Sezione principale: Costi dei politici
Udc, partito di centro
pronto al confronto sui programmi ( da "Stampa, La" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
e
che sul territorio propone una strategia che coniuga la razionalizzazione dei
costi della politica e l'aiuto a imprese e lavoratori. «Bisogna limitare i
costi della politica, questo vale anche per la Provincia. Sarebbe sbagliato
eliminarla, perchè occorre un ente intermedio tra Regione e Comuni, ma bisogna
limitarne i costi».
Ex scuola Beau Rivage la sua trasformazione all'esame
del Consiglio ( da
"Stampa,
La" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
di
cui 16 destinati ad abitazione e 25 a residence in una struttura chiusa da
anni. In discussione la mozione depositata da Giribaldi finalizzata a devolvere
il gettone di presenza della seduta ai terremotati dell'Abruzzo e
l'interpellanza per chiarimenti sul fatto che il Comune non abbia ancora
predisposto i contratti di locazione per cui i titolari dei banchi del mercato
non pagano
Agricoltura e acqua sotto osservazione dall'Europa ( da "Villaggio Globale.it" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
della
produzione avrà maggior peso rispetto ai costi di istallazione dei sistemi di
irrigazione e del consumo di grandi quantità di acqua. A questo proposito, le
politiche nazionali ed europee si sono purtroppo rivelate inefficaci, anzi
hanno contribuito ad incentivare gli sprechi: gli agricoltori raramente pagano
a pieno la risorsa consumata e i costi ambientali di grandi sistemi
Paolazzi: Siamo noi le vere sentinelle attive sul
territorio ( da
"Trentino" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
di
Jacopo Tomasi Paolazzi: «Siamo noi le vere sentinelle attive sul territorio»
TRENTO. Quasi 500 mila euro. è quanto costano ogni anno le circoscrizioni tra
gli stipendi dei 12 presidenti (1.300 euro netti al mese) ed i gettoni di
presenza dei consiglieri (circa 40 euro netti a seduta).
Arrestato quarantenne di Dimaro ( da "Trentino" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
ultima
seduta il consiglio comunale ha deciso all'unanimità di stanziare 10.000 euro:
4.000 coperti con i fondi del bilancio comunale, mentre 6.000 sono relativi
alle indennità percepite in un mese da sindaco (2.100), vice sindaco (850), tre
assessori (650 ciascuno) e al gettone di presenza dei consiglieri comunali (40)
per le prossime tre sedute.
Abruzzo, 140 mila e. dall'ente camerale ( da "Tribuna di Treviso, La" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
ente
camerale Centoquarantamila euro: è la somma stanziata dal consiglio della
Camera di Commercio di Treviso per le imprese terremotate d'Abruzzo.
L'iniziativa di solidarietà è stata decisa dai consiglieri camerali nell'ultima
seduta devolvendo i loro gettoni di presenza come avevano deciso anche i
componenti di giunta qualche giorno prima.
gettone di presenza agli sfollati d'abruzzo ( da "Nuova Venezia, La" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
QUARTO
D'ALTINO Gettone di presenza agli sfollati d'Abruzzo QUARTO D'ALTINO. Il
gettone di presenza ai terremotati d'Abruzzo. Il Consiglio comunale altinate,
ha deciso di dare il buon esempio ai cittadini, devolvendo quanto ciascuno
avrebbe «incassato» dall'ultima seduta comunale, agli sfollati di L'Aquila.
Gropello in aiuto dell'Abruzzo con un euro per ogni
abitante ( da "Provincia Pavese, La" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Sempre
sulla stessa linea la decisione del consiglio comunale di rinunciare al gettone
di presenza pari a diciotto euro spettante a ciascuno dei 18 consiglieri in
occasione della scorsa convocazione. Decisione sposata all'unanimità, con
l'idea di fare la propria parte versando il tutto nel "salvadanaio"
pro Abruzzo attivato dalla parrocchia di San Giorgio Martire.
Economia, la Cna premia le imprese eccellenti ( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
con
il collega Gian Antonio Stella, è anche co-autore di due libri che hanno rappresentato
veri e propri casi editoriali: La casta' e La deriva'. Al seminario farà
seguito un buffet con spazio per il confronto sui temi dello sviluppo e della
situazione economica. Poi la premiazione delle imprese eccellenti.
Il sindaco e la giunta uniti per l'Abruzzo ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
i
primi a offrire un contributo sono stati il sindaco e la giunta «girando»
l'indennità del mese di aprile al lordo delle imposte e comprensiva di Irap. Ai
versamenti degli amministratori dovrebbero presto aggiungersi quelli dei
consiglieri di maggioranza e minoranza che hanno dichiarato che destineranno al
fondo il gettone di presenza per il 2009.
La solidarietà non si ferma e c'è chi è pronto a
tornare ( da "Arena, L'" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Due
consigli comunali - gli ultimi di una lunga serie, per la verità - hanno poi
provveduto ad autotassarsi. A Zimella i consiglieri devolveranno il loro
gettone di presenza, pari a circa 17 euro a persona, ai terremotati abruzzesi
su iniziativa di Giorgio Scarsetto che ha visto il benestare di tutta
l'assemblea.
Conferme e volti nuovi nella squadra di Giuseppina
Stella ( da "Giorno, Il (Brianza)" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Francesco
Rizzo, Miriam Ronchi, Giuliano Soldà, assessore alle Politiche territoriali e
Sergio Tognella, assessore alle Politiche sociali. Tre le donne che entreranno
a far parte della lista: Chiara Alberti, 29 anni, Marta Galbiati, 23 anni,
figlia dell'assessore Pier Emilio Galbiati e Orietta Vanosi, 50 anni, moglie di
Pier Angelo Guagnetti,
Il Pdl cerca un capogruppo per il Comune ( da "Secolo XIX, Il" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
della
perdita dei gettoni di presenza, dovuta al fatto che i consiglieri dei grandi
gruppi partecipano a poche commissioni mensili mentre i membri dei gruppi
"mignon" sono presenti a tutte le sedute. «Tutti sacrifici che
affrontiamo volentieri - dice Murolo - senza dimenticare, però, che gruppo
unico non vuol dire pensiero unico: le differenze di opinione saranno sempre
ben marcate»
decolla la fondazione il sole ( da "Tirreno, Il" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Ma
la parte più sostanziosa da definire è la convenzione con l'Asl 9, che non è
ancora arrivata e che - oltre ai criteri per l'accesso - potrebbe includere una
preziosa quota-parte di finanziamento da parte della sanità. Il cambio di
guardia da Salvatore Calabretta (ex manager) al nuovo (Fausto Mariotti) ha un
po' rallentato l'
Finale, dove la politica costa di più ( da "Secolo XIX, Il" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Mentre
le indennità e i costi della politica sono mantenuti ai livelli più bassi tra
quelli dei principali comuni della Riviera. Silvia Andreetto 06/05/2009 '
06/05/2009 contenimentodegli sprechiNon si tratta di risparmiare soldi, quanto
di un segnale per il contenimento degli sprechi giovanni ferrarivicesindaco di
Finale 06/05/2009
Polynt rinegozia i debiti: Invest Industrial studia la
ricapitalizzazione ( da
"Sole
24 Ore, Il" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
(
da "Secolo XIX, Il"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politicaAbstract: Vincenzo Damonte e Giuseppe Pelosi devono accontentarsi di uno stipendio dimezzato, cioè di meno di settecento euro mensili. Inoltre le buste paga dei consiglieri comunali albenganesi comprendono solo i gettoni di presenza per le riunioni di consiglio e non per quelle delle commissioni, calmierando a poco più di cinquemila euro l'anno l'esborso per questa voce.
Il sindaco "guadagna" 2.800 euro al mese30 euro a seduta per i consiglieri
(
da "Secolo XIX, Il"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politicaAbstract: Infine i consiglieri comunali percepiscono un gettone di presenza di trenta euro lordi per ogni seduta del consiglio comunale. A Loano, invece le indennità di sindaco e assessori costano al Comune di Loano 127 mila euro circa all'anno, cifra, intesa al lordo. «Siamo per il mantenimento delle stesse indennità?>Abstract:
ordine
dei 20-30 milioni. Il gruppo, infatti, potrebbe cogliere eventuali opportunità
di acquisizioni in alcune aree geografiche, in cui rafforzare la propria
presenza, senza così dover ricorrere a eventuali finanziamenti da parte delle
banche. L'atteggiamento dell'azionista e della società sono assolutamente
prudenziali,
TREVISO: STANZIATI 140MILA EURO PER L'ABRUZZO ( da "marketpress.info" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
140
mila euro è la somma stanziata dal consiglio della Camera di Commercio di
Treviso per le imprese terremotate d?Abruzzo. L?iniziativa di solidarietà è
stata decisa, all?unanimità, dai consiglieri camerali nell?ultima seduta
devolvendo i loro gettoni di presenza come avevano deciso anche i componenti di
giunta qualche giorno prima.
per la tanto vituperata Cispadana, a giorni sapremo
chi la finirà. Lo sappiamo tutti che le grandi ... ( da "Nuova Ferrara, La" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
eterogeneità
della nostra Provincia e disegnare quattro macro aree: Alto Ferrarese, Medio
Ferrarese, Delta e Città. I costi politici delle Province sono modesti».
Masina: «Se la Provincia è percepita come passacarte tanto vale abolirla.
Conviene mantenerla, ma snellita, per assicurare la manutenzione del territorio
(strade,
Il Comune destina ai terremotati i 30 mila euro dei
ticket di Sant'Efisio ( da
"Unione
Sarda, L' (Nazionale)"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Abbiamo
il dovere di essere solidali nei confronti della popolazione abruzzese senza
dimenticare gli alluvionati di casa nostra che potreste aiutare», ha detto il
sindaco, «devolvendo due gettoni di presenza in Consiglio». Dopo una
sospensione di un'ora, i consiglieri sono rientrati in aula ed hanno detto sì
all'ordine del giorno.
Il golf italiano all'esame Open con Montgomerie e Daly ( da "Giornale.it, Il" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
parlo
sino ad una decina di anni fa, quando il golf in Italia era ancora per pochi,
c'era la smania e l'impegno di portare al torneo alcuni nomi di grande risalto,
campioni che chiedevano «gettoni di presenza» sostanziosi e che, a ben
pensarci, accontentavano e deliziavano il palato dei pochi maniaci e che
compiacevano sponsor ancora poco esperti di golf.
Edilizia convenzionata, prezzi, aumento, concussione,
sussistenza ( da
"AltaLex" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
determinare
un generale regime di corruzione o abuso per accordo illecito tra costruttori
ed acquirenti, la prassi delle illecite richieste aveva addirittura determinato
il sorgere di un meritorio movimento - l'Osservatorio 7 luglio sull'illegalità
a Molfetta (pag. 6 sentenza del Tribunale) - che pubblicamente lamentava la
costrizione cui erano soggetti coloro che intendevano accedere,
Il federalismo fiscale? Non basta Sette proposte per
rinnovare il Paese ( da
"Denaro,
Il" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
di
benefits,) con gettoni di presenza e con una liquidazione a fine mandato
rapportata al numero delle partecipazioni ai lavori parlamentari e consiliari ;
3) la introduzione della regola, secondo la quale si può essere eletti
deputati, senatori e consiglieri comunali, provinciali e regionali una sola
volta o al massimo due volte allo scopo di rinnovare continuamente la nostra
sempiterna
Niente vendita alla Asl e il Comune va in ( da "Nazione, La (Pistoia)" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Le
principali partire che hanno inciso in modo negativo sono l'Ici con un milione
di euro in meno rispetto alle previsioni; i minori entroiti degli oneri di
urbanizazione per 417mila euro; le mancate alienazioni per 4,5 milioni; il
taglio dei costi della politica per 535mila euro (una cifra imposta a tavolino
dal governo ma che non è stato possibile raggiungere)
di GIGI PAOLI CORRUZIONE, rivelazione di segreti
d'ufficio e accesso abus... ( da
"Nazione,
La (Firenze)" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
corruzione
di pubblici ufficiali» per ottenere «atti di indagine clandestini e illecite»,
«utilizzazione a fini patrimoniali di segreti d'ufficio», con informazioni
tratte da banche dati dei ministeri dell'Interno, delle Finanze e della
Giustizia, nonché di «informazioni riservate acquisite dai servizi di
informazione dello stato italiano e di stati stranieri»
LUNIGIANA e Monzone si congedano continuando ad
inserire nel miglior undici dell'ultima... ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
LUNIGIANA
e Monzone si congedano continuando ad inserire nel miglior undici dell'ultima
di campionato elementi importanti. Fra i pali Del Monte nega a Tonelli la gioia
del gol con una paratona. Gettone anche per Natale attento sulla fascia destra.
Bertagnini non fa giocare Guidi mentre Rossini disputa un match di spessore. Il
ragazzone di Soliera è una splendida realtà.
Osnago: canestri e gettoni in favore dei terremotati ( da "Merateonline.it" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
"Abbiamo
deciso di donare il gettone di presenza, di circa 16 euro a seduta e a persona,
in favore degli sfollati. Anche la minoranza ha accettato questa proposta, per
tutti i consigli comunali che si sono tenuti dall`inizio dell`anno". S.PI.
Articoli Correlati: (c)www.
Il Veneto spende 28 milioni in consulenze ( da "Tribuna di Treviso, La" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Brunetta
ha poi sezionato i conti delle singole regioni. Il Veneto conferma il proprio
primato in numero di incarichi esterni: ha chiamato 2.186 consulenti cui ha
affidato 2.865 incarichi. Nel 2007 però aveva degli arretrati da pagare ai
professionisti incaricati a contratto: è così che l'ammontare delle consulenze liquidate è
salito a poco più di tremila.
Consiglio comunale, in discussione il bilancio ( da "Tempo, Il" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Dovranno
essere inoltre determinati il valore delle aree edificabili ai fini ICI per e
le tariffe per la Tassa di Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani relativamente
all'anno appena iniziato. Ulteriore aspetto che verrà sottoposto all'attenzione
dell'assise sarà quello delle indennità di funzione e del gettone di presenza
agli Amministratori Comunali.
D'Ovidio: Â ( da "Tempo, Il" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Hanno
soltanto fatto innalzare i costi delle spese di gestione. Non abbiamo un
aeroporto, come manca anche un interporto – ha continuato ancora il consigliere
regionale – ma le società create esclusivamente per gestire le pratiche
inerenti gli stessi, esistono e erogano gettoni di presenza e stipendi a più di
qualcuno.
mancano i progetti: fermi
13 milioni di euro ( da
"Messaggero
Veneto, Il" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
sottolineano
i Socialisti, che se fosse stata attuata avrebbe ridotto di circa un miliardo
di vecchie lire il costo della politica. Ma il progetto è naufragato. «La
decisione di sciogliere l'unione dei Comuni - chiude il partito - è stata
nefasta e fallimentare. Ne pagherà il prezzo la popolazione». Lucia Aviani
centro storico, via al maquillage - laura sanna ( da "Nuova Sardegna, La" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
maquillage
Un fondo del Comune per il restauro delle facciate dei palazzi LAURA SANNA
IGLESIAS. Un fondo di 200 mila euro per il restauro delle facciate di immobili
del centro storico che hanno ottenuto i finanziamenti del bando regionale
Domos. è la strada scelta dall'amministrazione per far cominciare al più presto
i lavori dato che finora solo pochi proprietari lo hanno fatto,
oltre un milione di euro destinati alle scuole materne
non statali ( da
"Nuova
Sardegna, La" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
di
qualsiasi colore, che limita il principio di sussidiarietà venga eliminata».
All'apertura della seduta, inoltre, su proposta del consigliere Ciriaco Mula,
il consiglio ha deciso di devolvere il gettone di presenza, dei consiglieri o
l'equivalente per gli assessori, alle popolazioni abruzzesi, colpite dal
recente terremoto,
SI RIUNISCE oggi, alle 18,30, per parlare della Rsa la
commissione affari sociali... ( da
"Nazione,
La (La Spezia)" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
per
parlare della Rsa la commissione affari sociali del Comune di Sarzana
presieduta da Rosignoli, alla presenza del direttore generale Asl Consi, del
direttore sanitario Conti. Abruzzo, aiuti dai Comuni A Santo Stefano giunta e
sindaco hanno devoluto le loro indennità, i consiglieri il gettone di presenza,
dipendenti e collaboratori una quota dello stipendio.
Non potevamo far crollare le strutture ( da "Provincia Pavese, La" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
di
aprile è stato cooptato nell'organo direttivo del collegio Cardinal Riboldi
(senza alcuno emolumento, né gettone di presenza, così come non li hanno i
membri del Cda Fondazione Nascimbene), rincara la dose: «Eravamo diventati
affittacamere, con la conversione dello stabile al numero 23 in residenza
universitaria non facciamo che riprendere un ruolo abbandonato da troppo tempo»
Possesso illegale di armi: assolti l'imprenditore
Sestini e sua figlia ( da
"Nazione,
La (Firenze)" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
I
due finirono nei guai il 22 ottobre del 2004 a seguito di una perquisizione
nell'appartamento della donna, nell'ambito dell'inchiesta per bancarotta e corruzione
che aveva visto finire in manette suo padre. Durante la perquisizione gli
investigatori, che erano alla ricerca soprattutto di documenti, trovarono
alcune armi e circa 50mila munizioni in una stanza chiusa a chiave.
Dopo aver fatto arrabbiare più volte i dipendenti
pubblici e recentemente, nel corso di un'intervista che ha fatto il giro del
mondo on line, la giornalista Daria Bignardi, il mini ( da "Adige, L'" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Secondo
la relazione al Parlamento del ministro della funzione pubblica l'ammontare
complessivo dei compensi erogati a consulenti esterni per il 2007 a livello
nazionale è stato di 340 milioni di euro. In totale nel 2007 i collaboratori e
consulenti esterni cui sono stati affidati incarichi sono stati 21.
La Casta: chi l'ha vista? ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Commenti
Pagina 336 La Casta: chi l'ha vista? Italiani quanto siamo distratti -->
Italiani quanto siamo distratti Nessuno parla più della "Casta". Da
molto tempo. Tutto normale, tutto previsto. Il libro di Stella e Rizzo ha
raggiunto un successo clamoroso. Tutta l'Italia, tutti gli italiani si sono
indignati.
Piccoli grandi privilegi ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Pagano
un pasto meno di 8 euro e al contribuente ne costa 90; 230 euro al giorno di
gettone di presenza e timbrano anche per gli assenti, non per il voto ma per il
gettone, e su questo il ministro Brunetta tace. I lavativi sono solo gli
impiegati dell'anagrafe, i suoi colleghi sono martiri che si sacrificano
iniziando a lavorare il martedì,
I costi dei Comuni: un vivace botta e risposta ( da "Trentino" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Da
parte mia, ed in punta di piedi, mi domando se una efficace riduzione dei costi
della politica non potrebbe, su altri piani, prevedere, ad esempio, una sola
camera in parlamento con un numero di rappresentanti inferiore; la non
cumulabilità di cariche quali, solo ad esempio, quella di parlamentare e di
sindaco.
Nella morsa di una crisi che incide anche sui bilanci
comunali, a Ladispoli giunta e consigl... ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
che
assessori e consiglieri hanno condiviso la proposta di privarsi di un po' di
soldi a favore delle categorie più svantaggiate». Dunque nelle casse comunali,
da queste mese, entreranno gli introiti dei sette assessori (Silvio Pompei è
scomparso circa due settimane fa e a breve ci sarà la nuova nomina, ndr) più i
gettoni di presenza dei consiglieri. E.Ro.
Adesso siamo alle carte bollate. L'Accademia di Belle
Arti "Pietro Vannucci" ... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
E
sullo sfondo resta innescata la polemica per la delibera con cui il consiglio
accademico ha assegnato ai consiglieri e al presidente gettoni di presenza e
appannaggio. Una decisione contro cui si sono mossi tre membri del consiglio
che erano assenti il giorno in cui è stata presa la deliberazione. I tre
puntano a cancellare la deliberazione.
( da
"Corriere
Alto Adige" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Relazione
al Parlamento fatta dal ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta e il
dato è destinato a fare discutere, soprattutto dopo che negli anni scorsi il
dibattito sui costi delle consulenze era stato talmente acceso da far
annunciare dei «giri di vite». Il «notevole incremento» secondo quanto
risulterebbe dalla Relazione riguarda anche la Provincia autonoma di Trento,
Roccabianca, il Psc divide il Consiglio ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
consigliere
Giovanna Pagliarini ha proposto di donare gli ultimi due gettoni di presenza in
consiglio, raddoppiando la cifra con l'aiuto del Comune, per donarla alla
Protezione civile di Parma in aiuto alle famiglie colpite dal sisma: proposta
approvata da tutti. Argomento fondamentale della seduta è stata l'approvazione
del Piano strutturale comunale che disegnerà il futuro del paese.
Rugby, trofeo Topolino con i ragazzi abruzzesi ( da "Corriere del Veneto" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
aeroporto
militare di Istrana. Intanto gli industriali trevigiani raccolgono 140mila euro
per le imprese dell'Abruzzo. La campagna fondi è stata organizzata dalla Camera
di Commercio: i consiglieri hanno devoluto i gettoni di presenza in segno di
solidarietà, mentre ciascuna delle 85 mila imprese del territorio ha
contribuito con un simbolico euro.
mirano, in scena l'aquila ferita uno spettacolo per
l'abruzzo ( da
"Nuova
Venezia, La" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
di
Mirano, da poco rientrati dall'Abruzzo, proporranno foto e racconti della loro
esperienza di soccorso, che continua con l'invio di nuove squadre. In campo
anche il Comune: i consiglieri destineranno il gettone presenza del prossimo
Consiglio comunale (16 euro a testa) alle popolazioni colpite dal sisma e anche
la giunta raccoglierà parte dei compensi di sindaco e assessori per
federalismo, debito pubblico da accollarsi ( da "Nuova Venezia, La" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
un
forte aumento della pressione fiscale, una drastica riduzione dei costi della
politica «promuovendo l'autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati
nello svolgimento di attività di interesse generale» secondo l'art. 118 della
Costituzione; attuando una forte semplificazione istituzionale che riduca in
modo ragionevole i sei livelli di governo che dalle Municipalità all'
il veneto spende 28 milioni in consulenze ( da "Mattino di Padova, Il" del 07-05-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Brunetta
ha poi sezionato i conti delle singole regioni. Il Veneto conferma il proprio
primato in numero di incarichi esterni: ha chiamato 2.186 consulenti cui ha
affidato 2.865 incarichi. Nel 2007 però aveva degli arretrati da pagare ai
professionisti incaricati a contratto: è così che l'ammontare delle consulenze
liquidate è salito a poco più di tremila.
Nasce il polo sanitario Cure per 5 mila assistiti ( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
nel
taschino dal lato verde da Finozzi e da quello rosso dal collega di palazzo
Ferro Fini Claudio Rizzato notoriamente del Pd) e discorsi serrati scanditi dal
dg Antonio Alessandri con quello stile di show-man che gli piace molto. C'è il
sindaco Barbara Trento con la fascia («non la metto quasi mai ma oggi la
cerimonia lo meritava»), c'è l'assessore provinciale Maria Nives Stevan.
L'Olaf compie dieci anni ( da "Velino.it, Il" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
ma
un servizio di indagini amministrative dell'Unione europea volto a lottare
contro la frode ai danni dell'Unione, ma anche contro la corruzione e altri
atti illeciti all'interno delle istituzioni comunitarie. Tutelando il bilancio
dell'Unione, l'OLAF opera nell'interesse dei contribuenti europei".
Maserà La giunta dona le indennità ai terremotati
dell'Abruzzo ( da
"Gazzettino,
Il (Padova)" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
)
Cittadini e amministrazione comunale di Maserà hanno dato un importante segnale
di solidarietà ai terremotati dell'Abruzzo. La giunta De Paoli ha deliberato la
donazione della propria indennità di carica di aprile e il gettone di presenza
dell'ultimo consiglio comunale al centro di Protezione civile di Longarone.
Feltre in corto cineasti in gara ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
alla
quale parteciperanno i fratelli Sergio e Francesco Manfio del gruppo "Gli
Alcuni". Durante la serata verranno raccolte delle offerte per la scuole
elementare di Paganica (L'Aquila) colpita dal terremoto. A queste offerte si
aggiungeranno i gettoni presenza, dell'ultimo consiglio comunale, dei
consiglieri feltrini.
Al via "Affari Tuoi - Speciale per due" con
Max Giusti ( da
"Velino.it,
Il" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
contenenti
i premi da 1 centesimo fino ad 1 milione di euro in gettoni d?oro. La coppia
dovrà chiamare i pacchi cercando di evitare passi falsi, le insidie del dottore
ed inseguire fino in fondo il sogno milionario. Oltre ai premi in gettoni d?oro
nei pacchi si possono nascondere doni come gli abiti per gli sposi, le
bomboniere, i confetti, le partecipazioni per gli invitati,
Affari tuoi-Speciale per due, per 4 venerdì il game
show di Raiuno ospita i promessi sposi. Max Giusti: "Con me gli stessi
ascolti di Flavio Insinna" ( da
"Blogosfere" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
contenenti
i premi da 1 centesimo fino ad 1 milione di euro in gettoni d'oro. La coppia
dovrà chiamare i pacchi cercando di evitare passi falsi, le insidie del dottore
ed inseguire fino in fondo il sogno milionario. Oltre ai premi in gettoni d'oro
nei pacchi si possono nascondere doni come gli abiti per gli sposi, le
bomboniere, i confetti, le partecipazioni per gli invitati,
Merate: da un contributo regionale per il commercio,
il restyling di Via S.Ambrogio ( da
"Merateonline.it" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Se
soddisfazione è stata espressa da parte del presidente dei commercianti Mario
Mandelli, il sindaco Giovanni Battista Albani ha già fatto sapere che
utilizzerà quel contributo per finanziare parte della pavimentazione di Via
Sant?Ambrogio andando così a sostenere le attività collocate su quella strada.
PER L'ABRUZZO. Venerdì 8 alle 21,30 alla Casa del
Circo di Grugliasco nel Parco culturale ... ( da "Stampa, La" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Aosta
di Amnesty International promuovono una nuova iniziativa di Raccolta Fondi: in
cambio di un contributo minimo di un euro, sarà distribuito un gettone di
plastica giallo, del formato di una moneta, da utilizzare per ritirare il
carrello al supermercato. Nel caso si scelga di destinare ad Amnesty il 5 per
1000 della dichiarazione dei redditi, il codice fiscale è 03031110582.
braccio di ferro su tombelle ( da "Mattino di Padova, Il" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
la
minoranza ha deciso di abbandonare l'aula, dopo aver chiesto di aggiornare i
lavori. Di fronte a cinque banchi vuoti, la maggioranza ha approvato il
rendiconto finanziario 2008, l'istituzione della commissione pari opportunità e
l'impegno a devolvere un gettone di presenza di consiglieri e assessori in
favore delle popolazioni terremotate.
Paritetica, si muove il governo ( da "Stampa, La" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Consiglio
regionale una lettera del ministro per i Rapporti con le regioni (Raffaele
Fitto, del Pdl) che annunciava «come prossima la nomina dei tre rappresentanti
di parte statale». La Regione ha già provveduto (il 2 ottobre 2008) confermando
il già presidente Adolfo Angeletti e Renato Barbagallo oltre a nominare il
predecessore di Rollandin alla presidenza della giunta, Luciano Caveri.
Dai comuni un aiuto per l'Abruzzo ( da "Italia Oggi" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
di
destinare il gettone di presenza o l'indennità di funzione a favore del fondo
costituito dall'Anci per la ricostruzione in Abruzzo (si veda schema di
delibera consiliare).L'iniziativa è stata assunta dalla presidenza
dell'associazione, su proposta lanciata da Giacomo D'Arrigo e Carlo Fidanza,
rispettivamente coordinatore nazionale e responsabile per il Nord Italia di
Anci giovane.
Così la delibera ( da "Italia Oggi" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Oggetto:Devoluzione
di gettone di presenza e quota di indennità di funzione alle popolazioni
dell'Abruzzo colpite dal terremoto.Vista la proposta di deliberazione in
oggetto e la documentazione di supporto e di istruttoria, a norma dell'art. 49
del decreto legislativo 18/08/2000 n.
( da
"Resto
del Carlino, Il (Rovigo)"
del 08-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Oppure
i costi della politica continua Brusco sono soltanto quelli degli altri?». «CONTIERO
sbandiera tanto la riduzione dei costi della politica ma, alla fine, sta
facendo una campagna di disinformazione. Evidentemente è l'opinione del
candidato della Sinistra Unita Contiero sta peccando di incoerenza».
enna celebra l'imperatore "stupor mundi" con
una maxitavolata e il corteo medioevale - mario rizzo ( da "Repubblica, La" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
con
una maxitavolata e il corteo medioevale MARIO RIZZO A Enna rivive il mito dello
"Stupor mundi", l´imperatore Federico II di Svevia che seppe fa
convivere pacificamente arabi, ebrei e normanni in un periodo sia pur
tumultuoso della Sicilia. Si è aperta domenica la settimana federiciana
"Federico II e il sogno europeo" con un programma di seminari e
convegni,
Esigenze e nuovi utilizzi nel mondo delle lavanderie ( da "Adige, L'" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
si
può scegliere di far asciugare il proprio bucato: si acquista un altro gettone
e si possono utilizzare gli essiccatoi. Il processo di asciugatura ha una
durata di 20/30 minuti, al termine dei quali il bucato, lavato e asciugato, è
pronto . Il lavaggio e l'asciugatura del bucato sono effettuate da due macchine
diverse e sono due operazioni del tutto indipendenti l'
Dai comuni un aiuto per l'Abruzzo ( da "Italia Oggi (Enti Locali)" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Indietro
Dai comuni un aiuto per l'Abruzzo ENTI LOCALI Di Matteo Esposito L'Anci invita
tutti gli amministratori locali a devolvere gli emolumenti. Pronto il modello
Gettoni di presenza e indennità alle popolazioni colpite dal sisma Devolvere i
propri emolumenti alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto del 6
aprile.
Così la delibera ( da "Italia Oggi (Enti Locali)" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Indietro
Così la delibera ENTI LOCALI Lo schema da seguire Comune di......... Provincia
di................. Deliberazione del consiglio comunale Adunanza __- seduta
pubblica Oggetto:Devoluzione di gettone di presenza e quota di indennità di
funzione alle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal terremoto. L'anno 2009, addì
__________del mese di [.
Sanità pugliese, il Pdl attacca: ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
BARI
Attacca a testa bassa il Pdl alla Regione su sprechi nella sanità e sperperi
nelle consulenze della giunta Vendola. E, soprattutto, sull'operato
'indipendente' degli 8 direttori di area, i cosiddetti supermanager. Ieri, non
è stata una giornata facile per la sanità pugliese all'indomani della
presentazione, a Roma, del rapporto annuale Pit salute 2008,
Ma di quale opera di moralizzazione va parlando la
Lega nord per bocca del suo segretario prov... ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
proprio
sui cavalli di battaglia delle campagne elettorali della Sinistra storica e
massimalista. Condanna dei costi della politica, difesa dei ceti deboli,
sanità, voto di protesta contro i poteri forti sono pilastri del voto
comunista. La Lega non deve impadronirsene. L'attacco ad alzo zero contro il
leader leghista era nell'aria: «Lo considero un avversario - precisa Brusco -
Da Piazza Borsa 140 mila euro per l'Abruzzo ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Centoquarantamila
mila euro è la somma stanziata dal consiglio della Camera di Commercio di
Treviso per le imprese terremotate d'Abruzzo. L'iniziativa di solidarietà è
stata decisa, all'unanimità, dai consiglieri camerali nell'ultima seduta
devolvendo i gettoni di presenza, in linea con quanto avevano deciso anche i
componenti di giunta qualche giorno prima.
( da
"Sicilia,
La" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
primo
posto per Loris Stella (28 kg), Mattia Scardilli (36 kg), Desirè Ciralli (24
kg); secondo posto per Arianna Di Serio (28 kg), Emanuele Tornabene (45 kg),
Francesco Lipani (24 kg), Filippo Scialfa (28 kg), Emiliano Rizza (40 kg) e
Salvatore Colombo (45 kg); terzo posto per Matteo Tornabene (32 kg) Alessia
D'Angelo (24 kg),
Chignolo, due consiglieri contestano l'avanzo di
bilancio ( da
"Provincia
Pavese, La" del 09-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
approvare
la convenzione con la Provincia di Pavia per la valorizzazione della via
Francigena. Sempre durante il consiglio i consiglieri Giacomo Baccalini e
Raffaella Scotti hanno proposto di devolvere il gettone di presenza alle
vittime del terremoto in Umbria: il contributo sarà consegnato per il tramite
del gruppo locale della protezione civile.
LA DIFESA Vogliono il Consorzio ridotto a sportello ( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 09-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
aumento
dei gettoni di presenza e delle indennità di carica». - E tutte le altre spese
lievitate? «Una parte è legata al fatto che abbiamo aperto la sede a Sacile visto
che gli associati erano stato lasciati sulla strada e una parte dell'incremento
è stato necessario per operazioni di marketing per restare sul mercato dopo che
l'Ascom ha portato Terfidi in provincia.
Il Consiglio di amministrazione cambia il regolamento
e boccia la lista che si era candidata a guidare la società Confidi, la lite
sulle indennità Lunedì il faccia a faccia in asse ( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 09-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Il
Consiglio di amministrazione cambia il regolamento e boccia la lista che si era
candidata a guidare la società Confidi, la lite sulle indennità Lunedì il
faccia a faccia in assembla con denunce reciproche sui gettoni di presenza
Sabato 9 Maggio 2009, Oramai è guerra aperta.
Beckham vuole guastare la festa-record a Del Piero ( da "Arena.it, L'" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Pinturicchio
pronto a celebrare i 600 gettoni in bianconero, l'inglese sogna lo sgambetto
09/05/2009 rss e-mail print Beckham: «Aspetto la gara con la Juve da quando
sono qui» MILANO Per David Beckham sarà la prima volta, per Maldini di sicuro
l'ultima, per Ancelotti chissà. Il prossimo Milan-Juventus offre diverse
suggestioni in casa rossonera,
Beckham vuole guastare la festa-record a Del Piero ( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Pinturicchio
pronto a celebrare i 600 gettoni in bianconero, l'inglese sogna lo sgambetto
09/05/2009 rss e-mail print Beckham: «Aspetto la gara con la Juve da quando
sono qui» MILANO Per David Beckham sarà la prima volta, per Maldini di sicuro
l'ultima, per Ancelotti chissà. Il prossimo Milan-Juventus offre diverse
suggestioni in casa rossonera,
La Tribuna del portavoce Un referendum per la
costituzione della regione Lazio delle province ( da "Italia Oggi" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
dotato
di una maxi-segreteria che garantisce indennità e gettoni di presenza agli
eletti e che di fatto non produce nulla, si spenderanno dai 200 ai 250 mila
euro l'anno. Senza contare poi che il Cal rimarrà operativo sino alla scadenza
della legislatura regionale (circa 12 mesi) per essere sciolto.
Gli arbitri Altro volto nuovo al "Manuzzi"
Per i giallorossi un precedente negativo ( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
arbitro
di oggi, Marco Guida di Torre Annunziata, ed è stata sconfitta: Ravenna-Padova
1-2 lo scorso 19 novembre nell'11ª giornata (4 ammonizioni). Due i gettoni' per
il campano coi lagunari e mai la squadra veneta ha vinto: Ternana-Venezia 3-2
(aprile '08) e Venezia-Reggiana 1-1 (8 febbraio di quest'anno, 3 ammonizioni e
un rigore)
Juniores, Zordan in testa Dove sono i veronesi? ( da "Arena, L'" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
La
classifica prosegue così: Federico Capretti (La Rizza T.K.) 12; Rosario Carubba
(Isolano Stella 81) e Giacomo Peroni (Off. Alberti) 7; Denis Barusolo
(Ausonia), Matteo Alban (Cordioli Acl) e Claudiu Mitrofan (FDB Cologna Veneta)
5. Secondo previsioni, il La Rizza Thermo King guida la classifica a squadre
(Gp Lessinia Sporting) con 36 punti.
La slealtà di chi evade ( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Si
trascura troppo il costo rappresentato dall'evasione fiscale in termini di
corruzione del mercato e di lesione delle regole primarie della concorrenza.
Chi paga le tasse subisce il danno di un carico fiscale ingombrante per le
dimensioni e per gli intoppi burocratici.
Prudenza con le frontiere chiuse ( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
spreco
globale di capitale umano e competenze, e una dimostrazione di quanto
inefficiente possa essere il sistema di selezione della forza lavoro. Sulla
scia del sistema a punti dell'Australia e del Canada, molti paesi stanno
introducendo politiche selettive con canali preferenziali per personale
qualificato e comunque per quelle competenze di cui il sistema produttivo ha
bisogno.
buone notizie: famiglie in bici sulla pista ( da "Tirreno, Il" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
ringraziamento
particolare va al consigliere Luciano Chirici che anni orsono ha redatto un
piano ciclabile circoscrizionale adottato e ora parzialmente realizzato dal
Comune. Un ringraziamento a quel consigliere che, col gettone di presenza, si è
potuto permettere un panino (uno solo) nelle pause delle conferenze
internazionali sul traffico e sulla sua moderazione. Edoardo Marchetti
Gli ex sindaci tornano in campo ( da "Stampa, La" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Enrico
Griseri, Chiara Mossino, Calogero Rizzo. CASTEL BOGLIONE «Impegno e
collaborazione». Candidato a sindaco Carlo Migliardi. Con lui: Franco Faudella,
Marco Ferrari, Claudio Gatti, Fiorenzo Guazzone, Giorgio Macario, Davide Orame,
Fabio Pattarino, Luca Poggio, Daniele Sburlati, Graziano Traversa.
ALLE 12 DI IERI, termine ultimo previsto dalla l... ( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Lorenzo
Paluan per la lista Carpi 5 Stelle-Amici di Grillo, sostenuta da Rifondazione
comunista; Deanna Guidi per La Lista; Elena Gemignani per La Destra sostenuta
anche dal Mpa. Sarà comunque la Commissione elettorale che si riunirà domani
mattina a certificare la validità delle candidature, la regolarità delle liste
e dei contrassegni presentati,
ORVIETO QUEL PREMIO Milena Gabanelli se l'è
conquistato sul campo... ( da
"Nazione,
La (Umbria)" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
protervia
della corruzione, della violenza e del malaffare, tanto più quando si
esercitano nell'adempimento di una pubblica funzione. Milena Gabanelli, in
questo senso sono ancora parole della giuria , non cessa di esemplificare un
giornalismo in cui la responsabilità assoluta di chi lo fa, da un lato,
rappresenta una garanzia nei confronti degli spettatori e della società tutta,
alle urne per eleggere provincia e 66 sindaci boom di
liste civiche ( da
"Mattino
di Padova, Il" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
E
non conta il gettone di presenza, ma il prestigio sociale o meglio la voglia di
emergere dall'anonimato. La corsa alla candidatura dimostra, come hanno scritto
Stella e Rizzo nel loro best seller la Casta che la caccia alle poltrone
pubbliche mobilita un esercito di un milione di «professionisti» della
politica, che ogni cinque anni parzialmente si rinnova.
si rinnovano 6 quartieri ( da "Mattino di Padova, Il" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
sono
riusciti ad essere presenti in tutte le circoscrizioni e così pure l'Udc di
Antonio De Poli. Altri invece hanno scelto solo alcune circoscrizioni. Ogni
lista ha tra 18 e 21 nomi, perchè tanti sono i «seggi» disponibili nei consigli
di circoscrizione. I consiglieri ricevono un gettone di presenza molto basso,
mentre il presidente del quartiere ha un vero e proprio stipendio.
Bogliasco, il derby agli Anni 50 A2, il Belvedere
avanti tutta ( da
"Secolo
XIX, Il" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Anni
50: Tumminiello, Mieli, Rizza, Pensa, Balboni, Viacava); Fia
Italbrokers-Capolungo Doria Immobiliare 2-0 (Navone, Capolungo);
Pedemontana-Ansaldo Energia 2-2 (Pedemontana: Zito. Ansaldo: Junsong,
Catarinolo); Major-Piccarello 3-4 (Major: Guidetti, Lombardo, Limoncelli.
L'opposizione abbandona il Consiglio ( da "Sicilia, La" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
in
gettone di presenza. La nostra richiesta ha lo scopo di ridurre le spese di
gestione dell'intera amministrazione comunale, applicando quanto già previsto
dalla Regione siciliana alla fine dell'anno scorso. Evidentemente, il sindaco
Fiaccato non ha alcuna intenzione di porre in essere tale modifica, poichè
verrebbe a trovarsi in grandi difficoltà»
COLLEGIO 1 PISCINOLA PISCINOLA, CHIAIANO, PIANURA PDL
CERBONE LUI... ( da
"Mattino,
Il (Nazionale)" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Ciro
Pensionati De Simone Vincenzo Nuovo Psi Grazioso Giuseppe Ad Mazzola Vincenzo
Noi consumatori De Felice Gennaro Adc Rizzo Pasquale Dc Barreca Ciro Pd Serino
Bernardina Lista Nicolais Tomeo Carmine Sinistra Parisi Salvatore Rep. dem.
Esposito Claudio Idv Sollazzo Rosa L'altro Sud Cioffo Luca Prc-Pdci Mottola
Sergio Diritti Miccoli Cosimino Lista comunista Liguori Francesco P.
Il Luc Bovolone conquista il titolo provinciale ( da "Arena, L'" del 11-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
4)
Mattia Rizzati (Cage), 5) Matteo Modena (Cage). Femmine: 1) Chiara Longo (Italo
Pec), 2) Gaia Soave (Luc), 3) Alessia Pasinato (Cage Capes Silvana). G3: 1)
Gianmarco Cervato (Off. Alberti), 2) Enea Righetti (Ausonia), 3) Riccardo
Lancerotto (Cage), 4) Davide Martini (Alberti), 5) Samuele Carpene (Alberti).
Rampolli & contenti ( da "Milano Finanza" del 11-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
(
da "Corriere della Sera"
del 11-05-2009)
Argomenti: Costi della politicaAbstract: al finanziamento da parte delle intelligence dei due Paesi (e dell'Arabia Saudita) verso gli insorti che si battevano per liberare l'Afghanistan dall'Armata Rossa. Il nuovo impegno nella lotta all'estremismo, sancito dal recente incontro di Washington con Barack Obama e il presidente afghano Karzai, non ha comunque sgombrato il campo da alcune differenze di vedute tra i partner.
Berlusconi rilancia:
(
da "Giorno, Il (Milano)"
del 11-05-2009)
Argomenti: Costi della politicaAbstract: abolizione delle Province. Per molti, dopo la nascita delle regioni, sono enti inutili, uno spreco di ricorse che ci costa 14.5 miliardi di euro (escluse Trento e Bolzano), i tre quarti dei quali spesi per il loro mantenimento. Ma per altri sono importanti presidi di federalismo e soprattutto per tanti sono centri di potere da difendere.
Berlusconi rilancia:
(
da "Nazione, La (Firenze)"
del 11-05-2009)
Argomenti: Costi della politicaAbstract: abolizione delle Province. Per molti, dopo la nascita delle regioni, sono enti inutili, uno spreco di ricorse che ci costa 14.5 miliardi di euro (escluse Trento e Bolzano), i tre quarti dei quali spesi per il loro mantenimento. Ma per altri sono importanti presidi di federalismo e soprattutto per tanti sono centri di potere da difendere.
Berlusconi rilancia:
(
da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 11-05-2009)
Argomenti: Costi della politicaAbstract: abolizione delle Province. Per molti, dopo la nascita delle regioni, sono enti inutili, uno spreco di ricorse che ci costa 14.5 miliardi di euro (escluse Trento e Bolzano), i tre quarti dei quali spesi per il loro mantenimento. Ma per altri sono importanti presidi di federalismo e soprattutto per tanti sono centri di potere da difendere.
Montanelli così parlò il mito Il 12 maggio ricorre il centenario del...
(
da "Stampa, La"
del 11-05-2009)
Argomenti: Costi della politicaAbstract: A breve ritornerà anche il ministero della Salute. Questo riproliferare di ministeri è un contentino politico o una reale esigenza del Paese? Pensando positivo, auspichiamo che il Paese trarrà giovamento da queste nuove nomine, però qualche dubbio rimane. Contenere i costi della politica deve rimanere un obbligo, prima che politico, morale per il governo in carica:
Colpire gli sprechi per difendere la buona sanità
(
da "Secolo XIX, Il"
del 11-05-2009)
Argomenti: Costi della politicaAbstract: che spesso non bastano a coprire gli sprechi di un sistema in costante "riparazione". La storia della signora Tina, epifenomeno dei mille malvezzi della nostra Italia che zoppica quando si parla di salute ma non cede alla speranza di un futuro migliore, anche grazie a modelli virtuosi e al lavoro che tanti portano avanti ogni giorno, è raccontata dalla giornalista dell'>Abstract:
ovvero
dal vice presidente di Erg Giovanni Mondini (344 mila euro guadagnati per
compensi e retribuzione) e da Gian Piero, consigliere non esecutivo, che ha
ricevuto un gettone di 50 mila euro. Un altro caso di erede che ormai ha
conquistato il timone dell'azienda di famiglia è Luca Garavoglia, presidente di
Campari, oltre a essere consigliere non esecutivo in Fiat e in Indesit.
Elezioni, nove candidati e diciassette liste ( da "Emilianet" del 11-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
LISTA
CIVICA CINQUE STELLE - GRILLO 4.COMUNISTI ITALIANI 5.ITALIA DEI VALORI 6.REGGIO
CIVICA - PISCOPO 7.GENTE DI REGGIO 8.CITTà ATTIVA 9.LABORATORIO BALDI PER
REGGIO 10.SINISTRA E VERDI 11.PARTITO DEMOCRATICO 12.UDC - UNIONE DI CENTRO
13.REGGIO LIBERA REGGIO 14.
Prove di regime: Berlusconi si prepara a militarizzare
la Rai che, nel frattempo, censura Daria Bignardi ( da "Blogosfere" del 11-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
violazione
della par condicio, la realtà è che l'ex giornalista di Anno zero si è messa a
raccontare tutte le pressioni che Santoro e la sua redazione subivano quotidianamente
da parte della politica e dai vertici della tv di stato. Ovviamente è il
segreto di Pulcinella che Santoro si muova sul filo del rasoio e che la sua
trasmissione sia costantemente sotto la minaccia di una chiusura,
Rurale Centrofiemme, due milioni di utile ( da "Trentino" del 11-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
L'assemblea
ha riconfermato i gettoni di presenza agli amministratori fissati in 120 euro a
seduta. Al termine sono stati consegnati i premi di studio ai 21 studenti
meritevoli (300 euro per i diplomati e le lauree brevi e 600 euro per le
lauree).
Massa Lombarda per l'Abruzzo. Tante le iniziative
realizzate per esprimere solidarietà alle popolazioni terremotate ( da "Sestopotere.com" del 11-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
devolvendo
i propri gettoni di presenza. Grande partecipazione della cittadinanza massese
ha visto poi il “Pranzo di Solidarietà”, organizzato dai circoli del Pd, dagli
Amici e Volontari dello Ior, dall?Avis, dal CDQ Fruges, dalla Pro Loco e
dall?Anpi al Club 91, che ha messo a disposizione i propri locali e le
attrezzature.
Forlì-Cesena, Bulbi: "Priorità alle autostrade
digitali" ( da
"RomagnaOggi.it" del 11-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Riprende
Bulbi: "E' demagogia, però, collegare questo al taglio dei costi della
politica. Guardiamo, invece, ai benefit dei parlamentari e dei consiglieri
regionali. Quello che cancelliamo con tutte le province, lo rispende il governo
in un giorno re-istituendo un ministero e i vari sottosegretari". Rifiuti?
( da
"Stampa, La"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Udc,
partito di centro pronto al confronto sui programmi Un partito al centro dello schieramento
e, in caso di ballottaggio, sceglierà in base ai programmi. Così i vertici
dell'Udc, Alessandro Martinetti, il segretario provinciale Franco Cattaneo e il
candidato alle europee, Deodato Scanderebech, hanno presentato la candidata
alla presidenza della Provincia, Giuseppina De Vito. Martinetti e Cattaneo
hanno sottolineato le caratteristiche di un partito, che accomuna «la
tradizione cattolica in politica, e quella liberale», e che sul territorio propone una strategia che coniuga la
razionalizzazione dei costi della politica e l'aiuto
a imprese e lavoratori. «Bisogna limitare i costi della politica, questo vale anche per la Provincia. Sarebbe sbagliato
eliminarla, perchè occorre un ente intermedio tra Regione e Comuni, ma bisogna
limitarne i costi». L'Udc avrà un'attenzione particolare alla crisi:
«Occorre sostenere le imprese, i commercianti, gli artigiani, ma bisogna
costruire nuove opportunità economiche e di lavoro, come i poli di
innovazione». Tra i punti del programma figurano trasporti e viabilità: «Come
mai non è stato realizzato in tanti anni un collegamento accettabile con
Malpensa? Cruciale per Novara è il nodo ferroviario».\
Torna
all'inizio
( da
"Stampa, La"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
BORDIGHERA
LA PRATICA SUL CASO « SCIBRETTA» Ex scuola Beau Rivage la sua trasformazione
all'esame del Consiglio Consiglio comunale interamente dedicato alle mozioni e interpellanze,
oggi, alle 21, nella biblioteca di via Romana a Bordighera. Il consigliere Pier
Paolo Guglielmi ha chiesto la discussione dell'interpellanza sulla pratica
edilizia relativa alle ex scuole Beau Rivage che non risulta inserita
nell'elenco. Il consigliere chiede di sapere cosa intenda fare
l'Amministrazione per «tutelare l'incolumità pubblica, visto l'intervento di
ristrutturazione edilizia con cambio di destinazione d'uso dell'edificio ricade
a meno di 150 metri dalle sponde del torrente Borghetto, ossia in un'area a
pericolosità idraulica molto elevata». Si prevede la realizzazione di 41
appartamenti di cui 16 destinati ad abitazione e 25 a
residence in una struttura chiusa da anni. In discussione la mozione depositata
da Giribaldi finalizzata a devolvere il gettone di presenza della
seduta ai terremotati dell'Abruzzo e l'interpellanza per chiarimenti sul fatto
che il Comune non abbia ancora predisposto i contratti di locazione per cui i
titolari dei banchi del mercato non pagano il canone. Ancora, quella per
richiedere la rimozione delle coperture in amianto dagli spogliatoi del campo
dell'Arziglia e vicino all'Hotel Savoy e una sullo stato dei lavori nella villa
della Regina Margherita, nonchè sull'avvenuta o meno catalogazione dei beni
mobili presenti nella villa stessa. Unione cittadina chiede informazioni sulla
mancata convocazione della commissione consiliare del Turismo e sicurezza a
seguito dei furti commessi nell'area cimiteriale. Guglielmi chiede lumi
sull'«eccessiva potatura» della scibretta di piazza Mazzini, vicino all'ex
cinema Zeni.\
Torna
all'inizio
( da
"Villaggio Globale.it"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Ultime
Notizie Un rapporto dell'Agenzia europea per l'ambiente (Eea) Agricoltura e
acqua sotto osservazione dall'Europa L'agricoltura impatta pesantemente ed in
modo crescente pesa sulle risorse idriche dell'Europa, consumando risorse
scarse e danneggiando gli ecosistemi. Per realizzare un uso sostenibile
dell'acqua, agli agricoltori devono essere dati incentivi, consigli e
assistenza Il cibo è intrinsecamente portatore di benessere per l'uomo. La
produzione agricola svolge un ruolo vitale nell'assicurare buon cibo per una buona
salute ed il piacere che proviamo nel mangiare. Ma la produzione del cibo
consuma anche molta acqua, una risorsa egualmente vitale. L'agricoltura consuma
circa il 24% dell'acqua in Europa. Questo dato potrebbe non sembrare eccessivo,
in confronto al 44% di acqua utilizzata per la produzione di energia, ma il suo
impatto sulle riserve è molto maggiore. Infatti, mentre quasi tutta l'acqua
utilizzata per la produzione di energia torna nel corpo idrico, per
l'agricoltura spesso si tratta solo di un terzo. Inoltre l'uso dell'acqua per
l'agricoltura è distribuito irregolarmente. In alcune regioni del sud Europa,
l'agricoltura utilizza più dell'80% dell'acqua disponibile. Punte di utilizzo
si verificano in particolare d'estate quando l'acqua è meno disponibile,
massimizzando gli impatti negativi. Il recente rapporto dell'Agenzia europea
per l'ambiente (Eea) , descrive il grave impatto di prelievi eccessivi. Lo
sfruttamento esagerato delle risorse aumenta la probabilità di seria penuria di
acqua durante i periodi secchi. Ma questo significa anche diminuzione della
qualità dell'acqua (perché gli inquinanti sono meno diluiti) e il rischio di
intrusione di acqua salata nella falda acquifera delle regioni costiere. Anche
l'ecosistema di fiumi e laghi può essere seriamente colpito, compromettendo
l'esistenza di piante e animali, quando i livelli dell'acqua scendono sotto
determinati livelli o si azzerano. L'uso dell'acqua in agricoltura sta
evidentemente diventando insostenibile in alcune parti d'Europa; ciò suggerisce
che le normative ed i meccanismi di formazione dei prezzi hanno fallito nella
regolazione della domanda. Infatti gli agricoltori si sono orientati
all'utilizzo di metodi di irrigazione ad uso intensivo dell'acqua perché la
produttività cresce e con essa i guadagni. In Spagna, per esempio, il 14% dei
terreni agricoli irrigati intensamente produce più del 60% del totale dei
prodotti agricoli. Gli agricoltori, ovviamente, irrigheranno intensamente,
solamente se l'incremento della produzione avrà maggior
peso rispetto ai costi di istallazione dei sistemi di irrigazione e del consumo
di grandi quantità di acqua. A questo proposito, le politiche nazionali ed
europee si sono purtroppo rivelate inefficaci, anzi hanno contribuito ad
incentivare gli sprechi: gli agricoltori raramente pagano a pieno la risorsa consumata e
i costi ambientali di grandi sistemi di irrigazione. Inoltre, fino a
recenti riforme, i sussidi europei hanno spesso incentivato coltivazioni ad
alta intensità di uso dell'acqua. L'incremento nell'uso dell'acqua che ne è
derivato è sconvolgente. Il Wwf ha analizzato le modalità di irrigazione di
quattro raccolti in Spagna durante il 2004, ed ha verificato che quasi un
miliardo di metri cubi di acqua è stato usato proprio per produrre eccedenze
rispetto alle quote Ue. Questa quantità equivale al consumo domestico di circa
16 milioni di persone. Va però considerato che l'irrigazione dell'agricoltura è
centrale per le economie nazionali e locali di varie parti d'Europa. In alcune
zone, cessare l'irrigazione porterebbe all'abbandono della terra ed a seri
problemi economici. L'uso dell'acqua per l'agricoltura deve essere quindi più
efficiente, in modo da assicurare, non solo abbastanza acqua per l'irrigazione,
ma anche per le popolazioni, per un ambiente salubre e per gli altri settori
economici. Il prezzo dell'acqua rappresenta il meccanismo centrale per
incentivare livelli di consumo che bilancino le finalità economiche, ambientali
e sociali. La ricerca ha dimostrato che se i prezzi riflettono i costi effettivi,
ed al contempo l'estrazione illegale di acqua è effettivamente contrastata,
allora gli agricoltori ridurranno l'irrigazione intensiva e adotteranno misure
per incrementare l'uso efficiente dell'acqua. Sussidi nazionali ed europei
possono contribuire all'adozione di tecniche adeguate, che vadano in questa
direzione. I governi, ai vari livelli, possono giocare un ruolo cruciale,
fornendo informazioni, suggerimenti e formazione per assicurare che gli
agricoltori siano consapevoli delle opportunità disponibili ed inoltre per
supportare ulteriori ricerche verso tecnologie e metodi di coltivazione
sostenibili. (Fonte Arpat) (06 Maggio 2009)
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( da
"Trentino"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
di
Jacopo Tomasi Paolazzi: «Siamo noi le vere sentinelle attive sul territorio»
TRENTO. Quasi 500 mila euro. è quanto costano ogni anno le circoscrizioni tra
gli stipendi dei 12 presidenti (1.300 euro netti al mese) ed i gettoni di presenza dei consiglieri (circa
40 euro netti a seduta). Soldi buttati, per qualcuno. Presenza
indispensabile, per qualcun'altro. Un dibattito aperto dal 2007 quando l'allora
sindaco Alberto Pacher invitò a dimezzarle per ridurre i costi. E c'è chi
suggerì addirittura di abolirle. A distanza di anni Corrado Paolazzi,
presidente uscente della circoscrizione di Gardolo che sarà facilmente
riconfermato dall'alto dei 280 voti ricevuti, affronta la questione. Difende il
ruolo di «sentinelle del territorio» e chiede al Comune più ascolto ma
soprattutto «rapidità ed efficenza nel dare risposte alle richieste».
Presidente Paolazzi, da tempo ci si interroga sull'effettiva utilità delle
circoscrizioni. Immagino che lei le ritenga importanti... Sì, perché hanno un
ruolo politico di sentinelle del territorio. Sono i veri soggetti che colgono
le esigenze della gente per poi portarle all'attenzione di Comune o Provincia.
Spesso, però, si lamenta la mancanza di potere decisionale e quindi di riunioni
che portano poco lontano... L'aspirazione delle circoscrizioni non è quella di
avere potere di decidere. Chiediamo solo che il Comune risponda in tempi brevi
ed in modo efficace alle nostre sollecitazioni sui problemi quotidiani. Cose
semplici: tagliare l'erba delle aiuole, sistemare strade e marciapiedi. In
questi anni c'è stato forse poco ascolto e dialogo. E come si potrebbe trovare
una soluzione? Con un ufficio del Comune che si occupi delle nostre richieste.
Lei «boccia» chi chiede l'abolizione delle circoscrizioni, ma come vedrebbe una
riduzione? Ci andrei cauto. Chi pensa di farlo per ridurre i costi della
politica a mio modo di vedere sbaglia. Le circoscrizioni costano poco e danno
molto. Costano quasi 500 mila euro l'anno... Soldi che si possono risparmiare
in altro modo. Come? «Con una riforma istituzionale fatta a livello regionale
che porti i consiglieri comunali da 50 a 35 e che permetta ai 12 presidenti
delle circoscrizioni, eletti direttamente, di entrare in consiglio comunale.
Così si ridurrebbero i costi ed ogni parte della città sarebbe rappresentata.
Sarebbe comunque favorevole ad una riduzione delle indennità di presidenti e
consiglieri? Credo che se uno fa seriamente il suo dovere di presidente e
consigliere, spendendo tempo per la comunità, si merita quel che prende.
Andreatta è stato eletto sindaco, cosa si aspetta? In questi anni, quando era
assessore all'urbanistica, abbiamo sempre trovato grande attenzione. Ora, da
sindaco, mi aspetto che abbia il coraggio di fare scelte importanti. A
proposito di scelte, lei ha deciso di non candidare in Comune e di restare in
circoscrizione. Perché? Perché a Gardolo c'è ancora da fare e non volevo
lasciare la mia opera incompiuta.
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( da
"Trentino"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Guida
in stato d'ebbrezza Arrestato quarantenne di Dimaro DIMARO. Nell'ottobre del
2007 era stato fermato dai carabinieri del nucleo radiomobile a Croviana e
sottoposto al controllo con l'etilometro, risultato positivo con un tasso pari
a 0.9 grammi di alcol per litro (il massimo consentito dalla legge è 0.5).
Patente ritirata e denuncia per guida in stato di ebbrezza. Tutto finito per
l'automobilista (Gian Piero Iachelini, 40 anni di Dimaro)? No, tanto che ieri
mattina i carabinieri hanno suonato alla porta della sua abitazione e lo hanno
arrestato in base ad un ordine di carcerazione emesso dalla procura di Trento.
L'uomo dovrà restare in carcere per un mese e 15 giorni, così ha deciso il
giudice. RUMO Forestale cade nel bosco è scivolato nel bosco procurandosi una
lussazione della spalla ed è stato soccorso dall'elicottero. Protagonista
dell'incidente una guardia forestale che ieri mattina stava perlustrando la
zona boschiva sopra l'abitato di Rumo quando: forse a causa di un piede messo
in fallo, ha perso l'equilibrio, cadendo per un breve dirupo. Immobilizzato, ha
chiesto aiuto e dopo pochi minuti per lui è arrivato l'elisoccorso che l'ha
portato al Santa Chiara. Le sue condizioni non sono gravi. COREDO Adolescenza e
sessualità Oggi alle 20.45 in canonica, secondo incontro per genitori ed
educatori sul tema della sessualità ed affettività negli adolescenti e
preadolescenti. L'incontro è organizzato dall'associazione 4x4 insieme.
VERMIGLIO Indennità pro Abruzzo Sindaco e consiglieri rinunciano alle proprie
indennità a favore dei terremotati dell'Abruzzo. Nell'ultima
seduta il consiglio comunale ha deciso all'unanimità di stanziare 10.000 euro:
4.000 coperti con i fondi del bilancio comunale, mentre 6.000 sono relativi
alle indennità percepite in un mese da sindaco (2.100), vice sindaco (850), tre
assessori (650 ciascuno) e al gettone di presenza dei
consiglieri comunali (40) per le prossime tre sedute.
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( da
"Tribuna di Treviso, La"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Abruzzo,
140 mila € dall'ente camerale Centoquarantamila euro: è la
somma stanziata dal consiglio della Camera di Commercio di Treviso per le
imprese terremotate d'Abruzzo. L'iniziativa di solidarietà è stata decisa dai
consiglieri camerali nell'ultima seduta devolvendo i loro gettoni di presenza come avevano deciso anche i componenti di giunta qualche giorno
prima. E' stato inoltre destinato 1 euro per ciascuna delle 85 mila
imprese della Marca iscritte alla Camera. «La somma sarà versata in un fondo
nazionale gestito da Unioncamere», dice il presidente camerale Federico
Tessari.
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( da
"Nuova Venezia, La"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
QUARTO
D'ALTINO Gettone di presenza
agli sfollati d'Abruzzo QUARTO D'ALTINO. Il gettone di presenza ai terremotati
d'Abruzzo. Il Consiglio comunale altinate, ha deciso di dare il buon esempio ai
cittadini, devolvendo quanto ciascuno avrebbe «incassato» dall'ultima seduta
comunale, agli sfollati di L'Aquila. Un gesto di
solidarietà che il Comune ha deciso per dare il suo contributo. Al momento
della seduta, non appena i consiglieri hanno preso posto, è stato osservato un
minuto di silenzio in ricordo delle vittime, poi la messa al voto della scelta
di non percepire alcun «gettone». A differenza dei consiglieri, gli assessori
hanno donato 50 euro di indennità di carica, mentre il sindaco ne ha devoluti
100. La ragioneria farà il conto e poi deciderà come spenderli. Sempre durante
l'ultimo consiglio comunale è stato deciso che verrà organizzato un consiglio
comunale aperto sulla scuola, durante il quale si discuteranno i problemi
locali alla luce lucedella riforma, per capire se ci saranno ripercussioni il
prossimo anno scolastico. Al consiglio, saranno invitati anche i rappresentanti
dell'istituzione scolastica territoriale. (m.a.)
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( da
"Provincia Pavese, La"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Fondi
raccolti con diverse iniziative di solidarietà Gropello in aiuto dell'Abruzzo
con un euro per ogni abitante GROPELLO. Un euro per abitante, ovvero un totale
di circa 4500 euro a favore dei terremotati. Il Comune ha accolto il progetto
di solidarietà lanciato dalla Provincia per aiutare le popolazioni d'Abruzzo,
dicendosi disposto a recuperare la somma con una variazione in bilancio: «Ben
volentieri - ha dichiarato il sindaco Giuseppe Chiari - rinunciamo a qualcosa
per contribuire a dare una mano. Calcoliamo un euro per gropellese, siamo sui
4mila, 4500». Sempre sulla stessa linea la decisione del
consiglio comunale di rinunciare al gettone di presenza pari a
diciotto euro spettante a ciascuno dei 18 consiglieri in occasione della scorsa
convocazione. Decisione sposata all'unanimità, con l'idea di fare la propria
parte versando il tutto nel "salvadanaio" pro Abruzzo attivato dalla
parrocchia di San Giorgio Martire. Sabato la causa dell'Abruzzo è stata
abbracciata anche dalla Consulta del volontariato con l'Ac Gropello, promotrici
di un incontro di calcio scapoli-ammogliati finito in parità. Un'occasione per
dare il via a un'altra raccolta fondi che ha fruttato circa 350 euro. Raccolta
fondi anche al Bar Europa di via Libertà. (si.bo.)
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( da
"Resto del Carlino, Il
(Modena)" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
MODENA
pag. 8 Economia, la Cna premia le imprese eccellenti ALLA MERIDIANA ANCHE
quest'anno la Cna di Modena premia le Imprese eccellenti', aziende selezionate
dopo un'analisi che ha coinvolto oltre un centinaio di attività imprenditoriali.
La serata finale dell'iniziativa, con la presentazione del repertorio e la
premiazione delle imprese particolarmente eccellenti' si svolge venerdì al club
La Meridiana di Casinalbo in via Fiori. LA SERATA comincia alle 19 con un
dibattito moderato dal giornalista del Corriere della Sera, Sergio Rizzo. Il titolo dell'incontro, tratto dall'ultimo libro del
giornalista, è I rapaci dell'Italia'. L'autore traccia il quadro desolante di
un'Italia in cui gli sfruttatori pubblici immobilizzano il cambiamento. Sergio Rizzo, con il collega Gian Antonio Stella, è anche co-autore di due libri che hanno rappresentato veri e
propri casi editoriali: La casta' e La deriva'. Al seminario farà seguito un
buffet con spazio per il confronto sui temi dello sviluppo e della situazione
economica. Poi la premiazione delle imprese eccellenti.
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( da
"Bresciaoggi(Abbonati)"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Mercoledì
06 Maggio 2009 PROVINCIA Pagina 22 ERBUSCO. Le indennità alla ricostruzione Il sindaco
e la giunta uniti per l'Abruzzo C'è già un versamento di 9.599 euro sul conto
corrente «Erbusco per l'Abruzzo»: una iniziativa con la quale l'amministrazione
comunale ha deciso di contribuire alla costituzione del fondo di solidarietà
per la ricostruzione dei territori devastati dal terremoto. Una delibera ha
dato il via alla costituzione del deposito nella Tesoreria del Comune (che ha
sede nell'agenzia di Ospitaletto della Banca popolare di Sondrio), e adesso
tutti i cittadini potranno fare donazioni per la Protezione civile recandosi
allo sportello o attraverso un bonifico (codice Iban IT 65 LO56 9654 8700 0004
0790 X83). Particolare importante, i primi a offrire un
contributo sono stati il sindaco e la giunta «girando» l'indennità del mese di
aprile al lordo delle imposte e comprensiva di Irap. Ai versamenti degli
amministratori dovrebbero presto aggiungersi quelli dei consiglieri di
maggioranza e minoranza che hanno dichiarato che destineranno al fondo il
gettone di presenza per il 2009. Aperto con l'Associazione comuni bresciani,
il conto «Erbusco per l'Abruzzo» confluirà successivamente nel fondo dell'Acb
costituito in accordo con l'assessorato provinciale alla Protezione
civile.G.C.C.
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( da
"Arena, L'"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Mercoledì
06 Maggio 2009 PROVINCIA Pagina 33 LA BASSA PER L'ABRUZZO. Le iniziative per
raccogliere aiuti e denaro continuano a ritmo serrato come il primo giorno La
solidarietà non si ferma e c'è chi è pronto a tornare Materiale didattico dalle
scuole, soldi anche dai politici Ed i volontari sul posto rendono omaggio ai
bimbi morti Ad un mese esatto dal terremoto d'Abruzzo non si ferma il flusso
solidale che ha unito da subito la Bassa con le popolazioni dei paesi colpiti
dal sisma. E mentre iniziano a divampare - a livello nazionale - le prime polemiche
sull'entità e la rapidità della ricostruzione, i centri della pianura veronese
continuano a fare quello che hanno fatto fin da quella terribile mattina del 6
aprile scorso: raccolgono soldi e beni di prima necessità a fanno in modo che
arrivino al più presto in Abruzzo. Come a Villabartolomea dove in campo è sceso
direttamente anche il consiglio comunale dei ragazzi con due distinte
iniziative. La prima è stata una raccolta di generi alimentari da colazione già
inviati a Roio del Piano tramite la protezione civile di Verona ed il Gruppo
alpini; la seconda sta provvedendo a far pervenire alle scuole-tenda
dell'Aquila venti scatoloni di penne, quaderni, temperini, astucci e zaini. Il
carico, raccolto in collaborazione con le scuole di Castagnaro, è stato
consegnato ai militari della caserma «Briscese» di Legnago che nei prossimi
giorni partiranno per l'Abruzzo con un nuovo contingente di aiuti. Fino alla
fine di maggio verrà realizzata una terza raccolta di materiale, questa volta
riservata all'igiene personale. Due consigli comunali - gli
ultimi di una lunga serie, per la verità - hanno poi provveduto ad
autotassarsi. A Zimella i consiglieri devolveranno il loro gettone di presenza, pari a circa 17 euro a persona, ai terremotati abruzzesi su iniziativa
di Giorgio Scarsetto che ha visto il benestare di tutta l'assemblea.
Maggioranze e opposizione unite con lo stesso obiettivo anche a Minerbe, dove
con voto unanime il consiglio comunale ha deciso di approvare un contributo a
favore delle vittime del terremoto per una cifra che resta però da decidere: il
contributo minimo sarà di circa 5mila euro, pari ad 1 euro per ogni cittadino
residente nel Comune, ma il sindaco Carlo Guarise, dopo aver sentito il parere
della Provincia, non ha escluso che il contributo possa essere più elevato e
per questo ha chiesto e ottenuto che la mozione venisse approvata con la
possibilità di «integrare il contributo se necessario». Durante la stessa
seduta, l'assise consiliare ha voluto anche rendere omaggio e ringraziare i
volontari della Protezione civile Ana della Bassa veronese, con sede a Minerbe,
per l'intervento prestato a L'Aquila. Al caposquadra Luigi Bicego è stata
consegnata una targa. Dal 6 al 13 giugno la squadra della Bassa tornerà nei
luoghi colpiti dal terremoto. Anche nella tendopoli Globo dell'Aquila dove,
però, troverà una nuova strada dedicata ai bambini morti a causa del sisma. Ad
istituirla sono stati tre volontari della protezione civile del nucleo Fis Cb
27 di Casaleone insieme ai volontari dell'Ana. È forse questa l'immagine più
bella e al contempo più drammatica di una settimana passata tra i campi tendati
dell'Aquila. Definiti eroi dallo stesso primo cittadino - che li ha
pubblicamente ringraziati durante l'ultimo consiglio comunale - Giorgio Donatoni,
Filippo Lorenzetto e Luca Zanchetta si sentono invece persone comuni andate in
Abruzzo per fare volontariato. «Io ero alloggiato alla caserma della Guardia di
finanza di Coppito ed avevo il compito di coordinare le comunicazioni radio con
le tendopoli dove erano alloggiati gli altri due colleghi di Casaleone», ha
spiegato Lorenzetto. «Non è facile vivere in quelle condizioni ma le persone,
nonostante tutto, dimostrano una forza ed un coraggio straordinario». Hanno
collaborato Elisabetta Papa, Francesco Scuderi e Francesca Poletti
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( da
"Giorno, Il (Brianza)"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
LIMBIATE
LAZZATE pag. 13 Conferme e volti nuovi nella squadra di Giuseppina Stella BOVISIO VERSO IL VOTO di VERONICA TODARO BOVISIO
MASCIAGO UNA LISTA rinnovata dalla A alla Z, con volti nuovi e tre grosse
uscite, quella di Pier Angelo Guagnetti, candidato per la nuova Provincia di
Monza e Brianza, Pier Emilio Galbiati, attuale assessore alla Promozione delle
attività produttive e dello sport e Antonio La Rocca, assessore al Bilancio.
Sono stati presentati lunedì sera i nomi dei 20 candidati consiglieri che
correranno al fianco di Giuseppina Stella per la lista
Insieme per Bovisio Masciago. Riconfermati i nomi di Ernesto Artuso, attuale
vicesindaco, Franco Capelli, Sergio De Piccoli, capogruppo in Consiglio
comunale, Roberto Grandi, oggi assessore alla Cultura e all'Istruzione,
Vittorio Regorda, Francesco Rizzo, Miriam
Ronchi, Giuliano Soldà, assessore alle Politiche territoriali e Sergio
Tognella, assessore alle Politiche sociali. Tre le donne che entreranno a far
parte della lista: Chiara Alberti, 29 anni, Marta Galbiati, 23 anni, figlia
dell'assessore Pier Emilio Galbiati e Orietta Vanosi, 50 anni, moglie di Pier
Angelo Guagnetti, da dieci anni impegnata nel Comitato genitori
all'interno dell'Istituto Comprensivo Manzoni. Le vere new entry sono
rappresentate dal geometra Paolo Bosisio, Nunzio Bongiovanni, presidente di
un'associazione di difesa dei consumatori, Moreno Ferri in rappresentanza del
Comitato per l'alternativa al nuovo inceneritore di Desio, Giovanni Frigerio
per anni consigliere comunale a Monza e coordinatore di circoscrizione, Umberto
Merli e Filippo Pizzichemi. Con loro anche Giovanni De Montis e Giovanni Di
Bella, rispettivamente portavoce del Pd nel circolo di Bovisio Masciago-Varedo
e moderatore della lista. IL CANDIDATO sindaco Stella
ha poi presentato a grandi linee il programma. Oltre alla riqualificazione del
centro storico, se la lista di centrosinistra fosse confermata, gli ambiti
principali a cui mettere mano riguarderanno lo spostamento del mercato in via
Desio, la creazione della nuova scuola elementare in via Bertacciola, la
riqualificazione del centro sportivo di via Superga e di corso Milano,
l'apertura di una nuova farmcia comunale, ma anche i sottopassi viabilistici di
via Marangoni e Silvio Pellico, la nascita di gruppi di acquisto solidali e il
«Progetto bici» per il bike sharing.
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( da
"Secolo XIX, Il"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Il
Pdl cerca un capogruppo per il Comune la politica Nei prossimi giorni il
debutto a Palazzo Tursi. Della Bianca candidata ma circolano i nomi di Campora
e Musso 06/05/2009 NASCE IN COMUNE il gruppo unico del Pdl. Questione di giorni
per il debutto ufficiale in Sala Rossa del "gruppone" composto dagli
11 consiglieri di Forza Italia, i tre della Lista Biasotti e i due di An che
animano, accanto ai tre esponenti di Lega Nord, Udc e La Destra, l'opposizione
in consiglio comunale. Al gruppo del Pdl di Palazzo Tursi, iniziativa che ha
subito un'improvvisa accelerazione per volontà di Gianfranco Gadolla,
coordinatore metropolitano del partito, ovviamente aderirà pure il senatore del
Pdl, Enrico Musso. Dunque, sono 17 i consiglieri di minoranza che hanno
anticipato la propria adesione al gruppo unico. Resta da risolvere il rebus del
capogruppo: «Per quanto mi riguarda sono candidata», fa sapere Raffaella Della
Bianca, capogruppo di Forza Italia. Ma circolano anche i nomi di Matteo
Campora, sostenuto da chi all'interno del Pdl spinge per un rinnovamento dei
"quadri", e dello stesso senatore Musso, già candidato sindaco per il
centro destra contro Marta Vincenzi. Partita delicatissima quella per la
leadership del gruppo unico, che investe fragili equilibri. Sull'argomento, non
a caso, Gadolla è estremamente cauto: «La scelta del capogruppo deve essere
fatta all'interno dello stesso Pdl in Comune. Spero che si trovi una sintesi
tra le varie istanze e che venga individuata una persona autorevole». Ma se la
sintesi dovesse mancare? «A quel punto bisognerà andare al voto, secondo le
regole della democrazia». La nascita del Pdl al posto di Fi, Lista Biasotti e
An non sarà del tutto indolore sul piano organizzativo e procedurale. Su questo
punto mette l'accento Giuseppe Murolo, consigliere di An e presidente della
commissione Affari istituzionali di Tursi: «L'attuale regolamento favorisce
senza dubbio i piccoli gruppi dal punto di vista della dotazione di personale e
di risorse per l'attività istituzionale». Murolo fa un po' di conti: «Gli impiegati
attualmente a disposizione di Forza Italia, An, Lista Biasotti e del gruppo
misto sono in totale 9: il Pdl, somma dei quattro gruppi, dovrà accontentarsi
di cinque persone. E saranno proporzionalmente ridotti anche computer, spazi a
disposizione, telefoni portatili, fondi per l'attività istituzionale e numero
di manifesti che è possibile affiggere a prezzi scontati». Per non parlare della perdita dei gettoni di presenza, dovuta al fatto che i consiglieri dei grandi gruppi partecipano
a poche commissioni mensili mentre i membri dei gruppi "mignon" sono
presenti a tutte le sedute. «Tutti sacrifici che affrontiamo volentieri - dice
Murolo - senza dimenticare, però, che gruppo unico non vuol dire pensiero
unico: le differenze di opinione saranno sempre ben marcate». «Aderiamo
con entusiasmo al gruppo unico ma senza rinunciare alla nostra dignità
politica», fa eco il capogruppo della Lista Biasotti, Valter Centanaro. Un
altro problema, che verrà forse affrontato in sede di revisione del
regolamento, riguarda il tempo a disposizione per le dichiarazioni di voto:
oggi le forze del centro destra che in Sala Rossa confluiranno nel Pdl possono
parlare complessivamente per venti minuti attraverso i propri rappresentanti.
In futuro, l'impatto degli interventi potrebbe ridursi a cinque minuti. «È
chiaro che su questo aspetto bisognerà mettere mano». Vincenzo Galiano
galiano@ilsecoloxix.it 06/05/2009
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( da
"Tirreno, Il"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Pagina
4 - Grosseto Decolla la fondazione Il Sole Manca solo la convenzione con l'Asl
per gli appartamenti Contento Massimiliano Frascino: «Abbiamo fatto le prime
due assunzioni, la sala funziona, il progetto ormai è realtà» GROSSETO. Sono
partite le prime due assunzioni, l'auditorium funziona a regime, decollano i
progetti di lavoro per disabili. E infine: «contiamo di stringere entro
dicembre la convenzione con l'Asl e aprire anche gli appartamenti». Inaugurata
otto mesi fa in viale Uranio, la Fondazione Il Sole sta diventando il cuore di
progetti pulsanti. Soddisfatto Massimiliano Frascino, presidente della
Fondazione, rende conto dello "stato dell'arte" ed elenca le
iniziative in campo «perché - dice - il lavoro non si ferma e la raccolta fondi
continua». Il sogno della Fondazione Il Sole è diventato realtà, ma qualcosa
resta da fare. E' da sistemare il parco esterno, mancano piccoli impianti
termo-idraulici. «Si stanno concludendo i pagamenti alle aziende ed entro la
prossima settimana trasformeremo il fido bancario in mutuo», dice Frascino. Ma la parte più sostanziosa da definire è la convenzione con
l'Asl 9, che non è ancora arrivata e che - oltre ai criteri per l'accesso -
potrebbe includere una preziosa quota-parte di finanziamento da parte della
sanità. Il cambio di guardia da Salvatore Calabretta (ex manager) al nuovo
(Fausto Mariotti) ha un po' rallentato l'iter, ma la speranza è che il
nodo di sciolga entro dicembre, e gli appartamenti inizino a funzionare. I
costi gestionali sono inevitabilmente alti. Ogni disabile ospitato
"costerà" circa 3.000 euro al mese. A incidere sono il personale, le
utenze (gas, luce, acqua...), il cibo, i servizi vari (lavanderia, pulizie..);
tutto commisurato al livello di disabilità. Intanto, in attesa della
convenzione, le attività proseguono. La grande sala centrale (moderna,
funzionale, geometrica, quasi minimalista) è diventata un punto di riferimento
per molti, e non solo disabili. Lo stesso auditorium - oltre a rappresentare il
cuore di questo straordinario progetto di solidarietà - colma un vuoto e
risponde alla voglia di spazi che si respira in città. Qui si organizzano
dibattiti «di ogni colore politico», dice Frascino, qui trovano posto musical,
concerti e dibattiti. E proprio intorno a queste attività collaterali ruota la
"terapia occupazionale" messa in campo dagli operatori della
Fondazione e in particolare dai due giovani neo-assunti, Roberto Marcucci e
Irene Sebastiani. «Una vera e propria terapia di lavoro - spiegano - con cui i
disabili aiutano ad organizzare una cena, a fare accoglienza, pulire, sistemare
la sala in vista delle attività della Fondazione». Poi c'è il "progetto
autonomia". Un agriturismo a Vallemaggiore sta mettendo a disposizione per
5 appartamenti, per far uscire i ragazzi di casa e dal contesto familiare,
facendoli vivere in totale autonomia. Dall'agriturismo (sorta di
tappa-esperimento) il progetto proseguirà a settembre in altri appartamenti
messi a disposizione dall'associazione Genitori bambini portatori di handicap,
e da amici o parenti che ruotano attorno alla Fondazione. Dà una mano Sara
Guidotti, 25 anni, stagista per conto dell'Altra Città e che a giugno-luglio
avrà l'esame per diventare animatore di comunità. Ma si segnalano anche le
prossime iniziative per raccogliere fondi. «Il 9-10 maggio, per la festa della
mamma e in partnership col vivaio Barbini, saremo in piazza del Sale con la
vendita di piante ornamentali». Non ultimo il contributo del 5 x 1000. Il
codice fiscale è 92053600539. (el. gi)
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( da
"Secolo XIX, Il"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Finale,
dove la politica costa di più l'abolizione dell'acqua
minerale in consiglio scatena la polemica Si spende il doppio che a Pietra. E
molto di più che a Loano. Il gettone più salato a Diano Finale. La decisione
dell'amministrazione Richeri di sostituire sui banchi del consiglio comunale
l'ormai classica bottiglietta d'acqua minerale naturale e frizzante con una
caraffa di vetro, riempita di semplice acqua del rubinetto, ha scatenato una
vera e propria polemica sui costi della politica.
Lunedì sera l'acqua di rubinetto è apparsa per la prima volta in consiglio
comunale. Scatenando le ire del consigliere di minoranza Franco De Sciora: «Per
un'amministrazione comunale che spende 180 mila euro tra sindaco, assessori e
consiglieri, non si può annunciare di voler risparmiare tagliando i 20
centesimi necessari per comprare una bottiglietta d'acqua minerale - ha detto
De Sciora - Lasciando da parte l'aspetto che riguarda il mancato rispetto delle
più elementari norme igieniche e di sicurezza della salute». Tra in principali
comuni rivieraschi, in effetti, Finale appare come quella che sostiene le
maggiori spese per i cosiddette "costi della politica":
180 mila euro all'anno (dati 2008), contro i 170 mila, ad esempio, di una città
di dimensioni più che doppie come Albenga. Ma anche più di Alassio (173 mila) e
Loano (130 mila), per non parlare di Pietra, dove la cifra della spesa scende
quasi alla metà: 94 mila euro. Diano, invece, si segnala per il più elevato
gettone di presenza ai consigli comunali: 30 euro a
seduta per ciascun consigliere. Ma torniamo alla polemica finalese. Ha detto De
Sciora: «È una scelta sbagliata anche perché l'acqua che sgorga dai rubinetti
di Finale che fa letteralmente schifo. Ho dovuto comprare un piccolo sistema di
depurazione per poterla usare a casa mia. Sarebbe stato meglio che, per
risparmiare davvero, si dimezzassero indennità e stipendi sia il sindaco che
gli assessori». Diverso invece il parere del consigliere Gloria Bardi di
"Un'Altra Finale" che ha applaudito all'iniziativa
dell'amministrazione Richeri, definendola un «esempio virtuoso da apprezzare»
che rispetta l'ambiente e gli sprechi dei contenitori
in plastica. Immediata la replica del vice sindaco Giovanni Ferrari alla
polemica sollevata da De Sciora: «Non si tratta di un tentativo di risparmiare
soldi, quanto un atto simbolico che va verso il rispetto dell'ambiente ed un
segnale per il contenimento degli sprechi». È stato
invece il sindaco Flaminio Richeri a replicare alla richiesta di De Sciora di
tagliare i costi della politica che gravano sulle
casse comunali: «Naturalmente l'iniziativa, tra l'altro già assunta da altri
Comuni della provincia - ha esordito il sindaco - non vuole andare nella
direzione del taglio alle spese che, presa alla fine dello scorso anno, con la
mancata sostituzione del turnover, ci ha permesso di ridurre di almeno 15-20
elementi l'organico del Comune. Quanto vuole essere un segnale di maggiore
rispetto ambientale con la riduzione dei contenitori di plastica in
circolazione». Insomma un classico ed invocato, almeno dagli ecologisti,
ritorno al passato quando il vetro era l'unico materiale utilizzato per il
trasporto dei liquidi e che permetteva di essere riutilizzato. Casse comunali
chiuse ermeticamente a Pietra, dove le spese per i costi della politica si dimezzano rispetto a Finale. Un dato che è
dovuto alla notevole differenza nel numero degli abitanti, rispetto a Finale (7
mila contro gli 11 mila di Finale Ligure), ma probabilmente non solo a questo.
«Già dal nostro ingresso in amministrazione, nel 2004, siamo completamente
blindati in fatto di assunzioni - ha sottolineato il sindaco Luigi De Vincenzi
- In cinque anni, abbiamo forse assunto una persona. E dal prossimo anno, se
verremo confermati alle elezioni, non sostituiremo nessuno di coloro che
andranno in pensione». Mentre le indennità e i costi della politica sono mantenuti ai livelli più bassi tra quelli dei principali
comuni della Riviera. Silvia Andreetto 06/05/2009 ' 06/05/2009
contenimentodegli sprechiNon si tratta di risparmiare soldi, quanto di un segnale per il
contenimento degli sprechi giovanni ferrarivicesindaco di Finale 06/05/2009
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(
da "Secolo XIX, Il"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
«non c'è più nulla da raschiare» albenga CENTOSETTANTAMILA euro l'anno ad Albenga, altrettanto ad Alassio. Le due principali città rivierasche pareggiano quanto a spese per stipendi, indennità e gettoni di presenza a sindaci, assessori e consiglieri comunali. Un pareggio che a prima vista potrebbe stupire, vista la differenza di dimensioni delle due città (Albenga ha una popolazione più che doppia rispetto ad Alassio), ma che è in realtà giustificato dal fatto che sotto le torri sono solo due gli assessori (oltre a sindaco e vice) che godono del raddoppio di stipendio che spetta a chi lascia il lavoro per dedicarsi a tempo pieno all'attività amministrativa, mentre Alfonso Salata, Pina Verrazzani, >Vincenzo
Damonte e Giuseppe Pelosi devono accontentarsi di uno stipendio dimezzato, cioè
di meno di settecento euro mensili. Inoltre le buste paga dei consiglieri
comunali albenganesi comprendono solo i gettoni di presenza per le riunioni di
consiglio e non per quelle delle commissioni, calmierando a poco più di
cinquemila euro l'anno l'esborso per questa voce. I bilanci comunali ridotti all'osso e il
debito pubblico da ridurre porteranno qualche taglio ai compensi o al numero
delle riunioni per abbattere i costi? «Non credo ci sia rimasto nulla da
tagliare - afferma Giuseppe Pelosi, assessore albenganese al bilancio - Negli
ultimi anni abbiamo già effettuato alcuni tagli, nel rispetto delle finanziarie
che ci imponevano sacrifici per ridurre il debito pubblico, e ormai i compensi
sono ridotti davvero all'osso. Seicento euro al mese per amministrare una
città, sottraendo tempo alla propria vita non sono molti, e anche lo stipendio
del sindaco non è elevato, se si pensa che la carica impone importanti rinunce
anche sul piano lavorativo. Credo che uno come Tabbò a fare il sindaco ci rimetta
di tasca sua». E a maggior ragione è difficile pensare a risparmi sui gettoni di presenza dei
consiglieri, visto che lo scorso anno i consigli sono stati diciassette, cioè
uno ogni tre settimane, e che tagliare una riunione farebbe risparmiare solo
cinquecento euro. «Credo che quello dei costi della politica sia un problema
reale, ma che riguardi i livelli più alti, non certo le amministrazioni
comunali - fa eco l'assessore alassino Fabrizio Calò - Noi siamo quelli che
viviamo direttamente il contatto con i cittadini, e i nostri compensi sono
infinitesimali rispetto a quelli dei parlamentari. Credo sia là che bisogna
risparmiare, non nei Comuni. Sono convinto che una riduzione degli stipendi dei
parlamentari e di tutti quei benefici di cui godono sarebbe più utile per i
conti pubblici e più apprezzata dai cittadini». Luca Rebagliati 06/05/2009
( da "Secolo
XIX, Il" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Il sindaco "guadagna" 2.800 euro
al mese30 euro a seduta per i consiglieri diano Diano Marina. Quanto incide il
costo della politica nelle tasche dei cittadini dianesi? Quanto esce dalle
casse comunali per mandare avanti l'azione amministrativa? La spesa che va a
coprire, in pratica, tutto ciò che viene sborsato per le indennità destinate
all'attività istituzionale dei vari organi dagli emolumenti del sindaco, a
quelli della giunta, ai gettoni di presenza
consiglieri, commissioni non è nota ma lo sono gli stipendi degli
amministratori e con gli opportuni calcoli si può determinare la cifra
complessiva. I dianesi pagano per lo "stipendio" del sindaco Angelo
Basso quasi 2.800 euro al mese. Il vice sindaco Peirano invece percepisce poco
meno della metà della cifra, ovvero 1.308 euro. Più elevato l'emolumento
mensile del presidente del consiglio comunale: Marco Perasso percepisce 2070
euro. A Diano Marina gli assessori, che sono cinque, costano ciascuno 1.242
euro ogni mese. Infine i consiglieri comunali percepiscono
un gettone di presenza di trenta euro lordi per ogni seduta del consiglio comunale. A
Loano, invece le indennità di sindaco e assessori costano al Comune di Loano
127 mila euro circa all'anno, cifra, intesa al lordo. «Siamo per il
mantenimento delle stesse indennità? spiega Luigi Vallarino, dirigente
del settore economico finanziario - anche perché rispettano tutti i parametri e
sono state stabilite dal patto di stabilità». Prosegue il dirigente: «Inoltre,
per adesso non ci sono elezioni alle porte che possano far ipotizzare la
modifica di questi termini». Il gettone di presenza al
consiglio comunale viene corrisposto unicamente nel caso di partecipazione alla
seduta e, al sindaco e agli assessori, a cui viene già corrisposta l'indennità,
non viene dato il gettone. L'importo a seduta è di 21, 39 euro (lordo) per
consigliere, in totale 12, il calcolo totale delle presenze viene fatto ogni
sei mesi. I dati che si riferiscono al 2008 vedono nel primo semestre un importo
totale del costo delle sedute di 748 euro, nel secondo di 1.200 euro circa per
un totale che sfiora i duemila euro annui. 06/05/2009
( da "Sole
24 Ore, Il" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Il Sole-24 Ore sezione: FINANZA E MERCATI
data: 2009-05-06 - pag: 43 autore: Industria. Al via il piano di rilancio
Polynt rinegozia i debiti: Invest Industrial studia la ricapitalizzazione
MILANO Il rallentamento economico ha portato anche Polynt ad assumere un
atteggiamento più prudente in attesa della ripresa e a chiedere maggiore
flessibilità sul fronte delle condizioni del debito alle banche. Il gruppo,
delistato da Invest Industrial nel 2008 attraverso la controllata Polimeri Speciali,
sta discutendo con le banche per rivedere i covenant legati alle performance
finanziarie collegati al debito di circa 307 milioni. Ma non solo. L'azionista,
con l'obiettivo di supportare il gruppo in un'ottica anche di espansione per
linee esterne, si è reso disponibile a rafforzare il capitale con un'iniezione
di nuova liquidità nell'ordine dei 20-30 milioni. Il
gruppo, infatti, potrebbe cogliere eventuali opportunità di acquisizioni in
alcune aree geografiche, in cui rafforzare la propria presenza, senza così
dover ricorrere a eventuali finanziamenti da parte delle banche.
L'atteggiamento dell'azionista e della società sono assolutamente prudenziali,
considerato che ad oggi Polynt non ha rotto alcun covenant. L'esercizio 2008,
nonostante il rallentamento degli ultimi mesi dell'anno, si è concluso in linea
con il 2007 con un margine operativo lordo (Ebitda) di oltre i 60 milioni. Il
budget 2009 è in linea con l'anno precedente, ma è stato anche ipotizzato un
deterioramento della domanda che potrebbe portare a un margine operativo lordo
di 40 milioni di euro. La durata del rallentamento economico, inoltre, non
permette di ipotizzare una ripresa in tempi rapidi del mercato. Il gruppo sta
quindi valutando con i creditori condizioni che gli permettano una maggiore
flessibilità in linea con stime molto prudenziali. Polynt, assistita nella
trattativa da Lazard e dallo studio legale Chiomenti, è nata dallo spin off del
gruppo Lonza ed è stata quotata a piazza Affari dal 2006 al 2008. Il gruppo
Polynt, leader di mercato a livello nazionale e in Europa con una presenza
operativa in Cina, Germania, Polonia e Hong Kong, ha assunto una politica gestionale attenta in termini di cassa e di costi.
Per affrontare il rallentamento della domanda il management ha deciso di
ricorrere alla cassa integrazione, ma non ha proceduto ad alcun licenziamento.
M.D'A. © RIPRODUZIONE RISERVATA
( da "marketpress.info"
del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Mercoledì 06 Maggio 2009 TREVISO: STANZIATI
140MILA EURO PER L’ABRUZZO Treviso, 6 maggio 2009 - 140 mila euro è la somma
stanziata dal consiglio della Camera di Commercio di Treviso per le imprese
terremotate d’Abruzzo. L’iniziativa di solidarietà è stata decisa, all’unanimità, dai consiglieri
camerali nell’ultima seduta devolvendo i loro gettoni di presenza
come avevano deciso anche i componenti di giunta qualche giorno prima. Inoltre è
stato destinato 1 euro per ciascuna delle 85 mila imprese attive della nostra
provincia,ed iscritte alla Cciaa. “La somma sarà versata in un
fondo nazionale gestito da Unioncamere, ha spiegato ai consiglieri il
presidente Federico Tessari, ma si avrà un riscontro concreto e tangibile sulla
destinazione della somma. Vogliamo che la solidarietà delle nostre imprese ,pur in un momento
difficile per tutti, abbia un effetto duraturo nel tempo. ” . <<BACK
( da "Nuova
Ferrara, La" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
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per la tanto vituperata Cispadana, a giorni
sapremo chi la finirà. Lo sappiamo tutti che le grandi ... Verri: malcostume al
volante ma serve anche più manutenzione Conventi: grandi arterie troppo vecchie
per la tanto vituperata Cispadana, a giorni sapremo chi la finirà. Lo sappiamo
tutti che le grandi infrastrutture non dipendono dalla volontà della Provincia:
se l'Anas ci mette i soldi per la nuova Romea noi siamo pronti a fare la nostra
parte, ma l'Anas è al 98% del Tesoro e se il governo non finanzia la Romea non
decolla. Per la manutenzione delle nostre strade spendiamo 4-5 milioni l'anno,
sono tanti, ma ne servono di più. Però le strada messe peggio sono Ss16, Romea
e Superstrada del Mare, tutte in gestione all'Anas». Malaguti: «Mille morti in
15 anni sono una dramma insopportabile. Abbiamo strade colabrodo, anche a causa
di appalti al ribasso che vanno rivisti, forse anche da qualche magistrato. Si
asfalta e dopo 6 mesi l'asfalto è da rifare, qualcossa non funziona». Pappi:
«La sicurezza dipende da tanti fattori: educazione stradale, uso di alcol e
dorghe e poi condizioni stradali. Le ditte che vincono gli appalti sanno fare
il loro mestiere? La Ferrara-Mare è un disastro, l'Anas deve invervenire una
volta per tutte. E' una pazzia il tunnel sulla Romea, spendiamoli meglio i
soldi». Verri: «La manutenzione è importante, ma la sicurezza è legata
soprattutto al malcostume al volante. Il fatto che molti degli incidenti più
garvi avvengano dopo la mezzanotte la dice lunga, servono più controlli e più
pattuglie». PROVINCIA: SI' O NO? Alberto Faustini, il direttore della Nuova
Ferrara, ha chiesto ai sei una buona ragione per chiudere le Provincia e due
per conservarle. Pappi: «Brunetta mi piace, ma non sono d'accordo con lui
sull'abolizione delle Province che hanno importanti competenze su
infrastrutture, qualità dell'aria, finanziamenti alle imprese. Se le aboliamo
poi dobbiamo inventarci qualcos'altro». Malaguti: «C'è l'ipotesi di
trasformarle in organi di secondo grado con consigli provinciali formati dai
sindaci. Dicono che nazionalmente si risparmierebbero 300 milioni. Per me si
può fare». Zappaterra: «Una buona ragione per tenerle è che la strade passate
alla Provincia sono tenute meglio di quelle rimaste all'Anas. Se spariscono le
Province e le competenze vanno alle Regioni si allontana la politica
dai cittadini. I Comuni piccoli saranno penalizzati». Conventi: «Una buona
ragione per tenerle è che così Brunetta avrebbe torto. Se sparisce la Provincia
i Comuni sotto i 10 mila abitanti non conteranno nulla con la Regione. L'unica
è fare i conti l'eterogeneità della nostra Provincia e
disegnare quattro macro aree: Alto Ferrarese, Medio Ferrarese, Delta e Città. I
costi politici delle Province sono modesti». Masina: «Se la Provincia è
percepita come passacarte tanto vale abolirla. Conviene mantenerla, ma
snellita, per assicurare la manutenzione del territorio (strade, canali,
retrospiaggia...) e fare da trait d'union tra Comuni e Regione». Verri: «A Roma
hanno trovato nella Provincia il facile capro espiatorio. Se tutto passa alle
Regioni come fa il cittadino a controllare? A Roma dovrebbero scatenarsi per
rivedere le funzioni, per eliminare i doppioni. Il costo non sono
amministratori e consiglieri, ma l'inefficienza e certi sprechi:
per risparmiare basta abolire strutture come Ato e Ami. Piero Lodi (di «è Tv»)
ha chiesto che ne pensano dell'amministrazione di Cento. Severo il giudizio
della Zappaterra: «Non sta giocando un ruolo trainante, non esercita il ruolo
di leadership nemmeno nell'Alto ferrarese e questo è un peccato». Masina ha
rimpianto la piccola Torino di un tempo. Per Verri «c'è bisogno che Cento dia
il suo contributo alla politica ferrarese». Malaguti
ha detto che in difficoltà c'è l'economia centese e di tutta la provincia e ha
invocato il cambiamento dopo 60 anni.
( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Cronaca di Cagliari Pagina 1018 Consiglio
comunale Il Comune destina ai terremotati i 30 mila euro dei ticket di
Sant'Efisio Consiglio comunale --> A un mese esatto dal terremoto, il
Consiglio comunale dà un segno tangibile di aiuto alla popolazione abruzzese
destinando loro i circa 30 mila euro ricavati dalla vendita dei 6500 biglietti
per assistere alla festa di Sant'Efisio. Dopo una lunga discussione -
caratterizzata da polemiche - l'aula ha approvato un ordine del giorno (primo
firmatario Paolo Casu, del gruppo Misto) che impegnava la Giunta «a devolvere
interamente il ricavato della vendita dei biglietti a favore delle famiglie
colpite da lutti in Abruzzo e a portare con questo gesto il saluto e la
protezione del Santo nei confronti dell'intera popolazione di questa regione
così duramente provata». Non è stato semplice. Una parte trasversale del
Consiglio sosteneva che fosse più opportuno devolvere i fondi agli alluvionati
di Pirri. Il dibattito ha irritato il sindaco Floris che, intervenendo dopo
l'ennesimo intervento pro-Pirri, ha definito «ridicola» la discussione. «Abbiamo il dovere di essere solidali nei confronti della
popolazione abruzzese senza dimenticare gli alluvionati di casa nostra che
potreste aiutare», ha detto il sindaco, «devolvendo due gettoni di presenza in Consiglio». Dopo una sospensione di un'ora, i consiglieri
sono rientrati in aula ed hanno detto sì all'ordine del giorno. Il modo
per aiutare i pirresi (in attesa dei fondi regionali) sarà discusso in una
delle prossime sedute del Consiglio.
( da "Giornale.it,
Il" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
n. 108 del 2009-05-06 pagina 37 Il golf
italiano all'esame Open con Montgomerie e Daly di Mario Camicia Scatta domani
una delle edizioni più competitive degli Internazionali: ci sarà anche il
capitano dell'Europa alla prossima Ryder cup Ci siamo. Domani sul percorso del
Royal Park I Roveri prende il via il Bmw Italian Open, 66ª edizione del massimo
torneo professionistico del nostro golf poco più che centenario. È la seconda
volta che Torino è la sede dell'Open, la prima che ha come scenario lo
splendido percorso disegnato ad inizio anni Settanta dal grande architetto
americano Robert Trent Jones su mandato del fondatore del club Umberto Agnelli.
Che Open sarà? Sicuramente di livello e per più di una ragione. Il percorso è
tra i più belli ed impegnativi nel panorama italiano. La «griglia di partenza»
è senza dubbio la migliore vista negli ultimi anni da quando la Federazione ha
stretto una joint venture con l'European Tour. In passato, parlo
sino ad una decina di anni fa, quando il golf in Italia era ancora per pochi,
c'era la smania e l'impegno di portare al torneo alcuni nomi di grande risalto,
campioni che chiedevano «gettoni di presenza» sostanziosi e che, a ben pensarci, accontentavano e deliziavano
il palato dei pochi maniaci e che compiacevano sponsor ancora poco esperti di
golf. Erano anche i tempi in cui il golf europeo sfornava pochi «grandi»
che facevano di certo cartellone in una schiera di giocatori di secondo piano.
Negli anni il golf europeo è cresciuto, il livello generale si è elevato, i
giovani hanno affinato le loro armi e sono diventati competitivi ed anche -
molti di loro - dotati di buon carisma ed in grado di fare spettacolo.
Quest'anno ai nastri del Bmw Italian Open c'è gente di gran prestigio come
Colin Montgomerie e quel John Daly che, malgrado la sua vita sregolata, ha
vinto un Open Championship ed un Pga in America e sempre e comunque in grado di
far divertire e stupire per la sua potenza e la sua qualità di gioco. Due «big»
che una volta sarebbero costati una piccola fortuna e che oggi vengono a
giocare da noi per il piacere di respirare l'atmosfera italiana, l'ospitalità,
l'affabilità di una organizzazione all'altezza ed anche con la segreta speranza
di vincere un titolo che esiste dal 1925. Accanto a loro c'è un Paul Lawrie
vincitore di un British, Thomas Bjorn, capostipite del golf danese ed il suo
più giovane emulo Anders Hansen vincitore di due Pga di Gran Bretagna ed anche
un Darren Clarke irlandese vincitore di tornei di livello mondiale. Ma sono poi
tanti i giocatori della nuova generazione, quelli che stanno facendo vivere
all'European Tour un periodo particolarmente felice che nulla ha da invidiare
al Tour americano. Ai Roveri scenderanno in campo 21 campioni di Open degli
ultimi due anni, professionisti sulla cresta dell'onda che ormai, grazie anche
alla televisione, sono noti a tutti i golfisti, non più ottusamente focalizzati
sulle superstar ma che ormai sanno apprezzare e riconoscere i nuovi talenti e
le future star. L'Open d'Italia non è un torneo super dotato dal punto di vista
del montepremi, può - giustamente - non attirare più di tanto le cosiddette
primedonne, ma negli anni recenti ha lanciato alla ribalta giocatori che oggi
viaggiano a livelli mondiali. Siamo un Open «talent scout» ed anche questo è un
merito di cui andare fieri. Quest'anno poi è arrivato un nuovo title sponsor la
Bmw che abbina il suo nome a tornei di livello mondiale e alla Ryder Cup. Anche
questo è un traguardo tagliato ed una nuova spinta verso l'alto di un torneo
che cresce di anno in anno e del quale il golf italiano può giustamente fare un
fiore all'occhiello. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123
Milano
( da "AltaLex"
del 06-05-2009)
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Edilizia convenzionata, prezzi, aumento,
concussione, sussistenza Cassazione penale , sez. VI, sentenza 14.04.2009 n°
15690 Commenta | Stampa | Segnala | Condividi Edilizia convenzionata – prezzi –
aumento – concussione - sussistenza [art. 317 c.p.] Nel caso di edilizia
convenzionata, la condotta del costruttore che condizioni la conclusione o
l'esecuzione del contratto alla dazione, da parte dell'acquirente inserito nelle apposite
graduatorie, di somma maggiore di quella determinabile ai sensi della
convenzione e non corrispondente a migliorie e varianti con lui concordate,
integra il delitto di concussione. (1-4) (1) In tema di concussione del medico
e concorso pubblico, si veda Cassazione penale, sez. VI, sentenza 28.01.2009 n°
3869. (2) In materia di concussione, prete ed incaricato di pubblico servizio,
si veda Cassazione penale, sez. VI, sentenza 02.01.2009 n° 12. (3) In materia
di concussione e plurioffensività, si veda Cassazione penale, sez. VI, sentenza
28.02.2008 n° 8907. (4) In materia di concussione e multe senza verbale, si
veda Cassazione penale 37077/2007. (Fonte: Altalex Massimario 17/2009) SUPREMA
CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE Sentenza 25 marzo - 14 aprile 2009, n.
15690 (Presidente Mannino - Relatore Citterio) Ritenuto in fatto 1. Con
sentenza del 5.6 - 10.7.06 la Corte d'appello di Bari riformava la sentenza del
Tribunale di Trani in data 2.10.2001, assolvendo S. S. G. dall'imputazione di
concussione continuata, ascrittagli in relazione al fatto di avere, nella
qualità di imprenditore edile autorizzato a seguito di convenzione alla
realizzazione di un programma costruttivo di edilizia convenzionata, e quindi
incaricato di pubblico servizio, preteso somme superiori al prezzo previsto
dalla convenzione da P. A., con la minaccia implicita di non consegnargli
l'appartamento, nel 1992 in Molfetta. L'imputato era genero del titolare
dell'impresa ed aveva condotto la trattativa. Il Giudice dell'appello revocava
conseguentemente anche le statuizioni civili della prima sentenza. Accogliendo
l'appello dello S., la Corte distrettuale argomentava: - i versamenti “in nero”
erano intervenuti in fase precontrattuale e pertanto in un contesto in cui il venditore non aveva assunto alcun
obbligo, e il compratore non aveva acquisito alcun diritto, non essendo ancora
stato sottoscritto neppure il preliminare di compravendita; in sostanza il
tutto era avvenuto in un contesto di libero mercato e non era possibile
ravvisare alcuna minaccia ancorché implicita; - il P., poi, sarebbe stato a
conoscenza della prassi seguita dal costruttore (il farsi consegnare somme “in nero” da
non fatturare e non dichiarare a fini fiscali) e pertanto non sarebbe stato
soggetto ad alcun
metus, essendo libero di non aderire alla pretesa illecita); - né si poteva
parlare di “concussione ambientale”, essendo appunto ben nota al P.
essere quella la prassi vigente in quel territorio (in situazione di “difficile
mercato immobiliare”) e, in
realtà, essendosi trattato nella specie di un inserimento consapevole del P. in
tale prassi, sì che sarebbero stati configurabili eventualmente i delitti di
abuso d'ufficio o corruzione,
non quello di concussione, trattandosi comunque di ipotesi in fatto non
riconducibili all'originaria imputazione ed in ogni caso prescritte. 2.
Ricorrono in Cassazione il procuratore generale di Bari e la parte civile P.
A.. 2.1 Con primo motivo la parte civile denuncia la manifesta illogicità della
motivazione della Corte distrettuale: - la concussione potrebbe configurarsi
anche nella fase precontrattuale; - nel caso di specie ricorrerebbero tutti i
requisiti del delitto: l'abuso della funzione (per la richiesta di somme in
nero non dovute), l'illiceità della pretesa (essendo il prezzo determinato
dalla convenzione), l'esercizio di pressione psichica (perché la dazione della
somma era pretesa quale condizioni per la stipula del preliminare); il tutto concretizzerebbe
sia la minaccia dell'incaricato di pubblico servizio che il metus (chi voleva
acquistare in edilizia convenzionata dovendo sottostare alla richiesta
illecita). Sarebbe contraddittoria l'esclusione della “concussione
ambientale” in ragione della prassi costante
in quel territorio comunale, essendo la prima caratterizzata proprio da una
sorta di convenzione tacita che il pubblico ufficiale fa valere ed il privato
subisce, in un contesto di “comunicazione” più semplice e sfumata. Nel caso di
specie S. avrebbe
approfittato di quel quadro ambientale per costringere P. all'indebita dazione
di denaro, essendo irrilevante l'eventuale vantaggio economico conseguibile dal
P. con l'accesso all'edilizia convenzionata, non essendo la maggior dazione
frutto di libera scelta. Con secondo motivo denuncia illogicità della
motivazione perché la Corte distrettuale, pur dando atto che fossero possibili
diverse qualificazioni giuridiche del fatto, ometteva di qualificare in tal
senso nel dispositivo, a nulla rilevando l'intervenuta prescrizione a fronte
dell'effetto di mantenere ferme le statuizioni civili ex art. 578 c.p.p.. 2.1.1
Con memoria depositata il 9 marzo, a sostegno dei motivi precedentemente
proposti la parte civile deduce inoltre che: - essendo il P. utilmente inserito
in una graduatoria di aspiranti all'acquisto in edilizia convenzionata,
esercitava un vero e proprio diritto, cui corrispondeva il dovere del
costruttore di vendergli l'immobile: proprio l'intenzione di non rinunciare a
tale diritto aveva imposto al P. di sottostare all'illecita pretesa
dell'imputato; - la Corte distrettuale avrebbe finito con il giustificare
l'illegittimità del comportamento tenuto dall'imputato in ragione di una prassi
altrettanto illecita diffusa, senza che potesse parlarsi di libero mercato; -
la motivazione sarebbe assolutamente illogica anche nella parte relativa alla
revoca delle statuizioni civili, essendo risultata pacifica la dazione delle
somme in nero senza titolo, perché prima della stipula del preliminare. 2.2 Anche
il procuratore generale denuncia manifesta illogicità della motivazione, con
argomentazioni sostanzialmente analoghe a quelle svolte dalla parte civile. 2.3
Il difensore dello S. ha depositato memoria, in cui riprende taluni dei motivi
che aveva dedotto nell'originario atto di appello, proposto avverso la sentenza
di condanna del Tribunale di Trani. P. sarebbe un vigile tecnico addetto ai
controlli nel campo dell'edilizia e quindi egli stesso pubblico ufficiale
certamente non soggetto a metus nei confronti del costruttore; egli avrebbe
semplicemente cercato di fare un affare, perché i prezzi dell'edilizia privata
erano superiori, e la maggior somma corrisposta sarebbe stata dovuta per lavori
extra per circa 85 milioni di lire, effettivamente commissionati dal P. come
comprovato da una scrittura privata da lui sottoscritta; qui non sarebbe stata
possibile alcuna minaccia di non consegnare l'appartamento ma solo quella di
non concludere il contratto di compravendita; nel caso di riqualificazione del
reato, come abuso d'ufficio o corruzione, P. sarebbe
stato il beneficiario della condotta illecita di S., sicché nessun danno
risarcibile sarebbe riconoscibile nei suoi confronti. Considerato in diritto 3.
I ricorsi sono fondati, con le precisazioni di cui in motivazione. A fronte
dell'articolata motivazione della sentenza di condanna in primo grado, lo S. ha
proposto altrettanto articolati motivi di appello, anche su punti di stretto
merito che sono poi stati ripresi nella memoria presentata a questa Corte di legittimità.
Motivi che sono ovviamente inammissibili in questo grado di legittimità, ma che
rilevano per tenere presenti i vari punti, ed i vari temi, che dovranno essere
trattati nel processo per un percorso motivazionale esaustivo. Il Giudice di
appello non ha infatti trattato tutti i temi specifici di merito dedotti dalla
difesa e poi riproposti nella memoria (la non soggettibilità del P. al metus in
ragione del suo ruolo lavorativo; l'attribuzione della maggior somma versata a
lavori di miglioria), avendo ritenuto assorbente - anche indipendentemente dal
confronto con questi aspetti, trattati dal Tribunale e contestati dalla difesa
- l'impossibilità giuridica di ricondurre la vicenda alla fattispecie della
concussione. In altri termini, la Corte distrettuale pare nella sua motivazione
giungere all'assoluzione per insussistenza del fatto con tre passaggi
motivazionali fondamentali che prescindono dalla rispondenza o meno al vero
degli aspetti di fatto lamentati dalla difesa, e disattesi dal Tribunale, e vogliono
invece cogliere assorbenti aspetti anche in diritto: i versamenti in nero sono
dovuti a libera scelta di mercato del P., perché nella fase della
contrattazione preliminare nessun diritto poteva vantare con corrispondente
obbligo dello S., qui non parlandosi di consegna di immobile ma di
contrattazione della sua vendita; P. era a conoscenza della prassi vigente e
poteva liberamente non accettarla; non si può sussumere la vicenda in una
concussione ambientale perché così andavano le cose nel difficile mercato
immobiliare di Molfetta, P. lo sapeva, e si è inserito liberamente nella
prassi. Questa motivazione deve essere ritenuta manifestamente illogica.
L'edilizia convenzionata intende rispondere all'esigenza abitativa mettendo a
disposizione case a prezzo inferiore rispetto a quello di mercato, sì da
favorire l'accesso alla proprietà anche a coloro che non si trovano nelle
condizioni di poter corrispondere i prezzi pretesi dal libero mercato, e ciò
attraverso un meccanismo che vede da un lato l'ente pubblico rinunciare a parte
dei contributi usualmente dovuti da chi costruisce e, dall'altro, l'obbligo
giuridico del costruttore di vendere a costi calmierati, quantificati con
modalità predeterminate. In ragione del meccanismo convenzionale adottato
applicativo di norme di legge nazionali e regionali - il costruttore assume
ruolo e qualità di incaricato di pubblico servizio (Sez. 6, sent. 8907 del
3.12.2007 - 28.2.2008, De Palma, che ha risolto in senso analogo altra vicenda
relativa ad edilizia convenzionata nel medesimo comune di Molfetta). La
predisposizione di graduatorie degli aspiranti all'acquisto di edilizia
convenzionata è corollario del sistema, perché attraverso la previa verifica
pubblica della sussistenza dei titoli si evita che la rinuncia dell'ente
pubblico a parte di ciò che gli compete determini una sorta di ‘indebito
arricchimento’, del costruttore o del singolo acquirente o di entrambi. E
proprio la collocazione in graduatoria attribuisce pertanto il diritto di
contrattare positivamente, ai prezzi
indicati dalla convenzione, con gli ovvii aggiornamenti connessi ad eventuali
migliorie non previste nei capitolati delle convenzioni. Nel caso di specie la
parte civile ricorrente ha allegato che P. era utilmente inserito nella
graduatoria, e la circostanza (richiamata anche dal Tribunale a pagina 10 della
sua sentenza) non risulta contestata negli atti conoscibili da questa Corte di
legittimità. Il soggetto che sia utilmente collocato in graduatoria si trova
pertanto in una situazione giuridica soggettiva che lo legittima alla
contrattazione ed all'acquisto, alle condizioni stabilite dalla convenzione; in
caso contrario, la rinuncia dell'ente pubblico ai propri legittimi introiti e
la predisposizione della graduatoria, con la verifica dei titoli di accesso,
non avrebbero senso sistematico e normativo alcuno. Ed è proprio questo
contesto che spiega l'acquisizione della qualifica di incaricato di pubblico
servizio da parte del “costruttore in convenzione”: egli, accettando di vendere ad
un determinato prezzo concordato con
l'ente pubblico (essendo irrilevante come e quando si perviene alla
quantificazione finale, rilevando solo che quella quantificazione non è
liberamente determinata dal costruttore), concorre a consentire il
perseguimento della finalità pubblica espressamente prevista e disciplinata da
norme di legge. La richiesta, da parte del costruttore di edilizia
convenzionata, di somma ulteriore non corrispondente a lavori aggiuntivi e
migliorie concordate con l'acquirente, è pertanto certamente illecita, e quando
al suo accoglimento si condiziona l'esecuzione o anche la positiva conclusione
del contratto con soggetto che abbia il titolo per contrattare, in ragione
delle proprie condizioni economiche e di vita attestate dalla verifica
pubblica, si realizza quella prevaricazione grazie all'abuso della propria
posizione dominante che caratterizza il delitto di concussione [Sez. 6, sent.
8907/2008, De Palma, citata; va richiamata anche Sez. 2, sent. 19711 del 23/04
- 16/05/2008, P.M. in proc. Sassi, che ha già affermato come in entrambi i
casi, infatti, quel che rileva non è tanto l'esistenza di un obbligo a
contrarre, quanto la coartazione della libertà di autodeterminazione
dell'acquirente, posto nell'alternativa di far conseguire all'agente un profitto
illecito o di rinunciare alla conclusione del contratto per effetto della
volontà determinante dell'agente di conseguire un profitto vietato
dall'ordinamento (nella fattispecie sia stata poi non condivisibilmente
ritenuto configurabile il delitto di estorsione)]. In altri termini, da un lato
vi è un soggetto che svolge un incarico pubblico e gestisce - in ragione di
tale incarico - la dazione di un bene assolutamente primario, come la casa,
secondo norme di legge. Dall'altra vi è un soggetto - la persona in graduatoria
- che per definizione non ha possibilità di ottenere la propria casa “adeguata”
rivolgendosi al pubblico mercato. Si tratta di una relazione intersoggettiva
all'evidenza squilibrata, in ragione del potere del primo e delle aspettative
su bene primario del
secondo, nella quale l'abuso di posizione del primo e la richiesta illecita di
somme per legge non dovute configurano quel concreto influsso sulla volontà
della vittima della condotta - condizionandone la libertà morale - che
caratterizza il delitto di concussione, anche a prescindere dal fatto che la
vittima sia stata o meno effettivamente intimorita e o indotta solo in forza
del potere o della qualità (Sez. 6, sent. 8907/2009, De Palma, citata). Come
questa Corte ha infatti già affermato, “per l'integrazione del delitto di concussione non è necessario
che l'abuso della qualità o dei poteri da parte del pubblico ufficiale
determini uno stato soggettivo di timore per la vittima, ma è indispensabile
che sussista una volontà prevaricatrice e condizionante in capo al pubblico
ufficiale che si estrinsechi in una condotta di costrizione o di induzione
qualificata, ossia prodotta con l'abuso della qualità o dei poteri, la cui
efficacia causativa della promessa o dazione indebita ben può affidarsi a comportamenti
univoci per il contesto ambientale e che altrimenti risulterebbero penalmente
insignificanti, sfruttando il riferimento alle regole “codificate”
nel sistema di illegalità imperante nell'ambito di alcuni settori di attività
della pubblica amministrazione” (Sez. 6, Sentenza n. 23776 del 24/05 -
07/07/2006 Imputato: Peluso e altri). Manifestamente illogico, a giudizio del
Collegio, è pertanto ritenere che se tale illecita richiesta, consentita
dall'abuso dell'incarico pubblico acquisito, costituisce prassi diffusa e nota
su un territorio, l'accettazione di tale richiesta vada considerata come
manifestazione di libera scelta del singolo, quando non addirittura come forma
di partecipazione dell'accettante al mercimonio dell'incarico pubblico per comune
finalità truffaldina in danno dell'ente pubblico. L'affermazione è - ancor più
nella sua apparente assolutezza - manifestamente illogica, perché in primo
luogo trascura del tutto proprio quella peculiare dinamica di squilibrio del
rapporto tra chi “dà” casa convenzionata e
chi “chiede” casa convenzionata non potendo rivolgersi al mercato
libero, dinamica riconducibile a massima di comune esperienza; ma in secondo
luogo, nel caso concreto, omette del tutto di considerare che - come risulta
dalla sentenza di primo grado -
lungi dal determinare un generale regime di corruzione o abuso per accordo illecito tra costruttori ed acquirenti, la
prassi delle illecite richieste aveva addirittura determinato il sorgere di un
meritorio movimento - l'Osservatorio 7 luglio sull'illegalità a Molfetta (pag.
6 sentenza del Tribunale) - che pubblicamente lamentava la costrizione cui
erano soggetti coloro che intendevano accedere, avendone i titoli,
all'edilizia convenzionata. Differentemente da quanto all'apparenza ritenuto
dalla Corte distrettuale, infatti, proprio la diffusione di tali illecite
richieste, e la loro “abituale” accettazione, configura la situazione di
concussione ambientale, quella di un sistema di illegalità imperante
nell'ambito di alcune sfere di attività della pubblica amministrazione, quando la costrizione o
l'induzione da parte del pubblico ufficiale può realizzarsi anche attraverso il
riferimento a una sorta di convenzione tacitamente riconosciuta, che il
pubblico ufficiale fa valere e il privato subisce, nel contesto di una
comunicazione resa più semplice per il fatto di richiamarsi a regole già “codificate”
(Sez. 6, Sent. 13395 del 13/07 - 18/12/1998 in proc. Salvi ed altri). Né la
Corte barese argomenta in alcun modo i presupposti di fatto che fonderebbero altrimenti, con specifico riferimento
al caso concreto del P., un suo libero e sostanzialmente corruttivo inserimento
nella prassi di pagamento, e in nero, del maggior prezzo, sicché anche tale
affermazione, alla luce delle argomentazioni svolte, appare manifestamente
illogica. L'impugnata sentenza deve essere quindi annullata con rinvio. La
Corte distrettuale si atterrà al principio di diritto per cui: “nel caso di
edilizia convenzionata, la condotta del costruttore che condizioni la
conclusione o l'esecuzione del
contratto alla dazione, da parte dell'acquirente inserito nelle apposite
graduatorie, di somma maggiore di quella determinabile ai sensi della
convenzione e non corrispondente a migliorie e varianti con lui concordate, integra
il delitto di concussione”. Ovviamente spetterà alla Corte del rinvio valutare in modo
puntuale tutti gli altri motivi di appello, anche di stretto merito. P.Q.M.
Annulla la sentenza impugnata e rinvia ad altra sezione della Corte di appello
di Bari per nuovo giudizio. Commenta
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( da "Denaro,
Il" del 06-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Commenti riforme istituzionali Il
federalismo fiscale? Non basta Sette proposte per rinnovare il Paese Gerardo
Mazziotti Dopo la recente approvazione del federalismo fiscale bisogna fare
altre riforme strutturali e costituzionali. Eccole. 1) la riduzione del
Parlamento da 945 tra deputati, senatori e senatori a vita a non più di 140
deputati e 60 senatori con l'abolizione dei "senatori a vita" (gli
Usa hanno 440 deputati e 100 senatori, la grande Russia ha solo 400 deputati e
nessun senatore, men che meno a vita, e il continente Cina di 1, 4 miliardi di
abitanti ha un'Assemblea di 2.800 rappresentanti del popolo ); 2) la
sostituzione degli attuali trattamenti economici e pensionistici dei
parlamentari e dei consiglieri regionali (mediamente 20mila euro al mese, venti
volte la busta paga di un ferrotramviere o di un metalmeccanico, oltre a una
lunga e scandalosa serie di benefits,) con gettoni di presenza e con una liquidazione a fine mandato rapportata al numero delle
partecipazioni ai lavori parlamentari e consiliari ; 3) la introduzione della
regola, secondo la quale si può essere eletti deputati, senatori e consiglieri
comunali, provinciali e regionali una sola volta o al massimo due volte allo
scopo di rinnovare continuamente la nostra sempiterna rappresentanza
politica e, quindi, di eliminare la specie tutta italiana dei
"professionisti della politica" ( il Presidente Usa può stare alla
Casa Bianca al massimo per due mandati, 8 anni, mentre il senatore Oscar Luigi
Scalfaro sta lì dal 1946 ); 4) la introduzione della norma sulle
incompatibilità, già vigente in tutti i paesi europei, per impedire che i
nostri politici possano fare contempo raneamente i sindaci, gli
europarlamentari, i consiglieri comunali e svolgere attività professionali (
non è un bello spettacolo vedere, per esempio, l'avvocatessa Giulia Bongiorno
che lascia la presidenza della commissione giustizia della Camera per andare a
Perugia a difendere un imputato di omicidio); 5) la riduzione delle "pensioni
d'oro" di almeno il 50 per cento (la Finanziaria di D'Alema le aveva
ridotte, timidamente, di appena il 2 per cento, quella di Berlusconi di un
ridicolo 3 per cento e adesso si parla di un'altra riduzione del 2 per cento )
che non impedirebbe ad alcune diecine di migliaia di privilegiati di godere (e
lo credo bene) di una pensione trenta volte superiore a quella di quattro
milioni di pensionati inps; 6) la eliminazione della boscaglia dei privilegi
(vitalizi, auto con scorta, lussuosi uffici in palazzi storici con segreterie,
telefoni e francobolli e benefits vari ) di cui godono gli ex Presidenti della
Repubblica, della Camera dei deputati, del Senato, della Corte Costituzionale e
di chissà quale altra istituzione finora rimasta ignota ( è semplicemente scandaloso
che la signora Irene Pivetti, diventata ormai una ben remunerata star
televisiva, debba avere a sua disposizione, a spese del contribuente, un
lussuoso ufficio nel palazzo Vidoni e una macchina con scorta vita natural
durante sol perché è stata presidente della Camera ) 7). Il riordino del nostro
sistema amministrativo attraverso: a) la istituzione di 3 macroregioni in luogo
delle attuali 20 regioni ( non possiamo permetterci il lusso di continuare ad
avere una Val d'Aosta con 120mila abitanti, quanti ne ha Torre del Greco) ; b)
l'affidamento dell'amministrazione degli 8102 comuni a city managers nominati
dai consigli delle macroregioni (in Olanda i sindaci li nomina la Regina); c)
l'abolizione delle province, delle comunità montane, delle centinaia di enti
inutili ( l'elenco è notissimo, da decenni) e delle circa 30mila società miste.
Basterebbero queste sette, semplici riforme per ridurre la spesa corrente
(almeno 40mila mld di lire l'anno) e l' enorme debito pubblico. E per
razionalizzare un sistema-paese farraginoso, improduttivo e socialmente
ingiusto. Ma sono le riforme che questa casta politica non farà mai. Decisa a
difendere i privilegi acquisiti. Occorre perciò un sussulto della così detta
società civile. Con in testa un nuovo Masaniello. g_mazziotti@yahoo.it del
06-05-2009 num.
( da "Nazione,
La (Pistoia)" del 06-05-2009)
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PRIMO PIANO pag. 2 Niente vendita alla Asl
e il Comune va in «rosso» Bilancio del 2008 con un deficit di sei milioni IL
CONSUNTIVO del bilancio comunale del 2008, tecnicamente definito rendiconto, si
è chiuso con un passivo di sei milioni di euro, dovuto per la maggior parte
alla mancata concretizzazione di alcune entrate, che erano state inserite nello
strumento di previsione. La voce più importante che è venuta a mancare è stata
senz'altro la vendita degli immobili, che avrebbe dovuto garantire introiti per
4 milioni e mezzo di euro, e che invece non è stato possibile realizzare. Tra
questi il bene di maggior valore era costituito dall'area dell'ex campo di
volo, che il Comune dovrà cedere alla Asl per la costruzione del nuovo ospedale
e da cui avrebbe dovuto ricavare tre milioni e mezzo di euro. Ma al momento
pare che non sia stato ancora trovato un accordo sul valore dell'area, per cui
le trattative ristagnano, anche se dovrebbero concludersi entro l'anno. LA
PRESENTAZIONE del bilancio, che verrà discusso nella seduta del consiglio
comunale del 18 maggio, è stata fatta ieri mattina dall'assessore alle finanze
Piero Giovannini, il quale ha anche dichiarato che per il momento non sono
previste manovre correttive, anche se potrebbero essere attuate a luglio. L'assessore
ha poi fornito alcuni dati in dettaglio. Si arriva al totale di sei milioni,
sommando le seguenti cifre: 4,8 milioni di disavanzo, più 1,2 milioni di fondi
vincolati da reintegrare. Le principali partire che hanno
inciso in modo negativo sono l'Ici con un milione di euro in meno rispetto alle
previsioni; i minori entroiti degli oneri di urbanizazione per 417mila euro; le
mancate alienazioni per 4,5 milioni; il taglio dei costi della politica per 535mila euro (una cifra imposta a tavolino dal governo ma
che non è stato possibile raggiungere). Tra le cifre in positivo sono
invece da annoverare i risparmi sulla spesa del personale per 1,3 milioni di
euro e un avanzo del 2007 di 600mila euro. Il disavanzo sarà ripianato
attraverso una manovra complessiva che permetterà di distribuirlo sui prossimi
tre anni. I due milioni di euro in più che graveranno sul bilancio 2009 saranno
recuperati attraverso le vendite che erano state previste nel 2008 e poi non realizzate.
SONO STATI inoltre riconfermati tutti gli impegni relativi all'equilibrio di
bilancio del 2009, tra cui le alienazioni per 4,5 milioni, gli oneri di
urbanizazione per 3,5 milioni, il recupero dell'evasione per 800 mila euro.
Confermato anche il livello degli investimenti, solo che si cercherà di
utilizzare di più i contributi esterni, tra cui quelli per il bacino di Gello
(finanziamento del ministero), le Fornaci e altri progetti sostenuti dalla
Regione. «Bisognerà proseguire ha detto Giovannini anche nel 2009 con una
particolare attenzione alle spese, perchè le risorse sono limitate». Image:
20090506/foto/3003.jpg
( da "Nazione,
La (Firenze)" del 06-05-2009)
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CRONACA FIRENZE pag. 9 di GIGI PAOLI
CORRUZIONE, rivelazione di segreti d'ufficio e accesso abus... di GIGI PAOLI
CORRUZIONE, rivelazione di segreti d'ufficio e accesso abusivo a reti
informatiche. Queste le accuse per cui, ieri mattina in tribunale, il giudice
per l'udienza preliminare Michele Barillaro ha rinviato a giudizio quattro dei
cinque imputati dell'inchiesta sulle intercettazioni illegali aperta dalla
procura di Milano e in parte stralciata per competenza a Firenze. Un quinto
imputato l'ex dipendente dell'Agenzia delle Entrate Rolando Bidini, difeso
dagli avvocati Nino D'Avirro e Marco Giglioli ha scelto invece di uscire dal
processo con un patteggiamento a undici mesi di reclusione. Così si aprirà il 5
giugno prossimo, davanti ai giudici della seconda sezione penale, il
dibattimento a carico dei restanti imputati: l'agente della squadra mobile
fiorentina Paolo Bilancetta, la poliziotta Alessia Cocomello della questura di
Prato, l'altro ex dipendente dell'Agenzia delle Entrate Spartaco Vezzi e il
brigadiere dei carabinieri Gregorio Dovile (unico al quale la corruzione non è stata contestata. Secondo il pubblico
ministero Ettore Squillace Greco, gli imputati avrebbero svolto ricerche
illecite per conto di Emanuele Cipriani, il titolare dell'agenzia investigativa
fiorentina «Polis d'istinto» al quale in base alle indagini della procura di
Milano sono riconducibili alcuni conti esteri per un ammontare di circa 13
milioni di euro, sequestrati dalla Finanza in Lussemburgo e in Svizzera.
Cipriani avrebbe raccolto per anni informazioni su almeno quattromila persone
fra esponenti del mondo imprenditoriale, politico e istituzionale in Italia e
all'estero. Informazioni di varia natura: precedenti penali, pregiudizi di
polizia, cause pendenti, redditi, possedimenti catastali. Queste notizie
venivano raccolte anche dai cinque imputati fiorentini e pagate, secondo
l'accusa, dai 20 ai 30 euro ciascuna. Una rete di pubblici ufficiali corrotti
che sarebbe stata guidata da Giuliano Tavaroli, ex capo della security di
Pirelli e Telecom, con l'ausilio dell'investigatore privato fiorentino Cipriani
e dell'ex numero tre del Sismi, Marco Mancini. Questi, assieme ad altre 31 persone,
sono tutt'ora alla sbarra davanti al giudice per l'udienza preliminare del
tribunale di Milano, chiamati a rispondere di un'associazione a delinquere che,
secondo la procura meneghina, conduceva la «corruzione di pubblici
ufficiali» per ottenere «atti di indagine clandestini e illecite»,
«utilizzazione a fini patrimoniali di segreti d'ufficio», con informazioni
tratte da banche dati dei ministeri dell'Interno, delle Finanze e della
Giustizia, nonché di «informazioni riservate acquisite dai servizi di
informazione dello stato italiano e di stati stranieri». Ed è per questo
che saranno processati i poliziotti Bilancetta e Cocomella (il primo difeso
dagli avvocati Paci e Saldarelli, la seconda dalla coppia Voena-Ciappi), il
carabiniere Dovile (assistito dall'avvocato Bagattini) e l'ex dipendente
dell'Agenzia delle Entrate Vezzi (difeso dall'avvocato Fioravanti): cioè per
aver raccolto informazioni riservate, attraverso accessi informatici illeciti,
e averle rivendute a Cipriani per qualcosa che assomiglia molto ai famigerati
trenta denari. Già, perché anche di tradimento' si tratta: non a caso ieri, in
udienza, si è costituita parte civile l'Avvocatura dello Stato.
( da "Nazione,
La (La Spezia)" del 06-05-2009)
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CALCIO SARZANA / LUNIGIANA pag. 8 LUNIGIANA
e Monzone si congedano continuando ad inserire nel miglior undici
dell'ultima... LUNIGIANA e Monzone si congedano continuando
ad inserire nel miglior undici dell'ultima di campionato elementi importanti.
Fra i pali Del Monte nega a Tonelli la gioia del gol con una paratona. Gettone
anche per Natale attento sulla fascia destra. Bertagnini non fa giocare Guidi
mentre Rossini disputa un match di spessore. Il ragazzone di Soliera è una
splendida realtà. Ebano è il perno di tutta la manovra del Terrarossa,
giocatore essenziale. Mori giocatore capace di interpretare il ruolo da ultimo
uomo davanti al portiere e di avere altro sudore da spendere nel futuro del
Lunigiana. Lombardi, il «selvaggio» numero dieci del Podenzana, è stato
l'interprete di una partita straordinaria, coronata con una doppietta.
Mencatelli è prodigioso con le sue giocate irresistibili accompagnate da una
tripletta. Spagnoli è l'accorgimento tattico del Lunigiana. Segna il gol
salvezza da consumato attaccante. Del Frate è una morsa per gli avanti
dell'Avenza. Poi alza bandiera bianca. Davini mostra di essere abile a
centrocampista. l'allenatore Bambini, il più giovane dei tecnici, mette a segno
una grande impresa. Ha salvato il Monzone dai play-out.
( da "Merateonline.it"
del 06-05-2009)
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Cronaca >> Cronaca dal territorio 6 /
5 / 2009 Osnago: canestri e gettoni in favore dei
terremotati A Osnago nessuno si è dimenticato degli sfollati abruzzesi. Sia
l`ammnistrazione comunale che il CPO infatti hanno trovato dei modi particolari
per devolvere fondi in Abruzzo. L`idea è partita dal gruppo sportivo
dell`oratorio, sezione basket: la scelta è stata di attivare il progetto `Un
canestro per l`Abruzzo, un canestro alla speranza` come ci ha raccontato Marco
Valagussa del Cpo. "Durante la partita di promozione del 24 aprile
Osnago-Pescate abbiamo deciso di donare un euro per ogni canestro effettuato
dall`Osnago. Siamo giunti a quota 57 e abbiamo optato per continuare questa
iniziativa alla prima partita del play off che si terrà domenica 10 maggio
contro il Rovagnate. Sembra che l`iniziativa ci abbia anche portato bene perchè
con quei 57 punti ci siamo classificati al sesto posto nei campionati di
promozione di Lecco e Sondrio". Prendendo spunto da questa idea anche
l`assessore Daniele Lorenzet a nome di tutta l`amministrazione ha proposto
durante l`ultimo onsiglio comunale di raccogliere fondi per l`Abruzzo in un
modo particolare. "Abbiamo deciso di donare il gettone
di presenza, di circa 16 euro a seduta e a persona, in favore degli
sfollati. Anche la minoranza ha accettato questa proposta, per tutti i consigli
comunali che si sono tenuti dall`inizio dell`anno". S.PI. Articoli
Correlati: (c)www.merateonline.it Il primo giornale digitale della
provincia di Lecco Scritto il 6/5/2009 alle 17.15
( da "Tribuna
di Treviso, La" del 07-05-2009)
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Operazione trasparenza. Le decisioni della
giunta regionale sono finite nel mirino di Brunetta Il Veneto spende 28 milioni
in consulenze In questo segmento della sanità siamo al secondo posto a livello
nazionale VENEZIA. Quasi duecento milioni di euro all'anno fumati dalle Usl per
consulenze ed incarichi esterni. Ed il Veneto ne fa fuori 28 milioni. Cifre
considerevoli sulle quali vuole vederci chiaro il ministro della Pubblica
amministrazione Renato Brunetta (nella foto). E' così che la voce incarichi
extra è finita sotto la sua lente d'ingrandimento, nell'ambito dell'operazione
trasparenza. Tutte le Usl d'Italia sono state invitate a recapitare per via
telematica i propri conti a Brunetta il quale ha stilato una rigorosa
classifica. Sul podio consulenze tre regioni del Nord: oro all'Emilia Romagna,
argento al Veneto e bronzo al Piemonte, che ha soffiato per pochi centesimi la
medaglia alla Lombardia. I dati pubblicati dal Ministero sono relativi al
biennio 2006/2007 ed al primo semestre 2008. Nel 2007 nell'immaginaria torta
italiana delle consulenze esterne in sanità - 200 milioni di euro - il Veneto
ha «mangiato» una fettona pari al 17,59 per cento del totale. Più golosa la
sola Emilia Romagna con il 17,79 per cento, poche briciole in più rispetto alla
nostra regione. Terzo classificato il Piemonte che si è fermato al 13,33 per
cento. Brunetta ha poi sezionato i conti delle singole
regioni. Il Veneto conferma il proprio primato in numero di incarichi esterni:
ha chiamato 2.186 consulenti cui ha affidato 2.865 incarichi. Nel 2007 però aveva degli
arretrati da pagare ai professionisti incaricati a contratto: è così che
l'ammontare delle consulenze liquidate è salito a poco più di tremila.
Conti alla mano il Veneto si dimostra tra le regioni più prodighe di
consulenze, ma non certo di manica larga. Spende 27 milioni 895 mila euro
contro gli oltre 38 milioni dell'Emilia Romagna che ha concesso solo qualche
centinaio di consulenze in più. Nel primo semestre del 2008 il trend della
spesa veneta è sceso mentre a livello nazionale marcia spedito verso l'altro. I
numeri parlano chiaro: 1.873 consulenze nei primi sei mesi dell'anno per un
costo complessivo di poco meno di 12 milioni di euro. Il Veneto è in
controtendenza: affida sempre più incarichi, ma tiene lo sguardo fisso al
portafogli. E ad onor della professionalità di casa nostra una curiosità: il Veneto
è la regione più «consultata» d'Italia, esporta il maggior numero di consulenti. (Fabiana Pesci)
( da "Tempo,
Il" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
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stampa Nella prossima assise verrà
affrontato anche il piano delle opere pubbliche Consiglio comunale, in
discussione il bilancio Potrebbe essere piuttosto «infuocato», il Consiglio
comunale convocato per il prossimo mercoledì 20 maggio, alle ore 18.00, in
prima istanza e per giovedì 21 maggio, alle ore 19.00, in seconda. Tra i punti
inseriti all'ordine del giorno vi è infatti un argomento «scottante», come
l'approvazione del Bilancio di Previsione annuale 2009 e di quello Pluriennale
2009/2011, ma anche l'approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche.
Vista la «maretta» nelle acque della maggioranza ed il vero e proprio «uragano»
che scuote gli animi dell'opposizione, i due documenti potrebbero essere
contrastati con una certa forza. Altri argomenti che verranno discussi nella
prossima seduta sono la determinazione dell'Aliquota addizionale sul reddito
delle persone fisiche per l'anno 2009 e quella delle aliquote e delle
detrazioni relative all'ICI sempre per quest'anno. Dovranno
essere inoltre determinati il valore delle aree edificabili ai fini ICI per e
le tariffe per la Tassa di Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani relativamente
all'anno appena iniziato. Ulteriore aspetto che verrà sottoposto all'attenzione
dell'assise sarà quello delle indennità di funzione e del gettone di presenza agli Amministratori Comunali. Il Consiglio Comunale avrà
luogo nella Sala Consiliare del Comune e, come d'abitudine, i cittadini
potranno assistere alla seduta.
( da "Tempo,
Il" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
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stampa Cristiano-Popolari D'Ovidio: «Troppi
posti agli amici» Cresciuti i costi di gestione «La validità dell'ente
Provincia è data dalle risposte e dai servizi che offre ai cittadini». Questo è
quanto ha dichiarato il consigliere regionale e capo gruppo della Federazione
dei Cristiano Popolari – PdL alla Pisana, Angelo D'Ovidio, durante la tribuna
politica andata in onda ieri pomeriggio sulla rete regionale di Rai Tre. «Tutti
gli enti sono validi – ha affermato l'esponente centrista – ma tutto dipende da
come essi sono gestiti ed amministrati». «Sicuramente l'Amministrazione
provinciale di Frosinone, negli ultimi anni, non è stata il fiore all'occhiello
per quanto concerne l'organizzazione politico–amministrativa». «La miriade di
agenzie e società create ad hoc per occupare i silurati e gli amici degli
amici, non hanno prodotto, negli ultimi quindici anni, nessun servizio ai
cittadini della provincia di Frosinone. Hanno soltanto fatto innalzare i costi
delle spese di gestione. Non abbiamo un aeroporto, come manca anche un
interporto – ha continuato ancora il consigliere regionale – ma le società
create esclusivamente per gestire le pratiche inerenti gli stessi, esistono e
erogano gettoni di presenza e
stipendi a più di qualcuno.L'ente Provincia diventa indispensabile quando si
destinano fondi a servizi per la collettività. E ciò da noi non avviene da
molto tempo. Non esiste, infatti, da dieci anni a questa parte un progetto
importante per quanto concerne la viabilità, pur sapendo le condizioni
disastrose in cui versano le arterie ciociare». «C'è bisogno – ha concluso
Angelo D'Ovidio – di un buon progetto, condiviso da tutti, che possa rilanciare
veramente il nostro territorio sotto qualunque punto di vista».
( da "Messaggero
Veneto, Il" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
San Pietro al Natisone. Sotto accusa la
lentezza burocratica e le carenze gestionali. Critiche anche al naufragio delle
esperienze di unione dei Comuni Mancano i progetti: fermi 13 milioni di euro I
socialisti delle valli bocciano l'operato della Comunità montana SAN PIETRO AL
NATISONE. Quasi 13 milioni di euro - erogati dagli enti sovracomunali a favore
di piani di rilancio delle Valli del Torre, del Natisone e del Collio - fermi
in banca o in Regione, alcuni da un quinquennio, per incapacità gestionale: gli
amministratori socialisti che operano nel territorio valligiano bocciano
l'operato della Comunità montana del Torre, Natisone e Collio. L'attuale
maggioranza della Comunità montana (Pd e Slovenska skupnost-Unione slovena),
sostengono i socialisti «non pensa minimamente - dicono - a dimissioni che
sarebbero invece doverose, essendole venuti a mancare i numeri politici». Sotto
accusa si trovano la carenza di prospettive e di indicazioni programmatiche,
«specie in previsione dei bandi europei e in rapporto alle possibilità di
accesso ai finanziamenti pubblici», e soprattutto l'inerzia dimostrata
nell'impiego di contributi erogati da anni. Ci sono poi - continuano i
Socialisti - promesse non mantenute, che si trascinano da tempo, a partire
dalla disattesa riorganizzazione del personale in servizio nelle tre strutture
sedi delle originarie Comunità Montane (a San Pietro al Natisone, Tarcento e
Cormons): circostanza, questa, che non garantisce l'operatività e la
funzionalità di cui l'ente sovra-comunale avrebbe bisogno. Ulteriori lacune
consistono nelle insufficienti direttive - da parte dell'esecutivo della
Comunità - al personale relativamente alla programmazione europea e nel mancato
coinvolgimento dei cittadini in scelte prioritarie. Una situazione pesante, insomma,
alla quale non farebbe purtroppo da contrappeso - sempre a parere dei
Socialisti - quella di gran parte dei Comuni delle Valli del Natisone, «i quali
fanno enorme fatica a spendere in tempi ragionevoli i fondi erogati dallo
Stato, dalla Regione e dalla Provincia». Anche le amministrazioni locali,
affonda il partito, «sono prive delle più elementari capacità di
programmazione: logica conseguenza, questa, della carenza di progettualità
dell'ente montano, che avrebbe dovuto stimolare i Comuni a forme di collaborazione
e di stretto collegamento associativo». Alla fine degli anni Novanta tutti i
centri della Slavia friulana avevano espresso la volontà di procedere
all'unione dei servizi ed, eventualmente, alla loro fusione, nella prospettiva
di istituire due soli Comuni in tutte le vallate del Natisone. Era stata una
scelta coraggiosa, sottolineano i Socialisti, che se fosse
stata attuata avrebbe ridotto di circa un miliardo di vecchie lire il costo
della politica. Ma il progetto è naufragato. «La decisione di sciogliere
l'unione dei Comuni - chiude il partito - è stata nefasta e fallimentare. Ne
pagherà il prezzo la popolazione». Lucia Aviani
( da "Nuova
Sardegna, La" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Pagina 14 - Cagliari Centro storico, via al
maquillage Un fondo del Comune per il restauro delle
facciate dei palazzi LAURA SANNA IGLESIAS. Un fondo di 200 mila euro per il
restauro delle facciate di immobili del centro storico che hanno ottenuto i
finanziamenti del bando regionale Domos. è la strada scelta
dall'amministrazione per far cominciare al più presto i lavori dato che finora
solo pochi proprietari lo hanno fatto, il più delle volte per mancanza
di denaro. Invece di attendere la consuntivazione dei lavori svolti il comune
anticiperà il 49 per cento dell'importo totale - ossia la percentuale coperta
dal finanziamento regionale - dietro il deposito di una fideiussione. In
seguito al bando Domos 2006 Iglesias - parte di un gruppo di comuni il cui
capofila era Musei - ha ottenuto dalla Regione 520 mila euro per finanziare gli
interventi su 14 immobili del centro. Il massimo concedibile era il 60 per
cento della somma prevista dal progetto di restauro, ma i soldi non erano
sufficienti per coprire questa percentuale e, fatti i calcoli, i lavori sono
risultati finanziabili al 49 per cento. Se tutti i lavori fossero stati avviati
si sarebbero messi in circolo 520 mila euro, tra finanziamento pubblico e
privato, ma finora solo il restauro di tre immobili è stato concluso (in via
Alghero, via Cagliari e via Spano) e appena altri due hanno avviato i lavori.
Il problema è che i soldi sono dati a consuntivo, dopo che il proprietario ha
completato l'intervento sia per la parte privata che per quella pubblica, e
molti titolari del contributo oggi non sono in grado di avviare i lavori che
avevano previsto: ci sono interventi modesti, ma alcuni sono al contrario
piuttosto consistenti, in pratica si va da un minimo di 12 mila al massimo di
86 mila euro. Per sbloccare questi fondi il Comune ha dunque deciso di
anticipare i soldi ottenuti dalla legge 29 del 1998 (quella del bando Domos)
dietro presentazione di una fideiussione da parte del proprietario.
Naturalmente il titolare del contributo dovrà seguire il progetto presentato al
comune e dunque non dovrà eseguire i lavori solo per il 49 per cento anticipato
ma concluderli. «Se i progetti saranno avviati ne guadagnerà l'economia, visto
che mezzo milione di euro stipendierà muratori e artigiani, e ne guadagnerà il
centro storico - spiega l'assessore all'Urbanistica Antonio Castiglione - che
avrà 14 prospetti ripuliti e rinnovati e crediamo che gli immobili privati
siano un grande patrimonio per il centro storico. Partecipando al bando, tre
anni fa, l'amministrazione avrebbe anche potuto scegliere di finanziare in
parte opere pubbliche, ma abbiamo optato per il recupero degli immobili
privati». A breve i titolari del finanziamento riceveranno una lettera
dell'amministrazione in cui gli si spiegherà cosa fare per accedere al
contributo anticipato, e riceveranno anche una copia del regolamento edilizio
del quartiere medievale per evitare «incongruenze» negli interventi di
restauro. «Il regolamento è stato approvato all'inizio del mandato di questa
amministrazione - aggiunge Castiglione - ma ha bisogno di essere pubblicizzato
meglio». A breve saranno mappate le case che non rispettano il disciplinare e
ci sarà per queste un'ordinanza di ripristino che imporrà ai proprietari di
ri-tinteggiarle. Come accade con le ordinanze per la messa in sicurezza degli
immobili, se qualcuno non adempie sarà il comune a farsi carico dei costi per
poi chiedere il rimborso.
( da "Nuova
Sardegna, La" del 07-05-2009)
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Provincia. Via alla distribuzione del
tesoretto Oltre un milione di euro destinati alle scuole materne non statali
NUORO. Comincia la distribuzione del tesoretto della Provincia. Ieri, infatti,
è stata approvata all'unanimità, nella seduta del consiglio provinciale, la
delibera di variazione di bilancio che destina 1,114 milioni di euro
dell'avanzo presunto ai contributi alle scuole materne non statali. Soldi che
potranno essere erogati immediatamente. Soddisfatto il presidente Roberto Deriu:
«Si tratta - ha detto - di un impegno importante per il bilancio della
Provincia di Nuoro - che dimostra di voler risolvere le difficoltà segnalate
dai responsabili delle scuole materne non statali negli incontri delle
settimane scorse. Difficoltà che sono determinate da quello che possiamo
definire un atto di forza della Regione che prima trasferisce le competenze
alle Province, non trasferendo risorse adeguate, e poi definisce le regole che
devono essere seguite». Genitori e insegnanti (1300 in tutto) avevano firmato
la lettera, proposta dalla Provincia e inviata al Presidente della Regione Ugo
Cappellacci, per l'abrogazione della delibera regionale (approvata dalla giunta
Soru) che norma l'intera materia. Una delibera che ha provocato disagi, alle scuole
e alla Provincia. «Con la variazione - ha spiegato il presidente - le scuole
potranno ottenere i contributi con notevole anticipo e verrà data loro la
possibilità di garantire il servizio che, in alcuni centri della nostra
Provincia, è l'unico esistente. Abbiamo fatto uno sforzo, straordinario, per
trovare le risorse da dare alle scuole materne non statali, consentendo
un'accelerazione ed un'anticipazione nell'erogazione dei contributi». Poi
l'impegno del presidente della Provincia: «Continueremo a batterci perché ogni
tentazione centralista della Regione, di qualsiasi colore,
che limita il principio di sussidiarietà venga eliminata». All'apertura della
seduta, inoltre, su proposta del consigliere Ciriaco Mula, il consiglio ha
deciso di devolvere il gettone di presenza, dei
consiglieri o l'equivalente per gli assessori, alle popolazioni abruzzesi,
colpite dal recente terremoto, per manifestare la propria solidarietà.
( da "Nazione,
La (La Spezia)" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
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SARZANA pag. 16 SI RIUNISCE oggi, alle
18,30, per parlare della Rsa la commissione affari sociali... SI RIUNISCE oggi,
alle 18,30, per parlare della Rsa la commissione affari
sociali del Comune di Sarzana presieduta da Rosignoli, alla presenza del direttore generale Asl Consi, del direttore sanitario Conti.
Abruzzo, aiuti dai Comuni A Santo Stefano giunta e sindaco hanno devoluto le
loro indennità, i consiglieri il gettone di presenza,
dipendenti e collaboratori una quota dello stipendio. Versato anche un
contributo per i terremotati di 50 centesimi per ogni nucleo familiare: in
totale 1.781 euro. Tremila euro da Ortonovo, Ameglia e Castelnuovo. Concorso
per vigili Scade il 30 maggio il bando di concorso del Comune di Santo Stefano
per l'assunzione stagionale di 2 vigili. Gli interessati devono presentare
domanda alla Polizia municipale o telefonare al n. 0187/699913. Cofferati a
Bocca di Magra Oggi alle 18 al ristorante «Ciccio» di Bocca di Magra
appuntamento con Sergio Cofferati: aperitivo di augurio alla campagna elettorale
del candidato a sindaco Umberto Galazzo. Smarrita gatta siamese E' stata
smarrita vicino all'ambulatorio veterinario di via S.Gottardo a Sarzana una
gatta siamese con una grossa ciste sulla fronte. E' molto impaurita perché
abituata a stare in casa. Chi l'avesse trovata è pregato di telefonare al n.
389/6749114, riceverà una ricompensa.
( da "Provincia
Pavese, La" del 07-05-2009)
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«Non potevamo far crollare le strutture» Il
presidente della Fondazione Nascimbene: «Ora via a nuovi progetti» PAVIA. «Era
meglio lasciare gli edifici e il giardino della Mostiola in rovina o cercare di
fare qualcosa?» E' questa la questione posta da Elio Ferrari, presidente della
Fondazione Nascimbene dopo la pubblicazione della notizia (la Provincia pavese
di ieri) della vendita del complesso della chiesa della Mostiola alla famiglia
Calvi e alla convenzione firmata con Eucenter per l'ampliamento del Collegio
Internazionale Cardinal Riboldi. «Non sappiamo se siano state le scelte
migliori, ma credo che sarebbe stato più egoistico rimanere chiusi nelle nostre
mura ad aspettare che crollassero. O cederle a chi ce le ha chieste per
costruire appartamenti», dice Ferrari. Sul giardino, ex orto dei Poggi, Ferrari
spiega: «Ribadisco che il giardino sarà riqualificato e saranno fatte ricerche
per capirne l'importanza archeologica a seconda dei fondi che reperiremo. Non
sarà il giardino del collegio, ma loro avranno libero accesso. Vogliamo creare
un giardino dell'arte per la cittadinanza e siamo aperti a convenzioni con il
Comune. Su dieci eventi che faremo - prosegue -, la maggioranza saranno
pubblici, uno potrebbe essere del collegio». E sui progetti immobiliari
risponde illustrando il piano della Fondazione, nata per garantire aiuti allo
studio e residenza agli studenti meno abbienti e più dotati iscritti all'università:i
«Con il denaro ricavato dalla vendita della Mostiola a Calvi, e dello stabile a
Montevideo, acquisteremo appartamenti e monolocali da affittare agli
universitari con contratti agevolati e convenzioni con l'Istituto del Diritto
allo Studio per poter continuare la nostra missione». Pier Luigi Nascimbene, il
vice presidente che dal 28 di aprile è stato cooptato
nell'organo direttivo del collegio Cardinal Riboldi (senza alcuno emolumento,
né gettone di presenza, così come non li hanno i membri del Cda Fondazione Nascimbene),
rincara la dose: «Eravamo diventati affittacamere, con la conversione dello
stabile al numero 23 in residenza universitaria non facciamo che riprendere un
ruolo abbandonato da troppo tempo». I disaccordi all'interno della
fondazione, spiega Nascimbene, non sono mai arrivati a impedire l'approvazione
dei progetti all'unanimità, ma relegati al momento della discussione, e
fisiologici. «Il consigliere Vittorio Curti, l'ex presidente Giuseppe
Nascimbene, e alcuni revisori dei conti, hanno deciso di lasciare la fondazione
allo scadere dei loro mandati anche perché, se prima l'impegno era di un paio
di riunioni l'anno, dal 2008 le riunioni si sono moltiplicate fino a 15, e così
le attività della fondazione». Anna Ghezzi
( da "Nazione,
La (Firenze)" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
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24 ORE FIRENZE pag. 11 Possesso illegale di
armi: assolti l'imprenditore Sestini e sua figlia TRIBUNALE L'IMPRENDITORE
Piero Sestini e la figlia Simona difesi rispettivamente dagli avvocati
Giangualberto Pepi e Lorenzo Vannozzi sono usciti indenni dal processo a loro
carico per possesso illegale di armi. Il tribunale ha emesso una sentenza di
non luogo a procedere per intervenuta prescrizione nei confronti del padre,
mentre la donna è stata assolta perché il fatto non costituisce reato. I due finirono nei guai il 22 ottobre del 2004 a seguito di una
perquisizione nell'appartamento della donna, nell'ambito dell'inchiesta per
bancarotta e corruzione che aveva visto finire in manette suo padre. Durante la
perquisizione gli investigatori, che erano alla ricerca soprattutto di
documenti, trovarono alcune armi e circa 50mila munizioni in una stanza chiusa
a chiave.
( da "Adige,
L'" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
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Dopo aver fatto arrabbiare più volte i
dipendenti pubblici e recentemente, nel corso di un'intervista che ha fatto il
giro del mondo on line, la giornalista Daria Bignardi, il ministro Brunetta è
riuscito a indispettire anche l'assessore alla salute Ugo Rossi Dopo aver fatto
arrabbiare più volte i dipendenti pubblici e recentemente, nel corso di
un'intervista che ha fatto il giro del mondo on line, la giornalista Daria
Bignardi, il ministro Brunetta è riuscito a indispettire anche l'assessore alla
salute Ugo Rossi. Oggetto del contendere è la relazione al Parlamento del
ministro della funzione pubblica sui compensi erogati a consulenti
esterni per incarichi nel 2007 in ambito sanitario. A livello nazionale
l'aumento è stato del 41,67% rispetto al 2006. Decisamente maggiore, secondo
Brunetta, l'incremento in Trentino, dove l'Azienda sanitaria è passata da 55 consulenti e collaboratori nel 2006 a 182 nel 2007.
L'assessore trentino, al rientro da Roma, non vuole parlare di numeri e di
consulenze. «Non mi interessa - dice seccato - e se Brunetta vuole fare questo
genere di controlli li vada a fare in Calabria o in Sicilia. Il Trentino, come
è noto, ma forse Brunetta non sa, non partecipa al riparto del fondo sanitario
nazionale in quanto la sanità noi la gestiamo con i nove decimi provenienti
dalle tasse che paghiamo. Quindi, delle scelte che facciamo, noi rispondiamo ai
nostri cittadini e a nessun altro». Rossi non ha proprio digerito quella che
ritiene un'interferenza del ministro e ribadisce: «Noi spendiamo un miliardo di
euro per la nostra sanità e sull'utilizzo di questi soldi è evidente che poi
riceviamo giudizi da parte degli elettori. Se riterranno che non sono stati
utilizzati bene non ci rivoteranno». Altolà a Brunetta dunque, e l'invito,
nemmeno troppo velato, a non ficcare il naso nella sanità trentina. Capito che
il problema è di competenze, che il giudizio non era gradito, rimane il fatto
che il dato è piuttosto sconcertante. Perché quel numero di consulenze
praticamente triplicato nel giro di un anno nonostante l'apparato dell'Azienda
conti quasi ottomila dipendenti? «Bisognerebbe capire anche cosa si intende per
consulenze. Un medico che viene chiamato da fuori provincia per ricoprire il
ruolo di medico per turisti è una consulenza?», fa presente Rossi. In ordine
temporale l'ultima consulenza dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari è
stata affidata con una delibera del direttore generale del 30 aprile scorso.
Beneficiaria la società Necstep srl per la realizzazione del progetto: «Centro
nazionale sangue e relativa applicazione presso il dipartimento di medicina
trasfusionale». Secondo la relazione al Parlamento del
ministro della funzione pubblica l'ammontare complessivo dei compensi erogati a
consulenti esterni per il 2007 a livello nazionale è stato di 340 milioni
di euro. In totale nel 2007 i collaboratori e consulenti esterni
cui sono stati affidati incarichi sono stati 21.001, contro i 16.423 del
2006 (+27,88%), mentre quelli pagati sono stati 12.006 nel 2007 e 17.538 nel
2006 (+25.48%). In media ad ogni soggetto sono stati conferiti 1,37 incarichi e
liquidati 1,44 incarichi, con un compenso medio per incarico di 10.784,19 euro
nel 2007. Più alto dei 9.645,93 del 2006 (+11,80%). Il ricorso a consulenze
esterne varia a seconda delle regioni. Quelle che nel 2007 si sono avvalse
maggiormente di personale esterno alle amministrazioni pubbliche, sono state
Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Toscana e la Provincia autonoma di
Bolzano. Quest'ultima, secondo i dati, sarebbe passata da zero incarichi nel
2006 a 1.004 nel 2007. P.T. 07/05/2009
( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Commenti Pagina 336 La Casta:
chi l'ha vista? Italiani quanto siamo distratti --> Italiani quanto siamo
distratti Nessuno parla più della "Casta".
Da molto tempo. Tutto normale, tutto previsto. Il libro di Stella
e Rizzo ha raggiunto un successo clamoroso. Tutta
l'Italia, tutti gli italiani si sono indignati. Ovvero: hanno fatto finta di
indignarsi. Perché? Perché agli italiani piace seguire le "mode" e
così hanno fatto. Quel libro, quella (finta) indignazione era la moda del
momento. Fingiamo di disprezzare la Casta, ma
sottobanco faremmo carte false con certi politici per ottenere prebende, per
esempio un posto di lavoro per qualche nostro congiunto o per noi stessi.
Fingiamo di disprezzare i politici, ma se del caso ci prostriamo davanti a
loro. La realtà è una sola: vorremmo essere al loro posto. E godere dei loro
privilegi. A loro non importa un fico secco dei libri contro la loro categoria
e hanno perfettamente ragione, perché sanno benissimo che il popolo italiano, che
in teoria dovrebbe controllare il loro operato e la loro onestà, non conta
assolutamente nulla. Fanno ciò che vogliono e nessuno si lamenta. L'opinione
pubblica in Italia non esiste, non ha coscienza. Se certe cose succedessero in
Finlandia, Paese dove risiedo, i politici sarebbero inseguiti, insultati e
messi al bando dall'intera popolazione. In Italia tutti zitti. Quei pochi che
protestano sono un numero talmente esiguo che si perdono tra la folla infinita
dei menefreghisti. Per questi ed altri motivi gli italiani sono esattamente
come o peggio dei politici che fingono di odiare. Ben ci sta, non meritiamo
altro. L'italiano medio, che è di una faziosità e un settarismo unici al mondo,
quando si parla di Casta, e quindi finge di
arrabbiarsi, ha in mente una cosa ben precisa: appartengono alla Casta solo i politici della parte avversa. E quelli della
propria parte? Tutti bravi, onesti, democratici, che fanno gli interessi della
gente. E la farsa continua. MARIOFINLANDIA (dal forum www.unionesarda.it)
( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Commenti Pagina 336 Piccoli grandi
privilegi Solo per chi è in Parlamento --> Solo per chi è in Parlamento
Iprivilegi dei politici li paghiamo con le tasse, dobbiamo pure arricchire
Stella comprando il suo libro? Schifani ha annunciato che i Senatori,
finalmente, pagheranno i pedaggi autostradali. Decorrenza? Gennaio 2010. Cosa
può fare da solo un cittadino? I politici pagano i portaborse in nero (poco), e
prendono 4.000 euro al mese per quei lavoratori anche se non li assumono.
Prendono il bonus per l'affitto anche se risiedono a Roma e hanno la casa di proprietà.
Casini vuole allungare l'età della pensione a tutti, tranne a loro che
continuano ad essere privilegiati anche in quello. I Dico in Parlamento e nei
quotidiani esistono da anni, lo sanno in pochi, e per loro ci sono sia
l'assistenza sanitaria privata che la reversibilità della pensione anche per i
conviventi, pure se dello stesso sesso. Possiamo impedirlo? Ricevono gli
stipendi più alti al mondo, i nostri parlamentari, cosa possiamo fare per
diminuirli? Pagano un pasto meno di 8 euro e al contribuente
ne costa 90; 230 euro al giorno di gettone di presenza e
timbrano anche per gli assenti, non per il voto ma per il gettone, e su questo
il ministro Brunetta tace. I lavativi sono solo gli impiegati dell'anagrafe, i
suoi colleghi sono martiri che si sacrificano iniziando a lavorare il martedì,
in tarda mattinata, fino al giovedì sera. E Fini vuole lasciarli tutti a casa,
una settimana al mese, per curare i loro collegi elettorali. E chi paga? Noi,
naturalmente. La nostra non è invidia, ci sono ben altre persone che al limite
si ammirano, e nessuno ricorrerebbe all'aiuto di un politico per un posto di
lavoro al figlio se il mondo dell'occupazione fosse più democratico, più
trasparente e meno precario. Si è mai visto il figlio di qualche politico
iscritto alle liste di collocamento? Neppure il più cretino dei cretini. Tutti
sistemati. Dove sono i figli di Craxi, Cossiga, Berlinguer, Veltroni, Bossi e
di altri che dimentico? Fingono di litigare, ma poi vanno a cena insieme e se
la ridono alle nostre spalle. Quindi facciano quello che vogliono, che di rogne
ne abbiamo già troppe, figli precari compresi, futuri disoccupati, anche se
laureati nelle tanto acclamate materie scientifiche. ALESSANDRA RIVA (dal forum
www.unionesarda.it)
( da "Trentino"
del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
I costi dei Comuni: un vivace botta e
risposta Caro Geremia Gios, desidero intervenire in merito ad un tuo intervento
apparso sul "Trentino" di domenica 26 aprile sul "costo dei
Comuni". Osservo innanzitutto che l'articolo si limita ad esaminare i
costi delle amministrazioni comunali, arrivando alla conclusione che è meglio,
più conveniente, che ci teniamo gli attuali nostri 223 comuni (compreso quindi
anche Massimeno con i suoi 100 abitanti) l'amministrazione dei quali costa
sicuramente, dici tu, meno che se i Comuni fossero per esempio la metà. Non
contesto, anzi ammiro, le tue conoscenze in materia, ma forse il fatto che tu,
come sindaco, ti occupi da lungo tempo ormai, dell'amministrazione di un comune
"difficile" come Vallarsa, ti ha portato a distogliere la tua
attenzione dai costi di altri enti ed istituzioni, quali i comprensori e/o le
comunità di valle, le province, le regioni, il parlamento nazionale con le sue
due camere "fotocopia"; costi che, per una valutazione con un minimo
di obiettività, non dovrebbero trascurare un raffronto con i benefici. Tema che
ho affrontato in una lettera, sempre al "Trentino", del 2 aprile. Mi
sembra che un'analisi riferita ai soli Comuni, per quanto puntuale e
documentata, sia molto parziale, limitandosi al livello più basso della "politica". E i livelli più alti e più "cari"?
Le tue stesse conclusioni, la proposta "elastica" di aumentare o
ridurre le indennità, i gettoni ed altro a seconda del "rendimento"
di sindaco, assessori e consiglieri, mi lascia un po' perplesso, non riuscendo
a capire quale autorità di controllo (e con quali costi) dovrebbe vigilare e
decidere efficacemente, autorevolmente ed equamente. Consentire, come tu
affermi, a "ciascuna comunità di valutare i propri amministratori..."
non mi pare sufficiente. Con quale "metro" verrebbe fatta tale
valutazione? Obiettivamente non vedo la possibilità di reperire parametri
oggettivi che non tengano conto di tante debolezze (o ricchezze?) umane quali,
solo per fare qualche esempio, sono l'invidia e la gelosia o, viceversa, la
simpatia e l'amicizia. Da parte mia, ed in punta di piedi,
mi domando se una efficace riduzione dei costi della politica non
potrebbe, su altri piani, prevedere, ad esempio, una sola camera in parlamento
con un numero di rappresentanti inferiore; la non cumulabilità di cariche
quali, solo ad esempio, quella di parlamentare e di sindaco. Non faccio
qui cenno al parlamento europeo, che pure qualche attenzione meriterebbe. Sarei
veramente interessato a due conti, con la prova del nove, oltre ogni demagogia
e nel solo interesse del Paese. Guido Leonelli CALCERANICA AL LAGO Caro Guido,
grazie della tua lettera. L'importante è operare, nelle varie stagioni della
vita, perché, per quanto ci riguarda, il "mondo" non diventi peggiore
di quello che abbiamo avuto in eredità dalle generazioni che ci hanno
preceduto. Poi oggi stagione ha i suoi frutti: quelli dell'autunno possono
anche essere migliori di quelli della primavera e dell'estate. Venendo al tema
dei costi della politica era mia intenzione parlare
solo dei Comuni. Tema che conosco meglio di altri. Inoltre, nel caso dei
Comuni, a differenza di quanto avviene per la Provincia o lo Stato, i costi
della politica non sono determinati dai diretti
interessati, ma da altri livelli. Consiglio provinciale e Parlamento
determinano la remunerazione dei propri membri, sindaco ed assessori comunali
vedono il loro compenso determinato dal Consiglio regionale. Questo, a mio
avviso, è sbagliato perché deresponsabilizza e consente di dare la
"colpa" ad altri. Inoltre, in tal modo si rendono uguali situazioni
che tali non sono. Per questo penso che se si vuole andare verso un recupero di
fiducia negli amministratori comunali occorre far determinare le relative
indennità ai medesimi. Eventualmente mettendo un tetto parametrato al bilancio.
Tale tetto potrebbe essere ancora più comprensibile se identificato con una
quota "pro capite" relativa ai residenti nel comune. Si potrebbe
dire, ad esempio, invece che il costo della politica è
pari (come ho proposto io nell'articolo citato) al 3% delle spese correnti, che
lo stesso può essere pari a 30 euro/anno per abitante. Questo renderebbe molto
trasparente il tutto, toglierebbe di mezzo il tentativo di scaricare sui
piccoli comuni tutti i mali, consentirebbe di istituire immediati confronti con
i comuni vicini e via di questo passo. Inoltre, in breve tempo si arriverebbe a
ridurre sensibilmente i costi perché molti amministratori vorrebbero"far
bella figura" con i loro concittadini. Per quanto riguarda i costi della politica a livello più alto hai ragione, ma non essendo
coinvolto non ci ho mai pensato seriamente. Potrebbe essere l'occasione per
rimettere insieme un piccolo gruppo e affrontare il problema. Geremia Gios
( da "Messaggero,
Il (Ostia)" del 07-05-2009)
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della politica
Giovedì 07 Maggio 2009 Chiudi Nella morsa
di una crisi che incide anche sui bilanci comunali, a Ladispoli giunta e
consiglieri si autotassano. Rinunceranno al 10% dei compensi che verrà
destinato, da ognuno di loro, ai servizi sociali. Sono 15mila gli euro che
finiranno nel 2009 alle Politiche sociali. A cui si aggiungeranno i 18mila del
primo cittadino Crescenzo Paliotta che proprio all'inizio del mandato aveva
rinunciato al 50% della sua indennità. «Sono orgoglioso di annunciare -
commenta il sindaco - che assessori e consiglieri hanno
condiviso la proposta di privarsi di un po' di soldi a favore delle categorie
più svantaggiate». Dunque nelle casse comunali, da queste mese, entreranno gli
introiti dei sette assessori (Silvio Pompei è scomparso circa due settimane fa
e a breve ci sarà la nuova nomina, ndr) più i gettoni di presenza dei consiglieri. E.Ro.
( da "Messaggero,
Il (Umbria)" del 07-05-2009)
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della politica
Giovedì 07 Maggio 2009 Chiudi di LUCA
BENEDETTI Adesso siamo alle carte bollate. L'Accademia di Belle Arti
"Pietro Vannucci" soffre sul filo dei conti in rosso e decide di
tirare le orecchie ai soci fondatori, Comune e Provincia. Caso di curioso
bon-ton, raccontano i bene informati perché nella lunga e prestigiosa storia
dell'Accademia è la prima volta che arrivano ad un braccio di ferro soci
fondatori e Fondazione che guida l'istituzione. In quattro pagine l'avvocato
Mario Rampini, per conto del presidente della Fondazione, Alfredo De Poi, non
solo ricorda i guai dell'Accademia ma diffida Comune e Provincia a mettere mano
al portafoglio e versare le quote promesse. Quote che non arrivano e, secondo
il presidente della Fondazione, aprono scenari da incubo per l'Accademia.
L'affondo è pesante e la lettera spiega come Comune e Provincia risultano
inadempienti cioè omettono di erogare i finanziamenti che «annualmente sono
assolutamente indispensabili al fine di garantire, quantomeno l'esercizio
dell'attività didattica». Di più. L'Accademia chiede anche che Comune e
Provincia versino i quattrini per coprire il disavanzo di amministrazione
(buco) per il bilancio 2008. Ecco cosa sottolinea la Fondazione tramite la
lettera scritta dall'avvocato Rampini: «Per l'immediato, e poiché risulta una
disavanzo di amministrazione di 125.214,63 euro, formulo ulteriore invito e
diffida agli enti in indirizzo a provvedere all'immediato versamento di tale
importo». E la Fondazione fissa un termine: se entro venti giorni dal ricevimento
della diffida Comune e Provincia non staccheranno l'assegno per ripianare il
buco, l'Accademia attiverà una procedura giudiziale a tutela di diritti e
interessi. Cioè potrebbe far scattare, per esempio, un pignoramento delle somme
necessarie per far quadra i conti e dare ossigeno alle Belle Arti che rischia
di finire una corsa che dura da secoli. Quando la lettera è arrivata in
Provincia, la giunta Cozzari è rimasta di stucco. Sorpresa, si dice, per essere
stata tirata per le orecchie. Sorpresa tanto grossa che quelle quattro pagine
sono state girate subito all'Avvocatura dell'Ente. E non è andata diversamente
a Palazzo dei Priori C'è, insomma, aria di sfida. Nella lettera inviata in
piazza Italia e a palazzo dei Priori (la missiva è indirizzata al presidente
Giulio Cozzari, al sindaco Renato Locchi e ai dirigenti del settore cultura dei
due enti), l'avvocato Rampini ripercorre la drammatica situazione che vive la
"Vannuci". Spiega Rampini: «L'Accademia intende rappresentare ancora
una volta il grave stato di disagio e difficoltà in cui versa ormai da alcuni
anni. Tale situazione rende sempre più difficile lo svolgimento delle attività
istituzionali previste dallo statuto e, nonostante le economie disposte nel
tempo mediante i tali, ove possibile, alle spese del personale e di gestione,
la situazione è divenuta ormai insostenibile tanto da determinare fondati dubbi
sulla possibilità di mantenere l'attività didattica, senza incorrere in
responsabilità degli amministratori». Un quadro pesantissimo a cui non sono
serviti tagli e contenimento delle spese. E sullo sfondo
resta innescata la polemica per la delibera con cui il consiglio accademico ha
assegnato ai consiglieri e al presidente gettoni di presenza e appannaggio. Una decisione contro cui si sono mossi tre membri
del consiglio che erano assenti il giorno in cui è stata presa la
deliberazione. I tre puntano a cancellare la deliberazione.
( da "Corriere
Alto Adige" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Corriere dell'Alto Adige sezione:
BOLZANOEPROV data: 07/05/2009 - pag: 10 Provincia Il ministro all'attacco:
troppi incarichi esterni nelle pubbliche amministrazioni «Boom di consulenze a
Bolzano» Parlamento, relazione del ministro Brunetta: 1.004 nel 2007 BOLZANO
«La Provincia autonoma altoatesina è passata da zero incarichi esterni nel 2006
a 1.004 nel 2007». Gli addetti ai lavori lo desumono dalla Relazione
al Parlamento fatta dal ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta e il
dato è destinato a fare discutere, soprattutto dopo che negli anni scorsi il
dibattito sui costi delle consulenze era stato talmente acceso da far
annunciare dei «giri di vite». Il «notevole incremento» secondo quanto
risulterebbe dalla Relazione riguarda anche la Provincia autonoma di Trento,
«passata da 55 consulenti e collaboratori nel 2006 a
182 nel 2007». Il dibattito si riapre, anche perché nonostante i debiti e la
«stretta» che il Governo ha dichiarato di voler porre nelle spese della
pubblica amministrazione e in particolare di quelle del Servizio sanitario nazionale
certe voci di bilancio continuano a lievitare. Come appunto quelle degli
incarichi a consulenti e collaboratori esterni.
Secondo la stessa Relazione di Brunetta, l'ammontare totale dei compensi
erogati a consulenti e collaboratori esterni per
incarichi nel 2007, è stato di quasi 341 milioni di euro, il 41,67% in più
rispetto al 2006. L'ammontare dei compensi erogati nel 2007 ha registrato
rispetto al 2006 una differenza sostanziale in termini di spesa pari a oltre
100 milioni di euro. Non solo. Sempre a livello generale, in totale nel 2007 i
collaboratori e consulenti esterni cui sono stati
affidati incarichi sono stati 21.001, contro i 16.423 del 2006 (+27,88%),
mentre quelli pagati sono stati 22.006 nel 2007 e 17.538 nel 2006 (+25.48%). In
media ad ogni soggetto sono stati conferiti 1,37 incarichi e liquidati 1,44
incarichi, con un compenso medio per incarico di circa 10.700 euro nel 2007.
Più alto dei circa 9.700 del 2006 (+11,8%). Il ricorso a consulenze esterne
varia a seconda delle regioni. Quelle che nel 2007 si sono avvalse maggiormente
di personale esterno, sono state Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte,
Toscana e, appunto, Provincia autonoma di Bolzano. Mentre Calabria, Toscana e
Sardegna registrano gli aumenti maggiori, rispettivamente del 158,33%, del
105,77% e del 102,63%. A seguire si sono avuti aumenti anche in Umbria (65%),
Abruzzo (50,44%), Sicilia (49%), Puglia (44,75%), Lombardia (35,48%) e
Basilicata (34,85%). Inversione di tendenza invece per Val d'Aosta (-38,89%),
Lazio (-27,18%), Liguria (-17,52%) e Piemonte (-6,48%). A. S. Costi nel mirino
Palazzo Widmann, sede della giunta
( da "Gazzetta
di Parma (abbonati)" del 07-05-2009)
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PROVINCIA 07-05-2009 COMUNE PER LA
MINORANZA MANCANO LE OPPORTUNITA' DI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI Roccabianca, il
Psc divide il Consiglio ROCCABIANCA Simona Valesi II Nell'ultimo consiglio
comunale prima delle elezioni si è parlato di un contributo a favore dei
terremotati abruzzesi. Il consigliere Giovanna Pagliarini
ha proposto di donare gli ultimi due gettoni di presenza in consiglio, raddoppiando la cifra con l'aiuto del Comune, per
donarla alla Protezione civile di Parma in aiuto alle famiglie colpite dal
sisma: proposta approvata da tutti. Argomento fondamentale della seduta è stata
l'approvazione del Piano strutturale comunale che disegnerà il futuro del
paese. Il documento ha però incassato il voto contrario delle minoranze.
«Ritengo inopportuno presentare il Psc da parte di un consiglio uscente, perché
il documento resterebbe in attesa a causa delle elezioni - ha criticato la
Pagliarini -. Inoltre nell'individuazione delle aree edificabili sono state
penalizzate le aree presso argini e cimiteri, con deroghe alle leggi nazionali
ancor prima dell'approvazione. Spero che la Sovrintendenza ad ambiente e
paesaggi approfondisca la cosa. Manca anche un adeguato sostegno allo sviluppo
di nuovi insediamenti abitativi e produttivi e intanto siamo terra di conquista
con degrado in diverse aree: come nel caso degli allevamenti intensivi presenti
nel territorio». Critiche anche dal capogruppo Giovanni Bocchia per le mancate
opportunità di insediamenti produttivi. «Sono opportunità - ha detto Bruno
Pezzini, assessore all'Urbanistica - non deroghe, le scelte di determinate
distanze dai cimiteri per eventuali nuovi insediamenti. Anche se l'iter di
approvazione potrà portare a cambiamenti anche sensibili». Polemiche da
Pagliarini per lo stato in cui versa il canale del Tombone per problemi di
inquinamento delle acque e smaltimento dei reflui nella zona di Ragazzola. «In
alcuni punti il deflusso delle acque è difficoltoso - ha ribattuto Pezzini -
stiamo già provvedendo con il Consorzio di Bonifica parmense e il Consorzio del
Tombone per sistemarlo». Voto contrario del centrodestra al bilancio 2008,
approvato dalla maggioranza, che registra un avanzo di oltre 124 mila.
«Proponiamo l'utilizzo di 38 mila euro mentre i restanti 87 mila serviranno per
eventuali altri interventi - ha detto il sindaco Giorgio Quarantelli - acquisto
di attrezzature per 7 mila, 10 mila per la manutenzione delle strade bianche, 4
mila per la sistemazione dello Stradello Tolarolo e 12 mila per la segnaletica
orizzontale e l'acquisto di un carrello di trasporto per il montaggio in
sicurezza della macchina tagliaerbe».
( da "Corriere
del Veneto" del 07-05-2009)
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Corriere del Veneto sezione: TREVISO data:
07/05/2009 - pag: 8 Sport e solidarietà Rugby, trofeo Topolino con i ragazzi
abruzzesi TREVISO Sarà un weekend all'insegna del minirugby, quello che si
terrà in città: sabato e domenica si gioca il Trofeo Topolino, giunto alla sua
diciottesima edizione, che quest'anno ospita quasi 5mila ragazzi provenienti da
tutto il Paese. Cinque categorie di piccoli sportivi, dai 7 ai 15 anni, si
sfideranno sul campo della Ghirada. Domani mattina il sindaco Gobbo riceverà a
Ca' Sugana sessanta ragazzi che rappresentano tre squadre provenienti da
L'Aquila e Paganica, città colpite un mese fa dal terribile terremoto
dell'Abruzzo. I giovani atleti saranno ospitati presso l'aeroporto
militare di Istrana. Intanto gli industriali trevigiani raccolgono 140mila euro
per le imprese dell'Abruzzo. La campagna fondi è stata organizzata dalla Camera
di Commercio: i consiglieri hanno devoluto i gettoni di presenza in segno di solidarietà, mentre ciascuna delle 85 mila imprese
del territorio ha contribuito con un simbolico euro.
( da "Nuova
Venezia, La" del 07-05-2009)
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Pagina 27 - Provincia Mirano, in scena
«L'Aquila ferita» uno spettacolo per l'Abruzzo MIRANO. «L'Aquila è stata
ferita, ma presto tornerà a volare». Dalle parole pronunciate da papa Benedetto
XVI in visita nell'Abruzzo piegato dal terremoto, associazioni e protezione
civile di Mirano presentano una serata di beneficenza per raccogliere fondi da
destinare alle popolazioni terremotate. «L'Aquila ferita», questo il titolo
dello spettacolo di musica, racconti e immagini, si terrà sabato alle 20.30
nella corte di villa Errera. Sul palco associazioni culturali, attori e
musicisti miranesi, coordinati dal maestro Daniele Barbato, accompagneranno il
pubblico nella ricostruzione dei tragici eventi accaduti un mese fa. «Una
narrazione che parte dalla tragedia della scossa - spiega Barbato - alla
nascita del primo bambino in una tendopoli, che è un pò il simbolo della
rinascita in atto». Nell'intervallo i volontari della protezione civile di Mirano, da poco rientrati dall'Abruzzo, proporranno foto e
racconti della loro esperienza di soccorso, che continua con l'invio di nuove
squadre. In campo anche il Comune: i consiglieri destineranno il gettone presenza del prossimo Consiglio comunale (16 euro a testa) alle
popolazioni colpite dal sisma e anche la giunta raccoglierà parte dei compensi
di sindaco e assessori per donarli in beneficienza. (f.d.g.)
( da "Nuova
Venezia, La" del 07-05-2009)
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Pagina 25 - Altre FEDERALISMO, DEBITO
PUBBLICO DA ACCOLLARSI SEGUE DALLA PRIMA Il primo di questi promontori,
costituito dal formalismo giuridico burocratico della pubblica amministrazione
e degli organi giudiziari che privilegiano la correttezza delle procedure sulla
quantità e qualità dei risultati, è stato descritto in modo chiarissimo dal
professor Mario Bertolissi nel corso del dibattito sul federalismo organizzato
il 30 aprile scorso per ricordare Gianni Pellicani a tre anni dalla scomparsa.
Se il federalismo correttamente inteso è autogoverno più responsabilità,
l'Amministrazione e la Giurisdizione devono avere l'obbiettivo del benessere
del cittadino e la difesa dei suoi diritti nel rispetto dei doveri. Così, se ho
inteso bene, il professor Bertolissi ha delineato l'immane lavoro culturale,
tecnico, organizzativo e politico che resta da compiere per rileggere i
principi della Costituzione in conformità
all'esigenza, sempre più sentita, di autogoverno responsabile dei singoli e
della società. Stranamente, nonostante l'autorevolezza degli interlocutori, dal
sindaco di Torino a quello di Venezia, in quella stessa occasione è quasi
completamente passata sotto silenzio l'esistenza dell'altro promontorio che
ostacola il percorso della riforma federalista dello stato. Mi riferisco al
debito pubblico, un tema di stringente attualità in questi giorni in cui le
«dichiarazioni d'intenti sul federalismo fiscale» fortemente volute dalla Lega
sono diventate legge della Repubblica. Come è noto, nel gennaio 2009 il debito
pubblico ha raggiunto lo stratosferico picco di 1.700 miliardi di euro, (poco
più poco meno del 110% della ricchezza prodotta in un anno dall'Italia). In
cifre assolute si tratta del terzo più alto debito statale del mondo, mentre
l'economia italiana arranca da anni tra il settimo e l'ottavo posto nel novero
delle economie mondiali. Dunque il debito costituisce un problema rilevante, in
grado di condizionare nel lungo periodo le performances del Paese, tanto più
che secondo tutte le previsioni esso è destinato a crescere ancora a causa
della crisi in atto. E' altrettanto noto che il servizio del debito, ovvero gli
interessi che lo stato paga ogni anno ammontano a 70 miliardi di euro.
Riducendo a un livello più umano queste cifre: esse significano che il debito è
di 28.330 euro pro capite e che gli interessi su di esso ammontano a 1.166 euro
a testa. Se togliamo, come è giusto, quest'ultima cifra dai 3.288 euro pro
capite che costituiscono la differenza tra quanto i cittadini veneti versano
alle istituzioni pubbliche e quanto ricevono, si vede che il margine residuo di
2.100 euro pro capite è troppo esiguo per garantire un efficiente autogoverno
di questa realtà e la necessaria solidarietà con le aree più svantaggiate del
Paese. Dunque per realizzare davvero il federalismo occorrono in materia
economico-finanziaria scelte ancora più drastiche di quelle indicate dal
professor Bertolissi nel campo di sua competenza. Bisogna affermare che le
comunità locali, a livello regionale o comunale che dir si voglia, se rivendicano
l'uso delle risorse fiscali da esse prodotte, devono dirsi disponibili a
prendere in carico anche una quota del debito pubblico corrispondente alla
quota di Pil da loro prodotto o al numero di abitanti di cui sono composte o a
un mix bilanciato di queste due grandezze. Ciò implica, per evitare un forte aumento della pressione fiscale, una drastica riduzione
dei costi della politica «promuovendo l'autonoma iniziativa dei cittadini singoli e
associati nello svolgimento di attività di interesse generale» secondo l'art.
118 della Costituzione; attuando una forte semplificazione istituzionale che
riduca in modo ragionevole i sei livelli di governo che dalle Municipalità all'Unione
europea affliggono i cittadini e mettendo fine a sprechi
come quelli che fanno costare un chilometro di Alta capacità ferroviaria
italiana più di tre volte di quella francese. Valter Vanni esecutivo regionale
del Partito democratico
( da "Mattino
di Padova, Il" del 07-05-2009)
Pubblicato anche in: (Nuova
Venezia, La)
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della politica
Operazione trasparenza. Le decisioni della
giunta regionale sono finite nel mirino di Brunetta Il Veneto spende 28 milioni
in consulenze In questo segmento della sanità siamo al secondo posto a livello
nazionale VENEZIA. Quasi duecento milioni di euro all'anno fumati dalle Usl per
consulenze ed incarichi esterni. Ed il Veneto ne fa fuori 28 milioni. Cifre
considerevoli sulle quali vuole vederci chiaro il ministro della Pubblica
amministrazione Renato Brunetta (nella foto). E' così che la voce incarichi
extra è finita sotto la sua lente d'ingrandimento, nell'ambito dell'operazione
trasparenza. Tutte le Usl d'Italia sono state invitate a recapitare per via
telematica i propri conti a Brunetta il quale ha stilato una rigorosa classifica.
Sul podio consulenze tre regioni del Nord: oro all'Emilia Romagna, argento al
Veneto e bronzo al Piemonte, che ha soffiato per pochi centesimi la medaglia
alla Lombardia. I dati pubblicati dal Ministero sono relativi al biennio
2006/2007 ed al primo semestre 2008. Nel 2007 nell'immaginaria torta italiana
delle consulenze esterne in sanità - 200 milioni di euro - il Veneto ha
«mangiato» una fettona pari al 17,59 per cento del totale. Più golosa la sola
Emilia Romagna con il 17,79 per cento, poche briciole in più rispetto alla
nostra regione. Terzo classificato il Piemonte che si è fermato al 13,33 per
cento. Brunetta ha poi sezionato i conti delle singole
regioni. Il Veneto conferma il proprio primato in numero di incarichi esterni:
ha chiamato 2.186 consulenti cui ha affidato 2.865 incarichi. Nel 2007 però aveva degli
arretrati da pagare ai professionisti incaricati a contratto: è così che
l'ammontare delle consulenze liquidate è salito a poco più di tremila.
Conti alla mano il Veneto si dimostra tra le regioni più prodighe di
consulenze, ma non certo di manica larga. Spende 27 milioni 895 mila euro
contro gli oltre 38 milioni dell'Emilia Romagna che ha concesso solo qualche
centinaio di consulenze in più. Nel primo semestre del 2008 il trend della spesa
veneta è sceso mentre a livello nazionale marcia spedito verso l'altro. I
numeri parlano chiaro: 1.873 consulenze nei primi sei mesi dell'anno per un
costo complessivo di poco meno di 12 milioni di euro. Il Veneto è in
controtendenza: affida sempre più incarichi, ma tiene lo sguardo fisso al
portafogli. E ad onor della professionalità di casa nostra una curiosità: il
Veneto è la regione più «consultata» d'Italia, esporta il maggior numero di consulenti. (Fabiana Pesci)
( da "Giornale
di Vicenza.it, Il" del 07-05-2009)
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SANDRIGO. Nei locali dell'ex ospedale la
quarta Utap dell'Ulss 6 che ora punta su altri servizi 07/05/2009 rss e-mail
print Da sinistra Marino Finozzi, l'assessore Sandro Sandri e il sindaco
Barbara Trento. FOTO STELLA Nessun segno dello "sgarbo" subito il
giorno prima a palazzo Balbi quando il governatore Galan lo ha spedito fuori
della giunta, ha fatto approvare una delibera che lui non voleva mandare
avanti, e ha poi bloccato, sempre contro la sua volontà, il riparto del fondo
sanitario. Un affronto e un duplice smacco, ma Sandro Sandri, assessore
regionale leghista della sanità, non cambia pelle, forse solo un leggero velo
di delusione, e affiancato da due pezzi grossi del suo partito come il
presidente del consiglio regionale Marino Finozzi e il consigliere Roberto
Ciambetti, mostra il consueto entusiasmo per un altro traguardo della sanità
vicentina e veneta. Benedizione da parte di don Venanzio e inaugurazione ieri
mattina all'ex ospedale di Sandrigo, (ribattezzato dopo la riconversione con il
poco popolare nome di centro sanitario polifunzionale) della quarta Utap
dell'Ulss, di un nucleo di medicina di gruppo avanzata, fra atmosfere
goliardiche (i pezzi-souvenir del taglio tricolore tagliato messi nel taschino dal lato verde da Finozzi e da quello rosso dal
collega di palazzo Ferro Fini Claudio Rizzato notoriamente del Pd) e discorsi
serrati scanditi dal dg Antonio Alessandri con quello stile di show-man che gli
piace molto. C'è il sindaco Barbara Trento con la fascia («non la metto quasi
mai ma oggi la cerimonia lo meritava»), c'è l'assessore provinciale Maria Nives
Stevan. Ci sono il generale che comanda la Lega contro i tumori Domenico
Innecco, il presidente storico Igino Fanton, esponenti di associazioni-regine
del volontariato come S. Vincenzo e Fidas, il cda dell'Ipab "Suor Deodata
Bertolo". E il dg lo dice subito: «Completiamo il programma di istituire
un'Utap per ogni distretto nella logica delle Regione che vuole il territorio
risorto nei confronti dell'ospedale per dare più servizi pre e post-ricovero
all'utenza». Giordano Parise, direttore del distretto Est succeduto a Stefano
Tolio (non dimenticato e più volte citato) parla di punto di partenza che andrà
ad assistere oltre 5 mila persone per disegnare in un struttura che dispone di
ambulatori, radiologia, punto-prelievi, lungodegenza, e casa di riposo, una
rete che abbia al centro la medicina di base». Eugenio Piana, uno dei quattro
medici che compongono l'Utap sandricense, spiega il valore di una unione «che
non è somma algebrica ma aggiunge valore». Franco Pepe Franco Pepe
( da "Velino.it,
Il" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Il Velino presenta, in esclusiva per gli
abbonati, le notizie via via che vengono inserite. POL - L'Olaf compie dieci
anni dall'inviato Bruxelles, 7 mag (Velino) - "OLAF" è l'acronimo
francese della denominazione "Ufficio europeo per la lotta
antifrode": “Office européen de lutte anti-fraude” ed ha sede a Bruxelles,
e sta per compiere dieci anni. Fu creato nel '99 all'indomani delle dimissioni
della Commissione Europea, le prime nella storia dell'Ue, per sospette
irregolarità nella gestione del bilancio comunitario, frutto, quindi, una
legislazione d'emergenza. Il portavoce dell'Olaf, un italiano, ex ufficiale
della guardia di Finanza, Alessandro Butticè, al VELINO fa il punto
sull'organismo comunitario guidato da oltre un anno dal magistrato tedesco
Franz-Hermann Bruner. Possiamo definire l'OLAF come una squadra di polizia
europea? "L'OLAF non è una squadra di polizia europea, né un servizio
segreto o un ufficio del pubblico ministero, ma un servizio
di indagini amministrative dell'Unione europea volto a lottare contro la frode
ai danni dell'Unione, ma anche contro la corruzione e altri
atti illeciti all'interno delle istituzioni comunitarie. Tutelando il bilancio
dell'Unione, l'OLAF opera nell'interesse dei contribuenti europei".
Cosa ha fatto e sta facendo l'OLAF a tutela del contribuente cittadino europeo?
"Tutelando il bilancio dell'Unione Europea, l'OLAF opera nell'interesse
dei cittadini-contribuenti europei. Milioni e milioni di sigarette importate di
contrabbando nell'Unione europea dai Balcani; una Ong che ha ottenuto in
maniera fraudolenta un duplice finanziamento da donatori diversi per lo stesso
progetto di sviluppo; la sospetta collusione tra alcuni appaltatori e un
funzionario dell’Unione che permetteva loro di presentare fatture gonfiate
ottenendo in cambio che
lavorassero privatamente per suo conto: sono solo tre esempi degli oltre 200
casi di sospetta frode o corruzione aperti ogni anno
dall'OLAF.La missione dell'OLAF è tutelare gli interessi finanziari dell'Unione
europea e lottare contro la frode, la corruzione e
qualunque altro illecito che abbia implicazioni finanziarie, comprese eventuali
gravi violazioni nelle istituzioni europee. In altre parole, l'OLAF tutela il
denaro dei contribuenti europei accertando che i fondi comunitari siano spesi
in modo corretto , che l'Unione non sia defraudata delle entrate che le sono
dovute e che il personale dell'Unione agisca conformemente alle regole".
(segue) L'OLAF si occupa anche di frodi come quelle con le carte di credito?
"No, perché l'OLAF non ha competenza per lottare contro frodi che non
riguardano il bilancio dell'Unione. In altre parole, deve essere in gioco il
denaro dell'Unione europea. Lo stesso vale per la lotta contro la corruzione: l'OLAF può investigare unicamente se si sospetta
che siano coinvolti membri del personale dell'Unione". Quanto costa e
quanto rende l'OLAF ai cittadini europei? "Il bilancio annuo dell'OLAF
supera i 50 milioni di euro. Nel periodo 2005-2007 sono stati recuperati oltre
200 milioni di euro all'anno grazie alle indagini dell'OLAF, con particolare
riferimento al contrabbando di sigarette". Come lavora l'OLAF, da solo o
in collaborazione con le polizie nazionali? "L'OLAF puÓ condurre autonome
indagini amministrative, ma può altresì coadiuvare le autorità degli Stati
membri assistendole nelle loro indagini amministrative o penali o coordinando
casi transnazionali.I poteri di indagine dell'OLAF dipendono in larga misura
dall'oggetto del caso: l'OLAF può ad esempio perquisire gli uffici dei
funzionari dell'Unione, ma non le loro abitazioni. Gli investigatori dell'OLAF
possono effettuare ispezioni presso le imprese dei beneficiari di sovvenzioni
comunitarie, ma non possono farvi irruzione; soltanto le autorità nazionali
possono farlo. Le persone che non lavorano per l'Unione ed estranee a
transazioni che coinvolgano denaro comunitario non possono essere soggette a
indagini dell'OLAF.Le attività dell'OLAF riguardano tutte le istituzioni, gli organi,
gli uffici e le agenzie fondate dall'Unione, cosi come l'intero territorio dei
27 Stati membri. L’OLAF può
intervenire anche in paesi terzi ove siano in gioco finanziamenti europei e sia
possibile cooperare con tali paesi sulla base di accordi". (segue) L'OLAF
ha un potere sanzionatorio nei confronti degli autori degli illeciti? "No.
L'OLAF è unicamente un servizio di indagini amministrative. Le relazioni
effettuate al termine delle indagini comportano semplici raccomandazioni. Se vi
è prova di un potenziale reato, la relazione è trasmessa ai giudici nazionali
competenti. Se è appurata una violazione delle norme deontologiche, deve
occuparsene l'organo disciplinare dell'istituzione comunitaria interessata. A
prescindere da ciò, i finanziamenti non correttamente utilizzati devono essere
recuperati dall'organo che li ha originariamente erogati, per esempio dalla
Commissione europea". é indipendente, ma resta un servizio della
Commissione Europea. "L'OLAF è organizzato come una direzione generale
della Commissione europea ed è posto sotto la responsabilità politica
del vicepresidente della Commissione europea responsabile per
l'amministrazione, l'audit e la lotta antifrode.Nelle indagini e nelle
operazioni, l'OLAF è però indipendente dalla Commissione europea e non riceve
istruzioni da istituzioni, organi, uffici o agenzie dell'Unione europea, né da
governi". Chi sono gli investigatori dell'OLAF? "Il personale è
attualmente composto da circa 400 persone, provenienti da tutti i paesi
dell'Unione europea. Il 70% del personale dell'OLAF svolge funzioni legate alle
attività operative dell'Ufficio. In ragione della natura dei compiti dell'OLAF,
molte delle persone che vi lavorano hanno un passato di magistrati, funzionari
delle dogane, ufficiali o agenti di polizia giudiziaria, ispettori fiscali,
controllori finanziari, revisori dei conti o esperti di intelligence".
(segue) Chi controlla l'attività investigativa dell'OLAF? "All'interno
vigono rigorosi controlli sulle indagini dell'Ufficio, condotti sulla base di
un Manuale di procedura, della legislazione comunitaria vigente e degli
strumenti esistenti in materia di protezione dei diritti fondamentali.Il
controllo giudiziario sull'OLAF è esercitato dal Tribunale di primo grado delle
Comunità Europee, che ha sede a Lussemburgo, presso il quale chiunque sia
direttamente interessato da un'azione dell'OLAF può presentare un ricorso. I
giudici nazionali degli Stati membri dell'Unione possono, inoltre, esercitare
un controllo indiretto sulla legalità delle azioni dell'OLAF ogni qualvolta gli
siano demandati casi dell’Ufficio.L'OLAF comprende anche un comitato di vigilanza, composto da cinque esperti esterni
indipendenti, che provvede a monitorare regolarmente il lavoro d'indagine
dell'Ufficio. Su richiesta del Direttore o di propria iniziativa, il comitato
sottopone al Direttore pareri sulle attività dell'OLAF, senza tuttavia
interferire nello svolgimento delle indagini in corso". Un cittadino
europeo può rivolgersi direttamente all'Olaf? "Chiunque può informare l'OLAF
di sospetti di frode o corruzione ai danni degli
interessi finanziari dell'Unione europea. I membri del personale delle
istituzioni europee che desiderino fornire informazioni afferenti le
irregolarità nel loro stesso servizio, possono ricevere una protezione speciale.
In linea generale, più le informazioni fornite sono tempestive e concrete,
meglio è". (segue) Come si comporta l'Italia nella lotta alle frodi?
"Le misure di contrasto, cioè gli strumenti investigativi e di protezione
penale di cui dispone l'Italia sono sicuramente tra le più avanzate in Europa.
Sia dal punto di vista dell'organizzazione che dei poteri di cui dispongono le
forze dell'ordine (in modo particolare Guardia di Finanza e Carabinieri, ma
anche le Dogane e altri) e giudiziari. Appare purtroppo ancora evidente una
certa carenza nella prevenzione. Sulla base dell'esperienza maturata in altri
settori, penso di poter affermare che la migliore prevenzione dovrebbe essere
effettuata attraverso una più scrupolosa applicazione della regolamentazione a
livello locale, da parte degli organi statali e locali, cui è demandato il
compito del controllo di primo livello. La lotta alla frode, sul piano della
prevenzione, richiede soprattutto uno sforzo di carattere pedagogico. I
cittadini, sin da quelli più giovani, nelle scuole, nelle università, devono
capire che la frode ai danni dell'Unione non é un illecito senza vittime, come
spesso si puÓ pensare. E per questa ragione che attraverso l'attività della
nostra rete dei Comunicatori Anti-Frode l'OLAF cerca di combattere la frode, ma
anche la corruzione, attraverso l'informazione del
cittadino". Il risultato più significativo di questi 10 anni di attività
dell'OLAF? "Potrei citarne diversi, quale il fatto di costare meno di
quanto ha prodotto in termini di denaro recuperato. Ma penso che quello di
esistere ancora, dopo 10 anni, sia il risultato più significativo. Altri
servizi simili all'OLAF, a livello internazionale, non sono riusciti a
festeggiare il decennale. Ogni attività svolta dall'OLAF lascia sempre qualcuno
scontento: i soggetti indagati, in caso di indagini, o i denuncianti, in caso
di archiviazioni. Le pressioni e i tentativi di destabilizzazione sono stati
tanti e non, come molti hanno spesso fatto credere, da parte della Commissione
Europea. E l'OLAF quest'anno celebri suoi primi 10 anni di attività. Un
servizio che non è perfetto, ma che si sforza di essere all'altezza delle
aspettative, seppure tra molte difficoltà". (Vittorugo Mangiavillani) 7
mag 2009 12:13
( da "Gazzettino,
Il (Padova)" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Maserà La giunta dona le indennità ai
terremotati dell'Abruzzo Giovedì 7 Maggio 2009, Maserà (gl.c.) Cittadini e amministrazione comunale di Maserà hanno dato un
importante segnale di solidarietà ai terremotati dell'Abruzzo. La giunta De
Paoli ha deliberato la donazione della propria indennità di carica di aprile e
il gettone di presenza dell'ultimo consiglio comunale al centro di Protezione civile di
Longarone. Per un totale di 3.500 euro già destinati. 1650 chilogrammi
di pasta, 100 litri di olio, 450 litri di acqua e 400 pacchi di omogeneizzati,
più altre tipologie di alimenti e vestiario, è stata invece la generosa
risposta dei maseratensi alla raccolta viveri promossa dall'amministrazione con
le sezioni locali della Croce Rossa e della Protezione civile.
( da "Gazzettino,
Il (Belluno)" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Feltre in corto cineasti in gara Giovedì 7
Maggio 2009, Sabato sera si svolgerà la serata finale di "Felte in
corto", il corso - concorso che ha dato la possibilità a 11 classi delle
scuole elementari del feltrino di cimentarsi nella settima arte. Ieri si è
riunita la commissione che ha valutato i 6 cortometraggi, realizzati seguendo
il tema "L'identità locale nelle chiese e nei musei", scegliendone 3
che saranno premiati con buoni in denaro per l'acquisto di materiale didattico.
L'appuntamento quindi per la serata finale, alle 21 all'auditorium
dell'Istituto Canossiano di Feltre, alla quale
parteciperanno i fratelli Sergio e Francesco Manfio del gruppo "Gli
Alcuni". Durante la serata verranno raccolte delle offerte per la scuole
elementare di Paganica (L'Aquila) colpita dal terremoto. A queste offerte si
aggiungeranno i gettoni presenza, dell'ultimo consiglio comunale, dei consiglieri feltrini.
( da "Velino.it,
Il" del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Il Velino presenta, in esclusiva per gli
abbonati, le notizie via via che vengono inserite. SPE - Al via “Affari Tuoi -
Speciale per due” con Max Giusti Roma, 7 mag (Velino) - Primo appuntamento con
“Affari Tuoi – Speciale per due”, una nuova edizione di speciali in prima
serata del popolarissimo game show di RaiUno condotto da Max Giusti, dedicata
alle coppie prossime alle nozze, in onda per quattro venerdì a partire da
domani 8 maggio alle 20.40. Invariata la formula del gioco, ma stavolta
eccezionalmente sullo sgabello accanto al conduttore sarà seduta una coppia di
promessi sposi che tenterà il “colpo grosso”: conquistare 1 milione di euro in gettoni d’oro per poter organizzare delle nozze da favola. E
come in ogni matrimonio che si rispetti, non potevano mancare parenti, amici e testimoni dei
futuri sposi. Saranno infatti proprio loro i custodi dei 20 pacchi, contenenti
i premi da 1 centesimo fino ad 1 milione di euro in gettoni
d’oro. La coppia dovrà chiamare i pacchi cercando di evitare
passi falsi, le insidie del
dottore ed inseguire fino in fondo il sogno milionario. Oltre ai premi in gettoni d’oro nei pacchi si possono nascondere doni come gli
abiti per gli sposi, le bomboniere, i confetti, le partecipazioni per gli
invitati, oltre ai classici regali di una vera lista di nozze. Sul grande divano rosso tre
esperti, l’astrologa Susanna Schimperna, il capo redattore del Tg1
economia Michele Renzulli e l’esperto di smorfia Santolo Guadagno daranno
preziosi consigli agli sposi: da come investire l’eventuale vincita ai numeri fortunati di entrambi e
persino il loro quadro astrale. “Affari Tuoi” è un programma di RaiUno prodotto
in collaborazione con Endemol Italia, adattato nella versione italiana da
Pasquale Romano che lo firma con Marco Perrone e con la collaborazione di
Stefano Fabrizi, Sonia Mastellone, Alessandro Migliaccio e Claudia Rebuttini.
La regia è affidata a Stefano Mignucci. (com/dbr) 7 mag 2009 15:41
( da "Blogosfere"
del 07-05-2009)
Argomenti: Costi
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Mag 09 7 Affari tuoi-Speciale per due, per
4 venerdì il game show di Raiuno ospita i promessi sposi. Max Giusti: "Con
me gli stessi ascolti di Flavio Insinna" Pubblicato da Fabio Traversa alle
18:23 in Auditel, Frase del giorno, Occhio al dettaglio, Personaggi, Quiz,
Rumors, Varietà Dopo I raccomandati (voto: 5) Raiuno punta per quattro venerdì
sera su una versione allungata e speciale di Affari tuoi (6) - il game show
condotto da Max Giusti (6) - dedicata alle coppie prossime alle nozze.
Invariata la formula del gioco (chiamato Speciale per due), ma stavolta
eccezionalmente sullo sgabello accanto al conduttore sarà seduta una coppia di
promessi sposi che tenterà il "colpo grosso": conquistare un milione
di euro in gettoni d'oro per poter organizzare delle
nozze da favola. E come in ogni matrimonio che si rispetti, non potevano
mancare parenti, amici e testimoni dei futuri sposi. Saranno infatti proprio
loro i custodi dei 20 pacchi, contenenti i premi da 1
centesimo fino ad 1 milione di euro in gettoni d'oro. La
coppia dovrà chiamare i pacchi cercando di evitare passi falsi, le insidie del
dottore ed inseguire fino in fondo il sogno milionario. Oltre ai premi in gettoni d'oro nei pacchi si possono nascondere doni come gli abiti per
gli sposi, le bomboniere, i confetti, le partecipazioni per gli invitati,
oltre ai classici regali di una vera lista di nozze. Sul grande divano rosso
siederanno tre esperti: l'astrologa Susanna Schimperna, il capo redattore del
Tg1 Economia Michele Renzulli e l'esperto di smorfia Santolo Guadagno. Saranno
chiamati a dare preziosi consigli agli sposi: da come investire l'eventuale
alta vincita ai numeri fortunati di entrambi passando per il loro quadro
astrale. Il conduttore commenta gli ascolti della stagione in un'intervista a
Il Giornale: "Mi sembra che abbiamo avuto un'ottima media (24,10 per cento
di share con sei milioni e mezzo di persone), uguale a quella dello scorso anno
quando alla conduzione c'era Flavio Insinna. Per un programma naturalmente
destinato a ripetersi come Affari tuoi mi sembra un buon risultato". Sulle
critiche di Striscia la notizia (8) che contesta la correttezza del gioco:
"Siamo a livello di servizi segreti, di Codice da Vinci, di intrighi coi
fiocchi. Ma dài... Io sono solo un tedoforo che ha ereditato la fiaccola. Ma
comunque non metterei mai la mia faccia in uno show che non fosse più che
regolare". Giusti, dunque, ha in comune con Insinna non soltanto gli
ascolti ma la reazione (assolutamente identica) agli attacchi del tg satirico.
( da "Merateonline.it"
del 08-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Cronaca >> Merate attualità 7 / 5 /
2009 Merate: da un contributo regionale per il commercio, il restyling di Via
S.Ambrogio Via Sant`Ambrogio a Merate La conferma ufficiale arriverà solamente
nei prossimi giorni ma pare proprio che il comune di Merate sia riuscito ad
ottenere il finanziamento regionale per i cosiddetti DURC (distretti urbani del
commercio). Si tratta di un contributo variabile a seconda del numero di paesi
che partecipano al bando e che va a ripartirsi tra commercianti e comuni e
capoluogo. Per la provincia di Lecco il Pirellone ha stanziato 470mila euro da
dividersi tra comuni limitrofi che si associano in un numero minimo di tre e
attività commerciali stanziate in loco che sono in grado di produrre le
certificazioni (bonifici bancari), da giugno a dicembre 2008, di spese e costi
sostenuti per determinati progetti in questo settore. Dopo una prima adunata di
Merate, quale comune capofila, andata deserta ce n’è stata una
seconda e dei 19 interpellati hanno risposto Montevecchia, Cernusco, Osnago e Lomagna creando una sorta di
linea continua che ha dato accesso al bando. Presentato quanto realizzato in
campo commerciale i comuni hanno avuto diritto a sperare in questo
finanziamento. Vista la “scarsità” dei partecipanti, i meratesi stavano già per cantare vittoria vista la grossa
fetta da spartirsi tra comuni e negozianti. Al bando, però, si sono aggiunti
anche Varenna, Lierna e Bellano andando così a ridurre non tanto l’entità del
finanziamento quanto le tranche per ogni aderente. Come dicevamo pare proprio che la Regione abbia dato
il nulla osta per la concessione dei 470mila euro alla provincia di Lecco e ora
non resta che attendere la comunicazione ufficiale. Se soddisfazione è stata
espressa da parte del presidente dei commercianti Mario Mandelli, il sindaco
Giovanni Battista Albani ha già fatto sapere che utilizzerà quel contributo per
finanziare parte della pavimentazione di Via Sant’Ambrogio andando così a
sostenere le attività collocate su quella strada. Articoli Correlati:
(c)www.merateonline.it Il
primo giornale digitale della provincia di Lecco Scritto il 7/5/2009 alle 22.16
( da "Stampa,
La" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi
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PER L'ABRUZZO. Venerdì 8 alle 21,30 alla
Casa del Circo di Grugliasco nel Parco culturale Le Serre, in via Tiziano Lanza
31) si tiene uno spettacolo speciale con Luisa Tamietto, Igor Matyushenko
(Uzbekistan) e lo stesso Paolo stratta con ospite l'equilibrista canadese
Federico Siriann. L'incasso sarà devoluto le vittime del terremoto. Info
www.casadelcicrco.com. Sabato 9 alla Vecchia Europa, via Gorizia 144, dalle 22
concerto di Epoca 70. Giovedì 14, ore 15,30, al circolo ufficiali corso
Vinzaglio 6 torneo di burraco per un edificio danneggiato dal sisma.
Prenotazioni entro il 13 ai numeri:011/54.24.71. Offerta minima 10 euro.
Organizza Burraco Torino 3000. Il Comitato resistenza e Costituzione in
collaborazione con la Fiera del Libro ha promosso una raccolta di libri nuovi e
usati purché in buono stato per le biblioteche abruzzesi. Fino a fine maggio
possono essere consegnate in via Alfieri 15. L'iniziativa nasce da una campagna
promossa dalla trasmissione Fahrenheit di Radio 3. RAGAZZI DI BUCAREST. Venerdì
8 alle 18 al centro culturale La Serra di Ivrea i giovani artisti de «I ragazzi
di Bucarest» si esibiranno in uno spettacolo, mentre sabato 9 alle 21 saranno alla
comunità Montana Valle Sacra a Colleretto Castelnuovo. Fino a venerdì 8 mostra
fotografica sempre al parco La Serra di Ivrea dalle 17 alle 22. UNA COMMEDIA
PER PARLARE DI DIABETE. Si intitola «Una giornata complessa in un ambulatorio
di diabetologia» la commedia in 2 atti scritta da un endocrinologo del Maria
Vittoira per raccontare davvero una giornata lavorativa tra pazienti, personale
insufficiente, storie personali, tic, figli e amori. Sul palcoscenico del
Teatro Sant'Anna, via Brione 40, la porta in scena la compagnia Patch Adams di
medici e infermieri venerdì 8 e sabato9 alle 20,30. I proventi saranno devoluti
all'Opera di San Vincenzo della parrocchia Sant'Anna. VIVERE IN PALESTINA. Si
conclude sabato 9 con una pomeriggio di letture e musica di Claudio Canal la
mostra fotografica «Vivere in Palestina» nella bottega Mondo Nuovo, via XX
Settembre 67, Rimarranno in vendita i sandali realizzati in Palestina «Impronte
di Pace». 30 ANNI DI CROCE VERDE SAN MAURO. Sabato 9, in occasione dei 30 anni
della Fondazione della Croce Verde San Mauro: sabato 9 dalle 8,30 al
Supermercato Familia, via Aosta 16, sarà eseguito una misurazione della
pressione, la glicemia, il colesterolo e la carta del rischio coronarico.
Ingresso gratuito. ORA E' TEMPO DI GIOIA. Sabato 9, ore 21, alla chiesa di San
Rocco, via San Francesco d'Assisi 1, esibizione del coro «ora è tempo di gioia»
a favore dei bambini dell'asilo e dell'orfanotrofio in Tanzania delle suore
benedettine. APERICENA SOLIDALE. Torna la festa Africa Mission Possible sabato
9 a Casa Manitù, in via Virle 19, alle 19 apericena etnico; alle 22 dj Alessia.
Costo: 13 euro (apericena + consumazione + serata), 10 per ingresso dalle 22.
Prenotazione obbligatoria 340/285.23.62. GIORNATA DELLA DONAZIONE DEGLI ORGANI.
Domenica 10, in piazza San Carlo, si tiene la XII Giornata nazionale della
donazione e trapianto di organi e tessuti dal titolo «Un donatore moltiplica la
vita», con festa per i bambini con magia, giochi e animazioni al mattino e, al
pomeriggio, divertimento per tutti. RISO PER UN SORRISO. Domenica 10 maggio,
dalle ore 10, sarà possibile acquistare presso i punti informativi di Forma
(Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita) in piazza San Carlo e piazza
Castello, un sacco di Riso Superfino Carnaroli sottovuoto, in confezioni da 1
Kg, il cui ricavato consentirà in particolare di acquisire un ecocardiografo
portatile. I sacchi di riso, messi a disposizione gratuitamente dall'Azienda
Agricola Castello S.S. del vercellese, si possono acquistare anche direttamente,
telefonando allo 011/31.35.025 oppure richiedendoli via email all'indirizzo
info@fondazioneforma.it VAI A GAS. Sono aperte le iscrizioni al corso di 4
incontri, promosso dal gruppo Mani Tese di Torino in collaborazione con al
circoscrizione 3 sul consumo consapevole indirizzato a chi è interessato
all'argomento e vorrebbe far parte di un GAS.Il primo incontro si tiene martedì
12 alle 20,30 alla Tavola di Babele, in via Cumiana 41/b. Per info e iscrizioni
(max 30 posti): 011/383.56.13 MOVIMENTO PER LA VITA. Mercoledì 13, ore 21,
all'Istituto Centro Flora Manfrinati in strada Revigliasco 69 a Moncalieri il
Movimento per la Vita organizza un incontro con lo psichiatra Alessandro
Meluzzi su «Le frontiere e gli esiti della vita umana». MAMME IN DIFFICOLTA'. L'associazione
Amici di Lazzaro che si occupa da anni di donne in difficoltà lancia un appello
per 2 mamme: una nigeriana, con i suoi bambini, che vittima di tratta, ha
subito la gambizzazione della sua famiglia. Si cercano 30 persone disposte a
dare 25 euro ciascuna per sostenerla; una ragazza ghanese con grossi problemi
di salute per la quale si cercano 20 persone che diano 25 euro ciascuna per
aiutarla a curarsi. Per info www.amicidilazzaro.it (cliccare emergenza mamme)
PANNOLINI LAVABILI. Nelle 2 botteghe del commercio equo e solidale, Empio
Etico, in via Fratelli Vasco angolo via Verdi e da Casa Wiva, in via Pianezza 4
a Collegno, sono arrivati i nuovi pannolini lavabili. La Provincia di Torino
offre in particolare anche un contributo economico per chi li utilizza e ha
bambini nati negli anni 2008 e 2009. Per info c www.cooperativaisola.org oppure
tel. 011/415.07.06. VOLONTARI PER LA DECRESCITA FELICE. Lo Sci Piemonte cerca
volontari per la manifestazione «Festa della decrescita felice» che si terrà il
19-20-21 giugno a Carrega Ligure (Albenga) con feste, laboratori, incontri. Gli
interessati possono scrivere a scipiemonte@hotmail.com. Lo Sci è sempre alla
ricerca di nuovi volontari e soci e si riunisce tutti i mercoledì dalle 21 alle
22,30 in via Toselli 1 (area pedonale). Info: 392/43.77.469. UN GETTONE PER
AMNESTY. I Gruppi della Circoscrizione Piemonte e Valle d'Aosta
di Amnesty International promuovono una nuova iniziativa di Raccolta Fondi: in
cambio di un contributo minimo di un euro, sarà distribuito un gettone di
plastica giallo, del formato di una moneta, da utilizzare per ritirare il
carrello al supermercato. Nel caso si scelga di destinare ad Amnesty il 5 per
1000 della dichiarazione dei redditi, il codice fiscale è 03031110582.
Info 011/817.05.30. CENA REALE. Giovedì 14, alle ore 20, all'Istituto
Alberghiero Colombatto, via Gorizia 7 «Cena reale» per raccogliere fondi per
l'acquisto di un tavolo operatorio «ortopedico» da destinare all'ospedale Cma
«San Camillo» di Nanorò in Burkina Faso, presso cui si alternano i volontari ed
il personale medico di Barka Onlus. Occorre prenotare a: info@barka-onlus.org,
o allo 011/645.631, 335/573.38.01 entro e non oltre il 10 maggio.
( da "Mattino
di Padova, Il" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Pagina 34 - Provincia Braccio di ferro su
Tombelle Approvato l'indirizzo per limitare il traffico la minoranza abbandona
il consiglio comunale SAONARA. Un'atmosfera a dir poco elettrica, culminata con
l'abbandono dell'aula da parte della minoranza di centrosinistra, ha
caratterizzato a Saonara le ultime due sedute del consiglio comunale, una
straordinaria e l'altra ordinaria, convocate entrambe nella medesima serata.
Una nutrita rappresentanza di cittadini ha seguito la prima assemblea,
richiesta dalla minoranza, e interamente dedicata al problema del traffico a
Tombelle. Presente anche il sindaco di Vigonovo Leonardo Galenda. Preceduto dal
conferimento di un diploma di merito alla squadra della protezione civile di
Saonara per l'opera svolta in Abruzzo, il consiglio straordinario è iniziato
con la relazione del sindaco Andrea Buso, che prospetta come soluzione
all'annoso problema il progetto di una nuova tangenziale a nord dell'abitato.
Massimo Galeazzo, rappresentante del comitato civico contro il traffico, ha
invece elencato ai due sindaci alcune richieste a breve termine: meno deroghe e
maggiori controlli, anche notturni e con telecamere, per far rispettare il
divieto al passaggio dei Tir in vigore a Saonara dal 2007; opere stradali per
ridurre la velocità; classificazione della Vigonovese entro Tombelle come strada
urbana, in carico al comune di Vigonovo, per poter estendere il blocco al
traffico pesante. Già carica di nervosismo, l'aria si è arroventata al momento
del voto sulla delibera di indirizzo; tra le proteste dell'opposizione che
accusava la maggioranza di aver consegnato in ritardo il testo con le modifiche
alla bozza di delibera. Il voto, favorevole all'unanimità, è arrivato solo dopo
due interruzioni e ripetuti clamori tra i consiglieri e tra il pubblico.
Insoddisfatto il comitato civico, che ha ribadito la richiesta di interventi
concreti. All'inizio della seconda seduta, verso mezzanotte, la minoranza ha deciso di abbandonare l'aula, dopo aver chiesto
di aggiornare i lavori. Di fronte a cinque banchi vuoti, la maggioranza ha
approvato il rendiconto finanziario 2008, l'istituzione della commissione pari
opportunità e l'impegno a devolvere un gettone di presenza di
consiglieri e assessori in favore delle popolazioni terremotate.
(Patrizia Rossetti)
( da "Stampa,
La" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
POLITICA/1.LETTERA DEL MINISTRO FITTO
Paritetica, si muove il governo [FIRMA]ALESSANDRO CAMERA AOSTA Lo stallo in cui
versa la Commissione paritetica avrebbe le ore contate. Il presidente della
Regione Augusto Rollandin, ha letto mercoledì nell'aula del Consiglio regionale una lettera del ministro per i Rapporti con
le regioni (Raffaele Fitto, del Pdl) che annunciava «come prossima la nomina
dei tre rappresentanti di parte statale». La Regione ha già provveduto (il 2
ottobre 2008) confermando il già presidente Adolfo Angeletti e Renato
Barbagallo oltre a nominare il predecessore di Rollandin alla presidenza della
giunta, Luciano Caveri. L'annuncio dell'imminente svolta non è bastato a
convincere il gruppo di Vdavive/Renouveau a ritirare una mozione che, oltre «ad
esprimere lo sdegno per le ripetute, offensive prese di posizione del ministro
Renato Brunetta nei confronti delle istituzioni regionali», chiedeva di
promuovere «un giudizio contro il governo per la continua violazione dello
Statuto speciale connessa con la mancata ricostituzione della Commissione
paritetica». La mozione è stata bocciata con l'astensione (26) della
maggioranza rinforzata dal Pdl e il «sì» di Vdavive/Renouveau e Partito
democratico. Nell'atmosfera ormai condizionata dalla campagna elettorale
europea, sono stati alti i toni polemici. Roberto Louvin (Vdavive/Rv) ha
parlato di «linciaggio delle autonomie speciali da parte di esponenti del
governo di centrodestra» ed ha attribuito alla recente alleanza tra maggioranza
regionale e Pdl «l'atteggiamento morbido del governo regionale sulla questione
della Commissione paritetica». Per Raimondo Donzel (Pd) «il governo Berlusconi,
attraverso Brunetta e Calderoli, punta a togliere le specialità dell'autonomia
valdostana e snobba la commissione Paritetica». Dura la replica del capogruppo
azzurro, Massimo Lattanzi. «Accuse acide, astiose, demagogiche e
inaccettabili». Secco il presidente Rollandin nel respinge connessioni tra
Paritetica e accordo per le Europee. «L'atteggiamento del governo regionale sui
ritardi per la Paritetica non è dettato da motivi contingenti. Se a breve non
arriveranno le nomine saremo noi a presentare una mozione». Atmosfera di
tensione pre elettorale anche nel dibattito sulla proposta di Vdavive/Renouveau
di ridurre i costi della politica. Il progetto
legislativo, nonostante tutti i gruppi insistano «sulla necessità di ridurre i
costi delle politica» è stato bocciato con 29 e 5 «sì»
di Vdavive/Renouveau. Il Pd (ex alleato nel Galletto) ha denunciato «sia la
latitanza della maggioranza sia il radicalismo spinto di chi ha elaborato la
proposta e vuole essere sempre il primo della classe». Accuse pesanti di
Alberto Zucchi (Pdl) con bersaglio, non nominato ma facilmente individuabile,
Roberto Louvin (intervenuto per autorizzare il presidente del Consiglio a dare
a Zucchi tutte le informazioni sugli emolumenti percepiti da consigliere, ndr)
«di avere prima contribuito a prosciugare il serbatoio e di volere adesso
chiudere i rubinetti». Caustico l'interrogativo finale di Alberto Bertin
(Vdavive/Rv. «Ridurre i costi è ancora una priorità?».
( da "Italia
Oggi" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
ItaliaOggi sezione: Enti Locali data:
08/05/2009 - pag: 14 autore: di Matteo Esposito L'Anci invita tutti gli
amministratori locali a devolvere gli emolumenti. Pronto il modello Dai comuni
un aiuto per l'Abruzzo Gettoni di presenza e indennità
alle popolazioni colpite dal sisma Devolvere i propri emolumenti alle
popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto del 6 aprile. È l'invito che
l'Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) fa a tutti gli
amministratori locali (sindaci, consiglieri e assessori), chiedendo loro di destinare il gettone di presenza o
l'indennità di funzione a favore del fondo costituito dall'Anci per la
ricostruzione in Abruzzo (si veda schema di delibera consiliare).L'iniziativa è
stata assunta dalla presidenza dell'associazione, su proposta lanciata da
Giacomo D'Arrigo e Carlo Fidanza, rispettivamente coordinatore nazionale e
responsabile per il Nord Italia di Anci giovane.È da evidenziare come
l'Associazione guidata da Leonardo Domenici ha da subito attivato le proprie
strutture operative avviando una rilevazione dei danni alle persone e alle
cose, dello stato dei servizi pubblici e dei principali e più urgenti bisogni
che caratterizzano i comuni colpiti dal sisma.Tra le iniziative presentate
dall'Anci, anche la proposta di gemellaggio tra gli enti locali interessati a
fornire sostegno e i comuni terremotati: in questo modo ciascuna
amministrazione comunale potrà mettere a disposizione le proprie competenze e
specializzazioni per contribuire alla ricostruzione. Sulla stessa linea di
intervento, il progetto «Alla scoperta del tuo paese», promosso dal ministero
dell'istruzione per sostenere i ragazzi abruzzesi dei comuni interessati dal
sisma. Il progetto riguarda forme di gemellaggi delle scuole italiane con
quelle delle province dell'Aquila e di Teramo per effettuare i viaggi
d'istruzione e le gite scolastiche. Le scuole italiane che sono interessate
possono presentare la loro proposta entro il 10 maggio, scaricando il bando di
concorso e la scheda d'istruzione sul sito internet www.allascopertadeltuopaese.it.
Inoltre l'Anci, per venire incontro alle difficoltà in cui si trovano le
amministrazioni comunali della provincia aquilina, ha deciso di esonerare dal
pagamento della quota associativa 2009 i comuni della provincia dell'Aquila
colpiti dal terremoto del 6 aprile scorso. Infine è in corso di pubblicazione
sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dell'interno, di concerto con
il ministero dell'economia e delle finanze, che proroga al 31 luglio 2009, per
i comuni abruzzesi colpiti dal sisma, i termini di approvazione del bilancio di
previsione 2009, del rendiconto 2008, della presentazione della certificazione
attestante in minor gettito Ici derivante dall'esecuzione riconosciuta sugli
immobili adibiti ad abitazione principale, della presentazione della
certificazione attestante l'Iva sui servizi non commerciali, quella corrisposta
per contratti di servizio e la certificazione attestante la perdita di gettito
Ici sugli edifici classificati in categoria D.
( da "Italia
Oggi" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
ItaliaOggi sezione: Enti Locali data:
08/05/2009 - pag: 14 autore: Lo schema da seguire Così la delibera Comune
di......... Provincia di.................Deliberazione del consiglio
comunaleAdunanza __- seduta pubblicaOggetto:Devoluzione di gettone di presenza e quota di indennità di funzione alle popolazioni
dell'Abruzzo colpite dal terremoto.L'anno 2009, addì __________del mese di
_________----- dalle ore _________ e successive nella sala delle adunanze si è
riunito il consiglio comunale.Eseguito l'appello, risultano:Presenti......................Assenti........................Partecipa
alla seduta il segretario comunale sig. _____ il quale provvede alla redazione
del verbale. Il sig. _______ nella sua qualità di sindaco assume la presidenza
e, riconosciuto legale il numero degli intervenuti, dichiara aperta la seduta,
previa designazione a scrutatori dei consiglieri _______________invitando il
consiglio a discutere e deliberare sull'oggetto sopraindicato, compreso
nell'odierna adunanza.Deliberazione del consiglio comunale n....... del........Oggetto:Devoluzione di gettone di presenza e quota
di indennità di funzione alle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal
terremoto.Vista la proposta di deliberazione in oggetto e la documentazione di
supporto e di istruttoria, a norma dell'art. 49 del decreto legislativo
18/08/2000 n. 267:Il consiglio comunaleUdita l'illustrazione del Sindaco
sulle drammatiche conseguenze del grave terremoto che ha colpito le popolazioni
d'Abruzzo lo scorso 6 aprile;Considerato che l'evento sismico ha procurato
centinaia di vittime e decine di migliaia di sfollati che hanno perduto case e
beni essenziali alla propria esistenza;Considerato che per far fronte alle
emergenze del succitato drammatico evento si sono attivati diversi canali di
solidarietà da parte di associazioni, enti pubblici ed Istituzioni di ogni
parte d'Italia, al fine di fornire primo soccorso e mezzi di sostentamento alle
popolazioni coinvolte;Vista l'iniziativa assunta dalla presidenza
dell'Associazione nazionale dei comuni italiani con cui si invitavano tutti gli
amministratori locali a devolvere il proprio gettone di presenza
ovvero la propria indennità di funzione a favore delle popolazioni colpite dal
terremoto d'Abruzzo;Ritenuto che il comune di ___________ intende associarsi
alla suindicata iniziativa dell'Anci in nome del principio solidaristico e
umanitario che contraddistingue e informa l'azione politico-istituzionale di
quest'amministrazione; Dato atto che la presente deliberazione non comporta
alcun impegno di spesa;Visto il decreto legislativo 18/08/2000, n. 267;Visto il
decreto ministeriale 28/05/2000, n. 119;All' unanimità di votidelibera1.di
devolvere l'importo del gettone di presenza della
seduta odierna, di tutti i consiglieri comunali, a favore delle popolazioni
abruzzesi colpite dal terremoto; 2.di impegnare la giunta comunale all'adozione
di una analoga delibera, affinché sia devoluta una quota pari a … (indicare
una quota forfetaria delle indennità) della indennità di funzione del sindaco e
degli assessori;3.di autorizzare il
dir./resp. dell'area finanziaria a trattenere gli importi corrispondenti a
quanto sopra disposto e a versare l'importo come sopra determinato sul conto
corrente n. ………….intestato a protezione civile; oppure intestato
all'Anci; oppure….(indicare
l'intestazione del numero di conto corrente su cui si intendono versare le
somme);4.di dichiarare la presente all'unanimità, con separata e successiva
votazione, immediatamente eseguibile, così da autorizzare l'anzidetto
dir./resp. ad effettuare quanto prima il versamento corrispondente al
deliberato, indipendentemente dalle modalità e tempi della effettiva
liquidazione dei gettoni e delle indennità di
funzione.
( da "Resto
del Carlino, Il (Rovigo)" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
ROVIGO PRIMO PIANO pag. 3 «La Lega predica
bene, razzola male» SINISTRA UNITA BRUSCO ALL'ATTACCO «IL SEGRETARIO della Lega
e candidato del centrodestra alla Provincia, Antonello Contiero, predica bene
ma razzola male». A sparare a zero contro il numero uno del Carroccio
provinciale è Guglielmo Brusco, assessore provinciale alla Sanità e candidato
alla Provincia per la Sinistra Unita. Documenti alla mano Brusco striglia
Contiero: «Il rappresentante di tutto il centrodetra afferma si
contraddistingue soprattutto per l'opera di moralizzazione che vuole, almeno a
parole, portare avanti. Il suo motto dice Brusco è quello di abbattere i costi
della politica. Ma da che pulpito viene la predica?
Contiero è amministratore unico di Intermizoo, almeno dal 3 ottobre del 2006 e
dovrebbe restarci fino al 31 dicembre 2010». Intermizoo è un'azienda con sede a
Padova di derivazione regionale, un'emanazione di Veneto Agricoltura. E' una
società che si occupa del miglioramento genetico del patrimonio zootecnico. «Ma
non ci risulta va avanti pungente Brusco che Contiero abbia fatto un concorso
per occupare tale posto. A noi risulta che prima si occupasse di autobus.
Evidentemente è stata una nomina politica». «NON CI
RISULTA continua il candidato di Sinistra Unita che Contiero fosse un esperto
nel settore della genetica zootecnica». Per tornare alla riduzione dei costi
della politica, uno dei temi portanti del programma
del candidato del centrodestra, Brusco sottolinea: «Contiero non è certo
amministratore unico a titolo gratuito. Il compenso lordo per questo
amministratore unico di un ente in perdita per quasi 400mila euro continua
Brusco è di ben 60mila euro suddiviso in dodici mensilità. Insomma, 60mila euro
all'anno. Il mio precisa l'assessore è stato nel 2007 di 38mila e 355 euro.
Quasi 22mila meno del suo». NON SOLO. Brusco mette l'accento anche sui
risultati dell'azienda di cui Contiero è amministratore. «Da quando lui ha in
mano la società dice i bilanci si sono chiusi nel 2006 con un deficit di 61mila
e 820 euro e nel 2007 con un deficit di 389mila e 846 euro. Per diminuire i
costi della politica va giù duro Brusco per aiutare
Intermizoo a contenere le perdite, perchè Contiero non comincia a tagliare il
suo stipendio? Oppure i costi della politica continua Brusco sono soltanto quelli degli altri?». «CONTIERO
sbandiera tanto la riduzione dei costi della politica ma, alla
fine, sta facendo una campagna di disinformazione. Evidentemente è l'opinione
del candidato della Sinistra Unita Contiero sta peccando di incoerenza».
m.c.
( da "Repubblica,
La" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Pagina XX - Palermo Il castello Prosegue
fino a domenica "Federico II e il sogno europeo", settimana di
incontri, giochi e musica Enna celebra l´imperatore "Stupor mundi" con una maxitavolata e il corteo medioevale MARIO RIZZO A Enna rivive
il mito dello "Stupor mundi", l´imperatore Federico II di Svevia che
seppe fa convivere pacificamente arabi, ebrei e normanni in un periodo sia pur
tumultuoso della Sicilia. Si è aperta domenica la settimana federiciana
"Federico II e il sogno europeo" con un programma di seminari e
convegni, giochi medioevali e rivisitazioni storiche, esibizioni
musicali e letture artistiche. Protagonista la casa d´Europa di Enna con il
sostegno delle istituzioni e con la partecipazione degli antichi rioni del
centro storico. Ma è nel weekend che si concentrano gli happening più
coinvolgenti per la città che fu amata dall´imperatore svevo, che la preferì
per il suo soggiorno estivo e dove volle realizzare un osservatorio stellare e
un centro di falconeria. Domani sera l´appuntamento sarà "A tavola con
Federico": in piazza San Francesco, il cuore della città, una maxitavolata
esalterà quanto di meglio offre la cucina dell´entroterra. Il pane di Dittaino
e il piacentino, le fave larghe e le verdure amare con l´olio delle colline
ennesi a far da legante alle ganeffe: una raffinatezza tra le specialità
locali, palline di riso fritte immerse ancora calde e croccanti nel brodo di
carne. E ancora porchetta e cosciotto di maiale, alici in agrodolce, torta di
riso e struffoli. Il tutto in collaborazione con Slow food e l´istituto
alberghiero. Nel pomeriggio di domenica poi un corteo medioevale si snoderà
dalla torre di Federico al castello di Lombardia, i capisaldi
dell´inespugnabilità della città. Un percorso emblematico che collega i due
grandi simboli svevi di Enna, attraversando l´asse viario principale su cui
prospettano la maggior parte delle chiese e su cui si riversano le contorte
stradine dell´impianto medioevale. Figuranti, arcieri e cavalieri renderanno
omaggio all´imperatore e al suo pensiero che precorreva l´unione europea. Con
una sosta in piazza Municipio per la consegna del vessillo del quartiere
vincitore dei giochi medioevali.
( da "Adige,
L'" del 08-05-2009)
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In una società che cambia è sempre più
richiesta la presenza di nuove strutture Esigenze e
nuovi utilizzi nel mondo delle lavanderie Cresce l'utilizzo delle lavanderie.
Oggi le consuetudini e i luoghi comuni legati al bucato si sono modificati.
Soprattutto fra i giovani, studenti, stranieri, militari, lavoratori
provenienti da altre città o turisti, giovani e coppie, si è diffusa
l'abitudine di lavare e, comodamente asciugare, il proprio bucato in moderne
lavanderie. Ultimamente anche le casalinghe hanno cominciato ad utilizzare la
lavanderia per lavare ed asciugare piumoni, trapunte, abbigliamento sportivo e
tutti quegli indumenti voluminosi o difficili che richiedono lavatrici dalle
grandi portate e dalle elevate prestazioni, in tempi e costi imbattibili. Da esperte
del settore, le casalinghe hanno riconosciuto un vantaggio impagabile delle
lavanderie la possibilità di lavare quegli articoli che non potrebbero mai
essere lavati in casa, come ad esempio le scarpe o i tappeti, che
rischierebbero di danneggiare o sporcare e intasare le lavatrici domestiche.
Inoltre la comodità delle macchine asciugatrici, che permettono di avere capi
puliti e asciutti in pochissimo tempo, rappresenta un vantaggio enorme in
inverno o quando manca lo spazio per stendere. Oggi l'utenza delle lavanderie
si è allargata anche a quelli che vogliono sfruttare la potenza di una
lavatrice professionale. Si intuisce pertanto che la stratificazione sociale
dei frequentatori di questi luoghi possa essere varia e comprendere giovani e
meno giovani , persone più abbienti e persone meno agiate. Così per studenti o
giovani che vivono da soli, per i quali la lavanderia sostituisce completamente
la lavatrice di casa. Nelle località molto turistiche le lavanderie sono un
servizio in più per tanti ospiti estivi o invernali che non possiedono la
lavatrice in casa. Così gli immigrati non sempre disponendo di una lavatrice
propria, e cercando il risparmio, la comodità e anche uno spazio di
aggregazione, le lavanderie rispondono perfettamente alle loro esigenze.
Considerazioni che valgono in particolare per una lavanderia automatica a
gettone dove si lavano i propri indumenti, si mettono ad asciugare nelle
macchine asciugatrici e, se occorre, si acquistano il detersivi e
l'ammorbidente, scegliendo fra varie marche, in bustine monodose. Le lavatrici
consentono un carico di biancheria variabile, in genere di 7 kg o 16 kg, ma
dipende dalle singole macchine. Si può scegliere il tipo di lavaggio e regolare
la temperatura, apposite schede aiutano i clienti a comprendere il significato
delle istruzioni di lavaggio riportate sui capi. Al termine del ciclo, che dura
all'incirca una mezz'ora, si può scegliere di far asciugare
il proprio bucato: si acquista un altro gettone e si possono utilizzare gli
essiccatoi. Il processo di asciugatura ha una durata di 20/30 minuti, al
termine dei quali il bucato, lavato e asciugato, è pronto . Il lavaggio e
l'asciugatura del bucato sono effettuate da due macchine diverse e sono due
operazioni del tutto indipendenti l'una dall'altra. 08/05/2009
( da "Italia
Oggi (Enti Locali)" del 08-05-2009)
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ItaliaOggi Numero 108
pag. 14 del 8/5/2009 | Indietro Dai
comuni un aiuto per l'Abruzzo ENTI LOCALI Di Matteo Esposito L'Anci invita
tutti gli amministratori locali a devolvere gli emolumenti. Pronto il modello
Gettoni di presenza e indennità alle popolazioni colpite dal sisma Devolvere i
propri emolumenti alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto del 6
aprile. è l'invito che l'Associazione nazionale dei comuni italiani
(Anci) fa a tutti gli amministratori locali (sindaci, consiglieri e assessori),
chiedendo loro di destinare il gettone di presenza o
[...] Costo Punti per Abbonati: 0 - Costo Punti per Registrati: 4
( da "Italia
Oggi (Enti Locali)" del 08-05-2009)
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ItaliaOggi Numero 108
pag. 14 del 8/5/2009 | Indietro Così
la delibera ENTI LOCALI Lo schema da seguire Comune di......... Provincia di.................
Deliberazione del consiglio comunale Adunanza __- seduta pubblica
Oggetto:Devoluzione di gettone di presenza e quota
di indennità di funzione alle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal terremoto.
L'anno 2009, addì __________del mese di [...] Costo Punti per Abbonati:
0 - Costo Punti per Registrati: 6
( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 08-05-2009)
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Corriere del Mezzogiorno sezione:
INPRIMOPIANO data: 08/05/2009 - pag: 2 La polemica Palese: «Il rapporto Pit
salute 2008 segnala una carenza di umanizzazione nei contatti fra ammalato e
personale medico» Sanità pugliese, il Pdl attacca: «Supermanager senza
controllo» BARI Attacca a testa bassa il Pdl alla Regione
su sprechi nella sanità e sperperi nelle consulenze della giunta Vendola.
E, soprattutto, sull'operato 'indipendente' degli 8 direttori di area, i
cosiddetti supermanager. Ieri, non è stata una giornata facile per la sanità
pugliese all'indomani della presentazione, a Roma, del rapporto annuale Pit
salute 2008, realizzato dal Tribunale per i diritti del malato di
Cittadinanzattiva che, quest'anno, si è basata su oltre 25mila segnalazioni.
Nel rapporto - ha spiegato il capogruppo del Pdl, Rocco Palese, nella
conferenza stampa convocata ieri in via Capruzzi, - «si segnala una carenza di
umanizzazione nei rapporti fra ammalato e personale medico che vede la Puglia
al terzo posto. Un bel record per chi aveva fatto della sanità il punto
qualificante della 'rivoluzione gentile'». Nel rapporto vengono segnalate anche
le difficoltà di accesso alle prestazioni a causa delle lunghe liste di attesa,
nell'ordine: in Sicilia, Puglia, Calabria e Basilicata. Si segnalano anche
problemi con le procedure di invalidità (la Puglia è al sesto posto) con punte
di 730 giorni di attesa a Gravina per la sola ricezione dei verbali. «Il piano
della salute - ha spiegato ancora Palese, insieme ai consiglieri Surico,
Lospinuso, Damone e Zullo - è arrivato dopo 4 anni e adesso è all'attenzione
della magistratura e ci chiediamo perchè un'indiscrezione di stampa, non ancora
confermata, ha portato al killeraggio del solo assessore Tedesco, mentre quasi
tutti i direttori generali indagati nella stessa inchiesta per fatti
pesantissimi restano al proprio posto». Nelle Asl, ha continuato Palese, «c'è
una percezione di corruzione clientetelare. Si
continua ad assumere a tempo determinato e ad affidare incarichi di consulenza
esterna. La Asl di Lecce, ad esempio, ha assunto 26 nuove unità e quella di
Taranto sta per assumere 104 lavoratori diversamente abili e il 60% di queste
assunzioni è di natura amministrativa». Il Pdl parla anche di «schizofrenia politica». Da una parte si limitano le assunzioni al solo
turn over e contemporaneamente si propone un Piano della salute che prevede
l'attivazione di 1200 posti letto «senza avere risorse umane e finanziarie per
attivarli ». Pronto anche un emendamento che a breve il Pdl presenterà. Per
l'acquisizione di nuove unità nella sanità, infatti, possono essere utilizzate
solo risorse provenienti da personale che cessa il servizio. Delle somme a
disposizione, però, la Regione decide dove e come allocarne il 50%. E si
riserva di dare l'ok preventivo anche sull'impiego del restante 50%.
L'emendamento, già proposto, chiede che almeno le somme a disposizione di ogni
Asl restino alla azienda sanitaria di provenienza e non finiscano in un
calderone generale gestito dall'assessorato alla Sanità. Altro capitolo, poi,
riguarda le consulenze. «Si tratta - ha attaccato Palese - di uno sperpero incredibile.
Il solo assessorato alla Trasparenza da gennaio 2007 ad oggi ha posto in essere
13 incarichi di consulenza esterna (alcuni arrivano anche fino al 2011) che
costano alla Regione 336.051 euro l'anno». Inoltre, fra assessorati e
presidenza, ha continuato Palese, «ci sono 37 contratti di affidamento per
792.886 l'anno». Infine, l'affondo finale sugli 8 direttori di area, i
supermanager della Regione. «Il progetto Gaia è stato presentato come una
grande rivoluzione, ma si avvale di procedure spregiudicate: nessuno conosce
gli atti adottati da questi dirigenti. Le determine, infatti, non passano
neanche all'esame degli stessi assessorati di riferimento. Altrimenti ne
avremmo contezza ». Oggi, intanto arriva in Puglia il ministro del Welfare,
Maurizio Sacconi. L. Sar. Rocco Palese (Pdl)
( da "Gazzettino,
Il (Rovigo)" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Venerdì 8 Maggio 2009, «Ma di quale opera
di moralizzazione va parlando la Lega nord per bocca del suo segretario
provinciale ora anche aspirante presidente della Provincia?». Non va giù a
Guglielmo Brusco, candidato di Sinistra Unita per la poltrona di Federico
Saccardin a Palazzo Celio, che il Carroccio, per rastrallare consensi, stia facendo
leva proprio sui cavalli di battaglia delle campagne
elettorali della Sinistra storica e massimalista. Condanna dei costi della politica, difesa dei ceti deboli, sanità, voto di protesta contro i
poteri forti sono pilastri del voto comunista. La Lega non deve impadronirsene.
L'attacco ad alzo zero contro il leader leghista era nell'aria: «Lo considero
un avversario - precisa Brusco - non solo un mio competitore come gli
altri candidati». Nel mirino la parabola politica e
personale del candidato del centrodestra. «La sua parola d'ordine è abbattere i
costi della politica - tuona l'assessore provinciale
uscente - E allora vediamo alcuni dati che lo riguardano: Contiero è
amministratire unico di Intermizoo dal 2006 e dovrebbe rimanerci fino alla fine
del 2010. Intermizzo è un'azienda di derivazione regionale collegata a Veneto
Agricoltura. Si occupa del miglioramento genetico del patromonio zootecnico (In
pratica seleziona il seme dei bovini per ottenere razze migliori, ndr). Non
risulta che Contiero abbia superato un concorso per questo incarico. Che sia
stata una nomina politica? Prima si occupava di
autobus (faceva l'autista alla Polesine Bus, disastrata azienda
pubblico-privata chiusa con un buco plurimiliardario in lire, ndr). In
Intermizoo non è amministratore a titolo gratuito. Percepisce un compenso di
60mila euro lordi l'anno. E di recente la sua nomina è stata confermata fino al
31 dicembre 2010 dall'amministratore unico di Veneto Agricoltura Corrado
Callegari, parlamentare della Lega nord. Stupisce che da quando Intermizoo è
guidata da Contiero sono stati archiviati due passivi di bilancio a dir poco
sorprendenti: 61.820 euro nel 2006 e addirittura 389.846 euro nel 2007.
Nonostante questi splendidi risultati, l'onorevole Callegari ha proposto di riconfermare
il compenso a Contiero oltre al rimborso delle spese chilometriche per
l'impiego dalla sua auto da casa al lavoro e ritorno». Infine l'affondo finale:
«Voglio domandare a Contiero se per diminuire i costi della politica
e per aiutare Intermizoo a contenere le perdite, non si potrebbe cominciare a
tagliare il suo compenso. O la politica che costa è
solo quella degli altri?». Franco Pavan
( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Da Piazza Borsa 140 mila euro per l'Abruzzo
Venerdì 8 Maggio 2009, Centoquarantamila mila euro è la
somma stanziata dal consiglio della Camera di Commercio di Treviso per le
imprese terremotate d'Abruzzo. L'iniziativa di solidarietà è stata decisa,
all'unanimità, dai consiglieri camerali nell'ultima seduta devolvendo i gettoni di presenza, in linea con quanto avevano deciso anche i componenti di giunta
qualche giorno prima. Inoltre è stato destinato 1 euro per ciascuna
delle 85 mila imprese attive della provincia, iscritte alla Cciaa. «La somma
sarà versata in un fondo nazionale gestito da Unioncamere - ha spiegato ai
consiglieri il presidente Federico Tessari - ma si avrà un riscontro concreto e
tangibile sulla destinazione della somma. Vogliamo che la solidarietà delle
nostre imprese, pur in un momento difficile per tutti, abbia un effetto
duraturo nel tempo». Il mese scorso una iniziativa di solidarietà nei confronti
della regione terremotata era stata assunta anche da Veneto Banca. Il consiglio
di amministrazione presieduto da Flavio Trinca aveva deciso di stanziare a
favore dell'Abruzzo un milione e messo di euro.
( da "Sicilia,
La" del 08-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
regalbuto «Accedere al Credito sportivo per
risanare le strutture sportive» Gli atleti della Ippon judo Enna del
presidente-allenatore, Salvatore Palillo hanno conquistato dei risultati
soddisfacenti nelle due manifestazioni, svoltesi a Ragusa, dove sabato e
domenica si sono svolti il V Trofeo internazionale a squadre , riservato alla
categoria juniores , e il II Torneo città di Ragusa , riservato a piccoli
judoka (da 5 a 11 anni). Sabato ha gareggiato Mario Puglisi, il quale ha conquistato
il primo posto , facendo parte della rappresentativa regionale. Mario Puglisi
si è imposto su tutti gli avversari incontrati, compresi un polacco e un
maltese. Domenica è stata la volta dei piccoli judokas, che si sono dati
battaglia il Pala Padua di via Zama. Erano presenti oltre 150 atleti
provenienti da tutta l'isola , che si sono confrontati in base all'età e al
peso. I 15 ragazzini della Ippon Enna, guidati dal loro maestro Salvatore
Palillo e dal veterano Nicolò Fiorello, si sono ben comportati. Infatti, primo posto per Loris Stella (28 kg),
Mattia Scardilli (36 kg), Desirè Ciralli (24 kg); secondo posto per Arianna Di
Serio (28 kg), Emanuele Tornabene (45 kg), Francesco Lipani (24 kg), Filippo
Scialfa (28 kg), Emiliano Rizza (40 kg) e Salvatore Colombo (45 kg); terzo
posto per Matteo Tornabene (32 kg) Alessia D'Angelo (24 kg), Antonio
Croce (24 kg) e Davide Bruno (30 kg). Sfortunata la prova di Daniele Scarcella
, il quale riusciva a vincere il primo incontro, ma non poteva più proseguire
nel torneo a causa di un infortunio al piede. Da rivedere la prova di Antonio
Scardilli bloccato dall'emozione. «Sono molto contento- ha dichiarato Salvatore
Palillo - nel vedere grande entusiasmo e determinazione nell'approccio alla
competizione da parte miei allievi, che hanno ottenuto risultati significativi,
e che hanno dimostrato una certa crescita tecnica». Flavio Guzzone
( da "Provincia
Pavese, La" del 09-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Chignolo, due consiglieri contestano
l'avanzo di bilancio Orsi e Scotti dubbiosi sul risparmio: «Conti che non
rispecchiano la realtà» CHIGNOLO PO. Inevitabili polemiche pre elettorali
all'ultimo consiglio comunale di Chignolo, che ha visto all'ordine del giorno
l'approvazione del conto consuntivo 2008. Il documento contabile, assestato tra
entrate e uscite su 3 milioni e 560mila euro, è passato nonostante l'astensione
dei consiglieri Camillo Orsi e Raffaella Scotti, che nel loro intervento hanno
contestato all'amministrazione del sindaco Bonati una maggiore attenzione ai
dati contabili che agli aspetti politici e di programmazione, contestando anche
il mancato rispetto di scadenze annunciate per opere quali il recupero della
storica Chiavica al Bosco di Alberone e l'avvio dei lavori per il nuovo polo
scolastico. Alla base dell'astensione dei due consiglieri di centrosinistra
anche l'avanzo di amministrazione di 257mila euro, da loro definito per metà
virtuale in quanto non risulta ancora incassata dal municipio la quota relativa
alla prevista vendita del primo piano dell'edificio che ospita le poste di
Lambrinia. Sempre sul bilancio il consigliere Pietro Panzeri ha espresso voto
contrario. Il revisore dei conti ha conunque constatato un incremento del
gettito tributario, in un quadro che ha visto entrate correnti per 2 milioni e
132mila euro, e una flessione delle spese correnti, a consuntivo per un milione
e 942mila euro. I permessi per costruire nel 2008 hanno fruttato al comune
312.769 euro. La seduta ha anche visto l'approvazione all'unanimità del nuovo
regolamento di polizia locale, che sostituisce quello del 2001 ed è stato
motivato con la necessità di un adeguamento alle nuove norme regionali: tra le
novità anche la possibilità di istituire gli ausiliari del traffico.
Consiglieri unanimi anche nell'approvare la convenzione con
la Provincia di Pavia per la valorizzazione della via Francigena. Sempre
durante il consiglio i consiglieri Giacomo Baccalini e Raffaella Scotti hanno
proposto di devolvere il gettone di presenza alle
vittime del terremoto in Umbria: il contributo sarà consegnato per il tramite
del gruppo locale della protezione civile. Chiara Riffeser
( da "Gazzettino,
Il (Pordenone)" del 09-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
LA DIFESA «Vogliono il Consorzio ridotto a
sportello» Sabato 9 Maggio 2009, - Presidente Roberto Cao, perchè si è aperta
questa battaglia con una parte dei suoi soci? «Non serve fare grandi
ragionamenti: chi ha sollevato queste questioni lo ha fatto con uno scopo
preciso, ridurre Confidi a uno sportello. L'idea è quella di una fusione con
Terfidi, società alla quale si appoggia l'Ascom e di fatto stritolare il
Confidi Pordenone. Lo dico a ragion veduta: non molto tempo fa qualcuno mi ha
offerto la presidenza della società che sarebbe nata dall'unione tra i due
Consorzi. Ho rifiutato». - Le accuse rivolte, però, sono altre: un aumento
delle spese e un raddoppio dell'indennità arrivata a 90 mila euro.... «Chi ora
parla non sa esattamente quello che dice. La mia indennità è uguale a quella
del presidente di Ascom International che percepisce 32 mila euro l'anno. La
mia dichiarazione dei redditi presto sarà pubblica, così tutti potranno vedere
come stanno le cose. Resta il fatto che chi oggi fa la verginella ha approvato
in assemblea l'aumento dei gettoni di presenza e delle indennità di carica». - E tutte le altre spese
lievitate? «Una parte è legata al fatto che abbiamo aperto la sede a Sacile visto
che gli associati erano stato lasciati sulla strada e una parte dell'incremento
è stato necessario per operazioni di marketing per restare sul mercato dopo che
l'Ascom ha portato Terfidi in provincia. È tutto sul bilancio». - Ha
escluso la lista dei suoi concorrenti senza una motivazione? «Figuriamoci.
L'assemblea straordinaria del 2007 ha dato mandato al consiglio di
amministrazione di redigere o modificare il regolamento del Consorzio, cosa che
è stata fatta. Quello nuovo è stato inserito sul sito, ma evidentemente chi ora
contesta non lo visto o ha fatto finta di non vederlo. La Lista alternativa?
Era in in contrasto anche alle più elementari regole. Per questo è stata
esclusa». ldf
( da "Gazzettino,
Il (Pordenone)" del 09-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Il Consiglio di
amministrazione cambia il regolamento e boccia la lista che si era candidata a
guidare la società Confidi, la lite sulle indennità Lunedì il faccia a faccia
in assembla con denunce reciproche sui gettoni di presenza Sabato 9 Maggio
2009, Oramai è guerra aperta. Da una parte il presidente Roberto Cao con la sua squadra
che da circa vent'anni amministra il Confidi, il Consorzio che favorisce la
richiesta dei crediti ai soci fornendo le garanzie necessarie alle banche.
Dall'altra uno dei vicepresidenti, Fabio Pillon, dimessosi oramai da tempo
perchè in netto contrasto con l'attuale vertice. Una battaglia senza esclusione
di colpi e che lunedì, nell'auditorium della Regione, potrebbe avere il suo
epilogo. Già, perchè ci sarà l'assemblea dei soci. Dovrà essere analizzato il
bilancio e soprattutto dovrà essere votata la lista che andrà ad insediarsi nel
consiglio di amministrazione. Roberto Cao, presidente uscente, la sua lista
l'ha già presentata. Oltre a lui che si ricandida a guidare il Consorzio ci
sono Andrea De Filippo, Giorgio Ivan, Fabrizio Ricci, Paolino Macaluso, Ilario
Bozzo, Pilade Menini Augusto, Alessandro Michielin ed Emanuele De Biasio. Tutti
uomini collaudati, ma messi sul "banco degli imputati" proprio da
Fabio Pillon e dall'altra lista che era stata presentata (Denis Bertoni, Dino
Cancellier, Fabrizio Catenacci, Maurizio Fioretti, Ennio Francescut, Gianni
Fregonese, Antonella Popolizio e Gianfranco Flamia) e che avrebbe dovuto
confrontarsi con i voti dell'assemblea. In realtà la conta non ci sarà. La
lista di Pillon, infatti, è stata esclusa e in lizza ne resta solo una, quella
di Cao. Uno dei motivi del contendere è proprio legato ai criteri che hanno
portato all'esclusione della lista: un cambio di regolamento - spiegano gli
interessati - senza che i soci sapessero nulla, fatto in sordina per evitare il
confronto. Una bugia - affermano, invece, dall'altra parte della barricata -
visto che la stessa assemblea alla quale avevano partecipato anche quelli che
oggi sono i dissidenti, aveva dato mandato al Cda di modificare le regole. Una
battaglia durissima, dunque, che ha anche un altro ambito di sfida: i costi del
Confidi che - è bene ricordare - può contare circa su 3 mila associati.
L'accusa di Pillon e soci è chiarissima: le spese (a fianco la tabella fornita
nel corso della conferenza stampa) sarebbero triplicate con un raddoppio delle
indennità riservate agli amministratori. Anche in questo caso la controparte
ribatte colpo su colpo. Sin qui l'ufficialità. Sotto c'è pure una guerra tra
l'Ascom di Marchiori che si è appoggiata a Terfidi, una società veneta e
Primacomm, associazione voluta da Cao per "tutelare" i commercianti
che fanno riferimento all'Ascom. Lunedì in assemblea il tentativo degli esclusi
di convincere i soci a non votare il bilancio e a non eleggere il cda. Infine
una spallata arriva dalla politica: il consigliere del Pd, Paolo Pupulin, ha
chiesto la verifica in Regione dei conti di Confidi. Lo aveva già fatto
Lodovico Sonego. Loris Del Frate
( da "Arena.it,
L'" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Beckham vuole guastare la festa-record a Del
Piero CALCIO/SERIE A. TANTI I TEMI DELLA SUPERSFIDA PER IL SECONDO POSTO IN
PROGRAMMA DOMANI SERA Gli assi accendono San Siro per Milan-Juve: Pinturicchio pronto a celebrare i 600 gettoni in
bianconero, l'inglese sogna lo sgambetto 09/05/2009 rss e-mail print Beckham:
«Aspetto la gara con la Juve da quando sono qui» MILANO Per David Beckham sarà
la prima volta, per Maldini di sicuro l'ultima, per Ancelotti chissà. Il
prossimo Milan-Juventus offre diverse suggestioni in casa rossonera,
dove si pensa a vincere per conquistare il pass per la Champions e rinviare la
festa scudetto degli interisti. E Beckham, che assicura di attendere e
desiderare l'appuntamento da quando è sbarcato a Milano, sogna anche lo
scherzetto a Alex Del Piero, che invece vorrebbe festeggiare adeguatamente il
traguardo delle seicento presenze nella Juve. Bekcs ha già affrontato i
bianconeri con Manchester United e Real Madrid e non esita a definire quella di
domani «una gara semplicemente fondamentale. Giocare contro la Juve», racconta
ai microfoni di Mediaset, «è sempre eccitante. Sono certo che ci sarà
un'atmosfera incredibile. Anche se l'importante è vincere per mantenere il
secondo posto». Se poi sarà l'ultimo Milan-Juve, è da vedere. C'è chi è pronto
a scommettere che lo vedremo in ritiro a luglio, ma il diretto interessato
frena con un sorriso: «Meglio risparmiare i soldi, a fine stagione dovrò
tornare a Los Angeles». Di certo, in quell'album la foto di cui più va
orgoglioso è quella con Maldini: «È un grande giocatore, un grande capitano e
un grande uomo», spiega Beckham. «È stato bellissimo potergli stare accanto
negli ultimi sei mesi della sua carriera». E il capitano rossonero, nell'ultimo
appuntamento della sua vita con Del Piero e compagni, indosserà un paio di
scarpini personalizzati per l'evento (una speciale riedizione fatta a mano
della Nike Tiempo da lui indossata nella finale del Mondiale del '94).
Ripensamenti, Maldini non ne ha. Risolti i problemi muscolari, domenica ci sarà
anche Kakà, e a sentire le sue dichiarazioni d'amore ai tifosi rossoneri («sono
marchi indelebili della mia vita») per lui ci saranno ancora tanti Milan-Juve.
A Torino, intanto, il futuro si chiama Diego, ma il presente, e forse non solo
quello, è ancora tutto di Del Piero. Domani il numero 10 taglia il traguardo
delle 600 presenze sperando di poter riaccendere la luce in casa bianconera.
Per il capitano, del resto, la settimana è iniziata nel modo migliore con la
nascita della secondogenita Dorotea. Un evento che questo monumento della
juventinità vuole celebrare magari con un gol - lui che è pure il
capocannoniere bianconero di tutti i tempi - come fece per il primogenito
Tobias. Era l'ottobre del 2007 e, a poche ore dal lieto evento, il capitano
regalò alla sua Juventus un'importante vittoria col Genoa. E qualche minuto più
tardi sfiorò pure il bis, con una punizione che finì sul palo. La Juve ci
arriva con il morale a pezzi, dopo il pari flop contro il Lecce e le polemiche
a non finire che ne sono seguite. Solo l'acquisto di Diego, per il quale si
aspetta solo l'annuncio ufficiale alla riapertura del mercato, ha allontanato
gli sguardi dalla panchina di Ranieri, la cui posizione resta incerta. E se il
morale della Juve è sotto i tacchi, il fisico non sta molto meglio:
all'infinito elenco degli infortuni di questa stagione si è aggiunto quello di
Cristian Molinaro. Un ematoma nella regione perirenale sinistra, conseguenza di
una malformazione vascolare congenita, lo ha mandato ko. Per lui ricovero alla
clinica Fornaca e stagione finita, con il rischio - se le cure non fossero
sufficienti - di un intervento chirurgico e di uno stop tra i due e i quattro
mesi. Non riesce dunque a svuotarsi l'infermeria bianconera, dalla quale escono
Legrottaglie e Chiellini. Contro Kakà e compagni tornano così i centrali
titolari, ma mancano ancora i vari Sissoko, Salihamidzic e Knezevic. E tra gli
squalificati, oltre a Pavel Nedved, c'è pure Mellberg.
( da "Giornale
di Vicenza.it, Il" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
CALCIO/SERIE A. TANTI I TEMI DELLA
SUPERSFIDA PER IL SECONDO POSTO IN PROGRAMMA DOMANI SERA Gli assi accendono San
Siro per Milan-Juve: Pinturicchio pronto a celebrare i 600 gettoni in bianconero, l'inglese sogna lo sgambetto 09/05/2009 rss
e-mail print Beckham: «Aspetto la gara con la Juve da quando sono qui» MILANO
Per David Beckham sarà la prima volta, per Maldini di sicuro l'ultima, per
Ancelotti chissà. Il prossimo Milan-Juventus offre diverse suggestioni in casa
rossonera, dove si pensa a vincere per conquistare il pass per la
Champions e rinviare la festa scudetto degli interisti. E Beckham, che assicura
di attendere e desiderare l'appuntamento da quando è sbarcato a Milano, sogna
anche lo scherzetto a Alex Del Piero, che invece vorrebbe festeggiare
adeguatamente il traguardo delle seicento presenze nella Juve. Bekcs ha già
affrontato i bianconeri con Manchester United e Real Madrid e non esita a
definire quella di domani «una gara semplicemente fondamentale. Giocare contro
la Juve», racconta ai microfoni di Mediaset, «è sempre eccitante. Sono certo
che ci sarà un'atmosfera incredibile. Anche se l'importante è vincere per
mantenere il secondo posto». Se poi sarà l'ultimo Milan-Juve, è da vedere. C'è
chi è pronto a scommettere che lo vedremo in ritiro a luglio, ma il diretto
interessato frena con un sorriso: «Meglio risparmiare i soldi, a fine stagione
dovrò tornare a Los Angeles». Di certo, in quell'album la foto di cui più va orgoglioso
è quella con Maldini: «È un grande giocatore, un grande capitano e un grande
uomo», spiega Beckham. «È stato bellissimo potergli stare accanto negli ultimi
sei mesi della sua carriera». E il capitano rossonero, nell'ultimo appuntamento
della sua vita con Del Piero e compagni, indosserà un paio di scarpini
personalizzati per l'evento (una speciale riedizione fatta a mano della Nike
Tiempo da lui indossata nella finale del Mondiale del '94). Ripensamenti,
Maldini non ne ha. Risolti i problemi muscolari, domenica ci sarà anche Kakà, e
a sentire le sue dichiarazioni d'amore ai tifosi rossoneri («sono marchi
indelebili della mia vita») per lui ci saranno ancora tanti Milan-Juve. A
Torino, intanto, il futuro si chiama Diego, ma il presente, e forse non solo
quello, è ancora tutto di Del Piero. Domani il numero 10 taglia il traguardo
delle 600 presenze sperando di poter riaccendere la luce in casa bianconera.
Per il capitano, del resto, la settimana è iniziata nel modo migliore con la
nascita della secondogenita Dorotea. Un evento che questo monumento della
juventinità vuole celebrare magari con un gol - lui che è pure il
capocannoniere bianconero di tutti i tempi - come fece per il primogenito
Tobias. Era l'ottobre del 2007 e, a poche ore dal lieto evento, il capitano
regalò alla sua Juventus un'importante vittoria col Genoa. E qualche minuto più
tardi sfiorò pure il bis, con una punizione che finì sul palo. La Juve ci
arriva con il morale a pezzi, dopo il pari flop contro il Lecce e le polemiche
a non finire che ne sono seguite. Solo l'acquisto di Diego, per il quale si
aspetta solo l'annuncio ufficiale alla riapertura del mercato, ha allontanato
gli sguardi dalla panchina di Ranieri, la cui posizione resta incerta. E se il
morale della Juve è sotto i tacchi, il fisico non sta molto meglio:
all'infinito elenco degli infortuni di questa stagione si è aggiunto quello di
Cristian Molinaro. Un ematoma nella regione perirenale sinistra, conseguenza di
una malformazione vascolare congenita, lo ha mandato ko. Per lui ricovero alla
clinica Fornaca e stagione finita, con il rischio - se le cure non fossero
sufficienti - di un intervento chirurgico e di uno stop tra i due e i quattro
mesi. Non riesce dunque a svuotarsi l'infermeria bianconera, dalla quale escono
Legrottaglie e Chiellini. Contro Kakà e compagni tornano così i centrali
titolari, ma mancano ancora i vari Sissoko, Salihamidzic e Knezevic. E tra gli
squalificati, oltre a Pavel Nedved, c'è pure Mellberg.
( da "Italia
Oggi" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
ItaliaOggi sezione: economia e politica
data: 09/05/2009 - pag: 8 autore: La Tribuna del portavoce Un referendum per la
costituzione della regione Lazio delle province Le forze politiche della
provincia di Latina nelle ultime ore stanno «scaldando i motori» in vista del
doppio appuntamento elettorale di giugno: le elezioni europee e provinciali.
Nel suo intenso giro di contatti sul territorio il presidente della provincia
di Latina, Armando Cusani, in una partecipata assemblea ha incontrato a
Terracina i sostenitori della lista dei «Popolari Liberali» del sottosegretario
alla Famiglia, Carlo Giovanardi.Il senatore Giovanardi in apertura di discorso
ha tenuto a precisare agli intervenuti di essere presente alla riunione «per sostenere
il candidato presidente uscente della provincia di Latina Armando Cusani e
contro ogni movimento interno alla Pdl che vorrebbe in provincia una lista e un
candidato diverso da quello indicato dal presidente Silvio Berlusconi».Il
presidente Cusani ha dettagliatamente esposto al senatore Giovanardi i
risultati conseguiti dal Pdl della provincia di Latina alle elezioni del 13 e
14 aprile 2008. «Analizzando i risultati scaturiti dalle urne di tutte le
province italiane - confermava Cusani - sia al Senato sia alla Camera la
provincia di Latina la ritroviamo in vetta alla classifica nazionale per
consensi al Pdl. Alla Camera dei Deputati (Lazio 2) la provincia di Latina si
attesta con un 54,637%, seguita a ruota dalla provincia di Caserta con il
53,332% e subito dopo da quella di Salerno con il 50,985%. Per il Senato della
Repubblica il favore degli elettori pontini sale al 55,113%, seguita soltanto
dalla provincia di Caserta con il 52,766 e quella di Olbia – Tempio con
il 51,155% di preferenze». Questo dunque lo straordinario successo e patrimonio
di voti ottenuto dal Popolo della Libertà il 13 e 14 aprile dello scorso anno, e in ogni caso ormai
da decenni.Un successo che conferma la fiducia degli elettori nei nostri
programmi e nel lavoro svolto che ratifica senza appello la sonora bocciatura
dell'operato e del metodo politico e amministrativo della Regione Lazio.
Marrazzo ha tentato di incidere nella consultazione elettorale con mosse
schizofreniche, ad esempio promettendo l'aeroporto a Latina e Frosinone e poi
facendolo a Viterbo, ma anche negando le primarie infrastrutture e
incrementando le servitù sul territorio, come la centrale turbogas di Aprilia.
Il Popolo della Libertà, invece, è stato coerente nella difesa degli interessi
del territorio. La provincia di Latina si conferma, poi, determinante per far
vincere al centro-destra anche il premio di maggioranza al Senato nel Lazio.Il
presidente Cusani ha poi ribadito al sottosegretario alla Famiglia del governo
Berlusconi, che se rieletto di nuovo alla guida dell'ente di via Costa il primo
atto che sottoporrà al Consiglio provinciale sarà quello di indire un
referendum per la costituzione della Regione Lazio delle Province. «Quello che
rende necessaria l'istituzione di una nuova Regione – spiegava
Cusani al sottosegretario Giovanardi - è l'opportunità di sostanziare
l'autonomia di cui questi territori
hanno bisogno, attraverso il riconoscimento della potestà di produrre norme
giuridiche che, con lo stesso valore ed efficacia di quelle emanate dallo
Stato, contribuiscono a costituire un ordinamento proprio dell'ente che le
produce, dirette, pensate ed indirizzate al territorio che le invoca in quanto
espressione di autogoverno. Solo attraverso l'istituzione di una regione nuova
è possibile garantire ai territori laziali i caratteri dell'autonomia,
dell'autarchia, del decentramento istituzionale amministrativo, del semplice
decentramento territoriale e soprattutto della capacità di porre norme
giuridiche esplicando una propria azione politica. Quell'azione politica – proseguiva
Cusani - che promana oggi la Regione Lazio, ma che non rispecchia più i voleri di territori troppo lontani
a Roma, che non rappresenta più né storicamente, né socialmente, né tantomeno
economicamente le popolazioni distanti dal pensiero cosmopolita e
dall'interattività globale che caratterizza Roma e il suo hinterland. Non è una
critica questa ma solo una presa di coscienza che muove dal dato fattuale che
stigmatizza una distanza di vedute e di fondo che priva i territori delle
province laziali di adeguata rappresentatività e potere di darsi una
regolamentazione che tenga conto di necessità e di esigenze proprie. Oltre
all'impossibilità di autoregolamentarsi, la spinta che carica l'istanza di
istituire una nuova Regione è la carenza sempre più estesa della
rappresentatività, che dovrebbe assicurare una reale corrispondenza tra la
volontà normativa propugnata dalla Regione e gli interessi sostanziali della
comunità stessa. Lo spirito che anima questa proposta – terminava il
presidente Cusani - è dato dalla consapevolezza che principi come quelli
costituzionalmente garantiti
siano venuti meno o comunque si siano gravemente affievoliti sotto la spinta di
interessi, pure validi e legittimi, che non possono più essere condivisi da
comunità troppo diverse, troppo lontane per spirito, potenzialità, risorse e
aspettative».Infine, il presidente Cusani ha reiterato il suo pensiero rispetto
alla costituzione della Conferenza delle Autonomie Locali voluta dalla regione
Lazio di Marrazzo.«L'elezione del presidente del Cal rappresenta senza ombra di
dubbio un accordo al ribasso che il Popolo della Libertà del Lazio subisce e
dal quale ne esce penalizzato se non con qualche poltrona di “sottogoverno”
all'interno del nuovo “carrozzone” regionale. Ho più volte sottolineato in
questi giorni che il nuovo organismo non fa altro che aumentare la burocrazia ed è finalizzata a produrre
incontri e decisioni che hanno valore pari allo zero, ma non a costo zero. Con
questo nuovo organismo, dotato di una maxi-segreteria che
garantisce indennità e gettoni di presenza agli eletti e che di fatto non produce nulla, si spenderanno dai
200 ai 250 mila euro l'anno. Senza contare poi che il Cal rimarrà operativo
sino alla scadenza della legislatura regionale (circa 12 mesi) per essere
sciolto. Se poi pensiamo che il consiglio regionale in questi quattro
anni ha legiferato poco o niente, figuriamoci cosa può il Cal per gli interessi
dei cittadini laziali nei pochi mesi che lo separano dalla scadenza naturale del
mandato.Sarebbe bastato invece una piccola modifica alla legge elettorale
regionale per portare gli stessi delegati degli enti locali a sedere sui banchi
della Pisana con una quota di rappresentanza».Everardo LongariniPortavoce del
presidente della Provincia di Latina Armando Cusani
( da "Resto
del Carlino, Il (Cesena)" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
CALCIO pag. 8 Gli arbitri Altro volto nuovo
al "Manuzzi" Per i giallorossi un precedente negativo E' LA PRIMA
volta che il Cesena viene diretto da Marco Viti di Campobasso, fischietto che
invece ha già arbitrato la Cremonese in due occasioni, entrambe felici per i
lombardi (ma pure entrambe in casa): Cremonese-Legnano 2-0 (marzo '08) e in
questo torneo Cremonese-Legnano 2-1 (26 ottobre, 3 ammonizioni). In questa
stagione Viti ha collezionato 15 presenze (11 in Prima Divisione, 4 in
Seconda); nel 2006-'07 il suo esordio fra i professionisti. Assistenti oggi del
molisano saranno Edoardo Carmignani della sezione di Pisa e Giovanni D'Amore di
Prato. IL RAVENNA ha invece un precedente con l'arbitro di
oggi, Marco Guida di Torre Annunziata, ed è stata sconfitta: Ravenna-Padova 1-2
lo scorso 19 novembre nell'11ª giornata (4 ammonizioni). Due i gettoni' per il campano coi lagunari e mai la squadra veneta ha vinto:
Ternana-Venezia 3-2 (aprile '08) e Venezia-Reggiana 1-1 (8 febbraio di
quest'anno, 3 ammonizioni e un rigore). Il fischietto campano è
approdato ai pro' la scorsa stagione; in questa è sceso in campo in 15
occasioni (7 le vittorie interne e ben 6 le esterne). Suoi assistenti oggi i
salernitani Paolo Di Lascio e Michele Santangelo. Antonio Montefusco
( da "Arena,
L'" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Domenica 10 Maggio 2009 SPORT Pagina 54
CICLISMO. LE PRIME CLASSIFICHE DEI GRAN PREMI DEL COMITATO PROVINCIALE DANNO
INDICAZIONI SULLA STAGIONE Juniores, Zordan in testa Dove sono i veronesi?
Oselin (Isolano) e Castegnaro (La Rizza) si dividono il primato tra gli allievi
L'Isolano domina tra gli esordienti con Leardini e Minali. Tra i mini, Luc
primo I primi due mesi della stagione regalano soprese nella categoria
juniores, equilibio tra gli allievi, conferme tra gli esordienti. La classifica
del Gran premio Minotti per juniores premia Andrea Zordan (Contri Autozai
Liotto) con 24 punti, cinque più di Pierre Paolo Penasa (Ausonia) e sei più di
quelli totalizzati dal suo compagno di squadra Matteo Piazza, che pure ha vinto
due corse rispetto alla sola di Andrea, comunque sempre piazzato. La classifica
prosegue con Andrea Toniatti, altro Ausonia, con 11 punti. In questi primi due
mesi, la squadra di Giuseppe Cusini ha primeggiato, vincendo cinque corse con
quattro atleti diversi, a conferma di una duttilità di squadra. E dal modo in
cui i vari Piazza, Zordan, Luca Angelini e Nicola Toffali hanno vinto si può
parlare di qualità e non solo di quella preparazione più avanzata che ha spesso
caratterizzato i ragazzi della Contri Autozai nella prima parte della stagione.
La classifica, piuttosto, conferma che, al momento, non ci sono juniores
veronesi in grado di primeggiare (Zordan e Piazza sono vicentini, Penasa e
Toniatti trentini). Il primo è David Michael Mazzon (FDB Car Diesel), quinto
alla pari con Angelini con 7 punti. Seguono a quota 5 Nicola Toffali e Elia
Donello (Assali Stefen, la sola altra società veronese a vincere). Nicola
Faccin (FDB Car Diesel) e Andrea Meggiorini (Contri Autozai) chiudono con 3
punti. Nella classifica a squadre (Gp Valdillasi Gomme), la Contri Autozai con
53 punti precede Ausonia (26), FDB Car Diesel (11) e Assali Stefen (5).
ALLIEVI. Simone Oselin (Isolano Stella 81) e Francesco
Castegnaro (La Rizza Thermo King) si dividono il primato a quota 20 nel Gp
Novasystems. E Stefano Marchesini (Ausonia) è poco sotto, a 17 punti. Francesco
e Stefano continuano i duelli che hanno contrassegnato le ultime stagioni tra
gli esordienti e Oselin si conferma in costante crescita con piazzamenti e
vittorie. La classifica prosegue così: Federico Capretti
(La Rizza T.K.) 12; Rosario Carubba (Isolano Stella 81) e
Giacomo Peroni (Off. Alberti) 7; Denis Barusolo (Ausonia), Matteo Alban
(Cordioli Acl) e Claudiu Mitrofan (FDB Cologna Veneta) 5. Secondo previsioni,
il La Rizza Thermo King guida la classifica a squadre (Gp Lessinia Sporting)
con 36 punti. Seguono: Isolano Stella 81 con
30; Ausonia 22; Off. Alberti 7; Cordioli Acl e FDB Cologna 5; Bisson Cage
Silvana e Italo Pec 2. ESORDIENTI. L'Isolano Stella
81, guidato da Nicola Minali, è in testa in entrambe le categorie del Gp Rotal
Met. Tra i "1996", il club biancorosso occupa i primi tre gradini
dell'ideale podio con Omar Leardini (29 punti), Leonardo Fedrigo (15) e Edoardo
Affini (8). Tra i "1995" si annuncia una bella lotta tra Riccardo
Minali e Daniel Rupiani (Gore-Tex Gaiga Campi). Il biancorosso di Isola della
Scala ha quattro punti in più (21 a 17). Seguono: Michele Ambrosi (Hawaiki),
Michael Rossetti (Cordioli Acl) e Antonio Jozic (Ausonia) 10; Mattia Biasiolo
(Isolano Stella 81) 8. L'Isolano Stella
81 domina il Gp Primacasa Franchising con 81 punti. Seguono: Ausonia 20;
Gore-Tex Gaiga Campi 17; Hawaiki e Cordioli Acl 10; Azzanese 4; Barlottini e
Luc 3; Bisson Cage Silvana 2. GIOVANISSIMI. Il Luc Bovolone è al comando del Gp
Cordioli Costruzioni con 221 punti. Così le altre: Ausonia 199; Cage Capes 166;
Off. Alberti 134; Italo Pec 100; Isolano Stella 81 90;
Azzanese 72; Pedale Scaligero Lippa 56; Hawaiki 49; Gaiga 49; Bionde 17;
Caselle Rossetto, La Rizza, Barlottini 12; Cordioli Acl 7; Valeggio 5.
( da "Sole
24 Ore, Il" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E
INCHIESTE data: 2009-05-09 - pag: 12 autore: La slealtà di chi evade Mi ritengo
vittima dell'evasione fiscale istituzionalizzata e tocco con mano che le
misure- a suo tempo messe in pratica per scoraggiare i pagamenti in nero- sono
state tutte aggirate, quasi in tempo reale. Non serve avere una multilaurea,
come avevano Visco e Padoa Schioppa, per calcolare quanto ogni anno lo Stato ci
rimette. Paolo Allegri email «A nessuno piace pagare le tasse, soprattutto in
tempi di crisi. Ma la maggior parte degli americani rispetta gli obblighi.
Molti cittadini e imprese adempiono ai loro obblighi, ma ci sono altri che non
lo fanno»: detto dal presidente americano Obama sembra chissà quale messaggio
profetico, in pratica è solo un prendere atto di una cronica anomalia del
sistema fiscale,e tra l'altro comune un po' a tuttii paesi industrializzati.
Tutti debbono pagare le tasse in proporzione al reddito, senza vessazioni per i
più ricchi ma neanche troppo onerose per i più poveri. Bello a dirsi,a farsi
però è tutt'altra musica. Infatti,ad esempio in Italia,l'evasione fiscale è
mostruosa! Il momento per leggi, poche, chiare e rigorose, in materia è più che
mai propizio. Vedremo se dai buoni intenti si vorrà passare anche ai fatti.
Giuseppe Diotto Torino H o eliminato il riferimento a una specifica categoria
professionale per evitare risentimenti da criminalizzazione indiscriminata. Ma
l'operazione che ha portato mercoledì alla scoperta di 5.200 evasori totali nel
settore edile, identificati proprio grazie al meccanismo del "conflitto
d'interesse" tra chi ha la tentazione del nero e chi ha interesse alla
fattura,dimostra la validità di meccanismi automatici, generalizzati e
trasparenti di emersione del reddito, peraltro largamente adottati in altri
sistemi. Si trascura troppo il costo rappresentato
dall'evasione fiscale in termini di corruzione del
mercato e di lesione delle regole primarie della concorrenza. Chi paga le tasse
subisce il danno di un carico fiscale ingombrante per le dimensioni e per gli
intoppi burocratici. E paga altrettanto salato quando il suo concorrente
si proclama impunemente zona franca. • I costi degli enti locali Ho letto con
attenzione l'articolo «Enti locali, via un terzo delle poltrone», pubblicato
sul Sole del 4 maggio. La cura dimagrante proposta si pone l'obiettivo di
ridurre i costi della politica: niente in contrario.
La realtà sarà però che i costi aumenteranno. Faccio l'esempio del mio Comune:
Malgrate, provincia di Lecco, 4.274 abitanti. Oggi abbiamo 16 consiglieri e 5
assessori oltre al sindaco. I dipendenti di ruolo sono 13.L'indennità del
Sindaco è di circa 1.400 euro (lordi) e ogni assessore percepisce circa 120
euro al mese. In compenso, dato il numero ridotto dei dipendenti, sindaco e
assessori passano molte ore in Comune A fare che cosa? Accanto ai compiti
"normali", il sindaco deve occuparsi della comunicazione
istituzionale, del notiziario comunale mensile, della piccola manutenzione dei
Pc dei dipendenti, eccetera. I consiglieri, per circa 30/35 euro (per 10/11
sedute annue) sono precettati per l'uscita dei ragazzi dalle scuole, per il
volontariato della protezione civile, eccetera. Alla fine il taglio di poche
spese per assessori e consiglieri oltre ad essere un danno alla partecipazione
costerà, se si troveranno i soldi, molto di più, oppure non si faranno più i
servizi. Giovanni Codega Sindaco di Malgrate Il debito di Binda Spa
Nell'articolo«Piazza Affari ristruttura i debiti», pubblicato sul Sole 24 Ore del
7 maggio, è stato per errore quantificato in 180 milioni di euro l'importo
complessivo del debito finanziario di Binda Spa e delle società dalla stessa
controllate oggetto di rinegoziazione, in luogo del corretto importo di 85
milioni di euro. Ce ne scusiamo.
( da "Sole
24 Ore, Il" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E
INCHIESTE data: 2009-05-09 - pag: 13 autore: Prudenza con le frontiere chiuse
Bloccare le migrazioni mina la competitività dei sistemi produttivi - Meglio
politiche selettive di Giorgio Barba Navaretti L' afflusso di lavoratori
stranieri in Europa e negli Stati Uniti rallenta con la crisi economica. I
lavoratori immigrati rappresentano una quota molto importante della forza
lavoro dei paesi industrializzati: uno ogni quattro in Australia, ogni sei negli
Usa, ogni nove in Gran Bretagna e ogni quindici in Italia. Cambierà il loro
ruolo nel mondo post-crisi? Inaridirà questo fondamentale canale di
integrazione delle economie globali? La risposta è no, se le politiche di
accesso legale non verranno modificate in modo restrittivo. Capirne il perché
ha fondamentali implicazioni economiche, altrettanto importanti delle questioni
di sicurezza in cui si innesta il dibattito italiano sulle misure per il
rimpatrio dei clandestini. è necessario distinguere tra gli effetti immediati
della crisi e le sue conseguenze di lungo periodo sul funzionamento dei sistemi
economici. è evidente che l'aumento della disoccupazione a partire dal 2008
rende molto più bassa la probabilità per i nuovi immigrati di trovare lavoro. I
due storici economici Jeffrey Williamson e Timothy Hatton sostengono che
storicamente i flussi netti di nuovi immigrati e la disoccupazione sono legati
da un "regola del 10%": per ogni 100 posti di lavoro persi ci sono 10
lavoratori stranieri in meno. Questa regola ha descritto in modo accurato
quanto è successo in paesi di grande immigrazione come Canada e Australia negli
anni successivi alla Grande Depressione. E ancora oggi caratterizza la dinamica
del mercato del lavoro degli Stati Uniti. Come ricorda l'Economist, gli
immigrati sono soprattutto concentrati in settori particolarmente vulnerabili
alla crisi, anche indipendentemente dal livello della loro qualifica
professionale: dai servizi finanziari in Gran Bretagna alle costruzioni in
Spagna. Secondo il Center for Immigration Studies, negli Stati Uniti tra il
terzo trimestre del 2007 e il primo del 2009 i posti di lavoro per i nazionali
sono calati del 3,7% contro il 9% per i non nativi. Insomma, è chiaro che il
peggioramento delle condizionieconomiche generali nei paesi ospiti colpisce
duramente i cittadini stranieri. Ma, guardare al breve periodo, per quanto
possa durare la crisi, non ci permette di capire come sarà il mondo quando
saremo usciti dal tunnel. Come ancora sostengono Williamson e Hatton, sono le
caratteristiche strutturali delle economie che determinano i trend migratori di
lungo periodo. Il rallentamento dei flussi non si traduce necessariamente in
una riduzione permanente della popolazione straniera. Il costo di emigrare è
elevato, anche all'interno dell'Unione Europea: a parte i tempi della
burocrazia, inserirsi nel contesto economico e sociale del paese ospite non è
certo semplice. Oltretutto, la natura globale della crisi rende anche misere le
prospettive di rientro. Rientrare per fare cosa? Dunque, fintanto che la crisi
è percepita come temporanea, gran parte degli stranieri resteranno e altri
continueranno ad arrivare. Il governo spagnolo ha varato un piano di
"ritorno volontario" con un contributo di circa 40mila dollari a chi
rinunciasse al proprio permesso di soggiorno per un periodo di almeno tre anni.
Pochissimi hanno risposto alla chiamata. Secondo Demetrios Papademetriou del
Migration Policy Institute, se le condizioni dei paesi emergenti continuassero
a deteriorare, la migrazione riprenderebbe rapidamente: un calo del 10% del
salario reale in Messico determinerebbe una crescita intorno all'8%
nell'immigrazione illegale. La stabilità di lungo periodo dei flussi migratori
è anche dimostrata dalla dinamica delle rimesse al paese di origine, una delle
principali fonti di finanziamento dei paesi in via di sviluppo. Secondo la
Banca Mondiale, queste caleranno tra il 5 e l'8% nel 2009 per poi riprendere a
crescere nel 2010. Insomma, se non cambiano le caratteristiche economiche e
istituzionali di base sia dei paesi di destinazione che dei paesi di origine, i
flussi migratori sono destinati a stabilizzarsi dopo la crisi. Allora, possono
esserci dei cambiamenti strutturali significativi e tali da incidere sui flussi
di lungo periodo? Il problema qui è la sfera politica.
Sicuramente è cresciuta molto la pressione per chiudere ancora la porta agli
stranieri. L'adozione di regimi restrittivi potrebbe avere effetti di lunga
durata sugli immigrati ed essere una strada difficile da ripercorrere in senso
inverso. L'America negli anni Venti e Trenta chiuse le frontiere e i tassi
migratori scesero a livelli risibili fino almeno agli anni 60. Dopo la crisi
del 1973 molti paesi europei cancellarono i loro programmi per lavoratori
ospiti. Oggi, secondo un'indagine del German Marshall Fund,la maggioranza
dell'opinione pubblica europea e americana vede l'immigrazione come un
problema. E facilmente l'opinione pubblica si traduce in pressione politica. Si veda la risibile proposta del deputato leghista
Salvini di riservare ai milanesi i posti sul metro. Oppure l'intervento del
laburista inglese Frank Field alla House of Commons nella seduta del 27 ottobre
2008: «Il ministro è d'accordo che con la recessione la difesa dei nostri
confini diventa più importante? Mentre i nostri lavoratori qualificati vengono
licenziati, quali cambiamenti al sistema di immigrazione il Governo intende
introdurre, per essere certo che gli inglesi saranno i primi nella lista per il
prossimo posto libero?». Field avrebbe ragione se tenere gli stranieri oltre-
frontiera desse maggiori opportunità di lavoro ai locali. Ma non è così, anzi.
Gli immigrati spesso competono con i lavoratori locali più fragili e più
esposti alla crisi, ma anche contribuiscono al processo produttivo, svolgendo
compiti e portando professionalità non disponibili sul mercato del lavoro
nazionale. Il dibattito sul loro effetto sui salari locali negli Stati Uniti è
apertissimo. Una serie di lavori recenti di Gianmarco Ottaviano, Giovanni Peri
e Chad Sparber dimostrano che gli immigrati sono sostituti imperfetti dei
lavoratori nazionali, anche a pari livello di educazione ed esperienza. Anzi, i
compiti svolti dalle due categorie di lavoratori sono spesso complementari e la
loro compresenza può aumentare la produttività del sistema produttivo nel suo
complesso. Questi risultati hanno suscitato non poche controversie: il decano
degli studi sull'immigrazione negli Usa, l'economista di Harvard George Borjas,
continua a sostenere la tesi contraria, ossia che ci sia una pressione al
ribasso sui salari. L'esito della controversia dipende molto dalle metodologie
analitiche utilizzate, ma certamenteè vero che in moltissimi casi tra
lavoratori nazionali e immigrati c'è una forte complementarietà e che
l'afflusso di questi ultimi ha in genere permesso di aumentare la produttività
delle economie ospiti. Dunque, a parte i motivi reali di sicurezza, frenare
l'immigrazione è una strategia rischiosa che potrebbe anzi avere l'effetto
perverso di ridurre la competitività dei sistemi produttivi. Sarebbe invece
urgente varare politiche migratorie selettive che permettano di acquisire
lavoratori con competenze adeguate. Nella crisi è fondamentale favorire un buon
match tra domanda e offerta di lavoro. Gli ingegneri filippini che lavorano
nelle imprese di pulizia sono uno spreco globale di
capitale umano e competenze, e una dimostrazione di quanto inefficiente possa
essere il sistema di selezione della forza lavoro. Sulla scia del sistema a
punti dell'Australia e del Canada, molti paesi stanno introducendo politiche
selettive con canali preferenziali per personale qualificato e comunque per
quelle competenze di cui il sistema produttivo ha bisogno. I mesi
necessari a rinnovare i permessi di soggiorno degli studenti stranieri dei
nostri dottorati sono invece la dimostrazione di quanto possa costare la
burocrazia ottusa e soprattutto di quanto l'Italia sia ancora lontana
dall'adozione di una politica migratoria selettiva
efficace. La lezione ultima, insomma, è che il mondo post-crisi si riprenderà
più in fretta e meglio se continuerà ad essere popolato da cittadini del mondo.
barba@unimi.it © RIPRODUZIONE RISERVATA SQUILIBRI GLOBALI La frenata
dell'economia non si traduce automaticamente in un ritorno negli Stati
d'origine: pesano i costi elevati e le condizioni sociali in patria FALLITA LA
STRATEGIA SPAGNOLA Madrid ha varato un piano di «ritorno volontario» con un
contributo a chi rinunciava al permesso di soggiorno: pochissimi hanno risposto
( da "Tirreno,
Il" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Pagina 13 - Livorno Buone notizie: famiglie
in bici sulla pista Buone notizie. Guidando in auto in Via degli Etruschi ho
avuto modo di dover dare la precedenza ad una bici sull'attraversamento
ciclabile, di vedere famiglie con figli, nonni e nipoti in bicicletta. Il merito
di questa visione va alla pista ciclabile appena realizzata proprio tra Via
Lorenzini e Via degli Etruschi. La cosa che però mi ha reso particolarmente
felice è sapere che questo progetto di pista ciclabile deriva da un lungo
lavoro dei consiglieri della Circoscrizione 4, quelli che non servono a niente,
sia di maggioranza che di opposizione, che insieme hanno portato a Livorno con
molta fatica e passione il concetto di "Moderazione del traffico" che
nella Circoscrizione 4 è stato sperimentato con notevoli successi. Il mio ringraziamento particolare va al consigliere Luciano Chirici che
anni orsono ha redatto un piano ciclabile circoscrizionale adottato e ora
parzialmente realizzato dal Comune. Un ringraziamento a quel consigliere che,
col gettone di presenza, si è potuto permettere un panino (uno solo) nelle pause delle
conferenze internazionali sul traffico e sulla sua moderazione. Edoardo
Marchetti
( da "Stampa,
La" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
VERSO IL VOTO DEL 6 E 7 GIUGNO.UNA DECINA I
PICCOLI CENTRI A LISTA UNICA Gli ex sindaci tornano in campo AGLIANOPer il
futuro di Agliano», candidato a sindaco Franco Serra. Con lui: Cesare Amerio,
Gianni Ascione, Fabrizio Cantamessa, Francesco Chechile, Enzo Daffara, Barbara
Giorda, Serafino Giovanni Giovo, Luciano Grasso, Patrizia Masoero, Enrico
Giuseppe Reggio, Chiara Tassisto, Franco Vassallo. «Vivi Agliano», candidato a
sindaco Angelo Castino. Con lui: Andrea Alciati, Gerardo Bianchino, Enzo Cesare
Bologna, Silvana Franca Caracciolo, Mauro Giulio Ferraris, Giulio Giargia,
Giulia Levo, Pierangelo Marchisio, Anna monas, Roberto Riggi, Elisa Testore.
BELVEGLIO «Uniti». Candidato a sindaco Michela Cretaz. Con lei: Paola
Palladino, Mirko Diego Dova, Sisto Trinchero, Tania Reggio, Valter Baltuzzi,
Elisa Vignale, Simone Vignale, paolo Martinengo, Stefano Vercelli, Stefano
Tartaglino, Alfredo Sganga, Corrado Gianotti. BRUNO. «BrUno per tutti, tutti
per BrUno», candidato a sindaco Manuela Bo. Con lei: Antonio Biasio, Silvia
Cocino, Pietro D'Onofrio, Stefano Ivaldi, Stefano Manzo, Roberto Pastore, Giuliana
Piccarolo, Andrea reggio, Andrea Remotti, Davide Robba, Moreno Scrivanti,
Angelo Soave. Lista «Uniti per Bruno», candidato a sindaco Mario Rivera. Con
lui: Pier Luigi Bonzo, Massimo Cervetti, Alessandro Guala detto Chito, Bruna
Guazzotto, Giuseppe Marchelli, Giulio Perfumo, Sonja Perlinger, Eleonora Pesce,
Valerio Alessandro Rapetti, Giancarlo Rava, Mattia Ricci, Manuel Vazzola.
BUBBIO «Campanile con grappolo d'uva e spighe», candidato a sindaco Fabio
Mondo. Con lui: Franco Beltrame, Giovanni Bianco, Guido Busso, Morgana
Caffarelli, Massimo Defilippi, Ezio Degiorgis, Claudio Morielli, Stefano
Reggio, Daniele Roveta, Marco Tardito, Elisabetta Tizzani, Gianfranco Torelli.
CALAMANDRANA «Per Calamandrana». Candidato a sindaco Guido Gabutto, candidati:
Vittorio Enzo Balestrino, Lauretta Berta, Mario Bertola, Stefano Boido,
Antonella Borio, Patrizia Brambilla, Marika Erbetta, Mauro Lovisolo, Adriano
Niero, Federico Pavese. Lista «Progresso e libertà»: candidato sindaco Dino
Scanavino. Candidati: Igino Borelli, Tiziana Brandone, Mario Calvi, Giulio
Cordara, Pier Ottavio Daniele, Gian Paolo Gatti, Bruno Giribaldi, Francesca
Gozzellino, Silvio Meschiati, Giampaolo Orusa, Gianluca Pillone, Emanuela
Terranova. «Pace, Libertà e Lavoro». Candidato a sindaco Fabio Isnardi.
Candidati: Maria Grazia Cavallo, Luigi Bronda, Cristina Giacobbe, Emanuele
Colombo, Paolo Baldizzone, Vittorio Natale Lovisolo, Bruno Spertino, Aldo
Araspi, Monica Solito, Fabiana Nervi, Diego Burgio, Roberto Amerio. «Il polo
delle libertà». Candidato a sindaco Ferruccio Signetti. Candidati: Sergio
Berta, Carla Reggio Onesti, Maddalena Ronci Soleri, Sandra Romanò Masoello,
Carlo Gallese, Dario Cavallotto, Calogero Romano, Pasquale Anfosso. CALOSSO
«Persone, idee, impegno per Calosso» candidato a sindaco Giuseppe Ugonia. Con
lui: Giovanni Biffi, Eleonora Domanda, Simona Fogliati, Eleonora Grasso, Paolo
Renato Grimaldi, Andrea Marenco, Amedeo Moiso detto Franco, Matteo Morando,
Ezio Negro, Carlo Pace, Fabio Scagliola, Andrea Venturino. «Vivere e migliorare
insieme» candidato a sindaco Franca Serra. Con lei: Francesca Dalcielo, Sante
Conese, Walter Daffara, Angelo Grasso, Renzo Grasso, Carlo Passavanti, Riccardo
Rodano, Bruna Rosso, Marco Santero, Ermanno Soria, Vincenzo Soria, Giuseppe
Valente. CASSINASCO «Impegno» candidato sindaco: Sergio Primosig, candidati:
Davide Benaglia, Ercole Capra, Piergiuseppe Cerutti, Barbara Chiriotti in
Cillis, Leonardo Giacone, Maria Imbrosiano, Massimo Poggio, Maria Antonietta
Quassolo, Simona Santamaria, Giuseppe Santi, Graziella Scarampi in Capra, Mauro
Simonella. CASTAGNOLE LANZE «Castagnole Lanze c'è», candidato a sindaco Giorgio
Brezzo. Con lui: Teresio Amianto, Umberto Appendino, Angelo Bongiovanni,
Giuseppe Bordino, Claudio Canavero, Giuseppe Comune (Beppe), Luigi Comune,
Andrea Fassino, Maria Luisa Cane Florio, Giuliano Gianuzzi, Daniela Icardi,
Felice Luigi Musto, Bettina Ponza Purri, Francesco Rondinelli, Davide
Sciarrino, Marcello Sterpone. «Con noi per Castagnole», candidato a sindaco
Marco Violardo. Con lui: Luigi Bianco, Serena Binello, Carlo Cattaneo,
Marialuisa Cocito, Ezio Cortese, Marco Cortese, Cristina Gallo, Diego Ghione,
Roberto Icardi, Calogero Mancuso, Luciano Piccatto, Cristina Rivella, Guido
Rosso, Pierfranco Squillari, Marco Vespa. Lista con paesaggioe arcobaleno
«Castagnole democratica». Candidato a sindaco Paola Borrione. Con lei Mouldi
Mohamed Akrimi, Walter Biamino, Chiara Cavalleris, Piero Cogliandro, Fiorenza
Caterina Cortese, Maria Teresa Di Firma Cogliandro, Luisella Ghione, Massimo
Giachino, Micaele Giuliano, Enrico Griseri, Chiara Mossino,
Calogero Rizzo. CASTEL BOGLIONE «Impegno e collaborazione». Candidato a sindaco
Carlo Migliardi. Con lui: Franco Faudella, Marco Ferrari, Claudio Gatti,
Fiorenzo Guazzone, Giorgio Macario, Davide Orame, Fabio Pattarino, Luca Poggio,
Daniele Sburlati, Graziano Traversa. Lista «Civica d'Castelvè».
Candidato a sindaco Roberto Fornaro. Con lui: Gianpiero Berta, Leonardo
Bertocchi, Maggiorina Bongiovanni, Valentino Fornaro, Roberto Gatti, Liliana
Ivaldi, Pasquale Morino, Franco Olivero, Gennaro Prisco, Sandrino Vico.
CASTELLETTO MOLINA «Cerchio con grappolo d'uva e tre spighe di grano» candidato
sindaco Massimiliano Caruso, candidati: Marina Ardoino, Pierluigi Barberis,
Antonio Caruso, Gianmarco Gabutto, Luca Gabutto, Adriano Giacobbe, Roberto Iop,
Vincenzo Lo Jacono, Laura Pesce, Marcello Piana, Pasquale Salatino, Enrico
Thea. CASTELNUOVO CALCEA «Unione castelnovese». Candidato a sindaco Giulio
Rondoletti. Con lui: Fabrizio Arturo Aluffi, Anna Maria Aresca Triberti, Vilma
Cavallotti Bianco, Elio Demaria, Roberto Dore, Michele Novelli, Antonio
Pellettieri, Maurizio Sartoretto, M. Antonio Squillari, Roberto Vercelli.
«Impegno collaborazione». Candidato a sindaco Roberto Guastello. Con lui:
Rinaldo Aluffo, Giorgio Bosco, Roberto Poglio, Franco Reggio, M. Giuseppe
Reggio, Monica Rigotti Travasino, B. Emilio Saracco, Laura Toso Piccatto,
Claudio Triberti, Anna Tiziana Vercelli Varallo. CASTEL ROCCHERO «Castel
Rocchero nel cuore». Candidato a sindaco Luigi Iuppa. Con lui: Daniela Bielli,
Carla Gaviglio, Teresa Ivaldi, Angela Leo detta Stefania, Andrea Mazzurco,
Maurizio Orsi, Marco Pettinati, Riccardo Stanga, Bianca Viotti. Lista «Insieme
per cambiare». Candidato a sindaco Alberto Maria Bo. Con lui: Gianpaolo Barone,
Fabio Desilvestri, Matteo Fossa, Marco Angelo Gisberto, Silvia Lagorio, Carlo
Nitro, Luigi Subrero, Pier Ernesto Torello, Giovanni Giuseppe Zaccone.
CESSOLE«Insieme». Candidato sindaco Alessandro Degemi. Con lui: Marco Adorno,
Mariano Allerte, Adriana Teresa Ambrostolo, Pier Augusto Ceretti, Gabriele
Cirio, Sabina Cirio, Donatella D'Alessandro Bizzano, Marco Marenco, Davide
Muratore, Cinzia Pellerino Massa Bova, Lorenzo Rigobello, Lorenzo Uneval.
COAZZOLO «Impegno e collaborazione». Candidato sindaco Fabio Carosso. Con lui:
Piercarlo Anfosso, Marco Barroero, Ivo Biancotto, Maurizio Bosca, Emanuela
Ciriotti, Silvano Giachino, Francesco Marchisio, Giuseppe Perrone, Andrea
Rivetti, Marco Staglianò, Silvano Stella, Guido Vada.
CORTIGLIONE «Insieme». Candidato sindaco Andreino Drago. Con lui: Enrico
Alloero, Guido Biglia, Lorenzo Bigliani, Luigi Pancrazio Bosio, Gilio Brondolo,
Paolo Drago, Franco Grea, Mario Daniele Marino, Fabio Perissinotto, Alberto
Repetti, Margherita Repetti, Luigi Roseo. «Un'altra Cortiglione c'è». Candidato
sindaco Pietro Efisio Bozzola. Con lui: Graziella Fiore, Tiziana Autelli,
Catterina Simonelli, Marie Jeanne Va De Sande, Raffaela Gottardelli, Maria
Cristina Cassinelli, Pierfranco Casavecchia, Gaetano Di Natale, Alessandro
Carossa, Daniele Filippone. FONTANILE «Progetto Fontanile» candidato sindaco
Alberto Pesce, con lui: Sandra Balbo, Anna Regazzoni, Angelo Scherpa, Fabrizio
Rebuffo, Teresio Bellati, Massimo Balbo, Alberto Migliardi, Alice Bensi, Fabio
Nussenblatt, Guerrino Ghirotto, Francesca Dafarra , Maria Grazia Fornaro.
INCISA «Nuove opportunità noi per Incisa». Candidato sindaco Maria Teresa
Capra. Con lei: Chiara Bensi, Luigi Iguera, Felice Fasciano, Renzo Giuseppe
Sala, Carmelo Valerio, Angelo Giudice, Ettore Marco Denicolai, Filippo Tornato,
Vincenzo Pisano, Bruno Pignari, Matteo Massimelli, Umberto Brema. «Lista
nuova». Candidato sindaco Mario Porta. Con lui: Claudio Violo, Giuseppe Iguera,
Simone Piacenza, Giacinto Giovanni Sala, Antonella Campagnoli Scarrone, Marco
Cavanna, Roberto D'Amato, Onesto Conta (Franco), Stefania Biglia, Luciano
Eugenio Simonelli, Ermanno Amico, Lucia Ferrante. LOAZZOLO «Casetta colorata
all'interno di un quadrato»: candidato sindaco Oscar Grea, con lui: Beatrice
Rovere, Stefano Ciriotti, Luisa Grimaldi, Andrea Elegir, Alberto Leardi, Igor
Galliano, Marco Garbarino, Vittorio Bracco, Franco Tamburello, Carlo Fresia,
Roberto Manassero, Carlo Colla. «Ramo di mimosa colorato»: candidato sindaco
Clementina Maria Reggio. Con lei: Monica Roveta, Emilietta Capra, Donatella
Giordano, Claudia Demaria, Elena Tamburello, Bruna Testore, Ambra Ghione,
Shirley Delvecchio, Cristina Bussi, Lilliana Savian, Palmina Penna e Alessia
Gallo. MARANZANA «Maranzana viva» candidato sindaco Marco Lorenzo Patetta, con
lui: Andrea Baratella, Tina Battaglia, Fabio Bosso, Francesca Micca, Silvia
Nervi, Giovanni Piero Ottazzo, Roberto Pastorino, Riccardo Perosino, Giuseppina
Carla Scaiola, Margherita Solia. «Vivere a Maranzana» candidato sindaco Ugo
Baldizzone, con lui: Maria Rosilda Barbero, Elena Bo, Roberto Bo, Alessandra
Delaude, Carmen Nicosia Ruggeri, Marialisa, Paradiso, Salvatore Puro, Federico
Sciutto, Giorgio Tassisto, Fernando Lonoce. MOASCA «Parità e trasparenza»,
candidato sindaco Maurizio Bologna Fabio Boffa, Renato Bianco, Grazia Baselice,
Andrea Ghignone, Claudia Scaglione, Fabio Ghidella, Stefano Casazza, Fabrizio
Perrone, Arnaldo Scaglione, Domenico Amerio, Ugo Baratta, Valter Faccio.
MOMBALDONE «Campanile, spighe e uva». Candidato sindaco: Ivo Armino. Con lui:
Debora Aramini, Francesco Armino, Delfino Bertonasco, Linda Blengio, Daniele
Bruscella, Ivonne Dellocchio, Sabrina Delpiano, Paola Ferrando, Maura
Giuseppina Garbero, Giovanni Moggio, M. Laura Nervi, Sergio Poggio. MOMBARUZZO
«Continuità nel rinnovamento». Candidato sindaco: Silvio Giuseppe Drago. Con
lui: Gian Luigi Orsi, Paolo Baldizzone, Fulvia Bove Bussi, Valerio Brunod,
Carmelo Cairone, Gian Franco Cannonero, Maurizio Cantello, Ambra Mangiarotti,
Paolo Parisio, Gianluca Pesce, Giovanni Francesco Rapetti, Simone Roveglia.
«Progetto Mombaruzzo. Bazzana Casalotto Stazione». Candidato sindaco: Gabriele
Bolognesi. Con lui: Ivano Andreos, Maura Balbo, Carlo Betti, Roberta Calvi,
Armando Chiaradia, Antonio Cocca, Riccardo Fracchia, Maria Angela Giuso, Gian
Paolo Parodi. «Insieme». Candidato sindaco: Giovanni Domenico Spandonaro. Con
lui: Luca Baiardi, Angela Bertalero, Gianfranco Giuseppe Calvi, Claudio Tommaso
Matteo Corso, Luigi Gandino, Franco Luigi Giacchero, Giuseppe Nota, Giovanna
Olivieri, Maurizio Quinto, Stefania Rossi, Carlo Francesco Zoccola. MOMBERCELLI
«Rinascita di Mombercelli». Candidato sindaco: Chiara Castino Monteleone. Con
lei: Fabio Amerio, Angela Ombretta Barberis Gagliardi, Emiliano Ferrero, Ivan
Ferrero, Iolanda Fiore Guarina, Renato Marengo, Eugenia Rosso Sconfienza, Alex
Russo, Emanuele Sconfienza, Teresina Sconfienza, Vittoria Silvana Sconfienza
Bonello, Francesco Zecchino. «Per Mombercelli». Candidato sindaco: Marialuisa
Gambaudo detta Marisa. Con lei: Pierguido Drago, Pier Carlo Aresca, Luigi Domenico
Castino detto Gino, Olga Ferrero, Ezio Gagliardi, Daniele Gambino, Mario
Mazzetti, Luigia Margherita Rosso detta Luigina, Walter Sosso, Enzo Natale
Vercelli, Emanuele Cozzo. MONTABONE «Lavoro-Fede-Libertà» candidato sindaco
Maurizio Giuseppe Aliardi, con lui: Riccardo Pillone, C. Mario Baldizzone,
Diego Bitetto, Pietro Enrico Caccia, Elena Cantarella, Sabrina Ferraris,
Giuseppe G. Gallo, Marco Grosso, Monica Lacqua, Francesco Migliardi, Flavio
Parodi, Giuseppe Serafino Rivessi. MONTALDO SCARAMPI. «Impegno e trasparenza».
Candidato sindaco: Francesco Manassero. Con lui: Marco Boria, Rosetta
Capobianco, Ezio Forno, Andrea Gagliardi, Pier Paolo Gagliardi, Mauro Gonella,
Rosella Marchetti, Stefano Marchetti, Nadia Anna Pertica, Sara Porta, Franco
Scimenes, Silvia Tartaglino. «Rinnovamento Montaldese». Candidato sindaco:
Marco Rabino. Con lui: Simonetta Paola Biglino, Luca Forno, Secondino Galliano,
Luigi Gambaruto, Erminia Giovanna Garello, Alessandro Giorcelli, Fabrizio
Marchisio, Giovanni Oldano, Domenico Palumbo, Paolo Quaglio, Antonella
Rattazzi, Mario Renosio. ROCCAVERANO «Impegno e collaborazione». Candidato
sindaco: Luigi Garbarino. Con lui: Giovanni Barbero, G. Giovanni Barbero,
Orlandino Bruna, Sergio Buralli, Ivo Gaione, Luciano Gallese, G. Massimo Garbarino,
Pier Antonio Giusio, C. Giuseppe Rizzolo, Corrado
Tardito, Alessandro Teti, Gianfranco Visconti. «Torre quadrata su collina».
Candidato sindaco: Enrico Francesco Cirio. Con lui: Andrea Barbero detto
Adriano, Marcello Barbero, Federico Bogliolo, Giancarlo Capra, Marco Dogliotti,
Michele Garbarino detto Silvano, Simone Grappiolo, Piercarlo Martiniano,
Barbara Muratore, Mirco Poggio, Pietro Rizzolo, Fabio
Vergellato. ROCCHETTA PALAFEA «Rinnovamento democratico». Candidato sindaco:
Giuseppe Gallo. Con lui: Giuseppe Rattazzo, Anna Borgatta, Giovanni Ponti,
Piero Testore, Daniela Borgatta, Giovanni Giuseppe Cavalleri, Carlo Innocenzo
Gandolfo, Elena Bocchino, Roberta Borio, Alessandro Icardi, Mauro Faudella,
Davide Ravera. «Libertà è partecipazione». Candidato sindaco: Claudio Aiello.
Con lui: Francesco Mutti, Monica Clerino Fontan, Maurizio Bianco, Cinzia
Fantoni, Michela Comunian, Gianna Dal Cero, Claudio Schirripa, Nicola
Taverniti, Roberto Comunian. VAGLIO SERRA Grappolo d'uva con foglia». Candidato
sindaco: Cristiano P. Fornaro. Candidati: Andrea Venturino, Renato Gallesio,
Alessandro Gallesio, Mauro Cazzola, Sergio Tonella, Fulvio Gatti, Maurizio
Carlo Merlotti, Valter Luigi Amariglio, Alessandro Barattieri di San Pietro,
Alessandro Verri, Bruna Teodo, Pietro Cazzola. VINCHIO «Insieme per il nostro
paese». Candidato sindaco: Andrea Laiolo. Candidati: M.Caterina Bertolino,
Domenico Savio Bussi, Sabatino Carianni, Flavio Cavallotto, W. Giuseppe
Ghignone, Mirella Gonella, Giovanna Grosso detta Vice, Modesto Laiolo detto
Dino, Silvia Laiolo, Fabio Mazzucco, M. Battista Ratti, Pietro Roseo. «Civiltà
e progresso per Vinchio... per Noche». Candidato sindaco: Felice Battista
Reggio. Candidati: M. Giuseppe Alpan, Stefano Barberis detto Guido, M. Angela
Garberoglio, Pier Maurizio Lovisolo, Alessandro Pavese, Fabrizio Ratti, G.
Paola Teresa Ratti, Mario Ratti, Emilio Reggio, Giuseppe Roggero, Gianni
Tirello.
( da "Resto
del Carlino, Il (Modena)" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
CARPI pag. 15 ALLE 12 DI IERI, termine
ultimo previsto dalla l... ALLE 12 DI IERI, termine ultimo previsto dalla legge
elettorale, sono state presentate le liste dei candidati per il rinnovo del
consiglio comunale carpigiano del 6-7 giugno. E sei sono risultati i candidati
sindaco in rappresentanza però di 13 liste di candidati in quanto molte di
queste hanno indicato lo stesso nome come candidato primo cittadino. DUE LE
NOVITA' dell'ultima ora: la convergenza della Lega nord sul candidato del Pdl
Roberto Andreoli come sindaco (questa decisione è stata in forse sino
all'ultimo in quanto la Lega carpigiana avrebbe preferito proporre un proprio
nome ma la segreteria provinciale è stata di diverso avviso e ha suggerito il
sostegno ad Andreoli, ottenendo alla fine l'assenso della sezione locale) e la
presentazione della lista La Destra (che fa capo in sede nazionale
all'onorevole Storace) che è stata un po' un fulmine a ciel sereno (oltre che
un piccolo «scandalo» per un comune rosso come Carpi)ma che qualcuno aveva dato
per possibile. I SEI CANDIDATI sindaco dunque sono: Enrico Campedelli per la
lista del Pd che è sostenuta anche da IdV, Verdi, Comunisti italiani, Carpi
2009 e Sinistra per Carpi; Roberto Andreoli per il Pdl, che è appoggiato da
Lega nord e dal Nuovo Psi; Giliola Pivetti per Alleanza per Carpi che è
sostenuta da Udc, Psi, Pri ed ex Ds; Lorenzo Paluan per la
lista Carpi 5 Stelle-Amici di Grillo, sostenuta da Rifondazione
comunista; Deanna Guidi per La Lista; Elena Gemignani per La Destra sostenuta
anche dal Mpa. Sarà comunque la Commissione elettorale che si riunirà domani
mattina a certificare la validità delle candidature, la regolarità delle liste
e dei contrassegni presentati, il numero delle firme di appoggio alla
presentazione delle liste. DA UN PRIMO esame dei raggruppamenti e delle
candidature presentate, emerge un certo affollamento a sinistra, tra Pd (che
comprende ex Ds ed ex Margherita), Carpi 5 Stelle con Grillo
e Rifondazione, La Lista di Deanna Guidi. Ma anche Alleanza per Carpi di
Giliola Pivetti si muove nell'ambito dell'elettorato di centrosinistra stante
la presenza di tanti ex diessini, socialisti ed ex Dc nelle sue fila. Tutto
questo potrebbe erodere la massiccia maggioranza attuale conquistata da Enrico
Campedelli nelle precedenti elezioni del 2004, ma appunto partendo da un
consolidato e rassicurante 64 per cento di suffragi, non dovrebbe correre
rischi di essere costretto al ballottaggio, come potrebbe avvenire in altri
centri tradizionalmente legati al centrosinistra. c. p.
( da "Nazione,
La (Umbria)" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
CULTURA & SPETTACOLI UMBRIA pag. 21
ORVIETO QUEL PREMIO Milena Gabanelli se l'è conquistato sul campo... ORVIETO
QUEL PREMIO Milena Gabanelli se l'è conquistato sul campo con coraggio e
professionalità. Se non si fosse trattato di una giornalista di serie «A», non
si sarebbe certo giustificato l'enrome interesse e la partecipazione registrati
ieri alla consegna del premio Barzini alla brava giornalista di «Report» che è
stata intrervistata da Gian Antonio Stella. La motivazione del premio
all'inviato speciale' per la Gabanelli e l'intera redazione sottolinea infatti
il suo: «restare fedele a una passione che ha alimentato il grande giornalismo
d'inchiesta e custodisce lo spirito più profondo del mestiere dell'inviato
speciale. Dai servizi per il Tg1 a quelli per Mixer, da Professione Reporter a
Report il suo lungo cammino professionale è segnato dall'orgoglio di una
coerenza. Gabanelli ha perseguito la missione di essere lì', dove la guerra,
gli odi etnici, la volontà di potenza rendono la scena dell'uomo più
contraddittoria e drammatica. Ha onorato e continua ad onorare il bisogno civile
di documentare ingiustizie e illegalità, di misurare lo scarto tra le verità
ufficiali e i fatti, di verificare la distanza, spesso il conflitto, tra
l'interesse generale e la protervia della corruzione, della violenza e del malaffare, tanto più quando si esercitano
nell'adempimento di una pubblica funzione. Milena Gabanelli, in questo senso
sono ancora parole della giuria , non cessa di esemplificare un giornalismo in
cui la responsabilità assoluta di chi lo fa, da un lato, rappresenta una
garanzia nei confronti degli spettatori e della società tutta, nel senso
politico' con cui la civiltà classica parlava della democrazia; dall'altro,
costituisce il presupposto per poter chiamare a render conto di sé e del suo
operato chi, ai livelli e nelle situazioni più diverse, esercita un potere». Il
Premio Barzini viene attribuito da una giuria di professionisti nel mondo dell'
informazione al giornalista che più si è distinto nell'anno o nella propria
carriera secondo un canone fondamentale: essere stato inviato speciale sul
campo, direttamente a contatto con le realtà che ha descritto. NELLE PRECEDENTI
edizioni il Premio è stato assegnato a: Enzo Biagi, Mimmo Candito, Arrigo Levi,
Monica Maggioni, Stefano Malatesta, Igor Man, Ettore Mo, Indro Montanelli,
Federico Rampini, Alberto Ronchey, Paolo Rumiz, Barbara Spinelli, Gian Antonio
Stella, Tiziano Terzani, Bernardo Valli, Demetrio Volcic, Guido Rampoldi, Ugo
Tramballi. Dopo Barbara Spinelli e Monica Maggioni, Gabanelli è la terza
giornalista a riceverlo. La giuria del premio Barzini 2009 è composta da: Erik
Amfitheatrof, Giulio Anselmi, Rodolfo Brancoli, Mimmo Candito, Paolo Granzotto,
Alberto La Volpe, Arrigo Levi, Miriam Mafai, Monica Maggioni, Stefano
Malatesta, Igor Man, Ettore Mo, Piero Ostellino, Federico Rampini, Guido
Rampoldi, Alberto Ronchey, Paolo Rumiz, Barbara Spinelli, Gian Antonio Stella,
Ugo Tramballi, Bernardo Valli, Franco Venturini, Demetrio Volcic. C.L.
( da "Mattino
di Padova, Il" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Pagina 3 - Altre Alle urne per eleggere
Provincia e 66 sindaci Boom di liste civiche PADOVA. Al voto per il governo di
Padova, di altri 65 Comuni, della Provincia e del parlamento europeo 705.862
padovani il 6-7 giugno. Ieri sono scaduti i termini per la presentazione delle
liste, ora scatta la fase di controllo. Il test più importante è Padova, dove
si sfidano il sindaco Flavio Zanonato alla guida della coalizione di
centrosinistra, e Marco Marin scelto dal centrodestra. A Padova sono in gara 13
candidati sindaco e 28 liste civiche (più di 880 candidati). Per
l'amministrazione provinciale in corsa 20 liste, ma la favorita è Barbara
Degani, consigliere regionale di Fi-Pdl, che dovrà battere Antonio Albuzio,
candidato del centrosinistra voluto da Di Pietro. Il terzo big è Antonio De
Poli, deputato Udc, sostenuto da tre liste, che sfrutta il test per misurare la
sua popolarità: nel 2010 si vota per la Regione e De Poli lancia una nuova
scommessa. A Padova vuole governare col Pdl, ma la Lega non vuole l'Udc dopo il
no al federalismo. SI ELEGGONO 66 SINDACI. I Comuni padovani che rinnoveranno i
loro sindaci sono 66 e la frammentazione delle civiche contamina le coalizioni.
Destra e sinistra sono due categorie filosofiche, non più politiche. Così in
molti paesi dell'Alta padovana, a partire da Tombolo e Santa Giustina in Colle,
il Pdl ha scelto di allearsi col Pd che praticamente non esiste nel
Cittadellese. L'obiettivo è mettere in difficoltà la Lega, che viaggia con un
consenso altissimo. Oltre a Padova sono tre i Comuni oltre i 15 mila abitanti
chiamati al voto: Piove di Sacco, Selvazzano e Monselice (non Cadoneghe però,
che ha superato il numero troppo a ridosso del voto), i cui primi cittadini non
si ricandidano. Mario Crosta, manager di Banca Etica, lascia dopo 5 anni di
governo e così pure Paolo Fortin che ha amministrato Selvazzano dal 2004. Fabio
Conte, pediatra, dopo due mandati non può più ripresentarsi a Monselice.
Insomma, vince il rinnovamento. LE LISTE CIVICHE. Ma chi l'ha detto che la
politica è un brutto lavoro? Basta dare un'occhiata alla proliferazione dei
candidati sindaco e delle civiche a Padova per capire quanto sia ambìto un
seggio in consiglio comunale. E non conta il gettone di presenza, ma il prestigio sociale o meglio la voglia di emergere
dall'anonimato. La corsa alla candidatura dimostra, come hanno scritto Stella e Rizzo nel loro best seller la Casta che la caccia alle poltrone
pubbliche mobilita un esercito di un milione di «professionisti» della
politica, che ogni cinque anni parzialmente si rinnova. E s'ingrossa. Le
novità? Le civiche che sostengono Zanonato e Marin sono l'esempio concreto di
come il tema della sicurezza e del contrasto all'immigrazione mobiliti
cittadini che fino a qualche anno fa stavano a casa incollati davanti alla tv e
oggi invece sono pronti a dare l'assalto al Palazzo con l'obiettivo di portare lo
stile «rondista» al centro della politica. E in una stagione di polemiche sulle
veline, la vera novità dalla lista Innovazione: 40 donne. Vere.
( da "Mattino
di Padova, Il" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
COMUNE DI PADOVA Si rinnovano 6 quartieri
La quarta scheda per le circoscrizioni La quarta scheda che gli elettori del
Comune di Padova riceveranno sabato 6 e domenica 7 giugno riguarda i quartieri,
o meglio le circoscrizioni. Sono 6 e si tratta di veri e proprio «municipi»
decentrati che svolgono un ruolo importante a fianco degli assessori comunali.
Non è da escludere che le maggioranze dei singoli CdQ possano essere diverse:
ad esempio, il Centro storico è sempre stato del centrodestra anche quando
sindaco è Zanonato col centrosinistra. I principali partiti (come Pd, Pdl, Lega
e alcune civiche) sono riusciti ad essere presenti in tutte
le circoscrizioni e così pure l'Udc di Antonio De Poli. Altri invece hanno
scelto solo alcune circoscrizioni. Ogni lista ha tra 18 e 21 nomi, perchè tanti
sono i «seggi» disponibili nei consigli di circoscrizione. I consiglieri
ricevono un gettone di presenza molto basso, mentre il presidente del quartiere ha un vero e
proprio stipendio. Si registra anche il caso della lista di alcuni
giovani di centrosinistra che si presenta solo al cdq 3. Nulla è cambiato, il
sistema elettorale è sempre lo stesso. Si vota per eleggere 66 sindaci che
guideranno altrettanti Comuni, il presidente della giunta e il consiglio
provinciale; il parlamento europeo e a Padova anche sei consigli di quartiere.
La legge 81 del 25 marzo 1993 ha introdotto il sistema maggioritario per i
Comuni sotto i 15 mila abitanti e un proporzionale corretto con un premio di
maggioranza per i Comuni oltre i 15 mila abitanti. SOTTO I 15 MILA ABITANTI.
Ogni candidato sindaco deve essere collegato ad una sola lista per il consiglio
comunale. Il primo classificato diventa sindaco. SOPRA I 15 MILA ABITANTI. Ogni
candidato sindaco può essere collegato a più liste e l'elettore può utilizzare,
se vuole, il voto disgiunto: scegliere un candidato sindaco e un partito dello
schieramento opposto. Il 60% dei seggi del consiglio comunale va alla lista o
coalizione che vince. CONSIGLIO PROVINCIALE. L'elezione prevede il doppio
turno, se uno dei candidati alla presidenza della giunta provinciale non supera
il 50% più 1 voto al primo turno. Il 60% dei seggi va alla coalizione vincente.
( da "Secolo
XIX, Il" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Bogliasco, il derby agli Anni 50 A2, il
Belvedere avanti tutta lavoratore uisp UNDICESIMA giornata di ritorno per il
Campionato del Lavoratore Uisp. In A1 gli Anni 50 non conoscono stop, giocano a
tennis con la Cattolica Bogliasco e consolidano così il primato in classifica,
seguiti sempre a tre lunghezze dai cugini della Fia Italbrokers. Subito dietro
Ansaldo Energia e Virtusestri sono bloccate sul segno ics, rispettivamente da
Pedemontana e Ospedale San Martino mentre spicca la goleada del Foce Behringer
sull'Astonvilla Barabino & Partners. In Serie A2 l'Atletico Calcio
Belvedere fa suoi i due punti in palio nella gara con il Phoenix, vittoria
importante, nella corsa alla promozione, per la Stella
Rivarolese. Ecco risultati, marcatori e classifiche aggiornate. SERIE A1
Risultati: Virtusestri Linea Messina-Ospedale San Martino 1-1 (Virtusestri:
Fragomeno. San Martino: Beccucci); Cattolica Bogliasco-Anni 50 Bogliasco 1-6 (Cattolica:
Lippi. Anni 50: Tumminiello, Mieli, Rizza, Pensa, Balboni,
Viacava); Fia Italbrokers-Capolungo Doria Immobiliare 2-0 (Navone, Capolungo);
Pedemontana-Ansaldo Energia 2-2 (Pedemontana: Zito. Ansaldo: Junsong,
Catarinolo); Major-Piccarello 3-4 (Major: Guidetti, Lombardo, Limoncelli.
Piccarello: Badino, Bisceglie, Venuto, Casissa A.); Foce Behringer-Astonvilla
Barabino & Partners 7-2 (Foce: Maggiani, Basile, Quirino, Sanguineti 4.
Astonvilla: Dogliotti 2). Ha riposato: Sori. Classifica: Anni 50 Bogliasco
punti 40; Fia Italbrokers 37; Ansaldo Energia 30; Virtusestri 26; Piccarello,
Foce 21; Capolungo 22; Pedemontana 21; Astonvilla 19; Cattolica Bogliasco 18;
Sori 14; Ospedale San Martino 13; Major 7. SERIE A2 Risultati: Af Calcio
Alcor-Zener Farmacia Molina 2-1 (Alcor: Marinelli, Tulimiero. Zener: Ghigini);
Deportivo Generelia-Liguria Medici Sdp Petroli 0-5 (Ienco, Mali Bujar 4);
Praese 1945-Stella Rivarolese 2-4 (Praese: Manzo,
Dussoni. Rivarolese: Ariete, Cerbello, Romano, Ficchetta); Arci Isoverde-Genova
Lex Carrozzeria Impero 1-1 (Isoverde: Bossari. Genova Lex: Appruzzese);
Atletico Calcio Belvedere-Phoenix 1995 1-0 (Iazzetta); Valpolcevera-Pallavicino
2-2 (Valpolcevera: Parenti, Sorrenti. Pallavicino: Guazzi 2); Real Quezzi Eam
Impresa Edile-Quarto 2-1 (Real Quezzi: Portolesi, EL Madouki. Quarto:
Baldassarre). Ha riposato: Due Settembre. Classifica: Atletico Calcio Belvedere
punti 40; Af Calcio Alcor 36; Due Settembre 35; Stella
Rivarolese 33; Liguria Medici 30; Arci Isoverde 25; Valpolcevera 23; Genova
Lex, Pallavicino 21; Deportivo 19; Praese, Zener 18; Phoenix, Quarto 17; Real
Quezzi 9. 10/05/2009
( da "Sicilia,
La" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Proteste a Santa Caterina per le modifiche
allo Statuto L'opposizione abbandona il Consiglio Santa Caterina. La Giunta
comunale guidata dal sindaco Antonino Fiaccato non ha ancora deliberato in
merito alla modifica dello statuto comunale nella parte che riguarda la
composizione dello stesso organo istituzionale, e così l'altra sera i
consiglieri di minoranza del «Movimento civico caterinese», il consigliere
indipendente Santo Di Bella e la rappresentante dell'Udc, Rosanna Pignato,
hanno deciso di abbandonare l'aula consiliare, costringendo il presidente del
civico consesso a chiudere anticipatamente l'assemblea. «La nostra protesta -
spiega Santo Di Bella - nasce dal fatto che la Giunta comunale non ha dato
seguito ad un preciso indirizzo che il consiglio comunale aveva dato, ovvero
predisporre la modifica dello statuto comunale per la riduzione da 5 a 3 del
numero degli assessori e la trasformazione dell'indennità percepita dal vice
presidente del civico consesso, in gettone di presenza. La nostra richiesta ha lo scopo di ridurre le spese di gestione
dell'intera amministrazione comunale, applicando quanto già previsto dalla
Regione siciliana alla fine dell'anno scorso. Evidentemente, il sindaco
Fiaccato non ha alcuna intenzione di porre in essere tale modifica, poichè
verrebbe a trovarsi in grandi difficoltà». La protesta messa in atto dai
consiglieri comunali, comunque, non è finalizzata soltanto alla riduzione del
numero degli assessori, «ma vuole ricordare ai cittadini - ha detto ancora Di Bella
- che la decisione adottata dall'Amministrazione Fiaccato in merito alla
mancata attivazione del mutuo per la realizzazione di sedici alloggi popolari,
non è stata ancora portata all'esame e all'approvazione del consiglio comunale,
che, è bene ricordare, è l'unico organo che poteva prendere una decisione di
tale rilevanza. Tutti - ha concluso il consigliere Di Bella - auspichiamo che
il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Dell'Utri, si faccia garante
delle delibere e delle problematiche votate in Consiglio, cosa che ultimamente
non ha avuto regolare corso».
( da "Mattino,
Il (Nazionale)" del 10-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
COLLEGIO 1 PISCINOLA Piscinola, Chiaiano,
Pianura Pdl Cerbone Luigi Nuova Provincia Orlando Mario Udc Fioretti Maria
detta Rosa Mpa Palumbo Alfredo Inm Merolla Alfonso Pri Mallo Anna La Destra
Licenziati Cristiano Udeur Esposito Natalino Pensionati Sommella Fortunato
Nuovo Psi Iovine Antonio Ad Cacace Vincenzo Noi consumatori De Falco Angelo Adc
Bocchetti Antonio Dc Tortora Alfredo Pd Iacolare Francesco Lista Nicolais
Migliaccio Carlo Sinistra Auriemma Fortuna Rep. dem. Tericco Giovanni Idv Mele
Crescenzo L'altro Sud Sangermano Imma Prc-Pdci Cozzolino Vincenzo Diritti Di
Vaia Pasquale Lista comunista Secone Davide P. com. lav. Esposito Mario Mis
Capuano Giovanni Pci-Ml La Piccirella Alfredo Antonio Soc. dem. Ferraiuolo
Antonio Sinistra critica Mandato Giuseppa Insorgenza Crocano Carmela Per il
bene Arcopinto Michele Lega Sud Montanino Francesco Federalismo Filogamo
Carmine Impotenti Guerriero Maria Preservativi Cozzolino Carolina Forza dem.
Ferrara Raffaele COLLEGIO 2 MIANO Miano, Secondigliano Pdl Marano Manlio Luigi
Nuova Provincia Orefice Carlo Udc Napolitano Giuseppe Mpa Novaca Daniela Inm
Coppola Pietro Pri Martucci Carmine La Destra Di Dato Carlo Udeur Esposito
Umberto Pensionati Monaco Antonio Nuovo Psi Zuccaro Cristiano Ad Cicatiello
Francesco Noi consumatori Pisani Antonio Adc Mango Marco Dc Fiorentino Antonio
Pd Bocchetti Nino Lista Nicolais Russo Carmine Sinistra Cantarelli Rosario Rep.
dem. Pisano Mario Idv Pezzella Giovanni L'altro Sud Cioffo Luca Prc-Pdci Sermon
Antonio Diritti Ricciardi Serafino Lista comunista Guerra Giuseppe P. com. lav.
Formisano Ciro Mis Murolo Vincenzo Pci-Ml Mandato Paolo Soc. dem. Ferraiuolo
Antonio Sinistra critica Iavarone Alberto Insorgenza Riccio Vincenzo Per il
bene Corona Bernardo Lega Sud Mattera Massimo Federalismo De Rosa Ciro
Impotenti Guerriero Maria Preservativi Cozzolino Carolina Forza dem. Spalice
Sonia COLLEGIO 3 SAN PIETRO Scampia, Secondigliano Pdl Moschetti Maurizio Nuova
Provincia Solombrino Vincenzo Udc Alvino Federico Mpa Ferrara Claudio Inm Di
Lorenzo Agostino Pri Di Lella Valerio La Destra Romeo Oreste Udeur Esposito Ciro Pensionati De Simone Vincenzo Nuovo Psi Grazioso Giuseppe Ad
Mazzola Vincenzo Noi consumatori De Felice Gennaro Adc Rizzo Pasquale Dc Barreca Ciro Pd Serino Bernardina Lista Nicolais
Tomeo Carmine Sinistra Parisi Salvatore Rep. dem. Esposito Claudio Idv Sollazzo
Rosa L'altro Sud Cioffo Luca Prc-Pdci Mottola Sergio Diritti Miccoli Cosimino
Lista comunista Liguori Francesco P. com. lav. Formisano Ciro Mis De
Luca Carlo Pci-Ml Mandato Paolo Soc. dem. Limone Andrea Sinistra critica
D'Andrea Stefania Insorgenza Palladino Giovanni Per il bene Corona Bernardo
Lega Sud Carrano Antonio Federalismo Paradisone Gennaro Impotenti Guerriero
Maria Preservativi Cozzolino Carolina Forza dem. Porriello Sara COLLEGIO 4 SAN
GIOVANNI San Giovanni, Barra, Ponticelli Pdl Caccavale Lucio Nuova Provincia
Castiello Rosamaria Udc Barone Raffaele Mpa Ventura Angelo Pasquale Inm
Canzanella Vincenzo Pri Scognamiglio Gennaro La Destra Panico Mario Udeur
Martelli Massimo Pensionati Crocifoglio Ciro Nuovo Psi Velotto Salvatore Ad
Russo Giorgio Noi consumatori Neri Gennaro Adc De Laurentis Domenico Dc Gallo
Francesco Pd Sannino Patrizia Lista Nicolais Langella Michele Sinistra Cacciola
Mario Rep. dem. Cortese Massimo Idv Formisano Giovanni L'altro Sud Della Pietra
Massimo Prc-Pdci Grimaldi Amodio Diritti Birk Giuseppe Lista comunista Cordone
Domenico P. com. lav. Formisano Ciro Mis Boragine Raffaella Pci-Ml Giancotti
Angelo Soc. dem. Elberti Luigi Sinistra critica Isernia Antonella Insorgenza
Napolitano Anna Luisa Per il bene Catullo Valerio Lega Sud Picariello Aniello
Federalismo Reale Antonio Impotenti Di Cicco Maria Rosa Preservativi
Manfredonia Antonio Forza dem. Ferrillo Fioravante COLLEGIO 5 POGGIOREALE
Poggioreale, Ponticelli Pdl Esposito Antonio Nuova Provincia Contemi Pietro Udc
Polimene Luigi Mpa De Giacomo Francesco Inm Sorianello Luigi Pri Vinetti Pietro
La Destra Sollazzo Giuseppe Udeur Finicelli Alfredo Pensionati Campaniello
Francesco Nuovo Psi Palmieri Domenico Ad Bevilacqua Salvatore Noi consumatori
Formicola Antonio Adc Giannicola Antonio Dc Mele Sergio Pd Cilenti Massimo
Lista Nicolais Albolino Ciro Sinistra Calemme Rosanna Rep. dem. Acanfora
Carmine Idv Falanga Marianna L'altro Sud Della Pietra Massimo Prc-Pdci Di
Costanzo Antonio Diritti Sorbara Fabrizio Lista comunista Cordone Domenico P.
com. lav. Traversa Maria Rosaria Mis Alviti Giuseppe Pci-Ml Capparelli Rosaria
Soc. dem. Bracale Ylenia Sinistra critica Passaro Luca Insorgenza Lamberti
Antonio Per il bene Avolio Gennaro Lega Sud Picariello Aniello Federalismo
Coppola Giuseppe Impotenti Di Cicco Maria Rosa Preservativi Manfredonia Antonio
Forza dem. Ferrillo Fioravante COLLEGIO 6 MERCATO Mercato, Pendino, Vicaria,
San Lorenzo Pdl Rispoli Luigi Nuova Provincia Chiummariello Raffaele Udc
Giudice Rosario Mpa Dionisio Anna Inm Manto Massimo Pri Accuso Vincenzo La
Destra Bruno Maurizio Udeur Capuano Maurizio Pensionati Lanza Francesco Nuovo
Psi Esposito Giuseppe Ad Barbato Carmine Noi consumatori Giorgione Angelo Adc
Coppola Pasquale Dc Del Giudice Agostino Pd Gallone Donatella Lista Nicolais
Simeoli Giuseppe Sinistra Chiumeo Pasqualino Rep. dem. Casillo Andrea Idv
Attanasio Ovidio L'altro Sud Sasso Marco Ettore Prc-Pdci Fonzo Flavio Diritti
Guarino Sergio Lista comunista Verde Agnese P. com. lav. Gagliardo Gennaro Mis
Della Corte Giovanni Pci-Ml Sacco Francesco Soc. dem. Cortese Ciro Sinistra
critica Ruggiero Fabio Insorgenza Calabrese Massimo Per il bene D'Angelo
Luciana Lega Sud Perez Raffaele Federalismo Olivares Ugo Impotenti Di Cicco
Maria Rosa Preservativi Manfredonia Antonio Forza dem. Ferrara Raffaele
COLLEGIO 7 SAN CARLO San Carlo, San Lorenzo Pdl Flauto Enrico Nuova Provincia
Broccardo Raffaele Udc Passaretti Antonio Mpa Costagliola Mario Inm Formoso
Orlando Giacinto Pri Rande Luigi La Destra Mancinelli Vincenzo Udeur Starita
Luca Pensionati Crocifoglio Matilde Nuovo Psi Affinito Valentina Ad Bonetti
Luigi Noi consumatori Palumbo Maurizio Adc Beneduce Guglielmo Dc Parente
Guglielmo Pd Pizzi Claudia Lista Nicolais Galiero Ciro Sinistra Pacella
Giuseppe Rep. dem. Casillo Pasquale Idv Rollo Giuseppe L'altro Sud Sasso Marco
Ettore Prc-Pdci Maggio Giosuè Diritti D'Andrea Andrea Lista comunista Cinque
Vincenzo P. com. lav. Traversa Maria Rosaria Mis Priore Giustina Pci-Ml Sacco
Francesco Soc. dem. Pianelli Antonio Sinistra critica Ruggiero Fabio Insorgenza
Ranieri Angelo Per il bene Aloia Luca Lega Sud Perez Raffaele Federalismo
Angioletti Nasti Olimpia Impotenti Felicella Margherita Preservativi Vitagliano
Mariangela Forza dem. Porriello Sara COLLEGIO 8 STELLA Stella,
San Carlo Pdl Cigliano Dario Nuova Provincia Palumbo Anna Udc Ferrara Gennaro
Mpa Perez Vincenzo Inm Caruso Anna Pri Grimaldi Danilo La Destra Miele Zaccaria
Udeur Leva Giuseppe Pensionati Chiapparelli Giuseppe Nuovo Psi Del Monaco
Rosanna Ad Angrisano Patrizia Noi consumatori Errico Massimiliano Adc Picolli
Giovanni Dc Demari Vincenzo Pd Filippelli Armida Lista Nicolais D'Aquino
Immacolata Sinistra Cozzolino Angelo Rep. dem. Datri Innocenzo Idv Giamundo
Arcangelo Salvatore L'altro Sud De Rosa Raffaele Prc-Pdci Ruotolo Francesco
Diritti Contocalakis Dario Lista comunista Quirino Francesco P. com. lav. Arena
Marco Mis Della Corte Giuseppe Pci-Ml Daniele Silvio Soc. dem. Pianelli Antonio
Sinistra critica Locantore Francesco Insorgenza Marrazzo Ciro Per il bene
Avolio Gennaro Lega Sud Vestuto Roberto Federalismo Lento Salvatore Impotenti
Felicella Margherita Preservativi Vitagliano Mariangela Forza dem. Spalice
Sonia COLLEGIO 9 AVVOCATA Avvocata, Arenella Pdl Bellerè Giovanni Nuova
Provincia Ferraro Sergio Udc Converti Massimiliano Mpa Fusco Massimo Inm D'Orta
Marco Pri Zullo Urbano La Destra Esposito Maurizio Udeur Chirichella Patrizio
Pensionati Sommella Giuseppe Nuovo Psi Marone Guido Ad Russo Giovanni Noi
consumatori Caserta Giuseppe Adc Scarfiglieri Salvatore Dc Giulianelli Mario Pd
Gambardella Elisabetta Lista Nicolais Sarcina Giuseppina Sinistra Damiano
Giuseppe Rep. dem. Sosti Maurizio Idv Chirico Francesco L'altro Sud Cerullo
Pietro Prc-Pdci Guida Mario Diritti De Crescenzo Claudia Lista comunista
Gargiulo Antonio P. com. lav. Liberti Matilde Mis Contarino Maria Rosaria
Pci-Ml Giuliani Valentina Soc. dem. La Motta Attilio Sinistra critica Siani Chiara
Insorgenza Branno Salvatore Per il bene Tesoro Vincenzo Lega Sud Varriale
Massimo Federalismo D'Angiò Antonelli Adele Impotenti Felicella Margherita
Preservativi Vitagliano Mariangela Forza dem. Russiello Melania COLLEGIO 10
ARENELLA Arenella, Vomero Pdl Delfino Ottavio Nuova Provincia Migliardi Fabio
Udc Patruno Alberto Mpa Noviello Giuseppe Inm Cimmino Gianfranco Pri Barone
Teresa La Destra Papa Giovanni Udeur Giuliani Antonio Pensionati Sommella
Fortunato Nuovo Psi Tortora Filippo Ad Stile Eugenio Alberico Noi consumatori
Pisani Angelo Adc Falcione Ettore Dc Alfano Corrado Pd Capone Alessandro Lista
Nicolais Fiengo Maria Rosaria Sinistra Coppeto Mario Rep. dem. Di Carluccio
Salvatore Idv Imperlino Luigi L'altro Sud Balia Andrea Prc-Pdci Crosio Giuseppe
Diritti Piccolino Claudia Lista comunista Brescia Ciro P. com. lav. Luciano
Bruno Mis Sirigo Antonio Pci-Ml Coppola Antonio Soc. dem. Pirozzi Gabriella
Sinistra critica Locantore Francesco Insorgenza Bozzelli Gianluca Per il bene
Gentile Antonio Lega Sud Montanino Francesco Federalismo Cecchini Claudio
Impotenti Leonelli Francesco Preservativi Lubrano Massimo Forza dem. Lecce
Gabriele COLLEGIO 11 VOMERO Vomero, Fuorigrotta Pdl Albano Serena Nuova
Provincia Lala Marcello Udc De Masi Roberto Mpa Grotta Pasquale Inm Romano
Giuseppe Pri Tessitore Adelina La Destra Auriemma Luciano Udeur Sirignano
Augusto Pensionati Beato Dario Nuovo Psi Postiglione Giovanni Ad Aliotta
Maurizio Noi consumatori Pisani Angelo Adc Crocifoglio Fabio Dc Vicastro
Raffaele Pd Costa Massimo Lista Nicolais Gallo Norberto Sinistra De Angelis
Rosario Rep. dem. Bruno Alessandro Idv Pace Maria Caterina L'altro Sud Musco
Stefano Prc-Pdci Giuliani Tiziana Diritti Spatuzzi Anna Lista comunista
Fioretti Luca P. com. lav. Mobilio Lorenzo Mis Filocaso Vincenzo Pci-Ml Coppola
Antonio Soc. dem. Vulcano Francesco Sinistra critica Cavotti Gianluca
Insorgenza Piantino Enrico Per il bene Catullo Valerio Lega Sud Bonfiglio
Giovanni Battista Federalismo Iafullo Pasquale Impotenti Leonelli Francesco
Preservativi Lubrano Massimo Forza dem. Visconti Vincenzo COLLEGIO 12
FUORIGROTTA Fuorigrotta Pdl Lopa Rosario Nuova Provincia Sorrentino Ilaria Udc
Lettieri Carlo Mpa Frongillo Carmine Inm Masiello Luigi Pri Castaldo Luca Ciro
La Destra Tingarelli Gerardo Udeur Tabacchini Gennaro Pensionati Brevetto Bruno
Nuovo Psi Garofalo Mario Ad Giangrande Luciano Noi consumatori Artiano Ciro Adc
Sapia Pietro Dc Artese Andrea Francesco Pd Balzamo Giuseppe Lista Nicolais
D'Esposito Gaspare Sinistra Clemente Giovanni Rep. dem. Barretta Giuseppe Idv
Filoia Massimo L'altro Sud Spatuzzi Noemi Prc-Pdci Secondulfo Giovanni Diritti
Spatuzzi Anna Lista comunista Agnino Vittorio P. com. lav. Mobilio Lorenzo Mis
Maffettone Antonio Pci-Ml Nadj Kata Soc. dem. Vulcano Francesco Sinistra critica
Petricelli Maria Anna Insorgenza Urciuolo Ciro Per il bene Raso Vincenza Lega
Sud Mattera Massimo Federalismo Abbondante Anna Impotenti Leonelli Francesco
Preservativi Lubrano Massimo Forza dem. Vito Vincenzo COLLEGIO 13 PIANURA
Pianura, Soccavo Pdl Varriale Salvatore Nuova Provincia Ciotola Claudio Udc
Varchetta Mario Mpa Campanile Raffaele Inm Merolla Alfonso Pri Costanzo
Vincenzo La Destra Todaro Antonio Luciano Udeur Romano Alberto Pensionati
Valleriota Nicola Rosario Nuovo Psi Strazzullo Alessandro Ad Russo Gennaro Noi
consumatori Topo Francesco Adc de Silva Maria Dc Varriale Giovanni Pd Falcone
Livio Lista Nicolais Lamonica D'Ambrosio Patrizia Sinistra Miralto Antonio Rep.
dem. Ruggiero Fulvio Idv Luongo Antonio L'altro Sud Buongiovanni Vincenzo Prc-Pdci
Vacca Giuseppe Diritti Risi Antonio Lista comunista Brunello Zaccaria P. com.
lav. Esposito Mario Mis Raiola Gennaro Pci-Ml Savio Antonio Soc. dem. Nocerino
Pasquale Sinistra critica Esposito Bruno Insorgenza Marra Luigi Per il bene
Barretta Giuseppe Lega Sud Annunziata Rosa Federalismo Riccardi Ferrari Paola
Impotenti Felicella Giovanni Preservativi Peluccio Luciano Forza dem.
Santorelli Rolando COLLEGIO 14 POSILLIPO Posillipo, Bagnoli, Soccavo Pdl
Pascale Francesca Nuova Provincia Serappo Lucia Udc Cerbone Elvira Mpa Orlando
Antonio Pio Inm Cuomo Patrizio Pri Spinelli Giuseppe La Destra Settembrini
Silvio Udeur Cozzolino Luciano Pensionati Crocifoglio Ciro Nuovo Psi
Martuscelli Isabella Ad Saltelli Emiliano Noi consumatori Forte Simone Adc
Cincini Vincenzo Dc De Gregorio Vincenzo Pd Guerriero Salvatore Lista Nicolais
Giangrasso Alessia Sinistra Canale Cama Francesca Rep. dem. Giordano Alfredo
Idv Tommasielli Giuseppina L'altro Sud De Franciscis Emiddio Prc-Pdci Zazzaro
Mario Diritti Bassano Di Tufillo Simona Lista comunista Agnino Vittorio P. com.
lav. Esposito Mario Mis Di Costanzo Assunta Pci-Ml Di Meglio Amedeo Soc. dem.
Giordano Ciro Sinistra critica Cavotti Gianluca Insorgenza Giammarino Luigi Per
il bene Ferrillo Gennaro Lega Sud Varriale Massimo Federalismo Sole Carmine
Impotenti Felicella Giovanni Preservativi Peluccio Luciano Forza dem. Visconti
Salvatore COLLEGIO 15 SAN FERDINANDO San Ferdinando, Bagnoli, Chiaia Pdl
Carbone Gennaro Nuova Provincia De Santis Ninni Udc Palumbo Nello Mpa Scotti
Marina Inm Di Nocera Anna Maria Pri Mingione Luigi La Destra Torre Antonio
Udeur De Pompeis Vincenzo Pensionati D'Alfonso Giorgio Nuovo Psi Papolla Enrica
Ad Manna Giorgio Noi consumatori De Lisa Giovanni Adc Cincini Vincenzo Dc Cuomo
Mario Rosario Pd Rosa Anna Brigida Lista Nicolais Caramignoli Mauro Sinistra
Giordano Carlo Rep. dem. Massa Giuseppe Idv Lubrano di Ricco Maria Candida
L'altro Sud De Franciscis Emiddio Prc-Pdci Pecoraro Felice Diritti Tempore
Vincenzina Lista comunista Fioretti Luca P. com. lav. Mobilio Lorenzo Mis
Iannucci Pasquale Pci-Ml Palamaro Francesco Soc. dem. Gianfreda Roberto
Sinistra critica Pinto Fabrizio Insorgenza Ippolito Carmine Per il bene Gentile
Christian Lega Sud Mattera Massimo Federalismo Sole Carmine Impotenti Felicella
Giovanni Preservativi Peluccio Luciano Forza dem. Visconti Vincenzo
( da "Arena,
L'" del 11-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Lunedì 11 Maggio 2009 SPORT Pagina 41 Il
Luc Bovolone conquista il titolo provinciale CEREA Il Luc Bovolone si è
aggiudicato il titolo provinciale giovanissimi a conclusione del 2° Trofeo
Città di Cerea-2° Trofeo Proloco di Cerea organizzato dall'Italo Pec Collanti con
la collaborazione della Proloco e degli Alpini di Cerea. In gara 211 atleti.
G1: 1) Federico Bertoncini (Ausonia), 2) Leonardo Volpe (Italo Pec), 3) Luca
Biasiolo (Isolano Stella 81), 4) Marco Menti (Cage
Capes), 5) Marco Brenner (E-Racers). Femmine: 1) Giorgia Cisamolo (Off.
Alberti), 2) Maira Bertasini (Luc), 3) Anastasia Albarello (Cage). G2: 1)
Emanuele Pasi (Luc Bovolone), 2) Matteo Vaccaro (Cage), 3) Federico Zorzan
(Luc), 4) Mattia Rizzati (Cage), 5) Matteo Modena (Cage).
Femmine: 1) Chiara Longo (Italo Pec), 2) Gaia Soave (Luc), 3) Alessia Pasinato
(Cage Capes Silvana). G3: 1) Gianmarco Cervato (Off. Alberti), 2) Enea Righetti
(Ausonia), 3) Riccardo Lancerotto (Cage), 4) Davide Martini (Alberti), 5)
Samuele Carpene (Alberti). Femmine: 1) Giulia Gobetti (Cage Silvana), 2)
Katiuscia Vaccari (Italo Pec), 3) Sara Fedeli (Ausonia). G4: 1) Marco Chesini
(Ausonia), 2) Davide Venturi (Azzanese), 3) Diego Cisamolo (Alberti), 4)
Filippo Dal Forno (Alberti), 5) Riccardo Buffon (Gaiga Campi). Femmine: 1) Debora
Ghiotto (Hawaiki Roncà), 2) Rachele Bonato (Beni), 3) Ilaria De Beni (Gaiga
Campi). G5: 1) Alberto Zanoni (Cage Capes Silvana), 2) Luca Mozzato (Cage), 3)
Cristian Rocchetta (Cordioli Acl), 4) Andrea Pulito (Beni), 5) Mounin Ouahdani
(Isolano). Femmine: 1) Martina Stefani (Isolano Stella
81), 2) Nicole Magagna (Isolano), 3) Debora Silvestri (Azzanese). G6 (pari): 1)
Nicola Righetti (Ausonia), 2) Enrico Zanoncello (Luc), 3) Alex Venturini
(Caselle), 4) Riccardo Frigatti (Adria), 5) Mattia Nicolini (Beni). G6
(dispari): 1) Realdo Ramaliu (Luc Bovolone), 2) Carloalberto Giordani
(Isolano), 3) Riccardo Merola (Isolano), 4) Federico Queruli (Beni), 5) Matteo
Gazzetto (Hawaiki). Femmine: 1) Jessica Longo (Italo Pec), 2) Margherita Dalle
Pezze (Ausonia), 3) Martina Pietroboni (Italo).
(
da "Corriere della Sera"
del 11-05-2009)
Argomenti: Costi della politica
Corriere della Sera sezione: Primo Piano data: 11/05/2009 - pag: 8 «Minacciata l'esistenza del Pakistan» Allarme del generale Usa Petraeus di fronte all'avanzata estremista WASHINGTON Qualcosa si muove sul fronte orientale. O almeno questo è ciò che pensa il generale David Petraeus, responsabile del comando che segue le operazioni nello scacchiere afghano-pachistano. La sfida dei talebani nel suo giudizio ha «galvanizzato » l'esercito del Pakistan e lo ha spinto a reagire nei confronti di una «minaccia esistenziale». Le prossime settimane, ha aggiunto, saranno decisive per capire se la risposta di Islamabad ha avuto successo. Poi, stemperando i timori emersi negli Usa nei giorni scorsi, il generale ha affermato di avere fiducia nel sistema che protegge l'arsenale nucleare del Pakistan: «Ci fidiamo delle misure di sicurezza e delle procedure». Alle parole di Petraeus ha fatto eco il presidente pachistano Ali Zardari. In un'intervista alla Nbc ha rassicurato che «lo Stato non collasserà» ma ha riconosciuto che il suo Paese sta combattendo «la guerra per la propria esistenza». Quindi ha ricordato che il problema delle formazioni integraliste non è nato oggi essendo un'eredità della guerra contro i sovietici. La crescita del movimento mujaheddin negli anni 80, ha osservato, «è un cancro creato da noi tutti, Pakistan e America». Una chiara allusione al finanziamento da parte delle intelligence dei due Paesi (e dell'Arabia Saudita) verso gli insorti che si battevano per liberare l'Afghanistan dall'Armata Rossa. Il nuovo impegno nella lotta all'estremismo, sancito dal recente incontro di Washington con Barack Obama e il presidente afghano Karzai, non ha comunque sgombrato il campo da alcune differenze di vedute tra i partner. In particolare sul dossier dei raid americani. Missioni affidate a velivoli convenzionali in Afghanistan e agli aerei senza pilota in Pakistan. Il Pentagono, ha avvertito il consigliere per la sicurezza nazionale James Jones, non fermerà gli attacchi, anche se cercherà di evitare che si ripetano errori nella designazione dei bersagli: «Raddoppieremo i nostri sforzi per impedire che degli innocenti siano uccisi». Un problema serio, per le ripercussioni politiche e sociali, confermato dalla strage costata la vita pochi giorni fa a decine di civili in Afghanistan. Per Jones «legare le mani ai nostri comandanti sarebbe una cosa imprudente». Su questo aspetto è parso più prudente Petraeus. Infatti, ha riconosciuto che «le nostre tattiche non devono compromettere gli obiettivi strategici». Ossia bisogna evitare di alienarsi il consenso della popolazione solo per neutralizzare questo o quel capo terrorista. Per diversi responsabili militari i raid si sono rivelati un'arma efficace, specie contro le formazioni qaediste. Grazie alle incursioni dei droni sono stati eliminati numerosi dirigenti e altri sono stati costretti a nascondersi. Un bilancio positivo riconosciuto dallo stesso Petraeus, il quale ritiene che «Al Qaeda mantiene delle enclavi e dei rifugi, ma non ha più basi operative in Afghanistan». La spada è adesso nelle mani dei talebani che usano le zone tribali del Pakistan come retrovia. Una regione dove hanno trovato ospitalità molti qaedisti. Forse tra i fuggiaschi c'è anche Bin Laden. Ma, come ha ammesso Jones, nessuno sa se Osama sia «vivo e morto». Guido Olimpio
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( da "Giorno,
Il (Milano)" del 11-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
PRIMO PIANO pag. 2 Berlusconi rilancia: Il
premier vuole superare i «vecchi strumenti». di ALESSANDRO FARRUGGIA ROMA SARÀ
LA VOLTA BUONA? Centonove anni dopo la prima proposta di abolizione fatta dal
deputato Gesualdo Libertini, riparte la infinita e sinora vana battaglia per l'abolizione delle Province. Per molti, dopo la nascita delle
regioni, sono enti inutili, uno spreco di ricorse che ci costa 14.5 miliardi di
euro (escluse Trento e Bolzano), i tre quarti dei quali spesi per il loro
mantenimento. Ma per altri sono importanti presidi di federalismo e soprattutto
per tanti sono centri di potere da difendere. E quindi cancellarle sarà
una impresa titanica. A RILANCIARLA è Silvio Berlusconi che torna a sfidare la
Lega (e lo fa, non a caso, con la tornata elettorale alle porte). «Le Province
dice il presidente del Consiglio sono strumenti vecchi che intendiamo superare
introducendo per le grandi aree le città metropolitane. Ho letto che la
sinistra e l'Udc dicono la stessa cosa nei loro programmi, sono contento che
siano d'accordo con la maggioranza e quando faremo la riforma costituzionale su
questa materia spero che manterranno la loro opinione e che ci diano i loro
voti». Ma sarebbe una abolizione tout court o una abolizione delle sole aree
metropolitane, come da proposta del governo per la prossima Finanziaria? E
magari, come detto l'altro ieri il ministro Renato Brunetta, si darà vita a una
riforma che porterà a «Province nuove, che saranno presiedute da un sindaco
eletto non più direttamente dai cittadini ma dalla conferenza dei sindaci della
provincia e che ingloberanno le comunità montane e altri enti di secondo
livello»? DIPENDERÀ dai rapporti di forza. Che il leader del Pdl voglia
completamente superare questo ente territoriale è cosa nota. «La prima cosa da
fare per ridurre i costi della politica è dimezzare il
numero di consiglieri regionalie e comunali e non parlo delle province disse il
31 aprile del 2008 perchè bisogna eliminarle. Dobbiamo eliminare tanti enti
inutili, e quindi province, comunità montane e tutti quegli enti antichi
rimasti in funzione senza produrre nessun effetto...». Come alleato Berlusconi
ha sicuramente la componente ex An del Pdl, che con Fini («nel programma del
Pdl c'era l'abolizione e personalmente non ho cambiato opinione») e la Russa
(che propose un percorso graduale, con abolizione entro cinque anni) si
espresse nettamente. Ma è altrettanto noto che la Lega le difeso e difende le
province a spada (di Alberto da Giussano) tratta. Così bene che lo scorso 11
dicembre Berlusconi osservò: «C'è solo un punto del programma sul quale ho
difficoltà con i miei alleati: è quello dell'abolizione delle province. Siamo
ancora convinti che sarebbe un passo utile per risparmiale, ma la Lega ha una
posizione molto ferma». posizione che resta eccome. «Finirà come nella favola
di Fedro della volpe e l'uva ironizza il leghista Matteo Salvini le volpi del
Pdl prima cercheranno di abolirle poi, una volta visto che non ce la faranno,
diranno metaforicamente: tanto l'uva non è matura». FAVOREVOLI all'abolizione
sono anche Idv e Udc, mentre il Pd che nel programma elettorale scrisse
«dobbiamo abolire le Province partendo da quelle ove esistono le aree
metropolitane» ora, con realpolitik, ha sfumato sull'abolizione totale (non
negata, ma rinviata a un imprecisato futuro) e si è concentrato sull'abolizione
delle province delle grandi città. In questa direzione andò Veltroni, con il
consenso di presidenti di importanti province guidate dal centrosinistra come
Matteo Renzi (Firenze) e Nicola Zingaretti (Roma), ma con un netto «no» da
parte di un fetta importante del partito, a partire dai segretari regionali di
Piemonte e Veneto. Da parte sua il segretario Dario Franceschini bolla il
tentativo di Berlusconi come mossa elettorale: «Possibile domanda che queste cose
emergano stranamente prima delle campagna elettorali? Che il barcone sia
respinto quando il numero di immigrati cresce, e le Province siano da abolire
proprio ora, quando sono al governo da un anno, e non hanno fatto nulla?».
Image: 20090511/foto/1457.jpg
( da "Nazione,
La (Firenze)" del 11-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
PRIMO PIANO pag. 2 Berlusconi rilancia: Il
premier vuole superare i «vecchi strumenti». di ALESSANDRO FARRUGGIA ROMA SARÀ
LA VOLTA BUONA? Centonove anni dopo la prima proposta di abolizione fatta dal
deputato Gesualdo Libertini, riparte la infinita e sinora vana battaglia per l'abolizione delle Province. Per molti, dopo la nascita delle
regioni, sono enti inutili, uno spreco di ricorse che ci costa 14.5 miliardi di
euro (escluse Trento e Bolzano), i tre quarti dei quali spesi per il loro
mantenimento. Ma per altri sono importanti presidi di federalismo e soprattutto
per tanti sono centri di potere da difendere. E quindi cancellarle sarà
una impresa titanica. A RILANCIARLA è Silvio Berlusconi che torna a sfidare la
Lega (e lo fa, non a caso, con la tornata elettorale alle porte). «Le Province
dice il presidente del Consiglio sono strumenti vecchi che intendiamo superare
introducendo per le grandi aree le città metropolitane. Ho letto che la
sinistra e l'Udc dicono la stessa cosa nei loro programmi, sono contento che
siano d'accordo con la maggioranza e quando faremo la riforma costituzionale su
questa materia spero che manterranno la loro opinione e che ci diano i loro
voti». Ma sarebbe una abolizione tout court o una abolizione delle sole aree
metropolitane, come da proposta del governo per la prossima Finanziaria? E
magari, come detto l'altro ieri il ministro Renato Brunetta, si darà vita a una
riforma che porterà a «Province nuove, che saranno presiedute da un sindaco
eletto non più direttamente dai cittadini ma dalla conferenza dei sindaci della
provincia e che ingloberanno le comunità montane e altri enti di secondo
livello»? DIPENDERÀ dai rapporti di forza. Che il leader del Pdl voglia
completamente superare questo ente territoriale è cosa nota. «La prima cosa da
fare per ridurre i costi della politica è dimezzare il
numero di consiglieri regionalie e comunali e non parlo delle province disse il
31 aprile del 2008 perchè bisogna eliminarle. Dobbiamo eliminare tanti enti
inutili, e quindi province, comunità montane e tutti quegli enti antichi
rimasti in funzione senza produrre nessun effetto...». Come alleato Berlusconi
ha sicuramente la componente ex An del Pdl, che con Fini («nel programma del
Pdl c'era l'abolizione e personalmente non ho cambiato opinione») e la Russa
(che propose un percorso graduale, con abolizione entro cinque anni) si
espresse nettamente. Ma è altrettanto noto che la Lega le difeso e difende le
province a spada (di Alberto da Giussano) tratta. Così bene che lo scorso 11
dicembre Berlusconi osservò: «C'è solo un punto del programma sul quale ho
difficoltà con i miei alleati: è quello dell'abolizione delle province. Siamo
ancora convinti che sarebbe un passo utile per risparmiale, ma la Lega ha una
posizione molto ferma». posizione che resta eccome. «Finirà come nella favola
di Fedro della volpe e l'uva ironizza il leghista Matteo Salvini le volpi del
Pdl prima cercheranno di abolirle poi, una volta visto che non ce la faranno,
diranno metaforicamente: tanto l'uva non è matura». FAVOREVOLI all'abolizione
sono anche Idv e Udc, mentre il Pd che nel programma elettorale scrisse
«dobbiamo abolire le Province partendo da quelle ove esistono le aree
metropolitane» ora, con realpolitik, ha sfumato sull'abolizione totale (non
negata, ma rinviata a un imprecisato futuro) e si è concentrato sull'abolizione
delle province delle grandi città. In questa direzione andò Veltroni, con il
consenso di presidenti di importanti province guidate dal centrosinistra come
Matteo Renzi (Firenze) e Nicola Zingaretti (Roma), ma con un netto «no» da
parte di un fetta importante del partito, a partire dai segretari regionali di
Piemonte e Veneto. Da parte sua il segretario Dario Franceschini bolla il
tentativo di Berlusconi come mossa elettorale: «Possibile domanda che queste
cose emergano stranamente prima delle campagna elettorali? Che il barcone sia
respinto quando il numero di immigrati cresce, e le Province siano da abolire
proprio ora, quando sono al governo da un anno, e non hanno fatto nulla?».
Image: 20090511/foto/114.jpg
( da "Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del 11-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
PRIMO PIANO pag. 2 Berlusconi rilancia: Il
premier vuole superare i «vecchi strumenti». di ALESSANDRO FARRUGGIA ROMA SARÀ
LA VOLTA BUONA? Centonove anni dopo la prima proposta di abolizione fatta dal
deputato Gesualdo Libertini, riparte la infinita e sinora vana battaglia per l'abolizione delle Province. Per molti, dopo la nascita delle
regioni, sono enti inutili, uno spreco di ricorse che ci costa 14.5 miliardi di
euro (escluse Trento e Bolzano), i tre quarti dei quali spesi per il loro
mantenimento. Ma per altri sono importanti presidi di federalismo e soprattutto
per tanti sono centri di potere da difendere. E quindi cancellarle sarà
una impresa titanica. A RILANCIARLA è Silvio Berlusconi che torna a sfidare la
Lega (e lo fa, non a caso, con la tornata elettorale alle porte). «Le Province
dice il presidente del Consiglio sono strumenti vecchi che intendiamo superare
introducendo per le grandi aree le città metropolitane. Ho letto che la
sinistra e l'Udc dicono la stessa cosa nei loro programmi, sono contento che
siano d'accordo con la maggioranza e quando faremo la riforma costituzionale su
questa materia spero che manterranno la loro opinione e che ci diano i loro
voti». Ma sarebbe una abolizione tout court o una abolizione delle sole aree
metropolitane, come da proposta del governo per la prossima Finanziaria? E
magari, come detto l'altro ieri il ministro Renato Brunetta, si darà vita a una
riforma che porterà a «Province nuove, che saranno presiedute da un sindaco
eletto non più direttamente dai cittadini ma dalla conferenza dei sindaci della
provincia e che ingloberanno le comunità montane e altri enti di secondo
livello»? DIPENDERÀ dai rapporti di forza. Che il leader del Pdl voglia
completamente superare questo ente territoriale è cosa nota. «La prima cosa da
fare per ridurre i costi della politica è dimezzare il
numero di consiglieri regionalie e comunali e non parlo delle province disse il
31 aprile del 2008 perchè bisogna eliminarle. Dobbiamo eliminare tanti enti
inutili, e quindi province, comunità montane e tutti quegli enti antichi
rimasti in funzione senza produrre nessun effetto...». Come alleato Berlusconi
ha sicuramente la componente ex An del Pdl, che con Fini («nel programma del
Pdl c'era l'abolizione e personalmente non ho cambiato opinione») e la Russa
(che propose un percorso graduale, con abolizione entro cinque anni) si
espresse nettamente. Ma è altrettanto noto che la Lega le difeso e difende le
province a spada (di Alberto da Giussano) tratta. Così bene che lo scorso 11
dicembre Berlusconi osservò: «C'è solo un punto del programma sul quale ho
difficoltà con i miei alleati: è quello dell'abolizione delle province. Siamo
ancora convinti che sarebbe un passo utile per risparmiale, ma la Lega ha una
posizione molto ferma». posizione che resta eccome. «Finirà come nella favola
di Fedro della volpe e l'uva ironizza il leghista Matteo Salvini le volpi del
Pdl prima cercheranno di abolirle poi, una volta visto che non ce la faranno,
diranno metaforicamente: tanto l'uva non è matura». FAVOREVOLI all'abolizione
sono anche Idv e Udc, mentre il Pd che nel programma elettorale scrisse
«dobbiamo abolire le Province partendo da quelle ove esistono le aree
metropolitane» ora, con realpolitik, ha sfumato sull'abolizione totale (non
negata, ma rinviata a un imprecisato futuro) e si è concentrato sull'abolizione
delle province delle grandi città. In questa direzione andò Veltroni, con il
consenso di presidenti di importanti province guidate dal centrosinistra come
Matteo Renzi (Firenze) e Nicola Zingaretti (Roma), ma con un netto «no» da
parte di un fetta importante del partito, a partire dai segretari regionali di
Piemonte e Veneto. Da parte sua il segretario Dario Franceschini bolla il
tentativo di Berlusconi come mossa elettorale: «Possibile domanda che queste
cose emergano stranamente prima delle campagna elettorali? Che il barcone sia
respinto quando il numero di immigrati cresce, e le Province siano da abolire
proprio ora, quando sono al governo da un anno, e non hanno fatto nulla?».
Image: 20090511/foto/8535.jpg
( da "Stampa,
La" del 11-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Montanelli così parlò il «mito» Il 12
maggio ricorre il centenario della nascita di Indro Montanelli. Molti si sono
esercitati nel ricordo di questo grande giornalista. Alcune riflessioni non gli
hanno, però, reso merito e onore, anzi. Eppure bastava ricordare alcune frasi
«storiche» del direttore. Bastava scrivere quanto egli disse: «I giornalisti
sono al servizio dei giornali e i giornali dei lettori. Chi pensa il contrario
farebbe bene a cambiare mestiere». Poi disse che «lo scoop è la scorciatoia dei
somari», ma anche che «cercare il "colpo" consente di arrivare prima,
ma male e si perde la fiducia del lettore». Per Montanelli «il giornalismo è un
mestiere che richiede umiltà, il protagonismo contrasta con questa legge».
Nella sua mitica «Olivetti lettera 22» Montanelli scrisse anche che «merito del
giornalismo italiano è avere strappato la cultura ai fortilizi mafiosi
dell'accademia». Frasi dette dal mito che non moriranno mai, come mai potrà
morire quanto fatto da questo grande italiano. DANIELE DAMELE Bravo, Fassino
Finalmente Fassino ha approvato il ministro Maroni nella operazione
respingimento in Libia di migranti. Finalmente un uomo, e importante,
dell'opposizione che riesce a superare il muro del no, sempre e comunque, che
va avanti da anni e con penosi risultati per il Pd. Mi auguro che sia la volta
buona e si riesca a ragionare sui problemi senza preconcetti e schieramenti.
Bravo, Fassino! RAFFAELLA C. RUZZI Poteva pensarci il Vaticano Secondo il
Vaticano, aver respinto gli immigrati è stata una cosa disumana e l'Italia
avrebbe dovuto accoglierli senza battere ciglio come ne ha accolti centinaia di
migliaia nei decenni passati. Invece di farci la predica, il Vaticano avrebbe
dovuto fare una cosa semplicissima: accollarsi i migranti nel suo Stato.
Avrebbe potuto dare loro alloggio e lavoro visti i grandi possedimenti terrieri
e le ricchezze di cui dispone; questo sarebbe stato un buon esempio di carità
cristiana, invece ancora una volta la Santa Sede l'onere dell'ospitalità la
accolla allo Stato italiano. CARLO MARTELLI, PIACENZA L'avesse fatto
Berlusconi... Il sig. Franceschini non ha trovato di meglio da fare che andare
all'Aquila, dopo quello che è successo, e che fa tra l'altro? Inaugura una
nuova sezione del Pd. Sono abruzzese, ma sai quanto me ne può fregare della
sezione Pd con tutte le magagne da risolvere! L'avesse fatto Berlusconi sai che
can can dagli avversari politici! ANGELO D'ALFONSINE, CIRIÈ (TO) Nuovi
ministri: e la crisi? Alla fine la Brambilla l'ha spuntata diventando la nuova
ministra del Turismo. A breve ritornerà anche il ministero
della Salute. Questo riproliferare di ministeri è un contentino politico o una
reale esigenza del Paese? Pensando positivo, auspichiamo che il Paese trarrà
giovamento da queste nuove nomine, però qualche dubbio rimane. Contenere i
costi della politica deve rimanere un obbligo, prima che politico, morale per il
governo in carica: la crisi economica ha limato pesantemente le risorse
disponibili, pertanto queste ultime debbono essere utilizzate con oculatezza e
non sprecate per accontentare le ambizioni politiche di qualche neo ministra/o.
GIUSEPPE DIOTTO, TORINO Cnr, concorso e ricorso L'articolo pubblicato lunedì 4
maggio sulla Stampa dal titolo «Concorso "pilotato" al Cnr» è
gravemente diffamatorio nei confronti di un istituto del Cnr, dei direttori che
si sono succeduti negli ultimi anni e dei componenti della Commissione di
concorso citati. Prendiamo atto della sentenza del Tar, contro il quale il Cnr
farà ricorso al Consiglio di Stato, e siamo fiduciosi che la giustizia farà il
suo corso. La ricostruzione di quanto accaduto è invece chiaramente
tendenziosa: che il giornalista abbia ritenuto di scrivere un articolo sulla
base delle dichiarazioni di una sola parte, senza minimamente verificarne
l'attendibilità, può anche rientrare nel diritto di cronaca, ma che il
giornalista accrediti aprioristicamente il ricorrente come «super-cervello»,
lasciando sottintendere una valutazione negativa dei vincitori, e utilizzi
frasi quali «mani nella marmellata» e «concorso pilotato» fa passare dalla
ricostruzione non documentata alla diffamazione a mezzo stampa. RICCARDO
TASCONE DIRETTORE IEIIT-CNR ROBERTO TEMPO DIRIGENTE DI RICERCA IEIIT-CNR I
giudici del Tar hanno valutato le argomentazioni di una parte e dell'altra e
hanno emesso una sentenza. Potrà non piacere, ma è la decisione di un giudice
terzo, quindi non di una sola parte come la si vuol far passare. Quanto al
valore del candidato escluso, non sono io a doverlo valutare: lo ha fatto
l'Iriti (predecessore dell'Ieiit) assumendolo e la stessa commissione di cui i
professori Tascone e Tempo facevano parte facendolo giungere alla soglia
dell'orale al concorso. La valutazione negativa che ne deriverebbe per i due
vincitori, nemmeno citati, è frutto di una forzatura, questa sì, tendenziosa. \
Il francobollo per il satellite «Agile» Per festeggiare un successo fatto
registrare dal satellite per l'esplorazione dell'universo «Agile», vanto della
tecnologia italiana, le Poste hanno emesso un francobollo a esso dedicato del
valore facciale di 0,65 euro. La posta prioritaria mi pare costi 0,60 euro. Se
non fosse che 0,65 è l'affrancatura che serve per la zona tariffaria 1 (formata
da Europa e Paesi del Mediterraneo), si potrebbe supporre che questo sia un
francobollo dedicato ai collezionisti, non escludendo però l'eventualità che a
breve ci venga presentato un aumento dei costi delle affrancature; nulla di più
facile, le Poste hanno appena aumentato le commissioni sui pagamenti con
bollettini di ccp concedendosi a fronte di una inflazione ai minimi storici un
buon +10%. RENATA RANTELLA
( da "Secolo
XIX, Il" del 11-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Colpire gli sprechi
per difendere la buona sanità Federico Mereta La signora Tina ha varcato la
soglia degli ottant'anni. Sta benissimo, beata lei. Ma ogni anno, quando arriva
la primavera, si concede una settimana di ricovero per prepararsi alla stagione
più calda. Soliti esami del sangue, magari una lastra per vedere che le
articolazioni siano a posto, un ciclo di flebo rinforzanti sono il suo
personale trattamento per rimettersi in forma. A tenere calda una camera non è
una preziosa clinica, ma un grande policlinico di una città del sud. Così la
signora Tina, nome di fantasia, diventa uno dei protagonisti di una delle più
comuni telenovelas del sistema sanitario nazionale: la saga del ricovero
inutile, che costa circa cinque miliardi e settecento milioni di euro l'anno
alle sempre più sofferenti casse del sistema sanitario. Questa arzilla donna è
solo un esempio dei tanti malvezzi di una sanità che, pur zoppicando, rimane
sempre tra le migliori del mondo. Anche se deve fare i conti con budget sempre
più risicati, che spesso non bastano a coprire gli sprechi di un sistema in costante "riparazione". La storia
della signora Tina, epifenomeno dei mille malvezzi della nostra Italia che
zoppica quando si parla di salute ma non cede alla speranza di un futuro
migliore, anche grazie a modelli virtuosi e al lavoro che tanti portano avanti
ogni giorno, è raccontata dalla giornalista dell'Espresso, Daniela
Minerva, nel suo volume "La fiera delle Sanità" (Rizzoli.Bur,
pagg.373 euro 12,50). Il libro, realizzato sotto forma di inchiesta, indaga su
come e perché ci siano casi in cui la politica e
addirittura la malavita organizzata entrino nella sfera della salute del
cittadino e del complesso sistema che dovrebbe consentirci di mantenerla il più
a lungo possibile, facendo il punto su cortesie ingiustificate, gestioni che
non vedono lo Stato ma i singoli protagonisti di scelte strategiche per la
sanità, sprechi che rendono sempre più difficile
assicurare prestazioni dovute ai cittadini. Ma soprattutto nel testo si
denuncia l'arroganza di chi vede nella sanità un territorio di conquista e,nei
104 e passa milioni di euro che lo Stato investe annualmente per la salute dei
cittadini, una splendida torta da dividere, pur riconoscendo che a fronte di
casi drammatici di malasanità esistono eccellenze che sono destinate a portare
alla vittoria chi crede nel sistema sanitario nazionale. Da questa
"istantanea" tutt'altro che tranquillizzante, in un'epoca di
federalismo sempre più spinto che potrebbe portare a una vera e propria
competizione tra regioni (per non parlare dell'Europa, che spingerà la strada
della concorrenza a tutto vantaggio del cittadino che potrebbe trovare la
soluzione al suo problema in un volo low-cost a Londra, Parigi o in Germania),
emergono tante problematiche che l'Italia deve affrontare. La prima è
sicuramente di ordine politico. In quest'epoca di ristrettezze e ricerca di
fondi, nella logica obbligata di un contenimento dei costi, è lecito offrire
tutto a tutti, sempre e comunque. "Come facciamo a contenere le spese e
rispettare i tetti con una popolazione che invecchia e una medicina che costa -
e offre - sempre di più"? La risposta a questa domanda posta dall'autrice
del libro sta probabilmente in un'unica parola: appropriatezza. Perché
moltiplicare l'offerta e garantire comunque la gratuità significa spingere il
cittadino a consumare, nella perversa spirale del "tutto a tutti" che
ha portato a sprecare, come in un fiume inarrestabile, grandi quantità di
denaro. Così, come per la signora Tina il ricovero annuale di
"verifica" per l'estate che si avvicina è un'abitudine tutt'altro che
negativa, se non fosse che un posto letto in un'ospedale d'eccellenza costa
davvero moltissimo e che a volte si effettuano esami sofisticati come tac e
risonanze magnetiche senza che ce ne sia un effettivo bisogno. Un dato per
tutti. L'Associazione dei medici cardiologi ospedalieri ha condotto uno studio
che dimostra che sempre più spesso si prescrivono elettrocardiogrammi sotto
sforzo senza un vero perché, e con altrettanta disinvoltura capita che andando
dal medico di medicina generale ci si trovi sottoposti a una serie di esami del
sangue, sfruttando l'unico prelievo, che a volte non hanno tutte le ragioni di
essere effettuati. In piccolo, una sorta di check-up che conforta l'utente ed è
il figlio di una medicina ancora più difensiva. Sono questi i veri sprechi, spesso giustificati dalle situazioni ambientali,
che occorre combattere. Perché la signora Tina non diventi il vero modello del
nostro sistema sanitario, e perché, al contrario, l'Italia rimanga il paese
dell'Ocse con l'aspettativa di vita più alta alla nascita: un anno e otto mesi
più degli inglesi e tre anni in più degli americani. 11/05/2009
( da "Milano
Finanza" del 11-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
Milano Finanza sezione: Copertina data:
09/05/2009 - pag: 12 autore: di Roberta Castellarin e Paola Valentini piazza
affari Rampolli & contenti Nel 2008 hanno intascato oltre 35 milioni in
emolumenti e bonus per l'attività svolta nelle società di famiglia. Anche
quando non ricoprono ruoli esecutivi e disertano sistematicamente i cda. Dai
Berlusconi ai Ligresti, i ricchi stipendi degli eredi dei Paperoni Il super
divorzio Berlusconi-Lario alza il sipario sul ruolo giocato a Piazza Affari dai
figli del premier nelle società di famiglia e potrebbe rimettere in gioco gli
equilibri della galassia Fininvest. Di fatto, oggi, dei cinque rampolli del
presidente del consiglio solo tre siedono nei cda delle aziende di famiglia, ma
con ruoli molto diversi e creando di fatto una sorta di spaccatura tra figli di
primo e di secondo letto. Se Mediaset è saldamente in mano al quarantenne
Piersilvio che ha un ruolo di vice presidente esecutivo, su Mondadori regna
Marina, 43 anni, presidente esecutivo. Dei tre figli di Veronica Lario, ovvero
Barbara, Eleonora e Luigi, soltanto quest'ultimo, il più giovane, classe '88,
ha già accesso nella stanza dei bottoni delle società quotate della galassia
Berlusconi. Siede infatti nel cda di Mediolanum dove lo scorso anno ha
partecipato al 70% delle riunioni. Si tratta, però, di un ruolo non esecutivo
perché qui l'erede designato è Massimo Doris, figlio del fondatore Ennio. Anche
perché Mediolanum non può essere considerata una società di Berlusconi, ma
nasce da un joint venture tra Fininvest e Doris ed è la famiglia di quest'ultimo
a rappresentare il socio più importante con circa il 40% del capitale, sia pur
di poco. Ma non sono solo i giovani Berlusconi a giocare un ruolo di primo
piano nelle stanze del potere delle più importanti società quotate italiane.
Sono molti i casi in cui il fondatore sta insegnando il mestiere ai figli,
dando loro una o più poltrone nelle società di famiglia. Erogando anche ricchi
emolumenti per le cariche ricoperte, anche se spesso non hanno ruoli
decisionali. Per carità, non si tratta di prole privilegiata e basta. Un
imprenditore di successo come Francesco Gaetano Caltagirone, la pappa pronta ai
figli non l'ha certo servita. Tanto da far dire di recente al figlio Francesco
jr, presidente di Cementir, che il bonus da oltre 4 milioni di euro era tutto
sudore della sua fronte («la crescita di Cementir è basata su una mia
intuizione», ha affermato all'ultima assemblea, «quando abbiamo comprato la
società le competenze della famiglia nel settore del cemento erano
zero»).Insomma, ci sono figli e figli. MF/Milano Finanza ha ricostruito la
classifica dei rampolli più pagati e più presenti nei cda di piazza Affari,
distinguendo però tra chi ha un ruolo davvero esecutivo e chi invece non ha
ancora ricevuto deleghe. Una mappa per scoprire anche quanto pesano sui conti
delle società quotate gli affari di famiglia. Partendo da un numero. Nel
complesso gli emolumenti e i bonus intascati nel 2008 dai figli di nelle
principali società quotate ammontano a 35,6 milioni di euro.Chi guadagna di
più. I campioni di incasso sono i tre fratelli Ligresti. Gioacchino Paolo,
Giulia Maria e Jonella hanno guadagnato nel 2008 emolumenti e bonus per quasi
15 milioni di euro dalle società di famiglia e dalle altre quotate in Piazza
Affari in cui sono entrati per rappresentare il gruppo fondato da Salvatore
Ligresti. Ma come si spartiscono ruoli e compensi? Per i Ligresti, come per
quasi tutte le altre società di Piazza Affari analizzate, è sempre l'erede
maschio a guadagnare di più. Infatti Gioacchino Paolo, classe '69, ha guadagnato
lo scorso anno 5,1 milioni di euro, di cui 4,8 milioni in Fondiaria Sai e
controllate. Il più giovane dei tre fratelli Ligresti si è fatto le ossa nelle
attività immobiliari del gruppo, ma ha anche diversificato di recente nella
gestione dei diritti di immagine di grandi campioni sportivi. Gioacchino siede
nella holding di famiglia Premafin di cui è vice presidente dal 2005 insieme
alle sorelle. Mentre l'erede designata a guidare il gruppo, ovvero Jonella (42
anni e 4,87 milioni di euro di emolumenti e bonus nel 2008), oltre a
partecipare ai board delle società della galassia Ligresti è entrata anche nei
salotti buoni della finanza italiana, da Mediobanca a Rcs fino a Italmobiliare.
Ma ha frequentato con assiduità solo le riunioni del cda di piazzetta Cuccia.
Mentre in Rcs è andata solo a tre incontri su otto e in Italmobiliare soltanto
una volta su cinque. Ha presenziato solo i cda di famiglia anche Giulia Maria
(classe '68 e 4,9 milioni incassati), che lo scorso anno ha partecipato solo
alla metà delle riunioni di Pirelli & C.Non si perde, invece, quasi nessun
consiglio l'altro rampollo di Piazza Affari, Carlo Pesenti, che oltre ad avere
ruoli esecutivi nelle aziende di famiglia, siede anche lui come Jonella in Rcs
e Mediobanca e in più in Unicredit. Da queste poltrone nel 2008 Pesenti junior
ha avuto 2,3 milioni. Un duro percorso iniziato dalla base, costruito ad hoc
per assumere il timone delle società di famiglia e senza sconti, quello del
consigliere delegato di Italcementi. Laureato in ingegneria con master alla
Bocconi, Carlo si è fatto le ossa in diverse società del gruppo sia in Italia
che all'estero prima di poter entrare solo nel 2004, a 41 anni, nella stanza
dei bottoni di Italcementi. Il manager è stato riconfermato nell'autunno scorso
consigliere di Mediobanca insieme a Jonella. Dove è entrata anche Marina
Berlusconi. Che nel 2008 ha incassato 541 mila euro a Piazza Affari, meno del
fratello Piersilvio che ha guadagnato 1,4 milioni. Una differenza tra fratello
e sorella anche in casa Caltagirone. Come detto, qui spicca Francesco, 41 anni
e un compenso di 4,15 milioni di euro dalle società del gruppo, che ha un ruolo
esecutivo solo in Cementir holding. Dove siede anche Azzurra Caltagirone, 35
anni, che però ha guadagnato 612 mila euro l'anno scorso per le cariche e lo
stipendio in Caltagirone editore, di cui è vice presidente esecutivo, Mentre il
terzo fratello, Alessandro, classe '69, ha guadagnato 236 mila euro dalle
società del gruppo. Alessandro ha un ruolo esecutivo in Vianini lavori e Vianini
industria. Mentre si sono conquistati sul campo le redini dell'azienda di
famiglia e ora di fatto ne decidono i destini i due fratelli Alessandro ed
Edoardo Garrone, rispettivamente amministratore delegato e presidente della Erg
(il padre, Riccardo, è anche patron della Sampdoria) per la cui carica lo
scorso anno hanno guadagnato molto di più di quanto incassato nel 2007.
Infatti, Alessandro Garrone ha visto passare il compenso da 1,3 a 1,9 milioni e
Edoardo da 950 mila a 1,3 milioni. Gli aumenti sono stati concessi in seguito
alla positiva conclusione dell'operazione Lukoil, il gruppo russo cui è stato
ceduto il 49% della raffineria di Priolo in cambio di 1,55 miliardi. Sempre in
base alla brillante operazione Lukoil, il cda ha riconosciuto poi un premio anche
ai soci, cui andranno 0,9 euro di dividendo al posto dei consueti 0,4. In
quanto azionisti di larga maggioranza, i Garrone-Mondini hanno quindi staccato
anche cedole per circa 85 milioni. L'altro ramo giovane della famiglia è
rappresentato appunto dai Mondini, ovvero dal vice
presidente di Erg Giovanni Mondini (344 mila euro guadagnati per compensi e
retribuzione) e da Gian Piero, consigliere non esecutivo, che ha ricevuto un
gettone di 50 mila euro. Un altro caso di erede che ormai ha conquistato il timone
dell'azienda di famiglia è Luca Garavoglia, presidente di Campari, oltre a
essere consigliere non esecutivo in Fiat e in Indesit. Nel complesso nel
2008 ha incassato 1,179 milioni di cui 1,045 dalla Campari. Garavoglia, 40 anni,
è diventato presidente a soli 25 anni e l'azienda sotto la sua guida ha avuto
una notevole crescita, si è diversificata geograficamente e ha fatto il suo
ingresso in nuovi settori produttivi attraverso importanti acquisizioni. Tanto
che è diventata il primo operatore del settore in Italia e in Brasile e ha
conquistato una posizione di rilievo negli Stati Uniti. Peraltro, è stato
proprio Garavoglia a portare l'azienda in Piazza Affari nel 2001. L'ultimo
shopping che ha firmato Luca è stato l'acquisto del bourbon Wild Turkey per 433
milioni di euro da Pernod Ricard. Grazie a questa operazione il business
internazionale inciderà per quasi due terzi delle vendite del gruppo Campari.
Ha invece da poco preso il timone delle casseforti di famiglia dalla mani di
Gianluigi Gabetti John Elkann, che con la fusione Ifi-Ifil e la nascita di Exor
è salito alla guida dell'impero che fu dell'Avvocato. Oltre a guidare il nuovo
veicolo della Giovanni Agnelli & c. sapa, l'accomandita che raccoglie i
circa 120 eredi del fondatore, John Elkann è vicepresidente di Fiat e siede nel
cda del gruppo editoriale Rcs come consigliere, ma nel 2008 è andato solo a due
riunioni su otto (650 mila euro incassati nel 2008). Fa parte, sempre in Rcs
anche del comitato esecutivo, ma non ha partecipato ad alcuna riunione nel
2008. Elkann, 33 anni, è entrato nelle stanze che contano giovanissimo, a soli
21 anni, come consigliere di Fiat, di cui è stato nominato vicepresidente nel
2004. Il suo percorso quindi è partito da dove molti arrivano dopo anni di
gavetta.Sempre in casa Fiat un altro rampollo è Andrea Agnelli, 32 anni, figlio
di Umberto, e consigliere della società torinese. Che ha incassato 77 mila euro
nel 2008 per la carica. È invece arrivato ai vertici delle società del gruppo
dopo anni di gavetta Alessandro Benetton, 45 anni e figlio del fondatore
Luciano, che è vice presidente esecutivo di Benetton soltanto dal 2005.
Alessandro, una laurea a Boston, non si è dedicato solo al core business del
gruppo, ma ha fondato nel 1993 la merchant bank 21 investimenti.Anche Andrea
Merloni, figlio di Vittorio, prima di arrivare un anno alla vice presidenza
dell'azienda di famiglia, Indesit company, ha dovuto aspettare diversi anni e
collezionare esperienze in diverse società anche se era già stata cooptato nel
cda di Indesit nel 1996. Andrea Merloni, 42 anni, è stato presidente e ad per
sette anni di Wrap, una controllata creata per valorizzare i brevetti nel campo
delle tecnologie elettroniche per gli elettrodomestici. Ma si è cimentato anche
in altri campi. Nel 1996 ha rilevato il marchio Benelli rilanciandolo nel
settore degli scooter e delle moto di grossa cilindrata, ricoprendone
l'incarico di presidente e ad fino al 2005. Prima era stato presidente di
Aermarche, società di servizi di trasporto aereo. Nel board di Indesit siedono
anche come consiglieri le sorelle Maria Paola e Antonella. Ha invece una
formazione lontana dal mondo della finanza Daniela Gavio, nata nel '58, figlia
di Marcellino Gavio, che è laureata in medicina e siede nei board di Sias e
Autostrada Torino Milano. Nel 2008 ha incassato dal gruppo circa 200 mila euro,
più del fratello Beniamino (64 mila euro), consigliere in Sias e Impregilo.
Eccezione alla regola dell'erede maschio che tendenzialmente guadagna di più.
( da "Emilianet"
del 11-05-2009)
Argomenti: Costi
della politica
sabato, 09 maggio 2009 Elezioni, nove
candidati e diciassette liste Anche a Reggio si sono chiusi alle 12.00 di oggi
i termini per la presentazione delle liste per le elezioni amministrative del 6
e 7 giugno. Nel comune capoluogo è record di nomi e simboli. Fino all'ultimo
minuto utile, come da tradizione, c'è stata una vera e propria corsa. Quella di
partiti e movimenti politici intenzionati a depositare la documentazione agli
uffici delle segreterie comunali. Subito dopo, nei vari comuni si sono messe al
lavoro le commissioni elettorali per validare il materiale presentato. E c'è da
registrare il caso del capoluogo: a Reggio sono ben 17 le liste ammesse alle
amministrative e 9 i candidati alla poltrona di sindaco. Con una sorpresa
dell'ultima ora: la sinora sconosciuta lista 'I giovani', composta
esclusivamente da ragazzi e ragazze al di sotto dei trent'anni di età e con un
candidato sindaco di soli 22 anni. Queste le diciassette liste per il rinnovo
del consiglio comunale, nell'ordine in cui sono state presentate: 1.LEGA NORD
2.PRC- RIFONDAZIONE COMUNISTA 3.LISTA CIVICA CINQUE STELLE
- GRILLO 4.COMUNISTI ITALIANI 5.ITALIA DEI VALORI 6.REGGIO CIVICA - PISCOPO
7.GENTE DI REGGIO 8.CITTà ATTIVA 9.LABORATORIO BALDI PER REGGIO 10.SINISTRA E
VERDI 11.PARTITO DEMOCRATICO 12.UDC - UNIONE DI CENTRO 13.REGGIO LIBERA REGGIO
14.CAMBIARE 15.CITTADINI CON DELRIO 16.I GIOVANI 17.PDL - POPOLO DELLA
LIBERTà. Questi, invece, i nove candidati sindaco (indicato il partito di
appartenenza e le eventuali liste collegate): 1.ANGELO ALESSANDRI (LEGA +
CAMBIARE) 2.GIULIANO ROVACCHI (PRC) 3.MATTEO OLIVIERI (REGGIO CINQUE
STELLE-GRILLO) 4.LUIGI PISCOPO (REGGIO CIVICA) 5.MARCO SCARPATI (GENTE DI REGGIO)
6.ANTONELLA SPAGGIARI (CITTà ATTIVA + UDC, LAB. BALDI, REGGIO LIBERA REGGIO)
7.GRAZIANO DELRIO (PD + PDCI, SINISTRA E VERDI, CITTADINI CON DELRIO) 8.NICOLO'
FERRARI (I GIOVANI) 9.FABIO FILIPPI (PDL). Domani, in comune, si terrà il
sorteggio che deciderà la posizione dei simboli e dei nomi sulla scheda che
verrà consegnata agli elettori di Reggio per le amministrative del 6 e 7
giugno. Più che una scheda sarà un vero e proprio 'lenzuolo'. di LIVIO RAMOLINI
( da "Blogosfere"
del 11-05-2009)
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Mag 0911 Prove di regime: Berlusconi si
prepara a militarizzare la Rai che, nel frattempo, censura Daria Bignardi
Pubblicato da Riccardo Spiga alle 10:25 in tv e censura, tv e informazione, tv
e politica, tv e potere Alla vigilia delle nuove
nomine in Rai gli sherpa berlusconiani aprono il fuoco contro la «faziosità»
del Tg1, definito addirittura «squilibrato, preoccupante e scandaloso». Capite?
Il Tg1! Il telegiornale più conformista e attento agli equilibri politici del
pianeta! Ci piacerebbe chiedere alle marionette a servizio del premier quale
scelta editoriale, quale servizio abbiano giudicato «scandaloso» e per quali
ragioni, ma sarebbe tempo sprecato. è evidente che l'attacco è del tutto
gratuito ed è parte di una strategia messa in atto dal governo per giustificare
la nomina di quello che sarà con tutta probabilità il nuovo direttore del
notiziario del primo canale, cioè Maurizio Belpietro. Vero killer politico alle
dipendenze di papi Silvio. Del resto Belpietro i suoi meriti se li è
conquistati sul campo. Da direttore del Giornale orchestrò alcune delle più
straordinarie montature giornalistiche e campagne diffamatorie degli ultimi
decenni. Vi ricordate la bufala di Prodi spia del Kgb? O il caso
Telekom-Serbia, con il "superteste" Marini che accusava di corruzione tutti i vertici del centro-sinistra e che poi è
finito in galera per truffa e diffamazione? Ecco, sono tutti lavoretti su
commissione realizzati da quello che potrebbe finire a dirigere il telegiornale
più visto dagli italiani. Intanto in Rai l'aria si fa sempre più irrespirabile.
Dall'ultima puntata de L'era glaciale, trasmissione condotta da Daria Bignardi,
è stata sforbiciata l'intervista a Beatrice Borromeo e Vauro, ospitati perché
autori di un libro in uscita. La scusa accampata per giustificare il
provvedimento è la violazione della par condicio, la realtà
è che l'ex giornalista di Anno zero si è messa a raccontare tutte le pressioni
che Santoro e la sua redazione subivano quotidianamente da parte della politica e dai vertici della tv di stato. Ovviamente è il segreto di
Pulcinella che Santoro si muova sul filo del rasoio e che la sua trasmissione
sia costantemente sotto la minaccia di una chiusura, ma che la
circostanza venga riferita impunemente in tv è qualcosa che i pretoriani di
Berlusconi non possono tollerare. E infatti il direttore di Rai due, il signor
Marano, ha subito provveduto a censurare il tutto e, a quanto risulta, pure a
insultare la Borromeo a fine intervista. Un vero gentiluomo, non c'è che dire.
è del tutto evidente: la nostra televisione non è da paese libero, ma da
regime. E le cose andranno sempre peggio. Intanto Libero, il giornale diretto
da Vittorio Feltri, si dimostra un passo avanti rispetto a tutti verso il
traguardo del fascismo. Sabato, in prima pagina, ha messo alla gogna Monica
Guerritore, rea di aver prestato la sua voce ad Anno zero per riferire le
parole pronunciate da Veronica Lario. Foto del posteriore della Guerritore
sotto il titolone: ecco il lato b della controfigura di Veronica. Possiamo dire
che schifo?
( da "Trentino"
del 11-05-2009)
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Cavalese. Si è svolta ieri mattina al
palacongressi l'assemblea dei soci: ne erano presenti 439 con 221 deleghe
Rurale Centrofiemme, due milioni di utile Bilancio approvato all'unanimità. Il
presidente: «La crisi è pesante» LUCIANO CHINETTI CAVALESE.
Quattrocentotrentanove soci presenti con 221 deleghe, 7 comuni coinvolti, 164
milioni di euro la raccolta di danaro dei soci e dei clienti, 152 milioni di
euro gli impieghi, 26 milioni 439 mila euro il patrimonio societario e poco più
di 2 milioni di euro l'utile di esercizio. Sono i dati più significativi del
bilancio 2008 della Cassa rurale Centrofiemme di Cavalese. Il bilancio è stato
approvato ieri mattina all'unanimità nel corso dell'assemblea generale al
palacongressi di Cavalese. Sul palco si sono alternati sia il presidente della
Cassa rurale Gianni Trettel, che il direttore Marco Boschetto per illustrare il
bilancio e il conto profitti e perdite della società. Un bilancio ancora
positivo, ha spiegato il presidente Trettel, non ancora influenzato dagli
effetti negativi del terremoto finanziario scoppiato nel secondo semestre del
2008. «Questa crisi, le cui dimensioni non sono ancora ben definite - ha detto
Gianni Trettel - ha colpito il sistema bancario e l'economia di tutti i
maggiori paesi del mondo sta rapidamente trasformandosi in recessione economica
globale, giudicata dagli esperti come la più grave dopo quella del 1929. è
prevedibile che gli effetti negativi della crisi in atto - ha aggiunto -
influenzeranno negativamente l'andamento economico di tutto il 2009 provocando
una diminuzione del prodotto interno lordo per tutti i paesi europei legati
all'euro». Il presidente, dopo un momento raccoglimento in onore dei 21 soci
scomparsi, ha ricordato anche gli interventi attuati dalla Cassa per migliorare
le strutture al servizio dei soci e dei clienti. Nel 2008 è stata infatti
completata la ristrutturazione degli uffici di Carano per soddisfare le
esigenze dell'efficienza e della riservatezza della clientela. Nel dicembre
scorso è stata aperta anche la nuova filiale a Nova Ponente, portando così a 4
gli sportelli in provincia di Bolzano. L'assemblea era iniziata con la parte
straordinaria riguardante l'adeguamento dello statuto alle nuove disposizioni
di vigilanza, modificate all'unanimità dall'assemblea con l'assistenza del
notaio Adriano Poti di Cavalese. Dopo l'approvazione del bilancio e della
relazione del Collegio sindacale tenuta dal caposindaco Giancarlo Sontacchi
(entrambe all'unanimità) l'assemblea ha provveduto alla destinazione degli
utili. Il 3% andrà ai fondi mutualistici, 40 mila euro in beneficenza e il
resto alle riserve indivisibili. Il bilancio ha ottenuto anche l'approvazione
del revisore dei conti della Federazione trentina della cooperazione Marco
Guadagnini. L'assemblea ha riconfermato i gettoni di presenza agli amministratori fissati in 120 euro a seduta. Al termine sono
stati consegnati i premi di studio ai 21 studenti meritevoli (300 euro per i
diplomati e le lauree brevi e 600 euro per le lauree).
( da "Sestopotere.com"
del 11-05-2009)
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Massa Lombarda per l'Abruzzo. Tante le
iniziative realizzate per esprimere solidarietà alle popolazioni terremotate
(11/5/2009 16:20) | (Sesto Potere) - Massa Lombarda - 11 maggio 2009 - Ancora
una volta i cittadini di Massa Lombarda si sono organizzati e mobilitati per
aiutare le popolazioni terremotate dell’Abruzzo attraverso una serie di
iniziative per la raccolta di fondi e materiali. Al Centro Comunicazione
Ascolto – Urp è stata promossa e attivata la raccolta d'iscrizioni dei cittadini massesi che, coordinati
dalla Protezione Civile provinciale, hanno dato la loro disponibilità a recarsi
nelle zone colpite, mettendo a disposizione tempo e risorse a favore delle
persone che stanno vivendo le conseguenze dell’evento calamitoso. Grande è
stato l’impegno dei ragazzi del Centro Giovani YJL che hanno già organizzato
due iniziative per la raccolta di fondi: la serata di musica solidale“YJL For
Abruzzo”, che ha visto esibirsi sul palco del Centro Giovani a scopo benefico molti gruppi, e il banchetto per
le sottoscrizioni allestito in Piazza Matteotti in occasione delle celebrazioni
del 25 Aprile. Entrambe le iniziative hanno dato ottimi risultati: la volontà e
l’impegno di questi giovani sono stati premiati. Con la serata musicale solidale infatti sono
stati raccolti 950 Euro mentre con il banchetto 450. Anche le forze politiche e
le associazioni di volontariato del territorio massese si sono attivate per
fornire aiuti concreti: per primi i componenti del Consiglio Comunale hanno
dato un importante segnale, devolvendo i propri gettoni
di presenza. Grande partecipazione della cittadinanza
massese ha visto poi il “Pranzo di Solidarietà”, organizzato dai circoli del
Pd, dagli Amici e Volontari dello Ior, dall’Avis, dal CDQ Fruges, dalla Pro Loco e dall’Anpi al Club
91, che ha messo a disposizione i propri locali e le attrezzature. Grazie ai
contributi di Ditte locali che hanno fornito gratuitamente i loro prodotti
(Comitato Soci Coop Adriatica Massa Lombarda, Conad Massa Lombarda, Cartaria Lughese, Azienda
Agricola Merlotta, Cavalieri Walter ingrosso pesce, Gapar, Forno Fruges e Bar
Tiffany) l’intero ricavato di 3.190 Euro è stato devoluto completamente
sul conto corrente postale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per l’emergenza terremoto. L'impegno
e la mobilitazione profusi sono la testimonianza più alta di quel senso di
solidarietà e di attenzione agli altri che è parte integrante della comunità di
cittadine e cittadini di Massa Lombarda.
( da "RomagnaOggi.it"
del 11-05-2009)
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11 maggio 2009 - 15.40 (Ultima Modifica: 11
maggio 2009) Massimo Bulbi ospite in redazione La Provincia è un ente inutile?
"No, ma solo se alle funzioni che le vengano delegate si affiancano
risorse adeguate". Massimo Bulbi, presidente della Provincia di
Forlì-Cesena, interviene in redazione a RomagnaOggi.it al forum organizzato con
le domande raccolte tra i lettori. "L'equilibrio territoriale non è un
problema che riguarda Forlì e Cesena, ma il rapporto tra gli altri 28 comuni
del territorio e i due capoluoghi: questa è la sfida dell'integrazione
territoriale". > GALLERIA FOTOGRAFICA Abolizione delle Province? Senza
demagogia. "Si possono eliminare le Province, ma bisogna assolutamente che
una volta per tutte ci sia una definizione delle competenze da parte dello
Stato. Poi, a qualsiasi ente si danno le rispettive risorse necessarie per
potere adempiere al meglio a quelle funzioni. Se si decide di togliere
competenze e deleghe, io non mi oppongo, ma la gente chiede servizi efficienti
e facilmente fruibili". Riprende Bulbi: "E'
demagogia, però, collegare questo al taglio dei costi della politica. Guardiamo, invece, ai benefit dei parlamentari e dei
consiglieri regionali. Quello che cancelliamo con tutte le province, lo
rispende il governo in un giorno re-istituendo un ministero e i vari
sottosegretari". Rifiuti? Le parole magiche sono
"autosufficienza territoriale". "Dovevamo essere certi che per i
prossimi 25 anni non ci fossero problemi di autosufficienza territoriale nello
smaltimento dei nostri rifiuti: da qui siamo partiti,
dotando il nostro territorio di un inceneritore avanzato, che ha migliorato i
dati sulle emissioni. Quando sono arrivato, la raccolta differenziata era di
poco superiore al 21%, oggi siamo al 44% e nelle realtà più grosse sfioriamo il
50%". Coerenti sulle centrali a biomasse. Dobbiamo andare nella direzione
degli accordi di Kyoto, come tutto il mondo. Ma dobbiamo essere coerenti: se
sono da fare impianti per le energie alternative, come le centrali a biomasse,
che non devono superare il megawatt di potenza, o un campo eolico, una volta
condiviso il percorso bisogna andare avanti, nonostante i veti della politica e del territorio: l'ho scritto anche nel
programma". Avanti con le politiche di area vasta. La fiera, così come
l'aeroporto di Forlì, il trasporto pubblico locale devono rientrare in un
sistema regionale, altrimenti ogni iniziativa rischia di avere il fiato corto,
bisogna procedere con una logica di area vasta". Ci sono problemi di
equilibrio tra Forlì e Cesena? E che devono dire gli altri 28 Comuni? Esiste un
problema di dualismo, ma se togliamo Forlì e Cesena: come la pensano gli altri
28 Comuni della provincia? L'integrazione del territorio non è qualcosa che fai
in un giorno ma che va realizzata negli anni. Il problema non è tra il
forlivese e il cesenate, ma che tipo di rapporto hanno gli altri comuni con i
due centri capoluogo. In questo senso va il Ptcp (il "piano
regolatore" della Provincia, ndr): imporne che una parte della ricchezza
prodotta nel Quadrilatero tra Forlì e Cesena sia re-distribuita su tutto il
territorio, anche montano". "Gagliardi del Pdl critica il mio programma,
invece di esporre il suo: mi dà già per vincitore, evidentemente".
Approvare i cinque piani fondamentali, da quello per i rifiuti a quello della
qualità dell'aria a quello della protezione civile è fare il compitino? Fare
una spesa di 235 milioni di euro è fare il compitino? E' chiaro che
re-inseriamo opere come la Bidentina nel programma: avviamo progettato i
lavori, li abbiamo portati avanti ed ora li dobbiamo portare a termine. Ci
facciano vedere il loro compitone, piuttosto". Infrastrutture:
collegamenti vallivi e intervallivi. "Queste le priorità, oltre i
collegamenti intervallivi, la via Emilia bis, la messa in sicurezza della via
Emilia storica, la Cervese di Forlì e di Cesena, non abbasserò neanche la
guardia sulla Ss67, per richiedere con sempre maggiore attenzione la creazione
di un tavolo istituzionale. Attenzione al "disagio digitale".
"Mi impegno per togliere il disagio digitale: non sono contento della
risposta data al territorio per cogliere tutte le opportunità offerte dall'era
digitale. Entro il 2011 tutti i Comuni saranno collegati con la fibra ottica,
dando priorità a Rocca San Casciano dove negli anni scorsi sono stati anche
degli trasferimenti di attività imprenditoriali". Hera: abbiamo ottenuto
risultati vantaggiosi, a volte anche con la polemica. "Con il metodo di
concertazione usato dalla Provincia con la presidenza di Ato, siamo riusciti a
ottenere un risultato vantaggioso per il territorio, nel rapporto investimenti
e costi. Temo, invece, cosa succederà con l'abolizione degli Ato, un ente che
per noi aveva costo zero. Con Hera è mancata la capacità di mettere al primo
posto non l'utile aziendale, ma il servizio ai cittadini. Loro ci rispondono
che sono quotati in borsa, noi riteniamo che si debba ragionare su quale debba
essere il futuro di queste società e di come l'ente pubblico vi debba
partecipare". Sostegno alle imprese locali, specialmente a chi non ha
delocalizzato. "Il nostro territorio è fatto di vallate, dove ci sono
eccellenze che vanno sostenuto perché sono una peculiarità per quel territorio.
Chi non ha delocalizzato mentre tutti lo facevano, oggi è stato premiato: oggi
si deve andare fuori per vendere il prodotto, non per produrlo. Va rivisto,
poi, anche il rapporto con l'università, non deve servire per vendere di più il
prodotto, ma per meglio strutturare l'azienda e di conseguenza realizzare un
prodotto più vendibile". Sulla crisi economica, Bulbi rivendica di aver
mobilitato risorse e fatto sottoscrivere alla banche accordi operativi,
"abbiamo ridotto finanziamenti anche a piccoli eventi sul territorio, pur
in campagna elettorale, per finanziarie gli interventi e sostenere imprese e
famiglie contro la crisi". Sostenere la musica e la cultura, queste
cenerentole. Come fare, chiede un lettore? "A me piacerebbe dare corso ad
un progetto giovani che possa coinvolgerli. Noi dobbiamo andare dai ragazzi,
dove si trovano loro, e da lì fornire loro le risposte più adeguate. Quel
progetto, realizzato assieme a Red Ronnie, prevede di mettere in rete i tanti
ragazzi che fanno musica, teatro, commedie dialettali e altre attività
culturali che hanno bisogno di avere luoghi in cui svolgere queste attività.
Non avendo le risorse spesso si sacrificano cose importanti come la cultura, lo
sport e la musica. In questi anni in provincia abbiamo creato una sorta di
associazione per reperire fondi su dei progetti: nei prossimi anni attiveremo
questa associazione con progetti specifichi, purtroppo i soldi sono
pochi".