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Il PuntO n° 210
Le finanze delle famiglie, la crisi e la speculazione: titoli del debito pubblico e depositi postali.
Di Mauro Novelli 10-7-2011
A dicembre 2010, il monte titoli di stato del debito pubblico era pari a 1.548,599 miliardi di euro.
Oltre la metà dei titoli è in mano a detentori esteri:
TAB. 1 – MONTE TITOLI DI STATO ITALIANI. DETENTORI Anni 1991-1998-2005-2006-2007-2008–2009 e 2010 - Valori percentuali sul monte titoli di stato Fonte Supplementi al Boll.no statistico Bankitalia. Aggiornamento Suppl.to n°30 “Finanza pubblica” del 14-6-2011).
Quindi, in Italia sono detenuti circa 742,6 miliardi di euro di titoli di stato. Le famiglie italiane detengono circa 188,2 miliardi. Riportiamo i dati in tabella. Il resto è detenuto da banche, assicurazioni, altre imprese.
Come si vede, le famiglie detengono solo il 12,2 per cento dei titoli del debito pubblico. Detengono anche altri prodotti finanziari che compongono l’ammontare del debito pubblico: i risparmi detenuti in posta (depositi, buoni postali), pari ad oltre 325 miliardi di lire.
Dal 15 luglio a fine 2011, occorrerà rinnovare 130,202 miliardi di euro di titoli in scadenza (48,5 miliardi di BOT, 52,663 di BTP, 15,479 di CCT, 13,5 di CTZ). Entro questo mese scadranno 16,3 miliardi di BOT. Vedremo i risultati delle aste di metà mese (BOT annuali) e di fine mese (BOT semestrali). Ad agosto scadranno oltre 16 miliardi di BPOT e poco più di 20 miliardi di BTP. Restiamo in attesa della risposta dei mercati finanziari, forzati dalla speculazione, che in prima battuta mira ad acquisire titoli di stato italiani a prezzi stracciati dalle vendite dei detentori. Di fatto, la speculazione di origine anglosassone, aiutata dall’azione delle società di rating, mira ad abbattere l’euro (che si è conquistato un ruolo importante come moneta di riserva) per lasciare il campo libero a Dollaro, Sterlina e Franco Svizzero. Se l’Europa avesse le idee chiare, potrebbe addirittura lucrare contro gli speculatori…..
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