CENACOLO DEI COGITANTI |
Acli, diagnosi sulle crisi
del mondo Iniziano gli incontri promossi dall'Istituto cooperazione economica
internazionale Un'analisi degli scenari del Terzo millennio tra i valori de
( da "Giornale di Brescia"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: professore di Economia dei mercati
finanziari alla Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Brescia e
Andrea Fracasso, docente dell'Università degli Studi di Trento, moderati da
Gian Carlo Costadoni dell'Icei. «I temi vengono scelti dal pubblico attraverso
una consultazione. Il metodo partecipativo è la proposta operativa tradizionale
dell'Icei.
L'inimmaginabile dietro le
quinte del massimo premio letterario (
da "Giornale di Brescia"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sotto i nostri occhi grazie a uno
straordinario libro di Enrico Tiozzo (docente di Letteratura italiana
all'Università di Goteborg): «La letteratura italiana e il Premio Nobel -
Storia critica e documenti» (Leo S. Olschki editore). Va aggiunto che, grazie
all'analisi delle lettere in originale dei loro proponenti, sono analizzati
anche i premi a Salvatore Quasimodo e a Dario Fo.
I problemi dei giovani? I
genitori e la scuola ( da "Gazzetta
di Modena,La" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: i docenti gli daranno la
possibilità di assentarsi momentaneamente dalla lezione. «Cercare di capire i
problemi dei giovani significa cercare di dar loro una risposta positiva e
costruire delle politiche che affrontino alla radice le cause di un malessere
che non vogliamo abbia conseguenze nella loro vita di cittadini adulti e
responsabili»
A Treviso l'università del
turismo . E la Provincia cerca soci
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: «A Treviso l'università del
turismo». E la Provincia cerca soci Un convegno per lanciarla. Superiori,
maxiclassi in arrivo: presidi e docenti preoccupati Un polo universitario
europeo per il turismo a Treviso, sul modello dell'ateneo internazionale di
Tirana, capitale albanese.
La crisi spacca le città
in due parti invisibili ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di sociologia
all'Università di Trento, insiste sul tema della città contemporanea che, come
quella dei secoli scorsi, avrebbe conservato una sorta di cinta muraria, di
guarnigione che divide il centro dalle periferie. Un muro che non esiste più
materialmente ma che, attraverso altri strumenti,
Sulla crisi 10 incontri
con taglio a richiesta ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università degli studi di Brescia,
e Andrea Fracassaro, docente della Facoltà di Economia dell'Università degli
studi di Trento. «La novità di questi appuntamenti, organizzati secondo un
format già utilizzato con successo dall'Icei, è che è stato il pubblico stesso,
mediante consultazioni delle varie realtà organizzatrici con i loro associati a
scegliere tempi,
L'Ipsia e la mamma che
accusa ( da "Provincia
Pavese, La" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: vissuta dagli studenti e dai
docenti con impegno costante e quotidiana dedizione. Ricordiamo brevemente i
fatti: l'articolo di martedì riportava lo "sfogo" di una madre il cui
figlio, iscritto nella nostra seconda indirizzo odontotecnico, avrebbe vissuto
"gravi vessazioni" da parte di altri compagni.
la candidatura di bittante
il rettore non è un manager voglio guidare una squadra
( da "Mattino di Padova, Il"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ma voglio «giocare» con il massimo
rispetto: è chiaro che condividiamo le linee di principio». IL SITO. Docenti,
rappresentanti degli studenti e personale tecnico-amministrativo ieri, alle 10,
hanno ricevuto la sua lettera di candidatura. Alla stessa ora è stato attivato
il portale www.giovannibittante.it. (Morena Trolese)
giornate fai di primavera
oggi e domani in occasione della "xvii giornata fai di primavera" ...
( da "Nuova Sardegna, La"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Sassari, terrà una
lezione dal titolo: "Tubercolosi e flussi migratori". Giovedì 2
aprile alle 16,30 presso l'Aula Magna della Facoltà di Agraria, viale Italia
39, lo studioso Manlio Brigaglia, docente di Storia della Sardegna, Facoltà di
Lettere e Filosofia, terrà una lezione dal titolo: "Libri,
È stato responsabile
esteri dei Ds e sottosegretario alla Farnesina, ora è docente di Rela...
( da "Unita, L'" del
28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: È stato responsabile esteri dei Ds
e sottosegretario alla Farnesina, ora è docente di Relazioni internazioni
all'università la Sapienza di Roma. Fa parte della direzione del Partito
democratico. UMBERTO RANIERI Docente di Relazioni internazionali all'università
la Sapienza è stato sottosegretario agli Esteri
da lunedì
( da "Cittadino, Il"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente dell'Università Cattolica
di Milano, che illustrerà "Metafore e simboli nel Paradiso dantesco",
e subito dopo Andrea Maietti parlerà di "Marzo: della donna il mese
specchia il cuore" . Per martedì, dopo una conversazione sul calcio con
Emiliano Mondonico e Riccardo Maspero, è in programma l'incontro di maggior
richiamo mediatico:
Gli esperti bocciano
l'operarifondazione:
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente dell'Università degli Studi
di Venezia, già presidente della Commissione nazionale di valutazione impatto
ambientale (Via), e Gabriele Giustiniani, ingegnere dei trasporti
dell'Università di Roma. E mentre l'opposizione di centrodestra definisce "siluri
politici diretti a Marta Vincenzi" questi interventi,
documentario dedicato al
matematico enriques ( da "Tirreno,
Il" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: iniziativa vuole promuovere e
rendere disponibile al pubblico produzioni documentaristiche realizzate da
Università, enti di ricerca pubblici e privati, imprese ad elevato contenuto
tecnologico e case di produzione. Il documentario vincitore è stato prodotto e
realizzato dalla Limonaia-Scienza Viva e da Santi Fanti Film, per la regia di
Francesco Andreotti.
TRENTO - Comuni e
Provincia, insieme sulla questione Aeroterminal
( da "Adige, L'" del
28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Noi però dobbiamo tenerci pronti:
penso ad una partecipazione azionaria pubblico-privato, dove il privato può
avere anche il 60% della proprietà. Qui in valle ci sono alberghi, ma anche
campeggi, residence e agenzie che potrebbero essere interessate. Certo, poi
sarebbe un grande risultato dare finalmente spazio nelle funivie alle realtà
comunali».
Bella immagine per la
città il
Argomenti:
Cultura
Abstract: Per
"difendiamo il valore
del lavoro" - eleonora capelli
( da "Repubblica, La"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: quello dell´Università, con che
volto si presenta questa crisi? «Noi assistiamo a uno spreco gigantesco di
risorse, investimenti di anni vanificati. Il tempo e il lavoro di studenti e
docenti, il denaro pubblico impiegato per formare persone che poi si sentono
immancabilmente dire: "Sei bravo, peccato, non c´è posto per te.
università, due concorsi
nel mirino - giuliano foschini ( da "Repubblica,
La" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: L´indagine nasce dalla denuncia di
una docente ed è affidata al sostituto procuratore Emanuele De Maria che si sta
occupando di un procedimento in qualche maniera collegato. La Procura indaga
anche su un altro concorso da associato in Medicina interna, bandito questo a
maggio del 2005.
Svolta sulle tariffe Cipe:
ok al 5% in più ( da "Borsa
e Finanza" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: misto pubblico-privato (12), mentre
una percentuale più bassa ha scelto affidamenti transitori (5) e a società di
capitali. I restanti 24 Ato non hanno affidato il servizio ai sensi dell'art.
150 del Codice ambiente. Una paralisi nella gestione dell'acqua nazionale che è
il frutto dell'eterna diatriba tra sostenitori del servizio idrico pubblico e
sostenitori delle privatizzazioni.
I Baroni da Palermo a
Oxford, la fuga dall'università italiana
( da "MF Sicilia" del
28-03-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Antonio Giordano I Baroni da
Palermo a Oxford, la fuga dall'università italiana Che cosa succede se un
appassionato studioso di letteratura piomba da Milano a Palermo, passando per
New York, e vince un concorso di ricercatore all'università che, però, non era
destinato a lui? Lo racconta Nicola Gardini nel suo I Baroni (ed.
La Germania boccia gli
insegnanti ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Questa disastrosa immagine dei
docenti di medie e licei, emersa da un sondaggio nazionale condotto
dall'autorevole Istituto Allensbach, ha provocato uno choc in tutto il Paese e
ha fatto scrivere allarmati editoriali di prima pagina sui maggiori quotidiani
tedeschi. L'opinione dominante in Germania è sempre stata che gli insegnanti
siano una categoria privilegiata,
Bittante:
Argomenti:
Cultura
Abstract: ha affermato il docente, già
allievo del professor Mario Bonsembiante e prorettore-. Negli ultimi anni ci
sono state troppe divisioni all'interno dell'Università: per ciò bisogna
ritrovare unità e compattezza, oltre che una certa chiarezza. Perché anche su
questo aspetto si poteva fare meglio ».
"Cari bambini, cari
ragazzi: idee per rapportarsi con i minori" è il titolo della con...
( da "Messaggero, Il (Civitavecchia)"
del 28-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Cultura
Abstract: Questo incontro vuole fornire
strumenti utili per rapportarsi coi giovani. Tra gli oratori, il docente della
Lumsa Stefano Bacchetta, Maria Antonietta Modolo dell'università di Perugia, la
psicologa Marisa Nicolini e il professor Livio Rossetti.
PESAROOggi alle 16 nella
sala del consiglio comunale convegno su "Antropologando".L'a...
( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di letteratura italiana.
Coordinatore e ideatore del convegno, Luigi Maria Bianchini, neurologo
dell'ospedale San Salvatore, giornalista e cultore di storia e tradizioni
pesaresi. Tra i moderatori, il benemerito della Cultura e della Scienza
Giovanni Danieli, professore emerito di Clinica Medica dell'università d'
VINCITA AL BAR PONCHIELLI
PESAROVincita al bar Ponchielli dove un cliente con 5 euro si è...
( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente presso l'Università di
Urbino. PESARO, INCONTRI SUI FIGLI PESAROOggi alle
TERNI
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Pedagogia della
Comunicazione all'Università della Calabria e nostro editorialista; il
professor Giorgio Chinnici, criminologo all'Università di Palermo. IL
DIBATTITO, introdotto dal dirigente scolastico Luciano Lima e dal presidente
dell'Ordine Roberto Piersantini, è stato moderato, davanti agli studenti di
alcuni Istituti della città,
Conferenza sull'evoluzione
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Gli incontri sono dedicati al
naturalista Charles Darwin nel 200° della nascita. Oggi interviene Massimo
Pandolfi, docente di Etologia all'università di Urbino, su Evoluzione e
conservazione delle specie insulari'. Image: 20090328/foto/773.jpg
Gli studenti sperimentano
la biologia col Lab Car' ( da "Resto
del Carlino, Il (Ferrara)" del
28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Una realtà che nasce da
un'associazione fra Fondazione Marino Golinelli e Alma Mater
Studiorum-Università di Bologna e rappresenta un punto di riferimento per la
diffusione della cultura scientifica e un supporto concreto e continuativo a
docenti e studenti nell'insegnamento e nell'apprendimento delle scienze
sperimentali nelle scuole.
La Uisp
Argomenti:
Cultura
Abstract: sindaco di San Piero a Sieve ed
attuale presidente della società pubblico-privata Pianvallico spa. Mentre il
presidente della Holding è Alessandro Pesci, ex-sindaco di Fiesole, e hanno
quote nella società, oltre Dugheri, anche l'Uisp provinciale, la sezione
toscana dell'Anci, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani, Alberto Formigli,
capogruppo PD in Comune a Firenze.
Lingue di prima e di
seconda classe ( da "Manifesto,
Il" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Hagers registra le reazioni
infastidite di molti intellettuali olandesi di fronte al fatto che in un numero
sempre più grande di università del paese gli insegnamenti vengono tenuti in
inglese. Auke van der Woud, docente di pianificazione urbana all'ateneo di
Groningen, protesta che una scelta di questo tipo «fa pensare che l'olandese
sia una lingua di seconda classe, un relitto».
A Gerusalemme fra Torah e
guerra ( da "Gazzetta
di Parma (abbonati)" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ora docente di Arte medievale
all'Università ebraica di Gerusalemme. «Andai al Ratisbonne, un centro
cristiano di studi ebraici, nel quale ho poi insegnato Talmud, fino a quando il
Vaticano, nel 2001, decise la chiusura». Ma com'è la vita a Gerusalemme per un
parmigiano che ha deciso di dedicare tutte le energie allo studio dei testi
base della cultura ebraica?
Ambasciatore della cultura
rabbinica nella sua Parma ( da "Gazzetta
di Parma (abbonati)" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il docente parmigiano a Gerusalemme
ha tenuto un altro ciclo di incontri su «Torah e democrazia, per una cultura
della discussione». A organizzare il primo seminario di studi su
secolarizzarione, interculturalità e pluralismo religioso, Luciano Mazzoni
responsabile dell'I- stituzione biblioteche del Comune.
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Farmacologia e
neuroscienziato di fama mondiale, Gavino Faa, ex preside della facoltà di
Medicina, Giovanni Melis, docente di Economia aziendale, ex preside della
facoltà di Economia, Raffaele Paci, ex preside di Scienze Politiche e Antonio
Sassu, economista, ordinario di Politica economica ed ex presidente del Banco
di Sardegna.
Scoperta di una
ricercatrice cagliaritana ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: diretto dal docente universitario
Francesco Marrosu. LA SCOPERTA La terapia individuata dai due studiosi,
attualmente in corso di sperimentazione al Centro di ricerca dell'Ateneo
cagliaritano sopra indicato, consiste nei farmaci che inibiscono l'azione dell'enzima
5-alfa-reduttasi, implicato nella sintesi di steroidi neuroattivi nel cervello.
Oltre 220 mila metri
quadrati nel segno dell'eccellenza
( da "Corriere della Sera"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: carico delle imprese che vinceranno
la gara per la costruzione dell'opera (e gestiranno, poi, alcuni servizi con
una partnership pubblico-privato). Gli spazi dedicati alla cura e alla ricerca
occuperanno 220 mila metri quadrati, altri 70 mila saranno destinati a
parcheggi, impianti tecnologici e all'asilo nido aziendale. I letti a
disposizione saranno quasi
B aroni,
( da "Corriere della Sera"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: L'uomo che, dovendo azzerare la
nomina dei docenti finiti in cattedra dopo una selezione condannata come
truffaldina anche in Corte di Cassazione, ha lasciato tutti al loro posto
perché «l'annullamento d'un atto non può fondarsi sulla mera esigenza di
ripristino della legalità». CONTINUA A PAGINA 25
Argomenti:
Cultura
Abstract: Altri due appelli sono stati
diffusi via Internet, uno rivolto ad artisti e intellettuali, l'altro a docenti
e ricercatori, per invitarli a sottoscrivere la loro esperienza. Adesioni
autorevoli sono già arrivate. E le intenzioni sono chiare: «Noi da qui non ci
muoviamo». Image: 20090328/foto/1342.jpg
Per chi vota l'artigiano?
Ce lo svela un sondaggio ( da "Resto
del Carlino, Il (Pesaro)" del
28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente a Urbino. Al dibattito che
ne seguirà, coordinato dal giornalista Massimo Giannini, parteciperà tra gli
altri Gian Mario Spacca, il segretario nazionale della Cna, Sergio Silvestrini,
il presidente provinciale della Cna di Pesaro e Urbino Giorgio Aguzzi e il
segretario provinciale Cna Camilla Fabbri.
La Gelmini, il prof Masia
e la missione salva-baroni ( da "Corriere
della Sera" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Antonino Astone era casualmente
genero di Raffaele Tommasini, docente e delegato del Rettore per le questioni
giuridiche. Massimo Galletti era casualmente il quarto di quattro figli del
barone Cosimo, tutti e quattro professori nel solco universitario tracciato da
papà... Mettetevi al posto di Mariastella Gelmini: non trovereste intollerabile
l'andazzo?
Banchieri Usa: cooperiamo
con Obama ( da "Sole
24 Ore, Il" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: prevede la nascita di partnership
pubblico-private: le banche devono accettare di vendere asset nella bufera a
prezzi "scontati" e altri investitori devono essere disposti a
comprarli assieme al governo. Anche la rivoluzione nella vigilanza deve trovare
la fiducia del mercato: propone controlli su tutte le grandi finanziarie, con
il potere del Tesoro di rilevarle quando in difficoltà.
Project financing sotto la
lente di Eurostat ( da "Sole
24 Ore, Il" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dettagli rilevanti ai fini della
classificazione dell'operazione nei conti pubblici. Il problema che si vede in
trasparenza non è nuovo: opere avviate con denaro privato rischiano di finire a
carico dei fondi pubblici. Eurostat vuole dunque vederci chiaro. Non che i dati
manchino del tutto: molti sono stati messi a disposizione dell'istituto
europeo.
Il sabato delle idee e lo
spazio letterario ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Letteratura Italiana e
di Ermeneutica Leopardiana al Suor Orsola Benincasa, introdurrà i temi
dell'incontro, che verrà aperto da una relazione di Raffaele La Capria, uno dei
maggiori scrittori italiani contemporanei. Poi, prenderà il via lo spazio di
discussione coordinata dal presidente dell'Ordine dei Giornalisti della
Campania Ottavio Lucarelli a cui parteciperanno
I saggi Alla ricerca di
una cura anti declino ( da "Giornale.it,
Il" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dei docenti che ostacolano il
ricambio. Il terzo è l'incapacità della politica di una progettualità aliena da
tatticismi di breve respiro. All'interno di questa analisi, non tenera, la
Potestio, ordinario di Economia presso l'Università Roma III, ha evidenziato
come alcune delle riforme portate avanti dal ministro Gelmini siano un efficace
tentativo di modificare la stagnazione,
Argomenti:
Cultura , Cervelli
Abstract: ma è vero che nelle università
straniere questa stortura non interviene mai? «Nei Paesi anglosassoni esistono
alcune università prestigiose così organizzate: docenti strapagati, immense
quantità di denaro da spendere, rette altissime» prosegue Barbero. «C'è tutto
l'agio di invitare i migliori del mondo invece della nuora del rettore.
La caccia ai manager:
"Banchieri? Impiccati tutti ai pali della luce"
( da "Giornale.it, Il"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di East London sospende
un docente che incita alla violenza. è uno degli organizzatori delle proteste
contro l?imminente G20 londinese. Da oggi via alle manifestazioni, blindata la
capitale britannica Londra «I banchieri potrebbero essere impiccati ai pali
della luce» aveva dichiarato rabbioso durante un'intervista radiofonica alla
Bbc sulle manifestazioni di protesta
Dolore e memoria nel
paguro ( da "Scienze.it,
Le" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Dolore e memoria nel paguro Una
ricerca sperimentale dimostra come il suo comportamento di fronte a stimoli
spiacevoli non sia frutto di un semplice riflesso ma di una elaborazione più
complessa PAROLE CHIAVE dolore memoria Una nuova ricerca pubblicata da
ricercatori della Queen's University a Belfast mostra che i paguri non solo
soffrono il dolore ma ne conservano anche il ricordo.
PD, Rusconi: ma al Governo
interessa della scuola ( da "Merateonline.it"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: eliminazione in pratica delle
supplenze con l`orario minimo di cattedra a 18 ore, l`insegnamento dell`inglese
a docenti non qualificati, nonostante tutto questo, il Ministro Gelmini, che
continua a rinviare la sua presenza nella Commissione Istruzione per rispondere
ai quesiti posti, non riesce a far fronte alle due clausole di salvaguardia,
ovvero i 130.
"Niente bavagli alla
Rete": a Roma i Pirati difendono le libertà digitali
( da "Stampaweb, La"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Diritto delle nuove
tecnologie presso le università di Roma e Bologna, presidente dell'Istituto per
le politiche dell'innovazione, blogger. Marco Scialdone Moderatamente
estremisti: politica, internet e pirateria Se fosse possibile sintetizzare in
una sola parola le vicende del diritto d'autore degli ultimi 15 anni,
"Fuga di cervelli?
Noi stiamo bene qui" ( da "Giornale.it,
Il" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura , Cervelli
Abstract: Sarà, ma è vero che nelle
università straniere questa stortura non interviene mai? «Nei Paesi
anglosassoni esistono alcune università prestigiose così organizzate: docenti
strapagati, immense quantità di denaro da spendere, rette altissime» prosegue
Barbero. «C?è tutto l?
Risorse idriche:
interventi per il Sud ( da "Denaro,
Il" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ha realizzato una nuova ricerca sul
settore idrico, presentata a Roma lo scorso 24 marzo. Una specifica parte del
lavoro è dedicata all'analisi della finanza del comparto idrico, con
particolare attenzione ad alcuni strumenti finanziari, tanto pubblici quanto
privati, che hanno contribuito e contribuiscono allo sviluppo del settore.
Il futuro di
Napoli-metropoli Forum promosso dal Rotary
( da "Denaro, Il" del
28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di progettazione della
Seconda Università di Napoli ed assessore all'Edilizia Comune di Napoli, Guido
D'Angelo, docente di legislazione urbanistica della Federico II, Roberto Giannì
del Dipartimento di Pianificazione Urbanistica del Comune di Napoli ed Ambrogio
Prezioso, presidente dell'Acen, Associazione dei costruttori edili di napoli.
IL COMUNE DI SALERNO HA
PREDISPOSTO UN PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN IMPONENTE PROGRAMMA...
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: progetto per la realizzazione di un
imponente programma costruttivo pubblico-privato nell'area demaniale compresa
tra il porto commerciale ed il centro storico che rischia di determinare
irreversibili danni al patrimonio vincolato». È quanto denuncia il deputato del
Mpa, Arturo Iannaccone che ha presentato un'interrogazione parlamentare al
Ministro per i Beni e le Attività culturali,
SABATO LEO SPERPERO DI
DANARO PUBBLICO ALL'EX ASL/SA 2 PER UNA CONSULENZA D'ORO IN MATERIA FISCAL...
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di diritto tributario
presso l'Università degli Studi Federico II di Napoli. Secondo il cosiddetto
"invito a dedurre", diretto ai presunti responsabili dello spreco, la
consulenza fiscale affidata alla Coppola avrebbe per oggetto la risoluzione di
questioni che sono riconducibili all'attività ordinaria dell'ente.
Riforma, tagli agli atenei
ma anche novità positive ( da "Corriere
Di Como, Il" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il fatto che le università andranno
a reclutare i docenti di cui hanno bisogno tra quanti sono in possesso dell'abilitazione
è altamente qualificante», spiega il rettore Dionigi. Ma non solo. I consigli
di amministrazione delle università saranno formati in prevalenza da persone
esterne all'ateneo.
PREGANZIOL Postolato
scende in campo per il centrosinistra
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Va confermato il sostegno alle
attività imprenditoriali in questo momento di crisi, potenziati i servizi a
favore delle famiglie, delle scuole e dei cittadini disagiati. Massimo impegno
anche sulla sicurezza dei cittadini e sulla collaborazione pubblico-privato
nell'interesse generale».
Le "colombine"
del Leo Club per i giovani disabili della vista
( da "Gazzettino, Il (Vicenza)"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: innanzitutto fornire alle
università apposite postazioni informatiche che permetteranno allo studente di
effettuare liberamente i propri studi. Secondo, trasmettere un know-how per la
formazione del corpo docente all'interno di atenei universitari e scuole
professionali, per pianificare e preparare il materiale indispensabile al ciclo
di studi.
A Treviso l'Università del
turismo ( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Croce all'Università e a Casa dei
Carraresi e che vedrà la presenza di ospiti e docenti di elevato livello in
tema di turismo, geografia e ristorazione. Il tutto grazie all'Istituto
professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione "Massimo
Alberini" di Treviso.
ANTONINO SINISCALCHI NEGLI
ANNI SETTANTA, ANTONINO FIORENTINO ORGANIZZò I PRIMI CONVEGNI SUL...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 28-03-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente all'Università della Tuscia
di Viterbo e collaboratore de «Il Mattino». «Una perdita dolorosissima per la
città e per tutta la comunità della penisola sorrentina. Un uomo del
"fare", un uomo che ha dimostrato a tutti come con la volontà e
l'umiltà si possano raggiungere traguardi straordinari.
GATY SEPE LE COPPIE NATE
SULL'AMORE ROMANTICO SONO QUELLE CHE DURANO TUTTA LA VITA. PAROLA D...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 28-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Cultura
Abstract: università di Santa Barbara,
autrice di una ricerca pubblicata sulla «Review of General Psychology» e molto
gettonata dai media che, a partire dal «Washington Post» ne hanno riportato le
conclusioni. Sarà che in tempi di crisi sostenere che un bene così facilmente
deperibile come la coppia, fa un certo effetto.
A Gerusalemme fra Torah e
guerra ( da "Gazzetta
di Parma Online, La" del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ora docente di Arte medievale all'Università
ebraica di Gerusalemme. «Andai al Ratisbonne, un centro cristiano di studi
ebraici, nel quale ho poi insegnato Talmud, fino a quando il Vaticano, nel
2001, decise la chiusura». Ma com'è la vita a Gerusalemme per un parmigiano che
ha deciso di dedicare tutte le energie allo studio dei testi base della cultura
ebraica?
Imperia: 'I frantoi
dell'arte', oggi premiato Gino Paoli
( da "Sanremo news" del
28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: a cura di Margherita Rubino,
docente all'Università di Genova il premio, questo pomeriggio presso il Museo
dell'Olivo di Imperia, è stato assegnato ad un grande artista della musica
italiana che da anni produce olio sulle colline toscane a Campiglia Marittima
nel suo podere chiamato 'Le Case': Gino Paoli.
Crisi, la mappa delle
insolvenze nelle regioni italiane: sondaggio Experian
( da "Sestopotere.com"
del 28-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che ha visto anche la partecipazione
di Umberto Filotto, Docente alla Facoltà di Economia dell?Università di Roma
“Tor Vergata” e Segretario di ASSOFIN (Associazione Italiana del Credito al
Consumo e Immobiliare), Domenico Santececca, Direttore Centrale di ABI
(Associazione Bancaria Italiana, Sergio E.
Si è chiuso il primo Forum
dei Sindaci ( da "Napoli.com"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è stato arricchito dagli interventi
di: Carlo Galli, docente presso l?Università di Bologna, Ali Abu Ghanimeh,
decano dell?Istituto di Architettura ed Arti Islamiche dell?Università di Al-Al
Bayat, Katy Carreras, Assessore per le Relazioni Istituzionali del Comune di
Barcellona, Hassan Saleh, Sindaco di Jerico, Jia Changxian, Presidente dell?
Italia dei Valori e
L'altra urbanistica ( da "Gazzetta
di Modena,La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Lorenzo Fabian, docente di
urbanistica dell'università Iuav di Venezia, parlerà di «Quattro immagini per
l'Emilia centrale»; Francesco Gastaldi, ricercatore in urbanistica
dell'Università Iuav di Venezia, parlerà di «Deregulation urbanistica» ed
Emanuele Piccardo, curatore di «Archphoto.
Quando papà si compra la
scuola ( da "Stampa,
La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: E quando Daniele Checchi, docente
di Economia alla Statale di Milano, ha voluto studiare quali fosseo i migliori
licei di provenienza degli iscritti alla sua università l'istituto di Como è
risultato fra i migliori. Vincenzo Silvano vive a Torino. Nel 2000 decide di
iscrivere il primo dei suoi quattro figli alla SS.
Sant'Anselmo si svela nei
libri per bambini ( da "Stampa,
La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: idea di concepire pubblicazioni
destinate ai ragazzi - spiega Manuela Lucianaz, docente di Letteratura
dell'infanzia all'Università della Valle d'Aosta - è nata dalle riflessioni del
gruppo di filosofi, storici e intellettuali valdostani che si è costituito
quattro anni fa per organizzare le celebrazioni in onore del santo.
Conferenze da record
Domani c'è Apuleio ( da "Stampa,
La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: «Pro se de magia» di Apuleio sarà
trattato dal professor Luigi Pellecchi, docente di diritto romano
all'Università di Pavia. L'appuntamento, come sempre, ha il sostegno di Comune,
Provincia, Università, Ufficio scolastico provinciale, Rotart Club e Fondazione
Cassa di Risparmio.
Storie della guerra: un
corso per docenti ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Per finire, dalle 15 alle 17 della
stessa giornata, toccherà a Mario Cuzzi, docente di Storia contemporanea
dell'Università degli studi di Milano, e al suo intervento su «Il confine
orientale nel dopoguerra: foibe, esuli e rimasti». L'incontro si svolgerà nella
sala brenese del consorzio Bim. L.RAN.
L'Aeep vende il convento
di via Cazzaro ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: magari di gestione comune
pubblico-privato. Sono questioni che andremo ad approfondire nei prossimi mesi.
Inoltre abbiamo intenzione di valorizzare la zona di
alt ai concorsi locali in
ateneo ( da "Nuova
Sardegna, La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Da lì le singole università
attingeranno per scegliere il docente. I candidati conserveranno questa specie
di diritto di prelazione per diversi anni. Nel frattempo ogni ateneo potrà
promuovere i propri interni. Ma con un limite massimo dettato dalle risorse
finanziarie.
il peso della ricerca,
esperienze a confronto ( da "Nuova
Sardegna, La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: di Carlo Devillanova (docente alla
Bocconi), di Sergio Paba (prorettore a Modena). L'appuntamento è per le 16
nell'aula magna dell'ateneo centrale, in piazza Università. Coordinerà Marco
Vannini, professore della facoltà di economia sassarese e direttore del
dipartimento di economia, impresa, regolamentazione.
un convegno sulla crisi
economica ( da "Nuova
Sardegna, La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Economia presso
l'Università, Gavino Sini, presidente provinciale della Confcommercio, Marco
Tarantola, direttore dell'Associazione Industriali. Al convegno seguirà un
dibattito. L'appuntamento è destinato agli studenti delle classi quinte degli
istituti superiori e vuole essere un'occasione di approfondimento su un tema,
enrico costa, testimone
della sua città - marta virdis ( da "Nuova
Sardegna, La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La docente Maria Margherita Satta,
invece, sottolinea il forte interesse etnografico dello scrittore. E Giuseppina
Fois (Facoltà di lettere e filosofia) delinea un quadro dettagliato su
Università e cultura sassarese, ai tempi in cui si andava formando la classe
sociale dei letterati e si leggevano le cronache cittadine su «
Scorie nucleari pericolose
( da "Adige, L'" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di fisica all'Università di
Trento, è ripartito dalla struttura degli atomi per arrivare alla necessità,
per le centrali nucleari, di procurarsi l'uranio 235, il materiale più adatto
per la produzione di energia. Ma questo tipo particolare di uranio si trova in
quantità relativamente piccole mescolato ad altre forme di uranio minerale.
Nel luglio del 2006, il
Comprensorio aveva istituito una commissione tecnica, incaricata di predisporre
la prima bozza statutaria, attorno alla quale poi avviare i necessari ragion
( da "Adige, L'" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ex dirigente del Dipartimento
affari e relazioni istituzionali della Provincia di Trento, Roberto Toniatti,
docente di diritto costituzionale dell'Università di Trento, l'ex parlamentare
Giuseppe Detomas e il consigliere provinciale Luigi Chiocchetti. (Nelle foto
sopra Fabio Chiocchetti e Leonardo Bernard) 29/03/2009
L'ingegnere
"indipendente"è consigliere di Rifondazione
( da "Secolo XIX, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: hanno ascoltato i pareri di Maria
Rosa Vittadini, docente all'Università di Venezia ed ex presidente della
Commissione nazionale di Valutazione impatto ambientale (Via), e Gabriele
Giustiniani, ingegnere dei Trasporti all'Università di Roma. Il sospetto di una
non totale «indipendenza» riguarda proprio quest'ultimo.
tradizioni popolari e
religiose racchiuse in dvd - nino muggianu
( da "Nuova Sardegna, La"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di storia delle religioni
all'Università di Sassari; Raimondo Turtas, già docente di storia della chiesa
all'Università di Sassari e l'editore Carlo Delfino. A coordinare i lavori sarà
il giornalista della Rai Tonino Oppes. In chiusura della manifestazione ci sarà
un recital di musica e canto con Enzo Favata e Clara Farina.
beniscelli alla guida di
italia nostra - marco preve ( da "Repubblica,
La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Genova Il docente dell´Università
di Genova succede a Valerio alla presidenza della sezione genovese Beniscelli
alla guida di Italia Nostra Rigore sui temi fondamentali ma no a chiusure
preventive Voglio recuperare un dialogo proficuo con la Soprintendenza e
collaborare a fondo col Comune MARCO PREVE «Rigore sui temi fondamentali ma
nessuna chiusura preventiva»
I nipotinidi Pitagora
( da "Secolo XIX, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: con altri classificati savonesi
premiati al Chiabrera dai docenti di matematica giunti da tutta la provincia,
parteciperanno alla fase nazionale di Milano presso la Bocconi in programma a
fine maggio. L'appuntamento milanese aprirà ai primissimi classificati la fase
mondiale dei Giochi Matematici che tradizionalmente si tiene a Parigi alla fine
di agosto.
Arte ed economia a
confronto all'Università L'Orientale
( da "Caserta News" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Orientale Amedeo Di Maio e vedrà la
partecipazione della docente di Economia dei beni e delle attività culturali
dell'Università L'Orientale Elina De Simone e di Eugenio Tibaldi, artista
piemontese in scuderia Exposito, da quasi dieci anni a Napoli, attento alle
evoluzioni estetiche e economiche delle periferie delle grandi metropoli.
C'era una volta Parre
capitale degli Orobi ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università La Sapienza di Roma.
Knobloch e la sua docente di riferimento, Paola Piana Agostinetti, hanno
illustrato «La presenza dei Celti nell'Italia settentrionale» agli studenti del
Collegio Sant'Alessandro di Bergamo, organizzatore di una serie di iniziative
culturali per arricchire il piano di studi degli scolari più meritevoli.
Ferloni, un intellettuale
a Palazzo Mezzabarba ( da "Giorno,
Il (Lodi)" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente di Chimica-fisica
ambientale dell'università di Pavia, 66enne di cultura mitteleuropea, Ferloni è
noto in città per aver presieduto la sezione locale di Italia Nostra, carica
dalla quale si è dimesso appena ha accettato la candidatura.
Università, doppio titolo
in Francia ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che spiega il progetto insieme ai
docenti Giuseppe Delmestri e Daniela Andreini -. I singoli corsi saranno svolti
nelle tre sedi in collaborazione con alcune primarie aziende internazionali,
che si sono impegnate nel fornire contenuti, testimonianze e opportunità di
stage». Per informazioni si può contattare la Facoltà di Economia all'indirizzo
e-mail: economia@
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente all'Università di Scienze
gastronomiche di Pollenza - perché il momento attuale sta modellando anche gli
stili di vita e il modo stesso di concepire la viticoltura. Gli operatori
devono tener conto di questo contesto. Infatti la gente non vuole una maggior
quantità di comunicazione sul vino, ma desidera che vengano fatti conoscere dei
valori aggiunti che riguardano un territorio,
Il Comune di Rieti punta
sulla pianificazione ambientale a 360 gradi per calibrare lo svilup...
( da "Messaggero, Il (Rieti)"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: condotti da docenti, studenti e
ricercatori dell'università reatina, che darà l'esatta fotografia della
situazione locale sul piano del verde urbano, della qualità dell'aria e quindi
dell'inquinamento atmosferico ma anche elettromagnetico e su quella
dell'inquinamento acustico, troppo spesso sottovalutato.
ai posti senza concorso
( da "Nazione, La (Viareggio)"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: I compensi delle partecipate
possono essere assegnati fino un massimo del 70% del compenso assegnato al
Sindaco; così dice la normativa vigente». Lazzerini vuole spiegazioni anche dal
sindaco. Va notato che la legge prevede alcune differenze per le società a
capitale misto pubblico-privato. Image: 20090329/foto/8432.jpg
SI È TENUTO IERI,
all'università rodigina, un incontro interessant...
( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Sociologia presso
l'Università degli Studi di Padova e ha parlato anche Vincenzo Rebba, docente
di Economia presso l'Università degli Studi di Padova. Un momento di confronto,
quindi, su tematiche legate al peso che rivestono la scienza e il sapere nello
sviluppo economico di un Paese, sulle strategie che possono e devono essere
individuate in questo particolare momento
LIVORNO PER IL QUINTO anno
consecutivo a Livorno è ... ( da "Nazione,
La (Grosseto)" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Franco Turini, Università di Pisa;
Paolo Bussotti, Direttore Centro Studi Enriques¸Gloria Marchetti, Docente Liceo
Francesco Cecioni; Olga Rickards, università Roma Tor Vergata, organizzata dal
Centro studi Enriques in collaborazione con il Comune di Livorno.
La E45 autostrada Di
importanza epocale il via libera da parte dell'ANAS al...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: insieme ai docenti dell'Università
di Perugia, hanno organizzato il seminario. L'iniziativa intende fornire agli
studenti di ambito chimico, ai neo laureati, a giovani professionisti e al
corpo docente una panoramica delle possibilità professionali che gli
orientamenti europei, la legislazione vigente e le necessità dell'industria
offrono al chimico,
Le lezioni sui diritti tra
sciopero e lavoro ( da "Nuova
Ferrara, La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Due i temi trattati dai docenti
dell'Università di Ferrara: il professor Alberto Avio, docente di diritto del
lavoro ha parlato di diritto di sciopero, il professor Andrea Pugiotto, docente
di diritto costituzionale, dei diritti degli immigrati. «L'invenzione dello
sciopero virtuale nega di fatto il diritto all'astensione del lavoro - ha
spiegato Avio -
MASSA
Argomenti:
Cultura
Abstract: il docente di pedagogia generale
all'università di Firenze Enzo Catarsi e la pedagogista Ilaria Nicolini. Sempre
per «Attorno all'8 marzo» è anticipato a martedì alle 17 al Bourdillon
l'incontro "Bilancio di genere" previsto per il 2 aprile. Coordina
l'onorevole Elena Cordoni e intervengono la docente Annalisa Rosselli,
Una nuova residenza
sanitaria ( da "Nuova
Ferrara, La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Giuliano Fasolino che ha tenuto a
sottolineare l'importanza della collaborazione pubblico/privato in questa
iniziativa a rilevanza regionale. Ha chiuso i lavori il rappresentante della
medicina di gruppo nonchè assessore alla Sanità del comune di Ostellato, Andrea
Lunghi, che ha risposto anche alle domande del pubblico presente.
Nascerà al Suor Orsola la
casa della letteratura ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: di Ernesto Mazzetti giornalista e
docente di Geografia Politica ed Economica all'Università di Napoli Federico II
e degli scrittori Antonella Cilento, Gabriele Frasca, Gennaro Matino e Angelo
Petrella. «E' per noi un motivo di grande soddisfazione che ancora una volta al
Sabato delle Idee emergano proposte nuove e interessanti per la nostra città»,
Magnani:
Argomenti:
Cultura
Abstract: Non ho intenti polemici specifica
Magnani ma non ci sono le condizioni: il Politecnico è una bella cosa, ma la
volontà è delle istituzioni coinvolte e l'Università può solo aderire; per
architettura, invece, ce ne sono già due nelle Marche e noi abbiamo chiuso dei
corsi per mancanza di docenti. Proporre nuove facoltà significa non conoscere
la situazione della nostra Università».
Una variante al Puc per le
case nell'ex cava ( da "Nazione,
La (La Spezia)" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: si discuterà più della gestione
della società pubblico-privata "Porto Venere servizi portuali e turistici
Srl" nel consiglio comunale portovenerese di lunedì pomeriggio, la pratica
è stata ritirata (o meglio: "non definitivamente presentata
dall'opposizione", come comunica il sindaco), ma al suo posto ci sarà
spazio per parlare di una variante al Puc (piano urbanistico comunale)
Benessere e forma fisica:
convegno promosso dalla Cna ( da "Resto
del Carlino, Il (Ascoli)" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Silvio Cardinali dell'Università
Politecnica delle Marche. E ancora la medicina, con la relazione sulle
implicazioni ormonali in estetica, del prof. Augusto Taccaliti, docente di
Endocrinologia dell'Università delle Marche. Per arrivare alle nuove frontiere
della nutrizione, trattate dal prof.
Pesaro in Europa? Si
prepara la sfida ( da "Resto
del Carlino, Il (Pesaro)" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente all'Università Ca' Foscari
di Venezia, e il senatore Palmiro Ucchielli, presidente della Provincia e
futuro candidato al Parlamento europeo. I due incontri segnano una nuova tappa
del percorso di studio e approfondimento già avviato nel 2008 sul dialogo e lo
scambio tra l'Europa e le amministrazioni locali.
Psicologo dei top gun'
aiuta a risolvere le crisi ( da "Resto
del Carlino, Il (Ferrara)" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Due i docenti: Alessandro Brescia,
consulente aziendale ed esperto di finanza, e soprattutto Leonardo Milani.
Cinquantatre anni, ferrarese doc con un passato sportivo ad alto livello,
psicologo e docente all'Università di Firenze, Milani vanta nel proprio curriculum
il ruolo di mental trainer' della pattuglia acrobatica dell'aviazione militare;
Oroscopi e segnali alla
ricerca del futuro ( da "Nazione,
La (Firenze)" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia della Filosofia
all'Università di Firenze, che ha contribuito al catalogo della mostra con un
importante saggio dal titolo La visione astrologica dell'universo e dell'uomo
nel Medioevo'. «Ricorda tra gli altri Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune
di Firenze scelse momento e luogo per attaccare e battere i pisani nella
battaglia di Cascina grazie alle indicazioni
DA SEMPRE, senza
distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negl...
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia della Filosofia
all'Università di Firenze, che ha contribuito al catalogo della mostra con un
importante saggio dal titolo La visione astrologica dell'universo e dell'uomo
nel Medioevo'. «Ricorda tra gli altri Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune
di Firenze scelse momento e luogo per attaccare e battere i pisani nella
battaglia di Cascina grazie alle indicazioni
DOMANI al teatro
Metastasio, alle 21,30 Stefano Coppini, all'interno del cic...
( da "Nazione, La (Prato)"
del 29-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Cultura
Abstract: interno del ciclo di incontri
«Metastasio: pensieri e parole», dialogherà con Vito Mancuso, docente di
teologia moderna e contemporanea dell'Università San Raffaele di Milano. Il
senso complessivo del suo lavoro si può definire come «teologia laica», un vero
e proprio discorso su Dio ma tale da poter sussistere di fronte alla scienza
alla filosofia.
Argomenti:
Cultura
Abstract: presentato un maxipiano per creare
una partnership mista pubblico-privati per liberare le banche dalla zavorra dei
titoli tossici. Il governo userà tra i 75 e i 100 miliardi forniti dal
programma di soccorso pubblico Tarp, fondi che insieme ai capitali privati
genereranno 500 miliardi di potere d'acquisto per rilevare, attraverso un'asta,
gli asset che appesantiscono i bilanci bancari.
E a un certo punto i
genitori la scuola se la fanno da soli. Sono migliaia in tutt'Italia, per ...
( da "Stampa, La" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: E quando Daniele Checchi, docente
di Economia alla Statale di Milano, ha voluto studiare quali fosseo i migliori
licei di provenienza degli iscritti alla sua università l'istituto di Como è
risultato fra i migliori. Vincenzo Silvano vive a Torino. Nel 2000 decide di
iscrivere il primo dei suoi quattro figli alla SS.
Oroscopi e segnali alla
ricerca del futuro ( da "Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del
29-03-2009) + 1 altra fonte
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Cultura
Abstract: docente di Storia della Filosofia
all'Università di Firenze, che ha contribuito al catalogo della mostra con un
importante saggio dal titolo La visione astrologica dell'universo e dell'uomo
nel Medioevo'. «Ricorda tra gli altri Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune
di Firenze scelse momento e luogo per attaccare e battere i pisani nella
battaglia di Cascina grazie alle indicazioni
DA SEMPRE, senza
distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negl...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 29-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia della Filosofia
all'Università di Firenze, che ha contribuito al catalogo della mostra con un
importante saggio dal titolo La visione astrologica dell'universo e dell'uomo
nel Medioevo'. «Ricorda tra gli altri Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune
di Firenze scelse momento e luogo per attaccare e battere i pisani nella
battaglia di Cascina grazie alle indicazioni
Argomenti:
Cultura
Abstract: cetologo docente all'Università di
Genova, racconta come anche grazie al rilevamento di dati satellitari verrà
monitorata la vita di delfini e balene Maurizio Wurtz risponde al telefono con
la calma e la gentilezza del vero scienziato. All'esibizionismo, antepone
l'amore per le creature marine sulle quali tiene da anni un brillante corso
presso il Dipartimento di Biologia dell'
Sulle tracce del Castello
lungo sette secoli di Storia ( da "Stampa,
La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia medioevale
all'Università di Pavia e presidente di Arte e Storia, e che l'altra domenica
ha tenuto una lectio magistralis al Teatri Municipale sui «Castelli tra realtà,
evocazione romantica e credulità popolare». Si alterneranno Enrico Lusso e
Antonella Perin, Claudia Bonardi (docenti al Politecnico di Torino)
Il sindaco: "Sulla
maxi diga le società non mi rispondono"
( da "Stampa, La" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: società pubblico-private, dove si
intende trattenere acqua sorgiva del Tanaro, con una diga e relative
captazioni, sul versante ligure. Tenta di smorzare gli allarmismi Giorgio
Ferraris, presidente della Comunità montana e consigliere regionale: «L'idea viene
ciclicamente riproposta dall'inizio del '900 e ha oggi contorni meno concreti
di precedenti proposte naufragate clamorosamente»
quale energia nell'era del
post petrolio? ( da "Tirreno,
Il" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Bardi è docente presso il
Dipartimento di chimica dell'Università di Firenze, presidente di Aspo-Italia
(sezione italiana dell'associazione internazionale che si occupa dello studio
del picco del petrolio), autore del libro "La fine del petrolio:
combustibili fossili e prospettive energetiche per il ventunesimo secolo",
UNIVERSITA': BERLUSCONI,
NON SARA' PIU' RISERVA PRIVATA DI
( da "Virgilio Notizie"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 29 mar - L'accesso all'universita'
deve cambiare perche' il corpo docente ''non deve essere piu' una riserva
privata di amici e parenti''. Lo spiega dal palco del Congresso del Pdl, il
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. ''Basta con le sedi distaccate e inutili
dove c'e' un solo iscritto - dice il premier -;
PORTO CESAREO, UNA PIAZZA
DEDICATA AL PRIMO PARROCO ( da "LeccePrima.it"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: mentre le conclusioni saranno di
Mario Spedicato docente presso l'Università del Salento e presidente della
Società di storia patria di Lecce. ?Grande soddisfazione e l'augurio di gioia e
felicità per la nuova piazza cittadina?, è il messaggio inoltrato a tutti i
cesarini dal sindaco Vito Foscarini e dal presidente del consiglio Eugenio
Sambati.
Cooperative edili, ritardi
nella consegna delle case ( da "Corriere
Adriatico" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: accordo pubblico-privato, dovevano
essere realizzate, come termine ultimo, entro la consegna degli appartamenti.
Appare chiaro dicono ancora la Ruiti e la Pupo che senza le opere urbanistiche
primarie non è possibile avere l'agibilità degli alloggi. Attraverso
l'interrogazione, che presumibilmente verrà discussa nel corso della prossima
seduta del consiglio comunale,
Vicinato solidale, una
risorsa ( da "Corriere
Adriatico" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Stefano Bartolini docente della
Facoltà di Economia della Università di Siena, il sociologo Stefano Ricci e
Davide Guidi presidente di Rees, Rete di Economia Etica e Solidale delle
Marche. Le organizzazioni del non profit hanno inteso mettere al centro della attuale
situazione di crisi un modello di famiglia che non si isola,
La meccatronica cresce
grazie anche all'interesse dei privati
( da "Gazzettino, Il (Udine)"
del 29-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Cultura
Abstract: equipe coordinata dal docente di
meccanica applicata alle macchine, Alessandro Gasparetto, soprattutto grazie a
una strumentazione all'avanguardia per il controllo in tempo reale di sistemi
automatici. La meccatronica è una disciplina di recente costituzione che
combina la meccanica e l'elettronica, studiando tecniche per il controllo di
sistemi meccanici appunto tramite l'
Partito democratico ha
ritrovato l'unitàVittorio Di Gangi segretario comunale
( da "Sicilia, La" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Giuseppe Guerrera della facoltà di
architettura dell'Università di Palermo, Sandro Amata, docente del corso di
laurea in archeologia dell'Università Kore e Andrea Caporali della facoltà di
architettura sempre dell'Università Kore. Erano presenti inoltre il comandante
e il vice comandante del Genio militare di Palermo, col.
Collaudo
padiglionedell'ospedale Maggiore ( da "Sicilia,
La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Letteratura Italiana
all'Università di Catania, Guglielmo Troina, giornalista Rai e Margherita
Verdirame, preside della Facoltà di Scienze delle Comunicazioni di Catania. ?Ti
amo
Giornate
Argomenti:
Cultura
Abstract: 30 nella sala conferenze del liceo
Classico "Gulli e Pennisi", nell'ambito del ciclo di incontri per i
docenti delle scuole acesi, il prof. Giovanni Vecchio, già dirigente
scolastico, parlerà su "Cittadinanza e Costituzione: il ruolo dell'istituzione
scolastica". ACI s. antonio. Esercizi spirituali con mons. Malandrino
a.g.) Nella parrocchia S.
RISPOSTA AL CAVALIERE DEL
POPOLO: CGIL E PD ALLA STAMPA ESTERA - C'È ANCHE UN MUSSARI 2 CHE SPERA NEL
RITORNO DELLE PPSS - LUNEDÌ L'OMAGGIO AL POETA FRATTINI, BABBO DI FRANCO - E A
( da "Dagospia.com" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Letteratura italiana
presso l'Università di Roma Tor Vergata e amico di Alberto Frattini. Nel corso
dell'evento la poetessa Elena Clementelli leggerà alcuni brani dalle opere del
padre del titolare della Farnesina. E la Lumsa, l'università di via della Traspontina,
lo ricorda come uno dei suoi più prestigiosi docenti»
Un distretto toscano per
il patrimonio culturale ( da "Sestopotere.com"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: attenzione della tavola rotonda e
dello stand con i quali la Regione Toscana e tutti i partner pubblici e privati
del progetto, portano il loro contributo all'importante appuntamento della
sedicesima edizione del Salone del restauro, in corso a Ferrara. «L a Toscana –
spiega l'assessore all'Università e alla ricerca Eugenio Baronti –
Gli studenti e l'alcool.
Che piacere è? ( da "Napoli.com"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Padova, che ha
illustrato gli studi fatti nel settore e le analisi sociologiche collegate. Il
docente ha anche spiegato le tappe fondamentali dello sviluppo dei neuroni
cerebrali, che proprio verso i venti anni riorganizzano le loro sinapsi e
consolidano i comportamenti, le inclinazioni e le cognizioni apprese negli anni
immediatamente precedenti.
Al Camec con Panvini
( da "Cittàdellaspezia.com"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: utilizzazione dei docenti e
l'accorpamento delle classi di concorso. Alle ore 10,30 nell'auditorium del
Liceo Scientifico "A. Pacinotti" Panvini incontrerà sullo stesso
argomento delegazioni di studenti di tutte le scuole superiori della provincia.
Per informazioni sugli appuntamenti e per aderire all'Associazione Culturale
" Mediterraneo"
USA/ GEITHNER AD
AMERICANI: SIATE OTTIMISTI SU FUTURO DEL PAESE
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che le banche possano tornare ad
avere capitali da prestare a imprese e privati. Geithner ha difeso la
partnership pubblica-privata tra Stato e banche prevista da questo piano
sostenendo che si tratta dell'unico modo per ridurre al minimo i rischi di perdita
per i contribuenti. Geithner ha parlato al programma dell'ABC "This
Week", ma è apparso anche a "Meet the Press" della Nbc.
DONATELLA TROTTA UNA CASA
DELLA LETTERATURA. RADICATA A NAPOLI, NEL CUORE DI UNA EX CITTADELLA MO...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 29-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Letteratura Italiana e
di Ermeneutica Leopardiana al Suor Orsola, e il giornalista Ernesto Mazzetti,
saggista e docente di Geografia politica ed economica alla Federico II di
Napoli. All'idea lanciata da Durante fa eco Marco Salvatore, fondatore della
Sdn che garantisce la sua collaborazione: «È per noi motivo di grande
soddisfazione -
GERARDO AUSIELLO OLTRE 400
PAGINE DI CONSULENZE PER UNA PREVISIONE DI SPESA DA GUINNESS DEI PRIMA...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 29-03-2009) + 3 altre fonti
Argomenti:
Cultura
Abstract: hanno contattato e pagato docenti,
infermieri, falegnami e persino sarte. Veniamo alla Provincia di Napoli: 10mila
euro sono andati ad una professionista che ha affiancato il lavoro della
consigliera per le pari opportunità; altri 12mila (l'impegno economico totale è
di 40mila euro) sono invece stati spesi per il monitoraggio delle condizioni
climatiche dell'
Ventimiglia: altro
incontro su 'Leggere la città medievale'
( da "Sanremo news" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Lucio Lazzari (docente di Storia
dell?Arte presso lo stesso Liceo Aprosio), mentre per quella archeologica
interverrà il prof. Giuseppe Palmero (condirettore del corso e ricercatore
associato presso l?Università di Nizza). Nel corso dell?incontro verrà
illustrata la dispensa propedeutica alle attività del laboratorio,
Bankitalia: il debito
pubblico alto frena i prestiti bancari
( da "Rai News 24" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Secondo lo studio dei due
ricercatori, un altro fattore e' quello della tradizione legale del paese che,
per esempio, nel sistema tedesco attribuisce un ruolo piu' centrale alle banche
rispetto al modello anglosassone. Per la ricerca, un alto debito pubblico,
oltre drenare risorse verso i titoli di Stato, "puo' corrispondere a un
largo peso del governo e alle imprese statali nell'
Bankitalia: il debito
pubblico alto frena i prestiti bancari
( da "Trend-online" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che finanziare privati.In tempi di
crisi e di stretta creditizia, di necessita' di rilancio delle imprese e
soprattutto delle piccole e medie imprese, il tema appare quanto mai attuale.E'
una delle conclusioni di uno studio realizzato dai ricercatori della Banca
d'Italia, Riccardo De Bonis e Massimiliano Stacchini, pubblicato nei temi di
discussione curati da via Nazionale.
BANKITALIA: IL DEBITO
PUBBLICO ALTO FRENA I PRESTITI BANCARI
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che finanziare privati.In tempi di
crisi e di stretta creditizia, di necessita' di rilancio delle imprese e
soprattutto delle piccole e medie imprese, il tema appare quanto mai attuale.E'
una delle conclusioni di uno studio realizzato dai ricercatori della Banca
d'Italia, Riccardo De Bonis e Massimiliano Stacchini, pubblicato nei temi di
discussione curati da via Nazionale.
( da "Giornale di Brescia"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 28/03/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:la città Acli, diagnosi sulle crisi del
mondo Iniziano gli incontri promossi dall'Istituto cooperazione economica
internazionale Un'analisi degli scenari del Terzo millennio tra i valori del
mercato e i valori dell'etica delle difficoltà in cui versa l'economia negli
ultimi mesi" title="Diagrammi di borsa in caduta: un'immagine
eloquente delle difficoltà in cui versa l'economia negli ultimi mesi"
onClick="showImage('http://www.giornaledibrescia.it/gdbonline/contenuti/20090328/foto/full_brescia_200.jpg',600,275)">
Diagrammi di borsa in caduta: un'immagine eloquente delle difficoltà in cui
versa l'economia negli ultimi mesi Il metodo utilizzato per scegliere i temi
degli incontri è quello partecipativo. Ovvero il pubblico e i cittadini che
assistono alle conferenze vengono consultati per decidere non solo gli
argomenti, ma anche gli orari e i luoghi degli appuntamenti. L'esperienza che
l'Istituto Cooperazione Economica Internazionale ha già portato a Milano e in
altre zone del Nord approda a Brescia con una decina di incontri, che si
svolgeranno nell'arco del 2009, dedicati ad un «Viaggio intorno al terzo
millennio: il mondo e i suoi problemi». Per organizzare il ciclo di
appuntamenti l'Icei, che fungerà da coordinatore, collabora con le Acli
provinciali di Brescia, che li ospiteranno, sempre alle 20.30, nella sede di
via Corsica, con i Missionari Saveriani, con la Cgil, con Amnesty International
e Banca Popolare Etica. La crisi economica Il primo incontro, in programma
martedì 31 marzo, affronta il tema della crisi economica. I relatori, che
parleranno di «Crisi economica internazionale: questa (s)conosciuta», saranno
Carmine Trecroci, professore di Economia dei mercati
finanziari alla Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Brescia e
Andrea Fracasso, docente
dell'Università degli Studi di Trento, moderati da Gian Carlo Costadoni
dell'Icei. «I temi vengono scelti dal pubblico attraverso una consultazione. Il
metodo partecipativo è la proposta operativa tradizionale dell'Icei. E
per quanto ci riguarda sia attenti ai temi sociali ma anche a quelli
geopolitici», ha ricordato Nicola Fiorin delle Acli, illustrando l'iniziativa
con Cecilia Cadeo dell'Icei, Maurizio Bianchetti di Banca Popolare Etica e padre
Marcello Storgato dei Missionari Saveriani. Gli incontri programmati fino a
giugno sono quattro, mentre il ciclo riprenderà dopo l'estate con altre
conferenze. La cadenza sarà mensile. Il secondo incontro è già in calendario il
28 aprile e approfondirà il tema «La crisi economica e finanziaria: quali
prospettive e alternative per una revisione economica, politica e culturale?»,
mentre il terzo e il quarto si svolgeranno rispettivamente il 26 maggio e il 16
giugno. I relatori, del secondo appuntamento, saranno Sabina Siniscalchi e
Pietro Raitano. «Ad ogni incontro vengono forniti questionari nei quali non
solo il pubblico può proporre gli argomenti degli incontri futuri ma anche fare
valutazioni. Per quanto riguarda Brescia, la partenza delle consultazioni per
il primo incontro è stata con le associazioni che hanno sollecitato
l'organizzazione degli appuntamenti sul territorio bresciano» ha spiegato la
Cadeo. Il metodo partecipativo Maurizio Bianchetti ha riassunto le modalità
attraverso le quali si è giunti all'organizzazione degli incontri nel
Bresciano. «Già lo scorso anno, come Banca Popolare Etica ci siamo incontrati
con l'Icei - ha rammentato -. L'Icei ci ha fatto una proposta corposa e ci è
sembrato utile coinvolgere anche realtà con le quali avevamo collaborato negli
anni. I relatori, indipendentemente dal tema prescelto, sono stati individuati
tra esperti che garantiscano non solo una profonda conoscenza della materia, ma
anche la capacità di comunicare e di farsi capire anche dai non addetti ai lavori».
Le tematiche prescelte devono comunque avere un taglio internazionale.
«L'originalità dell'iniziativa risiede nel metodo - ha concluso padre Storgato
- . Il pubblico è invitato non solo ad ascoltare ma anche a valutare e
scegliere».p. gr.
( da "Giornale di Brescia"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 28/03/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:cultura I SEGRETI DEL NOBEL
L'inimmaginabile dietro le quinte del massimo premio letterario Un libro di
Enrico Tiozzo esamina tutte le candidature italiane dal 1901 al 1957 ed
analizza anche come si è arrivati al riconoscimento per Quasimodo e Dario Fo
Giosue Carducci, nel 1906 il primo italiano vincitore del Nobel per la
letteratura, ritratto da Agostino Casalboni per la Domenica del Corriere Si
sono aperti per la prima volta gli archivi reconditi del Premio Nobel, la
magica tribuna delle incoronazioni che pongono un personaggio sul tetto del
mondo. Il segreto è motivato dall'intenzione di proteggere il diritto personale
e morale dei candidati: si fanno congetture che, per quanto talora rapportate a
fonti attendibili, rimangono tali sino alla proclamazione del vincitore - il
cui nome magari ribalta le ipotesi all'apparenza più ferrate. Adesso, tutta la
documentazione relativa alle candidature letterarie italiane dal 1901 al 1957
(perché solo di questo ci occuperemo) è sotto i nostri
occhi grazie a uno straordinario libro di Enrico Tiozzo (docente di Letteratura italiana
all'Università di Goteborg): «La letteratura italiana e il Premio Nobel -
Storia critica e documenti» (Leo S. Olschki editore). Va aggiunto che, grazie
all'analisi delle lettere in originale dei loro proponenti, sono analizzati anche
i premi a Salvatore Quasimodo e a Dario Fo. Il tutto all'interno di un
setaccio colossale nel quale figura il complessivo mondo della scrittura da
mezzo secolo a questa parte. Giustamente, occorre conoscere almeno qualche
cenno sulla psicologia dello scienziato Alfred Nobel e sul suo testamento. E
Tiozzo lo fa con ampiezza (anche se già erano uscite plaquette sulla materia).
Di questa parte del suo libro riferiamo nel riquadro sottostante. Come Carducci
sconfisse Fogazzaro Primo premiato italiano, Giosue Carducci. Il neonato
Istituto Nobel, presieduto allora dal critico letterario Carl David af Wirsén,
è sbattuto tra venti diversi. Corre l'anno 1901, i candidati sono 25, e in pole
position sembra Fogazzaro, per quanto appaiano meritevoli anche Mistral, Prudhomme,
Sienkiewicz. Incombe il nome di Tolstoj, inviso a Wirsén che gli lancia contro
«una vera e propria requisitoria, accusandolo di varie nefandezze». Ibsen viene
sua volta accusato di imperscrutabilità - dunque via anche lui. Nessuno
immagina quanto a lungo si possa discutere, dietro le impenetrabili quinte
dell'insigne Accademia, sul valore o meno di uno scrittore, sulla sua notorietà
e sull'importanza dei proponenti. Il duello Carducci-Fogazzaro durò cinque
anni, durante i quali passarono i già discussi Sienkiewicz, Mistral e altri.
Perché Carducci - colmo di dritti e rovesci, dall'«Inno a Satana» a «In Santa
Croce», praticamente bloccato da Carl Bildt, pur cosciente che fosse ormai
tempo di prendere in considerazione l'Italia - uscì vittorioso sul filo di
lana, quando ormai sembrava che il Premio dovesse gratificare Fogazzaro? Fu
guerra aperta tra i giurati, qualcuno - per tagliar corto - raccolse la
proposta dell'Accademia dei Lincei e avanzò il nome di Angelo De Gubernatis...
Poi Fogazzaro pubblicò «Il Santo», che non piacque alla Commissione, così il 24
settembre 1906 Wirsèn, nel giudizio finale, «enumerò molti demeriti oltre ai
meriti che avevano valso a Carducci l'assegnazione del Nobel di quell'anno,
dando alla sua analisi quasi il carattere di un atto di accusa». Il racconto di
Tiozzo invita alla riflessione. Certe «stravaganze» dell'eccelso Premio sono
imputabili al testamento imperfetto del fondatore o non appaiono piuttosto il
frutto di beghe, pregiudizi e ripicche dell'esimio comitato di sapientoni?
Grazia Deledda: scelta... popolare Lasciò la bocca amara a molti l'alto segno
di stima al vecchio professore maremmano. Tanto che passarono vent'anni prima
che dall'occulta officina di Stoccolma venisse sfornato un altro «prodotto»
italico, ancorché Fogazzaro fosse rimasto di traverso a Wirsèn, che per alcuni
anni tentò di riproporlo. La fortunata fu, come tutti sanno, Grazia Deledda,
che apprese a scrivere in italiano lentamente, mentre componeva i suoi romanzi
in un misto di dialetto sardo. La Deledda era molto popolare, i suoi racconti
si muovevano secondo la direzione ideale del sibillino testamento tracciato da
Nobel - , sciogliere i legacci della violenza, migliorare l'umanità. Dagli
archivi emerge l'esistenza di un primitivo terzetto «Serao, Deledda, Bracco»,
divenuto poi un quartetto per la robusta e «lusinghiera» comparsa di Ada Negri,
sostenuta da Baldo Rossi, da Borghese, da Ferrero e dal preside dell'Università
di Milano Michele Scherillo. Pirandello al primo colpo Dall'incrocio di perizie
- e, soprattutto, per l'impuntatura dell'eminente Henrik Schuck, circondato da
un gruppo di succubi e plagiato dall'insistente e annosa campagna italiana da
parte di ministri e addirittura del presidente del Consiglio Luigi Luzzatti -
la spuntò la Deledda, premiata nel 1926 per la sua «ispirazione idealistica,
scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della sua isola nativa».
Giunta a Stoccolma spaesata e impaurita, si appendeva al braccio del possente
Osterling - dal 1919 socio dell'Accademia di Svezia - non si sa quanto ignara
di trovarsi lì per volontà di un commissario incastrato nella pletora delle
perentorie voci di sostegno giunte dall'Italia, un uomo che non molti anni dopo
avrebbe preso le distanze da Pirandello, dichiarando che il drammaturgo
italiano «sarebbe stato presto dimenticato». Se era stato uno sbaglio il
riconoscimento a Carducci, quello alla Deledda fu anche peggiore. Tiozzo non
prende le misure a nessuno, semplicemente e spesso argutamente riferisce,
appoggiando la sua gradevolissima narrativa su una mole spaventosa di
documenti, un labirinto inaffrontabile se non ci fosse la sua mano a condurci.
Addirittura sottolinea con arguzia l'equivoco della traduzione di una parola
del testamento di Nobel: propinare benessere morale anziché offrire. Gli ultimi
premi degli anni Venti videro, tra le molte candidature straniere, il nome, già
proposto e riproposto fino alla consumazione, di Benedetto Croce. A prima botta
esce invece nel 1934 il blasone a Luigi Pirandello, proposto da Marconi e da
un'infinità di rappresentanti delle accademie di Oxford, Cambridge, Londra,
Parigi, eccetera. Una facilità che mette sospetto. Perché D'Annunzio non è mai
stato preso in considerazione? È un buco nero cui sembra di non poter dare
colmatura. Dal 1940 anche la Svezia soffre i contraccolpi della catastrofe
europea e per tre anni il Nobel va in catalessi. Ma gli aspiranti non cessano
le loro manovre e la lista d'attesa è lunghissima: c'è di nuovo una perorazione
di Croce da parte del presidente della Siae, ma ai filosofi si preferiscono gli
scrittori e i poeti. E Bacchelli, Silone, Moravia, Morante, Montale, Ungaretti
scalpitano, sopraffatti loro malgrado (uno solo riuscirà a mettersi in testa il
fatidico alloro) da nomi quali Gabriela Mistral, Hermann Hesse, Andrè Gide,
William Faulkner e via discorrendo. A titolo di curiosità: Ungaretti fu
proposto per sette anni, Montale addirittura per undici. Si appressa intanto il
mezzo secolo. La Commissione da tempo si è rinnovata. La sua condanna è
comunque quella di percorrere da un capo all'altro l'immensa landa della
scrittura universale, nulla lasciando trapelare delle beghe. A vantaggio del
nostro Paese sorge nel 1958 la casa editrice «L'Italica» diretta da Giacomo
Oreglia, un piemontese rossiccio e caparbio che molto fece e disfece sia per il
Premio sia per se stesso. È amico del presidente e poeta Anders Osterling,
delle cui liriche traduce due edizioni monografiche bilingui. Dice Tiozzo che
«certamente le possibilità di manovra del giovane Oreglia nella Stoccolma per
più versi ancora provinciale degli anni Cinquanta, erano grandissime, e non c'è
dubbio che fra l'intraprendente uomo di cultura italiano e il presidente della
commissione Nobel si fosse stabilito un saldo rapporto di fiducia e di amicizia
che andava molto al di là di quello che si crea fra un editore e il suo
autore». Lo storico più informato del Premio, Kjell Espmark, narra del
ballottaggio Ungaretti-Montale-Quasimodo, avvantaggiato - quest'ultimo - dal
fatto di essere conosciuto in Svezia dal 1957 grazie a un'antologia curata
dall'università di Goteborg, cioè prima che
«L'Italica» nascesse e si preoccupasse di tradurre il trio più famoso del
secondo Novecento. Francesco Flora e Carlo Bo orientarono l'andamento del gioco
dando peso al poeta siciliano (mentre in Italia si tendeva a sottovalutarlo).
Dal canto loro Osterling e Oreglia non avevano difficoltà a dimostrare simpatia
per il lirico emarginato e maltrattato, che vinse alla prima candidatura,
affondando in una coltre di giudizi melmosi da parte della nostra stampa, come
è risaputo. Se il Premio alla Deledda era stato voluto dall'Italia, quello a
Quasimodo fu voluto fortemente dalla Svezia, che egli ringraziò nel suo
discorso, come una «modificatrice» della cultura del mondo. Il saggista glissa
su Montale Il saggista glissa con prudenza sul premio a Montale, non volendo
snodare il proprio racconto in impervi rapporti altimetrici, per quanto non si
trattenga dall'elencare il numero delle perizie cui furono sottoposti autori di
nome rimasti, dopo molte illusioni, con un pugno di mosche in mano. Resta
l'imbarazzo per Dario Fo, premiato insieme alla moglie (la prima volta che
veniva infranta la piattaforma del rigidissimo protocollo). Colpa di Franco
Ferretti, ambasciatore italiano a Stoccolma e fedelissimo del ministro Dini
(siamo nel 1997). Cancellato il lucano Albino Pierro, mandato a fondo Luzi,
estromesso dall'Istituto di Cultura Giacomo Oreglia... Una congiura
cospiratoria? Chissà. Resta il fatto che, aspirando Alfred Nobel a individuare
i coraggiosi, i provocatori e gli iconoclasti, i nemici dei poteri consacrati,
Fo entrava di merito nelle intenzioni testamentarie del fondatore. «Ma che
resterà di lui?» si chiede giustamente Tiozzo. Attore e geniale uomo di teatro,
della poliedrica attività artistica, è discutibile la sopravvivenza di un testo
- a meno che si tratti di qualche piéces di impossibile traduzione. Luzi mandò
tutti all'inferno... i giornalisti l'avevano fatto litigare persino con Pierro,
morto da due anni! Cosa aggiungere, se non che questo formidabile libro è senza
fondo? Lo si potrebbe leggere per mesi scoprendo sempre qualche complotto e
raggiro inimmaginabile al grande pubblico. Si ha l'impressione che su ogni
premiato (o illuso ed escluso) incomba un cavaliere di bronzo, simile a quello
che sovrasta Onieghin. Curzia Ferrari
( da "Gazzetta di Modena,La"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
di Valentina
Lanzilli I problemi dei giovani? I genitori e la scuola I dati di due anni di
lavoro nelle superiori: chiedono aiuto soprattutto le donne Rapporto con i
propri genitori e difficoltà scolastiche: sono queste le principali cause di
disagio tra gli adolescenti modenesi. A dirlo sono i risultati della ricerca
intitolata "Osservatorio adolescenti", che negli ultimi due anni ha
analizzato i dati emersi dai ventotto sportelli d'ascolto presenti nelle scuole
superiori modenesi. La ricerca, promossa dalla Provincia di Modena in
collaborazione con l'Università di Modena e Reggio Emilia, ha preso in
considerazione le segnalazioni di 471 studenti delle scuole superiori, di età
compresa tra i 15 e i 16 anni, che tra marzo e giugno del 2008 si sono rivolti
agli sportelli d'ascolto presenti nelle scuole, per parlare dei propri
problemi, disagi o semplicemente per confrontarsi, con un'equipe di psicologi
dell'azienda Usl, che ha aderito a questo progetto, che si pone l'obiettivo di
analizzare e comprendere i motivi del disagio dei giovani modenesi. Sono
soprattutto le donne a rivolgersi a questi sportelli (63%) e nella maggior
parte dei casi hanno tra i 14 e i 16 anni. Oltre a rapporto con i genitori e le
problematiche scolastiche, crea disagio anche il rapporto con le proprie
emozioni, con i coetanei e con l'altro sesso. E le richieste di confronto e di
aiuto aumentano di anno in anno, segno che gli adolescenti hanno voglia di
confrontarsi e di essere sostenuti: nell'anno scolastico 2005-2006 gli accessi
erano stati
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
«A
Treviso l'università del turismo». E la Provincia cerca
soci Un convegno per lanciarla. Superiori, maxiclassi in arrivo: presidi e
docenti preoccupati Un polo universitario europeo per il turismo a Treviso, sul
modello dell'ateneo internazionale di Tirana, capitale albanese. E' la proposta che l'alberghiero
«Alberini» di Lancenigo e la Provincia lanceranno al convegno «Ristocrazia - Il
potere della ristorazione per una politica del turismo», che si svolgerà a
Treviso il 6 e il 7 aprile a S. Croce e a Cà dei Carraresi. «Una sede dell'università europea per il turismo in Veneto potrebbe essere
una realtà importante per il territorio - spiega Pietro Lorenzon, preside
dell'Alberini - E meglio sarebbe se la sede fosse a Treviso». L'istituto è da
anni socio dell'ateneo della capitale albanese: università
privata, dove si studiano strategie per il turismo e ristorazione. Sogno di
Lorenzon e della sua equipe sarebbe quello di esportare una vera e propria
costola dell'ateneo europeo nella Marca. L'idea vede l'interesse e l'appoggio
della Provincia e di Fondazione Cassamarca, che in un primo momento (prima
della crisi) aveva anche proposto una sede per l'ateneo: villa Franchetti, sul
Terraglio. «Con il presidente Muraro, ora, si pensa al collegarla
all'alberghiero, lì a Lancenigo» - spiega l'assessore provinciale all'edilizia
scolastica Carla Puppinato. La proposta animerà la prima giornata di convegno
all'ex chiesa di Santa Croce, a partire dalle 9, dedicato a «La ristorazione,
l'hotellerie e l'università europea per il Turismo: le
proposte per il territorio»: ospiti annunciati il ministro dell'agricoltura,
Zaia, e l'imprenditore veronese Giovanni Rana, re dei tortellini. L'assessore
Puppinato, peraltro, è impegnata in questi giorni a ricavare aule per gli
studenti delle superiori. «Soltanto l'Alberini avrebbe bisogno di sei classi in
più - spiega l'assessore - Stiamo riuscendo a trovare spazi per gli alunni solo
accorpando sezioni e classi, che arrivano anche a 30 alunni». Situazione da
allarme rosso per molti presidi, soprattutto di tecniche e professionali, che
vedono in pericolo la possibilità stessa di fare lezione e laboratori e di
mantenere la stessa qualità dell'insegnamento. (Laura Canzian)
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
DIBATTITO. Promosso
da Sinistra arcobaleno «La crisi spacca le città in due parti invisibili» di
Paoloemilio Bonzio Chi sta pagando la recessione economica in corso? E perché?
Come si può reagire? Per fare il punto della situazione sulla crisi globale il
gruppo consiliare Sinistra Arcobaleno ha organizzato il dibattito «La città e
la crisi» al ridotto della Camera di Commercio di via Einaudi. Sul palco un
economista, un sociologo, una sindacalista e il sindaco di una città del Sud:
quattro punti di vista per un problema comune. Donatella Albini, capogruppo in
Loggia, si richiama ai valori di solidarietà della costituzione italiana,
auspicando che chi si trovi a governare lo faccia nell'interesse di tutti. In
politica, continua Albini, si deve oggi tornare ad essere umili e sobri per
vivere questa crisi come occasione di cambiamento e non cadere nell'isolamento
e nell'angoscia. Roberto Pizzuti, Ordinario di Politica Economica
all'Università La Sapienza di Roma, ricorda che l'economia keynesiana e lo
stato sociale fino a qualche decennio fa aveva permesso di attenuare gli
scompensi sociali e di conciliare il capitalismo con la democrazia. Ma dopo la
crisi economica degli anni Settanta il keynesismo viene soppiantato dal
neoliberimo e dall'idea che il welfare ormai si sia espanso eccessivamente. Il
nodo cruciale di questa svolta secondo Pizzuto è che la nuova teoria economica
crede di poter ridurre l'incertezza a rischio prevedibile, lasciando dunque che
le attività finanziarie si sviluppino a dismisura e che diventino
autoreferenziali, con crediti a basso costo e mutui affidati a garanzie
insicure. ANTONIO SCAGLIA, docente
di sociologia all'Università di Trento, insiste sul tema della città
contemporanea che, come quella dei secoli scorsi, avrebbe conservato una sorta
di cinta muraria, di guarnigione che divide il centro dalle periferie. Un muro
che non esiste più materialmente ma che, attraverso altri strumenti,
protegge il salotto buono, il luogo dove i poteri (soprattutto economici) si
concentrano. Morena Piccinini della Segreteria Nazionale Cgil accusa il governo
di non aver predisposto concrete iniezioni di liquidità per uscire dalla crisi
e di non aver garantito adeguate forme di tutela e di ammortizzazione sociale.
Di fronte a tale situazione, continua Piccinini, il governo si affida a
soluzioni corporative o alla politica dei "bonus compassionevoli",
insomma ad una logica di interventi "a posteriori". Stefano Ippazio,
sindaco di Taranto, ha illustrato la sua politica di riduzione di costi e
sprechi dell'amministrazione pubblica come viatico per il risanamento del
dissesto finanziario nel comune pugliese.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
cronaca pag. 11
Sulla crisi 10 incontri con «taglio» a richiesta Una serie di incontri per
approfondire le questioni internazionali partendo dalle scelte dal pubblico,
seguendo un percorso «democratico» nella scelta di orari e temi da trattare: è
la proposta delle Acli di Brescia che, con Icei (Istituto cooperazione
economica internazionale), Missionari saveriani, Cgil, Amnesty International e
Banca popolare etica, ha organizzato dieci appuntamenti che si svolgeranno
mensilmente nella sede provinciale di via Corsica 165. IL PRIMO INCONTRO è in
programma martedì, 31 marzo, alle ore 20.30, e sarà dedicato alla congiuntura
finanziaria che ha investito tutti i Paesi industrializzati dal significativo
titolo «La crisi economica internazionale questa (S)conosciuta». In cattedra:
Carmine Trecroci, professore di economia dei mercati finanziari alla Facoltà di
economia dell'Università degli studi di Brescia, e Andrea
Fracassaro, docente della
Facoltà di Economia dell'Università degli studi di Trento. «La novità di questi
appuntamenti, organizzati secondo un format già utilizzato con successo
dall'Icei, è che è stato il pubblico stesso, mediante consultazioni delle varie
realtà organizzatrici con i loro associati a scegliere tempi, modalità e
tematiche da trattare. Al termine dei prossimi appuntamenti saranno gli stessi
presenti all'incontro, grazie a un questionario, a indicare i contenuti delle
successive conferenze», spiega Nicola Fiorin delle Acli, accompagnato da
Cecilia Cadeo dell'Icei, da Maurizio Bianchetti del gruppo di iniziative
territoriali di Banca etica e da padre Marcello Storgato dei Missionari
saveriani. Anche il secondo appuntamento (il 28 aprile) sarà dedicato alla
crisi economica e finanziaria sul tema «Quali prospettive e alternative per una
revisione economica, politica e culturale?». D.S.
( da "Provincia Pavese, La"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
PAVIA, IL CASO DI
BULLISMO L'Ipsia e la mamma che accusa Caro direttore, in riferimento agli
articoli a firma di Marianna Bruschi apparsi in data 24 e 25 marzo, ci duole
dover constatare il poco equilibrio dimostrato dalla giornalista nei nostri
confronti. E' facile attribuire etichette e dare giudizi: parlare di
"bullismo" e dire che le cose "non vanno bene", senza
preoccuparsi di conoscere una realtà complessa, vissuta
dagli studenti e dai docenti con impegno costante e quotidiana dedizione.
Ricordiamo brevemente i fatti: l'articolo di martedì riportava lo
"sfogo" di una madre il cui figlio, iscritto nella nostra seconda
indirizzo odontotecnico, avrebbe vissuto "gravi vessazioni" da parte
di altri compagni. Sfogo solo telefonico: non sarebbe stata forse utile
una verifica? Con una telefonata alla scuola o, perché no, una visita diretta,
giusto per gettare un'occhiata su questa realtà "tanto degradata",
per fare una chiacchierata con gli studenti e con i docenti che vivono "sotto
il costante ricatto dei pericolosi bulli" raccontati dalla giornalista. La
lettura dell'articolo ha sconvolto tutta la nostra piccola comunità: ci siamo
subito rivolti alla preside per proporre noi direttamente l'incontro con la
signora Bruschi. Dando per scontata l'adesione ad una deontologia che in un
mestiere altamente etico come quello del giornalista dovrebbe sempre essere
centrale, pensavamo che le nostre testimonianze avrebbero ricevuto ascolto e
credito, almeno quanto uno sfogo telefonico. E invece: la nostra voce ha
meritato un piccolo spazio in taglio medio, non certo l'onore della prima
pagina come l'allarme bulli del giorno precedente. L'incontro da noi
caldeggiato è stato descritto come una replica della preside che avrebbe
chiesto agli studenti di darle man forte. Siamo una comunità educante che vive
ogni giorno la sfida dell'inserimento e della formazione. Per ragazzi che,
magari, non hanno bisogno di essere anche etichettati a mezzo stampa. Le parole
sono pietre. Noi lo sappiamo bene: e voi? I docenti e gli alunni della classe
2ODA dell'Ipsia L. Cremona Pavia La mamma a cui abbiamo garantito l'anonimato
perché il figlio è minore, ci ha fatto un racconto molto dettagliato e ha anche
sottolineato il fatto che un episodio simile a quelli verificatisi quest'anno
nei confronti del figlio era stato punito in passato con una sospensione. La
circostanza è stata anche confermata dalla preside che non ha negato che
problemi nei confronti dello setsso ragazzo ci sono stati anche recentemente.
D'altra parte, la mamma che ha parlato con noi, ha raccontato queste vicende
anche al capo dell'istituto. Fin qui la cronaca. Gli episodi di bullismo quindi
ci sono stati. Per fortuna un caso, o anche più di uno, non devono certo
scoraggiare una realtà importante, articolata e ricca come quella dell'Ipsia di
Pavia. Più volte abbiamo avuto occasione di raccontare iniziative belle e
importanti della vostra comunità scolastica. E continueremo a farlo con
interesse e consapevolezza che nel bene e nel male le parole contano. Ma in quanto,
sempre, hanno dietro di sé dei fatti che a volte possono anche essere
spiacevoli. (p.f.) Pd, domani a Pavia sfida della partecipazione Domani un
partito politico chiederà ai cittadini di selezionare un candidato alla carica
di sindaco di Pavia. E' un evento il cui esito, positivo o negativo, potrà,
almeno nella nostra comunità, segnare il futuro della relazione tra gli
apparati dei partiti e i cittadini. Non è forse un evento rivoluzionario, ma ha
il significato di un forte invito alla partecipazione collettiva che potrebbe
avvicinare società e partiti. Avvicinarsi collettivamente alla politica
potrebbe rompere la relazione spesso patologica, che già intercorre tra partiti
e singoli cittadini, o loro categorie omogenee. Una relazione che spesso assume
più le caratteristiche della dipendenza che della libera e dialettica
partecipazione. I partiti gestiscono nel Paese una fetta di potere assai
considerevole e in molti casi sostengono, e sono sostenuti, da altri poteri. In
un Paese fragile, diviso, dal futuro economico incerto, e per di più con anche
una certa tradizionale tendenza all'adattamento servile ai poteri più forti, la
paura e i bisogni sono una motivazione sufficiente alla dipendenza e al
consenso. Anche nella nostra città esistono tutte le premesse perché la
relazione tra vita dei partiti e cittadini non si rinnovi. Questo ci
allontanerebbe drammaticamente da un'idea di democrazia basata sulla più ampia
partecipazione possibile, sulla trasparenza e sulla consapevolezza dei
problemi. Da qualche anno un gruppo di cittadini che credono in una politica
basata su questi principi si è dato molto da fare in città, per risvegliare le
coscienze e per aprire un partito ai cittadini. Intorno ad Antonio Ricci si
sono raccolte persone che vengono da esperienze, interessi, bisogni e speranze
diverse, ma che in comune hanno un sincero desiderio di rendere più aperta e
ricca la discussione sul futuro della città. Non hanno forse alle spalle una
lunga esperienza di gestione di partiti o enti pubblici, ma hanno un curriculum
brillante nel loro mestiere e hanno saputo generare e organizzare la
partecipazione dei cittadini a temi importanti per la città e il paese. Sono
convinto che il sostegno ad Antonio Ricci e alla esperienza che lui rappresenta
sarebbe il segnale più bello che la città potrebbe dare per chiedere che i
cittadini abbiano un ruolo diverso nelle scelte future. Vittorio Bellotti Pavia
Pd, io ho fatto la scelta per il candidato sindaco Sono un lavoratore
quarantenne, socio auto trasportatore, nato a Pavia e che è cresciuto in questa
bella città. Vivo in un quartiere periferico ma non per questo non interessato
alle vicende politiche/amministrative. Non ho mai avuto tessere di partito, non
ho mai votato turandomi il naso, ho sempre scelto per chi votare. E alle
primarie del Pd voterò Andrea Albergati perché è stato il sindaco della gente
che ha saputo fare di Pavia la città a portata d'uomo. Il sindaco che ha sempre
ascoltato tutti, che mai si è fatto assorbire dal ruolo e che ha mantenuto
quell'umiltà che, spesso, il politico perde per strada. Molto probabilmente
questa sensibilità l'ha maturata negli anni. Gianluca Marra Pavia Ecco chi ci
vorrebbe alla guida di Pavia Non è una proposta politica ma solo un sogno
quello di vedere a Palazzo Mezzabarba, dopo le prossime elezioni comunali, la
coppia Schmid-Albergati. Il primo, come rettore, ha portato l' Università di
Pavia ad una posizione di eccellenza in Europa; il secondo è già stato un
ottimo sindaco. Avrei anche aggiunto il candidato del Pdl, Cattaneo, anche se
non lo conosco personalmente, vista la grande stima che nutro nei riguardi di
chi lo ha proposto. Penso, però, che per una Pavia da «ricovero in
rianimazione» Cattaneo sia ancora troppo giovane. Mi viene in mente, a tal
proposito, quanto spesso diceva mio nonno materno sardo: «Non bisogna tagliare
e vendere il grano quando è ancora erba». Aspettiamo che maturi. Sebastiano
Caronni Orsenigo Pavia Pavia, bene l'incontro con Paola Mastrocola Spesso a
Pavia si sente il bisogno di lamentarsi della mancanza di iniziative culturali
valide che possano raggiungere più cittadini e non essere rivolte solo agli
addetti ai lavori. Ebbene, l'altra sera a Spaziomusica l'incontro con la
scrittrice per bambini Paola Mastrocola, è stato di segno opposto. La
partecipazione di genitori e figli è stato un bel segnale. Nadia Brancaleone
Pavia Dal Ticino alle Torri Pavia si esalta sempre Nel calare della sera / sul
letto delle acque azzurre del Ticino / il sole si adagia / ma ancora non si
addormenta / lascia la gioia a noi tutti / nel vedere nel suo tramonto / tutti
i colori più belli che la natura / ci ha donato. La vita è sempre bella / anche
se dobbiamo superare / tante amarezze, vogliamoci bene! Le Torri ci guardano /
i colori si incrociano / nell'azzurro del fiume Ticino / che scorre lento e
romantico / verso il Po per sfociare nel mare / vogliamole bene a questa Pavia
/ che è ricca di storia di arte e cultura / ed è ancora una città / fatta per
noi umani / perciò dobbiamo tutti difenderla / e rispettarla. Alessandro Redaelli
Pavia
( da "Mattino di Padova, Il"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 23 - Cronaca
La candidatura di Bittante «Il rettore non è un manager voglio guidare una
squadra» L'ex preside di Agraria Ringrazio il professor Bonsembiante ma ora so
camminare da solo Padre e figlio possono lavorare in ateneo Parla spedito a
braccio e non è avaro in sorrisi. «Intanto, vi presento il metodo e le qualità
della mia persona: saprete qual è il mio programma una volta che sarà fissata
la data esatta delle elezioni». Ieri Giovanni Bittante ha formalizzato la sua
intenzione a candidarsi a rettore. E l'ha fatto direttamente dal Bo, a
( da "Nuova Sardegna, La"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 30 - Sassari
Giornate Fai di Primavera Oggi e domani in occasione della "XVII giornata
Fai di Primavera" ... Giornate Fai di Primavera Oggi e domani in occasione
della "XVII giornata Fai di Primavera" saranno aperte le porte della
sede storica dell'Università, fondata dai Gesuiti nel 1558, per svelare al
pubblico i suoi tesori artistici e architettonici. L'itinerario del Fai
condurrà alla scoperta di altri antichi edifici dimenticati: l'Estanco di
piazza Università, che ospitava nel 1700 la fabbrica del tabacco e la Torre
della Turondola costruita nel '400 nelle mura medievali pisane. La
manifestazione prenderà il via oggi alle 10 nell'aula magna dell'università con una conferenza di Antonello Mattone sulla
storia del palazzo dell'Università. Gli edifici resteranno aperti oggi e domani
dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18,30, ad accompagnare i visitatori e
illustrare i percorsi saranno i giovani ciceroni del Fai. Teatro La Compagnia
Teatro Sassari presenta oggi alle 21, al teatro comunale Andrea Parodi di Porto
Torres e domani 29 alle 19 una versione trilingue, sassarese, italiano e
napoletano della divertentissima commedia in tre atti "L'uomo, la bestia e
la virtù" di Luigi Pirandello per la regia di Marco Spiga, info:
336-817361 e 079-200267. Mercatino volante L'Ail Sassari Onlus comunica che
oggi nel centro commerciale Luna & Sole si svolgerà il "Mercatino
volante", manifestazione riservata alle scuole dell'obbligo. Teatro Domani
domenica 29 alle 19,30, nell'Auditorium di Mater Ecclesiae, la compagnia teatrale
"Mater" rappresenta "La Passioni sigundu li d'affaccu" di
Giovanni Enna, con il Coro della Confraternita di Bonnanaro. Escursione Il Cai
(Club alpino italiano) organizza per domani domenica 29 un'escursione tra
Ittiri e Thiesi, Monte Majore, durata 6/7 ore, difficoltà TE, partenza con
autobus da piazzale Segni alle ore 8, info: 328-9022644 e 346-3354002. Sassari
in Cionfra Per tutto il mese di marzo resterà aperta la mostra delle copertine
originali e delle caricature più rappresentative del giornale satirico nella
Sala Duce di Palazzo Ducale dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato
dalle 10 alle 13. Inoltre ogni venerdì dalle ore 17 alle 19, sempre nella Sala
Duce, si parlerà della Cionfra con recite e letture di brani, da parte di Tino
Grindi e Dino Muroni, con l'accompagnamento musicale di Gavino Ruggiu. Terza
Età Martedì 31 marzo alle ore 16,30 presso l'Aula Magna della Facoltà di
Agraria, viale Italia 39, il prof. Giovanni Sotgiu, Ricercatore Istituto di
Igiene e Medicina Preventiva, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Sassari, terrà una lezione dal titolo:
"Tubercolosi e flussi migratori". Giovedì 2 aprile alle 16,30 presso
l'Aula Magna della Facoltà di Agraria, viale Italia 39, lo studioso Manlio
Brigaglia, docente di Storia
della Sardegna, Facoltà di Lettere e Filosofia, terrà una lezione dal titolo:
"Libri, lettori e librerie". Assegno di ricerca L'università ha indetto la procedura di valutazione per un
assegno di ricera annuale nel Dipartimento di Botanica ed Ecologia vegetale
settore scentifico disciplinare GEo/03 Geologia strutturale, il termine per la
presentazione della domanda è il 30 marzo. Il bando è a disposizione
nell'Ufficio concorsi dell'Università in via Macao 32 e sul sito:
www.uniss.it/ammin/concorsi. Circoscrizione Il consiglio della Circoscrizione
n.4 è convocato alle 19,30 di giovedì 2 aprile nella sede di via La Malfa.
Patronato Ital Uil Il patronato Ital Uil fornisce gratuitamente le indicazioni
sulle ultime riforme previdenziali riguardanti l'indennità di disoccupazione e
la compilazione e l'inoltro telematico all'Inps delle domande di disoccupazione
con requisiti ridotti con scadenza fissata al 31 marzo, rivolgersi a Sassari in
via Muroni 5/c tel. 079-
( da "Unita, L'" del
28-03-2009)
Argomenti: Cultura
È
stato responsabile esteri dei Ds e sottosegretario alla Farnesina, ora è docente di Relazioni
internazioni all'università la Sapienza di Roma. Fa parte
della direzione del Partito democratico. UMBERTO RANIERI Docente di Relazioni
internazionali all'università la Sapienza è stato
sottosegretario agli Esteri
( da "Cittadino, Il"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
I big della cultura
in scena al Gandini per una settimana n È arrivata alla quarta edizione la
Settimana della cultura organizzata dal liceo Gandini-Verri: da lunedì
l'istituto lodigiano ospiterà ogni giorno una serie di conferenze durante la
mattinata, e di esibizioni, mostre, concorsi riservati agli alunni nel
pomeriggio. «L'iniziativa spiega Pietro Grisi, insegnante di greco e latino al
Verri e ideatore della rassegna è stata pensata da un lato per offrire ai
ragazzi occasioni di approfondimento su temi di rilevanza culturale, dall'altro
per dare spazio alla vena creativa degli studenti stessi in diversi settori
delle arti espressive». Ogni anno la settimana della cultura si svolge attorno
a un tema: quello proposto per il 2009 è "Passaggi": «Ossia -
chiarisce ancora Grisi ogni tipo di trasformazione, di cambiamento, di
connessione anche tra cose che sembrano distanti». Saranno sette le conferenze
proposte agli studenti: sono esponenti di rilievo di diversi ambiti della
cultura i relatori invitati a tenere le conversazioni davanti alla platea
riunita nell'aula magna del Gandini. Si comincia lunedì mattina alle 9.30 con
Michele Colombo, docente
dell'Università Cattolica di Milano, che illustrerà "Metafore e simboli
nel Paradiso dantesco", e subito dopo Andrea Maietti parlerà di
"Marzo: della donna il mese specchia il cuore" . Per martedì, dopo
una conversazione sul calcio con Emiliano Mondonico e Riccardo Maspero, è in
programma l'incontro di maggior richiamo mediatico: lo scrittore Valerio
Massimo Manfredi terrà una conversazione dal titolo "Dall'evento storico
al testo". Mercoledì sarà la volta del fotografo Alberto Prina, mentre
giovedì l'informatico Alberto Deannunzio dell'Università Bicocca di Milano
approfondirà gli "Aspetti semantici dell'informatica".
All'architettura infine è dedicato l'incontro di venerdì con Mario Fosso del
Politecnico di Milano. Le conferenze sono riservate agli studenti, mentre gli
incontri pomeridiani, animati dalle attività dei ragazzi, sono aperti al
pubblico: gli studenti proporranno esibizioni di gruppi musicali,
un'esposizione di dipinti e disegni, una mostra fotografica e un concorso di
poesia. Il pomeriggio di mercoledì, dopo le esibizioni musicali degli alunni
nell'aula magna del Gandini, si concluderà con un "aperitivo
astronomico" seguito dall'osservazione guidata del cielo di marzo.
L'ultimo giorno, venerdì 3 aprile, alle 16 nel chiostro del Verri premiazione
delle migliori poesie e fotografie presentate ai concorsi.A.D.
( da "Secolo XIX, Il"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Gli esperti bocciano
l'operarifondazione: «votiamo contro» consiglio provinciale SPAZIO AGLI
SCETTICI in Provincia. La seconda audizione sulla Gronda, ieri mattina in
consiglio provinciale, ha visto l'intervento di due esperti molto critici nei
confronti della realizzazione dell'opera: l'architetto Maria Rosa Vittadini, docente dell'Università degli Studi di
Venezia, già presidente della Commissione nazionale di valutazione impatto
ambientale (Via), e Gabriele Giustiniani, ingegnere dei trasporti
dell'Università di Roma. E mentre l'opposizione di centrodestra definisce
"siluri politici diretti a Marta Vincenzi" questi interventi,
Rifondazione Comunista annuncia che il partito voterà contro il progetto. «In
questo dibattito vogliamo che siano messi sullo stesso piano tutti i punti di
vista - spiega Gian Piero Pastorino, moderatore delle sedute in quanto
presidente della commissione trasporti e consigliere Prc - Ho scelto questi due
professionisti per la loro competenza e perché volevamo pareri indipendenti e
non legati al mondo accademico genovese. Ci tengo a sottolineare che non sono
stati pagati: l'unica spesa sostenuta dalla Provincia riguarda il viaggio di
Giustiniani». La stroncatura dei due esperti riguarda tutti gli aspetti: dati
forniti, soluzioni proposte e anche le modalità organizzative del débat public.
«I flussi indicati da Autostrade indicano che il traffico in aumento riguarda
spostamenti all'interno o verso la città - dice Giustiniani - Sarebbe meno
costoso e più razionale un potenziamento del trasporto pubblico locale. Poi,
ritengo che sia un errore aver impostato la discussione sull'opzione
"gronda sì, gronda no". In Nord Europa, dove si attua l'urbanistica
partecipata, le decisioni finali contemplano sempre un mix di infrastrutture,
trasporto pubblico e privato». Anche Vittadini boccia il débat public genovese:
«Arriva troppo tardi. In Francia queste discussioni accompagnano ogni passo -
attacca Vittadini - Autostrade ha portato i dati degli anni scorsi e li ha
proiettati sul futuro. Sono anni che non si lavora più così. Prima bisogna
chiarire quali sono gli obiettivi, poi cercare i migliori mezzi. Non è questa
la soluzione che salverà i genovesi dalla congestione. Possibile che nelle
cinque ipotesi non si parli mai di ferrovie?». La rivoluzione della rotaia in
realtàè stata annunciata a dicembre. La società Italferr, per conto di Rete
ferroviaria italiana (Rfi), ha pubblicato un bando di gara da 363 milioni di
euro per il nuovo nodo ferroviario Voltri-Brignole: le merci dovrebbero essere
così dirottate a monte sul nuovo passante, mentre la Genova Ventimiglia
diventerà un treno metropolitano. «Genova vive di traffici, se smette di
comunicare muore», denuncia Paolo Bianchini (Fi). «Siamo di fronte a uno
scontro fratricida tra la giunta di Marta Vincenzi, che almeno ha avuto il
coraggio di affrontare il problema, e quella di Alessandro Repetto», attacca
Daniele Biagioni dell'Udc. «Non stiamo ripetendo il dibattito del Comune -
replica Repetto - Qui ci occupiamo di un contesto più ampio, che riguarda
l'area vasta». Ma che siano in arrivo tempi non facili per le forze di
centrosinistra lo annuncia Alessandro Benzi, capogruppo del Prc: «Sulla Gronda
voteremo contro in Provincia e in Comune. Mi sento di dire che questa è la
posizione espressa dal mio partito - afferma Benzi - Le alternative devono
essere sostenibili e puntare sulla rotaia. Quest'opera è uno sperpero di soldi
pubblici». Marco Grasso grasso@ilsecoloxix.it 28/03/2009
( da "Tirreno, Il"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Premio alla Limonaia
Documentario dedicato al matematico Enriques PISA. Con il documentario "Le
armonie nascoste. Federigo Enriques nella cultura europea", l'associazione
La Limonaia si è aggiudicata il primo posto al Festival del documentario
scientifico di Roma (sezione divulgazione scientifica). La rassegna si svolge
nella capitale ogni anno, nell'ambito delle attività di promozione della
cultura scientifica e delle produzioni audiovisive che la Regione Lazio
organizza in collaborazione con Cnr, Uniroma, Uniroma 1, Uniroma 3, Zètema srl
e Associazione Galileo. L'iniziativa vuole promuovere e
rendere disponibile al pubblico produzioni documentaristiche realizzate da
Università, enti di ricerca pubblici e privati, imprese ad elevato contenuto
tecnologico e case di produzione. Il documentario vincitore è stato prodotto e
realizzato dalla Limonaia-Scienza Viva e da Santi Fanti Film, per la regia di
Francesco Andreotti. Il premio è stato consegnato allo stesso regista
dal presidente del Cnr Luciano Maiani. è la seconda volta che La
Limonaia-Scienza Viva ottiene questo prestigioso riconoscimento: due anni fa al
primo posto si era classificato il documentario "A caccia di
neutrini", realizzato con il Cern di Ginevra e l'Istituto nazionale di
fisica nucleare. Stavolta invece ha strappato grandi consensi quest'opera
dedicata a Federigo Enriques (1871-1946), matematico, storico della scienza e
filosofo, nato a Livorno, trasferitosi da bambino con la famiglia a Pisa, dove
si laureò alla Normale. Studioso di fama internazionale, recepì immediatamente
la portata delle novità introdotte da Albert Einstein, con il quale tenne una
conferenza all'Università di Bologna nel 1921.
( da "Adige, L'" del
28-03-2009)
Argomenti: Cultura
TRENTO - Comuni e
Provincia, insieme sulla questione Aeroterminal TRENTO - Comuni e Provincia,
insieme sulla questione Aeroterminal. Per l'operazione di salvataggio della
società Funivie Folgarida Marilleva ( nella foto il presidente Ernesto Bertoli
) è stato attivato un tavolo congiunto Provincia-Comprensorio. Ieri una
delegazione dei sindaci della Val di Sole ha incontrato il governatore Lorenzo
Dellai . L'obiettivo, pare di capire, è di coinvolgere le amministrazione
locali nel lungo percorso di recupero I primi cittadini della Val di Sole hanno
chiesto e ottenuto garanzie dalla presidenza. Tradotto: attendono gli sviluppi
del caso, ma intanto si preparano ad entrare in una eventuale partecipazione
azionaria. «L'auspicio - ha dichiarato Dellai - è che in tempi brevi
quest'ultima vicenda possa affrancarsi dalla sorte delle attività condotte in
Trentino e che in questo modo si creino le condizioni per poter discutere di un
piano industriale in grado di rilanciare un'attività che peraltro, per quanto
riguarda l'andamento dell'attuale stagione invernale, è assolutamente positiva
e strategica per la tenuta del turismo invernale in Trentino». Ed è proprio
questo il punto: si è di fronte ad una realtà sana, su cui si basa buona parte
dell'economia della valle. «Il pubblico interviene giustamente per salvare
aziende decotte - dice Luciano Rizzi , sindaco di Cavizzana -. A maggior
ragione è giusto che intervenga in questo caso. Dellai ci ha assicurato che la
Provincia non scavalcherà in alcun modo i Comuni». Si parla quindi di una
«proposta di valle». Rizzi si augura che la vicenda possa risolversi nel
migliore dei modi. «Noi però dobbiamo tenerci pronti: penso
ad una partecipazione azionaria pubblico-privato, dove il privato può avere
anche il 60% della proprietà. Qui in valle ci sono alberghi, ma anche campeggi,
residence e agenzie che potrebbero essere interessate. Certo, poi sarebbe un
grande risultato dare finalmente spazio nelle funivie alle realtà comunali».
I sindaci si organizzeranno in un gruppo di lavoro ristretto. Per venerdì
prossimo sono attese novità dalla Provincia. Più cauto, anche se la sostanza
non cambia, è Carlo Daldoss , presidente del Comprensorio: «Questo incontro lo
avevamo chiesto tre settimane fa. Se le cose si risolvono, tanto meglio. Con il
presidente non siamo scesi nei dettagli. È chiaro che la notizia dell'apertura
del tavolo, aperto alle amministrazioni locali, tranquillizza l'intera valle.
La partita è delicata e, in prospettiva, immaginiamo una nostra partecipazione
nelle funivie. A.Tom. 28/03/2009
( da "Adige, L'" del
28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Bella immagine per
la città il «campo» a Trento Nord È con immensa soddisfazione che ieri
transitando col mio furgone in direzione nord sulla nuova tangenziale, ho
potuto notare l'apertura di una nuova area di sosta per camper e roulotte,
precisamente in corrispondenza della rotatoria dell'interporto Bella immagine
per la città il «campo» a Trento Nord È con immensa soddisfazione che ieri
transitando col mio furgone in direzione nord sulla nuova tangenziale, ho
potuto notare l'apertura di una nuova area di sosta per camper e roulotte,
precisamente in corrispondenza della rotatoria dell'interporto. Non ho potuto
appurare personalmente perché ero di fretta, ma vista la numerosa presenza di
mezzi ricreativi mentre transitavo, sicuramente sarà uno spazio ben attrezzato.
Subito sono risaltati ai miei occhi i numerosi materassi predisposti all'aperto
per il riposo degli stanchi campeggiatori che dopo ore di guida, finalmente
possono rilassarsi, una vera «chicca». Tutto intorno, numerose «sculture» in
ferro realizzate con rottami vari che contribuiscono ad abbellire l'area. Il
sempre più importante senso del riciclo è esaltato da una natura morta di
rifiuti sparsi ovunque. Che dire, era ora che si realizzasse un'opera del
genere nella nostra città, contribuisce indiscutibilmente ad esaltarne
l'immagine, quale sistema più efficace? Per giunta, l'ubicazione vicina al
casello autostradale di Trento nord è di sicuro effetto! Mi complimento con l'ideatore
ed esorto alla sosta gli amici camperisti, però non posso esimermi dal porre
una domanda. I servizi igienici, sono per caso predisposti in un locale
interrato o sono stati volutamente omessi? Non li ho proprio notati! Daniele
Dematté Palazzina Liberty, recupero contro il degrado I n merito alla
discussione e proposte che sono fiorite recentemente attorno all'uso della
palazzina Liberty vorrei esprimere il mio pensiero a questo proposito. L'uso
della palazzina Liberty a ridosso del parco di Piazza Dante è oggetto di
discussione già da diversi anni. L'edificio è di proprietà del Comune di
Trento, bene pubblico quindi. È sicuramente sorprendente che non se ne sia
fatto nulla in tanti anni, nonostante iniziative e proposte concrete da parte
di privati. Lo stato di degrado e di abbandono di questo edificio e di
conseguenza, per riflesso, di tutto l'insieme del parco stesso e di Piazza
Dante è senza dubbio conseguenza dell'inerzia e mancanza di iniziative da parte
dell'amministrazione comunale uscente. È ora di pensare e di agire:
( da "Repubblica, La"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina VI - Bologna
"Difendiamo il valore del lavoro" Carlo Galli: la mobilitazione
coinvolga operai e intellettuali Contro la crisi "Ho deciso di seguire la
lotta sindacale che questa volta non è di classe" ELEONORA CAPELLI «La
logica del lavoro che si sta affermando danneggia tutti, si estende anche al
lavoro intellettuale definito come quello che non sporca le mani ma può
sporcare le coscienze. Per questo anche i lavoratori del cervello hanno scelto
di seguire una lotta sindacale che questa volta non è di classe». Carlo Galli
ha deciso di aderire all´appello della Cgil da professore dell´Università,
ordinario di storia delle dottrine politiche, membro della Fondazione Gramsci,
direttore di collane editoriali per Il Mulino e Laterza. Non un tecnico di accordi
sindacali, neanche un lavoratore precario minacciato dalla crisi, ma come gli
altri cento firmatari del documento, una persona che «sente l´urgenza di
affrontare il tema della perdita di diritti nel lavoro». Per aderire alla
mobilitazione del 4 aprile a Roma. Dal suo osservatorio, quello
dell´Università, con che volto si presenta questa crisi? «Noi assistiamo a uno
spreco gigantesco di risorse, investimenti di anni vanificati. Il tempo e il
lavoro di studenti e docenti, il denaro pubblico impiegato per formare persone
che poi si sentono immancabilmente dire: "Sei bravo, peccato, non c´è
posto per te. Vai all´estero se riesci". Questo stato di cose
offende e danneggia tutti». Perché ha deciso di firmare l´appello? «Perché il
lavoro sembra diventato una variabile dipendente da ogni altra cosa. Nelle
lotte sindacali di un tempo si diceva che il salario doveva essere una
variabile indipendente. Oggi il lavoro dipende da tutto ed è sempre l´ultima
cosa: prima viene il mercato, la flessibilità, il Pil e via dicendo». Questo è
un ragionamento anche politico? «Oggi il lavoro sembra una questione di parte,
della sinistra in particolare, ma il valore del ruolo del lavoro è nella prima
riga della Costituzione, che è di tutti. E lo snodo centrale ed è il vero
contenuto etico della politica». Vale anche per chi è lontano dalla
tradizionali catene di montaggio, come i firmatari di questo appello? «Noi
siamo lavoratori del cervello ma questo modo di intendere i rapporti di lavoro
danneggia tutti, anche chi compone musica o scrive poesia. Bisogna dire no alla
crisi con le armi dell´intelligenza e dello studio».
( da "Repubblica, La"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina VIII - Bari
Università, due concorsi nel mirino Sequestrati i documenti per un posto di
associato a Geriatria Inchiesta anche per far luce sul bando a Medicina
interna: sarebbe stato deciso a tavolino GIULIANO FOSCHINI L´università
di Bari finisce al centro di una nuova inchiesta della magistratura. Ieri i
Carabinieri del nucleo di Polizia giudiziaria, su mandato del sostituto
procuratore Emanuele De Maria, sono stati in Ateneo per sequestrare tutte le
carte su un concorso da associato in Medicina interna, bandito a gennaio del
2005 e chiuso a novembre del 2008 con la chiamata della professoressa Maria
Teresa Ventura: l´ipotesi è che uno dei candidati, che non è risultato
vincitore e per questo ha presentato ricorso al tribunale amministrativo, abbia
fornito alla commissione una serie di documenti falsi. Avrebbe infatti inserito
nel curriculum pubblicazioni inesistenti o non producibili ingannando così la
commissione. L´indagine nasce dalla denuncia di una docente ed è affidata al sostituto
procuratore Emanuele De Maria che si sta occupando di un procedimento in
qualche maniera collegato. La Procura indaga anche su un altro concorso da
associato in Medicina interna, bandito questo a maggio del 2005. Secondo
l´accusa quel concorso fu deciso a tavolino, prima ancora che si tenessero le
prove: per questo sono indagati i sei componenti della commissione giudicatrice
della selezione (il barese Alfredo Tursi, Giacomo Lucivero dell´ università di Napoli, il palermitano Giovanbattista Rini, il
bresciano Maurizio Castellano e il perugino Ildo Nicoletti) e l´ex preside
della facoltà di medicina Salvatore Barbuti. Quest´ultimo è accusato di aver
proceduto alla chiamata di uno dei due idonei (Luigi Macchia) con troppa fretta.
Sulla vicenda qualche settimana fa è stato ascoltato anche il direttore
generale del Policlinico, Vitangelo Dattoli. Intanto è stato pubblicato il
bando per le elezioni del Rettore nel prossimo triennio. Le elezioni si
terranno il 12 e il 13 maggio in prima seduta. Qualora non ci sia la
maggioranza assoluta si tornerà a votare il 19 e il 20, e dopo ancora il 26 e
il 27. Se non ci fosse ancora un accordo si andrà al ballottaggio in calendario
il 4 e il 5 giugno. Si potranno presentare le candidature entro il 10 aprile:
al momento l´unica cosa certa è che il rettore in carica, Corrado Petrocelli,
sarà in corsa per il secondo mandato.
( da "Borsa e Finanza"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
ATTUALITÀ Svolta
sulle tariffe Cipe: ok al 5% in più L'ad Paolo Romano illustra le prospettive
per il
( da "MF Sicilia" del
28-03-2009)
Argomenti: Cervelli
MIFI Sicilia
sezione: Sicilia Cultura&Denaro data: 28/03/2009 - pag: 7 autore: Antonio Giordano I Baroni da Palermo a Oxford, la fuga dall'università italiana Che cosa succede se un appassionato studioso di
letteratura piomba da Milano a Palermo, passando per New York, e vince un
concorso di ricercatore
all'università che, però,
non era destinato a lui? Lo racconta Nicola Gardini nel suo I Baroni (ed.
Feltrinelli, 13 euro). Una storia che parte da Palermo ma che potrebbe essere
ambientata in qualsiasi ateneo di Italia e che finisce all'università
di Oxford dove Gardini adesso insegna letterature comparate. Una storia
paradigmatica che parla di gestione dell'accademia a titolo personale e che si
conclude con l'inevitabile fuga verso l'estero. Mentre
in Italia, sulle cattedre, restano ancora loro, i baroni. Anche più forti di
prima. A metà tra una denuncia ed una confessione le pagine del libro si
snodano tra concorsi veri e fasulli, promesse fatte e non mantenute,
vessazioni, cose non dette e mandate a dire. Un muro contro il quale si scontra
il «problema Gardini», come definito dal capo del dipartimento non appena messo
piede a Palermo, e che lo porta ogni giorno sempre di più verso l'isolamento.
«I baroni sono il mio libro più personale, quello più ''autobiografico'', ma in
realtà non l'ho scritto per parlare di me», dice l'autore, «della mia vita sono
finite in quelle pagine solo alcune vicende, certo cruciali: il mio percorso
accademico, dagli anni degli studi universitari ai primi impieghi, ai concorsi
alla fuga». Il libro, ha aggiunto il professore, «non
sono il libro di Nicola Gardini, ma di molte, moltissime persone cui il mio
caso ha semplicemente prestato una voce. Dopo quello che ho vissuto, ho sentito
il dovere di testimoniare. Tacere mi sarebbe stato anche troppo facile, una
volta approdato a Oxford. E per diversi mesi manco mi è venuto in mente di
parlare. Pensavo solo a riprendermi, a ridare aria ai polmoni e al cervello».
«I primi mesi a Oxford sono stati tra i più felici della mia vita», rivela
Gardini, «anche per un improvviso oblio dello schifo lasciato alle spalle. Ma
dimenticare non era possibile e tacere sarebbe stato colpevole. Io sapevo. Io
so che esiste una moltitudine di studiosi, ricercatori
e professori che viene quotidianamente mortificata dallo stato delle cose; una
moltitudine di intelletti che da troppo tempo vive nell'ombra e non riceve
adeguato ascolto se non in circoli ristretti di amici e parenti, alimentando
quel misto di cinica accettazione e passivo disgusto che è così tipicamente
italiano e così irrimediabilmente favorisce il perpetuarsi della corruzione e
dell'infelicità». Sicuramente da leggere da parte di chi ha intenzione di
intraprendere una carriera accademica nel Belpaese.
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
La Germania boccia
gli insegnanti --> Sabato 28 Marzo 2009 GENERALI, pagina 11 e-mail print
BerlinoGli insegnanti tedeschi sono incapaci di insegnare le loro materie, non
riescono a tenere in pugno la classe e non amano nemmeno la professione che si
sono scelti. Questa disastrosa immagine dei docenti di
medie e licei, emersa da un sondaggio nazionale condotto dall'autorevole
Istituto Allensbach, ha provocato uno choc in tutto il Paese e ha fatto
scrivere allarmati editoriali di prima pagina sui maggiori quotidiani tedeschi.
L'opinione dominante in Germania è sempre stata che gli insegnanti siano una
categoria privilegiata, con lauti stipendi e lunghi periodi di vacanza,
che passano i pomeriggi a giocare a golf o a tennis, ma appena chiude la scuola
si imbarcano sul primo aereo per andare in vacanza in qualche Paese assolato.
Anche se in cuor loro nutrivano molta invidia, i tedeschi si consolavano
tuttavia con la convinzione di avere una classe insegnante tra le più preparate
e disciplinate d'Europa, visto che anche lo sciopero è vietato per legge ai
professori e agli studenti. Adesso si scopre invece che il 65 per cento della
gente ritiene che i professori non sono in grado di trasmettere in maniera
adeguata i contenuti dei loro insegnamenti, il 68 per cento considera che non
sono all'altezza del loro compito in fatto di mantenimento della disciplina e
della trasmissione di valori, mentre solo un'infima minoranza del 12 per cento
è convinta che i docenti amano il loro lavoro. Il 59 per cento delle persone
interrogate concorda sul fatto che i professori svolgono un compito di grande
responsabilità e devono sopperire agli errori di educazione delle famiglie e
della società, ma anche se il 52 per cento riconosce che il loro lavoro è
stressante, un altro 54 per cento pensa che gli insegnanti si lamentano troppo,
mentre il 41 per cento ammette che devono subire troppo spesso le critiche dei
genitori. In un fondo di prima pagina il quotidiano «Frankfurter Allgemeine
Zeitung» giudica «preoccupante» il fatto che i genitori tedeschi chiedano alla
scuola di insegnare soprattutto «l'ortografia, la grammatica, la matematica e
l'inglese, ma non la responsabilità individuale e sociale», mentre solo un
terzo (32%) considera importante l'insegnamento della storia. Proprio sul
lacunoso insegnamento di questa materia si erano scatenate nelle settimane
scorse furiose polemiche, quando da un sondaggio si era scoperto che a 20 anni
dal crollo del Muro di Berlino quasi la metà degli studenti tedeschi è convinta
che la Germania est non era una dittatura, ma un Paese democratico. Un'altra
amara sorpresa, per un Paese orgoglioso del suo primato scientifico-tecnologico
e sempre più affamato di ingegneri, è stata la constatazione che quasi un
tedesco su due (47%) mette in secondo piano l'insegnamento di materie
scientifiche come biologia, chimica e fisica, rispetto all'88% di chi mette al
primo posto l'insegnamento dell'ortografia e della grammatica tedesca. Ad
affondare però il dito nella piaga è il quotidiano «Die Welt», che attacca il
modo apparentemente fallimentare con cui vengono reclutati i laureati da
mandare in cattedra. Dopo aver sottolineato che a un buon insegnante «si
richiede non solo un sapere specifico, ma anche conoscenze pedagogiche,
tenacia, pazienza e un sano buon senso», il giornale davanti al disastro
evidenziato dal sondaggio si chiede se le autorità scolastiche «scelgono le
persone giuste per l'esercizio di questa professione di grande responsabilità.
Le università sfornano laureati a getto continuo, che
hanno superato gli esami teorici, ma falliscono sul piano pratico. Anche gli
insegnanti devono essere sottoposti ad un test di qualità». Claudio Guidi
28/03/2009 nascosto-->
( da "Corriere del Veneto"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del Veneto
- PADOVA - sezione: PADOVA - data: 2009-03-28 num: - pag: 8 categoria:
REDAZIONALE Bittante: «Stipendio ridotto e un codice etico per il Bo» L'ex
preside di agraria lancia la sfida a Zaccaria e Palù PADOVA – «Non sarò un
manager, ma un primus inter pares, un garante della correttezza per liberare le
energie dell'Università. Perché quella del rettore non è una professione, ma
solo una carica temporanea al servizio dell'Ateneo ». L'esordio di Giovanni
Bittante, ordinario di Zootecnia generale e miglioramento genetico, che ieri al
Bo ha presentato la propria candidatura per la successione a Vincenzo Milanesi,
è stato nel segno del fair play. «Mostrerò il massimo rispetto per i miei due
contendenti alla poltrona di Magnifico (Giuseppe Zaccaria e Giorgio Palù, ndr)
e mi auguro che la campagna elettorale tenga sempre un alto profilo », ha
dichiarato l'ex preside di Agraria e di Medicina Veterinaria. Che poi però non
le ha mandate a dire. «E' ora di attuare un rinnovamento, sia nelle idee, che
nelle persone – ha affermato il docente, già allievo del professor Mario Bonsembiante e prorettore-.
Negli ultimi anni ci sono state troppe divisioni all'interno dell'Università:
per ciò bisogna ritrovare unità e compattezza, oltre che una certa chiarezza.
Perché anche su questo aspetto si poteva fare meglio ». Non ha soluzioni
pronte all'uso il professore, ma un'idea di principio sì. «Bisogna partire dal
metodo: è esclusivamente attraverso questo percorso che si possono raggiungere
gli obiettivi a cui tutti noi guardiamo – ha detto Bittante - , cioè lo
sviluppo della ricerca, l'internazionalizzazione, il miglioramento della
didattica. E i presupposti sono chiari: la trasparenza, la correttezza e
l'informazione». Così l'aspirante guida del Bo ha estratto dalla manica le sue
due carte. La prima: «L'applicazione di un codice etico: una carta che fissi i
limiti del giusto, oltre che del lecito, con la quale sarà possibile censurare
e rimuovere eventuali comportamenti scorretti». La seconda: «L'intenzione di
abbassare l'indennità di carica spettante al Rettore: ci vuole uno stipendio
decoroso, nel senso che abbia rispetto della situazione di crisi e dei compensi
che hanno ricercatori e professori». Bittante ha poi annunciato che tra qualche
settimana sarà in grado di esporre alcuni punti certi del programma, così come
alcune operazioni «a costo zero» da realizzare nei primi giorni di mandato. E
infine ha annunciato l'apertura del proprio sito internet
(www.giovannibittante. it). Il vero must della prossima consultazione
accademica, l'unico elemento del quale, i tre candidati, sembrano davvero non
poterne fare a meno. Giovanni Viafora Candidato Giovanni Bittante ha 56 anni e
vive a Castelfranco (Gobbi/Bergamaschi)
( da "Messaggero, Il (Civitavecchia)"
del 28-03-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero,
Il (Viterbo))
Argomenti: Cultura
Sabato 28 Marzo 2009
Chiudi "Cari bambini, cari ragazzi: idee per rapportarsi con i
minori" è il titolo della conferenza in programma oggi alle
( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Sabato 28 Marzo 2009
Chiudi PESAROOggi alle 16 nella sala del consiglio comunale convegno su
"Antropologando".L'argomento riguarda la ricerca delle origini delle
favole, dei loro significati profondi.Questi i temi a cui daranno risposta gli
antropologi Gian Luigi Bravo, professore emerito di Antropologia Culturale all'università di Torino, Francesca Declich, dell'Antropologia
Culturale dell'università d'Urbino, Mohammed Saleh,
della Société del Africanistes, Alessandro Meluzzi, fondatore della comunità
Agape e il suo collega Massimo Mazini dell'Asur di Pesaro,la professoressa
Cristina Manzini, docente di
letteratura italiana. Coordinatore e ideatore del convegno, Luigi Maria
Bianchini, neurologo dell'ospedale San Salvatore, giornalista e cultore di
storia e tradizioni pesaresi. Tra i moderatori, il benemerito della Cultura e
della Scienza Giovanni Danieli, professore emerito di Clinica Medica dell'università d'Ancona. L'iniziativa
è stata sostenuta dal Lions Club di Gabicce Mare.
( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Sabato 28 Marzo 2009
Chiudi VINCITA AL BAR PONCHIELLI PESAROVincita al bar Ponchielli dove un
cliente con 5 euro si è intascato la bella somma di 10.000 euro grazie a un
Gratta e Vinci davvero fortunato. BOTTEGA DI COLBORDOLO BOTTEGASarà presentato
oggi alle 11 il progetto "Filo d'argento" nei 5 Comuni di Pian del
Bruscolo, che consentirà agli anziani di vivere al meglio il territorio
mettendo a loro disposizione un automezzo per accompagnarli in caso di
necessità, un centro per il tempo libero e un'apposita rete telefonica con
numero verde. L'appuntamento è alle 11 nella sede dell'Unione dei Comuni di
Pian del Bruscolo per l'arrivo del mezzo con l'intervento di autorità e
responsabili Auser. PESARO, PALAZZO ANTALDI PESAROQuesta mattina alle 10.30 il
piano di inteventi della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro per lo
sviluppo dell'Azienda ospedaliera San Salvatore sarà presentato in forma
ufficiale alla città all'Auditorium di Palazzo Montani Antaldi. Interverrà Ilvo
Diamanti, docente presso
l'Università di Urbino. PESARO, INCONTRI SUI FIGLI PESAROOggi alle
( da "Nazione, La (Umbria)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACHE pag. 14
TERNI «LEGALITÀ e cosa pubblica», se n'è... TERNI «LEGALITÀ e cosa pubblica»,
se n'è discusso ieri all'Hotel Michelangelo di Terni nel corso del convegno
organizzato dall'Ordine provinciale dei dottori commercialisti ed esperti
contabili. A rilanciare l'irrisolta «questione morale» che attanaglia il Paese,
tra infiltrazioni mafiose e cattiva politica, il professor Antonio Baldassarre,
ordinario di diritto costituzionale alla Luiss di Roma, presidente emerito
della Corte Costituzionale e candidato sindaco di Terni; Caterina Chinnici,
procuratore del Tribunale dei minori di Palermo e figlia di Rocco, ideatore del
pool antimafia, magistrato ucciso da un'autobomba a Palermo nel 1983; il
professor Mario Caligiuri, docente
di Pedagogia della Comunicazione all'Università della Calabria e nostro
editorialista; il professor Giorgio Chinnici, criminologo all'Università di
Palermo. IL DIBATTITO, introdotto dal dirigente scolastico Luciano Lima e dal
presidente dell'Ordine Roberto Piersantini, è stato moderato, davanti agli
studenti di alcuni Istituti della città, dal giornalista Sergio Rizzo,
coautore con Gian Antonio Stella dell'ormai celebre libro-inchiesta sul mondo
politico «La Casta» . «I giovani sono troppo spesso distratti, sfiduciati o
indifferenti rispetto al tema della legalità ha affermato tra l'altro la
dottoressa Chinnici che invece così pesantemente influenzerà la loro
possibilità di crescere e di scegliere di essere liberi. Uomini come mio padre
questo ci hanno voluto insegnare, con il sacrificio della vita: il rispetto
della libertà e della dignità di ogni essere umano, e ciò può avvenire solo
nelle legalità che non è un concetto astratto, ma deve essere vissuta
quotidianamente come scelta di vita. Senza legalità non c'è libertà, non c'è cultura,
né vera umanità». Dal professor Caligiuri la personale esperienza di
governatore della cosa pubblica come sindaco, in Calabria, in un piccolo comune
di 3mila abitanti, governato da una lista civica e dove una serie di normali
eccellenze umane, culturali, tecnologiche e imprenditoriali hanno tenuto
lontane le ingerenze mafiose. «L'unica speranza possibile sono i giovani ha
aggiunto Caligiuri, autore del libro La formazione dell'èlite' , _di fronte a
una politica autoreferenziale, che si perpetua e che molto spesso è connivente.
Il riscatto non può che arrivare dalle nuove generazioni». ssss «QUANDO ERO
alla Rai ha ricordato Baldassarre, già presidente della Tv pubblica ho
conosciuto il peggio del peggio in merito al tema della legalità. La Rai accomuna
tutti i vizi della nostra società, che vengono vissuti come cose normali. Il
nostro sistema giudiziario così lento finisce per favorire chi delinque e
punire gli innocenti. L'arroganza della politica ha sempre umiliato la vera
legalità. Torniamo alla legalità tutti, giovani e meno giovani, politici e non,
per tornare ad essere veramente liberi e fiduciosi». Stefano Cinaglia
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
FERMO pag. 16
Conferenza sull'evoluzione LA SALA dei Ritratti ospita oggi, alle 17, un altro
appuntamento del ciclo di conferenze Parliamo di scienza', promosso dalla Lega
italiana protezione uccelli. Gli incontri sono dedicati al
naturalista Charles Darwin nel 200° della nascita. Oggi interviene Massimo
Pandolfi, docente di
Etologia all'università di
Urbino, su Evoluzione e conservazione delle specie insulari'. Image:
20090328/foto/773.jpg
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
VETRINA CENTO pag.
17 Gli studenti sperimentano la biologia col Lab Car' CENTO È ARRIVATO al liceo
Cevolani di Cento il Lab Car', che consente la messa in azione di laboratori
mobili per trasferire le attività didattiche direttamente negli istituti scolastici.
Arriva dal dipartimento di Scienze Naturali - spiegano dall'istituto - «la
proposta di allestire laboratori mobili per incentivare i ragazzi a
sperimentare prove di laboratorio biologico alimentando l'amore per le scienze
e la biologia». Il tutto è stato reso possibile grazie al contributo del Life
Learning Center, primo centro italiano di formazione permanente e ricerca sulle
Scienze della Vita, attivo dall'anno 2000. Una realtà che
nasce da un'associazione fra Fondazione Marino Golinelli e Alma Mater
Studiorum-Università di Bologna e rappresenta un punto di riferimento per la
diffusione della cultura scientifica e un supporto concreto e continuativo a
docenti e studenti nell'insegnamento e nell'apprendimento delle scienze
sperimentali nelle scuole. Tra le varie attività proposte vale la pena
segnalare Lab Car' arrivato anche al Liceo Cevolani ed ha portato le scienze
della vita sui banchi di scuola coinvolgendo circa 200 studenti attraversando
tutti gli indirizzi di studio.
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
MUGELLO pag. 25 La
Uisp «conquista» Villa Pecori Ma gli esclusi promettono battaglia Molti dubbi
sul bando, sulla procedura e sui criteri di gara BORGO SAN LORENZO SCELTA LA
«SPT HOLDING SPA» DISCUSSIONI Il percorso di assegnazione è stato molto
«accidentato» di PAOLO GUIDOTTI LA UISP "conquista" villa Pecori. E'
infatti la società di Mauro Dugheri, fresco presidente della UISP Firenze, la
SPT Holding spa ad aver vinto la gara indetta dal comune di Borgo San Lorenzo
per trovare un nuovo gestore per villa Pecori Giraldi, gestore che dovrà
occuparsi della gestione del museo del Liberty e dei laboratori didattici,
dell'attività turistico-congressuale e del servizio di informazioni turistiche.
Per l'esattezza il vincitore della gara è un raggruppamento temporaneo
d'impresa: insieme alla Spt Holding spa, vi sono la "Uisp and Go srl",
la "Chef Uisp srl" e il consorzio Metropoli del quale fanno parte le
cooperative sociali mugellane Melampo, Odissea e Ulisse-. Della Spt Holding è
amministratore delegato lo stesso Dugheri, 58 anni, ex-sindaco
di San Piero a Sieve ed attuale presidente della società pubblico-privata Pianvallico spa. Mentre il
presidente della Holding è Alessandro Pesci, ex-sindaco di Fiesole, e hanno
quote nella società, oltre Dugheri, anche l'Uisp provinciale, la sezione
toscana dell'Anci, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani, Alberto Formigli,
capogruppo PD in Comune a Firenze. A sua volta la società ha quote nelle
due srl targate Uisp, con la Chef Uisp gestisce già vari esercizi, dai
ristoranti delle piscine di Borgo San Lorenzo, Reggello e Firenzuola,
all'osteria de La Torre. Praticamente non c'è stata gara: dei sette gruppi che
avevano manifestato interesse a parteciparvi, solo tre hanno poi presentato
l'offerta: oltre ai vincitori anche gli ex-gestori di Cafaggiolo, e un gruppo
formato da Ischetus, Pasticceria Cesarino e Fotoprint. Ma la commissione ha
escluso entrambi, senza esaminare le loro offerte, per mancanza di una parte
della documentazione. Mentre il sindaco Bettarini esprime soddisfazione e parla
di "un ottimo risultato" e di "un percorso pubblico e
trasparente", è probabile che non manchino polemiche e ricorsi.
L'esclusione degli altri concorrenti sarebbe avvenuta infatti per documenti che
non erano previsti nel bando di gara. Bando e procedura di gara che pare
abbiano visto gravi lacune: il testo pubblicato su
Internet ha subito modifiche, la procedura di gara prevedeva il sistema del
"dialogo competitivo", che invece non ha avuto luogo, non vi è stata
la pur prevista pre-selezione dei concorrenti perché mancavano i criteri.
Image: 20090328/foto/1942.jpg
( da "Manifesto, Il"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
EX PRESS Lingue di
prima e di seconda classe Maria Teresa Carbone In non casuale coincidenza con
la Giornata internazionale della francofonia e con la Settimana della lingua
francese, «Le Monde» ha pubblicato un articolone di Florence Noiville
intitolato pensosamente «Pourquoi ils écrivent en français», dove «ils» sta per
gli scrittori provenienti dai cinque continenti che hanno scelto di comporre i
loro libri nella lingua di Molière. La lista in effetti è lunga, e va dallo
statunitense - naturalizzato francese - Jonathan Littell, autore del
discutibile e discusso «Les bienveillantes» (appena sbarcato in America con il
solito strascico di polemiche), all'afgano Atiq Rahimi che c ha vinto
quest'anno il Goncourt on il suo ultimo romanzo «Syngue Sabour». L'elenco
comprende anche un autore italiano, Carlo Jansiti (meglio noto da noi come
traduttore e curatore dell'opera di Violette Leduc), che spiega come per lui
scrivere in francese significhi essere altrove, staccarsi da una famiglia, un
paese, una vita, che non si sono scelti: «Oggi questa lingua non mi è più
straniera, mi dà la sensazione di poter reinventare la mia esistenza».
L'entusiastico coro di lodi si chiude però con una critica: numerosi fra gli
scrittori intervistati sottolineano il ruolo fondamentale degli isttuti
scolastici francesi all'estero, ma deplorano che oggi si registri in quel
settore un calo di vitalità. «A pensarci bene - nota la danese Pia Petersen -
nessun autore abbandona la sua lingua per scrivere in danese, in russo o in
greco. Se fossi la Francia, mi interrogherei...». Visto in un'altra luce, però,
l'abbandono della propria lingua non è indolore. Sull'ultimo «Spiegel», per
esempio, un reportage di Marlies Hagers registra le
reazioni infastidite di molti intellettuali olandesi di fronte al fatto che in
un numero sempre più grande di università del paese gli insegnamenti vengono tenuti in inglese. Auke van
der Woud, docente di
pianificazione urbana all'ateneo di Groningen, protesta che una scelta di
questo tipo «fa pensare che l'olandese sia una lingua di seconda classe, un
relitto». Senza contare che a volte le conseguenze sono ridicole: «Nel
master di filosofia - osserva Douwe Draaisma, che insegna storia della
psicologia nella stessa università - si arriva
all'assurdo che i nostri studenti tedeschi sono costretti a leggere Kant in
inglese». Ma la battaglia è probabilmente persa in partenza. Commenta infatti
Hagers: «Ovunque la parola magica è "internazionalizzazione",
l'istruzione universitaria è diventata un prodotto da esportazione e la
competitività di un ateneo si misura in base al numero di studenti stranieri
che ospita». E poco conta che alla fine gli studenti non si esprimeranno bene
né in inglese né in olandese, visto che, a giudicare dagli aneddoti pubblicati
sui giornali universitari, la maggior parte dei docenti non è affatto «fluent»
nella lingua di Shakespeare. Ha il pregio della sincerità Michael Hyatt,
organizzatore del Christian Book Expo in programma a Dallas la settimana
scorsa, quando scrive nel suo blog che la manifestazione, nata per «dare
visibilità ai libri religiosi», ha avuto una partecipazione minima: dei ventimila
visitatori previsti, se ne sono presentati solo millecinquecento. Un disastro
che Hyatt attribuisce alla crisi e ad alcuni errori di organizzazione (la sede
era troppo grande, era nella parte sbagliata della città, l'entrata era a
pagamento...). E se fosse che semplicemente i «christian books» attirano pochi
lettori?
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA 28-03-2009
STRAJE' PR'AL MOND PARMIGIANI CHE ESPATRIANO Personaggio: Raniero Fontana
Diciannove anni fa si è trasferito in Israele, per studiare l'ebraismo. Ora
insegna A Gerusalemme fra Torah e guerra Docente «Ero qui ai tempi degli Scud di
Saddam e dei kamikaze dell'Intifada. Sono vivo perché ho perso un bus» Roberto
Longoni P erse l'autobus. Questione di un attimo, ma di quelli che valgono una
vita. Raniero Fontana deve a pochi secondi di ritardo gli anni vissuti da quel
momento. Il bus svoltò dietro un angolo, e un kamikaze ci si fece saltare a
bordo. Fu una strage, una delle tante della seconda Intifada. «Come quella
della caffetteria Moment, a due passi da casa nostra. Era il tempo in cui si
usciva di casa senza sapere se si sarebbe rientrati». Solo qualche anno prima
c'era stata la guerra del Golfo. Allora il terrore non viaggiava ad altezza
uomo, pronto a far scoppiare corpetti esplosivi: pioveva dal cielo. Era il
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA 28-03-2009
Due seminari e la presentazione di un libro Ambasciatore della cultura
rabbinica nella sua Parma Al noachismo ha dedicato il secondo seminario, dopo
avergli dedicato anni di vita («In realtà, mi sembra di non essermi occupato
d'altro» sorride Raniero Fontana). Prima del seminario «sulla parte universale
della Torah di Israele, legata a Noè, padre dell'umanità postdiluviale », il docente
parmigiano a Gerusalemme ha tenuto un altro ciclo di incontri su «Torah e
democrazia, per una cultura della discussione». A organizzare il primo
seminario di studi su secolarizzarione, interculturalità e pluralismo
religioso, Luciano Mazzoni responsabile dell'I- stituzione biblioteche del
Comune. A sponsorizzarli, l'Università, il Comune e il Forum interreligioso.
Martedì 31 alle 21, lo strajè in «vacanza a Parma» per tre settimane presenterà
nella Biblioteca Ilaria Alpi, in vicolo delle Asse
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca di Cagliari
Pagina
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca di Cagliari
Pagina 1018 È stata premiata per l'attività svolta in collaborazione con il
centro che cura la Sindrome di Tourette Scoperta di una ricercatrice
cagliaritana È stata premiata per l'attività svolta in collaborazione con il
centro che cura la Sindrome di Tourette --> Un prestigioso riconoscimento
internazionale è stato assegnato nei giorni scorsi a una ricercatrice del
Dipartimento di Neuroscienze dell'Università degli studi di Cagliari. Si tratta
di uno dei 15 premi di ricerca della statunitense Tourette Syndrome Association
(TSA) ed è stato assegnato a Paola Devoto che, con Marco Bortolato, research
assistant Professor del dipartimento di Farmacologia e Scienze farmaceutiche
alla University of Southern California (Los Angeles, Usa), sta studiando una
nuovissima strategia terapeutica per la sindrome di Tourette, messa a punto in
collaborazione con il centro Sindrome di Tourette della facoltà di Medicina, diretto dal docente universitario Francesco Marrosu. LA SCOPERTA La terapia
individuata dai due studiosi, attualmente in corso di sperimentazione al Centro
di ricerca dell'Ateneo cagliaritano sopra indicato, consiste nei farmaci che
inibiscono l'azione dell'enzima 5-alfa-reduttasi, implicato nella sintesi di
steroidi neuroattivi nel cervello. L'utilizzo di queste sostanze sta
rivelando risultati preclinici e clinici estremamente promettenti. Il
finanziamento ricevuto dalla TSA - 68 mila dollari per il primo anno -
permetterà lo studio dei meccanismi molecolari alla base di questa terapia
sperimentale. I FINANZIAMENTI La Tourette Syndrome Association (TSA) dal 1984
finanzia i progetti ritenuti più promettenti per la terapia e per la
comprensione delle cause della sindrome di Tourette, una sindrome che in Italia
affligge circa 250mila pazienti, principalmente in età infantile e sesso
maschile. I suoi sintomi più caratteristici sono i tic, motori e vocali, che
possono raggiungere un'intensità tale da compromettere seriamente il benessere
psicofisico e la vita sociale degli individui che ne sono affetti. Paola
Devoto, la ricercatrice cagliaritana premiata, opera nel dipartimento di
Neuroscienze dell'Università di Cagliari e insegna nella Scuola di
Specializzazione in Farmacologia e nel corso di dottorato in Neuroscienze.
Marco Bortolato è anche consulente scientifico per la Neurologia al
Dipartimento di Scienze cardiovascolari e neurologiche dell'Università di
Cagliari.
( da "Corriere della Sera"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
- MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2009-03-28 num: - pag: 5
categoria: REDAZIONALE Ottimizzati strumenti e risorse Oltre 220 mila metri
quadrati nel segno dell'eccellenza Firma definitiva lunedì al Pirellone per il
via libera alla cittadella della salute, 1.405 posti letto per un investimento
di 520 milioni di euro. Entro il
( da "Corriere della Sera"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Prima Pagina - data: 2009-03-28 num: - pag: 1 autore: di
GIAN ANTONIO STELLA categoria: REDAZIONALE Nomine Università La Gelmini il prof
Masia e la missione salva-baroni B aroni, baronetti e baroncini impicciati in
concorsi sospetti comincino a tremare. Il nuovo dominus dell'Università
italiana è Antonello Masia. L'uomo che, dovendo azzerare la
nomina dei docenti finiti in cattedra dopo una selezione condannata come
truffaldina anche in Corte di Cassazione, ha lasciato tutti al loro posto
perché «l'annullamento d'un atto non può fondarsi sulla mera esigenza di
ripristino della legalità». CONTINUA A PAGINA 25
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
BOLOGNA CRONACA pag.
15 «Cari vicini, non vi disturberemo» GLI STUDENTI CHE HANNO OCCUPATO LO
STABILE DI VIA CAPO DI LUCCA SCRIVONO al vicinato per presentarsi e rassicurare
i residenti sulle loro buone intenzioni, gli studenti dell'Onda che hanno dato
vita al gruppo Bartleby e mercoledì hanno occupato un immobile dell'Università
al civico 30 di via Capo di Lucca. Non solo, si dicono disponibili a coprire le
bollette, a patto di essere regolarizzati': «Se ci daranno in gestione questo
spazio siamo disposti a pagare le utenze. Intanto, ci stiamo muovendo per
risolvere la questione dell'agibilità dell'edificio». GLI STUDENTI vorrebbero
mettere radici nello stabile occupato. Sono stati denunciati e informati dal
prorettore agli studenti, Paola Monari, che lo spazio non è a norma. Ma ieri,
in un incontro con i cronisti (nella foto), l'Onda ha affermato che lo cose non
stanno così e hanno preso contatto con l'avvocato Simone Sabattini. «Il
problema, per quello che sappiamo dice Tommaso , è dovuto al fatto che
l'Università non ha mai chiesto un sopralluogo per avere l'agibilità perché non
sapeva cosa fare di questo spazio, ma l'edificio è in condizioni ottimali. E'
vuoto da otto anni e l'Università l'ha acquistato perché era nel pacchetto' con
il palazzo che le interessava, quello di Scienze aziendali». Gli occupanti
hanno già preparato un nutrito calendario di iniziative culturali. Inoltre,
nelle buchette della posta dei palazzi vicini hanno messo 500 lettere «per
spiegare cosa accade qua, chi siamo». BARTLEBY, si legge nel documento
indirizzato ai residenti, «si propone di inserirsi e farsi accogliere nel
quartiere non come un corpo estraneo né causare ulteriori problemi che vanno a
intaccare la vostra tranquillità quotidiana. E' nel nostro interesse evitare
situazioni spiacevoli, mantenere puliti gli spazi e avere orari che rispettino
la quiete del quartiere». Altri due appelli sono stati
diffusi via Internet, uno rivolto ad artisti e intellettuali, l'altro a docenti
e ricercatori, per invitarli a sottoscrivere la loro esperienza. Adesioni
autorevoli sono già arrivate. E le intenzioni sono chiare: «Noi da qui non ci
muoviamo». Image: 20090328/foto/1342.jpg
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
PESARO pag. 5 Per
chi vota l'artigiano? Ce lo svela un sondaggio Cna apre il congresso
provinciale venerdì a Fano COME SONO orientati politicamente gli imprenditori
della provincia? Cosa pensano delle associazioni di categoria? Quanto piacciono
agli imprenditori e ai cittadini le istituzioni locali? Sono queste alcune
delle domande comprese nel sondaggio «Imprese, società locale e futuro», che
sarà illustrato dal professor Ilvo Diamanti, direttore del Laboratorio di studi
politici e sociali «LaPolis» dell'Università degli studi Carlo Bo di Urbino. A
commentarli in occasione della manifestazione di apertura del XIX Congresso
provinciale della Cna che si terrà al Teatro della Fortuna di Fano il 3 e 5
aprile, il giornalista e notista politico Massimo Giannini ed il governatore
della Regione Marche, Gian Mario Spacca nonché il segretario generale nazionale
della Cna, Sergio Silvestrini. Sul palco a discutere della ricerca
commissionata dalla Cna di Pesaro e Urbino, anche Camilla Fabbri, segretario
provinciale dell'associazione e Giorgio Aguzzi, presidente provinciale della
Cna. L'INIZIATIVA "Imprese, società locale e futuro", aprirà dunque
il 3 aprile il congresso provinciale dell'associazione. Congresso che si
concluderà domenica 5 aprile, questa volta nella Sala Verdi sempre al Teatro
della Fortuna. Venerdì 3 (inizio alle ore 18), dunque si apriranno i lavori del
XIX Congresso con la presentazione dei risultati del sondaggio "Imprese,
società locale e futuro" condotto dal Laboratorio di studi politici e
sociali LaPolis dell'Università degli Studi di Urbino su artigiani-piccoli
imprenditori e il loro grado di fiducia nelle associazioni di categoria, nei
confronti poi delle istituzioni locali (Comune, Provincia, Regione ecc...)
nonchè sul loro orientamento politico, se siano infine maggiormente legati al
centrosinistra o al centrodestra. Il sondaggio-ricerca avrà inoltre il compito
di individuare anche le caratteristiche degli imprenditori della provincia e di
svelarne richieste, priorità e servizi. Analoghe domande sono state poi rivolte
anche ai cittadini. AD ILLUSTRARE i risultati della ricerca-sondaggio sarà il
coordinatore, Ilvo Diamanti, docente a Urbino. Al dibattito che ne seguirà, coordinato dal
giornalista Massimo Giannini, parteciperà tra gli altri Gian Mario Spacca, il
segretario nazionale della Cna, Sergio Silvestrini, il presidente provinciale
della Cna di Pesaro e Urbino Giorgio Aguzzi e il segretario provinciale Cna
Camilla Fabbri. La seconda giornata, dedicata al dibattito interno e
alle elezioni dei nuovi organismi provinciali, si terrà domenica 5 aprile,
dalle ore 9.30 nella Sala Verdi del Teatro della Fortuna. Image:
20090328/foto/7865.jpg
( da "Corriere della Sera"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2009-03-28 num: - pag: 25 categoria:
REDAZIONALE La nomina Il nuovo capo del Dipartimento università
La Gelmini, il prof Masia e la missione salva-baroni Promosso il burocrate che
difende i «maestri» SEGUE DALLA PRIMA Sintesi burocratica d'un adagio: «chi ha
dato ha dato, chi ha avuto avuto». Non poteva scegliere giorno migliore, il
ministro Mariastella Gelmini, per nominare il suo nuovo braccio destro. Poche
ore prima, l'Ansa aveva informato dell'ennesimo scandalo: «La squadra mobile,
su delega del pm di Reggio Calabria Beatrice Ronchi, ha acquisito al Rettorato
dell'Università di Messina la documentazione relativa al concorso per due posti
di ricercatore alla facoltà di Giurisprudenza. Un esame che, secondo gli
inquirenti, sarebbe stato pilotato per favorire gli unici due candidati,
Vittoria Berlingò, figlia del preside di Giurisprudenza, e Salvatore Siciliano,
figlio del procuratore aggiunto di Messina. Secondo gli inquirenti, gli altri
aspiranti concorrenti sarebbero stati "sconsigliati" dal partecipare
alla selezione: ipotesi che ha portato già ad alcune iscrizioni nel registro
degli indagati per corruzione». I candidati a quel concorso, svoltosi tra il
novembre 2006 e il gennaio 2007, erano in realtà cinque. Ma, spiega il verbale,
una certa Sebastianella Calandra si era presentata così, come fosse un bando
per l'assunzione di segretarie d'azienda, «assolutamente priva di esperienza
scientifica e didattica ». Un certo Pietro Falletta aveva sì un «curriculum
didattico assai buono» e diceva d'avere «pubblicato sette lavori» però,
incredibile ma vero, non ne aveva allegato manco uno... Quanto all'ultima incomoda,
Aurora Vesto, non aveva «alcun titolo e alcuna pubblicazione, non risultando
utile l'attestato di frequenza di un corso di lingua inglese». Fatto sta che,
tolti questi tre che forse non erano figuranti venuti per far numero ma certo
ne avevano tutta l'aria, i veri candidati per i due posti risultarono due
giovani dai bei natali: Vittoria e Salvatore. Figlia la prima di Salvatore
Berlingò, il preside di Giurisprudenza, figlio il secondo del procuratore Pino
Siciliano. Una coincidenza? Certamente! L'ateneo messinese, del resto, dimostra
una recente inchiesta di Michele Schinella per la rivista «Centonove», trabocca
di coincidenze. Soprattutto nei concorsi varati non per tappare i vuoti di
organico ma in quelli decisi, citiamo il magnifico rettore Franco Tomasello,
«per motivi strategici». Tra i vincitori, ad esempio, Marco Centorrino era
casualmente figlio di Mario, il pro rettore. Mario Vermiglio era casualmente
fratello di Francesco, ordinario a Economia. Rossana Stancanelli era
casualmente figlia di Paola Ficarra (ordinario a Farmacia) nonché nipote di
Rita (associato alla stessa facoltà) e del marito di questa Giuseppe Altavilla,
associato a Medicina. Antonino Astone era casualmente
genero di Raffaele Tommasini, docente e delegato del Rettore per le questioni giuridiche. Massimo
Galletti era casualmente il quarto di quattro figli del barone Cosimo, tutti e
quattro professori nel solco universitario tracciato da papà... Mettetevi al
posto di Mariastella Gelmini: non trovereste intollerabile l'andazzo? E
infatti il ministro, fedele alla proposta di legge 3423 presentata nella scorsa
legislatura nella quale per 37 volte (trentasette) invocava il ritorno al
«merito», l'ha detto e ripetuto: non ne può più. Parole testuali pronunciate
qualche settimana fa agli studenti di Galatina: «Non è più possibile andare
avanti con una forma di nepotismo dentro le università».
Basta! Detto fatto, come dicevamo, ha deciso ieri di nominare Antonello Masia
capo Dipartimento per «università, alta formazione
artistica, musicale e coreutica e ricerca». Auguri. Il nuovo plenipotenziario
chiamato a rinnovare il mondo accademico è imbullonato alle poltrone
ministeriali da 38 anni. Teorizza che «i ministri passano, i direttori generali
restano». Dice che «non bisogna dare alle baronie un significato così negativo»
perché se lui «pensa al barone, pensa al "maestro"». Sbuffa davanti
agli allarmi sulle condizioni disastrose dei nostri atenei: «Non credo alle
classifiche internazionali ». Irride agli scandali e alle inchieste giudiziarie
che descrivono decine e decine di concorsi sospetti perché secondo lui i casi
di nepotismo in tutti questi anni «saranno stati cinque, sei, sette...». Il suo
capolavoro risale a due anni fa, quando si ritrovò sul tavolo, nei giorni in
cui la Moratti se n'era già andata e Mussi doveva ancora insediarsi,
l'incartamento di un famigerato concorso di Otorinolaringoiatria bandito nel
1988. Un concorso truccato, vinto da sedici figli di papà o raccomandati di
ferro. E sanzionato con la condanna dei baroni coinvolti in Assise, in Appello
e in Cassazione. E con sentenze che parlavano di «totale assenza di
correttezza, di senso etico, di rispetto della legge». Di «plurime e prolungate
condotte criminose». Di «profonda e amorale illegalità». Bene: di ricorso in
ricorso, di rinvio in rinvio, di ostruzionismo in ostruzionismo, tutti i
colpevoli e i beneficiati erano rimasti al loro posto. Finché la pratica finì
appunto sul tavolo di Masia. Che ci mise una pietra sopra con le parole citate:
«Visto che la sentenza penale non annulla automaticamente l'atto amministrativo
senza la pronuncia del giudice amministrativo, mai intervenuta» e che
«l'annullamento di un atto non può fondarsi sulla mera esigenza di ripristino
della legalità, ma deve tener conto della sussistenza di un interesse
pubblico», il concorso taroccato «non» andava annullato. Un messaggio davvero
«educativo» per i giovani universitari italiani: fatevi furbi, tanto non paga
mai nessuno. Scelto Antonello Masia è stato nominato ieri dal ministro
Mariastella Gelmini capo Dipartimento per «università,
alta formazione artistica, musicale e coreutica e ricerca». Masia è inserito
nel mondo ministeriale da 38 anni ( foto Imagoeconomica) Gian Antonio Stella
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: FINANZA E MERCATI data: 2009-03-28 - pag: 39 autore: Ricevuti alla
Casa Bianca i Ceo dei principali colossi finanziari di Wall Street Banchieri
Usa: cooperiamo con Obama Marco Valsania NEW YORK Barack Obama ha ricevuto alla
Casa Bianca gli amministratori delegati delle grandi banche americane. Per
discutere di persona i grandi progetti di risanamento e riforma del sistema
finanziario presentati dal suo ministro del Tesoro Tim Geithner. Ma soprattutto
per trattare un accordo di "pace": per superare la battaglia sulla
cultura degli eccessi e dei super-compensi a Wall Street e chiedere il loro
sostegno. Messaggio ricevuto: numerosi top executive, all'uscita dall'informale
vertice straordinario, hanno espresso la volontà di cooperare con
l'amministrazione. All'incontro si sono presentati una ventina di grandi chief
executive, l'elite della finanza: da Jamie Dimon di JP Morgan a Ken Lewis di
Bank of America, da Vikram Pandit di Citigroup a John Stumpf di Wells Fargo. E
ancora: Lloyd Blankfein di Goldman Sachs, John Mack di Morgan Stanley, Ken
Chenault di American Express, John Koskinen di di Freddie Mac, Ronald Logue di
State Street e Robert Kelly di Bank of New York Mellon. Nessuna conferenza
stampa, nè immagini in diretta. Le prese di posizione, però, non sono mancate.
«Siamo tutti nella stessa barca», ha detto Stumpf. «Il presidente ha chiarito
di voler riportare il paese in carreggiata - ha affermato Dimon - e ha chiesto
a tutti di aiutarlo ». Il portavoce di Obama, Robert Gibbs, ha dichiarato che
la discussione è stata "costruttiva" e che «è emerso un accordo sulla
necessità di modernizzare il quadro di regolamentazione ».Con il presidente
all'incontro erano presenti per l'amministrazione anche il consigliere politico
Valerie Jarrett, l'economista della Casa Bianca Larry Summers e Geithner. La
strategia anti-crisi di Obama, di sicuro, conta sulla partecipazione di Wall
Street e del settore bancario. Dai piani nel settore immobiliare, per ridurre i
pignoramenti, al gigantesco progetto di ripulire i bilanci degli istituti di
credito da attività tossiche per mille miliardi di dollari. Quest'ultimo
programma prevede la nascita di partnership
pubblico-private: le banche devono accettare di vendere asset nella bufera a
prezzi "scontati" e altri investitori devono essere disposti a
comprarli assieme al governo. Anche la rivoluzione nella vigilanza deve trovare
la fiducia del mercato: propone controlli su tutte le grandi finanziarie, con
il potere del Tesoro di rilevarle quando in difficoltà. Le linee guida
della riforma, alla vigilia del summit del G20 dove Obama discuterà
ulteriormente le sue strategie, hanno sollevato apprensioni a Wall Street. I
nuovi protagonisti della finanza quali hedge fund, venture capital e private
equity, temono che il governo possa imporre eccessive restrizioni e regole di
trasparenza sulla loro attività. Una delle misure più controverse affiorate di
recente a Washington, tuttavia, potrebbe essere tramontata: la speciale legge
anti-bonus per le società che ricevono aiuti dal governo, nata sull'onda dei
premi ai dipendenti dell'assicurazione Aig, è stata rinviata dal Senato e
potrebbe decadere del tutto. I TEMI TOCCATI Dai piani per ridurre i
pignoramenti, al gigantesco progetto di ripulire i bilanci dalle attività
tossiche, fino al blocco dei maxi-bonus
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: SYSTEM data: 2009-03-28 - pag: 12 autore: Conti pubblici. L'ente
statistico Ue chiede chiarimenti all'Istat su quattro fronti Project financing
sotto la lente di Eurostat Luigi Lazzi Gazzini ROMA E urostat ha chiesto
chiarimenti sui nostri conti pubblici 2008 e l'Istat ne studia la correzione. A
un mese dalla diffusione delle prime stime sul prodotto interno e sui saldi
delle Amministrazioni per lo scorso anno, l'Istituto di statistica si appresta
ai ritocchi. Partenariato pubblico-privato, fondi Ue, conti bancari dormienti e
oneri per interessi sono gli argomenti sui quali si è appuntata l'attenzione
dei tecnici comunitari. Si tratta di voci che, anche in futuro, potrebbero
incidere sui disavanzi di bilancio per somme importanti. L'impatto di questi
affinamenti contabili sul deficit 2008 non è noto, poiché alcuni potrebbero
compensarne altri. Il passivo delle Amministrazioni pubbliche, l'anno scorso, è
risultato di 41,8 miliardi, il 2,7% del Pil. Ma c'è chi scommette che,nella
revisione dell'indebitamento e nella Notifica con cui l'Istat comunicherà
all'Europa – a inizio aprile – il deficit aggiornato, il saldo sarà un po' più
pesante. La questione del partenariato pubblico- privato (Ppp), forma di
finanza di progetto cui sembra arridere un crescente successo presso le
Ammini-strazioni, locali soprattutto, nasce dalla mancanza di sistematicità
delle relative informazioni. La Finanziaria 2007 stabilisce che l'Unità tecnica
per la finanza di progetto istituita presso la presidenza del Consiglio emani
una circolare, d'intesa con l'Istat, che obblighi tutte le Amministrazioni che
hanno in corso operazioni di quel genere a darne compiuta informazione: tipo di
contratto, dettagli rilevanti ai fini della classificazione
dell'operazione nei conti pubblici. Il problema che si vede in trasparenza non
è nuovo: opere avviate con denaro privato rischiano di finire a carico dei
fondi pubblici. Eurostat vuole dunque vederci chiaro. Non che i dati manchino
del tutto: molti sono stati messi a disposizione dell'istituto europeo.
A far difetto è l'organicità e la sistematicità delle rilevazioni. Più semplice
la questione dei soldi Ue: nuovi dettagli, rispetto a quelli disponibili a
febbraio, sono stati prodotti dagli uffici di Via XX Settembre. Può essere così
affinato il conteggio, in osservanza delle indicazioni di Eurostat. Quindi, i
conti dormienti. Anche in questo caso, nuovi dati più precisi sono giunti
all'Istat dagli uffici ministeriali. Le regole europee di classificazione
stabiliscono che i conti dormienti, quando vengono acqui-siti dallo Stato, non
hanno effetto (migliorativo) sul saldo di competenza delle Amministrazioni. Lo
hanno invece, peggiorativo, quando vengono utilizzati. Cosa già accaduta per
copertura di spese. Infine, gli interessi. Qui la speranza è che il loro
continuo calare si possa riflettere sul deficit, riducendolo. Non tanto per il
2008, quanto per il 2009, anno in cui il disavanzo risulta viaggiare oltre
quota 4,5% del Pil. Gli ultimi dati del Governo danno gli interessi in calo, nel
2009, al 5% del Pil contro il 5,1% del 2008 (77,9 miliardi dagli 80,5 dell'anno
scorso), ma in forte crescita dal 2010. Il rischio è che la sete di denaro
degli Stati, in concorrenza tra di loro sul mercato dei capitali per
procacciarsi le risorse necessarie a fronteggiare la recessione, si traduca in
un aggravio ancora maggiore dell'onere del servizio del debito. I DUBBI Fondi
Ue, conti dormienti, partenariato pubblico-privato e oneri per interessi
potrebbero incidere negativamente sul disavanzo
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno - CASERTA - sezione: TEMPOLIBERO - data: 2009-03-28 num: - pag: 20
categoria: REDAZIONALE L'happening culturale Il sabato delle idee e lo spazio
letterario Nell'aula magna dell'Università di Napoli Suor Orsola Benincasa
stamane «(ore 10.30) ritorna l'appuntamento de «Il Sabato delle Idee», con un
incontro sul tema «Napoli – Lo spazio letterario ». Nello spazio letterario,
infatti, il tema dei valori eminenti, della produzione delle idee, della forza
determinante della cultura, acquista, nella circoscritta prospettiva
napoletana, una valenza speciale ed una speciale problematicità. Così prosegue
l'iniziativa promossa da Fondazione Sdn per la Ricerca e l'Alta Formazione in
Diagnostica Nucleare, Università Suor Orsola Benincasa e Pan-Palazzo delle Arti
di Napoli, prosegue nel suo intento di ravvivare il dibattito cittadino sui
temi di maggiore interesse civile, sociale e culturale per la città di Napoli.
Dopo il saluto di Francesco De Sanctis, rettore dell'ateneo napoletano, di
Marco Salvatore, fondatore della Fondazione Sdn, e di Marina Vergiani,
dirigente e curatore capo del centro di documentazione del Pan, Emma
Giammattei, docente di Letteratura
Italiana e di Ermeneutica Leopardiana al Suor Orsola Benincasa, introdurrà i
temi dell'incontro, che verrà aperto da una relazione di Raffaele La Capria,
uno dei maggiori scrittori italiani contemporanei. Poi, prenderà il via lo
spazio di discussione coordinata dal presidente dell'Ordine dei Giornalisti
della Campania Ottavio Lucarelli a cui parteciperanno scrittori,
giornalisti, critici letterari e rappresentati del mondo dell'editoria e
dell'Università e che vedrà, tra gli altri, gli interventi del drammaturgo Enzo
Moscato, del giornalista e geografo Ernesto Mazzetti, degli scrittori Antonella
Cilento, Francesco Durante, Gabriele Frasca, Gennaro Matino e Angelo Petrella e
di Alessandro Laterza, amministratore delegato della casa editrice Laterza e
presidente della Commissione Cultura della Confindustria. Lo scrittore Raffaele
La Capria, tra i protagonisti dell'happening di oggi al Suor Orsola Benincasa
( da "Giornale.it, Il"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
n. 75 del 2009-03-28
pagina 36 I saggi Alla ricerca di una cura anti declino di Redazione L'università è da sempre, in Italia, un tema spinoso. E in
effetti gli atenei italiani, tolti i poli di eccellenza, arrancano, faticano a
piazzarsi bene nelle classifiche internazionali. Ecco allora arrivare libri
come quello del professor Nicola Gardini I baroni (Feltrinelli), da cui parte
il dibattito di questa pagina, oppure Parentopoli (Marsilio) di Nino Luca che
mette il dito nella piaga del nepotismo che sembra affliggere i nostri atenei.
Un fenomeno così diffuso che qualche docente è
arrivato, pur di difenderlo, ad espressioni surreali tipo: «I nostri figli sono
più bravi perché hanno la forma mentis tipica di noi professori». Al di là del
rivelare limiti e magagne, il nodo vero è però quello di pensare soluzioni per
il futuro. Un grosso sforzo in questo senso viene dal piccolo saggio di Paola
Potestio L'università italiana: un irrimediabile
declino? (Rubbettino). Il libro prende le mosse da tre dei fardelli più pesanti
che frenano la corsa del nostro sistema università. In
primo luogo le riforme mancate e le riforme sbagliate a partire dalla legge del
1998 che ha rivoluzionato i concorsi e il decreto ministeriale del 1999 che ha
rivoluzionato l'assetto didattico moltiplicando gli insegnamenti. Nonostante le
aspettative, la lentezza dei concorsi, il basso numero dei laureati e i troppi
abbandoni non ne hanno tratto giovamento. Anzi. Il secondo pegno pagato è per
l'autrice il peso delle lobbies e delle forze corporative dei
docenti che ostacolano il ricambio. Il terzo è l'incapacità della politica di
una progettualità aliena da tatticismi di breve respiro. All'interno di questa
analisi, non tenera, la Potestio, ordinario di Economia presso l'Università
Roma III, ha evidenziato come alcune delle riforme portate avanti dal ministro
Gelmini siano un efficace tentativo di modificare la stagnazione, a
partire dalla possibilità per le università di
strutturarsi in fondazioni e dalla riforma dei concorsi con l'idoneità unica.
Sono un inizio, contrastato dalle lobbies, ma comunque un inizio. © SOCIETà
EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Giornale.it, Il"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
n. 75 del 2009-03-28
pagina 36 «Fuga di cervelli? Noi stiamo bene qui» di
Stefania Vitulli Il libro di un docente emigrato a
Oxford accusa: in Italia non si può lavorare bene. Ma molti professori
continuano ad apprezzare il nostro «sistema» universitario. Difendendo
gerarchie, eccellenze e meriti Universitari italiani in carriera, quanto
rosicate per chi fugge all'estero? Magari ad Harvard, Princeton, Yale o
Cambridge: gli «ultimi baluardi di aristocrazia intellettuale». È successo a
Nicola Gardini, partito nel 2006 per un dorato esilio come docente
di Letteratura italiana e comparata a Oxford, il quale racconta i motivi del
suo espatrio ne I baroni (Feltrinelli, pagg. 204, euro 13), memoir di
fustigazione, «casta e gomorra» di ogni dipartimento nostrano. Ma la storia
inizia zoppa: «All'inizio non volevo lavorare nell'università.
Non lo desideravo». E nasconde nomi e cognomi. E per tre quarti si narra di
Letteratura comparata a Palermo, uffici e atteggiamenti claustrofobici, disagio
locale, atavico e di nicchia. E non c'è vera denuncia, mai, contro personaggi
macchiettistici e sopraffatori come «Carmelo Corona», che prima spinge e poi
sabota il nostro come fosse una marionetta. Per tutto questo, insomma, finito
il libro ci si ritrova con la gran voglia di capire. «Conosco l'università da 35 anni» attacca Paolo Branca, docente di Lingua araba all'Università Cattolica di Milano.
«I ricercatori scrivono libri firmati dai baroni, non
si ribellano pena l'esclusione dai concorsi. Ho fatto il portaborse del mio
professore per dieci anni». Eppure è rimasto: «Tornassi indietro non emigrerei.
Ma ho avuto la fortuna di occuparmi di argomenti di attualità». «È inevitabile
che l'università sia organizzata in modo gerarchico e
baronale. Lancerei una provocazione: ciò è addirittura giusto!», ci spiega
Alessandro Barbero, saggista e docente di Storia
Medievale all'Università del Piemonte Orientale. «Se nel nostro Paese si
pretendesse da un idraulico che scegliesse un apprendista in liste di
collocamento grideremmo allo scandalo. Non si capisce perché un laboratorio di ricerca debba accettare chi non conosce. Diverso è se a
essere scelto è un parente o un amico del barone senza alcuna qualità
scientifica». Sarà, ma è vero che nelle università straniere questa stortura non
interviene mai? «Nei Paesi anglosassoni esistono alcune università prestigiose così organizzate:
docenti strapagati, immense quantità di denaro da spendere, rette altissime»
prosegue Barbero. «C'è tutto l'agio di invitare i migliori del mondo invece
della nuora del rettore. Però, sempre lì, ci sono una serie di università di secondo livello, direi quasi tutte le altre,
che sono poco più di scuole superiori. Mentre in Italia abbiamo sempre provato,
coi pochi soldi che abbiamo, di mantenere tutte le università
ad un livello mediamente buono». «Una modesta proposta? Basta con le microsedi»
assicura Giorgio Israel, docente di Matematica a Roma
1. «E basta con i superpunteggi assegnati alle pubblicazioni fatte all'estero,
che a volte sono persino autoprodotte». «Carriera universitaria in Italia? È
assolutamente possibile» afferma Salvatore Vicari, direttore del Dipartimento
di Management della Bocconi di Milano, oltre che cofondatore di una tra le
prime società italiane di consulenza manageriale. «Ci sono alcune aree
disciplinari più inquinate di altre, ma il problema si risolve dando risorse
solo alle università migliori. Le lobby all'estero
sono solo diverse: gruppi che controllano le riviste e favoriscono alcune
pubblicazioni su altre, che poi è il sistema per fare carriera». Abbiamo
sentito anche un accademico che conosce molto bene la «vicenda Gardini», il
professor Giovanni Puglisi, rettore dello Iulm di Milano e vicepresidente della
Conferenza dei rettori delle Università Italiane: «Ho grande stima di Nicola
Gardini e delle sue doti di studioso. Sono io l'artefice del suo ingresso
all'Università di Palermo, ero in quegli anni il professore della materia di
cui divenne assistente. Però lui è uno che nell'università
è entrato come outsider. In alcune realtà esiste una pressione forte che
favorisce le cosiddette filiere di scuola, preferendole a criteri di
valutazione indipendente. Tuttavia sono stupefatto del tiro al piccione sulle università: se scorriamo gli elenchi dei dipendenti di
giornali, tv, ambasciate, avvocati e notai, banche, magistratura scopriamo
enormi quantità di figli di padri illustri. Dire che solo nell'università c'è Parentopoli equivale a sparare sulla Croce
Rossa. A un giovane consiglierei di restare. Non siamo tutti mafiosi e
all'estero non è tutto perfetto: illustri colleghi statunitensi premono sulle università per far entrare le proprie signore, ma là c'è un libero
mercato accademico». «I baroni non esistono più, nelle facoltà umanistiche. Li
ha spazzati via la giungla di corsi dell'università
professionalizzante, che ha cancellato la compattezza delle materie di
tradizione accademica. Produzione cinetelevisiva le sembra un corso
universitario?» provoca Cesare De Michelis, presidente della Marsilio e docente di Letteratura italiana a Padova. «La deriva è stata
introdotta dalla riforma Berlinguer-De Mauro con la complicità di Eco e
Schiavone. Se i corsi di laurea delle facoltà umanistiche passano da uno
specialismo dove la numismatica è fondamentale a genericità da Bignami, è ovvio
che poi l'unica cosa che resta da difendere è la fidanzata. L'estero? L'Italia
forma studiosi che il mondo ci invidia e infatti se li piglia. Insegnavamo
italianistica negli Stati Uniti già negli anni '40. Ma oggi la quantità di
sprechi è immensa. La carriera? Prima ci vuole passione, poi lo stipendio. I
miei coetanei hanno insegnato nella scuola media prima di entrare in università. Ma se riesci a infilarti dentro questo
complicato sistema, poi è bellissimo». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via
G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Giornale.it, Il"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
n. 75 del 2009-03-28
pagina 11 La caccia ai manager: "Banchieri? Impiccati tutti ai pali della
luce" di Erica Orsini LUniversità di East London sospende un docente
che incita alla violenza. è uno degli organizzatori delle proteste contro limminente
G20 londinese. Da oggi via alle manifestazioni, blindata la capitale britannica
Londra «I banchieri potrebbero essere impiccati ai pali della luce» aveva dichiarato rabbioso durante
un'intervista radiofonica alla Bbc sulle manifestazioni di protesta per il G20.
Le dichiarazioni del professor Chris Knight, docente
di antropologia all'università di East London non sono
affatto garbate ai suoi datori di lavoro che l'hanno immediatamente sospeso
dalle sue funzioni «in attesa dei risultati delle indagini di un'inchiesta
aperta a suo carico». Il professore inglese che vive a Lewisham è soltanto uno
degli organizzatori delle molteplici manifestazioni di protesta contro il
summit che si preannuncia come il più difficile di sempre. Knight era stato
sentito dalla Bbc all'indomani degli atti di vandalismo nell'abitazione
scozzese dell'ex amministratore delegato della Royal Bank of Scotland, Sir Fred
Goodwin. «Impiccheremo ai lampioni diverse persone come Fred the Shred - aveva
proclamato minaccioso - nel giorno del pesce d'Aprile e posso soltanto
augurarmi che siano solo dei fantocci. I banchieri devono capire quanto è
grande l'odio e la rabbia nei loro confronti e devono sbrigarsi perché lo
humour si può trasformare facilmente in ira». Ieri, nonostante la sospensione,
il docente ha rinnovato le sue minacce lanciando un
messaggio diretto alla polizia. «Se premete il bottone nucleare, io premo il
mio - ha detto -. Suona come una minaccia? Beh lo è, quindi non fatelo. Se
volete la violenza l'avrete». Il gruppo del "Governo dei morti" che
fa capo a Knight è uno dei più bellicosi pronto a scendere in piazza nelle
giornate che precederanno il vertice insieme ad altre organizzazioni anarchiche
e no global come "I Cavalieri dell'Apocalisse" e "Stop the War
coalition". Per sfuggire alle poderose misure di sicurezza messe in atto
da Scotland Yard i manifestanti utilizzano ormai le tecnologie avanzate.
Comunicano soltanto via sms o in chat, si organizzano su Twitter e Facebook,
riuscendo così ad eludere la potente macchina organizzativa della polizia
britannica. Il summit avrà luogo il 2 aprile prossimo nel centro Excel dei
Docklands, nell'est della capitale, ma già oggi partono le prime manifestazioni
di protesta che metteranno a dura prova i 2.500 agenti schierati da Scotland
Yard in sei reparti diversi. Si comincia oggi con una manifestazione che
partirà da Embankment, sulle sponde del Tamigi, e si concluderà a Hyde Park.
Organizzata dall'associazione "Put People First" che riunisce 120
sigle diverse, Cgil compresa, chiede «una spartizione equa della ricchezza, un
lavoro per tutti e un'atmosfera meno inquinata». La manifestazione dovrebbe
richiamare migliaia di partecipanti. La giornata forse più pericolosa potrebbe
rivelarsi però quella del 1° aprile, in cui un corteo guidato dalle
organizzazione più arrabbiate come quella del professor Knight confluirà di
fronte alla sede della Banca d'Inghilterra per gridare tutta la propria rabbia.
Obiettivo principale, il blocco di tutte le attività istituzionali della City.
Per limitare al massimo i danni alcune banche hanno già deciso di chiudere gli
uffici mentre la Federation for Small Business ha pubblicato alcune linee guida
per i dipendenti della City invitandoli a vestire in modo da non attirare la
collera dei manifestanti. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 -
20123 Milano
( da "Scienze.it, Le"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Biologia
Comportamento animale Dolore e memoria nel paguro Una
ricerca sperimentale dimostra come il suo comportamento di fronte a stimoli
spiacevoli non sia frutto di un semplice riflesso ma di una elaborazione più
complessa PAROLE CHIAVE dolore memoria Una nuova ricerca pubblicata da ricercatori della Queen's
University a Belfast mostra che i paguri non solo soffrono il dolore ma ne
conservano anche il ricordo. Lo studio, che si è basato
sull'osservazione delle reazioni di alcuni di questi animali a piccole scosse
elettriche, è stato coordinato da Bob Elwood e Mirjam Appel della School of
Biological Sciences della Queen's ed è stato pubblicato
sull'ultimo numero della rivista “Animal Behaviour”. Il gruppo non è nuovo a
questo tipo di sperimentazioni: Elwood si è dedicato in passato allo studio
della percezione del dolore dei gamberi, anche per ottenere informazioni che
possano indicare come utilizzare i crostacei nell'industria della preparazione
alimentare. I paguri non possiedono un proprio carapace e occupano le strutture
lasciate vuote da altri animali, tipicamente conchiglie di molluschi. Nel corso
dello studio, alle conchiglie venivano applicate coppie di elettrodi per
comunicare lievi scosse all'addome degli animali presenti all'interno. Quelli
che in effetti sentivano la scossa scappavano dal guscio, un comportamento che
viene interpretato come un chiaro segno della sperimentazione di evento
spiacevole. Ma la ricerca ha avuto uno sviluppo più raffinato. Si sa infatti
che i paguri preferiscono alcune specie di conchiglie: si è riscontrato che gli
animali scappavano con maggiore probabilità proprio da quei gusci ritenuti meno
appetibili. Ciò indica che la fuoriuscita dal guscio è un comportamento frutto
di una elaborazione neuronale a livello centrale invece che un semplice
riflesso. Inoltre, si è proceduto a comunicare una scossa elettrica con
intensità inferiore alla soglia che determinava la fuoriuscita dal guscio per
verificare che cosa succedeva quando si offriva ai paguri la possibilità di
occupare una nuova conchiglia. Si è così riscontrato come gli animali, in tal
caso, si trasferissero più frequentemente e più rapidamente rispetto al “gruppo
di controllo” costituito dagli animali che non avevano ricevuto la scossa,
dimostrando così di possedere un ricordo dell'evento spiacevole. "Questa
ricerca dimostra che non si tratta semplicemente di comportamenti riflessi: c'è
una sorta di valutazione e di compromesso tra la necessità di una conchiglia di
qualità e quella di evitare uno stimolo pericoloso, valutazione che si ritrova
in forma più evoluta nei vertebrati, nei quali la risposta al dolore è
controllata in funzione di altri parametri.” (fc) *** Sei già iscritto alla
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scientifico personalizzato, semplicemente iscrivendoti a questo link (28 marzo
2009) AGGIUNGI UN COMMENTO
( da "Merateonline.it"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Voce_ai_partiti
>> Partito Democratico 28 / 3 / 2009 PD, Rusconi: ma al Governo interessa
della scuola Sono giorni di attesa per non dire di ansia per tante famiglie che
dopo le preiscrizioni alla scuola elementare attendono di sapere se la loro
libera scelta del tempo pieno o delle 30 o delle 27 ore sarà rispettata.
Infatti, dopo il `tormentone` del maestro unico, il taglio delle compresenze,
l`eliminazione in pratica delle supplenze con l`orario
minimo di cattedra a 18 ore, l`insegnamento dell`inglese a docenti non
qualificati, nonostante tutto questo, il Ministro Gelmini, che continua a
rinviare la sua presenza nella Commissione Istruzione per rispondere ai quesiti
posti, non riesce a far fronte alle due clausole di salvaguardia, ovvero i 130.000
posti in meno e gli 8 miliardi di euro di tagli in 3 anni previsti dalla legge
133. E inoltre tanti piccoli comuni, già gravati dal taglio del 50% dell`Ici,
dovranno rispondere alla scelta del Governo che, al di fuori delle classi
autorizzate al tempo pieno, priva tutte le altre dell`assistenza docente per il tempo mensa. Le amministrazioni comunali
dovranno così affrontare una serie di emergenze, da quella finanziaria per
garantire personale educativo, a quella assicurativa (non è più tempo
scuola...!), a quella educativa (il voto in condotta come `pagliuzza` per nascondere
la `trave` della diminuzione di ore di docenza). E chi rischia di pagare tutto
questo, in termini educativi e economici, sono le famiglie, soprattutto quelle
più in difficoltà. Nel frattempo, mentre il Governo rifiuta qualsiasi strumento
di sostegno a quei precari che insegnano da anni e che dal 1 luglio rimarranno
senza posto di lavoro, il Ministro non solo continua a negare la sua presenza
in Parlamento richiesta anche dai capigruppo di Pdl e Lega, ma invoca,
ambiguamente, la parola `autonomia`: ad esempio, la Provincia di Milano si
troverà tagliato del 12% il numero di docenti della scuola elementare. Toccherà
poi agli uffici scolastici regionali e provinciali decidere quali classi a
tempo pieno avviare o meno, il sostegno ai disabili da ridurre, le piccole
scuole di montagna da chiudere. Indubbiamente uno splendido esempio di
federalismo alla rovescia! Nello scorso mese di giugno, il Pd aveva offerto al
Governo più che un dialogo un patto educativo di legislatura sui saperi in
questo Paese. Alla luce di quanto accaduto finora, possiamo ancora timidamente
sperare che questo percorso abbia un futuro? O forse, il Ministro, sotto
l`occhio vigile di Tremonti, ha preso purtroppo alla lettera il grido di
allarme di Derek Bok, Presidente emerito dell`Università di Harvard: "Se
pensate che l`istruzione sia costosa, provate l`ignoranza". Antonio
Rusconi Articoli Correlati: (c)www.merateonline.it Il primo giornale digitale
della provincia di Lecco Scritto il 28/3/2009 alle 10.33
( da "Stampaweb, La"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
ROMA Unintera
giornata dedicata al mondo digitale e alle rivoluzioni che lo animano, oggi,
sabato 28 marzo a Roma (dalle ore 10 al Teatro delle Arti, piazza Giovanni da
Triora): la "Festa dei pirati" - un susseguirsi di spettacoli
multimediali, relazioni,
dibattiti e laboratori tecnici divulgativi, pensato per evidenziare il valore
innovativo, democratico e economico delle "pratiche di remix e libero
scambio dei prodotti culturali" -si propone come una gioiosa provocazione
culturale ispirata dalluscita del libro "La baia dei pirati – Assalto al
copyright" di Luca Neri (Cooper editore). In un momento politico delicato,
in cui le istituzioni italiane cercano di arginare il fenomeno del file sharing
con misure proibizioniste, la Festa dei pirati vuole offrire un nuovo punto di
vista, dimostrando che la difesa ad oltranza della proprietà intellettuale, non
solo è tecnicamente impossibile, ma incompatibile con il futuro della libera
informazione e della creatività in rete. Oggi due terzi del traffico Internet a
livello mondiale è generato da protocolli peer-2-peer. Ogni giorno milioni di
cittadini si scambiano fra loro ogni tipo di file (musica, film, videogame,
software). La Festa dei pirati si propone come occasione per tracciare il
profilo di questo fenomeno e l'emergere di una nuova morale che rifiuta lequazione
pirata=ladro. "Scarichi da Internet? Usi eMule o BitTorrent? Lo sai che il
governo te lo vuole impedire? Diversi progetti di legge sono oggi allo studio
in Italia per bloccare il peer-2-peer, oscurare i siti scomodi, distruggere la privacy di chi
naviga in rete. Eppure un'intera generazione di giovani sta mostrando che
cultura e spettacolo sono qualcosa di più di una merce, che la libera
circolazione del sapere ha un valore universale. E tu? Ti vuoi forse svegliare
domani e scoprire che non puoi più usare i software che ami? Visitare i siti
che desideri? Scrivere su un blog senza il permesso delle autorità? è ora di
far sentire la tua voce. Rispondere a chi vuole imbavagliare la rete. è ora di
dire che siamo nel giusto, che siamo il futuro, che siamo tutti pirati"
recita la locandina della festa pubblicata su http://www.no-copyright.net .
L'evento (dibattiti, presentazioni, spettacoli, corsi pratici, "per impare
gioiosamente a costruire una rete libera") è realizzato dalla rivista Loop
in collaborazione con spazio di libera auto-organizzazione Frontiere Digitali,
associazione Scambio Etico, associazione di promozione sociale Partito Pirata,
comunità di p2p Tnt Village, LinuxClub Italia, Free Hardware Foundation, Reff
(RomaEuropaFAKEFactory), Cooper editore, [A]rtis[O]pen[S]ource, Lpm (Live
Performers Meeting), progetto FLxER (Flash Video Mixer). Ma gli organizzatori
contanto anche sull'arrivo di rappresentanti internazionali di The Pirate Bay e
del coordinatore europeo dell'Electronic Frontiers Foundation. PROGRAMMA E
RELATORI: Evento realizzato dalla rivista LOOP in collaborazione con spazio di
libera auto-organizzazione Frontiere Digitali, associazione Scambio Etico,
associazione di promozione sociale Partito Pirata, comunità di p2p TNT Village,
Linux Club Italia, Free Hardware Foundation, REFF (RomaeuropaFAKEFactory),
[A]rtis[O]pen[S]ource, Cooper editore, LPM - Live Performers Meeting, progetto
FLxER (Flash Video Mixer). I Parte (10:00 - 12:00) Frank Knight e Andrea Tavi
Mini corso di p2p per principianti Scaricare oggi è facile: chi, cosa, come e
perché. Anche un bambino scarica senza problemi dalla rete. In questo mini
corso, pensato specificatamente per giornalisti e politici ignari, verranno
presentate tecniche, programmi e strumenti per scaricare da Internet tutto e
subito. Presenterà un panorama dei migliori programmi esistenti per fare
"downloading", copiare e personalizzare film, musica, immagini,
libri. Un'escursione guidata nelle reti p2p, usando Emule, Torrent, che
illustrerà anche come ottenere copie di backup dei propri cd e dvd. è proprio
perchè il p2p è ormai alla portata di tutti che è diventato un fenomeno di
massa. Franco Noè è un rappresentante degli studenti di Comunicazione allUniversità La Sapienza di Roma. Crede che
la diffusione della cultura libera si possa attuare tramite iniziative di
condivisione e cooperazione sul modello dell'open source e del free software.
Appassionato di reti, new media e tecnologia, coordina il progetto www.worldofcom.tk
Andrea Tavi studia alla Facolta di Scienze della Comunicazione. è un sistemista
appassionato di informatica e sistemi operativi liberi. Francesco Tupone (Linux
Club Italia) Nodi fisici nella rete Spazi da costruire in difesa delle liberta digitali.
La necessità di nuovi luoghi d'aggregazione dedicati alla produzione,
promozione e diffusione della cultura libera, raccontata attraverso
l'esperienza del Linux Club di Roma, e in particolare dello spazio di
sperimentazione, autoproduzione e autopromozione del software libero di via
Libetta (oggi chiuso), visto come "Nodo fisico di interscambio materiale e
culturale dei flussi di informazione e di relazioni della rete". Francesco
Tupone è un ingegnere elettronico, socio fondatore e consigliere dell'Associazione
Linux Club Italia (di cui è stato presidente nei primi tre anni di vita),
membro fondatore e vice presidente della Free Hardware Foundation, dirigente
servizi informativi ATER Roma. II Parte (12:00 - 15:45) Pirati o pionieri? Le
comunità del P2p nel mondo Introduce Luciano Umarino - LOOP Modera Athos
Gualazzi - presidente Associazione Partito Pirata Luigi Di Liberto (Scambio
Etico) La comunità italiana p2p TNT Village Come nasce il concetto e il
movimento dello "scambio etico". Creazione, sviluppo e problemi
incontrati dalla comunità p2p TNT Village nell'ottica della disobbedienza
civile (quando un fenomeno di violazione delle norme legali diventa di massa, e
non è un pericolo sociale, la sua criminalizzazione diventa il problema e la
legalizzazione è la soluzione). Il tentativo di dialogo e di armistizio con i
detentori dei diritti di sfruttamento delle opere tutelate dal copyright. Breve
panoramica delle realtà p2p italiane e dell'utilità di queste comunità. Luigi
Di Liberto è il presidente dell'Associazione Scambio Etico e l'amministratore
del dominio tntvillage.org, sul quale si aggrega la piu' vasta comunità p2p
italiana. Piemontese, cinquantasettenne, ha iniziato la sua militanza sui temi
delle libertà civili con il Movimento Radicale nel 1985, è stato candidato alla
Camera dei Deputati per la Lista Pannella nel 1992, membro del consiglio
generale del Co.R.A. (Coordinamento Radicale Antiproibizionista), presidente
dell'Associazione Consumatori Cannibis e vice presidente della Fondazione per la
pace alle droghe di Amsterdam. Si èfatto promotore del movimento Scambio Etico
nel 2004, dopo aver notato una consonanza fra la criminalizzazione del file
sharing e la battaglia anti-proibizionista sulle droghe leggere. Silvestro
"Pino" Di Pietro (TNT Village) I motivi per cui la gente si
"sbatte" per condividere in rete Bello scaricare un film o una
discografia. Ma chi è che mette "su" la roba? Perchè lo fa? Che ci
guadagna? Queste sono le domande che si pone chi si accosta per la prima volta
al mondo del p2p, mulo o torrent che sia. Questo intervento cercherà di fornire
risposte a questi importanti quanto semplici interrogativi, svelando i
meccanismi di dinamica sociale che alimentano il motore del file sharing.
Silvestro Di Pietro è un software engineer che viene dal mondo della ricerca
scientifica. Come autore dell'architettura tecnica di www.tntvillage.org ha
potuto far leva su un'esperienza pluridecennale nella gestione di virtual
communities. Luca Neri Un vascello corsaro fatto di carta stampata Partendo da
studi tecnici, dati statistici, documenti storici, storie e personaggi
incontrati durante la stesura del libro La baia dei pirati. Assalto al
copyright (Cooper), Luca Neri racconterà il dilagare della violazione del
diritto d'autore a livello mondiale; perché il concetto di proprietà
intellettuale è ben diverso da quello di proprietà fisica e di come la Svezia
sia diventata l'epicentro di una rivolta generazionale che ha posto la critica
del copyright al centro dell'azione politica. Di fronte alle reazioni feroci
che tutto questo sta scatenando, Neri proverà inoltre a spiegare perchè sia
necessario un riallineamento di prospettiva altrettanto radicale, non per
salvare il p2p (che sopravviverà comunque in ogni caso), ma per imparare
davvero quello che ci può insegnare. Luca Neri è un consulente informatico e
giornalista free lance che vive a New York. Come cottimista della scrittura ha
avuto modo di collaborare con ogni tipo di testate (Conde Nast, Il Manifesto,
L'Espresso), ha lavorato con Olivieri Toscani al lancio di Colors, è stato
corrispondente per Radio Popolare. Segue il mondo del digitale e la scena
hacker americana dagli albori di internet, è stato coinvolto in due progetti di
start-up online, è il titolare di ULTRASTUDIO. Giovanni Battista
( da "Giornale.it, Il"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
n. 75 del 2009-03-28
pagina 36 "Fuga di cervelli? Noi stiamo bene
qui" di Stefania Vitulli Il libro di un docente emigrato
a Oxford accusa: in Italia non si può lavorare bene. Ma molti professori
continuano ad apprezzare il nostro "sistema" universitario. Difendendo
gerarchie, eccellenze e meriti Universitari italiani in carriera, quanto
rosicate per chi fugge allestero? Magari ad Harvard, Princeton, Yale
o Cambridge: gli «ultimi baluardi di aristocrazia intellettuale». è successo a
Nicola Gardini, partito
nel 2006 per un dorato esilio come docente di
Letteratura italiana e comparata a Oxford, il quale racconta i motivi del suo
espatrio ne I baroni (Feltrinelli, pagg. 204, euro 13), memoir di fustigazione,
«casta e gomorra» di ogni dipartimento nostrano. Ma la storia inizia zoppa:
«Allinizio non volevo lavorare nelluniversità. Non lo desideravo». E nasconde
nomi e cognomi. E per tre quarti si narra di Letteratura comparata a Palermo,
uffici e atteggiamenti claustrofobici, disagio locale, atavico e di nicchia. E
non cè vera denuncia, mai, contro personaggi macchiettistici e
sopraffatori come
«Carmelo Corona», che prima spinge e poi sabota il nostro come fosse una
marionetta. Per tutto questo, insomma, finito il libro ci si ritrova con la
gran voglia di capire. «Conosco luniversità da 35 anni» attacca Paolo Branca, docente di Lingua araba allUniversità
Cattolica di Milano. «I
ricercatori scrivono libri firmati dai baroni, non si
ribellano pena lesclusione dai concorsi. Ho fatto il
portaborse del mio professore
per dieci anni». Eppure è rimasto: «Tornassi indietro non emigrerei. Ma ho
avuto la fortuna di occuparmi di argomenti di attualità». «è inevitabile che luniversità sia organizzata in modo gerarchico
e baronale. Lancerei una provocazione: ciò è addirittura giusto!», ci spiega
Alessandro Barbero, saggista e docente di Storia
Medievale allUniversità del Piemonte Orientale. «Se nel
nostro Paese si pretendesse da un idraulico che scegliesse un apprendista in
liste di collocamento grideremmo allo scandalo. Non si capisce perché un laboratorio di ricerca debba accettare chi non conosce. Diverso è se a
essere scelto è un parente o un amico del barone senza alcuna qualità
scientifica». Sarà, ma è vero che nelle università
straniere questa stortura non interviene mai? «Nei Paesi anglosassoni esistono
alcune università prestigiose così organizzate:
docenti strapagati, immense quantità di denaro da spendere, rette altissime»
prosegue Barbero. «Cè tutto lagio di invitare i migliori
del mondo invece della nuora del rettore. Però, sempre lì, ci sono una serie di università
di secondo livello, direi quasi tutte le altre, che sono poco più di scuole
superiori. Mentre in Italia abbiamo sempre provato, coi pochi soldi che
abbiamo, di mantenere tutte le università ad un livello
mediamente buono». «Una modesta proposta? Basta con le microsedi» assicura
Giorgio Israel, docente di Matematica a Roma 1. «E
basta con i superpunteggi assegnati alle pubblicazioni fatte allestero,
che a volte sono persino autoprodotte». «Carriera universitaria in Italia? è assolutamente possibile»
afferma Salvatore Vicari, direttore del Dipartimento di Management della
Bocconi di Milano, oltre che cofondatore di una tra le prime società italiane
di consulenza manageriale. «Ci sono alcune aree disciplinari più inquinate di
altre, ma il problema si risolve dando risorse solo alle università
migliori. Le lobby allestero sono solo diverse: gruppi che
controllano le riviste e favoriscono alcune pubblicazioni su altre, che poi è
il sistema per fare carriera».
Abbiamo sentito anche un accademico che conosce molto bene la «vicenda
Gardini», il professor Giovanni Puglisi, rettore dello Iulm di Milano e
vicepresidente della Conferenza dei rettori delle Università Italiane: «Ho
grande stima di Nicola Gardini e delle sue doti di studioso. Sono io lartefice
del suo ingresso allUniversità di Palermo, ero in quegli anni il
professore della materia di cui divenne assistente. Però lui è uno che
nelluniversità
è entrato come outsider. In alcune realtà esiste una pressione forte che
favorisce le cosiddette filiere di scuola, preferendole a criteri di
valutazione indipendente. Tuttavia sono stupefatto del tiro al piccione sulle università: se scorriamo gli elenchi dei dipendenti di
giornali, tv, ambasciate, avvocati e notai, banche, magistratura scopriamo
enormi quantità di figli di padri illustri. Dire che solo nelluniversità cè Parentopoli
equivale a sparare sulla Croce Rossa. A un giovane consiglierei di restare. Non
siamo tutti mafiosi e allestero non è tutto perfetto: illustri colleghi
statunitensi premono sulle università per far entrare
le proprie signore, ma là cè un libero mercato accademico». «I
baroni non esistono più, nelle facoltà umanistiche. Li ha spazzati via la
giungla di corsi delluniversità professionalizzante, che ha cancellato la compattezza
delle materie di tradizione accademica. Produzione cinetelevisiva le sembra un
corso universitario?» provoca Cesare De Michelis, presidente della Marsilio e docente di Letteratura italiana a Padova. «La deriva è stata
introdotta dalla riforma Berlinguer-De Mauro con la complicità di Eco e
Schiavone. Se i corsi di laurea delle facoltà umanistiche passano da uno
specialismo dove la numismatica è fondamentale a genericità da Bignami, è ovvio
che poi lunica cosa
che resta da difendere è la fidanzata. Lestero? LItalia
forma studiosi che il mondo ci invidia e infatti se li piglia. Insegnavamo
italianistica negli Stati Uniti già negli anni 40. Ma oggi la quantità di
sprechi è immensa. La carriera? Prima ci vuole passione, poi lo stipendio. I miei coetanei hanno
insegnato nella scuola media prima di entrare in università.
Ma se riesci a infilarti dentro questo complicato sistema, poi è bellissimo». ©
SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Denaro, Il" del
28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Soldi & imprese
finanza Risorse idriche: interventi per il Sud Una ricerca di Srm presentata il
24 marzo delinea le politiche per il settore L'Associazione Studi e Ricerche
per il Mezzogiorno (Soci Fondatori: Banca Infrastrutture Innovazione e
Sviluppo, Banco di Napoli, Compagnia di San Paolo, Imi Investimenti, Intesa
Sanpaolo, Istituto Banco di Napoli - Fondazione) ha
realizzato una nuova ricerca sul settore idrico, presentata a Roma lo scorso 24
marzo. Una specifica parte del lavoro è dedicata all'analisi della finanza del
comparto idrico, con particolare attenzione ad alcuni strumenti finanziari,
tanto pubblici quanto privati, che hanno contribuito e contribuiscono allo
sviluppo del settore. Marco C. Pomicino In merito ai primi, rilevante è
l'analisi dei Programmi Operativi Regionali 2007-2013 effettuata, con
riferimento alle 6 regioni dell'ex Obiettivo 1, allo scopo di verificare in che
misura i singoli Piani sono rivolti allo sviluppo degli schemi idrici, quali
siano le azioni previste e quali le risorse assegnate. Gli interventi per il
comparto idrico, rientranti nel più ampio contesto della tutela del patrimonio
naturale, mirano per lo più alla corretta gestione e ad un razionale utilizzo
della risorsa, garantendo, da un lato, l'accessibilità al servizio da parte di
tutti i cittadini e le imprese e, dall'altro, la conservazione delle
caratteristiche qualitative e quantitative del patrimonio idrico naturale.
Inoltre, alcune programmazioni regionali mirano al completamento degli
investimenti infrastrutturali prioritari lungo le fasi del ciclo delle acque e
alla realizzazione delle installazioni previste nelle pianificazioni regionali
vigenti. Dall'analisi degli importi di spesa per le due principali voci del
comparto ("gestione e distribuzione dell'acqua potabile" e
"trattamento delle acqua reflue") si evince, in primis, un minore
volume di risorse rispetto al precedente periodo di programmazione. Inoltre,
risulta evidente il peso che il comparto idrico assume in riferimento alle
diverse strategie regionali. In termini percentuali è la Basilicata la regione
con la maggior quota d'investimento: si tratta di 75 milioni di euro pari al 10
per cento delle risorse complessive del programma. Segue l'8,6 per cento della
Puglia che fa registrare, in termini assoluti, l'importo più alto (448 milioni
di euro), quindi Calabria, Campania e Sicilia. Ultima regione, sia per importo
che per percentuale di risorse, è la Sardegna che, con circa 8,5 milioni di
euro, destina al comparto idrico solamente lo 0,5 per cento dello stanziamento
complessivo. Considerando la limitata disponibilità di risorse pubbliche e, in
parallelo, la necessità di attuare investimenti, risulta fondamentale il ruolo
del capitale privato. A tal riguardo, nella ricerca sono stati analizzati i
dati dell'Osservatorio Nazionale sul Project Financing per il l'anno 2007. Ne
emerge come, in tale anno, anche il settore idrico ha risentito della generale
contrazione del numero di operazioni di finanza di progetto avviate. In
particolare, in riferimento alla procedura di selezione di proposte si sono
registrati solamente due avvisi di gara, entrambi in Sicilia e relativi al
comparto depurativo, per un importo complessivo di 8,9 milioni di euro
d'investimento. Per l'articolo 37-quater (gare di concessione di costruzione e
gestione su proposte del promotore), invece, si sono rilevati tre avvisi di
gara, dei quali due al Mezzogiorno - uno in Campania (relativi alle voci
fognatura e depurazione) e uno in Calabria (per la voce acquedotto) - per un
investimento totale di quasi 310 milioni di euro. Di tale importo, il 93,5 per
cento è destinato alle regioni meridionali ed, in particolare, alla Campania
dove le opere previste per l'area di Napoli Est e San Giovanni a Teduccio
assorbono 288 milioni di euro (93 per cento del totale). Infine, sono state
censite le opere che hanno raggiunto la fase dell'aggiudicazione: si tratta di
5 iniziative per un importo di quasi 38,4 milioni di euro. Di questi
interventi, tre riguardano il Mezzogiorno (due per opere di depurazione in
Molise ed 1 per il comparto fognario in Puglia) per un importo di 17,1 milioni
di euro. Ultimo strumenti finanziario analizzato nella ricerca è quello dei
mutui contratti dagli Enti Locali per il finanziamento di opere idriche. Con
riferimento all'anno 2005 viene evidenziato un significativo ricorso a tale
strumento. Nello specifico del comparto idrico, il ricorso al sistema
creditizio da parte degli Enti Locali è stato di circa 91 milioni di euro (pari
all'1,7 per cento dell'intervento finanziario complessivo) dei quali 34,2
milioni per le regioni meridionali. Tra queste, quella che fa riscontrare la
maggior quota dei mutui concessi è la Sicilia con il 33,3 per cento del totale
Mezzogiorno, seguita dalla Campania (28,27 per cento) e dalla Calabria (25,2
per cento). Per maggiori informazioni su Srm e sulla ricerca è possibile
consultare il sito www.srmezzogiorno.it. Le risorse stanziate Por Risorse
assegnate al comparto euro % sul Por Basilicata 75.000.000 10,0% Calabria
119.929.602 4,0% Campania 270.000.000 3,9% Puglia 448.000.000 8,6% Sardegna
8.508.398 0,50% Sicilia 245.137.096 3,74% Fonte: elaborazione Srm su Por
2007-2013 del 28-03-2009 num.
( da "Denaro, Il" del
28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Napoli urbanistica
Il futuro di Napoli-metropoli Forum promosso dal Rotary Aumento del 38% nella
manovra varata dalla giunta. Entrate: 174 mln Il futuro urbanistico di Napoli:
è il tema di un incontro in programma lunedì all'Hotel Royal Continental. Si
confronteranno urbanisti, studiosi, amministratori, imprenditori. L'iniziativa
è promossa dal gruppo napoletano dei Rotary Club. Andrea Nastri Il Gruppo
Partenopeo del Rotary Club si interroga sul futuro urbanistico di Napoli e lo
fa coinvolgendo studiosi, professionisti, costruttori, responsabili della
pubblica amministrazione, rotariani e non. "Forum città nuova. Napoli,
problemi irrisolti e progetti urbani" è il titolo dell'incontro aperto
organizzato dal gruppo del Distretto 2100, costituito dai 9 presidenti dei Club
Rotary di Napoli, che si terrà lunedì prossimo, 30 marzo alle ore 17,30 presso
l'auditorium dell'Hotel Royal Continental. L'incontro sarà aperto dalla
proiezione di un filmato che racconterà tutti i progetti in atto nel difficile
tentativo di trasformare Napoli ed i suoi più immediati dintorni in una moderna
città metropolitana. Seguirà una tavola rotonda che vedrà coinvolti i
presidenti di due dei nove Rotary Club partenopei, nonché docenti della Facoltà
di Architettura della Federico II, ovvero Benedetto Gravagnuolo, ex preside, ed
Alessandro Castagnaro, presidente dell' Aniai Nazionale. Discuteranno insieme a
loro sul tema personalità provenienti dai diversi ambiti interessati alla
trasformazione del territorio ed al futuro della città: Pasquale Belfiore, docente di progettazione della Seconda
Università di Napoli ed assessore all'Edilizia Comune di Napoli, Guido
D'Angelo, docente di
legislazione urbanistica della Federico II, Roberto Giannì del Dipartimento di
Pianificazione Urbanistica del Comune di Napoli ed Ambrogio Prezioso,
presidente dell'Acen, Associazione dei costruttori edili di napoli. Tra
le questioni sul tappeto il futuro del centro storico e quello delle due grandi
aree dismesse, Bagnoli e l'area est, ma anche e soprattutto l'istituzione della
Città Metropolitana, di fatto esistente da anni, ma non perimetrata e
organizzata come peraltro richiederebbe la legge. Al dibattito seguirà un
Question-Time con partecipazione aperta non solo ai rotariani ma a tutti i
cittadini che vorranno intervenire. Il Gruppo Partenopeo al termine del forum
diffonderà un documento volto a tracciare una sintesi delle proposte emerse e
soprattutto a dare indicazioni per possibili progetti da attuare in tempi brevi
per la città. La volontà, dunque, in una città che ha visto troppi dibattiti e
pochissime realizzazioni concrete, è quella di passare al più presto dalle
parole ai fatti. E il Rotary Club, ancora una volta, nel pieno dello spirito
del "servire" che caratterizza la sua azione, si fa carico di questa
esigenza per la collettività. del 28-03-2009 num.
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
«Il Comune di
Salerno ha predisposto un progetto per la realizzazione di
un imponente programma costruttivo pubblico-privato nell'area demaniale
compresa tra il porto commerciale ed il centro storico che rischia di
determinare irreversibili danni al patrimonio vincolato». È quanto denuncia il deputato
del Mpa, Arturo Iannaccone che ha presentato un'interrogazione parlamentare al
Ministro per i Beni e le Attività culturali, Sandro Bondi e al Ministro
per l'Economia, Giulio Tremonti. «Il progetto - spiega Iannaccone - prevede la
realizzazione di numerosi fabbricati e, in particolare, di una cortina edilizia
curvilinea che modificherà completamente lo skyline di Salerno, ostacolerà il
rapporto con il mare ed introdurrà un elemento di forte ed irreversibile
degrado dell'area vincolata in cui, peraltro, vi è una cospicua presenza di
edifici di rilevante interesse storico-artistico». Il parlamentare di Mpa
sottolinea che l'area demaniale è stata ceduta al Comune per un cifra irrisoria
«soprattutto se rapportata agli 11 milioni di euro che lo stesso Comune ha
versato o verserà ad alcuni privati per l'acquisizione dell'area, ben più
limitata dell'ex Jolly Hotel. Pertanto chiedo al ministro Bondi di verificare
se l'autorizzazione concessa sia tale da determinare irreversibili danni al
patrimonio vincolato di Salerno. Al ministro Tremonti ho chiesto se non ritenga
di disporre ogni utile accertamento o ispezione atti ad appurare la regolarità
della sdemanializzazione delle predette aree, nonché la congruità dei
corrispettivi della loro cessione al Comune di Salerno, sia in relazione alle
finalità edificatorie, che con riferimento alle compravendite effettuate nella
stessa zona».
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
SABATO LEO Sperpero
di danaro pubblico all'ex Asl/Sa 2 per una consulenza d'oro in materia fiscale.
Lo sostiene la Procura regionale della Corte dei conti che ha
"avvisato" dell'istruttoria per responsabilità amministrativa gli ex
manager Federico Pagano e Raffaele Ateniese, il direttore amministrativo
Eugenio Scorpio ed i dirigenti del Servizio Economico-Finanziario Alberto
Pagliafora e Ferdinando Memoli. Il presunto danno erariale, arrecato alle casse
dell'ente sanitario di via Nizza, ammonta a circa 150 mila euro, somma erogata
alla professoressa Paola Coppola, docente di diritto tributario presso l'Università degli Studi Federico
II di Napoli. Secondo il cosiddetto "invito a dedurre", diretto ai
presunti responsabili dello spreco, la consulenza fiscale affidata alla Coppola
avrebbe per oggetto la risoluzione di questioni che sono riconducibili
all'attività ordinaria dell'ente. Risale al 2005 il primo incarico
conferito alla docente universitaria per la situazione
di criticità all'ufficio fiscale, causata da un rapido avvicendamento dei
responsabili (pensionamento e mobilità) e dal mancato rinnovo della consulenza
fiscale esterna ad altro professionista. Secondo il vice procuratore generale,
Antonio Buccarelli, firmatario del documento che rappresenta una sorta di
avviso di garanzia, gli incarichi, protrattisi fino al 2008, hanno per oggetto
un'attività ordinaria di qualsiasi management aziendale. La scelta dell'Azienda
sanitaria locale, contraria ai principi di efficienza ed economicità della
buona amministrazione, sarebbe aggravata dalla circostanza di essere sorta a
conclusione di un ciclo di ben sei mesi di attività formativa sullo stesso
argomento, svolto dalla medesima professionista. Il presunto danno dovrebbe
essere attribuito al 50% ai direttori generali Ateniese e Pagano e per il
restante 50% in parti uguali al direttore amministrativo Scorpio ed ai
dirigenti della funzione centrale economico-finanziaria Pagliafora e Meoli.
(Nella foto Ateniese e Pagano).
( da "Corriere Di Como, Il"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Riforma, tagli agli
atenei ma anche novità positive Parola di rettore «Speriamo di non venire
colpiti in maniera eccessiva dalle riduzioni di budget» Una vera e propria
spada di Damocle. È quella rappresentata dai probabili tagli ai fondi destinati
alle università italiane che incombono minacciosi su
tutti gli atenei, Insubria compresa. E, a due giorni dall'inaugurazione
dell'undicesimo anno accademico, il rettore Renzo Dionigi parla a tutto campo
della discussa riforma Gelmini e ovviamente del futuro dell'ateneo comasco. Il
disegno di legge che potrebbe essere presentato nei prossimi due mesi contiene
secondo il rettore degli aspetti positivi. Ad eccezione, naturalmente,
dell'eventualità, non troppo remota, di assistere a un drastico
ridimensionamento delle somme a disposizione. «Sinceramente le possibili
riduzioni di budget non dipendono né da noi né dal ministero dell'Istruzione,
ma dalla politica economica e finanziaria del governo. Speriamo solo di non
venirne colpiti in maniera eccessiva. Attendiamo di conoscere nel dettaglio i
particolari dell'operazione prima di commentare il tutto», dice Renzo Dionigi.
Ma è un altro il tema che sta maggiormente a cuore al rettore dell'Insubria.
Ovvero il concetto di meritocrazia. È questa infatti la parola d'ordine che
dovrà guidare le università italiane. «Un principio
che, teoricamente, vede sempre tutti d'accordo, ma che nella pratica si è
spesso tradotto nell'esatto opposto. Generando situazioni paradossali»,
aggiunge Dionigi. Queste parole anticipano i punti salienti del discorso che il
rettore terrà lunedì in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico.
Appuntamento fissato per le 15.30 del 30 marzo nell'Aula Magna dell'Università
dell'Insubria di Como, nel chiostro di Sant'Abbondio. «Mi concentrerò
essenzialmente sull'esposizione delle linee guida ministeriali in materia di
governance universitaria. Spiegherò quanto si sta elaborando per riformare il
mondo accademico. Mosse che considero nel complesso molto positive», dice
Dionigi. A partire dai concorsi universitari che non dovrebbero essere più
banditi dai singoli atenei. Metodo quest'ultimo che in passato portò
essenzialmente alla promozione di candidati interni. Ora tutto verrà sostituito
da una severa selezione. Per diventare ricercatori, associati o ordinari, si
dovrà infatti prima di tutto affrontare un'abilitazione nazionale, sulla base
di specifici requisiti di produzione scientifica. Verrà così valutata la
caratura dei singoli partecipanti. L'abilitazione durerà solo un certo numero
di anni. «Mi sembra un passaggio realmente necessario. Il
fatto che le università
andranno a reclutare i docenti di cui hanno bisogno tra quanti sono in possesso
dell'abilitazione è altamente qualificante», spiega il rettore Dionigi. Ma non
solo. I consigli di amministrazione delle università saranno formati in prevalenza da persone esterne all'ateneo.
Come, ad esempio, finanziatori anche pubblici, imprenditori o ex studenti. E il
rettore diventerà più autorevole. Potrebbe scegliere alcuni componenti del cda,
l'organismo che decide sull'utilizzo delle risorse dove non vi sarebbero più
solo docenti. Ed eviterebbe così possibili pressioni dall'interno. Fabrizio
Barabesi Nella foto: Il chiostro di Sant'Abbondio, una delle sedi comasche
dell'Università dell'Insubria che festeggia il suo 11 anno (Baricci) Home Como
dà l'ultimo saluto al "boss" di San Fedele La città piange il
professor Federico Ceruti Scienze del Turismo non sembra risentire della crisi
«Con il Pdl si apre una nuova epoca sul Lario»
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
PREGANZIOL Postolato
scende in campo per il centrosinistra Sabato 28 Marzo 2009, PREGANZIOL (N.D.)
»Puntare al rinnovamento avendo come punto di riferimento la linea
politico-amministrativa portata avanti con successo dalla Giunta di
centrosinistra che ha governato il comune di Preganziol negli ultimi quindici
anni". Parole di Sandro Postolato, candidato sindaco per la lista civica
di centrosinistra «Preganziol Insieme». Pistolato, 47 anni, sposato, padre di
due figli, un impiego nel settore dei servizi informatici, ha alle spalle una
discreta esperienza politica. Nel 1995 è stato tra i fondatori della lista
«Preganziol Insieme», ed eletto consigliere comunale dal 1995 al 1999.
Pistolato nel
( da "Gazzettino, Il (Vicenza)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Le
"colombine" del Leo Club per i giovani disabili della vista Sabato 28
Marzo 2009, Bassano Domani dalle 9 alle
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
A Treviso
l'Università del turismo Sul ruolo della ristorazione si parlerà il 6 e 7
aprile all'auditorium S. Croce e a Casa dei Carraresi Sabato 28 Marzo 2009,
Treviso "Ristocrazia", il potere della ristorazione nella politica
del turismo con l'obiettivo di portare a Trevido l'Università Europea del
Turismo. Treviso guarda lontano, ha progetti forti quindi in tema di turismo
legato al mondo della ristorazione. Questo quanto scaturito ieri in Provincia
in occasione della presentazione del convegno "Ristocrazia", presenti
il presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro e l'Assessore
all'edilizia scolastica Carla Puppinato, che si svolgera in due giorni a
Treviso, il 6 e 7 aprile, all'auditorium S. Croce
all'Università e a Casa dei Carraresi e che vedrà la presenza di ospiti e
docenti di elevato livello in tema di turismo, geografia e ristorazione. Il
tutto grazie all'Istituto professionale per i servizi alberghieri e della
ristorazione "Massimo Alberini" di Treviso. «Vogliamo uscire
allo scoperto renderci visibili e far conoscere la nostra scuola cercando
sempre più di integrarci con il territorio, con le istituzioni, con Fondazione
Cassamarca ed ecco ora l'idea di trattare nel convegno la tematica della
ristorazione come risorsa per il turismo e rilanciare la proposta di portare
un'Università del Turismo a Treviso» ha sottolineato Pietro Lorenzon, preside
dell'Alberini da tre anni nella funzionale sede di Lancenigo con 1.130
studenti. E nella prima giornata del convegno (lunedì 6 aprile alle
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 28-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (Nazionale)) (Mattino, Il (City))
Argomenti: Cultura
Antonino Siniscalchi
Negli anni Settanta, Antonino Fiorentino organizzò i primi convegni sulla
tutela dell'ambiente nella Costiera sorrentina: il cartellone di iniziative
dell'«Anno ecologico», nel 1977, durò dodici mesi. Nel 1979 fondò il Centro
meridionale di educazione ambientale (Cmea), di cui è rimasto sempre direttore.
Socio fondatore del Centro studi e ricerche multimediali «Bartolommeo Capasso»
e dell'associazione «Amici del presepe», coordinando ben trentuno edizioni del
concorso «Il presepe oggi», il primo febbraio scorso la premiazione fu il suo
ultimo impegno pubblico. Perché Antonino Fiorentino si è spento. Ambientalista,
insegnante, amministratore a Sorrento - per venticinque anni consigliere
comunale con la Dc, più volte assessore -, le sue intuizioni preziose sono
state sempre sostenute anche dalle testimonianze di importanti personalità
della cultura. Un riferimento per chiunque amasse la storia, il paesaggio, le
tradizioni, l'ambiente naturale della Costiera. Un amante dell'arte
fotografica, trasmessa a generazioni e al figlio Giovanni per primo, docente all'Università della Tuscia di
Viterbo e collaboratore de «Il Mattino». «Una perdita dolorosissima per la
città e per tutta la comunità della penisola sorrentina. Un uomo del
"fare", un uomo che ha dimostrato a tutti come con la volontà e
l'umiltà si possano raggiungere traguardi straordinari. Strenuo
difensore delle origini sorrentine e della salvaguardia del patrimonio
storico-artistico e culturale di questa terra, Fiorentino lascia una pesante
eredità che Sorrento deve saper raccogliere», sottolinea il sindaco di
Sorrento, Marco Fiorentino. Profondo cordoglio è stato espresso anche dal
senatore Raffaele Lauro. «La collaborazione amministrativa con il professore
Fiorentino - ha detto Lauro - è stata una delle pagine più belle della mia
esperienza politica al Comune di Sorrento. Aveva settant'anni, Antonino Fiorentino.
Sorrentino da generazioni, si era formato all'impegno sociale e politico nel
circolo locale di Azione Cattolica. Dal nonno paterno, abile maestro
intarsiatore come il padre Giovanni e il fratello Gaetano, aveva mutuato
l'affettuoso vezzeggiativo «Mastu Ninì». Diplomato all'Accademia di Belle arti,
ha insegnato Educazione artistica alle scuole medie «Tasso» e «Rota» di
Sorrento, dopo i primi anni a Napoli e Castellammare. Fu anche docente di Educazione visiva all'Istituto d'arte «Francesco
Grandi» di Sorrento. Accanto all'attività politica e al suo impegno sociale, la
passione per la fotografia, che gli ha fatto raccogliere migliaia di immagini
che ritraggono scorci panoramici, personaggi, eventi. Una passione tramandata
al figlio Giovanni, autore del libro L'Ottocento fatto immagine. Dalla
fotografia al cinema, origini della comunicazione di massa. Lo piangono, con
Giovanni, la moglie Maria Rosaria, le figlie Rosanna, Teresa e Alessandra. I
funerali di Antonino Fiorentino saranno celebrati oggi alle ore 9 nella
Cattedrale di Sorrento.
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 28-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (Nazionale))
Argomenti: Cultura
GATY SEPE Le coppie
nate sull'amore romantico sono quelle che durano tutta la vita. Parola della
psicologa americana Bianca Acevedo, università di Santa
Barbara, autrice di una ricerca pubblicata sulla «Review of General Psychology» e molto gettonata dai
media che, a partire dal «Washington Post» ne hanno riportato le conclusioni.
Sarà che in tempi di crisi sostenere che un bene così facilmente deperibile
come la coppia, fa un certo effetto. Sarà che fa pure un certo effetto
anche l'idea che sia la coppia basata sull'ideale ottocentesco del sentimento,
piuttosto che quella razionale fatta di amicale condivisione d'intenti, o
quella immatura che si nutre di amorosi sensi, proprio quella destinata a
durare di più. Ma Acevedo su questo non ha dubbi: meno soddisfacenti sono gli
amori passionali, fuochi di paglia destinati a spegnersi subito, e anche quelli
dove il partner, da amante, diventa amico e compagno. L'amore eterno esiste,
dunque, ed è quello romantico: la poetica del cioccolatino trionfa sulla
filosofia da reality dell'istant-love ma anche sulla letteratura coniugale
raccontata da mamme e nonne. La Acevedo, dopo aver stimato in 6070 persone il
grado di soddisfazione della coppia a breve e lungo termine in tre diversi tipi
di rapporto - l'amore fatto di intensità di sentimento, attrazione sessuale,
impegno e promessa reciproca dei partner; le convivenze che somigliano più a
un'intima amicizia; il rapporto passionale intenso ma ossessivo e privo di
sicurezza - ha concluso che i partner che provano soddisfazione maggiore dal
rapporto a lungo termine sono quelli coinvolti in una storia d'amore romantica.
La passione, infatti, sostiene la psicologa, soddisfa solo a breve termine, la
convivenza «amichevole» nè a breve nè a lungo termine. Conclusione, a conti
fatti, ben poco sorprendente: se tra due c'è intensità di sentimento,
attrazione sessuale e magari pure quell'impegno e quella promessa reciproca che
consentono, a lui di non perdersi dietro la prima ventenne e a lei di non
cedere al primo complimento con aperitivo del vicino di scrivania, per quale
motivo non dovrebbe durare, anche in eterno, con quello che costa ormai una
«rupture» in tempo di crisi? L'avvocato Cesare Rimini, lunga esperienza legale
in divorzi e separazioni e personale sul matrimonio - lunedì, annuncia
festeggia il cinquantesimo anniversario - conferma: «Quella del settimo anno è
solo un luogo comune, oggi la crisi si manifesta più frequentemente entro il
primo anno di matrimonio o nell'età della pensione». La «rupture», dunque,
spiega il matrimonialista riguarda giovanissimi di fronte alla presa di
coscienza dell'errore di valutazione, o anziani di fronte alla presa di
coscienza del peso di una convivenza, al netto delle ore dedicate che venivano
al lavoro. «Chi si sposa - continua - lo fa ancora oggi con l'idea che sia per
sempre. Poi, certo, i matrimoni sono in calo e i divorzi in crescita, quindi restare
insieme è sempre più difficile». Ma davvero dura solo l'amore romantico? «A
resistere sono le coppie che non si annoiano. Perché al di là delle liti per
adulterio, soldi, figli, il vero killer dell'amore è la noia», conclude.
( da "Gazzetta di Parma Online, La"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
A Gerusalemme fra
Torah e guerra Roberto Longoni Perse l'autobus. Questione di un attimo, ma di
quelli che valgono una vita. Raniero Fontana deve a pochi secondi di ritardo
gli anni vissuti da quel momento. Il bus svoltò dietro un angolo, e un kamikaze
ci si fece saltare a bordo. Fu una strage, una delle tante della seconda
Intifada. «Come quella della caffetteria Moment, a due passi da casa nostra.
Era il tempo in cui si usciva di casa senza sapere se si sarebbe rientrati».
Solo qualche anno prima c'era stata la guerra del Golfo. Allora il terrore non
viaggiava ad altezza uomo, pronto a far scoppiare corpetti esplosivi: pioveva
dal cielo. Era il
( da "Sanremo news"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Imperia: 'I frantoi
dell'arte', oggi premiato Gino Paoli Con la premiazione de 'I frantoi
dell'arte' questo pomeriggio si sono conclusi gli incontri nei vecchi frantoi
liguri. Da un'idea di Sergio Maifredi, direttore di Teatri Possibili della
Liguria e nuovo direttore artistico del Teatro Curci di Barletta, a cura di Margherita Rubino, docente all'Università di Genova il premio, questo pomeriggio presso il
Museo dell'Olivo di Imperia, è stato assegnato ad un grande artista della
musica italiana che da anni produce olio sulle colline toscane a Campiglia
Marittima nel suo podere chiamato 'Le Case': Gino Paoli. Nelle foto,
alcuni scatti dell'evento.
( da "Sestopotere.com"
del 28-03-2009)
Argomenti: Cultura
Crisi, la mappa
delle insolvenze nelle regioni italiane: sondaggio Experian (28/3/2009 20:51) |
(Sesto Potere) - Milano - 28 marzo 2009 - Le famiglie italiane che più onorano
i debiti, anche in tempi di crisi, sono in Basilicata, Liguria, Marche, Toscana
e Val dAosta. Lo afferma Experian, leader mondiale nei servizi di
referenza creditizia, che ha diffuso i risultati sulle sofferenze rilevate per le più diffuse forme di indebitamento
delle famiglie con finanziarie e banche: prestiti personali, credito al
consumo, finanziamenti revolving, carte di credito e mutui immobiliari.
Effettuata su milioni di contratti censiti dalla banca dati di Experian e in
essere a fine gennaio 2009, la rilevazione ha evidenziato in tutta Italia tassi
di insolvenza attorno al 4% per linsieme delle forme di
finanziamento indicate, e in particolare pari: · al 6,72 % per i prestiti
personali (non correlati a specifiche motivazioni); · al 2,45 % per il credito al consumo (per
acquisti specifici, come computer o vacanze); · al 3,89 % per i finanziamenti
revolving; · al 2,89 % per le carte di credito; · al 3,41% per i mutui
immobiliari. I dati si riferiscono alle forme di finanziamento citate, e
riguardano i rapporti con ritardi di pagamento gravi per almeno 3 rate (da 90
giorni in su). E indicano un lieve incremento delle criticità sul fronte dei
prestiti personali e dei mutui che nel mese corrispondente del 2008 facevano segnare
criticità inferiori, e rispettivamente pari al 5,68% e al 2,70%. Altro
risultato interessante che scaturisce dalle analisi riguarda la tendenza,
avvenuta in questi ultimi anni, ad accrescere il ricorso al credito. Nel Credit
Bureau di Experian, infatti, i soggetti senza insoluti con almeno 3000 Euro di
debito sono passati, fra il 2005 e il 2008, dal 19% al 37% del totale. Più in
particolare, secondo Experian, a gennaio 2009 e prendendo in considerazione i
rapporti in essere da più di 12 mesi, e quindi reputati stabili: · al vertice
dellaffidabilità finanziaria, oltre ai valdostani (2,3% di crediti
in condizioni di insolvenza, contro il 4% rilevato su scala nazionale)
risultano i residenti in Toscana (2,47%), Basilicata (2,76%), Liguria (2,91%) e
Marche (2,92%); · in
coda alla classifica risultano i residenti in Campania che, sempre per linsieme
delle forme di finanziamento osservate, presentano i valori percentuali di
criticità più alti (6,06%), preceduti dai residenti in Sicilia (5,58%), Puglia
(4,96%), Calabria
(4,87%) ed Emilia Romagna (4,07%); · bene anche Abruzzo, Friuli V.G. e Umbria,
con percentuali di insolvenza al di sotto della media nazionale, cui si
allineano tutte le altre regioni. Le rilevazioni sono state al centro di un
confronto organizzato da Experian a Milano, sul tema “La crisi e i suoi effetti
nella gestione del credito a famiglie ed imprese”, che ha visto anche la
partecipazione di Umberto Filotto, Docente alla Facoltà di Economia dellUniversità
di Roma “Tor Vergata” e Segretario di ASSOFIN (Associazione Italiana del Credito al Consumo e
Immobiliare), Domenico Santececca, Direttore Centrale di ABI (Associazione
Bancaria Italiana, Sergio E. Rossi, della Camera di Commercio di Milano e
Luciano Manzo, Presidente di Experian EMEA. Experian (Experian Plc) è leader
mondiale nei servizi informativi per la prevenzione dei rischi di credito e di
frode, il marketing e la protezione dei dati di aziende e consumatori. E
quotata alla Borsa di Londra (EXPN), ove concorre allindice FTSE-100, espresso dai 100 titoli azionari più
importanti. Ha sede a Dublino (Irlanda) e le principali direzioni operative
sono a Costa Mesa (California, USA) e Nottingham (GB). Conta più di 15500
addetti in 38 paesi per una clientela estesa a 65 paesi, con un fatturato annuo
che supera i 2,9 miliardi di Euro. In Italia, opera dal 1995; ha sede a Roma, e
filiali a Milano e Pontedera (PI).
( da "Napoli.com" del
29-03-2009)
Argomenti: Cultura
29/3/2009 Si è
chiuso il primo Forum dei Sindaci LOnorevole Massimo
DAlema ha concluso i lavori del primo workshop di avvicinamento al Forum
Universale delle Culture di Napoli 2013, sul tema La Città inclusiva: riflessioni e proposte
sui processi dinclusione e desclusione sociale
nelle città. Il Forum ha dichiarato DAlema- sarà una
grande occasione per rilanciare la vocazione del nostro paese e di questa città
al centro del Mediterraneo. Naturalmente è unoccasione proiettata nel tempo ed è
importante che la preparazione avvenga in modo coinvolgente e faccia di Napoli
un centro di iniziativa culturale e dialogo, non solo nella circostanza del
Forum ma in tutta la preparazione dellevento. La terza ed ultima sessione del Forum dei
Sindaci è stata dedicata a Globalizzazione, flussi migratori e
memoria del futuro: le città viste come luogo di ridefinizione
dellidentità collettiva, ponte tra passato presente e futuro e
laboratorio di mediazione contro conflittualità e intolleranze. Le differenze tra
le varie aree geografiche, la diseguale distribuzione delle ricchezze e del
riconoscimento dei diritti ha spiegato il Presidente della Consulta del
Forum, Nicola Oddati - ostacolano le pratiche di inclusione sociale. E
importante costruire diritto, conoscenza, ricerca, formazione e accesso alle
nuove tecnologie, in modo da avviare processi di pace e combattere
lesclusione sociale. Il Forum dei Sindaci del prossimo anno, ha
anticipato Oddati, avrà fra
gli argomenti portanti le grandi scelte infrastrutturali delle metropoli.
Il Forum dei Sindaci ha commentato il Governatore
campano, Antonio Bassolino - è una nuova e importante iniziativa, dopo quella
che abbiamo avuto con i bambini e i ragazzi venuti da diverse città. E
il modo giusto per costruire il Forum, un evento che si terrà nel 2013 ma in
cui è importantissimo anche tutto quello che si fa e si costruisce prima. Il
dialogo tra culture ha continuato Bassolino - è lanima
fondamentale di questo
Forum e una città come Napoli, abituata al confronto, è la sede naturale per un
evento del genere. Il Forum è importante per tutta la città e, in particolare,
porterà nella zona occidentale nuove strutture e infrastrutture. Ci prepariamo
in tempo affinché il Forum sia un importante occasione di sviluppo e di
riscatto. Nel suo intervento, il Sindaco Rosa Iervolino Russo ha
sottolineato che si va sempre più verso le megalopoli, ma non si può
costruire una categoria astratta delle città. Occorre andare verso i problemi e lavorare insieme.
La città inclusiva è città di uguaglianza, senza divisioni di razza e di censo,
ma protesa verso la solidarietà e laccoglienza.
Riprendendo il tema centrale del Forum 2013, il filosofo e saggista Marcello
Veneziani ha osservato
che la necessità di pensare alla memoria e al futuro è la base della
costruzione della tradizione intesa come senso di continuità e capacità di
trasmettere valori. Il dibattito, inoltre, è stato arricchito dagli
interventi di: Carlo Galli, docente presso lUniversità
di Bologna, Ali Abu Ghanimeh, decano dellIstituto di Architettura ed Arti
Islamiche dellUniversità di Al-Al Bayat, Katy Carreras, Assessore per le
Relazioni Istituzionali del Comune di Barcellona, Hassan Saleh, Sindaco di Jerico,
Jia Changxian,
Presidente dellAssociazione delle Relazioni Pubbliche
Internazionali di Zhengzhou.
( da "Gazzetta di Modena,La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Mercoledì un
convegno Italia dei Valori e «L'altra urbanistica» «Idee per un'altra
urbanistica». E' il titolo del convegno organizzato da Italia dei Valori, che
si svolgerà mercoledì alle 21 presso la sala Ascom Confcommercio di via
Begarelli. Introdotti da Eugenia Rossi, segretaria Idv Modena, un gruppo di
esperti e architetti si confronteranno su temi quanto mai dibattuti a Modena.
Monica Bianchetti, dell'associazioen culturale La città complessa di Pordenone,
parlerà de «La città come laboratorio: progetti per pensare il futuro». Lorenzo Fabian, docente di urbanistica dell'università Iuav di Venezia, parlerà di «Quattro immagini per l'Emilia
centrale»; Francesco Gastaldi, ricercatore in urbanistica dell'Università Iuav
di Venezia, parlerà di «Deregulation urbanistica» ed Emanuele Piccardo,
curatore di «Archphoto.it» parlerà di «Architettura e potere: il ruolo
degli architetti». Modera l'incontro l'architetto Andrea Costa.
( da "Stampa, La" del
29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Quando papà si
compra la scuola Alle famiglie oltre 500 istituti a rischio chiusura "Non
ci fidiamo del pubblico, gestiamo in proprio" E a un certo punto i
genitori la scuola se la fanno da soli. Sono migliaia in tutt'Italia, per nulla
convinti dell'istruzione pubblica, decisi a dare ai propri figli una formazione
diversa. A volte l'hanno trovata in una scuola che stava per chiudere proprio
sotto il loro naso. Altre volte hanno deciso di metterne su una nuova di zecca.
Gli istituti gestiti da genitori sono circa 500, sono nati da alcuni anni e
sono in deciso aumento. «Arrivano tantissime telefonate di persone
interessate», dice Paola Guerin della Foe, la rete della formazione di
ispirazione ciellina che fa capo alla Cdo, la Compagnia delle Opere (gestisce
450 scuole). Sul loro sito ci sono tutte le istruzioni, un vero e proprio
vademecum su come farsi la scuola: dalle norme in vigore, a come e quali
contributi pubblici ottenere, ma anche di come far quadrare i conti. Leggere il
vademecum è il primo passo. Qualcuno si scoraggia e decide di adattarsi alle
scuole del circondario. Molti altri invece decidono di andare avanti e
affrontano le fasi successive di un'impresa che ha dato nuovo vigore alle
scuole paritarie, spesso sostituendo ai preti e alle suore di un tempo docenti
e amministratori, pur sempre cattolici, ma laici. È il 1991 quando l'Istituto
Santa Dorotea di Viareggio informa i genitori dei suoi alunni che nel giro di
quattro anni dovrà chiudere dopo quasi cento anni di vita. «I genitori hanno
iniziato a informarsi sulle varie soluzioni possibili - racconta Patrizia Del
Carlo, coordinatrice dell'istituto - alla fine hanno scelto una formula
particolare, chi iscrive il proprio figlio può diventare anche socio della
scuola». Una cinquantina di euro come una tantum all'iscrizione e si acquista
il diritto a far partecipare il figlio alle lezioni e il genitore alla gestione
dell'istituto. Alla fine la retta mensile diventa la somma di tutte le spese
della scuola divise per ognuno dei soci: circa 140 euro, mensa esclusa. Il
Santa Dorotea è un'elementare, quando i ragazzi passano alle medie i genitori
potrebbero anche uscire dalla cooperativa senza alcun costo. Non lo ha fatto
quasi nessuno: all'inizio i soci erano cento ora sono quattro volte di più.
Alfonso Corbella era un architetto. Lo è stato per venti anni. A un certo punto
la scuola scelta per suo figlio era in difficoltà. Si trattava di un istituto
«storico» di Como, le Orsoline san Carlo, cento anni di attività che all'inizio
degli anni Novanta sembravano alla fine. «Le suore si erano trovate a dover
dedicare più tempo alle norme dell'Asl che alla preghiera o all'insegnamento
della religione», racconta Corbella. Lui una cooperativa ce l'ha già, si chiama
Dedalo onlus, ne è il presidente e si occupa di servizi sociali insieme a un
gruppo di altre persone. Tutti con le stesse perplessità all'idea di mandare i
loro figli alla scuola pubblica. In poco tempo i soci diventano una ventina e
l'avventura può avere inizio. È il 1996. Per un po' di tempo ci sono anche le
Orsoline al loro fianco perché non è che gestire una scuola sia proprio come
bere un bicchier d'acqua se non l'hai mai fatto. «Nessuno di noi aveva una
competenza specifica. All'inizio dedicavo due pomeriggi della settimana e il sabato
mattina a quest'impegno. Da subito ho capito che erano poche». È andata a
finire che ha abbandonato l'antica professione di architetto e si è dedicato
nella scuola a tempo pieno. I risultati? La sua cooperativa rileva anche
l'istituto S. Orsola di Roma alle prese con la stessa crisi del gemello di Como
e ora, a oltre dieci anni dall'inizio, le due scuole non solo non sono più in
crisi ma fanno parte degli istituti parificati in pieno sviluppo: dal 1999
hanno aumentato di oltre il 70% i loro iscritti. E quando
Daniele Checchi, docente di
Economia alla Statale di Milano, ha voluto studiare quali fosseo i migliori
licei di provenienza degli iscritti alla sua università l'istituto di Como è risultato fra i migliori. Vincenzo Silvano
vive a Torino. Nel 2000 decide di iscrivere il primo dei suoi quattro figli
alla SS. Natale, una scuola paritaria elementare non lontana dalla loro
casa. «Non molto tempo dopo, mia moglie torna a casa e mi dice che la scuola
sta per chiudere, peccato che all'iscrizione nessuno ci avesse informati».
Silvano si occupa di organizzazione del personale in un'azienda, fanno alcune
riunioni con gli altri genitori della scuola, molti di loro amici di vecchia
data. Decidono di provare. Si mettono in contatto con la Cdo. «Nel giro di sei
mesi creiamo un'associazione di genitori dividendoci 40 milioni di lire
dell'epoca e rileviamo la scuola». Nel 2004 Vincenzo Silvano si licenzia, ormai
è il presidente della Cdo, intanto nella sua scuola gli alunni da 78 che erano
sono più che triplicati arrivando a 250 e le classi stanno quasi per
raddoppiare. www.lastampa.it/amabile
( da "Stampa, La" del
29-03-2009)
Argomenti: Cultura
In biblioteca
Sant'Anselmo si svela nei libri per bambini La figura del santo e teologo nel
«Ritratto a più voci» [FIRMA]FEDERICA GIOMMI GRESSAN Le celebrazioni per il IX
centenario della morte di Sant'Anselmo d'Aosta entrano nel vivo con
un'iniziativa dedicata ai più piccoli. Domani alle 15 i bambini della scuola
primaria di Gressan capoluogo trascorreranno un pomeriggio coinvolti in
attività di lettura, di illustrazione di testi e di recitazione in occasione
della consegna, da parte dell'assessore regionale all'Istruzione Laurent
Viérin, di due libri indirizzati a tutta la comunità scolastica, freschi di
stampa per le Edizioni Paoline di Milano. I volumi «Sant'Anselmo, un amico da
scoprire», ideato dalle monache benedettine del monastero Regina Pacis di
St-Oyen, e «Il tesoro di Anselmo» di Manuela Lucianaz, entrambi illustrati da
Fabrizio Zubani, saranno presentati da Marie-Rose Colliard. «L'idea di concepire pubblicazioni destinate ai ragazzi - spiega
Manuela Lucianaz, docente
di Letteratura dell'infanzia all'Università della Valle d'Aosta - è nata dalle
riflessioni del gruppo di filosofi, storici e intellettuali valdostani che si è
costituito quattro anni fa per organizzare le celebrazioni in onore del santo.
Si è partiti dallo studio delle opere di Anselmo con l'intento di avvicinare il
santo alla gente, facendo conoscere sia il suo lato spirituale sia quello
umano». Il volume «Sant'Anselmo, un amico da scoprire» è destinato agli alunni
delle elementari. Ha l'aspetto di un album da colorare e permette ai bambini di
avvicinarsi in maniera divertente alla biografia del santo. «Il tesoro di
Anselmo», invece, si rivolge agli adolescenti. «Non è una classica biografia -
continua Manuela Lucianaz -, ma un romanzo storico il cui protagonista è un
ragazzo. La storia di Anselmo si scopre attraverso le vicende del giovane alla
ricerca di un tesoro nascosto che troverà dentro di sé». I volumi sono
arricchiti dai disegni di Fabrizio Zubani, illustratore e fumettista di Brescia
da anni impegnato nel settore delle pubblicazioni per bambini e ragazzi, che
parteciperà all'attività di animazione con gli alunni di Gressan. Alle 11
Zubani sarà invece all'Università della Valle d'Aosta per una lezione agli
studenti del corso di Letteratura per l'infanzia, ai quali spiegherà come si
illustra un libro. Gressan, probabile luogo di origine di Sant'Anselmo, resta
al centro della giornata di celebrazione del santo teologo con la presentazione
di un altro volume a lui dedicato. Domani alle 18, nella nuova sede della biblioteca
in frazione La Bagne 15, il canonico Franco Lovignana, vicario generale della
diocesi, presenta il libro «Anselmo d'Aosta. Ritratto a più voci» di Tersilla
Gatto Chanu, edizioni San Paolo. Conosciuta per le pubblicazioni di ricerca
sulla tradizione popolare valdostana e per diverse opere di indagine storica,
negli ultimi anni Tersilla Gatto Chanu si è dedicata alla figura di Anselmo
d'Aosta. Il «Ritratto a più voci» è la biografia insolita di un uomo che ha
conosciuto il tormento dell'approfondimento teologico e il peso dell'impegno
pastorale. La storia presenta sullo sfondo i grandi eventi dell'età di Anselmo
come il monachesimo, le alterne vicende delle lotte tra papato e impero, i
pellegrinaggi, le crociate e fa rivivere, in una narrazione semplice ma
avvincente, un uomo e il suo tempo. \
( da "Stampa, La" del
29-03-2009)
Argomenti: Cultura
CULTURA CLASSICA.
BOOM DI SPETTATORI Conferenze da record Domani c'è Apuleio Si chiude domani,
alle 17,30, nel Salone Sant'Eusebio del Seminario, il ciclo di conferenze
organizzato dalla delegazione di Vercelli dell'Associazione italiana di cultura
classica, presiedura da M«ria Pia Saviolo Magrassi. Ciclo fortunatissimo che ha
visto la partecipazione di un pubblico folto e attento. Merito della formula
escogitata dalla signora Magrassi (con le trascinanti letture di Roberto
Sbaratto), del livelo dei relatori e del tema di base coinvolgente: il
processo. Chiuderà la serie di incontri di questa stagione il processo ad
Apuleio, che doveva difendersi dall'accusa di aver plagiato la futura moglie,
con l'ausilio delle arti magiche. «Pro se de magia» di
Apuleio sarà trattato dal professor Luigi Pellecchi, docente di diritto romano all'Università di Pavia. L'appuntamento, come
sempre, ha il sostegno di Comune, Provincia, Università, Ufficio scolastico
provinciale, Rotart Club e Fondazione Cassa di Risparmio.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
BRENO. Una
iniziativa di Anpi e Fiamme verdi Storie della guerra: un corso per docenti
Recentemente l'Anpi e le Fiamme verdi della Valcamonica hanno intitolato
all'indimenticabile presidente provinciale Ermes Gatti la loro commissione
scuola e cultura; e questo perchè l'ex partigiano era stato fra i primi a
trasformare la Resistenza in una occasione scolastica. E proprio questa
commissione ha appena avviato, con la collaborazione del Centro di
coordinamento dei servizi scolastici della Valcamonica, un ciclo di incontri
aperti agli insegnanti. Parliamo di un corso di formazione che si tiene nella
cornice dell'Istituto comprensivo «Tonolini» di Breno. Si intitola «Fra guerra
e dopoguerra - problemi di storia contemporanea», e ha già preso il via con la
relazione di Rolando Anni. E adesso il ciclo proseguirà nella mattinata di
giovedì prossimo: dalle 10 alle 12 è previsto un incontro riservato agli
studenti delle quinte degli istituti superiori camuni. Per
finire, dalle 15 alle 17 della stessa giornata, toccherà a Mario Cuzzi, docente di Storia contemporanea
dell'Università degli studi di Milano, e al suo intervento su «Il confine
orientale nel dopoguerra: foibe, esuli e rimasti». L'incontro si svolgerà nella
sala brenese del consorzio Bim. L.RAN.
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
La decisione urgente
è stata presa dal cda. Si attende il via libera della Soprintendenza.
Squizzato: «Meglio cedere il complesso di via Canaletto» L'Aeep vende il
convento di via Cazzaro Il presidente: operazione necessaria per salvare i
nostri conti. Lega contraria CASTELFRANCO. Il convento delle clarisse di via
Cazzaro venduto per salvare l'Aeep. La decisione definitiva è arrivata lunedì
sera durante l'ultimo cda dell'Azienda per l'edilizia economica e popolare.
«Ora ci vorranno 6 mesi - dice il presidente Lucio Gazzola - per ottenere
l'autorizzazione delle Soprintendenza ai beni ambientali e culturali». Ma la
Lega non ci sta. Stretti nella morsa di debiti milionari, alla fine si è deciso
di vendere. Il cda dell'azienda per le case popolari ha scelto di vendere l'ex
convento delle clarisse di via Cazzaro. Lo annuncia il nuovo presidente Lucio
Gazzola. «Lunedì scorso durante l'ultimo cda - informa - abbiamo preso alcune
decisioni importanti. Abbiamo avviato innanzi tutto la procedura per la
cessione dello stabile di via Cazzaro. Un primo passo è stato chiedere alla
Soprintendenza per i beni ambientali e culturali del Veneto l'autorizzazione a
vendere. Per ottenerla ci vorranno 5 o 6 mesi. Inoltre abbiamo deciso di
incaricare dei liberi professionisti di fare una ricognizione sullo stabile per
determinarne lo stato e anche per stimarlo. Al momento non sappiamo ancora con
esattezza che cifra potremmo ricavare, aspettiamo le opportune valutazioni».
Una cifra che si aggirerebbe attorno ai 9 milioni di euro. «Non escludiamo la
possibilità - aggiunge Gazzola - di condurre per quello stabile anche altre
operazioni, magari di gestione comune pubblico-privato.
Sono questioni che andremo ad approfondire nei prossimi mesi. Inoltre abbiamo
intenzione di valorizzare la zona di
( da "Nuova Sardegna, La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Linee guida.
Consensi in Sardegna: «Meno nepotismi» Alt ai concorsi locali in ateneo Per la
selezione dei professori si va verso la lista nazionale Il prorettore di
Cagliari Vanna Ledda: così sarà possibile reclutare i migliori SASSARI.
Assunzioni dei professori: all'università si cambia.
Stop ai concorsi locali e lista nazionale per il reclutamento. Due
provvedimenti che suscitano più consensi che critiche: anche negli atenei
sardi. Ecco perché. Le linee guida della mini-riforma sono già state presentate
dal ministro ai 70 rettori. è previsto l'abbandono totale dell'attuale sistema
d'ingaggio. Un sistema che spesso ha fatto gridare allo scandalo per i tanti
casi di parentopoli, clientelismo, malcostumi baronali. In sua sostituzione
Maria Stella Gelmini suggerisce altri criteri. E richiama proposte simili
avanzate (senza poi concreto successo) dai predecessori Fabio Mussi e Letizia
Moratti, sino ad arrivare a Luigi Berlinguer. Gli aspiranti dovranno così
affrontare un esame di abilitazione scientifica a numero aperto. Si creerà
quindi una graduatoria unica, un listone. Da lì le singole università attingeranno per scegliere il
docente. I candidati
conserveranno questa specie di diritto di prelazione per diversi anni. Nel
frattempo ogni ateneo potrà promuovere i propri interni. Ma con un limite
massimo dettato dalle risorse finanziarie. In ogni caso, esisterà sempre
una quota maggioritaria obbligatoriamente riservata agli esterni. Baroni e
clientele. Vanna Ledda, prorettore dell'ateneo di Cagliari, delegata ai
problemi dell'internalizzazione, ricorda come in questo decennio si sia
assistito a un profondo riassetto nel reclutamento. «Con l'avvio dei concorsi
gestiti in sede locale - prosegue - si è però penalizzata la mobilità dei
docenti e si sono determinati spiacevoli episodi di "nepotismo
accademico" - prosegue poi - Tutto ciò ha contribuito a porre in cattiva
luce l'intero reclutamento e creato pericolose strumentalizzazioni». Di qui le
attese generalizzate di riforma. E oggi è perciò rilevante, secondo la
professoressa Ledda, sottolineare come, nella recente proposta ministeriale, si
punti all'ingaggio dei «migliori» nel quadro di una competizione
internazionale. Con una «idoneità scientifica nazionale», per tutti i livelli
di docenza, con criteri naturalmente tarati sulla tipologia del concorso
(ordinario, associato, ricercatore) e sulle aree scientifiche di appartenenza.
Moderni criteri. «Vengono così fissati alcuni punti importanti - dice ancora il
prorettore - Primo: tutti i candidati saranno valutati con gli stessi criteri
di qualità. Secondo: il fatto che i futuri vincitori verranno selezionati a
livello nazionale e inseriti in un unico albo dovrebbe garantire la loro
credibilità scientifica. Terzo: l'elenco degli idonei sarà aperto, dovrà cioè
essere costantemente aggiornato, sia in entrata che in uscita (idonei che non
abbiano più "prodotto" potrebbero uscire dalla lista, nuovi giovani
potrebbero farne parte)». «Ma l'intera procedura, auspicabile sulla carta, avrà
peso reale solo a certe condizioni - conclude Vanna Ledda - In particolare se i
parametri su cui si farà la valutazione iniziale, quella che determinerà
l'idoneità, saranno sufficientemente trasparenti e rigorosi». Intervenendo come
membro del Consiglio degli studenti di Sassari, anche Roberto Santoru parla «di
provvedimento positivo se sarà confermato così come indicato nei giorni
scorsi». «Questo nuovo reclutamento è infatti un sistema che premia senza
dubbio la meritocrazia - spiega con estrema convinzione - E allo stesso tempo
colpisce fenomeni di nepotismo che sappiamo molto bene essere diffusi in tutte
le università italiane». Tagli da eliminare. Critico
sulle strategie più generali di approccio politico, Toto Fadda, manager
didattico a Sassari. Delegato Cisl, Fadda è attualmente impegnato in un
dottorato a Granada: «Certo, tutto così potrebbe funzionare meglio, come in
Spagna, dove esiste l'Aneca, un'agenzia nazionale per l'idoneità del
professorado - osserva - Ma il discorso di fondo è che non si può continuare ad
affrontare le questioni dell'università per
progressivi spacchettamenti di temi diversi. Oggi parla di concorsi, domani
chissà di che cosa...». «La prospettiva allora dev'essere un'altra - è la
valutazione di Fadda - Il ministro dovrebbe preliminarmente dire come intende
eliminare i tagli previsti entro il 2010 e prendere di petto nella sua
interezza tutte le questioni fondamentali sul tappeto. Non è corretto lavorare
per compartimenti stagni, in un'ottica non globale. E poi non dimentichiamo mai
che, nel caso dei concorsi, si fa riferimento semplicemente a linee guida, a
orientamenti finora non supportati da decisioni concrete». In effetti, le nuove
regole sono contenute in un progetto di riforma della governance degli atenei.
Un programma che dovrebbe modificare pure gli assetti dei consigli
d'amministrazione, con l'inserimento di rappresentanti esterni al mondo
accademico, ma che allo stato attuale non è ancora stato trasferito in un
disegno di legge. Prima che i progetti possano venire attuati, dunque,
passeranno almeno un paio di mesi. E non è detto che nel frattempo rimangano
così come sono stati annunciati nella fase di studio governativo e nel successivo
esame in parlamento. Di qui alcuni timori, diffidenze, sospetti. Accompagnati,
comunque, almeno in Sardegna, da speranze, attese, plausi. «Vedo il cambiamento
in termini positivi nonostante di per sé non rappresenti una novità - commenta
Patrizia Mureddu, prorettore a Cagliari per la didattica e per l'orientamento -
Questa svolta rappresenta in qualche modo un ritorno ai criteri adottati negli
anni Settanta con il concorso nazionale. Ma ora s'istituisce una via di mezzo
che garantisce le scelte locali. Di mutare rotta si parlava già dai tempi di
Berlinguer, direi che se ne sentiva proprio l'esigenza». Lascia più perplessa
la professoressa Mureddu la proposta di aprire il Cda a finanziatori privati e
pubblici, ex studenti, esponenti sociali a vario titolo. «Se l'università ha una ricchezza, è proprio quella di costituire
un'alternativa indipendente rispetto al contesto nel quale opera - chiarisce il
prorettore - Credo nella sua autonomia: e quindi quest'ipotesi non mi piace. Mi
spiego con un esempio: se Volta a suo tempo avesse cercato sponsor per le
ricerche sull'elettricità, non avrebbe trovato nessuno disposto a dargli
retta». Le statistiche. In questi anni i concorsi nei singoli atenei hanno
promosso candidati interni nel 98 per cento dei casi. è un processo che non ha
di sicuro favorito né lo scambio delle ricerche né la circolazione delle idee.
Anche nell'isola. Qualche altro dato numerico consente forse di comprendere
meglio la situazione. Tra Sassari e Cagliari e le loro sedi gemmate sparse un
po' in tutta la Sardegna, all'interno di ventidue facoltà e di una settantina
di dipartimenti, operano oltre duemila docenti. Sono distinti in prof di prima,
seconda, terza fascia: ovvero in ordinari, associati, ricercatori. E
naturalmente, a fronte di questi posti certi e garantiti, esiste una grande
aspettativa da parte di chi da anni lavora come precario di entrare nei ruoli
permanenti dei due atenei. Altrettanto ovvio, quindi, che i mutamenti nei
concorsi e negli ingaggi interessino direttamente una considerevole platea di
possibili candidati, spesso in spietata concorrenza tra loro, quasi in una
guerra tra poveri. Attesa per i passi concreti. A Sassari il preside di
Lettere, Aldo Maria Morace, ritiene positivi in linea di principio i mutamenti.
E rileva: «Probabilmente i poteri forti nazionali rappresentati dalle maggiori università saranno in grado d'influire sulle selezioni. Ma
credo che, rispetto all'accentuato localismo attuale, il nuovo sistema sia
comunque da preferire». «Non più tardi di venerdì, proprio per affrontare
questi argomenti, ho partecipato con altri miei colleghi alla conferenza
nazionale dei presidi delle facoltà di lettere - aggiunge - Ma il punto
centrale della questione è che ancora, di concreto, non c'è niente. Sinché le
linee guida non si tradurranno in specifiche disposizioni si continuerà a
discutere solo in termini generali, ipotetici. Del resto, non c'è assolutamente
da stupirsi: la riforma dei concorsi ha ormai una gestazione di moltissimi
anni». «In questa fase, per noi docenti, si discute inoltre di avanzamenti
legati alla possibilità di trasferirsi in un'università
diversa da quella in cui si opera: sarebbe una discontinuità in carriere oggi
bloccate - conclude Aldo Maria Morace - Ma per capire come potrà venire
realizzata la riforma, anche in questo caso, dovremo attendere i provvedimenti
attuativi: altrimenti c'è il rischio di parlare di nulla».
( da "Nuova Sardegna, La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Domani pomeriggio a
Sassari il rettore di Trento e altri due autorevoli relatori della Bocconi e di
Modena Il peso della ricerca, esperienze a confronto Il dibattito è stato
organizzato dal movimento Progetto Magnifico IL CONVEGNO Le valutazioni delle
indagini scientifiche SASSARI. Nuove politiche accademiche e valutazione della
ricerca. Temi che fanno discutere. E non da ora. Sui metodi e sulle esperienze
possibili si confrontano domani autorevoli relatori. è infatti previsto
l'intervento del rettore dell'ateneo di Trento, Davide Bassi, di Carlo Devillanova (docente alla Bocconi), di Sergio Paba (prorettore a Modena).
L'appuntamento è per le 16 nell'aula magna dell'ateneo centrale, in piazza
Università. Coordinerà Marco Vannini, professore della facoltà di economia
sassarese e direttore del dipartimento di economia, impresa, regolamentazione.
L'iniziativa è promossa da Progetto Magnifico, lo schieramento in lizza a
Sassari per sostenere profonde riforme nel peso delle indagini scientifiche e
per chiedere ai candidati alla carica di rettore forti misure contro i tagli
previsti dal governo. Gli organizzatori considerano non più rinviabile la
risposta a un interrogativo che da mesi incombe sugli atenei di più ridotte
dimensioni: verso la rinascita o il progressivo declino? Domanda che
inevitabilmente sarà posta nel dibattito di domani. Secondo Progetto Magnifico,
infatti, «le linee guida del governo lasciano pochi dubbi sul regime entro il
quale le università si troveranno a operare». «Un
regime caratterizzato da regole di finanziamento incentrate sui risultati della
ricerca e dei processi formativi piuttosto che sulla spesa storica - si fa
notare ancora - Nel quale la qualità di singoli e strutture diventano leve
fondamentali per riacquistare margini di crescita indispensabili per produrre
conoscenza e formare il capitale umano del futuro». Nelle intenzioni degli
ideatori del convegno sassarese, proprio perciò, domani il clou della
discussione sarà la comparazione fra metodi ed esperienze riguardanti la
valutazione della ricerca. In questo senso Bassi, Devillanova e Paba
rappresentano tre atenei di riferimento perché ai vertici nelle classifiche
sulla qualità delle indagini scientifiche e dei processi educativi. Inotre, nel
caso di Trento e Modena, tanto la città quanto l'università
sono confrontabili con Sassari. La Bocconi è invece un caso a sé: opera con
meno vincoli (e più soldi) della media degli atenei nazionali. Davide Bassi è
un insigne fisico da anni impegnato a migliorare il sistema accademico:
direttamente nella guida dell'ateneo trentino e sul piano culturale con
interventi significativi che appaiono nella sua home page (http://www2.
unitn.it/ davide.bassi/). Il docente sardo Sergio
Paba, già preside di Economia a Modena, potrà esporre il modello adottato nel
suo ateneo. Che, senza aspettare le decisioni ministeriali, si è affidato a una
agenzia esterna e indipendente per valutare la ricerca e poi usare i risultati
per assegnare le risorse (come per esempio i recenti finanziamenti ministeriali
per posti di ricercatore). Carlo Devillanova fa parte della commissione ricerca
della Bocconi, che ha già deciso di sperimentare forme alternative di
reclutamento per assumere docenti promettenti anche al di fuori delle procedure
ministeriali. Progetto Magnifico va avanti con l'attivazione del blog aperto
(www.pm.uniss.it) e con la programmazione di un altro dibattito. Il 20 aprile a
Sassari si parlerà di «Razionalizzazione dei processi organizzativi nell'università che cambia». Al convegno prenderanno parte Marco
Tomasi, responsabile amministrativo del politecnico di Torino, indicato da
molti come futuro direttore generale del Miur, e Giuseppe Catalano, docente di ingegneria gestionale a Milano. (pgp)
( da "Nuova Sardegna, La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 26 - Sassari
Un convegno sulla crisi economica SASSARI. L'istituto tecnico commerciale di
via De Carolis ha organizzato per martedì dalle 10 alle 13 un
convegno-dibattito dal titolo: "Crisi: recessione e/o ripresa".
Parteciperanno, con interventi su temi specifici, Alessandra Giudici,
presidente della Provincia, Marco Vannini, docente di Economia presso l'Università, Gavino Sini, presidente
provinciale della Confcommercio, Marco Tarantola, direttore dell'Associazione
Industriali. Al convegno seguirà un dibattito. L'appuntamento è destinato agli
studenti delle classi quinte degli istituti superiori e vuole essere
un'occasione di approfondimento su un tema, quello della crisi economica
mondiale, di estrema attualità e di portata tale da influenzare anche le
prossime scelte di studi e lavorative che gli studenti dovranno effettuare a
breve. «Chiediamo che ogni scuola invii un gruppo di 6/8 studenti e che venga
cortesemente confermata la partecipazione, anche tramite mail all'indirizzo
ssrc1000n@istruzione.it, oppure per fax allo 079 /294754 o telefonicamente allo
079/292309 o 294761.
( da "Nuova Sardegna, La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Viaggio di andata e
ritorno, dal passato al presente di Sassari, luogo di storia, cultura e molte
contraddizioni Enrico Costa, testimone della sua città Studiosi e specialisti
analizzano la figura e il pensiero dello scrittore MARTA VIRDIS SASSARI. Un
viaggio andata e ritorno dal passato al presente di Sassari. E poi la storia
della città vista dal punto di vista dello scrittore Enrico Costa. Questi e
altri ancora i temi al centro del convegno «Società, politica e cultura in
Sardegna tra Otto e Novecento», che l'altra sera si è tenuto alla biblioteca
comunale. In un percorso a tappe, scandito da sette relatori, coordinati da
Antonello Mattone - professore di storia delle istituzioni politiche -, si sono
delineati scenari storici e attuali del capoluogo turritano. Un'occasione per
parlare e vedere da diverse prospettive quell'identità sassarese tanto cara
agli scrittori di ieri e a quelli di oggi. Come ricorda Salvatore Mannuzzu, nel
suo discorso dedicato all'anima di quella città che, dal 1909 - quando morì
Costa - al 1930 (anno di nascita di Mannuzzu) non era poi così cambiata,
soprattutto dal punto di vista culturale. «L'autore del volume
"Sassari" era una sorta di scrivano della storia da cui veniamo,
oltre che un narratore che riponeva una dedizione totale nella registrazione di
qualsiasi notizia. Motivo per cui la sua opera rappresenta una sorta di melting
pot assolutamente significativo». A seguire, prima di concludere con la
citazione del testo «Lu taulinu d'enrichettu», un lungo coccodrillo scritto da
Pompeo Calvia, in onore dell'amico Enrico, Mannuzzu tocca anche argomenti come
la sassareseria, l'espansione urbana tra Ottocento e Novecento, la demolizione
della città contadina in vista di quella industriale. Poi ricorda
l'abbattimento del castello, e tratteggia cause e conseguenze delle
speculazioni immobiliari. In una simile prospettiva si inserisce anche il
discorso dell'architetto Elena Cenami, che fornisce un'accurata visione
sull'urbanistica di Sassari, prima e dopo la caduta delle mura. La docente
Maria Margherita Satta, invece, sottolinea il forte interesse etnografico dello
scrittore. E Giuseppina Fois (Facoltà di lettere e filosofia) delinea un quadro
dettagliato su Università e cultura sassarese, ai tempi in cui si andava
formando la classe sociale dei letterati e si leggevano le cronache cittadine
su «La stella di Sardegna» e il «Gazzettino sardo». I giornali che
ancora oggi tramandano i fatti salienti di allora, come il viaggio di Theodor
Mommsen nell'isola (illustrato con cura da Attilio Mastino) e le sue tesi sulla
falsificazione delle Carte d'Arborea. Tra gli interventi, da registrare quello
di Antonio Ligios (direttore del Conservatorio), che parla del rapporto umano e
professionale tra Enrico Costa e Luigi Canepa. Un sodalizio nato nel 1868,
quando gli amanti del teatro si dividevano tra gli spettacoli del civico e
quelli del Politeama. E lo storiografo Costa, che era un "abile
critico" si occupava anche di musica, così come gli imponevano i geni
ereditati dal padre Domenico, suonatore di clarinetto e contrabbasso. Ma i
risultati non sempre apparivano apprezzabili agli occhi dei suoi recensori,
secondo molti dei quali nella sua opera "David Rizio" «era presente
una concezione drammaturgica notevolmente superata per l'epoca». A sottolineare
una visione critica sul tema è anche il relatore Mauro Sanna, che prima elogia
la notevole importanza dell'opera monografica «Sassari» per la ricostruzione
storica della città, poi taccia l'illustre autore di un certo provincialismo. E
infine sostiene le parole del professore Antonello Mattone, a proposito del
"geniale letterato" Enrico Costa: «Era schiacciato tra due grandi
tradizioni storiografiche, il romanticismo e il positivismo. Era uno
scapigliato che riuscì a trovare uno spazio autonomo, studiando un settore
relativamente poco indagato come quello della storia della città».
( da "Adige, L'" del
29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Romeno Incontro con
i giovani soci d'Anaunia, il confronto Scorie nucleari pericolose ROMENO - La
fissione nucleare, cioè la rottura controllata del nucleo dell'atomo di uranio,
moltiplica di milioni di volte l'energia ottenibile rispetto a fonti come i
combustibili fossili. Moltiplica però anche i rischi, soprattutto per due
aspetti: l'uso pacifico dell'energia nucleare «è ancora impegolato con l'uso
militare, cioè con la bomba» e sulle scorie prodotte dalla reazione «ad oggi
non ci sono soluzioni sicure». È quanto è emerso nell'ultimo incontro, al
teatro parrocchiale di Romeno, di «Alternativamente», promosso dai Giovani soci
d'Anaunia e dalla Cassa rurale. Il confronto, dedicato al nucleare, si
accompagna con il viaggio conclusivo dell'iniziativa, ieri e oggi, ai
laboratori del Cern e alla centrale nucleare di Mühleberg, in Svizzera. Il
ricorso alle centrali elettronucleari è tornato d'attualità con il recente
accordo tra Berlusconi e Sarkozy per nuovi impianti in Italia. La serata è
stata animata dagli interventi di tre scienziati che, con stile divulgativo ma
rigoroso, hanno introdotto il numeroso e attento pubblico ad una materia
complessa, che proprio per questo rischia di sfuggire alla comprensione e al
controllo dei cittadini. Renzo Leonardi , docente di fisica all'Università di Trento, è ripartito dalla struttura
degli atomi per arrivare alla necessità, per le centrali nucleari, di
procurarsi l'uranio 235, il materiale più adatto per la produzione di energia.
Ma questo tipo particolare di uranio si trova in quantità relativamente piccole
mescolato ad altre forme di uranio minerale. «La tecnologia per la
separazione - ha detto Leonardi - è sorvegliatissima perché adatta a preparare
materiale sia per l'uso pacifico che per quello militare». Il caso Iran
insegna. Una panoramica degli impianti di produzione di energia elettrica da
fonte nucleare è stata svolta da Paolo Baggio , docente
a Ingegneria. Nel mondo ci sono 439 reattori e i numeri maggiori si trovano
negli Stati Uniti, in Francia e in Giappone. La maggior parte di quelli attuali
è di seconda generazione, mentre per quelli cosiddetti di quarta generazione,
considerati più sicuri, bisognerà attendere almeno il 2020. Baggio ha
precisato, però, che il reattore di Chernobyl, dove è avvenuto il più grave
disastro nucleare degli ultimi anni, era ancora meno sicuro di quelli
attualmente in esercizio perché gestito, male, dai militari e tecnicamente
obsoleto. L'attacco più netto all'ipotesi nucleare è venuto da Antonio Zecca (
nella foto ), anche lui docente a Trento e studioso di
fisica del clima. Zecca, che già era intervenuto ad un precedente incontro
della serie, ha contestato alla radice il fatto che l'energia nucleare possa
essere considerata un'alternativa ai combustibili fossili, che provocano
l'effetto serra e il riscaldamento globale. «Anche l'uranio è in esaurimento -
ha sostenuto - Con le vere energie rinnovabili, come solare e eolico, e
soprattutto con il recupero dell'efficienza energetica si può fare meglio del
nucleare. Ma dobbiamo ridurre gli attuali consumi spreconi». 29/03/2009
( da "Adige, L'" del
29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Nel luglio del 2006,
il Comprensorio aveva istituito una commissione tecnica, incaricata di
predisporre la prima bozza statutaria, attorno alla quale poi avviare i
necessari ragionamenti Nel luglio del 2006, il Comprensorio aveva istituito una
commissione tecnica, incaricata di predisporre la prima bozza statutaria,
attorno alla quale poi avviare i necessari ragionamenti. Della stessa hanno
fatto parte il sindaco di Soraga Roberto Pellegrini, delegato dagli altri
sindaci ladini a coordinare il lavoro, Gianfranco Postal, ex
dirigente del Dipartimento affari e relazioni istituzionali della Provincia di
Trento, Roberto Toniatti, docente di diritto costituzionale dell'Università di Trento, l'ex
parlamentare Giuseppe Detomas e il consigliere provinciale Luigi Chiocchetti.
(Nelle foto sopra Fabio Chiocchetti e Leonardo Bernard) 29/03/2009
( da "Secolo XIX, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
L'ingegnere
"indipendente"è consigliere di Rifondazione il dibattito in consiglio
provinciale L'organizzatore Gian Piero Pastorino, esponente di Prc, giura: «Non
sapevo che fosse un ex consigliere, l'ho scoperto a cena» 29/03/2009 ESPERTI
PRESENTATI come assolutamente «indipendenti», scelti apposta fuori Genova per
scongiurare il rischio di un qualsivoglia condizionamento legato alle
polemiche, alle proteste, alle pressioni, anche politiche, che accompagnano
l'infuocato débat public sulla Gronda? No, non era proprio così. Un'ombra si
allunga sull'audizione - svoltasi venerdì in consiglio provinciale - di due
professionisti fondamentalmente contrari alla costruzione del nuovo by pass
autostradale Voltri-Bolzaneto. La commissione Infrastrutture e quella
Urbanistica, in seduta congiunta, hanno ascoltato i pareri
di Maria Rosa Vittadini, docente all'Università di Venezia ed ex presidente della Commissione
nazionale di Valutazione impatto ambientale (Via), e Gabriele Giustiniani,
ingegnere dei Trasporti all'Università di Roma. Il sospetto di una non totale
«indipendenza» riguarda proprio quest'ultimo. Il giorno dopo l'audizione
Il Secolo XIX scopre che Giustiniani è sì un esperto di trasporti e flussi di
traffico ma è stato anche, sino a poco fa, consigliere di Rifondazione in un
municipio di Roma da 200 mila abitanti. Giustiniani, insomma, è stato (e forse
è ancora adesso) un esponente di quello stesso partito che, a Genova, sta
guidando la battaglia contro la Gronda a favore del potenziamento di altri
sistemi di trasporto merci: il treno, prima di tutto. C'è di più: Giustiniani è
stato invitato a Genova (viaggio in aereo dalla capitale a spese
dell'amministrazione provinciale) assieme alla Vittadini da Gian Piero
Pastorino, consigliere di Rifondazione e capogruppo della commissione Attività
produttive, Trasporti e Porto in Provincia, nonché uno dei leader del
coordinamento dei comitati anti-Gronda. Nello stesso giorno in cui Prc
annunciava che voterà contro il progetto, Giustiniani esponeva le proprie tesi
a Palazzo Spinola, alla presenza del presidente della Provincia, Alessandro
Repetto. Un caso politico? «Mi rendo conto perfettamente che può diventarlo,
posso solo confermare, in totale tranquillità di coscienza, la nostra buona
fede», allarga le braccia Pastorino: «Non sapevo che Giustiniani fosse stato
eletto consigliere municipale nelle liste di Rifondazione. L'ho saputo solo
giovedì quando, dopo che sono andato a prenderlo all'aeroporto, siamo andati a
cena. Però, adesso non ricopre più quell'incarico, altrimenti gli avrei chiesto
di rinunciare». Comunque sia, secondo Pastorino e, come vedremo, anche secondo
il diretto interessato, l'appartenenza politica non avrebbe per nulla inquinato
l'attendibilità della relazione di Giustiniani. «È giunto alle stesse
conclusioni, caute rispetto alla costruzione della Gronda, che abbiamo
ascoltato nel corso del dibattito pubblico da parte di altri esperti senza
alcuna tessera politica», afferma Pastorino. «Capisco che la mia relazione
potrebbe essere percepita come di parte alla luce di questo fatto - aggiunge
Giustiniani - però non è assolutamente vero. Basta prendere i verbali e
sottoporre quanto ho detto in consiglio provinciale al giudizio di un qualsiasi
ingegnere dei trasporti dell'Università di Genova: tutti confermeranno che i
dati da me forniti sono obiettivi e largamente condivisi dalla comunità
scientifica». In sintesi: «Per garantire lo sviluppo funzionale della città,
bisogna raggiungere gli standard europei: 40 per cento di cittadini che utilizzano
il trasporto pubblico e 30 per cento di merci movimentate su ferro». Pastorino
ricorda che le audizioni di Vittadini e Giustiniani «seguono di una settimana
gli interventi, sempre in consiglio provinciale, dei progettisti di Autostrade
a sostegno della Gronda». Domani sarà la volta del Comune, dei municipi e dei
sindaci della Valpolcevera. Vincenzo Galiano galiano@ilsecoloxix.it Marco
Grasso grasso@ilsecoloxix.it 29/03/2009
( da "Nuova Sardegna, La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 14 - Oristano
Tradizioni popolari e religiose racchiuse in Dvd L'associazione Raichinas e
chimas presenta «Sas paraulas adornas» NINO MUGGIANU DORGALI. "Sas
paraulas adornàs", voci e forme della religiosità popolare è il titolo
della nuova manifestazione culturale proposta dall'associazione Raichinas e
chimas per festeggiare i suoi primi 11 anni di attività. A spegnere le
candeline, insieme alle componenti il sodalizio che si occupa di promuovere la
storia a e la cultura di Dorgali, sabato prossimo ci saranno studiosi,
scrittori e giornalisti. L'appuntamento è nel pomeriggio nel cine-teatro di via
Veneto. Dopo il classico saluto delle autorità, verrà presentato il Dvd del
lavoro, "Sas paraulas adornàs" una serie di testimonianze e di forme
della religiosità popolare in particolare legate alla Settimana Santa. A
discutere e parlare di questi argomenti sono stati invitati i relatori:
Bacchisio Bandinu, antropologo e scrittore; Tommaso Pinna, docente di storia delle religioni all'Università di Sassari; Raimondo
Turtas, già docente di
storia della chiesa all'Università di Sassari e l'editore Carlo Delfino. A
coordinare i lavori sarà il giornalista della Rai Tonino Oppes. In chiusura
della manifestazione ci sarà un recital di musica e canto con Enzo Favata e
Clara Farina. Per l'Associazione culturale Raichinas e Chimas, nata a
Dorgali nel novembre del 1997 per iniziativa di 11 soci fondatori è l'ennesima
dimostrazione dell'impegno nel campo della promozione e della divulgazione
della storia e della cultura dorgalese vista in tutti i suoi aspetti. In questi
anni di attività i soci hanno sempre proposto manifestazioni di alto livello
portando nel paese i grandi nomi del giornalismo non solo isolano, storici ed
esperti nei vari rami cultura e delle tradizioni. Hanno proposto mostre,
convegni, dibattiti a tema, non ultimo quello sull'acqua, diventato oggi, di
grande attualità nel mondo. Non a caso, il nome "Raichinas e chimas"
è stato scelto perché esprime il programma dell'associazione: le radici come eredità
da custodire e da tramandare. «Curiamo e custodiamo la lingua sarda - dicono i
soci - ma siamo aperti a tutti i linguaggi, anche multimediali, se veicolano
valori e messaggi autentici. Siamo aperti al confronto con altre culture,
sensibili alle emergenze del presente, disponibili a recepire suggerimenti,
scambi, proposte, purchè in linea con le nostre finalità. Non siamo tanti e
dedichiamo all'associazione il tempo che rimane dopo il lavoro, la famiglia, i
diversi impegni. Servono energie nuove, giovani che portino ricchezza di idee».
( da "Repubblica, La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina XIX - Genova Il docente dell´Università di Genova succede a Valerio alla presidenza
della sezione genovese Beniscelli alla guida di Italia Nostra Rigore sui temi
fondamentali ma no a chiusure preventive Voglio recuperare un dialogo proficuo
con la Soprintendenza e collaborare a fondo col Comune MARCO PREVE «Rigore sui
temi fondamentali ma nessuna chiusura preventiva». Alberto Beniscelli,
professore di letteratura italiana all´Università di Genova, è da ieri il nuovo
presidente della sezione genovese di Italia Nostra e succede a Federico
Valerio. Quali sono gli argomenti caldi? «Ho trovato una delle sezioni più
attive e organizzate a livello nazionale. I temi sono quelli della difesa dei
centri storici del capoluogo e dei comuni minori, dell´urbanistica con
particolare attenzione al nuovo puc, alla mobilità, alla gronda e al terzo
valico. E su questi punti c´è la necessità e la nostra disponibilità a
collaborare con il Comune. Poi abbiamo un gruppo di studio avanzato sul verde,
inteso come i parchi storici ma anche le aiuole, e ancora i rifiuti e le
energie alternative». Sia a Genova che in regione i rapporti con il
Soprintendente ai Beni Culturali Giorgio Rossini sono stati spesso altalenanti.
«è vero, ma il mio obiettivo è quello di recuperare un dialogo costruttivo e
proficuo per entrambi. Stiamo o no dalla stessa parte?». In tutta la Liguria da
tempo il dibattito sui temi urbanistici e della difesa del territorio è acceso,
ma raramente l´Università vi partecipa. «Approfitterò del mio doppio ruolo per
coinvolgere di più l´Università e in particolare i colleghi che insegnano in
facoltà e dipartimenti come architettura o storia dei beni culturali».
( da "Secolo XIX, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
I nipotinidi
Pitagora Olimpiadi della matematica, vincono 2 cairesi IN VALBORMIDA hanno la
passione per la matematica e lo dimostrano due giovani e promettenti studenti
che hanno primeggiato nei "Giochi Matematici", manifestazione
organizzata dal centro Pristem-Eleusi dell'Università Bocconi di Milano. Si
tratta di due giovanissimi studenti abitanti a Cairo , che hanno dimostrato
nella gara provinciale che si è tenuta al liceo "Gabriello Chiabrera"
di Savona, anche contro avversari più grandi, tutte le loro capacità di giovani
Pitagora. Sul gradino più alto del podio nelle due categorie sono saliti Andrea
Nari, iscritto alla seconda media nel plesso cairese della scuola intitolata a
Cesare Abba, e Giovanni Gentili, studente della terza media della scuola
"Æmilia Scauri" di Dego, plesso distaccato di Dego. I Giochi
Matematici consistono in una serie di gare a sfondo matematico e logico. Si
tratta principalmente di quelli che si potrebbero definire "indovinelli"
di matematica, spesso posti al concorrente anche in forma abbastanza scherzosa.
I quesiti sono generalmente graduati nella difficoltà in base alla classe
frequentata. I due campioni hanno sbaragliato oltre duecento studenti e
concorrenti nella gara di matematica di primavera la cui premiazione si è
tenuta nei giorni scorsi. Andrea Nari, inserito nella categoria C1 che
comprende gli studenti di prima e seconda media, è stato il più bravo di tutta
la provincia. Lo stesso splendido risultato è stato ottenuto da Giovanni
Gentili, categoria C2 (terza media e prima superiore), che ha avuto la meglio
anche suoi colleghi delle superiori. Anche Giovanni si è potuto così fregiare
del titolo di campione provinciale. Un bel successo che sancisce, almeno in
questa edizione 2009, una supremazia matematica dei ragazzi della scuola media
cairese sui colleghi della provincia. Andrea e Giovanni, con
altri classificati savonesi premiati al Chiabrera dai docenti di matematica
giunti da tutta la provincia, parteciperanno alla fase nazionale di Milano
presso la Bocconi in programma a fine maggio. L'appuntamento milanese aprirà ai
primissimi classificati la fase mondiale dei Giochi Matematici che
tradizionalmente si tiene a Parigi alla fine di agosto. Prima della
finale, ogni anno, tutti gli studenti selezionati per la trasferta parigina si
ritroveranno sul lago Maggiore alla fine di luglio per una settimana di
allenamenti. La squadra che rappresenterà l'Italia alla finale internazionale
di Parigi sarà costituita dai primi tre classificati della classi seconda,
terza, quarta e quinta superiore e università e dai
primi cinque classificati delle categorie C1 e C2 (media e prima superiore).
Tornando ai due giovani cairesi, Giovanni Gentili non è nuovo ad exploit di
questo genere. Lo scorso anno si era avvicinato a quel traguardo internazionale
grazie ad un ottimo piazzamento a livello nazionale: trentatreesimo posto in
Italia. Chissà se quest'anno, con due validi concorrenti in due diverse
categorie, la Valbormida non possa fare ancora meglio. Martin Cervelli
29/03/2009 i protagonistiAndrea Nari e Giovanni Gentili hanno vinto le gare
provinciali e vanno alle finali nazionali in programma alla Bocconi di Milano
29/03/2009
( da "Caserta News"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 29 Marzo
2009 Arte ed economia a confronto allUniversità
LOrientale UNIVERSITà | Napoli In che modo l'arte può rappresentare l'economia e
l'economia analizzare l'arte? Saranno questi alcuni dei temi che saranno
affrontati martedì 31 marzo alle 15 nel corso dell'incontro organizzato dal
corso di Economia dei beni e delle attività culturali dell'Università
L'Orientale a Napoli a Palazzo Giusso (Largo San Giovanni Maggiore). Il
confronto, organizzato in collaborazione con Exposito - Osservatorio Giovani
Artisti Napoli (www.exposito.na.it), sarà introdotto dal Preside della Facoltà
di Scienze Politiche de L'Orientale Amedeo Di Maio e vedrà
la partecipazione della docente di Economia dei beni e delle attività culturali dell'Università
L'Orientale Elina De Simone e di Eugenio Tibaldi, artista piemontese in
scuderia Exposito, da quasi dieci anni a Napoli, attento alle evoluzioni
estetiche e economiche delle periferie delle grandi metropoli. "Tra
le iniziative promosse all'interno del corso- dichiara Elina De Simone- l'idea
di organizzare un dialogo aperto con un artista come Eugenio Tibaldi nasce dal
desiderio di ricercare possibili "fils rouges" tra spirito artistico
ed approccio economico che consentano di capire meglio in che modo nasce e si
espleta l'"hic et nunc" dell'opera d'arte. Infatti, come sottolineava
il filosofo Walter Benjamin, il valore unico dell'opera d'arte autentica trova
una sua fondazione nel rituale, che, nel lavoro di Tibaldi, potremmo
riconoscere nella rappresentazione di quelle che il premio Nobel per l'economia
Douglass North definirebbe "leggi informali" che, proprio in contesti
di risorse scarse come le periferie, sembrano assolvere perfettamente alla
funzione di orientare l'esistenza umana."
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
C'era una volta
Parre capitale degli Orobi --> Bergamo si affermò, poi decadde. E arrivarono
i Romani Trovati i resti di tre personaggi dell'ultima era dei Celti Domenica
29 Marzo 2009 TERZA, pagina 35 e-mail print PARRE La mostra sui reperti
archeologici dell´età del Ferro Verso la metà del I millennio a. C., l'attuale
Bergamasca, insieme a Como, era territorio di un gruppo tribale che Plinio
attribuisce agli Orobii o Oromobii o Orumboii. Il centro più importante, la
loro «capitale», era Parra, odierna Parre in Val Seriana. Lo spiega Roberto
Knobloch, giovane archeologo bergamasco, trasferitosi a Roma ove segue un
master di specializzazione in Archeologia all'Università La
Sapienza di Roma. Knobloch e la sua docente di riferimento, Paola Piana Agostinetti, hanno illustrato «La
presenza dei Celti nell'Italia settentrionale» agli studenti del Collegio
Sant'Alessandro di Bergamo, organizzatore di una serie di iniziative culturali
per arricchire il piano di studi degli scolari più meritevoli. Piana
Agostinetti è ordinaria, nella stessa università
romana, di Protostoria europea, disciplina che «costituisce la fase finale del
settore preistorico e studia l'età dei metalli, del Rame, del Bronzo e del
Ferro, fino alla conquista romana». «Nel VI secolo a. C.», ha proseguito
Knobloch, «sull'altura su cui sorge Bergamo c'era già un centro importante,
sede di una comunità che aveva identificato sulla collina un luogo ideale per
insediarsi stabilmente: era difeso naturalmente, controllava un ampio spazio
tutt'intorno, comprese le vie d'acqua che erano le strade e le autostrade
dell'antichità. I suoi abitanti parlavano una lingua celtica e sapevano
scrivere. Nel IV sec. a. C. scendono nuove ondate di popolazioni galliche dalle
Alpi. Il fiorente centro sulla collina arresta il suo sviluppo, forse ci furono
malattie e carestie. Ricomincia a fiorire solo secoli dopo». «Il nostro gruppo
di ricerca», ha spiegato, per parte sua, la professoressa Piana, «si interessa
dei Celti cisalpini che si insediarono in Lombardia a partire dalla fase finale
dell'età del Bronzo, dando vita, nella prima età del Ferro - dopo il
( da "Giorno, Il (Lodi)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
PAVIA pag. 13
Ferloni, un intellettuale a Palazzo Mezzabarba L'ex presidente di Italia Nostra
si candida a sindaco di MANUELA MARZIANI PAVIA «AVEVAMO DETTO che ci saremmo
impegnati ancora, solo se avessimo trovato un candidato autorevole ed eccoci
qui». Walter Veltri, ex consigliere comunale del Cantiere, ha usato queste
parole per presentare alla stampa Paolo Ferloni, candidato sindaco della lista
«Insieme per Pavia». Docente di Chimica-fisica ambientale
dell'università di Pavia,
66enne di cultura mitteleuropea, Ferloni è noto in città per aver presieduto la
sezione locale di Italia Nostra, carica dalla quale si è dimesso appena ha
accettato la candidatura. E, proprio per le sue competenze, la città che
immagina punta molto sulla valorizzazione dei suoi beni anche come potenzialità
economica. «NOI IGNORIAMO le risorse che possediamo - ha detto il candidato
sindaco, che all'interno del suo programma ha inserito una proposta di
marketing territoriale -, così in centro regna il degrado e i monumenti non
vengono rispettati. Ma Pavia avrebbe delle potenzialità turistiche, che
potrebbero essere sviluppate promuovendo la città come centro di un sistema.
L'obiettivo è quello di trattenere i turisti "mordi e fuggi" offrendo
varie proposte come un museo interattivo dell'acqua, il recupero del Naviglio
che consenta di raggiungere "in nave" la Certosa, un museo dell'arte
contemporanea in viale Oberdan e un museo Fraccaro sull'ultimo Dada». In
collaborazione con alcuni intellettuali che vivono in città e in provincia,
Ferloni ha in mente una «Settimana della poesia» da tenersi in concomitanza con
l'equinozio di primavera con letture negli angoli più belli della città. CERTO,
per realizzare questi obiettivi occorrono anche le strutture ricettive che,
secondo il candidato «vanno incentivate in tutti i modi, mentre finora a Pavia
ha regnato la cultura del mattone». Per le famiglie, invece, l'idea è quella di
stanziare circa un milione di euro per i redditi più bassi, difendere i servizi
per i malati e gli anziani, oltre a preoccuparsi di aumentare il numero di
aziende sul territorio. «Pavia possiede un distretto sanitario di tutto
rispetto - ha sottolineato Ferloni - quindi deve valorizzare il sapere
scientifico, la ricerca, l'innovazione e i brevetti. Magari copiando anche
dagli altri, si deve puntare sui giovani "cervelli", perché noi
italiani siamo bravi a vendere servizi al resto del mondo. L'importante è che
si inverta una tendenza e che si amplino le ridotte aree produttive, non
realizzando commercio e residenze, ma aziende che sfruttino le eccellenze
pavesi perché il non aver realizzato il parco tecnologico, come invece hanno
fatto Tortona e Verbania che non hanno neppure un'università,
è una grave trascuratezza da parte di chi ha governato». SGOMBERANDO il campo
da tutte le polemiche, in particolare con la lista civica «Cittadini in Comune»
di Irene Campari, Ferloni, che secondo Giovanni Giovannetti si propone come un
oppositore del malaffare, ha concluso dicendo di voler prendere le idee
positive che arriveranno da tutti i candidati: «Vogliamo far camminare un
partito del bene comune, contro il partito degli affari lori».
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Università, doppio
titolo in Francia --> Domenica 29 Marzo 2009 CRONACA, pagina 13 e-mail print
Marida Bertocchi Due borse di studio per conseguire un doppio titolo accademico
in Italia e Francia. Si tratta di una delle opportunità di formazione offerte
per gli studenti della laurea specialistica in Management, Finanza e
International business della Facoltà di Economia grazie al programma attivato
dall'ateneo bergamasco con l'Università Lumiere Lyon 2 per l'anno accademico
2009/2010. Le domande vanno inviate entro domani per cui è bene affrettarsi.
Gli studenti conseguiranno al termine dell'iter di studi anche il Master in
Finance presso l'ateneo d'Oltralpe. «Si tratta di un'esperienza collaudata
ormai da tre anni - spiega Marida Bertocchi, già preside della Facoltà di
Economia nonché coordinatore del Dottorato in Metodi computazionali per le
previsioni e decisioni economiche e finanziarie e a capo della commissione
italiana che si occuperà della selezione - che ha aperto ai nostri studenti
l'opportunità unica di poter frequentare anche stage della durata di sei mesi
in importanti aziende e banche internazionali offrendo sbocchi professionali di
alto profilo. Il programma congiunto italo francese consente poi agli studenti
italiani e francesi di poter condividere l'intera esperienza». Il percorso
italiano è organizzato in tre specializzazioni: Management, Finanza e
International Business. Il percorso francese è organizzato in cinque
specializzazioni: Valutazione d'impresa, Gestione di operazioni di mercato,
Finanza e controllo di gestione, Moneta, finanza e governance, Banca e finanza.
La selezione degli studenti da inviare a Lione è effettuata attraverso un
doppio filtro costituito da una commissione italiana coordinata da Marida
Bertocchi e una commissione francese presieduta dai professori Jean-Francois
Goux e Peter Wirtz del Dipartimento di Ingegneria Economica e Finanziaria.
Scade domani anche il primo bando per partecipare al progetto didattico
«Boarding pass» della Facoltà di Economia dell'Università degli studi di
Bergamo, supportato da School of management in collaborazione con la Freie
Universitat Berlin e la Ieseg School of management di Lille e dedicato a tutti
gli studenti iscritti al secondo anno della Laurea specialistica in Management,
Finanza e International Business. La selezione riguarda 30 studenti che
frequentano la laurea specialistica: tra questi 12 avranno la possibilità di
partire per Berlino e Lille con una borsa di studio Erasmus (le cui domande
andavano inoltrate entro il 26 marzo). «Questo percorso formativo permette di
arricchire il curriculum con una certificazione di partecipazione e superamento
degli esami in quattro corsi in lingua inglese - spiega Stefano Basaglia,
ricercatore di Organizzazione aziendale alla Facoltà di Economia, che spiega il progetto insieme ai docenti Giuseppe Delmestri e
Daniela Andreini -. I singoli corsi saranno svolti nelle tre sedi in
collaborazione con alcune primarie aziende internazionali, che si sono
impegnate nel fornire contenuti, testimonianze e opportunità di stage». Per
informazioni si può contattare la Facoltà di Economia all'indirizzo e-mail:
economia@unibg.it, consultare il sito www.unibg.it (facoltà di
Economia), contattare lo 035.2052526/530. El. Cat. 29/03/2009 nascosto-->
( da "Giorno, Il (Sondrio)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
SONDRIO pag. 7 «Per
vendere fate conoscere meglio la Valle» VINO NEBBIOLO GRAPES di PARIDE DIOLI
SONDRIO CRISI ECONOMICA e viticoltura: l'attuale congiuntura tocca
inevitabilmente anche questo settore e la "tre giorni" di Nebbiolo
Grapes ha visto un fitto dibattito tra esperti di economia ambientale e di
marketing, opinionisti, giornalisti enologici e designer. Infatti non va
trascurata anche la comunicazione del prodotto, in un momento in cui i gusti
del pubblico cambiano anche in relazione alla variabilità del mercato. «Nulla
sarà più come prima, quando si uscirà dalla crisi - ha concluso Giacomo Moioli,
docente all'Università di Scienze
gastronomiche di Pollenza - perché il momento attuale sta modellando anche gli
stili di vita e il modo stesso di concepire la viticoltura. Gli operatori
devono tener conto di questo contesto. Infatti la gente non vuole una maggior
quantità di comunicazione sul vino, ma desidera che vengano fatti conoscere dei
valori aggiunti che riguardano un territorio, nel nostro caso la Valtellina.
Quindi vanno individuati due o tre elementi forti che connotino questo
territorio e, tra questi, la vitivinicoltura. costruendo una squadra con altri
che si muovono in zona. Un altro elemento importante è la ricerca fondata sul
rapporto con le Università e con i giovani. Non a caso oggi qui a Sondrio ci
sono studenti delle facoltà di Agraria di Milano, di Torino e dell'Università
di scienze gastronomiche di Pollenza. Loro saranno gli ambasciatori futuri del
Nebbiolo in una apertura a tutto campo verso il mondo». Nel convegno si è
parlato soprattutto degli areali colturali, della diversità inter-varietale,
delle relazioni genetiche di un vitigno enigmatico come il Nebbiolo, dalle
origini che si perdono nella notte dei tempi. Annalisa Schneider ha presentato
la ricerca affettuata con i colleghi italiani e svizzeri attraverso lo studio
del Dna di alcune varietà che hanno dato origine a quest'uva. Intreressante
anche l'excursus storico che ha individuato nella Val di Susa, peraltro molto
simile alla Valtellina per giacitura orizzontale e temperatura, il territorio
dove il Nebbiolo si è sviluppato per primo sin dal Medioevo. E' stata mostrata
anche la progressione nella colonizzazione delle valli alpine, sino al 500-600
quando si è iniziato a parlarne anche in Valtellina. Nebbiolo grapes prosegue
oggi con il banco d'assaggio dei vini di quattro continenti a Castel Masegra
dalle 13 alle 18. (Costo del biglietto 10 euro).
( da "Messaggero, Il (Rieti)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 29 Marzo
2009 Chiudi di MONIA ANGELUCCI Il Comune di Rieti punta sulla pianificazione
ambientale a 360 gradi per calibrare lo sviluppo armonico e sostenibile della
città, facendo sistema con l'università reatina. E'
stata presentata ieri la convenzione stipulata tra l'assessorato all'Ambiente
di Rieti e la facoltà di Ingegneria ambientale della Sabina Universitas (Centro
di ricerca Critevat operativo da ottobre 2008), sede decentrata dell'Università
La Sapienza di Roma, che porterà a mettere in cantiere una pianificazione a 360
gradi in campo ambientale. Quattro i piani di lavoro, quattro gli impegni
fondamentali: il piano dell'aria, il piano del verde e il piano geologico (con
mappatura del rischio geologico e idrogeologico del territorio) e zonizzazione
acustica. La convenzione, presentata ieri dall'assessore Antonio Boncompagni
nel corso di una conferenza a cui hanno preso parte la dirigente del settore
Ambiente Manuela Rinaldi, Carlo Cecere, preside della facoltà di Ingegneria
Ambientale e i professori Viotti e Cellamare, servirà insomma a dotare il
Comune di Rieti - entro 2-3 anni - di quegli strumenti di pianificazione
indispensabili per programmare lo sviluppo della città, valorizzare le
potenzialità ambientali presenti e migliorare la vivibilità urbana. Si parte da
uno studio approfondito delle tematiche ambientali del territorio attraverso
monitoraggi e rilevazioni, condotti da docenti, studenti e
ricercatori dell'università
reatina, che darà l'esatta fotografia della situazione locale sul piano del
verde urbano, della qualità dell'aria e quindi dell'inquinamento atmosferico ma
anche elettromagnetico e su quella dell'inquinamento acustico, troppo spesso
sottovalutato. Dalla fotografia alla messa a punto di strumenti
operativi, i piani, entro i quali verranno calati iniziative e indirizzi già
avviati e progettati interventi mirati a rimuovere eventuali criticità rilevate
e a valorizzare le risorse, così da rispondere alle esigenze dei cittadini e
del territorio. «La convenzione stipulata con l'Università (che al Comune
costerà 40mila euro per il primo anno di attività) - spiega Boncompagni - è un
passo fondamentale per tradurre nei fatti il valore ambientale in termini
moderni e per concretizzare il binomio benessere del cittadino-ambiente urbano,
il binomio ambiente-occupazione e quello ambiente-risorse». Ma anche per creare
un sistema territoriale con l'università reatina, con
opportunità occupazionali per i giovani laureati reatini. «L'accordo quadro di
collaborazione scientifica sottoscritto - sottolinea Cecere - rappresenta un
grosso impegno, dovendo cimentarci con aspetti operativi, ma anche la
possibilità di aumentare il radicamento dell'università
nel territorio». Studenti, docenti e ricercatori sono già al lavoro per
rispettare il cronogramma delle attività stilato che prevede come primo impegno
da rispettare la messa a punto del piano di zonizzazione acustica entro l'anno.
( da "Nazione, La (Viareggio)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO PIANO pag. 3
ai posti senza concorso sospesi per evitare i ricorsi al diritto di prelazione
PERCHE' l'amministratore delegato della Porto Spa ha uno stipendio superiore al
limite del 70% dell'emolumento del sindaco? Lo chiede con un'interrogazione
Isaliana Lazzerini della Sa: «Dicano i revisori dei conti del comune se è
legittimo il compenso assegnato a Simone Anichini. Il suo compenso è di 84.000
euro ed è superiore a quel 70% dello stipendio che percepisce il sindaco. I compensi delle partecipate possono essere assegnati fino un
massimo del 70% del compenso assegnato al Sindaco; così dice la normativa
vigente». Lazzerini vuole spiegazioni anche dal sindaco. Va notato che la legge
prevede alcune differenze per le società a capitale misto pubblico-privato.
Image: 20090329/foto/8432.jpg
( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
ROVIGO pag. 6 SI È
TENUTO IERI, all'università rodigina, un incontro
interessant... SI È TENUTO IERI, all'università
rodigina, un incontro interessante soprattutto come occasione di confronto su
temi importanti, legati al periodo particolare che il nostro paese sta vivendo,
dominato dalla preoccupazione per la crisi economica ma al tempo stesso dalla
volontà di rinnovarsi, di crescere. L'incontro La ricerca in ambito sociale: un
contributo alla qualità dei servizi di welfare nella crisi economica' è stato
organizzato dal Cur in occasione della due giorni di incontri di
approfondimento sul mondo universitario. Hanno partecipato in qualità di
relatori, accanto alle autorità del territorio, Andrea Pamparana, vicedirettore
del TG5, interprete dei fenomeni scientifici e divulgatore del sapere, che ha
parlato dello stretto e intricato rapporto scienza e sviluppo e della difficile
interazione tra Ricerca Scientifica ed Economia. E' intervenuta anche Barbara
Segatto, docente di Sociologia
presso l'Università degli Studi di Padova e ha parlato anche Vincenzo Rebba, docente di Economia presso l'Università
degli Studi di Padova. Un momento di confronto, quindi, su tematiche legate al
peso che rivestono la scienza e il sapere nello sviluppo economico di un Paese,
sulle strategie che possono e devono essere individuate in questo particolare
momento storico e sul ruolo dei media nello stimolare il cambiamento
culturale e sociale. «Perchè come ha sottolineato Andrea Pamparana nella sua
lectio il compito di un divulgatore può essere più alto di quello che oggi è,
nei fatti: l'importante è restituire all'uomo la capacità di indipendenza,
invenzione e immaginazione. Il divulgatore deve cercare di spingere i suoi
contemporanei a pensare, fornirgli delle carte che gli consentano di fare un
buon gioco».
( da "Nazione, La (Grosseto)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA LIVORNO pag.
20 LIVORNO PER IL QUINTO anno consecutivo a Livorno è ... LIVORNO PER IL QUINTO
anno consecutivo a Livorno è «Primavera della Scienza». Un cartellone di eventi
a carattere scientifico dedicati alla figura di Darwin. Conferenze, visite
guidate, osservazioni astronomiche e tanti laboratori per bambini. Primo
appuntamento, domani alle 15,30 con la conferenza «L'evoluzionismo: aspetti
storici e scientifici» con Giuseppe De Puri, Preside Liceo Francesco Cecioni; Franco Turini, Università di Pisa; Paolo Bussotti, Direttore
Centro Studi Enriques¸Gloria Marchetti, Docente Liceo Francesco Cecioni; Olga
Rickards, università Roma
Tor Vergata, organizzata dal Centro studi Enriques in collaborazione con il
Comune di Livorno. La sede sarà il liceo scientifico Francesco Cecioni.
Il Comune di Livorno, insieme ad altri enti, associazioni e gruppi di
volontariato, ha infatti messo a punto un programma di eventi rivolti ad un
pubblico di varie fasce d'età, fino a giugno. Quest'anno il tema dominante sarà
Charles Darwin, il celebre biologo britannico di cui ricorre il bicentenario
della nascita. «Livorno non poteva ignorare il pensiero ed il contributo di
questo grande scienziato afferma l'assessore alle culture Massimo Guantini che
con i suoi studi sulla teoria evoluzionistica ha rivoluzionato il modo di
pensare e intendere la vita di ognuno di noi».
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 29 Marzo
2009 Chiudi La E45 autostrada Di importanza epocale il via libera da parte
dell'ANAS al progetto preliminare della nuova autostrada Orte-Mestre.
Finalmente si risolverà il gravissimo intoppo della transitabilità della E45
che sarà trasformata in moderna autostrada con esenzione del pedaggio per i
tragitti inter regionali. L'isolamento dell'Umbria non sarà solo risolto ma la
nostra regione si trasformerà in uno straordinario nodo non solo nazionale ma
anche europeo con benefici inimmaginabili alla nostra economia. Ora c'è da
sperare che i soliti ambientalisti della domenica non intralcino il grande
progetto. Maurizio Ronconi - Udc Accogliamo con grande favore la decisione del
consiglio di amministrazione dell'Anas di trasformare la E45 in autostrada, ma
a patto che sia escluso per i residenti il pagamento del pedaggio e sia
salvaguardato l'ambiente. Giuseppe Mascio Assessore regionale Chimica e
opportunità "Le nuove frontiere della chimica e le nuove opportunità
professionali" è il titolo del seminario in programma per martedì, alle
ore 16.30, nell'Aula G del Dipartimento di Chimica. Relatore sarà Luigi
Campanella, presidente dell'Ordine dei Chimici di Roma (competente per Lazio,
Umbria, Abruzzo e Molise) e della Società Chimica Italiana, le due associazioni
che, insieme ai docenti dell'Università di Perugia, hanno
organizzato il seminario. L'iniziativa intende fornire agli studenti di ambito
chimico, ai neo laureati, a giovani professionisti e al corpo docente una panoramica delle possibilità
professionali che gli orientamenti europei, la legislazione vigente e le
necessità dell'industria offrono al chimico, al fine di favorire
l'inserimento professionale dei giovani. Fra i temi affrontati, il ruolo del
chimico nel controllo degli alimenti, figure e compiti nelle perizie
giudiziarie, aspetti ambientali in cicli produttivi complessi e sistemi di
gestione. Università di Perugia
( da "Nuova Ferrara, La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Ieri l'iniziativa
della Cgil in piazza Municipale Le lezioni sui diritti tra sciopero e lavoro
Non si fermano a Ferrara le iniziative in difesa dei diritti costituzionali. Un
centinaio di persone si sono fermate ieri pomeriggio in piazza Municipale per partecipare
alle lezioni organizzate dalla Cgil Ferrara, in vista della manifestazione del
4 aprile a Roma. Due i temi trattati dai docenti
dell'Università di Ferrara: il professor Alberto Avio, docente di diritto del lavoro ha parlato
di diritto di sciopero, il professor Andrea Pugiotto, docente di diritto costituzionale, dei diritti degli immigrati.
«L'invenzione dello sciopero virtuale nega di fatto il diritto all'astensione
del lavoro - ha spiegato Avio - Lo sciopero virtuale crea una categoria
diversa dallo sciopero. Il dire che avranno diritto allo sciopero i sindacati
con una certa rappresentatività nega il diritto costituzionale individuale del
lavoratore all'astensione». «La parola immigrato oggi è vincolata dai media
alla sensazione di paura e di insicurezza - ha spiegato Pugiotto -
l'immigrazione non è un problema di ordine pubblico. Chiedendoci chi sono i
titolari dei diritti costituzionali ci troveremo a rispondere tutti i
cittadini, rispetto al criterio di uguaglianza sancito dall'articolo 1. Il tentativo
del Governo con i provvedimenti all'esame del Parlamento è di spingere gli
immigrati fuori dalla legge italiana». (i.v.)
( da "Nazione, La (Massa - Carrara)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA MASSA /
CARRARA pag. 16 MASSA «INVESTIRE nel sapere delle bambini e d... MASSA
«INVESTIRE nel sapere delle bambini e dei bambini. Politiche di conciliazione e
servizi per nidi d'infanzia» è il tema dell'iniziativa inserita nel calendario
«Attorno all'8 marzo» e in programma domani alle
( da "Nuova Ferrara, La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
OSTELLATO Una nuova
residenza sanitaria OSTELLATO. Buona l'affluenza della cittadinanza alla conferenza
incontro per la presentazione della nuova sede di riferimento di tutti i
servizi socio-sanitari del comune di Ostellato. Ha aperto i lavori il sindaco
Paolo Calvano che ha dato risalto all'importanza di quanto in fase di
ultimazione nel Comune, la residenza socio-sanitaria ospiterà oltre che
l'attuale servizio di casa protetta anche un centro socio riabilitativo, un
nucleo per gravi disabilità acquisite, la medicina di gruppo di Ostellato, il
centro unico di prenotazione, il presidio sanitario locale e la guardia medica.
Proprio quest'ultima novità è stata resa ufficiale dal direttore del Distretto
Ausl di Portomaggiore, Andrea Persanti. Quest'ultimo ha anche ufficializzato
che parte dei posti letto del Csr saranno convenzionati con l'Ausl di Ferrara.
Il progetto di tutto il polo socio-sanitario di Ostellato è stato di seguito
illustrato dal presidente del consiglio di amministrazione di Quisisana Due, Giuliano Fasolino che ha tenuto a sottolineare l'importanza della
collaborazione pubblico/privato in questa iniziativa a rilevanza regionale. Ha
chiuso i lavori il rappresentante della medicina di gruppo nonchè assessore
alla Sanità del comune di Ostellato, Andrea Lunghi, che ha risposto anche alle
domande del pubblico presente.
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno - NAPOLI - sezione: NAPOLI - data: 2009-03-29 num: - pag: 11
categoria: REDAZIONALE La proposta Subito il progetto, uno spazio aperto a
dibattiti e incontri Nascerà al Suor Orsola la casa della letteratura Il
rettore De Sanctis accoglie subito l'idea E' la proposta lanciata ieri nel
corso del terzo appuntamento de «Il Sabato delle Idee» Subito ampi consensi
NAPOLI - Uno spazio letterario sempre aperto dedicato ai dibattiti, agli
incontri, alle letture, agli archivi librari e ad altre iniziative legate al
mondo della letteratura. In sostanza, una casa della letteratura. E' la
proposta lanciata ieri dallo scrittore e giornalista Francesco Durante , nel
corso del terzo appuntamento de «Il Sabato delle Idee», al Suor Orsola
Benincasa. L'idea è stata raccolta dal rettore Francesco De Sanctis. «Già da
lunedì diventerà una bozza di progetto anche con il coinvolgimento di altre
istituzioni culturali della città», ha garantito il professore De Sanctis.
L'incontro di ieri, nell'Aula Magna del Suor Orsola, era dedicato allo spazio
letterario. «E' quello nel quale il tema dei valori eminenti, della produzione
delle idee, della forza determinante della cultura, acquista, nella
circoscritta prospettiva napoletana, una valenza speciale ed una speciale
problematicità » - ha spiegato Emma Giammattei docente
di Letteratura Italiana e di Ermeneutica Leopardiana al Suor Orsola Benincasa
nella sua relazione introduttiva. Il convegno è stato aperto da una lunga
relazione di Raffaele La Capria che ha letto un accorato intervento molto
critico nei confronti degli scrittoti napoletani, «troppo votati
all'autoreferenzialità ». L'autore di «Ferito a morte» ha invitato i giovani
scrittori partenopei a guardare oltre la città di Napoli, i suoi problemi ed i
suoi particolarismi, per provare a confrontarsi con i temi più alti del
panorama letterario. Nella discussione coordinata dal Presidente dell'Ordine
dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli si sono poi succeduti gli
interventi di Alessandro Laterza, amministratore delegato della casa editrice
Laterza e presidente della Commissione Cultura della Confindustria, di Ernesto Mazzetti giornalista e docente di Geografia Politica ed Economica all'Università di Napoli
Federico II e degli scrittori Antonella Cilento, Gabriele Frasca, Gennaro
Matino e Angelo Petrella. «E' per noi un motivo di grande soddisfazione che
ancora una volta al Sabato delle Idee emergano proposte nuove e interessanti
per la nostra città», commenta Marco Salvatore fondatore della
Fondazione Sdn per la Ricerca e l'Alta Formazione in Diagnostica Nucleare.
Aggiunge: «Anche su questo nuovo progetto della Casa della Letteratura la
Fondazione Sdn garantirà al Suor Orsola la sua fattiva collaborazione».
Fabrizio Geremicca Il dibattito Raffaele La Capria e il presidente dell'Ordine
dei giornalisti Ottavio Lucarelli; a destra il rettore De Sanctis con l'artista
Christian Leperino
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
URBINO pag. 17
Magnani: «Potremo avere più fondi dal ministero» Il candidato rettore:
«Puntiamo a 16-17mila studenti» di LARA OTTAVIANI NON C'E' solo continuità nel
programma di Mauro Magnani, candidato alla carica di Rettore dell'Università di
Urbino: forse, c'è stabilità e voglia di ottenere di più per l'Ateneo. Qualche
idea per il miglioramento delle infrastrutture, all'interno del programma che è
ancora in via di definizione perché attende nuovi contributi da docenti e
personale tecnico amministrativo, dà una certa scossa: si pensa ad un tunnel
che colleghi il piano interrato del Magistero con san Girolamo per creare un
unico corpo e permettere il passaggio agevole da un ambiente all'altro, poi al
trasferimento di tutti i laboratori dell'area scientifica, sparsi per Urbino,
al Campus ex Sogesta, poi alla nuova facoltà di Scienze Motorie, nell'area
sotto la piscina Fratelli Cervi, dopo aver alienato, il Petriccio. «Il lavoro è
iniziato proponendo una serie di temi a docenti e personale tecnico
amministrativo, per poi approfondire la parte normativa che riguarda
l'Università e analizzare l'applicazione da noi ricostruisce il Pro Rettore
Magnani : studiando l'internazionalizzazione, la ricerca, la didattica,
l'organizzazione del lavoro e altri temi, i gruppi di lavoro hanno elaborato
proposte per migliorare la qualità dell'Ateneo. Il risultato è confluito nella
proposta di programma che però non definitiva». Sul sito del candidato
www.mauromagnani.com, in cui da pochi giorni è attivo un filo diretto con
forum, si può collaborare alla stesura definitiva. «Per il futuro dell'Ateneo
partiamo da un dato: nel 2001 è stato fatto il primo bilancio consuntivo
certificato dai revisori, con perdite di 7,5 milioni di euro, nel 2004 il
debito arrivava a 57,2 milioni di euro, nel 2009 il bilancio è senza debito,
grazie al sacrificio di tutti. Vogliamo puntare ad avere un contributo maggiore
dal ministero dice Magnani : adesso otteniamo 49 milioni di euro, pari allo
0,66 per cento del FFO, ma potremmo arrivare a circa 29 milioni di euro in più.
Così potremmo rientrare nel parametro del 90 per cento di spesa per il
personale. A giugno è prevista la rivalutazione del contributo statale,
puntiamo ad aumentare la nostra quota variabile che viene attribuita in base a
quello che le Università fanno: i parametri per aumentarla sono ricerca,
attività didattica, servizi. Così saremo in grado anche di non perdere altro
personale e reclutare altri docenti e personale tecnico amministrativo e
potremo ripartire». Per reclutare altri studenti, invece, bisogna puntare sulla
residenzialità, i servizi e le politiche verso coloro che vengono da fuori:
«Dobbiamo stare sui 16-17mila studenti. Siamo l'unica università
che ha più della metà degli studenti da fuori regione, mentre siamo in linea
con la media italiana per gli studenti stranieri (4 per cento)». Diventano
allora essenziali le infrastrutture dell'Ateneo: «La proposta è sistemare san
Girolamo con i fondi Fas e dedicarlo alle lauree magistrali con aule da 20-30
posti e ai dipartimenti. Possiamo allora pensare ad un tunnel sotterraneo che
colleghi il piano B del Magistero e farlo diventare un corpo unico, per questo
c'è un progetto già approvato spiega il candidato . Dobbiamo sistemare
definitivamente Palazzo Albani sempre per aule e i dipartimenti, sistemare il
Petriccio, di cui l'Università è proprietaria al 60 per cento: con Comune e
Asur ci sono già le delibere per alienare insieme l'area. Noi potremmo, per
così dire, "scambiare" la nostra parte con l'area dell'Asur sotto la
piscina Cervi e fare lì la nuova facoltà di Scienze Motorie, come previsto dal
Prg. Dobbiamo spostare tutti i laboratori scientifici sparsi per Urbino, ormai
non più adeguabili secondo le leggi, al Campus Scientifico, costruire lì una
parte nuova in linea con quella edificata per la didattica». PER IL PERSONALE,
invece, urge una riorganizzazione del lavoro, perché «il valore aggiunto dato
dall'affetto dei dipendenti verso l'Ateneo» non vada sprecato: si punterà su
maggiore responsabilità e sui risultati per l'incentivazione. Del Politecnico
delle Arti e della facoltà di architettura si può discutere? «Non ho intenti polemici specifica Magnani ma non ci sono le
condizioni: il Politecnico è una bella cosa, ma la volontà è delle istituzioni
coinvolte e l'Università può solo aderire; per architettura, invece, ce ne sono
già due nelle Marche e noi abbiamo chiuso dei corsi per mancanza di docenti.
Proporre nuove facoltà significa non conoscere la situazione della nostra
Università».
( da "Nazione, La (La Spezia)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
PORTOVENERE / CINQUE
TERRE / RIVIERA pag. 11 Una variante al Puc per le case nell'ex cava LE GRAZIE
NON si discuterà più della gestione della società pubblico-privata "Porto Venere servizi
portuali e turistici Srl" nel consiglio comunale portovenerese di lunedì
pomeriggio, la pratica è stata ritirata (o meglio: "non definitivamente
presentata dall'opposizione", come comunica il sindaco), ma al suo posto
ci sarà spazio per parlare di una variante al Puc (piano urbanistico comunale),
cioè le norme urbanistiche del comune. Nello specifico si dovrà decidere sulla
proposta, della giunta, di variante al piano che preveda la possibilità di
edificare, per edifici ad uso residenziale, nella zona dell'ex cava in località
"Fornace" alle Grazie. La variante al piano è il primo passo per dare
vita al programma di riqualificazione dell'area. In questa fase la nuova
destinazione urbanistica delle aree darà al proprietario dell'ex cava la possibilità
di progettare e realizzare un complesso abitativo (che verrà programmato ed in
seguito approvato con un apposito piano organico di intervento) in quella zona.
Il vincolo che il Comune ha intenzione di dare per questo programma edilizio è
quello di obbligare il proprietario a vendere (o affittare) il 40% delle unità
residenziali come prima casa. Nell'area sarà poi realizzato, nel prossimo
futuro, un posteggio di interscambio in vista della creazione di un anello
stradale a senso unico tra via Canedoli, via Fontanella a la Provinciale.
Curioso il fatto che mentre in Comune si decide questa nuova destinazione
d'uso, il programma di "urbanistica partecipata" prenda in
considerazione l'ipotesi di situare in quella stessa zona il campo di calcio.
La seduta di consiglio è prevista per questo lunedì alle ore 17,30. A.V.
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
P.S. GIORGIO pag. 21
Benessere e forma fisica: convegno promosso dalla Cna IL DIBATTITOPROPOSTE DI
MODIFICA DELLE NORMATIVE «IL CORPO PARLA di te della tua salute, della tua
anima» è il tema del congresso promosso dalla Cna, oggi e domani all'Hotel
Garden. Da un'indagine dell'istituto «Nets» risulta che siano 8 milioni gli
italiani che prestano attenzione alla forma fisica e al benessere in genere
frequentando cure termali, beauty farm, palestre e centri benessere e che il
business del benessere supera i 14 miliardi di euro di fatturato: «Anche per
questo spiega il presidente della Cna di Ascoli, Gino Sabatini abbiamo riunito
professionalità di alto profilo con le qauli riflettere sulle proposte di
modifica alla legge nazionale e sulla stesura della legge regionale che
regolamenta l'attività di operatori di un settore così importante per il
benessere delle persone e per la salute della nostra economia». Nel programma
della due giorni ci saranno molti spunti di riflessione, a cominciare dal
problema del profilo professionale delle estetiste: ne parlerà Elsa Forte,
presidente della Confederazione Europea delle imprese di Estetica
professionale. Per passare poi al marketing. Del mercato italiano tratterà il
prof. Silvio Cardinali dell'Università Politecnica delle
Marche. E ancora la medicina, con la relazione sulle implicazioni ormonali in
estetica, del prof. Augusto Taccaliti, docente di Endocrinologia dell'Università delle Marche. Per arrivare
alle nuove frontiere della nutrizione, trattate dal prof. Pompei del
Dipartimento di Medicina sperimentale dell'Università di Camerino. La Cna, coi
funzionari Luciana Testatonda e Gian Daniele Battilà, affronterà il tema delle
novità legislative su sicurezza e privacy. I lavori saranno coordinati dal direttore
interprovinciale, on. Orietta Baldelli.
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
PS PRIMOPIANO pag. 3
Pesaro in Europa? Si prepara la sfida INCONTRI ALLA «BOBBATO» «PESARO è in
Europa». Non è una frase scontata ma il «motto» che sta alla base delle due
conferenze, organizzate dal Partito democratico di Pesaro in collaborazione con
la Biblioteca di studi storici «Vittorio Bobbato» e l'Istituto di storia
contemporanea della provincia di Pesaro Urbino, che hanno come scopo quello di
superare ogni distanza tra studenti, amministratori, la città e i valori
dell'identità europea e le politiche dell'Unione. Conferenze che offriranno un
momento di riflessione in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento
europeo, in programma per il 6 e il 7 giugno. Primo appuntamento domani alle 21
con la conferenza, in programma alla Biblioteca Bobbato (in Galleria dei
Fonditori 4, Ipercoop Miralfiore), sul tema «Parlamento europeo e strategie di
Lisbona: nuove sfide per Pesaro». Sono previsti gli interventi del professor
Giancarlo Vilella, funzionario europeo e docente universitario,
e del sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, pronto per la riconferma a primo
cittadino. Mentre lunedì 6 aprile alle 21sarà la volta della conferenza
dedicata all'«Europa motore di integrazione fra i popoli» con il professor Mike
Esohe Elamé, docente
all'Università Ca' Foscari di Venezia, e il senatore Palmiro Ucchielli,
presidente della Provincia e futuro candidato al Parlamento europeo. I due
incontri segnano una nuova tappa del percorso di studio e approfondimento già
avviato nel 2008 sul dialogo e lo scambio tra l'Europa e le amministrazioni
locali. «Proprio nel momento in cui i cittadini sono chiamati ad
esprimersi sul rinnovamento del Parlamento di Strasburgo spiega il segretario
Pd di Pesaro Daniele Vimini sentiamo il dovere di costruire insieme un percorso
di consapevolezza sui principali contenuti che delineano l'identità europea e
che muovono le politiche dell'Unione. L'idea è di interpretare sempre di più il
nostro impegno politico e amministrativo nella città attraverso la traduzione dei
valori e delle strategie dell'Europa».
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
PERSONE E FATTI pag.
14 Psicologo dei top gun' aiuta a risolvere le crisi CORSO AL LUCREZIA BORGIA
Lo psicologo Leonardo Milani (in alto con la tuta da pilota) su un aereo delle
Frecce LA CRISI? Non è solo quella economica. Ma è anche quella personale,
l'incapacità spesso di rimanere in equilibrio nelle situazioni più difficili.
Ed allora chi meglio del mental trainer' dei piloti delle Frecce Tricolori, può
offrire gli strumenti comportamentali e psicologici per ottenere il meglio
dalle situazioni limite e prendere buone decisioni senza perdere la testa? E'
questo lo spunto del corso (full immersion) di psicologia del benessere' in
programma domani dalle 10 alle 18 all'hotel Lucrezia Borgia di via Bononi, zona
Ipercoop. Due i docenti: Alessandro Brescia, consulente
aziendale ed esperto di finanza, e soprattutto Leonardo Milani. Cinquantatre
anni, ferrarese doc con un passato sportivo ad alto livello, psicologo e docente all'Università di Firenze,
Milani vanta nel proprio curriculum il ruolo di mental trainer' della pattuglia
acrobatica dell'aviazione militare; un compito che gli consente di
sperimentare tecniche di gestione delle energie e dello stress operativo. Dai
top gun', perciò, alle persone normali: impiegati, studenti, lavoratori comuni,
alle prese con le ansie della vita quotidiana. E con gli effetti, appunto,
della crisi (magari intesa anche come riflesso delle difficoltà economiche).
L'iniziativa è organizzata dall'Istituto di psicologia del benessere, che ha
sede in via Ravenna 663b ed a cui ci si può rivolgere anche via mail
(info@psicologiadelbenessere.it) oltre che via telefono 0532-718570 e fax
0532-718818. Image: 20090329/foto/3812.jpg
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
EVENTI pag. 28
Oroscopi e segnali alla ricerca del futuro LA CURIOSITA' DA SEMPRE, senza
distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negli astri garanzie per il
futuro. Tra Medioevo e giorni nostri la differenza è minima. Allora come oggi
si immagina che stelle e pianeti siano lettere di un alfabeto cosmico che basta
decifrare in base al colore, forma, moto, velocità, rapporto dei corpi. Per
quasi tutti gli storici l'astrologia è stata, in realtà, il più ambizioso
tentativo di attribuire un qualche ordine comprensibile alla sconcertante
giungla delle vicende umane. La varietà dei metodi, delle procedure, delle
misure di calcolo e degli interessi, ne ha fatto però, secondo i detrattori, il
regno dell'arbitrio. «DI EPISODI capitali la storia è ricca, con leggende
annesse», spiega Graziella Federici Vescovini, docente di Storia della Filosofia all'Università di Firenze, che ha
contribuito al catalogo della mostra con un importante saggio dal titolo La
visione astrologica dell'universo e dell'uomo nel Medioevo'. «Ricorda tra gli
altri Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune di Firenze scelse momento e
luogo per attaccare e battere i pisani nella battaglia di Cascina grazie alle
indicazioni del matematico e astrologo Paolo dall'Abbaco riprende . Il
filosofo neoplatonico Marsilio Ficino si incaricò invece di fornire a Lorenzo
il Magnifico la ricetta astrologica (luogo, data, ora) per costruire una nuova
villa». BENCHÉ fior d'intellettuale, Lorenzo era assai superstizioso e non si
separava mai da un anello portafortuna col segno del Capricorno. Il suo
astrologo personale, lo sventurato Pier Leone da Spoleto, era anche suo medico.
Purtroppo per lui, fu sospettato di aver avvelenato il principe e perciò
gettato in un pozzo senza troppi complimenti. Per alcuni storici gli anni di
Galileo (1564-1642) furono invece il tempo dei maghi', un mondo magico che non
fu periferia, ma centro della cultura europea con gli scritti di Marsilio
Ficino, Tommaso Campanella, Cornelio Agrippa, Giordano Bruno, Paracelso e molti
altri. Fondatore della scienza moderna, Galileo prestò fede solo a ciò che vide
col suo telescopio, ma non rinunciò all'esercizio dell'astrologia per il semplice
fatto che gli arrotondava lo stipendio. Al contrario, altri grandi astronomi
(Keplero) lo fecero credendoci.
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
EVENTI pag. 29 DA
SEMPRE, senza distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negl... DA
SEMPRE, senza distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negli astri garanzie
per il futuro. Tra Medioevo e giorni nostri la differenza è minima. Allora come
oggi si immagina che stelle e pianeti siano lettere di un alfabeto cosmico che
basta decifrare in base al colore, forma, moto, velocità, rapporto dei corpi.
Per quasi tutti gli storici l'astrologia è stata, in realtà, il più ambizioso
tentativo di attribuire un qualche ordine comprensibile alla sconcertante
giungla delle vicende umane. La varietà dei metodi, delle procedure, delle
misure di calcolo e degli interessi, ne ha fatto però, secondo i detrattori, il
regno dell'arbitrio. «DI EPISODI capitali la storia è ricca, con leggende
annesse», spiega Graziella Federici Vescovini, docente di Storia della Filosofia all'Università di Firenze, che ha
contribuito al catalogo della mostra con un importante saggio dal titolo La
visione astrologica dell'universo e dell'uomo nel Medioevo'. «Ricorda tra gli
altri Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune di Firenze scelse momento e
luogo per attaccare e battere i pisani nella battaglia di Cascina grazie alle
indicazioni del matematico e astrologo Paolo dall'Abbaco riprende . Il
filosofo neoplatonico Marsilio Ficino si incaricò invece di fornire a Lorenzo
il Magnifico la ricetta astrologica (luogo, data, ora) per costruire una nuova
villa». BENCHÉ fior d'intellettuale, Lorenzo era assai superstizioso e non si
separava mai da un anello portafortuna col segno del Capricorno. Il suo
astrologo personale, lo sventurato Pier Leone da Spoleto, era anche suo medico.
Purtroppo per lui, fu sospettato di aver avvelenato il principe e perciò
gettato in un pozzo senza troppi complimenti. Per alcuni storici gli anni di
Galileo (1564-1642) furono invece il tempo dei maghi', un mondo magico che non
fu periferia, ma centro della cultura europea con gli scritti di Marsilio
Ficino, Tommaso Campanella, Cornelio Agrippa, Giordano Bruno, Paracelso e molti
altri. Fondatore della scienza moderna, Galileo prestò fede solo a ciò che vide
col suo telescopio, ma non rinunciò all'esercizio dell'astrologia per il
semplice fatto che gli arrotondava lo stipendio. Al contrario, altri grandi
astronomi (Keplero) lo fecero credendoci.
( da "Nazione, La (Prato)"
del 29-03-2009)
Pubblicato anche in: (Nazione,
La (Prato))
Argomenti: Cultura
AGENDA PRATO pag. 17
DOMANI al teatro Metastasio, alle 21,30 Stefano Coppini, all'interno del cic...
DOMANI al teatro Metastasio, alle 21,30 Stefano Coppini, all'interno del ciclo di incontri «Metastasio: pensieri e parole»,
dialogherà con Vito Mancuso, docente di teologia moderna e contemporanea dell'Università San Raffaele
di Milano. Il senso complessivo del suo lavoro si può definire come «teologia
laica», un vero e proprio discorso su Dio ma tale da poter sussistere di fronte
alla scienza alla filosofia. Il suo ultimo libro «L'anima e il suo
destino» ha superato le 120.000 copie vendute ed è diventato un dibattuto caso
editoriale e culturale. «Il principale obiettivo di questo lavoro dice Mancuso
consiste nell'argomentare a favore della bellezza, della giustizia e della
sensatezza della vita».
( da "Corriere della Sera"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Economia - data: 2009-03-29 num: - pag: 23 categoria:
REDAZIONALE Il leader mondiale dei bond L'amministratore delegato: serve ancora
moral suasion per convincere le banche Usa ad aprire i conti «Noi privati faremo
decollare il piano Geithner» Mohamed El-Erian, numero uno di Pi
( da "Stampa, La" del
29-03-2009)
Argomenti: Cultura
E a un certo punto i
genitori la scuola se la fanno da soli. Sono migliaia in tutt'Italia, per nulla
convinti dell'istruzione pubblica, decisi a dare ai propri figli una formazione
diversa. A volte l'hanno trovata in una scuola che stava per chiudere proprio
sotto il loro naso. Altre volte hanno deciso di metterne su una nuova di zecca.
Gli istituti gestiti da genitori sono circa 500, sono nati da alcuni anni e
sono in deciso aumento. «Arrivano tantissime telefonate di persone
interessate», dice Paola Guerin della Foe, la rete della formazione di ispirazione
ciellina che fa capo alla Cdo, la Compagnia delle Opere (gestisce 450 scuole).
Sul loro sito ci sono tutte le istruzioni, un vero e proprio vademecum su come
farsi la scuola: dalle norme in vigore, a come e quali contributi pubblici
ottenere, ma anche di come far quadrare i conti. Leggere il vademecum è il
primo passo. Qualcuno si scoraggia e decide di adattarsi alle scuole del
circondario. Molti altri invece decidono di andare avanti e affrontano le fasi
successive di un'impresa che ha dato nuovo vigore alle scuole paritarie, spesso
sostituendo ai preti e alle suore di un tempo docenti e amministratori, pur
sempre cattolici, ma laici. È il 1991 quando l'Istituto Santa Dorotea di
Viareggio informa i genitori dei suoi alunni che nel giro di quattro anni dovrà
chiudere dopo quasi cento anni di vita. «I genitori hanno iniziato a informarsi
sulle varie soluzioni possibili - racconta Patrizia Del Carlo, coordinatrice
dell'istituto - alla fine hanno scelto una formula particolare, chi iscrive il
proprio figlio può diventare anche socio della scuola». Una cinquantina di euro
come una tantum all'iscrizione e si acquista il diritto a far partecipare il
figlio alle lezioni e il genitore alla gestione dell'istituto. Alla fine la
retta mensile diventa la somma di tutte le spese della scuola divise per ognuno
dei soci: circa 140 euro, mensa esclusa. Il Santa Dorotea è un'elementare,
quando i ragazzi passano alle medie i genitori potrebbero anche uscire dalla
cooperativa senza alcun costo. Non lo ha fatto quasi nessuno: all'inizio i soci
erano cento ora sono quattro volte di più. Alfonso Corbella era un architetto.
Lo è stato per venti anni. A un certo punto la scuola scelta per suo figlio era
in difficoltà. Si trattava di un istituto «storico» di Como, le Orsoline san Carlo,
cento anni di attività che all'inizio degli anni Novanta sembravano alla fine.
«Le suore si erano trovate a dover dedicare più tempo alle norme dell'Asl che
alla preghiera o all'insegnamento della religione», racconta Corbella. Lui una
cooperativa ce l'ha già, si chiama Dedalo onlus, ne è il presidente e si occupa
di servizi sociali insieme a un gruppo di altre persone. Tutti con le stesse
perplessità all'idea di mandare i loro figli alla scuola pubblica. In poco
tempo i soci diventano una ventina e l'avventura può avere inizio. È il 1996.
Per un po' di tempo ci sono anche le Orsoline al loro fianco perché non è che
gestire una scuola sia proprio come bere un bicchier d'acqua se non l'hai mai
fatto. «Nessuno di noi aveva una competenza specifica. All'inizio dedicavo due
pomeriggi della settimana e il sabato mattina a quest'impegno. Da subito ho
capito che erano poche». È andata a finire che ha abbandonato l'antica
professione di architetto e si è dedicato nella scuola a tempo pieno. I
risultati? La sua cooperativa rileva anche l'istituto S. Orsola di Roma alle
prese con la stessa crisi del gemello di Como e ora, a oltre dieci anni
dall'inizio, le due scuole non solo non sono più in crisi ma fanno parte degli
istituti parificati in pieno sviluppo: dal 1999 hanno aumentato di oltre il 70%
i loro iscritti. E quando Daniele Checchi, docente di Economia alla Statale di
Milano, ha voluto studiare quali fosseo i migliori licei di provenienza degli
iscritti alla sua università l'istituto di Como è risultato fra i migliori. Vincenzo Silvano
vive a Torino. Nel 2000 decide di iscrivere il primo dei suoi quattro figli
alla SS. Natale, una scuola paritaria elementare non lontana dalla loro
casa. «Non molto tempo dopo, mia moglie torna a casa e mi dice che la scuola
sta per chiudere, peccato che all'iscrizione nessuno ci avesse informati».
Silvano si occupa di organizzazione del personale in un'azienda, fanno alcune
riunioni con gli altri genitori della scuola, molti di loro amici di vecchia
data. Decidono di provare. Si mettono in contatto con la Cdo. «Nel giro di sei
mesi creiamo un'associazione di genitori dividendoci 40 milioni di lire
dell'epoca e rileviamo la scuola». Nel 2004 Vincenzo Silvano si licenzia, ormai
è il presidente della Cdo, intanto nella sua scuola gli alunni da 78 che erano
sono più che triplicati arrivando a 250 e le classi stanno quasi per
raddoppiare. www.lastampa.it/amabile
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 29-03-2009)
Pubblicato anche in: (Giorno,
Il (Milano))
Argomenti: Cultura
L'EVENTO pag. 28
Oroscopi e segnali alla ricerca del futuro LA CURIOSITA' DA SEMPRE, senza
distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negli astri garanzie per il
futuro. Tra Medioevo e giorni nostri la differenza è minima. Allora come oggi
si immagina che stelle e pianeti siano lettere di un alfabeto cosmico che basta
decifrare in base al colore, forma, moto, velocità, rapporto dei corpi. Per
quasi tutti gli storici l'astrologia è stata, in realtà, il più ambizioso
tentativo di attribuire un qualche ordine comprensibile alla sconcertante
giungla delle vicende umane. La varietà dei metodi, delle procedure, delle
misure di calcolo e degli interessi, ne ha fatto però, secondo i detrattori, il
regno dell'arbitrio. «DI EPISODI capitali la storia è ricca, con leggende
annesse», spiega Graziella Federici Vescovini, docente di Storia della Filosofia all'Università di Firenze, che ha contribuito
al catalogo della mostra con un importante saggio dal titolo La visione
astrologica dell'universo e dell'uomo nel Medioevo'. «Ricorda tra gli altri
Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune di Firenze scelse momento e luogo per
attaccare e battere i pisani nella battaglia di Cascina grazie alle indicazioni
del matematico e astrologo Paolo dall'Abbaco riprende . Il filosofo
neoplatonico Marsilio Ficino si incaricò invece di fornire a Lorenzo il
Magnifico la ricetta astrologica (luogo, data, ora) per costruire una nuova
villa». BENCHÉ fior d'intellettuale, Lorenzo era assai superstizioso e non si
separava mai da un anello portafortuna col segno del Capricorno. Il suo
astrologo personale, lo sventurato Pier Leone da Spoleto, era anche suo medico.
Purtroppo per lui, fu sospettato di aver avvelenato il principe e perciò
gettato in un pozzo senza troppi complimenti. Per alcuni storici gli anni di
Galileo (1564-1642) furono invece il tempo dei maghi', un mondo magico che non
fu periferia, ma centro della cultura europea con gli scritti di Marsilio
Ficino, Tommaso Campanella, Cornelio Agrippa, Giordano Bruno, Paracelso e molti
altri. Fondatore della scienza moderna, Galileo prestò fede solo a ciò che vide
col suo telescopio, ma non rinunciò all'esercizio dell'astrologia per il
semplice fatto che gli arrotondava lo stipendio. Al contrario, altri grandi
astronomi (Keplero) lo fecero credendoci.
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 29-03-2009)
Pubblicato anche in: (Giorno,
Il (Milano))
Argomenti: Cultura
L'EVENTO pag. 29 DA
SEMPRE, senza distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negl... DA
SEMPRE, senza distinzioni di ceto o di cultura, l'umanità cerca negli astri
garanzie per il futuro. Tra Medioevo e giorni nostri la differenza è minima.
Allora come oggi si immagina che stelle e pianeti siano lettere di un alfabeto
cosmico che basta decifrare in base al colore, forma, moto, velocità, rapporto
dei corpi. Per quasi tutti gli storici l'astrologia è stata, in realtà, il più
ambizioso tentativo di attribuire un qualche ordine comprensibile alla
sconcertante giungla delle vicende umane. La varietà dei metodi, delle
procedure, delle misure di calcolo e degli interessi, ne ha fatto però, secondo
i detrattori, il regno dell'arbitrio. «DI EPISODI capitali la storia è ricca,
con leggende annesse», spiega Graziella Federici Vescovini, docente di Storia della Filosofia all'Università di Firenze, che ha
contribuito al catalogo della mostra con un importante saggio dal titolo La
visione astrologica dell'universo e dell'uomo nel Medioevo'. «Ricorda tra gli
altri Coluccio Salutati che nel 1362 il Comune di Firenze scelse momento e
luogo per attaccare e battere i pisani nella battaglia di Cascina grazie alle
indicazioni del matematico e astrologo Paolo dall'Abbaco riprende . Il
filosofo neoplatonico Marsilio Ficino si incaricò invece di fornire a Lorenzo
il Magnifico la ricetta astrologica (luogo, data, ora) per costruire una nuova
villa». BENCHÉ fior d'intellettuale, Lorenzo era assai superstizioso e non si
separava mai da un anello portafortuna col segno del Capricorno. Il suo
astrologo personale, lo sventurato Pier Leone da Spoleto, era anche suo medico.
Purtroppo per lui, fu sospettato di aver avvelenato il principe e perciò
gettato in un pozzo senza troppi complimenti. Per alcuni storici gli anni di
Galileo (1564-1642) furono invece il tempo dei maghi', un mondo magico che non
fu periferia, ma centro della cultura europea con gli scritti di Marsilio
Ficino, Tommaso Campanella, Cornelio Agrippa, Giordano Bruno, Paracelso e molti
altri. Fondatore della scienza moderna, Galileo prestò fede solo a ciò che vide
col suo telescopio, ma non rinunciò all'esercizio dell'astrologia per il
semplice fatto che gli arrotondava lo stipendio. Al contrario, altri grandi
astronomi (Keplero) lo fecero credendoci.
( da "Giornale.it, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
n. 76 del 2009-03-29
pagina 8 «Così salveremo il Santuario dei cetacei» di Redazione Il professor
Maurizio Wurtz, cetologo docente all'Università di Genova, racconta come anche grazie al
rilevamento di dati satellitari verrà monitorata la vita di delfini e balene
Maurizio Wurtz risponde al telefono con la calma e la gentilezza del vero
scienziato. All'esibizionismo, antepone l'amore per le creature marine sulle
quali tiene da anni un brillante corso presso il Dipartimento di Biologia dell'Università
di Genova. In passato «anima» del Museo oceanografico di Monaco-Montecarlo,
autore del bel libro «A caccia negli oceani» (Mondadori, 1997), è l'unico
titolare di una cattedra di «cetologia» (lo studio delle balene e dei delfini)
in Italia. Uno di quelli che fanno innamorare i propri allievi, un docente che esce in mare con i ricercatori per applicare gli
studi alla salvaguardia concreta dell'ambiente marino. Tra non poche
difficoltà. Attenzione dei media solo episodica, scarsa cultura al riguardo da
parte delle Istituzioni, nemici di vario tipo e mancanza cronica di fondi.
Wurtz sa farsi apprezzare e attrae contributi spontanei di vari «sponsor», ma
ciò basta si e no a garantire il carburante per la «Menkab», l'imbarcazione da
ricerca del Di.Bio, progettata dai cantieri Sacs e dalla società Cartello-Yanmar
per permettere all'equipe universitaria di uscire in mare riducendo al minimo
consumi e impatto ambientale. Una barca ormeggiata a Savona, alla cui pulizia e
manutenzione si dedicano artigianalmente lo stesso Wurtz e i suoi ragazzi. Il
professore declina in modo signorile ogni invito a discutere la sortita di
Greenpeace. Non vuol riaccendere le polemiche. Sono trascorsi pochi giorni
dalla diffusione dei dati della nota organizzazione sul cattivo stato in cui
verserebbe il Santuario dei cetacei, «oasi» marina tra le più importanti in
Italia e nel Mediterraneo. Dati che hanno destato scalpore e preoccupazione
sulla stampa nazionale e internazionale, ma anche suscitato reazioni contrarie
o prudenti da parte di quegli scienziati che contestano la propaganda allarmistica
degli ecologisti radicali, spesso non suffragata da seri studi scientifici. Due
giorni fa la capogruppo dei Verdi in Consiglio Regionale, Cristina Morelli, ha
presentato un'interrogazione sul monitoraggio dei cetacei all'interno del
Santuario, e ha chiesto alla Regione di farsi promotrice verso il Ministero
dell'Ambiente e gli altri enti competenti perché sia formulato un piano
strategico operativo di controlli nell'area. A prescindere dall'attendibilità e
dal clamore dell'iniziativa di Greenpeace, e senza delegare l'interesse per
questi temi alle solite colorate minoranze ambientaliste, è di vitale
importanza una ricognizione sul presente e sul futuro di quei delfini e di
quelle balene che potrebbero rappresentare un'opportunità culturale, turistica
ed economica per la Liguria, e invece rischiano di essere abbandonate al loro
incerto destino. Finanziato, forse, con non meglio identificati fondi pubblici
messi a disposizione dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca
Ambientale, organo del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e
del mare (soldi spesso negati all'Università, e anche su questo sarebbe il caso
che la Morelli presentasse un'interrogazione), lo studio di Greenpeace
effettuato in mare aperto nell'agosto 2008, dimostrerebbe una notevole
diminuzione degli avvistamenti, del 75% delle balenottere e del 50% delle
stenelle, rispetto al monitoraggio effettuato dalla stessa associazione nel
1992. Secondo gli eco-no global, le cause sarebbero da imputare al traffico incontrollato
e all'alta velocità di traghetti e imbarcazioni private di grandi dimensioni,
all'inquinamento da batteri fecali, e alle pratiche di «whale watching» (le
attività di avvistamento dei cetacei in mare) svolte in modo improvvisato,
pericoloso, anche con aerei e motoscafi. Ora, premesso che, dato in più dato in
meno, tutte queste possibili realtà nemiche dei cetacei vanno senza dubbio
contrastate, il problema è rilanciare e promuovere, con una visione d'insieme
anzitutto sul piano dell'informazione, quello che è un patrimonio unico per la
Liguria, l'Italia e il mondo intero. «Il Mediterraneo risente degli effetti del
cambiamento climatico, forse in modo più evidente di altri mari del globo -
spiega Wurtz -. Monitorare la dinamica delle popolazioni di cetacei significa,
in primo luogo, avere la possibilità di effettuare un continuo controllo in
mare, disporre di competenze adeguate e interdisciplinari, mettere a punto e
utilizzare tecnologie innovative, attivare collaborazioni tra enti
(istituzionali e non) a livello nazionale e internazionale, disporre di un
piano che definisca le priorità utili alla salvaguardia, ma anche alla gestione
delle problematiche, formare nuove professionalità». Aspettative utopiche? «Tra
le regioni che si affacciano sul Santuario Pelagos, la Liguria dispone di molti
punti di forza per affrontare l'impegnativa sfida di conciliare la protezione
dei cetacei e del loro ambiente con lo sviluppo delle attività economiche lungo
la costa e in mare aperto». «In collaborazione con la Fondazione di Ricerca
Cima, il Campus di Savona, l'Autorità Portuale di Savona-Vado,
l'Amministrazione Provinciale e la Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera
di Savona - prosegue Wurtz - stiamo mettendo in campo un progetto sistematico
di monitoraggio delle popolazioni di cetacei costieri e del largo, e già stiamo
operando in questo senso in Alto Tirreno, in mar Ligure, al largo della Corsica
e della Sardegna». «Stiamo inoltre lanciando una collaborazione con i
ricercatori del Dipartimento di Matematica per il rilevamento di dati
satellitari, interpretati in tempo reale da esperti della Fondazione Cima, che
rendono possibile l'elaborazione di modelli di previsione della distribuzione
delle specie più importanti». «Altro progetto fondamentale e innovativo -
aggiunge Wurtz - è quello degli interventi integrati in caso di spiaggiamento
dei cetacei». «Lo spiaggiamento di un cetaceo, vivo o morto, è sempre un evento
traumatico sia per quanto riguarda la sofferenza dell'animale, sia per la
percezione che le persone hanno dell'evento. Si tratta comunque di una
situazione che deve essere gestita con la massima professionalità non solo per
le implicazioni sanitarie, se avviene in un luogo accessibile ai cittadini, ma
anche per la quantità di informazione che si può ricavare dal corretto prelievo
di campioni da questi esemplari». «In questo senso, il Di.Bio. e la Fondazione
Cima, in collaborazione con ricercatori della Facoltà di Veterinaria
dell'Università di Torino, di Padova e di Sassari, ma soprattutto con il supporto
operativo della Capitaneria di Porto di Savona e della Guardia Forestale, hanno
elaborato un programma di intervento, denominato Assice, che permette di
coordinare l'azione nel caso di spiaggiamenti o di esemplari in difficoltà, sia
in prossimità della costa che al largo. Tramite un protocollo già sperimentato
su un numero elevato di casi, sarà così possibile intervenire efficacemente per
determinare se l'animale è affetto da patologie derivate da stress ambientale o
se il suo comportamento anomalo è originato da altre cause». «Infine,
inizieremo una collaborazione con la Provincia di Livorno e con l'area marina
protetta di Portofino su una tematica di particolare urgenza: il monitoraggio
dei delfini costieri (tursiopi). Questa specie di delfino è inserita nell'
"Allegato II della Direttiva Habitat" (direttiva comunitaria per la
salvaguardia dell'ambiente e delle biodiversità, ndr), essendo la più
interessata dalle interazioni con le attività umane. I nostri studi hanno
dimostrato che le acque costiere del mar Ligure sono un importante corridoio di
comunicazione tra la subpopolazione dell'Alto Tirreno e quella che vive in
acque francesi. Partendo da questa base sarebbe urgente avviare un programma di
monitoraggio. Sicuramente esistono tutte le condizioni perché la Regione
Liguria possa pretendere un ruolo nella conservazione di questa specie». Ce lo
auguriamo, prof. Wurtz. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 -
20123 Milano
( da "Stampa, La" del
29-03-2009)
Argomenti: Cultura
CASALE. PORTE APERTE
Sulle tracce del Castello lungo sette secoli di Storia [FIRMA]FRANCA NEBBIA
CASALE MONFERRATO Il secondo weekend di apertura del Castello è caratterizzato
soprattutto dalla storia del maniero, un aspetto che sarà curato
dall'associazione Arte e Storia. Dopo le visite libere di ieri e quella
virtuale guidata da Antonino Angelino e Paolo Motta, oggi alle 10 nella manica
si apre la mostra «Una storia per immagini. Evoluzione e iconografia del
Castello», curata da Enrico Lusso e Antonella Perin del Politecnico di Torino.
Seguirà la tavola rotonda su «Il Castello e la sua storia». Sarà moderata da
Aldo Settia, docente di Storia
medioevale all'Università di Pavia e presidente di Arte e Storia, e che l'altra
domenica ha tenuto una lectio magistralis al Teatri Municipale sui «Castelli
tra realtà, evocazione romantica e credulità popolare». Si alterneranno Enrico
Lusso e Antonella Perin, Claudia Bonardi (docenti al Politecnico di Torino),
Dino Palloni, del Consiglio scientifico dell'Istituto italiano castelli, Maria
Carla Visconti, della Soprintendenza ai beni architettonici e per il paesaggio
del Piemonte. Alle 16,30, altra visita virtuale al Castello a cura dei
professori Angelino e Motta. E' un percorso per immagini che ripercorre le
tracce del passato nella storia del Castello dalla sua fondazione, alla metà
del '300 fino allo smantellamento dei rivellini, avvenuto in due tempi, nel
1857 e nel 1904. «Proprio dalla distruzione dei rivellini che avevano due
ordini di casematte - commenta Angelino - potrebbe derivare la dicerìa dei
sotterranei, per accumulare l'immenso materiale di risulta».
( da "Stampa, La" del
29-03-2009)
Argomenti: Cultura
ORMEA. POLEMICA IN
ALTA VALLE Il sindaco: "Sulla maxi diga le società non mi rispondono"
[FIRMA]SABINA CRAVERO ORMEA «Non si capisce se si stia facendo molto rumore per
nulla o se tra qualche tempo vedremo una diga sbarrare l'acqua qualche metro
prima che scorra nel nostro territorio, senza aver potuto dire la nostra». La
popolazione locale è in fermento. Da quando le risorse naturali dell'Alta Val
Tanaro, oltre che da qualche turista, rocciatore o biker, sono state scoperte
dagli imprenditori dell'energia alternativa, l'eolico viaggia a gonfie vele e
qualcuno ha già pensato alle potenzialità dell'acqua. È polemica, però, sullo
schema di progetto, diffuso mesi fa da un pool di società
pubblico-private, dove si intende trattenere acqua sorgiva del Tanaro, con una
diga e relative captazioni, sul versante ligure. Tenta di smorzare gli
allarmismi Giorgio Ferraris, presidente della Comunità montana e consigliere
regionale: «L'idea viene ciclicamente riproposta dall'inizio del '900 e ha oggi
contorni meno concreti di precedenti proposte naufragate clamorosamente».
L'altra sera, in una riunione pubblica, il sindaco di
Ormea Massimo Seno ha però aggiornato i presenti, giovani e cittadini
preoccupati dalla mancanza di informazione sul presunto stato di avanzamento
del progetto. «Non rispondono da un mese alla mia richiesta di invio
documentazione - dice Seno - le società coinvolte: Hydrodata, Amaie, Alpi
Liguri Sviluppo e Turismo, Agengranda, Edison». Da giorni si attendono anche
risposte dagli enti provinciali liguri e dai ministeri, a cui ha scritto di
recente l'ente montano; i sindaci hanno infatti ipotizzato che l'opera, per la
sua portata, possa costituire diretta competenza del Governo. «Solo la
Provincia di Cuneo ci ha contattati - dichiara Seno - non vi sono depositati
progetti. Ma non me ne stupisco, più facile che eventuale documentazione sia in
Liguria». Se non stupisce, nemmeno tranquillizza. Al di là dell'informazione
ufficiale, «a livello informale - dice Ferraris - si comprende che queste
società tastino il terreno per vedere se c'è disponibilità sul territorio, è
ovvio che il progetto faccia gola a chi lo realizza e ne beneficia, ma non
esiste nessun avvio concreto, per questo non arrivano risposte».
( da "Tirreno, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 7 - Pisa
Quale energia nell'era del post petrolio? Venerdì alla facoltà d'ingegneria
esperti a confronto sulle nuove tecnologie PISA. Venerdì prossimo alle 15,
nell'aula magna della facoltà di ingegneria in via Diotisalvi 2, si terrà una
conferenza organizzata da Ingegneria in Movimento - Sinistra Per... dal titolo
"Prospettive energetiche nell'era post-petrolio". Partendo da
un'analisi delle attuali riserve petrolifere, verranno approfonditi i vantaggi
e le problematiche delle nuove tecnologie in campo energetico, valutando
applicazioni nel prossimo futuro in Italia. Per l'occasione interverranno i
professori Ugo Bardi, Romano Giglioli, l'ingegnere Franco Donatini. Bardi è docente presso il Dipartimento di chimica dell'Università di Firenze,
presidente di Aspo-Italia (sezione italiana dell'associazione internazionale
che si occupa dello studio del picco del petrolio), autore del libro "La
fine del petrolio: combustibili fossili e prospettive energetiche per il
ventunesimo secolo", edito da Editori Riuniti nel 2003. Giglioli,
direttore del master "Pianificazione e gestione dei sistemi per l'energia
da fonti rinnovabili", ha sviluppato la sua carriera presso l'Università
di Pisa prima come ricercatore, poi come professore nell'ambito dei sistemi
elettrici per l'energia. Dal 1994 è professore ordinario e ricopre la cattedra
di "Sistemi elettrici per l'energia". Donatini è responsabile
dell'unità sistemi di generazione della ricerca dell'Enel, dove si occupa dello
sviluppo di sistemi innovativi di conversione di energia alimentati a fonti
fossili e rinnovabili; membro dell'Implementation Panel della Technology
Platform for Hydrogen and Fuel Cell dell'Unione Europea e coordinatore della task
sulla produzione di idrogeno dalla cogassificazione di biomasse e carbone della
International Energy Agency.
( da "Virgilio Notizie"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
(ASCA) - Roma, 29 mar - L'accesso all'universita' deve cambiare perche' il corpo
docente ''non deve essere
piu' una riserva privata di amici e parenti''. Lo spiega dal palco del
Congresso del Pdl, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. ''Basta con
le sedi distaccate e inutili dove c'e' un solo iscritto - dice il premier -;
saranno premiate solo quelle con i migliori standard formativi e di ricerca''.
( da "LeccePrima.it"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Linaugurazione
ufficiale avverrà domani. A Porto Cesareo cè attesa per il nuovo spazio
cittadino, intitolato ad una figura di grande carisma e umanità: si chiamerà
infatti piazzale don Lorenzo Marzio Strafella, la nuova piazza realizzata dall'amministrazione comunale
guidata dal sindaco Vito Foscarini. La progettazione dello spazio urbano si
deve all'architetto Anna Rizzello e all'ingegner Pasquale Fanizza. La piazza
sorge di fronte alla parrocchia della Beata Vergine Maria del Perpetuo Soccorso
ed è stata completamente ristrutturata e ridonata alla comunità rivierasca
nord-salentina dopo un periodo di lavori. Costo totale dellopera,
circa 200mila euro. Il taglio del nastro avverrà alle 18, alla presenza di
autorità civili, religiose e militari. Oltre al primo cittadino, parteciperanno il vescovo della
Diocesi di Nardò-Gallipoli, monsignor Domenico Caliandro, il parroco don
Antonio Bottazzo e l'intero consiglio Comunale. L'intitolazione della nuova
piazza a don Lorenzo Strafella è stata fortemente voluta dall'amministrazione
comunale cesarina e resa possibile anche grazie al continuo interessamento ed
alla collaborazione di don Salvatore Nestola. Don Lorenzo
Marzio Strafella - raccontano Egidio Peluso, assessore alla Cultura e don
Nestola - è stato il
primo parroco di Porto Cesareo, con nomina avvenuta l8
settembre del 1952. Resse e diresse la parrocchia sino al 21 marzo 1985, giorno
del suo decesso. Appena giunto in paese - ricorda don Salvatore - dedicò tutte
le sue energie non solo per
evangelizzare ma anche per promuovere umanamente il borgo di pescatori. Fu lui
ad edificare la chiesa parrocchiale in due round: i lavori iniziali infatti
furono bloccati per mancanza di fondi e solo dopo aver ottenuto un contributo
statale accompagnato anche da spese personali, si riuscì a costruire ledificio.
Durante la sua attività ecclesiale promosse in tutti i rami dellAzione
cattolica collaborando per lindipendenza di Porto Cesareo dal comune di
Nardò. Dopo inaugurazione della piazza, è previsto un incontro culturale con inizio
intorno alle 18,45, fissato proprio sotto la navata della Chiesa della Beata
Vergine Maria del Perpetuo Soccorso. Si tratta della prima conferenza di un
ciclo di dibattiti a tema su: Santi patroni e identità civiche
fra adozione e
tradizione, organizzati dall'Union 3 e dalla Società di storia patria per
la Puglia. Per questo primo incontro riflettori puntati sui santi patroni di
Porto Cesareo fra tradizione popolare e direttive liturgiche, con Santa Cesarea
e la Beata Vergine del
Perpetuo Soccorso in primo piano. Relatore della tavola rotonda Gigi Pasanisi
della Società di storia patria per la Puglia. L'introduzione sarà affidata a
don Antonio Bottazzo, parroco di Porto Cesareo, mentre le conclusioni saranno
di Mario Spedicato docente presso l'Università del
Salento e presidente della Società di storia patria di Lecce. Grande
soddisfazione e l'augurio di gioia e felicità per la nuova piazza
cittadina, è il messaggio inoltrato a tutti i cesarini dal sindaco Vito
Foscarini e dal
presidente del consiglio Eugenio Sambati.
( da "Corriere Adriatico"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
I proprietari devono
entrare a giugno male opere di urbanizzazionesi faranno solo a settembre I
consiglieri del Pdl Valeria Ruiti e Alessia Pupo interrogano il sindaco sulla
situazione delle costruzioni in contrada Pace Cooperative edili, ritardi nella
consegna delle case Tolentino Nella nuova zona in contrada Pace, alcune
cooperative edilizie stanno realizzando diversi alloggi che da contratto
dovrebbero essere consegnati ai soci entro i prossimi mesi di giugno-luglio. Da
tempo, infatti, numerose famiglie stanno attendendo la consegna di questi nuovi
alloggi di cui si parla ormai da tanto tempo. Ma ci sarebbero dei ritardi e su
questa situazione i consiglieri Valeria Ruiti e Alessia Pupo (Pdl) hanno
presentato una interrogazione al sindaco Luciano Ruffini. Ci risulta dicono la
Pupo e la Ruiti che una cooperativa ha comunicato ai soci che il Comune non
riuscirà a realizzare le opere di urbanizzazione prima del 30 settembre
prossimo. I soci, però, per l'acquisto dell'area urbanizzata hanno versato i
soldi nel febbraio del 2007. Inoltre, i lavori di costruzione sono iniziati in
ritardo a causa della mancata definizione dei lotti fra il Comune e le Ferrovie
dello Stato. Le ditte appaltatrici hanno avuto maggiori spese per gli allacci
di cantiere a causa dell'assenza delle reti idrica e elettrica sulle quali
potersi allacciare. Inoltre, il progetto esecutivo per la realizzazione delle
opere di urbanizzazione è esecutivo da maggio del 2007 mentre il Comune ha
predisposto una gara di appalto per i servizi tecnici soltanto nel febbraio di
quest'anno. Va ricordato anche che non è stata ancora indetta la gara per la
realizzazione delle opere che, in base all'accordo
pubblico-privato, dovevano essere realizzate, come termine ultimo, entro la
consegna degli appartamenti. Appare chiaro dicono ancora la Ruiti e la Pupo che
senza le opere urbanistiche primarie non è possibile avere l'agibilità degli
alloggi. Attraverso l'interrogazione, che presumibilmente verrà discussa nel
corso della prossima seduta del consiglio comunale, i due consiglieri di
minoranza chiedono al sindaco di sapere se quanto da loro descritto corrisponde
al vero e quando il Comune pensa di poter realizzare queste opere. Inoltre, si
chiede di conoscere in caso di ritardo chi pagherà una indennità alle cooperative
e chi rimborserà le maggiori spese per gli allacci pagati all'Azienda
Specializzata Settore Multiservizi dalle cooperative. ROBERTO SCORCELLA,
( da "Corriere Adriatico"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Vicinato solidale,
una risorsa Nell'incontro promosso a Fano Due si è parlato di sostegno alle
famiglie Fano "Famiglie al tempo della crisi": un tema di attualità,
un tema che evidenzia anche la drammaticità di certe situazioni famigliari che
da un giorno all'altro si sono trovate senza una fonte di sostentamento a causa
della perdita del lavoro o di un improvviso rovescio economico o che si trovano
in momentanea difficoltà per un problema qualsiasi. Che fare allora? Cercare un
aiuto dalle istituzioni? Chiedere un prestito alle banche? In realtà esiste una
rete di solidarietà che, se incentivata a dovere, può costituire una efficace
paracadute di carattere sociale: "il vicinato solidale come risorsa".
Di questo si è parlato ieri, in un incontro che si è svolto nella sala
intestata a Don Oreste Benzi a Fano Due. Sono intervenuti Paola Vacchina vice
presidente nazionale delle Acli, Paolo Benini della Fondazione "7
Novembre", Luigi Giario vice presidente della associazione "Mondo di
Comunità e Famiglia", Bruno Volpi della Fondazione "I Care
ancora" che insieme a Giorgio Magnanelli della cooperativa sociale "I
Talenti" sono gli organizzatori della iniziativa; e inoltre: Stefano Bartolini docente della Facoltà di Economia della Università di Siena, il
sociologo Stefano Ricci e Davide Guidi presidente di Rees, Rete di Economia
Etica e Solidale delle Marche. Le organizzazioni del non profit hanno inteso
mettere al centro della attuale situazione di crisi un modello di famiglia che
non si isola, che non si chiude per le paure che incombono
quotidianamente nei nostri quartieri, ma che può contare su una comunità
solidale, la cui chiave d'accesso sono le parole "condivisione",
"sobrietà", "accoglienza", "solidarietà". Si
tratta di un modello di rete non nuovo in verità; esso è nato in Lombardia e si
sta estendendo in altre regioni, Marche comprese. La comunità di famiglie non
si costituisce sulla fusione, ma sul vicinato solidale, non sulle norme, ma
sulla fiducia. Si tratta quindi di associazioni di mutuo aiuto tra famiglie.
Oltre alle Comunità di famiglie, esistono i Gruppi di condivisione. Si tratta
di nuclei disseminati ormai in quasi tutte le regioni che costituiscono uno
strumento di auto promozione e di accompagnamento tra persone e famiglie che,
attraverso un cammino di "condivisione", conduce alla conoscenza dei
bisogni di ciascuno ed aiuta ad individuare le scelte che portano alla
realizzazione della propria personalità e dei propri sogni. MASSIMO FOGHETTI,
( da "Gazzettino, Il (Udine)"
del 29-03-2009)
Pubblicato anche in: (Gazzettino,
Il (Pordenone))
Argomenti: Cultura
La meccatronica
cresce grazie anche all'interesse dei privati Domenica 29 Marzo 2009, (pt) Nel
Centro polifunzionale dell'Università di Udine a Pordenone dallo scorso anno è
operativo un laboratorio di meccatronica dedicato alla ricerca applicata al
servizio delle aziende. Una collaborazione sempre più forte tra ateneo e
tessuto industriale locale è, infatti, l'obiettivo cui punta l'equipe coordinata dal docente di meccanica applicata alle macchine, Alessandro Gasparetto,
soprattutto grazie a una strumentazione all'avanguardia per il controllo in tempo
reale di sistemi automatici. La meccatronica è una disciplina di recente
costituzione che combina la meccanica e l'elettronica, studiando tecniche per
il controllo di sistemi meccanici appunto tramite l'elettronica.
«L'interdisciplinarietà che caratterizza questa scienza - spiega Gasparetto - è
perfettamente coerente con l'idea che sta alla base della laurea specialistica
in ingegneria dell'innovazione industriale attivata a Pordenone, ovvero una
laurea specialistica di classe meccanica, ma basata sull'interdisciplinarietà
che è, ormai, una caratteristica sempre più indispensabile nella formazione dei
futuri ingegneri. Questo percorso di studi va incontro da una parte alle nuove
esigenze delle aziende locali e dall'altra alle aspettative lavorative dei
giovani». Il laboratorio, allestito negli spazi messi a disposizione dal
Consorzio universitario di Pordenone, è dotato di strumentazioni per il
controllo in tempo reale di sistemi meccatronici che devono operare in
situazioni critiche, ovvero consentono di rispondere rapidamente alle esigenze
delle imprese locali risolvendo molte problematiche riguardanti l'automazione
spinta. Grazie a un importante contributo di ricerca offerto da
"Electrolux home products Italy" è stato possibile acquistare la
maggior parte della strumentazione. Altri strumenti, inoltre, sono stati
forniti dalla "National instruments" come premio per i vincitori di
un concorso nel quale l'equipe di ricerca di Gasparetto ha ottenuto il primo posto
con un progetto che riguarda il controllo di sistemi robotici di tipo
master-slave per applicazioni a macchine utensili. Ulteriori fondi provengono
da un progetto finanziato dal Ministero dell'università,
sempre sui robot master-slave per controllo a distanza.
( da "Sicilia, La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Partito democratico
ha ritrovato l'unità Vittorio Di Gangi segretario comunale Villarosa. Successo
oltre le attese per il convegno dal titolo "ArchitetturaXarcheologia -
Conservare il passato- Fruizione, tutela e valorizzazione del sito archeologico
di Monte Giulfo a Villarosa", promosso dall'Università Kore che conferma
come l'archeologia sia una leva importante per lo sviluppo e la promozione del
territorio. La manifestazione, curata dal vicesindaco di Villarosa nonché
dirigente amministrativo della Kore, Giovanni La Valle, si è svolta alla
biblioteca comunale. Giovani studenti della facoltà di architettura hanno
esposto all'ingresso un progetto da loro elaborato, insieme agli archeologi che
hanno eseguito lo scavo, che prevede la valorizzazione dell'area archeologica,
piccola città ellenizzata, secondo un programma museologico. Hanno partecipato
al seminario Beatrice Basile, sovrintendente ai Beni culturali, Dario Ticali,
preside della Kore del corso di laurea di architettura, Giuseppe
Guerrera della facoltà di architettura dell'Università di Palermo, Sandro
Amata, docente del corso di
laurea in archeologia dell'Università Kore e Andrea Caporali della facoltà di
architettura sempre dell'Università Kore. Erano presenti inoltre il comandante
e il vice comandante del Genio militare di Palermo, col. Vasco
Angelotti, e ten. col. Salvatore Bognanno e il consigliere provinciale Lorenzo
Granata. "Quella di oggi è una giornata importante - ha detto il sindaco
Gabriele Zaffora- perché mantiene l'interesse delle istituzioni culturali e
pubbliche sulla nostra realtà locale dove ci sono energie positive che vanno
liberate. L'idea alla base dei progetti che riguardano Monte Giulfo prevede un
nuovo modo di unire turismo e cultura che si basa sulla valorizzazione
dell'archeologia per promuovere i sistemi territoriali". "Sul sito
archeologico di Monte Giulfo - ha sottolineato la soprintendente Basile - più
che delle speranze ci sono veramente delle prospettive perché è un sito
perfettamente conservato". In tutta la provincia c'è, secondo la
soprintendente, la possibilità di far rifiorire una quantità di aree
archeologiche come quella di Monte Giulfo "molto interessanti - ha
spiegato - sotto tutti i profili, a cominciare da quello scientifico per la
quantità di dati che possono restituire per finire con quello più volgarmente
economico per un sistema turistico che oggi è sempre più attratto dai siti
archeologici". "Il progetto elaborato da 70 studenti - ha
sottolineato il prof. Guerrera - del terzo anno di architettura, prevede l'ipotesi
di valorizzare Monte Giulfo che si basa su un percorso di visita che inizia
dalla base del Monte e, nell'ordine, consente la visita alla Necropoli est in
basso, per poi attraversare l'area del Tesmophorion, ed infine raggiungere
l'abitato sulla sommità del Monte". Pietro Lisacchi
( da "Sicilia, La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
modica Collaudo
padiglione dell'ospedale Maggiore m.b.) "Ti amo
( da "Sicilia, La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
acireale. Giornate
«Fai di primavera» tanti visitatori guidati dagli studenti Prima giornata ieri
ad Acireale (la replica oggi), con l'appuntamento promosso dal Fondo ambiente
italiano a sostegno dell'arte e di quei monumenti che spesso rimangono
tristemente chiusi al pubblico. L'iniziativa nella città di Aci e Galatea ha
visto il coinvolgimento dell'assessorato alla Cultura diretto da Nives
Leonardi, struttura la quale si è avvalsa della stretta collaborazione delle
delegate Fai, Loredana Grasso e Francesca Pennisi. I riflettori sono stati
puntati sul centro storico, in particolare sulla via Dafnica e dintorni, con un
itinerario compreso fra piazza S. Michele e via S. Martino. A fare da
"ciceroni" ai tanti visitatori che hanno affollato le antiche chiese
presenti i collegi e i palazzi nobiliari, per l'occasione aperti al pubblico,
facendo loro apprezzare e conoscere numerosi particolari sconosciuti, gli
alunni delle scuole elementari Giuseppe Fanciulli e del Lyceum linguistico e
ancora delle scuole medie Galileo Galilei, Paolo Vasta, Vigo Fuccio La Spina ed
ancora del liceo classico Gulli e Pennisi (nella foto di Consoli, i giovani
ciceroni nella chiesa Gesù e Maria). N.P. ACIREALE. Fidapa, stasera la «Notte
delle candele» a.g.) Questa sera, alle 19, all'hotel Orizzonte, la sezione
acese della Fidapa organizza "Candle night 2009". Saranno presenti
autorità civili, militari e della Fidapa. ACIREALE. In Cattedrale gli esercizi
spirituali n.p.) Prendono il via domani nella Cattedrale di Acireale gli
esercizi spirituali in preparazione alla Pasqua. Il programma stilato dal
canonico, don Roberto Strano prevede alle 19 la recita del Rosario ed a seguire
la celebrazione della Messa, una breve riflessione e la benedizione conclusiva.
ACIREALE. Stasera commedia al teatro S. Paolo a.g.) Questa sera, alle ore
20.30, nel teatro San Paolo, nell'ambito della ottava rassegna del teatro
parrocchiale, la parrocchia San Paolo porterà in scena "Un Hidalgo senza
tempo", commedia in due atti da don Chisciotte di M. De Cervantes.
Traduzione e adattamento di Patrizia Patanè Grasso. ACICATENA. Sopralluogo
negli edifici di via D'Agostino m.g.) Domani, lunedì, alle ore 11 il sindaco
Raffaele Pippo Nicotra effettuerà un sopralluogo tecnico negli edifici di via
Turi D'Agostino, interessati da lesione e dissesto strutturale. Alla ispezione
parteciperanno il responsabile del dipartimento regionale di Protezione Civile
Giovanni Spampinato, il deputato regionale Nicola D'Agostino, l'assessore
comunale alla protezione civile Giuseppe Barbagallo, il Capo Area Tecnica
comunale Alfio Grassi, il comandante della stazione dei Carabinieri Giuseppe
Ventimiglia, il comandante dei Vigili Urbani Salvatore Filetti. ACICATENA. Rc,
oggi manifestazione contro il carovita m.g.) Il circolo 25 Aprile del Partito
della Rifondazione Comunista, oggi in piano Umberto dalle 10.30 alle 13 terrà
un'iniziativa politica sulla crisi economica e sul carovita. Nell'occasione,
verranno istituiti i Gap, Gruppi di acquisto popolare, e verrà distribuito il
pane ad un euro al kg: no alla speculazione, si legge in un volantino.
ACICATENA. Terremotati, domani il pagamento del Cas m.g.) Da domani, lunedì, i
terremotati beneficiari del contributo di autonoma sistemazione potranno
recarsi negli sportelli del Credito siciliano per l'accredito delle somme
relative al periodo luglio-dicembre 2008. ACIREALE. Gulli e Pennisi, incontro sulla
Costituzione a.g.) Domani alle 17.30 nella sala conferenze
del liceo Classico "Gulli e Pennisi", nell'ambito del ciclo di
incontri per i docenti delle scuole acesi, il prof. Giovanni Vecchio, già
dirigente scolastico, parlerà su "Cittadinanza e Costituzione: il ruolo
dell'istituzione scolastica". ACI s. antonio. Esercizi spirituali con
mons. Malandrino a.g.) Nella parrocchia S. Maria la Stella iniziano
domani gli esercizi spirituali che saranno predicati da mons. Giuseppe
Malandrino, già viscovo di Acireale ed emerito di Noto. Gli incontri si
svolgeranno il 30 e 31 marzo e il primo aprile, alle 19, subito dopo la Messa
delle 18.30. ACIREALE. Università Cristaldi, preparazione alla Pasqua a.g.)
Nella imminenza della Santa Pasqua, martedì 31 marzo, alle 16.30, nella chiesa
San Paolo sarà celebrata l'Eucaristia presieduta da don Attilio Gangemi.
L'iniziativa è dell'Università popolare Giuseppe Cristaldi che, a conclusione
della celebrazione, ha previsto un incontro nella sala conferenze della chiesa
per il tradizionale scambio di auguri. le farmacie di turno ACI CATENA: via V.
Emanuele, 154 (dal 28/3 sera); ACIREALE: via Paolo Vasta, 150 (28/3); ACIREALE:
corso V. Emanuele, 179 (dal 28/3); ACIREALE: (notturno) corso V. Emanuele, 179
(29/3); S. VENERINA: via Stabilimenti, 24 (dal 28/3 sera); SCILLICHENTI: via
Provinciale, 118/a (dal 28/3 sera).
( da "Dagospia.com"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
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articolo --> RISPOSTA AL CAVALIERE DEL POPOLO: CGIL E PD ALLA STAMPA ESTERA
- Cè ANCHE UN MUSSARI 2 CHE SPERA NEL RITORNO DELLE PPSS - LUNEDì
LOMAGGIO AL POETA FRATTINI, BABBO DI FRANCO - E ALLA FIERA DI ROMA, MOA CASA ASPETTA MAO SILVIO...
Pierre de Nolac per Italia Oggi 1 - PRESSING CGIL E PD ALLA STAMPA ESTERA
Subito dopo i successi di Silvio Berlusconi e del Pdl alla nuova Fiera di Roma,
a sinistra sono pronti a mettere i guantoni e combattere. Doppia tappa, per
questo, lunedì, nella sede dell'associazione della Stampa estera in Italia, in
quella via dell'Umiltà dove sventola ancora la bandiera forzista, sopra la
targa che ricorda don Luigi Sturzo. guglielmo epifani A mezzogiorno, per far
sapere nei dettagli come si svolgerà la «grande manifestazione» della Cgil in
programma nella capitale il prossimo 4 aprile, il segretario Guglielmo Epifani
terrà una conferenza stampa (attesa, ovviamente, la presenza di Marcelle
Padovani, storica compagna dello scomparso Bruno Trentin, già numero uno della
confederazione di corso d'Italia). L'evento vuole bissare il record realizzato
da Sergio Cofferati nello scenario del Circo Massimo: infatti, l'appuntamento è
stato fissato in quello stesso luogo. Poi, sempre lunedì, alle 16.30, ecco
l'incontro con il segretario del Partito democratico Dario Franceschini. Il
quale commenterà il week-end appena trascorso dal Cavaliere, e tenterà di
trovare il pelo nell'uovo del Pdl. mussari 2 - MUSSARI 2 SPERA NEL RITORNO
DELLE PPSS Sul piano della notorietà, è il numero due della famiglia: Riccardo
Mussari, ordinario di economia delle aziende e amministrazioni pubbliche dell'università di Siena, ieri era a Roma. L'altro, il più
famoso, è Giuseppe, che proprio ieri era impegnato nella città senese con le
scelte della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Riccardo seguiva via
cellulare cosa accadeva: lui, che si trovava nel palazzo della Camera di
commercio di Roma, in via de' Burrò, era l'ultimo relatore del convegno «Lazio
2020. La qualità dei servizi pubblici locali», a fianco del presidente della
Confcommercio romana Cesare Pambianchi. «Mussari 2», così veniva definito da
alcuni partecipanti, ha scommesso che «tra dieci anni ci sarà un'altra volta il
ministero delle Partecipazioni statali». Ha espresso giudizi severi sul
mercato, e contrapposto la scienza economica a quella dei giuristi, dicendo di
preferire sempre «un monopolio pubblico a uno privato». Ed è molto critico
sulla capacità dei tanti, troppi piccoli comuni italiani di assicurare servizi
efficienti ai loro cittadini: ne sentiremo parlare, in futuro. 3 - E ALLA FIERA
DI ROMA, MOA CASA ASPETTA MAO SILVIO «Mai visti tanti appuntamenti tutti
insieme, alla nuova Fiera di Roma», dice uno che ha visto nascere la struttura.
Già, perché oltre a Silvio Berlusconi e al Pdl, che hanno cambiato il volto del
complesso, i padiglioni ospitano pure Globe, l'incontro dedicato al turismo e
dove si discute dell'assenza degli stranieri nelle città d'arte, e la Moa Casa.
Gli allestitori sono al lavoro, per quest'ultima kermesse: si tratta dello
storico salone del mobile che inaugura ufficialmente al pubblico questa
mattina, e che una volta veniva proposto all'interno della vecchia fiera di via
Cristoforo Colombo (quella che adesso sembra un Cpt, e ospita nomadi, rumeni e
sbandati: davanti c'è un cartello con una scritta surreale, che recita «Comune
di Roma, ufficio decoro urbano»). Chi vende camere da letto e salotti spera di
avere, anche per un secondo, una visita del presidente del consiglio. Alcuni hanno
a portata di mano le macchine fotografiche e i fogli per gli autografi: se al
Cavaliere, durante una sosta dei lavori, venisse la voglia di affacciarsi alla
Moa, per lui sarebbe un altro successo. 4 - LUNEDÌ L'OMAGGIO AL POETA FRATTINI,
BABBO DI FRANCO Paradossalmente, il poeta Alberto Frattini è più conosciuto
all'estero che in Italia. Il figlio Franco è invece ministro degli Affari
esteri. Anche per questi motivi l'uomo di lettere verrà ricordato lunedì
prossimo nella sede centrale della Società Dante Alighieri, a Roma, a palazzo
Firenze: un'istituzione che ha a cuore la diffusione della cultura italiana nel
mondo, e che presenta Frattini senior in questo modo: «Critico, poeta,
professore universitario, persona di grande umanità e uomo di cultura in grado
di coniugare la creatività della produzione poetica con la costante ricerca
filologica e l'impegno accademico». All'incontro-omaggio al poeta
parteciperanno la moglie Lea, il figlio Franco, il critico letterario Walter
Mauro e Riccardo Scrivano, docente
di Letteratura italiana presso l'Università di Roma Tor Vergata e amico di
Alberto Frattini. Nel corso dell'evento la poetessa Elena Clementelli leggerà
alcuni brani dalle opere del padre del titolare della Farnesina. E la Lumsa, l'università di via della Traspontina, lo
ricorda come uno dei suoi più prestigiosi docenti». [29-03-2009]
( da "Sestopotere.com"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Un distretto toscano
per il patrimonio culturale (29/3/2009 09:29) | (Sesto Potere) - Firenze - 29
marzo 2009 - La Toscana si candida a diventare sede di un distretto tecnologico
per la conservazione e il restauro del patrimonio artistico e culturale di
livello internazionale. Non è un'ipotesi futuribile, ma un obiettivo
realistico, che ha già un consolidato punto di partenza nel progetto di ricerca
St@rt, (Scienze e tecnologie per il patrimonio artistico, archeologico e
architettonico toscano), nato in seguito all'accordo di programma quadro con i
ministeri dell'istruzione e dell'economia, con uno stanziamento di quasi 3
milioni di euro, a fronte di un costo stimato di poco meno di 4 milioni. E' sui
primi risultati del progetto che si è concentrata l'attenzione della tavola
rotonda e dello stand con i quali la Regione Toscana e tutti i partner pubblici
e privati del progetto, portano il loro contributo all'importante appuntamento
della sedicesima edizione del Salone del restauro, in corso a Ferrara. «L a
Toscana – spiega l'assessore all'Università e alla ricerca Eugenio Baronti – è
terra di grandi tradizioni, di un sapere antico che ha contribuito a costruire,
nei secoli, paesaggi rurali, borghi e centri storici e che racchiude in sè una
quantità di opere d'arte, che fanno delle nostre città una meta obbligata del
turismo culturale mondiale. Una così alta concentrazione di patrimonio
culturale genera inevitabilmente una forte domanda di innovazione e
professionalità multidisciplinari che danno impulso alla ricerca e al
trasferimento tecnologico. E' un patrimonio capace di generare ricchezza e
posti di lavoro, un patrimonio sul quale investire, scongiurando il rischio che
la crisi induca a fare tagli in questo settore che, invece, è e sarà sempre più
una risorsa strategica per creare nuovo e più qualificato sviluppo». L'idea che
sta alla base del progetto finanziato dalla Regione è quella di avviare un
processo che consolidi in Toscana un polo di competenze nel campo della tutela
dei beni culturali che possano confluire in un laboratorio pubblico-privato, a
partire da un primo nutrito nucleo di soggetti che può allargarsi
successivamente anche a partner internazionali, sia pubblici che privati. Il
punto di partenza è di tutto rispetto, perchè vi hanno aderito istituti del Cnr
di Firenze (Istituto per la valorizzazione dei beni culturali, Istituto di
fisica applicata, Istituto di ottica, Istituto di Scienza e tecnologia
dell'informazione), Opificio delle pietre dure, il laboratorio di fisica
nucleare di Sesto fiorentino, il Consorzio interuniversitario per la scienza e
tecnologia dei materiali, il Centro per la comunicazione e l'integrazione dei
media, il Dipartim ento di scienze ambientali dell'università di Siena, la
Scuola superiore di Sant'Anna di Pisa. Come ha sottolineato l'assessore
Baronti, la novità sta nel far collaborare in maniera integrata soggetti
pubblici e privati e tutte le molteplici competenze che operano nel settore.
Obiettivo: trovare soluzioni innovative per il restauro e la conservazione,
agganciando la ricerca al trasferimento tecnologico e alla produzione. «La
Toscana, con le caratteristiche che tutto il mondo le riconosce, è la sede
ideale per un'esperienza di questo tipo. Credo che sia utile, in questa fase,
far conoscere i risultati ottenuti nel campo del recupero e della conservazione
e per sensibilizzare imprese e cittadini sulle enormi potenzialità di questo
lavoro». Il passo successivo verso il distretto toscano dei beni culturali sarà
la creazione del Laboratorio regionale per le tecnologie innovative per
diagnostica, conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale
(LaRTeC), di cui si è già andato aggregando il primo nucleo (www.lartec.org)
operativo. I risvolti sono molto concreti, con riflessi diretti nel campo
scientifico e della fruizione culturale, nel campo della produzione e sullo
sviluppo di un mercato. Uno sviluppo promettente, specie in tempi di crisi, che
la Regione Toscana intende sostenere e presidiare con investimenti mirati che
serviranno anche ad alimentare occupazione e sviluppo. à. «In questa fase –
ricorda Baronti - dobbiamo investire di più sulla ricerca e la formazione, che
non sono costi da tagliarema un trampolino di lancio per le giovani generazioni
verso il futuro. La Toscana fa la sua parte: sta per scadere il bando che mette
a disposizione oltre 19 milioni di euro a sostegno di progetti di ricerca in
discipline socio- economiche e umanistiche fra cui le tecnologie per la
salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali. Un esempio? La statua
dell'Arringatore, il grande bronzo etrusco di cui campeggia una copia nello
stand Toscano, tornerà presto al Museo archeologico di Firenze. A rimetterla
letteralmente in piedi dopo un complesso intervento di restauro, è stata la
sinergia fra i centri di ricerca toscani che, in un gioco di squadra tutt'altro
che scontato, hanno collaborato ognuno per la sua parte dando vita a tecniche
di diagnosi e restauro inedite. In particolare, per ripulire la statua è stata
messa a punto una nuova tecnica laser che potrà essere diffusa e sfruttata in
altre occasioni. Il caso dell'Arringatore è il primo – ma non l'unico –
risultato concreto del progetto St@rt. Altri interventi in corso sono il
restauro del dipinto L'ultima cena del Vasari, nel museo di Santa Croce a
Firenze, danneggiato dall'alluvione del 1966, della Resurrezione di Piero della
Francesca a San Sepolcro e della Torre Rognosa di San Gimignano.
( da "Napoli.com" del
29-03-2009)
Argomenti: Cultura
29/3/2009 Gli
studenti e lalcool. Che piacere è? di Vittorio Ambrosio Ieri mattina, sabato
28 marzo, al cinema Acacia sono confluiti centinaia di studenti provenienti dalle scuole
superiori di Napoli e di Avellino partecipanti al programma contro lalcoolismo
lanciato dai Rotary Club di Avellino Est, Napoli, Napoli Flegreo, Napoli Nord e
Napoli Sud Ovest unitamente ai Club Rotaract di Avellino, Napoli, Napoli Nord e Napoli Sud Ovest. La
campagna di informazione nelle scuole è iniziata a ottobre con laiuto
di medici e psicologi, che hanno preparato un questionario che è stato
sottoposto a 1952 studenti di età compresa tra 16 e19 anni (850 maschi e 1102 femmine). Con tale questionario si
è cercato di capire i comportamenti e le abitudini dei giovani, specialmente
nei fine settimana, quando la maggior parte di essi (76 %) si riunisce in
gruppi di 5-10 ragazzi che vagano da un locale allaltro
e consumano mediamente
da
( da "Cittàdellaspezia.com"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Al Camec con Panvini
Martedì 31 marzo alle ore 17 al Centro Arte Moderna e Contemporanea della
Spezia (Piazza Cesare Battisti 1) è in programma l'incontro con Angelo Panvini,
Direttore Generale per l'istruzione e la formazione tecnica superiore e per i
rapporti con i sistemi formativi delle Regioni del Ministero dell'Istruzione,
Università e Ricerca. L'appuntamento, a ingresso gratuito, è organizzato
dall'Associazione Culturale "Mediterraneo" della Spezia (Corso Cavour
221) e verterà sul futuro della scuola secondaria superiore. La riforma della
scuola secondaria superiore è slittata di un anno. Le commissioni ministeriali,
infatti, sono ancora al lavoro. I punti ancora da chiarire sono importanti e numerosi:
i programmi, il ruolo dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti
professionali, i quadri orari, l'utilizzazione dei docenti
e l'accorpamento delle classi di concorso. Alle ore 10,30 nell'auditorium del
Liceo Scientifico "A. Pacinotti" Panvini incontrerà sullo stesso
argomento delegazioni di studenti di tutte le scuole superiori della provincia.
Per informazioni sugli appuntamenti e per aderire all'Associazione Culturale
" Mediterraneo" telefonare a 345 6124287 oppure scrivere
all'indirizzo e-mail spmediterraneo@gmail.com .
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Usa/ Geithner ad
americani: siate ottimisti su futuro del paese di Apcom Prima apparizione a
talk televisivi per il Segretario del Tesoro -->Washington, 29 mar. (Ap) -
Il Segretario del Tesoro statunitense Timothy Geithner ha voluto lanciare un
messaggio positivo agli americani preoccupati per la crisi economica: siate
ottimisti sul futuro di questo paese. Geithner è impegnato nella sua prima
apparizione nei talk show americani della domenica per promuovere gli sforzi
dell'amministrazione Obama nel far ripartire l'economia e assumere maggior
controllo del settore finanziario. Il numero uno del Tesoro ha detto che il suo
piano sugli asset tossici è fondamentale: l'obiettivo è spazzare via i titoli a
rischio e fare in modo che le banche possano tornare ad
avere capitali da prestare a imprese e privati. Geithner ha difeso la
partnership pubblica-privata tra Stato e banche prevista da
questo piano sostenendo che si tratta dell'unico modo per ridurre al minimo i
rischi di perdita per i contribuenti. Geithner ha parlato al programma dell'ABC
"This Week", ma è apparso anche a "Meet the Press" della
Nbc.
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 29-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (City))
Argomenti: Cultura
Donatella Trotta Una
Casa della Letteratura. Radicata a Napoli, nel cuore di una ex cittadella
monastica seicentesca, ma aperta ai contributi, agli incontri e al confronto
con intellettuali e scrittori non soltanto locali: «Un modo di restituire alla
città la sua dimensione non soltanto nostalgica ma effettiva di capitale
culturale», spiega Francesco De Sanctis, rettore dell'università
Suor Orsola Benincasa che si candida a diventare sito ideale di questo progetto
come «gesto concreto di amore per la città», aggiunge De Sanctis. La proposta è
stata avanzata ieri mattina, nel suo intervento, dal giornalista e scrittore
Francesco Durante e subito raccolta e rilanciata dal rettore De Sanctis, nel
corso del terzo incontro del ciclo «Il sabato delle idee», promosso dalla
Fondazione SDN per la Ricerca e l'Alta Formazione in Diagnostica Nucleare in
collaborazione con il Suor Orsola e il Pan, Palazzo delle Arti di Napoli.
L'appuntamento di ieri, ospitato nell'Aula Magna dell'università
Suor Orsola gremita di pubblico, era dedicato non a caso al tema «Napoli: lo
spazio letterario», evocando nel titolo quel luogo simbolico e metaforico con
cui Mauriche Blanchot identificava l'origine e la manifestazione della
scrittura letteraria. Tema seducente e controverso, che si è avvalso, nel
dibattito moderato dal presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania
Ottavio Lucarelli, del contributo di scrittori di diverse generazioni e
differenti matrici culturali: come Raffaele La Capria, Gabriele Frasca, Angelo
Petrella, Antonella Cilento, don Gennaro Matino, accanto a "tecnici"
e critici come Alessandro Laterza, amministratore delegato dell'editrice
Laterza e presidente della Commissione Cultura di Confindustria, l'italianista
Emma Giammattei, docente di
Letteratura Italiana e di Ermeneutica Leopardiana al Suor Orsola, e il
giornalista Ernesto Mazzetti, saggista e docente di Geografia politica ed economica alla Federico II di Napoli.
All'idea lanciata da Durante fa eco Marco Salvatore, fondatore della Sdn che
garantisce la sua collaborazione: «È per noi motivo di grande soddisfazione -
sottolinea Salvatore - che ancora una volta, al Sabato delle Idee, emergano
proposte nuove e interessanti per la nostra città, perché è proprio questo
l'obiettivo della nostra iniziativa, nata con l'intento di ravvivare il
dibattito cittadino sui temi di maggiore interesse civile, sociale e culturale».
Ma in che dovrebbe consistere la Casa della Letteratura? L'idea, spiegano gli
organizzatori, è quella di far nascere al Suor Orsola uno spazio letterario
sempre aperto dedicato ai dibattiti, agli incontri, alle letture, agli archivi
librari e ad altre iniziative legate al mondo della letteratura: «Un luogo
fisico di confronto, per far progredire la ricerca ben oltre lo spazio teorico,
per quanto degno e basato su idee forti, di una rivista. Uno spazio da
affidare, nelle mie intenzioni, al protagonismo progettuale degli scrittori
stessi», continua De Sanctis che si dichiara già pronto ad una bozza
progettuale «con nuove adesioni e con il coinvolgimento di altre istituzioni
culturali della città». Disponibile a collaborare anche la dirigente del Pan,
Marina Vergiani, che ricorda il collegamento del centro di documentazione di
via dei Mille con importanti fondi archivistici letterari partenopei come
l'Ortese e il Ricci. Uno spazio, insomma, in linea con le «buone pratiche» di
una letteratura militante, partecipata e condivisa auspicata dalla scrittrice
Antonella Cilento, titolare di una delle prime scuole di scrittura creativa nel
Sud d'Italia: «Uno stimolo sull'"insegnabilità" della letteratura
utile anche per noi, che abbiamo finora praticato al Suor Orsola questa
dimensione soprattutto a livello teorico», aggiunge De Sanctis. Purché si eviti
l'autoreferenzialità deprecata da Raffaele La Capria e si ricordi sempre, come
sottolinea Gabriele Frasca, che la letteratura è soprattutto un lavoro sul
linguaggio. Ed è proprio nello spazio letterario, conclude Giammattei, «che il
tema dei valori eminenti, della produzione delle idee, della forza determinante
della cultura, acquista, nella circoscritta prospettiva napoletana, una valenza
speciale ed una speciale problematicità». Come la mostra di Christian Leperino,
inaugurata ieri, aperta al Suor Orsola fino al 17 Aprile.
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 29-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (Benevento)) (Mattino, Il (Circondario Nord)) (Mattino, Il (Circondario
Sud2))
Argomenti: Cultura
GERARDO AUSIELLO
Oltre 400 pagine di consulenze per una previsione di spesa da guinness dei
primati, pari a 85 milioni di euro. Sono circa 21, invece, quelli erogati
finora. Le cifre sono contenute nel dossier sulla Campania elaborato dal
ministero della Funzione pubblica che ha chiesto agli enti pubblici di
comunicargli l'elenco degli incarichi affidati a professionisti esterni (non
tutti, però, hanno risposto all'appello). I dati, aggiornati al 20 gennaio
scorso e relativi al primo semestre del 2008, non lasciano spazio a dubbi: Asl,
ospedali, comuni, Università fanno ricorso alle consulenze con grande facilità.
Da qui l'intervento del ministro Renato Brunetta, che punta a valorizzare
soprattutto il personale in organico facendo ricorso a esterni solo in caso di
necessità. Ma quali sono i compiti affidati a esperti e professionisti? Si
comincia con l'Arpac, l'Agenzia regionale di protezione ambientale, che ha
commissionato studi e approfondimenti sull'emergenza rifiuti e le bonifiche da
mettere in campo chiedendo, in certi casi, pareri legali. Una mole di
consulenze riguarda Asl e ospedali: il Cardarelli, ad esempio, ha assoldato un
pool di tecnici per l'esecuzione di alcuni lavori all'interno della struttura;
l'Asl Avellino
( da "Sanremo news"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Ventimiglia: altro
incontro su 'Leggere la città medievale' E' imminente il settimo appuntamento
del corso 'Leggere la città medievale. Introduzione allArcheologia
del Costruito'. Questa volta lincontro, che conclude la prima parte del
ciclo di lezioni, è
dedicato alla 'Introduzione alle problematiche del laboratorio e presentazione
degli aspetti tecnico-organizzativi'. La lezione si terrà domani, lunedì 30
marzo, alle ore 15.00, come di consueto presso lAuditorium del
Liceo Scientifico-Classico 'Angelico Aprosio' di Ventimiglia Per la parte architettonica del
laboratorio relazionerà il prof. Lucio Lazzari (docente
di Storia dellArte presso lo stesso Liceo Aprosio),
mentre per quella archeologica interverrà il prof. Giuseppe Palmero
(condirettore del
corso e ricercatore associato presso lUniversità di Nizza).
Nel corso dellincontro verrà illustrata la dispensa propedeutica alle
attività del laboratorio, predisposta per loccasione dai proff. Lazzari e
Palmero. Verranno inoltre indicate le modalità di svolgimento ed altre notizie finalizzate allesame
architettonico ed archeologico dei siti prescelti allinterno del centro
storico di Ventimiglia. La partecipazione del pubblico, anche a questo incontro
che chiude la parte seminariale del corso, è libera e gradita.
( da "Rai News 24"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Roma | 29 marzo 2009
Bankitalia: il debito pubblico alto frena i prestiti bancari Palazzo Koch, sede
della Banca d'Italia Un alto debito pubblico frena i prestiti delle banche che
trovano piu' conveniente investire in titoli di Stato piu' che finanziare
privati.In tempi di crisi e di stretta creditizia, di necessita' di rilancio
delle imprese e soprattutto delle piccole e medie imprese, il tema appare
quanto mai attuale.E' una delle conclusioni di uno studio realizzato dai
ricercatori della Banca d'Italia, Riccardo De Bonis e Massimiliano Stacchini, pubblicato nei temi di discussione curati da via Nazionale.
Un lavoro, che prende in esame il rapporto credito/Pil delle banche in 18 paesi
industrializzati nel periodo 1981-1997, secondo cui "le economie con
sistemi finanziari arretrati aumentano la domanda per i titoli di Stato".Secondo lo studio dei due ricercatori, un altro fattore e' quello
della tradizione legale del paese che, per esempio, nel sistema tedesco
attribuisce un ruolo piu' centrale alle banche rispetto al modello anglosassone.
Per la ricerca, un alto debito pubblico, oltre drenare risorse verso i titoli
di Stato, "puo' corrispondere a un largo peso del governo e alle imprese
statali nell'economia" i quali assorbono cosi' "una maggiore
quota del credito" del sistema finanziario a discapito del settore
privato. Infine, il credito bancario e' spesso "positivamente legato alla
capitalizzazione di Borsa e al reddito pro-capite".
( da "Trend-online"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Bankitalia: il
debito pubblico alto frena i prestiti bancari ANSA NEWS, clicca qui per leggere
la rassegna di Ansa , 29.03.2009 18:59 Scopri le migliori azioni per fare
trading questa settimana!! (ANSA) - ROMA, 29 MAR -Un alto debito pubblico frena
i prestiti delle banche che trovano piu' conveniente investire in titoli di
Stato piu' che finanziare privati.In tempi di crisi e di
stretta creditizia, di necessita' di rilancio delle imprese e soprattutto delle
piccole e medie imprese, il tema appare quanto mai attuale.E' una delle
conclusioni di uno studio realizzato dai ricercatori della Banca d'Italia,
Riccardo De Bonis e Massimiliano Stacchini, pubblicato nei temi di discussione curati da via Nazionale. Un
lavoro, che prende in esame il rapporto credito/Pil delle banche in 18 paesi
industrializzati nel periodo 1981-1997, secondo cui ''le economie con sistemi
finanziari arretrati aumentano la domanda per i titoli di Stato''.Secondo lo
studio dei due ricercatori, un altro fattore e' quello della tradizione legale
del paese che, per esempio, nel sistema tedesco attribuisce un ruolo piu'
centrale alle banche rispetto al modello anglosassone. Per la ricerca, un alto
debito pubblico, oltre drenare risorse verso i titoli di Stato, ''puo'
corrispondere a un largo peso del governo e alle imprese statali
nell'economia'' i quali assorbono cosi' ''una maggiore quota del credito'' del
sistema finanziario a discapito del settore privato. Infine, il credito
bancario e' spesso ''positivamente legato alla capitalizzazione di Borsa e al
reddito pro-capite''.(ANSA).
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cultura
Bankitalia: il
debito pubblico alto frena i prestiti bancari di ANSA Per gli istituti
diventano piu' convenienti i titoli di stato -->(ANSA) - ROMA, 29 MAR -Un
alto debito pubblico frena i prestiti delle banche che trovano piu' conveniente
investire in titoli di Stato piu' che finanziare privati.In
tempi di crisi e di stretta creditizia, di necessita' di rilancio delle imprese
e soprattutto delle piccole e medie imprese, il tema appare quanto mai
attuale.E' una delle conclusioni di uno studio realizzato dai ricercatori della
Banca d'Italia, Riccardo De Bonis e Massimiliano Stacchini, pubblicato nei temi di discussione
curati da via Nazionale. Un lavoro, che prende in esame il rapporto
credito/Pil delle banche in 18 paesi industrializzati nel periodo 1981-1997,
secondo cui ''le economie con sistemi finanziari arretrati aumentano la domanda
per i titoli di Stato''.Secondo lo studio dei due ricercatori, un altro fattore
e' quello della tradizione legale del paese che, per esempio, nel sistema
tedesco attribuisce un ruolo piu' centrale alle banche rispetto al modello
anglosassone. Per la ricerca, un alto debito pubblico, oltre drenare risorse
verso i titoli di Stato, ''puo' corrispondere a un largo peso del governo e
alle imprese statali nell'economia'' i quali assorbono cosi' ''una maggiore
quota del credito'' del sistema finanziario a discapito del settore privato.
Infine, il credito bancario e' spesso ''positivamente legato alla
capitalizzazione di Borsa e al reddito pro-capite''.(ANSA).