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Report "Cultura"   28-29 marzo 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Acli, diagnosi sulle crisi del mondo Iniziano gli incontri promossi dall'Istituto cooperazione economica internazionale Un'analisi degli scenari del Terzo millennio tra i valori de ( da "Giornale di Brescia" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: professore di Economia dei mercati finanziari alla Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Brescia e Andrea Fracasso, docente dell'Università degli Studi di Trento, moderati da Gian Carlo Costadoni dell'Icei. «I temi vengono scelti dal pubblico attraverso una consultazione. Il metodo partecipativo è la proposta operativa tradizionale dell'Icei.

L'inimmaginabile dietro le quinte del massimo premio letterario ( da "Giornale di Brescia" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sotto i nostri occhi grazie a uno straordinario libro di Enrico Tiozzo (docente di Letteratura italiana all'Università di Goteborg): «La letteratura italiana e il Premio Nobel - Storia critica e documenti» (Leo S. Olschki editore). Va aggiunto che, grazie all'analisi delle lettere in originale dei loro proponenti, sono analizzati anche i premi a Salvatore Quasimodo e a Dario Fo.

I problemi dei giovani? I genitori e la scuola ( da "Gazzetta di Modena,La" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: i docenti gli daranno la possibilità di assentarsi momentaneamente dalla lezione. «Cercare di capire i problemi dei giovani significa cercare di dar loro una risposta positiva e costruire delle politiche che affrontino alla radice le cause di un malessere che non vogliamo abbia conseguenze nella loro vita di cittadini adulti e responsabili»

A Treviso l'università del turismo . E la Provincia cerca soci ( da "Tribuna di Treviso, La" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: «A Treviso l'università del turismo». E la Provincia cerca soci Un convegno per lanciarla. Superiori, maxiclassi in arrivo: presidi e docenti preoccupati Un polo universitario europeo per il turismo a Treviso, sul modello dell'ateneo internazionale di Tirana, capitale albanese.

La crisi spacca le città in due parti invisibili ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di sociologia all'Università di Trento, insiste sul tema della città contemporanea che, come quella dei secoli scorsi, avrebbe conservato una sorta di cinta muraria, di guarnigione che divide il centro dalle periferie. Un muro che non esiste più materialmente ma che, attraverso altri strumenti,

Sulla crisi 10 incontri con taglio a richiesta ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università degli studi di Brescia, e Andrea Fracassaro, docente della Facoltà di Economia dell'Università degli studi di Trento. «La novità di questi appuntamenti, organizzati secondo un format già utilizzato con successo dall'Icei, è che è stato il pubblico stesso, mediante consultazioni delle varie realtà organizzatrici con i loro associati a scegliere tempi,

L'Ipsia e la mamma che accusa ( da "Provincia Pavese, La" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: vissuta dagli studenti e dai docenti con impegno costante e quotidiana dedizione. Ricordiamo brevemente i fatti: l'articolo di martedì riportava lo "sfogo" di una madre il cui figlio, iscritto nella nostra seconda indirizzo odontotecnico, avrebbe vissuto "gravi vessazioni" da parte di altri compagni.

la candidatura di bittante il rettore non è un manager voglio guidare una squadra ( da "Mattino di Padova, Il" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ma voglio «giocare» con il massimo rispetto: è chiaro che condividiamo le linee di principio». IL SITO. Docenti, rappresentanti degli studenti e personale tecnico-amministrativo ieri, alle 10, hanno ricevuto la sua lettera di candidatura. Alla stessa ora è stato attivato il portale www.giovannibittante.it. (Morena Trolese)

giornate fai di primavera oggi e domani in occasione della "xvii giornata fai di primavera" ... ( da "Nuova Sardegna, La" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Sassari, terrà una lezione dal titolo: "Tubercolosi e flussi migratori". Giovedì 2 aprile alle 16,30 presso l'Aula Magna della Facoltà di Agraria, viale Italia 39, lo studioso Manlio Brigaglia, docente di Storia della Sardegna, Facoltà di Lettere e Filosofia, terrà una lezione dal titolo: "Libri,

È stato responsabile esteri dei Ds e sottosegretario alla Farnesina, ora è docente di Rela... ( da "Unita, L'" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: È stato responsabile esteri dei Ds e sottosegretario alla Farnesina, ora è docente di Relazioni internazioni all'università la Sapienza di Roma. Fa parte della direzione del Partito democratico. UMBERTO RANIERI Docente di Relazioni internazionali all'università la Sapienza è stato sottosegretario agli Esteri

da lunedì ( da "Cittadino, Il" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell'Università Cattolica di Milano, che illustrerà "Metafore e simboli nel Paradiso dantesco", e subito dopo Andrea Maietti parlerà di "Marzo: della donna il mese specchia il cuore" . Per martedì, dopo una conversazione sul calcio con Emiliano Mondonico e Riccardo Maspero, è in programma l'incontro di maggior richiamo mediatico:

Gli esperti bocciano l'operarifondazione: ( da "Secolo XIX, Il" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell'Università degli Studi di Venezia, già presidente della Commissione nazionale di valutazione impatto ambientale (Via), e Gabriele Giustiniani, ingegnere dei trasporti dell'Università di Roma. E mentre l'opposizione di centrodestra definisce "siluri politici diretti a Marta Vincenzi" questi interventi,

documentario dedicato al matematico enriques ( da "Tirreno, Il" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: iniziativa vuole promuovere e rendere disponibile al pubblico produzioni documentaristiche realizzate da Università, enti di ricerca pubblici e privati, imprese ad elevato contenuto tecnologico e case di produzione. Il documentario vincitore è stato prodotto e realizzato dalla Limonaia-Scienza Viva e da Santi Fanti Film, per la regia di Francesco Andreotti.

TRENTO - Comuni e Provincia, insieme sulla questione Aeroterminal ( da "Adige, L'" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Noi però dobbiamo tenerci pronti: penso ad una partecipazione azionaria pubblico-privato, dove il privato può avere anche il 60% della proprietà. Qui in valle ci sono alberghi, ma anche campeggi, residence e agenzie che potrebbero essere interessate. Certo, poi sarebbe un grande risultato dare finalmente spazio nelle funivie alle realtà comunali».

Bella immagine per la città il a Trento Nord È con immensa soddisfazione che ieri transitando col mio furgone in direzione nord sulla nuova tangenziale, ho potuto notare l' ( da "Adige, L'" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Per 4 metri cubi di legna un bando pubblico» con cui egli accusa l'Amministrazione comunale di Pieve di Bono di sprecare risorse pubbliche. Oss Emer, che presumo essere un impresario edile, riferisce di essere stato informato da una ditta specializzata nella ricerca di bandi ed appalti presso le varie amministrazioni pubbliche, che, nel comune di Pieve di Bono,

"difendiamo il valore del lavoro" - eleonora capelli ( da "Repubblica, La" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: quello dell´Università, con che volto si presenta questa crisi? «Noi assistiamo a uno spreco gigantesco di risorse, investimenti di anni vanificati. Il tempo e il lavoro di studenti e docenti, il denaro pubblico impiegato per formare persone che poi si sentono immancabilmente dire: "Sei bravo, peccato, non c´è posto per te.

università, due concorsi nel mirino - giuliano foschini ( da "Repubblica, La" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L´indagine nasce dalla denuncia di una docente ed è affidata al sostituto procuratore Emanuele De Maria che si sta occupando di un procedimento in qualche maniera collegato. La Procura indaga anche su un altro concorso da associato in Medicina interna, bandito questo a maggio del 2005.

Svolta sulle tariffe Cipe: ok al 5% in più ( da "Borsa e Finanza" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: misto pubblico-privato (12), mentre una percentuale più bassa ha scelto affidamenti transitori (5) e a società di capitali. I restanti 24 Ato non hanno affidato il servizio ai sensi dell'art. 150 del Codice ambiente. Una paralisi nella gestione dell'acqua nazionale che è il frutto dell'eterna diatriba tra sostenitori del servizio idrico pubblico e sostenitori delle privatizzazioni.

I Baroni da Palermo a Oxford, la fuga dall'università italiana ( da "MF Sicilia" del 28-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Antonio Giordano I Baroni da Palermo a Oxford, la fuga dall'università italiana Che cosa succede se un appassionato studioso di letteratura piomba da Milano a Palermo, passando per New York, e vince un concorso di ricercatore all'università che, però, non era destinato a lui? Lo racconta Nicola Gardini nel suo I Baroni (ed.

La Germania boccia gli insegnanti ( da "Eco di Bergamo, L'" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Questa disastrosa immagine dei docenti di medie e licei, emersa da un sondaggio nazionale condotto dall'autorevole Istituto Allensbach, ha provocato uno choc in tutto il Paese e ha fatto scrivere allarmati editoriali di prima pagina sui maggiori quotidiani tedeschi. L'opinione dominante in Germania è sempre stata che gli insegnanti siano una categoria privilegiata,

Bittante: ( da "Corriere del Veneto" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ha affermato il docente, già allievo del professor Mario Bonsembiante e prorettore-. Negli ultimi anni ci sono state troppe divisioni all'interno dell'Università: per ciò bisogna ritrovare unità e compattezza, oltre che una certa chiarezza. Perché anche su questo aspetto si poteva fare meglio ».

"Cari bambini, cari ragazzi: idee per rapportarsi con i minori" è il titolo della con... ( da "Messaggero, Il (Civitavecchia)" del 28-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: Questo incontro vuole fornire strumenti utili per rapportarsi coi giovani. Tra gli oratori, il docente della Lumsa Stefano Bacchetta, Maria Antonietta Modolo dell'università di Perugia, la psicologa Marisa Nicolini e il professor Livio Rossetti.

PESAROOggi alle 16 nella sala del consiglio comunale convegno su "Antropologando".L'a... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di letteratura italiana. Coordinatore e ideatore del convegno, Luigi Maria Bianchini, neurologo dell'ospedale San Salvatore, giornalista e cultore di storia e tradizioni pesaresi. Tra i moderatori, il benemerito della Cultura e della Scienza Giovanni Danieli, professore emerito di Clinica Medica dell'università d'

VINCITA AL BAR PONCHIELLI PESAROVincita al bar Ponchielli dove un cliente con 5 euro si è... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente presso l'Università di Urbino. PESARO, INCONTRI SUI FIGLI PESAROOggi alle 17 a Palazzo Gradari la psicoterapeuta Silvia Tonelli parlerà sui figli. PESARO, STRADE SICURE PESAROOggi alle 9 nella sala del consiglio provinciale prende il via un corso di formazione promosso da Asur, Provincia, Unione autoscuole e rivolto ad operatori delle scuole guida.

TERNI , se n'è... ( da "Nazione, La (Umbria)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Pedagogia della Comunicazione all'Università della Calabria e nostro editorialista; il professor Giorgio Chinnici, criminologo all'Università di Palermo. IL DIBATTITO, introdotto dal dirigente scolastico Luciano Lima e dal presidente dell'Ordine Roberto Piersantini, è stato moderato, davanti agli studenti di alcuni Istituti della città,

Conferenza sull'evoluzione ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gli incontri sono dedicati al naturalista Charles Darwin nel 200° della nascita. Oggi interviene Massimo Pandolfi, docente di Etologia all'università di Urbino, su Evoluzione e conservazione delle specie insulari'. Image: 20090328/foto/773.jpg

Gli studenti sperimentano la biologia col Lab Car' ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Una realtà che nasce da un'associazione fra Fondazione Marino Golinelli e Alma Mater Studiorum-Università di Bologna e rappresenta un punto di riferimento per la diffusione della cultura scientifica e un supporto concreto e continuativo a docenti e studenti nell'insegnamento e nell'apprendimento delle scienze sperimentali nelle scuole.

La Uisp Villa Pecori Ma gli esclusi promettono battaglia ( da "Nazione, La (Firenze)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sindaco di San Piero a Sieve ed attuale presidente della società pubblico-privata Pianvallico spa. Mentre il presidente della Holding è Alessandro Pesci, ex-sindaco di Fiesole, e hanno quote nella società, oltre Dugheri, anche l'Uisp provinciale, la sezione toscana dell'Anci, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani, Alberto Formigli, capogruppo PD in Comune a Firenze.

Lingue di prima e di seconda classe ( da "Manifesto, Il" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Hagers registra le reazioni infastidite di molti intellettuali olandesi di fronte al fatto che in un numero sempre più grande di università del paese gli insegnamenti vengono tenuti in inglese. Auke van der Woud, docente di pianificazione urbana all'ateneo di Groningen, protesta che una scelta di questo tipo «fa pensare che l'olandese sia una lingua di seconda classe, un relitto».

A Gerusalemme fra Torah e guerra ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ora docente di Arte medievale all'Università ebraica di Gerusalemme. «Andai al Ratisbonne, un centro cristiano di studi ebraici, nel quale ho poi insegnato Talmud, fino a quando il Vaticano, nel 2001, decise la chiusura». Ma com'è la vita a Gerusalemme per un parmigiano che ha deciso di dedicare tutte le energie allo studio dei testi base della cultura ebraica?

Ambasciatore della cultura rabbinica nella sua Parma ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il docente parmigiano a Gerusalemme ha tenuto un altro ciclo di incontri su «Torah e democrazia, per una cultura della discussione». A organizzare il primo seminario di studi su secolarizzarione, interculturalità e pluralismo religioso, Luciano Mazzoni responsabile dell'I- stituzione biblioteche del Comune.

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Farmacologia e neuroscienziato di fama mondiale, Gavino Faa, ex preside della facoltà di Medicina, Giovanni Melis, docente di Economia aziendale, ex preside della facoltà di Economia, Raffaele Paci, ex preside di Scienze Politiche e Antonio Sassu, economista, ordinario di Politica economica ed ex presidente del Banco di Sardegna.

Scoperta di una ricercatrice cagliaritana ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: diretto dal docente universitario Francesco Marrosu. LA SCOPERTA La terapia individuata dai due studiosi, attualmente in corso di sperimentazione al Centro di ricerca dell'Ateneo cagliaritano sopra indicato, consiste nei farmaci che inibiscono l'azione dell'enzima 5-alfa-reduttasi, implicato nella sintesi di steroidi neuroattivi nel cervello.

Oltre 220 mila metri quadrati nel segno dell'eccellenza ( da "Corriere della Sera" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: carico delle imprese che vinceranno la gara per la costruzione dell'opera (e gestiranno, poi, alcuni servizi con una partnership pubblico-privato). Gli spazi dedicati alla cura e alla ricerca occuperanno 220 mila metri quadrati, altri 70 mila saranno destinati a parcheggi, impianti tecnologici e all'asilo nido aziendale. I letti a disposizione saranno quasi 100 in più degli attuali.

B aroni, ( da "Corriere della Sera" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L'uomo che, dovendo azzerare la nomina dei docenti finiti in cattedra dopo una selezione condannata come truffaldina anche in Corte di Cassazione, ha lasciato tutti al loro posto perché «l'annullamento d'un atto non può fondarsi sulla mera esigenza di ripristino della legalità». CONTINUA A PAGINA 25

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Altri due appelli sono stati diffusi via Internet, uno rivolto ad artisti e intellettuali, l'altro a docenti e ricercatori, per invitarli a sottoscrivere la loro esperienza. Adesioni autorevoli sono già arrivate. E le intenzioni sono chiare: «Noi da qui non ci muoviamo». Image: 20090328/foto/1342.jpg

Per chi vota l'artigiano? Ce lo svela un sondaggio ( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente a Urbino. Al dibattito che ne seguirà, coordinato dal giornalista Massimo Giannini, parteciperà tra gli altri Gian Mario Spacca, il segretario nazionale della Cna, Sergio Silvestrini, il presidente provinciale della Cna di Pesaro e Urbino Giorgio Aguzzi e il segretario provinciale Cna Camilla Fabbri.

La Gelmini, il prof Masia e la missione salva-baroni ( da "Corriere della Sera" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Antonino Astone era casualmente genero di Raffaele Tommasini, docente e delegato del Rettore per le questioni giuridiche. Massimo Galletti era casualmente il quarto di quattro figli del barone Cosimo, tutti e quattro professori nel solco universitario tracciato da papà... Mettetevi al posto di Mariastella Gelmini: non trovereste intollerabile l'andazzo?

Banchieri Usa: cooperiamo con Obama ( da "Sole 24 Ore, Il" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: prevede la nascita di partnership pubblico-private: le banche devono accettare di vendere asset nella bufera a prezzi "scontati" e altri investitori devono essere disposti a comprarli assieme al governo. Anche la rivoluzione nella vigilanza deve trovare la fiducia del mercato: propone controlli su tutte le grandi finanziarie, con il potere del Tesoro di rilevarle quando in difficoltà.

Project financing sotto la lente di Eurostat ( da "Sole 24 Ore, Il" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dettagli rilevanti ai fini della classificazione dell'operazione nei conti pubblici. Il problema che si vede in trasparenza non è nuovo: opere avviate con denaro privato rischiano di finire a carico dei fondi pubblici. Eurostat vuole dunque vederci chiaro. Non che i dati manchino del tutto: molti sono stati messi a disposizione dell'istituto europeo.

Il sabato delle idee e lo spazio letterario ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Letteratura Italiana e di Ermeneutica Leopardiana al Suor Orsola Benincasa, introdurrà i temi dell'incontro, che verrà aperto da una relazione di Raffaele La Capria, uno dei maggiori scrittori italiani contemporanei. Poi, prenderà il via lo spazio di discussione coordinata dal presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli a cui parteciperanno

I saggi Alla ricerca di una cura anti declino ( da "Giornale.it, Il" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dei docenti che ostacolano il ricambio. Il terzo è l'incapacità della politica di una progettualità aliena da tatticismi di breve respiro. All'interno di questa analisi, non tenera, la Potestio, ordinario di Economia presso l'Università Roma III, ha evidenziato come alcune delle riforme portate avanti dal ministro Gelmini siano un efficace tentativo di modificare la stagnazione,

( da "Giornale.it, Il" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli

Abstract: ma è vero che nelle università straniere questa stortura non interviene mai? «Nei Paesi anglosassoni esistono alcune università prestigiose così organizzate: docenti strapagati, immense quantità di denaro da spendere, rette altissime» prosegue Barbero. «C'è tutto l'agio di invitare i migliori del mondo invece della nuora del rettore.

La caccia ai manager: "Banchieri? Impiccati tutti ai pali della luce" ( da "Giornale.it, Il" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di East London sospende un docente che incita alla violenza. è uno degli organizzatori delle proteste contro l?imminente G20 londinese. Da oggi via alle manifestazioni, blindata la capitale britannica Londra «I banchieri potrebbero essere impiccati ai pali della luce» aveva dichiarato rabbioso durante un'intervista radiofonica alla Bbc sulle manifestazioni di protesta

Dolore e memoria nel paguro ( da "Scienze.it, Le" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Dolore e memoria nel paguro Una ricerca sperimentale dimostra come il suo comportamento di fronte a stimoli spiacevoli non sia frutto di un semplice riflesso ma di una elaborazione più complessa PAROLE CHIAVE dolore memoria Una nuova ricerca pubblicata da ricercatori della Queen's University a Belfast mostra che i paguri non solo soffrono il dolore ma ne conservano anche il ricordo.

PD, Rusconi: ma al Governo interessa della scuola ( da "Merateonline.it" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: eliminazione in pratica delle supplenze con l`orario minimo di cattedra a 18 ore, l`insegnamento dell`inglese a docenti non qualificati, nonostante tutto questo, il Ministro Gelmini, che continua a rinviare la sua presenza nella Commissione Istruzione per rispondere ai quesiti posti, non riesce a far fronte alle due clausole di salvaguardia, ovvero i 130.

"Niente bavagli alla Rete": a Roma i Pirati difendono le libertà digitali ( da "Stampaweb, La" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Diritto delle nuove tecnologie presso le università di Roma e Bologna, presidente dell'Istituto per le politiche dell'innovazione, blogger. Marco Scialdone Moderatamente estremisti: politica, internet e pirateria Se fosse possibile sintetizzare in una sola parola le vicende del diritto d'autore degli ultimi 15 anni,

"Fuga di cervelli? Noi stiamo bene qui" ( da "Giornale.it, Il" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli

Abstract: Sarà, ma è vero che nelle università straniere questa stortura non interviene mai? «Nei Paesi anglosassoni esistono alcune università prestigiose così organizzate: docenti strapagati, immense quantità di denaro da spendere, rette altissime» prosegue Barbero. «C?è tutto l?

Risorse idriche: interventi per il Sud ( da "Denaro, Il" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ha realizzato una nuova ricerca sul settore idrico, presentata a Roma lo scorso 24 marzo. Una specifica parte del lavoro è dedicata all'analisi della finanza del comparto idrico, con particolare attenzione ad alcuni strumenti finanziari, tanto pubblici quanto privati, che hanno contribuito e contribuiscono allo sviluppo del settore.

Il futuro di Napoli-metropoli Forum promosso dal Rotary ( da "Denaro, Il" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di progettazione della Seconda Università di Napoli ed assessore all'Edilizia Comune di Napoli, Guido D'Angelo, docente di legislazione urbanistica della Federico II, Roberto Giannì del Dipartimento di Pianificazione Urbanistica del Comune di Napoli ed Ambrogio Prezioso, presidente dell'Acen, Associazione dei costruttori edili di napoli.

IL COMUNE DI SALERNO HA PREDISPOSTO UN PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN IMPONENTE PROGRAMMA... ( da "Mattino, Il (Salerno)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: progetto per la realizzazione di un imponente programma costruttivo pubblico-privato nell'area demaniale compresa tra il porto commerciale ed il centro storico che rischia di determinare irreversibili danni al patrimonio vincolato». È quanto denuncia il deputato del Mpa, Arturo Iannaccone che ha presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro per i Beni e le Attività culturali,

SABATO LEO SPERPERO DI DANARO PUBBLICO ALL'EX ASL/SA 2 PER UNA CONSULENZA D'ORO IN MATERIA FISCAL... ( da "Mattino, Il (Salerno)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di diritto tributario presso l'Università degli Studi Federico II di Napoli. Secondo il cosiddetto "invito a dedurre", diretto ai presunti responsabili dello spreco, la consulenza fiscale affidata alla Coppola avrebbe per oggetto la risoluzione di questioni che sono riconducibili all'attività ordinaria dell'ente.

Riforma, tagli agli atenei ma anche novità positive ( da "Corriere Di Como, Il" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il fatto che le università andranno a reclutare i docenti di cui hanno bisogno tra quanti sono in possesso dell'abilitazione è altamente qualificante», spiega il rettore Dionigi. Ma non solo. I consigli di amministrazione delle università saranno formati in prevalenza da persone esterne all'ateneo.

PREGANZIOL Postolato scende in campo per il centrosinistra ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Va confermato il sostegno alle attività imprenditoriali in questo momento di crisi, potenziati i servizi a favore delle famiglie, delle scuole e dei cittadini disagiati. Massimo impegno anche sulla sicurezza dei cittadini e sulla collaborazione pubblico-privato nell'interesse generale».

Le "colombine" del Leo Club per i giovani disabili della vista ( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: innanzitutto fornire alle università apposite postazioni informatiche che permetteranno allo studente di effettuare liberamente i propri studi. Secondo, trasmettere un know-how per la formazione del corpo docente all'interno di atenei universitari e scuole professionali, per pianificare e preparare il materiale indispensabile al ciclo di studi.

A Treviso l'Università del turismo ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Croce all'Università e a Casa dei Carraresi e che vedrà la presenza di ospiti e docenti di elevato livello in tema di turismo, geografia e ristorazione. Il tutto grazie all'Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione "Massimo Alberini" di Treviso.

ANTONINO SINISCALCHI NEGLI ANNI SETTANTA, ANTONINO FIORENTINO ORGANIZZò I PRIMI CONVEGNI SUL... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 28-03-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'Università della Tuscia di Viterbo e collaboratore de «Il Mattino». «Una perdita dolorosissima per la città e per tutta la comunità della penisola sorrentina. Un uomo del "fare", un uomo che ha dimostrato a tutti come con la volontà e l'umiltà si possano raggiungere traguardi straordinari.

GATY SEPE LE COPPIE NATE SULL'AMORE ROMANTICO SONO QUELLE CHE DURANO TUTTA LA VITA. PAROLA D... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 28-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: università di Santa Barbara, autrice di una ricerca pubblicata sulla «Review of General Psychology» e molto gettonata dai media che, a partire dal «Washington Post» ne hanno riportato le conclusioni. Sarà che in tempi di crisi sostenere che un bene così facilmente deperibile come la coppia, fa un certo effetto.

A Gerusalemme fra Torah e guerra ( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ora docente di Arte medievale all'Università ebraica di Gerusalemme. «Andai al Ratisbonne, un centro cristiano di studi ebraici, nel quale ho poi insegnato Talmud, fino a quando il Vaticano, nel 2001, decise la chiusura». Ma com'è la vita a Gerusalemme per un parmigiano che ha deciso di dedicare tutte le energie allo studio dei testi base della cultura ebraica?

Imperia: 'I frantoi dell'arte', oggi premiato Gino Paoli ( da "Sanremo news" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: a cura di Margherita Rubino, docente all'Università di Genova il premio, questo pomeriggio presso il Museo dell'Olivo di Imperia, è stato assegnato ad un grande artista della musica italiana che da anni produce olio sulle colline toscane a Campiglia Marittima nel suo podere chiamato 'Le Case': Gino Paoli.

Crisi, la mappa delle insolvenze nelle regioni italiane: sondaggio Experian ( da "Sestopotere.com" del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che ha visto anche la partecipazione di Umberto Filotto, Docente alla Facoltà di Economia dell?Università di Roma “Tor Vergata” e Segretario di ASSOFIN (Associazione Italiana del Credito al Consumo e Immobiliare), Domenico Santececca, Direttore Centrale di ABI (Associazione Bancaria Italiana, Sergio E.

Si è chiuso il primo Forum dei Sindaci ( da "Napoli.com" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è stato arricchito dagli interventi di: Carlo Galli, docente presso l?Università di Bologna, Ali Abu Ghanimeh, decano dell?Istituto di Architettura ed Arti Islamiche dell?Università di Al-Al Bayat, Katy Carreras, Assessore per le Relazioni Istituzionali del Comune di Barcellona, Hassan Saleh, Sindaco di Jerico, Jia Changxian, Presidente dell?

Italia dei Valori e L'altra urbanistica ( da "Gazzetta di Modena,La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lorenzo Fabian, docente di urbanistica dell'università Iuav di Venezia, parlerà di «Quattro immagini per l'Emilia centrale»; Francesco Gastaldi, ricercatore in urbanistica dell'Università Iuav di Venezia, parlerà di «Deregulation urbanistica» ed Emanuele Piccardo, curatore di «Archphoto.

Quando papà si compra la scuola ( da "Stampa, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: E quando Daniele Checchi, docente di Economia alla Statale di Milano, ha voluto studiare quali fosseo i migliori licei di provenienza degli iscritti alla sua università l'istituto di Como è risultato fra i migliori. Vincenzo Silvano vive a Torino. Nel 2000 decide di iscrivere il primo dei suoi quattro figli alla SS.

Sant'Anselmo si svela nei libri per bambini ( da "Stampa, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: idea di concepire pubblicazioni destinate ai ragazzi - spiega Manuela Lucianaz, docente di Letteratura dell'infanzia all'Università della Valle d'Aosta - è nata dalle riflessioni del gruppo di filosofi, storici e intellettuali valdostani che si è costituito quattro anni fa per organizzare le celebrazioni in onore del santo.

Conferenze da record Domani c'è Apuleio ( da "Stampa, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: «Pro se de magia» di Apuleio sarà trattato dal professor Luigi Pellecchi, docente di diritto romano all'Università di Pavia. L'appuntamento, come sempre, ha il sostegno di Comune, Provincia, Università, Ufficio scolastico provinciale, Rotart Club e Fondazione Cassa di Risparmio.

Storie della guerra: un corso per docenti ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Per finire, dalle 15 alle 17 della stessa giornata, toccherà a Mario Cuzzi, docente di Storia contemporanea dell'Università degli studi di Milano, e al suo intervento su «Il confine orientale nel dopoguerra: foibe, esuli e rimasti». L'incontro si svolgerà nella sala brenese del consorzio Bim. L.RAN.

L'Aeep vende il convento di via Cazzaro ( da "Tribuna di Treviso, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: magari di gestione comune pubblico-privato. Sono questioni che andremo ad approfondire nei prossimi mesi. Inoltre abbiamo intenzione di valorizzare la zona di 10.000 metri quadrati situata vicino alla circonvallazione attraverso un progetto di lottizzazione. In questo modo potremmo mettere sul mercato anche quel terreno.

alt ai concorsi locali in ateneo ( da "Nuova Sardegna, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Da lì le singole università attingeranno per scegliere il docente. I candidati conserveranno questa specie di diritto di prelazione per diversi anni. Nel frattempo ogni ateneo potrà promuovere i propri interni. Ma con un limite massimo dettato dalle risorse finanziarie.

il peso della ricerca, esperienze a confronto ( da "Nuova Sardegna, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: di Carlo Devillanova (docente alla Bocconi), di Sergio Paba (prorettore a Modena). L'appuntamento è per le 16 nell'aula magna dell'ateneo centrale, in piazza Università. Coordinerà Marco Vannini, professore della facoltà di economia sassarese e direttore del dipartimento di economia, impresa, regolamentazione.

un convegno sulla crisi economica ( da "Nuova Sardegna, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Economia presso l'Università, Gavino Sini, presidente provinciale della Confcommercio, Marco Tarantola, direttore dell'Associazione Industriali. Al convegno seguirà un dibattito. L'appuntamento è destinato agli studenti delle classi quinte degli istituti superiori e vuole essere un'occasione di approfondimento su un tema,

enrico costa, testimone della sua città - marta virdis ( da "Nuova Sardegna, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La docente Maria Margherita Satta, invece, sottolinea il forte interesse etnografico dello scrittore. E Giuseppina Fois (Facoltà di lettere e filosofia) delinea un quadro dettagliato su Università e cultura sassarese, ai tempi in cui si andava formando la classe sociale dei letterati e si leggevano le cronache cittadine su «

Scorie nucleari pericolose ( da "Adige, L'" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di fisica all'Università di Trento, è ripartito dalla struttura degli atomi per arrivare alla necessità, per le centrali nucleari, di procurarsi l'uranio 235, il materiale più adatto per la produzione di energia. Ma questo tipo particolare di uranio si trova in quantità relativamente piccole mescolato ad altre forme di uranio minerale.

Nel luglio del 2006, il Comprensorio aveva istituito una commissione tecnica, incaricata di predisporre la prima bozza statutaria, attorno alla quale poi avviare i necessari ragion ( da "Adige, L'" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ex dirigente del Dipartimento affari e relazioni istituzionali della Provincia di Trento, Roberto Toniatti, docente di diritto costituzionale dell'Università di Trento, l'ex parlamentare Giuseppe Detomas e il consigliere provinciale Luigi Chiocchetti. (Nelle foto sopra Fabio Chiocchetti e Leonardo Bernard) 29/03/2009

L'ingegnere "indipendente"è consigliere di Rifondazione ( da "Secolo XIX, Il" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: hanno ascoltato i pareri di Maria Rosa Vittadini, docente all'Università di Venezia ed ex presidente della Commissione nazionale di Valutazione impatto ambientale (Via), e Gabriele Giustiniani, ingegnere dei Trasporti all'Università di Roma. Il sospetto di una non totale «indipendenza» riguarda proprio quest'ultimo.

tradizioni popolari e religiose racchiuse in dvd - nino muggianu ( da "Nuova Sardegna, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di storia delle religioni all'Università di Sassari; Raimondo Turtas, già docente di storia della chiesa all'Università di Sassari e l'editore Carlo Delfino. A coordinare i lavori sarà il giornalista della Rai Tonino Oppes. In chiusura della manifestazione ci sarà un recital di musica e canto con Enzo Favata e Clara Farina.

beniscelli alla guida di italia nostra - marco preve ( da "Repubblica, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Genova Il docente dell´Università di Genova succede a Valerio alla presidenza della sezione genovese Beniscelli alla guida di Italia Nostra Rigore sui temi fondamentali ma no a chiusure preventive Voglio recuperare un dialogo proficuo con la Soprintendenza e collaborare a fondo col Comune MARCO PREVE «Rigore sui temi fondamentali ma nessuna chiusura preventiva»

I nipotinidi Pitagora ( da "Secolo XIX, Il" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con altri classificati savonesi premiati al Chiabrera dai docenti di matematica giunti da tutta la provincia, parteciperanno alla fase nazionale di Milano presso la Bocconi in programma a fine maggio. L'appuntamento milanese aprirà ai primissimi classificati la fase mondiale dei Giochi Matematici che tradizionalmente si tiene a Parigi alla fine di agosto.

Arte ed economia a confronto all'Università L'Orientale ( da "Caserta News" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Orientale Amedeo Di Maio e vedrà la partecipazione della docente di Economia dei beni e delle attività culturali dell'Università L'Orientale Elina De Simone e di Eugenio Tibaldi, artista piemontese in scuderia Exposito, da quasi dieci anni a Napoli, attento alle evoluzioni estetiche e economiche delle periferie delle grandi metropoli.

C'era una volta Parre capitale degli Orobi ( da "Eco di Bergamo, L'" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università La Sapienza di Roma. Knobloch e la sua docente di riferimento, Paola Piana Agostinetti, hanno illustrato «La presenza dei Celti nell'Italia settentrionale» agli studenti del Collegio Sant'Alessandro di Bergamo, organizzatore di una serie di iniziative culturali per arricchire il piano di studi degli scolari più meritevoli.

Ferloni, un intellettuale a Palazzo Mezzabarba ( da "Giorno, Il (Lodi)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di Chimica-fisica ambientale dell'università di Pavia, 66enne di cultura mitteleuropea, Ferloni è noto in città per aver presieduto la sezione locale di Italia Nostra, carica dalla quale si è dimesso appena ha accettato la candidatura.

Università, doppio titolo in Francia ( da "Eco di Bergamo, L'" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che spiega il progetto insieme ai docenti Giuseppe Delmestri e Daniela Andreini -. I singoli corsi saranno svolti nelle tre sedi in collaborazione con alcune primarie aziende internazionali, che si sono impegnate nel fornire contenuti, testimonianze e opportunità di stage». Per informazioni si può contattare la Facoltà di Economia all'indirizzo e-mail: economia@

( da "Giorno, Il (Sondrio)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'Università di Scienze gastronomiche di Pollenza - perché il momento attuale sta modellando anche gli stili di vita e il modo stesso di concepire la viticoltura. Gli operatori devono tener conto di questo contesto. Infatti la gente non vuole una maggior quantità di comunicazione sul vino, ma desidera che vengano fatti conoscere dei valori aggiunti che riguardano un territorio,

Il Comune di Rieti punta sulla pianificazione ambientale a 360 gradi per calibrare lo svilup... ( da "Messaggero, Il (Rieti)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: condotti da docenti, studenti e ricercatori dell'università reatina, che darà l'esatta fotografia della situazione locale sul piano del verde urbano, della qualità dell'aria e quindi dell'inquinamento atmosferico ma anche elettromagnetico e su quella dell'inquinamento acustico, troppo spesso sottovalutato.

ai posti senza concorso ( da "Nazione, La (Viareggio)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I compensi delle partecipate possono essere assegnati fino un massimo del 70% del compenso assegnato al Sindaco; così dice la normativa vigente». Lazzerini vuole spiegazioni anche dal sindaco. Va notato che la legge prevede alcune differenze per le società a capitale misto pubblico-privato. Image: 20090329/foto/8432.jpg

SI È TENUTO IERI, all'università rodigina, un incontro interessant... ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Sociologia presso l'Università degli Studi di Padova e ha parlato anche Vincenzo Rebba, docente di Economia presso l'Università degli Studi di Padova. Un momento di confronto, quindi, su tematiche legate al peso che rivestono la scienza e il sapere nello sviluppo economico di un Paese, sulle strategie che possono e devono essere individuate in questo particolare momento

LIVORNO PER IL QUINTO anno consecutivo a Livorno è ... ( da "Nazione, La (Grosseto)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Franco Turini, Università di Pisa; Paolo Bussotti, Direttore Centro Studi Enriques¸Gloria Marchetti, Docente Liceo Francesco Cecioni; Olga Rickards, università Roma Tor Vergata, organizzata dal Centro studi Enriques in collaborazione con il Comune di Livorno.

La E45 autostrada Di importanza epocale il via libera da parte dell'ANAS al... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: insieme ai docenti dell'Università di Perugia, hanno organizzato il seminario. L'iniziativa intende fornire agli studenti di ambito chimico, ai neo laureati, a giovani professionisti e al corpo docente una panoramica delle possibilità professionali che gli orientamenti europei, la legislazione vigente e le necessità dell'industria offrono al chimico,

Le lezioni sui diritti tra sciopero e lavoro ( da "Nuova Ferrara, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Due i temi trattati dai docenti dell'Università di Ferrara: il professor Alberto Avio, docente di diritto del lavoro ha parlato di diritto di sciopero, il professor Andrea Pugiotto, docente di diritto costituzionale, dei diritti degli immigrati. «L'invenzione dello sciopero virtuale nega di fatto il diritto all'astensione del lavoro - ha spiegato Avio -

MASSA ( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il docente di pedagogia generale all'università di Firenze Enzo Catarsi e la pedagogista Ilaria Nicolini. Sempre per «Attorno all'8 marzo» è anticipato a martedì alle 17 al Bourdillon l'incontro "Bilancio di genere" previsto per il 2 aprile. Coordina l'onorevole Elena Cordoni e intervengono la docente Annalisa Rosselli,

Una nuova residenza sanitaria ( da "Nuova Ferrara, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Giuliano Fasolino che ha tenuto a sottolineare l'importanza della collaborazione pubblico/privato in questa iniziativa a rilevanza regionale. Ha chiuso i lavori il rappresentante della medicina di gruppo nonchè assessore alla Sanità del comune di Ostellato, Andrea Lunghi, che ha risposto anche alle domande del pubblico presente.

Nascerà al Suor Orsola la casa della letteratura ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: di Ernesto Mazzetti giornalista e docente di Geografia Politica ed Economica all'Università di Napoli Federico II e degli scrittori Antonella Cilento, Gabriele Frasca, Gennaro Matino e Angelo Petrella. «E' per noi un motivo di grande soddisfazione che ancora una volta al Sabato delle Idee emergano proposte nuove e interessanti per la nostra città»,

Magnani: ( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Non ho intenti polemici specifica Magnani ma non ci sono le condizioni: il Politecnico è una bella cosa, ma la volontà è delle istituzioni coinvolte e l'Università può solo aderire; per architettura, invece, ce ne sono già due nelle Marche e noi abbiamo chiuso dei corsi per mancanza di docenti. Proporre nuove facoltà significa non conoscere la situazione della nostra Università».

Una variante al Puc per le case nell'ex cava ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: si discuterà più della gestione della società pubblico-privata "Porto Venere servizi portuali e turistici Srl" nel consiglio comunale portovenerese di lunedì pomeriggio, la pratica è stata ritirata (o meglio: "non definitivamente presentata dall'opposizione", come comunica il sindaco), ma al suo posto ci sarà spazio per parlare di una variante al Puc (piano urbanistico comunale)

Benessere e forma fisica: convegno promosso dalla Cna ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Silvio Cardinali dell'Università Politecnica delle Marche. E ancora la medicina, con la relazione sulle implicazioni ormonali in estetica, del prof. Augusto Taccaliti, docente di Endocrinologia dell'Università delle Marche. Per arrivare alle nuove frontiere della nutrizione, trattate dal prof.

Pesaro in Europa? Si prepara la sfida ( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'Università Ca' Foscari di Venezia, e il senatore Palmiro Ucchielli, presidente della Provincia e futuro candidato al Parlamento europeo. I due incontri segnano una nuova tappa del percorso di studio e approfondimento già avviato nel 2008 sul dialogo e lo scambio tra l'Europa e le amministrazioni locali.

Psicologo dei top gun' aiuta a risolvere le crisi ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Due i docenti: Alessandro Brescia, consulente aziendale ed esperto di finanza, e soprattutto Leonardo Milani. Cinquantatre anni, ferrarese doc con un passato sportivo ad alto livello, psicologo e docente all'Università di Firenze, Milani vanta nel proprio curriculum il ruolo di mental trainer' della pattuglia acrobatica dell'aviazione militare;

Oroscopi e segnali alla ricerca del futuro ( da "Nazione, La (Firenze)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia della Filosofia all'Università di Firenze, che ha contribuito al catalogo della mostra con un importante saggio dal titolo La visione astrologica dell'universo e dell'uomo nel Medioevo'. «Ricorda tra gli altri Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune di Firenze scelse momento e luogo per attaccare e battere i pisani nella battaglia di Cascina grazie alle indicazioni

DA SEMPRE, senza distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negl... ( da "Nazione, La (Firenze)" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia della Filosofia all'Università di Firenze, che ha contribuito al catalogo della mostra con un importante saggio dal titolo La visione astrologica dell'universo e dell'uomo nel Medioevo'. «Ricorda tra gli altri Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune di Firenze scelse momento e luogo per attaccare e battere i pisani nella battaglia di Cascina grazie alle indicazioni

DOMANI al teatro Metastasio, alle 21,30 Stefano Coppini, all'interno del cic... ( da "Nazione, La (Prato)" del 29-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: interno del ciclo di incontri «Metastasio: pensieri e parole», dialogherà con Vito Mancuso, docente di teologia moderna e contemporanea dell'Università San Raffaele di Milano. Il senso complessivo del suo lavoro si può definire come «teologia laica», un vero e proprio discorso su Dio ma tale da poter sussistere di fronte alla scienza alla filosofia.

( da "Corriere della Sera" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: presentato un maxipiano per creare una partnership mista pubblico-privati per liberare le banche dalla zavorra dei titoli tossici. Il governo userà tra i 75 e i 100 miliardi forniti dal programma di soccorso pubblico Tarp, fondi che insieme ai capitali privati genereranno 500 miliardi di potere d'acquisto per rilevare, attraverso un'asta, gli asset che appesantiscono i bilanci bancari.

E a un certo punto i genitori la scuola se la fanno da soli. Sono migliaia in tutt'Italia, per ... ( da "Stampa, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: E quando Daniele Checchi, docente di Economia alla Statale di Milano, ha voluto studiare quali fosseo i migliori licei di provenienza degli iscritti alla sua università l'istituto di Como è risultato fra i migliori. Vincenzo Silvano vive a Torino. Nel 2000 decide di iscrivere il primo dei suoi quattro figli alla SS.

Oroscopi e segnali alla ricerca del futuro ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 29-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia della Filosofia all'Università di Firenze, che ha contribuito al catalogo della mostra con un importante saggio dal titolo La visione astrologica dell'universo e dell'uomo nel Medioevo'. «Ricorda tra gli altri Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune di Firenze scelse momento e luogo per attaccare e battere i pisani nella battaglia di Cascina grazie alle indicazioni

DA SEMPRE, senza distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negl... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 29-03-2009) + 1 altra fonte
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Abstract: docente di Storia della Filosofia all'Università di Firenze, che ha contribuito al catalogo della mostra con un importante saggio dal titolo La visione astrologica dell'universo e dell'uomo nel Medioevo'. «Ricorda tra gli altri Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune di Firenze scelse momento e luogo per attaccare e battere i pisani nella battaglia di Cascina grazie alle indicazioni

( da "Giornale.it, Il" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: cetologo docente all'Università di Genova, racconta come anche grazie al rilevamento di dati satellitari verrà monitorata la vita di delfini e balene Maurizio Wurtz risponde al telefono con la calma e la gentilezza del vero scienziato. All'esibizionismo, antepone l'amore per le creature marine sulle quali tiene da anni un brillante corso presso il Dipartimento di Biologia dell'

Sulle tracce del Castello lungo sette secoli di Storia ( da "Stampa, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia medioevale all'Università di Pavia e presidente di Arte e Storia, e che l'altra domenica ha tenuto una lectio magistralis al Teatri Municipale sui «Castelli tra realtà, evocazione romantica e credulità popolare». Si alterneranno Enrico Lusso e Antonella Perin, Claudia Bonardi (docenti al Politecnico di Torino)

Il sindaco: "Sulla maxi diga le società non mi rispondono" ( da "Stampa, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: società pubblico-private, dove si intende trattenere acqua sorgiva del Tanaro, con una diga e relative captazioni, sul versante ligure. Tenta di smorzare gli allarmismi Giorgio Ferraris, presidente della Comunità montana e consigliere regionale: «L'idea viene ciclicamente riproposta dall'inizio del '900 e ha oggi contorni meno concreti di precedenti proposte naufragate clamorosamente»

quale energia nell'era del post petrolio? ( da "Tirreno, Il" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Bardi è docente presso il Dipartimento di chimica dell'Università di Firenze, presidente di Aspo-Italia (sezione italiana dell'associazione internazionale che si occupa dello studio del picco del petrolio), autore del libro "La fine del petrolio: combustibili fossili e prospettive energetiche per il ventunesimo secolo",

UNIVERSITA': BERLUSCONI, NON SARA' PIU' RISERVA PRIVATA DI ( da "Virgilio Notizie" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 29 mar - L'accesso all'universita' deve cambiare perche' il corpo docente ''non deve essere piu' una riserva privata di amici e parenti''. Lo spiega dal palco del Congresso del Pdl, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. ''Basta con le sedi distaccate e inutili dove c'e' un solo iscritto - dice il premier -;

PORTO CESAREO, UNA PIAZZA DEDICATA AL PRIMO PARROCO ( da "LeccePrima.it" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: mentre le conclusioni saranno di Mario Spedicato docente presso l'Università del Salento e presidente della Società di storia patria di Lecce. ?Grande soddisfazione e l'augurio di gioia e felicità per la nuova piazza cittadina?, è il messaggio inoltrato a tutti i cesarini dal sindaco Vito Foscarini e dal presidente del consiglio Eugenio Sambati.

Cooperative edili, ritardi nella consegna delle case ( da "Corriere Adriatico" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: accordo pubblico-privato, dovevano essere realizzate, come termine ultimo, entro la consegna degli appartamenti. Appare chiaro dicono ancora la Ruiti e la Pupo che senza le opere urbanistiche primarie non è possibile avere l'agibilità degli alloggi. Attraverso l'interrogazione, che presumibilmente verrà discussa nel corso della prossima seduta del consiglio comunale,

Vicinato solidale, una risorsa ( da "Corriere Adriatico" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Stefano Bartolini docente della Facoltà di Economia della Università di Siena, il sociologo Stefano Ricci e Davide Guidi presidente di Rees, Rete di Economia Etica e Solidale delle Marche. Le organizzazioni del non profit hanno inteso mettere al centro della attuale situazione di crisi un modello di famiglia che non si isola,

La meccatronica cresce grazie anche all'interesse dei privati ( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 29-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: equipe coordinata dal docente di meccanica applicata alle macchine, Alessandro Gasparetto, soprattutto grazie a una strumentazione all'avanguardia per il controllo in tempo reale di sistemi automatici. La meccatronica è una disciplina di recente costituzione che combina la meccanica e l'elettronica, studiando tecniche per il controllo di sistemi meccanici appunto tramite l'

Partito democratico ha ritrovato l'unitàVittorio Di Gangi segretario comunale ( da "Sicilia, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Giuseppe Guerrera della facoltà di architettura dell'Università di Palermo, Sandro Amata, docente del corso di laurea in archeologia dell'Università Kore e Andrea Caporali della facoltà di architettura sempre dell'Università Kore. Erano presenti inoltre il comandante e il vice comandante del Genio militare di Palermo, col.

Collaudo padiglionedell'ospedale Maggiore ( da "Sicilia, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Letteratura Italiana all'Università di Catania, Guglielmo Troina, giornalista Rai e Margherita Verdirame, preside della Facoltà di Scienze delle Comunicazioni di Catania. ?Ti amo 1 in più dell'infinito??, edito da Lombardi Editore, ci racconta la storia d'amore di due giovani ragazzi, nata all'improvviso durante una sera di fine estate a Sampieri.

Giornate tanti visitatori guidati dagli studenti ( da "Sicilia, La" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 30 nella sala conferenze del liceo Classico "Gulli e Pennisi", nell'ambito del ciclo di incontri per i docenti delle scuole acesi, il prof. Giovanni Vecchio, già dirigente scolastico, parlerà su "Cittadinanza e Costituzione: il ruolo dell'istituzione scolastica". ACI s. antonio. Esercizi spirituali con mons. Malandrino a.g.) Nella parrocchia S.

RISPOSTA AL CAVALIERE DEL POPOLO: CGIL E PD ALLA STAMPA ESTERA - C'È ANCHE UN MUSSARI 2 CHE SPERA NEL RITORNO DELLE PPSS - LUNEDÌ L'OMAGGIO AL POETA FRATTINI, BABBO DI FRANCO - E A ( da "Dagospia.com" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Letteratura italiana presso l'Università di Roma Tor Vergata e amico di Alberto Frattini. Nel corso dell'evento la poetessa Elena Clementelli leggerà alcuni brani dalle opere del padre del titolare della Farnesina. E la Lumsa, l'università di via della Traspontina, lo ricorda come uno dei suoi più prestigiosi docenti»

Un distretto toscano per il patrimonio culturale ( da "Sestopotere.com" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attenzione della tavola rotonda e dello stand con i quali la Regione Toscana e tutti i partner pubblici e privati del progetto, portano il loro contributo all'importante appuntamento della sedicesima edizione del Salone del restauro, in corso a Ferrara. «L a Toscana – spiega l'assessore all'Università e alla ricerca Eugenio Baronti –

Gli studenti e l'alcool. Che piacere è? ( da "Napoli.com" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Padova, che ha illustrato gli studi fatti nel settore e le analisi sociologiche collegate. Il docente ha anche spiegato le tappe fondamentali dello sviluppo dei neuroni cerebrali, che proprio verso i venti anni riorganizzano le loro sinapsi e consolidano i comportamenti, le inclinazioni e le cognizioni apprese negli anni immediatamente precedenti.

Al Camec con Panvini ( da "Cittàdellaspezia.com" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: utilizzazione dei docenti e l'accorpamento delle classi di concorso. Alle ore 10,30 nell'auditorium del Liceo Scientifico "A. Pacinotti" Panvini incontrerà sullo stesso argomento delegazioni di studenti di tutte le scuole superiori della provincia. Per informazioni sugli appuntamenti e per aderire all'Associazione Culturale " Mediterraneo"

USA/ GEITHNER AD AMERICANI: SIATE OTTIMISTI SU FUTURO DEL PAESE ( da "Wall Street Italia" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che le banche possano tornare ad avere capitali da prestare a imprese e privati. Geithner ha difeso la partnership pubblica-privata tra Stato e banche prevista da questo piano sostenendo che si tratta dell'unico modo per ridurre al minimo i rischi di perdita per i contribuenti. Geithner ha parlato al programma dell'ABC "This Week", ma è apparso anche a "Meet the Press" della Nbc.

DONATELLA TROTTA UNA CASA DELLA LETTERATURA. RADICATA A NAPOLI, NEL CUORE DI UNA EX CITTADELLA MO... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 29-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Letteratura Italiana e di Ermeneutica Leopardiana al Suor Orsola, e il giornalista Ernesto Mazzetti, saggista e docente di Geografia politica ed economica alla Federico II di Napoli. All'idea lanciata da Durante fa eco Marco Salvatore, fondatore della Sdn che garantisce la sua collaborazione: «È per noi motivo di grande soddisfazione -

GERARDO AUSIELLO OLTRE 400 PAGINE DI CONSULENZE PER UNA PREVISIONE DI SPESA DA GUINNESS DEI PRIMA... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 29-03-2009) + 3 altre fonti
Argomenti: Cultura

Abstract: hanno contattato e pagato docenti, infermieri, falegnami e persino sarte. Veniamo alla Provincia di Napoli: 10mila euro sono andati ad una professionista che ha affiancato il lavoro della consigliera per le pari opportunità; altri 12mila (l'impegno economico totale è di 40mila euro) sono invece stati spesi per il monitoraggio delle condizioni climatiche dell'

Ventimiglia: altro incontro su 'Leggere la città medievale' ( da "Sanremo news" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lucio Lazzari (docente di Storia dell?Arte presso lo stesso Liceo Aprosio), mentre per quella archeologica interverrà il prof. Giuseppe Palmero (condirettore del corso e ricercatore associato presso l?Università di Nizza). Nel corso dell?incontro verrà illustrata la dispensa propedeutica alle attività del laboratorio,

Bankitalia: il debito pubblico alto frena i prestiti bancari ( da "Rai News 24" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Secondo lo studio dei due ricercatori, un altro fattore e' quello della tradizione legale del paese che, per esempio, nel sistema tedesco attribuisce un ruolo piu' centrale alle banche rispetto al modello anglosassone. Per la ricerca, un alto debito pubblico, oltre drenare risorse verso i titoli di Stato, "puo' corrispondere a un largo peso del governo e alle imprese statali nell'

Bankitalia: il debito pubblico alto frena i prestiti bancari ( da "Trend-online" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che finanziare privati.In tempi di crisi e di stretta creditizia, di necessita' di rilancio delle imprese e soprattutto delle piccole e medie imprese, il tema appare quanto mai attuale.E' una delle conclusioni di uno studio realizzato dai ricercatori della Banca d'Italia, Riccardo De Bonis e Massimiliano Stacchini, pubblicato nei temi di discussione curati da via Nazionale.

BANKITALIA: IL DEBITO PUBBLICO ALTO FRENA I PRESTITI BANCARI ( da "Wall Street Italia" del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che finanziare privati.In tempi di crisi e di stretta creditizia, di necessita' di rilancio delle imprese e soprattutto delle piccole e medie imprese, il tema appare quanto mai attuale.E' una delle conclusioni di uno studio realizzato dai ricercatori della Banca d'Italia, Riccardo De Bonis e Massimiliano Stacchini, pubblicato nei temi di discussione curati da via Nazionale.


Articoli

Acli, diagnosi sulle crisi del mondo Iniziano gli incontri promossi dall'Istituto cooperazione economica internazionale Un'analisi degli scenari del Terzo millennio tra i valori de (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 28/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:la città Acli, diagnosi sulle crisi del mondo Iniziano gli incontri promossi dall'Istituto cooperazione economica internazionale Un'analisi degli scenari del Terzo millennio tra i valori del mercato e i valori dell'etica delle difficoltà in cui versa l'economia negli ultimi mesi" title="Diagrammi di borsa in caduta: un'immagine eloquente delle difficoltà in cui versa l'economia negli ultimi mesi" onClick="showImage('http://www.giornaledibrescia.it/gdbonline/contenuti/20090328/foto/full_brescia_200.jpg',600,275)"> Diagrammi di borsa in caduta: un'immagine eloquente delle difficoltà in cui versa l'economia negli ultimi mesi Il metodo utilizzato per scegliere i temi degli incontri è quello partecipativo. Ovvero il pubblico e i cittadini che assistono alle conferenze vengono consultati per decidere non solo gli argomenti, ma anche gli orari e i luoghi degli appuntamenti. L'esperienza che l'Istituto Cooperazione Economica Internazionale ha già portato a Milano e in altre zone del Nord approda a Brescia con una decina di incontri, che si svolgeranno nell'arco del 2009, dedicati ad un «Viaggio intorno al terzo millennio: il mondo e i suoi problemi». Per organizzare il ciclo di appuntamenti l'Icei, che fungerà da coordinatore, collabora con le Acli provinciali di Brescia, che li ospiteranno, sempre alle 20.30, nella sede di via Corsica, con i Missionari Saveriani, con la Cgil, con Amnesty International e Banca Popolare Etica. La crisi economica Il primo incontro, in programma martedì 31 marzo, affronta il tema della crisi economica. I relatori, che parleranno di «Crisi economica internazionale: questa (s)conosciuta», saranno Carmine Trecroci, professore di Economia dei mercati finanziari alla Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Brescia e Andrea Fracasso, docente dell'Università degli Studi di Trento, moderati da Gian Carlo Costadoni dell'Icei. «I temi vengono scelti dal pubblico attraverso una consultazione. Il metodo partecipativo è la proposta operativa tradizionale dell'Icei. E per quanto ci riguarda sia attenti ai temi sociali ma anche a quelli geopolitici», ha ricordato Nicola Fiorin delle Acli, illustrando l'iniziativa con Cecilia Cadeo dell'Icei, Maurizio Bianchetti di Banca Popolare Etica e padre Marcello Storgato dei Missionari Saveriani. Gli incontri programmati fino a giugno sono quattro, mentre il ciclo riprenderà dopo l'estate con altre conferenze. La cadenza sarà mensile. Il secondo incontro è già in calendario il 28 aprile e approfondirà il tema «La crisi economica e finanziaria: quali prospettive e alternative per una revisione economica, politica e culturale?», mentre il terzo e il quarto si svolgeranno rispettivamente il 26 maggio e il 16 giugno. I relatori, del secondo appuntamento, saranno Sabina Siniscalchi e Pietro Raitano. «Ad ogni incontro vengono forniti questionari nei quali non solo il pubblico può proporre gli argomenti degli incontri futuri ma anche fare valutazioni. Per quanto riguarda Brescia, la partenza delle consultazioni per il primo incontro è stata con le associazioni che hanno sollecitato l'organizzazione degli appuntamenti sul territorio bresciano» ha spiegato la Cadeo. Il metodo partecipativo Maurizio Bianchetti ha riassunto le modalità attraverso le quali si è giunti all'organizzazione degli incontri nel Bresciano. «Già lo scorso anno, come Banca Popolare Etica ci siamo incontrati con l'Icei - ha rammentato -. L'Icei ci ha fatto una proposta corposa e ci è sembrato utile coinvolgere anche realtà con le quali avevamo collaborato negli anni. I relatori, indipendentemente dal tema prescelto, sono stati individuati tra esperti che garantiscano non solo una profonda conoscenza della materia, ma anche la capacità di comunicare e di farsi capire anche dai non addetti ai lavori». Le tematiche prescelte devono comunque avere un taglio internazionale. «L'originalità dell'iniziativa risiede nel metodo - ha concluso padre Storgato - . Il pubblico è invitato non solo ad ascoltare ma anche a valutare e scegliere».p. gr.

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L'inimmaginabile dietro le quinte del massimo premio letterario (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 28/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:cultura I SEGRETI DEL NOBEL L'inimmaginabile dietro le quinte del massimo premio letterario Un libro di Enrico Tiozzo esamina tutte le candidature italiane dal 1901 al 1957 ed analizza anche come si è arrivati al riconoscimento per Quasimodo e Dario Fo Giosue Carducci, nel 1906 il primo italiano vincitore del Nobel per la letteratura, ritratto da Agostino Casalboni per la Domenica del Corriere Si sono aperti per la prima volta gli archivi reconditi del Premio Nobel, la magica tribuna delle incoronazioni che pongono un personaggio sul tetto del mondo. Il segreto è motivato dall'intenzione di proteggere il diritto personale e morale dei candidati: si fanno congetture che, per quanto talora rapportate a fonti attendibili, rimangono tali sino alla proclamazione del vincitore - il cui nome magari ribalta le ipotesi all'apparenza più ferrate. Adesso, tutta la documentazione relativa alle candidature letterarie italiane dal 1901 al 1957 (perché solo di questo ci occuperemo) è sotto i nostri occhi grazie a uno straordinario libro di Enrico Tiozzo (docente di Letteratura italiana all'Università di Goteborg): «La letteratura italiana e il Premio Nobel - Storia critica e documenti» (Leo S. Olschki editore). Va aggiunto che, grazie all'analisi delle lettere in originale dei loro proponenti, sono analizzati anche i premi a Salvatore Quasimodo e a Dario Fo. Il tutto all'interno di un setaccio colossale nel quale figura il complessivo mondo della scrittura da mezzo secolo a questa parte. Giustamente, occorre conoscere almeno qualche cenno sulla psicologia dello scienziato Alfred Nobel e sul suo testamento. E Tiozzo lo fa con ampiezza (anche se già erano uscite plaquette sulla materia). Di questa parte del suo libro riferiamo nel riquadro sottostante. Come Carducci sconfisse Fogazzaro Primo premiato italiano, Giosue Carducci. Il neonato Istituto Nobel, presieduto allora dal critico letterario Carl David af Wirsén, è sbattuto tra venti diversi. Corre l'anno 1901, i candidati sono 25, e in pole position sembra Fogazzaro, per quanto appaiano meritevoli anche Mistral, Prudhomme, Sienkiewicz. Incombe il nome di Tolstoj, inviso a Wirsén che gli lancia contro «una vera e propria requisitoria, accusandolo di varie nefandezze». Ibsen viene sua volta accusato di imperscrutabilità - dunque via anche lui. Nessuno immagina quanto a lungo si possa discutere, dietro le impenetrabili quinte dell'insigne Accademia, sul valore o meno di uno scrittore, sulla sua notorietà e sull'importanza dei proponenti. Il duello Carducci-Fogazzaro durò cinque anni, durante i quali passarono i già discussi Sienkiewicz, Mistral e altri. Perché Carducci - colmo di dritti e rovesci, dall'«Inno a Satana» a «In Santa Croce», praticamente bloccato da Carl Bildt, pur cosciente che fosse ormai tempo di prendere in considerazione l'Italia - uscì vittorioso sul filo di lana, quando ormai sembrava che il Premio dovesse gratificare Fogazzaro? Fu guerra aperta tra i giurati, qualcuno - per tagliar corto - raccolse la proposta dell'Accademia dei Lincei e avanzò il nome di Angelo De Gubernatis... Poi Fogazzaro pubblicò «Il Santo», che non piacque alla Commissione, così il 24 settembre 1906 Wirsèn, nel giudizio finale, «enumerò molti demeriti oltre ai meriti che avevano valso a Carducci l'assegnazione del Nobel di quell'anno, dando alla sua analisi quasi il carattere di un atto di accusa». Il racconto di Tiozzo invita alla riflessione. Certe «stravaganze» dell'eccelso Premio sono imputabili al testamento imperfetto del fondatore o non appaiono piuttosto il frutto di beghe, pregiudizi e ripicche dell'esimio comitato di sapientoni? Grazia Deledda: scelta... popolare Lasciò la bocca amara a molti l'alto segno di stima al vecchio professore maremmano. Tanto che passarono vent'anni prima che dall'occulta officina di Stoccolma venisse sfornato un altro «prodotto» italico, ancorché Fogazzaro fosse rimasto di traverso a Wirsèn, che per alcuni anni tentò di riproporlo. La fortunata fu, come tutti sanno, Grazia Deledda, che apprese a scrivere in italiano lentamente, mentre componeva i suoi romanzi in un misto di dialetto sardo. La Deledda era molto popolare, i suoi racconti si muovevano secondo la direzione ideale del sibillino testamento tracciato da Nobel - , sciogliere i legacci della violenza, migliorare l'umanità. Dagli archivi emerge l'esistenza di un primitivo terzetto «Serao, Deledda, Bracco», divenuto poi un quartetto per la robusta e «lusinghiera» comparsa di Ada Negri, sostenuta da Baldo Rossi, da Borghese, da Ferrero e dal preside dell'Università di Milano Michele Scherillo. Pirandello al primo colpo Dall'incrocio di perizie - e, soprattutto, per l'impuntatura dell'eminente Henrik Schuck, circondato da un gruppo di succubi e plagiato dall'insistente e annosa campagna italiana da parte di ministri e addirittura del presidente del Consiglio Luigi Luzzatti - la spuntò la Deledda, premiata nel 1926 per la sua «ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della sua isola nativa». Giunta a Stoccolma spaesata e impaurita, si appendeva al braccio del possente Osterling - dal 1919 socio dell'Accademia di Svezia - non si sa quanto ignara di trovarsi lì per volontà di un commissario incastrato nella pletora delle perentorie voci di sostegno giunte dall'Italia, un uomo che non molti anni dopo avrebbe preso le distanze da Pirandello, dichiarando che il drammaturgo italiano «sarebbe stato presto dimenticato». Se era stato uno sbaglio il riconoscimento a Carducci, quello alla Deledda fu anche peggiore. Tiozzo non prende le misure a nessuno, semplicemente e spesso argutamente riferisce, appoggiando la sua gradevolissima narrativa su una mole spaventosa di documenti, un labirinto inaffrontabile se non ci fosse la sua mano a condurci. Addirittura sottolinea con arguzia l'equivoco della traduzione di una parola del testamento di Nobel: propinare benessere morale anziché offrire. Gli ultimi premi degli anni Venti videro, tra le molte candidature straniere, il nome, già proposto e riproposto fino alla consumazione, di Benedetto Croce. A prima botta esce invece nel 1934 il blasone a Luigi Pirandello, proposto da Marconi e da un'infinità di rappresentanti delle accademie di Oxford, Cambridge, Londra, Parigi, eccetera. Una facilità che mette sospetto. Perché D'Annunzio non è mai stato preso in considerazione? È un buco nero cui sembra di non poter dare colmatura. Dal 1940 anche la Svezia soffre i contraccolpi della catastrofe europea e per tre anni il Nobel va in catalessi. Ma gli aspiranti non cessano le loro manovre e la lista d'attesa è lunghissima: c'è di nuovo una perorazione di Croce da parte del presidente della Siae, ma ai filosofi si preferiscono gli scrittori e i poeti. E Bacchelli, Silone, Moravia, Morante, Montale, Ungaretti scalpitano, sopraffatti loro malgrado (uno solo riuscirà a mettersi in testa il fatidico alloro) da nomi quali Gabriela Mistral, Hermann Hesse, Andrè Gide, William Faulkner e via discorrendo. A titolo di curiosità: Ungaretti fu proposto per sette anni, Montale addirittura per undici. Si appressa intanto il mezzo secolo. La Commissione da tempo si è rinnovata. La sua condanna è comunque quella di percorrere da un capo all'altro l'immensa landa della scrittura universale, nulla lasciando trapelare delle beghe. A vantaggio del nostro Paese sorge nel 1958 la casa editrice «L'Italica» diretta da Giacomo Oreglia, un piemontese rossiccio e caparbio che molto fece e disfece sia per il Premio sia per se stesso. È amico del presidente e poeta Anders Osterling, delle cui liriche traduce due edizioni monografiche bilingui. Dice Tiozzo che «certamente le possibilità di manovra del giovane Oreglia nella Stoccolma per più versi ancora provinciale degli anni Cinquanta, erano grandissime, e non c'è dubbio che fra l'intraprendente uomo di cultura italiano e il presidente della commissione Nobel si fosse stabilito un saldo rapporto di fiducia e di amicizia che andava molto al di là di quello che si crea fra un editore e il suo autore». Lo storico più informato del Premio, Kjell Espmark, narra del ballottaggio Ungaretti-Montale-Quasimodo, avvantaggiato - quest'ultimo - dal fatto di essere conosciuto in Svezia dal 1957 grazie a un'antologia curata dall'università di Goteborg, cioè prima che «L'Italica» nascesse e si preoccupasse di tradurre il trio più famoso del secondo Novecento. Francesco Flora e Carlo Bo orientarono l'andamento del gioco dando peso al poeta siciliano (mentre in Italia si tendeva a sottovalutarlo). Dal canto loro Osterling e Oreglia non avevano difficoltà a dimostrare simpatia per il lirico emarginato e maltrattato, che vinse alla prima candidatura, affondando in una coltre di giudizi melmosi da parte della nostra stampa, come è risaputo. Se il Premio alla Deledda era stato voluto dall'Italia, quello a Quasimodo fu voluto fortemente dalla Svezia, che egli ringraziò nel suo discorso, come una «modificatrice» della cultura del mondo. Il saggista glissa su Montale Il saggista glissa con prudenza sul premio a Montale, non volendo snodare il proprio racconto in impervi rapporti altimetrici, per quanto non si trattenga dall'elencare il numero delle perizie cui furono sottoposti autori di nome rimasti, dopo molte illusioni, con un pugno di mosche in mano. Resta l'imbarazzo per Dario Fo, premiato insieme alla moglie (la prima volta che veniva infranta la piattaforma del rigidissimo protocollo). Colpa di Franco Ferretti, ambasciatore italiano a Stoccolma e fedelissimo del ministro Dini (siamo nel 1997). Cancellato il lucano Albino Pierro, mandato a fondo Luzi, estromesso dall'Istituto di Cultura Giacomo Oreglia... Una congiura cospiratoria? Chissà. Resta il fatto che, aspirando Alfred Nobel a individuare i coraggiosi, i provocatori e gli iconoclasti, i nemici dei poteri consacrati, Fo entrava di merito nelle intenzioni testamentarie del fondatore. «Ma che resterà di lui?» si chiede giustamente Tiozzo. Attore e geniale uomo di teatro, della poliedrica attività artistica, è discutibile la sopravvivenza di un testo - a meno che si tratti di qualche piéces di impossibile traduzione. Luzi mandò tutti all'inferno... i giornalisti l'avevano fatto litigare persino con Pierro, morto da due anni! Cosa aggiungere, se non che questo formidabile libro è senza fondo? Lo si potrebbe leggere per mesi scoprendo sempre qualche complotto e raggiro inimmaginabile al grande pubblico. Si ha l'impressione che su ogni premiato (o illuso ed escluso) incomba un cavaliere di bronzo, simile a quello che sovrasta Onieghin. Curzia Ferrari

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I problemi dei giovani? I genitori e la scuola (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

di Valentina Lanzilli I problemi dei giovani? I genitori e la scuola I dati di due anni di lavoro nelle superiori: chiedono aiuto soprattutto le donne Rapporto con i propri genitori e difficoltà scolastiche: sono queste le principali cause di disagio tra gli adolescenti modenesi. A dirlo sono i risultati della ricerca intitolata "Osservatorio adolescenti", che negli ultimi due anni ha analizzato i dati emersi dai ventotto sportelli d'ascolto presenti nelle scuole superiori modenesi. La ricerca, promossa dalla Provincia di Modena in collaborazione con l'Università di Modena e Reggio Emilia, ha preso in considerazione le segnalazioni di 471 studenti delle scuole superiori, di età compresa tra i 15 e i 16 anni, che tra marzo e giugno del 2008 si sono rivolti agli sportelli d'ascolto presenti nelle scuole, per parlare dei propri problemi, disagi o semplicemente per confrontarsi, con un'equipe di psicologi dell'azienda Usl, che ha aderito a questo progetto, che si pone l'obiettivo di analizzare e comprendere i motivi del disagio dei giovani modenesi. Sono soprattutto le donne a rivolgersi a questi sportelli (63%) e nella maggior parte dei casi hanno tra i 14 e i 16 anni. Oltre a rapporto con i genitori e le problematiche scolastiche, crea disagio anche il rapporto con le proprie emozioni, con i coetanei e con l'altro sesso. E le richieste di confronto e di aiuto aumentano di anno in anno, segno che gli adolescenti hanno voglia di confrontarsi e di essere sostenuti: nell'anno scolastico 2005-2006 gli accessi erano stati 393, l'anno successivo 447, mentre nel primo semestre del 2008 ben 471. Gli sportelli sono a libero accesso, e le segnalazioni rimangono assolutamente anonime, almeno che dopo gli incontri con gli psicologi non prenda il via un percorso sanitario, che per i minorenni, richiederebbe l'autorizzazione. Tra gli altri dati emersi sembra che la scelta di chiedere aiuto sia molto ponderata, considerando che il 70% dei ragazzi ha chiesto consulenza solo dopo alcuni mesi dalla manifestazione del problema. La maggior parte di loro inoltre non ha mai messo in atto un tentativo di soluzione da solo, ma dopo i colloqui si dice molto soddisfatto, anche se un solo colloquio non è stato sufficiente. Gli incontri si possono avere in orario scolastico, tutti gli insegnanti sono a conoscenza di questa opportunità, e qualora gli alunni chiedessero di avere un incontro con lo psicologo di turno quel giorno, i docenti gli daranno la possibilità di assentarsi momentaneamente dalla lezione. «Cercare di capire i problemi dei giovani significa cercare di dar loro una risposta positiva e costruire delle politiche che affrontino alla radice le cause di un malessere che non vogliamo abbia conseguenze nella loro vita di cittadini adulti e responsabili», ha spiegato Maurizio Guaitoli, Assessore provinciale ai Servizi Sociali. «Molti degli studenti che si sono rivolti agli sportelli lo hanno fatto più di una volta», ha detto la psicologa autrice della ricerca Sabrina Gelosini questo significa che questo progetto di ascolto serve ed è apprezzato dai ragazzi: gli accessi infatti sono aumentati di anno in anno». «Sono già tanti i progetti di promozione alla salute rivolti alle scuole medie e superiori, attivati dall'Usl - sottolinea Nora Marzi, psicologa - si parla di affettività, sessualità, oncologia femminile, alimentazione e dipendenze patologiche attraverso gli spazi dei Centri Adolescenza e gli Spazi Giovani. Con questi sportelli presso le scuole, si è ulteriormente ampliata la gamma di opportunità di accogliere i bisogni degli adolescenti modenesi nella loro realtà di vita».

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A Treviso l'università del turismo . E la Provincia cerca soci (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

«A Treviso l'università del turismo». E la Provincia cerca soci Un convegno per lanciarla. Superiori, maxiclassi in arrivo: presidi e docenti preoccupati Un polo universitario europeo per il turismo a Treviso, sul modello dell'ateneo internazionale di Tirana, capitale albanese. E' la proposta che l'alberghiero «Alberini» di Lancenigo e la Provincia lanceranno al convegno «Ristocrazia - Il potere della ristorazione per una politica del turismo», che si svolgerà a Treviso il 6 e il 7 aprile a S. Croce e a Cà dei Carraresi. «Una sede dell'università europea per il turismo in Veneto potrebbe essere una realtà importante per il territorio - spiega Pietro Lorenzon, preside dell'Alberini - E meglio sarebbe se la sede fosse a Treviso». L'istituto è da anni socio dell'ateneo della capitale albanese: università privata, dove si studiano strategie per il turismo e ristorazione. Sogno di Lorenzon e della sua equipe sarebbe quello di esportare una vera e propria costola dell'ateneo europeo nella Marca. L'idea vede l'interesse e l'appoggio della Provincia e di Fondazione Cassamarca, che in un primo momento (prima della crisi) aveva anche proposto una sede per l'ateneo: villa Franchetti, sul Terraglio. «Con il presidente Muraro, ora, si pensa al collegarla all'alberghiero, lì a Lancenigo» - spiega l'assessore provinciale all'edilizia scolastica Carla Puppinato. La proposta animerà la prima giornata di convegno all'ex chiesa di Santa Croce, a partire dalle 9, dedicato a «La ristorazione, l'hotellerie e l'università europea per il Turismo: le proposte per il territorio»: ospiti annunciati il ministro dell'agricoltura, Zaia, e l'imprenditore veronese Giovanni Rana, re dei tortellini. L'assessore Puppinato, peraltro, è impegnata in questi giorni a ricavare aule per gli studenti delle superiori. «Soltanto l'Alberini avrebbe bisogno di sei classi in più - spiega l'assessore - Stiamo riuscendo a trovare spazi per gli alunni solo accorpando sezioni e classi, che arrivano anche a 30 alunni». Situazione da allarme rosso per molti presidi, soprattutto di tecniche e professionali, che vedono in pericolo la possibilità stessa di fare lezione e laboratori e di mantenere la stessa qualità dell'insegnamento. (Laura Canzian)

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La crisi spacca le città in due parti invisibili (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

DIBATTITO. Promosso da Sinistra arcobaleno «La crisi spacca le città in due parti invisibili» di Paoloemilio Bonzio Chi sta pagando la recessione economica in corso? E perché? Come si può reagire? Per fare il punto della situazione sulla crisi globale il gruppo consiliare Sinistra Arcobaleno ha organizzato il dibattito «La città e la crisi» al ridotto della Camera di Commercio di via Einaudi. Sul palco un economista, un sociologo, una sindacalista e il sindaco di una città del Sud: quattro punti di vista per un problema comune. Donatella Albini, capogruppo in Loggia, si richiama ai valori di solidarietà della costituzione italiana, auspicando che chi si trovi a governare lo faccia nell'interesse di tutti. In politica, continua Albini, si deve oggi tornare ad essere umili e sobri per vivere questa crisi come occasione di cambiamento e non cadere nell'isolamento e nell'angoscia. Roberto Pizzuti, Ordinario di Politica Economica all'Università La Sapienza di Roma, ricorda che l'economia keynesiana e lo stato sociale fino a qualche decennio fa aveva permesso di attenuare gli scompensi sociali e di conciliare il capitalismo con la democrazia. Ma dopo la crisi economica degli anni Settanta il keynesismo viene soppiantato dal neoliberimo e dall'idea che il welfare ormai si sia espanso eccessivamente. Il nodo cruciale di questa svolta secondo Pizzuto è che la nuova teoria economica crede di poter ridurre l'incertezza a rischio prevedibile, lasciando dunque che le attività finanziarie si sviluppino a dismisura e che diventino autoreferenziali, con crediti a basso costo e mutui affidati a garanzie insicure. ANTONIO SCAGLIA, docente di sociologia all'Università di Trento, insiste sul tema della città contemporanea che, come quella dei secoli scorsi, avrebbe conservato una sorta di cinta muraria, di guarnigione che divide il centro dalle periferie. Un muro che non esiste più materialmente ma che, attraverso altri strumenti, protegge il salotto buono, il luogo dove i poteri (soprattutto economici) si concentrano. Morena Piccinini della Segreteria Nazionale Cgil accusa il governo di non aver predisposto concrete iniezioni di liquidità per uscire dalla crisi e di non aver garantito adeguate forme di tutela e di ammortizzazione sociale. Di fronte a tale situazione, continua Piccinini, il governo si affida a soluzioni corporative o alla politica dei "bonus compassionevoli", insomma ad una logica di interventi "a posteriori". Stefano Ippazio, sindaco di Taranto, ha illustrato la sua politica di riduzione di costi e sprechi dell'amministrazione pubblica come viatico per il risanamento del dissesto finanziario nel comune pugliese.

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Sulla crisi 10 incontri con taglio a richiesta (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

cronaca pag. 11 Sulla crisi 10 incontri con «taglio» a richiesta Una serie di incontri per approfondire le questioni internazionali partendo dalle scelte dal pubblico, seguendo un percorso «democratico» nella scelta di orari e temi da trattare: è la proposta delle Acli di Brescia che, con Icei (Istituto cooperazione economica internazionale), Missionari saveriani, Cgil, Amnesty International e Banca popolare etica, ha organizzato dieci appuntamenti che si svolgeranno mensilmente nella sede provinciale di via Corsica 165. IL PRIMO INCONTRO è in programma martedì, 31 marzo, alle ore 20.30, e sarà dedicato alla congiuntura finanziaria che ha investito tutti i Paesi industrializzati dal significativo titolo «La crisi economica internazionale questa (S)conosciuta». In cattedra: Carmine Trecroci, professore di economia dei mercati finanziari alla Facoltà di economia dell'Università degli studi di Brescia, e Andrea Fracassaro, docente della Facoltà di Economia dell'Università degli studi di Trento. «La novità di questi appuntamenti, organizzati secondo un format già utilizzato con successo dall'Icei, è che è stato il pubblico stesso, mediante consultazioni delle varie realtà organizzatrici con i loro associati a scegliere tempi, modalità e tematiche da trattare. Al termine dei prossimi appuntamenti saranno gli stessi presenti all'incontro, grazie a un questionario, a indicare i contenuti delle successive conferenze», spiega Nicola Fiorin delle Acli, accompagnato da Cecilia Cadeo dell'Icei, da Maurizio Bianchetti del gruppo di iniziative territoriali di Banca etica e da padre Marcello Storgato dei Missionari saveriani. Anche il secondo appuntamento (il 28 aprile) sarà dedicato alla crisi economica e finanziaria sul tema «Quali prospettive e alternative per una revisione economica, politica e culturale?». D.S.

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L'Ipsia e la mamma che accusa (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

PAVIA, IL CASO DI BULLISMO L'Ipsia e la mamma che accusa Caro direttore, in riferimento agli articoli a firma di Marianna Bruschi apparsi in data 24 e 25 marzo, ci duole dover constatare il poco equilibrio dimostrato dalla giornalista nei nostri confronti. E' facile attribuire etichette e dare giudizi: parlare di "bullismo" e dire che le cose "non vanno bene", senza preoccuparsi di conoscere una realtà complessa, vissuta dagli studenti e dai docenti con impegno costante e quotidiana dedizione. Ricordiamo brevemente i fatti: l'articolo di martedì riportava lo "sfogo" di una madre il cui figlio, iscritto nella nostra seconda indirizzo odontotecnico, avrebbe vissuto "gravi vessazioni" da parte di altri compagni. Sfogo solo telefonico: non sarebbe stata forse utile una verifica? Con una telefonata alla scuola o, perché no, una visita diretta, giusto per gettare un'occhiata su questa realtà "tanto degradata", per fare una chiacchierata con gli studenti e con i docenti che vivono "sotto il costante ricatto dei pericolosi bulli" raccontati dalla giornalista. La lettura dell'articolo ha sconvolto tutta la nostra piccola comunità: ci siamo subito rivolti alla preside per proporre noi direttamente l'incontro con la signora Bruschi. Dando per scontata l'adesione ad una deontologia che in un mestiere altamente etico come quello del giornalista dovrebbe sempre essere centrale, pensavamo che le nostre testimonianze avrebbero ricevuto ascolto e credito, almeno quanto uno sfogo telefonico. E invece: la nostra voce ha meritato un piccolo spazio in taglio medio, non certo l'onore della prima pagina come l'allarme bulli del giorno precedente. L'incontro da noi caldeggiato è stato descritto come una replica della preside che avrebbe chiesto agli studenti di darle man forte. Siamo una comunità educante che vive ogni giorno la sfida dell'inserimento e della formazione. Per ragazzi che, magari, non hanno bisogno di essere anche etichettati a mezzo stampa. Le parole sono pietre. Noi lo sappiamo bene: e voi? I docenti e gli alunni della classe 2ODA dell'Ipsia L. Cremona Pavia La mamma a cui abbiamo garantito l'anonimato perché il figlio è minore, ci ha fatto un racconto molto dettagliato e ha anche sottolineato il fatto che un episodio simile a quelli verificatisi quest'anno nei confronti del figlio era stato punito in passato con una sospensione. La circostanza è stata anche confermata dalla preside che non ha negato che problemi nei confronti dello setsso ragazzo ci sono stati anche recentemente. D'altra parte, la mamma che ha parlato con noi, ha raccontato queste vicende anche al capo dell'istituto. Fin qui la cronaca. Gli episodi di bullismo quindi ci sono stati. Per fortuna un caso, o anche più di uno, non devono certo scoraggiare una realtà importante, articolata e ricca come quella dell'Ipsia di Pavia. Più volte abbiamo avuto occasione di raccontare iniziative belle e importanti della vostra comunità scolastica. E continueremo a farlo con interesse e consapevolezza che nel bene e nel male le parole contano. Ma in quanto, sempre, hanno dietro di sé dei fatti che a volte possono anche essere spiacevoli. (p.f.) Pd, domani a Pavia sfida della partecipazione Domani un partito politico chiederà ai cittadini di selezionare un candidato alla carica di sindaco di Pavia. E' un evento il cui esito, positivo o negativo, potrà, almeno nella nostra comunità, segnare il futuro della relazione tra gli apparati dei partiti e i cittadini. Non è forse un evento rivoluzionario, ma ha il significato di un forte invito alla partecipazione collettiva che potrebbe avvicinare società e partiti. Avvicinarsi collettivamente alla politica potrebbe rompere la relazione spesso patologica, che già intercorre tra partiti e singoli cittadini, o loro categorie omogenee. Una relazione che spesso assume più le caratteristiche della dipendenza che della libera e dialettica partecipazione. I partiti gestiscono nel Paese una fetta di potere assai considerevole e in molti casi sostengono, e sono sostenuti, da altri poteri. In un Paese fragile, diviso, dal futuro economico incerto, e per di più con anche una certa tradizionale tendenza all'adattamento servile ai poteri più forti, la paura e i bisogni sono una motivazione sufficiente alla dipendenza e al consenso. Anche nella nostra città esistono tutte le premesse perché la relazione tra vita dei partiti e cittadini non si rinnovi. Questo ci allontanerebbe drammaticamente da un'idea di democrazia basata sulla più ampia partecipazione possibile, sulla trasparenza e sulla consapevolezza dei problemi. Da qualche anno un gruppo di cittadini che credono in una politica basata su questi principi si è dato molto da fare in città, per risvegliare le coscienze e per aprire un partito ai cittadini. Intorno ad Antonio Ricci si sono raccolte persone che vengono da esperienze, interessi, bisogni e speranze diverse, ma che in comune hanno un sincero desiderio di rendere più aperta e ricca la discussione sul futuro della città. Non hanno forse alle spalle una lunga esperienza di gestione di partiti o enti pubblici, ma hanno un curriculum brillante nel loro mestiere e hanno saputo generare e organizzare la partecipazione dei cittadini a temi importanti per la città e il paese. Sono convinto che il sostegno ad Antonio Ricci e alla esperienza che lui rappresenta sarebbe il segnale più bello che la città potrebbe dare per chiedere che i cittadini abbiano un ruolo diverso nelle scelte future. Vittorio Bellotti Pavia Pd, io ho fatto la scelta per il candidato sindaco Sono un lavoratore quarantenne, socio auto trasportatore, nato a Pavia e che è cresciuto in questa bella città. Vivo in un quartiere periferico ma non per questo non interessato alle vicende politiche/amministrative. Non ho mai avuto tessere di partito, non ho mai votato turandomi il naso, ho sempre scelto per chi votare. E alle primarie del Pd voterò Andrea Albergati perché è stato il sindaco della gente che ha saputo fare di Pavia la città a portata d'uomo. Il sindaco che ha sempre ascoltato tutti, che mai si è fatto assorbire dal ruolo e che ha mantenuto quell'umiltà che, spesso, il politico perde per strada. Molto probabilmente questa sensibilità l'ha maturata negli anni. Gianluca Marra Pavia Ecco chi ci vorrebbe alla guida di Pavia Non è una proposta politica ma solo un sogno quello di vedere a Palazzo Mezzabarba, dopo le prossime elezioni comunali, la coppia Schmid-Albergati. Il primo, come rettore, ha portato l' Università di Pavia ad una posizione di eccellenza in Europa; il secondo è già stato un ottimo sindaco. Avrei anche aggiunto il candidato del Pdl, Cattaneo, anche se non lo conosco personalmente, vista la grande stima che nutro nei riguardi di chi lo ha proposto. Penso, però, che per una Pavia da «ricovero in rianimazione» Cattaneo sia ancora troppo giovane. Mi viene in mente, a tal proposito, quanto spesso diceva mio nonno materno sardo: «Non bisogna tagliare e vendere il grano quando è ancora erba». Aspettiamo che maturi. Sebastiano Caronni Orsenigo Pavia Pavia, bene l'incontro con Paola Mastrocola Spesso a Pavia si sente il bisogno di lamentarsi della mancanza di iniziative culturali valide che possano raggiungere più cittadini e non essere rivolte solo agli addetti ai lavori. Ebbene, l'altra sera a Spaziomusica l'incontro con la scrittrice per bambini Paola Mastrocola, è stato di segno opposto. La partecipazione di genitori e figli è stato un bel segnale. Nadia Brancaleone Pavia Dal Ticino alle Torri Pavia si esalta sempre Nel calare della sera / sul letto delle acque azzurre del Ticino / il sole si adagia / ma ancora non si addormenta / lascia la gioia a noi tutti / nel vedere nel suo tramonto / tutti i colori più belli che la natura / ci ha donato. La vita è sempre bella / anche se dobbiamo superare / tante amarezze, vogliamoci bene! Le Torri ci guardano / i colori si incrociano / nell'azzurro del fiume Ticino / che scorre lento e romantico / verso il Po per sfociare nel mare / vogliamole bene a questa Pavia / che è ricca di storia di arte e cultura / ed è ancora una città / fatta per noi umani / perciò dobbiamo tutti difenderla / e rispettarla. Alessandro Redaelli Pavia

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la candidatura di bittante il rettore non è un manager voglio guidare una squadra (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 23 - Cronaca La candidatura di Bittante «Il rettore non è un manager voglio guidare una squadra» L'ex preside di Agraria Ringrazio il professor Bonsembiante ma ora so camminare da solo Padre e figlio possono lavorare in ateneo Parla spedito a braccio e non è avaro in sorrisi. «Intanto, vi presento il metodo e le qualità della mia persona: saprete qual è il mio programma una volta che sarà fissata la data esatta delle elezioni». Ieri Giovanni Bittante ha formalizzato la sua intenzione a candidarsi a rettore. E l'ha fatto direttamente dal Bo, a 17 chilometri di distanza dal campus di Agripolis di Legnaro, il suo quartier generale. Così, l'ordinario di Zootecnica generale e miglioramento genetico abbandona per un giorno l'orto di Agraria per tentare la conquista del cortile antico. Nella luminosa Sala da Pranzo (senza il pranzo), colui che fu preside di Medicina Veterinaria prima (dal'92 al '95) e di Agraria poi (dal '99 al 2005), appare assolutamente a suo agio. Quasi fosse a casa sua. «Mi candido alla guida dell'ateneo tutto, mica di una sua parte soltanto. Si chiama Universitas, o no?». Noto per essere stato l'allievo prediletto del professor Mario Bonsembiante, il vicentino di Cassola arruolato dalla European association of animal production dice di potere, e soprattutto volere, camminare con le sue gambe: «Sono grato al mio maestro, per me è stato un padre, ma ho 56 anni e ho superato da un pezzo l'età della dipendenza». E' con questo spirito che Bittante ammette di voler «liberare le energie sommerse dell'università, a prescindere dai personalismi». La chiave, secondo lui, è «responsabilizzare, valutare e riconoscere persone e strutture: una sfida da cogliere al volo, cavalcando la crisi e non subendola. D'altronde l'ateneo deve precorrere i tempi per definizione, con coraggio. La Patavina Universitas è sana: deve solo andare avanti, nella logica del cambiamento». «PRIMUS INTER PARES». «Il Bo non va governato dall'alto. Sono contrario al rettore versione manager: quella del Magnifico non è una professione, bensì una carica. E deve agire da "primus inter pares". Ma dev'essere sostenuto da un team di probiviri. Come? Senato accademico e Consiglio di amministrazione devono poter affrontare i temi cruciali, svincolandosi dalla burocrazia amministrativo-gestionale e assicurando una tempestiva e completa informazione». CODICE ETICO. La risposta a Parentopoli c'è, eccome: «Eliminare le chiusure di tipo corporativo delle università. Per questo, in caso fossi eletto, insieme agli organi collegiali nominerò una Commissione etica che dovrà definire chiare norme di comportamento per censurare e rimuovere comportamenti eventualmente scorretti, ma anche sostenere chi fosse ingiustamente accusato. Quando si parla di conflitto d'interessi, nepotismo e favoritismo, vanno messi dei paletti: non tutte le situazioni sono condannabili. All'università, tra colleghi, ci si può innamorare e padre e figlio possono lavorarci entrambi, a patto che i due settori siano ben distinti e anche distanti». OLTRE ROMA. «Non aspettiamoci dei miracoli dal governo: impegnamoci cercando di diventare sempre più competitivi a livello internazionale». Guardando oltre il ministro Gelmini e i sottofinanziamenti. FAIR PLAY. «Il prorettore Giuseppe Zaccaria e il preside di Medicina Giorgio Palù non sono miei nemici: competitors, piuttosto. Ho una mia linea, ma voglio «giocare» con il massimo rispetto: è chiaro che condividiamo le linee di principio». IL SITO. Docenti, rappresentanti degli studenti e personale tecnico-amministrativo ieri, alle 10, hanno ricevuto la sua lettera di candidatura. Alla stessa ora è stato attivato il portale www.giovannibittante.it. (Morena Trolese)

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giornate fai di primavera oggi e domani in occasione della "xvii giornata fai di primavera" ... (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 30 - Sassari Giornate Fai di Primavera Oggi e domani in occasione della "XVII giornata Fai di Primavera" ... Giornate Fai di Primavera Oggi e domani in occasione della "XVII giornata Fai di Primavera" saranno aperte le porte della sede storica dell'Università, fondata dai Gesuiti nel 1558, per svelare al pubblico i suoi tesori artistici e architettonici. L'itinerario del Fai condurrà alla scoperta di altri antichi edifici dimenticati: l'Estanco di piazza Università, che ospitava nel 1700 la fabbrica del tabacco e la Torre della Turondola costruita nel '400 nelle mura medievali pisane. La manifestazione prenderà il via oggi alle 10 nell'aula magna dell'università con una conferenza di Antonello Mattone sulla storia del palazzo dell'Università. Gli edifici resteranno aperti oggi e domani dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18,30, ad accompagnare i visitatori e illustrare i percorsi saranno i giovani ciceroni del Fai. Teatro La Compagnia Teatro Sassari presenta oggi alle 21, al teatro comunale Andrea Parodi di Porto Torres e domani 29 alle 19 una versione trilingue, sassarese, italiano e napoletano della divertentissima commedia in tre atti "L'uomo, la bestia e la virtù" di Luigi Pirandello per la regia di Marco Spiga, info: 336-817361 e 079-200267. Mercatino volante L'Ail Sassari Onlus comunica che oggi nel centro commerciale Luna & Sole si svolgerà il "Mercatino volante", manifestazione riservata alle scuole dell'obbligo. Teatro Domani domenica 29 alle 19,30, nell'Auditorium di Mater Ecclesiae, la compagnia teatrale "Mater" rappresenta "La Passioni sigundu li d'affaccu" di Giovanni Enna, con il Coro della Confraternita di Bonnanaro. Escursione Il Cai (Club alpino italiano) organizza per domani domenica 29 un'escursione tra Ittiri e Thiesi, Monte Majore, durata 6/7 ore, difficoltà TE, partenza con autobus da piazzale Segni alle ore 8, info: 328-9022644 e 346-3354002. Sassari in Cionfra Per tutto il mese di marzo resterà aperta la mostra delle copertine originali e delle caricature più rappresentative del giornale satirico nella Sala Duce di Palazzo Ducale dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13. Inoltre ogni venerdì dalle ore 17 alle 19, sempre nella Sala Duce, si parlerà della Cionfra con recite e letture di brani, da parte di Tino Grindi e Dino Muroni, con l'accompagnamento musicale di Gavino Ruggiu. Terza Età Martedì 31 marzo alle ore 16,30 presso l'Aula Magna della Facoltà di Agraria, viale Italia 39, il prof. Giovanni Sotgiu, Ricercatore Istituto di Igiene e Medicina Preventiva, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Sassari, terrà una lezione dal titolo: "Tubercolosi e flussi migratori". Giovedì 2 aprile alle 16,30 presso l'Aula Magna della Facoltà di Agraria, viale Italia 39, lo studioso Manlio Brigaglia, docente di Storia della Sardegna, Facoltà di Lettere e Filosofia, terrà una lezione dal titolo: "Libri, lettori e librerie". Assegno di ricerca L'università ha indetto la procedura di valutazione per un assegno di ricera annuale nel Dipartimento di Botanica ed Ecologia vegetale settore scentifico disciplinare GEo/03 Geologia strutturale, il termine per la presentazione della domanda è il 30 marzo. Il bando è a disposizione nell'Ufficio concorsi dell'Università in via Macao 32 e sul sito: www.uniss.it/ammin/concorsi. Circoscrizione Il consiglio della Circoscrizione n.4 è convocato alle 19,30 di giovedì 2 aprile nella sede di via La Malfa. Patronato Ital Uil Il patronato Ital Uil fornisce gratuitamente le indicazioni sulle ultime riforme previdenziali riguardanti l'indennità di disoccupazione e la compilazione e l'inoltro telematico all'Inps delle domande di disoccupazione con requisiti ridotti con scadenza fissata al 31 marzo, rivolgersi a Sassari in via Muroni 5/c tel. 079-232391, a Porto Torres via Sassari 118 tel. 079-510535 e ad Alghero via XX Settembre 98 tel. 079 9738294. Nidil Cgil Entro il 31 marzo anche i lavoratori in somministrazione possono chiedere l'indennità di disoccupazione a requisiti ridotti. Visto che il periodo di riferimento è l'anno precedente i lavoratori interessati possono chiedere l'indennità di disoccupazione anche se in questo momento lavorano, info: Nidil-Cgil 079-219383-84 il pomeriggio dalle ore 16 alle ore 20. Colazioni eque e solidali La Cooperativa Equo Mondo organizza per domani domenica 29 le colazioni eque, dalle ore 9,30 alle 12,30 a Sassari in piazza d'Italia, 5: con la vostra partecipazione contribuirete a rendere il mondo più giusto. Escursione Italia Nostra organizza un tour culturale in Sardegna di due giorni "Pasqua e Pasquetta 12-13 aprile con pullman e guida, visite a Cagliari, Villasimius, Pula, Nora e Arborea info 079-234742 e 079-231782, il programma è a disposizione viale Dante, 22 e in via Muroni 5. Fidapa Lunedì 6 aprile, nella sede di via Muroni 44 presso il museo Bande, si terrà la riunione delle socie per importanti comunicazioni. Settimo circolo Il dirigente del 7º Circolo didattico informa che sono disponibili nella segreteria della scuola i modelli Cud/2009 redditi 2008 per il personale a tempo determinato. Le domeniche per 50 Il concerto "A mille ce n'è, una favola golosa tra le canzoni di Walt Disney in jazz" rinviato a data da destinarsi, ma la rassegna prosegue domenica 5 aprile, con il concerto "Ritratto in bianco e nero, semplicemente Mina". Sardegna Speaks English Voucher per docenti di Lingua inglese. The English Centre, membro AislI ente di formazione accreditato dal ministero dell'Istruzione, invita i docenti interessati a partecipare ai corsi che si terranno a Sassari a contattare lo 079.232154 per prenotare un test gratuito. Centro Amico Valle di Rosello Per favorire un costruttivo confronto e dialogo propone ogni venerdì e ogni domenica interessanti iniziative sociali e culturali con calendari di escursioni e itinerari per una nuova forma di turismo sociale. Adesioni e info: 079-218262 e dalle ore 19 alle ore 20,30 al 079-2590018 Alcolisti anonimi L'associazione alcolisti anonimi Sassari 1 comunica il trasferimento di sede in via Armando Diaz n. 27, informazioni e se servisse aiuto: 334-7344933 o al 347-3834144. Teatro dell'Arca Parte la IXª Rassegna del teatro in sassarese "Una città a teatro", organizzata dall'assessorato comunale alla Cultura. Sabato 4 aprile alle 21, al Teatro Verdi è in programma "Lu Tisthamentu", commedia in 3 atti di Mario Dettori, con la regia di Silvana Ganga. Info 079/299421; 079/290724. Chiamata al lavoro Il Comune di Stintino ha richiesto l'avvio a selezione di 2 muratori qualificati e di 7 operai generici. Data della chiamata presso il Centro servizi per il lavoro in via Bottego: 2 aprile 2009. Mansioni per i 2 muratori: manutenzione fabbricati, strade, marciapiedi, recinzioni. Mansioni per i 7 operai: pulizia spiagge, litorali e aree pubbliche. Tipologia contrattuale: tempo determinato per 6 mesi. Messaggerie sarde La libreria propone nella sala incontri in piazza Castello 11 due laboratori riservati ai bambini dai 4 ai 10 anni: "L'Inventastorie", ideato e condotto da Rosalba Massidda, è uno spazio in cui i bambini possono muoversi liberamente sperimentando materiali di tutti i tipi e colori, impastare, manipolare, costruire i personaggi e le scenografie di racconti inventati o fiabe tradizionali. Info 340 2575635. Nel "Laboratorio di Animazione alla Lettura e di Educazione alle Emozioni" i bambini verranno accolti e seguiti da un'insegnante, Maria Grazia Maciocco e da un'educatrice, Graziella Amico, che li aiuteranno tramite fiabe, filastrocche, musica, giochi e colori ad entrare nel magico mondo della lettura, liberando e gestendo le proprie emozioni. Info 335 6593864 o 079 230028. Gita Gita culturale per Pasqua e Pasquetta con visita di Calasetta, centro storico, giro panoramico dell'isola con Capo Sperone, S.Antioco con la omonima chiesa del patrono, le catacombe, il Tophet e il Museo Etnografico. Sosta ad Iglesias e visita del centro storico con la cattedrale di Santa Chiara. Informazioni al 3337050034, 079231767. Pensionati Inps/Inpdap Il Caf Cisal informa i pensionati Inps e Inpdap che gli enti previdenziali stanno inoltrando a domicilio i modelli per la richiesta delle detrazioni d'imposta per l'anno 2009 da applicare al trattamento pensionistico. Il Caf Cisal provvederà gratuitamente all'assistenza per la compilazione dei relativi elaborati nonché all'invio telematico ai vari enti. Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: mattina 9-12; pomeriggio 17-19. Infoline 079/275128; 079/2825050; 079/503311. Beneficenza Unisciti a noi, in un sogno per «Il Sogno», spettacolo di beneficenza con Baz, Piero Marras, Bertas, Maria Giovanna Cherchi, Doc Sound, G.B. New Dance, Teatro danza Jana, Coro Mariele Ventre, Compagnia Estemporada, Orchestra scuola media n. 3, in programma il 2 aprile alle 20,30 al teatro Verdi. Info: 338-2839064. Bonus energia Il Caaf Tfdc in convenzione con il Comune di Sassari informa che i propri uffici di via Torres 7 sono a disposizione di tutti coloro che sono interessati alla compilazione e presentazione gratuita della pratica Bonus Energia. Tel. 079273199. Lavoro Pizzeria bar ristorante ricerca 1 pizzaiolo ad Alghero, richiesta esperienza lavorativa, contratto full time a tempo determinato da maggio a settembre, vitto e alloggio, scadenza domande il 10 aprile, presentare curriculum al Csl di Alghero, via Sardegna, 60 o inviarlo per fax allo 079-986619 o per mail: cslalghero yahoo.it Info: servizio incontro domanda/offerta tel. 079-985555 Itc Pitagora L'Istituto tecnico commerciale paritario "Pitagora" informa tutti coloro che hanno frequentato il corso "Sardegna speaks english" che possono ritirare gli attestati nella sede scolastica di via Prunizzedda 49/g. Visto il positivo riscontro dell'iniziativa regionale, la scuola ha aderito al nuovo bando per la realizzazione dei nuovi corsi di lingua inglese gratuiti, destinati a persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni residenti o domiciliati in Sardegna, le iscrizioni sono ancora aperte. Scuola Campanedda-Palmadula L'Istituto di istruzione secondaria di I grado n. 10-Campanedda-Palmadula di Sassari, comunica al personale docente e Ata che ha prestato servizio nel 2008 in qulità di supplente temporaneo che presso la segreteria della scuola è disponibile il mod. CUD 2008. Pellegrinaggio Dal 10 al 15 aprile pellegrinaggio nei luoghi di Padre Pio. Info: 348 5195004. Visite alla Nuova Proseguono le visite delle scolaresche alla redazione della Nuova Sardegna, a Predda Niedda. Per gli appuntamenti telefonare tutti i mercoledì dalle 9,30 alle 12 allo 079 222403 o 222400 e chiedere di Bruno Lubino. Testimoni Cercasi testimone del tamponamento avvenuto il 26 marzo intorno alle 17, all'incrocio tra via Diaz e via Torino tra una Peugeot 206 blu e una Citroen Saxo azzurra, tel. 348-4962833

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È stato responsabile esteri dei Ds e sottosegretario alla Farnesina, ora è docente di Rela... (sezione: Cultura)

( da "Unita, L'" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

È stato responsabile esteri dei Ds e sottosegretario alla Farnesina, ora è docente di Relazioni internazioni all'università la Sapienza di Roma. Fa parte della direzione del Partito democratico. UMBERTO RANIERI Docente di Relazioni internazionali all'università la Sapienza è stato sottosegretario agli Esteri

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da lunedì (sezione: Cultura)

( da "Cittadino, Il" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

I big della cultura in scena al Gandini per una settimana n È arrivata alla quarta edizione la Settimana della cultura organizzata dal liceo Gandini-Verri: da lunedì l'istituto lodigiano ospiterà ogni giorno una serie di conferenze durante la mattinata, e di esibizioni, mostre, concorsi riservati agli alunni nel pomeriggio. «L'iniziativa spiega Pietro Grisi, insegnante di greco e latino al Verri e ideatore della rassegna è stata pensata da un lato per offrire ai ragazzi occasioni di approfondimento su temi di rilevanza culturale, dall'altro per dare spazio alla vena creativa degli studenti stessi in diversi settori delle arti espressive». Ogni anno la settimana della cultura si svolge attorno a un tema: quello proposto per il 2009 è "Passaggi": «Ossia - chiarisce ancora Grisi ogni tipo di trasformazione, di cambiamento, di connessione anche tra cose che sembrano distanti». Saranno sette le conferenze proposte agli studenti: sono esponenti di rilievo di diversi ambiti della cultura i relatori invitati a tenere le conversazioni davanti alla platea riunita nell'aula magna del Gandini. Si comincia lunedì mattina alle 9.30 con Michele Colombo, docente dell'Università Cattolica di Milano, che illustrerà "Metafore e simboli nel Paradiso dantesco", e subito dopo Andrea Maietti parlerà di "Marzo: della donna il mese specchia il cuore" . Per martedì, dopo una conversazione sul calcio con Emiliano Mondonico e Riccardo Maspero, è in programma l'incontro di maggior richiamo mediatico: lo scrittore Valerio Massimo Manfredi terrà una conversazione dal titolo "Dall'evento storico al testo". Mercoledì sarà la volta del fotografo Alberto Prina, mentre giovedì l'informatico Alberto Deannunzio dell'Università Bicocca di Milano approfondirà gli "Aspetti semantici dell'informatica". All'architettura infine è dedicato l'incontro di venerdì con Mario Fosso del Politecnico di Milano. Le conferenze sono riservate agli studenti, mentre gli incontri pomeridiani, animati dalle attività dei ragazzi, sono aperti al pubblico: gli studenti proporranno esibizioni di gruppi musicali, un'esposizione di dipinti e disegni, una mostra fotografica e un concorso di poesia. Il pomeriggio di mercoledì, dopo le esibizioni musicali degli alunni nell'aula magna del Gandini, si concluderà con un "aperitivo astronomico" seguito dall'osservazione guidata del cielo di marzo. L'ultimo giorno, venerdì 3 aprile, alle 16 nel chiostro del Verri premiazione delle migliori poesie e fotografie presentate ai concorsi.A.D.

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Gli esperti bocciano l'operarifondazione: (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Gli esperti bocciano l'operarifondazione: «votiamo contro» consiglio provinciale SPAZIO AGLI SCETTICI in Provincia. La seconda audizione sulla Gronda, ieri mattina in consiglio provinciale, ha visto l'intervento di due esperti molto critici nei confronti della realizzazione dell'opera: l'architetto Maria Rosa Vittadini, docente dell'Università degli Studi di Venezia, già presidente della Commissione nazionale di valutazione impatto ambientale (Via), e Gabriele Giustiniani, ingegnere dei trasporti dell'Università di Roma. E mentre l'opposizione di centrodestra definisce "siluri politici diretti a Marta Vincenzi" questi interventi, Rifondazione Comunista annuncia che il partito voterà contro il progetto. «In questo dibattito vogliamo che siano messi sullo stesso piano tutti i punti di vista - spiega Gian Piero Pastorino, moderatore delle sedute in quanto presidente della commissione trasporti e consigliere Prc - Ho scelto questi due professionisti per la loro competenza e perché volevamo pareri indipendenti e non legati al mondo accademico genovese. Ci tengo a sottolineare che non sono stati pagati: l'unica spesa sostenuta dalla Provincia riguarda il viaggio di Giustiniani». La stroncatura dei due esperti riguarda tutti gli aspetti: dati forniti, soluzioni proposte e anche le modalità organizzative del débat public. «I flussi indicati da Autostrade indicano che il traffico in aumento riguarda spostamenti all'interno o verso la città - dice Giustiniani - Sarebbe meno costoso e più razionale un potenziamento del trasporto pubblico locale. Poi, ritengo che sia un errore aver impostato la discussione sull'opzione "gronda sì, gronda no". In Nord Europa, dove si attua l'urbanistica partecipata, le decisioni finali contemplano sempre un mix di infrastrutture, trasporto pubblico e privato». Anche Vittadini boccia il débat public genovese: «Arriva troppo tardi. In Francia queste discussioni accompagnano ogni passo - attacca Vittadini - Autostrade ha portato i dati degli anni scorsi e li ha proiettati sul futuro. Sono anni che non si lavora più così. Prima bisogna chiarire quali sono gli obiettivi, poi cercare i migliori mezzi. Non è questa la soluzione che salverà i genovesi dalla congestione. Possibile che nelle cinque ipotesi non si parli mai di ferrovie?». La rivoluzione della rotaia in realtàè stata annunciata a dicembre. La società Italferr, per conto di Rete ferroviaria italiana (Rfi), ha pubblicato un bando di gara da 363 milioni di euro per il nuovo nodo ferroviario Voltri-Brignole: le merci dovrebbero essere così dirottate a monte sul nuovo passante, mentre la Genova Ventimiglia diventerà un treno metropolitano. «Genova vive di traffici, se smette di comunicare muore», denuncia Paolo Bianchini (Fi). «Siamo di fronte a uno scontro fratricida tra la giunta di Marta Vincenzi, che almeno ha avuto il coraggio di affrontare il problema, e quella di Alessandro Repetto», attacca Daniele Biagioni dell'Udc. «Non stiamo ripetendo il dibattito del Comune - replica Repetto - Qui ci occupiamo di un contesto più ampio, che riguarda l'area vasta». Ma che siano in arrivo tempi non facili per le forze di centrosinistra lo annuncia Alessandro Benzi, capogruppo del Prc: «Sulla Gronda voteremo contro in Provincia e in Comune. Mi sento di dire che questa è la posizione espressa dal mio partito - afferma Benzi - Le alternative devono essere sostenibili e puntare sulla rotaia. Quest'opera è uno sperpero di soldi pubblici». Marco Grasso grasso@ilsecoloxix.it 28/03/2009

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documentario dedicato al matematico enriques (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Premio alla Limonaia Documentario dedicato al matematico Enriques PISA. Con il documentario "Le armonie nascoste. Federigo Enriques nella cultura europea", l'associazione La Limonaia si è aggiudicata il primo posto al Festival del documentario scientifico di Roma (sezione divulgazione scientifica). La rassegna si svolge nella capitale ogni anno, nell'ambito delle attività di promozione della cultura scientifica e delle produzioni audiovisive che la Regione Lazio organizza in collaborazione con Cnr, Uniroma, Uniroma 1, Uniroma 3, Zètema srl e Associazione Galileo. L'iniziativa vuole promuovere e rendere disponibile al pubblico produzioni documentaristiche realizzate da Università, enti di ricerca pubblici e privati, imprese ad elevato contenuto tecnologico e case di produzione. Il documentario vincitore è stato prodotto e realizzato dalla Limonaia-Scienza Viva e da Santi Fanti Film, per la regia di Francesco Andreotti. Il premio è stato consegnato allo stesso regista dal presidente del Cnr Luciano Maiani. è la seconda volta che La Limonaia-Scienza Viva ottiene questo prestigioso riconoscimento: due anni fa al primo posto si era classificato il documentario "A caccia di neutrini", realizzato con il Cern di Ginevra e l'Istituto nazionale di fisica nucleare. Stavolta invece ha strappato grandi consensi quest'opera dedicata a Federigo Enriques (1871-1946), matematico, storico della scienza e filosofo, nato a Livorno, trasferitosi da bambino con la famiglia a Pisa, dove si laureò alla Normale. Studioso di fama internazionale, recepì immediatamente la portata delle novità introdotte da Albert Einstein, con il quale tenne una conferenza all'Università di Bologna nel 1921.

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TRENTO - Comuni e Provincia, insieme sulla questione Aeroterminal (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

TRENTO - Comuni e Provincia, insieme sulla questione Aeroterminal TRENTO - Comuni e Provincia, insieme sulla questione Aeroterminal. Per l'operazione di salvataggio della società Funivie Folgarida Marilleva ( nella foto il presidente Ernesto Bertoli ) è stato attivato un tavolo congiunto Provincia-Comprensorio. Ieri una delegazione dei sindaci della Val di Sole ha incontrato il governatore Lorenzo Dellai . L'obiettivo, pare di capire, è di coinvolgere le amministrazione locali nel lungo percorso di recupero I primi cittadini della Val di Sole hanno chiesto e ottenuto garanzie dalla presidenza. Tradotto: attendono gli sviluppi del caso, ma intanto si preparano ad entrare in una eventuale partecipazione azionaria. «L'auspicio - ha dichiarato Dellai - è che in tempi brevi quest'ultima vicenda possa affrancarsi dalla sorte delle attività condotte in Trentino e che in questo modo si creino le condizioni per poter discutere di un piano industriale in grado di rilanciare un'attività che peraltro, per quanto riguarda l'andamento dell'attuale stagione invernale, è assolutamente positiva e strategica per la tenuta del turismo invernale in Trentino». Ed è proprio questo il punto: si è di fronte ad una realtà sana, su cui si basa buona parte dell'economia della valle. «Il pubblico interviene giustamente per salvare aziende decotte - dice Luciano Rizzi , sindaco di Cavizzana -. A maggior ragione è giusto che intervenga in questo caso. Dellai ci ha assicurato che la Provincia non scavalcherà in alcun modo i Comuni». Si parla quindi di una «proposta di valle». Rizzi si augura che la vicenda possa risolversi nel migliore dei modi. «Noi però dobbiamo tenerci pronti: penso ad una partecipazione azionaria pubblico-privato, dove il privato può avere anche il 60% della proprietà. Qui in valle ci sono alberghi, ma anche campeggi, residence e agenzie che potrebbero essere interessate. Certo, poi sarebbe un grande risultato dare finalmente spazio nelle funivie alle realtà comunali». I sindaci si organizzeranno in un gruppo di lavoro ristretto. Per venerdì prossimo sono attese novità dalla Provincia. Più cauto, anche se la sostanza non cambia, è Carlo Daldoss , presidente del Comprensorio: «Questo incontro lo avevamo chiesto tre settimane fa. Se le cose si risolvono, tanto meglio. Con il presidente non siamo scesi nei dettagli. È chiaro che la notizia dell'apertura del tavolo, aperto alle amministrazioni locali, tranquillizza l'intera valle. La partita è delicata e, in prospettiva, immaginiamo una nostra partecipazione nelle funivie. A.Tom. 28/03/2009

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Bella immagine per la città il a Trento Nord È con immensa soddisfazione che ieri transitando col mio furgone in direzione nord sulla nuova tangenziale, ho potuto notare l' (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Bella immagine per la città il «campo» a Trento Nord È con immensa soddisfazione che ieri transitando col mio furgone in direzione nord sulla nuova tangenziale, ho potuto notare l'apertura di una nuova area di sosta per camper e roulotte, precisamente in corrispondenza della rotatoria dell'interporto Bella immagine per la città il «campo» a Trento Nord È con immensa soddisfazione che ieri transitando col mio furgone in direzione nord sulla nuova tangenziale, ho potuto notare l'apertura di una nuova area di sosta per camper e roulotte, precisamente in corrispondenza della rotatoria dell'interporto. Non ho potuto appurare personalmente perché ero di fretta, ma vista la numerosa presenza di mezzi ricreativi mentre transitavo, sicuramente sarà uno spazio ben attrezzato. Subito sono risaltati ai miei occhi i numerosi materassi predisposti all'aperto per il riposo degli stanchi campeggiatori che dopo ore di guida, finalmente possono rilassarsi, una vera «chicca». Tutto intorno, numerose «sculture» in ferro realizzate con rottami vari che contribuiscono ad abbellire l'area. Il sempre più importante senso del riciclo è esaltato da una natura morta di rifiuti sparsi ovunque. Che dire, era ora che si realizzasse un'opera del genere nella nostra città, contribuisce indiscutibilmente ad esaltarne l'immagine, quale sistema più efficace? Per giunta, l'ubicazione vicina al casello autostradale di Trento nord è di sicuro effetto! Mi complimento con l'ideatore ed esorto alla sosta gli amici camperisti, però non posso esimermi dal porre una domanda. I servizi igienici, sono per caso predisposti in un locale interrato o sono stati volutamente omessi? Non li ho proprio notati! Daniele Dematté Palazzina Liberty, recupero contro il degrado I n merito alla discussione e proposte che sono fiorite recentemente attorno all'uso della palazzina Liberty vorrei esprimere il mio pensiero a questo proposito. L'uso della palazzina Liberty a ridosso del parco di Piazza Dante è oggetto di discussione già da diversi anni. L'edificio è di proprietà del Comune di Trento, bene pubblico quindi. È sicuramente sorprendente che non se ne sia fatto nulla in tanti anni, nonostante iniziative e proposte concrete da parte di privati. Lo stato di degrado e di abbandono di questo edificio e di conseguenza, per riflesso, di tutto l'insieme del parco stesso e di Piazza Dante è senza dubbio conseguenza dell'inerzia e mancanza di iniziative da parte dell'amministrazione comunale uscente. È ora di pensare e di agire: 1. l'edificio deve essere restituito alla cittadinanza che ne deve poter usufruire, proprio perché pubblico e quindi di tutti; 2. l'edificio deve essere parte integrante di un recupero urbano qualitativo del parco annesso e di tutto il complesso di Piazza Dante, porta d'ingresso del Centro storico; 3. l'edificio deve essere destinato a forme di aggregazione e socializzazione da parte di tutti coloro, giovani, famiglie, adulti e turisti che vogliano usufruire di un momento di distensione e di distrazione, godendosi la quiete del parco; 4. l'edificio deve essere dato in gestione ai privati che già in precedenti occasioni avevano espresso interesse ad un uso di pubblico esercizio dello stesso. Non mancano certo forme e modi di farlo, salvaguardando sia l'interesse pubblico che quello privato. Sono convinto che la migliore garanzia per la sicurezza di un ambiente sia il recupero e l'uso qualificato nonché professionalmente valido di una struttura come quella della palazzina Liberty che usata e frequentata in modo continuo e corretto rappresenti la migliore garanzia e presidio per la sicurezza stessa dell'intera zona di Piazza Dante ed immediati dintorni. Pino Morandini Pieve di Bono, non un bando ma una vendita di legname E gregio direttore, le chiedo cortesemente spazio per rispondere alla lettera del signor Roberto Oss Emer del 25 marzo scorso dal titolo «Per 4 metri cubi di legna un bando pubblico» con cui egli accusa l'Amministrazione comunale di Pieve di Bono di sprecare risorse pubbliche. Oss Emer, che presumo essere un impresario edile, riferisce di essere stato informato da una ditta specializzata nella ricerca di bandi ed appalti presso le varie amministrazioni pubbliche, che, nel comune di Pieve di Bono, era in atto una procedura di gara per la «Ristrutturazione di Casa Arlecchino in C.C. Creto». Con somma sorpresa il signor Oss Emer scopre, dopo aver visitato il sito web del Comune di Pieve di Bono, che il bando in questione in realtà altro non era che la vendita all'asta di quattro metri cubi di legname e, ironizzando sulla vicenda, si rivolge all'amministrazione comunale consigliandola di dar fuoco al legname invece di sprecare risorse umane ed economiche e soprattutto di far perdere tempo alle tante imprese che hanno fatto la ricerca e verifica del bando. Non mi dilungo oltre nel commentare la lettera inviata dal signor Oss Emer ma ciò che mi preme suggerirgli è di affidarsi, nel futuro, a un'altra agenzia di ricerca bandi di gara poiché la stessa avrebbe dovuto invece informarlo già nel gennaio 2008 dell'emissione del bando di ristrutturazione di Casa Arlecchino. Infatti è di data 11 gennaio 2008 la pubblicazione sul sito www.comune.pievedibono.tn.it come è ancora possibile visionare nella rubrica «News» Per completezza di informazione segnalo che la base d'asta per quel lavoro di ristrutturazione era di 1.534.410,83 euro e che i lavori sono stati successivamente aggiudicati all'impresa De Biasi di Riva del Garda (evidentemente loro si affidano ad agenzie specializzate più efficienti nel ramo ricerche appalti). L'impresa ha iniziato i lavori nella primavera del 2008 e sta sollecitamente lavorando per poter consegnare i lavori entro l'autunno del 2009. Sempre navigando nel sito è inoltre possibile verificare, nella stessa rubrica «News» di data 12 marzo 2009, che il «Bando pubblico», cui fa riferimento il signor Oss Emer, per la vendita di 4 metri cubi di legname proveniente dal taglio di un albero effettuato nell'area della Casa Arlecchino in C.C. Creto in realtà si trattava di una normalissima «Vendita di legname» con presentazione di una semplice offerta in busta chiusa e aggiudicata quindi al miglior offerente. Non vi sono stati quindi costi di stesura e di pubblicazione del bando come sostenuto dal signor Oss Emer ma una semplice delibera di Giunta n°22 del 5 marzo 2009 (come prevede la legge) con affissione all'albo comunale e la pubblicazione come sempre sul nostro sito nella rubrica «delibere». Pertanto nulla di ciò che riferisce il signor Oss Emer nella sua lettera corrisponde al vero e forse, se avesse ricevuto una corretta informazione dalla fantomatica agenzia (magari ben retribuita) o se solo avesse avuto la compiacenza di leggere con attenzione il comunicato sul nostro sito egli avrebbe risparmiato tempo utile e prezioso da impiegare nella ricerca di altri bandi pubblici anziché sprecarlo a scrivere inesattezze sul giornale. P.S. Il costante aggiornamento del sito Web del Comune di Pieve di Bono dove hanno trovato spazio queste ed altre utili informazioni è interamente curato gratuitamente, senza alcuna spesa per il nostro comune, da alcuni componenti l'amministrazione. Giulio Susini - Assessore Comune di Pieve di Bono Lomaso, cittadini ignorati sul futuro dei Comuni D a ex consigliere del Lomaso e dell'allora neonato (2004) consiglio dell'unione, non posso accettare che l'unica informazione (mai una riunione frazionale in 4 anni, parlo per il comune del Lomaso non so il comune del Bleggio Inferiore), sia una lettera spedita in questi giorni ad ogni capo famiglia dove si dice cosa è stato fatto fino ad oggi, come si chiamerà il «nuovo comune», che bisogna imprimere una forte accelerazione al referendum che si vuole fare a settembre 2009 e tranquillizzare i censiti che, anche se ridurranno i componenti del consiglio, si è pensato di istituire delle consulte frazionali quali sede di partecipazione della popolazione per recuperare (forse quelle che non sono stati recuperate dal 2005) il contributo dei singoli e per valorizzare il patrimonio di esperienze troppo spesso silenti (forse non ascoltati) o non conosciute (se non si vanno a conoscere!). Ma solo ora viene questo dubbio? Non era forse meglio rispolverare il programma elettorale nel quale si prometteva la presenza degli amministratori in serate dove si ascolta, si dialoga, ci si confronta facendo sentire tutti partecipi del lavoro «del comune». La popolazione così sarebbe già stata informata sull'importanza, sul perché, sui vantaggi per i censiti e per il territorio della fusione. La lettera poi, finisce nel dire che, a tal proposito, si è dato incarico al Servizio Statistica della Provincia, di fare un sondaggio telefonico su un campione rappresentativo di residenti (allora tutti, in tutto siamo 1300 circa) scelto in base a criteri di casualità, al fine di rilevare informazioni utili che, messe a disposizione degli amministratori, serviranno per misurare con le scelte fin qui intraprese e per intervenire là dove venissero evidenziate delle criticità. Ma l'amministratore non dovrebbe portare avanti i «problemi» vivendo in prima persona il suo territorio con la sua gente? Mi sento offesa dagli amministratori del mio comune per ritenere che basti spedire un foglio o far fare una telefonata una-tantum per dare tanta e così importante informazione, in così poco tempo (la Val di Ledro per anni ha fatto informazione sul territorio, raggiungendo il successo della fusione quest'anno). Credevo e credo in questo progetto, mi auguro che questa volta sia «quella buona», altrimenti credo che qualcuno dovrà interrogarsi. Mariuccia Chistè - Lomaso 28/03/2009

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"difendiamo il valore del lavoro" - eleonora capelli (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VI - Bologna "Difendiamo il valore del lavoro" Carlo Galli: la mobilitazione coinvolga operai e intellettuali Contro la crisi "Ho deciso di seguire la lotta sindacale che questa volta non è di classe" ELEONORA CAPELLI «La logica del lavoro che si sta affermando danneggia tutti, si estende anche al lavoro intellettuale definito come quello che non sporca le mani ma può sporcare le coscienze. Per questo anche i lavoratori del cervello hanno scelto di seguire una lotta sindacale che questa volta non è di classe». Carlo Galli ha deciso di aderire all´appello della Cgil da professore dell´Università, ordinario di storia delle dottrine politiche, membro della Fondazione Gramsci, direttore di collane editoriali per Il Mulino e Laterza. Non un tecnico di accordi sindacali, neanche un lavoratore precario minacciato dalla crisi, ma come gli altri cento firmatari del documento, una persona che «sente l´urgenza di affrontare il tema della perdita di diritti nel lavoro». Per aderire alla mobilitazione del 4 aprile a Roma. Dal suo osservatorio, quello dell´Università, con che volto si presenta questa crisi? «Noi assistiamo a uno spreco gigantesco di risorse, investimenti di anni vanificati. Il tempo e il lavoro di studenti e docenti, il denaro pubblico impiegato per formare persone che poi si sentono immancabilmente dire: "Sei bravo, peccato, non c´è posto per te. Vai all´estero se riesci". Questo stato di cose offende e danneggia tutti». Perché ha deciso di firmare l´appello? «Perché il lavoro sembra diventato una variabile dipendente da ogni altra cosa. Nelle lotte sindacali di un tempo si diceva che il salario doveva essere una variabile indipendente. Oggi il lavoro dipende da tutto ed è sempre l´ultima cosa: prima viene il mercato, la flessibilità, il Pil e via dicendo». Questo è un ragionamento anche politico? «Oggi il lavoro sembra una questione di parte, della sinistra in particolare, ma il valore del ruolo del lavoro è nella prima riga della Costituzione, che è di tutti. E lo snodo centrale ed è il vero contenuto etico della politica». Vale anche per chi è lontano dalla tradizionali catene di montaggio, come i firmatari di questo appello? «Noi siamo lavoratori del cervello ma questo modo di intendere i rapporti di lavoro danneggia tutti, anche chi compone musica o scrive poesia. Bisogna dire no alla crisi con le armi dell´intelligenza e dello studio».

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università, due concorsi nel mirino - giuliano foschini (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VIII - Bari Università, due concorsi nel mirino Sequestrati i documenti per un posto di associato a Geriatria Inchiesta anche per far luce sul bando a Medicina interna: sarebbe stato deciso a tavolino GIULIANO FOSCHINI L´università di Bari finisce al centro di una nuova inchiesta della magistratura. Ieri i Carabinieri del nucleo di Polizia giudiziaria, su mandato del sostituto procuratore Emanuele De Maria, sono stati in Ateneo per sequestrare tutte le carte su un concorso da associato in Medicina interna, bandito a gennaio del 2005 e chiuso a novembre del 2008 con la chiamata della professoressa Maria Teresa Ventura: l´ipotesi è che uno dei candidati, che non è risultato vincitore e per questo ha presentato ricorso al tribunale amministrativo, abbia fornito alla commissione una serie di documenti falsi. Avrebbe infatti inserito nel curriculum pubblicazioni inesistenti o non producibili ingannando così la commissione. L´indagine nasce dalla denuncia di una docente ed è affidata al sostituto procuratore Emanuele De Maria che si sta occupando di un procedimento in qualche maniera collegato. La Procura indaga anche su un altro concorso da associato in Medicina interna, bandito questo a maggio del 2005. Secondo l´accusa quel concorso fu deciso a tavolino, prima ancora che si tenessero le prove: per questo sono indagati i sei componenti della commissione giudicatrice della selezione (il barese Alfredo Tursi, Giacomo Lucivero dell´ università di Napoli, il palermitano Giovanbattista Rini, il bresciano Maurizio Castellano e il perugino Ildo Nicoletti) e l´ex preside della facoltà di medicina Salvatore Barbuti. Quest´ultimo è accusato di aver proceduto alla chiamata di uno dei due idonei (Luigi Macchia) con troppa fretta. Sulla vicenda qualche settimana fa è stato ascoltato anche il direttore generale del Policlinico, Vitangelo Dattoli. Intanto è stato pubblicato il bando per le elezioni del Rettore nel prossimo triennio. Le elezioni si terranno il 12 e il 13 maggio in prima seduta. Qualora non ci sia la maggioranza assoluta si tornerà a votare il 19 e il 20, e dopo ancora il 26 e il 27. Se non ci fosse ancora un accordo si andrà al ballottaggio in calendario il 4 e il 5 giugno. Si potranno presentare le candidature entro il 10 aprile: al momento l´unica cosa certa è che il rettore in carica, Corrado Petrocelli, sarà in corsa per il secondo mandato.

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Svolta sulle tariffe Cipe: ok al 5% in più (sezione: Cultura)

( da "Borsa e Finanza" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

ATTUALITÀ Svolta sulle tariffe Cipe: ok al 5% in più L'ad Paolo Romano illustra le prospettive per il 2009 in seguito alla decisione presa dal Comitato di aggiornare i prezzi dopo sette anni Escluse ipotesi di delisting, le attese sono di miglioramento di Sofia Fraschini - 28-03-2009 ACQUE POTABILI Eppur si muove. Dopo sette anni di stasi su tariffe e gare, il settore idrico italiano sta per ottenere formalmente l'aggiornamento Cipe. Una novità non da poco, se consideriamo che il Forum mondiale sull'acqua tenutosi la terza settimana di marzo si è chiuso con un nulla di fatto. A spiegare a B&F gli effetti del provvedimento con cui il Cipe ha deciso lo sblocco delle tariffe - che dopo l'ok della Corte dei conti sarà presto pubblicato in Gazzetta Ufficiale - è l'ad di Acque Potabili, Paolo Romano: «Per il periodo dal 2002 al 2008 avevamo chiesto un incremento tariffario del 12%. Il Comitato interministeriale - spiega Romano - ci ha concesso il 5% più un altro 2-3% che sarà definito a luglio in base all'andamento 2009». È già qualcosa, per un gruppo che ha chiuso i conti 2008 in difficoltà e che nel 2009 tenterà di risalire la china del mercato, aiutando il titolo in Borsa che nel 2008 ha lasciato sul terreno il 43,9 per cento. Dato, quest'ultimo, che nonostante il suo peso non porterà per ora Acque Potabili al delisting. In parte per la ripresa registrata da inizio 2009 (+18,9%), «ma soprattutto - precisa Romano - in coerenza con l'aumento di capitale realizzato lo scorso anno, finalizzato alla riduzione dell'indebitamento e all'ampliamento del flottante. E attraverso il quale Intesa Sanpaolo è diventata socia con il 10%». Alla luce dell'attuale prezzo del titolo, che un anno fa valeva oltre 3 euro e che oggi è sceso a quota 1-1,3 euro, «sono esclusi, inoltre, nuovi aumenti di capitale». Esclusi nuovi soci, dunque, Acque Potabili si avvia al rilancio 2009 con Iride (30,85%), Smat (30,85%) e Intesa Sanpaolo (9,8%). Una nuova «stagione» che fonda i propri presupposti sui conti 2008 appena approvati. Partendo dal risultato netto, in perdita per 6,5 milioni di euro, «si evince infatti - spiega l'ad - che a meno di cause impreviste il 2009 non potrà che recuperare il rosso dello scorso anno. Il valore negativo deriva infatti da due fattori fondamentali: la gestione idrica a Crotone e i problemi con Acque Potabili Siciliane». L'operazione di dismissione della concessione di Crotone è costata al gruppo una svalutazione di 4,5 milioni e, parallelamente, lo squilibrio gestionale di Acque Potabili Siciliane (società consolidata a bilancio al 52% e gestore del servizio idrico integrato dell'Ato - Ambito territoriale ottimale - di Palermo), dovuto all'incompleta approvazione della struttura tariffaria, ha pesato per altri 2,8 milioni. «Due fattori una tantum che nel 2009 non graveranno più sui conti del gruppo che, invece, beneficeranno delle novità tariffarie, dei minori costi legati all'energia elettrica e dei nuovi contratti di servizio a Torino e Asti». Ma se sul fronte delle tariffe il provvedimento Cipe, che contiene incrementi fino all'11,5%, è una bella novità per il settore, la stasi che sta caratterizzando le gare idriche non aiuta invece a fare previsioni di lungo periodo. «Non vedo evoluzioni, non ci sono concessioni, il mercato è fermo e mancano i regolamenti». Al 30 giugno 2008, secondo Utilitatis, gli affidamenti effettuati sono stati 67 (corrispondenti a una popolazione di 44,8 milioni di abitanti), la maggior parte dei quali a società in house (31). Seguono gli affidamenti a società quotate nei mercati regolamentati (13) e quelli a società a capitale misto pubblico-privato (12), mentre una percentuale più bassa ha scelto affidamenti transitori (5) e a società di capitali. I restanti 24 Ato non hanno affidato il servizio ai sensi dell'art. 150 del Codice ambiente. Una paralisi nella gestione dell'acqua nazionale che è il frutto dell'eterna diatriba tra sostenitori del servizio idrico pubblico e sostenitori delle privatizzazioni. Scontro emerso anche nel corso del Forum di Istanbul e che può portare alla paralisi del sistema. La cosiddetta legge Galli, nata con l'obiettivo di smantellare una vecchia logica clientelare di gestione degli acquedotti che erano diventati carrozzoni partitocratici, negli anni è stata applicata con modalità che hanno tradito l'obiettivo. La protesta, che nasce in alcune parti d'Italia, riguarda il fatto che dove c'è stata una forte privatizzazione si è avuto un aumento delle bollette e scarsi investimenti. «Sarebbe utile - ribatte Romano - fare adeguati confronti e capire come stanno davvero le cose. Come si può pensare che il privato alleggerisca Regioni e Comuni dagli oneri idrici e che non ammortizzi i costi attraverso un aumento delle tariffe? Rimane poi una verità incontrovertibile: l'acqua non deve essere un bisogno ma un diritto. Tuttavia, a fronte del servizio reso devono essere stabilite tariffe adeguate». Tariffe che, prima della recente decisione del Cipe, erano bloccate dal 2002. «Basti pensare che siamo il Paese in cui la tariffa incide meno sul reddito pro capite dei cittadini».

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I Baroni da Palermo a Oxford, la fuga dall'università italiana (sezione: Cultura)

( da "MF Sicilia" del 28-03-2009)

Argomenti: Cervelli

MIFI Sicilia sezione: Sicilia Cultura&Denaro data: 28/03/2009 - pag: 7 autore: Antonio Giordano I Baroni da Palermo a Oxford, la fuga dall'università italiana Che cosa succede se un appassionato studioso di letteratura piomba da Milano a Palermo, passando per New York, e vince un concorso di ricercatore all'università che, però, non era destinato a lui? Lo racconta Nicola Gardini nel suo I Baroni (ed. Feltrinelli, 13 euro). Una storia che parte da Palermo ma che potrebbe essere ambientata in qualsiasi ateneo di Italia e che finisce all'università di Oxford dove Gardini adesso insegna letterature comparate. Una storia paradigmatica che parla di gestione dell'accademia a titolo personale e che si conclude con l'inevitabile fuga verso l'estero. Mentre in Italia, sulle cattedre, restano ancora loro, i baroni. Anche più forti di prima. A metà tra una denuncia ed una confessione le pagine del libro si snodano tra concorsi veri e fasulli, promesse fatte e non mantenute, vessazioni, cose non dette e mandate a dire. Un muro contro il quale si scontra il «problema Gardini», come definito dal capo del dipartimento non appena messo piede a Palermo, e che lo porta ogni giorno sempre di più verso l'isolamento. «I baroni sono il mio libro più personale, quello più ''autobiografico'', ma in realtà non l'ho scritto per parlare di me», dice l'autore, «della mia vita sono finite in quelle pagine solo alcune vicende, certo cruciali: il mio percorso accademico, dagli anni degli studi universitari ai primi impieghi, ai concorsi alla fuga». Il libro, ha aggiunto il professore, «non sono il libro di Nicola Gardini, ma di molte, moltissime persone cui il mio caso ha semplicemente prestato una voce. Dopo quello che ho vissuto, ho sentito il dovere di testimoniare. Tacere mi sarebbe stato anche troppo facile, una volta approdato a Oxford. E per diversi mesi manco mi è venuto in mente di parlare. Pensavo solo a riprendermi, a ridare aria ai polmoni e al cervello». «I primi mesi a Oxford sono stati tra i più felici della mia vita», rivela Gardini, «anche per un improvviso oblio dello schifo lasciato alle spalle. Ma dimenticare non era possibile e tacere sarebbe stato colpevole. Io sapevo. Io so che esiste una moltitudine di studiosi, ricercatori e professori che viene quotidianamente mortificata dallo stato delle cose; una moltitudine di intelletti che da troppo tempo vive nell'ombra e non riceve adeguato ascolto se non in circoli ristretti di amici e parenti, alimentando quel misto di cinica accettazione e passivo disgusto che è così tipicamente italiano e così irrimediabilmente favorisce il perpetuarsi della corruzione e dell'infelicità». Sicuramente da leggere da parte di chi ha intenzione di intraprendere una carriera accademica nel Belpaese.

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La Germania boccia gli insegnanti (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

La Germania boccia gli insegnanti --> Sabato 28 Marzo 2009 GENERALI, pagina 11 e-mail print BerlinoGli insegnanti tedeschi sono incapaci di insegnare le loro materie, non riescono a tenere in pugno la classe e non amano nemmeno la professione che si sono scelti. Questa disastrosa immagine dei docenti di medie e licei, emersa da un sondaggio nazionale condotto dall'autorevole Istituto Allensbach, ha provocato uno choc in tutto il Paese e ha fatto scrivere allarmati editoriali di prima pagina sui maggiori quotidiani tedeschi. L'opinione dominante in Germania è sempre stata che gli insegnanti siano una categoria privilegiata, con lauti stipendi e lunghi periodi di vacanza, che passano i pomeriggi a giocare a golf o a tennis, ma appena chiude la scuola si imbarcano sul primo aereo per andare in vacanza in qualche Paese assolato. Anche se in cuor loro nutrivano molta invidia, i tedeschi si consolavano tuttavia con la convinzione di avere una classe insegnante tra le più preparate e disciplinate d'Europa, visto che anche lo sciopero è vietato per legge ai professori e agli studenti. Adesso si scopre invece che il 65 per cento della gente ritiene che i professori non sono in grado di trasmettere in maniera adeguata i contenuti dei loro insegnamenti, il 68 per cento considera che non sono all'altezza del loro compito in fatto di mantenimento della disciplina e della trasmissione di valori, mentre solo un'infima minoranza del 12 per cento è convinta che i docenti amano il loro lavoro. Il 59 per cento delle persone interrogate concorda sul fatto che i professori svolgono un compito di grande responsabilità e devono sopperire agli errori di educazione delle famiglie e della società, ma anche se il 52 per cento riconosce che il loro lavoro è stressante, un altro 54 per cento pensa che gli insegnanti si lamentano troppo, mentre il 41 per cento ammette che devono subire troppo spesso le critiche dei genitori. In un fondo di prima pagina il quotidiano «Frankfurter Allgemeine Zeitung» giudica «preoccupante» il fatto che i genitori tedeschi chiedano alla scuola di insegnare soprattutto «l'ortografia, la grammatica, la matematica e l'inglese, ma non la responsabilità individuale e sociale», mentre solo un terzo (32%) considera importante l'insegnamento della storia. Proprio sul lacunoso insegnamento di questa materia si erano scatenate nelle settimane scorse furiose polemiche, quando da un sondaggio si era scoperto che a 20 anni dal crollo del Muro di Berlino quasi la metà degli studenti tedeschi è convinta che la Germania est non era una dittatura, ma un Paese democratico. Un'altra amara sorpresa, per un Paese orgoglioso del suo primato scientifico-tecnologico e sempre più affamato di ingegneri, è stata la constatazione che quasi un tedesco su due (47%) mette in secondo piano l'insegnamento di materie scientifiche come biologia, chimica e fisica, rispetto all'88% di chi mette al primo posto l'insegnamento dell'ortografia e della grammatica tedesca. Ad affondare però il dito nella piaga è il quotidiano «Die Welt», che attacca il modo apparentemente fallimentare con cui vengono reclutati i laureati da mandare in cattedra. Dopo aver sottolineato che a un buon insegnante «si richiede non solo un sapere specifico, ma anche conoscenze pedagogiche, tenacia, pazienza e un sano buon senso», il giornale davanti al disastro evidenziato dal sondaggio si chiede se le autorità scolastiche «scelgono le persone giuste per l'esercizio di questa professione di grande responsabilità. Le università sfornano laureati a getto continuo, che hanno superato gli esami teorici, ma falliscono sul piano pratico. Anche gli insegnanti devono essere sottoposti ad un test di qualità». Claudio Guidi 28/03/2009 nascosto-->

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Bittante: (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto - PADOVA - sezione: PADOVA - data: 2009-03-28 num: - pag: 8 categoria: REDAZIONALE Bittante: «Stipendio ridotto e un codice etico per il Bo» L'ex preside di agraria lancia la sfida a Zaccaria e Palù PADOVA – «Non sarò un manager, ma un primus inter pares, un garante della correttezza per liberare le energie dell'Università. Perché quella del rettore non è una professione, ma solo una carica temporanea al servizio dell'Ateneo ». L'esordio di Giovanni Bittante, ordinario di Zootecnia generale e miglioramento genetico, che ieri al Bo ha presentato la propria candidatura per la successione a Vincenzo Milanesi, è stato nel segno del fair play. «Mostrerò il massimo rispetto per i miei due contendenti alla poltrona di Magnifico (Giuseppe Zaccaria e Giorgio Palù, ndr) e mi auguro che la campagna elettorale tenga sempre un alto profilo », ha dichiarato l'ex preside di Agraria e di Medicina Veterinaria. Che poi però non le ha mandate a dire. «E' ora di attuare un rinnovamento, sia nelle idee, che nelle persone – ha affermato il docente, già allievo del professor Mario Bonsembiante e prorettore-. Negli ultimi anni ci sono state troppe divisioni all'interno dell'Università: per ciò bisogna ritrovare unità e compattezza, oltre che una certa chiarezza. Perché anche su questo aspetto si poteva fare meglio ». Non ha soluzioni pronte all'uso il professore, ma un'idea di principio sì. «Bisogna partire dal metodo: è esclusivamente attraverso questo percorso che si possono raggiungere gli obiettivi a cui tutti noi guardiamo – ha detto Bittante - , cioè lo sviluppo della ricerca, l'internazionalizzazione, il miglioramento della didattica. E i presupposti sono chiari: la trasparenza, la correttezza e l'informazione». Così l'aspirante guida del Bo ha estratto dalla manica le sue due carte. La prima: «L'applicazione di un codice etico: una carta che fissi i limiti del giusto, oltre che del lecito, con la quale sarà possibile censurare e rimuovere eventuali comportamenti scorretti». La seconda: «L'intenzione di abbassare l'indennità di carica spettante al Rettore: ci vuole uno stipendio decoroso, nel senso che abbia rispetto della situazione di crisi e dei compensi che hanno ricercatori e professori». Bittante ha poi annunciato che tra qualche settimana sarà in grado di esporre alcuni punti certi del programma, così come alcune operazioni «a costo zero» da realizzare nei primi giorni di mandato. E infine ha annunciato l'apertura del proprio sito internet (www.giovannibittante. it). Il vero must della prossima consultazione accademica, l'unico elemento del quale, i tre candidati, sembrano davvero non poterne fare a meno. Giovanni Viafora Candidato Giovanni Bittante ha 56 anni e vive a Castelfranco (Gobbi/Bergamaschi)

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"Cari bambini, cari ragazzi: idee per rapportarsi con i minori" è il titolo della con... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Civitavecchia)" del 28-03-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Viterbo))

Argomenti: Cultura

Sabato 28 Marzo 2009 Chiudi "Cari bambini, cari ragazzi: idee per rapportarsi con i minori" è il titolo della conferenza in programma oggi alle 15,30 in Prefettura. Un appuntamento rivolto principalmente ai dirigenti scolastici delle scuole elementari e medie, al corpo docente e ai genitori rappresentanti di classe. «Un invito agli educatori - spiegano dalla segreteria della società filosofica, sezione di Viterbo, che ha organizzato l'incontro - affinché facciano ricorso all'attitudine filosofica presente in ogni individuo fin da bambino, ovvero il piacere di conoscere, come strumento di autoconoscenza e di consapevolezza nella interazione interpersonale e con la realtà sociale. Un metodo indispensabile per prevenire il disagio infantile e pre-adolescenziale». Insomma, la filosofia al fianco degli insegnanti. «Spesso docenti e genitori - continuano dalla società - si trovano disorientati dalla fragilità che bambini e ragazzi mostrano nel loro interfacciarsi con se stessi e con la realtà». Questo incontro vuole fornire strumenti utili per rapportarsi coi giovani. Tra gli oratori, il docente della Lumsa Stefano Bacchetta, Maria Antonietta Modolo dell'università di Perugia, la psicologa Marisa Nicolini e il professor Livio Rossetti.

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PESAROOggi alle 16 nella sala del consiglio comunale convegno su "Antropologando".L'a... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 28 Marzo 2009 Chiudi PESAROOggi alle 16 nella sala del consiglio comunale convegno su "Antropologando".L'argomento riguarda la ricerca delle origini delle favole, dei loro significati profondi.Questi i temi a cui daranno risposta gli antropologi Gian Luigi Bravo, professore emerito di Antropologia Culturale all'università di Torino, Francesca Declich, dell'Antropologia Culturale dell'università d'Urbino, Mohammed Saleh, della Société del Africanistes, Alessandro Meluzzi, fondatore della comunità Agape e il suo collega Massimo Mazini dell'Asur di Pesaro,la professoressa Cristina Manzini, docente di letteratura italiana. Coordinatore e ideatore del convegno, Luigi Maria Bianchini, neurologo dell'ospedale San Salvatore, giornalista e cultore di storia e tradizioni pesaresi. Tra i moderatori, il benemerito della Cultura e della Scienza Giovanni Danieli, professore emerito di Clinica Medica dell'università d'Ancona. L'iniziativa è stata sostenuta dal Lions Club di Gabicce Mare.

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VINCITA AL BAR PONCHIELLI PESAROVincita al bar Ponchielli dove un cliente con 5 euro si è... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 28 Marzo 2009 Chiudi VINCITA AL BAR PONCHIELLI PESAROVincita al bar Ponchielli dove un cliente con 5 euro si è intascato la bella somma di 10.000 euro grazie a un Gratta e Vinci davvero fortunato. BOTTEGA DI COLBORDOLO BOTTEGASarà presentato oggi alle 11 il progetto "Filo d'argento" nei 5 Comuni di Pian del Bruscolo, che consentirà agli anziani di vivere al meglio il territorio mettendo a loro disposizione un automezzo per accompagnarli in caso di necessità, un centro per il tempo libero e un'apposita rete telefonica con numero verde. L'appuntamento è alle 11 nella sede dell'Unione dei Comuni di Pian del Bruscolo per l'arrivo del mezzo con l'intervento di autorità e responsabili Auser. PESARO, PALAZZO ANTALDI PESAROQuesta mattina alle 10.30 il piano di inteventi della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro per lo sviluppo dell'Azienda ospedaliera San Salvatore sarà presentato in forma ufficiale alla città all'Auditorium di Palazzo Montani Antaldi. Interverrà Ilvo Diamanti, docente presso l'Università di Urbino. PESARO, INCONTRI SUI FIGLI PESAROOggi alle 17 a Palazzo Gradari la psicoterapeuta Silvia Tonelli parlerà sui figli. PESARO, STRADE SICURE PESAROOggi alle 9 nella sala del consiglio provinciale prende il via un corso di formazione promosso da Asur, Provincia, Unione autoscuole e rivolto ad operatori delle scuole guida.

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TERNI , se n'è... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACHE pag. 14 TERNI «LEGALITÀ e cosa pubblica», se n'è... TERNI «LEGALITÀ e cosa pubblica», se n'è discusso ieri all'Hotel Michelangelo di Terni nel corso del convegno organizzato dall'Ordine provinciale dei dottori commercialisti ed esperti contabili. A rilanciare l'irrisolta «questione morale» che attanaglia il Paese, tra infiltrazioni mafiose e cattiva politica, il professor Antonio Baldassarre, ordinario di diritto costituzionale alla Luiss di Roma, presidente emerito della Corte Costituzionale e candidato sindaco di Terni; Caterina Chinnici, procuratore del Tribunale dei minori di Palermo e figlia di Rocco, ideatore del pool antimafia, magistrato ucciso da un'autobomba a Palermo nel 1983; il professor Mario Caligiuri, docente di Pedagogia della Comunicazione all'Università della Calabria e nostro editorialista; il professor Giorgio Chinnici, criminologo all'Università di Palermo. IL DIBATTITO, introdotto dal dirigente scolastico Luciano Lima e dal presidente dell'Ordine Roberto Piersantini, è stato moderato, davanti agli studenti di alcuni Istituti della città, dal giornalista Sergio Rizzo, coautore con Gian Antonio Stella dell'ormai celebre libro-inchiesta sul mondo politico «La Casta» . «I giovani sono troppo spesso distratti, sfiduciati o indifferenti rispetto al tema della legalità ha affermato tra l'altro la dottoressa Chinnici che invece così pesantemente influenzerà la loro possibilità di crescere e di scegliere di essere liberi. Uomini come mio padre questo ci hanno voluto insegnare, con il sacrificio della vita: il rispetto della libertà e della dignità di ogni essere umano, e ciò può avvenire solo nelle legalità che non è un concetto astratto, ma deve essere vissuta quotidianamente come scelta di vita. Senza legalità non c'è libertà, non c'è cultura, né vera umanità». Dal professor Caligiuri la personale esperienza di governatore della cosa pubblica come sindaco, in Calabria, in un piccolo comune di 3mila abitanti, governato da una lista civica e dove una serie di normali eccellenze umane, culturali, tecnologiche e imprenditoriali hanno tenuto lontane le ingerenze mafiose. «L'unica speranza possibile sono i giovani ha aggiunto Caligiuri, autore del libro La formazione dell'èlite' , _di fronte a una politica autoreferenziale, che si perpetua e che molto spesso è connivente. Il riscatto non può che arrivare dalle nuove generazioni». ssss «QUANDO ERO alla Rai ha ricordato Baldassarre, già presidente della Tv pubblica ho conosciuto il peggio del peggio in merito al tema della legalità. La Rai accomuna tutti i vizi della nostra società, che vengono vissuti come cose normali. Il nostro sistema giudiziario così lento finisce per favorire chi delinque e punire gli innocenti. L'arroganza della politica ha sempre umiliato la vera legalità. Torniamo alla legalità tutti, giovani e meno giovani, politici e non, per tornare ad essere veramente liberi e fiduciosi». Stefano Cinaglia

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Conferenza sull'evoluzione (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

FERMO pag. 16 Conferenza sull'evoluzione LA SALA dei Ritratti ospita oggi, alle 17, un altro appuntamento del ciclo di conferenze Parliamo di scienza', promosso dalla Lega italiana protezione uccelli. Gli incontri sono dedicati al naturalista Charles Darwin nel 200° della nascita. Oggi interviene Massimo Pandolfi, docente di Etologia all'università di Urbino, su Evoluzione e conservazione delle specie insulari'. Image: 20090328/foto/773.jpg

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Gli studenti sperimentano la biologia col Lab Car' (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

VETRINA CENTO pag. 17 Gli studenti sperimentano la biologia col Lab Car' CENTO È ARRIVATO al liceo Cevolani di Cento il Lab Car', che consente la messa in azione di laboratori mobili per trasferire le attività didattiche direttamente negli istituti scolastici. Arriva dal dipartimento di Scienze Naturali - spiegano dall'istituto - «la proposta di allestire laboratori mobili per incentivare i ragazzi a sperimentare prove di laboratorio biologico alimentando l'amore per le scienze e la biologia». Il tutto è stato reso possibile grazie al contributo del Life Learning Center, primo centro italiano di formazione permanente e ricerca sulle Scienze della Vita, attivo dall'anno 2000. Una realtà che nasce da un'associazione fra Fondazione Marino Golinelli e Alma Mater Studiorum-Università di Bologna e rappresenta un punto di riferimento per la diffusione della cultura scientifica e un supporto concreto e continuativo a docenti e studenti nell'insegnamento e nell'apprendimento delle scienze sperimentali nelle scuole. Tra le varie attività proposte vale la pena segnalare Lab Car' arrivato anche al Liceo Cevolani ed ha portato le scienze della vita sui banchi di scuola coinvolgendo circa 200 studenti attraversando tutti gli indirizzi di studio.

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La Uisp Villa Pecori Ma gli esclusi promettono battaglia (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

MUGELLO pag. 25 La Uisp «conquista» Villa Pecori Ma gli esclusi promettono battaglia Molti dubbi sul bando, sulla procedura e sui criteri di gara BORGO SAN LORENZO SCELTA LA «SPT HOLDING SPA» DISCUSSIONI Il percorso di assegnazione è stato molto «accidentato» di PAOLO GUIDOTTI LA UISP "conquista" villa Pecori. E' infatti la società di Mauro Dugheri, fresco presidente della UISP Firenze, la SPT Holding spa ad aver vinto la gara indetta dal comune di Borgo San Lorenzo per trovare un nuovo gestore per villa Pecori Giraldi, gestore che dovrà occuparsi della gestione del museo del Liberty e dei laboratori didattici, dell'attività turistico-congressuale e del servizio di informazioni turistiche. Per l'esattezza il vincitore della gara è un raggruppamento temporaneo d'impresa: insieme alla Spt Holding spa, vi sono la "Uisp and Go srl", la "Chef Uisp srl" e il consorzio Metropoli del quale fanno parte le cooperative sociali mugellane Melampo, Odissea e Ulisse-. Della Spt Holding è amministratore delegato lo stesso Dugheri, 58 anni, ex-sindaco di San Piero a Sieve ed attuale presidente della società pubblico-privata Pianvallico spa. Mentre il presidente della Holding è Alessandro Pesci, ex-sindaco di Fiesole, e hanno quote nella società, oltre Dugheri, anche l'Uisp provinciale, la sezione toscana dell'Anci, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani, Alberto Formigli, capogruppo PD in Comune a Firenze. A sua volta la società ha quote nelle due srl targate Uisp, con la Chef Uisp gestisce già vari esercizi, dai ristoranti delle piscine di Borgo San Lorenzo, Reggello e Firenzuola, all'osteria de La Torre. Praticamente non c'è stata gara: dei sette gruppi che avevano manifestato interesse a parteciparvi, solo tre hanno poi presentato l'offerta: oltre ai vincitori anche gli ex-gestori di Cafaggiolo, e un gruppo formato da Ischetus, Pasticceria Cesarino e Fotoprint. Ma la commissione ha escluso entrambi, senza esaminare le loro offerte, per mancanza di una parte della documentazione. Mentre il sindaco Bettarini esprime soddisfazione e parla di "un ottimo risultato" e di "un percorso pubblico e trasparente", è probabile che non manchino polemiche e ricorsi. L'esclusione degli altri concorrenti sarebbe avvenuta infatti per documenti che non erano previsti nel bando di gara. Bando e procedura di gara che pare abbiano visto gravi lacune: il testo pubblicato su Internet ha subito modifiche, la procedura di gara prevedeva il sistema del "dialogo competitivo", che invece non ha avuto luogo, non vi è stata la pur prevista pre-selezione dei concorrenti perché mancavano i criteri. Image: 20090328/foto/1942.jpg

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Lingue di prima e di seconda classe (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

EX PRESS Lingue di prima e di seconda classe Maria Teresa Carbone In non casuale coincidenza con la Giornata internazionale della francofonia e con la Settimana della lingua francese, «Le Monde» ha pubblicato un articolone di Florence Noiville intitolato pensosamente «Pourquoi ils écrivent en français», dove «ils» sta per gli scrittori provenienti dai cinque continenti che hanno scelto di comporre i loro libri nella lingua di Molière. La lista in effetti è lunga, e va dallo statunitense - naturalizzato francese - Jonathan Littell, autore del discutibile e discusso «Les bienveillantes» (appena sbarcato in America con il solito strascico di polemiche), all'afgano Atiq Rahimi che c ha vinto quest'anno il Goncourt on il suo ultimo romanzo «Syngue Sabour». L'elenco comprende anche un autore italiano, Carlo Jansiti (meglio noto da noi come traduttore e curatore dell'opera di Violette Leduc), che spiega come per lui scrivere in francese significhi essere altrove, staccarsi da una famiglia, un paese, una vita, che non si sono scelti: «Oggi questa lingua non mi è più straniera, mi dà la sensazione di poter reinventare la mia esistenza». L'entusiastico coro di lodi si chiude però con una critica: numerosi fra gli scrittori intervistati sottolineano il ruolo fondamentale degli isttuti scolastici francesi all'estero, ma deplorano che oggi si registri in quel settore un calo di vitalità. «A pensarci bene - nota la danese Pia Petersen - nessun autore abbandona la sua lingua per scrivere in danese, in russo o in greco. Se fossi la Francia, mi interrogherei...». Visto in un'altra luce, però, l'abbandono della propria lingua non è indolore. Sull'ultimo «Spiegel», per esempio, un reportage di Marlies Hagers registra le reazioni infastidite di molti intellettuali olandesi di fronte al fatto che in un numero sempre più grande di università del paese gli insegnamenti vengono tenuti in inglese. Auke van der Woud, docente di pianificazione urbana all'ateneo di Groningen, protesta che una scelta di questo tipo «fa pensare che l'olandese sia una lingua di seconda classe, un relitto». Senza contare che a volte le conseguenze sono ridicole: «Nel master di filosofia - osserva Douwe Draaisma, che insegna storia della psicologia nella stessa università - si arriva all'assurdo che i nostri studenti tedeschi sono costretti a leggere Kant in inglese». Ma la battaglia è probabilmente persa in partenza. Commenta infatti Hagers: «Ovunque la parola magica è "internazionalizzazione", l'istruzione universitaria è diventata un prodotto da esportazione e la competitività di un ateneo si misura in base al numero di studenti stranieri che ospita». E poco conta che alla fine gli studenti non si esprimeranno bene né in inglese né in olandese, visto che, a giudicare dagli aneddoti pubblicati sui giornali universitari, la maggior parte dei docenti non è affatto «fluent» nella lingua di Shakespeare. Ha il pregio della sincerità Michael Hyatt, organizzatore del Christian Book Expo in programma a Dallas la settimana scorsa, quando scrive nel suo blog che la manifestazione, nata per «dare visibilità ai libri religiosi», ha avuto una partecipazione minima: dei ventimila visitatori previsti, se ne sono presentati solo millecinquecento. Un disastro che Hyatt attribuisce alla crisi e ad alcuni errori di organizzazione (la sede era troppo grande, era nella parte sbagliata della città, l'entrata era a pagamento...). E se fosse che semplicemente i «christian books» attirano pochi lettori?

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A Gerusalemme fra Torah e guerra (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 28-03-2009 STRAJE' PR'AL MOND PARMIGIANI CHE ESPATRIANO Personaggio: Raniero Fontana Diciannove anni fa si è trasferito in Israele, per studiare l'ebraismo. Ora insegna A Gerusalemme fra Torah e guerra Docente «Ero qui ai tempi degli Scud di Saddam e dei kamikaze dell'Intifada. Sono vivo perché ho perso un bus» Roberto Longoni P erse l'autobus. Questione di un attimo, ma di quelli che valgono una vita. Raniero Fontana deve a pochi secondi di ritardo gli anni vissuti da quel momento. Il bus svoltò dietro un angolo, e un kamikaze ci si fece saltare a bordo. Fu una strage, una delle tante della seconda Intifada. «Come quella della caffetteria Moment, a due passi da casa nostra. Era il tempo in cui si usciva di casa senza sapere se si sarebbe rientrati». Solo qualche anno prima c'era stata la guerra del Golfo. Allora il terrore non viaggiava ad altezza uomo, pronto a far scoppiare corpetti esplosivi: pioveva dal cielo. Era il 1991, l'anno degli Scud lanciati da Saddam su Israele. Le notti insonni, gli allarmi aerei, le finestre sigillate per chiudere fuori la paura degli attacchi batteriologici e chimici «e le maschere indossate in casa, pensando alla fine che ci avevano lasciato intravedere nelle esercitazioni». Fontana paga da 19 anni la «sua» guerra vivendone un'altra (e ne farebbe volentieri a meno) nell'eterna prima linea di Gerusalemme. La guerra di Fontana è quella della Torah, dei testi sacri ebraici, ognuno dei quali prevede l'interpretazione e il commento. La disputa costruttiva. Parmigiano, 51 anni, laureato in Filosofia, dottore in Teologia, con un master in Letteratura rabbinica all'Università ebraica di Gerusalemme, lo studioso ha dedicato un libro a questo argomento: «La guerra della Torah. democrazia, giudaismo e idolatria» (Milano, 2008). «Lo scopo della tradizione ebraica non è quello di risolvere le contraddizioni, ma di approfondirle, di tenerle in vita con tutta la ricchezza che possono offrire. Di una disputa tra padre e figli, tra maestro e discepoli, solo alla fine si può dire se era una guerra della Torah, nella quale non ci si lascia finché non ci si è amati» dice lui, spiegando questa perenne battaglia del pensiero. «Il Talmud è una grande scuola che obbliga all'esercizio critico dell'intelligenza » aggiunge il docente, che ha proseguito gli studi rabbinici all'istituto Shalom Hartman («dove si analizzano i testi fondativi»), fino a diventarne ricercatore. Così, per una singolare passione, Fontana - unico italiano ad aver fatto questa scelta - insegna Talmud nell'istituto francese Albert Decourtray di Studi ebraici a Gerusalemme. Parla ebraico non solo per strada o con gli amici, ma anche da una cattedra. «Molto più semplice che tenere le lezioni in francese: è questa la lingua originale dei testi ». L'interesse per l'ebraismo venne dopo gli studi di Teologia a Milano e a Roma. «Mi ci sono avvicinato attraverso la filosofia, in un modo molto laico. In Israele, poi, ho scoperto un ebraismo che non immaginavo». A Gerusalemme, dove ha ormai una residenza permanente, Fontana è arrivato con una borsa di studio, con la moglie Andreina Contessa, ora docente di Arte medievale all'Università ebraica di Gerusalemme. «Andai al Ratisbonne, un centro cristiano di studi ebraici, nel quale ho poi insegnato Talmud, fino a quando il Vaticano, nel 2001, decise la chiusura». Ma com'è la vita a Gerusalemme per un parmigiano che ha deciso di dedicare tutte le energie allo studio dei testi base della cultura ebraica? «Israele è un amore che ha messo radici: ci crediamo. Questo è un Paese piccolo, pieno di tensioni e di problemi. Ha una potenzialità enorme, ma è frenato dalla situazione d'eterna belligeranza ». L'amore per Israele nel 1991 - in piena Guerra del Golfo - portò la coppia a scrivere una lettera al quotidiano Haaretz, poi ripresa in tutto il mondo. «Un atto d'entusiasmo giovanile » sorride lui, aggiungendo che ora forse non la scriverebbe, ma resterebbe a rischiare con gli altri. Un modo per ringraziare un Paese «che ci ha dato molto» e gli «amici che ci stimano e ci sostengono in tutti i modi. Ne abbiamo sia tra gli ortodossi e religiosi che tra i secolarizzati». E tra gli arabi? «Gerusalemme è formata da due città, che si sfiorano, si osservano "da lontano": noi viviamo nella parte ebraica». Senza farne davvero parte fino in fondo. «Se qualcuno ci incontra dopo tanto tempo, ci saluta con un "siete tornati?" E poi c'è sempre l'abitudine di chiedere se uno sia ebreo. E io non lo sono». Così, lo sguardo resta sempre un po' esterno. Qualcosa da affrontare attingendo alle proprie origini. «Fa parte dell'essere cristiani la predisposizione all'ascolto, l'attrazione per l'altro. Nell'Ebraismo, invece, ho trovato l'affermazione dell'autonomia e della responsabilità individuale. Vorrei conoscere altrettanto bene Islam e Buddhismo». Ma anche dopo 19 anni una cosa resta difficile da capire: «l'ansia di fondo con la quale vive la gente. C'è un forte senso di provvisorietà». Che cosa è cambiato dopo 19 anni nella terra contesa da sempre? «Sono diventato abbastanza bravo a non nutrirmi di assoluti. Si può avere una vita piena pure dal punto di vista spirituale anche senza certezze assolute». A diventare sempre più incerto sembra il futuro, non solo per la minaccia iraniana. «Sono molto pessimista: non vedo la possibilità di creare due veri stati. Ci vorrebbero scambi di territori, spostamenti di popolazioni. E non vedo nemmeno un vero interesse per il mondo dell'altro, quando invece ci sarebbe bisogno dello sguardo critico dell'altro». Quello che apre la guerra della Torah e spegne la guerra delle bombe. Tradizione «Il Talmud è una grande scuola per l'esercizio dell'intelligenza» Ricerche Raniero Fontana, 51 anni, si è trasferito a Gerusalemme per studiare i testi sacri ebraici.

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Ambasciatore della cultura rabbinica nella sua Parma (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 28-03-2009 Due seminari e la presentazione di un libro Ambasciatore della cultura rabbinica nella sua Parma Al noachismo ha dedicato il secondo seminario, dopo avergli dedicato anni di vita («In realtà, mi sembra di non essermi occupato d'altro» sorride Raniero Fontana). Prima del seminario «sulla parte universale della Torah di Israele, legata a Noè, padre dell'umanità postdiluviale », il docente parmigiano a Gerusalemme ha tenuto un altro ciclo di incontri su «Torah e democrazia, per una cultura della discussione». A organizzare il primo seminario di studi su secolarizzarione, interculturalità e pluralismo religioso, Luciano Mazzoni responsabile dell'I- stituzione biblioteche del Comune. A sponsorizzarli, l'Università, il Comune e il Forum interreligioso. Martedì 31 alle 21, lo strajè in «vacanza a Parma» per tre settimane presenterà nella Biblioteca Ilaria Alpi, in vicolo delle Asse 5 l'ultimo libro, «Gerusalemme e dintorni». Nei prossimi giorni, il ritorno in Israele. «Mi è stato commissionato un libro su André Neher, una delle figure più importanti dell'ebraismo del dopoguerra». Inutile chiedere a Fontana che cosa faccia nel tempo libero: studia. Una full immersion nelle fondamenta della cultura ebraica, la sua. Tanto da essere «convertito a forza» da chi non lo conosce. «Accadde a Stoccolma: ero andato a insegnare, e alla fine della prima lezione mi portarono a visitare una sinagoga liberale. Era chiusa, ma la aprirono apposta per me. Mi dissero gli orari delle funzioni. Di fronte al mio silenzio, aggiunsero: "Se preferisce, alle 20 può andare in quella ortodossa"».

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(sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Cronaca di Cagliari Pagina 1018 A due mesi dalla scadenza del suo mandato, il rettore parla della città e dell'università «No al Campus? Colpa delle archistar» A due mesi dalla scadenza del suo mandato, il rettore parla della città e dell'università Mistretta: i grandi architetti ci hanno fatto perdere tempo --> Mistretta: i grandi architetti ci hanno fatto perdere tempo «L'Università può contribuire a far uscire l'Isola dalla crisi. Più collaborazione con Regione e imprese». «In questa città quelli che contano sono sempre gli stessi». Sono? «Pardon, siamo». Pasquale Mistretta, rettore di lunghissimo corso, è sempre stato un uomo di spirito. E nel giorno in cui presenta per la diciottesima volta (su 19) la “Settimana della cultura scientifica” riflette, usando dosi di sarcasmo sapientemente mischiate a realismo, sulle ragioni di quella lentezza che impedisce alla Sardegna - e a Cagliari - di prosperare sfruttando le sue risorse. «Siamo lenti mentalmente, siamo gente troppo abituata a pensare al 27 ed è difficile innescare i meccanismi di riconversione». CLASSE DIRIGENTE Chissà se dipende anche dalle difficoltà a cambiare la classe dirigente, dal fatto che «alle cerimonie importanti siamo sempre i soliti trenta-cinquanta», come dice Mistretta. Certo è che lui, forte di un consenso trasversale costruito con rara abilità e «che mi ha portato ad avere amici a destra e sinistra, perché ho sempre parlato con tutti», non si ritiene corresponsabile di questa lentezza, né ritiene responsabile l'università, che governa da sei mandati. Anzi, a proposito del Campus, eterna incompiuta di una città che vuol essere universitaria, chiarisce: «Se l'area fosse stata un'altra ed il progetto fosse stato affidato a Pasquale Mistretta, il Campus l'avremmo già costruito e sarebbe già abitato dagli studenti, come abbiamo fatto nel passato in altre strutture». Il riferimento è alla casa dello studente di via Roma, ma anche ai fondi che è stato capace di portare a Cagliari per l'edilizia universitaria. «Diciamo che gli interlocutori non si sono capiti», sostiene, laconico. ATTACCO ALLE ARCHISTAR Poco dopo decripta il messaggio. «C'erano il progetto, i fondi e la concessione edilizia, ma abbiamo avuto bisogno di chiamare un architetto straniero che forse (un forse diplomatico) non ha saputo interpretare le norme urbanistiche della città (è stato bocciato dal Consiglio comunale per eccesso di cubatura, ndr)». Straniero come quel Jacques Herzog, che «a Pechino ha realizzato lo splendido nido d'uccello e a Monteponi ha proposto un progetto vergognoso, un atto di esibizionismo fine a se stesso incapace di interpretare l'umiltà di quella terra». Mistretta è durissimo: «I grandi architetti ci hanno fatto perdere tempo anche su Sant'Elia e Tuvixeddu, non hanno portato nulla a questa città». PROGETTI PER LO SVILUPPO Poi il rettore parla del ruolo che deve avere l'università nel superamento della crisi che sta desertificando territori lasciando a terra migliaia di disoccupati. «Al nostro ateneo non basta essere al 17° posto in Italia e fra i primi 500 nel mondo per la ricerca grazie a brevetti che non incidono sull'economia e a pubblicazioni sulle riviste scientifiche. Bisogna migliorare il livello della ricerca e finalizzare sempre di più le risorse pubbliche, che abbondano, alle ricadute sul territorio». IL DISTRETTO DEL GRANITO Mistretta esemplifica: «Non possiamo lasciare che l'industria del granito, una nostra eccellenza, muoia perché i cinesi immettono sul mercato un prodotto più economico, ancorché scadente. Occorre tutelare il nostro prodotto, identificarlo scientificamente, fare in modo che nelle gare d'appalto, Bruxelles permettendo, vengano indicate caratteristiche che solo i nostri graniti hanno». Per fare questo, aggiunge il rettore, «è necessaria una politica chiara e ci deve essere unità di intenti con la Regione e con il sistema delle imprese». I FONDI In un opuscolo di venti pagine che sarà distribuito alla Settimana della cultura scientifica (30 marzo-4 aprile) indica anche le possibili fonti di finanziamento a cui attingere per realizzare questi obiettivi: i fondi Fas ed i 10 miliardi di euro disponibili per tutta l'Isola con la programmazione comunitaria 2007-2013. «Ma si deve decidere in quali territori e in quali settori si vuole investire», chiarisce, sollecitando la Regione a fare scelte precise, a governare i processi. A partire dal Piano casa. «Se non si dà una direzione rischiamo di trovarci Sestu a Cagliari», esemplifica. Esempio interessante, perché è stata proprio l'idea di costruire la Cittadella universitaria a saldare Sestu a Monserrato e a mettere in moto un processo urbanistico virtuoso tra viabilità, trasporti, edilizia. Scelta meditata? Chissà. Certo è che «il sindaco Paolo De Magistris mi chiese che senso avesse andare fuori Cagliari. Oggi quel senso si può percepire». LE ELEZIONI Il successore di Mistretta sarà eletto il 21 maggio. Per la sua poltrona sono in corsa Maria Del Zompo, docente di Farmacologia e neuroscienziato di fama mondiale, Gavino Faa, ex preside della facoltà di Medicina, Giovanni Melis, docente di Economia aziendale, ex preside della facoltà di Economia, Raffaele Paci, ex preside di Scienze Politiche e Antonio Sassu, economista, ordinario di Politica economica ed ex presidente del Banco di Sardegna. «Ma io starò qui sino al 31 ottobre», anticipa. Lo stabilisce lo statuto dell'ateneo. Un po' come il presidente degli Usa, che si insedia due mesi dopo la sua elezione. La differenza è che negli Stati Uniti c'è un limite ai mandati. FABIO MANCA

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Scoperta di una ricercatrice cagliaritana (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Cronaca di Cagliari Pagina 1018 È stata premiata per l'attività svolta in collaborazione con il centro che cura la Sindrome di Tourette Scoperta di una ricercatrice cagliaritana È stata premiata per l'attività svolta in collaborazione con il centro che cura la Sindrome di Tourette --> Un prestigioso riconoscimento internazionale è stato assegnato nei giorni scorsi a una ricercatrice del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università degli studi di Cagliari. Si tratta di uno dei 15 premi di ricerca della statunitense Tourette Syndrome Association (TSA) ed è stato assegnato a Paola Devoto che, con Marco Bortolato, research assistant Professor del dipartimento di Farmacologia e Scienze farmaceutiche alla University of Southern California (Los Angeles, Usa), sta studiando una nuovissima strategia terapeutica per la sindrome di Tourette, messa a punto in collaborazione con il centro Sindrome di Tourette della facoltà di Medicina, diretto dal docente universitario Francesco Marrosu. LA SCOPERTA La terapia individuata dai due studiosi, attualmente in corso di sperimentazione al Centro di ricerca dell'Ateneo cagliaritano sopra indicato, consiste nei farmaci che inibiscono l'azione dell'enzima 5-alfa-reduttasi, implicato nella sintesi di steroidi neuroattivi nel cervello. L'utilizzo di queste sostanze sta rivelando risultati preclinici e clinici estremamente promettenti. Il finanziamento ricevuto dalla TSA - 68 mila dollari per il primo anno - permetterà lo studio dei meccanismi molecolari alla base di questa terapia sperimentale. I FINANZIAMENTI La Tourette Syndrome Association (TSA) dal 1984 finanzia i progetti ritenuti più promettenti per la terapia e per la comprensione delle cause della sindrome di Tourette, una sindrome che in Italia affligge circa 250mila pazienti, principalmente in età infantile e sesso maschile. I suoi sintomi più caratteristici sono i tic, motori e vocali, che possono raggiungere un'intensità tale da compromettere seriamente il benessere psicofisico e la vita sociale degli individui che ne sono affetti. Paola Devoto, la ricercatrice cagliaritana premiata, opera nel dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Cagliari e insegna nella Scuola di Specializzazione in Farmacologia e nel corso di dottorato in Neuroscienze. Marco Bortolato è anche consulente scientifico per la Neurologia al Dipartimento di Scienze cardiovascolari e neurologiche dell'Università di Cagliari.

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Oltre 220 mila metri quadrati nel segno dell'eccellenza (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2009-03-28 num: - pag: 5 categoria: REDAZIONALE Ottimizzati strumenti e risorse Oltre 220 mila metri quadrati nel segno dell'eccellenza Firma definitiva lunedì al Pirellone per il via libera alla cittadella della salute, 1.405 posti letto per un investimento di 520 milioni di euro. Entro il 2015 l'Istituto dei tumori e il Besta traslocheranno di fianco al Sacco, già in via Giovan Battista Grassi. Qui nascerà un nuovo polo pubblico di cura e ricerca scientifica. Nel nominare l'attuale presidente di Fondazione Fiera, Luigi Roth, alla guida del progetto, il governatore Roberto Formigoni formalizza la volontà della Regione Lombardia di realizzare l'opera anche senza i finanziamenti di Roma (saltati con la Finanziaria 2008). Un impegno ribadito a fine novembre, ma che adesso diventa ufficiale. Il Pirellone finanzia la realizzazione della cittadella della salute con 228 milioni di euro, 40 milioni sono a carico dello Stato, i rimanenti con ogni probabilità arriveranno da fondazioni o saranno a carico delle imprese che vinceranno la gara per la costruzione dell'opera (e gestiranno, poi, alcuni servizi con una partnership pubblico-privato). Gli spazi dedicati alla cura e alla ricerca occuperanno 220 mila metri quadrati, altri 70 mila saranno destinati a parcheggi, impianti tecnologici e all'asilo nido aziendale. I letti a disposizione saranno quasi 100 in più degli attuali. Gli organici dei tre istituti saranno mantenuti ai livelli odierni. I lavori partiranno entro il 2011, la conclusione è prevista entro il 2015. Luciano Bresciani, assessore alla Sanità: «I tre ospedali, già oggi all'avanguardia nel campo dell'infettivologia, dell'oncologia e delle neuroscienze, potranno trarre ulteriori impulsi dalla possibilità di svolgere la loro attività in modo armonizzato, ottimizzando strumenti e risorse». Simona Ravizza sravizza@corriere.it

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B aroni, (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Prima Pagina - data: 2009-03-28 num: - pag: 1 autore: di GIAN ANTONIO STELLA categoria: REDAZIONALE Nomine Università La Gelmini il prof Masia e la missione salva-baroni B aroni, baronetti e baroncini impicciati in concorsi sospetti comincino a tremare. Il nuovo dominus dell'Università italiana è Antonello Masia. L'uomo che, dovendo azzerare la nomina dei docenti finiti in cattedra dopo una selezione condannata come truffaldina anche in Corte di Cassazione, ha lasciato tutti al loro posto perché «l'annullamento d'un atto non può fondarsi sulla mera esigenza di ripristino della legalità». CONTINUA A PAGINA 25

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(sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA CRONACA pag. 15 «Cari vicini, non vi disturberemo» GLI STUDENTI CHE HANNO OCCUPATO LO STABILE DI VIA CAPO DI LUCCA SCRIVONO al vicinato per presentarsi e rassicurare i residenti sulle loro buone intenzioni, gli studenti dell'Onda che hanno dato vita al gruppo Bartleby e mercoledì hanno occupato un immobile dell'Università al civico 30 di via Capo di Lucca. Non solo, si dicono disponibili a coprire le bollette, a patto di essere regolarizzati': «Se ci daranno in gestione questo spazio siamo disposti a pagare le utenze. Intanto, ci stiamo muovendo per risolvere la questione dell'agibilità dell'edificio». GLI STUDENTI vorrebbero mettere radici nello stabile occupato. Sono stati denunciati e informati dal prorettore agli studenti, Paola Monari, che lo spazio non è a norma. Ma ieri, in un incontro con i cronisti (nella foto), l'Onda ha affermato che lo cose non stanno così e hanno preso contatto con l'avvocato Simone Sabattini. «Il problema, per quello che sappiamo dice Tommaso , è dovuto al fatto che l'Università non ha mai chiesto un sopralluogo per avere l'agibilità perché non sapeva cosa fare di questo spazio, ma l'edificio è in condizioni ottimali. E' vuoto da otto anni e l'Università l'ha acquistato perché era nel pacchetto' con il palazzo che le interessava, quello di Scienze aziendali». Gli occupanti hanno già preparato un nutrito calendario di iniziative culturali. Inoltre, nelle buchette della posta dei palazzi vicini hanno messo 500 lettere «per spiegare cosa accade qua, chi siamo». BARTLEBY, si legge nel documento indirizzato ai residenti, «si propone di inserirsi e farsi accogliere nel quartiere non come un corpo estraneo né causare ulteriori problemi che vanno a intaccare la vostra tranquillità quotidiana. E' nel nostro interesse evitare situazioni spiacevoli, mantenere puliti gli spazi e avere orari che rispettino la quiete del quartiere». Altri due appelli sono stati diffusi via Internet, uno rivolto ad artisti e intellettuali, l'altro a docenti e ricercatori, per invitarli a sottoscrivere la loro esperienza. Adesioni autorevoli sono già arrivate. E le intenzioni sono chiare: «Noi da qui non ci muoviamo». Image: 20090328/foto/1342.jpg

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Per chi vota l'artigiano? Ce lo svela un sondaggio (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

PESARO pag. 5 Per chi vota l'artigiano? Ce lo svela un sondaggio Cna apre il congresso provinciale venerdì a Fano COME SONO orientati politicamente gli imprenditori della provincia? Cosa pensano delle associazioni di categoria? Quanto piacciono agli imprenditori e ai cittadini le istituzioni locali? Sono queste alcune delle domande comprese nel sondaggio «Imprese, società locale e futuro», che sarà illustrato dal professor Ilvo Diamanti, direttore del Laboratorio di studi politici e sociali «LaPolis» dell'Università degli studi Carlo Bo di Urbino. A commentarli in occasione della manifestazione di apertura del XIX Congresso provinciale della Cna che si terrà al Teatro della Fortuna di Fano il 3 e 5 aprile, il giornalista e notista politico Massimo Giannini ed il governatore della Regione Marche, Gian Mario Spacca nonché il segretario generale nazionale della Cna, Sergio Silvestrini. Sul palco a discutere della ricerca commissionata dalla Cna di Pesaro e Urbino, anche Camilla Fabbri, segretario provinciale dell'associazione e Giorgio Aguzzi, presidente provinciale della Cna. L'INIZIATIVA "Imprese, società locale e futuro", aprirà dunque il 3 aprile il congresso provinciale dell'associazione. Congresso che si concluderà domenica 5 aprile, questa volta nella Sala Verdi sempre al Teatro della Fortuna. Venerdì 3 (inizio alle ore 18), dunque si apriranno i lavori del XIX Congresso con la presentazione dei risultati del sondaggio "Imprese, società locale e futuro" condotto dal Laboratorio di studi politici e sociali LaPolis dell'Università degli Studi di Urbino su artigiani-piccoli imprenditori e il loro grado di fiducia nelle associazioni di categoria, nei confronti poi delle istituzioni locali (Comune, Provincia, Regione ecc...) nonchè sul loro orientamento politico, se siano infine maggiormente legati al centrosinistra o al centrodestra. Il sondaggio-ricerca avrà inoltre il compito di individuare anche le caratteristiche degli imprenditori della provincia e di svelarne richieste, priorità e servizi. Analoghe domande sono state poi rivolte anche ai cittadini. AD ILLUSTRARE i risultati della ricerca-sondaggio sarà il coordinatore, Ilvo Diamanti, docente a Urbino. Al dibattito che ne seguirà, coordinato dal giornalista Massimo Giannini, parteciperà tra gli altri Gian Mario Spacca, il segretario nazionale della Cna, Sergio Silvestrini, il presidente provinciale della Cna di Pesaro e Urbino Giorgio Aguzzi e il segretario provinciale Cna Camilla Fabbri. La seconda giornata, dedicata al dibattito interno e alle elezioni dei nuovi organismi provinciali, si terrà domenica 5 aprile, dalle ore 9.30 nella Sala Verdi del Teatro della Fortuna. Image: 20090328/foto/7865.jpg

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La Gelmini, il prof Masia e la missione salva-baroni (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2009-03-28 num: - pag: 25 categoria: REDAZIONALE La nomina Il nuovo capo del Dipartimento università La Gelmini, il prof Masia e la missione salva-baroni Promosso il burocrate che difende i «maestri» SEGUE DALLA PRIMA Sintesi burocratica d'un adagio: «chi ha dato ha dato, chi ha avuto avuto». Non poteva scegliere giorno migliore, il ministro Mariastella Gelmini, per nominare il suo nuovo braccio destro. Poche ore prima, l'Ansa aveva informato dell'ennesimo scandalo: «La squadra mobile, su delega del pm di Reggio Calabria Beatrice Ronchi, ha acquisito al Rettorato dell'Università di Messina la documentazione relativa al concorso per due posti di ricercatore alla facoltà di Giurisprudenza. Un esame che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato pilotato per favorire gli unici due candidati, Vittoria Berlingò, figlia del preside di Giurisprudenza, e Salvatore Siciliano, figlio del procuratore aggiunto di Messina. Secondo gli inquirenti, gli altri aspiranti concorrenti sarebbero stati "sconsigliati" dal partecipare alla selezione: ipotesi che ha portato già ad alcune iscrizioni nel registro degli indagati per corruzione». I candidati a quel concorso, svoltosi tra il novembre 2006 e il gennaio 2007, erano in realtà cinque. Ma, spiega il verbale, una certa Sebastianella Calandra si era presentata così, come fosse un bando per l'assunzione di segretarie d'azienda, «assolutamente priva di esperienza scientifica e didattica ». Un certo Pietro Falletta aveva sì un «curriculum didattico assai buono» e diceva d'avere «pubblicato sette lavori» però, incredibile ma vero, non ne aveva allegato manco uno... Quanto all'ultima incomoda, Aurora Vesto, non aveva «alcun titolo e alcuna pubblicazione, non risultando utile l'attestato di frequenza di un corso di lingua inglese». Fatto sta che, tolti questi tre che forse non erano figuranti venuti per far numero ma certo ne avevano tutta l'aria, i veri candidati per i due posti risultarono due giovani dai bei natali: Vittoria e Salvatore. Figlia la prima di Salvatore Berlingò, il preside di Giurisprudenza, figlio il secondo del procuratore Pino Siciliano. Una coincidenza? Certamente! L'ateneo messinese, del resto, dimostra una recente inchiesta di Michele Schinella per la rivista «Centonove», trabocca di coincidenze. Soprattutto nei concorsi varati non per tappare i vuoti di organico ma in quelli decisi, citiamo il magnifico rettore Franco Tomasello, «per motivi strategici». Tra i vincitori, ad esempio, Marco Centorrino era casualmente figlio di Mario, il pro rettore. Mario Vermiglio era casualmente fratello di Francesco, ordinario a Economia. Rossana Stancanelli era casualmente figlia di Paola Ficarra (ordinario a Farmacia) nonché nipote di Rita (associato alla stessa facoltà) e del marito di questa Giuseppe Altavilla, associato a Medicina. Antonino Astone era casualmente genero di Raffaele Tommasini, docente e delegato del Rettore per le questioni giuridiche. Massimo Galletti era casualmente il quarto di quattro figli del barone Cosimo, tutti e quattro professori nel solco universitario tracciato da papà... Mettetevi al posto di Mariastella Gelmini: non trovereste intollerabile l'andazzo? E infatti il ministro, fedele alla proposta di legge 3423 presentata nella scorsa legislatura nella quale per 37 volte (trentasette) invocava il ritorno al «merito», l'ha detto e ripetuto: non ne può più. Parole testuali pronunciate qualche settimana fa agli studenti di Galatina: «Non è più possibile andare avanti con una forma di nepotismo dentro le università». Basta! Detto fatto, come dicevamo, ha deciso ieri di nominare Antonello Masia capo Dipartimento per «università, alta formazione artistica, musicale e coreutica e ricerca». Auguri. Il nuovo plenipotenziario chiamato a rinnovare il mondo accademico è imbullonato alle poltrone ministeriali da 38 anni. Teorizza che «i ministri passano, i direttori generali restano». Dice che «non bisogna dare alle baronie un significato così negativo» perché se lui «pensa al barone, pensa al "maestro"». Sbuffa davanti agli allarmi sulle condizioni disastrose dei nostri atenei: «Non credo alle classifiche internazionali ». Irride agli scandali e alle inchieste giudiziarie che descrivono decine e decine di concorsi sospetti perché secondo lui i casi di nepotismo in tutti questi anni «saranno stati cinque, sei, sette...». Il suo capolavoro risale a due anni fa, quando si ritrovò sul tavolo, nei giorni in cui la Moratti se n'era già andata e Mussi doveva ancora insediarsi, l'incartamento di un famigerato concorso di Otorinolaringoiatria bandito nel 1988. Un concorso truccato, vinto da sedici figli di papà o raccomandati di ferro. E sanzionato con la condanna dei baroni coinvolti in Assise, in Appello e in Cassazione. E con sentenze che parlavano di «totale assenza di correttezza, di senso etico, di rispetto della legge». Di «plurime e prolungate condotte criminose». Di «profonda e amorale illegalità». Bene: di ricorso in ricorso, di rinvio in rinvio, di ostruzionismo in ostruzionismo, tutti i colpevoli e i beneficiati erano rimasti al loro posto. Finché la pratica finì appunto sul tavolo di Masia. Che ci mise una pietra sopra con le parole citate: «Visto che la sentenza penale non annulla automaticamente l'atto amministrativo senza la pronuncia del giudice amministrativo, mai intervenuta» e che «l'annullamento di un atto non può fondarsi sulla mera esigenza di ripristino della legalità, ma deve tener conto della sussistenza di un interesse pubblico», il concorso taroccato «non» andava annullato. Un messaggio davvero «educativo» per i giovani universitari italiani: fatevi furbi, tanto non paga mai nessuno. Scelto Antonello Masia è stato nominato ieri dal ministro Mariastella Gelmini capo Dipartimento per «università, alta formazione artistica, musicale e coreutica e ricerca». Masia è inserito nel mondo ministeriale da 38 anni ( foto Imagoeconomica) Gian Antonio Stella

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Banchieri Usa: cooperiamo con Obama (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: FINANZA E MERCATI data: 2009-03-28 - pag: 39 autore: Ricevuti alla Casa Bianca i Ceo dei principali colossi finanziari di Wall Street Banchieri Usa: cooperiamo con Obama Marco Valsania NEW YORK Barack Obama ha ricevuto alla Casa Bianca gli amministratori delegati delle grandi banche americane. Per discutere di persona i grandi progetti di risanamento e riforma del sistema finanziario presentati dal suo ministro del Tesoro Tim Geithner. Ma soprattutto per trattare un accordo di "pace": per superare la battaglia sulla cultura degli eccessi e dei super-compensi a Wall Street e chiedere il loro sostegno. Messaggio ricevuto: numerosi top executive, all'uscita dall'informale vertice straordinario, hanno espresso la volontà di cooperare con l'amministrazione. All'incontro si sono presentati una ventina di grandi chief executive, l'elite della finanza: da Jamie Dimon di JP Morgan a Ken Lewis di Bank of America, da Vikram Pandit di Citigroup a John Stumpf di Wells Fargo. E ancora: Lloyd Blankfein di Goldman Sachs, John Mack di Morgan Stanley, Ken Chenault di American Express, John Koskinen di di Freddie Mac, Ronald Logue di State Street e Robert Kelly di Bank of New York Mellon. Nessuna conferenza stampa, nè immagini in diretta. Le prese di posizione, però, non sono mancate. «Siamo tutti nella stessa barca», ha detto Stumpf. «Il presidente ha chiarito di voler riportare il paese in carreggiata - ha affermato Dimon - e ha chiesto a tutti di aiutarlo ». Il portavoce di Obama, Robert Gibbs, ha dichiarato che la discussione è stata "costruttiva" e che «è emerso un accordo sulla necessità di modernizzare il quadro di regolamentazione ».Con il presidente all'incontro erano presenti per l'amministrazione anche il consigliere politico Valerie Jarrett, l'economista della Casa Bianca Larry Summers e Geithner. La strategia anti-crisi di Obama, di sicuro, conta sulla partecipazione di Wall Street e del settore bancario. Dai piani nel settore immobiliare, per ridurre i pignoramenti, al gigantesco progetto di ripulire i bilanci degli istituti di credito da attività tossiche per mille miliardi di dollari. Quest'ultimo programma prevede la nascita di partnership pubblico-private: le banche devono accettare di vendere asset nella bufera a prezzi "scontati" e altri investitori devono essere disposti a comprarli assieme al governo. Anche la rivoluzione nella vigilanza deve trovare la fiducia del mercato: propone controlli su tutte le grandi finanziarie, con il potere del Tesoro di rilevarle quando in difficoltà. Le linee guida della riforma, alla vigilia del summit del G20 dove Obama discuterà ulteriormente le sue strategie, hanno sollevato apprensioni a Wall Street. I nuovi protagonisti della finanza quali hedge fund, venture capital e private equity, temono che il governo possa imporre eccessive restrizioni e regole di trasparenza sulla loro attività. Una delle misure più controverse affiorate di recente a Washington, tuttavia, potrebbe essere tramontata: la speciale legge anti-bonus per le società che ricevono aiuti dal governo, nata sull'onda dei premi ai dipendenti dell'assicurazione Aig, è stata rinviata dal Senato e potrebbe decadere del tutto. I TEMI TOCCATI Dai piani per ridurre i pignoramenti, al gigantesco progetto di ripulire i bilanci dalle attività tossiche, fino al blocco dei maxi-bonus

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Project financing sotto la lente di Eurostat (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: SYSTEM data: 2009-03-28 - pag: 12 autore: Conti pubblici. L'ente statistico Ue chiede chiarimenti all'Istat su quattro fronti Project financing sotto la lente di Eurostat Luigi Lazzi Gazzini ROMA E urostat ha chiesto chiarimenti sui nostri conti pubblici 2008 e l'Istat ne studia la correzione. A un mese dalla diffusione delle prime stime sul prodotto interno e sui saldi delle Amministrazioni per lo scorso anno, l'Istituto di statistica si appresta ai ritocchi. Partenariato pubblico-privato, fondi Ue, conti bancari dormienti e oneri per interessi sono gli argomenti sui quali si è appuntata l'attenzione dei tecnici comunitari. Si tratta di voci che, anche in futuro, potrebbero incidere sui disavanzi di bilancio per somme importanti. L'impatto di questi affinamenti contabili sul deficit 2008 non è noto, poiché alcuni potrebbero compensarne altri. Il passivo delle Amministrazioni pubbliche, l'anno scorso, è risultato di 41,8 miliardi, il 2,7% del Pil. Ma c'è chi scommette che,nella revisione dell'indebitamento e nella Notifica con cui l'Istat comunicherà all'Europa – a inizio aprile – il deficit aggiornato, il saldo sarà un po' più pesante. La questione del partenariato pubblico- privato (Ppp), forma di finanza di progetto cui sembra arridere un crescente successo presso le Ammini-strazioni, locali soprattutto, nasce dalla mancanza di sistematicità delle relative informazioni. La Finanziaria 2007 stabilisce che l'Unità tecnica per la finanza di progetto istituita presso la presidenza del Consiglio emani una circolare, d'intesa con l'Istat, che obblighi tutte le Amministrazioni che hanno in corso operazioni di quel genere a darne compiuta informazione: tipo di contratto, dettagli rilevanti ai fini della classificazione dell'operazione nei conti pubblici. Il problema che si vede in trasparenza non è nuovo: opere avviate con denaro privato rischiano di finire a carico dei fondi pubblici. Eurostat vuole dunque vederci chiaro. Non che i dati manchino del tutto: molti sono stati messi a disposizione dell'istituto europeo. A far difetto è l'organicità e la sistematicità delle rilevazioni. Più semplice la questione dei soldi Ue: nuovi dettagli, rispetto a quelli disponibili a febbraio, sono stati prodotti dagli uffici di Via XX Settembre. Può essere così affinato il conteggio, in osservanza delle indicazioni di Eurostat. Quindi, i conti dormienti. Anche in questo caso, nuovi dati più precisi sono giunti all'Istat dagli uffici ministeriali. Le regole europee di classificazione stabiliscono che i conti dormienti, quando vengono acqui-siti dallo Stato, non hanno effetto (migliorativo) sul saldo di competenza delle Amministrazioni. Lo hanno invece, peggiorativo, quando vengono utilizzati. Cosa già accaduta per copertura di spese. Infine, gli interessi. Qui la speranza è che il loro continuo calare si possa riflettere sul deficit, riducendolo. Non tanto per il 2008, quanto per il 2009, anno in cui il disavanzo risulta viaggiare oltre quota 4,5% del Pil. Gli ultimi dati del Governo danno gli interessi in calo, nel 2009, al 5% del Pil contro il 5,1% del 2008 (77,9 miliardi dagli 80,5 dell'anno scorso), ma in forte crescita dal 2010. Il rischio è che la sete di denaro degli Stati, in concorrenza tra di loro sul mercato dei capitali per procacciarsi le risorse necessarie a fronteggiare la recessione, si traduca in un aggravio ancora maggiore dell'onere del servizio del debito. I DUBBI Fondi Ue, conti dormienti, partenariato pubblico-privato e oneri per interessi potrebbero incidere negativamente sul disavanzo

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Il sabato delle idee e lo spazio letterario (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: TEMPOLIBERO - data: 2009-03-28 num: - pag: 20 categoria: REDAZIONALE L'happening culturale Il sabato delle idee e lo spazio letterario Nell'aula magna dell'Università di Napoli Suor Orsola Benincasa stamane «(ore 10.30) ritorna l'appuntamento de «Il Sabato delle Idee», con un incontro sul tema «Napoli – Lo spazio letterario ». Nello spazio letterario, infatti, il tema dei valori eminenti, della produzione delle idee, della forza determinante della cultura, acquista, nella circoscritta prospettiva napoletana, una valenza speciale ed una speciale problematicità. Così prosegue l'iniziativa promossa da Fondazione Sdn per la Ricerca e l'Alta Formazione in Diagnostica Nucleare, Università Suor Orsola Benincasa e Pan-Palazzo delle Arti di Napoli, prosegue nel suo intento di ravvivare il dibattito cittadino sui temi di maggiore interesse civile, sociale e culturale per la città di Napoli. Dopo il saluto di Francesco De Sanctis, rettore dell'ateneo napoletano, di Marco Salvatore, fondatore della Fondazione Sdn, e di Marina Vergiani, dirigente e curatore capo del centro di documentazione del Pan, Emma Giammattei, docente di Letteratura Italiana e di Ermeneutica Leopardiana al Suor Orsola Benincasa, introdurrà i temi dell'incontro, che verrà aperto da una relazione di Raffaele La Capria, uno dei maggiori scrittori italiani contemporanei. Poi, prenderà il via lo spazio di discussione coordinata dal presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli a cui parteciperanno scrittori, giornalisti, critici letterari e rappresentati del mondo dell'editoria e dell'Università e che vedrà, tra gli altri, gli interventi del drammaturgo Enzo Moscato, del giornalista e geografo Ernesto Mazzetti, degli scrittori Antonella Cilento, Francesco Durante, Gabriele Frasca, Gennaro Matino e Angelo Petrella e di Alessandro Laterza, amministratore delegato della casa editrice Laterza e presidente della Commissione Cultura della Confindustria. Lo scrittore Raffaele La Capria, tra i protagonisti dell'happening di oggi al Suor Orsola Benincasa

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I saggi Alla ricerca di una cura anti declino (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

n. 75 del 2009-03-28 pagina 36 I saggi Alla ricerca di una cura anti declino di Redazione L'università è da sempre, in Italia, un tema spinoso. E in effetti gli atenei italiani, tolti i poli di eccellenza, arrancano, faticano a piazzarsi bene nelle classifiche internazionali. Ecco allora arrivare libri come quello del professor Nicola Gardini I baroni (Feltrinelli), da cui parte il dibattito di questa pagina, oppure Parentopoli (Marsilio) di Nino Luca che mette il dito nella piaga del nepotismo che sembra affliggere i nostri atenei. Un fenomeno così diffuso che qualche docente è arrivato, pur di difenderlo, ad espressioni surreali tipo: «I nostri figli sono più bravi perché hanno la forma mentis tipica di noi professori». Al di là del rivelare limiti e magagne, il nodo vero è però quello di pensare soluzioni per il futuro. Un grosso sforzo in questo senso viene dal piccolo saggio di Paola Potestio L'università italiana: un irrimediabile declino? (Rubbettino). Il libro prende le mosse da tre dei fardelli più pesanti che frenano la corsa del nostro sistema università. In primo luogo le riforme mancate e le riforme sbagliate a partire dalla legge del 1998 che ha rivoluzionato i concorsi e il decreto ministeriale del 1999 che ha rivoluzionato l'assetto didattico moltiplicando gli insegnamenti. Nonostante le aspettative, la lentezza dei concorsi, il basso numero dei laureati e i troppi abbandoni non ne hanno tratto giovamento. Anzi. Il secondo pegno pagato è per l'autrice il peso delle lobbies e delle forze corporative dei docenti che ostacolano il ricambio. Il terzo è l'incapacità della politica di una progettualità aliena da tatticismi di breve respiro. All'interno di questa analisi, non tenera, la Potestio, ordinario di Economia presso l'Università Roma III, ha evidenziato come alcune delle riforme portate avanti dal ministro Gelmini siano un efficace tentativo di modificare la stagnazione, a partire dalla possibilità per le università di strutturarsi in fondazioni e dalla riforma dei concorsi con l'idoneità unica. Sono un inizio, contrastato dalle lobbies, ma comunque un inizio. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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(sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura , Cervelli

n. 75 del 2009-03-28 pagina 36 «Fuga di cervelli? Noi stiamo bene qui» di Stefania Vitulli Il libro di un docente emigrato a Oxford accusa: in Italia non si può lavorare bene. Ma molti professori continuano ad apprezzare il nostro «sistema» universitario. Difendendo gerarchie, eccellenze e meriti Universitari italiani in carriera, quanto rosicate per chi fugge all'estero? Magari ad Harvard, Princeton, Yale o Cambridge: gli «ultimi baluardi di aristocrazia intellettuale». È successo a Nicola Gardini, partito nel 2006 per un dorato esilio come docente di Letteratura italiana e comparata a Oxford, il quale racconta i motivi del suo espatrio ne I baroni (Feltrinelli, pagg. 204, euro 13), memoir di fustigazione, «casta e gomorra» di ogni dipartimento nostrano. Ma la storia inizia zoppa: «All'inizio non volevo lavorare nell'università. Non lo desideravo». E nasconde nomi e cognomi. E per tre quarti si narra di Letteratura comparata a Palermo, uffici e atteggiamenti claustrofobici, disagio locale, atavico e di nicchia. E non c'è vera denuncia, mai, contro personaggi macchiettistici e sopraffatori come «Carmelo Corona», che prima spinge e poi sabota il nostro come fosse una marionetta. Per tutto questo, insomma, finito il libro ci si ritrova con la gran voglia di capire. «Conosco l'università da 35 anni» attacca Paolo Branca, docente di Lingua araba all'Università Cattolica di Milano. «I ricercatori scrivono libri firmati dai baroni, non si ribellano pena l'esclusione dai concorsi. Ho fatto il portaborse del mio professore per dieci anni». Eppure è rimasto: «Tornassi indietro non emigrerei. Ma ho avuto la fortuna di occuparmi di argomenti di attualità». «È inevitabile che l'università sia organizzata in modo gerarchico e baronale. Lancerei una provocazione: ciò è addirittura giusto!», ci spiega Alessandro Barbero, saggista e docente di Storia Medievale all'Università del Piemonte Orientale. «Se nel nostro Paese si pretendesse da un idraulico che scegliesse un apprendista in liste di collocamento grideremmo allo scandalo. Non si capisce perché un laboratorio di ricerca debba accettare chi non conosce. Diverso è se a essere scelto è un parente o un amico del barone senza alcuna qualità scientifica». Sarà, ma è vero che nelle università straniere questa stortura non interviene mai? «Nei Paesi anglosassoni esistono alcune università prestigiose così organizzate: docenti strapagati, immense quantità di denaro da spendere, rette altissime» prosegue Barbero. «C'è tutto l'agio di invitare i migliori del mondo invece della nuora del rettore. Però, sempre lì, ci sono una serie di università di secondo livello, direi quasi tutte le altre, che sono poco più di scuole superiori. Mentre in Italia abbiamo sempre provato, coi pochi soldi che abbiamo, di mantenere tutte le università ad un livello mediamente buono». «Una modesta proposta? Basta con le microsedi» assicura Giorgio Israel, docente di Matematica a Roma 1. «E basta con i superpunteggi assegnati alle pubblicazioni fatte all'estero, che a volte sono persino autoprodotte». «Carriera universitaria in Italia? È assolutamente possibile» afferma Salvatore Vicari, direttore del Dipartimento di Management della Bocconi di Milano, oltre che cofondatore di una tra le prime società italiane di consulenza manageriale. «Ci sono alcune aree disciplinari più inquinate di altre, ma il problema si risolve dando risorse solo alle università migliori. Le lobby all'estero sono solo diverse: gruppi che controllano le riviste e favoriscono alcune pubblicazioni su altre, che poi è il sistema per fare carriera». Abbiamo sentito anche un accademico che conosce molto bene la «vicenda Gardini», il professor Giovanni Puglisi, rettore dello Iulm di Milano e vicepresidente della Conferenza dei rettori delle Università Italiane: «Ho grande stima di Nicola Gardini e delle sue doti di studioso. Sono io l'artefice del suo ingresso all'Università di Palermo, ero in quegli anni il professore della materia di cui divenne assistente. Però lui è uno che nell'università è entrato come outsider. In alcune realtà esiste una pressione forte che favorisce le cosiddette filiere di scuola, preferendole a criteri di valutazione indipendente. Tuttavia sono stupefatto del tiro al piccione sulle università: se scorriamo gli elenchi dei dipendenti di giornali, tv, ambasciate, avvocati e notai, banche, magistratura scopriamo enormi quantità di figli di padri illustri. Dire che solo nell'università c'è Parentopoli equivale a sparare sulla Croce Rossa. A un giovane consiglierei di restare. Non siamo tutti mafiosi e all'estero non è tutto perfetto: illustri colleghi statunitensi premono sulle università per far entrare le proprie signore, ma là c'è un libero mercato accademico». «I baroni non esistono più, nelle facoltà umanistiche. Li ha spazzati via la giungla di corsi dell'università professionalizzante, che ha cancellato la compattezza delle materie di tradizione accademica. Produzione cinetelevisiva le sembra un corso universitario?» provoca Cesare De Michelis, presidente della Marsilio e docente di Letteratura italiana a Padova. «La deriva è stata introdotta dalla riforma Berlinguer-De Mauro con la complicità di Eco e Schiavone. Se i corsi di laurea delle facoltà umanistiche passano da uno specialismo dove la numismatica è fondamentale a genericità da Bignami, è ovvio che poi l'unica cosa che resta da difendere è la fidanzata. L'estero? L'Italia forma studiosi che il mondo ci invidia e infatti se li piglia. Insegnavamo italianistica negli Stati Uniti già negli anni '40. Ma oggi la quantità di sprechi è immensa. La carriera? Prima ci vuole passione, poi lo stipendio. I miei coetanei hanno insegnato nella scuola media prima di entrare in università. Ma se riesci a infilarti dentro questo complicato sistema, poi è bellissimo». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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La caccia ai manager: "Banchieri? Impiccati tutti ai pali della luce" (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

n. 75 del 2009-03-28 pagina 11 La caccia ai manager: "Banchieri? Impiccati tutti ai pali della luce" di Erica Orsini L’Università di East London sospende un docente che incita alla violenza. è uno degli organizzatori delle proteste contro l’imminente G20 londinese. Da oggi via alle manifestazioni, blindata la capitale britannica Londra «I banchieri potrebbero essere impiccati ai pali della luce» aveva dichiarato rabbioso durante un'intervista radiofonica alla Bbc sulle manifestazioni di protesta per il G20. Le dichiarazioni del professor Chris Knight, docente di antropologia all'università di East London non sono affatto garbate ai suoi datori di lavoro che l'hanno immediatamente sospeso dalle sue funzioni «in attesa dei risultati delle indagini di un'inchiesta aperta a suo carico». Il professore inglese che vive a Lewisham è soltanto uno degli organizzatori delle molteplici manifestazioni di protesta contro il summit che si preannuncia come il più difficile di sempre. Knight era stato sentito dalla Bbc all'indomani degli atti di vandalismo nell'abitazione scozzese dell'ex amministratore delegato della Royal Bank of Scotland, Sir Fred Goodwin. «Impiccheremo ai lampioni diverse persone come Fred the Shred - aveva proclamato minaccioso - nel giorno del pesce d'Aprile e posso soltanto augurarmi che siano solo dei fantocci. I banchieri devono capire quanto è grande l'odio e la rabbia nei loro confronti e devono sbrigarsi perché lo humour si può trasformare facilmente in ira». Ieri, nonostante la sospensione, il docente ha rinnovato le sue minacce lanciando un messaggio diretto alla polizia. «Se premete il bottone nucleare, io premo il mio - ha detto -. Suona come una minaccia? Beh lo è, quindi non fatelo. Se volete la violenza l'avrete». Il gruppo del "Governo dei morti" che fa capo a Knight è uno dei più bellicosi pronto a scendere in piazza nelle giornate che precederanno il vertice insieme ad altre organizzazioni anarchiche e no global come "I Cavalieri dell'Apocalisse" e "Stop the War coalition". Per sfuggire alle poderose misure di sicurezza messe in atto da Scotland Yard i manifestanti utilizzano ormai le tecnologie avanzate. Comunicano soltanto via sms o in chat, si organizzano su Twitter e Facebook, riuscendo così ad eludere la potente macchina organizzativa della polizia britannica. Il summit avrà luogo il 2 aprile prossimo nel centro Excel dei Docklands, nell'est della capitale, ma già oggi partono le prime manifestazioni di protesta che metteranno a dura prova i 2.500 agenti schierati da Scotland Yard in sei reparti diversi. Si comincia oggi con una manifestazione che partirà da Embankment, sulle sponde del Tamigi, e si concluderà a Hyde Park. Organizzata dall'associazione "Put People First" che riunisce 120 sigle diverse, Cgil compresa, chiede «una spartizione equa della ricchezza, un lavoro per tutti e un'atmosfera meno inquinata». La manifestazione dovrebbe richiamare migliaia di partecipanti. La giornata forse più pericolosa potrebbe rivelarsi però quella del 1° aprile, in cui un corteo guidato dalle organizzazione più arrabbiate come quella del professor Knight confluirà di fronte alla sede della Banca d'Inghilterra per gridare tutta la propria rabbia. Obiettivo principale, il blocco di tutte le attività istituzionali della City. Per limitare al massimo i danni alcune banche hanno già deciso di chiudere gli uffici mentre la Federation for Small Business ha pubblicato alcune linee guida per i dipendenti della City invitandoli a vestire in modo da non attirare la collera dei manifestanti. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Dolore e memoria nel paguro (sezione: Cultura)

( da "Scienze.it, Le" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Biologia Comportamento animale Dolore e memoria nel paguro Una ricerca sperimentale dimostra come il suo comportamento di fronte a stimoli spiacevoli non sia frutto di un semplice riflesso ma di una elaborazione più complessa PAROLE CHIAVE dolore memoria Una nuova ricerca pubblicata da ricercatori della Queen's University a Belfast mostra che i paguri non solo soffrono il dolore ma ne conservano anche il ricordo. Lo studio, che si è basato sull'osservazione delle reazioni di alcuni di questi animali a piccole scosse elettriche, è stato coordinato da Bob Elwood e Mirjam Appel della School of Biological Sciences della Queen's ed è stato pubblicato sull'ultimo numero della rivista “Animal Behaviour”. Il gruppo non è nuovo a questo tipo di sperimentazioni: Elwood si è dedicato in passato allo studio della percezione del dolore dei gamberi, anche per ottenere informazioni che possano indicare come utilizzare i crostacei nell'industria della preparazione alimentare. I paguri non possiedono un proprio carapace e occupano le strutture lasciate vuote da altri animali, tipicamente conchiglie di molluschi. Nel corso dello studio, alle conchiglie venivano applicate coppie di elettrodi per comunicare lievi scosse all'addome degli animali presenti all'interno. Quelli che in effetti sentivano la scossa scappavano dal guscio, un comportamento che viene interpretato come un chiaro segno della sperimentazione di evento spiacevole. Ma la ricerca ha avuto uno sviluppo più raffinato. Si sa infatti che i paguri preferiscono alcune specie di conchiglie: si è riscontrato che gli animali scappavano con maggiore probabilità proprio da quei gusci ritenuti meno appetibili. Ciò indica che la fuoriuscita dal guscio è un comportamento frutto di una elaborazione neuronale a livello centrale invece che un semplice riflesso. Inoltre, si è proceduto a comunicare una scossa elettrica con intensità inferiore alla soglia che determinava la fuoriuscita dal guscio per verificare che cosa succedeva quando si offriva ai paguri la possibilità di occupare una nuova conchiglia. Si è così riscontrato come gli animali, in tal caso, si trasferissero più frequentemente e più rapidamente rispetto al “gruppo di controllo” costituito dagli animali che non avevano ricevuto la scossa, dimostrando così di possedere un ricordo dell'evento spiacevole. "Questa ricerca dimostra che non si tratta semplicemente di comportamenti riflessi: c'è una sorta di valutazione e di compromesso tra la necessità di una conchiglia di qualità e quella di evitare uno stimolo pericoloso, valutazione che si ritrova in forma più evoluta nei vertebrati, nei quali la risposta al dolore è controllata in funzione di altri parametri.” (fc) *** Sei già iscritto alla nostra newsletter? Puoi richiedere sul tuo computer il nostro "notiziario a domicilio", il servizio gratuito di informazione e aggiornamento scientifico personalizzato, semplicemente iscrivendoti a questo link (28 marzo 2009) AGGIUNGI UN COMMENTO

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PD, Rusconi: ma al Governo interessa della scuola (sezione: Cultura)

( da "Merateonline.it" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Voce_ai_partiti >> Partito Democratico 28 / 3 / 2009 PD, Rusconi: ma al Governo interessa della scuola Sono giorni di attesa per non dire di ansia per tante famiglie che dopo le preiscrizioni alla scuola elementare attendono di sapere se la loro libera scelta del tempo pieno o delle 30 o delle 27 ore sarà rispettata. Infatti, dopo il `tormentone` del maestro unico, il taglio delle compresenze, l`eliminazione in pratica delle supplenze con l`orario minimo di cattedra a 18 ore, l`insegnamento dell`inglese a docenti non qualificati, nonostante tutto questo, il Ministro Gelmini, che continua a rinviare la sua presenza nella Commissione Istruzione per rispondere ai quesiti posti, non riesce a far fronte alle due clausole di salvaguardia, ovvero i 130.000 posti in meno e gli 8 miliardi di euro di tagli in 3 anni previsti dalla legge 133. E inoltre tanti piccoli comuni, già gravati dal taglio del 50% dell`Ici, dovranno rispondere alla scelta del Governo che, al di fuori delle classi autorizzate al tempo pieno, priva tutte le altre dell`assistenza docente per il tempo mensa. Le amministrazioni comunali dovranno così affrontare una serie di emergenze, da quella finanziaria per garantire personale educativo, a quella assicurativa (non è più tempo scuola...!), a quella educativa (il voto in condotta come `pagliuzza` per nascondere la `trave` della diminuzione di ore di docenza). E chi rischia di pagare tutto questo, in termini educativi e economici, sono le famiglie, soprattutto quelle più in difficoltà. Nel frattempo, mentre il Governo rifiuta qualsiasi strumento di sostegno a quei precari che insegnano da anni e che dal 1 luglio rimarranno senza posto di lavoro, il Ministro non solo continua a negare la sua presenza in Parlamento richiesta anche dai capigruppo di Pdl e Lega, ma invoca, ambiguamente, la parola `autonomia`: ad esempio, la Provincia di Milano si troverà tagliato del 12% il numero di docenti della scuola elementare. Toccherà poi agli uffici scolastici regionali e provinciali decidere quali classi a tempo pieno avviare o meno, il sostegno ai disabili da ridurre, le piccole scuole di montagna da chiudere. Indubbiamente uno splendido esempio di federalismo alla rovescia! Nello scorso mese di giugno, il Pd aveva offerto al Governo più che un dialogo un patto educativo di legislatura sui saperi in questo Paese. Alla luce di quanto accaduto finora, possiamo ancora timidamente sperare che questo percorso abbia un futuro? O forse, il Ministro, sotto l`occhio vigile di Tremonti, ha preso purtroppo alla lettera il grido di allarme di Derek Bok, Presidente emerito dell`Università di Harvard: "Se pensate che l`istruzione sia costosa, provate l`ignoranza". Antonio Rusconi Articoli Correlati: (c)www.merateonline.it Il primo giornale digitale della provincia di Lecco Scritto il 28/3/2009 alle 10.33

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"Niente bavagli alla Rete": a Roma i Pirati difendono le libertà digitali (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

ROMA Un’intera giornata dedicata al mondo digitale e alle rivoluzioni che lo animano, oggi, sabato 28 marzo a Roma (dalle ore 10 al Teatro delle Arti, piazza Giovanni da Triora): la "Festa dei pirati" - un susseguirsi di spettacoli multimediali, relazioni, dibattiti e laboratori tecnici divulgativi, pensato per evidenziare il valore innovativo, democratico e economico delle "pratiche di remix e libero scambio dei prodotti culturali" -si propone come una gioiosa provocazione culturale ispirata dall’uscita del libro "La baia dei pirati – Assalto al copyright" di Luca Neri (Cooper editore). In un momento politico delicato, in cui le istituzioni italiane cercano di arginare il fenomeno del file sharing con misure proibizioniste, la Festa dei pirati vuole offrire un nuovo punto di vista, dimostrando che la difesa ad oltranza della proprietà intellettuale, non solo è tecnicamente impossibile, ma incompatibile con il futuro della libera informazione e della creatività in rete. Oggi due terzi del traffico Internet a livello mondiale è generato da protocolli peer-2-peer. Ogni giorno milioni di cittadini si scambiano fra loro ogni tipo di file (musica, film, videogame, software). La Festa dei pirati si propone come occasione per tracciare il profilo di questo fenomeno e l'emergere di una nuova morale che rifiuta l’equazione pirata=ladro. "Scarichi da Internet? Usi eMule o BitTorrent? Lo sai che il governo te lo vuole impedire? Diversi progetti di legge sono oggi allo studio in Italia per bloccare il peer-2-peer, oscurare i siti scomodi, distruggere la privacy di chi naviga in rete. Eppure un'intera generazione di giovani sta mostrando che cultura e spettacolo sono qualcosa di più di una merce, che la libera circolazione del sapere ha un valore universale. E tu? Ti vuoi forse svegliare domani e scoprire che non puoi più usare i software che ami? Visitare i siti che desideri? Scrivere su un blog senza il permesso delle autorità? è ora di far sentire la tua voce. Rispondere a chi vuole imbavagliare la rete. è ora di dire che siamo nel giusto, che siamo il futuro, che siamo tutti pirati" recita la locandina della festa pubblicata su http://www.no-copyright.net . L'evento (dibattiti, presentazioni, spettacoli, corsi pratici, "per impare gioiosamente a costruire una rete libera") è realizzato dalla rivista Loop in collaborazione con spazio di libera auto-organizzazione Frontiere Digitali, associazione Scambio Etico, associazione di promozione sociale Partito Pirata, comunità di p2p Tnt Village, LinuxClub Italia, Free Hardware Foundation, Reff (RomaEuropaFAKEFactory), Cooper editore, [A]rtis[O]pen[S]ource, Lpm (Live Performers Meeting), progetto FLxER (Flash Video Mixer). Ma gli organizzatori contanto anche sull'arrivo di rappresentanti internazionali di The Pirate Bay e del coordinatore europeo dell'Electronic Frontiers Foundation. PROGRAMMA E RELATORI: Evento realizzato dalla rivista LOOP in collaborazione con spazio di libera auto-organizzazione Frontiere Digitali, associazione Scambio Etico, associazione di promozione sociale Partito Pirata, comunità di p2p TNT Village, Linux Club Italia, Free Hardware Foundation, REFF (RomaeuropaFAKEFactory), [A]rtis[O]pen[S]ource, Cooper editore, LPM - Live Performers Meeting, progetto FLxER (Flash Video Mixer). I Parte (10:00 - 12:00) Frank Knight e Andrea Tavi Mini corso di p2p per principianti Scaricare oggi è facile: chi, cosa, come e perché. Anche un bambino scarica senza problemi dalla rete. In questo mini corso, pensato specificatamente per giornalisti e politici ignari, verranno presentate tecniche, programmi e strumenti per scaricare da Internet tutto e subito. Presenterà un panorama dei migliori programmi esistenti per fare "downloading", copiare e personalizzare film, musica, immagini, libri. Un'escursione guidata nelle reti p2p, usando Emule, Torrent, che illustrerà anche come ottenere copie di backup dei propri cd e dvd. è proprio perchè il p2p è ormai alla portata di tutti che è diventato un fenomeno di massa. Franco Noè è un rappresentante degli studenti di Comunicazione all’Università La Sapienza di Roma. Crede che la diffusione della cultura libera si possa attuare tramite iniziative di condivisione e cooperazione sul modello dell'open source e del free software. Appassionato di reti, new media e tecnologia, coordina il progetto www.worldofcom.tk Andrea Tavi studia alla Facolta di Scienze della Comunicazione. è un sistemista appassionato di informatica e sistemi operativi liberi. Francesco Tupone (Linux Club Italia) Nodi fisici nella rete Spazi da costruire in difesa delle liberta digitali. La necessità di nuovi luoghi d'aggregazione dedicati alla produzione, promozione e diffusione della cultura libera, raccontata attraverso l'esperienza del Linux Club di Roma, e in particolare dello spazio di sperimentazione, autoproduzione e autopromozione del software libero di via Libetta (oggi chiuso), visto come "Nodo fisico di interscambio materiale e culturale dei flussi di informazione e di relazioni della rete". Francesco Tupone è un ingegnere elettronico, socio fondatore e consigliere dell'Associazione Linux Club Italia (di cui è stato presidente nei primi tre anni di vita), membro fondatore e vice presidente della Free Hardware Foundation, dirigente servizi informativi ATER Roma. II Parte (12:00 - 15:45) Pirati o pionieri? Le comunità del P2p nel mondo Introduce Luciano Umarino - LOOP Modera Athos Gualazzi - presidente Associazione Partito Pirata Luigi Di Liberto (Scambio Etico) La comunità italiana p2p TNT Village Come nasce il concetto e il movimento dello "scambio etico". Creazione, sviluppo e problemi incontrati dalla comunità p2p TNT Village nell'ottica della disobbedienza civile (quando un fenomeno di violazione delle norme legali diventa di massa, e non è un pericolo sociale, la sua criminalizzazione diventa il problema e la legalizzazione è la soluzione). Il tentativo di dialogo e di armistizio con i detentori dei diritti di sfruttamento delle opere tutelate dal copyright. Breve panoramica delle realtà p2p italiane e dell'utilità di queste comunità. Luigi Di Liberto è il presidente dell'Associazione Scambio Etico e l'amministratore del dominio tntvillage.org, sul quale si aggrega la piu' vasta comunità p2p italiana. Piemontese, cinquantasettenne, ha iniziato la sua militanza sui temi delle libertà civili con il Movimento Radicale nel 1985, è stato candidato alla Camera dei Deputati per la Lista Pannella nel 1992, membro del consiglio generale del Co.R.A. (Coordinamento Radicale Antiproibizionista), presidente dell'Associazione Consumatori Cannibis e vice presidente della Fondazione per la pace alle droghe di Amsterdam. Si èfatto promotore del movimento Scambio Etico nel 2004, dopo aver notato una consonanza fra la criminalizzazione del file sharing e la battaglia anti-proibizionista sulle droghe leggere. Silvestro "Pino" Di Pietro (TNT Village) I motivi per cui la gente si "sbatte" per condividere in rete Bello scaricare un film o una discografia. Ma chi è che mette "su" la roba? Perchè lo fa? Che ci guadagna? Queste sono le domande che si pone chi si accosta per la prima volta al mondo del p2p, mulo o torrent che sia. Questo intervento cercherà di fornire risposte a questi importanti quanto semplici interrogativi, svelando i meccanismi di dinamica sociale che alimentano il motore del file sharing. Silvestro Di Pietro è un software engineer che viene dal mondo della ricerca scientifica. Come autore dell'architettura tecnica di www.tntvillage.org ha potuto far leva su un'esperienza pluridecennale nella gestione di virtual communities. Luca Neri Un vascello corsaro fatto di carta stampata Partendo da studi tecnici, dati statistici, documenti storici, storie e personaggi incontrati durante la stesura del libro La baia dei pirati. Assalto al copyright (Cooper), Luca Neri racconterà il dilagare della violazione del diritto d'autore a livello mondiale; perché il concetto di proprietà intellettuale è ben diverso da quello di proprietà fisica e di come la Svezia sia diventata l'epicentro di una rivolta generazionale che ha posto la critica del copyright al centro dell'azione politica. Di fronte alle reazioni feroci che tutto questo sta scatenando, Neri proverà inoltre a spiegare perchè sia necessario un riallineamento di prospettiva altrettanto radicale, non per salvare il p2p (che sopravviverà comunque in ogni caso), ma per imparare davvero quello che ci può insegnare. Luca Neri è un consulente informatico e giornalista free lance che vive a New York. Come cottimista della scrittura ha avuto modo di collaborare con ogni tipo di testate (Conde Nast, Il Manifesto, L'Espresso), ha lavorato con Olivieri Toscani al lancio di Colors, è stato corrispondente per Radio Popolare. Segue il mondo del digitale e la scena hacker americana dagli albori di internet, è stato coinvolto in due progetti di start-up online, è il titolare di ULTRASTUDIO. Giovanni Battista Gallus e Francesco Paolo Micozzi Pirati a Bergamo Lo scorso agosto un provvedimento di "sequestro", emesso dal GIP di Bergamo, ha costretto i provider a oscurare thepiratebay.org, impedendo agli utenti italiani l'accesso al sito. Il Tribunale del riesame, il 24 di settembre, ha annullato il provvedimento. Al di là della vicenda processuale (su cui comunque si soffermeranno) i due avvocati italiani che si sono fatti carico della difesa del sito svedese cercheranno di spiegare perché provvedimenti del genere, anche se inutili e facilmente aggirabili, costituiscono dei pericolosi precedenti, diventati per di più fonte di ispirazione per molte successive proposte legislative. Giovanni Battista Gallus è un avvocato che si occupa da più di un decennio di diritto dell'informatica e della telematica. è vicepresidente del Circolo dei Giuristi Telematici, la più antica associazione del settore. Ha da tempo posto al centro del proprio impegno la difesa delle libertà digitali. Francesco Paolo Micozzi, avvocato penalista, cura il diritto dell'informatica e delle nuove tecnologie. Autore di pubblicazioni per riviste specialistiche, è stato relatore in numerosi convegni nell'ambito del diritto dell'informatica, della privacy e della computer forensics. è componente del Consiglio direttivo del Circolo dei Giuristi Telematici, e del Comitato esecutivo dell'Istituto per le Politiche dell'Innovazione. Ha recentemente pubblicato, insieme ai colleghi Marco Cuniberti e Giovanni Battista Gallus, il libro I nuovi reati informatici (Giappichelli). Magnus Eriksson e Johan Allgoth (Piratbyran - The Pirate Bay) rOMG dibattito in inglese rOMG è il punto di partenza di una conversazione. Magnus Eriksson (monki) e Johan Allgoth (kringell), cofondatori di Piratbyran (Bureau della pirateria) e The Pirate Bay, Condurranno un "net-in", durante il quale cercheranno di capire che cosa ha reso i loro progetti un successo e come sono riusciti a comunicare ad un pubblico piu' vasto le tematiche delle reti aperte, della libertà di parola e dell'amore per i dati. I partecipanti avranno l'opportunità di esplorare quali percorsi e quali nodi sono importanti oggi, per aiutare la rete a svilupparsi ulteriormente attraverso i grandi spazi sconosciuti, rimanendo aperta e meravigliosa. Gli orgamenti trattati da Magnus e Johan includeranno (ma non saranno limitati a) "kopimi", magnetismo, diffusione dei segnali, hacking legale/mediatico/sociale, strategie e tattiche di rete. Sperano di ricevere delle buone domande, invece di fare delle cattive dichiarazioni. Magnus e Johan vi invitano a cominciare a comunicare con loro su #rOMG di FreeQuest o su http://identi.ca/group/romg. Sono anche su Twitter. Potete seguire i loro pensieri su http://prezi.com/19950/view/#2 III Parte (15:45 - 20:00) Ignoranti o diabolici? I politici all'assalto delle reti Introduce Gianluca Peciola - Provincia di Roma Modera Arturo Di Corinto - presidente Free Hardware Foundation Guido Scorza Censura d'autore Il diritto d'autore e tutta la disciplina sulla proprietà intellettuale hanno per obiettivo la promozione della creatività e del patrimonio culturale. Si fondano sul principio dello scambio di utilità tra creatore e collettività: il primo pone a disposizione della seconda il risultato del proprio sforzo creativo, la seconda lo remunera per incentivarlo a continuare a creare. Negli ultimi anni, tuttavia, si sta assistendo ad una distorsione di tale impostazione: la proprietà intellettuale viene usata come freno dei processi creativi senza alcun vantaggio effettivo per la collettività. A ciò si aggiunga che, sempre più di frequente, i diritti di privativa intellettuale vengono utilizzati per limitare l'esercizio del diritto di cronaca e di libera espressione del pensiero. Internet è probabilmente il primo media democratico della storia dell'uomo e una fucina inesauribile di creatività: non si può lasciare che venga ucciso nel nome del diritto d'autore! Guido Scorza è un avvocato, docente di Diritto delle nuove tecnologie presso le università di Roma e Bologna, presidente dell'Istituto per le politiche dell'innovazione, blogger. Marco Scialdone Moderatamente estremisti: politica, internet e pirateria Se fosse possibile sintetizzare in una sola parola le vicende del diritto d'autore degli ultimi 15 anni, quella parola sarebbe sicuramente eccesso. Occorre fermare questi eccessi. Purtroppo la politica sembra andare nella direzione opposta: tutte le recenti iniziative legislative mostrano un'aggressività e un estremismo senza precedenti pur provenendo da ambienti che tradizionalmente si definiscono "moderati". Dobbiamo, allora, confidare negli "estremisti" per avere proposte equilibrate sul futuro della rete? Marco Scialdone è un avvocato, docente di Digital Copyright presso la Link Campus - University of Malta e di Diritto dell'informatica e delle comunicazioni presso l'Università di Perugia. è stato membro della Commissione di studio su diritto d'autore e nuove tecnologie nominata nell'ambito del Comitato consultivo permanente per il diritto d'autore. Carlo Blengino La sconfitta dei pirati veri: il caso Peppermint e le sue conseguenze Nel maggio 2007 una raccomandata inviata a migliaia di italiani a nome di una piccola casa discografica tedesca minacciava denuncie penali e sanzioni civili accusando i destinatari di aver scaricato e/o condiviso brani tutelati. Il prezzo dell’impunità era fissato nel versamento immediato e volontario di 330 euro. Identica operazione venne contestualmente tentata in Francia, Spagna e Germania. Il tentativo fallì in tutta Europa, ma l’attacco era solo un test per calibrare ed alzare il tiro su ISP e fornitori di connettività. La guerra vera doveva ancora iniziare. Carlo Blengino è un avvocato torinese, specializzato nel diritto penale dell’economia, ed in particolare in materia di proprietà intellettuale e nei profili criminali legati all’informatica e alle nuove tecnologie. Si è occupato di diritto d’autore sin dai primi anni novanta, affrontando questioni che vanno dal noleggio dei cd (come difensore dell’Associazione Nazionale Audio-Noleggiatori) fino alle battaglie sulla condivisione in rete (caso Peppermint). è membro della commissione informatica del Consiglio dell’Ordine di Torino, scrive per riviste specializzate online e non, è coautore di volumi come Copyright digitale (Giappichelli) e “Il diritto dei marchi d’ impresa” (UTET) 2009, collabora con il NEXA, Center for Internet and Society, del Politecnico di Torino. Alessandro Bottoni Oltre Internet: reti segrete e reti invisibili Le aziende del recording ed il mondo politico si illudono di poter arginare il fenomeno della pirateria sorvegliando e filtrando il traffico Internet. Ma non è più Internet lo strumento usato dai pirati: ora ci sono le darknet e le reti wireless. Queste tecnologie, sviluppate da onesti cittadini costretti a sfuggire ad uno Stato irrispettoso dei loro diritti, sono un grande regalo per la criminalità organizzata. Alessandro Bottoni è un consulente informatico. Insieme ad Athos Gualazzi e ad altri amici è stato uno dei fondatori del Partito Pirata italiano, di cui è attualmente il segretario. Scrive di Internet, di P2P e di Linux da diversi anni per le principali riviste del settore, sia su carta che sul web. Paolo Brini Telecoms Package: le direttive europee mettono a rischio internet Il cosidetto Pacchetto Telecom, attualmente allo studio della Comunita Europea, influenzerà profondamente e per molti anni a venire le leggi su internet di tutti i paesi del continente. Al suo interno sono stati inseriti articoli pericolosi, che autorizzano la discriminazione sui contenuti e sul traffico, favoriscono gli interessi delle major e delle grandi società di telecomunicazioni, mettendo a rischio il futoro del WWW, del p2p, del VoIP, dell'online gaming e delle nuove applicazionisperimentali, aprendo la prospettiva di una frammentazione della rete in sottoreti semi-isolate. Tutto questo è una minaccia gravissima alle fondamenta di neutralità che hanno caratterizzato internet fin dalla nascita e che l'hanno resa il principale strumento di innovazione scientifica, di crescita economica e di accesso rapido ed efficace a informazioni, arte e cultura. Paolo Brini si occupa con grande passione della difesa dei diritti digitali dagli anni '90, quando in occasione dell'Italian crackdown si rese conto che con la scusa della lotta alla pirateria si mirava in realtà a limitare la libertà d'espressione. è stato uno dei sysop (amministratori e gestori) delle BBS della rete FidoNet. Dalla fine degli anni 90 ha lavorato alla diffusione di software Open Source, passando quindi ad occuparsi dei problemi legati alla privacy in rete, e poi del copyright, dei brevetti e delle licenze globali, in collaborazione con l'Electronic Frontier Foundation. Nel 2008 ha focalizzato la sua attenzione sul Telecoms Package e l'Anti Counterfeiting Trade Agreement, assumendo nel 2009 il ruolo di portavoce dell'Associazione Scambio Etico, con l'incarico specifico di organizzare le campagne di sensibilizzazione in Italia sul Telecoms Package. Erik Josefsson The Patent Bay: The Pirate Bay peers vs. the DRM Patentees Il progetto The Patent Bay (la Baia dei brevetti) tratta del sito svedese The Pirate Bay, ma anche dello spettacolare processo recentemente intentantato contro i suoi gestori e della questione piu' ampia del ruolo della proprietà intellettuale in un mondo cablato, dimostrando che la posta in gioco non è solo il controllo dei contenuti ma anche il controllo dell'innovazione. Erik Josefsson ha lavorato con FFII nei primi anni 2000 nella lobby al Parlamento Europeo contro i brevetti sul software, diventando l'artefice insieme a Marco Pierani di una vittoria i cui benefici ci portiamo dietro ancora oggi. è poi passato all'Electronic Frontier Foundation, come coordinatore per gli affari europei, ruolo dal quale si è dimesso a fine 2008 per candidarsi al Parlamento Europeo con il Vansterpartiet svedese. Nel 2009 ha ideato e armonizzato la coalizione europea sul Telecoms Package, creando una piattaforma operativa multinazionale di grande impatto. Ha inoltre giocato un ruolo chiave nel sensibilizzare gli europarlamentari sul problema della segretezza dei documenti ACTA, cosa che di recente ha portato all'approvazione di una richiesta ufficiale che impone alla Commissione il rilascio dei documenti segreti a favore del Parlamento. Gennaro Francione Anticopyright La sentenza anticopyright come base per una teoria del diritto d'autore disintegrato (mera detentio = possesso in nome dell'umanità). Anticopyright è affermare il primato del sapere, dell'arte della cultura sull'economia creando la cybersfera in luogo dell'attuale piramide. basta con l'arte merce! l'arte va regalata per arricchire l'umanità! Il profitto dell'autore è vedere diffusa la sua opera grazie ad internet. Il lucro sarà eventuale e successivo. Gennaro Francione è un ex magistrato, drammaturgo, regista, attore, romanziere e saggista. Nel febbraio 2001 emise la famosa "sentenza anticopyright", assolvendo per stato di necessità (fame) quattro extracomunitari accusati di aver venduto in pubblico copie abusive di CD musicali protetti dal diritto d'utore, rilevando l'eccessività della sanzione penalistica di fronte dell'indigenza, soprattutto tenendo conto che la legge in materia è di fatto desueta, per l'abitudine invalsa nella popolazione mondiale di scaricare musica da internet. IV Parte (20:00- 24:00) Arte pirata. Gran finale di creatività corsara Installazioni REFFtheater mash-up impazziti concerto a pedali incredibly strange music A cura di RomaEuropaFAKEFactory e [A]rtis[O]pen[S]ource Proiezioni Steal This Film [in inglese] documentario sulle vicende di The Pirate Bay realizzato da The League of Noble Peers Videovora 1 e 2, esperimenti collettivi di videoarte alla FACTORY di Riva Ostiense e al Volturno occupato Live Music Razmataz: Storie illustrate in la minore VJ set A cura di FLxER abusers + Il sito provvisorio della Festa dei Pirati SCRIVI Discutine con Anna Masera su Web Notes

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"Fuga di cervelli? Noi stiamo bene qui" (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura , Cervelli

n. 75 del 2009-03-28 pagina 36 "Fuga di cervelli? Noi stiamo bene qui" di Stefania Vitulli Il libro di un docente emigrato a Oxford accusa: in Italia non si può lavorare bene. Ma molti professori continuano ad apprezzare il nostro "sistema" universitario. Difendendo gerarchie, eccellenze e meriti Universitari italiani in carriera, quanto rosicate per chi fugge all’estero? Magari ad Harvard, Princeton, Yale o Cambridge: gli «ultimi baluardi di aristocrazia intellettuale». è successo a Nicola Gardini, partito nel 2006 per un dorato esilio come docente di Letteratura italiana e comparata a Oxford, il quale racconta i motivi del suo espatrio ne I baroni (Feltrinelli, pagg. 204, euro 13), memoir di fustigazione, «casta e gomorra» di ogni dipartimento nostrano. Ma la storia inizia zoppa: «All’inizio non volevo lavorare nell’università. Non lo desideravo». E nasconde nomi e cognomi. E per tre quarti si narra di Letteratura comparata a Palermo, uffici e atteggiamenti claustrofobici, disagio locale, atavico e di nicchia. E non c’è vera denuncia, mai, contro personaggi macchiettistici e sopraffatori come «Carmelo Corona», che prima spinge e poi sabota il nostro come fosse una marionetta. Per tutto questo, insomma, finito il libro ci si ritrova con la gran voglia di capire. «Conosco luniversità da 35 anni» attacca Paolo Branca, docente di Lingua araba all’Università Cattolica di Milano. «I ricercatori scrivono libri firmati dai baroni, non si ribellano pena l’esclusione dai concorsi. Ho fatto il portaborse del mio professore per dieci anni». Eppure è rimasto: «Tornassi indietro non emigrerei. Ma ho avuto la fortuna di occuparmi di argomenti di attualità». «è inevitabile che luniversità sia organizzata in modo gerarchico e baronale. Lancerei una provocazione: ciò è addirittura giusto!», ci spiega Alessandro Barbero, saggista e docente di Storia Medievale all’Università del Piemonte Orientale. «Se nel nostro Paese si pretendesse da un idraulico che scegliesse un apprendista in liste di collocamento grideremmo allo scandalo. Non si capisce perché un laboratorio di ricerca debba accettare chi non conosce. Diverso è se a essere scelto è un parente o un amico del barone senza alcuna qualità scientifica». Sarà, ma è vero che nelle università straniere questa stortura non interviene mai? «Nei Paesi anglosassoni esistono alcune università prestigiose così organizzate: docenti strapagati, immense quantità di denaro da spendere, rette altissime» prosegue Barbero. «C’è tutto l’agio di invitare i migliori del mondo invece della nuora del rettore. Però, sempre lì, ci sono una serie di università di secondo livello, direi quasi tutte le altre, che sono poco più di scuole superiori. Mentre in Italia abbiamo sempre provato, coi pochi soldi che abbiamo, di mantenere tutte le università ad un livello mediamente buono». «Una modesta proposta? Basta con le microsedi» assicura Giorgio Israel, docente di Matematica a Roma 1. «E basta con i superpunteggi assegnati alle pubblicazioni fatte all’estero, che a volte sono persino autoprodotte». «Carriera universitaria in Italia? è assolutamente possibile» afferma Salvatore Vicari, direttore del Dipartimento di Management della Bocconi di Milano, oltre che cofondatore di una tra le prime società italiane di consulenza manageriale. «Ci sono alcune aree disciplinari più inquinate di altre, ma il problema si risolve dando risorse solo alle università migliori. Le lobby all’estero sono solo diverse: gruppi che controllano le riviste e favoriscono alcune pubblicazioni su altre, che poi è il sistema per fare carriera». Abbiamo sentito anche un accademico che conosce molto bene la «vicenda Gardini», il professor Giovanni Puglisi, rettore dello Iulm di Milano e vicepresidente della Conferenza dei rettori delle Università Italiane: «Ho grande stima di Nicola Gardini e delle sue doti di studioso. Sono io l’artefice del suo ingresso all’Università di Palermo, ero in quegli anni il professore della materia di cui divenne assistente. Però lui è uno che nell’università è entrato come outsider. In alcune realtà esiste una pressione forte che favorisce le cosiddette filiere di scuola, preferendole a criteri di valutazione indipendente. Tuttavia sono stupefatto del tiro al piccione sulle università: se scorriamo gli elenchi dei dipendenti di giornali, tv, ambasciate, avvocati e notai, banche, magistratura scopriamo enormi quantità di figli di padri illustri. Dire che solo nelluniversità c’è Parentopoli equivale a sparare sulla Croce Rossa. A un giovane consiglierei di restare. Non siamo tutti mafiosi e all’estero non è tutto perfetto: illustri colleghi statunitensi premono sulle università per far entrare le proprie signore, ma là c’è un libero mercato accademico». «I baroni non esistono più, nelle facoltà umanistiche. Li ha spazzati via la giungla di corsi dell’università professionalizzante, che ha cancellato la compattezza delle materie di tradizione accademica. Produzione cinetelevisiva le sembra un corso universitario?» provoca Cesare De Michelis, presidente della Marsilio e docente di Letteratura italiana a Padova. «La deriva è stata introdotta dalla riforma Berlinguer-De Mauro con la complicità di Eco e Schiavone. Se i corsi di laurea delle facoltà umanistiche passano da uno specialismo dove la numismatica è fondamentale a genericità da Bignami, è ovvio che poi l’unica cosa che resta da difendere è la fidanzata. L’estero? L’Italia forma studiosi che il mondo ci invidia e infatti se li piglia. Insegnavamo italianistica negli Stati Uniti già negli anni ’40. Ma oggi la quantità di sprechi è immensa. La carriera? Prima ci vuole passione, poi lo stipendio. I miei coetanei hanno insegnato nella scuola media prima di entrare in università. Ma se riesci a infilarti dentro questo complicato sistema, poi è bellissimo». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Risorse idriche: interventi per il Sud (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Soldi & imprese finanza Risorse idriche: interventi per il Sud Una ricerca di Srm presentata il 24 marzo delinea le politiche per il settore L'Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Soci Fondatori: Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo, Banco di Napoli, Compagnia di San Paolo, Imi Investimenti, Intesa Sanpaolo, Istituto Banco di Napoli - Fondazione) ha realizzato una nuova ricerca sul settore idrico, presentata a Roma lo scorso 24 marzo. Una specifica parte del lavoro è dedicata all'analisi della finanza del comparto idrico, con particolare attenzione ad alcuni strumenti finanziari, tanto pubblici quanto privati, che hanno contribuito e contribuiscono allo sviluppo del settore. Marco C. Pomicino In merito ai primi, rilevante è l'analisi dei Programmi Operativi Regionali 2007-2013 effettuata, con riferimento alle 6 regioni dell'ex Obiettivo 1, allo scopo di verificare in che misura i singoli Piani sono rivolti allo sviluppo degli schemi idrici, quali siano le azioni previste e quali le risorse assegnate. Gli interventi per il comparto idrico, rientranti nel più ampio contesto della tutela del patrimonio naturale, mirano per lo più alla corretta gestione e ad un razionale utilizzo della risorsa, garantendo, da un lato, l'accessibilità al servizio da parte di tutti i cittadini e le imprese e, dall'altro, la conservazione delle caratteristiche qualitative e quantitative del patrimonio idrico naturale. Inoltre, alcune programmazioni regionali mirano al completamento degli investimenti infrastrutturali prioritari lungo le fasi del ciclo delle acque e alla realizzazione delle installazioni previste nelle pianificazioni regionali vigenti. Dall'analisi degli importi di spesa per le due principali voci del comparto ("gestione e distribuzione dell'acqua potabile" e "trattamento delle acqua reflue") si evince, in primis, un minore volume di risorse rispetto al precedente periodo di programmazione. Inoltre, risulta evidente il peso che il comparto idrico assume in riferimento alle diverse strategie regionali. In termini percentuali è la Basilicata la regione con la maggior quota d'investimento: si tratta di 75 milioni di euro pari al 10 per cento delle risorse complessive del programma. Segue l'8,6 per cento della Puglia che fa registrare, in termini assoluti, l'importo più alto (448 milioni di euro), quindi Calabria, Campania e Sicilia. Ultima regione, sia per importo che per percentuale di risorse, è la Sardegna che, con circa 8,5 milioni di euro, destina al comparto idrico solamente lo 0,5 per cento dello stanziamento complessivo. Considerando la limitata disponibilità di risorse pubbliche e, in parallelo, la necessità di attuare investimenti, risulta fondamentale il ruolo del capitale privato. A tal riguardo, nella ricerca sono stati analizzati i dati dell'Osservatorio Nazionale sul Project Financing per il l'anno 2007. Ne emerge come, in tale anno, anche il settore idrico ha risentito della generale contrazione del numero di operazioni di finanza di progetto avviate. In particolare, in riferimento alla procedura di selezione di proposte si sono registrati solamente due avvisi di gara, entrambi in Sicilia e relativi al comparto depurativo, per un importo complessivo di 8,9 milioni di euro d'investimento. Per l'articolo 37-quater (gare di concessione di costruzione e gestione su proposte del promotore), invece, si sono rilevati tre avvisi di gara, dei quali due al Mezzogiorno - uno in Campania (relativi alle voci fognatura e depurazione) e uno in Calabria (per la voce acquedotto) - per un investimento totale di quasi 310 milioni di euro. Di tale importo, il 93,5 per cento è destinato alle regioni meridionali ed, in particolare, alla Campania dove le opere previste per l'area di Napoli Est e San Giovanni a Teduccio assorbono 288 milioni di euro (93 per cento del totale). Infine, sono state censite le opere che hanno raggiunto la fase dell'aggiudicazione: si tratta di 5 iniziative per un importo di quasi 38,4 milioni di euro. Di questi interventi, tre riguardano il Mezzogiorno (due per opere di depurazione in Molise ed 1 per il comparto fognario in Puglia) per un importo di 17,1 milioni di euro. Ultimo strumenti finanziario analizzato nella ricerca è quello dei mutui contratti dagli Enti Locali per il finanziamento di opere idriche. Con riferimento all'anno 2005 viene evidenziato un significativo ricorso a tale strumento. Nello specifico del comparto idrico, il ricorso al sistema creditizio da parte degli Enti Locali è stato di circa 91 milioni di euro (pari all'1,7 per cento dell'intervento finanziario complessivo) dei quali 34,2 milioni per le regioni meridionali. Tra queste, quella che fa riscontrare la maggior quota dei mutui concessi è la Sicilia con il 33,3 per cento del totale Mezzogiorno, seguita dalla Campania (28,27 per cento) e dalla Calabria (25,2 per cento). Per maggiori informazioni su Srm e sulla ricerca è possibile consultare il sito www.srmezzogiorno.it. Le risorse stanziate Por Risorse assegnate al comparto euro % sul Por Basilicata 75.000.000 10,0% Calabria 119.929.602 4,0% Campania 270.000.000 3,9% Puglia 448.000.000 8,6% Sardegna 8.508.398 0,50% Sicilia 245.137.096 3,74% Fonte: elaborazione Srm su Por 2007-2013 del 28-03-2009 num.

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Il futuro di Napoli-metropoli Forum promosso dal Rotary (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Napoli urbanistica Il futuro di Napoli-metropoli Forum promosso dal Rotary Aumento del 38% nella manovra varata dalla giunta. Entrate: 174 mln Il futuro urbanistico di Napoli: è il tema di un incontro in programma lunedì all'Hotel Royal Continental. Si confronteranno urbanisti, studiosi, amministratori, imprenditori. L'iniziativa è promossa dal gruppo napoletano dei Rotary Club. Andrea Nastri Il Gruppo Partenopeo del Rotary Club si interroga sul futuro urbanistico di Napoli e lo fa coinvolgendo studiosi, professionisti, costruttori, responsabili della pubblica amministrazione, rotariani e non. "Forum città nuova. Napoli, problemi irrisolti e progetti urbani" è il titolo dell'incontro aperto organizzato dal gruppo del Distretto 2100, costituito dai 9 presidenti dei Club Rotary di Napoli, che si terrà lunedì prossimo, 30 marzo alle ore 17,30 presso l'auditorium dell'Hotel Royal Continental. L'incontro sarà aperto dalla proiezione di un filmato che racconterà tutti i progetti in atto nel difficile tentativo di trasformare Napoli ed i suoi più immediati dintorni in una moderna città metropolitana. Seguirà una tavola rotonda che vedrà coinvolti i presidenti di due dei nove Rotary Club partenopei, nonché docenti della Facoltà di Architettura della Federico II, ovvero Benedetto Gravagnuolo, ex preside, ed Alessandro Castagnaro, presidente dell' Aniai Nazionale. Discuteranno insieme a loro sul tema personalità provenienti dai diversi ambiti interessati alla trasformazione del territorio ed al futuro della città: Pasquale Belfiore, docente di progettazione della Seconda Università di Napoli ed assessore all'Edilizia Comune di Napoli, Guido D'Angelo, docente di legislazione urbanistica della Federico II, Roberto Giannì del Dipartimento di Pianificazione Urbanistica del Comune di Napoli ed Ambrogio Prezioso, presidente dell'Acen, Associazione dei costruttori edili di napoli. Tra le questioni sul tappeto il futuro del centro storico e quello delle due grandi aree dismesse, Bagnoli e l'area est, ma anche e soprattutto l'istituzione della Città Metropolitana, di fatto esistente da anni, ma non perimetrata e organizzata come peraltro richiederebbe la legge. Al dibattito seguirà un Question-Time con partecipazione aperta non solo ai rotariani ma a tutti i cittadini che vorranno intervenire. Il Gruppo Partenopeo al termine del forum diffonderà un documento volto a tracciare una sintesi delle proposte emerse e soprattutto a dare indicazioni per possibili progetti da attuare in tempi brevi per la città. La volontà, dunque, in una città che ha visto troppi dibattiti e pochissime realizzazioni concrete, è quella di passare al più presto dalle parole ai fatti. E il Rotary Club, ancora una volta, nel pieno dello spirito del "servire" che caratterizza la sua azione, si fa carico di questa esigenza per la collettività. del 28-03-2009 num.

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IL COMUNE DI SALERNO HA PREDISPOSTO UN PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN IMPONENTE PROGRAMMA... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Salerno)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

«Il Comune di Salerno ha predisposto un progetto per la realizzazione di un imponente programma costruttivo pubblico-privato nell'area demaniale compresa tra il porto commerciale ed il centro storico che rischia di determinare irreversibili danni al patrimonio vincolato». È quanto denuncia il deputato del Mpa, Arturo Iannaccone che ha presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro per i Beni e le Attività culturali, Sandro Bondi e al Ministro per l'Economia, Giulio Tremonti. «Il progetto - spiega Iannaccone - prevede la realizzazione di numerosi fabbricati e, in particolare, di una cortina edilizia curvilinea che modificherà completamente lo skyline di Salerno, ostacolerà il rapporto con il mare ed introdurrà un elemento di forte ed irreversibile degrado dell'area vincolata in cui, peraltro, vi è una cospicua presenza di edifici di rilevante interesse storico-artistico». Il parlamentare di Mpa sottolinea che l'area demaniale è stata ceduta al Comune per un cifra irrisoria «soprattutto se rapportata agli 11 milioni di euro che lo stesso Comune ha versato o verserà ad alcuni privati per l'acquisizione dell'area, ben più limitata dell'ex Jolly Hotel. Pertanto chiedo al ministro Bondi di verificare se l'autorizzazione concessa sia tale da determinare irreversibili danni al patrimonio vincolato di Salerno. Al ministro Tremonti ho chiesto se non ritenga di disporre ogni utile accertamento o ispezione atti ad appurare la regolarità della sdemanializzazione delle predette aree, nonché la congruità dei corrispettivi della loro cessione al Comune di Salerno, sia in relazione alle finalità edificatorie, che con riferimento alle compravendite effettuate nella stessa zona».

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SABATO LEO SPERPERO DI DANARO PUBBLICO ALL'EX ASL/SA 2 PER UNA CONSULENZA D'ORO IN MATERIA FISCAL... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Salerno)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

SABATO LEO Sperpero di danaro pubblico all'ex Asl/Sa 2 per una consulenza d'oro in materia fiscale. Lo sostiene la Procura regionale della Corte dei conti che ha "avvisato" dell'istruttoria per responsabilità amministrativa gli ex manager Federico Pagano e Raffaele Ateniese, il direttore amministrativo Eugenio Scorpio ed i dirigenti del Servizio Economico-Finanziario Alberto Pagliafora e Ferdinando Memoli. Il presunto danno erariale, arrecato alle casse dell'ente sanitario di via Nizza, ammonta a circa 150 mila euro, somma erogata alla professoressa Paola Coppola, docente di diritto tributario presso l'Università degli Studi Federico II di Napoli. Secondo il cosiddetto "invito a dedurre", diretto ai presunti responsabili dello spreco, la consulenza fiscale affidata alla Coppola avrebbe per oggetto la risoluzione di questioni che sono riconducibili all'attività ordinaria dell'ente. Risale al 2005 il primo incarico conferito alla docente universitaria per la situazione di criticità all'ufficio fiscale, causata da un rapido avvicendamento dei responsabili (pensionamento e mobilità) e dal mancato rinnovo della consulenza fiscale esterna ad altro professionista. Secondo il vice procuratore generale, Antonio Buccarelli, firmatario del documento che rappresenta una sorta di avviso di garanzia, gli incarichi, protrattisi fino al 2008, hanno per oggetto un'attività ordinaria di qualsiasi management aziendale. La scelta dell'Azienda sanitaria locale, contraria ai principi di efficienza ed economicità della buona amministrazione, sarebbe aggravata dalla circostanza di essere sorta a conclusione di un ciclo di ben sei mesi di attività formativa sullo stesso argomento, svolto dalla medesima professionista. Il presunto danno dovrebbe essere attribuito al 50% ai direttori generali Ateniese e Pagano e per il restante 50% in parti uguali al direttore amministrativo Scorpio ed ai dirigenti della funzione centrale economico-finanziaria Pagliafora e Meoli. (Nella foto Ateniese e Pagano).

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Riforma, tagli agli atenei ma anche novità positive (sezione: Cultura)

( da "Corriere Di Como, Il" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Riforma, tagli agli atenei ma anche novità positive Parola di rettore «Speriamo di non venire colpiti in maniera eccessiva dalle riduzioni di budget» Una vera e propria spada di Damocle. È quella rappresentata dai probabili tagli ai fondi destinati alle università italiane che incombono minacciosi su tutti gli atenei, Insubria compresa. E, a due giorni dall'inaugurazione dell'undicesimo anno accademico, il rettore Renzo Dionigi parla a tutto campo della discussa riforma Gelmini e ovviamente del futuro dell'ateneo comasco. Il disegno di legge che potrebbe essere presentato nei prossimi due mesi contiene secondo il rettore degli aspetti positivi. Ad eccezione, naturalmente, dell'eventualità, non troppo remota, di assistere a un drastico ridimensionamento delle somme a disposizione. «Sinceramente le possibili riduzioni di budget non dipendono né da noi né dal ministero dell'Istruzione, ma dalla politica economica e finanziaria del governo. Speriamo solo di non venirne colpiti in maniera eccessiva. Attendiamo di conoscere nel dettaglio i particolari dell'operazione prima di commentare il tutto», dice Renzo Dionigi. Ma è un altro il tema che sta maggiormente a cuore al rettore dell'Insubria. Ovvero il concetto di meritocrazia. È questa infatti la parola d'ordine che dovrà guidare le università italiane. «Un principio che, teoricamente, vede sempre tutti d'accordo, ma che nella pratica si è spesso tradotto nell'esatto opposto. Generando situazioni paradossali», aggiunge Dionigi. Queste parole anticipano i punti salienti del discorso che il rettore terrà lunedì in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico. Appuntamento fissato per le 15.30 del 30 marzo nell'Aula Magna dell'Università dell'Insubria di Como, nel chiostro di Sant'Abbondio. «Mi concentrerò essenzialmente sull'esposizione delle linee guida ministeriali in materia di governance universitaria. Spiegherò quanto si sta elaborando per riformare il mondo accademico. Mosse che considero nel complesso molto positive», dice Dionigi. A partire dai concorsi universitari che non dovrebbero essere più banditi dai singoli atenei. Metodo quest'ultimo che in passato portò essenzialmente alla promozione di candidati interni. Ora tutto verrà sostituito da una severa selezione. Per diventare ricercatori, associati o ordinari, si dovrà infatti prima di tutto affrontare un'abilitazione nazionale, sulla base di specifici requisiti di produzione scientifica. Verrà così valutata la caratura dei singoli partecipanti. L'abilitazione durerà solo un certo numero di anni. «Mi sembra un passaggio realmente necessario. Il fatto che le università andranno a reclutare i docenti di cui hanno bisogno tra quanti sono in possesso dell'abilitazione è altamente qualificante», spiega il rettore Dionigi. Ma non solo. I consigli di amministrazione delle università saranno formati in prevalenza da persone esterne all'ateneo. Come, ad esempio, finanziatori anche pubblici, imprenditori o ex studenti. E il rettore diventerà più autorevole. Potrebbe scegliere alcuni componenti del cda, l'organismo che decide sull'utilizzo delle risorse dove non vi sarebbero più solo docenti. Ed eviterebbe così possibili pressioni dall'interno. Fabrizio Barabesi Nella foto: Il chiostro di Sant'Abbondio, una delle sedi comasche dell'Università dell'Insubria che festeggia il suo 11 anno (Baricci) Home Como dà l'ultimo saluto al "boss" di San Fedele La città piange il professor Federico Ceruti Scienze del Turismo non sembra risentire della crisi «Con il Pdl si apre una nuova epoca sul Lario»

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PREGANZIOL Postolato scende in campo per il centrosinistra (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

PREGANZIOL Postolato scende in campo per il centrosinistra Sabato 28 Marzo 2009, PREGANZIOL (N.D.) »Puntare al rinnovamento avendo come punto di riferimento la linea politico-amministrativa portata avanti con successo dalla Giunta di centrosinistra che ha governato il comune di Preganziol negli ultimi quindici anni". Parole di Sandro Postolato, candidato sindaco per la lista civica di centrosinistra «Preganziol Insieme». Pistolato, 47 anni, sposato, padre di due figli, un impiego nel settore dei servizi informatici, ha alle spalle una discreta esperienza politica. Nel 1995 è stato tra i fondatori della lista «Preganziol Insieme», ed eletto consigliere comunale dal 1995 al 1999. Pistolato nel 1998 ha ricoperto anche la carica di assessore alla pubblica istruzione, sport e cultura. È stato riconfermato consigliere comunale nel mandato 1999-2004. Adesso ha deciso di impegnarsi nel più impegnativo ruolo politico di candidato sindaco per la coalizione di centrosinistra. A fare un grande «in bocca al lupo» a Postolato per l'impegnativo compito che l'aspetta è stato il sindaco uscente Franco Zanata. l candidato sindaco di «Preganziol Insieme» ha ricevuto l'incoraggiamento e il pieno sostegno anche dagli assessori in carica Marino Fuser, Ennio Carraro, Stefano Mestriner e dall'ex sindaco Giuseppe Olivo. Pistolato si è detto consapevole dei gravosi problemi che dovrà affrontare se verrà premiato dagli elettori. Non teme il confronto con l'annunciata candidatura di Sergio Marton per la lista della Lega Nord-Pdl. «Quello che mi ha convinto ad accettare la candidatura a sindaco è stata la coesione delle forze di centrosinistra sulle cose da fare nei prossimi cinque anni. Va confermato il sostegno alle attività imprenditoriali in questo momento di crisi, potenziati i servizi a favore delle famiglie, delle scuole e dei cittadini disagiati. Massimo impegno anche sulla sicurezza dei cittadini e sulla collaborazione pubblico-privato nell'interesse generale».

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Le "colombine" del Leo Club per i giovani disabili della vista (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

Le "colombine" del Leo Club per i giovani disabili della vista Sabato 28 Marzo 2009, Bassano Domani dalle 9 alle 17 in via Da Ponte i ragazzi del Leo club Bassano saranno impegnati in un'attività del service "Uni Leo 4 light", che ha come obiettivo quello di sostenere lo studio e la crescita professionale dei ragazzi disabili della vista. E' un progetto di durata triennale che prevede la raccolta di un totale di 600mila euro durante due giornate nazionali all'anno in oltre 300 piazze italiane. I ragazzi offriranno una piccola colomba per la raccolta fondi a sostegno dei giovani disabili della vista (non vedenti, ipovedenti e dislessici) che vogliono proseguire i loro studi fino al conseguimento di una laurea, un diploma o una certificazione. l progetto si propone tre obiettivi fondamentali: innanzitutto fornire alle università apposite postazioni informatiche che permetteranno allo studente di effettuare liberamente i propri studi. Secondo, trasmettere un know-how per la formazione del corpo docente all'interno di atenei universitari e scuole professionali, per pianificare e preparare il materiale indispensabile al ciclo di studi. Infine, creare degli audio-libri condivisi dai docenti e utilizzabili in più corsi. Sarà anche istituito un numero verde di orientamento e di sostegno allo studio.

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A Treviso l'Università del turismo (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

A Treviso l'Università del turismo Sul ruolo della ristorazione si parlerà il 6 e 7 aprile all'auditorium S. Croce e a Casa dei Carraresi Sabato 28 Marzo 2009, Treviso "Ristocrazia", il potere della ristorazione nella politica del turismo con l'obiettivo di portare a Trevido l'Università Europea del Turismo. Treviso guarda lontano, ha progetti forti quindi in tema di turismo legato al mondo della ristorazione. Questo quanto scaturito ieri in Provincia in occasione della presentazione del convegno "Ristocrazia", presenti il presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro e l'Assessore all'edilizia scolastica Carla Puppinato, che si svolgera in due giorni a Treviso, il 6 e 7 aprile, all'auditorium S. Croce all'Università e a Casa dei Carraresi e che vedrà la presenza di ospiti e docenti di elevato livello in tema di turismo, geografia e ristorazione. Il tutto grazie all'Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione "Massimo Alberini" di Treviso. «Vogliamo uscire allo scoperto renderci visibili e far conoscere la nostra scuola cercando sempre più di integrarci con il territorio, con le istituzioni, con Fondazione Cassamarca ed ecco ora l'idea di trattare nel convegno la tematica della ristorazione come risorsa per il turismo e rilanciare la proposta di portare un'Università del Turismo a Treviso» ha sottolineato Pietro Lorenzon, preside dell'Alberini da tre anni nella funzionale sede di Lancenigo con 1.130 studenti. E nella prima giornata del convegno (lunedì 6 aprile alle 9 a S. Croce) come ha ricordato il prof. Raffaele Vertucci, presente anche il collega Terenzio Del Grosso, si parlerà proprio di "La ristorazione, l'hotellerie e l'Università Europea per il turismo: le proposte per il territorio" con la partecipazione, oltre a dirigenti scolastici ed autorità politiche provinciali e regionale e del Ministro Luca Zaia, di chi opera nel mondo universitario come Gian Maria Piccinelli, Ferruccio Bresolin, Pierre Frustier e personaggi della ristorazione come lo chef Gennaro Esposito e l'imprenditore Giovanni Rana con le conclusione di Dino De Poli. Il convegno proseguirà in serata all'Alberini sul tema delle materie prime, quindi il doppio appuntamento del 7 aprile ai Carraresi: al mattino con i docenti universitari Carlo Brusa, e quelli di geografia del turismo Giovanni Pereri e Armando Montanari e di storia economica Massimo Montanari, nel pomeriggio con esperti chef. Treviso si apre sempre più all'esterno per lanciare una dichiarazioni d'intenti con le istituzioni con la volontà di diventare il cuore della ristorazione e del turismo. Michele Miriade

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ANTONINO SINISCALCHI NEGLI ANNI SETTANTA, ANTONINO FIORENTINO ORGANIZZò I PRIMI CONVEGNI SUL... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 28-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Nazionale)) (Mattino, Il (City))

Argomenti: Cultura

Antonino Siniscalchi Negli anni Settanta, Antonino Fiorentino organizzò i primi convegni sulla tutela dell'ambiente nella Costiera sorrentina: il cartellone di iniziative dell'«Anno ecologico», nel 1977, durò dodici mesi. Nel 1979 fondò il Centro meridionale di educazione ambientale (Cmea), di cui è rimasto sempre direttore. Socio fondatore del Centro studi e ricerche multimediali «Bartolommeo Capasso» e dell'associazione «Amici del presepe», coordinando ben trentuno edizioni del concorso «Il presepe oggi», il primo febbraio scorso la premiazione fu il suo ultimo impegno pubblico. Perché Antonino Fiorentino si è spento. Ambientalista, insegnante, amministratore a Sorrento - per venticinque anni consigliere comunale con la Dc, più volte assessore -, le sue intuizioni preziose sono state sempre sostenute anche dalle testimonianze di importanti personalità della cultura. Un riferimento per chiunque amasse la storia, il paesaggio, le tradizioni, l'ambiente naturale della Costiera. Un amante dell'arte fotografica, trasmessa a generazioni e al figlio Giovanni per primo, docente all'Università della Tuscia di Viterbo e collaboratore de «Il Mattino». «Una perdita dolorosissima per la città e per tutta la comunità della penisola sorrentina. Un uomo del "fare", un uomo che ha dimostrato a tutti come con la volontà e l'umiltà si possano raggiungere traguardi straordinari. Strenuo difensore delle origini sorrentine e della salvaguardia del patrimonio storico-artistico e culturale di questa terra, Fiorentino lascia una pesante eredità che Sorrento deve saper raccogliere», sottolinea il sindaco di Sorrento, Marco Fiorentino. Profondo cordoglio è stato espresso anche dal senatore Raffaele Lauro. «La collaborazione amministrativa con il professore Fiorentino - ha detto Lauro - è stata una delle pagine più belle della mia esperienza politica al Comune di Sorrento. Aveva settant'anni, Antonino Fiorentino. Sorrentino da generazioni, si era formato all'impegno sociale e politico nel circolo locale di Azione Cattolica. Dal nonno paterno, abile maestro intarsiatore come il padre Giovanni e il fratello Gaetano, aveva mutuato l'affettuoso vezzeggiativo «Mastu Ninì». Diplomato all'Accademia di Belle arti, ha insegnato Educazione artistica alle scuole medie «Tasso» e «Rota» di Sorrento, dopo i primi anni a Napoli e Castellammare. Fu anche docente di Educazione visiva all'Istituto d'arte «Francesco Grandi» di Sorrento. Accanto all'attività politica e al suo impegno sociale, la passione per la fotografia, che gli ha fatto raccogliere migliaia di immagini che ritraggono scorci panoramici, personaggi, eventi. Una passione tramandata al figlio Giovanni, autore del libro L'Ottocento fatto immagine. Dalla fotografia al cinema, origini della comunicazione di massa. Lo piangono, con Giovanni, la moglie Maria Rosaria, le figlie Rosanna, Teresa e Alessandra. I funerali di Antonino Fiorentino saranno celebrati oggi alle ore 9 nella Cattedrale di Sorrento.

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GATY SEPE LE COPPIE NATE SULL'AMORE ROMANTICO SONO QUELLE CHE DURANO TUTTA LA VITA. PAROLA D... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 28-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Nazionale))

Argomenti: Cultura

GATY SEPE Le coppie nate sull'amore romantico sono quelle che durano tutta la vita. Parola della psicologa americana Bianca Acevedo, università di Santa Barbara, autrice di una ricerca pubblicata sulla «Review of General Psychology» e molto gettonata dai media che, a partire dal «Washington Post» ne hanno riportato le conclusioni. Sarà che in tempi di crisi sostenere che un bene così facilmente deperibile come la coppia, fa un certo effetto. Sarà che fa pure un certo effetto anche l'idea che sia la coppia basata sull'ideale ottocentesco del sentimento, piuttosto che quella razionale fatta di amicale condivisione d'intenti, o quella immatura che si nutre di amorosi sensi, proprio quella destinata a durare di più. Ma Acevedo su questo non ha dubbi: meno soddisfacenti sono gli amori passionali, fuochi di paglia destinati a spegnersi subito, e anche quelli dove il partner, da amante, diventa amico e compagno. L'amore eterno esiste, dunque, ed è quello romantico: la poetica del cioccolatino trionfa sulla filosofia da reality dell'istant-love ma anche sulla letteratura coniugale raccontata da mamme e nonne. La Acevedo, dopo aver stimato in 6070 persone il grado di soddisfazione della coppia a breve e lungo termine in tre diversi tipi di rapporto - l'amore fatto di intensità di sentimento, attrazione sessuale, impegno e promessa reciproca dei partner; le convivenze che somigliano più a un'intima amicizia; il rapporto passionale intenso ma ossessivo e privo di sicurezza - ha concluso che i partner che provano soddisfazione maggiore dal rapporto a lungo termine sono quelli coinvolti in una storia d'amore romantica. La passione, infatti, sostiene la psicologa, soddisfa solo a breve termine, la convivenza «amichevole» nè a breve nè a lungo termine. Conclusione, a conti fatti, ben poco sorprendente: se tra due c'è intensità di sentimento, attrazione sessuale e magari pure quell'impegno e quella promessa reciproca che consentono, a lui di non perdersi dietro la prima ventenne e a lei di non cedere al primo complimento con aperitivo del vicino di scrivania, per quale motivo non dovrebbe durare, anche in eterno, con quello che costa ormai una «rupture» in tempo di crisi? L'avvocato Cesare Rimini, lunga esperienza legale in divorzi e separazioni e personale sul matrimonio - lunedì, annuncia festeggia il cinquantesimo anniversario - conferma: «Quella del settimo anno è solo un luogo comune, oggi la crisi si manifesta più frequentemente entro il primo anno di matrimonio o nell'età della pensione». La «rupture», dunque, spiega il matrimonialista riguarda giovanissimi di fronte alla presa di coscienza dell'errore di valutazione, o anziani di fronte alla presa di coscienza del peso di una convivenza, al netto delle ore dedicate che venivano al lavoro. «Chi si sposa - continua - lo fa ancora oggi con l'idea che sia per sempre. Poi, certo, i matrimoni sono in calo e i divorzi in crescita, quindi restare insieme è sempre più difficile». Ma davvero dura solo l'amore romantico? «A resistere sono le coppie che non si annoiano. Perché al di là delle liti per adulterio, soldi, figli, il vero killer dell'amore è la noia», conclude.

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A Gerusalemme fra Torah e guerra (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 28-03-2009)

Argomenti: Cultura

A Gerusalemme fra Torah e guerra Roberto Longoni Perse l'autobus. Questione di un attimo, ma di quelli che valgono una vita. Raniero Fontana deve a pochi secondi di ritardo gli anni vissuti da quel momento. Il bus svoltò dietro un angolo, e un kamikaze ci si fece saltare a bordo. Fu una strage, una delle tante della seconda Intifada. «Come quella della caffetteria Moment, a due passi da casa nostra. Era il tempo in cui si usciva di casa senza sapere se si sarebbe rientrati». Solo qualche anno prima c'era stata la guerra del Golfo. Allora il terrore non viaggiava ad altezza uomo, pronto a far scoppiare corpetti esplosivi: pioveva dal cielo. Era il 1991, l'anno degli Scud lanciati da Saddam su Israele. Le notti insonni, gli allarmi aerei, le finestre sigillate per chiudere fuori la paura degli attacchi batteriologici e chimici «e le maschere indossate in casa, pensando alla fine che ci avevano lasciato intravedere nelle esercitazioni». Fontana paga da 19 anni la «sua» guerra vivendone un'altra (e ne farebbe volentieri a meno) nell'eterna prima linea di Gerusalemme. La guerra di Fontana è quella della Torah, dei testi sacri ebraici, ognuno dei quali prevede l'interpretazione e il commento. La disputa costruttiva. Parmigiano, 51 anni, laureato in Filosofia, dottore in Teologia, con un master in Letteratura rabbinica all'Università ebraica di Gerusalemme, lo studioso ha dedicato un libro a questo argomento: «La guerra della Torah. democrazia, giudaismo e idolatria» (Milano, 2008). «Lo scopo della tradizione ebraica non è quello di risolvere le contraddizioni, ma di approfondirle, di tenerle in vita con tutta la ricchezza che possono offrire. Di una disputa tra padre e figli, tra maestro e discepoli, solo alla fine si può dire se era una guerra della Torah, nella quale non ci si lascia finché non ci si è amati» dice lui, spiegando questa perenne battaglia del pensiero. «Il Talmud è una grande scuola che obbliga all'esercizio critico dell'intelligenza» aggiunge il docente, che ha proseguito gli studi rabbinici all'istituto Shalom Hartman («dove si analizzano i testi fondativi»), fino a diventarne ricercatore. Così, per una singolare passione, Fontana - unico italiano ad aver fatto questa scelta - insegna Talmud nell'istituto francese Albert Decourtray di Studi ebraici a Gerusalemme. Parla ebraico non solo per strada o con gli amici, ma anche da una cattedra. «Molto più semplice che tenere le lezioni in francese: è questa la lingua originale dei testi». L'interesse per l'ebraismo venne dopo gli studi di Teologia a Milano e a Roma. «Mi ci sono avvicinato attraverso la filosofia, in un modo molto laico. In Israele, poi, ho scoperto un ebraismo che non immaginavo». A Gerusalemme, dove ha ormai una residenza permanente, Fontana è arrivato con una borsa di studio, con la moglie Andreina Contessa, ora docente di Arte medievale all'Università ebraica di Gerusalemme. «Andai al Ratisbonne, un centro cristiano di studi ebraici, nel quale ho poi insegnato Talmud, fino a quando il Vaticano, nel 2001, decise la chiusura». Ma com'è la vita a Gerusalemme per un parmigiano che ha deciso di dedicare tutte le energie allo studio dei testi base della cultura ebraica? «Israele è un amore che ha messo radici: ci crediamo. Questo è un Paese piccolo, pieno di tensioni e di problemi. Ha una potenzialità enorme, ma è frenato dalla situazione d'eterna belligeranza». L'amore per Israele nel 1991 - in piena Guerra del Golfo - portò la coppia a scrivere una lettera al quotidiano Haaretz, poi ripresa in tutto il mondo. «Un atto d'entusiasmo giovanile» sorride lui, aggiungendo che ora forse non la scriverebbe, ma resterebbe a rischiare con gli altri. Un modo per ringraziare un Paese «che ci ha dato molto» e gli «amici che ci stimano e ci sostengono in tutti i modi. Ne abbiamo sia tra gli ortodossi e religiosi che tra i secolarizzati». E tra gli arabi? «Gerusalemme è formata da due città, che si sfiorano, si osservano “da lontano”: noi viviamo nella parte ebraica». Senza farne davvero parte fino in fondo. «Se qualcuno ci incontra dopo tanto tempo, ci saluta con un “siete tornati?” E poi c'è sempre l'abitudine di chiedere se uno sia ebreo. E io non lo sono». Così, lo sguardo resta sempre un po' esterno. Qualcosa da affrontare attingendo alle proprie origini. «Fa parte dell'essere cristiani la predisposizione all'ascolto, l'attrazione per l'altro. Nell'Ebraismo, invece, ho trovato l'affermazione dell'autonomia e della responsabilità individuale. Vorrei conoscere altrettanto bene Islam e Buddhismo». Ma anche dopo 19 anni una cosa resta difficile da capire: «l'ansia di fondo con la quale vive la gente. C'è un forte senso di provvisorietà». Che cosa è cambiato dopo 19 anni nella terra contesa da sempre? «Sono diventato abbastanza bravo a non nutrirmi di assoluti. Si può avere una vita piena pure dal punto di vista spirituale anche senza certezze assolute». A diventare sempre più incerto sembra il futuro, non solo per la minaccia iraniana. «Sono molto pessimista: non vedo la possibilità di creare due veri stati. Ci vorrebbero scambi di territori, spostamenti di popolazioni. E non vedo nemmeno un vero interesse per il mondo dell'altro, quando invece ci sarebbe bisogno dello sguardo critico dell'altro». Quello che apre la guerra della Torah e spegne la guerra delle bombe.

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Imperia: 'I frantoi dell'arte', oggi premiato Gino Paoli (sezione: Cultura)

( da "Sanremo news" del 28-03-2009)

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Imperia: 'I frantoi dell'arte', oggi premiato Gino Paoli Con la premiazione de 'I frantoi dell'arte' questo pomeriggio si sono conclusi gli incontri nei vecchi frantoi liguri. Da un'idea di Sergio Maifredi, direttore di Teatri Possibili della Liguria e nuovo direttore artistico del Teatro Curci di Barletta, a cura di Margherita Rubino, docente all'Università di Genova il premio, questo pomeriggio presso il Museo dell'Olivo di Imperia, è stato assegnato ad un grande artista della musica italiana che da anni produce olio sulle colline toscane a Campiglia Marittima nel suo podere chiamato 'Le Case': Gino Paoli. Nelle foto, alcuni scatti dell'evento.

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Crisi, la mappa delle insolvenze nelle regioni italiane: sondaggio Experian (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 28-03-2009)

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Crisi, la mappa delle insolvenze nelle regioni italiane: sondaggio Experian (28/3/2009 20:51) | (Sesto Potere) - Milano - 28 marzo 2009 - Le famiglie italiane che più onorano i debiti, anche in tempi di crisi, sono in Basilicata, Liguria, Marche, Toscana e Val d’Aosta. Lo afferma Experian, leader mondiale nei servizi di referenza creditizia, che ha diffuso i risultati sulle sofferenze rilevate per le più diffuse forme di indebitamento delle famiglie con finanziarie e banche: prestiti personali, credito al consumo, finanziamenti revolving, carte di credito e mutui immobiliari. Effettuata su milioni di contratti censiti dalla banca dati di Experian e in essere a fine gennaio 2009, la rilevazione ha evidenziato in tutta Italia tassi di insolvenza attorno al 4% per l’insieme delle forme di finanziamento indicate, e in particolare pari: · al 6,72 % per i prestiti personali (non correlati a specifiche motivazioni); · al 2,45 % per il credito al consumo (per acquisti specifici, come computer o vacanze); · al 3,89 % per i finanziamenti revolving; · al 2,89 % per le carte di credito; · al 3,41% per i mutui immobiliari. I dati si riferiscono alle forme di finanziamento citate, e riguardano i rapporti con ritardi di pagamento gravi per almeno 3 rate (da 90 giorni in su). E indicano un lieve incremento delle criticità sul fronte dei prestiti personali e dei mutui che nel mese corrispondente del 2008 facevano segnare criticità inferiori, e rispettivamente pari al 5,68% e al 2,70%. Altro risultato interessante che scaturisce dalle analisi riguarda la tendenza, avvenuta in questi ultimi anni, ad accrescere il ricorso al credito. Nel Credit Bureau di Experian, infatti, i soggetti senza insoluti con almeno 3000 Euro di debito sono passati, fra il 2005 e il 2008, dal 19% al 37% del totale. Più in particolare, secondo Experian, a gennaio 2009 e prendendo in considerazione i rapporti in essere da più di 12 mesi, e quindi reputati stabili: · al vertice dell’affidabilità finanziaria, oltre ai valdostani (2,3% di crediti in condizioni di insolvenza, contro il 4% rilevato su scala nazionale) risultano i residenti in Toscana (2,47%), Basilicata (2,76%), Liguria (2,91%) e Marche (2,92%); · in coda alla classifica risultano i residenti in Campania che, sempre per l’insieme delle forme di finanziamento osservate, presentano i valori percentuali di criticità più alti (6,06%), preceduti dai residenti in Sicilia (5,58%), Puglia (4,96%), Calabria (4,87%) ed Emilia Romagna (4,07%); · bene anche Abruzzo, Friuli V.G. e Umbria, con percentuali di insolvenza al di sotto della media nazionale, cui si allineano tutte le altre regioni. Le rilevazioni sono state al centro di un confronto organizzato da Experian a Milano, sul tema “La crisi e i suoi effetti nella gestione del credito a famiglie ed imprese”, che ha visto anche la partecipazione di Umberto Filotto, Docente alla Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata” e Segretario di ASSOFIN (Associazione Italiana del Credito al Consumo e Immobiliare), Domenico Santececca, Direttore Centrale di ABI (Associazione Bancaria Italiana, Sergio E. Rossi, della Camera di Commercio di Milano e Luciano Manzo, Presidente di Experian EMEA. Experian (Experian Plc) è leader mondiale nei servizi informativi per la prevenzione dei rischi di credito e di frode, il marketing e la protezione dei dati di aziende e consumatori. E’ quotata alla Borsa di Londra (EXPN), ove concorre all’indice FTSE-100, espresso dai 100 titoli azionari più importanti. Ha sede a Dublino (Irlanda) e le principali direzioni operative sono a Costa Mesa (California, USA) e Nottingham (GB). Conta più di 15500 addetti in 38 paesi per una clientela estesa a 65 paesi, con un fatturato annuo che supera i 2,9 miliardi di Euro. In Italia, opera dal 1995; ha sede a Roma, e filiali a Milano e Pontedera (PI).

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Si è chiuso il primo Forum dei Sindaci (sezione: Cultura)

( da "Napoli.com" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

29/3/2009 Si è chiuso il primo Forum dei Sindaci L’Onorevole Massimo D’Alema ha concluso i lavori del primo workshop di avvicinamento al Forum Universale delle Culture di Napoli 2013, sul tema “La Città inclusiva: riflessioni e proposte sui processi d’inclusione e d’esclusione sociale nelle città”. “Il Forum – ha dichiarato D’Alema- sarà una grande occasione per rilanciare la vocazione del nostro paese e di questa città al centro del Mediterraneo. Naturalmente è un’occasione proiettata nel tempo ed è importante che la preparazione avvenga in modo coinvolgente e faccia di Napoli un centro di iniziativa culturale e dialogo, non solo nella circostanza del Forum ma in tutta la preparazione dell’evento”. La terza ed ultima sessione del Forum dei Sindaci è stata dedicata a “Globalizzazione, flussi migratori e memoria del futuro”: le città viste come luogo di ridefinizione dell’identità collettiva, ponte tra passato presente e futuro e laboratorio di mediazione contro conflittualità e intolleranze. “Le differenze tra le varie aree geografiche, la diseguale distribuzione delle ricchezze e del riconoscimento dei diritti – ha spiegato il Presidente della Consulta del Forum, Nicola Oddati - ostacolano le pratiche di inclusione sociale. E’ importante costruire diritto, conoscenza, ricerca, formazione e accesso alle nuove tecnologie, in modo da avviare processi di pace e combattere l’esclusione sociale”. Il Forum dei Sindaci del prossimo anno, ha anticipato Oddati, avrà fra gli  argomenti portanti le grandi scelte infrastrutturali delle metropoli. “Il Forum dei Sindaci – ha commentato il Governatore campano, Antonio Bassolino - è una nuova e importante iniziativa, dopo quella che abbiamo avuto con i bambini e i ragazzi venuti da diverse città. E’ il modo giusto per costruire il Forum, un evento che si terrà nel 2013 ma in cui è importantissimo anche tutto quello che si fa e si costruisce prima. Il dialogo tra culture – ha continuato Bassolino - è l’anima fondamentale di questo Forum e una città come Napoli, abituata al confronto, è la sede naturale per un evento del genere. Il Forum è importante per tutta la città e, in particolare, porterà nella zona occidentale nuove strutture e infrastrutture. Ci prepariamo in tempo affinché il Forum sia un importante occasione di sviluppo e di riscatto”. Nel suo intervento, il Sindaco Rosa Iervolino Russo ha sottolineato che “si va sempre più verso le megalopoli, ma non si può costruire una categoria astratta delle città. Occorre andare verso i problemi e lavorare insieme. La città inclusiva è città di uguaglianza, senza divisioni di razza e di censo, ma protesa verso la solidarietà e l’accoglienza”. Riprendendo il tema centrale del Forum 2013, il filosofo e saggista Marcello Veneziani ha osservato che “la necessità di pensare alla memoria e al futuro è la base della costruzione della tradizione intesa come senso di continuità e capacità di trasmettere valori”. Il dibattito, inoltre, è stato arricchito dagli interventi di: Carlo Galli, docente presso l’Università di Bologna, Ali Abu Ghanimeh, decano dell’Istituto di Architettura ed Arti Islamiche dell’Università di Al-Al Bayat, Katy Carreras, Assessore per le Relazioni Istituzionali del Comune di Barcellona, Hassan Saleh, Sindaco di Jerico, Jia Changxian, Presidente dell’Associazione delle Relazioni Pubbliche Internazionali di Zhengzhou.

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Italia dei Valori e L'altra urbanistica (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Mercoledì un convegno Italia dei Valori e «L'altra urbanistica» «Idee per un'altra urbanistica». E' il titolo del convegno organizzato da Italia dei Valori, che si svolgerà mercoledì alle 21 presso la sala Ascom Confcommercio di via Begarelli. Introdotti da Eugenia Rossi, segretaria Idv Modena, un gruppo di esperti e architetti si confronteranno su temi quanto mai dibattuti a Modena. Monica Bianchetti, dell'associazioen culturale La città complessa di Pordenone, parlerà de «La città come laboratorio: progetti per pensare il futuro». Lorenzo Fabian, docente di urbanistica dell'università Iuav di Venezia, parlerà di «Quattro immagini per l'Emilia centrale»; Francesco Gastaldi, ricercatore in urbanistica dell'Università Iuav di Venezia, parlerà di «Deregulation urbanistica» ed Emanuele Piccardo, curatore di «Archphoto.it» parlerà di «Architettura e potere: il ruolo degli architetti». Modera l'incontro l'architetto Andrea Costa.

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Quando papà si compra la scuola (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Quando papà si compra la scuola Alle famiglie oltre 500 istituti a rischio chiusura "Non ci fidiamo del pubblico, gestiamo in proprio" E a un certo punto i genitori la scuola se la fanno da soli. Sono migliaia in tutt'Italia, per nulla convinti dell'istruzione pubblica, decisi a dare ai propri figli una formazione diversa. A volte l'hanno trovata in una scuola che stava per chiudere proprio sotto il loro naso. Altre volte hanno deciso di metterne su una nuova di zecca. Gli istituti gestiti da genitori sono circa 500, sono nati da alcuni anni e sono in deciso aumento. «Arrivano tantissime telefonate di persone interessate», dice Paola Guerin della Foe, la rete della formazione di ispirazione ciellina che fa capo alla Cdo, la Compagnia delle Opere (gestisce 450 scuole). Sul loro sito ci sono tutte le istruzioni, un vero e proprio vademecum su come farsi la scuola: dalle norme in vigore, a come e quali contributi pubblici ottenere, ma anche di come far quadrare i conti. Leggere il vademecum è il primo passo. Qualcuno si scoraggia e decide di adattarsi alle scuole del circondario. Molti altri invece decidono di andare avanti e affrontano le fasi successive di un'impresa che ha dato nuovo vigore alle scuole paritarie, spesso sostituendo ai preti e alle suore di un tempo docenti e amministratori, pur sempre cattolici, ma laici. È il 1991 quando l'Istituto Santa Dorotea di Viareggio informa i genitori dei suoi alunni che nel giro di quattro anni dovrà chiudere dopo quasi cento anni di vita. «I genitori hanno iniziato a informarsi sulle varie soluzioni possibili - racconta Patrizia Del Carlo, coordinatrice dell'istituto - alla fine hanno scelto una formula particolare, chi iscrive il proprio figlio può diventare anche socio della scuola». Una cinquantina di euro come una tantum all'iscrizione e si acquista il diritto a far partecipare il figlio alle lezioni e il genitore alla gestione dell'istituto. Alla fine la retta mensile diventa la somma di tutte le spese della scuola divise per ognuno dei soci: circa 140 euro, mensa esclusa. Il Santa Dorotea è un'elementare, quando i ragazzi passano alle medie i genitori potrebbero anche uscire dalla cooperativa senza alcun costo. Non lo ha fatto quasi nessuno: all'inizio i soci erano cento ora sono quattro volte di più. Alfonso Corbella era un architetto. Lo è stato per venti anni. A un certo punto la scuola scelta per suo figlio era in difficoltà. Si trattava di un istituto «storico» di Como, le Orsoline san Carlo, cento anni di attività che all'inizio degli anni Novanta sembravano alla fine. «Le suore si erano trovate a dover dedicare più tempo alle norme dell'Asl che alla preghiera o all'insegnamento della religione», racconta Corbella. Lui una cooperativa ce l'ha già, si chiama Dedalo onlus, ne è il presidente e si occupa di servizi sociali insieme a un gruppo di altre persone. Tutti con le stesse perplessità all'idea di mandare i loro figli alla scuola pubblica. In poco tempo i soci diventano una ventina e l'avventura può avere inizio. È il 1996. Per un po' di tempo ci sono anche le Orsoline al loro fianco perché non è che gestire una scuola sia proprio come bere un bicchier d'acqua se non l'hai mai fatto. «Nessuno di noi aveva una competenza specifica. All'inizio dedicavo due pomeriggi della settimana e il sabato mattina a quest'impegno. Da subito ho capito che erano poche». È andata a finire che ha abbandonato l'antica professione di architetto e si è dedicato nella scuola a tempo pieno. I risultati? La sua cooperativa rileva anche l'istituto S. Orsola di Roma alle prese con la stessa crisi del gemello di Como e ora, a oltre dieci anni dall'inizio, le due scuole non solo non sono più in crisi ma fanno parte degli istituti parificati in pieno sviluppo: dal 1999 hanno aumentato di oltre il 70% i loro iscritti. E quando Daniele Checchi, docente di Economia alla Statale di Milano, ha voluto studiare quali fosseo i migliori licei di provenienza degli iscritti alla sua università l'istituto di Como è risultato fra i migliori. Vincenzo Silvano vive a Torino. Nel 2000 decide di iscrivere il primo dei suoi quattro figli alla SS. Natale, una scuola paritaria elementare non lontana dalla loro casa. «Non molto tempo dopo, mia moglie torna a casa e mi dice che la scuola sta per chiudere, peccato che all'iscrizione nessuno ci avesse informati». Silvano si occupa di organizzazione del personale in un'azienda, fanno alcune riunioni con gli altri genitori della scuola, molti di loro amici di vecchia data. Decidono di provare. Si mettono in contatto con la Cdo. «Nel giro di sei mesi creiamo un'associazione di genitori dividendoci 40 milioni di lire dell'epoca e rileviamo la scuola». Nel 2004 Vincenzo Silvano si licenzia, ormai è il presidente della Cdo, intanto nella sua scuola gli alunni da 78 che erano sono più che triplicati arrivando a 250 e le classi stanno quasi per raddoppiare. www.lastampa.it/amabile

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Sant'Anselmo si svela nei libri per bambini (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

In biblioteca Sant'Anselmo si svela nei libri per bambini La figura del santo e teologo nel «Ritratto a più voci» [FIRMA]FEDERICA GIOMMI GRESSAN Le celebrazioni per il IX centenario della morte di Sant'Anselmo d'Aosta entrano nel vivo con un'iniziativa dedicata ai più piccoli. Domani alle 15 i bambini della scuola primaria di Gressan capoluogo trascorreranno un pomeriggio coinvolti in attività di lettura, di illustrazione di testi e di recitazione in occasione della consegna, da parte dell'assessore regionale all'Istruzione Laurent Viérin, di due libri indirizzati a tutta la comunità scolastica, freschi di stampa per le Edizioni Paoline di Milano. I volumi «Sant'Anselmo, un amico da scoprire», ideato dalle monache benedettine del monastero Regina Pacis di St-Oyen, e «Il tesoro di Anselmo» di Manuela Lucianaz, entrambi illustrati da Fabrizio Zubani, saranno presentati da Marie-Rose Colliard. «L'idea di concepire pubblicazioni destinate ai ragazzi - spiega Manuela Lucianaz, docente di Letteratura dell'infanzia all'Università della Valle d'Aosta - è nata dalle riflessioni del gruppo di filosofi, storici e intellettuali valdostani che si è costituito quattro anni fa per organizzare le celebrazioni in onore del santo. Si è partiti dallo studio delle opere di Anselmo con l'intento di avvicinare il santo alla gente, facendo conoscere sia il suo lato spirituale sia quello umano». Il volume «Sant'Anselmo, un amico da scoprire» è destinato agli alunni delle elementari. Ha l'aspetto di un album da colorare e permette ai bambini di avvicinarsi in maniera divertente alla biografia del santo. «Il tesoro di Anselmo», invece, si rivolge agli adolescenti. «Non è una classica biografia - continua Manuela Lucianaz -, ma un romanzo storico il cui protagonista è un ragazzo. La storia di Anselmo si scopre attraverso le vicende del giovane alla ricerca di un tesoro nascosto che troverà dentro di sé». I volumi sono arricchiti dai disegni di Fabrizio Zubani, illustratore e fumettista di Brescia da anni impegnato nel settore delle pubblicazioni per bambini e ragazzi, che parteciperà all'attività di animazione con gli alunni di Gressan. Alle 11 Zubani sarà invece all'Università della Valle d'Aosta per una lezione agli studenti del corso di Letteratura per l'infanzia, ai quali spiegherà come si illustra un libro. Gressan, probabile luogo di origine di Sant'Anselmo, resta al centro della giornata di celebrazione del santo teologo con la presentazione di un altro volume a lui dedicato. Domani alle 18, nella nuova sede della biblioteca in frazione La Bagne 15, il canonico Franco Lovignana, vicario generale della diocesi, presenta il libro «Anselmo d'Aosta. Ritratto a più voci» di Tersilla Gatto Chanu, edizioni San Paolo. Conosciuta per le pubblicazioni di ricerca sulla tradizione popolare valdostana e per diverse opere di indagine storica, negli ultimi anni Tersilla Gatto Chanu si è dedicata alla figura di Anselmo d'Aosta. Il «Ritratto a più voci» è la biografia insolita di un uomo che ha conosciuto il tormento dell'approfondimento teologico e il peso dell'impegno pastorale. La storia presenta sullo sfondo i grandi eventi dell'età di Anselmo come il monachesimo, le alterne vicende delle lotte tra papato e impero, i pellegrinaggi, le crociate e fa rivivere, in una narrazione semplice ma avvincente, un uomo e il suo tempo. \

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Conferenze da record Domani c'è Apuleio (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

CULTURA CLASSICA. BOOM DI SPETTATORI Conferenze da record Domani c'è Apuleio Si chiude domani, alle 17,30, nel Salone Sant'Eusebio del Seminario, il ciclo di conferenze organizzato dalla delegazione di Vercelli dell'Associazione italiana di cultura classica, presiedura da M«ria Pia Saviolo Magrassi. Ciclo fortunatissimo che ha visto la partecipazione di un pubblico folto e attento. Merito della formula escogitata dalla signora Magrassi (con le trascinanti letture di Roberto Sbaratto), del livelo dei relatori e del tema di base coinvolgente: il processo. Chiuderà la serie di incontri di questa stagione il processo ad Apuleio, che doveva difendersi dall'accusa di aver plagiato la futura moglie, con l'ausilio delle arti magiche. «Pro se de magia» di Apuleio sarà trattato dal professor Luigi Pellecchi, docente di diritto romano all'Università di Pavia. L'appuntamento, come sempre, ha il sostegno di Comune, Provincia, Università, Ufficio scolastico provinciale, Rotart Club e Fondazione Cassa di Risparmio.

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Storie della guerra: un corso per docenti (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

BRENO. Una iniziativa di Anpi e Fiamme verdi Storie della guerra: un corso per docenti Recentemente l'Anpi e le Fiamme verdi della Valcamonica hanno intitolato all'indimenticabile presidente provinciale Ermes Gatti la loro commissione scuola e cultura; e questo perchè l'ex partigiano era stato fra i primi a trasformare la Resistenza in una occasione scolastica. E proprio questa commissione ha appena avviato, con la collaborazione del Centro di coordinamento dei servizi scolastici della Valcamonica, un ciclo di incontri aperti agli insegnanti. Parliamo di un corso di formazione che si tiene nella cornice dell'Istituto comprensivo «Tonolini» di Breno. Si intitola «Fra guerra e dopoguerra - problemi di storia contemporanea», e ha già preso il via con la relazione di Rolando Anni. E adesso il ciclo proseguirà nella mattinata di giovedì prossimo: dalle 10 alle 12 è previsto un incontro riservato agli studenti delle quinte degli istituti superiori camuni. Per finire, dalle 15 alle 17 della stessa giornata, toccherà a Mario Cuzzi, docente di Storia contemporanea dell'Università degli studi di Milano, e al suo intervento su «Il confine orientale nel dopoguerra: foibe, esuli e rimasti». L'incontro si svolgerà nella sala brenese del consorzio Bim. L.RAN.

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L'Aeep vende il convento di via Cazzaro (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

La decisione urgente è stata presa dal cda. Si attende il via libera della Soprintendenza. Squizzato: «Meglio cedere il complesso di via Canaletto» L'Aeep vende il convento di via Cazzaro Il presidente: operazione necessaria per salvare i nostri conti. Lega contraria CASTELFRANCO. Il convento delle clarisse di via Cazzaro venduto per salvare l'Aeep. La decisione definitiva è arrivata lunedì sera durante l'ultimo cda dell'Azienda per l'edilizia economica e popolare. «Ora ci vorranno 6 mesi - dice il presidente Lucio Gazzola - per ottenere l'autorizzazione delle Soprintendenza ai beni ambientali e culturali». Ma la Lega non ci sta. Stretti nella morsa di debiti milionari, alla fine si è deciso di vendere. Il cda dell'azienda per le case popolari ha scelto di vendere l'ex convento delle clarisse di via Cazzaro. Lo annuncia il nuovo presidente Lucio Gazzola. «Lunedì scorso durante l'ultimo cda - informa - abbiamo preso alcune decisioni importanti. Abbiamo avviato innanzi tutto la procedura per la cessione dello stabile di via Cazzaro. Un primo passo è stato chiedere alla Soprintendenza per i beni ambientali e culturali del Veneto l'autorizzazione a vendere. Per ottenerla ci vorranno 5 o 6 mesi. Inoltre abbiamo deciso di incaricare dei liberi professionisti di fare una ricognizione sullo stabile per determinarne lo stato e anche per stimarlo. Al momento non sappiamo ancora con esattezza che cifra potremmo ricavare, aspettiamo le opportune valutazioni». Una cifra che si aggirerebbe attorno ai 9 milioni di euro. «Non escludiamo la possibilità - aggiunge Gazzola - di condurre per quello stabile anche altre operazioni, magari di gestione comune pubblico-privato. Sono questioni che andremo ad approfondire nei prossimi mesi. Inoltre abbiamo intenzione di valorizzare la zona di 10.000 metri quadrati situata vicino alla circonvallazione attraverso un progetto di lottizzazione. In questo modo potremmo mettere sul mercato anche quel terreno. Contiamo di portare a termine queste cessioni entro il 2009». Ma su via Cazzaro la Lega non ci sta e lancia una controproposta. «Vendere ora significherebbe vendere al ribasso e rimetterci parecchi soldi - osserva Giovanni Squizzato, capogruppo del Carroccio - una soluzione migliore sarebbe vendere in un blocco unico gli appartamenti destinati al mercato di via Canaletto, ovviamente a un costo inferiore di quello attuale. Nonostante siano stati realizzati con una spesa troppo elevata, non si può dire che non funzionino. Invito gli imprenditori castellani a fare un'offerta complessiva per questi appartamenti di via Canaletto. Vendere questi e vendere anche l'area in circovallazione, ovviamente a un costo inferiore rispetto all'attuale, sarebbe la via più giusta, invece di vendere lo stabile di via Cazzaro e la sede Aeep». (Daniele Quarello)

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alt ai concorsi locali in ateneo (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Linee guida. Consensi in Sardegna: «Meno nepotismi» Alt ai concorsi locali in ateneo Per la selezione dei professori si va verso la lista nazionale Il prorettore di Cagliari Vanna Ledda: così sarà possibile reclutare i migliori SASSARI. Assunzioni dei professori: all'università si cambia. Stop ai concorsi locali e lista nazionale per il reclutamento. Due provvedimenti che suscitano più consensi che critiche: anche negli atenei sardi. Ecco perché. Le linee guida della mini-riforma sono già state presentate dal ministro ai 70 rettori. è previsto l'abbandono totale dell'attuale sistema d'ingaggio. Un sistema che spesso ha fatto gridare allo scandalo per i tanti casi di parentopoli, clientelismo, malcostumi baronali. In sua sostituzione Maria Stella Gelmini suggerisce altri criteri. E richiama proposte simili avanzate (senza poi concreto successo) dai predecessori Fabio Mussi e Letizia Moratti, sino ad arrivare a Luigi Berlinguer. Gli aspiranti dovranno così affrontare un esame di abilitazione scientifica a numero aperto. Si creerà quindi una graduatoria unica, un listone. Da lì le singole università attingeranno per scegliere il docente. I candidati conserveranno questa specie di diritto di prelazione per diversi anni. Nel frattempo ogni ateneo potrà promuovere i propri interni. Ma con un limite massimo dettato dalle risorse finanziarie. In ogni caso, esisterà sempre una quota maggioritaria obbligatoriamente riservata agli esterni. Baroni e clientele. Vanna Ledda, prorettore dell'ateneo di Cagliari, delegata ai problemi dell'internalizzazione, ricorda come in questo decennio si sia assistito a un profondo riassetto nel reclutamento. «Con l'avvio dei concorsi gestiti in sede locale - prosegue - si è però penalizzata la mobilità dei docenti e si sono determinati spiacevoli episodi di "nepotismo accademico" - prosegue poi - Tutto ciò ha contribuito a porre in cattiva luce l'intero reclutamento e creato pericolose strumentalizzazioni». Di qui le attese generalizzate di riforma. E oggi è perciò rilevante, secondo la professoressa Ledda, sottolineare come, nella recente proposta ministeriale, si punti all'ingaggio dei «migliori» nel quadro di una competizione internazionale. Con una «idoneità scientifica nazionale», per tutti i livelli di docenza, con criteri naturalmente tarati sulla tipologia del concorso (ordinario, associato, ricercatore) e sulle aree scientifiche di appartenenza. Moderni criteri. «Vengono così fissati alcuni punti importanti - dice ancora il prorettore - Primo: tutti i candidati saranno valutati con gli stessi criteri di qualità. Secondo: il fatto che i futuri vincitori verranno selezionati a livello nazionale e inseriti in un unico albo dovrebbe garantire la loro credibilità scientifica. Terzo: l'elenco degli idonei sarà aperto, dovrà cioè essere costantemente aggiornato, sia in entrata che in uscita (idonei che non abbiano più "prodotto" potrebbero uscire dalla lista, nuovi giovani potrebbero farne parte)». «Ma l'intera procedura, auspicabile sulla carta, avrà peso reale solo a certe condizioni - conclude Vanna Ledda - In particolare se i parametri su cui si farà la valutazione iniziale, quella che determinerà l'idoneità, saranno sufficientemente trasparenti e rigorosi». Intervenendo come membro del Consiglio degli studenti di Sassari, anche Roberto Santoru parla «di provvedimento positivo se sarà confermato così come indicato nei giorni scorsi». «Questo nuovo reclutamento è infatti un sistema che premia senza dubbio la meritocrazia - spiega con estrema convinzione - E allo stesso tempo colpisce fenomeni di nepotismo che sappiamo molto bene essere diffusi in tutte le università italiane». Tagli da eliminare. Critico sulle strategie più generali di approccio politico, Toto Fadda, manager didattico a Sassari. Delegato Cisl, Fadda è attualmente impegnato in un dottorato a Granada: «Certo, tutto così potrebbe funzionare meglio, come in Spagna, dove esiste l'Aneca, un'agenzia nazionale per l'idoneità del professorado - osserva - Ma il discorso di fondo è che non si può continuare ad affrontare le questioni dell'università per progressivi spacchettamenti di temi diversi. Oggi parla di concorsi, domani chissà di che cosa...». «La prospettiva allora dev'essere un'altra - è la valutazione di Fadda - Il ministro dovrebbe preliminarmente dire come intende eliminare i tagli previsti entro il 2010 e prendere di petto nella sua interezza tutte le questioni fondamentali sul tappeto. Non è corretto lavorare per compartimenti stagni, in un'ottica non globale. E poi non dimentichiamo mai che, nel caso dei concorsi, si fa riferimento semplicemente a linee guida, a orientamenti finora non supportati da decisioni concrete». In effetti, le nuove regole sono contenute in un progetto di riforma della governance degli atenei. Un programma che dovrebbe modificare pure gli assetti dei consigli d'amministrazione, con l'inserimento di rappresentanti esterni al mondo accademico, ma che allo stato attuale non è ancora stato trasferito in un disegno di legge. Prima che i progetti possano venire attuati, dunque, passeranno almeno un paio di mesi. E non è detto che nel frattempo rimangano così come sono stati annunciati nella fase di studio governativo e nel successivo esame in parlamento. Di qui alcuni timori, diffidenze, sospetti. Accompagnati, comunque, almeno in Sardegna, da speranze, attese, plausi. «Vedo il cambiamento in termini positivi nonostante di per sé non rappresenti una novità - commenta Patrizia Mureddu, prorettore a Cagliari per la didattica e per l'orientamento - Questa svolta rappresenta in qualche modo un ritorno ai criteri adottati negli anni Settanta con il concorso nazionale. Ma ora s'istituisce una via di mezzo che garantisce le scelte locali. Di mutare rotta si parlava già dai tempi di Berlinguer, direi che se ne sentiva proprio l'esigenza». Lascia più perplessa la professoressa Mureddu la proposta di aprire il Cda a finanziatori privati e pubblici, ex studenti, esponenti sociali a vario titolo. «Se l'università ha una ricchezza, è proprio quella di costituire un'alternativa indipendente rispetto al contesto nel quale opera - chiarisce il prorettore - Credo nella sua autonomia: e quindi quest'ipotesi non mi piace. Mi spiego con un esempio: se Volta a suo tempo avesse cercato sponsor per le ricerche sull'elettricità, non avrebbe trovato nessuno disposto a dargli retta». Le statistiche. In questi anni i concorsi nei singoli atenei hanno promosso candidati interni nel 98 per cento dei casi. è un processo che non ha di sicuro favorito né lo scambio delle ricerche né la circolazione delle idee. Anche nell'isola. Qualche altro dato numerico consente forse di comprendere meglio la situazione. Tra Sassari e Cagliari e le loro sedi gemmate sparse un po' in tutta la Sardegna, all'interno di ventidue facoltà e di una settantina di dipartimenti, operano oltre duemila docenti. Sono distinti in prof di prima, seconda, terza fascia: ovvero in ordinari, associati, ricercatori. E naturalmente, a fronte di questi posti certi e garantiti, esiste una grande aspettativa da parte di chi da anni lavora come precario di entrare nei ruoli permanenti dei due atenei. Altrettanto ovvio, quindi, che i mutamenti nei concorsi e negli ingaggi interessino direttamente una considerevole platea di possibili candidati, spesso in spietata concorrenza tra loro, quasi in una guerra tra poveri. Attesa per i passi concreti. A Sassari il preside di Lettere, Aldo Maria Morace, ritiene positivi in linea di principio i mutamenti. E rileva: «Probabilmente i poteri forti nazionali rappresentati dalle maggiori università saranno in grado d'influire sulle selezioni. Ma credo che, rispetto all'accentuato localismo attuale, il nuovo sistema sia comunque da preferire». «Non più tardi di venerdì, proprio per affrontare questi argomenti, ho partecipato con altri miei colleghi alla conferenza nazionale dei presidi delle facoltà di lettere - aggiunge - Ma il punto centrale della questione è che ancora, di concreto, non c'è niente. Sinché le linee guida non si tradurranno in specifiche disposizioni si continuerà a discutere solo in termini generali, ipotetici. Del resto, non c'è assolutamente da stupirsi: la riforma dei concorsi ha ormai una gestazione di moltissimi anni». «In questa fase, per noi docenti, si discute inoltre di avanzamenti legati alla possibilità di trasferirsi in un'università diversa da quella in cui si opera: sarebbe una discontinuità in carriere oggi bloccate - conclude Aldo Maria Morace - Ma per capire come potrà venire realizzata la riforma, anche in questo caso, dovremo attendere i provvedimenti attuativi: altrimenti c'è il rischio di parlare di nulla».

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il peso della ricerca, esperienze a confronto (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Domani pomeriggio a Sassari il rettore di Trento e altri due autorevoli relatori della Bocconi e di Modena Il peso della ricerca, esperienze a confronto Il dibattito è stato organizzato dal movimento Progetto Magnifico IL CONVEGNO Le valutazioni delle indagini scientifiche SASSARI. Nuove politiche accademiche e valutazione della ricerca. Temi che fanno discutere. E non da ora. Sui metodi e sulle esperienze possibili si confrontano domani autorevoli relatori. è infatti previsto l'intervento del rettore dell'ateneo di Trento, Davide Bassi, di Carlo Devillanova (docente alla Bocconi), di Sergio Paba (prorettore a Modena). L'appuntamento è per le 16 nell'aula magna dell'ateneo centrale, in piazza Università. Coordinerà Marco Vannini, professore della facoltà di economia sassarese e direttore del dipartimento di economia, impresa, regolamentazione. L'iniziativa è promossa da Progetto Magnifico, lo schieramento in lizza a Sassari per sostenere profonde riforme nel peso delle indagini scientifiche e per chiedere ai candidati alla carica di rettore forti misure contro i tagli previsti dal governo. Gli organizzatori considerano non più rinviabile la risposta a un interrogativo che da mesi incombe sugli atenei di più ridotte dimensioni: verso la rinascita o il progressivo declino? Domanda che inevitabilmente sarà posta nel dibattito di domani. Secondo Progetto Magnifico, infatti, «le linee guida del governo lasciano pochi dubbi sul regime entro il quale le università si troveranno a operare». «Un regime caratterizzato da regole di finanziamento incentrate sui risultati della ricerca e dei processi formativi piuttosto che sulla spesa storica - si fa notare ancora - Nel quale la qualità di singoli e strutture diventano leve fondamentali per riacquistare margini di crescita indispensabili per produrre conoscenza e formare il capitale umano del futuro». Nelle intenzioni degli ideatori del convegno sassarese, proprio perciò, domani il clou della discussione sarà la comparazione fra metodi ed esperienze riguardanti la valutazione della ricerca. In questo senso Bassi, Devillanova e Paba rappresentano tre atenei di riferimento perché ai vertici nelle classifiche sulla qualità delle indagini scientifiche e dei processi educativi. Inotre, nel caso di Trento e Modena, tanto la città quanto l'università sono confrontabili con Sassari. La Bocconi è invece un caso a sé: opera con meno vincoli (e più soldi) della media degli atenei nazionali. Davide Bassi è un insigne fisico da anni impegnato a migliorare il sistema accademico: direttamente nella guida dell'ateneo trentino e sul piano culturale con interventi significativi che appaiono nella sua home page (http://www2. unitn.it/ davide.bassi/). Il docente sardo Sergio Paba, già preside di Economia a Modena, potrà esporre il modello adottato nel suo ateneo. Che, senza aspettare le decisioni ministeriali, si è affidato a una agenzia esterna e indipendente per valutare la ricerca e poi usare i risultati per assegnare le risorse (come per esempio i recenti finanziamenti ministeriali per posti di ricercatore). Carlo Devillanova fa parte della commissione ricerca della Bocconi, che ha già deciso di sperimentare forme alternative di reclutamento per assumere docenti promettenti anche al di fuori delle procedure ministeriali. Progetto Magnifico va avanti con l'attivazione del blog aperto (www.pm.uniss.it) e con la programmazione di un altro dibattito. Il 20 aprile a Sassari si parlerà di «Razionalizzazione dei processi organizzativi nell'università che cambia». Al convegno prenderanno parte Marco Tomasi, responsabile amministrativo del politecnico di Torino, indicato da molti come futuro direttore generale del Miur, e Giuseppe Catalano, docente di ingegneria gestionale a Milano. (pgp)

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un convegno sulla crisi economica (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 26 - Sassari Un convegno sulla crisi economica SASSARI. L'istituto tecnico commerciale di via De Carolis ha organizzato per martedì dalle 10 alle 13 un convegno-dibattito dal titolo: "Crisi: recessione e/o ripresa". Parteciperanno, con interventi su temi specifici, Alessandra Giudici, presidente della Provincia, Marco Vannini, docente di Economia presso l'Università, Gavino Sini, presidente provinciale della Confcommercio, Marco Tarantola, direttore dell'Associazione Industriali. Al convegno seguirà un dibattito. L'appuntamento è destinato agli studenti delle classi quinte degli istituti superiori e vuole essere un'occasione di approfondimento su un tema, quello della crisi economica mondiale, di estrema attualità e di portata tale da influenzare anche le prossime scelte di studi e lavorative che gli studenti dovranno effettuare a breve. «Chiediamo che ogni scuola invii un gruppo di 6/8 studenti e che venga cortesemente confermata la partecipazione, anche tramite mail all'indirizzo ssrc1000n@istruzione.it, oppure per fax allo 079 /294754 o telefonicamente allo 079/292309 o 294761.

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enrico costa, testimone della sua città - marta virdis (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Viaggio di andata e ritorno, dal passato al presente di Sassari, luogo di storia, cultura e molte contraddizioni Enrico Costa, testimone della sua città Studiosi e specialisti analizzano la figura e il pensiero dello scrittore MARTA VIRDIS SASSARI. Un viaggio andata e ritorno dal passato al presente di Sassari. E poi la storia della città vista dal punto di vista dello scrittore Enrico Costa. Questi e altri ancora i temi al centro del convegno «Società, politica e cultura in Sardegna tra Otto e Novecento», che l'altra sera si è tenuto alla biblioteca comunale. In un percorso a tappe, scandito da sette relatori, coordinati da Antonello Mattone - professore di storia delle istituzioni politiche -, si sono delineati scenari storici e attuali del capoluogo turritano. Un'occasione per parlare e vedere da diverse prospettive quell'identità sassarese tanto cara agli scrittori di ieri e a quelli di oggi. Come ricorda Salvatore Mannuzzu, nel suo discorso dedicato all'anima di quella città che, dal 1909 - quando morì Costa - al 1930 (anno di nascita di Mannuzzu) non era poi così cambiata, soprattutto dal punto di vista culturale. «L'autore del volume "Sassari" era una sorta di scrivano della storia da cui veniamo, oltre che un narratore che riponeva una dedizione totale nella registrazione di qualsiasi notizia. Motivo per cui la sua opera rappresenta una sorta di melting pot assolutamente significativo». A seguire, prima di concludere con la citazione del testo «Lu taulinu d'enrichettu», un lungo coccodrillo scritto da Pompeo Calvia, in onore dell'amico Enrico, Mannuzzu tocca anche argomenti come la sassareseria, l'espansione urbana tra Ottocento e Novecento, la demolizione della città contadina in vista di quella industriale. Poi ricorda l'abbattimento del castello, e tratteggia cause e conseguenze delle speculazioni immobiliari. In una simile prospettiva si inserisce anche il discorso dell'architetto Elena Cenami, che fornisce un'accurata visione sull'urbanistica di Sassari, prima e dopo la caduta delle mura. La docente Maria Margherita Satta, invece, sottolinea il forte interesse etnografico dello scrittore. E Giuseppina Fois (Facoltà di lettere e filosofia) delinea un quadro dettagliato su Università e cultura sassarese, ai tempi in cui si andava formando la classe sociale dei letterati e si leggevano le cronache cittadine su «La stella di Sardegna» e il «Gazzettino sardo». I giornali che ancora oggi tramandano i fatti salienti di allora, come il viaggio di Theodor Mommsen nell'isola (illustrato con cura da Attilio Mastino) e le sue tesi sulla falsificazione delle Carte d'Arborea. Tra gli interventi, da registrare quello di Antonio Ligios (direttore del Conservatorio), che parla del rapporto umano e professionale tra Enrico Costa e Luigi Canepa. Un sodalizio nato nel 1868, quando gli amanti del teatro si dividevano tra gli spettacoli del civico e quelli del Politeama. E lo storiografo Costa, che era un "abile critico" si occupava anche di musica, così come gli imponevano i geni ereditati dal padre Domenico, suonatore di clarinetto e contrabbasso. Ma i risultati non sempre apparivano apprezzabili agli occhi dei suoi recensori, secondo molti dei quali nella sua opera "David Rizio" «era presente una concezione drammaturgica notevolmente superata per l'epoca». A sottolineare una visione critica sul tema è anche il relatore Mauro Sanna, che prima elogia la notevole importanza dell'opera monografica «Sassari» per la ricostruzione storica della città, poi taccia l'illustre autore di un certo provincialismo. E infine sostiene le parole del professore Antonello Mattone, a proposito del "geniale letterato" Enrico Costa: «Era schiacciato tra due grandi tradizioni storiografiche, il romanticismo e il positivismo. Era uno scapigliato che riuscì a trovare uno spazio autonomo, studiando un settore relativamente poco indagato come quello della storia della città».

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Scorie nucleari pericolose (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Romeno Incontro con i giovani soci d'Anaunia, il confronto Scorie nucleari pericolose ROMENO - La fissione nucleare, cioè la rottura controllata del nucleo dell'atomo di uranio, moltiplica di milioni di volte l'energia ottenibile rispetto a fonti come i combustibili fossili. Moltiplica però anche i rischi, soprattutto per due aspetti: l'uso pacifico dell'energia nucleare «è ancora impegolato con l'uso militare, cioè con la bomba» e sulle scorie prodotte dalla reazione «ad oggi non ci sono soluzioni sicure». È quanto è emerso nell'ultimo incontro, al teatro parrocchiale di Romeno, di «Alternativamente», promosso dai Giovani soci d'Anaunia e dalla Cassa rurale. Il confronto, dedicato al nucleare, si accompagna con il viaggio conclusivo dell'iniziativa, ieri e oggi, ai laboratori del Cern e alla centrale nucleare di Mühleberg, in Svizzera. Il ricorso alle centrali elettronucleari è tornato d'attualità con il recente accordo tra Berlusconi e Sarkozy per nuovi impianti in Italia. La serata è stata animata dagli interventi di tre scienziati che, con stile divulgativo ma rigoroso, hanno introdotto il numeroso e attento pubblico ad una materia complessa, che proprio per questo rischia di sfuggire alla comprensione e al controllo dei cittadini. Renzo Leonardi , docente di fisica all'Università di Trento, è ripartito dalla struttura degli atomi per arrivare alla necessità, per le centrali nucleari, di procurarsi l'uranio 235, il materiale più adatto per la produzione di energia. Ma questo tipo particolare di uranio si trova in quantità relativamente piccole mescolato ad altre forme di uranio minerale. «La tecnologia per la separazione - ha detto Leonardi - è sorvegliatissima perché adatta a preparare materiale sia per l'uso pacifico che per quello militare». Il caso Iran insegna. Una panoramica degli impianti di produzione di energia elettrica da fonte nucleare è stata svolta da Paolo Baggio , docente a Ingegneria. Nel mondo ci sono 439 reattori e i numeri maggiori si trovano negli Stati Uniti, in Francia e in Giappone. La maggior parte di quelli attuali è di seconda generazione, mentre per quelli cosiddetti di quarta generazione, considerati più sicuri, bisognerà attendere almeno il 2020. Baggio ha precisato, però, che il reattore di Chernobyl, dove è avvenuto il più grave disastro nucleare degli ultimi anni, era ancora meno sicuro di quelli attualmente in esercizio perché gestito, male, dai militari e tecnicamente obsoleto. L'attacco più netto all'ipotesi nucleare è venuto da Antonio Zecca ( nella foto ), anche lui docente a Trento e studioso di fisica del clima. Zecca, che già era intervenuto ad un precedente incontro della serie, ha contestato alla radice il fatto che l'energia nucleare possa essere considerata un'alternativa ai combustibili fossili, che provocano l'effetto serra e il riscaldamento globale. «Anche l'uranio è in esaurimento - ha sostenuto - Con le vere energie rinnovabili, come solare e eolico, e soprattutto con il recupero dell'efficienza energetica si può fare meglio del nucleare. Ma dobbiamo ridurre gli attuali consumi spreconi». 29/03/2009

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Nel luglio del 2006, il Comprensorio aveva istituito una commissione tecnica, incaricata di predisporre la prima bozza statutaria, attorno alla quale poi avviare i necessari ragion (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Nel luglio del 2006, il Comprensorio aveva istituito una commissione tecnica, incaricata di predisporre la prima bozza statutaria, attorno alla quale poi avviare i necessari ragionamenti Nel luglio del 2006, il Comprensorio aveva istituito una commissione tecnica, incaricata di predisporre la prima bozza statutaria, attorno alla quale poi avviare i necessari ragionamenti. Della stessa hanno fatto parte il sindaco di Soraga Roberto Pellegrini, delegato dagli altri sindaci ladini a coordinare il lavoro, Gianfranco Postal, ex dirigente del Dipartimento affari e relazioni istituzionali della Provincia di Trento, Roberto Toniatti, docente di diritto costituzionale dell'Università di Trento, l'ex parlamentare Giuseppe Detomas e il consigliere provinciale Luigi Chiocchetti. (Nelle foto sopra Fabio Chiocchetti e Leonardo Bernard) 29/03/2009

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L'ingegnere "indipendente"è consigliere di Rifondazione (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

L'ingegnere "indipendente"è consigliere di Rifondazione il dibattito in consiglio provinciale L'organizzatore Gian Piero Pastorino, esponente di Prc, giura: «Non sapevo che fosse un ex consigliere, l'ho scoperto a cena» 29/03/2009 ESPERTI PRESENTATI come assolutamente «indipendenti», scelti apposta fuori Genova per scongiurare il rischio di un qualsivoglia condizionamento legato alle polemiche, alle proteste, alle pressioni, anche politiche, che accompagnano l'infuocato débat public sulla Gronda? No, non era proprio così. Un'ombra si allunga sull'audizione - svoltasi venerdì in consiglio provinciale - di due professionisti fondamentalmente contrari alla costruzione del nuovo by pass autostradale Voltri-Bolzaneto. La commissione Infrastrutture e quella Urbanistica, in seduta congiunta, hanno ascoltato i pareri di Maria Rosa Vittadini, docente all'Università di Venezia ed ex presidente della Commissione nazionale di Valutazione impatto ambientale (Via), e Gabriele Giustiniani, ingegnere dei Trasporti all'Università di Roma. Il sospetto di una non totale «indipendenza» riguarda proprio quest'ultimo. Il giorno dopo l'audizione Il Secolo XIX scopre che Giustiniani è sì un esperto di trasporti e flussi di traffico ma è stato anche, sino a poco fa, consigliere di Rifondazione in un municipio di Roma da 200 mila abitanti. Giustiniani, insomma, è stato (e forse è ancora adesso) un esponente di quello stesso partito che, a Genova, sta guidando la battaglia contro la Gronda a favore del potenziamento di altri sistemi di trasporto merci: il treno, prima di tutto. C'è di più: Giustiniani è stato invitato a Genova (viaggio in aereo dalla capitale a spese dell'amministrazione provinciale) assieme alla Vittadini da Gian Piero Pastorino, consigliere di Rifondazione e capogruppo della commissione Attività produttive, Trasporti e Porto in Provincia, nonché uno dei leader del coordinamento dei comitati anti-Gronda. Nello stesso giorno in cui Prc annunciava che voterà contro il progetto, Giustiniani esponeva le proprie tesi a Palazzo Spinola, alla presenza del presidente della Provincia, Alessandro Repetto. Un caso politico? «Mi rendo conto perfettamente che può diventarlo, posso solo confermare, in totale tranquillità di coscienza, la nostra buona fede», allarga le braccia Pastorino: «Non sapevo che Giustiniani fosse stato eletto consigliere municipale nelle liste di Rifondazione. L'ho saputo solo giovedì quando, dopo che sono andato a prenderlo all'aeroporto, siamo andati a cena. Però, adesso non ricopre più quell'incarico, altrimenti gli avrei chiesto di rinunciare». Comunque sia, secondo Pastorino e, come vedremo, anche secondo il diretto interessato, l'appartenenza politica non avrebbe per nulla inquinato l'attendibilità della relazione di Giustiniani. «È giunto alle stesse conclusioni, caute rispetto alla costruzione della Gronda, che abbiamo ascoltato nel corso del dibattito pubblico da parte di altri esperti senza alcuna tessera politica», afferma Pastorino. «Capisco che la mia relazione potrebbe essere percepita come di parte alla luce di questo fatto - aggiunge Giustiniani - però non è assolutamente vero. Basta prendere i verbali e sottoporre quanto ho detto in consiglio provinciale al giudizio di un qualsiasi ingegnere dei trasporti dell'Università di Genova: tutti confermeranno che i dati da me forniti sono obiettivi e largamente condivisi dalla comunità scientifica». In sintesi: «Per garantire lo sviluppo funzionale della città, bisogna raggiungere gli standard europei: 40 per cento di cittadini che utilizzano il trasporto pubblico e 30 per cento di merci movimentate su ferro». Pastorino ricorda che le audizioni di Vittadini e Giustiniani «seguono di una settimana gli interventi, sempre in consiglio provinciale, dei progettisti di Autostrade a sostegno della Gronda». Domani sarà la volta del Comune, dei municipi e dei sindaci della Valpolcevera. Vincenzo Galiano galiano@ilsecoloxix.it Marco Grasso grasso@ilsecoloxix.it 29/03/2009

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tradizioni popolari e religiose racchiuse in dvd - nino muggianu (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 14 - Oristano Tradizioni popolari e religiose racchiuse in Dvd L'associazione Raichinas e chimas presenta «Sas paraulas adornas» NINO MUGGIANU DORGALI. "Sas paraulas adornàs", voci e forme della religiosità popolare è il titolo della nuova manifestazione culturale proposta dall'associazione Raichinas e chimas per festeggiare i suoi primi 11 anni di attività. A spegnere le candeline, insieme alle componenti il sodalizio che si occupa di promuovere la storia a e la cultura di Dorgali, sabato prossimo ci saranno studiosi, scrittori e giornalisti. L'appuntamento è nel pomeriggio nel cine-teatro di via Veneto. Dopo il classico saluto delle autorità, verrà presentato il Dvd del lavoro, "Sas paraulas adornàs" una serie di testimonianze e di forme della religiosità popolare in particolare legate alla Settimana Santa. A discutere e parlare di questi argomenti sono stati invitati i relatori: Bacchisio Bandinu, antropologo e scrittore; Tommaso Pinna, docente di storia delle religioni all'Università di Sassari; Raimondo Turtas, già docente di storia della chiesa all'Università di Sassari e l'editore Carlo Delfino. A coordinare i lavori sarà il giornalista della Rai Tonino Oppes. In chiusura della manifestazione ci sarà un recital di musica e canto con Enzo Favata e Clara Farina. Per l'Associazione culturale Raichinas e Chimas, nata a Dorgali nel novembre del 1997 per iniziativa di 11 soci fondatori è l'ennesima dimostrazione dell'impegno nel campo della promozione e della divulgazione della storia e della cultura dorgalese vista in tutti i suoi aspetti. In questi anni di attività i soci hanno sempre proposto manifestazioni di alto livello portando nel paese i grandi nomi del giornalismo non solo isolano, storici ed esperti nei vari rami cultura e delle tradizioni. Hanno proposto mostre, convegni, dibattiti a tema, non ultimo quello sull'acqua, diventato oggi, di grande attualità nel mondo. Non a caso, il nome "Raichinas e chimas" è stato scelto perché esprime il programma dell'associazione: le radici come eredità da custodire e da tramandare. «Curiamo e custodiamo la lingua sarda - dicono i soci - ma siamo aperti a tutti i linguaggi, anche multimediali, se veicolano valori e messaggi autentici. Siamo aperti al confronto con altre culture, sensibili alle emergenze del presente, disponibili a recepire suggerimenti, scambi, proposte, purchè in linea con le nostre finalità. Non siamo tanti e dedichiamo all'associazione il tempo che rimane dopo il lavoro, la famiglia, i diversi impegni. Servono energie nuove, giovani che portino ricchezza di idee».

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beniscelli alla guida di italia nostra - marco preve (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIX - Genova Il docente dell´Università di Genova succede a Valerio alla presidenza della sezione genovese Beniscelli alla guida di Italia Nostra Rigore sui temi fondamentali ma no a chiusure preventive Voglio recuperare un dialogo proficuo con la Soprintendenza e collaborare a fondo col Comune MARCO PREVE «Rigore sui temi fondamentali ma nessuna chiusura preventiva». Alberto Beniscelli, professore di letteratura italiana all´Università di Genova, è da ieri il nuovo presidente della sezione genovese di Italia Nostra e succede a Federico Valerio. Quali sono gli argomenti caldi? «Ho trovato una delle sezioni più attive e organizzate a livello nazionale. I temi sono quelli della difesa dei centri storici del capoluogo e dei comuni minori, dell´urbanistica con particolare attenzione al nuovo puc, alla mobilità, alla gronda e al terzo valico. E su questi punti c´è la necessità e la nostra disponibilità a collaborare con il Comune. Poi abbiamo un gruppo di studio avanzato sul verde, inteso come i parchi storici ma anche le aiuole, e ancora i rifiuti e le energie alternative». Sia a Genova che in regione i rapporti con il Soprintendente ai Beni Culturali Giorgio Rossini sono stati spesso altalenanti. «è vero, ma il mio obiettivo è quello di recuperare un dialogo costruttivo e proficuo per entrambi. Stiamo o no dalla stessa parte?». In tutta la Liguria da tempo il dibattito sui temi urbanistici e della difesa del territorio è acceso, ma raramente l´Università vi partecipa. «Approfitterò del mio doppio ruolo per coinvolgere di più l´Università e in particolare i colleghi che insegnano in facoltà e dipartimenti come architettura o storia dei beni culturali».

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I nipotinidi Pitagora (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

I nipotinidi Pitagora Olimpiadi della matematica, vincono 2 cairesi IN VALBORMIDA hanno la passione per la matematica e lo dimostrano due giovani e promettenti studenti che hanno primeggiato nei "Giochi Matematici", manifestazione organizzata dal centro Pristem-Eleusi dell'Università Bocconi di Milano. Si tratta di due giovanissimi studenti abitanti a Cairo , che hanno dimostrato nella gara provinciale che si è tenuta al liceo "Gabriello Chiabrera" di Savona, anche contro avversari più grandi, tutte le loro capacità di giovani Pitagora. Sul gradino più alto del podio nelle due categorie sono saliti Andrea Nari, iscritto alla seconda media nel plesso cairese della scuola intitolata a Cesare Abba, e Giovanni Gentili, studente della terza media della scuola "Æmilia Scauri" di Dego, plesso distaccato di Dego. I Giochi Matematici consistono in una serie di gare a sfondo matematico e logico. Si tratta principalmente di quelli che si potrebbero definire "indovinelli" di matematica, spesso posti al concorrente anche in forma abbastanza scherzosa. I quesiti sono generalmente graduati nella difficoltà in base alla classe frequentata. I due campioni hanno sbaragliato oltre duecento studenti e concorrenti nella gara di matematica di primavera la cui premiazione si è tenuta nei giorni scorsi. Andrea Nari, inserito nella categoria C1 che comprende gli studenti di prima e seconda media, è stato il più bravo di tutta la provincia. Lo stesso splendido risultato è stato ottenuto da Giovanni Gentili, categoria C2 (terza media e prima superiore), che ha avuto la meglio anche suoi colleghi delle superiori. Anche Giovanni si è potuto così fregiare del titolo di campione provinciale. Un bel successo che sancisce, almeno in questa edizione 2009, una supremazia matematica dei ragazzi della scuola media cairese sui colleghi della provincia. Andrea e Giovanni, con altri classificati savonesi premiati al Chiabrera dai docenti di matematica giunti da tutta la provincia, parteciperanno alla fase nazionale di Milano presso la Bocconi in programma a fine maggio. L'appuntamento milanese aprirà ai primissimi classificati la fase mondiale dei Giochi Matematici che tradizionalmente si tiene a Parigi alla fine di agosto. Prima della finale, ogni anno, tutti gli studenti selezionati per la trasferta parigina si ritroveranno sul lago Maggiore alla fine di luglio per una settimana di allenamenti. La squadra che rappresenterà l'Italia alla finale internazionale di Parigi sarà costituita dai primi tre classificati della classi seconda, terza, quarta e quinta superiore e università e dai primi cinque classificati delle categorie C1 e C2 (media e prima superiore). Tornando ai due giovani cairesi, Giovanni Gentili non è nuovo ad exploit di questo genere. Lo scorso anno si era avvicinato a quel traguardo internazionale grazie ad un ottimo piazzamento a livello nazionale: trentatreesimo posto in Italia. Chissà se quest'anno, con due validi concorrenti in due diverse categorie, la Valbormida non possa fare ancora meglio. Martin Cervelli 29/03/2009 i protagonistiAndrea Nari e Giovanni Gentili hanno vinto le gare provinciali e vanno alle finali nazionali in programma alla Bocconi di Milano 29/03/2009

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Arte ed economia a confronto all'Università L'Orientale (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 29 Marzo 2009 Arte ed economia a confronto all’Università L’Orientale UNIVERSITà | Napoli In che modo l'arte può rappresentare l'economia e l'economia analizzare l'arte? Saranno questi alcuni dei temi che saranno affrontati martedì 31 marzo alle 15 nel corso dell'incontro organizzato dal corso di Economia dei beni e delle attività culturali dell'Università L'Orientale a Napoli a Palazzo Giusso (Largo San Giovanni Maggiore). Il confronto, organizzato in collaborazione con Exposito - Osservatorio Giovani Artisti Napoli (www.exposito.na.it), sarà introdotto dal Preside della Facoltà di Scienze Politiche de L'Orientale Amedeo Di Maio e vedrà la partecipazione della docente di Economia dei beni e delle attività culturali dell'Università L'Orientale Elina De Simone e di Eugenio Tibaldi, artista piemontese in scuderia Exposito, da quasi dieci anni a Napoli, attento alle evoluzioni estetiche e economiche delle periferie delle grandi metropoli. "Tra le iniziative promosse all'interno del corso- dichiara Elina De Simone- l'idea di organizzare un dialogo aperto con un artista come Eugenio Tibaldi nasce dal desiderio di ricercare possibili "fils rouges" tra spirito artistico ed approccio economico che consentano di capire meglio in che modo nasce e si espleta l'"hic et nunc" dell'opera d'arte. Infatti, come sottolineava il filosofo Walter Benjamin, il valore unico dell'opera d'arte autentica trova una sua fondazione nel rituale, che, nel lavoro di Tibaldi, potremmo riconoscere nella rappresentazione di quelle che il premio Nobel per l'economia Douglass North definirebbe "leggi informali" che, proprio in contesti di risorse scarse come le periferie, sembrano assolvere perfettamente alla funzione di orientare l'esistenza umana."

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C'era una volta Parre capitale degli Orobi (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

C'era una volta Parre capitale degli Orobi --> Bergamo si affermò, poi decadde. E arrivarono i Romani Trovati i resti di tre personaggi dell'ultima era dei Celti Domenica 29 Marzo 2009 TERZA, pagina 35 e-mail print PARRE La mostra sui reperti archeologici dell´età del Ferro Verso la metà del I millennio a. C., l'attuale Bergamasca, insieme a Como, era territorio di un gruppo tribale che Plinio attribuisce agli Orobii o Oromobii o Orumboii. Il centro più importante, la loro «capitale», era Parra, odierna Parre in Val Seriana. Lo spiega Roberto Knobloch, giovane archeologo bergamasco, trasferitosi a Roma ove segue un master di specializzazione in Archeologia all'Università La Sapienza di Roma. Knobloch e la sua docente di riferimento, Paola Piana Agostinetti, hanno illustrato «La presenza dei Celti nell'Italia settentrionale» agli studenti del Collegio Sant'Alessandro di Bergamo, organizzatore di una serie di iniziative culturali per arricchire il piano di studi degli scolari più meritevoli. Piana Agostinetti è ordinaria, nella stessa università romana, di Protostoria europea, disciplina che «costituisce la fase finale del settore preistorico e studia l'età dei metalli, del Rame, del Bronzo e del Ferro, fino alla conquista romana». «Nel VI secolo a. C.», ha proseguito Knobloch, «sull'altura su cui sorge Bergamo c'era già un centro importante, sede di una comunità che aveva identificato sulla collina un luogo ideale per insediarsi stabilmente: era difeso naturalmente, controllava un ampio spazio tutt'intorno, comprese le vie d'acqua che erano le strade e le autostrade dell'antichità. I suoi abitanti parlavano una lingua celtica e sapevano scrivere. Nel IV sec. a. C. scendono nuove ondate di popolazioni galliche dalle Alpi. Il fiorente centro sulla collina arresta il suo sviluppo, forse ci furono malattie e carestie. Ricomincia a fiorire solo secoli dopo». «Il nostro gruppo di ricerca», ha spiegato, per parte sua, la professoressa Piana, «si interessa dei Celti cisalpini che si insediarono in Lombardia a partire dalla fase finale dell'età del Bronzo, dando vita, nella prima età del Ferro - dopo il 1000 a. C. fino al V secolo a. C. -, alla cosiddetta «civiltà di Golasecca» e, con ondate successive, si espansero anche nel resto dell'Italia settentrionale fino alle Marche. Ci sforziamo di ricostruire una fase abbastanza antica del passato anche di Bergamo e del suo territorio prima dell'arrivo dei Romani». Al «momento finale dell'indipendenza» di questi Celti, continua la professoressa, prima della conquista romana, vissero «tre personaggi ricostruibili sulla base dei resti tombali. Il primo, un guerriero di cui ignoriamo il nome, lo incontriamo a Misano di Gera d'Adda, ai confini del territorio di Bergamo con quello di Cremona, prima colonia romana a nord del Po, che all'epoca doveva essere come negli Stati Uniti un fortino in pieno territorio indiano. Nel 218 a. C. non c'era ancora la via Emilia o altre strade che collegassero il fortino cremonese a Roma o a territori alleati. I soldati-contadini che avevano costruito e abitato la città con le loro mogli e i loro figli dovevano stare sempre all'erta. Cremona era la testa di ponte per l'avanzata dei Romani verso nord». La tomba di Misano, ha continuato la docente, «non era isolata, faceva probabilmente parte di un piccolo gruppo di sepolture, riferibili ad una comunità insediata nella campagna. La campagna lombarda doveva essere, infatti, punteggiata di fattorie, probabilmente strutture complesse ma in materiali deperibili - legno, paglia - che non hanno lasciato grandi tracce nel terreno, ma vi arrivavano beni di lusso e merci di grande pregio provenienti anche da grande distanza». Nel corredo funebre si trovano armi ed altri utensili anche di particolare interesse, come «un preziosissimo unguentario di alabastro di provenienza egiziana, unico di quel materiale scoperto in Transpadana, che conteneva profumi costosi. Non per caso ce n'era una piccola quantità». Il secondo personaggio, Piuot, «forse abbreviazione di Piuotios, è invece un bambino di circa due anni, sepolto nell'antica capitale degli Orobii, Parre». È stato inumato «sotto l'angolo di una casa, in una buca delimitata da qualche sasso. Il rito di seppellire sotto la casa i bambini è documentato durante l'età del Ferro in tutta l'Italia antica. Al momento della scoperta, nel rimuovere il riempimento della tomba gli scavatori sentirono un forte odore di pino. Il vasetto conteneva un'essenza ben chiusa da un tappo di origine organica che si era dissolto ma aveva conservato un residuo del suo contenuto odoroso. Questo ritrovamento ci ha consentito di capire a cosa servivano quei piccoli contenitori frequenti nelle tombe specie di bambini e di donne, che erano stati interpretati come giocattoli o vasetti miniaturistici». Il terzo personaggio è una donna «la cui tomba appartiene alla necropoli del Colabiolo di Verdello». Nel suo corredo funebre un numero eccezionale di fibule - tredici -, che erano «raggruppate in due pani di terra distinti, probabile resto di due sacchetti o di due cassettine in cui le fibule erano contenute». All'abbigliamento apparteneva anche un anello, forse da cintura. «Dobbiamo immaginare che la defunta fosse vestita con una tunica a maniche lunghe aperta sotto il collo. Al disopra doveva indossare una sopravveste fissata da coppie di fibule e una cintura alla vita». Nel corredo ceramico un vaso «particolarmente interessante: era il mortaio usato per preparare e manipolare il cibo, ad esempio impasti di erbe aromatiche e formaggio fresco con cui rivestire la carne». Vincenzo Guercio 29/03/2009 nascosto-->

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Ferloni, un intellettuale a Palazzo Mezzabarba (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Lodi)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

PAVIA pag. 13 Ferloni, un intellettuale a Palazzo Mezzabarba L'ex presidente di Italia Nostra si candida a sindaco di MANUELA MARZIANI PAVIA «AVEVAMO DETTO che ci saremmo impegnati ancora, solo se avessimo trovato un candidato autorevole ed eccoci qui». Walter Veltri, ex consigliere comunale del Cantiere, ha usato queste parole per presentare alla stampa Paolo Ferloni, candidato sindaco della lista «Insieme per Pavia». Docente di Chimica-fisica ambientale dell'università di Pavia, 66enne di cultura mitteleuropea, Ferloni è noto in città per aver presieduto la sezione locale di Italia Nostra, carica dalla quale si è dimesso appena ha accettato la candidatura. E, proprio per le sue competenze, la città che immagina punta molto sulla valorizzazione dei suoi beni anche come potenzialità economica. «NOI IGNORIAMO le risorse che possediamo - ha detto il candidato sindaco, che all'interno del suo programma ha inserito una proposta di marketing territoriale -, così in centro regna il degrado e i monumenti non vengono rispettati. Ma Pavia avrebbe delle potenzialità turistiche, che potrebbero essere sviluppate promuovendo la città come centro di un sistema. L'obiettivo è quello di trattenere i turisti "mordi e fuggi" offrendo varie proposte come un museo interattivo dell'acqua, il recupero del Naviglio che consenta di raggiungere "in nave" la Certosa, un museo dell'arte contemporanea in viale Oberdan e un museo Fraccaro sull'ultimo Dada». In collaborazione con alcuni intellettuali che vivono in città e in provincia, Ferloni ha in mente una «Settimana della poesia» da tenersi in concomitanza con l'equinozio di primavera con letture negli angoli più belli della città. CERTO, per realizzare questi obiettivi occorrono anche le strutture ricettive che, secondo il candidato «vanno incentivate in tutti i modi, mentre finora a Pavia ha regnato la cultura del mattone». Per le famiglie, invece, l'idea è quella di stanziare circa un milione di euro per i redditi più bassi, difendere i servizi per i malati e gli anziani, oltre a preoccuparsi di aumentare il numero di aziende sul territorio. «Pavia possiede un distretto sanitario di tutto rispetto - ha sottolineato Ferloni - quindi deve valorizzare il sapere scientifico, la ricerca, l'innovazione e i brevetti. Magari copiando anche dagli altri, si deve puntare sui giovani "cervelli", perché noi italiani siamo bravi a vendere servizi al resto del mondo. L'importante è che si inverta una tendenza e che si amplino le ridotte aree produttive, non realizzando commercio e residenze, ma aziende che sfruttino le eccellenze pavesi perché il non aver realizzato il parco tecnologico, come invece hanno fatto Tortona e Verbania che non hanno neppure un'università, è una grave trascuratezza da parte di chi ha governato». SGOMBERANDO il campo da tutte le polemiche, in particolare con la lista civica «Cittadini in Comune» di Irene Campari, Ferloni, che secondo Giovanni Giovannetti si propone come un oppositore del malaffare, ha concluso dicendo di voler prendere le idee positive che arriveranno da tutti i candidati: «Vogliamo far camminare un partito del bene comune, contro il partito degli affari lori».

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Università, doppio titolo in Francia (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Università, doppio titolo in Francia --> Domenica 29 Marzo 2009 CRONACA, pagina 13 e-mail print Marida Bertocchi Due borse di studio per conseguire un doppio titolo accademico in Italia e Francia. Si tratta di una delle opportunità di formazione offerte per gli studenti della laurea specialistica in Management, Finanza e International business della Facoltà di Economia grazie al programma attivato dall'ateneo bergamasco con l'Università Lumiere Lyon 2 per l'anno accademico 2009/2010. Le domande vanno inviate entro domani per cui è bene affrettarsi. Gli studenti conseguiranno al termine dell'iter di studi anche il Master in Finance presso l'ateneo d'Oltralpe. «Si tratta di un'esperienza collaudata ormai da tre anni - spiega Marida Bertocchi, già preside della Facoltà di Economia nonché coordinatore del Dottorato in Metodi computazionali per le previsioni e decisioni economiche e finanziarie e a capo della commissione italiana che si occuperà della selezione - che ha aperto ai nostri studenti l'opportunità unica di poter frequentare anche stage della durata di sei mesi in importanti aziende e banche internazionali offrendo sbocchi professionali di alto profilo. Il programma congiunto italo francese consente poi agli studenti italiani e francesi di poter condividere l'intera esperienza». Il percorso italiano è organizzato in tre specializzazioni: Management, Finanza e International Business. Il percorso francese è organizzato in cinque specializzazioni: Valutazione d'impresa, Gestione di operazioni di mercato, Finanza e controllo di gestione, Moneta, finanza e governance, Banca e finanza. La selezione degli studenti da inviare a Lione è effettuata attraverso un doppio filtro costituito da una commissione italiana coordinata da Marida Bertocchi e una commissione francese presieduta dai professori Jean-Francois Goux e Peter Wirtz del Dipartimento di Ingegneria Economica e Finanziaria. Scade domani anche il primo bando per partecipare al progetto didattico «Boarding pass» della Facoltà di Economia dell'Università degli studi di Bergamo, supportato da School of management in collaborazione con la Freie Universitat Berlin e la Ieseg School of management di Lille e dedicato a tutti gli studenti iscritti al secondo anno della Laurea specialistica in Management, Finanza e International Business. La selezione riguarda 30 studenti che frequentano la laurea specialistica: tra questi 12 avranno la possibilità di partire per Berlino e Lille con una borsa di studio Erasmus (le cui domande andavano inoltrate entro il 26 marzo). «Questo percorso formativo permette di arricchire il curriculum con una certificazione di partecipazione e superamento degli esami in quattro corsi in lingua inglese - spiega Stefano Basaglia, ricercatore di Organizzazione aziendale alla Facoltà di Economia, che spiega il progetto insieme ai docenti Giuseppe Delmestri e Daniela Andreini -. I singoli corsi saranno svolti nelle tre sedi in collaborazione con alcune primarie aziende internazionali, che si sono impegnate nel fornire contenuti, testimonianze e opportunità di stage». Per informazioni si può contattare la Facoltà di Economia all'indirizzo e-mail: economia@unibg.it, consultare il sito www.unibg.it (facoltà di Economia), contattare lo 035.2052526/530. El. Cat. 29/03/2009 nascosto-->

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(sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Sondrio)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

SONDRIO pag. 7 «Per vendere fate conoscere meglio la Valle» VINO NEBBIOLO GRAPES di PARIDE DIOLI SONDRIO CRISI ECONOMICA e viticoltura: l'attuale congiuntura tocca inevitabilmente anche questo settore e la "tre giorni" di Nebbiolo Grapes ha visto un fitto dibattito tra esperti di economia ambientale e di marketing, opinionisti, giornalisti enologici e designer. Infatti non va trascurata anche la comunicazione del prodotto, in un momento in cui i gusti del pubblico cambiano anche in relazione alla variabilità del mercato. «Nulla sarà più come prima, quando si uscirà dalla crisi - ha concluso Giacomo Moioli, docente all'Università di Scienze gastronomiche di Pollenza - perché il momento attuale sta modellando anche gli stili di vita e il modo stesso di concepire la viticoltura. Gli operatori devono tener conto di questo contesto. Infatti la gente non vuole una maggior quantità di comunicazione sul vino, ma desidera che vengano fatti conoscere dei valori aggiunti che riguardano un territorio, nel nostro caso la Valtellina. Quindi vanno individuati due o tre elementi forti che connotino questo territorio e, tra questi, la vitivinicoltura. costruendo una squadra con altri che si muovono in zona. Un altro elemento importante è la ricerca fondata sul rapporto con le Università e con i giovani. Non a caso oggi qui a Sondrio ci sono studenti delle facoltà di Agraria di Milano, di Torino e dell'Università di scienze gastronomiche di Pollenza. Loro saranno gli ambasciatori futuri del Nebbiolo in una apertura a tutto campo verso il mondo». Nel convegno si è parlato soprattutto degli areali colturali, della diversità inter-varietale, delle relazioni genetiche di un vitigno enigmatico come il Nebbiolo, dalle origini che si perdono nella notte dei tempi. Annalisa Schneider ha presentato la ricerca affettuata con i colleghi italiani e svizzeri attraverso lo studio del Dna di alcune varietà che hanno dato origine a quest'uva. Intreressante anche l'excursus storico che ha individuato nella Val di Susa, peraltro molto simile alla Valtellina per giacitura orizzontale e temperatura, il territorio dove il Nebbiolo si è sviluppato per primo sin dal Medioevo. E' stata mostrata anche la progressione nella colonizzazione delle valli alpine, sino al 500-600 quando si è iniziato a parlarne anche in Valtellina. Nebbiolo grapes prosegue oggi con il banco d'assaggio dei vini di quattro continenti a Castel Masegra dalle 13 alle 18. (Costo del biglietto 10 euro).

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Il Comune di Rieti punta sulla pianificazione ambientale a 360 gradi per calibrare lo svilup... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Rieti)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 29 Marzo 2009 Chiudi di MONIA ANGELUCCI Il Comune di Rieti punta sulla pianificazione ambientale a 360 gradi per calibrare lo sviluppo armonico e sostenibile della città, facendo sistema con l'università reatina. E' stata presentata ieri la convenzione stipulata tra l'assessorato all'Ambiente di Rieti e la facoltà di Ingegneria ambientale della Sabina Universitas (Centro di ricerca Critevat operativo da ottobre 2008), sede decentrata dell'Università La Sapienza di Roma, che porterà a mettere in cantiere una pianificazione a 360 gradi in campo ambientale. Quattro i piani di lavoro, quattro gli impegni fondamentali: il piano dell'aria, il piano del verde e il piano geologico (con mappatura del rischio geologico e idrogeologico del territorio) e zonizzazione acustica. La convenzione, presentata ieri dall'assessore Antonio Boncompagni nel corso di una conferenza a cui hanno preso parte la dirigente del settore Ambiente Manuela Rinaldi, Carlo Cecere, preside della facoltà di Ingegneria Ambientale e i professori Viotti e Cellamare, servirà insomma a dotare il Comune di Rieti - entro 2-3 anni - di quegli strumenti di pianificazione indispensabili per programmare lo sviluppo della città, valorizzare le potenzialità ambientali presenti e migliorare la vivibilità urbana. Si parte da uno studio approfondito delle tematiche ambientali del territorio attraverso monitoraggi e rilevazioni, condotti da docenti, studenti e ricercatori dell'università reatina, che darà l'esatta fotografia della situazione locale sul piano del verde urbano, della qualità dell'aria e quindi dell'inquinamento atmosferico ma anche elettromagnetico e su quella dell'inquinamento acustico, troppo spesso sottovalutato. Dalla fotografia alla messa a punto di strumenti operativi, i piani, entro i quali verranno calati iniziative e indirizzi già avviati e progettati interventi mirati a rimuovere eventuali criticità rilevate e a valorizzare le risorse, così da rispondere alle esigenze dei cittadini e del territorio. «La convenzione stipulata con l'Università (che al Comune costerà 40mila euro per il primo anno di attività) - spiega Boncompagni - è un passo fondamentale per tradurre nei fatti il valore ambientale in termini moderni e per concretizzare il binomio benessere del cittadino-ambiente urbano, il binomio ambiente-occupazione e quello ambiente-risorse». Ma anche per creare un sistema territoriale con l'università reatina, con opportunità occupazionali per i giovani laureati reatini. «L'accordo quadro di collaborazione scientifica sottoscritto - sottolinea Cecere - rappresenta un grosso impegno, dovendo cimentarci con aspetti operativi, ma anche la possibilità di aumentare il radicamento dell'università nel territorio». Studenti, docenti e ricercatori sono già al lavoro per rispettare il cronogramma delle attività stilato che prevede come primo impegno da rispettare la messa a punto del piano di zonizzazione acustica entro l'anno.

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ai posti senza concorso (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Viareggio)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO pag. 3 ai posti senza concorso sospesi per evitare i ricorsi al diritto di prelazione PERCHE' l'amministratore delegato della Porto Spa ha uno stipendio superiore al limite del 70% dell'emolumento del sindaco? Lo chiede con un'interrogazione Isaliana Lazzerini della Sa: «Dicano i revisori dei conti del comune se è legittimo il compenso assegnato a Simone Anichini. Il suo compenso è di 84.000 euro ed è superiore a quel 70% dello stipendio che percepisce il sindaco. I compensi delle partecipate possono essere assegnati fino un massimo del 70% del compenso assegnato al Sindaco; così dice la normativa vigente». Lazzerini vuole spiegazioni anche dal sindaco. Va notato che la legge prevede alcune differenze per le società a capitale misto pubblico-privato. Image: 20090329/foto/8432.jpg

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SI È TENUTO IERI, all'università rodigina, un incontro interessant... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

ROVIGO pag. 6 SI È TENUTO IERI, all'università rodigina, un incontro interessant... SI È TENUTO IERI, all'università rodigina, un incontro interessante soprattutto come occasione di confronto su temi importanti, legati al periodo particolare che il nostro paese sta vivendo, dominato dalla preoccupazione per la crisi economica ma al tempo stesso dalla volontà di rinnovarsi, di crescere. L'incontro La ricerca in ambito sociale: un contributo alla qualità dei servizi di welfare nella crisi economica' è stato organizzato dal Cur in occasione della due giorni di incontri di approfondimento sul mondo universitario. Hanno partecipato in qualità di relatori, accanto alle autorità del territorio, Andrea Pamparana, vicedirettore del TG5, interprete dei fenomeni scientifici e divulgatore del sapere, che ha parlato dello stretto e intricato rapporto scienza e sviluppo e della difficile interazione tra Ricerca Scientifica ed Economia. E' intervenuta anche Barbara Segatto, docente di Sociologia presso l'Università degli Studi di Padova e ha parlato anche Vincenzo Rebba, docente di Economia presso l'Università degli Studi di Padova. Un momento di confronto, quindi, su tematiche legate al peso che rivestono la scienza e il sapere nello sviluppo economico di un Paese, sulle strategie che possono e devono essere individuate in questo particolare momento storico e sul ruolo dei media nello stimolare il cambiamento culturale e sociale. «Perchè come ha sottolineato Andrea Pamparana nella sua lectio il compito di un divulgatore può essere più alto di quello che oggi è, nei fatti: l'importante è restituire all'uomo la capacità di indipendenza, invenzione e immaginazione. Il divulgatore deve cercare di spingere i suoi contemporanei a pensare, fornirgli delle carte che gli consentano di fare un buon gioco».

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LIVORNO PER IL QUINTO anno consecutivo a Livorno è ... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Grosseto)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA LIVORNO pag. 20 LIVORNO PER IL QUINTO anno consecutivo a Livorno è ... LIVORNO PER IL QUINTO anno consecutivo a Livorno è «Primavera della Scienza». Un cartellone di eventi a carattere scientifico dedicati alla figura di Darwin. Conferenze, visite guidate, osservazioni astronomiche e tanti laboratori per bambini. Primo appuntamento, domani alle 15,30 con la conferenza «L'evoluzionismo: aspetti storici e scientifici» con Giuseppe De Puri, Preside Liceo Francesco Cecioni; Franco Turini, Università di Pisa; Paolo Bussotti, Direttore Centro Studi Enriques¸Gloria Marchetti, Docente Liceo Francesco Cecioni; Olga Rickards, università Roma Tor Vergata, organizzata dal Centro studi Enriques in collaborazione con il Comune di Livorno. La sede sarà il liceo scientifico Francesco Cecioni. Il Comune di Livorno, insieme ad altri enti, associazioni e gruppi di volontariato, ha infatti messo a punto un programma di eventi rivolti ad un pubblico di varie fasce d'età, fino a giugno. Quest'anno il tema dominante sarà Charles Darwin, il celebre biologo britannico di cui ricorre il bicentenario della nascita. «Livorno non poteva ignorare il pensiero ed il contributo di questo grande scienziato afferma l'assessore alle culture Massimo Guantini che con i suoi studi sulla teoria evoluzionistica ha rivoluzionato il modo di pensare e intendere la vita di ognuno di noi».

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La E45 autostrada Di importanza epocale il via libera da parte dell'ANAS al... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 29 Marzo 2009 Chiudi La E45 autostrada Di importanza epocale il via libera da parte dell'ANAS al progetto preliminare della nuova autostrada Orte-Mestre. Finalmente si risolverà il gravissimo intoppo della transitabilità della E45 che sarà trasformata in moderna autostrada con esenzione del pedaggio per i tragitti inter regionali. L'isolamento dell'Umbria non sarà solo risolto ma la nostra regione si trasformerà in uno straordinario nodo non solo nazionale ma anche europeo con benefici inimmaginabili alla nostra economia. Ora c'è da sperare che i soliti ambientalisti della domenica non intralcino il grande progetto. Maurizio Ronconi - Udc Accogliamo con grande favore la decisione del consiglio di amministrazione dell'Anas di trasformare la E45 in autostrada, ma a patto che sia escluso per i residenti il pagamento del pedaggio e sia salvaguardato l'ambiente. Giuseppe Mascio Assessore regionale Chimica e opportunità "Le nuove frontiere della chimica e le nuove opportunità professionali" è il titolo del seminario in programma per martedì, alle ore 16.30, nell'Aula G del Dipartimento di Chimica. Relatore sarà Luigi Campanella, presidente dell'Ordine dei Chimici di Roma (competente per Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise) e della Società Chimica Italiana, le due associazioni che, insieme ai docenti dell'Università di Perugia, hanno organizzato il seminario. L'iniziativa intende fornire agli studenti di ambito chimico, ai neo laureati, a giovani professionisti e al corpo docente una panoramica delle possibilità professionali che gli orientamenti europei, la legislazione vigente e le necessità dell'industria offrono al chimico, al fine di favorire l'inserimento professionale dei giovani. Fra i temi affrontati, il ruolo del chimico nel controllo degli alimenti, figure e compiti nelle perizie giudiziarie, aspetti ambientali in cicli produttivi complessi e sistemi di gestione. Università di Perugia

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Le lezioni sui diritti tra sciopero e lavoro (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Ieri l'iniziativa della Cgil in piazza Municipale Le lezioni sui diritti tra sciopero e lavoro Non si fermano a Ferrara le iniziative in difesa dei diritti costituzionali. Un centinaio di persone si sono fermate ieri pomeriggio in piazza Municipale per partecipare alle lezioni organizzate dalla Cgil Ferrara, in vista della manifestazione del 4 aprile a Roma. Due i temi trattati dai docenti dell'Università di Ferrara: il professor Alberto Avio, docente di diritto del lavoro ha parlato di diritto di sciopero, il professor Andrea Pugiotto, docente di diritto costituzionale, dei diritti degli immigrati. «L'invenzione dello sciopero virtuale nega di fatto il diritto all'astensione del lavoro - ha spiegato Avio - Lo sciopero virtuale crea una categoria diversa dallo sciopero. Il dire che avranno diritto allo sciopero i sindacati con una certa rappresentatività nega il diritto costituzionale individuale del lavoratore all'astensione». «La parola immigrato oggi è vincolata dai media alla sensazione di paura e di insicurezza - ha spiegato Pugiotto - l'immigrazione non è un problema di ordine pubblico. Chiedendoci chi sono i titolari dei diritti costituzionali ci troveremo a rispondere tutti i cittadini, rispetto al criterio di uguaglianza sancito dall'articolo 1. Il tentativo del Governo con i provvedimenti all'esame del Parlamento è di spingere gli immigrati fuori dalla legge italiana». (i.v.)

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MASSA (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA MASSA / CARRARA pag. 16 MASSA «INVESTIRE nel sapere delle bambini e d... MASSA «INVESTIRE nel sapere delle bambini e dei bambini. Politiche di conciliazione e servizi per nidi d'infanzia» è il tema dell'iniziativa inserita nel calendario «Attorno all'8 marzo» e in programma domani alle 16,30 a Palazzo Bourdillon. Intervengono gli assessori all'istruzione Carmen Menchini e al personale Franca Leonardi, la presidente della commissione istruzione Loredana Silicani, il docente di pedagogia generale all'università di Firenze Enzo Catarsi e la pedagogista Ilaria Nicolini. Sempre per «Attorno all'8 marzo» è anticipato a martedì alle 17 al Bourdillon l'incontro "Bilancio di genere" previsto per il 2 aprile. Coordina l'onorevole Elena Cordoni e intervengono la docente Annalisa Rosselli, Debora Ricci, la consulente pari opportunità Fiorenza Anatrini, l'assessore pari opportunità della Provincia di Siena, il delegato alle partecipate del Comune Giovanni Della Pina, l'assessore al bilancio partecipato Alessandro Volpi.

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Una nuova residenza sanitaria (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

OSTELLATO Una nuova residenza sanitaria OSTELLATO. Buona l'affluenza della cittadinanza alla conferenza incontro per la presentazione della nuova sede di riferimento di tutti i servizi socio-sanitari del comune di Ostellato. Ha aperto i lavori il sindaco Paolo Calvano che ha dato risalto all'importanza di quanto in fase di ultimazione nel Comune, la residenza socio-sanitaria ospiterà oltre che l'attuale servizio di casa protetta anche un centro socio riabilitativo, un nucleo per gravi disabilità acquisite, la medicina di gruppo di Ostellato, il centro unico di prenotazione, il presidio sanitario locale e la guardia medica. Proprio quest'ultima novità è stata resa ufficiale dal direttore del Distretto Ausl di Portomaggiore, Andrea Persanti. Quest'ultimo ha anche ufficializzato che parte dei posti letto del Csr saranno convenzionati con l'Ausl di Ferrara. Il progetto di tutto il polo socio-sanitario di Ostellato è stato di seguito illustrato dal presidente del consiglio di amministrazione di Quisisana Due, Giuliano Fasolino che ha tenuto a sottolineare l'importanza della collaborazione pubblico/privato in questa iniziativa a rilevanza regionale. Ha chiuso i lavori il rappresentante della medicina di gruppo nonchè assessore alla Sanità del comune di Ostellato, Andrea Lunghi, che ha risposto anche alle domande del pubblico presente.

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Nascerà al Suor Orsola la casa della letteratura (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno - NAPOLI - sezione: NAPOLI - data: 2009-03-29 num: - pag: 11 categoria: REDAZIONALE La proposta Subito il progetto, uno spazio aperto a dibattiti e incontri Nascerà al Suor Orsola la casa della letteratura Il rettore De Sanctis accoglie subito l'idea E' la proposta lanciata ieri nel corso del terzo appuntamento de «Il Sabato delle Idee» Subito ampi consensi NAPOLI - Uno spazio letterario sempre aperto dedicato ai dibattiti, agli incontri, alle letture, agli archivi librari e ad altre iniziative legate al mondo della letteratura. In sostanza, una casa della letteratura. E' la proposta lanciata ieri dallo scrittore e giornalista Francesco Durante , nel corso del terzo appuntamento de «Il Sabato delle Idee», al Suor Orsola Benincasa. L'idea è stata raccolta dal rettore Francesco De Sanctis. «Già da lunedì diventerà una bozza di progetto anche con il coinvolgimento di altre istituzioni culturali della città», ha garantito il professore De Sanctis. L'incontro di ieri, nell'Aula Magna del Suor Orsola, era dedicato allo spazio letterario. «E' quello nel quale il tema dei valori eminenti, della produzione delle idee, della forza determinante della cultura, acquista, nella circoscritta prospettiva napoletana, una valenza speciale ed una speciale problematicità » - ha spiegato Emma Giammattei docente di Letteratura Italiana e di Ermeneutica Leopardiana al Suor Orsola Benincasa nella sua relazione introduttiva. Il convegno è stato aperto da una lunga relazione di Raffaele La Capria che ha letto un accorato intervento molto critico nei confronti degli scrittoti napoletani, «troppo votati all'autoreferenzialità ». L'autore di «Ferito a morte» ha invitato i giovani scrittori partenopei a guardare oltre la città di Napoli, i suoi problemi ed i suoi particolarismi, per provare a confrontarsi con i temi più alti del panorama letterario. Nella discussione coordinata dal Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli si sono poi succeduti gli interventi di Alessandro Laterza, amministratore delegato della casa editrice Laterza e presidente della Commissione Cultura della Confindustria, di Ernesto Mazzetti giornalista e docente di Geografia Politica ed Economica all'Università di Napoli Federico II e degli scrittori Antonella Cilento, Gabriele Frasca, Gennaro Matino e Angelo Petrella. «E' per noi un motivo di grande soddisfazione che ancora una volta al Sabato delle Idee emergano proposte nuove e interessanti per la nostra città», commenta Marco Salvatore fondatore della Fondazione Sdn per la Ricerca e l'Alta Formazione in Diagnostica Nucleare. Aggiunge: «Anche su questo nuovo progetto della Casa della Letteratura la Fondazione Sdn garantirà al Suor Orsola la sua fattiva collaborazione». Fabrizio Geremicca Il dibattito Raffaele La Capria e il presidente dell'Ordine dei giornalisti Ottavio Lucarelli; a destra il rettore De Sanctis con l'artista Christian Leperino

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Magnani: (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

URBINO pag. 17 Magnani: «Potremo avere più fondi dal ministero» Il candidato rettore: «Puntiamo a 16-17mila studenti» di LARA OTTAVIANI NON C'E' solo continuità nel programma di Mauro Magnani, candidato alla carica di Rettore dell'Università di Urbino: forse, c'è stabilità e voglia di ottenere di più per l'Ateneo. Qualche idea per il miglioramento delle infrastrutture, all'interno del programma che è ancora in via di definizione perché attende nuovi contributi da docenti e personale tecnico amministrativo, dà una certa scossa: si pensa ad un tunnel che colleghi il piano interrato del Magistero con san Girolamo per creare un unico corpo e permettere il passaggio agevole da un ambiente all'altro, poi al trasferimento di tutti i laboratori dell'area scientifica, sparsi per Urbino, al Campus ex Sogesta, poi alla nuova facoltà di Scienze Motorie, nell'area sotto la piscina Fratelli Cervi, dopo aver alienato, il Petriccio. «Il lavoro è iniziato proponendo una serie di temi a docenti e personale tecnico amministrativo, per poi approfondire la parte normativa che riguarda l'Università e analizzare l'applicazione da noi ricostruisce il Pro Rettore Magnani : studiando l'internazionalizzazione, la ricerca, la didattica, l'organizzazione del lavoro e altri temi, i gruppi di lavoro hanno elaborato proposte per migliorare la qualità dell'Ateneo. Il risultato è confluito nella proposta di programma che però non definitiva». Sul sito del candidato www.mauromagnani.com, in cui da pochi giorni è attivo un filo diretto con forum, si può collaborare alla stesura definitiva. «Per il futuro dell'Ateneo partiamo da un dato: nel 2001 è stato fatto il primo bilancio consuntivo certificato dai revisori, con perdite di 7,5 milioni di euro, nel 2004 il debito arrivava a 57,2 milioni di euro, nel 2009 il bilancio è senza debito, grazie al sacrificio di tutti. Vogliamo puntare ad avere un contributo maggiore dal ministero dice Magnani : adesso otteniamo 49 milioni di euro, pari allo 0,66 per cento del FFO, ma potremmo arrivare a circa 29 milioni di euro in più. Così potremmo rientrare nel parametro del 90 per cento di spesa per il personale. A giugno è prevista la rivalutazione del contributo statale, puntiamo ad aumentare la nostra quota variabile che viene attribuita in base a quello che le Università fanno: i parametri per aumentarla sono ricerca, attività didattica, servizi. Così saremo in grado anche di non perdere altro personale e reclutare altri docenti e personale tecnico amministrativo e potremo ripartire». Per reclutare altri studenti, invece, bisogna puntare sulla residenzialità, i servizi e le politiche verso coloro che vengono da fuori: «Dobbiamo stare sui 16-17mila studenti. Siamo l'unica università che ha più della metà degli studenti da fuori regione, mentre siamo in linea con la media italiana per gli studenti stranieri (4 per cento)». Diventano allora essenziali le infrastrutture dell'Ateneo: «La proposta è sistemare san Girolamo con i fondi Fas e dedicarlo alle lauree magistrali con aule da 20-30 posti e ai dipartimenti. Possiamo allora pensare ad un tunnel sotterraneo che colleghi il piano B del Magistero e farlo diventare un corpo unico, per questo c'è un progetto già approvato spiega il candidato . Dobbiamo sistemare definitivamente Palazzo Albani sempre per aule e i dipartimenti, sistemare il Petriccio, di cui l'Università è proprietaria al 60 per cento: con Comune e Asur ci sono già le delibere per alienare insieme l'area. Noi potremmo, per così dire, "scambiare" la nostra parte con l'area dell'Asur sotto la piscina Cervi e fare lì la nuova facoltà di Scienze Motorie, come previsto dal Prg. Dobbiamo spostare tutti i laboratori scientifici sparsi per Urbino, ormai non più adeguabili secondo le leggi, al Campus Scientifico, costruire lì una parte nuova in linea con quella edificata per la didattica». PER IL PERSONALE, invece, urge una riorganizzazione del lavoro, perché «il valore aggiunto dato dall'affetto dei dipendenti verso l'Ateneo» non vada sprecato: si punterà su maggiore responsabilità e sui risultati per l'incentivazione. Del Politecnico delle Arti e della facoltà di architettura si può discutere? «Non ho intenti polemici specifica Magnani ma non ci sono le condizioni: il Politecnico è una bella cosa, ma la volontà è delle istituzioni coinvolte e l'Università può solo aderire; per architettura, invece, ce ne sono già due nelle Marche e noi abbiamo chiuso dei corsi per mancanza di docenti. Proporre nuove facoltà significa non conoscere la situazione della nostra Università».

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Una variante al Puc per le case nell'ex cava (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

PORTOVENERE / CINQUE TERRE / RIVIERA pag. 11 Una variante al Puc per le case nell'ex cava LE GRAZIE NON si discuterà più della gestione della società pubblico-privata "Porto Venere servizi portuali e turistici Srl" nel consiglio comunale portovenerese di lunedì pomeriggio, la pratica è stata ritirata (o meglio: "non definitivamente presentata dall'opposizione", come comunica il sindaco), ma al suo posto ci sarà spazio per parlare di una variante al Puc (piano urbanistico comunale), cioè le norme urbanistiche del comune. Nello specifico si dovrà decidere sulla proposta, della giunta, di variante al piano che preveda la possibilità di edificare, per edifici ad uso residenziale, nella zona dell'ex cava in località "Fornace" alle Grazie. La variante al piano è il primo passo per dare vita al programma di riqualificazione dell'area. In questa fase la nuova destinazione urbanistica delle aree darà al proprietario dell'ex cava la possibilità di progettare e realizzare un complesso abitativo (che verrà programmato ed in seguito approvato con un apposito piano organico di intervento) in quella zona. Il vincolo che il Comune ha intenzione di dare per questo programma edilizio è quello di obbligare il proprietario a vendere (o affittare) il 40% delle unità residenziali come prima casa. Nell'area sarà poi realizzato, nel prossimo futuro, un posteggio di interscambio in vista della creazione di un anello stradale a senso unico tra via Canedoli, via Fontanella a la Provinciale. Curioso il fatto che mentre in Comune si decide questa nuova destinazione d'uso, il programma di "urbanistica partecipata" prenda in considerazione l'ipotesi di situare in quella stessa zona il campo di calcio. La seduta di consiglio è prevista per questo lunedì alle ore 17,30. A.V.

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Benessere e forma fisica: convegno promosso dalla Cna (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

P.S. GIORGIO pag. 21 Benessere e forma fisica: convegno promosso dalla Cna IL DIBATTITOPROPOSTE DI MODIFICA DELLE NORMATIVE «IL CORPO PARLA di te della tua salute, della tua anima» è il tema del congresso promosso dalla Cna, oggi e domani all'Hotel Garden. Da un'indagine dell'istituto «Nets» risulta che siano 8 milioni gli italiani che prestano attenzione alla forma fisica e al benessere in genere frequentando cure termali, beauty farm, palestre e centri benessere e che il business del benessere supera i 14 miliardi di euro di fatturato: «Anche per questo spiega il presidente della Cna di Ascoli, Gino Sabatini abbiamo riunito professionalità di alto profilo con le qauli riflettere sulle proposte di modifica alla legge nazionale e sulla stesura della legge regionale che regolamenta l'attività di operatori di un settore così importante per il benessere delle persone e per la salute della nostra economia». Nel programma della due giorni ci saranno molti spunti di riflessione, a cominciare dal problema del profilo professionale delle estetiste: ne parlerà Elsa Forte, presidente della Confederazione Europea delle imprese di Estetica professionale. Per passare poi al marketing. Del mercato italiano tratterà il prof. Silvio Cardinali dell'Università Politecnica delle Marche. E ancora la medicina, con la relazione sulle implicazioni ormonali in estetica, del prof. Augusto Taccaliti, docente di Endocrinologia dell'Università delle Marche. Per arrivare alle nuove frontiere della nutrizione, trattate dal prof. Pompei del Dipartimento di Medicina sperimentale dell'Università di Camerino. La Cna, coi funzionari Luciana Testatonda e Gian Daniele Battilà, affronterà il tema delle novità legislative su sicurezza e privacy. I lavori saranno coordinati dal direttore interprovinciale, on. Orietta Baldelli.

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Pesaro in Europa? Si prepara la sfida (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

PS PRIMOPIANO pag. 3 Pesaro in Europa? Si prepara la sfida INCONTRI ALLA «BOBBATO» «PESARO è in Europa». Non è una frase scontata ma il «motto» che sta alla base delle due conferenze, organizzate dal Partito democratico di Pesaro in collaborazione con la Biblioteca di studi storici «Vittorio Bobbato» e l'Istituto di storia contemporanea della provincia di Pesaro Urbino, che hanno come scopo quello di superare ogni distanza tra studenti, amministratori, la città e i valori dell'identità europea e le politiche dell'Unione. Conferenze che offriranno un momento di riflessione in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, in programma per il 6 e il 7 giugno. Primo appuntamento domani alle 21 con la conferenza, in programma alla Biblioteca Bobbato (in Galleria dei Fonditori 4, Ipercoop Miralfiore), sul tema «Parlamento europeo e strategie di Lisbona: nuove sfide per Pesaro». Sono previsti gli interventi del professor Giancarlo Vilella, funzionario europeo e docente universitario, e del sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, pronto per la riconferma a primo cittadino. Mentre lunedì 6 aprile alle 21sarà la volta della conferenza dedicata all'«Europa motore di integrazione fra i popoli» con il professor Mike Esohe Elamé, docente all'Università Ca' Foscari di Venezia, e il senatore Palmiro Ucchielli, presidente della Provincia e futuro candidato al Parlamento europeo. I due incontri segnano una nuova tappa del percorso di studio e approfondimento già avviato nel 2008 sul dialogo e lo scambio tra l'Europa e le amministrazioni locali. «Proprio nel momento in cui i cittadini sono chiamati ad esprimersi sul rinnovamento del Parlamento di Strasburgo spiega il segretario Pd di Pesaro Daniele Vimini sentiamo il dovere di costruire insieme un percorso di consapevolezza sui principali contenuti che delineano l'identità europea e che muovono le politiche dell'Unione. L'idea è di interpretare sempre di più il nostro impegno politico e amministrativo nella città attraverso la traduzione dei valori e delle strategie dell'Europa».

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Psicologo dei top gun' aiuta a risolvere le crisi (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

PERSONE E FATTI pag. 14 Psicologo dei top gun' aiuta a risolvere le crisi CORSO AL LUCREZIA BORGIA Lo psicologo Leonardo Milani (in alto con la tuta da pilota) su un aereo delle Frecce LA CRISI? Non è solo quella economica. Ma è anche quella personale, l'incapacità spesso di rimanere in equilibrio nelle situazioni più difficili. Ed allora chi meglio del mental trainer' dei piloti delle Frecce Tricolori, può offrire gli strumenti comportamentali e psicologici per ottenere il meglio dalle situazioni limite e prendere buone decisioni senza perdere la testa? E' questo lo spunto del corso (full immersion) di psicologia del benessere' in programma domani dalle 10 alle 18 all'hotel Lucrezia Borgia di via Bononi, zona Ipercoop. Due i docenti: Alessandro Brescia, consulente aziendale ed esperto di finanza, e soprattutto Leonardo Milani. Cinquantatre anni, ferrarese doc con un passato sportivo ad alto livello, psicologo e docente all'Università di Firenze, Milani vanta nel proprio curriculum il ruolo di mental trainer' della pattuglia acrobatica dell'aviazione militare; un compito che gli consente di sperimentare tecniche di gestione delle energie e dello stress operativo. Dai top gun', perciò, alle persone normali: impiegati, studenti, lavoratori comuni, alle prese con le ansie della vita quotidiana. E con gli effetti, appunto, della crisi (magari intesa anche come riflesso delle difficoltà economiche). L'iniziativa è organizzata dall'Istituto di psicologia del benessere, che ha sede in via Ravenna 663b ed a cui ci si può rivolgere anche via mail (info@psicologiadelbenessere.it) oltre che via telefono 0532-718570 e fax 0532-718818. Image: 20090329/foto/3812.jpg

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Oroscopi e segnali alla ricerca del futuro (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

EVENTI pag. 28 Oroscopi e segnali alla ricerca del futuro LA CURIOSITA' DA SEMPRE, senza distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negli astri garanzie per il futuro. Tra Medioevo e giorni nostri la differenza è minima. Allora come oggi si immagina che stelle e pianeti siano lettere di un alfabeto cosmico che basta decifrare in base al colore, forma, moto, velocità, rapporto dei corpi. Per quasi tutti gli storici l'astrologia è stata, in realtà, il più ambizioso tentativo di attribuire un qualche ordine comprensibile alla sconcertante giungla delle vicende umane. La varietà dei metodi, delle procedure, delle misure di calcolo e degli interessi, ne ha fatto però, secondo i detrattori, il regno dell'arbitrio. «DI EPISODI capitali la storia è ricca, con leggende annesse», spiega Graziella Federici Vescovini, docente di Storia della Filosofia all'Università di Firenze, che ha contribuito al catalogo della mostra con un importante saggio dal titolo La visione astrologica dell'universo e dell'uomo nel Medioevo'. «Ricorda tra gli altri Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune di Firenze scelse momento e luogo per attaccare e battere i pisani nella battaglia di Cascina grazie alle indicazioni del matematico e astrologo Paolo dall'Abbaco riprende . Il filosofo neoplatonico Marsilio Ficino si incaricò invece di fornire a Lorenzo il Magnifico la ricetta astrologica (luogo, data, ora) per costruire una nuova villa». BENCHÉ fior d'intellettuale, Lorenzo era assai superstizioso e non si separava mai da un anello portafortuna col segno del Capricorno. Il suo astrologo personale, lo sventurato Pier Leone da Spoleto, era anche suo medico. Purtroppo per lui, fu sospettato di aver avvelenato il principe e perciò gettato in un pozzo senza troppi complimenti. Per alcuni storici gli anni di Galileo (1564-1642) furono invece il tempo dei maghi', un mondo magico che non fu periferia, ma centro della cultura europea con gli scritti di Marsilio Ficino, Tommaso Campanella, Cornelio Agrippa, Giordano Bruno, Paracelso e molti altri. Fondatore della scienza moderna, Galileo prestò fede solo a ciò che vide col suo telescopio, ma non rinunciò all'esercizio dell'astrologia per il semplice fatto che gli arrotondava lo stipendio. Al contrario, altri grandi astronomi (Keplero) lo fecero credendoci.

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DA SEMPRE, senza distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negl... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

EVENTI pag. 29 DA SEMPRE, senza distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negl... DA SEMPRE, senza distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negli astri garanzie per il futuro. Tra Medioevo e giorni nostri la differenza è minima. Allora come oggi si immagina che stelle e pianeti siano lettere di un alfabeto cosmico che basta decifrare in base al colore, forma, moto, velocità, rapporto dei corpi. Per quasi tutti gli storici l'astrologia è stata, in realtà, il più ambizioso tentativo di attribuire un qualche ordine comprensibile alla sconcertante giungla delle vicende umane. La varietà dei metodi, delle procedure, delle misure di calcolo e degli interessi, ne ha fatto però, secondo i detrattori, il regno dell'arbitrio. «DI EPISODI capitali la storia è ricca, con leggende annesse», spiega Graziella Federici Vescovini, docente di Storia della Filosofia all'Università di Firenze, che ha contribuito al catalogo della mostra con un importante saggio dal titolo La visione astrologica dell'universo e dell'uomo nel Medioevo'. «Ricorda tra gli altri Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune di Firenze scelse momento e luogo per attaccare e battere i pisani nella battaglia di Cascina grazie alle indicazioni del matematico e astrologo Paolo dall'Abbaco riprende . Il filosofo neoplatonico Marsilio Ficino si incaricò invece di fornire a Lorenzo il Magnifico la ricetta astrologica (luogo, data, ora) per costruire una nuova villa». BENCHÉ fior d'intellettuale, Lorenzo era assai superstizioso e non si separava mai da un anello portafortuna col segno del Capricorno. Il suo astrologo personale, lo sventurato Pier Leone da Spoleto, era anche suo medico. Purtroppo per lui, fu sospettato di aver avvelenato il principe e perciò gettato in un pozzo senza troppi complimenti. Per alcuni storici gli anni di Galileo (1564-1642) furono invece il tempo dei maghi', un mondo magico che non fu periferia, ma centro della cultura europea con gli scritti di Marsilio Ficino, Tommaso Campanella, Cornelio Agrippa, Giordano Bruno, Paracelso e molti altri. Fondatore della scienza moderna, Galileo prestò fede solo a ciò che vide col suo telescopio, ma non rinunciò all'esercizio dell'astrologia per il semplice fatto che gli arrotondava lo stipendio. Al contrario, altri grandi astronomi (Keplero) lo fecero credendoci.

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DOMANI al teatro Metastasio, alle 21,30 Stefano Coppini, all'interno del cic... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Prato)" del 29-03-2009)
Pubblicato anche in: (Nazione, La (Prato))

Argomenti: Cultura

AGENDA PRATO pag. 17 DOMANI al teatro Metastasio, alle 21,30 Stefano Coppini, all'interno del cic... DOMANI al teatro Metastasio, alle 21,30 Stefano Coppini, all'interno del ciclo di incontri «Metastasio: pensieri e parole», dialogherà con Vito Mancuso, docente di teologia moderna e contemporanea dell'Università San Raffaele di Milano. Il senso complessivo del suo lavoro si può definire come «teologia laica», un vero e proprio discorso su Dio ma tale da poter sussistere di fronte alla scienza alla filosofia. Il suo ultimo libro «L'anima e il suo destino» ha superato le 120.000 copie vendute ed è diventato un dibattuto caso editoriale e culturale. «Il principale obiettivo di questo lavoro dice Mancuso consiste nell'argomentare a favore della bellezza, della giustizia e della sensatezza della vita».

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(sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Economia - data: 2009-03-29 num: - pag: 23 categoria: REDAZIONALE Il leader mondiale dei bond L'amministratore delegato: serve ancora moral suasion per convincere le banche Usa ad aprire i conti «Noi privati faremo decollare il piano Geithner» Mohamed El-Erian, numero uno di Pimco: asset tossici, gli investitori sono pronti MILANO — All'inizio della settimana il segretario del Tesoro americano, Tim Geithner, ha presentato un maxipiano per creare una partnership mista pubblico-privati per liberare le banche dalla zavorra dei titoli tossici. Il governo userà tra i 75 e i 100 miliardi forniti dal programma di soccorso pubblico Tarp, fondi che insieme ai capitali privati genereranno 500 miliardi di potere d'acquisto per rilevare, attraverso un'asta, gli asset che appesantiscono i bilanci bancari. Con la possibilità di arrivare fino a mille miliardi. Pimco, il maggior investitore di bond del mondo, con oltre 800 miliardi di dollari di patrimonio gestito, base in California, ma controllato dalla tedesca Allianz, ha subito aderito al programma. E Mohamed El-Erian, che di Pimco è amministratore delegato, direttore generale e co-chief investor officer, ora spiega perché ha detto sì. Quale sarà l'investimento di Pimco in asset tossici, secondo lo schema messo a punto dal segretario del Tesoro Tim Geithner? «La portata e la dimensione del nostro intervento dipenderanno dai dettagli del programma, che dovremo analizzare nel contesto degli sviluppi generali del mercato e tenendo conto del valore di altri asset ». Come valuterete gli asset tossici? «Li valutiamo sulla base del loro valore sottostante e del cash flow, scontando il premio di liquidità. Quest'ultimo assume un'importanza maggiore nel mondo di oggi, dove grandi società sono ancora soggette a un disordinato processo di riduzione della leva finanziaria». Prevede una larga partecipazione da parte degli investitori privati alle aste per comprare i titoli tossici, oltre a Pimco e Black Rock? «A seconda delle condizioni, potremmo vedere una solida risposta, specialmente da parte degli investitori domestici». Crede che tutte le banche siano disposte a render noto, per metterlo all'asta, il proprio portfolio di titoli tossici? «Quello è un fattore chiave, se non il punto centrale. Il fondo di investimento pubblico-privato accresce la domanda potenziale degli asset nei bilanci delle banche, creati dall'eccessiva leva finanziaria. Per far diventare effettiva questa domanda, bisogna però che si incontri con l'offerta delle banche. E ciò potrebbe richiedere un'ulteriore azione di moral suasion da parte del governo, soprattutto sulle banche più deboli». Crede che il piano di Geithner potrà «ripulire» le banche e scongelare così il mercato del credito? «E' un mezzo potenziale, che aiuta a rimuovere le ombre degli titoli tossici, ombre che stanno minando il processo di intermediazione finanziaria. La loro eliminazione, attraverso questo veicolo o qualcosa di alternativo, come una "bad bank", è necessaria ma non sufficiente per scongelare i mercati del credito». Sarà sufficiente il pacchetto di stimolo del presidente Obama per riportare la fiducia e far ripartire l'economia? «Come il piano Geithner, è una parte della soluzione. Gli Usa hanno bisogno di implementare contemporaneamente ampie misure per stabilizzare tre settori che stanno cercando di ridurre la leva finanziaria in modo sempre più disordinato: il settore immobiliare, la finanza e i consumi. E ciò va fatto in modo correlato, se non coordinato, con azioni politiche in altri Paesi importanti per il sistema». Quando si normalizzerà e tornerà a crescere l'America? «Nel 2010 e, sfortunatamente per l'occupazione nazionale e globale, lo farà nel contesto di un tasso di crescita inferiore a quello potenziale». Una volta archiviata la crisi, ci aspettano periodi di alta inflazione, grandi debiti pubblici e dollaro debole? «Questi rischi saranno con noi per un paio di anni, si intensificheranno nella seconda parte dell'anno e si estenderanno al 2010 e al 2011». Molti, compresi alcuni leader politici e capi di governo, chiedono nuove regole per regolamentare i mercati finanziari. Quali sono le misure più urgenti? «Un paio di cose sono fondamentali: assicurare che le attività finanziarie siano ben supervisionate e regolate; garantire all'intero sistema finanziario capitale adeguato alla fase del ciclo; e rafforzare gli standard per i prestiti. Per alcune delle banche più deboli, ciò implicherà un livello più elevato di proprietà e controllo da parte del governo». Che cosa si attende dalla riunione del G20 a Londra? «Mi auguro un coordinamento globale più significativo, ma temo che i progressi possano essere troppo lenti vista la severità della crisi globale e il suo impatto dannoso sull'occupazione e la riduzione della povertà». Giuliana Ferraino Chi è Mohamed El-Erian, 50 anni, guida Pimco, la più grande società di gestione di bond del mondo. «Cresciuto» al Fmi, è passato nel '97 al settore privato. Ha gestito per 2 anni il patrimonio dell'Università di Harvard

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E a un certo punto i genitori la scuola se la fanno da soli. Sono migliaia in tutt'Italia, per ... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

E a un certo punto i genitori la scuola se la fanno da soli. Sono migliaia in tutt'Italia, per nulla convinti dell'istruzione pubblica, decisi a dare ai propri figli una formazione diversa. A volte l'hanno trovata in una scuola che stava per chiudere proprio sotto il loro naso. Altre volte hanno deciso di metterne su una nuova di zecca. Gli istituti gestiti da genitori sono circa 500, sono nati da alcuni anni e sono in deciso aumento. «Arrivano tantissime telefonate di persone interessate», dice Paola Guerin della Foe, la rete della formazione di ispirazione ciellina che fa capo alla Cdo, la Compagnia delle Opere (gestisce 450 scuole). Sul loro sito ci sono tutte le istruzioni, un vero e proprio vademecum su come farsi la scuola: dalle norme in vigore, a come e quali contributi pubblici ottenere, ma anche di come far quadrare i conti. Leggere il vademecum è il primo passo. Qualcuno si scoraggia e decide di adattarsi alle scuole del circondario. Molti altri invece decidono di andare avanti e affrontano le fasi successive di un'impresa che ha dato nuovo vigore alle scuole paritarie, spesso sostituendo ai preti e alle suore di un tempo docenti e amministratori, pur sempre cattolici, ma laici. È il 1991 quando l'Istituto Santa Dorotea di Viareggio informa i genitori dei suoi alunni che nel giro di quattro anni dovrà chiudere dopo quasi cento anni di vita. «I genitori hanno iniziato a informarsi sulle varie soluzioni possibili - racconta Patrizia Del Carlo, coordinatrice dell'istituto - alla fine hanno scelto una formula particolare, chi iscrive il proprio figlio può diventare anche socio della scuola». Una cinquantina di euro come una tantum all'iscrizione e si acquista il diritto a far partecipare il figlio alle lezioni e il genitore alla gestione dell'istituto. Alla fine la retta mensile diventa la somma di tutte le spese della scuola divise per ognuno dei soci: circa 140 euro, mensa esclusa. Il Santa Dorotea è un'elementare, quando i ragazzi passano alle medie i genitori potrebbero anche uscire dalla cooperativa senza alcun costo. Non lo ha fatto quasi nessuno: all'inizio i soci erano cento ora sono quattro volte di più. Alfonso Corbella era un architetto. Lo è stato per venti anni. A un certo punto la scuola scelta per suo figlio era in difficoltà. Si trattava di un istituto «storico» di Como, le Orsoline san Carlo, cento anni di attività che all'inizio degli anni Novanta sembravano alla fine. «Le suore si erano trovate a dover dedicare più tempo alle norme dell'Asl che alla preghiera o all'insegnamento della religione», racconta Corbella. Lui una cooperativa ce l'ha già, si chiama Dedalo onlus, ne è il presidente e si occupa di servizi sociali insieme a un gruppo di altre persone. Tutti con le stesse perplessità all'idea di mandare i loro figli alla scuola pubblica. In poco tempo i soci diventano una ventina e l'avventura può avere inizio. È il 1996. Per un po' di tempo ci sono anche le Orsoline al loro fianco perché non è che gestire una scuola sia proprio come bere un bicchier d'acqua se non l'hai mai fatto. «Nessuno di noi aveva una competenza specifica. All'inizio dedicavo due pomeriggi della settimana e il sabato mattina a quest'impegno. Da subito ho capito che erano poche». È andata a finire che ha abbandonato l'antica professione di architetto e si è dedicato nella scuola a tempo pieno. I risultati? La sua cooperativa rileva anche l'istituto S. Orsola di Roma alle prese con la stessa crisi del gemello di Como e ora, a oltre dieci anni dall'inizio, le due scuole non solo non sono più in crisi ma fanno parte degli istituti parificati in pieno sviluppo: dal 1999 hanno aumentato di oltre il 70% i loro iscritti. E quando Daniele Checchi, docente di Economia alla Statale di Milano, ha voluto studiare quali fosseo i migliori licei di provenienza degli iscritti alla sua università l'istituto di Como è risultato fra i migliori. Vincenzo Silvano vive a Torino. Nel 2000 decide di iscrivere il primo dei suoi quattro figli alla SS. Natale, una scuola paritaria elementare non lontana dalla loro casa. «Non molto tempo dopo, mia moglie torna a casa e mi dice che la scuola sta per chiudere, peccato che all'iscrizione nessuno ci avesse informati». Silvano si occupa di organizzazione del personale in un'azienda, fanno alcune riunioni con gli altri genitori della scuola, molti di loro amici di vecchia data. Decidono di provare. Si mettono in contatto con la Cdo. «Nel giro di sei mesi creiamo un'associazione di genitori dividendoci 40 milioni di lire dell'epoca e rileviamo la scuola». Nel 2004 Vincenzo Silvano si licenzia, ormai è il presidente della Cdo, intanto nella sua scuola gli alunni da 78 che erano sono più che triplicati arrivando a 250 e le classi stanno quasi per raddoppiare. www.lastampa.it/amabile

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Oroscopi e segnali alla ricerca del futuro (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 29-03-2009)
Pubblicato anche in: (Giorno, Il (Milano))

Argomenti: Cultura

L'EVENTO pag. 28 Oroscopi e segnali alla ricerca del futuro LA CURIOSITA' DA SEMPRE, senza distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negli astri garanzie per il futuro. Tra Medioevo e giorni nostri la differenza è minima. Allora come oggi si immagina che stelle e pianeti siano lettere di un alfabeto cosmico che basta decifrare in base al colore, forma, moto, velocità, rapporto dei corpi. Per quasi tutti gli storici l'astrologia è stata, in realtà, il più ambizioso tentativo di attribuire un qualche ordine comprensibile alla sconcertante giungla delle vicende umane. La varietà dei metodi, delle procedure, delle misure di calcolo e degli interessi, ne ha fatto però, secondo i detrattori, il regno dell'arbitrio. «DI EPISODI capitali la storia è ricca, con leggende annesse», spiega Graziella Federici Vescovini, docente di Storia della Filosofia all'Università di Firenze, che ha contribuito al catalogo della mostra con un importante saggio dal titolo La visione astrologica dell'universo e dell'uomo nel Medioevo'. «Ricorda tra gli altri Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune di Firenze scelse momento e luogo per attaccare e battere i pisani nella battaglia di Cascina grazie alle indicazioni del matematico e astrologo Paolo dall'Abbaco riprende . Il filosofo neoplatonico Marsilio Ficino si incaricò invece di fornire a Lorenzo il Magnifico la ricetta astrologica (luogo, data, ora) per costruire una nuova villa». BENCHÉ fior d'intellettuale, Lorenzo era assai superstizioso e non si separava mai da un anello portafortuna col segno del Capricorno. Il suo astrologo personale, lo sventurato Pier Leone da Spoleto, era anche suo medico. Purtroppo per lui, fu sospettato di aver avvelenato il principe e perciò gettato in un pozzo senza troppi complimenti. Per alcuni storici gli anni di Galileo (1564-1642) furono invece il tempo dei maghi', un mondo magico che non fu periferia, ma centro della cultura europea con gli scritti di Marsilio Ficino, Tommaso Campanella, Cornelio Agrippa, Giordano Bruno, Paracelso e molti altri. Fondatore della scienza moderna, Galileo prestò fede solo a ciò che vide col suo telescopio, ma non rinunciò all'esercizio dell'astrologia per il semplice fatto che gli arrotondava lo stipendio. Al contrario, altri grandi astronomi (Keplero) lo fecero credendoci.

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DA SEMPRE, senza distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negl... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 29-03-2009)
Pubblicato anche in: (Giorno, Il (Milano))

Argomenti: Cultura

L'EVENTO pag. 29 DA SEMPRE, senza distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negl... DA SEMPRE, senza distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negli astri garanzie per il futuro. Tra Medioevo e giorni nostri la differenza è minima. Allora come oggi si immagina che stelle e pianeti siano lettere di un alfabeto cosmico che basta decifrare in base al colore, forma, moto, velocità, rapporto dei corpi. Per quasi tutti gli storici l'astrologia è stata, in realtà, il più ambizioso tentativo di attribuire un qualche ordine comprensibile alla sconcertante giungla delle vicende umane. La varietà dei metodi, delle procedure, delle misure di calcolo e degli interessi, ne ha fatto però, secondo i detrattori, il regno dell'arbitrio. «DI EPISODI capitali la storia è ricca, con leggende annesse», spiega Graziella Federici Vescovini, docente di Storia della Filosofia all'Università di Firenze, che ha contribuito al catalogo della mostra con un importante saggio dal titolo La visione astrologica dell'universo e dell'uomo nel Medioevo'. «Ricorda tra gli altri Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune di Firenze scelse momento e luogo per attaccare e battere i pisani nella battaglia di Cascina grazie alle indicazioni del matematico e astrologo Paolo dall'Abbaco riprende . Il filosofo neoplatonico Marsilio Ficino si incaricò invece di fornire a Lorenzo il Magnifico la ricetta astrologica (luogo, data, ora) per costruire una nuova villa». BENCHÉ fior d'intellettuale, Lorenzo era assai superstizioso e non si separava mai da un anello portafortuna col segno del Capricorno. Il suo astrologo personale, lo sventurato Pier Leone da Spoleto, era anche suo medico. Purtroppo per lui, fu sospettato di aver avvelenato il principe e perciò gettato in un pozzo senza troppi complimenti. Per alcuni storici gli anni di Galileo (1564-1642) furono invece il tempo dei maghi', un mondo magico che non fu periferia, ma centro della cultura europea con gli scritti di Marsilio Ficino, Tommaso Campanella, Cornelio Agrippa, Giordano Bruno, Paracelso e molti altri. Fondatore della scienza moderna, Galileo prestò fede solo a ciò che vide col suo telescopio, ma non rinunciò all'esercizio dell'astrologia per il semplice fatto che gli arrotondava lo stipendio. Al contrario, altri grandi astronomi (Keplero) lo fecero credendoci.

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(sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

n. 76 del 2009-03-29 pagina 8 «Così salveremo il Santuario dei cetacei» di Redazione Il professor Maurizio Wurtz, cetologo docente all'Università di Genova, racconta come anche grazie al rilevamento di dati satellitari verrà monitorata la vita di delfini e balene Maurizio Wurtz risponde al telefono con la calma e la gentilezza del vero scienziato. All'esibizionismo, antepone l'amore per le creature marine sulle quali tiene da anni un brillante corso presso il Dipartimento di Biologia dell'Università di Genova. In passato «anima» del Museo oceanografico di Monaco-Montecarlo, autore del bel libro «A caccia negli oceani» (Mondadori, 1997), è l'unico titolare di una cattedra di «cetologia» (lo studio delle balene e dei delfini) in Italia. Uno di quelli che fanno innamorare i propri allievi, un docente che esce in mare con i ricercatori per applicare gli studi alla salvaguardia concreta dell'ambiente marino. Tra non poche difficoltà. Attenzione dei media solo episodica, scarsa cultura al riguardo da parte delle Istituzioni, nemici di vario tipo e mancanza cronica di fondi. Wurtz sa farsi apprezzare e attrae contributi spontanei di vari «sponsor», ma ciò basta si e no a garantire il carburante per la «Menkab», l'imbarcazione da ricerca del Di.Bio, progettata dai cantieri Sacs e dalla società Cartello-Yanmar per permettere all'equipe universitaria di uscire in mare riducendo al minimo consumi e impatto ambientale. Una barca ormeggiata a Savona, alla cui pulizia e manutenzione si dedicano artigianalmente lo stesso Wurtz e i suoi ragazzi. Il professore declina in modo signorile ogni invito a discutere la sortita di Greenpeace. Non vuol riaccendere le polemiche. Sono trascorsi pochi giorni dalla diffusione dei dati della nota organizzazione sul cattivo stato in cui verserebbe il Santuario dei cetacei, «oasi» marina tra le più importanti in Italia e nel Mediterraneo. Dati che hanno destato scalpore e preoccupazione sulla stampa nazionale e internazionale, ma anche suscitato reazioni contrarie o prudenti da parte di quegli scienziati che contestano la propaganda allarmistica degli ecologisti radicali, spesso non suffragata da seri studi scientifici. Due giorni fa la capogruppo dei Verdi in Consiglio Regionale, Cristina Morelli, ha presentato un'interrogazione sul monitoraggio dei cetacei all'interno del Santuario, e ha chiesto alla Regione di farsi promotrice verso il Ministero dell'Ambiente e gli altri enti competenti perché sia formulato un piano strategico operativo di controlli nell'area. A prescindere dall'attendibilità e dal clamore dell'iniziativa di Greenpeace, e senza delegare l'interesse per questi temi alle solite colorate minoranze ambientaliste, è di vitale importanza una ricognizione sul presente e sul futuro di quei delfini e di quelle balene che potrebbero rappresentare un'opportunità culturale, turistica ed economica per la Liguria, e invece rischiano di essere abbandonate al loro incerto destino. Finanziato, forse, con non meglio identificati fondi pubblici messi a disposizione dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, organo del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare (soldi spesso negati all'Università, e anche su questo sarebbe il caso che la Morelli presentasse un'interrogazione), lo studio di Greenpeace effettuato in mare aperto nell'agosto 2008, dimostrerebbe una notevole diminuzione degli avvistamenti, del 75% delle balenottere e del 50% delle stenelle, rispetto al monitoraggio effettuato dalla stessa associazione nel 1992. Secondo gli eco-no global, le cause sarebbero da imputare al traffico incontrollato e all'alta velocità di traghetti e imbarcazioni private di grandi dimensioni, all'inquinamento da batteri fecali, e alle pratiche di «whale watching» (le attività di avvistamento dei cetacei in mare) svolte in modo improvvisato, pericoloso, anche con aerei e motoscafi. Ora, premesso che, dato in più dato in meno, tutte queste possibili realtà nemiche dei cetacei vanno senza dubbio contrastate, il problema è rilanciare e promuovere, con una visione d'insieme anzitutto sul piano dell'informazione, quello che è un patrimonio unico per la Liguria, l'Italia e il mondo intero. «Il Mediterraneo risente degli effetti del cambiamento climatico, forse in modo più evidente di altri mari del globo - spiega Wurtz -. Monitorare la dinamica delle popolazioni di cetacei significa, in primo luogo, avere la possibilità di effettuare un continuo controllo in mare, disporre di competenze adeguate e interdisciplinari, mettere a punto e utilizzare tecnologie innovative, attivare collaborazioni tra enti (istituzionali e non) a livello nazionale e internazionale, disporre di un piano che definisca le priorità utili alla salvaguardia, ma anche alla gestione delle problematiche, formare nuove professionalità». Aspettative utopiche? «Tra le regioni che si affacciano sul Santuario Pelagos, la Liguria dispone di molti punti di forza per affrontare l'impegnativa sfida di conciliare la protezione dei cetacei e del loro ambiente con lo sviluppo delle attività economiche lungo la costa e in mare aperto». «In collaborazione con la Fondazione di Ricerca Cima, il Campus di Savona, l'Autorità Portuale di Savona-Vado, l'Amministrazione Provinciale e la Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera di Savona - prosegue Wurtz - stiamo mettendo in campo un progetto sistematico di monitoraggio delle popolazioni di cetacei costieri e del largo, e già stiamo operando in questo senso in Alto Tirreno, in mar Ligure, al largo della Corsica e della Sardegna». «Stiamo inoltre lanciando una collaborazione con i ricercatori del Dipartimento di Matematica per il rilevamento di dati satellitari, interpretati in tempo reale da esperti della Fondazione Cima, che rendono possibile l'elaborazione di modelli di previsione della distribuzione delle specie più importanti». «Altro progetto fondamentale e innovativo - aggiunge Wurtz - è quello degli interventi integrati in caso di spiaggiamento dei cetacei». «Lo spiaggiamento di un cetaceo, vivo o morto, è sempre un evento traumatico sia per quanto riguarda la sofferenza dell'animale, sia per la percezione che le persone hanno dell'evento. Si tratta comunque di una situazione che deve essere gestita con la massima professionalità non solo per le implicazioni sanitarie, se avviene in un luogo accessibile ai cittadini, ma anche per la quantità di informazione che si può ricavare dal corretto prelievo di campioni da questi esemplari». «In questo senso, il Di.Bio. e la Fondazione Cima, in collaborazione con ricercatori della Facoltà di Veterinaria dell'Università di Torino, di Padova e di Sassari, ma soprattutto con il supporto operativo della Capitaneria di Porto di Savona e della Guardia Forestale, hanno elaborato un programma di intervento, denominato Assice, che permette di coordinare l'azione nel caso di spiaggiamenti o di esemplari in difficoltà, sia in prossimità della costa che al largo. Tramite un protocollo già sperimentato su un numero elevato di casi, sarà così possibile intervenire efficacemente per determinare se l'animale è affetto da patologie derivate da stress ambientale o se il suo comportamento anomalo è originato da altre cause». «Infine, inizieremo una collaborazione con la Provincia di Livorno e con l'area marina protetta di Portofino su una tematica di particolare urgenza: il monitoraggio dei delfini costieri (tursiopi). Questa specie di delfino è inserita nell' "Allegato II della Direttiva Habitat" (direttiva comunitaria per la salvaguardia dell'ambiente e delle biodiversità, ndr), essendo la più interessata dalle interazioni con le attività umane. I nostri studi hanno dimostrato che le acque costiere del mar Ligure sono un importante corridoio di comunicazione tra la subpopolazione dell'Alto Tirreno e quella che vive in acque francesi. Partendo da questa base sarebbe urgente avviare un programma di monitoraggio. Sicuramente esistono tutte le condizioni perché la Regione Liguria possa pretendere un ruolo nella conservazione di questa specie». Ce lo auguriamo, prof. Wurtz. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Sulle tracce del Castello lungo sette secoli di Storia (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

CASALE. PORTE APERTE Sulle tracce del Castello lungo sette secoli di Storia [FIRMA]FRANCA NEBBIA CASALE MONFERRATO Il secondo weekend di apertura del Castello è caratterizzato soprattutto dalla storia del maniero, un aspetto che sarà curato dall'associazione Arte e Storia. Dopo le visite libere di ieri e quella virtuale guidata da Antonino Angelino e Paolo Motta, oggi alle 10 nella manica si apre la mostra «Una storia per immagini. Evoluzione e iconografia del Castello», curata da Enrico Lusso e Antonella Perin del Politecnico di Torino. Seguirà la tavola rotonda su «Il Castello e la sua storia». Sarà moderata da Aldo Settia, docente di Storia medioevale all'Università di Pavia e presidente di Arte e Storia, e che l'altra domenica ha tenuto una lectio magistralis al Teatri Municipale sui «Castelli tra realtà, evocazione romantica e credulità popolare». Si alterneranno Enrico Lusso e Antonella Perin, Claudia Bonardi (docenti al Politecnico di Torino), Dino Palloni, del Consiglio scientifico dell'Istituto italiano castelli, Maria Carla Visconti, della Soprintendenza ai beni architettonici e per il paesaggio del Piemonte. Alle 16,30, altra visita virtuale al Castello a cura dei professori Angelino e Motta. E' un percorso per immagini che ripercorre le tracce del passato nella storia del Castello dalla sua fondazione, alla metà del '300 fino allo smantellamento dei rivellini, avvenuto in due tempi, nel 1857 e nel 1904. «Proprio dalla distruzione dei rivellini che avevano due ordini di casematte - commenta Angelino - potrebbe derivare la dicerìa dei sotterranei, per accumulare l'immenso materiale di risulta».

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Il sindaco: "Sulla maxi diga le società non mi rispondono" (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

ORMEA. POLEMICA IN ALTA VALLE Il sindaco: "Sulla maxi diga le società non mi rispondono" [FIRMA]SABINA CRAVERO ORMEA «Non si capisce se si stia facendo molto rumore per nulla o se tra qualche tempo vedremo una diga sbarrare l'acqua qualche metro prima che scorra nel nostro territorio, senza aver potuto dire la nostra». La popolazione locale è in fermento. Da quando le risorse naturali dell'Alta Val Tanaro, oltre che da qualche turista, rocciatore o biker, sono state scoperte dagli imprenditori dell'energia alternativa, l'eolico viaggia a gonfie vele e qualcuno ha già pensato alle potenzialità dell'acqua. È polemica, però, sullo schema di progetto, diffuso mesi fa da un pool di società pubblico-private, dove si intende trattenere acqua sorgiva del Tanaro, con una diga e relative captazioni, sul versante ligure. Tenta di smorzare gli allarmismi Giorgio Ferraris, presidente della Comunità montana e consigliere regionale: «L'idea viene ciclicamente riproposta dall'inizio del '900 e ha oggi contorni meno concreti di precedenti proposte naufragate clamorosamente». L'altra sera, in una riunione pubblica, il sindaco di Ormea Massimo Seno ha però aggiornato i presenti, giovani e cittadini preoccupati dalla mancanza di informazione sul presunto stato di avanzamento del progetto. «Non rispondono da un mese alla mia richiesta di invio documentazione - dice Seno - le società coinvolte: Hydrodata, Amaie, Alpi Liguri Sviluppo e Turismo, Agengranda, Edison». Da giorni si attendono anche risposte dagli enti provinciali liguri e dai ministeri, a cui ha scritto di recente l'ente montano; i sindaci hanno infatti ipotizzato che l'opera, per la sua portata, possa costituire diretta competenza del Governo. «Solo la Provincia di Cuneo ci ha contattati - dichiara Seno - non vi sono depositati progetti. Ma non me ne stupisco, più facile che eventuale documentazione sia in Liguria». Se non stupisce, nemmeno tranquillizza. Al di là dell'informazione ufficiale, «a livello informale - dice Ferraris - si comprende che queste società tastino il terreno per vedere se c'è disponibilità sul territorio, è ovvio che il progetto faccia gola a chi lo realizza e ne beneficia, ma non esiste nessun avvio concreto, per questo non arrivano risposte».

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quale energia nell'era del post petrolio? (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 7 - Pisa Quale energia nell'era del post petrolio? Venerdì alla facoltà d'ingegneria esperti a confronto sulle nuove tecnologie PISA. Venerdì prossimo alle 15, nell'aula magna della facoltà di ingegneria in via Diotisalvi 2, si terrà una conferenza organizzata da Ingegneria in Movimento - Sinistra Per... dal titolo "Prospettive energetiche nell'era post-petrolio". Partendo da un'analisi delle attuali riserve petrolifere, verranno approfonditi i vantaggi e le problematiche delle nuove tecnologie in campo energetico, valutando applicazioni nel prossimo futuro in Italia. Per l'occasione interverranno i professori Ugo Bardi, Romano Giglioli, l'ingegnere Franco Donatini. Bardi è docente presso il Dipartimento di chimica dell'Università di Firenze, presidente di Aspo-Italia (sezione italiana dell'associazione internazionale che si occupa dello studio del picco del petrolio), autore del libro "La fine del petrolio: combustibili fossili e prospettive energetiche per il ventunesimo secolo", edito da Editori Riuniti nel 2003. Giglioli, direttore del master "Pianificazione e gestione dei sistemi per l'energia da fonti rinnovabili", ha sviluppato la sua carriera presso l'Università di Pisa prima come ricercatore, poi come professore nell'ambito dei sistemi elettrici per l'energia. Dal 1994 è professore ordinario e ricopre la cattedra di "Sistemi elettrici per l'energia". Donatini è responsabile dell'unità sistemi di generazione della ricerca dell'Enel, dove si occupa dello sviluppo di sistemi innovativi di conversione di energia alimentati a fonti fossili e rinnovabili; membro dell'Implementation Panel della Technology Platform for Hydrogen and Fuel Cell dell'Unione Europea e coordinatore della task sulla produzione di idrogeno dalla cogassificazione di biomasse e carbone della International Energy Agency.

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UNIVERSITA': BERLUSCONI, NON SARA' PIU' RISERVA PRIVATA DI (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

(ASCA) - Roma, 29 mar - L'accesso all'universita' deve cambiare perche' il corpo docente ''non deve essere piu' una riserva privata di amici e parenti''. Lo spiega dal palco del Congresso del Pdl, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. ''Basta con le sedi distaccate e inutili dove c'e' un solo iscritto - dice il premier -; saranno premiate solo quelle con i migliori standard formativi e di ricerca''.

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PORTO CESAREO, UNA PIAZZA DEDICATA AL PRIMO PARROCO (sezione: Cultura)

( da "LeccePrima.it" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

L’inaugurazione ufficiale avverrà domani. A Porto Cesareo c’è attesa per il nuovo spazio cittadino, intitolato ad una figura di grande carisma e umanità: si chiamerà infatti piazzale don Lorenzo Marzio Strafella, la nuova piazza realizzata dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Vito Foscarini. La progettazione dello spazio urbano si deve all'architetto Anna Rizzello e all'ingegner Pasquale Fanizza. La piazza sorge di fronte alla parrocchia della Beata Vergine Maria del Perpetuo Soccorso ed è stata completamente ristrutturata e ridonata alla comunità rivierasca nord-salentina dopo un periodo di lavori. Costo totale dell’opera, circa 200mila euro. Il taglio del nastro avverrà alle 18, alla presenza di autorità civili, religiose e militari. Oltre al primo cittadino, parteciperanno il vescovo della Diocesi di Nardò-Gallipoli, monsignor Domenico Caliandro, il parroco don Antonio Bottazzo e l'intero consiglio Comunale. L'intitolazione della nuova piazza a don Lorenzo Strafella è stata fortemente voluta dall'amministrazione comunale cesarina e resa possibile anche grazie al continuo interessamento ed alla collaborazione di don Salvatore Nestola. “Don Lorenzo Marzio Strafella - raccontano Egidio Peluso, assessore alla Cultura e don Nestola - è stato il primo parroco di Porto Cesareo, con nomina avvenuta l’8 settembre del 1952. Resse e diresse la parrocchia sino al 21 marzo 1985, giorno del suo decesso. Appena giunto in paese - ricorda don Salvatore - dedicò tutte le sue energie non solo per evangelizzare ma anche per promuovere umanamente il borgo di pescatori. Fu lui ad edificare la chiesa parrocchiale in due round: i lavori iniziali infatti furono bloccati per mancanza di fondi e solo dopo aver ottenuto un contributo statale accompagnato anche da spese personali, si riuscì a costruire l’edificio. Durante la sua attività ecclesiale promosse in tutti i rami dell’Azione cattolica collaborando per l’indipendenza di Porto Cesareo dal comune di Nardò”. Dopo inaugurazione della piazza, è previsto un incontro culturale con inizio intorno alle 18,45, fissato proprio sotto la navata della Chiesa della Beata Vergine Maria del Perpetuo Soccorso. Si tratta della prima conferenza di un ciclo di dibattiti a tema su: “Santi patroni e identità civiche fra adozione e tradizione”, organizzati dall'Union 3 e dalla Società di storia patria per la Puglia. Per questo primo incontro riflettori puntati sui santi patroni di Porto Cesareo fra tradizione popolare e direttive liturgiche, con Santa Cesarea e la Beata Vergine del Perpetuo Soccorso in primo piano. Relatore della tavola rotonda Gigi Pasanisi della Società di storia patria per la Puglia. L'introduzione sarà affidata a don Antonio Bottazzo, parroco di Porto Cesareo, mentre le conclusioni saranno di Mario Spedicato docente presso l'Università del Salento e presidente della Società di storia patria di Lecce. “Grande soddisfazione e l'augurio di gioia e felicità per la nuova piazza cittadina”, è il messaggio inoltrato a tutti i cesarini dal sindaco Vito Foscarini e dal presidente del consiglio Eugenio Sambati.

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Cooperative edili, ritardi nella consegna delle case (sezione: Cultura)

( da "Corriere Adriatico" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

I proprietari devono entrare a giugno male opere di urbanizzazionesi faranno solo a settembre I consiglieri del Pdl Valeria Ruiti e Alessia Pupo interrogano il sindaco sulla situazione delle costruzioni in contrada Pace Cooperative edili, ritardi nella consegna delle case Tolentino Nella nuova zona in contrada Pace, alcune cooperative edilizie stanno realizzando diversi alloggi che da contratto dovrebbero essere consegnati ai soci entro i prossimi mesi di giugno-luglio. Da tempo, infatti, numerose famiglie stanno attendendo la consegna di questi nuovi alloggi di cui si parla ormai da tanto tempo. Ma ci sarebbero dei ritardi e su questa situazione i consiglieri Valeria Ruiti e Alessia Pupo (Pdl) hanno presentato una interrogazione al sindaco Luciano Ruffini. Ci risulta dicono la Pupo e la Ruiti che una cooperativa ha comunicato ai soci che il Comune non riuscirà a realizzare le opere di urbanizzazione prima del 30 settembre prossimo. I soci, però, per l'acquisto dell'area urbanizzata hanno versato i soldi nel febbraio del 2007. Inoltre, i lavori di costruzione sono iniziati in ritardo a causa della mancata definizione dei lotti fra il Comune e le Ferrovie dello Stato. Le ditte appaltatrici hanno avuto maggiori spese per gli allacci di cantiere a causa dell'assenza delle reti idrica e elettrica sulle quali potersi allacciare. Inoltre, il progetto esecutivo per la realizzazione delle opere di urbanizzazione è esecutivo da maggio del 2007 mentre il Comune ha predisposto una gara di appalto per i servizi tecnici soltanto nel febbraio di quest'anno. Va ricordato anche che non è stata ancora indetta la gara per la realizzazione delle opere che, in base all'accordo pubblico-privato, dovevano essere realizzate, come termine ultimo, entro la consegna degli appartamenti. Appare chiaro dicono ancora la Ruiti e la Pupo che senza le opere urbanistiche primarie non è possibile avere l'agibilità degli alloggi. Attraverso l'interrogazione, che presumibilmente verrà discussa nel corso della prossima seduta del consiglio comunale, i due consiglieri di minoranza chiedono al sindaco di sapere se quanto da loro descritto corrisponde al vero e quando il Comune pensa di poter realizzare queste opere. Inoltre, si chiede di conoscere in caso di ritardo chi pagherà una indennità alle cooperative e chi rimborserà le maggiori spese per gli allacci pagati all'Azienda Specializzata Settore Multiservizi dalle cooperative. ROBERTO SCORCELLA,

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Vicinato solidale, una risorsa (sezione: Cultura)

( da "Corriere Adriatico" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Vicinato solidale, una risorsa Nell'incontro promosso a Fano Due si è parlato di sostegno alle famiglie Fano "Famiglie al tempo della crisi": un tema di attualità, un tema che evidenzia anche la drammaticità di certe situazioni famigliari che da un giorno all'altro si sono trovate senza una fonte di sostentamento a causa della perdita del lavoro o di un improvviso rovescio economico o che si trovano in momentanea difficoltà per un problema qualsiasi. Che fare allora? Cercare un aiuto dalle istituzioni? Chiedere un prestito alle banche? In realtà esiste una rete di solidarietà che, se incentivata a dovere, può costituire una efficace paracadute di carattere sociale: "il vicinato solidale come risorsa". Di questo si è parlato ieri, in un incontro che si è svolto nella sala intestata a Don Oreste Benzi a Fano Due. Sono intervenuti Paola Vacchina vice presidente nazionale delle Acli, Paolo Benini della Fondazione "7 Novembre", Luigi Giario vice presidente della associazione "Mondo di Comunità e Famiglia", Bruno Volpi della Fondazione "I Care ancora" che insieme a Giorgio Magnanelli della cooperativa sociale "I Talenti" sono gli organizzatori della iniziativa; e inoltre: Stefano Bartolini docente della Facoltà di Economia della Università di Siena, il sociologo Stefano Ricci e Davide Guidi presidente di Rees, Rete di Economia Etica e Solidale delle Marche. Le organizzazioni del non profit hanno inteso mettere al centro della attuale situazione di crisi un modello di famiglia che non si isola, che non si chiude per le paure che incombono quotidianamente nei nostri quartieri, ma che può contare su una comunità solidale, la cui chiave d'accesso sono le parole "condivisione", "sobrietà", "accoglienza", "solidarietà". Si tratta di un modello di rete non nuovo in verità; esso è nato in Lombardia e si sta estendendo in altre regioni, Marche comprese. La comunità di famiglie non si costituisce sulla fusione, ma sul vicinato solidale, non sulle norme, ma sulla fiducia. Si tratta quindi di associazioni di mutuo aiuto tra famiglie. Oltre alle Comunità di famiglie, esistono i Gruppi di condivisione. Si tratta di nuclei disseminati ormai in quasi tutte le regioni che costituiscono uno strumento di auto promozione e di accompagnamento tra persone e famiglie che, attraverso un cammino di "condivisione", conduce alla conoscenza dei bisogni di ciascuno ed aiuta ad individuare le scelte che portano alla realizzazione della propria personalità e dei propri sogni. MASSIMO FOGHETTI,

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La meccatronica cresce grazie anche all'interesse dei privati (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 29-03-2009)
Pubblicato anche in: (Gazzettino, Il (Pordenone))

Argomenti: Cultura

La meccatronica cresce grazie anche all'interesse dei privati Domenica 29 Marzo 2009, (pt) Nel Centro polifunzionale dell'Università di Udine a Pordenone dallo scorso anno è operativo un laboratorio di meccatronica dedicato alla ricerca applicata al servizio delle aziende. Una collaborazione sempre più forte tra ateneo e tessuto industriale locale è, infatti, l'obiettivo cui punta l'equipe coordinata dal docente di meccanica applicata alle macchine, Alessandro Gasparetto, soprattutto grazie a una strumentazione all'avanguardia per il controllo in tempo reale di sistemi automatici. La meccatronica è una disciplina di recente costituzione che combina la meccanica e l'elettronica, studiando tecniche per il controllo di sistemi meccanici appunto tramite l'elettronica. «L'interdisciplinarietà che caratterizza questa scienza - spiega Gasparetto - è perfettamente coerente con l'idea che sta alla base della laurea specialistica in ingegneria dell'innovazione industriale attivata a Pordenone, ovvero una laurea specialistica di classe meccanica, ma basata sull'interdisciplinarietà che è, ormai, una caratteristica sempre più indispensabile nella formazione dei futuri ingegneri. Questo percorso di studi va incontro da una parte alle nuove esigenze delle aziende locali e dall'altra alle aspettative lavorative dei giovani». Il laboratorio, allestito negli spazi messi a disposizione dal Consorzio universitario di Pordenone, è dotato di strumentazioni per il controllo in tempo reale di sistemi meccatronici che devono operare in situazioni critiche, ovvero consentono di rispondere rapidamente alle esigenze delle imprese locali risolvendo molte problematiche riguardanti l'automazione spinta. Grazie a un importante contributo di ricerca offerto da "Electrolux home products Italy" è stato possibile acquistare la maggior parte della strumentazione. Altri strumenti, inoltre, sono stati forniti dalla "National instruments" come premio per i vincitori di un concorso nel quale l'equipe di ricerca di Gasparetto ha ottenuto il primo posto con un progetto che riguarda il controllo di sistemi robotici di tipo master-slave per applicazioni a macchine utensili. Ulteriori fondi provengono da un progetto finanziato dal Ministero dell'università, sempre sui robot master-slave per controllo a distanza.

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Partito democratico ha ritrovato l'unitàVittorio Di Gangi segretario comunale (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Partito democratico ha ritrovato l'unità Vittorio Di Gangi segretario comunale Villarosa. Successo oltre le attese per il convegno dal titolo "ArchitetturaXarcheologia - Conservare il passato- Fruizione, tutela e valorizzazione del sito archeologico di Monte Giulfo a Villarosa", promosso dall'Università Kore che conferma come l'archeologia sia una leva importante per lo sviluppo e la promozione del territorio. La manifestazione, curata dal vicesindaco di Villarosa nonché dirigente amministrativo della Kore, Giovanni La Valle, si è svolta alla biblioteca comunale. Giovani studenti della facoltà di architettura hanno esposto all'ingresso un progetto da loro elaborato, insieme agli archeologi che hanno eseguito lo scavo, che prevede la valorizzazione dell'area archeologica, piccola città ellenizzata, secondo un programma museologico. Hanno partecipato al seminario Beatrice Basile, sovrintendente ai Beni culturali, Dario Ticali, preside della Kore del corso di laurea di architettura, Giuseppe Guerrera della facoltà di architettura dell'Università di Palermo, Sandro Amata, docente del corso di laurea in archeologia dell'Università Kore e Andrea Caporali della facoltà di architettura sempre dell'Università Kore. Erano presenti inoltre il comandante e il vice comandante del Genio militare di Palermo, col. Vasco Angelotti, e ten. col. Salvatore Bognanno e il consigliere provinciale Lorenzo Granata. "Quella di oggi è una giornata importante - ha detto il sindaco Gabriele Zaffora- perché mantiene l'interesse delle istituzioni culturali e pubbliche sulla nostra realtà locale dove ci sono energie positive che vanno liberate. L'idea alla base dei progetti che riguardano Monte Giulfo prevede un nuovo modo di unire turismo e cultura che si basa sulla valorizzazione dell'archeologia per promuovere i sistemi territoriali". "Sul sito archeologico di Monte Giulfo - ha sottolineato la soprintendente Basile - più che delle speranze ci sono veramente delle prospettive perché è un sito perfettamente conservato". In tutta la provincia c'è, secondo la soprintendente, la possibilità di far rifiorire una quantità di aree archeologiche come quella di Monte Giulfo "molto interessanti - ha spiegato - sotto tutti i profili, a cominciare da quello scientifico per la quantità di dati che possono restituire per finire con quello più volgarmente economico per un sistema turistico che oggi è sempre più attratto dai siti archeologici". "Il progetto elaborato da 70 studenti - ha sottolineato il prof. Guerrera - del terzo anno di architettura, prevede l'ipotesi di valorizzare Monte Giulfo che si basa su un percorso di visita che inizia dalla base del Monte e, nell'ordine, consente la visita alla Necropoli est in basso, per poi attraversare l'area del Tesmophorion, ed infine raggiungere l'abitato sulla sommità del Monte". Pietro Lisacchi

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Collaudo padiglionedell'ospedale Maggiore (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

modica Collaudo padiglione dell'ospedale Maggiore m.b.) "Ti amo 1 in più dell'infinito..." una frase d'amore che oltre a fare da titolo si presenta come linea guida e chiave di lettura del romanzo d'esordio di Paolo Borrometi. Alla presentazione del libro, che avverrà oggi pomeriggio alle ore 18 presso il Teatro Garibaldi di Modica, prenderanno parte Rosario Castelli, docente di Letteratura Italiana all'Università di Catania, Guglielmo Troina, giornalista Rai e Margherita Verdirame, preside della Facoltà di Scienze delle Comunicazioni di Catania. “Ti amo 1 in più dell'infinito…”, edito da Lombardi Editore, ci racconta la storia d'amore di due giovani ragazzi, nata all'improvviso durante una sera di fine estate a Sampieri.

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Giornate tanti visitatori guidati dagli studenti (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

acireale. Giornate «Fai di primavera» tanti visitatori guidati dagli studenti Prima giornata ieri ad Acireale (la replica oggi), con l'appuntamento promosso dal Fondo ambiente italiano a sostegno dell'arte e di quei monumenti che spesso rimangono tristemente chiusi al pubblico. L'iniziativa nella città di Aci e Galatea ha visto il coinvolgimento dell'assessorato alla Cultura diretto da Nives Leonardi, struttura la quale si è avvalsa della stretta collaborazione delle delegate Fai, Loredana Grasso e Francesca Pennisi. I riflettori sono stati puntati sul centro storico, in particolare sulla via Dafnica e dintorni, con un itinerario compreso fra piazza S. Michele e via S. Martino. A fare da "ciceroni" ai tanti visitatori che hanno affollato le antiche chiese presenti i collegi e i palazzi nobiliari, per l'occasione aperti al pubblico, facendo loro apprezzare e conoscere numerosi particolari sconosciuti, gli alunni delle scuole elementari Giuseppe Fanciulli e del Lyceum linguistico e ancora delle scuole medie Galileo Galilei, Paolo Vasta, Vigo Fuccio La Spina ed ancora del liceo classico Gulli e Pennisi (nella foto di Consoli, i giovani ciceroni nella chiesa Gesù e Maria). N.P. ACIREALE. Fidapa, stasera la «Notte delle candele» a.g.) Questa sera, alle 19, all'hotel Orizzonte, la sezione acese della Fidapa organizza "Candle night 2009". Saranno presenti autorità civili, militari e della Fidapa. ACIREALE. In Cattedrale gli esercizi spirituali n.p.) Prendono il via domani nella Cattedrale di Acireale gli esercizi spirituali in preparazione alla Pasqua. Il programma stilato dal canonico, don Roberto Strano prevede alle 19 la recita del Rosario ed a seguire la celebrazione della Messa, una breve riflessione e la benedizione conclusiva. ACIREALE. Stasera commedia al teatro S. Paolo a.g.) Questa sera, alle ore 20.30, nel teatro San Paolo, nell'ambito della ottava rassegna del teatro parrocchiale, la parrocchia San Paolo porterà in scena "Un Hidalgo senza tempo", commedia in due atti da don Chisciotte di M. De Cervantes. Traduzione e adattamento di Patrizia Patanè Grasso. ACICATENA. Sopralluogo negli edifici di via D'Agostino m.g.) Domani, lunedì, alle ore 11 il sindaco Raffaele Pippo Nicotra effettuerà un sopralluogo tecnico negli edifici di via Turi D'Agostino, interessati da lesione e dissesto strutturale. Alla ispezione parteciperanno il responsabile del dipartimento regionale di Protezione Civile Giovanni Spampinato, il deputato regionale Nicola D'Agostino, l'assessore comunale alla protezione civile Giuseppe Barbagallo, il Capo Area Tecnica comunale Alfio Grassi, il comandante della stazione dei Carabinieri Giuseppe Ventimiglia, il comandante dei Vigili Urbani Salvatore Filetti. ACICATENA. Rc, oggi manifestazione contro il carovita m.g.) Il circolo 25 Aprile del Partito della Rifondazione Comunista, oggi in piano Umberto dalle 10.30 alle 13 terrà un'iniziativa politica sulla crisi economica e sul carovita. Nell'occasione, verranno istituiti i Gap, Gruppi di acquisto popolare, e verrà distribuito il pane ad un euro al kg: no alla speculazione, si legge in un volantino. ACICATENA. Terremotati, domani il pagamento del Cas m.g.) Da domani, lunedì, i terremotati beneficiari del contributo di autonoma sistemazione potranno recarsi negli sportelli del Credito siciliano per l'accredito delle somme relative al periodo luglio-dicembre 2008. ACIREALE. Gulli e Pennisi, incontro sulla Costituzione a.g.) Domani alle 17.30 nella sala conferenze del liceo Classico "Gulli e Pennisi", nell'ambito del ciclo di incontri per i docenti delle scuole acesi, il prof. Giovanni Vecchio, già dirigente scolastico, parlerà su "Cittadinanza e Costituzione: il ruolo dell'istituzione scolastica". ACI s. antonio. Esercizi spirituali con mons. Malandrino a.g.) Nella parrocchia S. Maria la Stella iniziano domani gli esercizi spirituali che saranno predicati da mons. Giuseppe Malandrino, già viscovo di Acireale ed emerito di Noto. Gli incontri si svolgeranno il 30 e 31 marzo e il primo aprile, alle 19, subito dopo la Messa delle 18.30. ACIREALE. Università Cristaldi, preparazione alla Pasqua a.g.) Nella imminenza della Santa Pasqua, martedì 31 marzo, alle 16.30, nella chiesa San Paolo sarà celebrata l'Eucaristia presieduta da don Attilio Gangemi. L'iniziativa è dell'Università popolare Giuseppe Cristaldi che, a conclusione della celebrazione, ha previsto un incontro nella sala conferenze della chiesa per il tradizionale scambio di auguri. le farmacie di turno ACI CATENA: via V. Emanuele, 154 (dal 28/3 sera); ACIREALE: via Paolo Vasta, 150 (28/3); ACIREALE: corso V. Emanuele, 179 (dal 28/3); ACIREALE: (notturno) corso V. Emanuele, 179 (29/3); S. VENERINA: via Stabilimenti, 24 (dal 28/3 sera); SCILLICHENTI: via Provinciale, 118/a (dal 28/3 sera).

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RISPOSTA AL CAVALIERE DEL POPOLO: CGIL E PD ALLA STAMPA ESTERA - C'È ANCHE UN MUSSARI 2 CHE SPERA NEL RITORNO DELLE PPSS - LUNEDÌ L'OMAGGIO AL POETA FRATTINI, BABBO DI FRANCO - E A (sezione: Cultura)

( da "Dagospia.com" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

HomePage | Segnala articolo --> RISPOSTA AL CAVALIERE DEL POPOLO: CGIL E PD ALLA STAMPA ESTERA - C’è ANCHE UN MUSSARI 2 CHE SPERA NEL RITORNO DELLE PPSS - LUNEDì L’OMAGGIO AL POETA FRATTINI, BABBO DI FRANCO - E ALLA FIERA DI ROMA, MOA CASA ASPETTA MAO SILVIO... Pierre de Nolac per Italia Oggi 1 - PRESSING CGIL E PD ALLA STAMPA ESTERA Subito dopo i successi di Silvio Berlusconi e del Pdl alla nuova Fiera di Roma, a sinistra sono pronti a mettere i guantoni e combattere. Doppia tappa, per questo, lunedì, nella sede dell'associazione della Stampa estera in Italia, in quella via dell'Umiltà dove sventola ancora la bandiera forzista, sopra la targa che ricorda don Luigi Sturzo. guglielmo epifani A mezzogiorno, per far sapere nei dettagli come si svolgerà la «grande manifestazione» della Cgil in programma nella capitale il prossimo 4 aprile, il segretario Guglielmo Epifani terrà una conferenza stampa (attesa, ovviamente, la presenza di Marcelle Padovani, storica compagna dello scomparso Bruno Trentin, già numero uno della confederazione di corso d'Italia). L'evento vuole bissare il record realizzato da Sergio Cofferati nello scenario del Circo Massimo: infatti, l'appuntamento è stato fissato in quello stesso luogo. Poi, sempre lunedì, alle 16.30, ecco l'incontro con il segretario del Partito democratico Dario Franceschini. Il quale commenterà il week-end appena trascorso dal Cavaliere, e tenterà di trovare il pelo nell'uovo del Pdl. mussari 2 - MUSSARI 2 SPERA NEL RITORNO DELLE PPSS Sul piano della notorietà, è il numero due della famiglia: Riccardo Mussari, ordinario di economia delle aziende e amministrazioni pubbliche dell'università di Siena, ieri era a Roma. L'altro, il più famoso, è Giuseppe, che proprio ieri era impegnato nella città senese con le scelte della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Riccardo seguiva via cellulare cosa accadeva: lui, che si trovava nel palazzo della Camera di commercio di Roma, in via de' Burrò, era l'ultimo relatore del convegno «Lazio 2020. La qualità dei servizi pubblici locali», a fianco del presidente della Confcommercio romana Cesare Pambianchi. «Mussari 2», così veniva definito da alcuni partecipanti, ha scommesso che «tra dieci anni ci sarà un'altra volta il ministero delle Partecipazioni statali». Ha espresso giudizi severi sul mercato, e contrapposto la scienza economica a quella dei giuristi, dicendo di preferire sempre «un monopolio pubblico a uno privato». Ed è molto critico sulla capacità dei tanti, troppi piccoli comuni italiani di assicurare servizi efficienti ai loro cittadini: ne sentiremo parlare, in futuro. 3 - E ALLA FIERA DI ROMA, MOA CASA ASPETTA MAO SILVIO «Mai visti tanti appuntamenti tutti insieme, alla nuova Fiera di Roma», dice uno che ha visto nascere la struttura. Già, perché oltre a Silvio Berlusconi e al Pdl, che hanno cambiato il volto del complesso, i padiglioni ospitano pure Globe, l'incontro dedicato al turismo e dove si discute dell'assenza degli stranieri nelle città d'arte, e la Moa Casa. Gli allestitori sono al lavoro, per quest'ultima kermesse: si tratta dello storico salone del mobile che inaugura ufficialmente al pubblico questa mattina, e che una volta veniva proposto all'interno della vecchia fiera di via Cristoforo Colombo (quella che adesso sembra un Cpt, e ospita nomadi, rumeni e sbandati: davanti c'è un cartello con una scritta surreale, che recita «Comune di Roma, ufficio decoro urbano»). Chi vende camere da letto e salotti spera di avere, anche per un secondo, una visita del presidente del consiglio. Alcuni hanno a portata di mano le macchine fotografiche e i fogli per gli autografi: se al Cavaliere, durante una sosta dei lavori, venisse la voglia di affacciarsi alla Moa, per lui sarebbe un altro successo. 4 - LUNEDÌ L'OMAGGIO AL POETA FRATTINI, BABBO DI FRANCO Paradossalmente, il poeta Alberto Frattini è più conosciuto all'estero che in Italia. Il figlio Franco è invece ministro degli Affari esteri. Anche per questi motivi l'uomo di lettere verrà ricordato lunedì prossimo nella sede centrale della Società Dante Alighieri, a Roma, a palazzo Firenze: un'istituzione che ha a cuore la diffusione della cultura italiana nel mondo, e che presenta Frattini senior in questo modo: «Critico, poeta, professore universitario, persona di grande umanità e uomo di cultura in grado di coniugare la creatività della produzione poetica con la costante ricerca filologica e l'impegno accademico». All'incontro-omaggio al poeta parteciperanno la moglie Lea, il figlio Franco, il critico letterario Walter Mauro e Riccardo Scrivano, docente di Letteratura italiana presso l'Università di Roma Tor Vergata e amico di Alberto Frattini. Nel corso dell'evento la poetessa Elena Clementelli leggerà alcuni brani dalle opere del padre del titolare della Farnesina. E la Lumsa, l'università di via della Traspontina, lo ricorda come uno dei suoi più prestigiosi docenti». [29-03-2009]

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Un distretto toscano per il patrimonio culturale (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Un distretto toscano per il patrimonio culturale (29/3/2009 09:29) | (Sesto Potere) - Firenze - 29 marzo 2009 - La Toscana si candida a diventare sede di un distretto tecnologico per la conservazione e il restauro del patrimonio artistico e culturale di livello internazionale. Non è un'ipotesi futuribile, ma un obiettivo realistico, che ha già un consolidato punto di partenza nel progetto di ricerca St@rt, (Scienze e tecnologie per il patrimonio artistico, archeologico e architettonico toscano), nato in seguito all'accordo di programma quadro con i ministeri dell'istruzione e dell'economia, con uno stanziamento di quasi 3 milioni di euro, a fronte di un costo stimato di poco meno di 4 milioni. E' sui primi risultati del progetto che si è concentrata l'attenzione della tavola rotonda e dello stand con i quali la Regione Toscana e tutti i partner pubblici e privati del progetto, portano il loro contributo all'importante appuntamento della sedicesima edizione del Salone del restauro, in corso a Ferrara. «L a Toscana – spiega l'assessore all'Università e alla ricerca Eugenio Baronti – è terra di grandi tradizioni, di un sapere antico che ha contribuito a costruire, nei secoli, paesaggi rurali, borghi e centri storici e che racchiude in sè una quantità di opere d'arte, che fanno delle nostre città una meta obbligata del turismo culturale mondiale. Una così alta concentrazione di patrimonio culturale genera inevitabilmente una forte domanda di innovazione e professionalità multidisciplinari che danno impulso alla ricerca e al trasferimento tecnologico. E' un patrimonio capace di generare ricchezza e posti di lavoro, un patrimonio sul quale investire, scongiurando il rischio che la crisi induca a fare tagli in questo settore che, invece, è e sarà sempre più una risorsa strategica per creare nuovo e più qualificato sviluppo». L'idea che sta alla base del progetto finanziato dalla Regione è quella di avviare un processo che consolidi in Toscana un polo di competenze nel campo della tutela dei beni culturali che possano confluire in un laboratorio pubblico-privato, a partire da un primo nutrito nucleo di soggetti che può allargarsi successivamente anche a partner internazionali, sia pubblici che privati. Il punto di partenza è di tutto rispetto, perchè vi hanno aderito istituti del Cnr di Firenze (Istituto per la valorizzazione dei beni culturali, Istituto di fisica applicata, Istituto di ottica, Istituto di Scienza e tecnologia dell'informazione), Opificio delle pietre dure, il laboratorio di fisica nucleare di Sesto fiorentino, il Consorzio interuniversitario per la scienza e tecnologia dei materiali, il Centro per la comunicazione e l'integrazione dei media, il Dipartim ento di scienze ambientali dell'università di Siena, la Scuola superiore di Sant'Anna di Pisa. Come ha sottolineato l'assessore Baronti, la novità sta nel far collaborare in maniera integrata soggetti pubblici e privati e tutte le molteplici competenze che operano nel settore. Obiettivo: trovare soluzioni innovative per il restauro e la conservazione, agganciando la ricerca al trasferimento tecnologico e alla produzione. «La Toscana, con le caratteristiche che tutto il mondo le riconosce, è la sede ideale per un'esperienza di questo tipo. Credo che sia utile, in questa fase, far conoscere i risultati ottenuti nel campo del recupero e della conservazione e per sensibilizzare imprese e cittadini sulle enormi potenzialità di questo lavoro». Il passo successivo verso il distretto toscano dei beni culturali sarà la creazione del Laboratorio regionale per le tecnologie innovative per diagnostica, conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale (LaRTeC), di cui si è già andato aggregando il primo nucleo (www.lartec.org) operativo. I risvolti sono molto concreti, con riflessi diretti nel campo scientifico e della fruizione culturale, nel campo della produzione e sullo sviluppo di un mercato. Uno sviluppo promettente, specie in tempi di crisi, che la Regione Toscana intende sostenere e presidiare con investimenti mirati che serviranno anche ad alimentare occupazione e sviluppo. à. «In questa fase – ricorda Baronti - dobbiamo investire di più sulla ricerca e la formazione, che non sono costi da tagliarema un trampolino di lancio per le giovani generazioni verso il futuro. La Toscana fa la sua parte: sta per scadere il bando che mette a disposizione oltre 19 milioni di euro a sostegno di progetti di ricerca in discipline socio- economiche e umanistiche fra cui le tecnologie per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali. Un esempio? La statua dell'Arringatore, il grande bronzo etrusco di cui campeggia una copia nello stand Toscano, tornerà presto al Museo archeologico di Firenze. A rimetterla letteralmente in piedi dopo un complesso intervento di restauro, è stata la sinergia fra i centri di ricerca toscani che, in un gioco di squadra tutt'altro che scontato, hanno collaborato ognuno per la sua parte dando vita a tecniche di diagnosi e restauro inedite. In particolare, per ripulire la statua è stata messa a punto una nuova tecnica laser che potrà essere diffusa e sfruttata in altre occasioni. Il caso dell'Arringatore è il primo – ma non l'unico – risultato concreto del progetto St@rt. Altri interventi in corso sono il restauro del dipinto L'ultima cena del Vasari, nel museo di Santa Croce a Firenze, danneggiato dall'alluvione del 1966, della Resurrezione di Piero della Francesca a San Sepolcro e della Torre Rognosa di San Gimignano.

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Gli studenti e l'alcool. Che piacere è? (sezione: Cultura)

( da "Napoli.com" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

29/3/2009 Gli studenti e l’alcool. Che piacere è? di Vittorio Ambrosio Ieri mattina, sabato 28 marzo, al cinema Acacia sono confluiti centinaia di studenti provenienti dalle scuole superiori di Napoli e di Avellino partecipanti al programma contro l’alcoolismo lanciato dai Rotary Club di Avellino Est, Napoli, Napoli Flegreo, Napoli Nord e Napoli Sud Ovest unitamente ai Club Rotaract di Avellino, Napoli, Napoli Nord e Napoli Sud Ovest. La campagna di informazione nelle scuole è iniziata a ottobre con l’aiuto di medici e psicologi, che hanno preparato un questionario che è stato sottoposto a 1952 studenti di età compresa tra 16 e19 anni (850 maschi e 1102 femmine). Con tale questionario si è cercato di capire i comportamenti e le abitudini dei giovani, specialmente nei fine settimana, quando la maggior parte di essi (76 %) si riunisce in gruppi di 5-10 ragazzi che vagano da un locale all’altro e consumano mediamente da 1 a 4 dosi di alcool. Le bevande preferite sono birra (43%), cocktail e liquori (40%) e vino (17%). Allarmanti sono le loro abitudini: quando i ragazzi sono in gruppo il loro comportamento è contro le regole (12%) o comunque indifferente alle regole (34%). Anche se praticamente tutti sono consapevoli di quanto sia pericoloso guidare sotto l’effetto dell’alcool, rientrano a tarda ora guidando o tornando in auto. Le origini e le implicazioni socio-fisiologiche del consumo di alcool sono state spiegate egregiamente dal Prof. Luigi Gallimberti, Responsabile del Reparto di Tossicologia Clinica, Azienda Ospedaliera dellUniversità di Padova, che ha illustrato gli studi fatti nel settore e le analisi sociologiche collegate. Il docente ha anche spiegato le tappe fondamentali dello sviluppo dei neuroni cerebrali, che proprio verso i venti anni riorganizzano le loro sinapsi e consolidano i comportamenti, le inclinazioni e le cognizioni apprese negli anni immediatamente precedenti. Tra i 20 e i 25 anni il cervello diventa adulto stabilizzandosi e avviandosi a specializzare la struttura acquisita. Molto significativa inoltre è stata l’introduzione al discorso, in cui il Prof. Gallimberti ha citato la classificazione del “Piacere motore dei nostri desideri” fatta da Epicuro, secondo il quale possiamo distinguere tra desideri naturali e necessari (bere mangiare, ripararsi dal freddo e dal caldo), desideri non necessari (buon vino, abitazioni di lusso, abiti su misura) e desideri non naturali, eccessivi e violenti, che portano all’assuefazione, al bisogno ed alla dipendenza (gloria, ricchezza e tutte le droghe). Classificazione valida tuttora. Durante la manifestazione sono stati mostrati i lavori fatti dagli studenti, intervallandoli con brevi interventi degli organizzatori e delle numerosissime Autorità presenti. Particolarmente interessante è stato il filmato realizzato dagli studenti dell’Istituto Majorana di Avellino. Altri lavori significativi sono stati presentati dall’Istituto Volpe e dall’Istituto Aeclanum, ancora di Avellino, e dagli Istituti Mazzini, Righi e Vittorio Emanuele di Napoli. Le cerimonie di premiazione hanno visto la partecipazione di Federico Alvino, Preside Facoltà di Giurisprudenza Università Parthenope di Napoli, Giovanni di Minno, Direttore Generale A.S.L. Napoli 1, Luciana Izzo, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Napoli, Gabriele Peperoni, Presidente Ordine dei Medici della Provincia di Napoli e Antonino Puglisi, Questore di Napoli. Ma la circostanza forse più significativa è che nel Teatro erano riuniti insieme a discutere di questo tema persone di tutte le età, dalle Autorità citate, ai rotariani, ai giovani dei club Rotaract, agli ancor più giovani soci dei Club Interact, ai Presidi e docenti delle scuole partecipanti fino agli studenti che hanno aderito alla campagna rotariana. Il che dimostra quanto sia stato significativo l’intervento e quanto successo abbia riscosso l’iniziativa. Il simbolo della manifestazione, ideato e realizzato dagli studenti stessi, un bicchiere frantumato, fornisce la migliore e più sintetica interpretazione del problema alcool e delle sue deleterie conseguenze.

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Al Camec con Panvini (sezione: Cultura)

( da "Cittàdellaspezia.com" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Al Camec con Panvini Martedì 31 marzo alle ore 17 al Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia (Piazza Cesare Battisti 1) è in programma l'incontro con Angelo Panvini, Direttore Generale per l'istruzione e la formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca. L'appuntamento, a ingresso gratuito, è organizzato dall'Associazione Culturale "Mediterraneo" della Spezia (Corso Cavour 221) e verterà sul futuro della scuola secondaria superiore. La riforma della scuola secondaria superiore è slittata di un anno. Le commissioni ministeriali, infatti, sono ancora al lavoro. I punti ancora da chiarire sono importanti e numerosi: i programmi, il ruolo dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali, i quadri orari, l'utilizzazione dei docenti e l'accorpamento delle classi di concorso. Alle ore 10,30 nell'auditorium del Liceo Scientifico "A. Pacinotti" Panvini incontrerà sullo stesso argomento delegazioni di studenti di tutte le scuole superiori della provincia. Per informazioni sugli appuntamenti e per aderire all'Associazione Culturale " Mediterraneo" telefonare a 345 6124287 oppure scrivere all'indirizzo e-mail spmediterraneo@gmail.com .

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USA/ GEITHNER AD AMERICANI: SIATE OTTIMISTI SU FUTURO DEL PAESE (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Usa/ Geithner ad americani: siate ottimisti su futuro del paese di Apcom Prima apparizione a talk televisivi per il Segretario del Tesoro -->Washington, 29 mar. (Ap) - Il Segretario del Tesoro statunitense Timothy Geithner ha voluto lanciare un messaggio positivo agli americani preoccupati per la crisi economica: siate ottimisti sul futuro di questo paese. Geithner è impegnato nella sua prima apparizione nei talk show americani della domenica per promuovere gli sforzi dell'amministrazione Obama nel far ripartire l'economia e assumere maggior controllo del settore finanziario. Il numero uno del Tesoro ha detto che il suo piano sugli asset tossici è fondamentale: l'obiettivo è spazzare via i titoli a rischio e fare in modo che le banche possano tornare ad avere capitali da prestare a imprese e privati. Geithner ha difeso la partnership pubblica-privata tra Stato e banche prevista da questo piano sostenendo che si tratta dell'unico modo per ridurre al minimo i rischi di perdita per i contribuenti. Geithner ha parlato al programma dell'ABC "This Week", ma è apparso anche a "Meet the Press" della Nbc.

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DONATELLA TROTTA UNA CASA DELLA LETTERATURA. RADICATA A NAPOLI, NEL CUORE DI UNA EX CITTADELLA MO... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 29-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (City))

Argomenti: Cultura

Donatella Trotta Una Casa della Letteratura. Radicata a Napoli, nel cuore di una ex cittadella monastica seicentesca, ma aperta ai contributi, agli incontri e al confronto con intellettuali e scrittori non soltanto locali: «Un modo di restituire alla città la sua dimensione non soltanto nostalgica ma effettiva di capitale culturale», spiega Francesco De Sanctis, rettore dell'università Suor Orsola Benincasa che si candida a diventare sito ideale di questo progetto come «gesto concreto di amore per la città», aggiunge De Sanctis. La proposta è stata avanzata ieri mattina, nel suo intervento, dal giornalista e scrittore Francesco Durante e subito raccolta e rilanciata dal rettore De Sanctis, nel corso del terzo incontro del ciclo «Il sabato delle idee», promosso dalla Fondazione SDN per la Ricerca e l'Alta Formazione in Diagnostica Nucleare in collaborazione con il Suor Orsola e il Pan, Palazzo delle Arti di Napoli. L'appuntamento di ieri, ospitato nell'Aula Magna dell'università Suor Orsola gremita di pubblico, era dedicato non a caso al tema «Napoli: lo spazio letterario», evocando nel titolo quel luogo simbolico e metaforico con cui Mauriche Blanchot identificava l'origine e la manifestazione della scrittura letteraria. Tema seducente e controverso, che si è avvalso, nel dibattito moderato dal presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, del contributo di scrittori di diverse generazioni e differenti matrici culturali: come Raffaele La Capria, Gabriele Frasca, Angelo Petrella, Antonella Cilento, don Gennaro Matino, accanto a "tecnici" e critici come Alessandro Laterza, amministratore delegato dell'editrice Laterza e presidente della Commissione Cultura di Confindustria, l'italianista Emma Giammattei, docente di Letteratura Italiana e di Ermeneutica Leopardiana al Suor Orsola, e il giornalista Ernesto Mazzetti, saggista e docente di Geografia politica ed economica alla Federico II di Napoli. All'idea lanciata da Durante fa eco Marco Salvatore, fondatore della Sdn che garantisce la sua collaborazione: «È per noi motivo di grande soddisfazione - sottolinea Salvatore - che ancora una volta, al Sabato delle Idee, emergano proposte nuove e interessanti per la nostra città, perché è proprio questo l'obiettivo della nostra iniziativa, nata con l'intento di ravvivare il dibattito cittadino sui temi di maggiore interesse civile, sociale e culturale». Ma in che dovrebbe consistere la Casa della Letteratura? L'idea, spiegano gli organizzatori, è quella di far nascere al Suor Orsola uno spazio letterario sempre aperto dedicato ai dibattiti, agli incontri, alle letture, agli archivi librari e ad altre iniziative legate al mondo della letteratura: «Un luogo fisico di confronto, per far progredire la ricerca ben oltre lo spazio teorico, per quanto degno e basato su idee forti, di una rivista. Uno spazio da affidare, nelle mie intenzioni, al protagonismo progettuale degli scrittori stessi», continua De Sanctis che si dichiara già pronto ad una bozza progettuale «con nuove adesioni e con il coinvolgimento di altre istituzioni culturali della città». Disponibile a collaborare anche la dirigente del Pan, Marina Vergiani, che ricorda il collegamento del centro di documentazione di via dei Mille con importanti fondi archivistici letterari partenopei come l'Ortese e il Ricci. Uno spazio, insomma, in linea con le «buone pratiche» di una letteratura militante, partecipata e condivisa auspicata dalla scrittrice Antonella Cilento, titolare di una delle prime scuole di scrittura creativa nel Sud d'Italia: «Uno stimolo sull'"insegnabilità" della letteratura utile anche per noi, che abbiamo finora praticato al Suor Orsola questa dimensione soprattutto a livello teorico», aggiunge De Sanctis. Purché si eviti l'autoreferenzialità deprecata da Raffaele La Capria e si ricordi sempre, come sottolinea Gabriele Frasca, che la letteratura è soprattutto un lavoro sul linguaggio. Ed è proprio nello spazio letterario, conclude Giammattei, «che il tema dei valori eminenti, della produzione delle idee, della forza determinante della cultura, acquista, nella circoscritta prospettiva napoletana, una valenza speciale ed una speciale problematicità». Come la mostra di Christian Leperino, inaugurata ieri, aperta al Suor Orsola fino al 17 Aprile.

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GERARDO AUSIELLO OLTRE 400 PAGINE DI CONSULENZE PER UNA PREVISIONE DI SPESA DA GUINNESS DEI PRIMA... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 29-03-2009)
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Argomenti: Cultura

GERARDO AUSIELLO Oltre 400 pagine di consulenze per una previsione di spesa da guinness dei primati, pari a 85 milioni di euro. Sono circa 21, invece, quelli erogati finora. Le cifre sono contenute nel dossier sulla Campania elaborato dal ministero della Funzione pubblica che ha chiesto agli enti pubblici di comunicargli l'elenco degli incarichi affidati a professionisti esterni (non tutti, però, hanno risposto all'appello). I dati, aggiornati al 20 gennaio scorso e relativi al primo semestre del 2008, non lasciano spazio a dubbi: Asl, ospedali, comuni, Università fanno ricorso alle consulenze con grande facilità. Da qui l'intervento del ministro Renato Brunetta, che punta a valorizzare soprattutto il personale in organico facendo ricorso a esterni solo in caso di necessità. Ma quali sono i compiti affidati a esperti e professionisti? Si comincia con l'Arpac, l'Agenzia regionale di protezione ambientale, che ha commissionato studi e approfondimenti sull'emergenza rifiuti e le bonifiche da mettere in campo chiedendo, in certi casi, pareri legali. Una mole di consulenze riguarda Asl e ospedali: il Cardarelli, ad esempio, ha assoldato un pool di tecnici per l'esecuzione di alcuni lavori all'interno della struttura; l'Asl Avellino 2 ha costituito una sorta di task force per i flussi documentali. Non mancano i casi bizzarri: la Camera di Commercio di Benevento ha impegnato 22.200 euro (8.880 quelli già erogati) per analizzare il sistema di acquacoltura del gambero autoctono. Quella di Salerno, invece, ha assunto per qualche mese una parrucchiera per teatro, costata quasi 2mila euro. Abbondano i compiti assegnati dal parco del Vesuvio: si va dagli esperti in comunicazione a quelli dei progetti comunitari. Le amministrazioni dei penitenziari, poi, hanno contattato e pagato docenti, infermieri, falegnami e persino sarte. Veniamo alla Provincia di Napoli: 10mila euro sono andati ad una professionista che ha affiancato il lavoro della consigliera per le pari opportunità; altri 12mila (l'impegno economico totale è di 40mila euro) sono invece stati spesi per il monitoraggio delle condizioni climatiche dell'hinterland partenopeo. E ancora una raffica di incarichi affidati dalle scuole per relazioni sui fondi europei, svariati corsi, esperti in pubblicità e giardinaggio. A Sant'Antimo c'è addirittura un istituto - la scuola media Giovanni XXIII - che ha assunto per un mese, a 600 euro, un consulente per il conseguimento del patentino di guida del motorino. Ma probabilmente l'iniziativa più curiosa riguarda il liceo scientifico «Genoino» di Cava de' Tirreni: un tecnico ha ricevuto circa 1.300 euro per insegnare agli studenti a rilevare l'inquinamento atmosferico attraverso i licheni. Infine le Università: quella del Sannio ha sborsato 4mila euro (ma l'importo previsto ammonta a quasi 22mila euro) per la somministrazione di 1.900 questionari. La Federico II, invece, ha speso - tra le altre cose - 16mila euro per una serie di interviste in forma di report e con gli immigrati, 7mila per alcuni studi sulle innovazioni tecnologiche nell'industria olearia e 1.640 per approfondimenti sulla larvicoltura di molluschi.

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Ventimiglia: altro incontro su 'Leggere la città medievale' (sezione: Cultura)

( da "Sanremo news" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Ventimiglia: altro incontro su 'Leggere la città medievale' E' imminente il settimo appuntamento del corso 'Leggere la città medievale. Introduzione all’Archeologia del Costruito'. Questa volta l’incontro, che conclude la prima parte del ciclo di lezioni, è dedicato alla 'Introduzione alle problematiche del laboratorio e presentazione degli aspetti tecnico-organizzativi'. La lezione si terrà domani, lunedì 30 marzo, alle ore 15.00, come di consueto presso l’Auditorium del Liceo Scientifico-Classico 'Angelico Aprosio' di Ventimiglia Per la parte architettonica del laboratorio relazionerà il prof. Lucio Lazzari (docente di Storia dell’Arte presso lo stesso Liceo Aprosio), mentre per quella archeologica interverrà il prof. Giuseppe Palmero (condirettore del corso e ricercatore associato presso l’Università di Nizza). Nel corso dell’incontro verrà illustrata la dispensa propedeutica alle attività del laboratorio, predisposta per l’occasione dai proff. Lazzari e Palmero. Verranno inoltre indicate le modalità di svolgimento ed altre notizie finalizzate all’esame architettonico ed archeologico dei siti prescelti all’interno del centro storico di Ventimiglia. La partecipazione del pubblico, anche a questo incontro che chiude la parte seminariale del corso, è libera e gradita.

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Bankitalia: il debito pubblico alto frena i prestiti bancari (sezione: Cultura)

( da "Rai News 24" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Roma | 29 marzo 2009 Bankitalia: il debito pubblico alto frena i prestiti bancari Palazzo Koch, sede della Banca d'Italia Un alto debito pubblico frena i prestiti delle banche che trovano piu' conveniente investire in titoli di Stato piu' che finanziare privati.In tempi di crisi e di stretta creditizia, di necessita' di rilancio delle imprese e soprattutto delle piccole e medie imprese, il tema appare quanto mai attuale.E' una delle conclusioni di uno studio realizzato dai ricercatori della Banca d'Italia, Riccardo De Bonis e Massimiliano Stacchini, pubblicato nei temi di discussione curati da via Nazionale. Un lavoro, che prende in esame il rapporto credito/Pil delle banche in 18 paesi industrializzati nel periodo 1981-1997, secondo cui "le economie con sistemi finanziari arretrati aumentano la domanda per i titoli di Stato".Secondo lo studio dei due ricercatori, un altro fattore e' quello della tradizione legale del paese che, per esempio, nel sistema tedesco attribuisce un ruolo piu' centrale alle banche rispetto al modello anglosassone. Per la ricerca, un alto debito pubblico, oltre drenare risorse verso i titoli di Stato, "puo' corrispondere a un largo peso del governo e alle imprese statali nell'economia" i quali assorbono cosi' "una maggiore quota del credito" del sistema finanziario a discapito del settore privato. Infine, il credito bancario e' spesso "positivamente legato alla capitalizzazione di Borsa e al reddito pro-capite".

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Bankitalia: il debito pubblico alto frena i prestiti bancari (sezione: Cultura)

( da "Trend-online" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Bankitalia: il debito pubblico alto frena i prestiti bancari ANSA NEWS, clicca qui per leggere la rassegna di Ansa , 29.03.2009 18:59 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!! (ANSA) - ROMA, 29 MAR -Un alto debito pubblico frena i prestiti delle banche che trovano piu' conveniente investire in titoli di Stato piu' che finanziare privati.In tempi di crisi e di stretta creditizia, di necessita' di rilancio delle imprese e soprattutto delle piccole e medie imprese, il tema appare quanto mai attuale.E' una delle conclusioni di uno studio realizzato dai ricercatori della Banca d'Italia, Riccardo De Bonis e Massimiliano Stacchini, pubblicato nei temi di discussione curati da via Nazionale. Un lavoro, che prende in esame il rapporto credito/Pil delle banche in 18 paesi industrializzati nel periodo 1981-1997, secondo cui ''le economie con sistemi finanziari arretrati aumentano la domanda per i titoli di Stato''.Secondo lo studio dei due ricercatori, un altro fattore e' quello della tradizione legale del paese che, per esempio, nel sistema tedesco attribuisce un ruolo piu' centrale alle banche rispetto al modello anglosassone. Per la ricerca, un alto debito pubblico, oltre drenare risorse verso i titoli di Stato, ''puo' corrispondere a un largo peso del governo e alle imprese statali nell'economia'' i quali assorbono cosi' ''una maggiore quota del credito'' del sistema finanziario a discapito del settore privato. Infine, il credito bancario e' spesso ''positivamente legato alla capitalizzazione di Borsa e al reddito pro-capite''.(ANSA).

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BANKITALIA: IL DEBITO PUBBLICO ALTO FRENA I PRESTITI BANCARI (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 29-03-2009)

Argomenti: Cultura

Bankitalia: il debito pubblico alto frena i prestiti bancari di ANSA Per gli istituti diventano piu' convenienti i titoli di stato -->(ANSA) - ROMA, 29 MAR -Un alto debito pubblico frena i prestiti delle banche che trovano piu' conveniente investire in titoli di Stato piu' che finanziare privati.In tempi di crisi e di stretta creditizia, di necessita' di rilancio delle imprese e soprattutto delle piccole e medie imprese, il tema appare quanto mai attuale.E' una delle conclusioni di uno studio realizzato dai ricercatori della Banca d'Italia, Riccardo De Bonis e Massimiliano Stacchini, pubblicato nei temi di discussione curati da via Nazionale. Un lavoro, che prende in esame il rapporto credito/Pil delle banche in 18 paesi industrializzati nel periodo 1981-1997, secondo cui ''le economie con sistemi finanziari arretrati aumentano la domanda per i titoli di Stato''.Secondo lo studio dei due ricercatori, un altro fattore e' quello della tradizione legale del paese che, per esempio, nel sistema tedesco attribuisce un ruolo piu' centrale alle banche rispetto al modello anglosassone. Per la ricerca, un alto debito pubblico, oltre drenare risorse verso i titoli di Stato, ''puo' corrispondere a un largo peso del governo e alle imprese statali nell'economia'' i quali assorbono cosi' ''una maggiore quota del credito'' del sistema finanziario a discapito del settore privato. Infine, il credito bancario e' spesso ''positivamente legato alla capitalizzazione di Borsa e al reddito pro-capite''.(ANSA).

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