PRIVILEGIA NE IRROGANTO    di    Mauro Novelli

“Più dei tanti che tumultuano, i tiranni temono i pochi che pensano”. (Platone)

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ACTA   DIURNA  24 – 25      Febbraio   2022       di  Mauro Novelli

 

AGENZIA DIRE. Le prime pagine dei quotidiani di oggi.

FlashMinigramma FLASH

Putin ha una gran fretta di chiudere la partita. Ancora qualche giorno e il suo potere si comincia a sfilacciare.

FlashMinigramma FLASH

Va notata una differenza con azioni di guerra svoltesi fino a otto dieci anni fa: oggi i cittadini di ogni paese mediamente evoluto sono individualmente dotati di registratore vocale, fotocamera e videocamera. Con la possibilità di mettere in rete "per sempre" documenti crossmediali. Al termine delle operazioni avremo la possibilità di consultare milioni di documenti relativi a quanto è successo: dai crimini agli atti di eroismo.

(2) MA A NOI DELLA GUERRA CHE COSA CI INTERESSA?

Vedete quanto aiuta avere un presidente di area? Chissà se Salvini ha capito di essere caduto in trappola quando ha accettato di eleggere per l’ennesima volta un presidente di area, ma non della  sua. Un laureato in lettere e filosofia con grande esperienza nella direzione di un grande giornale di levatura internazionale, Il Popolo, eletto da Mattarella Segretario  del Consiglio Supremo di difesa. Di Maio non si sente più un pesce fuor d’acqua. Delle due l’una: o quell’incarico è puramente nominale, e quindi basta un grande ex direttore di un grande giornale, o l’incarico è di responsabilità e allora siamo ai livelli di Conte con Di Maio. Siamo rimasti alle guerre pacioccone.

(1) PUTIN IN DIFFICOLTA’ CHIEDE AIUTO AGLI OLIGARCHI.

Piccolo dossier:

Questo vuol dire o che non aveva pensato a sanzioni simili o che il suo governo  non aveva trovato soluzioni. Tertium datur: non ci sono soluzioni. Oltretutto Putin ha fretta di risolvere la questione: più passa il tempo e più si dimostra che la sua strategia 0ttocentesca è fuori misura, soprattutto nel campo economico e finanziario, con ripercussioni sociali interne imprevedibili. Perché l’Ucraina sia promossa dai Russi a stato cuscinetto dovrà imporre un governo Quisling. Ma a quel punto, le sanzioni coinvolgeranno anche il Quisling di turno, come del resto sa bene già oggi la Bielorussia.  Certo, la UE dovrà trovare una soluzione per gli approvvigionamenti energetici, ma più lievita il prezzo di petrolio e gas, più sarà facile e veloce, nel tempo, sostituire la Russia come partner, riattivare fonti interne abbandonate perché diseconomiche o per l’azione  dei coglioni No Tut che hanno messo nei guai l’Italia:  oltre ai problemi contingenti, nel futuro dovremo competere con Francia, che ha risolto il problema con l’atomico, e Gemania, che torna ad utilizzare il carbone. Arriveremo a comprare il gas dell’Adriatico dalla Croazia?

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