenni che votano No.
Obbligare dei vecchietti a vivere nel cambiamento gli ultimi anni della loro
vita, mi sembra una cattiveria. Hanno la loro pensioncina; i loro riferimenti
politici (Berlusconi, D'Alema, Brunetta, De Mita, Rodotà), alcuni anche
rivoluzionari (Bersani, Grillo) in grado di farli sentire giovani; la loro
Costituzione, che hanno imparato a conoscere nel corso di mezzo secolo; il
nuovo nemico, Renzi, in grado di ridare loro un ruolo sociale. Obbligarli a
rivedere la loro tranquilla e stabilizzata posizione, a ricominciare a
studiare, a rinunciare ai loro orgasmini
conservatori sarebbe chiedere troppo: lasciamoli tranquilli. |
|
||||||||