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RELATIONE DELL’ATTO DELLA
FEDE, CHE SI E’ CELEBRATO DAL-
l’officio della ſanta Inquiſitione di Valladolid.
Nel giorno della Dominica della Santiſſi-
ma Trinità, a’ xxi. Del meſe di Giugno,
della Natiuità del nostro Signore
Giesu Christo MDLIX.
COL NOME DI TUTTI QUELLI SIGNORI,
& donne, che ſono stati abbruſciati,e anco le
condannaggioni de racconciliati.
In Bologna, per Alessandro
Benacio,e compagni.
ESSENDOSI fatto un palco grande,e ben fabricato per l’effetto
che si fece in la piazza maggiore di Valladolid, appresso la casa del
Concistoro,e acconcia la stanza dove haveano da stare le persone Regali in la
detta Casa,e altri Palchi,e stanze per li Conseglieri, Tribunali, Cavalieri,e altre
persone di quella Corte,e Cancellaria della detta Terra,e di molti altri luochi
del Regno, che qui concorsero, di maniera, che tutta la piazza, finestre,
tetti, e strade stavano piene di gente per vedere l’atto. In quello mezzo
uscirno di Palazzo innanzi le dieci hore la Serenissima Prencipessa, donna
Giovanna Governatrice di questi Regni,e Don Carlo Prencipe di Spagna,
accompagnati dall’Arcivescovo di S. Giacopo, il Contestabile d’Almirante di
Castiglia, il Marchese d’Astorga, il Conte Miranda, il Marchese di Denica, il
Mastro di Montesa, il Marchese Sarria, il Maggiordomo maggiore della
Prencipessa, Don Garzia di Toledo, il Mastro di creanza del Prencipe, il Conte
di Osorno, il Conte di Nieva, il Conte di Modica, il Conte di Saldagna, il
Conte di Zibadeo, il Conte di Andrada,e molti altri Cavallieri, oltre quelli
delle case di sue Altezze. Venivano innanzi a sue Altezze due balestrieri di
mazza,e duoi d’arme con l’insegne reali,e il Conte di Bondia con lo stocco,e innanzi
che sue Altezze arrivassero nella piazza stavano in suoi palchi,e stanze,
l’Arcivescovo di Siviglia Inquisitor generale,e quelli del Consiglio della
santa Inquisitione,e con esso il Vescovo di Ciuidad Roderigo,e il Conseglio
Real, l’Inquisitori,e il Vescovo di Valentia, come ordinario,e con essi il
Vescovo di Oriese tutti gli altri Consegli. Et poi che arrivorno sue Altezze,
venne la processione delli prigioni penitenti, con il Clero,e Croce coperta di
tela nera,e con la Bandiera del santo Officio, tutti ordinatamente per una
confratella, ò valle, che si fece dalla Casa della Inquisitione fino al palco
della piazza, perche li penitenti caminassero per mezzo con li famigliari della
Inquisitione,e non l’impedissero la quantità delle genti ch’erano per le
strade. Arrivati tutti al Palco, si assettarono,e subito predicò il Maestro fra
Melchior Cano, il Vescovo che fu di Canaria, dell’Ordine di santo Domenico,e fece
una predica molto dotta, prudente,e solenne, come in tal tempo,e luoco si
ricercava.
Finita la
predica, l’Arcivescovo di Siviglia andò dove stavano sue Altezze,e li fece
giurare sopra una Croce,e un Messale, sopra che posero sue reali mani in questo
modo.
Perche, per
decreti Apostolici,e sacri Canoni è ordinato, che li Re giurino di favorire la
santa fe Catholica,e religion Christiana, per tanto conforme a questo, vostre
Altezze giurano per Dio, per santa Maria, per li santi Evangeli,e per il segno
della Croce, dove han posto sue Reali mani, che daranno tutto il favor
necessario al santo Offitio dell’Inquisitione,e a suoi ministri contra li
heretici,e apostati,e contra tutti quelli che li favoriranno,e defenderanno,e contra
qual si vogliano persone, che directe, o indirecte impediranno le cose di
questo santo Officio,e che astrengeranno tutti suoi Suditi,e naturali, ad
obedire,e osservare le constitutioni,e lettere Apostolice, date,e promulgate in
difensione di nostra santa fè catholica contra li heretici,e contra quelli che
li crederanno, recettaranno, favoriranno,e difenderanno, sue Altezze risposero.
Cosi giuramo;e l’Arcivescovo li disse,e per questo nostro Signore prosperi per
molti anni le Real persone,e stati di vostre Altezze.
Finito di giurare
sue Altezze, uno delli Relatori, che li stavano disse alli circonstanti, se
giuravano il medesimo quanto fosse il loro,e tutti risposero, che si: Et
allhora cominciarono a leggere le sentenze delli detti condennati, che sono gli
infrascritti.
Gli
abbrusciati.
Il Dottor
Agostino de Cazaglia, capellano,e prædicatore di Sua Maesta, habitatore di
Valladolid, degradato,e abbrusciato in persona per Lutherano, mastro,e prædicatore
della detta setta di Luthero, con confiscation de beni.
Francesco de
Vivero[1],
prete suo fratello, habitator di Valladolid, degradato,e abbrusciato in persona
per Lutherano,e mastro della detta setta, con confiscatione de beni.
Donna Beatrice de
Vivero, monaca, sorella delli sopradetti abrusciata in persona per lutherana, e
maestra della detta Setta con confiscation de beni.
Donna Leonora de
Vivero, madre delli sopradetti morta, habitatrice che fu in Valladolid,
condennata sua memoria,e fama abrusciata in statua per lutherana, con
confiscation de beni,e comandossi, che fosse rovinata la sua casa, perche in
essa si ragunavano alcune persone à predicare,e insegnare la detta Setta
pestifera di Luthero,e che nel suolo di essa fosse posta una colonna, o marmo,
à perpetua memoria, con lettere, che dichiarino, perche fu rovinata.
Il mastro Alons
Perez, prete, habitator di Palentia degradato,e abrusciato per lutherano con
confiscation de beni.
Il Baccillieri
Antonio de Herezzuolo, habitator de Toro abbrusciato in persona per lutherano
pertinace, con confiscation de beni.
Christophoro di
Ocampo, habitator di Zamora, abbrusciato in persona per lutherano, con
confiscation de beni.
Il licentiato
Francesco di Errera, nativo di Pegnaranda, abbrusciato in persona per
lutherano, con confiscation de beni.
Gionan Garsia
argentiero, habitator di Valladolid, abbrusciato in persona per lutherano, con
confiscation de beni.
Christophoro di
Padiglia, habitator di Zamora, abbrusciato in persona per lutherano,
dogmatizator,e come Heresiarcha della detta Setta, con confiscation de beni.
Isabella de
strada habitatrice di Pedrosa, abbrusciata in persona per lutherana
dogmatizatrice della detta Setta, con confiscation de beni.
Giovanna
Velazques nativa di Pedrosa, abbrusciata in persona per lutherana, con
confiscation de beni.
Gonzalo Vaez
Portughese, habitator di Lisbona, abbrusciato in persona, perche era stato
Giudeo,e Giudaizava, con confiscation de beni.
Catherina Romana,
habitatrice di Pedrosa, abbrusciata in persona per lutherana, con confiscation
de beni.
Donna Catherina
de Ortegha, habitatrice di Valladolid, abbrusciata in persona per lutherana,
maestra della detta Setta, con confiscation de beni.
Reconciliati.
Don Louigi de
Rojas, nepote del Marchese di Poza, figliuolo maggiore de l’herede del
Marchesato, reconciliato per lutherano, con confiscatione de tutti i suoi beni,e
habito dal palco fin’alla tornata alla casa del santo Officio,e non piu.
Donna Anna
Henriques, habitatrice di Toro, figliuola della Marchesa de Alchanizas,e nepote
al detto Marchese di Poza, moglie di don Giovanni Alfonso di Fonseca
reconciliata per lutherana, con confiscatione de beni,e habito dal palco
fin’alla tornata alla casa del santo Officio,e non piu.
Don Pietro
Sarmiento Commendator dell’Ordine di Alchantara, habitator di Palentia, figlio
del Marchese di Poza, reconciliato per lutherano con confiscation de beni,e habito,e
carcere perpetua.
Donna Mentia de
Figueroa moglie del detto, reconcilliata per lutherana, con confiscation de
beni,e habito,e carcere perpetua.
Giovan d’Ulloa Pereira
Commendator dell’ordine di san Giovanni, habitator di Toro, reconciliato per
Lutherano, con confiscatione de beni,e habito dal palco fino alla tornata alla
casa del santo Officio,e non piu.
Leonora de
Cisneros, moglie del Baccilliero Antonio Herrezzuelo, habitatrice di Toro,
reconciliata per Lutherana, con confiscation de beni,e habito,e carcere
perpetua.
Giovan de Vivero
fratello del dottor Cazaglia, habitatore di Valladolid, reconciliato per
Lutherano, con confiscation de beni, habito,e perpetua carcere irremissibile.
Donna Giovanna de
Silva, moglie del sopradetto il medesimo.
Donna Costanza de
Vivero, moglie che fu del Computatore Ferrante Ortiz, sorella del detto Dottor
Cazaglia, habitatrice di Valladolid, reconciliata per Lutherana, con confiscation
de beni, habito,e carcere perpetua irremissibile.
Donna Francesca
de Zuniga monaca, figliuola del licenziato Antonio di Baezza, habitatrice di
Valladolid, reconciliata per Lutherana, con confiscatione de beni,e habito,e carcere
perpetua.
Donna Maria di
Roias, figliuola del Marchese di Poza, monaca, nel monastero di santa Catherina
de Valladolid, reconciliata per Lutherana, con confiscatione de beni,e habito
nel palco,e non più.
Antonio Dominquez
habitatore di Pedrosa, reconciliato per Lutherano, con confiscatione de beni,
habito,e carcere per tre anni.
Isabella
Dominquez, fantesca di donna Beatrice di Vivero nativa di Montemaggiore,
reconciliata per Lutherana con confiscatione de beni,e habito,e carcere
perpetua.
Daniel della
Quadra habitator di Pedrosa, reconciliato per Lutherano, con confiscatione de
beni,e habito,e carcere perpetua.
Antonio Basor
Inglese, reconciliato per Lutherano, con confiscation de beni,e habito dal
palco fin’al tornar alla casa del santo Officio, et non piu,e reclusione per un
anno in un monastero,e casa di religione, dove sia istruito nelle cose di
nostra santa fe Catholica.
Marina di
Saijavedra, moglie di Cisneros de Soteglio, habitatrice di Zamorra,
reconciliata per Lutherana, con confiscatione de beni, et habito, et carcere
perpetua irremissibile.
Fornito di
leggere le sententie, quelli che s’havevano d’abbrusciare sonno dati in man
della giustitia secolare, che li menò alla porta del campo fuora de Valladolid,
dove furono morti et abbrusciati; et gli riconciliati tornarono alla prigione
della Inquisitione, eccetto Don Luigi de Rojas, Don Pietro Sarmento suo zio, et
il Commendator Giovan de Ulloa Pereira, per star in miglior guardia, et piu
sicuri, finche gli sia assegnato dove han da star rinchiusi, li menarono alla
prigione della Corte.
Et perche in un
giorno non si poteva far l’atto con tutti li prigioni, che uscirono, restarono
in la prigione del santo Officio, per esser molte, et longhe le sentenze, per
li molti errori di che stavano convinti.
Restarono nella prigione per un’ altro
atto le persone sottoscritte.
Fra Domenico di Roias.
Don Carlo de Seso habitatore dello Grugno.
Pietro de Cazaglia, prete curato di Pedrosa.
Pietro Soteglio, habitator di Aldea, il palo della diocesi di Zamorra.
Donna Marina de Guevara, monaca nel monasterio di Balen di Valladolid.
Donna Felippa di Heredia, monaca di detto Monasterio.
Donna Margherita di Santestefan, monaca di detto monasterio.
Donna Francesca de Zuniga, monaca del detto Monasterio.
Donna Catherina de Reinoso, monaca del detto Monasterio.
Donna Catherina de Alcharaz, monaca del detto Monasterio.
Maria de Miranda, monaca del detto Monasterio.
Donna Teresa Doipa, habitatrice di Madrid.
Leonora de Toro, moglie di Francesco della Vega calzolaro, habitatrice di Zamorra.
Anna de Mendozza, zitella nativa di Toledo.
Catherina
Bezerra vedoa, habitatrice de Pedrosa.
Antonio di Lara Sartore, habitator di Valladolid.
Donna Isabella de Castiglia, moglie di Don Carlo.
Donn’Anna Brezenno vedoa, habitatrice di Zamorra.
Donna Catherina di Castiglia zitella.
Il licentiato Diego Sanchez, prete di villa de Medina.
Donna Eufragina di Mendozza monaca.
Isabella
de Pedrosa vedova, habitatrice de Pedrosa.
Francesco
de Almarca, habitator de Almarca, diocesi di Soria.
Ioannes
Sances, habitator d’Astadillo.
Alfonso
Lopez, prete della diocesi di Ciudad Rodrigo.
Alfonso Cozzon Moresco, habitator de Aranda de Duero.
Gaspar Blanco Moresco, habitator di Palentia.
Amator di Miranda Portogallese, de razza de Giudei.
Bernardo Lopez Portogallese della medesima razza.
Diego Perez Portogallese della medesima razza.
Gabriel Perez Portogallese della medesima razza.
Anna de Leon Portogallese, della medesima razza.
Joanne de Avila orefice, habitator di Valladolid.
Joanne de Salorzano Montagnes.
Christoforo di Zamorra, habitator di Valladolid.
Antonio Goncalez, habitator di Salamanca.
Maddalena Fernandez habitatrice di Villaverde.
L’atto dell’Inquisizione di Siviglia si celebrerà presto, che non aspettavano se non che si celebrasse prima questo atto di Valladolid.
Stampata in Bologna, con licentia de i
superiori.