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TASSE
LOCALI: NEGLI
ULTIMI 15 ANNI SONO CRESCIUTE DEL 138% Nello stesso
periodo la tassazione a livello centrale, invece, è aumentata
“solo” del 7% circa. La crescita
è stata davvero impressionante: tra il 1995 e il 2010 la tassazione a
livello locale è aumentata del 137,9%. In termini assoluti, le entrate
fiscali delle Amministrazioni locali (Comuni, Province, Regioni) sono passate
da 40,58 miliardi a 96,55 miliardi di euro. L’Amministrazione
centrale, invece, ha incrementato le entrate “solo” del 6,8%. Se
nel 1995 il gettito era di 326,69
miliardi, nel 2010 ha
raggiunto i 348,92 miliardi di
euro, mentre il Pil, sempre in questi ultimi 15 anni, è cresciuto nel
nostro Paese del 19,1%. Sono questi i principali risultati emersi da una
elaborazione realizzata dalla CGIA (www.cgiamestre.com).
Dati che sono a prezzi costanti 2010, ovvero al netto dell’inflazione. “L’aumento
della tassazione locale – commenta Giuseppe Bortolussi
segretario della CGIA di Mestre – è il risultato del forte
decentramento fiscale iniziato negli anni ’90. L’introduzione
dell’Ici, dell’Irap e delle addizionali comunali e regionali
Irpef hanno fatto impennare il gettito della tassazione locale che è
servito a coprire le nuove
funzioni e le nuove competenze che sono state trasferite alle Autonomie locali. Non dobbiamo
dimenticare che negli ultimi 20 anni Regioni e Comuni – prosegue Bortolussi – sono diventate responsabili della
gestione di settori importanti come la sanità, il sociale e il
trasporto pubblico locale senza aver ricevuto un corrispondente aumento dei
trasferimenti. Anzi. La situazione dei nostri conti pubblici ha costretto lo
Stato centrale a ridurli progressivamente, creando non pochi problemi di
bilancio a tante piccole realtà amministrative locali che si sono
‘difese’ aumentando le tasse locali. I fortissimi tagli imposti
dalle manovre correttive di luglio e di Ferragosto rischiano di peggiorare la
situazione e di demolire lo strumento che in qualche modo poteva
invertire la tendenza, ovvero il federalismo fiscale. Pertanto, nei prossimi
anni alle Autonomie locali non resteranno che due strade da percorrere: o
tagliare i servizi erogati od aumentare le entrate locali. In entrambi i casi
a rimetterci saranno comunque i cittadini e le imprese”.
NOTA
TECNICA: PRINCIPALI IMPOSTE E TASSE NAZIONALI e LOCALI NAZIONALI IRPEF (imposta sui redditi delle persone
fisiche) IRES (imposta sui redditi delle
società) IVA (imposta sul valore aggiunto) Accise (carburanti, oli minerali,
tabacchi, gas metano, energia elettrica) Imposta di registro Imposta ipotecaria Imposta catastale Imposte su donazioni e successioni LOCALI Regionali IRAP (imposta regionale sulle
attività produttive) Addizionale regionale IRPEF Tassa automobilistica (bollo auto) Addizionale regionale all’accisa
sul gas naturale Tassa sulle concessioni regionali Tassa diritto studio universitario Provinciali Imposta sulle assicurazioni RC auto Imposta provinciale di trascrizione
(autoveicoli, camion e rimorchi) Addizionale provinciale sul consumo di
energia elettrica (diverso da abitazioni) Tributo provinciale per i servizi di
tutela, protezione e igiene dell’ambiente Comunali ICI (imposta comunale sugli immobili) TARSU/TIA (tassa sui rifiuti) Addizionale comunale IRPEF Tassa occupazione spazi e aree pubbliche Imposta comunale sulla pubblicità
e diritto sulle pubbliche affissioni Addizionale sul consumo di energia
elettrica (abitazioni) |