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Riflessione n° 37/ 2022 (1-7-2022)
Europa addio!
Hanno vinto i barbari del Nord, approfittando
dei barbari dell’Est.
L’idea d’Europa incarnata
(bene o male) dalla UE è finita. Gli Anglosassoni, dominatori della
Nato, hanno cancellato quell’idea.
Provarono, senza riuscirci, a controllarla con l’ingresso della Gran Bretagna
nella CEE nel 1973. Ma col successo di Eurolandia e dell’euro competitivo nei confronti di
dollaro e sterlina, gli Anglosassoni si convinsero di dover impostare la liquidazione politica
dell’Unione Europea. Hanno preso la palla al balzo approfittando
dell’iniziativa di Putin contro l’Ucraina. Praticamente l’Unione Europea,
rinunciando alla strutturazione di una difesa e di una politica estera
comune, è diventata una semplice espressione geografica. Rubiamo questa espressione
ad un altro barbaro del Nord, Von Metternich, il quale, a metà Ottocento,
così qualificava l’Italia.
E’ la prosecuzione – con
altri mezzi – della “diplomazia delle
cannoniere” del Regno Unito del 1800, affiancata, nei primi anni del ‘900,
dalla diplomazia “del grosso bastone” di Theodore
Roosevelt.
Non è un caso che il
segretario della Nato a Madrid si sia lamentato per il fatto che molti paesi
aderenti all’alleanza non abbiano ancora raggiunto il livello di spesa in
armamenti definito nel 2% del rispettivo PIL. E il problema della difesa
comune europea timidamente accennato da Macron? De minimis non curant Britannici!
Molto più utile creare, all’interno dell’espressione geografica Europa, delle
zone di influenza, una sorta di protettorati del terzo millennio, in Polonia,
nei paesi baltici ed ora in Ucraina e in Moldavia.
2-7-2022 Linkiesta: Il nuovo Occidente è Nato. Il punto
di Luciolli sul vertice di Madrid. Con l’adozione
del nuovo Strategic concept, la Nato risulta più
solida, coesa e dotata di una coerente visione politico-strategica. Il nuovo
Concetto Strategico testimonia dunque la straordinaria capacità di
adattamento dell’Alleanza. L’analisi di Fabrizio W. Luciolli,
presidente del Comitato atlantico italiano
2-7-2022 Linkiesta. di Gianfranco D'Anna. La Nato mette
il turbo e riparte dall’Ucraina. Il
vertice Nato di Madrid ha segnato una profonda svolta non solo della strategia
difensiva ma anche della stessa motivazione ideale e costitutiva
dell’Alleanza Atlantica. In primo piano l’esigenza del continuo potenziamento
della resistenza ucraina. L’analisi di Gianfranco D’Anna.
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