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PRIVILEGIA
NE IRROGANTO Documento
inserito il: 14-2-2013 |
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DOCUMENTI CORRELATI |
18-12-2012 Il PuntO n° 253 Mutui e
crediti al consumo. Si aggrava a nostro danno il differenziale di tasso tra
Italia ed Eurolandia. In un anno (novembre 2011-ottobre 2012) il
differenziale è più che raddoppiato. |
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Il PuntO n° 258 Mutui
e crediti al consumo. Sempre alto a
nostro danno il differenziale di tasso tra
Italia ed Eurolandia. In un anno (novembre 2011-dicembre 2012) il
differenziale è quasi raddoppiato. Di Mauro
Novelli 14-2-2013 Abbiamo elaborato i dati forniti
da BCE e Bankitalia [BCE 2-2013, pag. 42 e
Supplemento Moneta e banche n° 8 del 7-2-2013,
pag. 41] aggiornati al dicembre 2012. In un anno (da novembre 2011
a dicembre 2012) quasi raddoppia il differenziale Italia-Eurolandia tra i
tassi medi applicati a mutui e prestiti. A dicembre 2012, il differenziale per i
mutui risulta di +119 punti base a
nostro sfavore (era +67 a novembre 2011); per i prestiti risulta +152 (era + 84
a novembre 2011). Ecco la tabella con le rilevazioni dal gennaio 2010: TAB. 1- DIFFERENZIALE
TASSI MEDI BANCARI A FAMIGLIE IN AREA EURO E IN ITALIA (nuove operazioni)
Possiamo calcolare la
ripercussione di questo differenziale sull’entità delle rate: Tab. 2- Mutui e
credito al consumo ripercussione sulla rata del differenziale di tasso.
Per cui, un mutuo di 100mila euro a 30 anni vede il mutuatario italiano pagare una rata
mensile di 69 euro più alta (828 euro
in più all’anno) del mutuatario di Eurolandia. A conclusione del mutuo, avrà
pagato 24.840 euro in più di un
cittadino dell’area Euro (+ 15.120 euro se mutuo a 20 anni). Mentre, per un prestito di 30mila euro a 10
anni il cittadino italiano paga una
rata mensile di 23 euro in più (276 euro in più l’anno) di un cittadino di
Eurolandia. Al termine dei 10 anni, avrà pagato 2.760 euro in più. Le nostre banche continuano ad approfittare del basso
livello dell’Euribor (per i tassi variabili) ed Eurirs
(per i tassi fissi) per imporre spread altissimi sui mutui. Va rilevato che
da gennaio 2013 i due tassi sono in leggera crescita. Da luglio 2011 al 14-2-2013 ecco l’andamento dei due
tassi: Tab. 3 - Livello Euribor e Eurirs
a luglio 2011e al 14 febbraio 2013
Proprio per questo basso livello, le banche provvedono
ad applicare spread (cioè la loro remunerazione) di entità elevata. Per i mutui a tasso variabile, gli spread applicati
vanno dal 2,70 al 4 per cento con punte oltre il 4,50. Per i mutui a tasso fisso, gli spread applicati sono
più alti: dal 3,00% ad un massimo del 5,00%. In pratica, l’offerta delle banche per i mutui va
dal 3 al 4,5 per cento se a tasso variabile; dal 5,2 al 6,8 se a tasso fisso. 14-2-2013 |
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