PRIVILEGIA NE IRROGANTO di Mauro
Novelli |
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DOSSIER “COSTI DELLA POLITICA” |
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Abstract: una netta separazione tra la funzione di indirizzo e di controllo della politica, e l'attività operativa della società. che gestirà l'evento del 2015. Ma Ermolli lancia anche un altro allarme. Se si dice sicuro dei finanziamenti da parte del governo e delle istituzioni locali, chiede di premere l'acceleratore sull'apporto dei privati, grandi assenti in questa fase della partita.
Argomenti: Costi della politica
Abstract: dei politici di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Livadiotti riporta dati, statistiche e fatti, tematiche su cui si è discusso a lungo nel corso della presentazione: le toghe italiane sono quelle con le paghe più alte di tutta l'Europa continentale, ricevono pensioni d'oro e, in tema di ferie, non mancano le sorprese (i magistrati dispongono di 52 giorni ogni 12 mesi)
Abstract: afferma Lele Rizzo, leader del Network antagonista torinese e uno degli esponenti storici di Askatasuna, centro sociale di corso Regina Margherita perquisito all´alba di ieri. «Veniamo tirati in ballo ogni volta - lamenta - e anche questa volta è così: tra gli arrestati ci sono persone che fanno parte dell´autonomia torinese,
Abstract: case no in via Rizzo sale la tensione Avevano chiesto in massa il permesso di ripulire le case che aspettano da vent´anni, ma è stato accordato ad appena sei persone. Tanto è bastato per scatenare la rabbia delle famiglie di via Ammiraglio Rizzo: ieri pomeriggio una trentina di assegnatari, fra quelli che hanno già ottenuto le chiavi,
Abstract:
a due passi
da via Ammiraglio Rizzo. Le fiamme partite da un computer Distrutto un
appartamento La tromba delle scale invasa dal fumo ROMINA MARCECA C´E´ chi è
scappato in ciabatte per strada, chi per la paura è cascato a terra paralizzato
dall´angoscia. Una donna incinta, invece, ha stretto con le mani il suo
pancione quasi a proteggerlo mentre scappava trafelata dalla sua casa.
don
pasquale, l'ironia surreale ( da "Repubblica, La"
del 07-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Una
joint-venture che vede interagire la Fondazione Napoli Teatro Festival Italia e
il San Carlo. Stasera alle 21 il Don Pasquale di Donizetti, capolavoro di
surreale ironia con la regia di Mariano Bauduin. STELLA CERVASIO ALLE P
festival
d'oltremare un ironico donizetti per la prima serata - stella cervasio
( da "Repubblica,
La" del 07-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Donizetti per
la prima serata STELLA CERVASIO "Celibatario", uomo di età avanzata
non ammogliato. è l´aggettivo desueto che accompagna nella lista di
"personaggi e interpreti" il nome del Don Pasquale sul quale nel 1843
- cinque anni prima di morire - ironizza Donizetti nella sua terza opera comica
dopo L´elisir d´amore del 1832 e la Fille du régiment concepita otto anni più
tardi.
il
comune blocca i blue berets "hanno taciuto i legami col msi" - franco
vanni ( da "Repubblica, La"
del 07-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Francesco
Rizzati, consigliere comunale del Pdci sembra riconoscere: «Quanto emerso -
dice - era troppo anche per il vicesindaco, costretto a fare un passo
indietro». Ieri mattina, dopo una serie di contatti con la prefettura e con
l´avvocatura comunale, Palazzo Marino ha annunciato che avrebbe messo in
discussione anche le altre convenzioni per la vigilanza con i City Angels e con
l´
filosofia,
creatività e potere le idee s'incrociano sul palco - claudia franco
( da "Repubblica,
La" del 07-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
creatività e
potere le idee s´incrociano sul palco Tra gli ospiti Coletti e Bergonzoni,
Stella e Canfora, Garofano Prima conversazione su "Il mio e il tuo
Dio" CLAUDIA FRANCO Un incontro inedito tra due spiriti liberi dalla
vibrante poetica immaginifica, pesi massimi complessi per affinità e
divergenze, con una domanda - Dove è il tuo Dio?
Ondata
di arresti dopo gli scontri di Torino
( da "Corriere
della Sera" del 07-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
tre leader
torinesi dell'Onda: Alessandro Giai e Cecilia Stella, 23 anni, e il 34enne Luca
Cientanni. In manette Max Gallob, del centro sociale Pedro di Padova, e un
24enne di Napoli, Egidio Giordano, rintracciato in Abruzzo. «Alcuni arrestati
così l'aggiunto Sandro Ausiello hanno partecipato sabato agli scontri di
Vicenza».
Scarico
merci e Ztl in Paolo Sarpi
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Le due
associazioni di negozianti aderenti all'Unione del commercio hanno appena
approvato il progetto definitivo: «I lavori devono partire assolutamente a
febbraio e concludersi in un anno », dice Giorgio Montingelli, delegato dei
commercianti: «Il Comune garantisca sui tempi». Traffico Ancora polemiche su
Ztl e grossisti in via Sarpi Armando Stella
I
Cesaroni cercano nuova protagonista
( da "Corriere
della Sera" del 07-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
anno le
quattro province della regione Lazio ospitano eventi serali legati alla
manifestazione, curati da Tiziana Stella con Filippo De Luigi. Le anteprime
delle fiction più attese della prossima stagione si potranno vedere, con
ingresso libero, nelle piazze storiche del nostro territorio. Alle serate di
gala si affiancano dunque serate dal taglio popolare per il grande pubblico.
il
tam tam corre sul web "presìdi a banche e carceri e venerdì tutti in
abruzzo" - sandro de riccardis franco vanni
( da "Repubblica,
La" del 08-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
«Non abbiamo
mai creduto a chi parlava di arresti a orologeria - dice Lele Rizzo, portavoce
del centro sociale Askatasuna di Torino, che conta tre militanti tra i dodici
arrestati nel capoluogo piemontese - . In questi giorni è la galera il modo
usato per reprimere il dissenso e intimorire il movimento».
gli
scritti di un filosofo che diventò profeta - stella cervasio
( da "Repubblica,
La" del 08-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Il suo
viaggio in una grande rivoluzione Gli scritti di un filosofo che diventò
profeta STELLA CERVASIO Un´esplosione di pensiero. "Introduzione a
Nietzsche opera per opera" è l´ultimo libro di Sossio Giametta (Bur Saggi,
579 pagine, 13 euro), scrittore, filosofo, traduttore originario di
Frattamaggiore, che ora vive tra Milano e Bruxelles.
la
natura chiama, sten risponde - stella cervasio
( da "Repubblica,
La" del 08-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Sten risponde
STELLA CERVASIO Il pinguino che protesta al megafono contro lo scioglimento dei
ghiacci, l´elefante che calpesta la jeep che porta i suoi persecutori,
cacciatori di avorio. E, se potessero, anche i nostri randagi che urlano contro
chi li abbandona - senza che i tutori della legge la facciano rispettare:
esiste una punizione per chi "
firenze
parcheggi, la fuga continua si dimette un altro consigliere
( da "Repubblica,
La" del 08-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
I vertici di
Fipark si affrettano a spiegare che Lassandro si è dimesso per motivi
personali, avendo ottenuto un nuovo incarico lavorativo a Roma e aggiungono che
Ser Servizi avrebbe già indicato un nuovo nome. Secondo Marco Stella e Stefano
Alessandri del Pdl dietro il gesto ci sarebbe stato «uno scontro sul piano
industriale della società».
donati
racconta il west di leone ( da "Repubblica, La"
del 08-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
E anche la
prima volta che Leone fa entrare in scena una donna in un suo film. Precede la
visione un nuovo episodio di «Old Cinema - Brustulein. Cinema da sgranocchiare
al cinema», documentario di Davide Rizzo e Pierluigi De Donno, sulla storia dei
cinema a Bologna. (emanuela giampaoli)
Forte
dei Marmi non solo per Vip ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)"
del 08-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
apertura di
sportelli bancari, agenzie immobiliari, lavanderie a gettoni, vincolando la
destinazione dei negozi che hanno più di 40 anni di attività. © RIPRODUZIONE
RISERVATA Il curriculum Umberto Buratti Nato il 29 marzo
Non
solo Alice in fuga dal carcere ( da "Manifesto, Il"
del 08-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
FESTIVAL Non
solo Alice in fuga dal carcere Gabriele Rizza Cartellone denso, proposte
allettanti, acque mosse, titoli inquieti. Sono le coordinate di Volterra Teatro
in programma dal 13 al 26 luglio per la sua 23esima edizione. Festival di lungo
corso sui sentieri della ricerca Volterra aggetta la sua forza sugli esiti
della Compagnia della Fortezza, qui operante sotto la spinta (
U2,
festa rock a San Siro I residenti: denunciamo il sindaco
( da "Corriere
della Sera" del 08-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Gli U2 hanno
fatto ballare i 77 mila fan del Meazza, ieri, primo dei due eventi a San Siro
(oggi si replica) e primo show suonato a 80 decibel. Sindaco e prefetto hanno
firmato l'ordinanza ieri: «Milano offre al popolo del rock un grande
spettacolo». Nuovo esposto dei residenti: «Denunciamo il Comune». A P
U2,
festa rock.
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Ricorda che
il promoter degli U2 ha chiesto l'autorizzazione ad aprile e che le regole sono
state definite solo il giorno dello show: «L'ordinanza è un precedente
pericoloso». A stasera. Bis. A tutto volume Polemiche dopo la deroga ai decibel
per i concerti a San Siro approvata da Comune e prefetto Armando Stella
Cinema,
nasce l'asse fra Roma e Parigi ( da "Corriere della Sera"
del 08-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
curato da
Francesco Gesualdi e Tiziana Stella della Regione Lazio, ci sta provando: 16
produttori italiani e francesi si sono incontrati per conoscersi e discutere
insieme dei modi e dei tempi di un rilancio della scrittura cinematografica (i
buoni soggetti fanno i grandi film). Prossimo appuntamento in ottobre.
sette
ore di lavoro, un anno di stipendio - emanuele lauria
( da "Repubblica,
La" del 09-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
che portarono
a 72 il numero dei deputati con una seconda carica e gettone aggiuntivo. L´Ars
dei todos caballeros. Non è che le altre commissioni di nuova fattura abbiano
viaggiato a velocità frenetica: basti pensare al comitato per la legislazione,
un organismo chiamato a dare pareri sulla qualità delle norme in cantiere.
a
11 anni espulso e bocciato "è affetto da disturbi psichici" -
francesca savino ( da "Repubblica, La"
del 09-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
esposto al
provveditore Giovanni Lacoppola e al ministro Maria Stella Gelmini. «Era un
alunno scomodo. In quella scuola nessuno lo ha voluto» denunciano i genitori
del bambino. Luca (il nome è di fantasia), per cinque anni ha frequentato con
profitto le elementari. Fu una sua maestra a notare le sue difficoltà
nell´apprendimento e a suggerire ai genitori di rivolgersi ai medici.
La
sinistra a Rovigo
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Corriere
della Sera sezione: Prima Pagina data: 09/07/2009 - pag: 1 Il caso La sinistra
a Rovigo «Quattrocento euro agli immigrati che se ne vanno» di ROBERTO RIZZO A
P
L
aggiù, ( da "Corriere della Sera"
del 09-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
insolita
biografia Le sette righe su Silvio nel dossier americano di GIAN ANTONIO STELLA
L aggiù, a Washington, qualcuno non lo ama. Ricordate lo sfregio dell'anno
scorso, quando le note consegnate ai giornalisti americani al G8 in Giappone
traboccavano di accuse, malignità e veleni al punto da costringere la Casa
Bianca a scusarsi?
La
sinistra di Rovigo paga gli immigrati che se ne vanno
( da "Corriere
della Sera" del 09-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Il bonus vale
solo per gli extracomunitari e, fino ad oggi, ne hanno fatto richiesta solo
cittadini romeni ». Purtroppo per Spresiano, costretti a rimanere in Italia.
Roberto Rizzo Il budget limitato «Abbiamo solo 4.000 euro: contiamo di spendere
circa 400 euro a persona»
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Antonino
Rizzo, riuscì spiega ancora Torchio nell'esposto a sanare un grosso debito
evitando un pignoramento, ma contemporaneamente venne a galla uno dei fatti più
strani: un contributo da parte della Commissione europea figurava versato nelle
casse dell'Apic solo parzialmente e con assegni del conto corrente di Feroldi,
Capalbio,
non ci sono soldi chiude il Festival dei
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
uscita di
scena di storici soci fondatori del Festival del cinema capalbiese, come Stella
Leonetti, Mirella Petteni Haggiag e Daniela Lecaldano. Ma siccome per qualcuno
che va via c'è sempre qualcun'altro che arriva, il 24 luglio nel cortile del
Castello Aldobrandesco inaugura la Rassegna Internazionale del Lungometraggio,
quest'anno dedicata allo straniero.
L'Aquila,
First Lady tra le rovine del sisma Michelle commossa: "E i bambini?"
( da "Repubblica.it"
del 09-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Accompagnate
dai ministri Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna le first lady hanno visitato
prima piazza Duomo, poi la chiesa delle Anime Sante e infine la Prefettura dove
campeggia ancora, anche se danneggiata, l'iscrizione "Palazzo del
governo". La delegazione. Le signore - insieme a Michelle Obama le mogli
dei leader di Gran Bretagna,
beckett,
una danza per una stella - claudia allasia
( da "Repubblica,
La" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
una danza per
una stella Un "solo" affidato alla danzatrice FranÇoise Lieck
trasformerà un corpo in pura voce CLAUDIA ALLASIA Inaugurare Teatro a Corte con
un testo di Beckett, Worstward Ho, coreografato (oggi e domani alle 22.30, in
prima nazionale alla Cavallerizza) da un grande nome della danza mondiale come
Maguy Marin,
ruotolo
senza deroga, non può allenare - luca salvetti
( da "Repubblica,
La" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Udinese che
però non sembra molto felice di lasciare la squadra friulana dove è convinto di
potersi ritagliare uno spazio importante soprattutto se dovesse partire
D´Agostino. In uscita il Livorno deve piazzare Volpe, Grandoni (Lecce e
Sassuolo sono interessate), Paulinho, Rizza e Mazzoni (destinati tutti e tre
all´Arezzo).
anziano
ucciso a pietrate, un fermo ma resta il mistero del movente
( da "Repubblica,
La" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
il cui fermo
è stato disposto dal pm Carmelo Rizzo e che dovrebbe essere convalidato domani
mattina al termine dell´interrogatorio di garanzia, avrebbe massacrato
l´anziano con un oggetto contundente, forse una pietra, che però non è stata
trovata. Di certo si sa che il delitto è avvenuto in un podere poco distante
dal luogo del ritrovamento del corpo,
tanti
sorrisi e mani in tasca ecco il "debutto" di ferrara - emanuele gamba
( da "Repubblica,
La" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
ma otterrà
dai viola una specie di gettone di ingresso, che però sarà in qualche modo la
Juve a pagare visto che la valutazione di Felipe Melo è stata corretta. Non più
venti milioni in contanti più il cartellino di Marchionni, ma 21+
big
della finanza più cina, meno usa sono 10 le italiane
( da "Repubblica,
La" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Per adesso il
vicepresidente Stella si è limitato a raccogliere le manifestazioni d´interesse
per le infrastrutture dell´analogico, con la cui vendita si potrebbe abbattere
l´indebitamento. Ma rimarrebbe il problema di come far tornare i conti nella tv
che con il 3-3,5% di share non raccoglie sufficiente pubblicità a coprire i
costi.
Terna
Spa potenzia la rete ( da "Sole 24 Ore, Il"
del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
di
contribuire alla realizzazione del mercato unico dell'energia elettrica, la
società Terna Spa provvede, a fronte di specifico finanziamento da parte di
soggetti investitori terzi, a programmare, costruire ed esercire a seguito di
specifici mandati dei medesimi soggetti uno o più potenziamenti delle
infrastrutture di interconnessione con l'estero nella forma di
"interconnector"
Il
Cavaliere e i (pre)giudizi dall'estero
( da "Corriere
della Sera" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Corriere
della Sera sezione: Prima Pagina data: 10/07/2009 - pag:
Masi:
nomine entro l'estate Lunedì l'incontro con Sky
( da "Corriere
della Sera" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Romani lo ha
detto durante la puntata di ieri di Telecamere, cui ha partecipato lo stesso
Masi. Il che ha spinto il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo a parlare di
«invasione di campo da parte del governo sulle autonome scelte di un'azienda
impegnata in una delicata trattativa commerciale».
I
21 ritratti di donna firmati Chiara Boni
( da "Corriere
della Sera" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Stella Pende.
Ognuna con il proprio bagaglio di timidezze e dunque di attimi inediti colti
dall'obiettivo fresco della Boni. «Per esempio con Chiara (Gamberale ndr ) alla
fine - ha raccontato - abbiamo scelto proprio il primo scatto, quando lei si è
distesa, rilassata perché ancora non pensava a nulla che fosse legato a una
posa.
Torna
il
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
estate 2010
sul canale HBO abbia un cast stellare che includerà Dustin Hoffman (o Richard
Dreyfuss) nel ruolo dell'avvocato di Kevorkian Mayer Morganroth, ha solo finito
per accrescere le polemiche. «Trasformerà in martire eroico un assassino
criminale che meritava di marcire in galera», puntano il dito gli avversari del
suicidio assistito, oggi legale in Oregon,
Gay
e Powell rincorrono l'ombra di Bolt
( da "Corriere
della Sera" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Notte di
Golden League, di frecce nere e di parole che corrono veloci inseguendo un
fantasma che sembra inavvicinabile. Valerio Vecchiarelli Stella Tyson Gay
durante i Trials Usa (Ap) Azzurre Grande attesa per le azzurre guidate dalla Di
Martino
Le
aziende snobbano i dottorati Assunzione solo per uno su sette
( da "Corriere
della Sera" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
iniziativa
interuniversitaria Stella-Cilea» Le aziende snobbano i dottorati Assunzione
solo per uno su sette Ma l'interesse sale per i superlaureati in ingegneria Le
aziende italiane non amano (o non conoscono) i dottori di ricerca. Solo circa
un settimo di questi giovani (il 15%) infatti, è assorbito dalle imprese private.
poggiomarino
due telecamere hanno filmato l'omicidio
( da "Repubblica,
La" del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Pagina I -
Napoli STELLA CERVASIO A P
"è
la nuova strategia del terrore" - stella cervasio
( da "Repubblica,
La" del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
STELLA
CERVASIO «Un´episodio gravissimo». Il procuratore capo di Napoli Giandomenico
Lepore condanna l´attentato alla Gip, e sottolinea «è la prima volta che viene
usata una molotov contro l´auto di un magistrato o di qualcun altro». Il capo
della Procura paragona la minaccia dopo la convalida degli arresti dei killer
del musicista rumeno alla Pignasecca a un altro attentato di qualche
Arriva
l'eco-pendolare ( da "Sole 24 Ore, Il"
del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
vecchi casali
o ruderi da riabilitare », dice Xavier Rizzo di miparcela.com, portale che
propone in vendita un gran numero di terreni, anche senza immobili. Per
l'entità dei prezzi bisogna contare su un rapporto di
L'ultimo
passo (falso) del Grande comunicatore
( da "Corriere
della Sera" del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Corriere
della Sera sezione: Prima Pagina data: 11/07/2009 - pag: 1 La strategia
L'ultimo passo (falso) del Grande comunicatore di GIAN ANTONIO STELLA A P
E
il Cavaliere non usò l'arte di saper vincere
( da "Corriere
della Sera" del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
vi avrebbe
trovato una traccia di antica saggezza: «Coloro che sanno vincere sono molto
più numerosi di quelli che sanno fare buon uso della loro vittoria». Gian
Antonio Stella Senza garbo I complimenti sono stati unanimi. Ma poi il «Grande
Comunicatore» s'è mostrato senza garbo Premier Berlusconi (Graffiti/Longo)
Nasce
la città del cinema nell'ex Manifattura Tabacchi
( da "Corriere
della Sera" del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Il progetto è
stato promosso e finanziato dalla Regione con 8,7 milioni di euro: «Vogliamo
creare un polo d'eccellenza », ha detto Formigoni. Tre anni di cantieri. Ieri,
nella vecchia fabbrica dei Monopoli di Stato, si girava il primo film. Così
Cristina Comencini, presidente della Cineteca: «Parte il rinnovamento culturale
di Milano». A P
Primo
ciak nella Cinecittà di Milano ( da "Corriere della Sera"
del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Armando
Stella astella@corriere.it La prima fiction e il Museo Sono in corso le riprese
di un film nel nuovo polo milanese dell'audiovisivo. Sopra: il Museo del cinema
(foto Brandi) \\ Cristina Comencini È un segno importante di rinnovamento, che
ricongiunge una storia che è stata grande Gli studenti I corsi di studio del
Centro sperimentale di cinema si trasferiranno nell'
Stella
a cinque punte in una galleria di Zogno
( da "Corriere
della Sera" del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Stella a
cinque punte in una galleria di Zogno BERGAMO La scritta sembra più
riecheggiare uno slogan da stadio che evocare i tempi bui del terrorismo. Ma
quel «B.R. stiamo arrivando» tracciato con vernice nera e rossa, con
l'accompagnamento dell'immancabile stella a cinque punte, sul muro di una
galleria della provinciale della Valbrembana ha comunque allertato i
carabinieri della
Lazio
d'Estate ( da "Corriere della Sera"
del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
incontro con
Gian Antonio Stella. «Ai cinque cartelloni allestiti dell'Atcl - sottolinea la
Rodano - si affianca anche l'opera ininterrotta, vitalizzante ed insostituibile
delle nostre officine culturali, che, nell'ambito di un rapporto ormai
fidelizzato con i territori, anche d'estate offrono alle nostre province
spettacoli, eventi,
Il
Festival dei corti di Capalbio rilancia e punta sull'autunno
( da "Corriere
della Sera" del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Maremma 1953'
per far conoscere la nostra terra: 15 anni fa, la fondatrice Stella Leonetti e
Michelangelo Antonioni videro per la prima volta Piazza Magenta. Fu amore a
prima vista. Decisero che il festival si sarebbe fatto in quella che definirono
una sala di proiezione naturale. Allora ero consigliere comunale di minoranza.
Ti
Media non cede a Sky ( da "Manifesto, Il"
del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Giovanni
Stella, vicepresidente del gruppo Ti Media, recentemente ha ricordato, durante
la presentazione della trimestrale, che il gruppo è alla ricerca di un partner
di minoranza e che sono considerate cedibili anche altre piccole
partecipazioni. Non è poi un mistero che la prima televisione che potrebbe
finire in vendita non sia La7 ma piuttosto Mtv.
L'identità
del teatro da Kusturica a Celestini
( da "Manifesto,
Il" del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Ponza si
anima dei colori del mediterraneo con il tunisino Carthage Ensamble e il
musicista tunisino Marzouk Mjeri. Non solo teatro però ma anche incontri come
quello con Gian Antonio Stella autore della Casta o il lancio della collana
editoriale sugli artisti degli anni '60 che hanno popolato il teatro
d'avanguardia della capitale.
Rewind
MA L'ONDA AVANZA ( da "Manifesto, Il"
del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
dice Lele
Rizzo sorridendo ? e quindi c?era bisogno anche di uno spazio per i ragazzini».
Askatasuna è un punto di riferimento importante nel quartiere e nello scorso
autunno ha avuto un ruolo anche dentro l?Onda e l?università così come nelle
scuole elementari nel movimento contro la riforma Gelmini.
la
giornata di federica, bagnina diciottenne cinque ore di concentrazione e
allenamento - veronica over ( da "Repubblica, La"
del 12-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Si muove in
bici per tenersi in esercizio VERONICA OVER Ha soltanto 18 anni Federica Rizzo,
ma a Mondello è già tra i bagnini più affermati. Da tre anni ormai si dedica al
salvataggio e questa estate ha debuttato a Mondello. Federica inizia la sua
giornata presto, alle sette e mezza. Vive con i genitori, ma pensa lei stessa
alla colazione: spremuta d´arancia, cereali, pane, miele.
è
morta alda croce "custode dei cultura" - stella cervasio
( da "Repubblica,
La" del 12-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Custode dei
cultura" STELLA CERVASIO La profonda conoscenza della letteratura spagnola
e il teatro e la passione per i gatti senza padrone. L´impegno civile per
l´ambiente e lo sdegno contro l´edilizia folle che sfregiava i monumenti. Alda
Croce, secondogenita del filosofo Benedetto Croce, nata dal suo matrimonio con
Adele Rossi,
alda
croce, custode di cultura - stella cervasio
( da "Repubblica,
La" del 12-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
STELLA
CERVASIO a allora era cominciato il declino del fisico, ma non della mente.
Alda Croce faceva arrivare le sue denunce alla stampa, alle istituzioni, con
immutabile energia. Parlava attraverso la generazione di difensori del
patrimonio storico della città che con la sorella Elena aveva formato
trent´anni fa nella sede di via Tribunali del Comitato per la difesa del centro
storico
costi
della politica, la spesa del consiglio regionale sale a 22 milioni
( da "Repubblica,
La" del 12-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Bologna Costi
della politica, la spesa del consiglio regionale sale a 22 milioni Sale la
spesa per il consiglio regionale, e a guadagnarci sono soprattutto i piccoli
gruppi consiliari, meglio se formati da una sola persona. Nel 2008 l´assemblea
legislativa è costata 21,8 milioni di euro, un milione in più rispetto al 2007,
pregiudicato
ferito durante una lite ( da "Repubblica, La"
del 12-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Il pm Carmelo
Rizzo ha convalidato il fermo di Donato Squicciarino, il 25enne di Altamura
fermato dai carabinieri della compagnia locale perché sospettato dell´omicidio
di Salvatore Michele Zizzari, il 76enne ritrovato cadavere l´altra notte nelle
campagne di Altamura, a poca distanza dalla diga "Saglioccia".
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Corriere
della Sera sezione: Prima Pagina data: 12/07/2009 - pag: 1 La storia «Ci
ribelliamo» L'eterno ritorno del sogno della «Lega Sud» di GIAN ANTONIO STELLA
A P
Stacca
la spina alla moglie dopo la liposuzione
( da "Corriere
della Sera" del 12-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Sarebbe
facile guardare indietro e dire che vorremmo che Denise non si fosse mai affidata
a quel dottore spiegava qualche giorno fa l'ex calciatore al quotidiano Daily
Telegraph , ma è successo e dobbiamo vivere facendo i conti con la negligenza
del medico ». Roberto Rizzo La coppia Colin e Denise Hendry. In alto, la donna
con i 4 figli (Daily Mail e Paul Lewis)
Un
albo per i sommelier (con laurea)
( da "Corriere
della Sera" del 12-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
a Isola
Rizza: «È giusto che questa professione venga controllata e regolamentata.
Troppo business negli ultimi anni e poca crescita culturale, per un mestiere
che ha assunto un ruolo importante ». Una proposta accolta con favore anche
dalla Città del Vino, l'associazione dei comuni a più alta vocazione
vitivinicola d'Italia,
Gli
alberi in via Montenapoleone
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Le linee
guida sono già definite, si parte dalla chiusura alle auto di via Borgospesso e
dalla zona a traffico limitato in via Bigli. Dove le macchine sono senza alberi
ma s'incolonnano, sgasano e inquinano davvero. Non per design. Armando Stella
astella@corriere.it
Ostia,
dopo la pioggia finalmente il pienone Resta il caos traffico
( da "Corriere
della Sera" del 12-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Stella Polare
- e la domenica non si circola. Lasciano l'auto ovunque, davanti ai passi
carrabili e negli spazi riservati ai disabili. I vigili fanno multe a raffica,
ma non serve a niente. I maleducati paiono infischiarsene». Alessandro Fulloni
L'ambiente Tra Focene e Fregene, l'incuria in certi arenili pubblici è
diventato un caso di cui si è discusso anche in consiglio comunale
fiori
per alda croce - stella cervasio ( da "Repubblica, La"
del 13-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Pagina III -
Napoli La cerimonia Fiori per Alda Croce STELLA CERVASIO Tanti fiori per Alda
Croce nel Cimitero degli uomini illustri, nel cimitero di Poggioreale. Presente
Marco Pannella, sempre al fianco della figlia del filosofo nelle battaglie per
l´ambiente. SEGUE A P
lite
per uno sberleffo quindicenne in fin di vita - stella cervasio
( da "Repubblica,
La" del 13-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
un ragazzo di
16 anni ferito da uno sconosciuto alla gamba destra STELLA CERVASIO Rischia la
vita in un letto d´ospedale a quattordici anni. Il motivo è un banale scherzo.
Cominciato in piscina, a Parete in provincia di Caserta un sabato mattina come
tanti, per un gruppo di adolescenti della provincia violenta originari di
Sant´Antimo.
"costanzo
non torni in rai" la proposta masi bocciata dal cda - francesco bei
( da "Repubblica,
La" del 13-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Nino Rizzo
Nervo ha chiesto spiegazioni a Masi: «Ma davvero state trattando per far
tornare Costanzo in Rai?». Questione non da poco, visto che il sovrano del
teatro Parioli è da circa 25 anni uno dei volti più noti di Mediaset. Insomma,
il trasloco di Costanzo alla Rai potrebbe essere la vicenda per cui sarà
ricordato Masi come dg.
ora
il crocifisso passa a leonardo del tasso - roma
( da "Repubblica,
La" del 13-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
arte
angloamericana Stella Rudolph convinta che questo Cristo debba essere
attribuito allo scultore quattrocentesco Leonardo del Tasso. Lo sostiene in un
piccolo saggio che pubblica la rivista fiorentina L´ambasciata Teatrale.
Secondo la Rudolph nella parete sinistra della chiesa fiorentina di
Sant´Ambrogio «si trova lo squisito altarino intagliato da Leonardo del Tasso (
Montalto:
250 euro a italiano ( da "Corriere della Sera"
del 13-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Corriere
della Sera sezione: Prima Pagina data: 13/07/2009 - pag: 1 Nucleare e costi
Montalto: 250 euro a italiano di SERGIO RIZZO La centrale di Montalto di Castro
è il monumento gigantesco al fallimento della politica energetica italiana costruita
sulle ceneri del nucleare. A P
La
centrale (fallita) di Montalto è costata 250 euro a ogni italiano
( da "Corriere
della Sera" del 13-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Rizzo
Dall'alto Una veduta complessiva della centrale «Alessandro Volta» di Montalto
di Castro con la ciminiera alta
Casinò,
Venezia è sempre leader ( da "Corriere della Sera"
del 13-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Sanremo,
colpito anche da alcuni giorni di scioperio ha superato di poco i 5 milioni. Le
slot machine si confermano il gioco più gradito. Soltanto a Venezia, a giugno
hanno incassato 8,8 milioni, il 66 per cento del totale. Stella Bonasoni
"Costanzo
non torni in Rai" la proposta Masi bocciata dal cda
( da "Repubblica.it"
del 13-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Nino Rizzo
Nervo ha chiesto spiegazioni a Masi: "Ma davvero state trattando per far
tornare Costanzo in Rai?". Questione non da poco, visto che il sovrano del
teatro Parioli è da circa 25 anni uno dei volti più noti di Mediaset. Insomma,
il trasloco di Costanzo alla Rai potrebbe essere la vicenda per cui sarà
ricordato Masi come dg.
Selve
Marcone La minoranza ottiene un assessorato
( da "Stampa,
La" del 14-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Tre le liste
che si erano presentate alle elezioni: la «Stella Alpina» con Corrado Belli,
l'«Ippocastano» con Federino Tarroni e «La Destra» con Maurizio Delsignore:
quest'ultimo lo scorso anno si era presentato come sindaco a Ternengo andando
all'opposizione, quest'anno ha voluto riprovarci a Selve Marcone, paese in cui
abita da alcuni anni con la famiglia.
oltre
10mila respinti per il 5 in condotta - mario reggio
( da "Repubblica,
La" del 14-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Il ministro
Maria Stella Gelmini sembra soddisfatta dai risultati dei primi provvedimenti
della sua riforma. Alle superiori, ma anche alle scuole medie. Se, infatti, il
numero dei maturandi che non ce l´hanno fatta a prendere il diploma dovrebbe
raggiungere quest´anno quota 15 mila anche alle medie le valutazioni degli
insegnanti sono state contraddistinte da un maggior rigore:
bollani
e corea, duello di magie tra due acrobati del pianoforte - gigi razete
( da "Repubblica,
La" del 14-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Stella by
starlight", da "Sophisticated Lady" a "Desafinado", da
"Round about midnight" a "Blue Monk", fino all´intenso bis
ellingtoniano di "Take the A train". Il rapporto fisico con lo strumento è stato convulso
e viscerale per Bollani quanto misurato e composto per Corea ma ciò non tragga
in inganno: dalle mani sapienti dell´
ravello
battezza "cecità" un film da premio nobel - stella cervasio
( da "Repubblica,
La" del 14-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
storia di una
comunità in cui tutti diventano ciechi STELLA CERVASIO «Blindness è la nostra
incapacità di vedere chi e che cosa si trova intorno a noi. Io esploro la
capacità dell´uomo di conoscere se stesso. Gli esseri umani sono animali che
vedono ciò che vogliono o riescono a vedere. Nel film seguiamo un gruppo di
persone diventate cieche, che si uniscono come in una famiglia e,
cinque
anni in attesa del parco che non c'è - luca de vito
( da "Repubblica,
La" del 14-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
comitati e
consiglieri di zona (fra cui anche quelle di Alessandro Rizzo, consigliere per
la lista Uniti con Dario Fo) sembravano cadere nel vuoto senza risposte né
risultati. Soltanto adesso qualcosa sembra muoversi e c´è chi parla di una
conclusione dei lavori di bonifica per l´autunno 2009, «su cui in ogni caso
vigileremo», avverte Tosi.
Statali,
per le donne in pensione aumento graduale a 65 anni
( da "Corriere
della Sera" del 14-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
una riforma
del Fondo nazionale sanitario legata all'efficienza, l'estensione della
Tremonti-ter e stop all'assunzione dei precari in alcune società pubbliche come
le Poste. Intanto all'assemblea della Consob il presidente Cardia ammonisce:
rischio asfissia per piccole e medie imprese. ALLE P
Il
tesoretto della parità e l'ultimo Dpef
( da "Corriere
della Sera" del 14-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
4% che
comunque servirebbe ad attenuare l'impatto della crisi sui conti pubblici. In
ogni caso, non rivedremo un rapporto deficit- Pil inferiore al 3% di Maastricht
prima del 2012. La crescita nel 2010 Secondo il Tesoro il Pil dovrebbe tornare
a crescere dello 0,3% o dello 0,4% entro l'anno prossimo Sergio Rizzo
Abstract: Anna Rizzo ha una società metalmeccanica a Roma con 11 dipendenti: «Se lo sciopero fiscale deve essere uno stimolo per farsi sentire e per far prendere provvedimenti ben venga. Quest'anno il calo delle vendite c'è stato per tutti, sarà difficile essere congrui».
Abstract: colonnello Vittorio Stella. "Alessandro - spiega l'ufficiale - era partito per l'Afghanistan nella seconda metà di aprile. Complessivamente dalla nostra caserma, in diverse fasi, erano partiti 50 ragazzi, che a Farah, come compagnia del genio guastatori, erano di supporto al primo reggimento di fanteria".
Abstract: Alle 21,30 in piazza Magione il recital di Giulio Cavalli, con esibizioni di Mario Crispi, Angela Rizzo, Laura Spacca e ancora Marilena Monti. Lunedì alle 9 a Palazzo di Giustizia un presidio di solidarietà ai magistrati chiuderà i giorni del ricordo per Paolo Borsellino. g.i.
Abstract:
Tra i
nostalgici c´è anche Alessandro Rizzo, 15 anni, che ogni giorno, da quando è
finita la scuola, va al mare con gli amici. Rigorosamente in autobus, perché i
genitori non vogliono comprargli lo scooter: «è un peccato che non ci siano più
- dice - ma a volte i miei coetanei esageravano.
"odio
questa città seppellitemi altrove" - stella cervasio
( da "Repubblica,
La" del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Odio questa
città seppellitemi altrove" STELLA CERVASIO «Una Napoli senza cultura fa
comodo a chi non ha cultura. Odio questa città, mi farò seppellire altrove». è
l´amara invettiva di Roberto De Simone che ha scosso la serata finale del
Premio Troisi. Il prezioso archivio del maestro della Gatta Cenerentola cerca
casa.
de
simone: "odio questa città mi farò seppellire altrove" - stella
cervasio ( da "Repubblica, La"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Pagina XI -
Napoli de simone: "Odio questa città mi farò seppellire altrove"
STELLA CERVASIO L e dolenti note di De Simone sul momento no della cultura sono
arrivate in coda a un ricordo di Massimo Troisi nella serata di chiusura della
XIV edizione del premio dedicato all´attore a San Giorgio a Cremano, a Villa
Bruno.
foto,
moda, design, la creatività è 137a - renata caragliano stella cervasio
( da "Repubblica,
La" del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
la creatività
è 137A RENATA CARAGLIANO STELLA CERVASIO Proprio qui, a questo tavolo, Andy
Warhol e Joseph Beuys sedettero con un whisky nel mezzo, unendo sulle sponde
del Mediterraneo l´arte d´oltreoceano con quella d´Europa. Era il City Hall,
con cui Dino Luglio portava la vita notturna internazionale a Napoli.
"tutti
a cena dalla pornostar" ( da "Repubblica, La"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Una
percentuale alla criminalità organizzata "Tutti a cena dalla
pornostar" Anche Jessica Rizzo alle feste di Tarantini per i primari Una
cena dei primari con la pornostar Jessica Rizzo, organizzata da Gianpaolo
Tarantini. E poi ancora i rapporti dell´imprenditore con il mondo politico (con
l´ex assessore alla Sanità, Salvatore Mazzaracchio).
tarantini
e le feste infinite "stasera tutti da jessica" - gabriella de matteis
giuliano foschini ( da "Repubblica, La"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Jessica Rizzo
In una conversazione dell´ottobre del 2001, per esempio, Canfora e Tarantini
parlano di alberghi lussuosissimi da prenotare per Canfora e per i suoi
collaboratori in occasione di un incontro a Roma da tenersi il 13, al quale
partecipano i più importanti primari pugliesi.
il
lazio tra identità e cultura parte il festival nei borghi e nelle isole -
tiziana guerrisi ( da "Repubblica, La"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
l´inviato del
Corriere della Sera Gian Antonio Stella, autore con Sergio Rizzo de "La
casta". E poi un tuffo nella realtà tunisina con concerti, spettacoli e
film. Per raccontare le isole al centro di rotte umane. E il mare come luogo di
scambio, incrocio, ma anche di fuga e di ricerca di nuovi inizi.
il
muro di torino che divide i bambini - vera schiavazzi torino
( da "Repubblica,
La" del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
dice Massimo
Rizzo, vicepresidente della Di Vittorio ? per questo ci dispiace questo
imbarbarimento». Per oggi, i vertici della Di Vittorio hanno convocato i
capi-scala: «Cerchiamo di rimediare, qui perdiamo tutti la faccia, fate
attenzione ai vostri ragazzi e aiutateci a convincere gli altri che non occorre
nessun muro».
Il
tocco magico di Jarrett ( da "Manifesto, Il"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
FIRENZE Il
tocco magico di Jarrett Gabriele Rizza Il Brunello è stato tonificante. Anche
gli spaghetti. Nel senso che hanno creato l'atmosfera. Giusta, rilassata,
disponibile. Complice e flessuosa come le mani, il corpo, i movimenti, i
tocchi, le intese, gli sguardi degli interpreti, come i loro inchini alla fine,
le mani giunte e gli applausi,
COSTI
DELLA POLITICA ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Ovest
sezione: PRIMO PIANO (Bonifiche) data: 2009-07-15 - pag: 2 autore: COSTI DELLA
POLITICA IL DIBATTITO SULLA RIFORMA CALDEROLI 15 Enti subalpini. Sono i
soggetti gestori affiliati all'associazione nazionale Gargano (presidente
Anbi): «L'ultima bozza del Ddl toglie obbligatorietà e unitarietà, ci parifica
ai circoli di caccia»
Una
leggina di 32 pagine (per salvare un albero)
( da "Corriere
della Sera" del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Corriere della
Sera sezione: Prima Pagina data: 15/07/2009 - pag: 1 Ecoburocrazie Una leggina
di 32 pagine (per salvare un albero) di SERGIO RIZZO Ecco sedici pagine sulla
Gazzetta Ufficiale, e altrettante nel Bollettino siciliano, per dichiarare di
«notevole interesse pubblico» un albero: un pittosporo di un giardino di
Messina. A P
In
auto con un chilo di diamanti ( da "Corriere della Sera"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
cervellone»
del Viminale spunta un nome che fa rizzare i capelli ai poliziotti. È quello di
Leonardo Notarbartolo (foto), 57 anni, palermitano trapiantato a Torino,
ritenuto la mente del «colpo del secolo»: l'assalto (nel 2003) al World Diamond
Center di Anversa, che fruttò un bottino di 200 milioni di euro in preziosi.
Una
leggina di 32 pagine per un pittosporo
( da "Corriere
della Sera" del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Quando fa
molto caldo, sotto quella chioma c'è un fresco incredibile. Non sa che cos'è,
d'estate, prender il caffè lì sotto». Interesse pubblico Otto anni di
istruttoria per dichiarare una singola pianta siciliana di interesse pubblico
Sergio Rizzo
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
anche
scienziati italiani tra cui Angela Rizzo e Aldo Roda delle Università di Milano
e Bologna. Non ci sono mai stati dei problemi? «È emerso solo qualche disagio
dice per adattare il corpo al giorno e alla notte senza la luce del Sole». Ora
si valuteranno i risultati e da gennaio inizierà un'altra più consistente
sfida.
<H
( da "Corriere
della Sera" del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Lettere al
Corriere data: 15/07/2009 - pag: 35 Tutti frutti di Gian Antonio Stella Se è
«Viky» a salutare i turisti di Venezia «H ello, my name is Carmela, welcome in
New York!» Ve l'immaginate un cartellone che vi accogliesse così all'aeroporto
Jfk della Grande Mela, che pure è una città cosmopolita? Sarebbe ridicolo.
Ha
firmato il
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Quello che
esce dal «cervellone» del Viminale fa rizzare i capelli ai poliziotti. Alla
guida dell'autovettura c'è Leonardo Notarbartolo, 57 anni, ritenuto «la mente»
di quello che era stato soprannominato il colpo del secolo: l'assalto, nel
2003, al World Diamond Center di Anversa. Un bottino che varia tra i 150 e i
200 milioni di euro.
santa
maria la nova le opere tornano a pisani - stella cervasio
( da "Repubblica,
La" del 16-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
STELLA
CERVASIO SI CHIUDE la via crucis dei quadri di Gianni Pisani a Santa Maria La
Nova. Ieri Giuseppe Reale, presidente dell´associazione "Oltre il
Chiostro", ha annunciato che anche le ultime opere di Pisani della
"Via Crucis Via Lucis" sono state ritirate dall´artista, che le aveva
offerte nella disponibilità dell´associazione perché fossero esposte per 99
anni nel complesso
le
opere di pisani - stella cervasio
( da "Repubblica,
La" del 16-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Pagina X -
Napoli Le opere di pisani STELLA CERVASIO I n una nota Pisani, ex direttore
dell´Accademia di Belle Arti, i cui lavori sono ospitati anche nei musei di
Capodimonte e Madre, riepiloga la vicenda. «Un giorno di aprile apprendo che 14
dei 16 gessetti della mia Via Crucis erano sotto sequestro.
restaurato
lo scafo su cui gli abitanti tentarono la fuga dalla furia del vesuvio - stella
cervasio ( da "Repubblica, La"
del 16-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
fu rinvenuta
coperta di sabbia nel 1982 STELLA CERVASIO è uno dei reperti più importanti mai
trovati al mondo. Torna dopo una prima fase di restauro. Non era più grande di
un gozzo, ma quella barca doveva portare in salvo gli ercolanesi dalla furia
del vulcano. Non riuscirono ad arrivare all´altra sponda.
"il
ciak ha trovato casa tra due anni alla bovisa" - sara chiappori
( da "Repubblica,
La" del 16-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Stella con Bebo
Storti. Una volta questi spettacoli sarebbero andati al Ciak. «Allo Smeraldo
facciamo anche i Legnanesi, Proietti, Ranieri, i concerti di Branduardi,
Metheny, Picco, Bersani. Diciamo che il Ciak integrerà lo Smeraldo. In fondo
sono emanazione di una stessa idea: l´importanza del teatro popolare».
Sky,
la Rai cade dal satellite ( da "Manifesto, Il"
del 16-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Voto
contrario dei due consiglieri di area Pd Rizzo Nervo e Van Straten, astenuto il
presidente Garimberti, non voto di De Laurentiis (Udc). En plein storico per
Antonio Marano. L'uomo del Carroccio che ha guidato RaiDue d'ora in poi diventa
il re dell'etere, coordinerà l'offerta radiotelevisiva con competenza su
palinsesto tv e marketing, diritti sportivi,
Rai,
Marano
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Contro i due
di centrosinistra (Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten). L'Udc Rodolfo de
Laurentiis non ha partecipato al voto. Critici i consiglieri di opposizione.
Rizzo Nervo: «Marano è il direttore generale ombra ». Van Straten: «Il
provvedimento di Masi non risolve nessun nodo organizzativo reale».
i
"fannulloni" di sala delle lapidi - sara scarafia
( da "Repubblica,
La" del 17-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
la paralisi
di Sala della Lapidi diventa anche la nostra». Un´ora di seduta, in base alle
presenze dei consiglieri dall´inizio dell´anno fino a ora, è costata circa
1.700 euro solo in gettoni di presenza. Gli inquilini di Sala delle Lapidi
guadagnano 156 euro lordi per ogni seduta di Consiglio e commissione, per un
tetto massimo di 21 sedute.
graduatorie
precari, arriva la polizia - bianca de fazio
( da "Repubblica,
La" del 17-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Il Tar del
Lazio ha più volte detto, però, che non in coda dovevano andare quei prof,
penalizzati rispetto agli altri colleghi, ma nel posto che spettava loro in
base al punteggio accumulato. Un pasticcio al quale il Ministero di Maria
Stella Gelmini (foto) non ha ancora posto rimedio.
Abstract: Anche se talvolta dice cose sorprendenti. Per esempio, ha dichiarato al Sole 24 ore che non era stato tolto un euro al Sud. Poi che ci vuole una banca per il Sud. La crisi avanza e la strategia del governo è incrociare le dita, a Treviso come a Napoli». Sergio Rizzo
Abstract: come può testimoniare chi ha assistito ai concerti italiani di questi giorni, è addirittura previsto il transito di automobili. Roberto Rizzo Lo schianto La struttura collassata nello stadio Vélodrome di Marsiglia (Afp) Il testimone «Dal rumore sembrava un'esplosione. Poi è venuto giù tutto come un castello di carte»>
TORNARE
AL NUCLEARE PERCHÉ È LEGITTIMO ( da "Corriere della Sera"
del 17-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
come ha
ricordato Sergio Rizzo nel Corriere del 13 luglio, di mantenere in funzione le
centrali esistenti. Alla sua domanda (se sia possibile non tenere conto di un
referendum senza tornare alle urne) occorre dare due risposte. In primo luogo
la giurisprudenza è generalmente del parere che la materia del referendum non
possa essere rimaneggiata per almeno una legislatura.
Abstract: da cui ha avuto la figlia Stella. E adesso? «Se non lascerò Parigi, forse tornerò a vivere a Roma. Mi sento molto italiana. In Francia faccio cinema, non vedo perché non potrei farlo nel mio Paese. Il mio ultimo film qui fu Amnèsia di Salvatores». A Parigi passa da film claustrofobici come Panico di Richard Anconina dov'è «un'apicultrice testa matta»
Argomenti: Costi della politica
Abstract: Ma il consigliere Rizzo Nervo avvisa: «Ruffini non si tocca». Intanto il Giornale Radio Rai ha proclamato lo stato di agitazione permanente. Contro il piano di scorporo del settore ipotizzato dal dg Mario Masi. Che, su richiesta del Cda, dovrà riformulare un piano di rilancio della radio completo di business plan.
( da "Corriere della Sera" del
02-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Cronaca di Milano data: 02/07/2009 - pag: 4 Asse tra il
presidente di Promos e l'ad della Soge, Lucio Stanca che aveva chiesto la
separazione dei livelli di responsabilità «Via la politica
faziosa dall'Expo» Appello di Ermolli. «Più managerialità». Un messaggio alla
Lega Via la politica faziosa dal cda di Expo. Il
messaggio lanciato dal superconsulente, Bruno Ermolli è chiaro. «Bisogna
distinguere - attacca il presidente della Promos, in una lunga intervista ad
Apcom - la politica istituzionale che ha tutto il
diritto-dovere di indirizzare e controllare l'evento e la società di gestione
che ha il diritto-dovere di operare managerialmente e non facendo politica di fazione perché non esiste». Poi addolcisce la
pillola. «Mi sembra che adesso si sia capito questo messaggio, che si stia
lavorando in questo senso». La precisazione, non cancella il contenuto del
messaggio. Vale per il passato e per il futuro. Soprattutto per il presente.
Non risparmia nessuno. A partire dalla Lega che con Leonardo Carioni ha spesso
osteggiato le decisioni del cda. Ma potrebbe valere anche per la Regione, anche
se il riferimento alla «politica istituzionale»
sembrerebbe smentirlo. Basta però ricordare che Paolo Alli (consigliere in
quota Pirellone) non ha mai fatto mistero di non gradire certe scelte del
consiglio di amministrazione. La dichiarazione di Ermolli arriva a distanza di
tre giorni dalla presa di posizione dell'ad, Lucio Stanca sulle pagine del
Corriere della Sera. «Bisogna dare più forza alla politica
nel suo ruolo di indirizzo e depurare il momento tecnico ed esecutivo dalla politica stessa. L'impegno del centrodestra e del
centrosinistra ci ha consentito di vincere l'Expo e ci dà forza. Purché si
limiti appunto alla fase di indirizzo, perché quando entra nella dimensione del
fare diventa un problema». Insomma: la richiesta è quella di una netta separazione tra la funzione di indirizzo e di controllo
della politica, e l'attività operativa della società. che gestirà l'evento del
2015. Ma Ermolli lancia anche un altro allarme. Se si dice sicuro dei
finanziamenti da parte del governo e delle istituzioni locali, chiede di
premere l'acceleratore sull'apporto dei privati, grandi assenti in questa fase
della partita. «A questo punto - continua Ermolli - c'è solo da sperare
che gli organismi centrali siano in grado di coinvolgere i privati perché non è
solo questione di finanziamento pubblico ma è questione di tutta una miriade di
iniziative private per fare business. Senza contare che ci sono le iniziative
per la cooperazione per le aree in via di sviluppo: abbiamo una iniziativa che
è sia sociale che economica se viene ben gestita». Anche se l'ultima parola è
di ottimismo. «Guai se non siamo ottimisti. Io ritengo che arriveremo puntuali
con tutti gli investimenti pubblici e privati che servono. Parliamo di sei
anni, in sei anni si fanno tante cose». Maurizio Giannattasio Tensioni Bruno
Ermolli ( tondo) chiede che la politica faziosa stia
fuori dall'Expo
( da "Corriere della Sera" del
02-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Tempo Libero data: 02/07/2009 - pag: 17 La presentazione
«Magistrati Ultracasta» il libro di Livadiotti È stato presentato ieri, nel
residence di Ripetta, il nuovo libro di Stefano Livadiotti, «Magistrati.
L'ultracasta» (Bompiani). Alla tavola rotonda, con l'autore, sono intervenuti
Luciano Violante, il magistrato Giacchino Natoli, Oreste Dominioni, presidente
dell'Unione Camere Penali Italiane, e Maurizio Laudi, segretario generale di
Magistratura Indipendente. L'incontro è stato moderato da Giulio Anselmi,
presidente dell'Ansa : «Quello di Livadiotti non è un libro contro i magistrati
- ha commentato Anselmi - ma contro la degenerazione del sistema. Un libro
pieno di capi d'accusa, che richiede coraggio e consapevolezza ». Un pamphlet
duro che arriva dopo un altro libro sulle «caste», nello specifico quella dei
sindacati che Stefano Livadiotti, giornalista de L'Espresso, ha pubblicato lo
scorso anno («L'altra Casta. L'inchiesta sul sindacato», Bompiani) e che segue
«La Casta» (Rizzoli) dei politici
di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Livadiotti riporta dati,
statistiche e fatti, tematiche su cui si è discusso a lungo nel corso della
presentazione: le toghe italiane sono quelle con le paghe più alte di tutta
l'Europa continentale, ricevono pensioni d'oro e, in tema di ferie, non mancano
le sorprese (i magistrati dispongono di 52 giorni ogni 12 mesi).
L'«ultracasta» dei giudici, descritta da Livadiotti, risulta anche
«intoccabile»: statisticamente giudici e pubblici ministeri hanno 2,1
possibilità su cento di incappare in una sanzione, e nell'arco di otto anni
quelli i magistrati rimossi sono stati lo 0,065%. Una vicenda, simbolica,
coinvolge il «terzo potere»: un magistrato sorpreso nel
( da "Repubblica, La" del 07-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina IV -
Torino L´inchiesta Perquisita la sede di Askatasuna "Tirano sempre in
ballo noi" «Sono stati arresti ad orologeria per il G8, potevano fare
tutto dieci giorni fa o tra venti giorni: invece la magistratura evidentemente
si è messa al servizio del governo», afferma Lele Rizzo, leader del Network antagonista torinese e uno degli esponenti
storici di Askatasuna, centro sociale di corso Regina Margherita perquisito
all´alba di ieri. «Veniamo tirati in ballo ogni volta - lamenta - e anche
questa volta è così: tra gli arrestati ci sono persone che fanno parte
dell´autonomia torinese, ma il corteo era degli studenti. Non siamo
nuovi a questo atteggiamento, né ci spaventa, ma il nostro ruolo era marginale,
pur essendo siamo sempre al fianco di questo movimento».
( da "Repubblica, La" del 07-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina III -
Palermo La protesta Chiavi consegnate, case no in via Rizzo sale la tensione Avevano chiesto in massa il permesso di ripulire
le case che aspettano da vent´anni, ma è stato accordato ad appena sei persone.
Tanto è bastato per scatenare la rabbia delle famiglie di via Ammiraglio Rizzo: ieri pomeriggio una trentina di assegnatari, fra quelli che
hanno già ottenuto le chiavi, hanno occupato per protesta alcuni degli
appartamenti. «Ma se non ci danno tempi certi - dice Salvatore Liberto, uno di
loro - entro la fine della settimana andiamo a occuparle tutte». Ma che succede
in via Rizzo? Di fatto, nonostante gli appartamenti
siano stati completati, i lavori sono ancora in corso, e l´area è ancora nella
disponibilità dell´impresa che negli anni ha accumulato un enorme ritardo. Ai
204 assegnatari però sono state ugualmente consegnate le chiavi. Che sono stati
costretti a riporre nella borsa: non si può entrare a casa né per pulire né per
sistemare i mobili se non chiedendo il permesso. Gli assegnatari, però, hanno
già cominciato a pagare l´affitto. «Un´assegnazione bluff», denunciano. A loro
risponde il direttore dei lavori per conto del Comune, Iano Monaco, che ha
incontrato le famiglie per sedare la protesta: «Le chiavi sono state consegnate
perché altrimenti le assegnazioni sarebbero decadute - dice - se così fosse
accaduto, i tempi si sarebbero allungati a dismisura. Ho spiegato alle famiglie
che entro giovedì daremo loro un cronoprogramma. Le case sono in un´area che è
ancora un cantiere ed è possibile entrarvi, sia per pulire che per sistemare i
mobili, ma a scaglioni. Stiamo facendo tutto il possibile perché i lavori si
concludano al più presto».
( da "Repubblica, La" del 07-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina VIII -
Palermo Scoppia l´incendio, sgomberato un palazzo Panico a
due passi da via Ammiraglio Rizzo. Le fiamme partite da un
computer Distrutto un appartamento La tromba delle scale invasa dal fumo ROMINA
MARCECA C´E´ chi è scappato in ciabatte per strada, chi per la paura è cascato
a terra paralizzato dall´angoscia. Una donna incinta, invece, ha stretto con le
mani il suo pancione quasi a proteggerlo mentre scappava trafelata dalla sua
casa. Panico ieri pomeriggio in via Giorgio D´Antiochia 2, nel quartiere
Montepellegrino: un incendio causato da un corto circuito ad un computer ha
distrutto in parte un appartamento al quarto piano. Un centinaio e più di
residenti sono stati sgomberati dalla polizia e dai vigili del fuoco. Le fiamme
si sono sviluppate nell´abitazione della famiglia Passarello-Vitale. A notare
il fumo che stava uscendo dalla casa il figlio più piccolo della coppia, un
ragazzino di 9 anni. «Stavamo rientrando dal corso pomeridiano di recupero -
racconta ancora sotto shock, distesa in ambulanza, Eleonora Passarello - Quando
ho aperto la porta di casa ho visto l´inferno di fuoco e fumo. Non ho pensato
ad altro che a mettermi in salvo e siamo fuggiti via». In strada la donna si è
poi ritrovata con il marito e l´altro figlio, di 17 anni. Dopo lo scampato
pericolo la donna, che è rimasta anche lievemente intossicata per le esalazioni
di fumo, non ha retto allo stress ed è stata soccorsa dagli operatori del 118
ma ha rifiutato di essere trasferita in ospedale. Intrappolati, dal quinto al
nono piano, gli altri inquilini che hanno trovato rifugio sul terrazzo del
condominio. Il palazzo di via D´Antiochia fa angolo con la via Ruggero
Marturano e ieri le due strade sono rimaste chiuse al traffico per almeno due
ore con ripercussioni sulla circolazione. L´allarme al 113 è scattato poco dopo
le 16,30. In un primo momento sul posto si è recata solo la polizia con due
pattuglie del Falchi, pochi minuti dopo sono arrivate anche tre squadre dei
vigili del fuoco con due autoscale. I pompieri hanno inondato d´acqua
l´appartamento dall´esterno ed evitato che le fiamme raggiungessero anche gli
altri appartamenti. Il computer si trovava in salotto e le lingue di fuoco sono
state visibili anche dalla strada. Il rogo ha anche intaccato la camera da
letto e alcuni mobili della casa sono stati distrutti. «Abbiamo perso tutto -
dice dalla barella la signora Passarello - l´importante è che siamo tutti
vivi». I vigili del fuoco hanno poi effettuato un sopralluogo per verificare la
stabilità della struttura che è risultata ancora agibile. Alle 19 gli inquilini
hanno fatto rientro nelle loro case.
( da "Repubblica, La" del 07-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina I -
Napoli Il teatro Alle 21 all´Arena Flegrea, nell´ambito del Festival
d´Oltremare, l´opera di Donizetti con la regia di Bauduin Don Pasquale,
l´ironia surreale Dario Fo con un Mistero buffo in versione
"reloaded", e poi la lirica, il balletto, il jazz più raffinato.
Napoli ancora in palcoscenico da oggi all´11 agosto con gli spettacoli del
Festival d´Oltremare all´Arena Flegrea della Mostra d´Oltremare. Una joint-venture che vede interagire la Fondazione Napoli Teatro
Festival Italia e il San Carlo. Stasera alle 21 il Don Pasquale di Donizetti,
capolavoro di surreale ironia con la regia di Mariano Bauduin. STELLA CERVASIO
ALLE P
( da "Repubblica, La" del 07-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina XII -
Napoli Festival d´Oltremare un ironico Donizetti per la
prima serata STELLA CERVASIO "Celibatario", uomo di età avanzata non
ammogliato. è l´aggettivo desueto che accompagna nella lista di
"personaggi e interpreti" il nome del Don Pasquale sul quale nel 1843
- cinque anni prima di morire - ironizza Donizetti nella sua terza opera comica
dopo L´elisir d´amore del 1832 e la Fille du régiment concepita otto anni più
tardi. La parodia del motivo teatrale settecentesco del contratto di
matrimonio e dell´uso sociale della pretesa di scegliere la moglie all´erede è
stata fatta slittare in avanti dalla lettura di De Simone, che ha intravisto
nell´intento di Donizetti un´anticipazione della belle époque. E tale l´aveva
resa nei primi anni Novanta, nell´edizione tagliata sul piccolo teatro Lauro
Rossi di Macerata. Anche la ripresa registica di Mariano Bauduin in scena
stasera alle 21 (e in replica alla stessa ora il 10 e il 12 luglio) all´Arena
Flegrea mette avanti le lancette della storia. è il primo appuntamento del
Festival d´Oltremare che da oggi all´11 agosto propone una selezione di un
certo tono di lirica, balletto e jazz come frutto di interazione fra la
Regione, Napoli Teatro Festival Italia e il San Carlo, con la location
privilegiata dell´Arena Flegrea, finora sottoutilizzata. Scelte mirate, pochi
titoli ma di qualità, come il Mistero buffo che dal 2002 non viene ripreso da
Dario Fo (20 luglio), o le due proposte del sempre ricercato festival Angeli
Musicanti: i fiati di Paolo Fresu che con chitarra e sintetizzatore di Ralph
Towner, il 13 luglio, offriranno un mix di jazz ed etnica. Come il Brad Mehldau
Trio che ben conoscono i cultori di Kubrick e Wenders. Balletto alla riscossa
con Zorba il greco (8 luglio) e dal 7 agosto la chiusura con una Butterfly che non
guasta mai. Si comincia con Don Pasquale. «L´interpretazione - dice Bauduin,
ora regista dell´opera, per anni assistente del maestro della Gatta Cenerentola
- è spesso ironica fino al surreale soprattutto per Malatesta e Notaro, che
sembrano riferirsi a un mondo rievocato contrappuntisticamente tra My Fair Lady
e l´estetica dannunziana. La regia si costruisce su gesti e atteggiamenti che
rimandano a una nuova società borghese, un nuovo pubblico che stava
dimenticando come si rideva».
( da "Repubblica, La" del 07-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina XII -
Milano Il Comune blocca i Blue Berets "Hanno taciuto i legami col
Msi" Il Pd: c´è stata volontà di non vedere, ora il metrò è incustodito De
Corato: "Nuova gara a settembre" La Russa: "Ma i volontari non
dovranno più pesare sulle casse pubbliche" FRANCO VANNI Il Comune ha
bloccato le ronde dei Blue Berets. Fino alla fine dell´estate, i baschi blu non
faranno più vigilanza in strada e sul metrò. La decisione del sindaco Letizia
Moratti arriva dopo le polemiche per il fatto che il presidente dell´associazione,
Vincenzo Scavo, risulta iscritto all´Msi di Gaetano Saya, il partito delle
"ronde nere" che ha per simbolo il sole nero, stemma del misticismo
nazista. A comunicare il "congelamento" del rapporto con i berretti
blu è il vicesindaco Riccardo De Corato: «Aspettando l´emanazione del decreto
attuativo del pacchetto sicurezza - scrive in una nota - abbiamo deciso di
sospendere l´attività dei Blue Berets, in attesa di sapere se rispetti o meno
le condizioni di legge». Dovrà quindi essere la prefettura, a settembre, a
valutare i requisiti dell´associazione. Ma una prima frenata sulla possibilità
del ritorno delle ronde azzurre, per cui Comune e Atm hanno già stanziato
517mila euro, arriva dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa: «I volontari
della sicurezza non dovranno in alcun modo pesare sulle casse pubbliche -
taglia corto - quella del volontario non può diventare una professione». E
intanto l´opposizione rilancia la polemica sulla gestione della sicurezza in
città, visto che fino a pochi giorni fa i Blue Berets venivano portati ad
esempio dalla giunta di «contributo alla sicurezza delle fasce deboli».
Pierfrancesco Majorino, capo del Pd in consiglio comunale, mette le mani avanti
sulla possibilità che l´associazione possa tornare in strada: «Non vedo le
condizioni, è una storia finita». E aggiunge: «Tolti di mezzo loro, il problema
della sicurezza sui mezzi pubblici rimane, soprattutto su linee di superficie
come la 90-91». Quanto al cuore della vicenda, l´appartenenza politica del
presidente dei Blue Berets Vincenzo Scavo, la senatrice del Pd Marilena Adamo
attacca: «Giorni fa ho presentato un´interrogazione al ministro dell´Interno
sospettando la vicinanza dei rondisti azzurri all´estrema destra e non ci ha
risposto. La vicinanza esiste, evidentemente c´è la volontà di non vedere e non
sapere». Sul fatto che Palazzo Marino potesse sapere dell´appartenenza politica
di Scavo, De Corato precisa che: «Già nel 2008, su nostra specifica richiesta,
Scavo aveva risposto di non avere nessun coinvolgimento nel partito». Una
"buona fede" che nessuno prima di ieri aveva contestato. E che Francesco Rizzati, consigliere comunale del Pdci sembra
riconoscere: «Quanto emerso - dice - era troppo anche per il vicesindaco,
costretto a fare un passo indietro». Ieri mattina, dopo una serie di contatti
con la prefettura e con l´avvocatura comunale, Palazzo Marino ha annunciato che
avrebbe messo in discussione anche le altre convenzioni per la vigilanza con i
City Angels e con l´Associazione poliziotti italiani. Il Comune temeva
infatti che, dal momento che i servizi delle associazioni sono pagate con soldi
pubblici, la nuova legge sulle ronde li avrebbe vietati. A sera, però, De
Corato ha chiarito: «I City Angels fanno attività di assistenza alle fasce
sociali deboli, non sicurezza. Per i poliziotti in pensione vale un regime
diverso, essendo ex agenti delle forze dell´ordine». La vigilanza in strada
delle associazioni, Blue Berets compresi, è cominciata nel maggio 2008. I tre
corpi volontari hanno infatti vinto una gara pubblica che assegnava a ciascuno
296mila euro per prestare servizio fino all´aprile 2010. Ai Blue Berets,
inoltre, era stato assegnato il pattugliamento serale in metropolitana. La
sperimentazione, partita il 25 giugno, è durata poco. Giusto il tempo di capire
cosa ci fosse davvero dietro alle ronde azzurre. SEGUE A P
( da "Repubblica, La" del 07-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina XVIII -
Genova Rassegna a ingresso libero da domani con primo confronto fra Lindo
Ferretti e Maggiani Filosofia, creatività e potere le idee
s´incrociano sul palco Tra gli ospiti Coletti e Bergonzoni, Stella e Canfora, Garofano Prima conversazione su "Il mio e il tuo
Dio" CLAUDIA FRANCO Un incontro inedito tra due spiriti liberi dalla
vibrante poetica immaginifica, pesi massimi complessi per affinità e
divergenze, con una domanda - Dove è il tuo Dio? - apre domani alle ore
21,15 la rassegna (a ingresso libero) "Incroci d´idee" di La Spezia.
Sul Palco della Musica, gioiello liberty appena restaurato, nella zona del Boschetto,
ci saranno Giovanni Lindo Ferretti e lo scrittore Maurizio Maggiani, che l´ha
invitato a conversare su "Il mio Dio, il tuo Dio". Un confronto
confidenziale che è anche rara occasione di un´apparizione pubblica di
Ferretti, cantante e leader carismatico di gruppi che hanno colpito al cuore
generazioni differenti, sconfinando dalla "musica da ballo per giovani
proletari" e il punk filosovietico dei Cccp ai confini del pop con i Csi e
Pgr, e ora cantore di cronache quotidiane terrene e divine. Gli Incroci
proseguiranno il 13 luglio, ore 21,15, con i filosofi Simone Regazzoni e Sergio
Givone su "Lost e la filosofia dei serial tivù", ovvero sui
condizionamenti di massa della tv anche attraverso i serial di successo: c´è
dietro una filosofia, o un piano prestabilito di manipolazione dell´audience? I
rapporti tra la mente, la creatività e la parola saranno tema dell´incontro
"Le parole e l´invenzione" tra Alessandro Bergonzoni e Vittorio
Coletti (il 15 luglio, ore 21,15) mentre il 22 luglio sempre alle ore 21,15
Luciano Canfora e Gianantonio Stella dialogheranno sul
tema di scottante attualità, "La natura del potere". La domanda è:
meglio una finta democrazia o una forma di potere che si dichiari apertamente
tirannide? La rassegna si concluderà il 24 luglio, alle ore 21,15, con i
"Delitti imperfetti", i problemi del crimine, della colpa e della
pena, sui casi di cronaca nera ancora irrisolti o riaperti dopo vent´anni che
vedono il comandante dei Ris di Parma, Luciano Garofano, a confronto con la giornalista
Ilaria Cavo. Poi il Palco della musica continuerà a essere cuore pulsante della
città con il Festival internazionale del jazz, dal 16 luglio, e a fine luglio
Aria festival.
( da "Corriere della Sera" del
07-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Primo Piano data: 07/07/2009 - pag: 10 Ondata di arresti dopo gli
scontri di Torino Incidenti al vertice dei rettori,
( da "Corriere della Sera" del
07-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Cronaca di Milano data: 07/07/2009 - pag: 6 Scarico merci e Ztl
in Paolo Sarpi «Pochi controlli, è di nuovo caos» Gli abitanti: violate le
regole sugli orari. «Isola pedonale, Comune in ritardo» Il «ritorno al passato»
è arrivato in furgone e ha parcheggiato all'angolo tra le vie Niccolini e
Sarpi, appena fuori dalla zona a traffico limitato: «A Chinatown sono
ricomparsi pure i verdurai abusivi». Sono ambulanti napoletani che fanno
concorrenza ai cinesi, motorizzati pure loro, adesso, dopo una stagione finita
di piccolo commercio etnico in bici. Il comitato dei residenti ViviSarpi ha
osservato il quartiere e nell'ultimo mese ha visto ricomparire il «disordine,
il traffico continuo carico-scarico merci fuori dalle 'finestre' consentite, e
poi i carrellini sui marciapiedi, e grossisti e negozianti al dettaglio aperti
sempre, sabato e domenica compresi. Le regole non vengono rispettate ». Eccolo,
il ritorno al passato. «Sono diminuiti i controlli, ci sono meno pattuglie dei
vigili urbani», è la spiegazione di Pier Franco Lionetto, il presidente del
comitato: «Ma se il Comune allenta la pressione e non fa rispettare le
ordinanze continua i cinesi non lasceranno Sarpi». Si riapre la ferita di
Chinatown. Proprio mentre è in discussione nei consigli di zona 1 e 8 il
progetto di pedonalizzazione definitiva dell'area: i parlamentini devono
esprimersi entro il 17 luglio e il voto delle commissioni è già stato positivo.
Sarpi 2 nascerà senz'auto e bus, ma l'assessore alla Mobilità, Edoardo Croci,
assicura il ritorno dei taxi, con parcheggi in piazzale Baiamonti, largo Gadda
e vie laterali. I residenti, e l'han fatto presente nei Cdz, vorrebbero anche
posteggi temporanei per le auto per poter scaricare la spesa, ad esempio ma non
hanno avuto garanzie. E ancora non c'è, sulla carta, nemmeno la linea della
pista ciclabile. «Stringere sui tempi», questo chiede ViviSarpi. Una volta
uscita dai consigli di zona l'isola pedonale dovrà infatti passare dalla giunta
per l'approvazione definitiva. Poi vanno preparati i bandi e appaltati i
lavori. Il Comune ha fissato tra gennaiofebbraio
( da "Corriere della Sera" del
07-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Tempo Libero data: 07/07/2009 - pag: 10 RomaFictionFest I
Cesaroni cercano nuova protagonista Nuova protagonista della quarta stagione
dei «Cesaroni» cercasi. L'appuntamento è per oggi al RomaFictionFest, alla
multisala Adriano dove, tra le 18 e le 22, la produzione della fortunata serie
tv farà provini aperti alle ragazze di età compresa tra i 22 e i 28 anni. Ma il
festival non si svolgerà solo a Roma. Anche quest'anno le
quattro province della regione Lazio ospitano eventi serali legati alla
manifestazione, curati da Tiziana Stella con Filippo
De Luigi. Le anteprime delle fiction più attese della prossima stagione si
potranno vedere, con ingresso libero, nelle piazze storiche del nostro
territorio. Alle serate di gala si affiancano dunque serate dal taglio popolare
per il grande pubblico. Oltre alle proiezioni (due a sera per ogni
provincia, e in alcune occasioni alla presenza dei protagonisti) ci saranno
momenti di musica e spettacolo in piazza. Alla fine di ogni serata verrà
offerta al pubblico una degustazione di prodotti tipici del posto. Si comincia
stasera nella provincia di Viterbo, in piazza Principe di Napoli a Ronciglione,
alla presenza del presidente della Regione Piero Marrazzo, si proietta «Un
coccodrillo per amico» di Francesco Marra, con Maurizio Mattioli e Barbara De
Rossi; a Montefiascone, «Crimini» di Anna Negri, con Emilio Solfrizzi e Anita
Caprioli. Domani si va a Rieti, nel Chiostro di Sant'Agostino, «Io e mio
figlio» di Luciano Odorisio, con Lando Buzzanca e Daniela Poggi, mentre a Fara
Sabina, «Nebbie e Delitti - 3» di Gianpaolo Tescari, con Luca Barbareschi e
Natasha Stefanenko. Il 9 luglio sarà la volta della provincia di Frosinone: a
Cassino «Il cacciatore di uomini» di Michele Massimo Turantini, con Luca Ward e
Rachel Grant; a Ferentino «Non pensarci - La serie» di Gianni Zanasi e Lucio
Pellegrini, con Valerio Mastandrea e Luciana Littizetto. Il 10 si chiuderà
nella provincia di Latina: a Sabaudia «Un medico in famiglia - 6» di Tixiana
Aristarco, con Giulio Scarpati, Lino Banfi e Margot Sikabonji; a Gaeta
«Crimini» di Davide Marengo, con Rodolfo Corsato e Barbara Bouchet.
( da "Repubblica, La" del 08-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina 7 -
Cronaca Il tam tam corre sul web "Presìdi a banche e carceri e venerdì
tutti in Abruzzo" Nei siti la tre giorni di "mobilitazione
diffusa" SANDRO DE RICCARDIS FRANCO VANNI MILANO - Mentre la rete aggiorna
minuto per minuto il conto degli arresti, «le cariche e la caccia all´uomo
degli sbirri», l´Onda si raccoglie e prepara la tre giorni di «mobilitazione
diffusa» in tutta Italia. L´epicentro telematico della protesta è
Indymedia.org, la rete delle reti, l´agenda che il movimento antagonista usa
per fissare appuntamenti che poi saltano, si spostano, vengono «rilanciati».
Presidi davanti a banche «per dare la scossa al capitalismo globale». Cortei
fino alle carceri «contro la dimensione repressiva che ci racconta come
organizzazioni paramilitari». Le altre arene del web, dove dare forma alla
protesta, sono i forum dei siti delle associazioni Epicentro Solidale e 3e32,
nate dopo il terremoto di Abruzzo e ora attive nell´organizzare l´opposizione
al vertice dei grandi. «L´Aquila deve essere il centro di tutto», ripete Krono.
Gli risponde Melanya, da Grosseto: «Si va a Roma, hanno fatto gli arresti, il
casino va portato lì». Ed è da Roma che parte il tam-tam: sotto la storica sede
della "radio di movimento" Onda Rossa, in via Volsci, un camper
attrezzato con computer fa da "mediacenter" per gli antagonisti di
tutta Europa. Pochi gli appuntamenti già fissati: oggi a Milano presidio in
largo Carrobbio alle
( da "Repubblica, La" del 08-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina IX -
Napoli La banca Il gruppo Wagner La crisi Lavoravo in banca, avevo disturbi
nervosi e Spinoza mi aiutò: fu il mio medico, in un certo senso Entrai nella
squadra di lavoro di Colli: aveva un grande amore per i moderni e Spinoza, così
mi contattò subito Il suo pensiero era uno strumento della crisi Aveva previsto
guerre creando due poli, a destra e a sinistra Visse per cinque mesi in Italia,
venne per allontanarsi da Wagner ma il musicista andò anche lui a Sorrento
Sossio Giametta e il nuovo libro "Introduzione a Nietzsche opera per
opera" Il suo viaggio in una grande rivoluzione Gli
scritti di un filosofo che diventò profeta STELLA CERVASIO Un´esplosione di
pensiero. "Introduzione a Nietzsche opera per opera" è l´ultimo libro
di Sossio Giametta (Bur Saggi, 579 pagine, 13 euro), scrittore, filosofo,
traduttore originario di Frattamaggiore, che ora vive tra Milano e Bruxelles.
Il pensatore tedesco si autodefinì «dinamite», ed è da questo che Giametta
parte per tracciare ancora, come in un viaggio attraverso gli scritti di
Nietzsche, la storia di una delle più grandi rivoluzioni nella storia della
filosofia. Giametta, perché tornare a Nietzsche proprio ora? «Per me non ci
sono mai state interruzioni. Dalla fine degli anni 50
mi occupo di
lui. Da quando fui aggregato al gruppo di lavoro di Colli e Montinari, autori
dell´edizione ancora oggi universalmente riconosciuta». Come nacque la vostra
collaborazione? «Dall´editore Boringhieri dove Colli aveva appena iniziato un
collana fortunata, "Enciclopedia di autori classici", seppe da un
amico che avevo tradotto l´Etica di Spinoza non per pubblicarla, ma soltanto
per poterla capire. Colli, storico della filosofia e filosofo torinese morto
nel 79, direttore di collana anche per Einaudi e Adelphi, aveva un grande amore per
i moderni, salvava solo Spinoza e Giordano Bruno e non potè fare a meno di
contattarmi». Ma lei era un traduttore? «Veramente lavoravo alla Comit di
Milano, la banca di piazza della Scala». Che c´entra la banca con la filosofia?
«Avevo dei disturbi nervosi e Spinoza mi aiutava molto...». In che cosa? «Le
cose nella mente si allontanavano le une dalle altre, Spinoza fu il mio medico:
mi procurò i ponti per ricollegarle. Colli apprezzò molto il mio lavoro e mi
commissionò anche una traduzione del "De bello gallico"». Lei è stato
testimone di un periodo importante della cultura italiana. La difficile
ricognizione delle carte di Nietzsche, il rifiuto di Einaudi di pubblicare un
pensatore di destra... «Lasciai la banca. Cominciammo a lavorare tra Firenze e
Weimar: Italo Calvino ci aveva soprannominati "Nietzsche Boys".
Avemmo accesso all´archivio Goethe-Schiller di Weimar, che contiene anche i
manoscritti del filosofo tedesco. Un´avventura affascinante: ho collaborato
all´edizione critica Colli-Montinari, ora edizione di riferimento nel mondo.
Del tedesco avevo le basi, ma per tradurre mi sono perfezionato ad Amburgo.
Spinoza mi ha dato il via, grazie a Colli ho aggiunto Nietzsche e
Schopenhauer». Però nel libro è anche un po´ critico nei confronti di Colli. «A
volte. Io non lo seguivo sulla via della mistica, quando parlava del Nietzsche
irrazionale: il mio indirizzo è più illuministico». Lui però era il capo. Che
accadeva quando non eravate sulla stessa linea d´onda? «Discutevamo, io ero
comunque la parte debole, e con lui rischiavo. Una volta mi ha minacciato di
non rivolgermi più la parola perché sostenevo le ragioni di Benedetto Croce.
Per lui il filosofo napoletano non contava molto. E pretendeva che le sue
scelte fossero rispettate: era un tipo "iniziatico": amava i circoli
ristretti, molto esclusivi. Faceva riferimento alla settima lettera di
Platone». Quella che sostiene il principio dell´aristocrazia? «Quella in cui
parla di ciò che i filosofi non dicono, riservato a pochi». Lei voleva essere
più divulgativo... «Non direi, sarebbe un alleggerimento. Ero per una filosofia
aperta a tutti e non di una setta, di un circolo chiuso». E chi ha vinto, lei o
Colli? «Lui ha i suoi affezionati, i suoi fan, ma io sono per la filosofia dei
classici, per la profunda claritas, la profonda chiarezza». Ma Nietzsche può
diventare per tutti? «è una matassa imbrogliatissima. Ma in questo libro, che
raccoglie tutte le introduzioni alle opere che ho curato, io fornisco una
chiave: quella della ribellione alla falsità. Se si applica questa chiave, si
capiscono anche gli errori (come quello di ritenere ammissibile la schiavitù o
la sopraffazione) che l´ha fatto andare oltre il segno. Un filosofo quando
parla lo fa sempre entro i binari dell´etica, invece lui per voler vedere la
durezza della vita è andato fino a lì, spinto sotterraneamente senza saperlo
dalla corrente dell´epoca. Ha costruito il cuore del fascismo ma nell´empireo
della filosofia». Nietzsche è stato anche a Napoli, rimanendone fortemente
incantato. «è stato a Sorrento cinque mesi. Ironia della sorte, era andato in
Italia con un´amica, con l´intento di allontanarsi da Wagner, ma invece il
musicista andò anche lui a Sorrento e si rividero. Qualcuno dice che poi andò
in Sicilia per seguire delle relazioni omosessuali, io ritengo che volesse
incontrare nuovamente Wagner, perché voleva riconciliarsi dopo che le loro
strade si erano divise: ci andò improvvisamente da Genova, e in quel periodo
Wagner era in Sicilia anche lui. L´incontro non ci fu, ma neppure la vita
dissoluta. Mann dice che il distacco di Nietzsche da Wagner è stata una cosa
molto importante per la cultura europea, ebbero un grande sodalizio di sette
anni, fu il musicista a suggerirgli di scrivere "La nascita della tragedia".
Il pensiero di Nietzsche si sviluppava e quest´amicizia cominciò a stargli
stretta, sentiva che poneva limiti alla sua originalità». Perché l´opera si è
prestata a tanti travisamenti? «Senza volerlo il suo pensiero era uno strumento
della crisi dell´epoca. Nessuno vuol capire che la crisi della filosofia
coincide con quella della civiltà cristiana europea, che era arrivata al suo
tramonto». Quale sarebbe stato il pensiero di Nietzsche oggi, a proposito
dell´ipocrisia? «Si sarebbe confermato nella sua diagnosi della crisi, infatti
noi non ne siamo usciti. Tra l´altro, aveva previsto le guerre: aveva detto ci
saranno guerre come non si sono mai state. Parlava del cosiddetto
"allevamento degli uomini", della razza, del matrimonio da cui è
meglio escludere chi non è sano. La crisi aveva creato una polarizzazione:
quelli di destra, di cui Nietzsche è il prototipo, e quelli di sinistra, che
hanno definito il suo un radicalismo aristocratico». Come si può recuperare
oggi? «Nietzsche era un grande moralista, un grande poeta, uno psicologo, un
profeta, e aveva altre qualità ancora, tutte le grandi verità che ha detto
fanno sì che la gente non possa accettare che sia quello che ha costruito il
cuore filosofico del fascismo. Ha trasfigurato la crisi come eterno conflitto della
natura, di tutti gli esseri, e come dominio dei forti sui deboli, una visione
tragica, poetica, dionisiaca. Con questa poeticizzazione della crisi, le ha
dato corpo spirituale e accelerazione».
( da "Repubblica, La" del 08-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina XIV -
Napoli Alle 20.30 al Lanificio 25 c´è il writer con la performance "Animali
contro i cambiamenti climatici" La natura chiama, Sten
risponde STELLA CERVASIO Il pinguino che protesta al megafono contro lo
scioglimento dei ghiacci, l´elefante che calpesta la jeep che porta i suoi
persecutori, cacciatori di avorio. E, se potessero, anche i nostri randagi che
urlano contro chi li abbandona - senza che i tutori della legge la facciano
rispettare: esiste una punizione per chi "dismette" i propri
animali. Vivaddio l´arte non serve solo al mercato, ma anche all´impegno civile
- questo sconosciuto. Vedremo stasera al Lanificio se la forza della creatività
è ancora in grado di coinvolgere chi non si interessa solo di gossip e di
politica marcia. Pittura seriale ma solo nelle intenzioni. Mettetevelo bene in
testa: sono artisti veri quelli della street art, basta vedere ciò che fa Sten,
il writer che solo stasera alle 20.30 all´ex Lanificio di Porta Capuana per la
Carlo Rendano Association si lavorerà le pareti per ricordare a tutti non un
trito slogan, ma una ben attiva e chiara "sentence": la natura
rivendica rispetto e l´arte si mette al servizio del "no" alla
quotidiana distruzione che l´uomo suicida fa del proprio ambiente. Un po´ come
Lichtenstein, che con i "pixel" ante litteram dei suoi fumetti
ingannava lo sguardo dello spettatore, creando una forma di visione
interattiva, la lettura del pioniere dello "stencil graffiti" si
definisce a seconda della distanza dall´opera. Sten e Lex, coppia di artisti
con studio in via dei Piceni nello storico quartiere San Lorenzo di Roma -
culla ideale del graffitismo - hanno praticamente inventato la mezza tinta
nello stencil, che però non viene mai ripetuto più di una volta, pur essendo
tecnica reiterativa per eccellenza. Un po´ parafrasi, forse anche involontaria,
dello slogan della Pistoletto Wonderland "Love Difference", Love and
Dissent è una galleria di arte romana dove il dissenso trova casa e l´arte è
sempre espressione di una emergenza sociale. Dopo aver lavorato con Medici
senza frontiere, Emergency e la Casa di Peter Pan, Love and Dissent mettono il
dito nella piaga dell´indifferenza generale di fronte al cambiamento del clima,
problema gravissimo ma ignorato da tutti per ignoranza e superficialità. La
tecnica di Sten - che ha esposto anche al Madre - ha incuriosito Banksy, il
celebre e misterioso writer di Londra: ha riscontrato affinità con il proprio
lavoro per l´uso della mezza tinta introdotto nella tecnica dello stencil, che
avvicina i risultati di Sten a quelli dell´incisione e delle antiche stampe.
Non può che avere effetto dirompente, com´era con la Cracking Art, che aveva al
centro proprio la natura da salvare (le tartarughe in plastica riciclata della
Biennale del 2001, i pinguini di Biella del 2005, i coccodrilli rossi di
Bergamo nel 2007 e così via). Non è detto che avrà forma di animale, ma
ciascuno capirà che cosa intende Sten con un grande murale fatto di poster a
stencil pre-realizzato nello studio romano dell´artista e rifinito stasera al
Lanificio.
( da "Repubblica, La" del 08-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina VI -
Firenze Carlo Lassandro era indicato da Ser Servizi Spa Firenze Parcheggi, la fuga
continua si dimette un altro consigliere Firenze Parcheggi, la fuga continua.
Si dimette un altro consigliere d´amministrazione, Carlo Lassandro, che era
indicato da Ser Servizi Spa, una società che detiene l´1,57% nel capitale
azionario della spa dei parcheggi di struttura fiorentini. Nei mesi scorsi si
erano già dimessi altri 4 consiglieri. I vertici di Fipark
si affrettano a spiegare che Lassandro si è dimesso per motivi personali,
avendo ottenuto un nuovo incarico lavorativo a Roma e aggiungono che Ser
Servizi avrebbe già indicato un nuovo nome. Secondo Marco Stella e Stefano Alessandri del Pdl dietro il gesto ci sarebbe stato
«uno scontro sul piano industriale della società».
( da "Repubblica, La" del 08-07-2009)
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politica
Pagina XVIII -
Bologna Donati racconta il West di Leone Per l´omaggio a Sergio Leone, questa sera
alle
( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del
08-07-2009)
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politica
Centro-Nord
sezione: INTERVISTA Sindaco Forte Marmi data: 2009-07-08 - pag: 5 autore:
Umberto Buratti. Il sindaco della città versiliese spiega come la località
turistica più esclusiva della costa toscana stia attraversando una fase di
trasformazione «Forte dei Marmi non solo per Vip» di Silvia Pieraccini L'
estate scorsa finì su tutti i giornali per la linea dura contro gli ambulanti
che invadono le spiagge della Versilia per vendere borse contraffatte.
Quest'anno Umberto Buratti, 49 anni, commercialista, da due anni sindaco di
Forte dei Marmi con una lista civica di area centro- sinistra, è pronto a fare
il bis per tutelare la tranquillità dei vacanzieri vip e benestanti, ma in
testa ha un'altra battaglia che vuol combattere: fermare la fuga di residenti da
Forte dei Marmi. Sindaco, vuol dire che la perla della Versilia,che d'estate
conta 40mila presenze e ha il bilancio rimpolpato da 9 milioni di gettito Ici,
è alle prese con lo stesso problema di spopolamento che hanno i centri poveri e
sperduti? D'inverno al Forte ormai siamo meno di ottomila abitanti. Il calo dei
residenti va avanti da tempo, alimentato dall'incremento dei valori
immobiliari: i giovani che si sposano o vanno a vivere insieme non possono
certo permettersi case che costano fino a 20mila euro al metro quadrato. Come
pensa di farli tornare? Con un piano d'intervento che darà la possibilità di
costruire a chi risiede qui da almeno 10 anni, o è stato residente in passato
per 15 anni, e non è proprietario di alloggi, a patto che s'impegni a non cedere
o affittare la nuova casa per almeno 20 anni. Sia chiaro che non dev'essere una
speculazione edilizia, sono disponibile solo a permettere l'affitto estivo.
Abbiamo già fatto un avviso pubblico " prima casa" per raccogliere le
proposte dei cittadini e ne sono state presentate 93. Negli anni passati sono
stati fatti interventi immobiliari di cui il paese non aveva bisogno, ora
vogliamo invertire la tendenza. Farete costruire case più piccole? No, perché a
Forte dei Marmi la superficie minima permessa dagli strumenti urbanistici è di
( da "Manifesto, Il" del 08-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
FESTIVAL Non solo Alice in fuga dal carcere Gabriele Rizza Cartellone
denso, proposte allettanti, acque mosse, titoli inquieti. Sono le coordinate di
Volterra Teatro in programma dal 13 al 26 luglio per la sua 23esima edizione.
Festival di lungo corso sui sentieri della ricerca Volterra aggetta la sua
forza sugli esiti della Compagnia della Fortezza, qui operante sotto la spinta
(anche
emozionale, non solo tecnica) di Armando Punzo. Che continua per la sua strada,
impervia e soddisfacente, la rivelazione che forse un "altro teatro"
è possibile. Insensibile alle chimere, indisciplinato e imprevedibile, sempre
capace di rinnovarsi, rimettersi in gioco e in discussione, mai pago e mai
domo, campione di resistenza e modello di sperimentazione. Ora la nuova avventura
degli attori carcerati (debutto il 21 luglio) prende le mosse da "Alice
nel paese delle meraviglie", il mito di Lewis Carrol, coccole di specchi
da oltrepassare, turbini di estraneità, scarti, fughe, deragliamenti, spirali
di inquietudini e ambiguità (d'ogni risma e sorta) che nelle mani della
Fortezza diventa un "saggio sulla fine di una civiltà". Un po' come
era stato con Amleto, Brecht, Pasolini, Collodi, le più recenti, brillanti,
inesorabili prove del gruppo, messo a dura prova dai "controsensi" della
clausura. "Da Amleto a Alice - spiega Punzo - dalla tragedia del potere
nel chiuso di un palazzo all'anarchia di Carroll, l'immagine di partenza in
questo primo studio è la 'trasformazione', la possibilità di sottrarsi al
proprio ruolo definito per sempre". Immagine chiara e forte che è l'anima
più autentica del festival, da sempre in cerca del "buio della
mente", zone d'ombra e zone franche, spazi onirici e campi minati. "I
teatri dell'impossibile" come qui amano chiamarsi, quest'anno infittiscono
il cartellone con una serie di nomi noti e meno noti, che qui sono di casa o
che vi sbarcano per la prima volta, creature in divenire che si chiamano fra i
tanti Teatro della Valdoca, Compagnia Rodisio, Teatro delle Briciole, Teatro
del Lemming, Teatro della Albe, Babilonia Teatri, Marcido Marcidoris e Famosa
Mimosa, Compagnia Sirteta, Ariette gustose e fugaci.
( da "Corriere della Sera" del
08-07-2009)
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politica
Corriere della
Sera sezione: PRIMA P
( da "Corriere della Sera" del
08-07-2009)
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politica
Corriere della
Sera sezione: Cronaca di Milano data: 08/07/2009 - pag: 4 Concerto Ieri in 77
mila al Meazza. Da Comune e prefetto via libera al superamento della soglia
acustica. E oggi si replica U2, festa rock. «Denuncia antidecibel» I residenti:
basta deroghe, nessuno ci tutela. Il sindaco: servono regole meno rigide San
Siro si è fatto in quattro. Lo spettacolo degli U2 sul palco al centro del
Meazza. La festa dei 77 mila da record nello stadio del rock. I tecnici Arpa a
misurare suoni e scosse sul balcone al quinto piano di un palazzo di via
Dessiè. Infine, il comitato di residenti nelle strade, volontari con telecamere
per «documentare caos, traffico, rumore e vibrazioni», e mostrare il filmato a
sindaco e prefetto: «Abbiamo chiesto loro un incontro urgente. Pronto un nuovo
esposto in Tribunale contro la deroga sui decibel». Il rock, l'Arpa e la ronda.
Milano ha vissuto ieri il primo dei due concerti-evento della band irlandese
(oggi si replica): un trionfo di musica e un sottofondo di polemiche. Letizia
Moratti e il prefetto Gian Valerio Lombardi hanno firmato ieri l'ordinanza che
consente «l'innalzamento della soglia acustica a 80 decibel» (per gli U2 e per
Madonna, il 14 luglio), rispetto alla media di 78 riservata a Depeche Mode e
Amiche per l'Abruzzo: «Milano offre al popolo del rock un grande spettacolo
che, grazie a questo provvedimento fortemente voluto dal Comune dice il sindaco
può svolgersi in modo adeguato». Protestano e provano a farsi sentire i 46
residenti dell'associazione San Siro Vivibile: «Sono state ignorate le
prescrizioni sanitarie dell'Asl». Replica la Moratti: «Le regole sono sempre
importanti, ma in questo caso servono regole meno restrittive». Radiografia di
una notte amplificata. Il concerto è cominciato alle 21.10, appena in ritardo:
i fonometri Arpa hanno misurato un attacco «fulminante» della band di Bono, tra
80 e 81 decibel. Poi, dalle 21.30, il volume si è sintonizzato su 79,1. Il coro
di «Pride», ore 22.30, ha sfondato quota 81 (ma «nel nome dell'amore»). Alla
fine, fatta la media con il gruppo di supporto, il concerto dovrebbe aver
rispettato l'ordinanza. Ma qual è il volume di Milano? «Gli U2 e i 70 mila
spettatori di San Siro meritano uno show di qualità, perché la grande musica è
una delle espressioni più amate della cultura del nostro tempo», sottolinea la
Moratti. E «grande soddisfazione » esprime l'assessore ai Grandi eventi,
Giovanni Terzi, che si è «speso molto» affinché si arrivasse alla deroga: «È un
risultato che premia il buonsenso. Spero che possa essere un primo passo per
far sì che i 5 concerti che San Siro ospita ogni anno siano come dev'essere un
momento di divertimento per la città e i suoi abitanti e, al tempo stesso, di
visibilità per Milano nel panorama internazionale. Non più, quindi, terreno di
sterili polemiche ». Concordano le associazioni turistiche dell'Unione del
Commercio (ristoratori, discoteche e albergatori): «Dobbiamo attrarre
visitatori anche nei periodi di bassa stagione». Ma il comitato San Siro non si
ferma. Mostra documenti dell'Asl e sentenze del Tar che fissano tra 70 e 78 il
limite ai decibel. Sfoglia le relazioni sulle vibrazioni «fuorilegge» firmate
Politecnico e Arpa. Ricorda che il promoter degli U2 ha
chiesto l'autorizzazione ad aprile e che le regole sono state definite solo il
giorno dello show: «L'ordinanza è un precedente pericoloso». A stasera. Bis. A
tutto volume Polemiche dopo la deroga ai decibel per i concerti a San Siro
approvata da Comune e prefetto Armando Stella
( da "Corriere della Sera" del
08-07-2009)
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politica
Corriere della
Sera sezione: Tempo Libero data: 08/07/2009 - pag: 10 Produttori Cinema, nasce
l'asse fra Roma e Parigi A Grottaferrata è rinato l'asse Roma-Parigi nel
cinema. Ricordate gli anni d'oro di La dolce vita, Don Camillo, Borsalino, Il
vizietto? Riusciremo mai a ritrovare lo spirito creativo delle magiche
coproduzioni cinematografiche italo-francesi del trentennio 1950-80? Il neonato
«Atelier Farnese» di sceneggiatura - coordinato da Francesco Martinotti, Enrico
Della Rosa, Aldo Tassone, curato da Francesco Gesualdi e
Tiziana Stella della Regione Lazio, ci sta provando: 16 produttori italiani e
francesi si sono incontrati per conoscersi e discutere insieme dei modi e dei
tempi di un rilancio della scrittura cinematografica (i buoni soggetti fanno i grandi
film). Prossimo appuntamento in ottobre.
( da "Repubblica, La" del 09-07-2009)
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politica
Pagina II -
Palermo Sette ore di lavoro, un anno di stipendio L´Ars abolisce la commissione
Statuto. Ma il centrodestra vuole rifarla Gli sprechi del Palazzo EMANUELE
LAURIA Sette ore e mezza di lavoro, la normale attività quotidiana di un
impiegato. Effettuata però in un anno, non in un giorno. Non hanno forzato
troppo i ritmi, i padri costituenti siciliani riuniti nella commissione per la
riforma dello Statuto. Eppure, quando si misero in marcia, il 2 luglio 2008, si
prefissero nobili obiettivi: il presidente, il giovane deputato del Pdl
Alessandro Aricò, aveva sottolineato «la necessità di innovare una carta
dell´Autonomia considerata non più attuale», gli altri dodici componenti
avevano auspicato a turno «un contributo importante al dibattito nazionale sul
federalismo». Il sogno dei novelli Alessi e Aldisio è stato breve e neanche
particolarmente intenso, almeno per ora: diciassette sedute convocate, sei
andate deserte, un´altra manciata di riunioni consumate nel giro di pochi
minuti. Il tempo di presenziare a qualche audizione, come quella dell´ex
ministro per gli Affari regionali Enrico La Loggia, e di silurare la proposta
del deputato del Pd Giovanni Barbagallo di ridurre il numero dei parlamentari
regionali. Iniziativa bocciata, invero senza grande sorpresa, con quattro voti
a contrari e tre a favore. Un bilancio troppo magro anche per il presidente
dell´Ars, Francesco Cascio, che martedì ha comunicato in aula lo scioglimento
della commissione alla scadenza del primo anno di attività. Senza rammarico, anzi:
«Onestamente, un organismo legislativo che in dodici mesi ha lavorato quanto si
potrebbe fare in una sola mattinata è difficilmente difendibile», dice Cascio.
Anche perché la commissione, al di là delle ore di lavoro svolte, grava con
costi fissi sul bilancio dell´Ars: l´indennità aggiuntiva del presidente è pari
a 3.316 euro al mese, 829 euro in più per i due vice che sono Barbagallo (Pd) e
Salvatore Cascio (Udc), 414 euro mensili di "bonus" per il segretario
Orazio D´Antoni (Mpa). Somme che si aggiungono allo stipendio base da
parlamentare (19 mila euro lordi al mese). E che l´amministrazione iscrive in
busta paga anche se - come è accaduto a dicembre e da aprile a oggi - la
commissione non si riunisce neppure una volta. Insomma, una spesa supplementare
di quasi 70 mila euro l´anno, senza contare che alla commissione sono
distaccati tre funzionari dell´Ars e che al presidente è destinata, a
richiesta, una vettura di servizio. Barbagallo ammette che «la commissione
Statuto ha lavorato poco, in questi dodici mesi, ma io credo che la
responsabilità sia anche del governo, in particolare del presidente Lombardo
che evidentemente non gradisce che, almeno nel Parlamento regionale, si tratti
il tema del federalismo. Tema che invece va affrontato - afferma il parlamentare
del Pd - e al più presto, anche per capire quale sarà la posizione della
Sicilia nell´attuazione della riforma Calderoli». E Aricò, in primis, non
gradisce il taglio inferto alla sua "creatura": ieri ha fatto
pervenire a Cascio la sua irritazione per il mancato rinnovo della commissione
Statuto, sollecitando un ordine del giorno dei capigruppo per autorizzarne la
prosecuzione dell´attività. Antonello Cracolici (Pd) ha declinato l´invito:
«No, non ho firmato quell´atto». Il presidente dell´Ars insiste: «Il Parlamento
è sovrano, ma io ho il dovere di segnalare un problema che riguarda i costi e
la produttività di una commissione». Anche perché l´anno scorso lo stesso
Cascio fu travolto dalle polemiche quando, in avvio della nuova legislatura,
furono istituite tre nuove commissioni - fra le quali proprio la
"Statuto" - che portarono a 72 il numero dei
deputati con una seconda carica e gettone aggiuntivo. L´Ars dei todos
caballeros. Non è che le altre commissioni di nuova fattura abbiano viaggiato a
velocità frenetica: basti pensare al comitato per la legislazione, un organismo
chiamato a dare pareri sulla qualità delle norme in cantiere. Anche
quello dotato di ufficio di presidenza regolarmente retribuito con indennità
extra. Alla guida c´è il parlamentare dell´Udc Orazio Ragusa: con questa
designazione l´anno scorso lo Scudocrociato si consolò della perdita di un
posto da deputato segretario. Il numero delle sedute svolte dal comitato per la
legislazione è leggermente più alto: sono 24 quelle celebrate in un anno. Ma
l´ultima risale al 25 febbraio scorso, e la durata complessiva delle riunioni
testimonia di un´attività non proprio intensa: 14 ore e venti minuti. Poco più
di un´ora di lavoro al mese. Anche in questo caso, per gli inquilini del
Parlamento siciliano c´è poco di cui vantarsi.
( da "Repubblica, La" del 09-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina VIII -
Bari A 11 anni espulso e bocciato "è affetto da disturbi psichici"
Esposto dei genitori a ministro e provveditore Ha ferito alla mano un compagno
e poi è stato trovato con un coltellino: "Per tutti era un bullo"
FRANCESCA SAVINO Un bambino disabile denunciato, sospeso, espulso e infine
bocciato: la storia di uno studente di Bari è al centro di un esposto al
ministero dell´Istruzione e all´Ufficio scolastico provinciale. Luca ha 11 anni
e una malattia dal nome difficile. Si chiama "disturbo da deficit di
attenzione e iperattività, sottotipo combinato, con disturbo oppositivo
provocatorio", si declina in sigle come Adhd o Ddad e significa che fa
fatica a gestire le emozioni e imparare dai suoi errori. La diagnosi è arrivata
quando aveva 7 anni: da quel momento fra i banchi di scuola lo hanno
accompagnato un insegnante di sostegno e un´attenzione particolare alla sua
integrazione. Fino a quando in prima media Luca non è stato denunciato,
sospeso, espulso e poi bocciato: una decisione contro la quale adesso la sua
famiglia ha presentato un esposto al provveditore Giovanni
Lacoppola e al ministro Maria Stella Gelmini. «Era un alunno
scomodo. In quella scuola nessuno lo ha voluto» denunciano i genitori del
bambino. Luca (il nome è di fantasia), per cinque anni ha frequentato con
profitto le elementari. Fu una sua maestra a notare le sue difficoltà
nell´apprendimento e a suggerire ai genitori di rivolgersi ai medici.
Nel 2004 Luca è ricoverato in Neuropsichiatria infantile al Policlinico: ne
uscirà una settimana dopo con la prima diagnosi. Ne seguiranno altre quattro:
tutte confermeranno il disturbo. Il bambino, si legge nelle cartelle cliniche,
ha difficoltà «nell´apprendimento scolastico» e «nel controllo dell´emotività,
in particolare nelle situazioni di disagio», ma «è in grado di apprendere» e
«si ipotizza un miglioramento delle performance scolastiche se supportato da un
intervento pedagogico individualizzato». Per questo lo scorso settembre, quando
ha iniziato a frequentare la scuola media Carlo Levi, gli è stata affiancata
un´insegnante di sostegno per 9 ore a settimana, diventate poi
( da "Corriere della Sera" del
09-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della Sera sezione: Prima Pagina data: 09/07/2009 - pag: 1 Il
caso La sinistra a Rovigo «Quattrocento euro agli immigrati che se ne vanno» di
ROBERTO RIZZO A P
( da "Corriere della Sera" del
09-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Prima Pagina data: 09/07/2009 - pag: 1 Un'insolita
biografia Le sette righe su Silvio nel dossier americano di GIAN ANTONIO STELLA
L aggiù, a Washington, qualcuno non lo ama. Ricordate lo sfregio dell'anno
scorso, quando le note consegnate ai giornalisti americani al G8 in Giappone
traboccavano di accuse, malignità e veleni al punto da costringere la Casa
Bianca a scusarsi? CONTINUA A P
( da "Corriere della Sera" del
09-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Cronache data: 09/07/2009 - pag: 21 Il caso D'accordo Vicenza e
gli industriali di Treviso. I dubbi della Caritas La sinistra di Rovigo paga
gli immigrati che se ne vanno L'assessore di Rifondazione: il patto è che non
tornino MILANO Chi rimanda a casa gli immigrati? La Lega? Sbagliato. Gli
immigrati, quelli in regola, li rimanda a casa il centrosinistra. Almeno nel
Veneto, dove gli stranieri regolari sono 450 mila. Ultima, l'amministrazione di
Rovigo che sta per deliberare, su proposta dell'assessore all'Immigrazione
Giovanna Pineda (Rifondazione comuni-- sta), «un progetto per incentivare i
rimpatri definitivi di cittadini stranieri». Funzionerà così: «Abbiamo un primo
budget limitato, 4.000 euro. Contiamo di spendere circa 400 euro per persona ».
Già una decina hanno chiesto informazioni: «Persone singole, soprattutto uomini
marocchini in situazioni di forte disagio che in futuro potrebbero anche
diventare dei delinquenti spiega l'assessore Pineda . Un sacrificio oggi per
evitare l'assistenzialismo cronico in futuro ». Pineda assicura che il Comune
si muove di concerto con le associazioni di volontari, Caritas in testa: «Le
badanti servono e le teniamo, queste persone non servono più e le mandiamo via?
Ma non funziona così! ». Don Dante Bellinati è il responsabile Caritas di
Rovigo e non sembra così convinto del progetto: «Se questi stranieri se ne
vanno, in futuro non potranno più tornare. E il Comune, che piange miseria, che
manda da noi la gente per pagare le bollette o per un pasto caldo, dove li
trova i soldi? Gli esseri umani non sono merce da spostare a proprio
piacimento». Quel che non convince don Dante è già storia a Vicenza. Qui
l'amministrazione (centrosinistra), in collaborazione con la Caritas, cinque
anni fa ha avviato quelli che don Giovanni Sandonà, responsabile Caritas per il
Triveneto, chiama «rimpatri mutuati». Dal
( da "Corriere della Sera" del
09-07-2009)
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politica
Corriere della
Sera sezione: Lombardia data: 09/07/2009 - pag: 7 Cremona L'esposto dell'ex
presidente della Provincia Giuseppe Torchio «La bancarotta della cultura» Buco
da 3 milioni di euro: la Procura apre un'inchiesta CREMONA La cultura a Cremona
ha fatto crack. Tre milioni di buco e una gestione su cui ora la magistratura
dovrà far luce. A far scoppiare il caso è stato il presidente uscente della
Provincia, Giuseppe Torchio, che ha presentato un esposto in Procura
raccontando quanto successo negli ultimi mesi all'Apic (Associazione promozione
iniziative culturali di Cremona) di cui, in virtù della sua carica, era
presidente. Spiega Torchio che già quando (alla fine del 2004) iniziò il suo
mandato, l'Apic era in rosso di 1,6 milioni di euro e durante la sua gestione
si è provveduto a pagare 400 milioni di debiti e a ridurre a tre le mostre
organizzate di cui solo una, quella sui dinosauri, ha avuto un leggero utile
(200mila i visitatori). Torchio scrive alla Procura che nel marzo scorso il
collegio dei revisori dell'Apic aveva rilevato diverse anomalie contabili in
seguito alle quali il dirigente del settore Cultura della Provincia nonché
coordinatore dell'Apic, Franco Feroldi, era stato sospeso da ogni incarico il
28 aprile. Nel frattempo si erano fatti avanti i creditori. Soci dell'Apic sono
anche il Comune di Cremona, la Camera di Commercio, il Comune di Crema e quello
di Casalmaggiore. L'avvocato della Provincia, Antonino Rizzo, riuscì spiega ancora Torchio nell'esposto a sanare un grosso
debito evitando un pignoramento, ma contemporaneamente venne a galla uno dei
fatti più strani: un contributo da parte della Commissione europea figurava
versato nelle casse dell'Apic solo parzialmente e con assegni del conto
corrente di Feroldi, per il quale si stanno «valutando i contenuti di
una denuncia penale». Nel frattempo i soci, primi fra tutti la Provincia con la
nuova amministrazione di Massimiliano Salini, hanno deciso di uscire dall'Apic.
Nei prossimi giorni sarà nominato un commissario liquidatore. Torchio, sottolineando
come per legge l'unico responsabile della gestione sia il dirigente del settore
cultura, ha voluto precisare che alla nuova amministrazione ha comunque
lasciato «in eredità» 4 milioni di euro del Distretto culturale «Crearte» (cui
si aggiungeranno presto 18 milioni) e 2,8 milioni provenienti dalla servitù
energetica Stogit. Luigi Corvi Successo La mostra dei dinosauri organizzata
dall'Apic di Cremona ha registrato un numero record di visitatori
( da "Corriere della Sera" del
09-07-2009)
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politica
Corriere della
Sera sezione: Cronaca di Roma data: 09/07/2009 - pag: 6 Cambio di stagione Dopo
15 anni la rassegna in autunno Capalbio, non ci sono soldi chiude il Festival
dei «corti» Cala il sipario sullo storico Festival dei cortometraggi di
Capalbio che da 15 anni, ogni estate, nella piazzetta del borgo medievale
accoglieva artisti, registi, intellettuali ed habitué come Claudio Petruccioli,
Francesco Rutelli, Barbara Palombelli, Furio Colombo e Pierluigi Vigna. La
rassegna internazionale dedicata ai corti doveva essere inaugurata stasera, ma
per mancanza di soldi slitterà in autunno. «Abbiamo dovuto far fronte come
tutti alla crisi - spiega Tommaso Mottola, direttore del Capalbio Cinema
International Short Film Festival - con la Camera di Commercio che ci ha
tagliato 30 mila euro. Nonostante questo ci siamo rimboccati le maniche e per
ora siamo riusciti a spostare la manifestazione ad ottobre ». Tra le voci che
però circolano nel buen ritiro dell' intellighenzia di sinistra, sembra che
hotel e ristoratori maremmani non avendo ottenuto i rimborsi per aver ospitato
in passato star e vip, quest' anno abbiano sbattuto la porta e chiuso la
saracinesca. C'è poi anche chi avanza un altra ipotesi, quella dell'uscita di scena di storici soci fondatori del Festival del cinema
capalbiese, come Stella Leonetti, Mirella Petteni Haggiag e Daniela Lecaldano. Ma
siccome per qualcuno che va via c'è sempre qualcun'altro che arriva, il 24
luglio nel cortile del Castello Aldobrandesco inaugura la Rassegna
Internazionale del Lungometraggio, quest'anno dedicata allo straniero.
«Abbiamo dovuto ridurre i costi - afferma Cristina Manzari, fondatrice della
manifestazione - ma con un prezzo popolare di 6 euro siamo riusciti a portare
ancora una volta il cinema in piazza. Come è nella nostra formula, anche
quest'anno i film saranno presentati da scrittori, registi, giornalisti, tra
cui Luigi Coldagelli, ufficio stampa Pd, Alberto Negri, inviato de Il Sole24ore
ed il regista Mario Pontecorvo. La rassegna presenta anche una sezione d'arte
con una collettiva di artisti tra cui Marzia Gandini ed Anita Vigl, che
inaugura al Castello sabato 25 luglio alle 19.30. Per i più piccini sono invece
previste due serate (1-2 agosto) con una lunga notte dedicata ai cartoons.
Mentre per gli amanti della musica è prevista una long session musicale nella
giornata di chiusura, il 13 agosto, con sonorità del Maghreb, Corno d' Africa e
Sub-Sahara con gruppi come i Duba & Arraw Band Afro-reggae in Piazza dei
Pini, ore 21,30. Info: www.capalbioart. it Barbara Millucci
( da "Repubblica.it" del 09-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
L'AQUILA -
Visita nel centro della città devastata dal terremoto per le mogli dei capi di
Stato e governo che questa mattina hanno raggiunto i loro consorti all'Aquila
dove è in corso il G8. Accompagnate dai ministri Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna le first lady hanno visitato prima
piazza Duomo, poi la chiesa delle Anime Sante e infine la Prefettura dove
campeggia ancora, anche se danneggiata, l'iscrizione "Palazzo del
governo". La delegazione. Le signore - insieme a Michelle Obama le mogli
dei leader di Gran Bretagna, Canada, Giappone, India, Sudafrica,
Messico, Svezia, Nigeria, Gabon e Ue, assente Carla Bruni Sarkozy che visiterà
L'Aquila da sola - hanno stretto le mani ai vigili del fuoco e sono apparse
molto interessate e colpite nel vedere i danni provocati dal sisma. Michelle
pensa ai bambini. Di fronte alle macerie Michelle Obama ha ribadito che gli
americani non abbandoneranno gli aquilani. "Sono commossa - ha detto la
first lady americana nel corso della visita - io e mio marito siamo molto
colpiti da quello che stiamo vedendo e cercheremo di fare tutto il possibile
per sostenervi". Ma Michelle ha rivolto il pensiero soprattutto ai
bambini, i più sfortunati che hanno perso la vita e i sopravvissuti che non
dimenticheranno mai quella notte del 6 aprile. Poi ha voluto sapere quale
sistemazione sia stata trovata per i piccoli che hanno perso la casa e quale
tipo di assistenza, anche psicologica, ricevano: "Sono molto
preoccupata" per loro, ha detto. Sono state le ministre Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna a rassicurarla e a spiegarle
i programmi di assistenza per i bimbi. OAS_RICH('Middle'); La più elegante la
First Lady indiana. Tra gli abiti sobri scelti dalle signore, spiccava anche
oggi la first lady Usa di nuovo in giallo. Michelle indossava un abitino a
balze giallo-verde acido e un giacchino di maglia a mezze maniche bianco con
fiori in tinta trattenuto da una spilla tonda colorata, orecchini di perle e
ballerine. Questa volta i capelli erano raccolti a scoprire il viso. La
consorte del premier giapponese, Chikako Aso, portava pantaloni crema e giacca
bianca modello Chanel con borsa in tinta. Per Sarah Brown abito grigio-azzurro
con una vistosa collana colorata. Vestito grigio ma scuro anche per Filippa
Reinfeldt con cinta bianca e maglioncino verde. Margarita Zavala Calderon,
moglie del presidente messicano, ha scelto una semplice maglia vinaccia e una
gonna bianca. Gonna, bianca a fiori neri, e camicetta nera per la canadese
Laureen Harper. La più elegante era la moglie del premier indiano Gur Sharan
Kaur con un sari rosa cipria e una collana in tinta. La protesta delle
"Last lady". Mentre la delegazione delle signore visitava la città
distrutta, un corteo ha attraversato le strade dell'Aquila. Alla guida, un gruppo
di ragazze dei comitati cittadini che lottano per ottenere una casa che
sorreggono cartelli con la scritta "Last Lady" e gridano
"Michelle, Carla venite nelle tende, le donne abruzzesi vi aspettano in
mutande". Le donne, una cinquantina - ma nel gruppo ci sono anche alcuni
uomini - urlano tutta la loro rabbia per il diverso trattamento riservato a chi
soffre a tre mesi dal terremoto e chi invece è venuto all'Aquila "in gita
turistica". "Per le first lady passeggiate in centro, per le donne
aquilane tende e cemento", recita un altro degli striscioni che le
manifestanti mostrano insieme ai vassoi utilizzati ogni giorno per prelevare i
pasti alle mense nelle tendopoli. (9 luglio 2009
( da "Repubblica, La" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina XVI -
Torino La prima nazionale di "Worstward Ho" della grande coreografa
Maguy Marin fiore all´occhiello di Teatro a Corte Beckett, una
danza per una stella Un "solo" affidato alla danzatrice FranÇoise
Lieck trasformerà un corpo in pura voce CLAUDIA ALLASIA Inaugurare Teatro a
Corte con un testo di Beckett, Worstward Ho, coreografato (oggi e domani alle
22.30, in prima nazionale alla Cavallerizza) da un grande nome della danza
mondiale come Maguy Marin, è davvero un´idea eccellente. Innanzitutto
perché Maguy Marin è un personaggio centrale della nouvelle danse francese e la
sua carriera ha un tracciato esemplare che i danzatori italiani sognano tuttora
come un miraggio: figlia di spagnoli fuggiti a Tolosa dalla guerra civile, ha
frequentato il Conservatorio e studiato con la Vyroubova, poi è entrata nella
scuola di Bèjart e quindi nel suo Ballet du XX Siecle; nel
( da "Repubblica, La" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina XIV -
Firenze Rifiutata dalla Federcalcio l´autorizzazione al tecnico amaranto ora
Spinelli dovrà trovare un "prestanome" per la panchina Ruotolo senza
deroga, non può allenare Chiuso ieri sera l´affare Lucarelli Quasi preso Pieri
dalla Samp, piace Budan del Parma LUCA SALVETTI LIVORNO - Un fulmine a ciel
sereno, Gennaro Ruotolo non può allenare in serie A. Il Comitato esecutivo del
Settore tecnico della Figc riunito ieri a Coverciano ha dato all´unanimità
parere negativo sulla deroga richiesta dal tecnico che non ha il patentino per
andare in panchina in serie A. A tre giorni dal ritiro una vera e propria
grana, con il presidente Spinelli molto amareggiato: «Meritava la deroga,
purtroppo dovrà invece fare il secondo allenatore. Siamo stati presi alla
sprovvista, ora cercheremo di trovare qualcuno con il patentino». Si fanno i
nomi di Iaconi, Eranio, Manicone, di certo c´è solo la stizza di Ruotolo e di
tutto l´ambiente amaranto. Sul fronte mercato intanto il Livorno con i suoi
dirigenti è impegnato su più fronti. L´affare Lucarelli lo segue in prima
persona il presidente Aldo Spinelli. Le dichiarazioni delle scorse ore che
facevano riferimento alle difficoltà nel concludere l´operazione facevano parte
solo di una strategia di mercato. Il giocatore si sentiva già amaranto ed aveva
trovato pieno accordo con il numero uno della società labronica. Ieri si è
svolto l´incontro decisivo con il presidente del Parma Ghirardi. Il nodo da
sciogliere era quello della procura e le due società hanno rimandato la decisione
su chi dovrà accordare la quota spettante a Pallavicino. Il passaggio in
amaranto è però concluso e il giocatore dovrebbe essere presentato domani o al
massimo lunedì mattina. Con Lucarelli l´attacco del Livorno è praticamente
fatto. Le altre questioni le stanno seguendo Nelso Ricci ed Elio Signorelli,
per l´esterno sinistro il Livorno da tempo aveva puntato l´attenzione su Mirko
Pieri della Sampdoria. Ricci ha fatto una visita nel box della società
blucerchiata e la trattativa sembra aver avuto un esito positivo, l´accordo tra
le società c´è manca solo la firma del giocatore. A centrocampo la squadra
amaranto deve trovare almeno due elementi di peso, che uniscano doti tecniche a
corsa e potenza. Moro dell´Empoli piace, così come Budel del Parma che sembra
essere diventato l´obbiettivo principale. Interessano anche Barusso della Roma
e Obodo dell´Udinese che però non sembra molto felice di
lasciare la squadra friulana dove è convinto di potersi ritagliare uno spazio
importante soprattutto se dovesse partire D´Agostino. In uscita il Livorno deve
piazzare Volpe, Grandoni (Lecce e Sassuolo sono interessate), Paulinho, Rizza e
Mazzoni (destinati tutti e tre all´Arezzo).
( da "Repubblica, La" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina IX -
Bari Donato Squicciarino, 25 anni, non risponde alle domande sul perché avrebbe
assassinato Michele Zizzari Anziano ucciso a pietrate, un fermo ma resta il
mistero del movente Non risponde, non spiega il perché di quell´omicidio così
efferato, Donato Squicciarino, il 25enne di Altamura, fermato dai carabinieri
perché considerato l´assassino di Salvatore Michele Zizzari, il 76 enne
ritrovato cadavere l´altra notte nelle campagne di Altamura, a poca distanza
dalla diga "Saglioccia". Squicciarino, il cui
fermo è stato disposto dal pm Carmelo Rizzo e che
dovrebbe essere convalidato domani mattina al termine dell´interrogatorio di
garanzia, avrebbe massacrato l´anziano con un oggetto contundente, forse una
pietra, che però non è stata trovata. Di certo si sa che il delitto è avvenuto
in un podere poco distante dal luogo del ritrovamento del corpo, di
proprietà della famiglia Squicciarino: nel campo sono state ritrovate grosse
quantità di sangue, mentre tracce ematiche sono state rilevate dai carabinieri
anche nella casa colonica all´interno dell´appezzamento. Sul corpo della
vittima, poi, c´erano aghi di pino, presenti nel podere e assenti dal posto in
cui hanno abbandonato del cadavere. Gli stessi aghi che gli investigatori hanno
scoperto nell´auto dell´assassino. Al momento del ritrovamento, il cadavere era
avvolto in una coperta e con il capo infilato in una busta della spazzatura,
necessaria forse ad evitare che il sangue macchiasse l´auto. A Squicciarino gli
investigatori sono arrivati grazie alle dichiarazioni spontanee, trasformate
poi in interrogatorio, di un "conoscente" del ragazzo, al quale
avrebbe chiesto aiuto subito dopo l´omicidio. Questa persona è però stata
indagata per favoreggiamento, perché gli inquirenti ritengono che sappia molto
più di quel che ha riferito. Ancora sconosciuto il movente del delitto, mentre
sembra ormai definitivamente esclusa l´ipotesi della rapina, visto che
l´anziano aveva ancora addosso l´orologio e lo stesso denaro che aveva prima di
uscire di casa. Zizzari, che di recente aveva avuto qualche problema fisico e,
in particolare, vuoti di memoria, aveva salutato sua moglie verso le 17,
dicendo che aveva un appuntamento con l´avvocato, dal quale però non sarebbe
mai andato. Forse, ma è ancora solo un´ipotesi, si è incontrato con
Squicciarino e, a bordo della sua auto, si sarebbero spostati nel podere. Lì,
per cause rimaste finora sconosciute, sarebbe scattata la furia omicida del
ragazzo. Per saperne qualcosa in più, bisognerà aspettare gli esiti dei
prelievi di sostanze organiche, eseguiti ieri dal medico legale del Miulli di
Acquaviva, Vito Romano, che ha effettuato l´autopsia. Altri particolari
potrebbero, infine, emergere dai sopralluoghi che i carabinieri eseguiranno
oggi nella casa colonica e nei campi circostanti. (m.chia.)
( da "Repubblica, La" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina XX -
Torino Primo allenamento bianconero a Pinzolo con trecento tifosi. Marchionni:
sì ai viola Tanti sorrisi e mani in tasca ecco il "debutto" di
Ferrara EMANUELE GAMBA DAL NOSTRO INVIATO PINZOLO - Mani in tasca, flemma e
sorrisi, Ciro Ferrara ha diretto il suo primo allenamento da comandante in capo
della Juventus. Il primo, sì, perché quelle due settimane di maggio in cui
traghettò la squadra dalla crisi al secondo posto contavano fino a un certo
punto: il battesimo è stato questo, applaudito da trecento tifosi (le grandi
folle sono attese nel week-end), bagnato dal primo gol stagionale che è stato
segnato da Tiago (quasi irriconoscibile, con una cascata di lunghi riccioli in
testa) e accompagnato da un fresco quasi pungente. Un´ora d´allenamento,
mezzora di corse e mezzora con il pallone tra i piedi: così ha cominciato la
Juve, anche se la sgambata di ieri sera fa tutto sommato poco testo visto che
il lavoro vero e duro inizierà stamattina. Ferrara ha scandito il programma
della giornata ai suoi giocatori mentre facevano stretching: sveglia alle otto,
colazione alle otto e mezza, allenamento alle nove e mezza con puntuale replica
pomeridiana. Si capirà in fretta se il tecnico ha predisposto una preparazione
dura o piuttosto morbida. La presenza di Massimo Neri
nello staff suggerisce la prima ipotesi, visto che l´ex collaboratore di
Capello (anzi, lo è ancora visto che fa parte dell´organico della nazionale
inglese) non è il tipo da fare sconti. L´avvio è stato comunque morbido, sia
per il freddo sia perché di tifosi a Pinzolo ce ne sono ancora pochi sia perché
i cervelli erano ancora sintonizzati sul mercato. In serata è arrivata la
notizia che qui tutti aspettavano: Marchionni ha accettato il trasferimento
alla Fiorentina, guadagnerà gli stessi soldi che gli garantiva la Juve (un
milione e trecentomila euro a stagione) ma otterrà dai
viola una specie di gettone di ingresso, che però sarà in qualche modo la Juve
a pagare visto che la valutazione di Felipe Melo è stata corretta. Non più
venti milioni in contanti più il cartellino di Marchionni, ma 21+
( da "Repubblica, La" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina 35 -
Economia Global market Big della finanza più Cina, meno Usa sono 10 le italiane
Quest´anno 50-60 banche russe potrebbero vedersi revocare la propria licenza e
potremmo dover applicare il pacchetto di salvataggio ad altre 15-20 NEW YORK -
Con 458 miliardi di dollari di entrate, il colosso petrolifero anglo-olandese
Royal Dutch Shell guida la nuova hit-parade delle 500 maggiori società mondiali
compilata dalla rivista Fortune. Al secondo posto la ExxonMobil, al terzo
WalMart, che è stata così spodestata dal vertice. Ma la vera novità di
quest´anno è la forte riduzione dei gruppi americani in classifica (140, il
minimo da quando viene pubblicata la lista) e il forte aumento di quelli
cinesi, che, guidati da Sinopec, sono ormai
( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Il Sole-24 Ore
sezione: NORME E TRIBUTI - TESTO SVILU data: 2009-07-10 - pag: 32 autore:
Documenti Il disegno di legge sullo sviluppo e l'energia Terna Spa potenzia la
rete La società costruirà infrastrutture di interconnessione con l'estero u
Continua da pagina 31
( da "Corriere della Sera" del
10-07-2009)
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Corriere della Sera sezione: Prima Pagina data: 10/07/2009 - pag:
( da "Corriere della Sera" del
10-07-2009)
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politica
Corriere della
Sera sezione: Politica data: 10/07/2009 - pag: 16 Il Cda Rai Masi: nomine entro
l'estate Lunedì l'incontro con Sky MILANO Niente nomine nel Cda Rai di ieri.
Secondo il direttore generale Mauro Masi, arriveranno «entro l'estate». Ma
anche l'appunto da lui consegnato ai consiglieri per un «affinamento» delle
deleghe dei suoi quattro vicedirettori ha dovuto essere ritirato, così come la
ridefinizione del piano fiction. Ma ieri ha tenuto banco soprattutto la
trattativa con Sky: lunedì Masi incontrerà l'amministratore delegato di Sky
Italia Tom Mockridge. Il tema è sempre quello del prezzo che Sky dovrà pagare
per trasmettere i canali Rai: la tv satellitare ha offerto 50 milioni di euro.
Secondo il viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani «il vantaggio di
posizione che la presenza dei canali Rai dà a Sky è enorme. È un po' buffo che
la Rai dia un vantaggio del genere a un competitor». Romani
lo ha detto durante la puntata di ieri di Telecamere, cui ha partecipato lo
stesso Masi. Il che ha spinto il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo a
parlare di «invasione di campo da parte del governo sulle autonome scelte di
un'azienda impegnata in una delicata trattativa commerciale».
( da "Corriere della Sera" del
10-07-2009)
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politica
Corriere della
Sera sezione: Cronache data: 10/07/2009 - pag: 26 La stilista Le immagini
saranno in mostra a Roma durante le sfilate dell'Alta Moda. Volti noti e una
piccola ballerina della Scala I 21 ritratti di donna firmati Chiara Boni MILANO
«Quello che le donne non dicono» è che spesso non amano essere fotografate. Che
detestano chi sistema loro i capelli. Che vorrebbero urlare quando qualcuno
dice loro in che posa stare. Potessero, preferirebbero, essere lasciate come
sono. Rughe, escluse forse. Ma siccome anche quelle (le rughe) raccontano,
Chiara Boni non ha voluto ritoccarle. La stilista dalla parte delle donne si è
sistemata per la prima volta dietro a una macchina fotografica e con i suoi
abiti (i «Petite robe»), i colpi di spazzola di Alberto Vanoni (hair stylist di
Aldo Coppola) e L'Oreal, ha realizzato una serie di scatti, ventuno in tutto,
ad altrettante signore e signorine, scegliendo poi solo i clic più «naturali».
Le immagini saranno in mostra («Quello che le donne non dicono » il titolo presentato
ieri a Milano) a Roma, nella sala Bavigli del Complesso Monumentale di Santo
Spirito in Saxia, il 14 e 15 luglio, per l'Alta Moda. Tra i ritratti quelli di
una piccola ballerina della Scala, di una restauratrice e di una cuoca, ma
anche volti noti come quelli di Caterina Caselli, Lina Sotis, Ludovica
Montezemolo, Malika Ayane, Chiara Gamberale, Stella Pende.
Ognuna con il proprio bagaglio di timidezze e dunque di attimi inediti colti
dall'obiettivo fresco della Boni. «Per esempio con Chiara (Gamberale ndr ) alla
fine - ha raccontato - abbiamo scelto proprio il primo scatto, quando lei si è
distesa, rilassata perché ancora non pensava a nulla che fosse legato a una
posa. Con altre invece abbiamo scelto magari l'ultimo di ore e ore, per
giunta non cercato». Come con la giornalista Stella
Pende beccata, insofferente, mentre chiede implorante (con un sorriso da
ragazza) quando se ne può andare dal set. Oppure «Claudia (Levi di Montalcini
ndr ) che non ha mai tagliati i capelli in vita sua, se non una volta e poi ha
pianto, e che ora gli ricadono lungo tutto il corpi. Non voleva assolutamente
che la fotografassi di profilo e invece quella è l'immagine vincente. O Lina (
Sotis ndr ) che ha detto di essersi divertita come non mai e in un attimo è
stata se stessa e fantastica ». Pa. Po. Donne Sopra, Chiara, Giannola, Cristina
Nonino, produttrici di grappa. A destra, Valeria Martinetti, cuoca; sopra
Victoria Terekiev, pianista. Sotto, Caterina Caselli, editore musicale
( da "Corriere della Sera" del
10-07-2009)
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politica
Corriere della
Sera sezione: Spettacoli data: 10/07/2009 - pag: 45 Il caso «No» anche dai
sostenitori dell'eutanasia: non faccia di Kevorkian un eroe Torna il «dottor
Morte» con il volto di Al Pacino Il divo fa discutere: sarà in tv il medico che
uccise 130 malati DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK Se è vero, come disse lo
scrittore irlandese Brendan Behan che «la pubblicità negativa non esiste », il
nuovo film di Al Pacino è in una botte di ferro. Da quando il settimanale
Variety ha annunciato che il 69enne attore italo-americano indosserà i panni di
Jack Kevorkian in You Don't Know Jack ( Non conosci Jack), un telefilm diretto
da Barry Levinson ( Uomo della Pioggia, Avalon), il web è letteralmente
impazzito. Sulla blogosfera sorprende e indigna che una star del calibro di Al
Pacino abbia accettato di interpretare il ruolo di Kevorkian, alias «dottor
Morte», il patologo (oggi 81enne) che dopo aver illegalmente praticato
l'eutanasia su oltre 130 malati terminali fu condannato a 25 anni di reclusione
per omicidio di secondo grado e poi rilasciato nel giugno 2007, dopo solo 8
anni, con l'impegno a non uccidere mai più. Il fatto che il film in arrivo
nel-- l'estate 2010 sul canale HBO abbia un cast stellare
che includerà Dustin Hoffman (o Richard Dreyfuss) nel ruolo dell'avvocato di
Kevorkian Mayer Morganroth, ha solo finito per accrescere le polemiche.
«Trasformerà in martire eroico un assassino criminale che meritava di marcire
in galera», puntano il dito gli avversari del suicidio assistito, oggi legale
in Oregon, Washington e Montana. I gruppi che per anni gli hanno fatto
la guerra tra cui Life Advocat e National Right to Life Committee sono tornati
all'attacco contro il suo alter ego cinematografico. Ma a scagliarsi contro il
film sono anche i fautori del suicidio assistito, che hanno sempre guardato
Kevorkian con sospetto, accusandolo di aver leso il movimento Usa «per il
diritto a morire», iniziato negli anni '30 ed esploso nei '90. Il professor
Arthur Caplan, direttore del Center for Bioethics dell'Università della
Pennsylvania, denuncia i pericoli della «manipolazione hollywoodiana» di una delle
controversie etico-morali più incendiarie degli ultimi decenni. «Al Pacino
interpreterà il medico come il Davide generoso mette in guardia , che combatte
da solo contro il Golia di turno: il tirannico sistema sanitario». Contro la
tentazione di «eroicizzare » il medico si è scagliato anche Derek Humphry, il
79enne fondatore della Hemlock Society, considerato il pioniere del movimento
per la morte assistita. «Kevorkian è una primadonna e i media gli hanno
consentito di gongolare per anni sotto i riflettori», spiega l'autore di Last
Exit, la bibbia degli aspiranti suicidi scritta dopo aver aiutato la moglie
Jean, malata terminale, a morire con un'overdose di farmaci. Ma il
Kevorkian-Pacino, mettono in guardia i suoi producer, non sarà il lugubre
uccello del malaugurio ritratto dalla cultura popolare americana dove il «dr
Morte» è l'onnipresente cattivo di innumerevoli show televisivi, dai Simpsons a
Grey's Anatomy. I media l'accusano di aver mandato all'altro mondo «anche gente
soltanto depressa », rifiutandosi, almeno in un caso, di fermare la sua
diabolica thanatron la macchina della morte che prima induce il coma e poi
ferma il cuore quando l'aspirante suicida cambiò idea all'ultimo momento. «Il
film della Hbo rivelerà che la faccia pubblica di 'Dr. Death' non corrisponde
affatto alla realtà spiega il suo legale Morganroth, consulente del film .
Pacino sarà un Kevorkian realistico, non critico o polemico». Il produttore
Steve Jones descrive Kevorkian come «uno spartano solitario che non ha mai
preso un centesimo per i suoi servigi». Nel film Pacino ripercorrerà le tappe
più salienti dell'odissea personale e professionale di questo enigmatico uomo,
nato in Michigan da una famiglia di operai armeni che aveva abbandonato
l'Armenia dopo il genocidio del 1915. La star cercherà di dare un volto al suo
leggendario gusto per la teatralità. Reduce da più scioperi della fame,
Kevorkian un giorno si presentò in tribunale per essere processato indossando
la gogna: antico strumento di tortura. La sua passione per la pittura è
immortalata dai suoi terrificanti quadri, tutti all'insegna di sangue e morte.
«Morire non è un crimine», ha ripetuto per anni come un mantra Kevorkian, che
si è detto «entusiasta» di essere interpretato da un gigante come al Pacino. La
posta in gioco per l'attore è enorme. «I suoi ultimi film sono stati bocciati
da RottenTomatoes. com», maligna il sito www.askmen. com. « Gigli ha ottenuto
solo il 6% dai critici Usa, contro il 21% di Two for the Money e Righteous Kill
e il 5% di 88 Minutes ». E anche se l'attore è stato acclamato per il ruolo di
Shylock nel Mercante di Venezia, incalza, «quasi nessuno ha visto quel film».
«Per Al Pacino quest'ultima avventura potrebbe essere il bacio della morte»,
ironizza askmen, «se il film non funziona per lui è la fine». Alessandra Farkas
Icona Al Pacino indosserà i panni di Jack Kevorkian, il patologo che ha
illegalmente praticato l'eutanasia su oltre 130 malati Hoffman e Dreyfuss al
ballottaggio Oltre ad Al Pacino come protagonista, il telefilm avrà un cast stellare
che includerà Dustin Hoffman (a sinistra) o Richard Dreyfuss (a destra) nel
ruolo dell'avvocato di Kevorkian, Mayer Morganroth Entusiasta Lui, l'anziano
patologo, oggi scarcerato, si dice entusiasta del progetto
( da "Corriere della Sera" del
10-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Sport data: 10/07/2009 - pag: 51 Atletica a Roma Gay e Powell
rincorrono l'ombra di Bolt ROMA Il fantasma di Usain Bolt non disturba la
quiete della vigilia, l'edizione numero 29 del Golden Gala, tappa italiana del
dorato circuito della Golden League è confezionata intorno alla rinuncia
cosciente degli organizzatori che hanno evitato di raschiare il fondo del
budget per avere in corsia il fenomeno planetario della velocità, uno che per
accarezzare la gomma dello pista dell'Olimpico avrebbe preteso cifre
inavvicinabili (250 mila euro). E allora si è pensato alla profondità delle
presenze, ad assicurare qualità diffusa più che a puntare tutto su un uomo solo
al comando. Tante sfide, duelli che per una volta si colorano di azzurro grazie
alle nuove ambizioni delle donne d'Italia con Antonietta Di Martino che guarda
al cielo e punta dritta ai
( da "Corriere della Sera" del
10-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Lavoro data: 10/07/2009 - pag: 37 Il rapporto L'indagine condotta
da «iniziativa interuniversitaria Stella-Cilea» Le
aziende snobbano i dottorati Assunzione solo per uno su sette Ma l'interesse
sale per i superlaureati in ingegneria Le aziende italiane non amano (o non
conoscono) i dottori di ricerca. Solo circa un settimo di questi giovani (il
15%) infatti, è assorbito dalle imprese private. Più di uno su due,
invece, va nelle braccia delle università (43%) e degli istituti di ricerca
(9%) pubblici, seguiti da università e istituti privati con un piccolo 5,5% in
tutto. I dati emergono dalla prima indagine occupazionale sul dottorato di
ricerca condotta da «iniziativa interuniversitaria Stella-Cilea
», che ha interpellato 3.980 giovani che hanno conseguito il titolo tra il 2005
e il 2007. Il disamore aziendale per questi superlaureati che, dopo la laurea
specialistica, si sono accollati altri tre anni di formazione, è però
ricambiato: la maggior parte dei PhD ritiene che la ricerca applicata in
azienda sia una cosa che «sporca le mani», a differenza di quella di base in
università considerata nobile. Eppure, uno dei motivi principali della bassa
produttività delle aziende italiane è imputato alla scarsa innovatività e,
quindi, al fatto che le imprese facciano poca ricerca. Perché allora non
assumono chi è formato proprio per questo scopo? «Da una parte le aziende non
possono pretendere di avere ricercatori modellati sulle esigenze dei loro
clienti - spiega il presidente di Stella Nello
Scarabottolo - dall'altra c'è un problema di impostazione dei corsi di
dottorato, che oggi puntano solo sulla ricerca di base». Com'è prevedibile,
però, il gradimento aziendale dei dottori di ricerca, varia molto a seconda del
tipo di laurea. I più ambiti sono i PhD di scienze ingegneristiche, il 21% dei
quali va nelle imprese private. Anche i dottori di ricerca di matematica,
fisica, chimica e informatica superano la media delle immissioni in azienda
(19%), seguiti da economia e statistica (18,5%), biologia e geologia (18%) e
scienze mediche (17%). Nettamente sotto la media di richieste sono invece le
scienze umanistiche (9,4%) e quelle giuridiche e sociali (3,8%). Sembra
comunque che solo la passione per l'indagine di laboratorio possa attrarre un
giovane intellettualmente dotato verso il dottorato di ricerca, visto che i tre
anni di studio in più di una laurea magistralis non danno alcun vantaggio
retributivo una volta impiegati. Appena assunto, infatti, un PhD guadagna in
media 1.234 euro netti al mese e, dopo tre anni, 1.300. Solo 7 euro in più,
secondo l'Istat, di un laureato triennale nel 2007. Un dato che, a proposito di
«fuga dei cervelli », in parte fa capire perché l'11% degli interpellati spera
di trovare lavoro all'estero, dove le retribuzioni sono spesso più che doppie
rispetto a quelle nostrane. Enzo Riboni
( da "Repubblica, La" del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina I - Napoli STELLA CERVASIO A P
( da "Repubblica, La" del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina III -
Napoli L´allarme del procuratore capo Giandomenico Lepore: è la prima volta che
viene usata una molotov contro un magistrato "è la nuova strategia del
terrore" "Sono metodi insoliti che fanno pensare a una diversa
tattica dell´aggressione" STELLA CERVASIO «Un´episodio
gravissimo». Il procuratore capo di Napoli Giandomenico Lepore condanna
l´attentato alla Gip, e sottolinea «è la prima volta che viene usata una
molotov contro l´auto di un magistrato o di qualcun altro». Il capo della
Procura paragona la minaccia dopo la convalida degli arresti dei killer del
musicista rumeno alla Pignasecca a un altro attentato di qualche giorno
fa a San Giuseppe Vesuviano, dove un ciclomotore è stato fatto saltare in aria
con un telecomando. Episodio finora tenuto segreto dalla magistratura. «Metodi
insoliti, che fanno pensare a una diversificazione della tattica
dell´aggressione». Metodi insoliti e anche imprevedibili, secondo lei? «Nel
caso di San Giuseppe Vesuviano c´era anche la volontà di fare delle vittime. Le
indagini - che nel caso della collega saranno condotte dalla Procura di Roma -
dovrebbero portarci a individuare le modalità, ma anche indicare la gravità di
questi gesti, una strategia del terrore che si fa strada anche all´interno
della criminalità organizzata. Una cosa su cui riflettere noi come
magistratura, ma anche le forze dell´ordine». La giudice che ha subito
l´attentato non aveva auto blindata né tutela. Ma la giustizia napoletana ha un
problema annoso con i mezzi e la logistica... «Purtroppo il ministero della
Giustizia ha operato tagli alla spesa per oltre il 40 per cento. Questo
significa che ora abbiamo enormi difficoltà in materia di auto protette.
D´altra parte se dovessimo proteggere tutti i magistrati che fanno il penale ci
vorrebbero macchine e uomini che dovremmo sottrarre alla tutela del territorio.
Devo fare i salti mortali per dare una certa sicurezza ai nostri sostituti. Le
nostre auto blindate hanno già fatto migliaia e migliaia di chilometri e sono
poche. Molte volte i magistrati sono costretti ad andare in due nella stessa
macchina. Non si tiene conto che la Dda deve sostenere accuse nelle varie
procure dei distretti. è impensabile che chi va a chiedere ergastoli per i clan
camorristi di Santa Maria Capua Vetere torni a casa con la propria auto.
Neppure i miei aggiunti possono usufruire tutti di tutela e macchina blindata».
Rivolge dunque un appello al ministero della Giustizia? «Non si può non tener
conto che il territorio campano è ad altissima densità criminale, come quello siciliano.
Il ministero deve convincersi che siamo diversi da Bolzano e intervenire con
sollecitudine. Le parole sono inutili: se facciamo la lotta ai casalesi
ricorrendo all´esercito anche il magistrato che sostiene l´accusa contro i clan
"in casa" dei casalesi deve avere auto protette ed efficienti».
( da "Sole 24 Ore, Il" del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Il Sole-24 Ore
sezione: CASA E CASE data: 2009-07-11 - pag: 47 autore: Stili di vita. Le
cooperative comprano poderi in paesi abbandonati per costruire dimore secondo
principi bioclimatici Arriva l'eco-pendolare Aumenta la voglia di vivere in
villaggi riqualificati vicini alle metropoli Paola Grieco Metropoli? No,
grazie. Meglio un eco-villaggio a qualche manciata di decine di chilometri
dalla città, possibilmente già in regola con i vincoli di emissione di C02 che
saranno in vigore tra qualche anno e frutto del lavoro fisico-intellettuale di
un gruppo di persone che la pensa allo stesso modo. L'idea degli eco-villaggi
non è nuova, nasce in Scozia negli anni 70, ma la novità è che oggi sono sparsi
un po' in tutto il pianeta- 28 per esempio in Danimarca - inclusa l'Italia.
Alcuni promotori immobiliari inglesi, annusata l'aria, si stanno già lanciando
nel business. Persino la Cina con Dongtan, vicino a Shanghai - la prima
"città verde del mondo" prevista per il 2010 - pare aver aderito,
almeno in parte, all'economia verde. «La Spagna è costellata di terreni rurali
con fincas , vecchi casali o ruderi da riabilitare », dice
Xavier Rizzo di miparcela.com, portale che propone in vendita un gran numero
di terreni, anche senza immobili. Per l'entità dei prezzi bisogna contare su un
rapporto di
( da "Corriere della Sera" del
11-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della Sera sezione: Prima Pagina data: 11/07/2009 - pag: 1 La
strategia L'ultimo passo (falso) del Grande comunicatore di GIAN ANTONIO STELLA
A P
( da "Corriere della Sera" del
11-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Primo Piano data: 11/07/2009 - pag: 5 Bilanci Il successo non
cancella stizza e amarezza E il Cavaliere non usò l'arte di saper vincere «Ho
fatto fare un figurone a tutti gli italiani. Compreso Franceschini. E perfino
Di Pietro». E' un peccato che chiudendo i lavori del G8 Silvio Berlusconi non
abbia detto sorridendo una battuta del genere. Il suo successo sarebbe stato
completo. L'uomo era in grado di farlo. Anche se un giorno ammiccò ridendo a un
complimento che «il più grande battutista in circolazione è D'Alema» (che
ricambiò dicendo che il Cavaliere era «umanamente proprio simpatico») i suoi stessi
avversari sanno che a volte, con una battuta, sa spiazzare tutti. Di più: forse
nessun altro, nella politica italiana, è in grado di sdrammatizzare anche la
situazione più tesa con due parole giuste buttate lì al momento giusto. E' la
sua arte. Mica per altro chi lo ama lo chiama il Grande Comunicatore. Capace
anche di spiritose auto-ironie. Come la volta che, stufo di critiche, disse:
«Faccio come zia Marina, che ha 80 anni e siccome nessuno le dice che è bella
un giorno si è messa davanti allo specchio con un vestito a fiori e si diceva:
Marina, cume te se bela!» Ecco: dopo i giorni dell'Aquila, lui non aveva alcuna
necessità di dirsi «cume te se bel!». Commenti favorevoli, salvo eccezioni, su
un po' tutti i giornali italiani e stranieri. Immagini sorridenti in tutti i
telegiornali del mondo. Massima attenzione planetaria sulle macerie
dell'Abruzzo. Complimenti pressoché unanimi (e meritati) per il modo in cui,
con la sponda di «San» Guido Bertolaso e dei suoi giovanotti della Protezione
Civile, era riuscito in poche settimane a trasformare una grande caserma della
Finanza in una struttura capace di ospitare al meglio un vertice
internazionale. Per non parlare del più spettacolare dei «colpi» messi a segno:
la sciolta disinvoltura con cui, nel giro di poche ore, si era trasfigurato da
grande amico di George W. Bush in prezioso alleato di Barack Obama, generoso
con lui di lodi oltre ogni attesa. Insomma: meglio di così forse non poteva
andare. E non c'è italiano che, per come si era messa nelle settimane scorse,
non debba oggi sentirsi sollevato. Di più: fiero della prova di orgoglio e
professionalità fornita, tutti insieme, all'Aquila. E questo al di là di ogni
opinione: come disse anni fa Giuliano Amato denunciando i rischi di esporre il
nostro Paese ai ceffoni internazionali in nome della polemica politica
intestina anti-berlusconiana, «guai se cominciano a trattarci come un materasso
su cui saltare, perché in quel materasso ci siamo anche noi». Tutti. Per questo
è un peccato che il Cavaliere non abbia saputo godersi fino in fondo, senza
quelle piccole stizze, il momento di trionfo personale. Diranno i suoi amici:
più che comprensibile, dopo tutto quello che gli era stato scaraventato
addosso... Può darsi. Come è comprensibile che abbia apprezzato in conferenza
stampa certe domande al miele, come quella di Franco Gizzi, per pura
coincidenza fratello del capoufficio stampa della Regione pidiellina, così
entusiasta della scelta aquilana («favolosa intuizione», «ci ha fatto sognare
», «grazie per dedicare a noi in agosto le sue preziose ferie...») da essere
amabilmente punzecchiato dallo stesso presidente: «E' sicuro di essere un
giornalista?». Fatto sta che, quando un collega dell'Ansa gli ha chiesto se i
risultati del vertice «che lei stesso ha definito eccellenti possano aiutare a
rilanciare la politica estera del governo e se a partire da questi risultati si
possano gettare le basi per riannodare il dialogo con l'opposizione in politica
estera e in politica interna », Berlusconi ha deciso l'affondo. E dopo avere
liquidato la sinistra («se cambiamo l'opposizione certamente sì...») e
rivendicato una serie di risultati, ha chiuso: «Se questo vi sembra un governo
che ha bisogno di un rilancio, è un giudizio che si distacca dalla realtà
oggettiva. Vi consiglio di leggere meno giornali». Ed è stato lì che,
rifiutando quel minimo di garbo, generosità e allegria che altri vincitori
avrebbero concesso nel momento dell'esultanza agli avversari (veri o presunti),
il Cavaliere ha deciso di tenersi il successo aquilano tutto per sé. Peccato.
Se oltre a Erasmo da Rotterdam («come diceva lui le decisioni più
rappresentative sono spesso frutto di una lungimirante follia») avesse riletto
anche Polibio, vi avrebbe trovato una traccia di antica
saggezza: «Coloro che sanno vincere sono molto più numerosi di quelli che sanno
fare buon uso della loro vittoria». Gian Antonio Stella Senza garbo
I complimenti sono stati unanimi. Ma poi il «Grande Comunicatore» s'è mostrato
senza garbo Premier Berlusconi (Graffiti/Longo)
( da "Corriere della Sera" del
11-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: PRIMA P
( da "Corriere della Sera" del
11-07-2009)
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politica
Corriere della
Sera sezione: Cronaca di Milano data: 11/07/2009 - pag: 2 Il nuovo quartiere Ci
sarà anche la scuola e il museo. Formigoni: tre anni di lavori e 8,7 milioni di
euro investiti Primo ciak nella Cinecittà di Milano Lunedì l'inaugurazione della
cittadella del cinema nell'ex Manifattura Tabacchi Gli studenti-attori stanno
girando le scene in costume, vecchi camici bianchi Ms e tute spaziali da
astronauti, il passato e il futuro di questa fabbrica della Bicocca che fu
operaia. È una storia vera. Dai Monopoli di Stato a polo del cinema: la
trasformazione è partita, la prima docu-fiction è in cantiere e l'ex
Manifattura Tabacchi è già un set. Cinelandia ha aperto in viale Fulvio Testi
121 e lunedì sara inaugurata dalla Regione: sono serviti tre anni di cantieri e
8,7 milioni di euro del Pirellone per ristrutturare la prima parte dei 90 mila
metri quadri di edifici dismessi e farne una cittadella dell'audiovisivo, casa
per il Centro sperimentale di cinematografia, la Fondazione Cineteca italiana e
il museo «Gianni Comencini», per la scuola civica e gli archivi storici. «Il
governo lombardo ha voluto porsi come regista del percorso per creare un polo
d'eccellenza nell'ambito della fiction televisiva, della pubblicità e della
cinematografia industriale», ha sottolineato più volte il governatore Roberto
Formigoni. Cristina Comencini, lei sì regista di professione, è la presidente
della Fondazione Cineteca italiana: «Si avvera il sogno di mio padre.
L'ingresso di questo patrimonio nelle istituzioni». Titoli di testa, a scelta.
Nasce la Cinecittà lombarda oppure l'Hollywood padana che Umberto Bossi ha già
ribattezzato «Milano cinema». È promossa e interamente finanziata dalla Regione
e il presidente Formigoni punta molto su Cinelandia, vuole farne un «centro propulsore»
d'arte, industria e marketing territoriale, laboratorio di ricerca e sviluppo.
«C'è uno slogan che, sinteticamente, riassume l'impegno che ci siamo assunti:
'La Lombardia per il cinema'», ha detto Formigoni: «Con questo intervento
confermiamo il nostro impegno per il rilancio del sistema cinematografico in
Lombardia e in Italia». In alternativa a Roma, anche. Possibilmente pure in
competizione. A Palazzo Dugnani hanno appena finito d'imballare gli scatoloni:
lunedì traslocano direzione e uffici della Cineteca. Destinazione Manifattura
Tabacchi, dove sono finiti i lavori nei
( da "Corriere della Sera" del
11-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Lombardia data: 11/07/2009 - pag: 7 Bergamo Stella a cinque
punte in una galleria di Zogno BERGAMO La scritta sembra più riecheggiare uno
slogan da stadio che evocare i tempi bui del terrorismo. Ma quel «B.R. stiamo
arrivando» tracciato con vernice nera e rossa, con l'accompagnamento
dell'immancabile stella a cinque punte, sul muro di una galleria della
provinciale della Valbrembana ha comunque allertato i carabinieri della
Compagnia di Zogno. Il graffito è stato scoperto nel tardo pomeriggio di
giovedì e subito è scattata la segnalazione alla Digos. Anche se a prima vista
sembra trattarsi di uno scherzo di cattivo gusto, sarà avviata un'indagine per
capire se dietro la scritta c'è la mano di qualche ragazzotto poco fantasioso o
se, al contrario, è l'avvisaglia di altro. La seconda ipotesi viene ritenuta
remota. Ma nei giorni in cui in Abruzzo va in scena il G8, le forze dell'ordine
sono convinte che nulla vada trascurato. c.zap.
( da "Corriere della Sera" del
11-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Tempo Libero data: 11/07/2009 - pag: 15 Lazio d'Estate «Il senso
dei luoghi», un mese di festival Non uno dei tanti festival estivi con i soliti
spettacoli «di giro», ma una manifestazione mirata, con un significato
specifico a seconda del luogo ove viene prodotta e rappresentata. Il 15 luglio
riparte «Il senso dei luoghi», la rassegna che, fino al 14 agosto, animerà
Tuscania, Fossanova, Vulci, Ponza e Ventotene. Una massiccia presenza di
protagonisti ed eventi. Più di trenta gli appuntamenti promossi
dall'assessorato alla Cultura della Regione Lazio e realizzati
dall'Associazione teatrale fra i Comuni del Lazio (Atcl). Si alterneranno sui
vari palcoscenici, da Emir Kusturica a Ulderico Pesce, da Laura Morante a
Monica Guerritore, da Paolo Bonacelli alle compagnie Koreja e Kismet. «È il
capitolo estivo di un progetto che anima le province del Lazio durante tutto
l'anno - spiega l'assessore regionale Giulia Rodano - La realizzazione di
cinque festival presso luoghi di straordinaria bellezza del nostro territorio,
la ricerca di una fertile commistione tra le arti e le identità dei territori,
rappresentano una formula di politica culturale che la Regione Lazio ha
pervicacemente sperimentato ». I cinque festival hanno ognuno una propria
natura specifica, legata alle caratteristiche e alle tradizioni del territorio.
Secondo il presidente dell'Atcl, Alessandro Berdini «il valore aggiunto
dell'edizione di quest'anno sta in tre grosse novità. La prima è che i festival
cominciano a fare produzioni, la seconda, è che proponiamo la prima rassegna
per famiglie, a livello nazionale, che si svolge all'interno di un parco
archeologico. Inoltre, rispetto all'anno scorso, la kermesse si arricchisce di
una nuova location, quella di Ponza ». Berdini sottolinea poi che l'età media
degli artisti coinvolti è relativamente bassa, «perché la scelta è stata quella
dare spazio ai giovani». A Vulci le iniziative si svolgono nello splendido
parco naturalistico archeologico e, oltre a Kusturica e la sua No smoking band,
prevedono una rassegna dedicata al teatro ragazzi. La programmazione di
Tuscania è dedicata al teatro civile e si apre il 15 luglio con «I dolori del
giovane Wertmuller» di Gianni Clementi, con Massimo Wertmuller. La suggestiva
abbazia di Fossanova ospita, invece, le grandi voci femminili, come Monica
Guerritore nella perfomance-evento «Dall'inferno. all'infinito». A Ventotene,
Laura Morante rende omaggio (il 4 agosto) a Elena Ferrante, scrittrice
«invisibile», autrice del «L'Amore molesto», in un reading a cura di Paolo
Fallai. Il giorno seguente è il turno di un'altra grande attrice, Eleonora
Danco, che propone uno spettacolo sul pittore Paul Jackson Pollock, anima
dell'Action painting. Chiude Paolo Bonacelli con il «De profundis di Oscar
Wilde ». Infine, il festival di Ponza è dedicato al complesso tema delle
migrazioni e si apre il 3 agosto con un dibattito-incontro
con Gian Antonio Stella. «Ai cinque cartelloni allestiti dell'Atcl - sottolinea la
Rodano - si affianca anche l'opera ininterrotta, vitalizzante ed insostituibile
delle nostre officine culturali, che, nell'ambito di un rapporto ormai
fidelizzato con i territori, anche d'estate offrono alle nostre province
spettacoli, eventi, seminari, laboratori che costituiscono proposte
raffinate e stimolanti. Si tratta di attori culturali che esercitano così una
funzione imprescindibile per i cittadini del Lazio, ovvero la formazione del
pubblico e l'accesso ai linguaggi dello spettacolo dal vivo. Anche questi
cinque festival - conclude - punteranno a riscoprire e rilanciare la vocazione
culturale dei territori della nostra Regione portandovi il teatro, la musica,
la letteratura e il cinema. Le piazze e i luoghi incantati di Tuscania,
Fossanova, Vulci, Ponza e Ventotene vivranno infatti autentiche suggestioni
artistiche che serviranno non solo a intrattenere e a mettere in moto pensieri
ed emozioni degli spettatori, ma restituiranno ai luoghi stessi l'identità, il
senso, la propria essenza originaria e ancora vitale». Emilia Costantini Da
Vulci a Ventotene Emir Kusturica (a sinistra) suonerà con la No Smoking Band il
25 luglio a Vulci; Paolo Bonacelli (in basso) sarà il 9 agosto a Ventotene per
il «De Profundis» di Oscar Wilde I due omaggi Laura Morante (sopra) renderà
omaggio il 4 agosto a Elena Ferrante, la scrittrice «invisibile» de «L'amore
molesto»; la compagnia Cantieri Koreja (a sinistra) proporrà il 27 luglio uno
spettacolo per Pasolini Oltre 30 spettacoli Dal 15 luglio al 14 agosto in
cinque località oltre 30 spettacoli a cura dell'Associazione teatrale fra i
Comuni della Regione I protagonisti Fra i protagonisti Emir Kusturica, Ascanio
Celestini, Laura Morante, Monica Guerritore, Paolo Bonacelli, Eleonora Danco
( da "Corriere della Sera" del
11-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Cronaca di Roma data: 11/07/2009 - pag: 9 Cinema Si terrà a
inizio ottobre. Il sindaco: per noi è molto importante Il Festival dei corti di
Capalbio rilancia e punta sull'autunno Luigi Bellumori della lista civica di
sinistra «Vivere Capalbio » è da meno di un mese il primo cittadino del borgo
medievale immerso nel verde maremmano. «Dal '92 la sinistra non vinceva, ho
preso il 60%. Intendo dare un forte segnale di cambiamento. Presterò maggiore
attenzione alla tutela ed al rispetto del territorio e creerò sinergie tra i
partner agricoli, vero fiore all'occhiello della Maremma ». E poi la cultura:
«Quest'anno il festival dei cortometraggi non si terrà più in estate, ma a
ottobre (da giovedì
( da "Manifesto, Il" del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
IL GIALLO
DELLA VENDITA DI LA7 Ti Media non cede a Sky Non vi sarebbe alcun fondamento di
verità sulle indiscrezioni circa l'interesse del gruppo Sky per l'acquisto
dell'emittente La7. Così come Telecom Italia Media non avrebbe «allo stato
alcun progetto di cessione della rete televisiva, mentre sono in corso analisi
su ipotesi di valorizzazione di singoli asset televisivi del gruppo». Giovanni Stella, vicepresidente del gruppo Ti Media, recentemente ha ricordato,
durante la presentazione della trimestrale, che il gruppo è alla ricerca di un
partner di minoranza e che sono considerate cedibili anche altre piccole
partecipazioni. Non è poi un mistero che la prima televisione che potrebbe
finire in vendita non sia La7 ma piuttosto Mtv. Mentre l'azionista di
Telecom Italia Media, Tarak Ben Ammar, l'uomo d'affari vicino Silvio Berlusconi
e in buoni rapporti anche con Rupert Murdoch, ha affermato «di non aver mai
parlato con Murdoch né di aver mai trattato tematiche relative a Telecom Italia
Media che dispone di un proprio Cda e di un management. Tali fantasie - ha
aggiunto - hanno lo scopo di turbare il mercato della trattazione del titolo di
Telecom Italia in Borsa e dunque vanno smentite immediatamente». L'uomo
d'affari ricorda di aver ripetuto «in passato, per ben tre volte» che le
notizie sul suo coinvolgimento per le televisioni di Ti Media sono prive di
fondamento. Intanto, il titolo Ti Media ha chiuso in piazza Affari in crescita
(+3,66% a 0,119 euro).
( da "Manifesto, Il" del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
RASSEGNE Dal
15 luglio al 14 agosto ritorna «Il senso dei luoghi» L'identità del teatro da
Kusturica a Celestini Laura Landolfi Creare un sistema «immateriale» di teatri
che si radichi nel territorio è quello che auspicano i promotori del Senso dei
luoghi, un cartellone estivo che attraversa il territorio Laziale. Cinque
festival promossi dall'Assessorato alla cultura della Regione e realizzati
dall' Atcl, l'associazione teatrale dei comuni del Lazio, si svolgono in
contemporanea, dal 15 luglio al 14 agosto, tra Fossanova, Vulci, Tuscania,
Ponza e Ventotene. Un appuntamento che, in forme diverse, l'Associazione porta
avanti ormai da molti anni e che oggi è «espressione di un'idea che oltre ai
luoghi tradizionali vuole valorizzare spazi diversi rilanciandone così
l'identità», come ha sottolineato l'assessore alla cultura regionale Giulia
Rodano durante la conferenza stampa. Una politica che ha creato in questi anni
occasioni di formazione per il pubblico e spazi di espressione per le nuove
realtà artistiche per esempio attraverso le Officine culturali. Insomma l'idea
che si vuole portare avanti è quella di una continuità che non si esaurisca
nello spazio estivo ma crei valore, «disseminando» nel territorio una cultura
dello spettacolo e rilanciando una serie di luoghi come, ad esempio, il parco
archeologico di Vulci. Dunque una funzione civile prima ancora che artistica,
che vuole cogliere lo «spirito del luogo» dove si svolgono gli spettacoli
mettendolo al centro di tutto il progetto. Così secondo Alessandro Berdini,presidente
dell'Atcl : «i teatri comunali iniziano a capire che la cultura mette in
movimento energie che prima erano occasionali e ora lo sono sempre meno».
Alcuni festival si caratterizzano per un aspetto in particolare: se Fossanova
ospita il teatro declinato al femminile con Monica Guerritore e Debora
Caprioglio, Vulci vuole essere uno spazio per le famiglie dedicato com'è al
teatro ragazzi con i principali stabili di innovazione per l'infanzia: dal
teatro delle Briciole a Koreja e Kismet, mentre in apertura ospita il concerto
di Emir Kusturica & The no smoking orchestra. Tuscania è dedicata al teatro
civile con Storie di scorie di Ulderico Pesce e Fabbrica di Ascanio Celestini.
A Ventotene Laura Morante presenta il suo omaggio a Elena Ferrante seguito da
quello di Eleonora Danco a Jackson Pollock Nessuno ci guarda mentre Luca
Archibugi dedica a Hoderlin la sua tragicommedia Immobildream. Ponza si anima dei colori del mediterraneo con il tunisino
Carthage Ensamble e il musicista tunisino Marzouk Mjeri. Non solo teatro però
ma anche incontri come quello con Gian Antonio Stella autore
della Casta o il lancio della collana editoriale sugli artisti degli anni '60
che hanno popolato il teatro d'avanguardia della capitale.
( da "Manifesto, Il" del 11-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Rewind MA LONDA
AVANZA Ieri sera una manifestazione contro i ventuno arresti decisi dalla
Procura torinese. «Liberi tutti«, hanno gridato i ragazzi. Mentre si discute di
quando il sindaco Chiamparino, poche settimane fa, aveva annunciato lo sgombero
di Askatasuna
Orsola Casagrande INVIATA A TORINO Giornata afosa di luglio. Poche macchine in
centro, passanti distratti gettano un occhio alle vetrine che espongono a
caratteri cubitali la scritta «saldi». Meno cinquanta, anche meno settanta per
cento, ma i negozi di via Roma non sono affollati. Piazza San Carlo semideserta
sotto il sole di mezzogiorno. Si cerca un po
di fresco sotto i portici. Ai bar di via Po familiari con mazzi di fiori
attendono il rinfresco per figli appena laureati. Via SantOttavio, Palazzo Nuovo, sede delluniversità.
Qui è appena un po più animato. Ultimi giorni di esami. Spiccano gli
striscioni appesi davanti alle porte, liberi tutti. E ancora, lOnda
perfetta non si arresta. A Palazzo Nuovo in realtà si poteva arrivare anche
seguendo i
manifesti attaccati ai muri che annunciano la fiaccolata della sera.
Appuntamento alle 20.30. Naturalmente davanti alluniversità,
perché la fiaccolata è in solidarietà con i 21 giovani, studenti, arrestati nei
giorni scorsi. Torino, da dove è partita linchiesta, è la città che ha
subito il colpo più pesante: dodici arresti di cui sette ai domiciliari. Otto
di questi giovani sono incensurati. Gli altri arresti sono avvenuti a Padova,
Bologna, lAquila. Oltre trenta le perquisizioni in varie città
dItalia.
La procura di Torino ha deciso per gli arresti sulla base di una elaborata
operazione. Lhanno chiamata Rewind, riavvolgere, tornare
indietro. Un nome infelice, sorta di ritorno al passato. Gli inquirenti però
hanno preparato un kit stampa piuttosto moderno: ai giornalisti è stato fornito un cd con le
immagini scelte di quella manifestazione dellOnda,
il 19 maggio scorso, contro il G8 delluniversità. Nel cd ci sono le
immagini di giovani dal volto coperto. Ci sono fermo immagine per far vedere il
prima e il dopo
di un gruppetto di ragazzi, gli arrestati si spiega. Raramente cè
un durante, nel senso che molti giovani non si vedono mai fare «qualcosa». Ma
le precise indicazioni della polizia fanno vedere la bandana al polso del tal
ragazzo, ed è il prima. Quindi la stessa bandana a coprire un volto, ed è il dopo. Vengono
messi in rilievo dettagli di identificazione di questo e di quello: un
tatuaggio, un orologio. Il durante è rappresentato da spostamenti di
cassonetti, a volte lancio di pietre. È un durante nel quale gli inquirenti
hanno collocato, a loro dire senza possibilità di smentita, i ventuno
arrestati. Le accuse sono lesioni, violenza privata in qualche caso perché è
stata messa, per esempio, una catena ad unagenzia
interinale. Accuse che sono piombate a un mese e mezzo dai fatti e alla vigilia del
G8. Accuse rivolte, come ha detto il procuratore di Torino Giancarlo Caselli,
«a un gruppo di circa trecento persone, ben organizzate e che hanno agito in
maniera squadrista». La risposta degli studenti è stata immediata, «lOnda
non si arresta» e si è riversata per le strade, soprattutto nei rettorati. A
Torino come nelle altre città è stato occupato il rettorato di Palazzo Nuovo e
ieri sera cè stata la fiaccolata in solidarietà con gli arrestati. Liberi tutti, gridavano gli studenti
in corteo. Nelle chiacchiere lungo il percorso tutti concordano nel respingere
idee di complotti. Però qualche coincidenza strana viene rilevata. Per dire,
qualche settimana fa a Torino, voluto dal sindaco Pd Sergio Chiamparino, si è
svolto un vertice sulla sicurezza, di quelli che soddisfano il ministro degli
interni Roberto Maroni. Il giorno dopo il vertice i giornali locali hanno
puntato i riflettori su una richiesta in particolare che avrebbe fatto il
sindaco: sgomberare il centro sociale Askatasuna. La cosa ha tenuto banco per
un paio di giorni, poi è finita lì. E però qualche tempo dopo ecco gli arresti.
E Askatasuna non è passata indenne: perquisizione alla ricerca di qualcuno
degli studenti che il centro sociale lo abita oltre che frequentarlo.
Coincidenze, chiosano i militanti storici del centro, che negli anni si è
modificato adattandosi alle esigenze di un quartiere in cambiamento. Oggi al
suo interno cè anche una bella ludoteca. «È che siamo
diventati quasi tutti genitori dice Lele Rizzo sorridendo
e quindi cera bisogno anche di uno spazio per i
ragazzini». Askatasuna è un punto di riferimento importante nel quartiere e
nello scorso autunno ha avuto un ruolo anche dentro lOnda e
luniversità così come nelle scuole elementari nel movimento contro la riforma
Gelmini. Nel silenzio generale di partiti e organizzazioni la solidarietà agli
arrestati è venuta invece dal popolo no-Tav. Giovedì sera cè
stato un affollato presidio, trecento persone con raccolta fondi per uno degli arrestati che vive
in Val di Susa. Gianluca è agli arresti domiciliari a Torino. Attende il
riesame fissato per giovedì. Lhanno interrogato e lui
si è limitato a confermare di aver partecipato alla manifestazione del 19
maggio. Lavvocato Gianluca Vitale ieri era a Sanremo dove è stato arrestato un altro dei
ventuno studenti. «Rispetto alla reale concretezza dei fatti
commenta - mi sembra che misure cautelari a distanza di un mese e mezzo siano
un po eccessive».
( da "Repubblica, La" del 12-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina XI -
Palermo è la sua prima stagione all´Italo Belga e ha già salvato una donna in
difficoltà. "Mai distrarsi un attimo" La giornata di Federica,
bagnina diciottenne cinque ore di concentrazione e allenamento Il personaggio è
una pallanotista e fa una vita sana Si muove in bici per
tenersi in esercizio VERONICA OVER Ha soltanto 18 anni Federica Rizzo, ma a Mondello è già tra i bagnini più affermati. Da tre anni
ormai si dedica al salvataggio e questa estate ha debuttato a Mondello.
Federica inizia la sua giornata presto, alle sette e mezza. Vive con i
genitori, ma pensa lei stessa alla colazione: spremuta d´arancia, cereali,
pane, miele. Una colazione sostanziosa da atleta, anzi da pallanotista.
«è fondamentale per mantenersi in forma», dice. La sua passione per il
salvataggio è nata proprio dall´amore per l´acqua, elemento che l´ha
accompagnata per tutta la vita: pratica la pallanuoto da quando aveva 10 anni.
«Il lavoro del salvataggio mi gratifica - dice Federica - posso mettere la mia
esperienza a disposizione degli altri e aiutare chi è in pericolo». Terminata
la colazione Federica indossa la «divisa»: costume, maglietta rossa con la
scritta «salvataggio» e pantaloncino blu. Prende lo zaino e la bici per andare
a Mondello. Preferisce la bici alla moto perché cosi fin dal primo mattino
rimane in movimento e si allena un po´ prima di iniziare il lavoro. Intorno
alle 8,30 giunge alla postazione, dove ad aspettarla ci sono gli amici, ovvero
i suoi colleghi. A volte alcuni colleghi arrivano giÁ alle 8 e si tuffano in
acqua per nuotare mezz´oretta. Per i bagnini essere allenati è fondamentale.
Quando devono salvare qualcuno, a volte tocca fare lunghe nuotate, e non
potranno permettersi di avere un calo fisiologico, altrimenti non potrebbero
mai aiutare gli altri. Insieme al suo «compare» di torre, Federica inizia a
caricare il pattino: il corredo è composto da quattro salvagente, un rullo di
cima da salvataggio e una borsa con maschere, tubi, baywatch (i siluri rossi
per il salvataggio), il mezzo marinaio, i giubbotti, la radio per comunicare
con la torretta e un megafono. «La radio - spiega - è fondamentale per il gioco
di squadra tra terraferma e chi è in acqua. Dalla torretta si ha una visione
che più chiara di quello che accade in acqua». Poi monta sulla torre, ed ecco
che la giornata di lavoro inizia davvero. Federica toglie la bandiera rossa e
issa quella bianca, che segnala ai bagnanti la presenza dei bagnini. Federica
deve tenere d´occhio duecento metri di spiaggia. La regola ferrea è che uno dei
due deve essere sempre in acqua e l´altro sulla torretta. Intorno alle 9.30,
Federica sale sul pattino e inizia a remare per fare il suo primo giro in
acqua. Poi torna a riva per darsi il cambio con il suo collega. Con l´aiuto del
binocolo osserva ciò che succede in spiaggia e nell´acqua. Quest´anno Federica
ha salvato una donna che non sapeva nuotare, ma che con il materassino si era
allontanata dalla riva. A un certo punto il materassino si era sgonfiato e la
donna rischiava di annegare. «è importante - dice Federica - non farsi prendere
dal panico e mantenere la calma». Ma chi tenere sempre sotto controllo? «I
ragazzini in pedalò e spesso anche le persone di colore, che non hanno imparato
a nuotare nei loro paesi d´origine. Poi ovviamente bambini ed anziani». La sua
giornata lavorativa non prevede pause: «Lavorando soltanto 5 ore non abbiamo
previsto delle pause, anche perché non ci possiamo distrarre un attimo». Giunta
a fine turno, alle 14, Federica aspetta che arrivino i suoi colleghi per darsi
il cambio. Dopodiché rimonta sulla bici e torna a casa. Adesso per lei è tempo
di allenarsi un altro po´, e poi di incontrare gli amici.
( da "Repubblica, La" del 12-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina I -
Napoli Il ricordo è morta Alda Croce "Custode dei cultura"
STELLA CERVASIO La profonda conoscenza della letteratura spagnola e il teatro e
la passione per i gatti senza padrone. L´impegno civile per l´ambiente e lo
sdegno contro l´edilizia folle che sfregiava i monumenti. Alda Croce,
secondogenita del filosofo Benedetto Croce, nata dal suo matrimonio con Adele
Rossi, si è spenta venerdì notte a 91 anni a Palazzo Filomarino. «La sua
scomparsa mi addolora - dice il messaggio di cordoglio del presidente
Napolitano - fu interprete e custode dell´eredità culturale e morale del padre
e originale fu il suo contributo come studiosa, organizzatrice di cultura e
come donna di forte coscienza e impegno civile». I funerali stamattina alle
( da "Repubblica, La" del 12-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina XII -
Napoli ALDA CROCE, CUSTODE DI CULTURA STELLA CERVASIO a
allora era cominciato il declino del fisico, ma non della mente. Alda Croce
faceva arrivare le sue denunce alla stampa, alle istituzioni, con immutabile
energia. Parlava attraverso la generazione di difensori del patrimonio storico
della città che con la sorella Elena aveva formato trent´anni fa nella sede di
via Tribunali del Comitato per la difesa del centro storico di Napoli:
allora c´era Antonio Iannello, ora c´è Mario De Cunzo, che continuerà la
difficile impresa della difesa del territorio dallo scempio e dall´abuso,
aiutato dalla nipote di Alda, Marta Herling. «Una grande perdita - dice il
presidente di Italia Nostra, Guido Donatone - se ancora esiste il centro
storico, in massima parte si deve a lei, che per anni ha lavorato con noi, nel
direttivo di Italia Nostra». Per Alda Croce lo sfregio all´antichità e quello
agli animali, esseri viventi, aveva pari dignità di considerazione. Si
ribellava all´uno e all´altro, ogni volta muovendo con consapevolezza ed
equilibrio le sue denunce. La sua giornata cominciava presto, le prime ore del
mattino erano dedicate ai gatti di Santa Chiara, e quando era nella casa al
mare di Albori non faceva mai mancare presenza e affetto agli altri suoi
protetti a quattro zampe. Con la sorella Elena, Alda aveva sostenuto alla fine
degli anni Sessanta la più grande battaglia per l´ambiente: quella contro il
mostro di Fuenti. I 34 mila metri cubi di cemento del colossale albergo sorto
sulla costa vincolata di Vietri sul Mare, saranno abbattuti nel 99,
un risultato più che raro in Italia. Così ricorda la zia Marta Herling, figlia
di Lidia Croce e di Gustaw Herling, e segretario generale dell´Istituto per gli
studi storici fondato
da Croce nel 1946: «Per la costellazione di nipoti, Piero e Benedetta Craveri e
mio fratello Benedetto Herling e io stessa, lei è stata il "regista"
discreto capace di indirizzare i nostri talenti. Ci lascia un senso profondo e
affascinante del lavoro intellettuale, vissuto sempre in modo gioioso e
leggero». «Ha ispirato molte cose che ho scritto», dice Piero Craveri. «Un
punto di riferimento culturale, sociale e civile», la rimpiange Antonio
Bassolino. «Un esempio da non dimenticare», secondo il sindaco Iervolino. Alda
Croce si occupava sin dalla morte del padre dell´archivio, curava la biblioteca
e l´edizione dei carteggi e delle opere paterne con rigore di studiosa e
imparzialità, senza mai sottolineare il proprio ruolo. è stata presidente della
Fondazione Croce, creata con la madre e le sorelle Lidia e Silvia, la cui
presidenza è passata a Piero Craveri. Alda era nata a Torino, dov´era
presidente onorario del Centro Mario Pannunzio. Intensa l´attività di
scrittrice: con la sorella Elena ha scritto una importante biografia critica di
Francesco De Sanctis pubblicata da Utet nel 74,
è suo lo studio sulla "Dorotea di Lope de Vega" e sulla poesia di
Gòngora. Per "doppia competenza", di iberista e di gattofila, aveva
curato per Adelphi un´edizione del poema epico burlesco "La gattomachia".
Nominata dal presidente Ciampi Cavaliere di Gran Croce, sarà ricordata in
settembre a Palazzo Filomarino.
( da "Repubblica, La" del 12-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina IV - Bologna Costi
della politica, la spesa del consiglio
regionale sale a 22 milioni Sale la spesa per il consiglio regionale, e a
guadagnarci sono soprattutto i piccoli gruppi consiliari, meglio se formati da
una sola persona. Nel 2008 l´assemblea legislativa è costata 21,8 milioni di euro,
un milione in più rispetto al 2007, con i sette gruppi (su tredici
totali) formati da un solo consigliere che si aggiudicano oltre 220 mila euro.
Segno che formare un gruppo a sé stante conviene, almeno economicamente. E´
tutto scritto nell´ultimo rendiconto dell´assemblea, approvato il 30 giugno.
Per alimentare i 50 consiglieri, il funzionamento dei rispettivi gruppi
d´appartenenza coi relativi impiegati, ma anche l´attività dell´ufficio di
presidenza, nel 2008 si sono spesi 21,8 milioni di euro. Senza considerare le
altre voci di spesa, che nell´anno passato hanno dilatato le uscite complessive
fino a 41,3 milioni di euro. Sono soprattutto i costi per il mantenimento delle
strutture speciali´ (ufficio di presidenza dell´assemblea,
commissioni e poi gruppi assembleari) a gonfiare i costi. Nonostante l´aumento di spesa, tra
l´alro il consiglio regionale ha deciso inoltre di tenere per sé - forse a
causa delle regionali alle porte - i 5 milioni di avanzo tra previsioni e
spese. Ma scorrendo le delibere, è anche un altro dato ad emergere. Conti alla
mano, a guadagnarci´ di più sono i 7 monogruppi
(sui 13 totali), che, in proporzione al numero dei componenti, fanno incetta di
contributi. Il totale di 3,2 milioni stanziato in delibera è infatti spalmato
su: Pd (1 milione), Forza Italia-Pdl (485mila euro), An-Pdl (221mila), Prc
(178mila), Lega Nord (189mila), Sd (178mila). Seguono i monogruppi, tutti
destinatari di un finanziamento da 136mila euro: Verdi, Udc, Idv, Per
l´Emilia-Romagna, Pdci, gruppo misto e Sdi. Oltre tutto il capogruppo socialista,
Paolo Zanca, gestisce anche il budget di 111.925 euro riservato ai due
vicepresidenti dell´assemblea come componenti dell´ufficio di presidenza.
( da "Repubblica, La" del 12-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina VII -
Bari L´agguato I colpi Il delitto Omicidio Zizzari convalidato il fermo
Pregiudicato ferito durante una lite Ancora rapine e furti Japigia nel mirino
Un pregiudicato di 28 anni, Michele Sanrocco, è stato gambizzato ad Altamura
nella notte tra venerdì e sabato. L´uomo, che ha diversi precedenti e nessuna
occupazione fissa, è stato raggiunto da un colpo di pistola alla gamba durante
una colluttazione. Non è in gravi condizioni e i medici lo hanno dimesso dopo
aver formulato per lui una prognosi di 8 giorni. I carabinieri ritengono che il
colpo di pistola sia stato esploso durante una lite. è ignota l´identità di chi
ha sparato. Il pregiudicato non ha fornito alcuna indicazione e non ha nemmeno
presentato denuncia. Il pm Carmelo Rizzo ha convalidato il fermo di Donato Squicciarino, il 25enne di
Altamura fermato dai carabinieri della compagnia locale perché sospettato
dell´omicidio di Salvatore Michele Zizzari, il 76enne ritrovato cadavere
l´altra notte nelle campagne di Altamura, a poca distanza dalla diga
"Saglioccia". La vittima, un anziano agricoltore, è morto per
i ripetuti colpi alla testa e al torace scagliati con un corpo contundente, una
mazza di ferro che non è ancora stata ritrovata. Squicciarini si è avvalso
anche nel corso dell´interrogatorio di convalida della facoltà di non
rispondere. Ancora rapine fra le strade di Bari, e stavolta in particolare nel
quartiere Japigia. Vittime il supermercato Sidis in via Caldarola e un
distributore di gas metano in via Gentile, mentre in un appartamento in via dei
Bersaglieri i ladri, nel corso della notte, si sono appropriati di gioielli per
centinaia di euro. Al Sidis i rapinatori hanno colpito nel pomeriggio: due
individui, di cui uno armato di pistola, hanno preso due registratori di cassa
e sono poi scappati a piedi, mentre al distributore di gas metano gli
aggressori hanno sottratto 300 euro prima di fuggire su una moto.
( da "Corriere della Sera" del
12-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della Sera sezione: Prima Pagina data: 12/07/2009 - pag: 1 La
storia «Ci ribelliamo» L'eterno ritorno del sogno della «Lega Sud» di GIAN
ANTONIO STELLA A P
( da "Corriere della Sera" del
12-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Cronache data: 12/07/2009 - pag: 19 La storia L'ex capitano della
Scozia decide di far morire la donna. L'operazione le aveva provocato danni su
tutto il corpo Stacca la spina alla moglie dopo la liposuzione La star del
calcio: un calvario di 7 anni MILANO Il capitano Hendry ancora una volta si è
comportato da capitano. Si è assunto la responsabilità di far spegnere la
macchina che teneva in vita sua moglie Denise. È la storia che commuove tutta
la Gran Bretagna quella di Colin e Denise Hendry, sposati da oltre vent'anni.
Lui, 43 anni, leggenda del calcio scozzese, ex capitano della nazionale ai
mondiali di Francia '98, una lunga carriera da ruvido difensore nella Premier
League inglese con le maglie del Blackburn Rovers e del Manchester City. Lei,
42 anni, madre di quattro figli, l'esatto contrario dello stereotipo della
compagna di una star del football. Denise Hendry ha iniziato a morire sette
anni fa quando decise di sottoporsi, dopo la quarta gravidanza, ad un
intervento di liposuzione per ridurre l'addome e riconquistare la silhouette
perduta. «Voleva tornare ad indossare i suoi bikini preferiti», ricordava nei
giorni scorsi il marito. Doveva essere un'operazione di routine, oltretutto
eseguita da un mago della chirurgia estetica, lo svedese Gustav Aniansson, in
seguito espulso dall'ordine dei medici britannico dopo aver pagato 300 mila
sterline (350 mila euro) alla famiglia Hendry a titolo di risarcimento. Invece,
quella liposuzione si è trasformata in un incubo: danni irreversibili
all'intestino e al colon, setticemia e il cuore che, dopo l'intervento, per
quattro minuti aveva smesso di battere. Da allora, Mrs. Hendry si è sottoposta
a una ventina di operazioni per riparare i danni causati da quella maledetta
liposuzione del
( da "Corriere della Sera" del
12-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Cronache data: 12/07/2009 - pag: 20 Il mondo del vino
L'associazione della categoria: una scelta sbagliata, fa soltanto interessi
privati Un albo per i sommelier (con laurea) Presentata la legge: basta con i
corsi improvvisati, serve professionalità MILANO Fa discutere, prima ancora di essere
approvato, il disegno di legge che ha, come obiettivo, la creazione di un albo
per il sommelier professionista. «Una figura che necessita, per la sua
formazione, di un percorso di indiscutibile serietà e professionalità, invece
dell'autocertificazione di fatto avvenuta sinora, nei vari corsi e corsetti,
delle associazioni privatistiche che formano i degustatori », ha sottolineato
il senatore del Pdl, Pierfrancesco Gamba, primo firmatario della proposta, in
discussione in Commissione agricoltura a Palazzo Madama. «Non serve», è la
risposta lapidaria di Terenzio Medri, presidente dell'Ais, l'Associazione
italiana sommelier che, in 44 anni di attività, ha sfornato circa quattro
milioni di degustatori del vino. «Non ci hanno neppure interpellati. Questo ddl,
mi pare, mira a favorire gli interessi di qualcuno, come le università con i
corsi specialistici nel settore agroalimentare, piuttosto che garantire gli
interessi della professione, che già esiste e ha un percorso formativo
qualificato all'interno dei nostri corsi». Che per Gamba e per altri quattro
colleghi di partito, però, non basterebbero. Secondo la loro proposta
l'abilitazione avverrà ora con un esame predisposto dal ministero delle
Politiche agricole. «Per accedervi spiega il senatore sono previsti percorsi
all'interno del corso di laurea universitario di Scienze della preparazione
alimentare, e nuove ipotesi, come i corsi all'interno degli istituti agrari con
indirizzo enologico». L'Ais, con i suoi 35 mila iscritti, tra i quali si
contano 10 mila professionisti, e la Fisar, circa seimila iscritti, hanno visto
crescere, in modo costante, il reclutamento del 10-15 per cento, ogni anno, con
una significativa partecipazione femminile. «Una svolta necessaria», secondo il
trentenne Luca Gardini, uno dei migliori degustatori italiani, sommelier del
ristorante Cracco, a Milano: «La creazione di un albo è un passo in avanti
secondo me per tutta la sommellerie. L'Ais, fa e da tanto, ma non
sottovalutiamo l'ingresso in Università, può essere un fatto di cultura ».
D'accordo, e contrario alla linea del suo presidente, anche Savio Bina,
sommellier da quindici anni, ex degustatore principe del ristorante di
Giancarlo Perbellini, a Isola Rizza: «È giusto che questa
professione venga controllata e regolamentata. Troppo business negli ultimi
anni e poca crescita culturale, per un mestiere che ha assunto un ruolo
importante ». Una proposta accolta con favore anche dalla Città del Vino,
l'associazione dei comuni a più alta vocazione vitivinicola d'Italia,
che ritiene indispensabile una maggiore responsabilizzazione da parte della
categoria. «Questo disegno di legge non porta nulla di nuovo conclude, critico,
Medri e arriva proprio mentre l'Ais, sta cercando di definire la nuova figura
del maitre-sommelier, con un inquadramento contrattuale al secondo livello e
non all'attuale terzo, garantito ai sommelier». Mauro Remondino
( da "Corriere della Sera" del
12-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della
Sera sezione: Cronaca di Milano data: 12/07/2009 - pag: 2 Arredo urbano Via
libera del Comune. I commercianti: ora eliminare la sosta selvaggia Gli alberi
in via Montenapoleone «Verde e design, il centro cambia» Il progetto di Fabio
Novembre. «Le Fiat 500 come fioriere» Gli alberi di via Montenapoleone arrivano
in 500, piantati nelle carrozzerie delle cabrio Fiat. Sono utilitarie o vasi?
Macchine o fioriere? Stile o natura? Le due cose insieme: installazioni verdi.
Con un titolo evocativo: «Miracolo a Milano». La rinascita del Quadrilatero
della moda passa da questo progetto promosso dal Comune e firmato dal designer
Fabio Novembre: un filare d'auto sul lato pari della via delle griffe, un
percorso ecologico e simbolico che vuole ridare smalto al polo («Disordinato »)
dello shopping e rilanciare l'immagine della Milano che fa tendenza nel mondo
(«Ma soffre ancora il ridimensionamento di Malpensa»). Il ridisegno
(temporaneo) partirà in agosto e segnerà via Montenapoleone fino alle sfilate
di settembre: sono i nuovi «Fiori di Novembre», trapiantati dalla Triennale
alla strada. Un inizio. Riqualificare il Quadrilatero. Con più verde, arredi
chic e divieti al traffico. È l'obiettivo che Palazzo Marino condivide con la
Camera nazionale della moda, l'Unione del commercio e l'associazione delle
boutique di zona. Era stata proprio la rappresentante delle griffe del centro,
Claudia Buccellati, a lanciare nei mesi scorsi l'idea della rivoluzione
alberata in via Montenapoleone. La proposta è stata accolta e studiata dagli
assessori alle Attività produttive e all'Arredo urbano, Giovanni Terzi e
Maurizio Cadeo. Il masterplan è pronto, firmato da Fabio Novembre. E ora ci
sono anche gli sponsor per realizzarlo. «Il progetto è meraviglioso, dimostra
il genio e la creatività di Novembre, può davvero rilanciare Milano come
eccellenza », commenta Buccellati. A tre condizioni, però. La prima: che il
restyling piante-più-design «sia comunicato e bene all'estero », e cioè ai
turisti che a causa dei tagli Alitalia su Malpensa «hanno preferito Parigi e
Roma, nell'ultimo anno. Insomma: dobbiamo stupirli, incuriosirli e riportarli a
Milano». Punti due e tre, collegati: «Bisogna eliminare tutti gli inutili pali
sui marciapiedi e installare parigine contro la sosta selvaggia sul lato
dispari di Montenapoleone ». Infine, conclude Buccellati, la rinascita del Quadrilatero
«può veramente decollare se Palazzo Marino fa rispettare le regole: oggi sono
assenti controlli e sanzioni su chi parcheggia abusivamente». «Miracolo a
Milano» e non solo per le Fiat
( da "Corriere della Sera" del
12-07-2009)
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politica
Corriere della
Sera sezione: Cronaca di Roma data: 12/07/2009 - pag: 6 Ostia, dopo la pioggia
finalmente il pienone Resta il caos traffico Gli operatori: il maltempo ha
azzerato giugno Ma è «tutto esaurito» per le case in affitto Non fosse per il
maltempo che da metà maggio ha flagellato quasi ogni fine settimana, la crisi
sulle spiagge di Ostia e Fregene neanche si sarebbe sentita. I romani affollano
gli stabilimenti, anche dal lunedì al venerdì. «Ma pioggia, vento e giornate
nuvolose hanno azzerato gli incassi dei week end di giugno, quelli con i numeri
più consistenti. Una volta che si arriva a metà luglio - è il bilancio
tracciato da Ruggero Barbadoro, titolare del Venezia di Castelfusano e
presidente della Fiba-Lazio (Confesercenti) - si può dire che l'estate è già in
discesa. Però se c'è il sole qui gli arenili sono sempre pieni. È la
conseguenza del portafogli vuoto. Che induce molti a trascorrere le vacanze a
Ostia per spendere di meno ». Qualche telefonata alle agenzie immobiliari del
litorale conferma l'insolita tendenza. «Tutto esaurito» anche ad agosto, quando
in genere il litorale si svuota. «C'è gente che ha chiesto disponibilità per
una settimana o dieci giorni - racconta Massimo, titolare della «Vizzini case»
- e ora non abbiamo più tagli da proporre. Di solito la fine stagione equivale
a un periodo morto. Ma ora è quello che sta rianimando l'estate. Chi chiama?
Quasi esclusivamente romani». Affittata casa, il problema diventa semmai quello
di trovare le spiagge pulite. Tra Focene e Fregene, l'incuria in certi arenili
pubblici è diventato un caso di cui si è discusso anche al consiglio comunale
di Fiumicino. «Toilette impraticabili e abbandonate, spazzatura nella sabbia: è
una situazione indecente », è sbottato Roberto Merlini, presidente della
commissione Ambiente. Stesso scenario a Ostia, dove i farmacisti hanno
denunciato alla Asl un proliferare sospetto di dermatiti e fastidiosi
arrossamenti segnalato da bagnanti di ritorno da una giornata al mare. Gli
ispettori sanitari della RmD hanno prelevato alcuni campioni di sabbia
inviandoli all'Arpa Lazio per un'esame il cui responso è atteso nei prossimi
giorni. Ma c'è anche un'altra emergenza, quella dei parcheggi. A Ostia lasciare
l'auto vicino ai lidi è sempre più complicato. «L'impianto del nuovo polo
natatorio sul lungomare ha fatto sparire almeno 500 posti auto - osserva
Giuseppe Di Lorenzo, presidente del comitato di quartiere Stella Polare - e
la domenica non si circola. Lasciano l'auto ovunque, davanti ai passi carrabili
e negli spazi riservati ai disabili. I vigili fanno multe a raffica, ma non
serve a niente. I maleducati paiono infischiarsene». Alessandro Fulloni
L'ambiente Tra Focene e Fregene, l'incuria in certi arenili pubblici è
diventato un caso di cui si è discusso anche in consiglio comunale a
Fiumicino Dermatiti A Ostia i farmacisti hanno denunciato alla Asl un
proliferare sospetto di dermatiti e fastidiosi arrossamenti segnalato da
bagnanti Tutti in coda È il traffico il problema più sentito a Ostia
( da "Repubblica, La" del 13-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina III - Napoli La cerimonia Fiori per Alda Croce STELLA CERVASIO
Tanti fiori per Alda Croce nel Cimitero degli uomini illustri, nel cimitero di
Poggioreale. Presente Marco Pannella, sempre al fianco della figlia del
filosofo nelle battaglie per l´ambiente. SEGUE A P
( da "Repubblica, La" del 13-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina IV -
Napoli Sant´Antimo, da una mattinata di relax in piscina all´aggressione Lite
per uno sberleffo quindicenne in fin di vita Scherzi tra coetanei, poi la
coltellata Agguato a piazzetta Cariati: un ragazzo di 16
anni ferito da uno sconosciuto alla gamba destra STELLA CERVASIO Rischia la
vita in un letto d´ospedale a quattordici anni. Il motivo è un banale scherzo.
Cominciato in piscina, a Parete in provincia di Caserta un sabato mattina come
tanti, per un gruppo di adolescenti della provincia violenta originari di
Sant´Antimo. Proseguito la sera, nella villa comunale del loro paese.
Dalle parole si è passati ai fatti: uno dei due è tornato a casa per armarsi di
un temperino. Una lama lunga a sufficienza per creare uno sfacelo. Ha sferrato una
coltellata a L. D., studente come lui, quindici anni ad agosto - mentre lui li
ha già compiuti - proveniente da una famiglia che non ha mai avuto guai con la
giustizia, come del resto anche l´aggressore. Per quella parola di troppo, gli
ha sfondato un polmone. Hanno dovuto operarlo d´urgenza al Cardarelli, in
rianimazione dorme in un coma indotto dai farmaci. è troppo presto per dire se
si riprenderà, la prognosi è riservata. Il prologo in mattinata. Da Sant´Antimo
i due ragazzi, con altri amici, si erano spostati a Parete per divertirsi in
piscina. Ore a spruzzarsi con l´acqua e a fare chiasso, tanto che i gestori li
avevano allontanati dalla struttura perché davano fastidio agli altri bagnanti.
Ma lo sfottò è ripreso più tardi, davanti al municipio di Sant´Antimo, dove di
solito si riuniscono i giovani del posto: ancora lo scherzo della mattina,
seguito da battibecchi e spintoni, finché l´offeso se n´è andato per tornare
armato di coltello. Un fendente tra le costole, in profondità. L. D. si è
accasciato al suolo comprimendosi il torace. Un´ambulanza chiamata dagli amici
l´ha prelevato e subito trasportato a Napoli, all´ospedale Cardarelli.
L´aggressore è stato subito rintracciato e fermato dai carabinieri con l´accusa
di tentato omicidio. Ha ammesso ogni cosa, ma non ha consegnato il coltello,
che non è stato trovato neppure nei dintorni. Il ragazzo si trova ora al Centro
di prima accoglienza per minori ai Colli Aminei. Intanto ieri sera un ragazzo
di 16 anni è stato ferito a una gamba in un agguato a piazzetta Cariati, a
Napoli. Il ragazzo guardava la televisione quando è stato raggiunto da un
proiettile sparato da uno sconosciuto. Trasportato all´ospedale Pellegrini, il
ragazzo ha detto alla polizia di aver visto un´ombra fuggire subito essere
stato colpito. A 14 anni era stato indagato per rapina.
( da "Repubblica, La" del 13-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina 16 -
Interni "Costanzo non torni in Rai" la proposta Masi bocciata dal cda
"Non siamo un cimitero degli elefanti". Petruni, ipotesi Tg2
FRANCESCO BEI ROMA - Prime grane per il direttore generale della Rai Mauro
Masi. Galeotto fu Giorgio Assumma, presidente della Siae ma soprattutto
procuratore di Maurizio Costanzo, intercettato da occhi indiscreti mentre
bussava appunto alla porta del dg di Viale Mazzini. Così, durante l´ultima
riunione del consiglio d´amministrazione, Nino Rizzo Nervo ha chiesto spiegazioni a Masi: «Ma davvero state trattando
per far tornare Costanzo in Rai?». Questione non da poco, visto che il sovrano
del teatro Parioli è da circa 25 anni uno dei volti più noti di Mediaset.
Insomma, il trasloco di Costanzo alla Rai potrebbe essere la vicenda per cui
sarà ricordato Masi come dg. Ma le cose si sono subito messe male. Alla
perplessità di Rizzo Nervo si sono aggiunte infatti le
aperte critiche anche dei consiglieri di centrodestra. «Le nostre facce
inorridite - confida uno dei presenti - credo fossero già abbastanza
eloquenti». Dopo gli sguardi "assassini", sono arrivate anche le
bordate: «Non possiamo diventare un cimitero degli elefanti o risolvere ogni
problema di Mediaset: ci hanno già provato a mollare Mike Bongiorno». Insomma
un fuoco di sbarramento che ha colto Masi di sorpresa, consigliando un
supplemento di riflessione. Qual è il format che il re del talk show ha
proposto a mamma Rai? Tempo fa, presentando la rubrica radiofonica che cura su
RaiDue, lo stesso Costanzo aveva ammesso di considerarla come «un primo passo»
per un discorso più ampio. Adesso l´idea di Masi è di affidargli una seconda
serata dedicata sempre al teatro. La rete non è stata ancora decisa, ma si
tratta di un´opzione per il palinsesto di gennaio 2010. E, d´altronde, proprio
Costanzo aveva curato la campagna istituzionale «Voglia di teatro» promossa
dallo stesso Masi quando era ancora segretario generale di palazzo Chigi. Se
sono rose fioriranno, anche se uno dei consiglieri di maggioranza minaccia: «Se
Masi porterà questo progetto in cda sicuramente voteremo contro». Il dg
tuttavia potrebbe evitare questo passaggio rischioso, visto che il contratto
con Costanzo sarebbe inferiore a quella soglia di 2,5 milioni di euro che lo
obbliga a chiedere l´assenso del cda. «Ma di fronte a un evento che ha un
impatto editoriale sull´azienda - ribattono i consiglieri, per una volta uniti
senza distinzioni tra destra e sinistra - Masi è obbligato a portarlo in
consiglio». La prossima settimana potrebbe essere quella decisiva per le
nomine. E la novità sarebbe lo spostamento di Susanna Petruni dalla casella di
RaiDue - dove il tremontiano Angelo Maria Petroni non la vuole assolutamente -
alla direzione del Tg2. E Mario Orfeo allora che fine farebbe? Per lui si sta
studiando la possibilità di una vicedirezione come vicario al Tg1.
( da "Repubblica, La" del 13-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina 40 -
Cultura Continua lo scontro sulla scultura michelangiolesca ora il Crocifisso
passa a Leonardo del Tasso ROMA Se negli Stati Uniti si dedicano mostre alle
opere attribuite - oltre alla Tentazione di Sant´Antonio il Metropolitan di New
York dal 3 novembre esporrà anche una statua di marmo di proprietà dello Stato
francese che raffigura un giovane e che si vuol di Michelangelo - in Italia si
combatte con la carta bollata. Lo scontro intorno al Crocefisso del Buonarroti,
la scultura in legno di tiglio, si fa sempre più aspro e sempre più politico
tanto che come arbitro è addirittura arrivata la Corte dei conti che ha aperto
un fascicolo inquisitorio. Ma non ci sono solo questioni giudiziarie. Ora
contro l´attribuzione michelangiolesca scende in campo la storica dell´arte angloamericana Stella Rudolph
convinta che questo Cristo debba essere attribuito allo scultore
quattrocentesco Leonardo del Tasso. Lo sostiene in un piccolo saggio che
pubblica la rivista fiorentina L´ambasciata Teatrale. Secondo la Rudolph nella
parete sinistra della chiesa fiorentina di Sant´Ambrogio «si trova lo squisito
altarino intagliato da Leonardo del Tasso (1466-1500) con un suo San
Sebastiano in legno policromo di pressoché uguale anatomia ed esecuzione; si
tratta del deposito della famiglia del Tasso, dal primo ´400 alla metà del
´500, esponenti della più "alta tradizione di intaglio ligneo" fiorentino
e d´altronde in rapporto col Michelangelo (vedasi l´eccezionale cornice del suo
Tondo Doni agli Uffizi, di qualche anno posteriore, riferita a loro)». Scrive
la Rudolph: «Perché non prendere almeno in considerazione questo valido, anzi
logico, candidato come l´artefice responsabile del manufatto invece di
scomodare il nome del grande maestro?». Per la verità questa ipotesi fu presa
in considerazione nel corso dei primi studi ma fu scartata. La Rudolph con la
sua uscita va comunque ad ingrandire un campo di cui fanno parte Paola
Barocchi, Mina Gregori, Margit Lisner. E´ un gruppo che è visto come "la
sinistra" che rifiuta l´attribuzione perché non può esser provata con
certezza, non vi sono documenti. Al contrario, a favore vi è un
"centro" dove, oltre ai sostenitori ministeriali, si incontrano
studiosi di gran fama: Antonio Paolucci, direttore dei musei vaticani, lo
scomparso Federico Zeri, Cristina Acidini, soprintendente di Firenze, Luciano
Bellosi, Giancarlo Gentilini, Giorgio Bonsanti. La partita continua, non è
finita.
( da "Corriere della Sera" del
13-07-2009)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere della Sera sezione: Prima Pagina data: 13/07/2009 - pag: 1
Nucleare e costi Montalto: 250 euro a italiano di SERGIO RIZZO La centrale di
Montalto di Castro è il monumento gigantesco al fallimento della politica
energetica italiana costruita sulle ceneri del nucleare. A P
( da "Corriere della Sera" del
13-07-2009)
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Corriere della
Sera sezione: Cronache data: 13/07/2009 - pag: 19 La storia Con la decisione di
tornare al nucleare, è possibile che venga riattivato il monumento simbolo
della sconfitta della politica energetica italiana La centrale (fallita) di
Montalto è costata 250 euro a ogni italiano Spesi 7.000 miliardi di lire. E il
nuovo impianto lavora 3.000 ore sulle 8.600 previste ROMA Sprezzanti del
ridicolo l'hanno pomposamente battezzata: «Centrale Alessandro Volta». Pensate!
Dare il nome dell'inventore della pila, praticamente il padre del--
l'elettricità, a una centrale che sta quasi sempre spenta. Insomma, una specie
di pila esausta. Benvenuti a Montalto di Castro: monumento gigantesco al
fallimento della politica energetica italiana costruita sulle ceneri del
nucleare, inutilmente costato almeno 250 euro a ogni italiano, lattanti e
vegliardi compresi. E come sempre accade in Italia le responsabilità di un
simile disastro si dissolvono in una nebbia impalpabile, dove tutti sono un po'
colpevoli, quindi nessuno lo è. I politici della prima Repubblica, quelli della
seconda, l'Enel, i petrolieri. Perfino gli ambientalisti che si battevano
contro l'energia atomica. La centrale di Montalto di Castro è stata anzi la
loro più grande sconfitta. A metà degli anni 80 erano agguerritissimi. Qualche
anno prima c'era stato l'incidente di Three Mile Island che aveva dato spunto
al famoso film Sindrome cinese e il movimento antinucleare si era diffuso in
tutta Europa. Anche se non aveva molta udienza presso i governi. Per gli
oppositori dell'atomo, in Italia, non andava molto meglio. Finché, nella
primavera del
( da "Corriere della Sera" del
13-07-2009)
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Corriere della
Sera sezione: Economia data: 13/07/2009 - pag:
( da "Repubblica.it" del 13-07-2009)
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ROMA - Prime
grane per il direttore generale della Rai Mauro Masi. Galeotto fu Giorgio
Assumma, presidente della Siae ma soprattutto procuratore di Maurizio Costanzo,
intercettato da occhi indiscreti mentre bussava appunto alla porta del dg di
Viale Mazzini. Così, durante l'ultima riunione del consiglio d'amministrazione,
Nino Rizzo Nervo ha chiesto spiegazioni a Masi: "Ma davvero state trattando
per far tornare Costanzo in Rai?". Questione non da poco, visto che il
sovrano del teatro Parioli è da circa 25 anni uno dei volti più noti di
Mediaset. Insomma, il trasloco di Costanzo alla Rai potrebbe essere la vicenda
per cui sarà ricordato Masi come dg. Ma le cose si sono subito messe
male. Alla perplessità di Rizzo Nervo si sono aggiunte
infatti le aperte critiche anche dei consiglieri di centrodestra. "Le
nostre facce inorridite - confida uno dei presenti - credo fossero già
abbastanza eloquenti". Dopo gli sguardi "assassini", sono
arrivate anche le bordate: "Non possiamo diventare un cimitero degli
elefanti o risolvere ogni problema di Mediaset: ci hanno già provato a mollare
Mike Bongiorno". Insomma un fuoco di sbarramento che ha colto Masi di
sorpresa, consigliando un supplemento di riflessione. Qual è il format che il
re del talk show ha proposto a mamma Rai? Tempo fa, presentando la rubrica
radiofonica che cura su RaiDue, lo stesso Costanzo aveva ammesso di
considerarla come "un primo passo" per un discorso più ampio. Adesso
l'idea di Masi è di affidargli una seconda serata dedicata sempre al teatro. La
rete non è stata ancora decisa, ma si tratta di un'opzione per il palinsesto di
gennaio 2010. E, d'altronde, proprio Costanzo aveva curato la campagna
istituzionale "Voglia di teatro" promossa dallo stesso Masi quando
era ancora segretario generale di palazzo Chigi. Se sono rose fioriranno, anche
se uno dei consiglieri di maggioranza minaccia: "Se Masi porterà questo
progetto in cda sicuramente voteremo contro". OAS_RICH('Middle'); Il dg
tuttavia potrebbe evitare questo passaggio rischioso, visto che il contratto
con Costanzo sarebbe inferiore a quella soglia di 2,5 milioni di euro che lo
obbliga a chiedere l'assenso del cda. "Ma di fronte a un evento che ha un
impatto editoriale sull'azienda - ribattono i consiglieri, per una volta uniti
senza distinzioni tra destra e sinistra - Masi è obbligato a portarlo in
consiglio". La prossima settimana potrebbe essere quella decisiva per le
nomine. E la novità sarebbe lo spostamento di Susanna Petruni dalla casella di
RaiDue - dove il tremontiano Angelo Maria Petroni non la vuole assolutamente -
alla direzione del Tg2. E Mario Orfeo allora che fine farebbe? Per lui si sta
studiando la possibilità di una vicedirezione come vicario al Tg1. (13 luglio
2009
( da "Stampa, La" del 14-07-2009)
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COMUNE Selve
Marcone La minoranza ottiene un assessorato A Selve Marcone piena
collaborazione tra le tre liste che si sono presentate alle elezioni. Il
sindaco Corrado Belli, eletto con 41 voti, ha reclutato in giunta anche
l'opposizione, affidando a Roberto Nelva i galloni da vicesindaco e a Maurizio
Delsignore, candidato della lista «La Destra», quelli di assessore. Inizia nel
segno della cooperazione e della collaborazione la vita amministrativa del
paese lasciando da parte le differenziazioni politiche. Tre
le liste che si erano presentate alle elezioni: la «Stella Alpina» con
Corrado Belli, l'«Ippocastano» con Federino Tarroni e «La Destra» con Maurizio
Delsignore: quest'ultimo lo scorso anno si era presentato come sindaco a
Ternengo andando all'opposizione, quest'anno ha voluto riprovarci a Selve
Marcone, paese in cui abita da alcuni anni con la famiglia. Ma come si
spiega la scelta di affidare un assessorato a un esponente della lista
avversaria? «Siamo un piccolo Comune - ha spiegato Corrado Belli durante il
consiglio di insediamento -: Delsignore è l'elemento che ha sicuramente più
esperienza amministrativa e così abbiamo deciso di coinvolgere anche
l'opposizione nel governo del paese».
( da "Repubblica, La" del 14-07-2009)
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Pagina 11 -
Cronaca Troppi problemi per gli scolari a mensa così dal menu sparisce il pesce
con le spine Oltre 10mila respinti per il
( da "Repubblica, La" del 14-07-2009)
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Pagina XVI -
Palermo Applausi al Verdura per l´insolita performance a quattro mani Bollani e
Corea, duello di magie tra due acrobati del pianoforte GIGI RAZETE Emozionante
come il volteggiare di due trapezisti che, pur mai incontratisi prima, sfidano
la gravità affidando l´arditezza di piroette, incroci e agganci unicamente
all´intesa di uno sguardo e alla magica sintonia di una sensibilità che non può
che stupire. è stato davvero speciale il concerto che Chick Corea e Stefano
Bollani, autentici acrobati del pianoforte, domenica hanno regalato a se stessi
e al pubblico (non numeroso ma assai caloroso) al teatro di Verdura per la
stagione estiva della Fondazione Orchestra sinfonica siciliana. E dire che
l´incontro, seconda tappa di un trittico secco che li ha visti il giorno prima
a Ravello e ieri a Perugia per Umbria Jazz, presentava il rischio di una
performance estemporanea che avrebbe potuto inerpicarsi sulle guglie di
un´improvvisazione ricca di intelligenza, contrappunti e tecnica scintillante
ma anche scarsa di melodia e di emozione. Ed invece a farla da padrona è stata
proprio la musica, un coloratissimo patchwork di melodie costantemente in
bilico tra swing, blues, stride, be bop, mainstream e molto altro, in cui era
delizioso, ma a volte anche arduo, distinguere i singoli frammenti che lo
componevano: da "Laura" a "Stella by
starlight", da "Sophisticated Lady" a "Desafinado", da
"Round about midnight" a "Blue Monk", fino all´intenso bis
ellingtoniano di "Take the A train". Il rapporto fisico con lo
strumento è stato convulso e viscerale per Bollani quanto misurato e composto
per Corea ma ciò non tragga in inganno: dalle mani sapienti dell´americano
sono sgorgati fiotti e suggerimenti di grande intensità che rimbalzando sulla
tastiera dell´italiano (i due si sono scambiati spesso le postazioni dello
strumento) ne hanno viepiù esaltato fantasia e lirismo. Un dialogo sincero e
creativo in cui mai l´uno ha cercato di soverchiare l´altro ma entrambi hanno
esaltato l´essenza più vera del jazz.
( da "Repubblica, La" del 14-07-2009)
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Pagina X -
Napoli Ravello battezza "Cecità" un film da premio Nobel Il regista è
Fernando Meirelles, protagonista Julianne Moore: la storia
di una comunità in cui tutti diventano ciechi STELLA CERVASIO «Blindness è la
nostra incapacità di vedere chi e che cosa si trova intorno a noi. Io esploro
la capacità dell´uomo di conoscere se stesso. Gli esseri umani sono animali che
vedono ciò che vogliono o riescono a vedere. Nel film seguiamo un gruppo di
persone diventate cieche, che si uniscono come in una famiglia e, grazie
alla sofferenza, imparano a vivere meglio». Alle 21 stasera per il Ravello
Festival sarà proiettata in anteprima per l´Italia il film di Fernando
Meirelles "Blindness", tratto dal romanzo "Cecità" di Josè
Saramago, scritto nel 1995, uscito in Italia da Einaudi nel 98,
anno in cui lo scrittore portoghese fu insignito del Nobel per la letteratura.
Solo dopo aver letto la sceneggiatura Saramago diede l´assenso al regista:
temeva che "Cecità" diventasse uno splatter movie, una storia di
zombie. Non era
che il primo ostacolo sulla strada del regista, ma fu superato. Poi ci furono
le critiche di Cannes, che fu aperto da "Blindness" l´anno scorso,
che convinsero Meirelles a rimontare la pellicola e rivederla nella sua
interezza. Alterne vicende, che si compongono ora nel corso di una serata
internazionale in Costiera, preludendo all´uscita sugli schermi italiani a
luglio, mentre era previsto per marzo scorso e negli Stati Uniti è arrivato in
ottobre. Un destino "napoletano" unisce questa prima proiezione. Nel 99,
infatti, il regista teatrale napoletano Carlo Cerciello aveva tratto dal
romanzo lo spettacolo "Il contagio", e Saramago a questo proposito
aveva mandato una sua poetica "recensione" alla compagnia, dopo aver
assistito personalmente alla prima, il 18 maggio 1998, al teatro Elicantropo in vico
Girolomini: «Ho scritto un romanzo, voi gli avete dato la vita», era stato il
giudizio del romanziere. Alle prese con un compito ancora più delicato,
Meirelles ha dovuto scansare il rischio di tradurre in un techno-thriller alla
Crichton l´intensa metafora del lato oscuro della natura umana concepita da
Saramago. Julianne Moore è la moglie del medico che contrae da un paziente la
misteriosa malattia che lo rende cieco. Lei è la sola a vedere - per un paradosso
chi vede può nasconderlo agli altri, ma in realtà la sua "normalità"
è chiara soltanto all´immaginario narratore, perché tutti gli altri
protagonisti, abitanti di una città futura e immaginaria, nel capolavoro di
Saramago finiscono per diventare ciechi anche loro. E lei è una moderna Psiche,
che fa luce agli altri per capire. Il cinema, il teatro, Napoli e poi il
Brasile. Meirelles, il regista di San Paolo diventato famoso per "City of
God" (nomination all´Oscar 2004) e "The Constant Gardener - La cospirazione",
ha girato questo film coprodotto dal suo paese con Canada e Giappone,
interpreti Mark Ruffalo, Julianne Moore e Danny Glover dopo essere rimasto
folgorato dalla lettura del libro, tre anni fa. Appena arrivato a Ravello,
l´altra sera, Meirelles ha voluto fare subito un sopralluogo sul cantiere
dell´auditorium di Oscar Niemeyer. «Merito di De Masi - ha commentato - che in
Brasile è considerato un intellettuale superstar. Le perplessità che avevo
sulla compatibilità dello stile di Niemeyer con il paesaggio di Ravello sono
svanite dopo la visita al cantiere. è una costruzione bellissima che si integra
perfettamente. Mi sono già innamorato di Ravello e spero che la durezza del mio
film non turbi il mood di questo posto incantevole». Dopo la proiezione è
previsto un incontro con il regista.
( da "Repubblica, La" del 14-07-2009)
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Pagina IX -
Milano Cinque anni in attesa del parco che non c´è In via Colletta cento nuovi
appartamenti sono pronti dal 2004 ma il verde e l´asilo previsti dal progetto
non sono mai arrivati: solo uno spiazzo sterrato Gli abitanti non ci stanno: la
bonifica dell´area pubblica è iniziata solo ora LUCA DE VITO In via Colletta,
all´angolo con via Decembrio, c´è un grosso spiazzo di terra attraversato dai
camion. Un´area grande quasi come due campi da calcio, piena di polvere e
detriti, su cui dovrebbero sorgere un parco e un asilo, previsti come oneri di
urbanizzazione per la costruzione di 104 appartamenti. C´è un solo problema: se
le abitazioni sono state completate in tempi record, del verde ancora non c´è
traccia. Il caso del parco "fantasma" di via Colletta, bloccato e
ostacolato da infiniti ritardi, è l´emblema di una città dove si preferisce
prima colare il cemento e poi - se proprio i cittadini insistono - pensare alle
aree verdi e ai servizi per le famiglie. «Gli operatori hanno come obbiettivo
quello di costruire subito le residenze per fare soldi - attacca Pierangelo
Tosi, consigliere di zona 4 dei Verdi - le opere secondarie, cioè i servizi
come asili e parchi, vengono invece fatti in un secondo momento e con tutta
comodità». A confermare la rapidità con cui si è pensato a costruire in via
Colletta anche Renato Vallini, presidente del Consorzio delle cooperative
lavoratori (CCL), titolare di una delle convenzioni edilizie: «Abbiamo
costruito 52 appartamenti in edilizia convenzionata. I lavori delle costruzioni
sono terminati nel 2004». A dispetto del progetto originale, che prevedeva la
costruzione del parco in breve tempo, i lavori di bonifica in quella zona sono
partiti soltanto a fine maggio di quest´anno. «Là c´era una fabbrica della Tecnomasio
Brown-Boweri molto inquinante - spiega il presidente del Consiglio di zona 4,
Paolo Zanichelli - per cui i lavori di bonifica dureranno ancora per diversi
mesi. Il ritardo di questi anni è dovuto soprattutto al fatto che i piani di
bonifica presentati dall´operatore sono stati bocciati due volte dall´Arpa
perché considerati non conformi agli standard vigenti». Eppure, considerato che
l´area dove sorgeva la fabbrica era tutta quella prevista dal Programma
recupero urbano (PRU) del 2001, non si capisce come mai per i palazzi la
bonifica abbia richiesto pochissimo tempo, mentre per il parco ci siano voluti
ben otto anni. «Anni in cui si è visto crescere soltanto ambrosia a palate e
degrado», ricorda Angelo Ceriani, del comitato di via Sannio. Durante questo
periodo di eterna attesa, le proteste di cittadini, comitati
e consiglieri di zona (fra cui anche quelle di Alessandro Rizzo, consigliere per la lista Uniti con Dario Fo) sembravano cadere
nel vuoto senza risposte né risultati. Soltanto adesso qualcosa sembra muoversi
e c´è chi parla di una conclusione dei lavori di bonifica per l´autunno 2009,
«su cui in ogni caso vigileremo», avverte Tosi. Ma il ritardo, quello
accumulato in anni di attesa del parco, resta. SEGUE A P
( da "Corriere della Sera" del
14-07-2009)
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Corriere della
Sera sezione: Prima Pagina data: 14/07/2009 - pag: 1 La Consob: rischio
asfissia per piccole e medie imprese Statali, per le donne in pensione aumento
graduale a 65 anni Pensione di vecchiaia graduale fino a 65 anni per le donne
del pubblico impiego. L'aumento dell'età pensionabile, come richiesto da
Bruxelles per parificarla a quella degli uomini, si è materializzato ieri con
un emendamento del decreto anticrisi che prevede un innalzamento di un anno di
età pensionabile ogni due per andare alla parità con gli uomini in 10 anni. Il
timbro del governo, dice il ministro del Welfare Sacconi, arriverà solo dopo
l'incontro con le parti sociali previsto per oggi. Nelle previsioni del decreto
anche lo scudo fiscale compatibile con le norme europee, una
riforma del Fondo nazionale sanitario legata all'efficienza, l'estensione della
Tremonti-ter e stop all'assunzione dei precari in alcune società pubbliche come
le Poste. Intanto all'assemblea della Consob il presidente Cardia ammonisce:
rischio asfissia per piccole e medie imprese. ALLE P
( da "Corriere della Sera" del 14-07-2009)
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Corriere della
Sera sezione: Primo Piano data: 14/07/2009 - pag: 6 Il testo di programmazione
economica Verrà declassato a «Documento quadro» Il tesoretto della parità e
l'ultimo Dpef ROMA C'è chi vorrebbe pompare quelle risorse nelle
infrastrutture. I ministri Claudio Scajola e Altero Matteoli sanno per
esperienza che lì i soldi non bastano mai. Qualcuno pensa invece che si
potrebbero riversare al Sud. Dove ci sono pure da placare alcuni crescenti
malumori politici: come quello del governatore siciliano Raffaele Lombardo
diventato per Silvio Berlusconi un alleato scomodo. E non è un mistero che
anche nel governo il «partito» meridionale abbia buoni sostenitori, per esempio
il ministro degli Affari regionali Raffaele Fitto. Ma i responsabili
dell'Economia e del Welfare, Giulio Tremonti e Maurizio Sacconi, sarebbero
dell'idea che i risparmi ottenuti con l'aumento dell'età pensionabile per le
donne del pubblico impiego debbano restare allo stato sociale. Non più tardi di
due settimane fa, parlando di riforme previdenziali, Tremonti era stato
categorico: «Se si fa la riforma, chi pensa di farla per prendere i soldi dagli
operai e darli a chissà chi se lo tolga dalla testa. Se si fa la riforma i
soldi restano sempre nel lavoro, per il lavoro, al lavoro». In che forma, non
l'ha specificato. Ma in questo caso potrebbero essere dirottati verso
l'assistenza agli anziani non autosufficienti, altro autentico buco nero del
welfare all'italiana. E se questa è l'idea che va per la maggiore, resta poco
spazio per altro. Anche perché i soldi in ballo sono pochini. Le stime dicono
350 milioni di euro nel primo anno, per arrivare a un paio di miliardi a
regime, cioè nel giro di dieci anni. Decisamente molti di meno di quelli che
sarebbero necessari per soddisfare le richieste che i sindacati spiattelleranno
al governo nell'incontro di oggi. Come gli sgravi fiscali per lavoratori
dipendenti e pensionati di cui si parla inutilmente dal 2007. Il fatto è che la
coperta è sempre maledettamente corta, come dimostra anche questa volta il Dpef
che oggi il governo presenterà ai sindacato insieme alla proposta di riforma
delle pensioni delle donne. Un documento che si può definire in via di
rottamazione, dopo essere già stato depotenziato l'anno scorso con la decisione
di sovrapporgli in estate la manovra economica. Tanto che a settembre cambierà
addirittura nome, declassato da «Documento di programmazione economica e
finanziaria» a semplice «Decisione quadro». Tutto qui. Già adesso è poco più di
qualche tabella a cui manca peraltro il cosiddetto «quadro programmatico »:
l'elenco delle misure che dovrebbero determinare i risultati di finanza
pubblica. Questa volta c'è la lista, puntigliosa, delle iniziative che il
quarto esecutivo Berlusconi ha adottato per fronteggiare la crisi, e c'è pure
un segnalino di fiducia, all'insegna dell'ottimismo governativo. Dopo un anno
di profonda recessione il Pil tornerebbe a crescere nel 2010. Niente di
eclatante: uno 0,3-0,4% che comunque servirebbe ad
attenuare l'impatto della crisi sui conti pubblici. In ogni caso, non rivedremo
un rapporto deficit- Pil inferiore al 3% di Maastricht prima del 2012. La
crescita nel 2010 Secondo il Tesoro il Pil dovrebbe tornare a crescere dello
0,3% o dello 0,4% entro l'anno prossimo Sergio Rizzo
(
da "Corriere della Sera"
del 14-07-2009)
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Corriere della Sera sezione: Cronaca di Roma data: 14/07/2009 - pag: 3 La rivolta Al Pigneto una nuova associazione: potremmo scioperare «Tasse? Vogliamo pagare il giusto E c'è chi vende le scarpe a rate» SEGUE DALLA PRIMA «Tempo fa - aggiunge - ho avuto un'ispezione. Per l'agenzia delle entrate effettuavo un ricarico del 250% su ogni bottiglia di vino, incassando migliaia di euro in più rispetto a quanto dichiarato. Il contenzioso l'ho vinto io. Altro problema il piatto di pastasciutta. Se compro una tonnellata di pasta l'anno quanti piatti servo? Per l'agenzia delle entrate un piatto di spaghetti è di 60-80 grammi. Ma qui al Pigneto si è buongustai, io preparo piatti abbondanti anche di 100-120 grammi. I parametri non tornano ». Per arginare la crisi ogni venerdì e sabato per 3 settimane tutti gli artigiani storici del Pigneto esporranno i loro prodotti, a partire dalle 19 alla mezzanotte. «Tenendo le luci accese e le serrande alzate, dovremmo riuscire anche ad allontanare spacciatori e tossici, garantendo maggiore sicurezza a tutti. Quello che sta succedendo nel quartiere ha dell'incredibile. La spesa si fa ormai con i buffi. Se qualcuno è in difficoltà Max scarpe vende calzature a rate. Nel super mercato vicino a me Sciubba è possibile pagare beni il giorno dopo. Mentre sta per chiudere uno storico negozio di abitini per bambini». Secondo Confartigianato Roma, i due settori che registrano maggiori incongruenze negli studi di settore sono quello degli elettricisti e metalmeccanici. >Anna
( da "Repubblica.it"
del 14-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
KABUL - Un militare italiano è rimasto ucciso e altri tre
sono stati feriti nell'esplosione di una bomba in Afghanistan. I tre
paracadutisti sono fuori pericolo. La vittima è il primo caporal maggiore
Alessandro Di Lisio, di Campobasso, classe
( da "Repubblica, La"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina VII - Palermo Azione giovani apre le manifestazioni
nel diciassettesimo anniversario della strage Una campagna contro le estorsioni
in memoria del giudice Borsellino «Chiamalu comu vuoi, sempri pizzo è». La
frase campeggia nei volantini e nei manifesti affissi in città dai militanti di
Azione Giovani e Azione Universitaria. Un´iniziativa organizzata in
concomitanza con la fiaccolata per ricordare il 19 luglio Paolo Borsellino e le
altre vittime della strage di via D´Amelio. Ma il programma per questo
diciassettesimo anniversario è piuttosto ampio e articolato. Venerdì alle 21
Rita Borsellino parteciperà al convengo "legami di memoria"
organizzato da Arci Sicilia alla Biblioteca comunale. Sabato alle 15 da via
Mariano D´Amelio partirà la Marcia delle agende rosse (come quella che il
giudice aveva sempre con sé e poi misteriosamente sparita dal luogo della
strage) che arriverà al Castello Utveggio. In serata dalle 20,30 alla facoltà
di Giurisprudenza di via Maqueda il dibattito dal titolo "I mandanti
impuniti" organizzato da AntimafiaDuemila a cui parteciperanno, tra gli
altri, Salvatore Borsellino, Antonio Ingroia, Luigi De Magistris, Giuseppe
Lumia, Giorgio Bongiovanni e Gianni Barbacetto. Alle
( da "Repubblica, La"
del 15-07-2009)
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Pagina VIII - Palermo Addio ai bus cabriolet per il mare
l´Amat li dirotta nel centro storico Gli autisti: troppi episodi di teppismo.
Protestano gli utenti Da sabato tornerà a coprire la linea solo uno dei mezzi A
bordo si terranno i concerti jazz I dipendenti Amat "Sono pericolosi I
passeggeri lanciavano oggetti contro motociclisti e automobilisti" GIUSI
SPICA Sono stati battezzati undici anni fa, con un´unica grande ambizione:
rendere più godibile il viaggio per Mondello. I bus cabriolet dell´Amat sono
considerati vere e proprie "terrazze mobili", perché offrono ai
passeggeri uno spettacolo all´aria aperta lungo il parco della Favorita. Da due
settimane, però, non circolano più sulla linea 806, che da piazza Sturzo porta
alla borgata marinara. Al loro posto sono arrivati gli ordinari
"navettoni" lunghi
( da "Repubblica, La"
del 15-07-2009)
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Pagina I - Napoli La polemica La confessione-choc di
Roberto De Simone "Odio questa città seppellitemi
altrove" STELLA CERVASIO «Una Napoli senza cultura fa comodo a chi non ha
cultura. Odio questa città, mi farò seppellire altrove». è l´amara invettiva di
Roberto De Simone che ha scosso la serata finale del Premio Troisi. Il prezioso
archivio del maestro della Gatta Cenerentola cerca casa. «Se tutto andrà
a Roma, allora anch´io seguirò il patrimonio che racconta la mia storia di
etno-musicologo». SEGUE A P
( da "Repubblica, La"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina XI - Napoli de simone:
"Odio questa città mi farò seppellire altrove" STELLA CERVASIO L e
dolenti note di De Simone sul momento no della cultura sono arrivate in coda a
un ricordo di Massimo Troisi nella serata di chiusura della XIV edizione del
premio dedicato all´attore a San Giorgio a Cremano, a Villa Bruno. «Troisi non fa parte di questo
pattume - ha detto il maestro, dopo aver raccontato il progetto di far
interpretare dall´attore un pulcinella in uno spettacolo tratto da un racconto
di Cortàzar. De Simone e Troisi avrebbero aperto la stagione del Mercadante. Ma
l´idea non si realizzò. Massimo Troisi è rimasto vivo nella memoria di De
Simone «perché nella comicità di Massimo Troisi c´è qualcosa che non c´è ancora
- dice il maestro, alludendo a Troisi che vagava tra le parole alla ricerca di
significati: «Il suo ricordo - dice di Troisi il maestro - e i suoi
insegnamenti ci aiutino a ritrovare un nuovo progetto culturale». A Roberto De
Simone, che speriamo resti tra noi a lungo, sta a cuore, come ad altri uomini
di cultura, la propria eredità nella città per la quale si è molto speso. «La
mia idea di farmi seppellire fuori Napoli viene dalla constatazione che è
diventata il mio cruccio ormai da molti anni. Nel corso del tempo ho raccolto
una quantità di materiale iconografico e storico. Nei miei progetti c´era
l´idea di lasciarlo a una fondazione, ma, visto che nessuno se ne è mai
interessato, ho pensato che se il mio archivio dovrà lasciare la città, allora
anch´io lo seguirò. Penso, per esempio al Museo delle Arti e Tradizioni
Popolari di Roma, come a un luogo adatto. Certo mi amareggia che il Circolo
Artistico Politecnico, ora acquistato dalla Regione, diventerà sede di chissà
che cosa. La mia roba non la posso disperdere ai quattro venti. Altra
possibilità: mando tutto a Santa Cecilia». Ha avuto contatti con le
istituzioni? «Tutte le mie proposte sono cadute nel vuoto. A Napoli c´è tutto
fuorché De Simone». Eppure i centri di documentazione e le biblioteche non
mancano. «Ci vuole qualcosa di specialistico, come la Fondazione Levi di
Venezia o la De Martino di Milano, ma lì sono civili e qui no». Rischia dunque
di fare come Eduardo, che gran parte delle sue carte le trasferì al Gabinetto
Viesseux di Firenze, grande smacco per Napoli? «Non è un rischio, è realtà. Ho
già dato mandato a un avvocato. A parte problema della conservazione, c´è
quello della catalogazione, per il quale mai nessuno ha sborsato una lira». E
al Conservatorio? «Lì ho fatto una donazione miliardaria. A casa ho ancora
stampe, documenti, nastri, è un´intera collezione che non può andare in una
biblioteca qualsiasi». Neanche alla Lucchesi Palli? «Purtroppo lì non c´è una
sezione etnomusicologica, sarebbe necessaria una gestione specifica. La cultura
popolare la conoscono in pochi. Dovrebbero assicurarmi la presenza di uno staff
che possa curare i miei documenti, sapendoli valorizzare e rendendoli fruibili
alla città e agli studiosi del settore. Ma non la vedo una cosa realizzabile.
Questa è una delle più gravi amarezze». De Simone non è nuovo a simili affondi.
«Ma non chiederò più elemosine a nessuno - afferma - Le risposte sono state
sempre inadeguate. Una volta arrivarono a propormi alcune aule di una scuola
elementare di San Giorgio a Cremano. Due stanzette: lì avrei dovuto stabilirmi
con una mia scuola e il centro di documentazione. La proposta mi arrivò
dall´allora assessore Teresa Armato, su proposta di Bassolino». Le risposte al
je accuse non si sono fatte attendere. «Nessuna crisi di cultura nel senso di
conoscenza - ha replicato a De Simone Antonio Ghirelli - quello che manca ed è
in crisi sono una cultura politica, economica e imprenditoriale. è del grande
meridionalismo che non si parla più. Abbiamo bisogno di un grande progetto di
rilancio. Di cultura Napoli ne ha da vendere, valga l´esempio del San Carlo
restaurato che ha stretto un accordo con Riccardo Muti. E poi ci sono le
scoperte scientifiche di Ballabio. Esistiamo da venti secoli siamo ancora qui
nonostante 13 invasioni straniere. Napoli è indistruttibile». Per Renato
Quaglia, direttore artistico del Premio Troisi e del Napoli Teatro Festival,
«De Simone sa bene che la città si sta riscattando proprio attraverso la
cultura: non può evocare la sua fine. è un riferimento internazionale e la sua
è un´opera straordinaria». «La soluzione non è nell´abiura», dice il
consigliere Pdl al Comune Ciro Signoriello. «Ha ragione da vendere, provo
vergogna come consigliere comunale», dice Domenico Palmieri del Nuovo Psi-Pdl.
( da "Repubblica, La"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina XVII - Napoli Un gruppo di otto artisti per
allestire e arredare l´ambiente di Corso Vittorio Emanuele Foto, moda, design, la creatività è 137A RENATA CARAGLIANO STELLA CERVASIO Proprio
qui, a questo tavolo, Andy Warhol e Joseph Beuys sedettero con un whisky nel
mezzo, unendo sulle sponde del Mediterraneo l´arte d´oltreoceano con quella
d´Europa. Era il City Hall, con cui Dino Luglio portava la vita notturna
internazionale a Napoli. Queste stesse sale sono diventate oggi un
laboratorio di creatività, secondo il modello nordeuropeo del
"co-working": professionisti del mondo del design, della fotografia,
della moda, della grafica, dell´architettura, condividono "squares" -
così li definiscono - "quadrati", che costituiscono i loro
acquartieramenti di lavoro in un unico loft affacciato sul golfo: le scuderie
del palazzo del corso Vittorio Emanuele
( da "Repubblica, La"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina III - Bari L´imprenditore al telefono organizzava i
meeting d´affari nella Capitale. Una percentuale alla
criminalità organizzata "Tutti a cena dalla pornostar" Anche Jessica Rizzo alle feste di Tarantini per i primari Una cena dei primari con
la pornostar Jessica Rizzo, organizzata da Gianpaolo Tarantini. E poi ancora i rapporti
dell´imprenditore con il mondo politico (con l´ex assessore alla Sanità,
Salvatore Mazzaracchio). Di questo si parla nelle intercettazioni,
allegate all´inchiesta che ha travolto Tarantini e l´ex consigliere regionale
Tato Greco. GABRIELLA DE MATTEIS E GIULIANO FOSCHINI A P
( da "Repubblica, La"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina IV - Bari Roberto Rossi Ciro Angelillis Tarantini e
le feste infinite "Stasera tutti da Jessica" Anche la pornostar agli
incontri con i primari Molte conversazioni con il responsabile di ortopedia
dell´ospedale di Barletta Sandro Canfora e con l´ex assessore Mazzaracchio
GABRIELLA DE MATTEIS GIULIANO FOSCHINI Michele "u piazzat". è da
questo signore, Michele Dicuonzo, pentito principe della mafia barlettana, che
nasce la prima indagine giudiziaria su Gianpaolo Tarantini. Siamo nel 2002 quando
davanti all´allora sostituto procuratore, Michele Emiliano, "U
Piazzat" racconta che la criminalità organizzata locale prende una
percentuale sulle tangenti intascate da un parlamentare locale di Alleanza
nazionale (ipotesi questa però non riscontrata dalla magistratura). Si tratta
di tangenti sanitarie e più specificatamente dei rapporti che intercorrono tra
il primario di ortopedia dell´ospedale di Barletta, Sandro Canfora, e appunto
Gianpaolo Tarantini. Jessica Rizzo In una
conversazione dell´ottobre del 2001, per esempio, Canfora e Tarantini parlano
di alberghi lussuosissimi da prenotare per Canfora e per i suoi collaboratori
in occasione di un incontro a Roma da tenersi il 13, al quale partecipano i più
importanti primari pugliesi. Dopo l´incontro - ricostruiscono i
Carabinieri - «Gianpaolo avverte Canfora che il 13 hanno appuntamento a una
festa nel locale di Jessica Rizzo, la pornostar, dove
hanno prenotato cinque posti». La figura di Mazzaracchio Il nome dell´ex
assessore regionale alla Sanità compare in una serie di intercettazioni: in una
conversazione con il solito dottor Canfora (con il quale, si deduce dalle
intercettazioni, i Tarantini dividerebbero i soldi) si parla di «una società
diversa dalle solite, con un indirizzo tutto nuovo, ma dietro la quale -
scrivono i Carabinieri - pur non comparendo, si troverebbe sempre la figura di
Mazzaracchio». A curare le pubbliche relazioni con l´assessore sarebbe la
"suocera" di Claudio Tarantini. I carabinieri parlano di un legame
«accertato» tra l´imprenditore e l´attuale parlamentare del Pdl. L´accordo
politico risulterebbe poi anche in altre conversazioni quando «i fratelli
Tarantini - sostengono sempre i carabinieri del nucleo polizia giudiziaria -
parlano di un accordo oculato e premeditato con il governatore regionale,
Raffaele Fitto, tant´è vero che la società potrebbe avere modo di esistere e
operare, dicono testualmente, «per quattro o cinque anni, ovvero fino a quando
Fitto avrà il dominio». Inoltre la suocera di Tarantini jr, in virtù
dell´amicizia con Mazzaracchio, «sarebbe andata a Roma dove grazie all´appoggio
del sottosegretario Guido Viceconte, pare abbia incontrato il ministro alla
Sanità, Girolamo Sirchia, per discutere di questioni personali». Michele
Emiliano Siamo alla vigilia delle amministrative del 2004 e i fratelli
Tarantini si dicono molto preoccupati per la possibile elezione di Michele
Emiliano. «Se vince lui, siamo fregati» si sfogano. Dopo cercheranno di
avvicinarlo e incontrarlo, pur sostenendo comunque in campagna elettorale il
centrodestra. Gli ordinativi Tarantini parla con una delle dirigenti dell´area
patrimonio dell´ospedale di Molfetta. T.: «Signora, buongiorno come sta?». S.:
«Insomma, ieri avevo mal di denti». T.: «Guardi se ha bisogno di un dentista,
mio zio è bravissimo e non la faccio nemmeno pagare». S.: «Ah, me l´avesse
detto prima! Ho speso 13 milioni». T.: «Uhm, e non lo può annullare glielo
faccio fare da mio zio!». S.: «No, vabbè, grazie». T.: «Senta singora, sta
venendo Gigi, il mio collaboratore e le sta portando la richiesta di Canfora
(ndr, uno degli ortopedici indagati). Una cortesia: se riesce né a farla fare
da Schiavone, né a De Pietro. La faccia firmare solo a quell´altro». S.: «Se la
fa lui non c´è nessun problema, né Schiavone si può appellare, hai capito?». T.:
«Eh! Non vorrei... non verrei... siccome Canfora ha fatto quella richiesta
grossa non vorrei che quello dice: "E questo quante cose vuole in un
anno?" (...) Perché c´è anche quell´altra cosa grossa». S.: «No, ce l´ha
lui (ndr, De Pietro). Ce l´ha lui e mi pare che sta ancora sulla scrivania.
(...) Vediamo domani, torno alla carica». Il sistema Tarantini parla con il
dottor Canfora, di Barletta. E parlano di De Pietro e dell´influenza che può
avere uno come Greco. T.: «Stamattina ho mandato io il preventivo e mi è
arrivata la richiesta di preventivo urgente». C.: «Veramente? Urgente?». T.:
«Urgente! Bravo. Poi ha parlato il mio segretario per non fare vedere che ero
io... e ho mandato il preventivo». C.: «Meglio, così si compromette! Bravo, hai
fatto un bel gioco. (...) Ma è buono il preventivo?». T.: «Si saranno un 250».
C.: «Madò! Vabbè. E´ molto importante vedere come reagisce, capito?». T.: «Se
arriva l´ordine, vuol dire che... è forte. Se non arriva l´ordine, vuol dire...
«. S.: «Ed è compromesso, capito perché è compromesso? In quella maniera là
diciamo, sta dentro». Come si evincerà poi da altre telefonate, De Pietro
firmerà gli ordini in sospeso e disporrà la fornitura del materiale
dell´ortopedia.
( da "Repubblica, La"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina XXI - Roma Il Lazio tra identità e cultura parte il
festival nei borghi e nelle isole Teatro, letteratura, cinema e musica: Emir
Kusturica, Ascanio Celestini e Laura Morante TIZIANA GUERRISI Vulci e i toni
ocra della maremma, Ventotene e il suo mare dai riflessi cangianti. E poi Tuscania,
Fossanova e da quest´anno Ponza. Sono i cinque luoghi nel Lazio che da oggi, e
fino al 14 agosto, ospiteranno "Il senso dei luoghi", festival di
teatro, letteratura, cinema e musica. La rassegna, voluta dall´Associazione
teatrale fra i Comuni del Lazio (Atcl) con l´assessorato alla cultura della
Regione, vedrà insieme fra gli altri Emir Kusturica, Ascanio Celestini,
Ulderico Pesce, Laura Morante. L´obiettivo è restituire ai luoghi il loro senso
più profondo, quella dimensione che crea radici e definisce identità, che vede
come inseparabili territorio, cultura e dimensione umana. A dare il via,
stasera, all´edizione 2009, Massimo Wertmuller a Tuscania con «I dolori del
giovane Wertmuller», scritto con Gianni Clementi. Viaggio appassionato e
contraddittorio in una Roma che non c´è più e che rivive attraverso le parole
di Pier Paolo Pasolini. Prima tappa della sezione viterbese interamente
dedicata al teatro civile: a seguire "Storie di scorie" di Ulderico
Pesce, riflessione sull´avvento - e sul ritorno - del nucleare in Italia
attraverso gli occhi di un giovane del Metoponto impiegato in un deposito
nucleare vicino Matera (il 19 luglio). E poi anche "Fabbrica" di
Ascanio Celestini (il 9 agosto) a raccontare la storia di un capoforno negli anni´50
e di come un luogo può trasformarsi in un modo di vivere e di raccontarsi.
Cambia cornice e cambia il percorso artistico perché ogni luogo produce
interazioni irripetibili. Dal teatro civile al mondo visto attraverso gli occhi
femminili nel cartellone di Fossanova. Nella cornice della suggestiva abbazia
vicino Priverno (Latina) Monica Guerritore andrà in scena con
"Dall´inferno al Paradiso", ovvero da Dante a Leopardi, la
letteratura italiana nell´interpretazione di una grande attrice (il 17 luglio).
E poi ancora Debora Caprioglio nelle vesti di una briosa Prassagora ne "Il
governo delle donne" di Aristofane per la regia di Giancarlo Fares (il 18
luglio). Sarà invece il parco archeologico di Vulci, cuore della maremma
etrusca, a ospitare la seconda tappa italiana del tour europeo di Emir
Kusturica e della "The no smoking Orchestra" sulle tracce di quel
repertorio reso celebre dalla colonna sonora di "Gatto nero, gatto
bianco" (il 25 luglio). E sempre nell´antica città-stato etrusca prenderà
vita una delle novità di quest´anno: una rassegna interamente dedicata al
teatro per ragazzi con "La costituzione in dieci colori" di Renzo
Sicco e Fabio Arrivas con musiche di Franco Battiato (il 26 luglio). Nel mese
di agosto partiranno anche le due sezioni pontine del festival: a Ventotene (il
4 agosto) Laura Morante renderà omaggio a Elena Ferrante, scrittrice invisibile
de "L´amore molesto". Sarà poi la volta di un´altra grande
interprete, Eleonora Danco, impegnata nello spettacolo "Nessuno ci
guarda" sul pittore Paul Jackson Pollock (il 5 agosto). Ponza, nuova
location, propone (dal 3 agosto) una riflessione su un tema antico e
attualissimo, quello dei migranti e del loro universo. Ne parlerà con il
pubblico, in un dibattito-incontro, l´inviato del Corriere
della Sera Gian Antonio Stella, autore con Sergio Rizzo de "La
casta". E poi un tuffo nella realtà tunisina con concerti, spettacoli e
film. Per raccontare le isole al centro di rotte umane. E il mare come luogo di
scambio, incrocio, ma anche di fuga e di ricerca di nuovi inizi.
( da "Repubblica, La"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina 31 - Cronaca I ragazzi delle case popolari fanno
troppo rumore in cortile Dal palazzo accanto alzano una rete. In attesa di una
recinzione Il muro di Torino che divide i bambini Intorno non c´è degrado.
Semmai un´atmosfera un po´ finta, alla Truman Show Lo scontro è tra due
cooperative: una affitta a chi ne ha bisogno, una vende a chi paga il mutuo
VERA SCHIAVAZZI TORINO Si chiama Valdocco Sud´, dal nome
del primo oratorio che a poche centinaia di metri Don Bosco fondò nel 1846 per
recuperare i ragazzi
di strada. Oggi invece tra quelle torri modernissime, colorate, con le rose ben
piantate nelle aiuole lungo le strade, è scoppiata la guerra tra chi i ragazzi
non li vuole troppo vicino alle sue finestre e chi invece preferirebbe che
restassero tutti insieme in quel grande cortile che un architetto illuminato,
Aimaro Isola, ha disegnato per "recuperare spazi sociali". Lunedì,
una parte degli abitanti di corso Rosai (intitolato al pittore, Ottone, artista
fiorentino vicino al Futurismo che qui però nessuno conosce) si è stufata, e ha
piazzato nel bel mezzo di quel cortile politicamente corretto i resti di una
recinzione di un cantiere in attesa di poterci costruire un bel muro con i
cancelli e le chiavi: «Questa è la nostra metà. Noi siamo proprietari, abbiamo
fatto tanti sacrifici per compraci una casa e ora non vogliamo subire danni e
schiamazzi dai figli di "quelli là", che invece affittano e non sanno
comportarsi civilmente. Ci sfondano la serratura del portone, ci rompono le
finestre giocando a pallone, ci calpestano le aiuole
».
Sembrano sciocchezze, cose che si potrebbero risolvere con una sgridata ai
ragazzi e un po´ di attenzione, invece è diventata una faida alla West Side
Story, con i ragazzini shockati e qualche mamma che piange: «Fino ad ora eravamo amici, abbiamo fatto la Festa
dei Vicini
». Ieri di buon´ora, prontamente e senza
troppe discussioni, la rete è stata rimossa. Non il problema: «Abbiamo tolto
quella barriera provvisoria perché era materiale di nostra proprietà e potevamo
farlo. Ma una
parte del cortile è in effetti privata e appartiene al condominio
ammette a malincuore Pasquale Cifani, presidente della cooperativa San
Pancrazio, quella che ha costruito e venduto gli alloggi dei
"proprietari" Se vogliono costruire una recinzione devono soltanto seguire le norme
previste, ma sarà difficile impedirglielo. Tutto è nato da incomprensioni tra
qualche ragazzo un po´ esuberante e qualche adulto un po´ intollerante. Certo,
a noi cooperatori questa storia dispiace, diciamo pure che ci fa male
».
Già, perché la guerra del cortile è (anche) una guerra tra cooperative, o
meglio tra iscritti a cooperative diverse, benché tutte militanti nella Lega e
ispirate alla più gloriosa tradizione della Torino operaia e solidale: la
"Di Vittorio" da una parte, nata nel 1972 dall´unione di gruppi diversi e
chiamata così in onore dello storico leader della Cgil, che le case le
costruisce e poi le affitta a chi ne ha bisogno, e la "San
Pancrazio", stesse radici, esordì nel 1976, che gli alloggi li fa alla stessa
maniera (e infatti qui in corso Rosai sono tutti uguali) ma invece li vende a
chi può permettersi anticipo e mutuo, e soci eterogenei che in comune hanno
soprattutto le origini, figli e nipoti di chi arrivò dalla Puglia, dalla
Calabria, dalla Sicilia per lavorare alla Fiat e costruire la Torino del boom.
Un confine sottile, impercettibile, quasi: per avere diritto a una casa
popolare pubblica occorre che la famiglia abbia un reddito inferiore ai 17mila
euro all´anno, tra i 17 e i 22mila ci sono le coop come la Di Vittorio, subito
dopo quelle come la San Pancrazio, che per 200mila euro ti vendono un
appartamento di
( da "Manifesto, Il"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
FIRENZE Il tocco magico di Jarrett
Gabriele Rizza Il Brunello è stato tonificante. Anche gli spaghetti. Nel senso
che hanno creato l'atmosfera. Giusta, rilassata, disponibile. Complice e
flessuosa come le mani, il corpo, i movimenti, i tocchi, le intese, gli sguardi
degli interpreti, come i loro inchini alla fine, le mani giunte e gli applausi, di rimando a quelli interminabili
del pubblico, tutti in piedi a chiedere ancora, e loro che concedevano un
primo, un secondo, un terzo bis. Non capita spesso. Anzi quasi mai. I vecchi
suivers, incantati dalla grazia (come tutti), non ricordano tanta generosità. E
si avvertiva palpabile, e non intellettuale, il senso di benessere dei tre. Che
avevano voglia (forse solo davvero) di suonare. Una pacificata forza di tensione
fisico emotiva e un brivido disteso di intesa mistica e pulviscolare passava
l'altra sera al Comunale fra il piano di Keith Jarret, il contrabbasso di Gary
Peacock, la batteria di Jack DeJohnette, La perfezione della forma e la
distinzione "critica" del suono, il più eccitante e sensuale trio del
jazz moderno, 25 anni di attività, che sembra aver superato la "sindrome
della stanchezza cronica" del capo, più disposto a mettersi in gioco ora a
64 anni, la quadratura del cerchio avvistata e toccata, un jazz cristallino nel
rigore smanioso e febbrile dell'improvvisazione. Un concerto di classe e sapore
cecoviani ci è sembrato allora questo di Firenze che apriva il Live-On della
Fortezza,scivolante nel tempo e nello spazio del tempo alla ricerca della "malinconia"
e della "leggerezza" delle cose, Jarret teso e tutt'uno col piano
come un contorsionista, protesi sghemba e gentile del "suo"
strumento, Peacock magnifico e davvero cecoviano nella distanza che sembra
accompagnarlo in questo gioco della compagnia che sa quando è ora di incidere o
di nascondersi, DeJohnette più altruista e quasi defilato, sensibilmente
"assente" dietro la sua macchineria. Fra echi di Bud Powell e Miles
Davis, e una "Tonight" di Bernstein, non c'era una scaletta o un
tracciato da seguire. La trasmissione passava e l'aria si faceva dolce e
rarefatta. Come prima della rivoluzione.
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Nord-Ovest sezione: PRIMO PIANO
(Bonifiche) data: 2009-07-15 - pag: 2 autore: COSTI DELLA POLITICA IL DIBATTITO
SULLA RIFORMA CALDEROLI 15 Enti subalpini. Sono i soggetti gestori affiliati
all'associazione nazionale Gargano (presidente Anbi): «L'ultima bozza del Ddl
toglie obbligatorietà e unitarietà, ci parifica ai circoli di caccia»
( da "Corriere della Sera"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Corriere della Sera sezione: Prima
Pagina data: 15/07/2009 - pag: 1 Ecoburocrazie Una leggina di 32 pagine (per
salvare un albero) di SERGIO RIZZO Ecco sedici pagine sulla Gazzetta Ufficiale,
e altrettante nel Bollettino siciliano, per dichiarare di «notevole interesse
pubblico» un albero: un pittosporo di un giardino di Messina. A P
( da "Corriere della Sera"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Corriere della Sera sezione: Cronache data: 15/07/2009 -
pag: 20 Milano In auto con un chilo di diamanti «Patente e libretto, prego». Un
controllo casuale e dal «cervellone» del Viminale spunta un
nome che fa rizzare i capelli ai poliziotti. È quello di Leonardo Notarbartolo
(foto), 57 anni, palermitano trapiantato a Torino, ritenuto la mente del «colpo
del secolo»: l'assalto (nel 2003) al World Diamond Center di Anversa, che
fruttò un bottino di 200 milioni di euro in preziosi. Notarbartolo (nel
2005) fu condannato a 10 anni. Ieri è stato bloccato (e denunciato a piede
libero per ricettazione) su una Bmw in via Monte Rosa, a Milano. Sull'auto 21
blister con un chilo e
( da "Corriere della Sera"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Corriere della Sera sezione: Cronache data: 15/07/2009 -
pag: 21 La storia Si trova in un giardino privato di Messina, ha gli anni del
suo proprietario. «Perché ho chiesto il vincolo alla Sovrintendenza? Così non
me lo tocca nessuno» Una leggina di 32 pagine per un pittosporo La Gazzetta
ufficiale dedica 16 fogli al caso, altrettanti nel Bollettino siciliano ROMA
Sedici pagine sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana e altrettante
sul Bollettino ufficiale della Regione siciliana, per migliaia e migliaia di
copie: chissà quanti alberi sarebbero stati sacrificati per stamparle, se non
fosse per l'uso della carta riciclata. E tutto ciò perché l'intera cittadinanza
italiana venga edotta, con meticolosa dovizia di particolari, che un albero di
Messina è stato dichiarato per legge di «notevole interesse pubblico ». Avete
capito bene: un solo albero. Bello, bellissimo, da far invidia ai suoi
consimili dell'Orto botanico cittadino, dove, dicono gli esperti, non ce n'è
uno paragonabile. Ma tutto sommato né unico né particolarmente vecchio. È un
esemplare di Pittosporum tobira, specie vegetale originaria del Giappone, che
viene utilizzata per le siepi dei giardini pubblici. Più semplicemente, un
pittosporo. Ecco come l'ha descritto il 23 gennaio 2002 Rosa Maria Piccone del
Dipartimento di scienze botaniche dell'Università di Messina che fu incaricata
di fare una relazione a sostegno della proposta di vincolare la pianta:
«L'esemplare da me osservato è un alberello alto circa
( da "Corriere della Sera"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Corriere della Sera sezione: Cronache data: 15/07/2009 -
pag: 23 La vita nel simulatore Mosca Cento giorni in isolamento come sul
pianeta rosso «Marte è più vicino» La missione (simulata) di sei cosmonauti Fra
tre anni partirà la vera astronave DAL NOSTRO INVIATO MOSCA Dopo 105 giorni di
segregazione sono scesi sorridenti dalla scaletta della loro «astronave
terrestre» per nulla infastiditi dalle duecento persone che si accalcavano
nell'afa irrespirabile, i mille flash dei fotografi e le telecamere che
spuntavano da ogni angolo. E dopo un rapido controllo medico si sono seduti al
tavolo per raccontare la loro avventura. Sono sei candidati astronauti
trentenni, quattro russi e due europei dell'Esa europea selezionati
dall'Istituto dei problemi biomedici di Mosca, la «clinica dei cosmonauti», per
la prima simulazione di un viaggio verso Marte. Il grande balzo richiederà tre
anni e molto è necessario scoprire sulle reazioni del corpo e della mente prima
di affrontarlo. «Così è nato il progetto Mars 500 e abbiamo organizzato il
primo passo di cento giorni spiega Anataoly Grigoriev, direttore dell'Istituto
e ormai mitico medico dei cosmonauti per incominciare ad esplorare il
comportamento umano in condizioni estreme che riproducono l'ambiente di
un'astronave impegnata in un volo verso il Pianeta Rosso». L'«astronave
terrestre» è formata da quattro moduli cilindrici di diverse lunghezze, ma
tutti larghi poco più di tre metri, ognuno con una funzione specifica: la zona
d'abitazione, l'area medica, il modulo con serra per coltivazioni arboree e lo
stoccaggio dei materiali, un simulatore per lo sbarco su Marte. Un breve
corridoio poi conduce all'ambiente marziano e quando gli astronauti entrano
chiudono ermeticamente la porta che li separa dall'astronave. «Abbiamo mangiato
i cibi usati sulla stazione spaziale racconta Sergey Ryazanskiy, comandante
dell'equipaggio e quando si comunicava via radio con l'esterno c'era un ritardo
nella risposta di 20 minuti, tanto è il tempo di trasmissione dei segnali se
fossimo sul vicino pianeta». Ma come trascorrevano le giornate nel totale
isolamento? «C'era così tanto fa fare che non ci siamo quasi accorti delle
settimane trascorse. Ognuno aveva il suo compito, ma tutti eravamo in realtà
cavie preziose per gli scienziati che in Russia, in Europa o negli Stati Uniti
avevano preparato gli esperimenti». I sei uomini, ingegneri, piloti, scienziati
e medici, erano tutti volontari e «solo all'Esa dice Simona Di Pippo, direttore
voli umani all'agenzia europea si erano presentati 5.600 candidati tra i quali
abbiamo scelto i due protagonisti più due riserve». Il sogno di Marte
affascina. L'obiettivo principale della simulazione mirava a indagare gli
aspetti fisiologici e psicologici. «Vivere isolati fra sei persone nota
Grigoriev fa nascere problemi nei rapporti e influisce negativamente sul
sistema ormonale e su quelle immunitario. La depressione è dietro l'angolo.
Dunque bisogna prevenire ogni causa che in un viaggio di tre anni metterebbe a
rischio la spedizione». Allo studio di questi aspetti hanno contribuito,
attraverso l'Asi e l'Esa, anche scienziati italiani tra cui
Angela Rizzo e Aldo Roda delle Università di Milano e Bologna. Non ci sono
mai stati dei problemi? «È emerso solo qualche disagio dice per adattare il
corpo al giorno e alla notte senza la luce del Sole». Ora si valuteranno i
risultati e da gennaio inizierà un'altra più consistente sfida. Il nuovo
equipaggio rimarrà infatti nel simulatore marziano per 520 giorni. E sarà una
tappa importante per capire che cosa succede ai futuri viaggiatori cosmici. Gli
ambienti L'«astronave terrestre» che simula il viaggio su Marte e, a destra, il
cosmonauta Cyrille Fournier L'equipaggio I sei astronauti del progetto «Mars
500». Quattro russi e due europei dell'Esa, sono tutti trentenni Giovanni
Caprara
( da "Corriere della Sera"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Corriere della Sera sezione: Lettere
al Corriere data: 15/07/2009 - pag: 35 Tutti frutti di Gian Antonio Stella Se è «Viky» a salutare i turisti di Venezia «H ello, my name is
Carmela, welcome in New York!» Ve l'immaginate un cartellone che vi accogliesse
così all'aeroporto Jfk della Grande Mela, che pure è una città cosmopolita?
Sarebbe ridicolo. E spingerebbe gli americani, anche i meno patriottici,
a saltar su: con tutto il rispetto, non si poteva scegliere un nome più
americano? Lo stesso accadrebbe allo Charles De Gaulle: «Je suis Rosaria,
bienvenue à Paris». O a Francoforte: «Ich bin Annunziata, willkommen in Frankfurt
am Main». Si arrabbierebbero, giustamente, i francesi. Si arrabbierebbero,
giustamente, i tedeschi. Eppure all'aereoporto internazionale «Marco Polo», da
qualche settimana, i passeggeri in arrivo da tutto il mondo, appena sbarcati
dagli aerei ed entrati nel salone dei bagagli, si trovano davanti (primo
impatto con Venezia e il Veneto) un maxi-schermo interattivo che spiega cosa
siano la Serenissima e la sua regione con una ragazzina che dà il benvenuto
squillando: «Ciao, sono Viky!». Viky? Con la «k» e con la «y»? Ma come: un
turista viene dagli Stati Uniti o dal Giappone per vedere la più bella città
del mondo costruita pietra su pietra, bricola su bricola, affresco su affresco,
da Giorgione e Tintoretto, Tiziano e Tiepolo e da generazioni di Nane e Ciaci,
Bepi e Toni, Alvise e Nicolò e un «creativo» esterofilo affetto da
provincialismo bolso e incancrenito non trova di meglio che dare a quella
«Nineta » virtuale un nome inglese? Cosa c'entra con Venezia e il Veneto?
Certo, quella creatura virtuale e interattiva «deve» parlare inglese, francese,
tedesco, spagnolo e possibilmente anche cinese e serbocroato e portoghese e
indi. Ma perché non chiamarla Maria, Lucia o Nina? C'è chi dirà che si tratta
di un dettaglio. È vero: ma indicativo. Non si tratta di campanilismo ma di
rispetto di se stessi, della propria storia, della propria lingua. La cosa
paradossale, tra l'altro, è che tutto ciò accade in una città che ha un
assessore regionale «all'identità veneta» leghista, una presidente provinciale
(da poco) del Carroccio e un assessore comunale veneziano al decoro.
Quell'Augusto Salvadori che finì su tutti i giornali del mondo, anni fa, perché
da responsabile del turismo scatenò una battaglia campale contro i gondolieri
che cantavano «O sole mio» trascurando «Nineta monta in gondola». Per non dire
delle campagne contro gli ospiti maleducati che giravano per la città a petto
nudo, che bivaccavano facendo picnic a piazza San Marco, che si sdraiavano nel
saccoapelo davanti alla stazione dove «c'era un tappeto di gente che non
sarebbe stata tollerata da nessuna altra parte». Decisissimo a difendere la sua
città, Salvadori ha aperto solo pochi giorni fa un nuovo fronte contro i
«graffitari» che imbrattano i monumenti. Giusto. Ma non c'è anche Viky, con
quel nome insensatamente english , fra quanti imbrattano la Serenissima? \\ Gli
stranieri in cerca di gusto italiano accolti da una mascotte esterofila
( da "Corriere della Sera"
del 15-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Corriere della Sera sezione: PRIMA P
( da "Repubblica, La"
del 16-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina III - Napoli Il caso Ultimo atto della querelle tra
l´artista e l´associazione "Oltre il Chiostro" Santa Maria la Nova le
opere tornano a Pisani STELLA CERVASIO SI CHIUDE la via
crucis dei quadri di Gianni Pisani a Santa Maria La Nova. Ieri Giuseppe Reale,
presidente dell´associazione "Oltre il Chiostro", ha annunciato che
anche le ultime opere di Pisani della "Via Crucis Via Lucis" sono
state ritirate dall´artista, che le aveva offerte nella disponibilità
dell´associazione perché fossero esposte per 99 anni nel complesso
monumentale a ridosso di Monteoliveto. SEGUE A P
( da "Repubblica, La"
del 16-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina X - Napoli Le opere di
pisani STELLA CERVASIO I n una nota Pisani, ex direttore dell´Accademia di
Belle Arti, i cui lavori sono ospitati anche nei musei di Capodimonte e Madre,
riepiloga la vicenda. «Un giorno di aprile apprendo che 14 dei 16 gessetti
della mia Via Crucis erano sotto sequestro. Accecato dall´ira ho esternato
attraverso pubbliche e infuocate dichiarzioni, anche contro Giuseppe Reale e
Oltre il Chiostro. Poi - continua l´artista - ho capito che non erano
responsabili e che tutto si doveva a una complicata vicenda giudiziaria. Unendo
le forze siamo riusciti allora nell´impresa di recuperare i 14 gessetti e
riunirli agli altri due e alla scultura che ospitava Santa Maria La Nova e
abbiamo deciso che "il figlio" (la mia opera) dovesse tornare alla
"madre" (l´autore). Do atto a Reale di aver compreso senza replicare
alla mia ira». Il sequestro era stato ordinato dalla magistratura a titolo di
risarcimento per una vertenza di lavoro mossa da una segretaria, per la quale
Oltre il Chiostro avrebbe dovuto pagare una cifra di circa 40 mila euro. Ma
l´associazione, in quanto onlus non può essere proprietaria di beni. E del
resto un atto notarile firmato da Pisani specificava che si trattava di un
comodato d´uso e non di una cessione. «Il sequestro avvenne perché i quadri
risultavano essere l´unico bene in disponibilità dell´associazione», spiega
Giuseppe Reale. Una vicenda ricomposta con l´aiuto dei legali: l´avvocato di
Oltre il Chiostro, Carlo Di Nanni, e quello di Pisani, Maurizio Parisio. Dopo
la restituzione delle opere pignorate, Pisani e Reale hanno deciso insieme che
sarebbero dovute tornare all´artista. Che annuncia che le esporrà per rendere
sempre visibile al pubblico la sua Via Crucis Via Lucis, ma non dice ancora
dove. «Abbiamo 86 opere, tra sculture, installazioni e dipinti - spiega il
presidente di Oltre il Chiostro, che da anni promuove mostre, concerti e
dibattiti - e riceviamo molte offerte di donatori. Per valutarle abbiamo
nominato un comitato scientifico, del quale, insieme a me, fanno parte i
docenti di atenei e accademia Maria Antonietta Picone, Dario Giugliano, Ugo
Piscopo, l´artista Gerardo Di Fiore».
( da "Repubblica, La"
del 16-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina XI - Napoli Restaurato lo scafo su cui gli abitanti
tentarono la fuga dalla furia del Vesuvio dgdgd fffff ffffff fffffff fffffffff
ff ffffffffffff ffffffff ffffffffffffff lllll dffffffffffffffff hhhhhhh nnnnnnn
L´imbarcazione è esposta da oggi ai visitatori, fu
rinvenuta coperta di sabbia nel 1982 STELLA CERVASIO è uno dei reperti più
importanti mai trovati al mondo. Torna dopo una prima fase di restauro. Non era
più grande di un gozzo, ma quella barca doveva portare in salvo gli ercolanesi
dalla furia del vulcano. Non riuscirono ad arrivare all´altra sponda. Il
"surge", la folata di gas soffiata su Pompei ed Ercolano, colpì prima
che quel guscio lungo nove metri, largo due metri e venti e alto neanche un
metro, potesse salpare. Fu capovolto, investito in pieno dal vento bollente. E
così la trovarono il 3 agosto 1982 nell´area davanti alle Terme Suburbane. Il
direttore degli Scavi di Ercolano, Giuseppe Maggi, aveva intuito dalla sabbia
che quella doveva essere l´antica spiaggia dove gli ercolanesi, come anime
dannate in attesa di essere traghettate, si erano affollati. E così sono
riapparsi i loro corpi, un ammasso di ossa senza un inizio e una fine, i
trecento uomini, donne, bambini, vecchi senza più identità ma sigillati insieme
da una tragedia comune. Mai partiti e mai più ritornati. Come per i terremoti,
il miglior riparo gli era parso sotto gli archi costruiti per reggere la
sovrastante Area sacra. Aspettavano soccorsi che non sarebbero arrivati. Sarà
esposta da questa settimana ogni sabato e domenica nella Sala della Barca,
all´ingresso della città antica, a testimonianza dei diversi effetti che
l´eruzione ebbe su Ercolano, dove, a differenza di Pompei, non si conservarono
legni. La barca aveva sei scalmi, tre per lato, un timone esterno a remo che era
ancorato alla barca da una cima, anche quello ritrovato durante lo scavo. Lo
scafo è composto da tavole spesse tre centimetri collegate tra loro da incassi
con il sistema di mortase e tenoni, denti di legno che alloggiano in apposite
scanalature. L´allestimento prevede una protezione anche da eventuali scosse
sismiche e permette di osservare la barca romana anche dentro lo scafo. Il
restauro che viene presentato oggi alle 15.30 nella sala didattica all´ingresso
degli Scavi di Ercolano dal soprintendente Pietro Giovanni Guzzo,
dall´assessore ai Beni culturali Oberdan Forlenza con il direttore degli Scavi
Maria Paola Guidobaldi, il sindaco di Ercolano Nino Daniele e, per la Regione,
Guglielmo Allodi, avrà una seconda fase. Per i pezzi carbonizzati della barca,
attualmente tenuti insieme da un supporto in vetroresina, nel corso dello step
successivo è prevista l´eliminazione del supporto e l´ambientazione della barca
restituita alla sua forma nella stessa sala su una distesa di sabbia che
simulerà la posizione originaria nella quale fu rinvenuta. L´esposizione
prevede un percorso attraverso le vetrine che contengono gli altri reperti
"imparentati" con la barca ercolanese, un argano, le cime e altri
strumenti utili alla navigazione. «Il padiglione della Barca - dice il
direttore Guidobaldi - preannuncia la musealizzazione degli scheletri dei
fuggiaschi nei Fornici della spiaggia, monumento di un popolo anonimo catturato
nel suo ultimo istante di vita». Oggi sarà presentata anche a Villa Maiuri in
via IV Orologi la futura sede del Centro Internazionale per gli Studi di
Herculaneum, che nasce dalla collaborazione tra Comune, Soprintendenza Speciale
per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei e della British School at Roma. Il
restauro della barca romana è finanziato con Fondi Por 2000-2006, insieme agli
interventi di valorizzazione dei dieci ettari di area archeologica compresa tra
Nuovo Ingresso e Villa dei Papiri, dove sono stati realizzati un parco
attrezzato, un nuovo ponte di accesso agli Scavi ed è stata messa in sicurezza
la Scarpata Nord, che franava a causa dell´abusivismo edilizio della città
nuova.
( da "Repubblica, La"
del 16-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina XV - Milano Il Lirico La sede provvisoria Il
trasloco "Il Ciak ha trovato casa tra due anni alla Bovisa" Longoni:
che fatica fare teatro a Milano I lavori sono ripresi. Abbiamo trovato un
imprenditore privato che ci garantisce la conclusione del cantiere. Apriremo a
ottobre 2011 La tensostruttura alla Fabbrica del Vapore all´anno costa 140 mila
euro per occupazione di suolo pubblico e 300 mila per l´affitto Lo costruirà
Euromilano nell´area vicino alla Triennale, avrà 1500 posti e sale prova per
consentire la produzione di nuovi spettacoli Albanese, Bertolino e Sgarbi
nell´ultima stagione alla Fabbrica del Vapore SARA CHIAPPORI Il Ciak ha trovato
una casa. Sarà un teatro di 1500 posti alla Bovisa, nell´area della Triennale
di via Lambruschini. Lo annuncia Gianmario Longoni. 40 anni, erede di un
piccolo impero di proprietà immobiliari folgorato da adolescente sulla via del
musical, impresario privato scaltro e intraprendente (per molti spericolato) è
presente in città con due teatri: lo Smeraldo e il Ciak (tramite Officine
Smeraldo, la società di cui è presidente, che gestisce anche il Teatro delle
Celebrazioni di Bologna e il Creberg di Bergamo, oltre ad avere il 50% del Sistina
di Roma). Ma non solo. Guida la cordata che si è aggiudicata la
ristrutturazione e la gestione per 15 anni del Lirico e contribuisce alla
stagione degli Arcimboldi. Dopo l´addio alla sede storica di via Sangallo, da
due stagioni "parcheggiato" in una tensostruttra alla Fabbrica del
Vapore, il Ciak approderà dunque alla Bovisa. Longoni, a Milano non ci sono già
abbastanza teatri? «Se si imparasse a fare sistema, ci sarebbe posto per tutti.
E comunque, fosse anche solo per Leo WÄchter, è giusto che il Ciak abbia una
casa. Coltivo l´idea da un po´ con Davide Rampello (presidente della Triennale,
ndr) e Alessandro Pasquarelli, amministratore delegato di Euromilano,
proprietaria dell´area. Dietro c´è un progetto forte, quello di lanciare la
Bovisa come polo di attività culturali: ci sono la Triennale, il Politecnico,
Telelombardia. Un teatro rafforza l´attrattiva della zona». In concreto?
«Euromilano farà costruire un teatro di produzione con sale prove e tutto il
resto, e io lo gestirò pagando un affitto. Con Pasquarelli sto per firmare
l´accordo. Allo stato attuale, è ancora un gentleman agreement, ma siccome è un
persona per bene la do per fatta». Quando dovrebbe essere pronto? «Per la
stagione 2011/12». Nel frattempo? «Per il 2009/10 restiamo alla Fabbrica del
Vapore, ma temo sarà l´ultimo anno. Gestire quella situazione provvisoria ci
costa troppo: 140.000 per l´utilizzo di suolo pubblico e 300.000 di affitto
della tenda. Se allo Smeraldo non avessimo i problemi che abbiamo, potremmo
resistere di più». Già, la sua ultima battaglia è contro il cantiere di XXV
aprile. «Per noi, privati che non abbiamo né chiediamo finanziamenti pubblici,
è insostenibile. Il pubblico non cala, ma noi perdiamo su tutti i fronti: la
concessionaria pubblicitaria ci ha ritirato gli schermi fuori perché non li
vede nessuno, abbiamo perso sponsor e affitti sala. Senza contare che gli
artisti, per venire in quella che è diventata una zonaccia, meritano cachet più
alti». Nella prossima stagione dello Smeraldo ci sono molti comici (Ale&Franz,
Crozza, Gioele Dix, Guzzanti, Teocoli) e c´è anche il teatro politico di
Paolini, Travaglio, Stella con Bebo Storti. Una volta questi spettacoli sarebbero andati al
Ciak. «Allo Smeraldo facciamo anche i Legnanesi, Proietti, Ranieri, i concerti
di Branduardi, Metheny, Picco, Bersani. Diciamo che il Ciak integrerà lo
Smeraldo. In fondo sono emanazione di una stessa idea: l´importanza del teatro
popolare». Ma al Ciak chi ci sarà? «Apriamo con Spaghetti Western
Company, musical australiano dedicato a Morricone. Poi Albanese, Bertolino,
Raul Cremona, Vittorio Sgarbi». Sgarbi? «Si, con lo spettacolo L´altro, di cui
è autore e interprete. Non ne so molto, credo sia un monologo sui tanti Sgarbi,
quelli pubblici e quelli privati». Quando era assessore alla Cultura, fece di
tutto per bloccare il suo progetto di ristrutturazione del Lirico. Avete fatto
pace? «Sono un signore e questa cosa è abbastanza dadaista da divertirmi. Anche
perché il vecchio Ciak chiuse quando Sgarbi era ancora assessore. è buffo che
ci torni da attore, no?». A proposito, qualche aggiornamento sul Lirico? «I
lavori sono ripresi. è subentrato un imprenditore privato, di cui per ora non
posso fare il nome, che ci garantisce di portare a termine il cantiere. Il
Lirico sarà pronto per ottobre 2011».
( da "Manifesto, Il"
del 16-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
GUERRA DEI DECODER Trattativa con la piattaforma di
Murdoch a un passo dalla rottura Sky, la Rai cade dal satellite Marano (Lega)
nuovo re del servizio pubblico. Oggi nomine al cda Matteo Bartocci ROMA Altro
che polemiche sui film in romanesco, la Lega bada al sodo e stravince anche ai
vertici di viale Mazzini. I due giorni di consiglio di amministrazione della
Rai (oggi la seconda tranche sulle nomine) sono davvero decisivi per il
servizio pubblico. Sul tavolo da un lato una trattativa con Sky per la
permanenza sul decoder satellitare che è a un passo dalla rottura (il contratto
scade il 31 luglio); dall'altro una tornata di nomine pesanti sia nella
direzione aziendale che, lo si vedrà oggi, anche nella radio e in alcune
testate come Tg2 e Tg3. Il cda ieri ha formalizzato le deleghe dei quattro vice
direttori generali di Mauro Masi. Voto contrario dei due
consiglieri di area Pd Rizzo Nervo e Van Straten, astenuto il presidente Garimberti, non voto
di De Laurentiis (Udc). En plein storico per Antonio Marano. L'uomo del
Carroccio che ha guidato RaiDue d'ora in poi diventa il re dell'etere,
coordinerà l'offerta radiotelevisiva con competenza su palinsesto tv e
marketing, diritti sportivi, Rai Fiction, Rai Cinema, Rai Sat, Newco Rai
International e offerta radiofonica. «Mai nella storia della Rai - attacca il
consigliere Rizzo Nervo - un vicedirettore generale ha
avuto il controllo dell'intero patrimonio editoriale, nazionale ed
internazionale dell'azienda. Marano è da oggi il plenipotenziario, anzi il
direttore generale ombra, di tutta l'offerta radiofonica e televisiva del
servizio pubblico». Deleghe pesanti anche per il berlusconiano Giancarlo
Comanducci che si occuperà della «roba» cioè di immobili, beni e servizi: sue
le competenze su acquisti e servizi, sedi regionali, sviluppo e coordinamento
commerciale. In discesa l'unico vice confermato, Giancarlo Leone, delegato a
gestire la transizione al digitale terrestre. Mentre a Lorenza Lei (interna
Rai, centrista) va l'area produttiva e gestionale, cioè il controllo dei centri
di spesa. Spartiti tutti i poteri e nei fatti blindato Masi dai quattro
generali (anche se ha mantenuto per sé il potere di firma). Il cda è passato
poi alla trattativa delicatissima per il futuro del servizio pubblico con Sky.
La permanenza di RaiSat nel bouquet di Murdoch sembra destinata al fallimento.
L'accordo tra viale Mazzini e Sky è talmente distante sia sulla parte economica
che sulla durata da sembrare utopia. Il divorzio è dietro l'angolo. Ma lo è
anche la scadenza del 1 agosto per la scomparsa dal decoder satellitare quando
un'alternativa pronta di fatto non c'è. Così l'ultima carta dei «berluscones» a
viale Mazzini è trovare un accordo solo per i canali «generalisti» RaiUno, Due
e Tre in cambio di un gettone che salvi almeno la faccia. Ma Sky ha già fatto
sapere che ritiene la diffusione dei tre canali generalisti un servizio
pubblico che la Rai deve fornire gratis. La questione è economica, editoriale,
industriale ma anche tutta politica. E' lampante il gigantesco conflitto di
interessi di un presidente del consiglio che sul telecomando e nella raccolta
pubblicitaria è concorrente della Rai ma tramite il Tesoro ne è azionista unico
e perfino socio in affari nella futura piattaforma satellitare Tivvù (48% sia
per Rai che Mediaset con il 4% di Telecom a fare da ago della bilancia).
Qualsiasi decisione non sarà neutrale. «La trattativa con Sky - spiega Vincenzo
Vita, ex sottosegretario, senatore Pd da sempre attentissimo al mondo delle
telecomunicazioni - è una grande questione strategica. Se la Rai scompare dal
satellite decide di essere la penultima azienda della vecchia tv generalista.
E' come se un giornale decidesse di insistere ancora con la linotype». Senza
contare che il contratto di servizio (che scade però nel 2009) impone alla Rai
di essere presente senza costi per gli utenti «su tutte le piattaforme
distributive» e dunque anche sul satellite. In ogni caso un divorzio di cui non
si vede la convenienza strategica costerà subito caro alle casse pubbliche. Il
mancato guadagno è già possibile calcolarlo: finora Sky ha pagato alla Rai 50
milioni di euro per 7 anni, più 120 milioni l'anno per i diritti di Rai Cinema
e 7 milioni di pubblicità raccolti dalla Sipra per il satellite. Il 13% del
pubblico Rai la guarda attraverso la parabola. E' un contratto dunque che vale
più di un 1 miliardo di euro in un bilancio Rai che Masi stesso prevede di
chiudere nel 2009 con un deficit di 120 milioni. La prossima settimana è
decisiva. E nell'attesa oggi è un giorno di nomine. Il trionfo di Marano
potrebbe sbloccare l'arrivo della berlusconiana Petruni al Tg2. La Lega si
accontenterebbe dei Tg regionali. Acque agitate anche nel Pd, dove però si
firmerebbe un accordo per Bianca Berlinguer (Ds) al Tg3 e la conferma di
Ruffini (Margherita) a RaiTre. A Raisport invece potrebbe arrivare Eugenio De
Paoli, interno e uomo dei grandi eventi. Quasi sicuro infine lo spacchettamento
della Radio. Una megalottizzazione di reti e Gr tutta del centrodestra alla
faccia del contenimento dei costi e del pluralismo.
( da "Corriere della Sera"
del 16-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Corriere della Sera sezione: Politica data: 16/07/2009 -
pag: 15 Il vice di area leghista Rai, Marano «premiato» con otto super-deleghe
Il Pd: così un dg ombra ROMA La Lega, alla Rai, ottiene un notevole risultato
politico ed editoriale. Il Consiglio di amministrazione di ieri ha votato a
maggioranza (con l'astensione del presidente Paolo Garimberti) la nuova
distribuzione delle deleghe per i vicedirettori generali. Antonio Marano, di
area leghista, diventa di fatto l'uomo forte di Viale Mazzini con una
robustissima delega sul coordinamento dell'offerta, palinsesto, marketing,
diritti sportivi e anche su Rai Fiction, Rai Cinema, Rai Sat, Radio. Subito
dopo il direttore generale Mauro Masi è ora lui il punto di riferimento per le
principali decisioni. A Giancarlo Leone va l'incarico sulla transizione al
digitale terrestre. Lorenza Lei si occuperà di razionalizzazione e
ottimizzazione dei costi di funzionamento con competenza su risorse televisive
(contratti esterni, anche dei divi) e pianificazione e controllo. Infine Gianfranco
Comanducci sarà responsabili di affari immobiliari, approvvigionamento e
servizi di funzionamento. Hanno votato a favore i cinque consiglieri di
maggioranza . Contro i due di centrosinistra (Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten). L'Udc Rodolfo de Laurentiis non ha
partecipato al voto. Critici i consiglieri di opposizione. Rizzo Nervo: «Marano è il direttore generale ombra ». Van Straten: «Il
provvedimento di Masi non risolve nessun nodo organizzativo reale». In
quanto a Sky, la complessa trattativa va avanti. Sul duello con la tv
satellitare Mauro Masi ha avuto piena delega a trattare da parte del Cda che ha
approvato la sua linea. Ovvero i tre canali generalisti (Raiuno, Raidue,
Raitre) non possono essere concessi a Sky gratuitamente nel pacchetto di Raisat.
Il direttore generale dovrà valorizzare al massimo l'offerta free, ovvero i
nuovi canali destinati al digitale, soprattutto la nuova Rai 4 e la futura Rai
5, ancora tutta da definire. Le posizioni sono note. Sky ha proposto quasi 450
milioni di euro in sette anni, con l'obbligo da parte della Rai di cedere anche
i «nuovi» canali oltre Raisat. La Rai ha invece valutato in 200 milioni l'anno
il valore di tutto il prodotto della tv pubblica, Raisat e nuovi canali. Domani
nuova tornata di nomine. Non è escluso che il Cda voti un pacchetto ridotto:
Eugenio de Paoli a Raisport. E' già polemica per il possibile «spacchettamento»
della Radio: Antonio Preziosi, Pdl, è in pole per la guida di Radiouno- Gr1,
mentre si fa il nome di Flavio Mucciante (quota Udc) per Radiodue-Gr2 e di
Marino Sinibaldi (area Pd) per Radiotre-Gr3. Il sindacato Usigrai parla di
inutile «moltiplicazione di costi e di poltrone» e annuncia una mobilitazione
Clemente Mimun, candidato a Rai Fiction secondo alcune voci (ma è un genere di
incarico che ha sempre fatto sapere di non cercare) dichiara: «Sono orgoglioso
di dirigere il Tg5 e conto di continuare a farlo a lungo. Sono felice dei
risultati che realizziamo e del rapporto di fiducia e stima reciproca con i
vertici di Mediaset». Insomma: grazie, resto dove sono. Ieri Mimun si è visto a
palazzo Grazioli. Ma l'incontro con Berlusconi non ha cambiato le cose. Paolo
Conti La trattativa con Sky Masi dovrà valorizzare i nuovi canali destinati al
digitale: Rai 4 e la futura Rai 5
( da "Repubblica, La"
del 17-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina V - Palermo La paralisi I piani I
"fannulloni" di Sala delle Lapidi Dai trasporti all´edilizia, 267
delibere in attesa di approvazione Solo trenta sedute dall´inizio del 2009 e in
base alle presenze ogni ora è costata 1.700 euro Da mesi i consiglieri sono
numerosi solo all´apertura delle riunioni, per i gettoni
Poi scompaiono Peep e Prusst, in ballo ci sono oltre settemila alloggi da
costruire La rivolta delle categorie SARA SCARAFIA (segue dalla prima di
cronaca) Dall´inizio dell´anno l´aula si è riunita una trentina di volte e non
ha approvato alcun atto di peso. Nonostante giacciano all´ordine del giorno
provvedimenti molto attesi: come quello sulle aree Peep che sbloccherebbe la
realizzazione di settemila alloggi popolari. Finora Sala delle Lapidi si è
limitata a gestire le emergenze: dalla maratona in aula di fine maggio per
tentare di approvare il regolamento necessario ad aumentare la Tarsu, poi
accantonato a causa della battaglia dell´opposizione, alla seduta di fine
aprile per la proroga del contratto dei dipendenti Gesip. Di emergenza in
emergenza. L´ultima è la delibera sull´aumento dell´addizionale Irpef, che ieri
il presidente del Consiglio comunale Alberto Campagna ha spedito in commissione
e che arriverà in aula martedì sera. Un atto ritenuto fondamentale per dare
ossigeno al bilancio da votare entro agosto. Dopo il varo del documento
finanziario, Sala delle Lapidi andrà in vacanza. Portandosi sotto l´ombrellone
i 267 punti all´ordine del giorno. E le proteste delle categorie. Come gli ingegneri:
un gruppo di professionisti ha messo in fila tutti gli atti che il Consiglio
comunale avrebbe dovuto votare e che invece ha accantonato, a cominciare
dall´adeguamento del piano regolatore generale: «La scala adottata nel 2002 -
scrive l´ingegnere Sergio Tumminello, che rappresenta una decina di
professionisti - non è prevista dalla nostra normativa. Il Prg andava dunque
completato con le altre scale. Ma in atto i vincoli sono scaduti e non si può
più procedere agli espropri di aree se prima non si adotta una variante
urbanistica per ogni singolo progetto». Sono fermi anche i piani
particolareggiati, le zone Peep («la realizzazione di 7.200 alloggi creerebbe
cinque o seimila posti di lavoro»), il piano particolareggiato del centro
storico, oltre che il piano del trasporto urbano. «In materia urbanistica è il
Consiglio comunale ad avere competenza esclusiva - dice Tumminello - la paralisi di Sala della Lapidi diventa anche la nostra». Un´ora
di seduta, in base alle presenze dei consiglieri dall´inizio dell´anno fino a
ora, è costata circa 1.700 euro solo in gettoni di presenza. Gli inquilini di Sala delle Lapidi guadagnano 156 euro lordi
per ogni seduta di Consiglio e commissione, per un tetto massimo di 21 sedute.
Capita ormai da mesi però che la seduta abbia inizio, che i consiglieri
presenti intaschino il gettone, ma che i lavori si concludano senza che sia
stato approvato alcun atto. Per rendersene conto, basta spulciare i verbali.
L´ultimo disponibile è quello relativo alla seduta del 13 maggio scorso: alle
20,30 rispondono all´appello 28 consiglieri e si aprono i lavori. Quando alle
23,50 si dichiara chiusa la seduta ce ne sono solo quindici. Ma nell´arco delle
tre ore i consiglieri entrano in aula per far registrare la propria presenza e poi vanno via. Intorno alle 22 ce ne sono 47. La
seduta dunque, pur non avendo prodotto alcun risultato, è costata solo in gettoni 7.332 euro. Senza contare gli straordinari dei
dipendenti, una ventina, che collaborano con il Consiglio, nonché la bolletta
elettrica. Il capogruppo di Forza Italia, Giulio Tantillo, lancia una
provocazione: «Visto che in aula non arriva nulla, è inutile continuare a
riunirsi in commissione. Sospendiamo i lavori e facciamo risparmiare la città.
L´opposizione ha paralizzato i lavori. Faccio il consigliere da dieci anni e il
Consiglio non è mai stato così inefficiente. Il Pd non vuole votare le aree
Peep? Lo spieghino alle giovani coppie e ai senza casa». «La verità - ribatte
il capogruppo del Pd, Davide Faraone - è che la maggioranza non ha portato
nulla in aula perché non ha i numeri. Abbiamo dimostrato, per esempio sui
regolamenti, che sugli atti importanti collaboriamo. Ma non possiamo avallare
l´aumento delle tasse e la cementificazione selvaggia». Il presidente Campagna
se la prende con tutti: «La maggioranza non ha portato atti e l´opposizione,
che ha il diritto-dovere di fare ostruzionismo, non può però paralizzare
l´aula. A Sala delle Lapidi non si arriva più al voto. A settembre presenterò
un regolamento sui lavori d´aula, perché così non si può andare avanti. In
occasione del bilancio applicherò alla lettera il regolamento sulla
contabilità: gli emendamenti si potranno presentare prima che l´atto arrivi in
Consiglio. Dopo, solo sub-emendamenti. Finora ci siamo rifatti alla consuetudine:
ma l´attività è paralizzata. Da ora in poi si applicheranno le regole».
( da "Repubblica, La"
del 17-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina V - Napoli Pubblicati gli elenchi per trentamila:
folla e caos, direzione regionale presidiata Graduatorie precari, arriva la
polizia Cinque giorni di tempo per il reclamo in caso di errori su punteggio e
posizione in lista BIANCA DE FAZIO Si decide il futuro degli insegnanti
precari. Decine di migliaia di prof solo a Napoli. E la polizia manda i suoi
uomini a presidiare la zona della Direzione scolastica regionale, in via Ponte
della Maddalena. A distanza di 24 ore le une dalle altre, sono state pubblicate
le graduatorie ad esaurimento per gli insegnanti precari di tutti gli ordini di
scuole, materne, elementari, medie e superiori. Gli elenchi, insomma, in base
ai quali si decide quale prof lavorerà nel prossimo anno scolastico. Sono
graduatorie provvisorie, per il momento. Che riguardano, solo a Napoli, oltre
30 mila persone, e che prevedono 5 giorni di tempo per presentare reclamo, se
il conteggio dei punti (e dunque la posizione in lista) non corrisponde a
quanto previsto. Un appuntamento fondamentale per i docenti precari, che ieri
hanno affollato la sede della Direzione scolastica sia per prendere visione
delle graduatorie sia per presentare le eventuali rimostranze. Talmente tanti
erano i docenti alle porte degli uffici del Ponte della Maddalena, e talmente
numerosi quelli che ci si aspettava giungessero, che la polizia è stata
chiamata a vigilare perché non scoppiassero disordini, perché tutto si
svolgesse serenamente. Non basta Internet, in questi casi. Perché on line, in
osservanza della privacy, alcuni criteri per la definizione dei punteggi
vengono occultati. Chi vuol verificare deve farlo di persona (ma l´associazione
Professione Insegnante segnala un sito utile, grazie al quale si può visualizzare
la propria posizione completa di tutti i dettagli personali:
www.pubblica.istruzione.it/reclutamento/grad-prov-permanenti-09.shtml). Una
situazione, quella delle graduatorie (per gli elenchi definitivi, ovvero
corretti, bisognerà attendere settimane), complicata dal gran numero di ricorsi
alla giustizia amministrativa. Il Tar del Lazio, ad esempio, ha dato ragione
alla Cisl Scuola della Campania, che contestava l´esclusione di circa 400
persone dall´ingresso in posizione utile ad ottenere le supplenze nelle
graduatorie di altre province. In base alle nuove norme, infatti, i precari
hanno potuto chiedere di essere inseriti nelle graduatorie di altre tre
province, ma finendo in coda. Il Tar del Lazio ha più volte
detto, però, che non in coda dovevano andare quei prof, penalizzati rispetto
agli altri colleghi, ma nel posto che spettava loro in base al punteggio
accumulato. Un pasticcio al quale il Ministero di Maria Stella Gelmini (foto) non ha ancora posto rimedio.
(
da "Corriere della Sera"
del 17-07-2009)
Argomenti: Costi della politica
Corriere della Sera sezione: Primo Piano data: 17/07/2009 - pag: 6 L'intervista L'economista Gianfranco Viesti: le ultime Finanziarie hanno tolto fondi al Mezzogiorno. E non a caso «Divario ridotto, è tutta l'Italia che sta peggio» ROMA Chi pensa che il problema sia ancora il famoso «divario» che separa il Sud dal Nord e del quale si favoleggia da decenni, secondo Gianfranco Viesti (foto a destra), professore di Economia all'Università di Bari, questa volta è davvero fuori strada. «È tutta l'Italia che è messa male. Il Mezzogiorno, in proporzione, sta soltanto un po' peggio». Roba da mettere in crisi tutta la cultura meridionalista italiana del dopoguerra, dal fondatore della Cassa del Mezzogiorno Gabriele Pescatore in poi... «Negli ultimi anni il Paese ha avuto una crescita del Prodotto interno lordo inferiore di 12 punti alla media europea. A parità di potere d'acquisto il reddito della Grecia è più alto del nostro. Sarei felicissimo se il problema fosse solo di divario». Che pure esiste, è sotto gli occhi di tutti. «Certo. Ma negli ultimi sette anni il divario si è ridotto per l'effetto di una crescita minore del Centro nord». È gia qualcosa, no? «Rispetto al 2000 il Pil del Sud è più vicino di circa due punti a quello del Centro Nord. Irrilevante. Se al Sud la giustizia civile non funziona per niente al Centro nord funziona malissimo». Per non parlare delle infrastrutture: secondo il rapporto Svimez una situazione spaventosa. «Il punto è che in tutto il Paese non è migliorata. Il passante autostradale per Malpensa si apre dieci anni dopo l'aeroporto, la Salerno Reggio Calabria, che doveva finire nel 2008, finirà chissà quando». Le responsabilità? «Storiche. Ma non posso non ricordare che a novembre 2008 il governo ha finanziato tutte le misure togliendo soldi al Sud. Il conto dello Svimez è 18 miliardi. In realtà, considerando anche il terremoto in Abruzzo, si va ben oltre i 20 miliardi». Lo dice come se pensasse che c'è sotto qualcosa? «C'è una strategia non casuale. Prendiamo il decreto sull'Ici per la prima casa: con quello è stato tolto un miliardo e mezzo alle infrastrutture di Sicilia e Calabria. Mossa curiosa per chi dice di voler fare il ponte sullo stretto di Messina. Dopo di che tutte le altre misure di politica economica fatte con i soldi del sud». Tutte? «Anche la copertura del buco di bilancio del Comune di Catania e quello di Roma. Pessima misura pedagogica: se un comune ha un buco deve andare in dissesto. Praticamente, non abbiamo più risorse pubbliche nazionali per il Sud fino al 2015. I cosiddetti fondi speciali per il Sud hanno semplicemente sostituito le risorse ordinarie». C'è chi dice che meno risorse pubbliche al Sud significa anche meno assistenzialismo. «Qui stiamo parlando di investimenti, non di soldi per i bidelli». Visto come certe regioni del Sud gestiscono anche qui denari... «Se il ministro dell'Economia Giulio Tremonti pensa che li gestiscano male, lo faccia lui». Magari lo farebbe, se ne avesse i poteri. «Il governo ha due colossali fondi: infrastrutture e competitività, che sono partiti nel gennaio 2007. Finora non hanno dato segno di vita». Nemmeno sotto il governo di Romano Prodi. «Sono d'accordo. Il governo Prodi è stato molto distratto. Il governo Berlusconi si è disinteressato. Sarebbe interessante chiedere al ministro Claudio Scajola che cosa ha fatto in questo anno e tre mesi con i fondi europei». Ma anche quelli sono in mano alle Regioni, sbaglio? «Due terzi. Ma un terzo allo Stato centrale. Le chiavi di questo Pon competitività, così si chiama. Ce l'hanno Scajola e Mariastella Gelmini. Potrebbero dare ottimi esempi al Sud. Il ministro Matteoli ha il Pon infrastrutture. Perché non dà anche lui l'esempio? ». Non c'entra niente l'impronta nordista del governo? «Forse in parte. Questa guerra al Sud ha un nome e un cognome, Tremonti, che è come dire la Lega. Ma pure il governo precedente, che era meno nordista, non è stato molto attento. Il problema è la convinzione diffusa che con il Sud non ci sia più niente da fare. Che le cose non funzionano, che la malavita la fa da padrona. Allora si rinuncia agli investimenti. Lo sanno che la maniera migliore per far pagare meno tasse al Nord è far lavorare i meridionali?». Il ministro dell'Economia fa la guerra ai meridionali? Ma se Tremonti ha sempre sostenuto pubblicamente la necessità di far risorgere economicamente il Mezzogiorno, al punto da promuovere la nascita della Banca del Sud. «Tremonti è uomo di straordinaria intelligenza. Anche se talvolta dice cose sorprendenti. Per esempio, ha dichiarato al Sole 24 ore che non era stato tolto un euro al Sud. Poi che ci vuole una banca per il Sud. La crisi avanza e la strategia del governo è incrociare le dita, a Treviso come a Napoli». Sergio Rizzo
( da "Corriere della Sera"
del 17-07-2009)
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Corriere della Sera sezione: Cronache data: 17/07/2009 -
pag:
( da "Corriere della Sera"
del 17-07-2009)
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Corriere della Sera sezione: Lettere al Corriere data:
17/07/2009 - pag: 43 Risponde Sergio Romano TORNARE AL NUCLEARE PERCHÉ È
LEGITTIMO Ho 21 anni e cerco di capire come funzionano le cose nel nostro
governo. Purtroppo non mi capacito di certe decisioni prese dal Parlamento. L'8
e il 9 novembre 1987 si tenne in Italia il referendum sul nucleare che sancì
l'abolizione della procedura per la localizzazione delle centrali
elettronucleari (80,6% sì - 19,4% no), l'abolizione dei contributi a Regioni e
Comuni sedi di impianti elettronucleari (79,7% sì - 20,3% no) e l'abolizione
della partecipazione dell'Enel alla realizzazione di impianti elettronucleari
all'estero (71,9% sì - 28,1% no). Ora la Camera ha votato il ddl per lo
sviluppo che contiene all'interno il ritorno all'energia nucleare nel
territorio italiano. La domanda mi sorge spontanea: ma allora quel referendum a
che cosa è servito? La Costituzione italiana permette di non tenere conto di un
referendum popolare su un argomento così delicato, dopo 22 anni e senza un
ritorno alle urne? Giampaolo Rossi giampross@katamail.com Caro Rossi, L a sua
lettera solleva contemporaneamente molti problemi. Le ricordo anzitutto che il
referendum previsto dalla Costituzione italiana è abrogativo e dovrebbe servire
quindi a cancellare dagli statuti della Repubblica le leggi con cui la
maggioranza degli italiani non è d'accordo. Ma dal momento in cui la Corte
costituzionale permise quella sorta di microchirurgia che consiste nella
amputazione di alcuni passaggi di una legge, il referendum ha cambiato la sua
natura. Non serve più a eliminare una norma sgradita. Serve anche a deformare
la natura e lo scopo di norme che continueranno ad esistere con finalità
alquanto diverse da quelle del legislatore. Anziché essere distruttivo è
diventato, surrettiziamente, costruttivo o ricostruttivo. Come lei stesso sembra
avere compreso, il referendum del 1987 non fu, e non poteva essere, un
esplicito no all'energia nucleare. Si limitò a incidere sulle procedure
previste dalla legge per la costruzione delle centrali. Nulla, in linea di
principio, impediva al governo e al Parlamento di costruire centrali con altre
procedure. Nulla gli impediva, come ha ricordato Sergio Rizzo nel Corriere del 13 luglio, di mantenere in funzione le centrali
esistenti. Alla sua domanda (se sia possibile non tenere conto di un referendum
senza tornare alle urne) occorre dare due risposte. In primo luogo la
giurisprudenza è generalmente del parere che la materia del referendum non
possa essere rimaneggiata per almeno una legislatura. Le leggi
rispondono alle esigenze di un determinato momento e possono essere modificate
col mutare delle condizioni economico-sociali e delle convinzioni politiche. Mi
sembra curioso che lei, nato dopo il referendum del 1987, non rivendichi per sé
e per la generazione a cui appartiene il diritto di esprimersi sulle grandi
questioni del suo Paese ed eventualmente cambiarne le leggi. In secondo luogo,
gli italiani hanno votato per il rinnovo del Parlamento un anno fa dopo un
dibattito sul ritorno del nucleare e una campagna elettorale durante la quale
il tema è stato più volte sollevato. Era evidente che molti esponenti
dell'attuale maggioranza erano favorevoli. Mi sembra difficile sostenere che la
decisione del governo, negli scorsi giorni, sia stata sorprendente e inattesa.
(
da "Corriere della Sera"
del 17-07-2009)
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Corriere della Sera sezione: Spettacoli data: 17/07/2009 - pag: 44 La svolta dell'attrice «La separazione è sempre dolorosa, potrei lasciare Parigi e tornare a Roma» «Con Lelouch l'amore è finito Divorzio dopo 16 anni insieme» Alessandra Martines: colpa del suo egoismo e di una donna ROMA Alessandra Martines oggi è una donna di 45 anni resa più bella dal tempo. È un'altra persona da quando ballava nei varietà tv o era étoile con Roland Petit. Più tardi assunse una certa aria fredda che poteva creare distacco e ha perso anche quella. Ha sofferto: «Sto divorziando». Il marito è il regista Claude Lelouch, 71 anni, >da
cui ha avuto la figlia Stella. E adesso? «Se non lascerò Parigi, forse tornerò a
vivere a Roma. Mi sento molto italiana. In Francia faccio cinema, non vedo
perché non potrei farlo nel mio Paese. Il mio ultimo film qui fu Amnèsia di
Salvatores». A Parigi passa da film claustrofobici come Panico di Richard
Anconina dov'è «un'apicultrice testa matta», a film storici come La regina e il cardinale di
Marc Rivière, la vera storia d'amore tra il cardinale Mazzarino e Anna
d'Austria, vedova di Luigi XIII. «Ci sono storici che dicono che lui la
manipolò per il potere, altri sostengono che ne era innamorato ed è la tesi che
sposiamo noi. Lui era l'uomo di fiducia di Richelieu, poteva essere un'altra
serpe in seno a corte. Fu abile a sedurla». Come mai le capitano tanti film in
costume? «Mi scelgono grazie al mio passato di ballerina classica, portare
abiti del '600 è faticoso, ti ritrovi coi bustini che ricordano quelli del tutù
con le stecche e richiamano un certo allure». Ecco, Alessandra ogni venti
parole ne tira fuori una in francese e ammette che deve guarire da questo
vezzo: «Anche mia madre mi rimprovera». Ma la sincerità con cui racconta il suo
dolore la riscatta da tutto: «Un divorzio è sempre doloroso, la cosa più
importante è proteggere mia figlia dandole equilibrio, vengo da una famiglia
molto unita, molto italiana, Stella adora i nonni» .
Perché è finita con Lelouch? «Quando c'è una grande dose di egocentrismo, che
alla fine diventa egoismo, non c'è più spazio per nessuno. Io sono durata fin
troppo, basta vedere il curriculum, tra virgolette, delle donne che ha
sposato». Lelouch ha avuto sei figli da quattro donne, il record di durata è di
sei anni. «Io sono stata sua moglie per sedici anni. E non mi sono sposata per
divorziare, venendo da una famiglia che crede in certi valori, i miei stanno
insieme da sempre». «Con la crisi coniugale, hai l'impressione di conoscere per
la prima volta una persona che vedevi in modo diverso, tutti gli aspetti più
volgari e negativi vengono fuori durante il divorzio e si rimane sgomenti. Ho
fede, mi sento protetta da lassù, credo molto nella Madonna, si vede che è un
percorso attraverso cui dovevo passare. Io l'ho sempre difeso. A Parigi mi
hanno invitata in tv, dovevo parlare del mio libro di fiabe, Contes pour Stella , i cui proventi vanno in beneficenza all'Unicef
francese, e invece il conduttore che ha uno stile aggressivo ha cominciato a
attaccare mio marito. In Francia in molti lo accusano di essere arrogante e
ripetitivo, di non essere sincero, di cercare di rifare sempre lo stesso film.
L'ho difeso a spada tratta anche lì. Avevo un progetto con Gérard Depardieu,
alla prima riunione si presentò col casco in mano e il giubbotto di pelle nera,
cominciò ad attaccare Claude. Non posso lavorare con chi lo attacca, risposi, e
me ne andai». Che cosa ha imparato nella crisi? «Che quello che non ti uccide
ti rafforza». Ci sono altre persone fra voi due? «Da parte mia, no». Da parte
di suo marito? «Sì, c'è una donna con cui si è fatto fotografare al Festival di
Cannes». Alessandra ha finito tre fiction in Italia: per Mediaset L'onore e il
rispetto e il seguito di Caterina e le sue figlie ; per la Rai un episodio di
Rex: «Mi sono divertita tanto, mia figlia adora Rex». La Francia le ha dato
premi, il presidente Sarkozy (marito di Carla Bruni che è sua cugina di secondo
grado) l'ha nominata Cavaliere dell'Ordine del Merito». Ma ha tanta voglia di
cinema italiano: «Mi piacciono Gabriele Muccino e Paolo Sorrentino che ho
conosciuto a Cannes » . Ha scritto un film: «Si intitola Piccole imperfezioni ,
un dramma psicologico che parla di allucinazioni sensoriali e di transfer.
Quando verrà il momento, lo interpreterò e sarà anche il mio debutto da
regista». Si è parlato di Sean Penn come protagonista. «Gli avevo scritto che
avevo l'idea di una storia cucita su di lui. Mi ha risposto: se mi piace la
sceneggiatura, perché no? L'ho raggiunto in Alaska sul set di Into the wild . A
Sean piacciono le sfide, è uno che ti mette alla prova. Improvvisamente mi ha
fatto girare inquadrature di paesaggi e del protagonista Emile Hirsch nel bus
della scuola. Era un test». Esame superato: «Quelle scene sono rimaste nel
film. Alla fine ha rinunciato per motivi personali». La danza è il suo mondo
d'origine. Da ragazzina ballò con Nureyev. «A Washington, alla sua coreografia
del Don Chisciotte, a un certo punto doveva lanciare la chitarra al corpo di
ballo, ma quella sera era di umore nero e la lanciò con tutta la forza
all'indietro colpendo alla fronte una ballerina. Era generoso, virile sul
palco. Un maestro anche degli eccessi». Se riesce ad affrontare la burrasca del
divorzio senza smarrirsi nel labirinto del dolore, è grazie alla disciplina
della danza. Valerio Cappelli \\ Con la crisi coniugale emergono tutti gli
aspetti più volgari. Eppure l'ho sempre difeso da chi lo accusava di arroganza
( da "Corriere della Sera"
del 17-07-2009)
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Corriere della Sera sezione: Politica data: 17/07/2009 -
pag: 15 Rai e nomine De Paolis nuovo direttore di RaiSport ROMA Eugenio De
Paolis è il nuovo direttore di Rai Sport. L'ha deciso ieri, all'unanimità, il
Cda della Rai. Già condirettore della testata da 7 anni, subentra a Massimo De
Luca, che comunque condurrà la Domenica Sportiva . Di altre nomine se ne
riparla giovedì 23, penultima riunione prima delle ferie. Non si sbloccano
ancora le trattative per le due posizioni vacanti a Raidue e Tg2 a cui sarebbe
candidata Susanna Petruni che però non ha il gradimento necessario. Di
conseguenza è tutto fermo anche per le vicedirezioni del Tg1. A Raitre e Tg3 si
resta sul triangolo Ruffini-Di Bella-Berlinguer. Ma il
consigliere Rizzo Nervo avvisa: «Ruffini non si tocca». Intanto il Giornale Radio
Rai ha proclamato lo stato di agitazione permanente. Contro il piano di
scorporo del settore ipotizzato dal dg Mario Masi. Che, su richiesta del Cda,
dovrà riformulare un piano di rilancio della radio completo di business plan.
E che non preveda però aumento di costi.