PRIVILEGIA NE IRROGANTO

 

Documento inserito il: 18-10-2012

 

Home

Il PuntO

La PignattA

Il ConsigliO

ictus

DOCUMENTI CORRELATI

 

Articoli d’interesse

Biblioteca

Indice dei DOSSIER

Il Testo del maxiemendamento Anticorruzione approvato al Senato 17-10-2012

 

 

La Repubblica 17-10-2012

Incandidabilità, trasparenza nella Pa
ecco le norme del ddl anticorruzione

 

Ecco le norme principali del ddl anticorruzione approvato oggi in Senato.

Liste "pulite" in Parlamento. Con una delega al governo, da varare entro un anno dall'entrata in vigore della legge, verrà stabilità l'incandidabilità per tutti gli incarichi elettivi (alla Camera, al Senato, sul territorio e all'Europarlamento) e di governo. Saranno incandidabili i condannati in via definitiva per reati gravi come quelli di mafia e quelli contro la pubblica amministrazione (concussione, corruzione, etc.). Per gli altri reati le condanne previste sono quelle oltre i tre anni. I ministri Severino e Griffi si sono però impegnati, accogliendo un ordine del giorno, a varare il decreto legislativo entro un mese (in tempo utile, cioè, per le elezioni del 2013).

Autorità nazionale anticorruzione. Viene istituita l'autorità nazionale anticorruzione nella Pa che prende il posto della Civit (la commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche).
L'autorità, tra le altre cose, esercita la vigilanza e il controllo sull'effettiva applicazione e sull'efficacia delle misure adottate dalle pubbliche amministrazioni sul rispetto delle regole sulla trasparenza dell'attività amministrativa. Mette poi a punto un piano di prevenzione della corruzione che fornisce una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio e indica gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio. Tra i suoi compiti anche il monitoraggio dei rapporti tra l'amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti dell'amministrazione.

Più responsabilità ai dirigenti. Chi sbaglia paga. Il responsabile della corruzione ha l'obbligo, sotto la propria responsabilità, di predisporre il piano che deve individuare le aree esposte a rischio corruzione e il livello di esposizione. Il responsabile sarà un dirigente di prima fascia, e negli enti locali, di norma, il segretario comunale o provinciale.Il responsabile può essere chiamato a rispondere per danno erariale e per danno all'immagine della pubblica amministrazione.

Stop regali ai dipententi pa. La norma stabilisce il divieto per tutti i dipendenti pubblici di chiedere o accettare, a qualsiasi titolo, compensi, regali o altre utilità, in connessione con l'espletamento delle proprie funzioni o dei compiti affidati, fatti salvi i regali d'uso, purchè di modico valore e nei limiti delle normali relazioni di cortesia.

White list delle imprese. Per l'efficacia dei controlli antimafia nelle attività imprenditoriali presso ogni prefettura è istituito l'elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa. L'iscrizione negli elenchi della prefettura della provincia in cui l'impresa ha sede soddisfa i requisiti per l'informazione antimafia per l'esercizio della relativa attivita. La prefettura effettua verifiche periodiche circa la perdurante insussistenza dei suddetti rischi e, in caso di esito negativo, dispone la cancellazione dell'impresa dall'elenco.

Più trasparenza su incarichi dirigenti. Si stabilisce la trasparenza delle attribuzioni affidate a esterni per le posizioni dirigenziali, nella pubblica amministrazione (quelli scelti cioè non attraverso un concorso). Si impone alle amministrazioni pubbliche di comunicare al dipartimento della funzione pubblica tutti i dati (compresi curricula e titoli) sui dirigenti individuati discrezionalmente dall'organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di selezione. Le informazioni fornite saranno trasmesse alla autorità nazionale anticorruzione.

Banca dati on line su appalti. Verrà costituita una sorta di banca dati on line 'aperta' ai cittadini sulle informazioni essenziali che riguardano le opere e gli appalti. Gli interessati potranno poi scaricare i dati pubblicati sui siti delle stazioni appaltanti.

Codice comportamento dipendenti. C'è anche il codice di comportamento per i dipendenti della pubblica amministrazione. Per chi non lo rispetta scatteranno sanzioni fino al licenziamento per i casi di violazioni più gravi. La norma stabilisce che chi reca danni patrimoniali alla pa, violando le regole di comportamento, pagherà di tasca propria.

Arrivano i corsi di etica. Arrivano i corsi di etica e legalità per i dipendenti pubblici che saranno organizzati presso la scuola superiore della pubblica amministrazione.

Stop 1 anno per ex eletti a poltrone pa. I candidati alle elezioni politiche, comunali, provinciali o regionali potranno ricoprire incarichi dirigenziali nelle pubbliche amministrazioni senza alcuno stop. Gli ex eletti a un organo di indirizzo politico dovranno invece aspettare un anno, dalla fine del mandato, prima di accedere ai ruoli di vertice.

Tutele per dipendenti 'informatori'. E' garantito l'anonimato ai dipendenti pubblici che segnalano illeciti commessi da colleghi o superiori.

Arbitrati vietati a toghe. Per pa solo se 'motivati'. Niente arbitrati per i magistrati (ordinari, amministrativi, contabili o militari) e niente arbitrati agli avvocati dello stato così come ai componenti delle commissioni tributarie. Le pubbliche amministrazioni potranno continuare a ricorrere agli arbitrati per le controversie relative a lavori, servizi, forniture, concorsi di progettazione e idee, purchè ci sia 'un'autorizzazione motivatà da parte dell'organo di governo dell'amministrazione, pena la nullità. Le norme valgono anche per le società controllate o pubbliche (in questo caso il via libera 'motivato' deve essere del rappresentante legale).

No appalti per i condannati. Niente contratti di appalto con la pubblica amministrazione per i condannati in via definitiva per reati di mafia o per i reati contro la pa (come corruzione o concussione).

Stretta su fuori ruolo. Tetto di 10 anni con deroghe. Dopo tante polemiche, è stata totalmente riscritta la norma Giachetti arrivata dalla Camera. Si introduce comunque una stretta per i doppi incarichi dei magistrati (ordinari, amministrativi, contabili e agli avvocati e procuratori dello Stato) stabilendo un limite di 10 anni. Ma l'obbligo di dichiararsi fuori ruolo scatterà subito solo per i magistrati nelle posizioni apicali o semiapicali presso istituzioni, organi ed enti pubblici, nazionali e internazionali. Per l'individuazione di altri incarichi di fuori ruolo è stata prevista una delega del governo, da varare entro quattro mesi dall'approvazione della legge. Previste deroghe al tetto dei 10 anni per i membri del governo, per chi ricopre cariche elettive (Parlamento e authority), per chi ha incarichi presso organi di autogoverno (come il Csm) e ai componenti delle corti internazionali.

Traffico di influenze illecite. Chi sfruttando relazioni esistenti con un pubblico ufficiale o con un incaricato di un pubblico servizio, indebitamente fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale, come prezzo della propria mediazione illecita verso il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio ovvero per remunerarlo, in relazione al compimento di un atto contrario ai doveri di ufficio o all'omissione o al ritardo di un atto del suo ufficio, è punito con la reclusione da uno a tre anni. La stessa pena si applica a chi indebitamente dà o promette denaro o altro vantaggio patrimoniale. La pena è aumentata se il soggetto che indebitamente fa dare o promettere, a o ad altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale riveste la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di un pubblico servizio. Le pene sono altresì aumentate se i fatti sono commessi in relazione all'esercizio di attività giudiziarie. Se i fatti sono di particolare tenuità, la pena è diminuita.

Corruzione tra privati: si modifica l'articolo 2635 del codice civile (la parte che contiene le disposizioni penali in materia di società e consorzi). Il reato viene punito con la reclusione da 1 a 3 anni. La pene sono raddoppiate in caso di società quotate. E' stata inserita la procedibilità a querela di parte ma con una eccezione che consentirà anche interventi d'ufficio alla magistratura inquirente nel caso in cui 'dal fatto derivi una distorsione della concorrenza nella acquisizione di beni e servizi'.

Induzione indebita a dare o promettere utilità. E' la nuova concussione per induzione introdotta nel codice penale con l'articolo 319-quater. E' stata ribattezzata salva-penati dal pdl per la riduzione degli anni di prescrizione (il riferimento è al processo per l'ex presidente, ed ex esponente pd, della provincia di milano). Il partito di berlusconi ha invece rinunciato alla norma salva-ruby. Con la nuova fattispecie, vengono puniti sia il pubblico ufficiale e l'incaricato di pubblico servizio (da 3 a 8 anni), sia il privato che dà o promette utilità (fino a 3 anni).

Concussione. Viene punito con la reclusione da 6 a 12 anni il pubblico ufficiale che costringa taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro o altra utilità.Ancora altre norme sulla parte penale del ddl anticorruzione che ha avuto il via libera dall'aula della Senato dopo il voto di fiducia.

Corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio. Verrà punita con il carcere da 4 a 8 anni (le disposizioni del codice ora sono da 2 a 5 anni di carcere).

Corruzione per l'esercizio della funzione. Da 1 a 5 anni di carcere(il reato diventa così intercettabile).

Corruzione in atti giudiziari. E' punita con la reclusione da 4 a 10 anni (attualmente gli anni sono da 3 a 8).

Peculato. Sale la pena, da quattro a dieci anni di carcere (era da tre a dieci anni).

Abuso d'ufficio. Non più reclusione da 6 mesi a 3 anni ma da 1 a 4 anni.

Interdizione perpetua dai pubblici uffici. E' prevista per il peculato, la concussione, la corruzione propria e la corruzione in atti giudiziari.

(17 ottobre 2012)