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Il Sole 24 Ore 28-3-2008

 

Tutti i nomi della lista Vaduz

 

di Umberto Lucentini e Marco Ludovico

 

 

 

La lista dei nomi

 

 

La lista italiana del Liechtenstein è pubblica. Le 157 posizioni, a cui corrispondono 390 nominativi e un ammontare complessivo di 1,3 miliardi (1.337.250.000) sono stati resi noti ieri. Sono poi in consegna alle 37 Procure gli atti inviati dalla magistratura romana per competenza territoriale. Il reato ipotizzato è omessa e infedele denuncia dei redditi: ma il rischio-prescrizione è concreto, trattandosi di fatti risalenti a un'epoca che finisce nel 2002 e questi reati decadono in sette anni e mezzo.
Tra le novità dei nomi, spunta una scrittrice: Adriana Cartotti Oddasso, cifra in conto corrente pari a 34 milioni, considerata una studiosa di Santa Caterina da Siena e indicata come professoressa e scrittrice con proprietà immobiliari a Monaco. Tra i titolari di conti più ricchi la famiglia Bax (20 milioni), Ryan (15 milioni) e gli industriali Pichler (35 milioni). Ci sono anche gli imprenditori Amenduni (15,5 milioni) e un gruppo familiare che fa capo all'ex direttore sportivo della Ferrari Marco Piccinini (60 milioni), la famiglia Groppo (13 milioni), Garbagnati (15 milioni), Alessandra ed Enrico Marcora (20 milioni).
Con importi pari a 200 milioni ci sono i conti che fanno riferimento al gruppo farmaceutico Mian, mentre quelli del gruppo Menarini ammonterebbero a 476 milioni.
In lista anche gli industriali Manini, l'azienda di cancelli automatici Faac spa, che sarebbero titolari di conti per 18 milioni. I titolari del Gruppo Pessina (costruzioni) sono indicati con conti per 32 milioni e il fiscalista Gianpaolo Corabi con 15 milioni. La cantante Milva (7,5 milioni) è in lista con la figlia Martina Corgnati e la sorella Luciana. Vanno segnalati anche Carlo Mazzi, indicato come medico di Milano, 5 milioni; Eugenio Cremascoli, coinvolto in indagini sulla sanità a Milano, 3 milioni; gli imprenditori Romano Freddi (settore alimentazione), 8 milioni; Enrico Barbieri (pellicceria), 9 milioni e 300 mila euro; Giorgio Rocco (revisore contabile di società, Milano), 3 milioni; Franco Giovanni Niggeler (settore della nautica), 9 milioni.
Confermati anche i nomi già usciti: come Mario D'Urso, con 250mila euro, indicato come «politico con residenza in Gran Bretagna»; Tommaso Addario e la moglie (650mila), la stilista romana Simonetta Colonna (2 milioni) con il figlio fotografo; Pasquale De Vita (1 milione), presidente dell'Unione petrolifera, gli imprenditori Zanussi, il conte Pietro Arvedi D'Emili, Enrico Giuliano (5 milioni e 500 mila) del Partito italiani nel mondo, esponenti delle famiglie Sama e Ferruzzi (5 milioni 250mila); Francesco, Vito e Luca Bonsignore (5 milioni 600mila), Luigi Grillo (650 mila).
In realtà l'aspetto cruciale di tutta la vicenda si gioca nei prossimi giorni, perché c'è il pericolo che tutto finisca in una bolla di sapone e non solo per il rischio di prescrizione. Tra gli inquirenti, infatti, c'è il forte timore che le rogatorie che vanno inviate in Liechtenstein, per acquisire la documentazione in modo ufficiale e non irrituale rimangano lettera morta se i reati ipotizzati saranno quelli di omessa o infedele dichiarazione.
A Vaduz, insomma, solo in presenza di ipotesi di reato ben più gravi potrebbe esserci una risposta positiva alle richieste italiane. In questo senso un ruolo strategico potrebbe essere giocato dalla Procura di Palermo e dalla Direzione nazionale antimafia che, ognuna per conto suo, stanno verificando altre ipotesi, come il riciclaggio e in generale i profili di criminalità organizzata di stampo mafioso. La Dda di Palermo ha acquisito già la settimana prima di Pasqua, con un provvedimento firmato dal procuratore Francesco Messineo, l'elenco dei 400 nomi. L'ipotesi di reato su cui indagano il procuratore aggiunto Roberto Scarpinato e il sostituto Antonio Ingroia è quella di riciclaggio. La procura siciliana, che ha delegato il Nucleo di polizia tributaria di Palermo della Guardia di finanza, sta seguendo tracce di soldi che sarebbero appartenuti all'ex sindaco Vito Ciancimino e che potrebbero essere confluiti proprio in Liechtenstein.