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Il PuntO n° 198 Modesto contributo storico per chi ancora non sa reagire all’accusa
che – da oltre un secolo – gli Austro-Tedeschi (bravi che sono, no i Taliani!) rivolgono a noi, circa la nostra abitudine ai “giri di valzer”. Di Mauro Novelli 17-3-2011 Con gli accordi (cinque o
sei in trenta anni, dal 1882) definiti come Triplice alleanza, Austria,
Prussia e Italia sottoscrivevano impegni (spesso solo bilaterali) nei
confronti delle rispettive politiche militari, coloniali, di alleanze. Il fatto che l’”Alleanza”
avesse un carattere esclusivamente difensivo, dovrebbe già convincere
della sua inapplicabilità alla fattispecie: fu l’Austria a dichiarare
guerra alla Serbia nel 1914. Ma procediamo oltre. Tra le altre cose in soldoni,
gli accordi prevedevano, (mi auguro di non essere troppo sintetico e di
ricordare non malissimo): - attenzioni reciproche
nella “eventuale” politica coloniale dei tre paesi. - ogni iniziativa nei
Balcani sarebbe dovuta passare attraverso informative e accordi preventivi
con gli altri due paesi e, comunque, si sarebbero dovuti riconoscere
“compensi” a loro favore a carico di chi avrebbe avuto vantaggi dalle sue iniziative
geopolitiche nella regione. 1900 - PRIMO “GIRO DI VALZER”. (Non dell’Italia) L’Italia, verificata la
totale indifferenza di Austria e Prussia nei confronti della sua politica
coloniale in Africa, ebbe con la Francia uno scambio di lettere (1900): noi saremmo restati
neutrali circa ogni iniziativa francese nel Marocco; i francesi si sarebbero
mantenuti neutrali in caso di iniziative italiane in Libia. Era inoltre
prevista una serie di vantaggi a favore degli italiani in Tunisia (colonia
francese). Grande scandalo presso gli
Austro-Tedeschi che scoprirono (svegli che sono, no i Taliani!) che l’Italia aveva effettivamente interessi
concreti in Africa e che le sue reiterate richieste di appoggio alla sua
politica coloniale, non miravano solo a rompere loro le palle. 1904 - SECONDO GIRO DI VALZER. (Non dell’Italia) L’accordo (segreto) di
neutralità fra Austria e Russia Nel 1904, Austria
e Russia
firmarono un accordo: secondo il patto, le due potenze non sarebbero
intervenute in una guerra l’una contro l’altra. L’Austria cominciava a
mettere in conto un eventuale conflitto con l’Italia, il cui irredentismo
tridentino non era stato possibile “imbracare” negli accordi. Dell’accordo austro-russo
l’Italia non fu informata, la Prussia sì. (Furbi i crucchi! Sembrano Taliani!) 1908 – INIZIA IL TERZO “GIRO DI VALZER” (Non dell’Italia) L’Austria aveva una sorta
di mandato/protettorato sulla Bosnia Erzegovina. In violazione degli accordi
del 1887 sulle iniziative nei Balcani, nel 1908 procedette all’annessione di
quel paese senza preavvisare l’Italia; tantomeno procedette – come avrebbe
dovuto - a riconoscerci compensi. A seguito di questo,
l’Italia stipulò con la Russia gli accordi di Racconigi (1909):
entrambi i paesi si sarebbero opposti, nei Balcani, ad ogni ulteriore iniziativa simile
al giro di valzer delle debuttanti, intrapreso dall’Austria un anno prima
(svelti che sono, no i Taliani!). Questi due giri di valzer sono
imputati agli Italiani, non tanto dagli austro-tedeschi, ma soprattutto da
poco informati/colti (o da interessati) taliani.
Gli storiografi tedeschi seri hanno ormai chiarito esattamente il contrario.
Ma nell’immaginario collettivo plebeo (italo-austro-tedesco) è passato
il messaggio opposto. Un generale tedesco (non
ne ricordo il nome) ebbe a dichiarare: “Non so chi vincerà la terza
guerra mondiale. So solo che la perderà chi si allea con
l’Italia!”. Aho! Detto da un
rappresentante del miglior esercito del mondo (che però ha vinto
pochino), costituito dai migliori soldati del mondo (che però hanno
vinto pochino) ed espressione del più serio popolo del mondo (giri di
valzer a parte), suona quale sentenza passata in giudicato. Taliani inaffidabili! 1938 – INIZIA IL QUARTO GIRO DI VALZER (Non dell’Italia). Nei suoi contatti con
Hitler, poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, ben
conoscendo i suoi generali paciocconi, consapevole della qualità degli
armamenti - un po’ così - in dotazione all’esercito italiano, ben al
corrente della impreparazione militare (a parte gli 8 milioni di baionette),
Mussolini fece presente che l’Italia sarebbe stata pronta alla guerra solo
nel 1943. Hitler annuì
comprensivo e qualche mese dopo (9-1939) invase la Polonia (gagliardi, no i Taliani!). Anche questa vicenda
è ormai definitivamente riconosciuta. Così come è ormai
notorio (riconosciuto dalla storiografia tedesca) l’atteggiamento sleale dei tedeschi
nei nostri confronti tenuto ben prima dell’8 settembre 1943. Chicca per concludere: 1946 – I MONARCHICI ACCUSANO GLI “ALTRI” DI TRADIMENTO E DI BROGLI. Gli accordi tra Sua
Altezza Savoia e il FNL, miranti a condurre il paese ad una conclusione per
quanto possibile pacifica delle vicende postbelliche, prevedevano che nessuna
delle due parti – in previsione del referendum - avrebbe potuto dar luogo ad iniziative
politiche tali da influenzare gli assetti e gli equilibri raggiunti fino a
quel momento. Sua Altezza, già
stanca per aver strenuamente difeso il suo regno dalla plancia del Baionetta
in rotta (nel senso di precipitosa) verso la Puglia, procedette alla
abdicazione a favore di Umberto, nella speranza di influenzare positivamente
i cittadini, chiamati di lì a poco ad esprimersi nel referendum Monarchia-Repubblica
(furbi che sono i Savoia, no i sudditi!). |
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