PRIVILEGIA NE IRROGANTO

 

Documento inserito il: 1°-4-2014

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Il PuntO n°  287

L.I.D.U. 1948  ONLUS

Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo 1948

Sede Nazionale : Via B. Ramazzini, 135     00151 - Roma

24 marzo 2014

(ultimo aggiornamento: 21-10-2014)

 

 

 

Note sullo schema attuativo del Fascicolo Sanitario Elettronico.  

Aggiornamento del 22-9-2014 alle Note del 24-3-2014

 

 

 

Decalogo per i cittadini in merito al Fascicolo Sanitario Elettronico (25-9-2014)

 

 

 

Note sullo schema attuativo del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) (24-3-2014)

 

 

 

 

 

AGGIORNAMENTI E DOCUMENTAZIONE


AGGIORNAMENTO DEL 21-10-2014


Aggiornamenti dell’11-10-2014

1) Sanità digitale, la Lidu 1948 chiede indagine della Corte dei conti   08/10/2014 00:12:03   Da federfarma.it.

E’ opinione comune che dalla digitalizzazione della Sanità arriveranno risparmi consistenti per le casse pubbliche. Ma c’è anche qualche voce fuori dal coro: come quelle di Aldo Barbona ed Eugenio Sinesio, rispettivamente presidente e rappresentante nazionale della Lega italiana dei diritti dell'uomo, che ieri hanno chiesto sezione centrale di controllo della Corte dei conti di deliberare un piano di verifiche sulla spesa per la sanità digitale. Secondo la Lidu, infatti, è necessaria maggiore trasparenza sui costi della cosiddetta e-Health perché benefici effettivi e rischi potenziali – per esempio sulla privacy – non varrebbero la proverbiale candela.

Barbona e Sinesio portano alcuni elementi a sostegno dei loro dubbi: per esempio il flop del francese Dmp (Dossier medicale personnel, equivalente del nostro Fascicolo sanitario elettronico), ridimensionato dalle autorità transalpine dopo una spesa di circa 500 milioni in 10 anni e risultati irrisori (verrà utilizzato soltanto per i soggetti fragili e le cronicità). «Dai dati disponibili sui costi della digitalizzazione della sanità in Italia» continuano i due «emerge che la spesa media per l’e-Health si aggira sui 21 euro pro capite». Per contro, non ci sono evidenze di risparmio nemmeno nelle Regioni virtuose: «Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia» dicono Barbona e Sinesio «ha recentemente affermato di avere ottenuto risparmi per 28 milioni sulla spesa farmaceutica grazie alla ricetta digitale», ma i dati si riferivano al primo semestre 2014, quando la ricetta dematerializzata non era ancora in uso. Il Veneto, dunque, deve quei risparmi a un «trend operativo» che le Regioni meno virtuose devono ancora avviare. «E nel frattempo si dovranno affrontare nuovi costi per l'informatizzazione di ricette e fascicolo sanitario».

 

2) Ricetta digitale in Puglia. Da federfarma.it


Aggiornamento del 7-10-2014

Comunicato stampa di Lidu 1948 del 7-10-2014:

Chiediamo la valutazione della Corte dei conti sulla informatizzazione in Sanità”


Aggiornamenti del 3-10-2014

Sito fnomceo.it. Sintesi del convegno sul FSE tenutosi a Piacenza il 27-9-2014

- http://www.fnomceo.it/fnomceo/showArticolo.2puntOT?id=121035

 

- Corte dei Conti. Linee guida per danno erariale.

 

- Brevi note in tema di illecito erariale. da diritto.it  Pubblicato in  saggi 07/12/2006  di Giuseppe Crucitta - Rosa Francaviglia

 


Aggiornamento del 2-10-2014

Ecco la Sogei

SOGEI: Società Generale d'Informatica SpA - è la società di Information Technology 100% del Ministero dell'Economia e delle Finanze preposta al settore IT del Ministero medesimo. Attiva da oltre 35 anni, ha progettato e realizzato il Sistema informativo della fiscalità del quale segue costantemente la conduzione e l'evoluzione, operando sulla base del modello organizzativo dell'in house providing".

Da luglio 2013, a seguito dell'incorporazione del ramo IT Economia di Consip (prevista dalla L. 135/2012), è partner tecnologico unico del MEF e sviluppa sistemi, applicazioni e servizi per tutte le esigenze di automazione e informatizzazione dei processi operativi e gestionali del Ministero, della Corte dei conti, delle Agenzie fiscali e di altre pubbliche amministrazioni. 

 

Dal Bilancio SOGEI 2013

3.9.1.1 Raccolta ricette farmaceutiche e specialistiche In relazione alla raccolta delle ricette di prescrizioni farmaceutiche e

specialistiche:

è proseguita la raccolta telematica delle ricette per tutte le Regioni: sono state raccolte ed elaborate nell’anno oltre 800 milioni di ricette;

si è consolidato il collegamento in rete con oltre il 70% dei medici di medicina generale e dei pediatri in tutte le Regioni/Province Autonome per la trasmissione dei dati delle prescrizioni;

sono stati avviati in 15 Regioni i piani di diffusione previsti dal D.M. 2 novembre 2011, per la progressiva introduzione della ricetta elettronica in sostituzione di quella cartacea. Il completamento della diffusione sul territorio nazionale è previsto entro il 2015;

sono stati ulteriormente implementati i sistemi di analisi dei dati, con l’introduzione di specifici indicatori volti alla verifica dell’appropriatezza delle prescrizioni, a quella del budget di distretto, della farmacovigilanza e sorveglianza epidemiologica;

in base a quanto previsto dal D.L. n. 78/2010, e al fine di mettere a disposizione delle Regioni strumenti di programmazione e controllo sempre più sofisticati, sono state predisposte le tabelle di raffronto tra la spesa farmaceutica territoriale delle singole Regioni per gli anni 2010, 2011 e 2012, con la definizione di nuove soglie di appropriatezza prescrittiva basate sul comportamento prescrittivo registrato nelle Regioni, con il miglior risultato in riferimento alla percentuale di medicinali a base di principi attivi non coperti da brevetto, ovvero a prezzo minore, rispetto al totale dei medicinali appartenenti alla medesima categoria terapeutica equivalente;

sono state estese soluzioni di tipo cooperativo mirate all’integrazione del Sistema Centrale di Monitoraggio della Spesa Sanitaria con quelli regionali, per la gestione delle banche dati di riferimento (strutture accreditate, soggetti prescrittori, prontuari e nomenclatore, stranieri temporaneamente presenti, soggetti esenti, assegnazione dei ricettari ai soggetti prescrittori).


Aggiornamento del 29-9-2014

Sulla sicurezza dei dati sanitari

http://www.fimmgroma.org/news/news/italia/6677-privacy-dati-sanitari-a-rischio-il-17-dei-siti-italiani-fuori-norma-nel-mirino-referti-on-line-e-consulenze

Sulle autorità europee garanti della privacy: spesso condizionano la realizzazione del Fascicolo sanitario elettronico:

Ministero della Salute

Comunicato stampa n. 155  Data comunicato: 26 settembre 2014

Save the date: a roma la conferenza sulla sanita' elettronica, Apre i lavori il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin

Nell’ambito degli eventi del Semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea si terrà a Roma il 7 e 8 ottobre 2014, presso l'Hotel Parco dei Principi (Via G. Frescobaldi, 5), la Conferenza sulla Sanità elettronica organizzata dal Ministero della salute (Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica).

La sanità elettronica rappresenta oggi una leva strategica in grado di innovare modelli, processi e percorsi assistenziali generando, al contempo, fondamentali stimoli allo sviluppo economico e imprenditoriale a livello nazionale ed europeo.

L’Italia ha adottato, nel settore della sanità elettronica, provvedimenti specifici che la pongono all’avanguardia in Europa e sui quali intende avviare un costruttivo dibattito. In questo contesto, la suddetta Conferenza sarà l’occasione per condividere le strategie e le iniziative nel settore della sanità elettronica, attraverso un confronto tra le esperienze dei diversi Stati Membri inerenti le seguenti tematiche: fascicolo sanitario elettronico, telemedicina, prescrizione elettronica di medicinali e formazione in sanità elettronica degli operatori sanitari.

La Conferenza avrà inizio martedì 7 ottobre alle ore 15:00, con una sessione di apertura che sarà tenuta dal Ministro della salute, on. Beatrice Lorenzin. Prevista la presenza di Ministri della salute di Stati Membri.

Nelle successive sessioni la discussione verterà sul Fascicolo Sanitario Elettronico, con particolare riferimento al relativo percorso di adozione nei diversi Paesi e agli aspetti normativi, tecnici e di privacy che spesso ne condizionano la piena realizzazione.

Nella giornata di mercoledì 8 ottobre, si affronterà il tema della telemedicina, con l’illustrazione delle linee di indirizzo nazionali adottate in Italia per un confronto con gli altri Paesi. Particolare attenzione verrà rivolta agli aspetti etici, legali e di sicurezza e alla trasferibilità delle best practices di telemedicina oltre i confini nazionali e regionali. Nell’ambito delle sessioni di lavoro pianificate in questa giornata è anche prevista la partecipazione di un rappresentante della DG SANCO e di un rappresentante della DG CONNECT della Commissione europea.

Giornalisti e foto cineoperatori potranno accreditarsi presso l’Ufficio stampa del Ministero della salute:

Tel.: 06/59945289 – 5397

Mail: ufficiostampa.eventi@gmail.com

            ufficiostampa@sanita.it


Aggiornamento del 24-9-2014

ICT e Sanità, esperienze e dibattito a Piacenza (da www.fnomceo.it )

Pisa. Le farmacie in cui si attivano le carte sanitarie


Aggiornamento del 22-9-2014

Ancora sulla sicurezza informatica:

http://www.lineaedp.it/news/13219/gli-anelli-deboli-della-sicurezza-informatica/


Aggiornamenti del 10-9-2014

1) COMUNICATO STAMPA

APP MEDICHE: GARANTE PRIVACY, SERVE PIU’ TRASPARENZA NELL’USO DEI DATI

 

Una su due non fornisce agli utenti un’informativa prima del download o chiede dati eccessivi rispetto alle funzionalità offerte

 

Serve più trasparenza nell’uso dei dati degli utenti che scaricano app mediche in Italia.

I risultati dell'indagine, avviata a maggio dal Garante Privacy per verificare il rispetto della normativa italiana sulla protezione dati da parte di applicazioni che utilizzano dati sanitari, mostrano come anche nel nostro Paese gli utenti non siano adeguatamente tutelati e troppe volte non siano messi in grado di esprimere un consenso  libero e informato. Quello delle app mediche è un settore in crescente sviluppo che presenta profili molto delicati per la privacy delle persone. L'azione del Garante si inserisce nell'ambito del "Privacy Sweep 2014", l’ “indagine a tappeto”  promossa dal Global Privacy Enforcement Network (GPEN), la rete internazionale nata per rafforzare la cooperazione tra le Autorità della privacy di tutto il mondo e di cui il Garante italiano fa parte. La scelta tutta italiana di analizzare app del settore medico o di wellness è in linea con le preoccupazioni manifestate dall’Europa su questo tema. La Commissione Europea ha di recente avviato una consultazione sulla Mobile Health e ha pubblicato il Libro Verde sulle applicazioni sanitarie mobili (Green Paper on Mobile Health).

Una su due delle applicazioni mediche italiane e straniere analizzate dagli “sweepers” dell'Authority italiana, scelte a campione tra le più scaricate disponibili sulle varie piattaforme (Android, iOs, Windows, etc.), non fornisce agli utenti un’informativa sull’uso dei dati preventiva all’installazione, oppure dà informazioni generiche, o chiede dati eccessivi rispetto alle funzionalità offerte. In molti casi l’informativa privacy non viene adattata alle ridotte dimensioni del monitor, risultando così poco leggibile, o viene collocata in sezioni riguardanti, ad esempio, le caratteristiche tecniche dello smarphone o del tablet. 

A seguito dell’esito dell’indagine, il Garante sta valutando le azioni da intraprendere, anche al fine di possibili interventi prescrittivi o sanzionatori.

A livello internazionale, l’iniziativa ha fatto crescere le preoccupazioni sulle app, che offrono funzionalità che vanno dai giochi al meteo, dalle news ai servizi bancari. I risultati dell’indagine hanno mostrato come vi sia una scarsa attenzione alla tutela degli utenti e la necessità che questi software, che raccolgono un’ingente mole di informazioni personali, rendano più trasparente e chiaro l’uso delle stesse. Su un totale di oltre 1200 applicazioni esaminate, appena il 15% risulta dotato di un’informativa privacy realmente chiara. Nel 59% dei casi è stato difficile per le Autorità di protezione dati reperire un’informativa privacy prima dell’installazione.

    Roma, 10 settembre 2014

 

 

2) http://www.dirittiglobali.it/2014/09/google-investe-in-farmaci-sanita-avra-vantaggi-dai-dati-degli-utenti/


Aggiornamenti dell’8-9-2014

http://rivistaqq.org/wp/wp-content/uploads/QQ-37-1-2014.pdf (pag. 15)

http://www.corrierecomunicazioni.it/it-world/29551_reicherts-nel-2020-i-dati-personali-varranno-mille-miliardi.htm


Aggiornamenti del 1°-9-2014

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/veneto/2014/notizia/veneto-addio-alla-ricetta-rossa-prescrizioni-mediche-saranno-online_2065517.shtml


Aggiornamenti del 31-8-2014

Questo link viene evidenzia come solo 6 regioni abbiano presentato  il piano di progetto per il FSE:
http://www.ilfarmacistaonline.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=23067

Il link informa del flop fatto dal FSE a Reggio Emilia:
http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2014/08/28/news/reggio-aperte-solo-5-mila-cartelle-online-1.9835446

Qui, il GRANDE FLOP del FSE in Francia:
http://urlin.it/12c427

http://informidel.blogspot.it/2013/12/martinedahan-vous-envoye-un-message_11.html

http://www.unof.org/+DMP-une-gabegie-d-un-demi-milliard+.html

Riportiamo la presa di posizione del Presidente dell'Ordine dei medici di Verona sulla ricetta "dematerializzata" ed in FSE (visti anche dal punto di vista del nuovo codice deontologico):
http://www.cureprimarie-ulss21.it/page.asp?id=5785&title=critiche-dall#96;o.-dei-medici-di-verona-sulla-gestione-della-ricetta-dematerializzata-e-sul-fascicolo-sanitario-elettronico


 

Aggiornamento del 25-7-2014

25-7-2014 Manuale di diritto europeo in materia di protezione dei dati


Aggiornamenti del 21-7-2014

http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/07/17/news/tlc_privacy_a_rischio-91772227/
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/07/18/telefonate-a-rischio-il-governo-spieghi2216.html
http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/07/18/news/privacy_digitale_diritto_uomo-91842843/


 

Il FSE "Aggrega nostri dati sanitari dal 2008". A nostra insaputa.

Da ForlìToday del 14-7-2014.

[…]

Il Fascicolo sanitario elettronico (FSE) è una raccolta di dati e informazioni sanitarie che costituiscono la storia clinica e di salute di una persona . La consultazione avviene in forma protetta e riservata attraverso l' utilizzo di credenziali personali. In un prossimo futuro supporterà anche le funzioni di accesso ai professionisti del Servizio sanitario regionale che tu avrai autorizzato. L' accesso sarà tracciato e reso visibile sul Fascicolo. In Emilia-Romagna la realizzazione del Fascicolo sanitario elettronico segue l' evolversi della rete Sole e l' inserimento in rete dei documenti sanitari, risultanti dalle prestazioni e servizi erogati dal Servizio sanitario regionale. Il Fascicolo sanitario elettronico recupera i documenti sanitari a partire dal 1 gennaio 2008.[…]


Aggiornamento del 26-6-2014: Fascicolo sanitario elettronico: siate attenti, informati e consapevoli!

Garante Privacy. Via libera al primo decreto attuativo. Serve il consenso del paziente, gli accessi al fascicolo saranno tracciati.


Primi passi concreti per la realizzazione del fascicolo sanitario elettronico, l'insieme dei dati e dei documenti digitali che rappresentano la storia clinica e sanitaria di una persona. Il Garante per la privacy ha espresso parere favorevole [doc. web n. 3230826] su uno schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri - il primo di una serie di decreti attuativi previsti dalla norma di legge - che consentirà a Regioni e Province autonome di dare il via al Fse. Già nel 2009 l'Autorità era intervenuta in tale materia con un provvedimento generale, svolgendo un ruolo di "supplenza" in attesa di una normativa adeguata. Lo schema odierno individua i primi contenuti da attivare a livello nazionale: i dati e i documenti da inserire nel fascicolo elettronico; le responsabilità e i compiti dei soggetti coinvolti; le garanzie e le misure di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati personali; le modalità e i livelli diversificati di accesso al fascicolo; i criteri di interoperabilità, nonché i contenuti informativi e le codifiche del profilo sanitario sintetico e del referto di laboratorio.

Lo schema di decreto è stato elaborato nell'ambito di un tavolo di lavoro istituito presso il Ministero della salute cui ha partecipato anche l'Ufficio del Garante fin dalla sua costituzione nel gennaio 2013. Il testo che ha avuto l'ok del Garante prevede, in particolare, che il paziente sia informato chiaramente e possa decidere con maggiore consapevolezza se dare il consenso all'alimentazione del Fse (in mancanza del quale il fascicolo rimarrà vuoto e quindi non accessibile, né per finalità di cura, né per finalità di ricerca o di programmazione sanitaria e monitoraggio), e in caso positivo, decidere se dare anche il consenso per finalità di cura (in mancanza del quale il fascicolo potrà essere utilizzato solo per finalità di monitoraggio, programmazione e ricerca, con le dovute garanzie di anonimato).

Il paziente potrà decidere, inoltre, con un consenso ad hoc, se far inserire nel Fse alcune informazioni di particolare delicatezza (sieropositività, interruzione volontaria di gravidanza, violenza sessuale, pedofilia, uso di sostanze stupefacenti, parto in anonimato). Giova comunque ricordare che la mancata adesione al Fse non preclude la possibilità di aderire alle prestazioni del servizio sanitario nazionale.

Gli accessi al Fse da parte degli operatori del Ssn dovranno essere tracciabili e la consultazione del Fse dovrà essere limitata al personale sanitario che abbia in cura effettivamente il paziente, e solo per il tempo necessario. Per scongiurare il rischio di accessi abusivi, lo schema è stato integrato prevedendo l'obbligo per il titolare del trattamento di avvisare immediatamente il Garante nel caso in cui i dati trattati nell'ambito del Fse subiscano violazioni (c.d. "data breach": derivanti da attacchi informatici, incendi o altre calamità).

 


Aggiornamento del 26-6-2014:

-http://www.diritto24.ilsole24ore.com/art/guidaAlDiritto/dirittoCivile/2014-06-26/primo-garante-decreto-fascicolo-151834.php
-http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3230826

Garante Privacy. In evidenza il Punto C del paragrafo 3:

[…]

c) particolare attenzione è stata riservata alla disciplina del consenso all'utilizzo delle informazioni. Innanzitutto, sulla base dei rilievi formulati dall'Ufficio alcune informazioni di particolare delicatezza sono ora inseribili nel FSE solo con uno specifico consenso dell'interessato (sieropositività, interruzione volontaria di gravidanza, violenza sessuale, pedofilia, uso di sostanze stupefacenti, parto in   anonimato,   attività  dei   consultori)  (art.  6).  Sono   state,  poi,  meglio  esplicitate  le   diverse  fattispecie   di  consenso  previste 

dall'articolo 12 del decreto-legge n. 179/2012 per l'utilizzo dei dati e le conseguenze di un loro mancato conferimento, distinguendo  fra consenso all'alimentazione del FSE (in mancanza del quale il FSE rimane vuoto e, quindi, non accessibile né per finalità di cura,  né per finalità di ricerca e di governo) e consenso alla consultazione del FSE per finalità di cura, da esprimere successivamente al  consenso all'alimentazione; in mancanza di tale consenso il FSE (alimentato sulla base del primo consenso) potrà essere utilizzato  solo per fini di governo e ricerca nel rispetto dei limiti stabiliti dal quadro normativo vigente (cfr. art. 12, commi 3-bis e 5, d.l.  179/2012 e artt. 7 e 8 schema);


Aggiornamento del 22-6-2014:

- http://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/06/19/news/wikileaks-ecco-l-accordo-segreto-per-il-liberismo-selvaggio-1.170088


Aggiornamento del 26-5-2014. I pericoli del FSE visto dagli Inglesi.