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DOCUMENTO INSERITO IL: 23-6-2012                   

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Il PuntO n° 237

Storia twitteriana d’Europa

Di Mauro Novelli 23-6-2012

 

·        Al massimo della loro potenza, i Greci evitarono all’Occidente una colonizzazione persiana/mediorientale. Regalarono al mondo gli strumenti intellettuali che neanche l’attuale decadenza riesce ad usurare.

·        Al massimo della loro potenza, i Romani offrirono al pianeta l’ “invenzione” del diritto scritto a disposizione di tutti i cittadini. Regalarono alla civiltà principi, strumenti e metodi organizzativi ed amministrativi per governare un impero

·        Al massimo della loro potenza, gli Italiani offrirono all’Occidente l’arte dell’amministrare laicamente (né impero né papato) una comunità basandone l’economia sul mercatare e non più sul feudo. Regalarono al mondo il Rinascimento.

·        Al massimo della loro potenza, quando ancora la terra era piatta, i cattolicissimi Spagnoli pensarono bene, accantonando per un attimo le scritture, di organizzare un’avventura per dimostrare che la terra era una palla.

·        Al massimo della loro potenza, i Francesi hanno offerto al mondo la possibilità di governare democraticamente una nazione. Regalarono all’Occidente gli strumenti giuridico organizzativi per una amministrazione moderna ed intelligente.

·        Al massimo della loro potenza intellettuale, i Tedeschi hanno contribuito ad illuminare il pensiero del pianeta. Al massimo della loro potenza militare, i Tedeschi riuscirono a devastare l’Europa e l’Uomo. Al massimo della loro potenza economica, forse riescono a devastare l’Unione europea e la costruzione pensata da Adenauer, Schumann e De Gasperi.

·        I Britannici non hanno mai puntato a raggiungere il massimo della potenza: il loro obbiettivo è sempre stato quello di abbattere le nazioni continentali che si avviavano ai diventare troppo potenti.

·        Al massimo della sua decadenza, l’Europa sta riscoprendo che l’individualismo (leggi: tribù, casta, potentato), imposto dagli anglosassoni per frazionare il pianeta, è la causa del disastro economico, morale e intellettuale. E’ tempo che l’Europa faticosamente riscopra i vantaggi del superamento di atteggiamenti tribali e della loro sostituzione con i fondamenti, anche antropologici, della polis.

·        E siamo tornati ai Greci.

·        Ma ancora oggi, per evitare improvvisi e diseconomici (per loro) risvegli, c’è chi si ostina a “suggerire” ai cittadini europei radici di civiltà “giudaico-cristiana”, piuttosto che “greco-romana”.

·        Probabilmente, alle tribù del Nord Europa, la prima concezione comporta più limitati complessi di inferiorità.