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Il Sole 24 Ore 2-10-2011 Negli Stati Uniti cresce la protesta contro l'eccessiva
concentrazione della ricchezza:
oltre 700 le persone fermate dalla polizia
Più di 700 persone che aderiscono al movimento di protesta "Occupy Wall Street" a New York sono stati arrestati sul Ponte di Brooklyn. Secondo la polizia newyorkese, facevano parte di un gruppo più ampio di manifestanti che ha tentato di attraversare il ponte da Manhattan, dove gli "indignados" americani sono accampati vicino alla sede della Borsa da almeno due settimane. Alcuni hanno attraversato la carreggiata sul ponte simbolo della Grande Mela e si sono trovati davanti un ingente dispiegamento di forze dell'ordine che li ha arrestati, la maggior parte per "turbamento della quiete pubblica", scrive la Bbc. I manifestanti protestano contro l'avidità delle corporation, affermando di difendere il 99% dei cittadini americani contro l'1% dei più ricchi. La protesta è cominciata il 17 settembre, quando "Occupy Wall Street" ha chiamato 20mila persone a "inondare Manhattan" e rimanerci per "alcuni mesi". Dopo una stretta della polizia, diverse centinaia di persone sono ora accampate al Zuccotti Park, un'area di proprietà di Brookfield Office Properties non lontano da Wall Street, diventata la "Piazza Tahrir" dei manifestanti newyorkesi. Molti dei manifestanti arrestati, ha precisato la polizia, sono stati rilasciati poco dopo. Secondo i dimostranti, la polizia aveva dato il permesso di attraversare la strada collegata al ponte e li stava scortando, quando, all'improvviso, sono cominciati gli arresti: "Questa non era una protesta contro la polizia di New York. Non siamo anarchici, non siamo hoolingas. Ho 48 anni - ha spiegato un dimostrante alla Bbc - l'1% della popolazione controlla il 50% della ricchezza degli Stati Uniti". Nel mentre la protesta si è allargata a Washington e a Boston. Qui sono state fermate dalla polizia 24 persone per un sit-in non autorizzato davanti alla sede di Bank of America, la più grande in termini di asset, che ha recentemente annunciato un piano di tagli per 30.000 impiegati con risparmi stimati in 5 miliardi di dollari fino al 2014. |