RAITRE REPORT
I RE DI ROMA
di
Paolo
Mondani - In onda domenica 4 maggio alle 21.30
MILENA GABANELLI IN
STUDIO
Buonasera. Oggi parleremo di piano regolatore, ovvero ciò che decide
la sorte di una città. La città in questione è
patrimonio dell'umanità.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Roma. Quartiere Ponte di Nona costruito da Francesco Gaetano Caltagirone.
PAOLO MONDANI
Perché ci sono questi cartelli ovunque con scritto area
di cantiere?
FRANCESCO GARGIUOLI - COMITATO NUOVA PONTE DI
NONA
perché questa è di fatto un'area di cantiere,
queste sono palazzine che sono all'interno di un'area in costruzione. Sono
abitate, sono palazzine comunque sprovviste di certificati di
abitabilità. Tra l'altro i certificati di abitabilità
potrebbero anche servire per ottenere uno sgravio Ici come prima casa, dato
che qui sono tutte prime coppie giovani e quasi tutti, il 95%.hanno la prima casa a Ponte di Nona. Questa zona
non è servita dall'autobus, nel momento in cui il comitato di
quartiere fece la richiesta per avere gli autobus, l'Atac
rispose che non può far attraversare i propri mezzi su un'area di
cantiere.
CORRADO STEFANO GOTTI -
COMITATO NUOVA PONTE DI NONA
Tutto questo è stato edificato e realizzato all'epoca.... concesso all'epoca dell'amministrazione Rutelli.
GIANNI ALESSANDRONI -
COMITATO NUOVA PONTE DI NONA
La ferrovia c'è soltanto che passa un trenino ogni 40
minuti, se tutto quanto va bene e all'ora di punta.
PAOLO MONDANI
Che ferrovia è?
GIANNI ALESSANDRONI -
COMITATO NUOVA PONTE DI NONA
La FR2. In alcune ore non ci son treni, per due ore non ci
sono treni, hanno messo adesso qualche trenino nuovo ma passa soltanto nelle
ore non di punta e gli altri son dei carri bestiame. Oltretutto non ci sono
parcheggi nelle stazioni.
PIERRE MICHELONI -
URBANISTICA APUR - COMUNE DI PARIGI
In Francia si realizza prima le strade, le infrastrutture
viarie, tutto e poi l'architettura....Penso che sia
uno specifica....
PAOLO MONDANI
E la macchina non serve?
PIERRE MICHELONI -
URBANISTICA APUR - COMUNE DI PARIGI
Io ho una macchina, ma non la uso mai e mi sto chiedendo di venderla, perché
quand'è che la uso? Quando vengo in Italia?
MILENA GABANELLI IN
STUDIO
Beato lui. Nei prossimi 10 anni si prevede di costruire a Roma 70 milioni di
metri cubi. Per dare un'idea: 1700 nuovi palazzi di 8 piani. E si prevede che
350.000 persone andranno ad abitare lì. La crescita è zero, ma
sono cambiati gli stili di vita, tante persone sole, coppie non sposate,
immigrati, studenti fuori sede, tutte persone che non sono in grado di pagare
dei costi troppo elevati. Magari non si vende tutto, però intanto si
costruisce, e in 70 milioni di metri cubi ci sta tanta roba. Può
essere che si decida anche di seguire le tendenze europee, che sono quelle di
spostare fuori dal centro tutte le funzioni politiche ed amministrative e
quindi anche il traffico che comportano per lasciare spazio alla naturale
vocazione di Roma che è quella culturale e turistica. Nelle chiese di
Roma trovi Michelangelo, Raffaello, Caravaggio, opere di valore inestimabile
che non trovi nelle chiese di Boston o di Berlino. E
infatti gli amministratori prevedevano questi spostamenti già
con il piano regolatore del '65. Poi per 40 anni si è costruito di
tutto, ma i ministeri con annessi e connessi sono sempre rimasti lì. A
febbraio scorso è stato approvato l'ultimo piano regolatore. Cosa
c'è dentro lo racconta Paolo Mondani
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Lo scorso febbraio, mentre i comitati di quartiere protestano contro i
milioni di metri cubi di cemento che pioveranno sulla città, il
Consiglio Comunale di Roma approva il nuovo piano regolatore.
ROBERTO MORASSUT - EX
ASSESSORE URBANISTICA - COMUNE DI ROMA
Onorevoli colleghi, il nuovo piano regolatore, generale di
Roma....
CONSIGLIERE COMUNALE
C'è una violazione della prassi accertata....
CONSIGLIERE COMUNALE
E in due giorni per una maggioranza, solo in questo caso
unita e bolscevica, ci fanno votare nonostante la nostra
opposizione....
CITTADINO
I soldi che vi ha dato lo Stato per le case popolari, li avete usati per
costruire opere inutili!
DONNA OCCHIALI DA SOLE
Loro sul raccordo hanno tanto di cartelloni giganteschi,
residenze nel parco, quindi.... e invece il parco
delle Sabine che doveva iniziare contestualmente alla edilizia
residenziale.... proprio se no sono, così , strafregati!
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Area della Bufalotta, estrema periferia al nord est
di Roma. Tra le vie Salaria e Nomentana. Il Comune
realizza qui una centralità, una piccola città che sulla carta
promette tanto verde, case, uffici, centri commerciali. Ma per ora ci sono
solo i centri commerciali e le case costruite dai fratelli Toti e da Francesco Gaetano Caltagirone.
PAOLO MONDANI
Quanto è grande il suo appartamento e quanto lo ha pagato?
DONNA 1
Sul catasto c'è scritto 69.
PAOLO MONDANI
69 metri quadri?
DONNA 1
Si ma 69 metri quadri non netti, dentro sarà
un 50 metri
quadri, 55 metri
quadri, non di più!
PAOLO MONDANI
Complessivamente quanto costa?
DONNA 1
317! Mannaggia!
PAOLO MONDANI
317 mila?
DONNA 2
No aspetta 317 e 900.
DONNA 1
E poi non di lusso, perché a me sembra che siano case popolari, perché io ho
visto le case popolari e le rifiniture sono fatte bene, dopo anni ho visto
case popolari che ancora reggono. In questa la pavimentazione la scia a desiderare, la zoccolatura marcia.
PAOLO MONDANI
Quanto paga al mese di mutuo lei signora?
DONNA 1
1500 euro al mese, che non so se... che paga la figliola, perché
l'appartamento è della figlia!
PAOLO MONDANI
Per quanto tempo?
DONNA 1
30 anni!
PAOLO MONDANI
Ma lei....si diverte lei!?
DONNA 1
Io rido perché non so la figlia che farà!!! E
poi dicono che non se ne vanno via di casa, sono bamboccioni,
ma come fanno questi figlioli a sposarsi, a uscire di casa, a comprare casa,
a vivere!
DONNA 2
Il mio ragazzo, siamo cosi, è un bamboccione
anche lui perché chiaramente non si può fare!
PAOLO MONDANI
Sta a casa con i genitori, vi amerete a distanza a
vita, questa è la verità?
DONNA 2
Sempre, si. E non potremmo fare nemmeno figli,
perché la casa che ho comprato non è che una stanza in più,
eventualmente, per poter supportare una famiglia di tre persone.
DONNA OCCHIALI DA SOLE
Siamo stati allettati dal fatto che questa sia una nuova forma di
città, la centralità urbana, piena di servizi, diciamo qualcosa
di simile all'Eur o al centro di Roma, con la parte direzionale, con i
servizi pubblici, i servizi privati, dove c'erano anche possibilità di
lavoro perché ci sarebbero stati tanti uffici a disposizione, la
metropolitana, l'imbocco con l'autostrada che è l'unica cosa che hanno
fatto, ma semplicemente perché c'era Ikea, e il centro commerciale, perché
altrimenti di noi se ne sarebbero strafregati.
PAOLO MONDANI
Che cosa sono le centralità?
PAOLO BERDINI - DOCENTE
URBANISTICA UNIV. TOR VERGATA
Le centralità sono aree di proprietà dei privati che son state....
PAOLO MONDANI
Sparpagliate nella città....
PAOLO BERDINI - DOCENTE
URBANISTICA UNIV. TOR VERGATA
....Sparpagliate nella città, andiamo dal
nord della città a est della città., al sud estremo della
città.
PAOLO MONDANI
Sono queste piccole aree blu, diciamo cosi?
PAOLO BERDINI - DOCENTE
URBANISTICA UNIV. TOR VERGATA
Si, sono queste aree blu, che erano gli ex servizi
generali della città che sono stati appunto privatizzati, sulla base
di questa visione, tutta privatistica.
PAOLO MONDANI
Guarda caso le centralità, queste piccole città che dovete
realizzare, stanno proprio là dove i proprietari hanno acquisito le
aree, esempio, Bufalotta i Toti
e i Caltagirone.Acilia Madonnetta
passa da Telecom a Toti e Ligresti, Romanina a Scarpellini,
Fiumicino a Magliana sempre dei Toti.
ROBERTO MORASSUT - EX
ASSESSORE URBANISTICA - COMUNE DI ROMA
Si è messo in moto un mercato delle aree, individuato
dal nuovo piano regolatore, che ha spesso modificato anche gli assetti
proprietari.
PAOLO MONDANI
Il problema è che voi indicate li le
previsioni di....
ROBERTO MORASSUT - EX
ASSESSORE URBANISTICA - COMUNE DI ROMA
Ma queste, ripeto, indicazioni, previsioni, sono stati
precedenti a questi processi di compravendita, ma a me francamente come si muove
il mercato interessa relativamente.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
E infatti il Comune decide di fare le nuove
città, le famose centralità, proprio dove i grandi proprietari
hanno comprato le aree. Solo un caso? Questo è il video promozionale
della centralità Bufalotta dove proprietari
e costruttori promettono case spaziose, verde e servizi. Il Comune dice:
nella centralità vanno trasferiti dal centro alcuni servizi di
qualità come ospedali e ministeri, e invece il comune nell'ottobre
scorso, sulla Bufalotta cambia idea.
PIERGIORGIO ROSSO -
INGEGNERE - ASSOCIAZIONE NUOVO MUNICIPIO IV
Il 10 di ottobre del 2007 la giunta del Comune di Roma ha approvato una
delibera, che cambia la destinazione d'uso di una parte della
centralità metropolitana Bufalotta. La centralità
metropolitana Bufalotta prevede 2.750.000 metri cubi
destinati in parte a servizi e in parte a residenze, la parte a servizi
è di circa un milione di metri cubi ebbene questa porzione di un
milione di metri cubi, secondo questa delibera, sarà trasformata da
uffici a residenze. Questa richiesta è stata accolta dalla giunta
sulla base di una analoga richiesta da parte dei
costruttori, che avevano difficoltà a vendere uffici. Sono circa 5.000
appartamenti in più e circa 12.000 abitanti in più, su una popolazione
già insediata di 200.000 nel municipio IV di Roma. Noi usiamo dire,
siamo circa la quattordicesima città in Italia in termini di
popolazione.
DONNA OCCHIALI DA SOLE
Ho paura che il mio acquisto, così, si trasformi in una
grande bella bolla di sapone e "puff", e
insieme alla centralità se ne vanno anche i miei investimenti.
PAOLO MONDANI
Il caso Bufalotta, dove il proprietario dell'area
che è Toti chiede di modificare con un
accordo di programma un milione di metri cubi destinati ad uffici in residenze.
Questo secondo me contraddice un po' l'idea che facciate di queste
centralità, di queste mini città tante
piccole citt. composte da uffici, funzioni moderne.
ROBERTO MORASSUT - EX
ASSESSORE URBANISTICA - COMUNE DI ROMA
Si è addivenuti ad un compromesso, all'idea di un
compromesso in cui in cambio di una valorizzazione immobiliare vi fosse un
notevole versamento di oneri all'amministrazione per realizzare le
infrastrutture in trasporto pubblico.
PIERGIORGIO ROSSO -
INGEGNERE - ASSOCIAZIONE NUOVO MUNICIPIO IV
E questo che ci scandalizza: che un operazione
di valorizzazione di fondiaria venga spacciat.come
rilevante interesse pubblico e quindi l'amministrazione l'appoggia e chiede
in cambio 80 milioni di euro.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Il Comune scambia i trasporti con le case e i costruttori non fanno i servizi
di qualità. La centralità Bufalotta
diventerà un altro quartiere sul raccordo anulare. I costruttori
versano in cambio 80 milioni di euro, con i quali il Comune
prolungherà la metropolitana B1 fino a Bufalotta.
Peccato che non ci sia ancora il progetto e che per i 4 nuovi chilometri di
metrò occorreranno 600 milioni di euro. Ma per concludere il patto coi
costruttori resta aperto un problema, quello delle regole. Il nuovo piano
regolatore a Bufalotta non prevede tutte quelle
case. Per cambiarlo non basta una delibera del Comune. Come fare? Con uno
strumento rivoluzionario: l'accordo di programma.
PAOLO BERDINI - DOCENTE
URBANISTICA UNIV. TOR VERGATA
Attraverso l'uso dell'accordo di programma io posso conservare, variare,
aumentare, cambiare destinazione ad alcune previsioni del vecchio piano del
nuovo piano addirittura quindi in buona sostanza le regole sono saltate.
PAOLO MONDANI
E questo è andato a vantaggio soprattutto di chi in
questi anni?
PAOLO BERDINI - DOCENTE
URBANISTICA UNIV. TOR VERGATA
Beh del gruppo Acqua Marcia direi, del gruppo Toti Lamaro, del gruppo Bonifaci che hanno ottenuto delle valorizzazioni
immobiliari impressionanti o lo stesso gruppo di Francesco Gaetano
Caltagirone.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Osserviamo la delibera della Giunta comunale del 9 ottobre 2007. Che riguarda
l'accordo di programma in variante al piano regolatore per interventi nel
settore urbano di Bufalotta. Scopriamo che
c'è una seconda concessione, quella che permette un ampliamento dei
volumi del complesso di Viale Romania n. 32 per il nuovo polo
dell'università Luiss.
VANESSA RANIERI -
ASSOCIAZIONE VILLA ADA GREENS
Quello che noi riteniam.
assolutamente paradossale è che si va in deroga con accordo di
programma al piano regolatore, vantando un interesse generale che in
realtà è un interesse di un'università privata.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Ecco il complesso che era di proprietà delle suore dell'Assunzione,
poi comprato dai fratelli Toti della Lamaro Costruzioni che lo hanno dato in affitto alla Luiss. La delibera non è ancora approvata dal
consiglio comunale eppure i lavori sono iniziati. Come mai? Ce lo spiega
questa comunicazione dei vigili urbani del secondo municipio. Leggiamo che la
Lamaro ha presentato al municipio una Dia,
dichiarazione di inizio attività, in cui dichiara l'esecuzione di
opere di restauro conservativo. E invece i vigili urbani si accorgono di
lavori abusivi di ristrutturazione. Insomma, il secondo municipio autorizza
solo lavori di conservazione e nessun ampliamento, il Comune invece sì
ma in una proposta di delibera non ancora approvata. Guarda caso, la Lamaro l'ampliamento lo ha già iniziato. Ma si
può fare su un'area simile?
VANESSA RANIERI -
ASSOCIAZIONE VILLA ADA GREENS
Questa è una zona assolutamente vincolata a tutela
integrale, è una zona G1 Parco storico vincolato
anche se privato, è un'area che ricade nella valle del Tevere 15/08 e
quindi....
PAOLO MONDANI
Che vuol dire un piano paesistico?
VANESSA RANIERI -
ASSOCIAZIONE VILLA ADA GREENS
Esattamente ed ha anche un vincolo paesaggistico specifico
apposto con decreto ministeriale.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Le sorprese non finiscono qui. Leggiamo nella delibera che la Lamaro Appalti ha deciso di stanziare 8 milioni di euro
di contributo straordinario volontario a favore del Comune di Roma visto che
non riuscirà a garantire gli standard di verde e parcheggi fissati per
legge. Ci guadagna il Comune in questo scambio?
VANESSA RANIERI -
ASSOCIAZIONE VILLA ADA GREENS
Beh io direi proprio di no visto che quel di più che
gli concede il Comune in termini edificatori renderà 150 milioni di
euro alla Lamaro appalti a fronte degli 8 milioni
che loro daranno qualora loro non si atterrano agli
standard urbanistici.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Il Comune si accontenta di poco. Altri no. Ecco il contratto con il quale la
società Lamaro dei fratelli Toti dà mandato all'avvocato Marco Simeon di convincere il Vaticano e le suore
dell'Assunzione a vendere il complesso di Viale Romania. Legato all'Opus Dei,
Simeon, è stato responsabile
relazioni istituzionali di Capitalia. Oggi è a Mediobanca. Ma
sempre sotto l'ala protettrice di Cesare Geronzi. I
Fratelli Toti per la consulenza versano a Simeon un milione e 300 mila euro.
ROBERTO MORASSUT - EX
ASSESSORE URBANISTICA - COMUNE DI ROMA
Francamente i cognomi Toti, questo,
quell'altro interessa poco, torno al concetto. L'amministrazione da' delle
norme, da delle regole, da degli indirizzi poi il mercato si muove.
Indipendentemente. Io difendo il progetto di creare in quel luogo un campus
universitario della Luiss, perché Roma è la
capitale d'Italia, la Luiss è una grande
università, benché privata, che forma una parte importante della
classe dirigente e deve avere una sede degna.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Sulla Roma-Fiumicino c'è un'altra grande
area di proprietà dei fratelli Toti che
essendo anche costruttori hanno potuto edificare i capannoni della nuova
Fiera di Roma. Il piano regolatore non prevedeva affatto la nuova fiera
eppure su questi 300
ettari i Toti ottengono di
poter realizzare tre milioni di metri cubi, di cui la fiera è solo una
parte. Ma la storia viene da lontano.
PAOLO BERDINI - DOCENTE
URBANISTICA UNIV. TOR VERGATA
Questa zona era destinata dal piano regolatore del 1965 ad
auto-porto, cioè qui arrivavano le merci, cambiavano vettori,
arrivavano i tir e poi cambiavano le merci con i piccoli vettori verso la
città di Roma. Da allora il destino di quest'area è diventato
travolgente nel senso che, a cavallo delle due giunte, di Francesco Rutelli e
di Walter Veltroni, sempre attraverso lo strumento dell'accordo di programma,
gruppo Lamaro propone al comune di fare qui la
Fiera di Roma e il Comune di Roma fa una variante attraverso un accordo di
programma e questa zona da auto-porto diventa Fiera di Roma, anche qui
c'è una plusvalenza che lascio immaginare.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Siamo sulla via Anagnina, quadrante sud est di
Roma. Quartieri degli anni '60 nati con l'abusivismo e quartieri legali fatti
solo di case. La viabilità è collassata dall'arrivo del centro
commerciale dell'Ikea. Proprio qui, sull'unica area verde rimasta libera, di
proprietà dell'Immobilfin di Sergio Scarpellini, il comune vuole costruire una
centralità. E con lo strumento dell'accordo di programma, in deroga
alle previsioni del piano regolatore, le costruzioni previste crescono a
dismisura.
ALDO PIRONE - COORD. COMUNITA' TERRITORIALE MUNICIPIO X
Il piano regolatore del 2003, la proposta originaria prevedeva
un'edificazione di 750 mila metri cubi, qui, che poi in fase di deduzione,
contro deduzioni, contro deduzioni, insomma, alla fine il nuovo piano
regolatore ha fissato la quota a 1 milione e 130 mila metri cubi e c'è
stato già uno spostamento consistente in avanti.
PAOLO MONDANI
E Scarpellini cosa intende fare qua?
ALDO PIRONE - COORD. COMUNITA' TERRITORIALE MUNICIPIO X
Adesso c'è il proprietario che propone per dare, dice
lui, un contributo di 50 milioni al prolungamento della metropolitana.
PAOLO MONDANI
50 milioni di euro?
ALDO PIRONE - COORD. COMUNITA' TERRITORIALE MUNICIPIO X
50 milioni di euro, meno del 20% del costo dell'opera totale,
in cambio di quest.piccolo contributo lui chiede un
incremento ulteriore di 670 mila metri cubi che complessivamente porterebbe
l'edificazione della centralità a 1 milione e 800 mila metri cubi.
PAOLO MONDANI
Lei la Romanina quando la comprò?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
La Romanina l'avevo comprata....qual
è il concetto?
PAOLO MONDANI
In che anno voglio dire?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Nel '90.
PAOLO MONDANI
E quanto la pagò?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
La pagai 160 miliardi.
PAOLO MONDANI
Oggi quanto vale quella quell'area?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Ma che le devo dire....
PAOLO MONDANI
Lei è un intermediario immobiliare, uno dei più famosi a Roma?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Si, si ma io....
PAOLO MONDANI
Se non lo sa lei, chi lo sa?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Sì ma io lo so quanto può valere.
PAOLO MONDANI
E allora me lo dica!
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Diciamo che valgono 5 o 6 volte in più.
MILENA GABANELLI IN
STUDIO
Quei terreni comprati nel '90 oggi valgono 5 o 6 volte in più anche
perché il piano regolatore gli da l'ok per costruire
1 milione 100 mila metri cubi. Il signor Scarpellini
però vorrebbe edificarne 700.000 in più. Non sarebbe possibile,
se non attraverso l'accordo di programma, che è uno strumento
amministrativo che permette al pubblico di fare una variante al piano
regolatore. Ma mica la puoi fare perché è nell'interesse del
costruttore! Si può fare solo quando c'è un interesse pubblico.
In questo caso l'interesse pubblico consiste in denaro che il signor Scarpellini darà al Comune. Quanto lo vediamo fra
qualche minuto dopo un po' di pubblicità.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Stavamo parlando del signor Scarpellini, un
imprenditore molto abile, può darsi che qualcuno ricordi quando
qualche anno fa comprò dalla Telecom il complesso Marini, dove ci
stanno gli uffici dei parlamentari. Bene, lui era riuscito a stipulare un contratto
d'affitto con lo Stato per 18 anni, ancora prima di diventarne il
proprietario. Ad ogni modo, è stato autorizzato dal Comune a costruire
nella periferia romana 1 milione 100 mila metri cubi. Lui vorrebbe arrivare a
1 milione e 8. L'ostacolo
è superabile solo con una variante al piano regolatore. Per dire, il progettista del signor Scarpellini
è stato consulente per i problemi urbanistici della Regione e
direttore del piano regolatore di Roma fino al 2002. Capita, i professionisti
oggi lavorano per un ente e domani per un imprenditore. Chiusa parentesi. Ma
qual è la contropartita che offrirà al Comune in cambio della
variante e quanto ci guadagnerà il signor Scarpellini
dall' operazione?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Noi imprenditori è come si diventa quasi come dire giocatori. Sai
quanta gente mi dice ma chi te lo fa fare a te che fai una vita da povero!
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Al povero Scarpellini costruire a Romanina frutterà 420 milioni di euro di guadagno
netto. Se il Comune gli consentirà di realizzare 670 mila metri cubi
in più il netto salirà di altri 250 milioni. In cambio di
questa fortuna Scarpellini promette solo 50 milioni
di euro al Comune per realizzare il prolungamento della metropolitana da Anagnina a Romanina che
costerà, dicono in tecnici, 350 milioni e che se realizzata
farà lievitare ancora il valore dell'area.
ALDO PIRONE - COORD. COMUNITA' TERRITORIALE MUNICIPIO X
Siamo preoccupati concretamente che quella che qui è
stata definita come centralità che doveva portare delle funzioni che
erano riqualificanti rispetto a una periferia che è molto degradata,
diventa invece un nuovo contenitore di case e centri commerciali.
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Bisogna che in questo paese cominciate a pensarla
positivamente non sempre negativamente. La dimostrazione di fatto
è che io ho cominciato la gavett. e oggi
eccomi qua.
PAOLO MONDANI
E quanti appartamenti pensate di fare più o meno?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Quanti ne verranno? Tanti un paio di mila. Anche anche.
PAOLO MONDANI
2000?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
2000 anche di più.
PAOLO MONDANI
2500?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
2500, 3000. Anche di più.
PAOLO MONDANI
3000?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Secondo gli appartamenti come sono piccoli, grandi.
PAOLO MONDANI
Se non lo sa lei dott. Scarpellini!
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Ancora al dettaglio non lo abbiamo studiato.
ALDO PIRONE - COORD. COMUNITA' TERRITORIALE MUNICIPIO X
Noi qui praticamente arriviamo alle pendici dei castelli romani, ormai tutta
la vecchia campagna romana in questo settore, è stata completamente, o
verrà completamente coperta dal cemento.
PAOLO MONDANI
A Romanina, Scarpellini
dice che occorre passare da circa 1 milione a 1 milione e cento metri cubi a
1 milione e 8. Anche li, che senso ha?
ROBERTO MORASSUT - EX
ASSESSORE URBANISTICA - COMUNE DI ROMA
Non ho nessuna pregiudiziale, naturalmente però essendoci stato un
voto del Consiglio Comunale, che in materia urbanistica è centrale,
ritengo che quel voto e quel dimensionamento vada rispettato e si debba
comunque operare, per dare comunque la metropolitana a Romanina
mantenendo il dimensionamento stabilito.
PAOLO MONDANI
L'idea di passare dalla previsione di piano attuale alla vostra massima,
quella del milione e 8 ha
trovato un qualche consenso?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Ma buonsenso no, c'è diciamo della maggioranza, perché questo
effettivamente il progetto....
PAOLO MONDANI
Sono d'accordo insomma, questa è la cosa?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Non credo che sia....perché noi facciamo una cosa
credo utile per la città, adesso si parla perché lei mi sta
intervistando.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Scarpellini è convinto che con l'accordo di
programma il Comune gli darà il via libera, ma l'assessore Morassut dice che a Romanina si
rispetterà il piano regolatore e che non si faranno 1 milione 800 mila
metri cubi. Chi ha ragione? Lo chiediamo a Giovanni Mazza, il signore che
vediamo in piedi discutere con un assessore durante l'approvazione del piano
regolatore. Giovanni Mazza, ex consigliere comunale del partito comunista
italiano oggi è uno dei principali consulenti di costruttori come
Pulcini, Bonifici, Caltagirone, Ligresti e naturalmente Scarpellini.
PAOLO MONDANI
Il nuovo piano regolatore di Roma, fa delle previsioni di cubature da
costruire, ma tutti sanno che verranno smentite dai futuri accordi di
programma, allora questo piano regolatore, non ci dice la verità.
Sì o no?
GIOVANNI MAZZA -
CONSULENTE COSTRUTTORI
Non si può ridurre a sì o no, il piano regolatore dice una mezza
verità, diciamo cosi, diciam.prevalentemente
dice la verità, poi in alcune parti questa verità è una
mezza bugia che va corretta.
PAOLO MONDANI
Leggo che lei alla Lega Nord ha dato 75 mila euro di contributi, ai DS 68 mila, finanziamento al partito?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Si, finanziamento al partito.
PAOLO MONDANI
Tutto regolare?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Si tutto regolare, con fatture se no non posso fare questo.
PAOLO MONDANI
Ad altri partiti ha dato qualche cosa?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Si tutto regolare, tutto regolare.
PAOLO MONDANI
Anche ad altri partiti voglio dire?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Si ma più che altro sono....
PAOLO MONDANI
Contributi elettorali?
SERGIO SCARPELLINI -
COSTRUTTORE
Sì, tutti i contributi elettorali che ho fatto.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Centralità Acilia Madonnetta. Siamo a due
passi dal mare. In un'area archeologica che come dicono a Roma, basta
spostare la terra e salta fuori qualcosa. Il progetto realizzato
dall'architetto Vittorio Gregotti prevedeva tanti servizi di qualità.
Prevedeva, appunto.
PAULA DE JESUS -
ARCHITETTO - COMITATO ENTROTERRA XIII
Innanzi tutto le centralità per definizione devono
stare vicino al ferro, per cui....
PAOLO MONDANI
Cioè vicino alla ferrovia?
PAULA DE JESUS -
ARCHITETTO - COMITATO ENTROTERRA XIII
Vicino alla ferrovia, la cosiddetta cura del ferro, chiamata
da Veltroni, cioè vicino alla ferrovia, per cui si sarebbe dovuta
realizzare una stazione, che avrebbe servito questa centralità, e poi
anche tre campus universitari. Questi tre campus universitari avrebbero dovuto essere finanziati dall'Inail che
purtroppo con la finanziaria dell'anno scorso questo finanziamento in
realtà non verrà mai.
PAOLO MONDANI
Quindi cancellati i campus?
PAULA DE JESUS - ARCHITETTO
- COMITATO ENTROTERRA XIII
Cancellati per esempio già i campus universitari.
PAOLO MONDANI
La stazione ferroviaria però?
PAULA DE JESUS -
ARCHITETTO - COMITATO ENTROTERRA XIII
La stazione ferroviaria teoricamente si dovrebbe costruire
prima, ma in realtà questa cosa con molta probabilità non si
farà.
ADRIANA FORNARO -
COMITATO DI QUARTIER MADONNETTA
Si sono rifatti per quanto riguarda la viabilità a delle piantine di
zona che risalgono agli anni 60 quindi non hanno tenuto conto del costruito
recente e hanno supposto di poter creare delle strade di collegamento che non
sono più realizzabili perché ci sono delle case condonate, per cui o
abbattono le case condonate o non creeranno le infrastrutture per quanto
riguarda la viabilità.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
In una recente memoria presentata alla giunta comunale prima delle elezioni,
l'assessore Morassut scrive che il progetto di
Acilia Madonnetta è saltato e va interamente
rivisto con la proprietà: Telecom, Marzotto, Pirelli Re. Rimangono
quindi tre sole certezze: si faranno case per 10 mila persone,
l'università non ha i soldi per spostarsi, la stazione ferroviaria
è sospesa.
PAULA DE JESUS -
ARCHITETTO - COMITATO ENTROTERRA XIII
Inizialmente siamo partiti con una cubatura di un milione e
800 mila metri cubi. Su richiesta degli abitanti si è cercato di
abbassare questo quorum e i cittadini avevano chiesto che fossero circa 800
mila metri cubi. Alla fine l'assessore Morassut
all'urbanistica e D'Alessandro ai lavori pubblici comunicano con grande
giubilo ai giornali che si è venuti incontro ai cittadini e che questa
centralità non peserà più per un milione e 8 ma per un
milione e 4. Quindi in realtà....
PAOLO MONDANI
Soddisfatta dei meno 400 mila lei?
PAULA DE JESUS -
ARCHITETTO - COMITATO ENTROTERRA XIII
Caspita è stato un affare per noi!
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
A pochi passi dalla futura centralità, spuntano i
palazzoni di Via Di Acilia. Da tempo sono in vendita e vanno a ruba. Sono le
Terrazze del Presidente, un complesso edilizio vicinissimo alla tenuta del
Presidente della Repubblica a Castel Porziano. Siamo nel 1990, ai costruttori Antonio Pulcini
e Salvatore Ligresti arriva un primo miracolo: la regione Lazio concede di
realizzare questi palazzi su un terreno destinato a servizi pubblici. La
concessione viene però cancellata dal Tar e dal Consiglio di Stato e
questi edifici vengono dichiarati ufficialmente abusivi. Ma nel '94 arriva il
secondo miracolo.
PAULA DE JESUS -
ARCHITETTO - COMITATO ENTROTERRA XIII
Sotto il governo Berlusconi c'è diciamo il condono
edilizio che prevedeva che si potesse condonare diciamo ogni domanda fino a
un massimo di 750
metri cubi.
PAOLO MONDANI
Un pò strano perché qui quanti saranno i
metri cubi?
PAULA DE JESUS -
ARCHITETTO - COMITATO ENTROTERRA XIII
Qua sono 283 mila quindi sono moltissimi.
PAOLO MONDANI
Era impossibile condonare?
PAULA DE JESUS -
ARCHITETTO - COMITATO ENTROTERRA XIII
Era impossibile condonare, però viene in aiuto di Pulcini un
emendamento del Centro Destra che consente, anche a coloro a cui è
stato annullato con sentenza del Tar, appunto la concezione edilizia, di
poter sanare l'opera.
PAOLO MONDANI
Insomma un emendamento "ad hoc" per le case di via di Acilia?
PAULA DE JESUS -
ARCHITETTO - COMITATO ENTROTERRA XIII
Un emendamento "ad hoc" esattamente!
PAOLO MONDANI
Chi deve ringraziare di quella diciamo cosi...?
ANTONIO PULCINI -
COSTRUTTORE
Ma io credo che, non lo so, la
politica italiana. Che devo dire??
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
A questo punto, usando la legge sul condono edilizio, Antonio Pulcini chiede
al Comune di Roma la concessione in sanatoria. Rimane però aperto il
problema della destinazione d'uso dell'area. Il piano regolatore non
prevedeva case in questo luogo, quindi Pulcini non avrebbe potuto ottenere il
condono. Eppure riesce ad aprire con il Comune una lunga trattativa.
PAULA DE JESUS -
ARCHITETTO - COMITATO ENTROTERRA XIII
Nel 2003 finalmente però l'ufficio anti abusivismo del
Comune di Roma, sotto la giunta Veltroni, regala una splendida concessione
edilizia in sanatoria.
PAOLO MONDANI
Quanti appartamenti realizzate li?
ANTONIO PULCINI -
COSTRUTTORE
Circa 1300.
PAOLO MONDANI
Quanta gente in tutto?
ANTONIO PULCINI -
COSTRUTTORE
4000, 4500 persone.
UOMO
Ci ritroviamo dei palazzi che sono venduti a dei prezzi
esorbitanti, sicuramente per la tasca di pochissimi e sono appartamenti non
extra lusso, ma molto, ma molto di più. Addirittura è previsto
anche un laghetto privato all'interno del cortile.
PAOLO MONDANI
Quanto costa a metro quadro di media comprare lì da lei?
ANTONIO PULCINI -
COSTRUTTORE
Mediamente in questo momento costano sulle 4000/4500.
PAOLO MONDANI
4000/4500?
ANTONIO PULCINI -
COSTRUTTORE
Sì è un buon prodotto, di elevata
qualità, questo però lo può andare a visitare se dovesse
avere bisogno di comprare una casa. Si può accomodare nei nostri
uffici.
ROBERTO MORASSUT - EX
ASSESSORE URBANISTICA - COMUNE DI ROMA
Si trattava di un complesso immobiliare abbandonato diciamo da anni che
attraverso una procedura di condono edilizio, lungamente varata dagli uffici,
sono stati chiesti oneri aggiuntivi per realizzare quelle necessarie opere di
viabilità e di collegamento, tra cui l'ampliamento di Via di Acilia,
il sottopasso sotto la via Cristoforo Colombo per le interconnessioni tra Via
di Acilia e la Cristoforo e Colombo e una serie di
altri servizi
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Quindi il comune fa uno scambio con il costruttore. Ti
dò la concessione in sanatoria e tu mi fai
le strade.
PAULA DE JESUS -
ARCHITETTO - COMITATO ENTROTERRA XIII
Col piccolo particolare che quello che il Comune consente loro
lo fanno subito e presto. Le opere pubbliche no, per cui ad oggi, ancora oggi
stiamo aspettando il raddoppio di via di Acilia. Eppure le case sono
costruite.
MILENA GABANELLI IN
STUDIO
La pubblica amministrazione incapace di ridurre la spesa, per far quadrare i
conti, ha tagliato i trasferimenti ai comuni e i comuni, per sopravvivere,
hanno cominciato ad elargire licenze edilizie e monetizzato le aree verdi,
cioè chiedono a chi costruisce contanti, in cambio d.standard
edilizi, ovvero tutto quello che fa la differenza fra un quartiere normale e
un quartiere dormitorio. Poi col contante ci costruisco una linea della
metropolitana che però all'ente pubblico viene a costare 7 volte
tanto, e magari non si fa nei tempi previsti. Intanto però con
l'aumento dell'immigrazione, confinata in case dimesse con poche funzioni di
qualità, e poche possibilità di integrazione si potrebbe correre
il rischio di vedere qui quello che è successo qualche anno fa in un
comune a nord di Parigi. A Clichy Sous Bois, dove un paio di anni
fa è esplosa la rivolta: 9000 auto incendiate. 3000 persone arrestate,
il governo ha dovuto dichiarare lo stato di emergenza, ad oggi non ancora
sospeso. A un passo, Parigi, dove in campo urbanistico il Comune ha l'ultima
parola su tutto.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Parigi è dodici volte più piccola del
comune di Roma. Gli abitanti sono invece circa gli stessi. A Roma ci sono due
linee metropolitane, a Parigi 14, più tre treni regionali che arrivano
fino in centro. Quelle torri sulle sfondo sono gli
uffici della Defence costruita su aree pubbliche,
così come su aree pubbliche è la zona direzionale di Paris Rive Gauche. Andiamo a visitare il quartiere
periferico di Bercy, paragonabile a una nuova
centralità romana.
PIERRE MICHELONI -
URBANISTICA APUR - COMUNE DI PARIGI
Dove c'è sia un gran parco di 12 ettari che due
attrezzature maggiori, il Ministero delle Finanze e il Palazzo dello Sport e
una grande zona di abitazioni, di commercio e di uffici. Si vede lungo il
giardino tutta una zona di abitazioni, il cinema di Francia e dall'altra
parte le 4 torri delle biblioteche di Francia. I commerci sono i commerci
atipici, i commerci molto ricercati, non è il commercio di....
PAOLO MONDANI
Non avete portato il centro commerciale insomma?
PIERRE MICHELONI -
URBANISTICA APUR - COMUNE DI PARIGI
No qua no, ma non ci sono i centri commerciali a Parigi. Questo è
vietato.
PAOLO MONDANI
E perché?
PIERRE MICHELONI -
URBANISTICA APUR - COMUNE DI PARIGI
perché i centri commerciali uccidono il piccolo commercio. Abbiamo tre tipi
di alloggi qui, il privato, il sociale e la l'intermedier, sono gli appartamenti che sono in affitto
per la classe media. Dunque abbiamo tutta la superficie sociale. Questi
alloggi mi sa dire quali sono gli alloggi sociali e privati, si vede la
differenza di architettura, ma non di qualità.
PAOLO MONDANI
Quante case avete realizzato qui, quanti alloggi sono?
PIERRE MICHELONI -
URBANISTICA APUR - COMUNE DI PARIGI
I nuovi alloggi 2500.
PAOLO MONDANI
E in rapporto pubblico e privato quanti pubblici e quanti...?
PIERRE MICHELONI -
URBANISTICA APUR - COMUNE DI PARIGI
Due terzi pubblici e un terzo privato. Il prezzo dell'affitto degli alloggi
pubblici è uguale per tutta Parigi. Però il prezzo degli
affitti o dell'acquisto delle zone libero, insomma private quello è il
prezzo del mercato. La metro ha cambiato totalmente la zona, questa zona che
era una zona di "fondo" città, con
la metro è diventata una zona di "inizio" città.
Prima da questo punto per arrivare al centro di Parigi, alla Madeleine occorreva più di un ora,
un'ora e mezza, adesso 10 minuti e si è alla Madeleine.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
E a pochi passi, la zona degli uffici, degli alberghi e dei cinema. Va ancora
detto che a Parigi il 50 per cento degli alloggi che si realizzano sono
pubblici, l'altra metà sono privati ma è il Comune che fa il
progetto. Resta solo da chiarire se le nuove città, come Bercy, vengono costruite su terreni pubblici o come
accade a Roma su aree private.
PIERRE MICHELONI -
URBANISTICA APUR - COMUNE DI PARIGI
Ci sono anche dei pezzi direi di proprietari privati, piccoli pezzi, ma direi
che le gran zone di intervento pubblico si fanno su dei territori che
appartengono a un gran proprietario pubblico.
PAOLO MONDANI
A Roma è possibile espropriare un terreno ma il Comune lo deve pagare
a prezzo di mercato e di solito non ha i soldi per farlo. A Parigi come si
comporta il Comune?
PIERRE MICHELONI -
URBANISTICA APUR - COMUNE DI PARIGI
Quello che realizza l'operazione è una società a capitale misto
gestita dal Comune, scelta dal comune, la Semapa,
la Semaest, la Semavip,
ce ne sono parecchie a Parigi dunque queste società a capitale misto
finalmente hanno un capitale di soldi, un 51% di capitale appartiene al
Comune di Parigi, dunque il Comune ha il controllo. Dunque chi compra i
terreni non è il Comune, è la società a capitale misto.
PAOLO MONDANI
Quindi l'operazione la fa una società controllata al 51% dal pubblico.
E il privato, con il suo 49%, permette al Comune di comprare le aree
necessarie.
PIERRE MICHELONI -
URBANISTICA APUR - COMUNE DI PARIGI
Compra i terreni, li viabilizza,
costruisce le attrezzature, scuole, giardini, questo e quello, lottizza,
vende i lotti e con i soldi, riprende i soldi che ha dato. Dunque è un
gioco di equilibrio finanziario.
PAOLO BERDINI - DOCENTE
URBANISTICA UNIV. TOR VERGATA
Roma in particolare è un caso unico in Europa. Nell'Europa nel nord,
dalla Francia alla Germania alla Gran bretagna
è comunque l'amministrazione pubblica che disegna l'assetto delle
città, poi ovviamente volta per volta nei vari comparti di
trasformazione della città contratta con il privato le forme di realizzazione, ma localizzazione delle funzioni che vanno
nelle città è in mano al pubblico.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Affacciate sulle aree verdi di Tor Marancia ci sono le case Caltagirone di Grotta Perfetta.
A Roma è ormai il privato che costruisce alloggi a basso prezzo, lui
decide dove farli, sempre sulle sue aree, e decide qual è
l'architettura. Le case di Caltagirone sono inconfondibili, sempre uguali a
se stesse, parallelepipedi bianchi come blocchi di cemento.
PAOLO BERDINI - DOCENTE
URBANISTICA UNIV. TOR VERGATA
La qualità urbana è quella che si vede, insomma, un grande
terrazzo aperto sopra i box dei garage, invece di fare del verde e negozi che
non apriranno mai perché ormai la logica dei centri commerciali farà
si che questi resteranno per sempre dei grandi quartieri dormitorio avulsi dalla
città.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Francesco Gaetano Caltagirone sta realizzando un milione di metri cubi a Tor Pagnotta, un'antica tenuta della famiglia Torlonia in mezzo all'agro romano a sud di Roma, tra le
vie Ardeatina e Laurentina.
Nel 1259 i Cavalieri Templari si erano installati qui, e intorno alla torre
medioevale si trovano reperti archeologici di epoca romana
un po' ovunque. Ora un milione di metri cubi di appartamenti. Il via
libera viene dato dalle giunte di centro sinistra.
UOMO 1
I nuovi edifici sorgeranno proprio tra i due casali, questi due casali
antichi, qua verrà il nucleo duro della lottizzazione. Palazzi alti
sette otto piani che copriranno quest'ultimo
scorcio di campagna romana, di agro romano.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Francesco Gaetano Caltagirone, il più importante tra i costruttori
romani, editore de.Messaggero,
suocero di Pierferdinando Casini e da poco nominato Cavaliere del lavoro dal
Presidente Napolitano, non costruisce solo palazzi. Nel 1991 partecipa alla
realizzazione della linea ferroviaria Roma-Napoli
dell'Alta velocità. Costo iniziale, 1,9 miliardi di euro. Verrà
terminata tra il 2008 e il 2009 perché i tempi di consegna sono triplicati e
il prezzo iniziale pure: i tecnici parlano di 6,7 miliardi di euro. Tra
l'altro, un'opera affidata a trattativa privata benché le normative europee
prevedano solo la gara pubblica. Nel 2006, la società Vianini di Caltagirone una gara la vince, quella per la
linea C della metropolitana di Roma, insieme al Gruppo Astaldi
e alle cooperative rosse della CCC di Bologna. Costo, 2,18 miliardi di euro
per 27 km
di linea. Data di consegna: il 2015. Il Comune avrebbe potuto fare un appalto
normale e invece ha usato la legge obiettivo del
governo Berlusconi e con i privati ha stipulato un contratto a contraente
generale. Che cosa vuol dire?
IVAN CICCONI - INGEGNERE
- ESPERTO APPALTI PUBBLICI
Il contraente generale è un concessionario, quindi con tutti i poteri
del concessionario, e quindi svolge la funzione di committente. Fa il
progetto esecutivo, affida il lavoro a terzi a trattativa privata liberamente
come prevede la legge obiettivo e svolge anche
l'attività di direzione dei lavori, cioè controlla se stesso. La legge obiettivo dice che è un concessionario,
quindi con questi poteri, con l'esclusione della gestione dell'opera. Quindi
non rischia assolutamente nulla nella gestione, viene pagato al cento per
cento dal committente ma non ha nessun interesse a finire presto e bene i
lavori perché non ha nessun incentivo o responsabilità di recuperare
attraverso la gestione. E i 2,18 miliardi di euro andrà bene se
raddoppieranno semplicemente e non triplicheranno e quadruplicheranno come
sta avvenendo con l'alta velocità.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Vitinia è un quartiere sulla Via del Mare
costruito nel 1939 da Mussolini. L'esperienza dovrebbe insegnare che nuovi
quartieri in mezzo al nulla costano troppo in termini di servizi e diventano
dei dormitori. Eppure, dalla metà degli anni '90 sorge il villaggio
Caltagirone, 800 mila metri cubi per 8 mila abitanti, nel bel mezzo della
Valle di Malafede.
ANGELO BONELLI - EX
PRESIDENTE MUNICIPIO XIII
Questa era un'area che nel 1987
l'allora ministro dell'ambiente volle insieme a tante
aree del litorale romano proteggere con un decreto che aveva il nome Zone
d'importanza naturalistica del litorale romano.
PAOLO MONDANI
Il ministro Pavan?
ANGELO BONELLI - EX
PRESIDENTE MUNICIPIO XIII
L'allora ministro dell'ambiente Pavan esatto.
Accadde però che nel 1994 il ministro dell'ambiente, l'allora ministro
dell'ambiente Matteoli modificò il perimetro delle zone d'importanza
naturalistica del litorale romano, istituendo la riserva del litorale romano
ma non inserendo più queste aree dove noi oggi ci troviamo perché vi
fu una valutazione diciamo urbanistica che le aree erano compromesse. Dal
nostro punto di vista in quel periodo non c'era nulla di compromesso anzi
c'era qualcosa da tutelare e da conservare.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Successivamente, durante la prima Giunta Rutelli si è a lungo discusso
se cancellare la previsione di questo nuovo quartiere, alla fine ciò
che resta sono le vie con i nomi di cantanti e attori. A fine anni '80
quattro costruttori, Caltagirone, Marronaro, Bonifaci e Santarelli comprano le aree libere di Ponte di
Nona. Dieci anni dopo cominciano a costruire il più grande quartiere
satellite intorno a Roma, 12 mila appartamenti su 167 ettari strappati
all'agro romano per 40 mila nuovi abitanti. L'edilizia di Caltagirone, tutta
uguale a se stessa, trionfa.
FRANCESCO GARGIUOLI -
COMITATO NUOVA PONTE DI NONA
Un appartamento di 65
metri quadri adesso si aggira attorno ai 220 mila, 230
mila euro. Poi c'è da pagare il condominio, bollette....
PAOLO MONDANI
Ci sono appartamenti piu' grandi?
FRANCESCO GARGIUOLI -
COMITATO NUOVA PONTE DI NONA
Ci sono appartamenti più grandi di 85, 90 metri quadri che
costano intorno ai 290, 320 mila euro, quindi diciamo non sono prezzi da
periferia abbandonata tra virgolette come questa.
PAOLO MONDANI
Ma qui a quanti chilometri sete dal centro di Roma?
FRANCESCO GARGIUOLI -
COMITATO NUOVA PONTE DI NONA
Dal centro di Roma distiamo all'incirca in linea d'aria una ventina di
chilometri. Distiamo circa cinque chilometri dal raccordo anulare.
MASSIMO MANCUSO -
COMITATO NUOVA PONTE DI NONA
Questa è la peculiarità di questo quartiere,
praticamente siamo di fronte ad un interruttore il quale basta che chiunque
vada lo spenga e tutte le luci e tutti i lampioni del quartiere si spengono
contemporaneamente. E questo mette molto a rischio la sicurezza e tutte le
persone che vivono nelle case.
PAOLO MONDANI
Ma com'è possibile?
MASSIMO MANCUSO -
COMITATO NUOVA PONTE DI NONA
Com'è possibile, questo è nato praticamente all'inizio quando
c'erano ancora i cantieri in corso ed è rimasto così come
all'epoca.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Qui niente è rimasto come all'epoca. Ci hanno costruito sopra il
più grande centro commerciale d'Europa.
CORRADO STEFANO GOTTI -
COMITATO NUOVA PONTE DI NONA
Una convenzione urbanistica con il Comune di Roma ha concesso la
possibilità di costruire circa un milione e trecento mila metri cubi
di costruzione. Ma il quartiere difetta dei più elementari servizi
pubblici.
UOMO 2
Ho preso un cento metri quadri, li ho pagati 220
mila euro ma adesso credo che ne valga quasi 400.
PAOLO MONDANI
Tutto sommato Caltagirone serve perché sennò lei con 220 mila euro in
città cosa avrebbe trovato?
UOMO 2
Avrei trovato un 70 metri quadri, ma adesso diciamo che
l'innamoramento comincia a scemare perché quello che avevano detto che
sarebbe stato realizzato non si è visto.
MASSIMO MANCUSO -
COMITATO NUOVA PONTE DI NONA
Spendo due o tre ore della mia giornata, invece di passarle con la mie famiglia le passo in macchina.
PAOLO MONDANI
Avete fatto i conti di quanto tempo all'anno passate in automobile?
MASSIMO MANCUSO - COMITATO
NUOVA PONTE DI NONA
Si. Per me personalmente circa 500 ore all'anno
solamente per recarmi al lavoro ogni anno.
PAOLO MONDANI
Che fanno in termine di giorni?
MASSIMO MANCUSO -
COMITATO NUOVA PONTE DI NONA
In termine di giorni fanno circa 20 giorni di 365 giorni.
PAOLO MONDANI
Cioè lei passa venti giorni all'anno in automobile?
MASSIMO MANCUSO -
COMITATO NUOVA PONTE DI NONA
Esatto, io sono attrezzato, porto il computer, il cellulare....
PAOLO MONDANI
Solamente per andare da casa al centro e tornare.
MASSIMO MANCUSO -
COMITATO NUOVA PONTE DI NONA
Esatto e cerco anche di lavorare per strada, visto che tanto sono bloccato
nel traffico.
MILENA GABANELLI IN
STUDIO
L'edilizia popolare non si costruisce più: zero a Roma e l'1 % a
livello italiano. Il pubblico potrebbe espropriare le aree, ma deve pagare a
prezzi di mercato e non ce la fa. E così il privato si è
sostituito al pubblico, e le case a basso costo le costruisce dove ha i
terreni di sua proprietà. E le costruisce come gli pare. La gente
allettata compra e poi si ritrova con meno di quel che gli era stato
promesso. Per dire, la grande università di Tor Vergata non ha una fermata del metrò. Gli
studenti che devono andar lì, tirano su la macchina perché gli autobus
sono quel che sono. Il Comune potrebbe riqualificare le aree dismesse,
fatiscenti, che stanno dentro al raccordo e che sono tante, sono già
provviste degli edifici scolastici e dei collegamenti, quindi non
bisognerebbe fare grandi investimenti. Chissà com'è, è
troppo complicato. Abbiamo visto che a Parigi l'edilizia convenzionata
è un punto fermo del Comune, che è anche imprenditore e decide
lui che cosa è nell'interesse pubblico. Come fanno in Spagna dove stanno
cementificando il cementificabile.lo
andiamo a vedere.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Periferia di Madrid. Zona di Vallecas, siamo a
sette chilometri dal centro. Il Comune sta costruendo più di mille
alloggi. Le strade sono state realizzate per sopportare il grande flusso di
traffico dei futuri abitanti. A Madrid come a Parigi, il Comune può
espropriare l'area e comprarla a prezzo di mercato ma si ripagherà con
la vendita degli alloggi di sua proprietà. Insomma, il Comune qui si
comporta come un imprenditore.
MARIA PILAR MARTINEZ
LOPEZ - ASSESSORE URBANISTICA - COMUNE DI MADRID
Quando pianifichiamo un nuovo quartiere la prima cosa da
sapere è che il 50% delle case che costruiremo sono pubbliche e il 50% private. Nel piano regolatore del 1997 prevediamo
300 mila nuovi alloggi a Madrid e abbiamo predisposto piani a medio termine.
L'attuale piano prevede di costruire 35 mila alloggi in cinque anni. Ne sono
trascorsi quattr.e ne abbiamo terminati già
32 mila. Il 30% di questi alloggi è dato in affitto, mentre gli altri
vanno a famiglie che hanno problemi economici nell'acquisto di un alloggio,
per esempio un appartamento di 50 metri quadri compreso il garage lo
vendiamo a 126 mila euro, mentre sul mercato libero costerebbe il triplo.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Le case pubbliche vanno dai 40 ai 90 metri quadri. E costano tra i 100 e i 300
mila euro. Ma questi prezzi non vanno a discapito della qualità. I
migliori architetti del mondo e i migliori in Spagna stanno progettando case
pubbliche a Madrid. E qui a Vallecas si sono
sbizzarriti con i colori e le tipologie edilizie. Tra l'altro, gli alloggi in
vendita possono essere dati in affitto.
MARIA PILAR MARTINEZ
LOPEZ - ASSESSORE URBANISTICA - COMUNE DI MADRID
L'alloggio pubblico di 50 metri quadri di cui
parlavo prima, che vendiamo compreso il garage a 126 mila euro, se lo diamo
in affitto costa 326 euro al mese.
PAOLO MONDANI
E' possibile per un giovane solo o per una coppia non sposata accedere alle
case pubbliche? E' possibile farlo?
MARIA PILAR MARTINEZ
LOPEZ - ASSESSORE URBANISTICA - COMUNE DI MADRID
E' logico, la politica del comune di Madrid è una politica universale,
è per tutti e in particolare per i giovani, il giovane single
può acquistare o affittare un alloggio pubblico e possono accedere
tutti i tipi di famiglia, la coppia sposata, le coppie non sposate e le
coppie gay.
PAOLO MONDANI
Come si fa ad accedere alla lista di coloro che vogliono comprare o affittare
una casa pubblica? Bisogna avere per esempio un limite di reddito?
MARIA PILAR MARTINEZ
LOPEZ - ASSESSORE URBANISTICA - COMUNE DI MADRID
Esiste un registro di coloro che vogliono una casa pubblica e l'accesso
è legato al reddito. Per le case in affitto possono accedere tutti i
redditi. Naturalmente ai più alti diamo le case private sfitte che nel
centro storico riusciamo a mettere sul mercato tramite la nostra agenzia
municipale dell'affitto. Per poter comprare un alloggio pubblico invece, si
deve avere un reddito che va dai 1300 ai 1400 euro mensili.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
L'amministrazione comunale di Madrid è governata dal
centro destra ma sulla politica degli alloggi pubblici non c'è
quasi differenza con il governo socialista di Zapatero che ha fatto della
casa ai giovani uno dei primi obiettivi del suo programma.
LUIS DONCEL - GIORNALISTA
EL PAIS
Dal 1 gennaio 2008 Zapatero ha deciso di dare 210
euro al mese di contributo per l'affitto a tutti i giovani sotto i 30 anni
che guadagnano meno di 22 mila euro l'anno. Il governo stima che saranno 350
mila i giovani che potranno usufruire di questo contributo. Nel 2007 in Spagna sono stati
costruiti 90 mila alloggi popolari e Zapatero ha promesso di realizzarne nei
prossimi 10 anni 1 milione e mezzo, 150 mila
all'anno.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
A Parigi e Madrid la mano pubblica governa il territorio. Se a Roma non lo
fa, lo fanno altri: costruttori e abusivi. Nella capitale l'abusivismo non lo
ha fermato mai nessuno, basti pensare che durante i 15 anni di giunte Rutelli
e Veltroni, tra il 1993 e il 2008, il nuovo territorio compromesso dagli
abusi è di 1000
ettari, pari a più della metà del centro
storico della capitale.
VEZIO DE LUCIA -
URBANISTA
Nel periodo 1994- 2003 sono le date dei due ultimi condoni, tutti e due dei
governi Berlusconi, a Roma sono stati censiti dagli uffici
85 mila domande di condono in 9 anni, in 9 anni in cui i sindaci sono
stati Francesco Rutelli e Walter Veltroni. Quasi nessuno si è chiesto
com'è possibile. Io posso anche comprendere che nelle 85 mila domande
ci siano anche cose irrilevanti, cose modeste, però ci sono anche cose
grandi, ci sono anche cose in posti molto delicati, nell'Appia antica.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Appia antica. Il parco che si estende per 3500 ettari dal
centro fino ai castelli romani. Mausolei, sepolcri e acquedotti
dell'età repubblicana e imperiale, le principali catacombe della
storia cristiana e gli otto chilometri della via Appia, la regina Viarum la chiamavano i romani. E' il più grande
parco archeologico del mondo. Dal 1965, con un decreto, lo Stato italiano
protegge questa area eppure da allora sono stati costruiti abusivamente
almeno 1 milione e duecentomila metri cubi di cemento. E nonostante nuovi
vincoli, dopo ben tre condoni edilizi l'abusivismo va avanti e gli uffici
comunali accettano le domande di condono.
RITA PARIS - DIRETTORE SOPR. ARCHEOLOGICA ROMA
La parte più bella del Mausoleo di Cecilia Metella e delle mura del Castello dei Caetani
è impedita alla vista del pubblico perché è proprietà
privata. Vede perfettamente il Mausoleo con le mura e le torri, la parte
terminale del Circo di Massenzio è stato
acquistato ed ha avuto la sua trasformazione in zona residenziale, questa
è la situazione all'88 e questa la situazione nel '94, quindi quello
che era un piccolissimo manufatto poi è stato ulteriormente ampliato.
PAOLO MONDANI
Cioè è diventata una bella casa di campagna.
RITA PARIS - DIRETTORE SOPR. ARCHEOLOGICA ROMA
Diciamo di campagna e poi è stato aggiunto, vede, un
bella veranda che visto che siamo a ridosso delle mura forse tanto bene non
sta.
PAOLO MONDANI
Hanno chiesto il condono edilizio?
RITA PARIS - DIRETTORE SOPR. ARCHEOLOGICA ROMA
Sì. Hanno chiesto il condono edilizio.... per
lo più l'ottengono perché il Comune, l'ufficio preposto ai condoni del
comune di Roma ha rilasciato tutta una serie di condoni senza effettuare
alcuna verifica sul valore delle aree, sui vincoli esistenti.
PAOLO MONDANI
Lei sa che nel 2004 c'è una legge che dice che si potevano sanare
abusi anche all'interno delle aree con un qualche vincolo paesistico?
RITA PARIS - DIRETTORE SOPR. ARCHEOLOGICA ROMA
Sì, purtroppo sì.
PAOLO MONDANI
Ma lei ritiene che qui ci sia un vincolo superiore a quello paesistico, per
esempio?
RITA PARIS - DIRETTORE SOPR. ARCHEOLOGICA ROMA
Quello paesistico è quello più vecchio del '53, poi vi è
il vincolo quello più importante a mio avviso che è quello del
piano regolatore del '65, poi vi è il vincolo del parco regionale
dall'88 in
poi, e poi vi sono tutta una serie di vincoli specifici di movimenti e di
ampi settori, vincoli specifici archeologici che riguardano a volte anche
settori, aree di centinaia di ettari.
PAOLO MONDANI
Quindi lei dice nessuna legge, nessun condono, nessuna leggina può
consentire un abuso qui, figuriamoci addirittura il condono di un abuso.
RITA PARIS - DIRETTORE SOPR. ARCHEOLOGICA ROMA
Assolutamente.
ROBERTO MORASSUT - EX
ASSESSORE URBANISTICA COMUNE DI ROMA
Se, diciamo, questi cicli decennali '84, '85, '94,
2003, cioè ogni nove anni esce un condono edilizio. Questo andazzo...
PAOLO MONDANI
Parliamo di aree con vincoli particolari.
ROBERTO MORASSUT - EX
ASSESSORE URBANISTICA COMUNE DI ROMA
Sì, aree con vincoli particolari che tuttavia diciamo
quando tira aria di condono non è che si va tanto per il sottile.
PAOLO MONDANI
Voi potevate vigilare sul territorio o no?
ROBERTO MORASSUT - EX
ASSESSORE URBANISTICA COMUNE DI ROMA
Sì ma questa è lotta diciamo ....noi
dobbiamo immaginare che siamo dentro..
PAOLO MONDANI
A parte i piccoli abusi..
ROBERTO MORASSUT - EX
ASSESSORE URBANISTICA COMUNE DI ROMA
Siamo dentro una giungla, una foresta tropicale dove la vegetazione si
sviluppa diciamo in maniera e dove si combatte a colpi di macete.
RITA PARIS - DIRETTORE SOPR. ARCHEOLOGICA ROMA
Tra questi due monumenti recentemente restaurati da noi che poi continuano
all'interno con mosaici e altre parti, dai fotogrammetrici, dalle fotografie
aeree, dai catastali a nostra disposizione, la villa che è all'interno
è completamente abusiva.
PAOLO MONDANI
E chi sono i proprietari visto che si tratta di gente così importante
da quel che capisco?
RITA PARIS - DIRETTORE SOPR. ARCHEOLOGICA ROMA
Dino editore.
LIVIA GIAMMICHELE - SOPRINTENDENZA
ARCHEOLOGICA ROMA
Appia Country club porta ad un complesso sportivo
completamente abusivo. Campi da tennis, calcetto, casina sociale, piscina.
RITA PARIS - DIRETTORE SOPR. ARCHEOLOGICA ROMA
Questo è ceramiche Appia Nuova anche questo completamente illecito sia
nei manufatti realizzati che in tutta l'attività che viene svolta in
modo pazzesco, eccessivo.
PAOLO MONDANI
Troviamo un'azienda agricola, questa che si chiama Cavicchi.
RITA PARIS - DIRETTORE SOPR. ARCHEOLOGICA ROMA
Sì più che azienda agricola, una rivendita di prodotti agricoli
direi.
PAOLO MONDANI
E poi questo ristorante Pappa e ciccia.
Anche qui c'è il vincolo archeologico?
RITA PARIS - DIRETTORE SOPR. ARCHEOLOGICA ROMA
Sì. Vi sono tutti i vincoli. I soliti vincoli di tutta l'Appia. è stato denunciato da noi a tutti.
PAOLO MONDANI
E nessuno viene qui ad abbatterlo?
RITA PARIS - DIRETTORE SOPR. ARCHEOLOGICA ROMA
No.
LIVIA GIAMMICHELE -
SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA ROMA
Grosso modo 8mila condoni che riguardano l'interno del parco, l'Appia. 8mila.
MILENA GABANELLI IN
STUDIO
Stiamo parlando della città che possiede il più importante
patrimonio culturale dell'umanità. L'ex assessore all'urbanistica Morassut ora deputato dice " il pubblico non ce la
fa a vigilare perché siamo dentro ad una giungla dove si combatte a colpi di macete". Roma ha 2 milioni e mezzo di abitanti, e
sono almeno 400 tra fra tecnici ingegneri e
personale amministrativo che lavorano agli assessorati all'urbanistica di
provincia, comune e regione. Torniamo fra breve.
MILENA GABANELLI IN
STUDIO
E' tornata la febbre edilizia in tutto il paese, dicono che bisogna investire
nel mattone e si è ripreso a costruire. In Inghilterra il 70% dei
nuovi edifici deve sorgere su aree già edificate o dismesse. Il
sindaco di Londra punta di arrivare addirittura al 100%. In Germania invece
dal '98, cioè ben dieci anni fa, una legge che fissa il consumo di
suolo in 11.000
ettari l'anno. L'Italia edifica 8 volte tanto.
L'Italia, che possiede l'80% del patrimonio artistico, architettonico e culturale
dell'intero pianeta, quello che nessun cinese, indiano o
vietnamita ci può copiare e vendere ad un prezzo più
competitivo. Bene, Roma inaugura le centralità, cioè tante
nuove aree dove il Comune autorizza la costruzione di nuovi insediamenti.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Con il nuovo piano regolatore il Comune di Roma prevede di costruire nei
prossimi dieci anni 70 milioni di metri cubi di cemento su un territorio di
15 mila ettari. Una nuova città più grande di Napoli. Eppure,
tolti gli extracomunitari, la crescita demografica a Roma è pari allo
zero. Lo sviluppo più spinto è previsto verso il mare, sulla
via Cristoforo Colombo. Il primo progetto riguarda la ex
fiera di Roma. Il Comune affiderà a una cordata di costruttori la
realizzazione di 288 mila metri cubi di cemento, su un'area che ne conteneva
120 mila. Non solo, l'Ente fiera, che mette insieme il comune e la Regione
Lazio, venderà l'area ai costruttori. Caso più unico che raro
in Europa: il comune vende un'area di pregio ai privati a 500 metri dal centro
storico. Dulcis in fundo, sarà necessario un accordo di programma,
altra deroga alle regole, perché il piano regolatore non prevede un nuovo
quartiere qui. Il progetto si chiama Città dei piccoli, perché
conterrà un asilo nido e uno spazio per i giochi dei bambini. In
realtà...
FRANCESCA BARELLI -
ARCHITETTO COMITATO EX FIERA DI ROMA
L'intervento prevede destinazioni d'uso prevalentemente residenziali,
superfici direzionali di piccolo taglio, superfici commerciali ed
eventualmente strutture ricettive, come a dire di tutto un po', però
è sottolineato l'intervento sarà prevalentemente residenziale.
UOMO
La gente non ha case, è disperata e si costruiscono case da 500mila
euro l'una insomma. Questa è la realtà.
PAOLO MONDANI
Quali sono i costruttori che vogliono realizzare qua?
FRANCESCA BARELLI -
ARCHITETTO COMITATO EX FIERA DI ROMA
Nomi noti. Leggiamo il nome di Francesco Gaetano Caltagirone, Viainini Lavori, Paola Santarelli, Salvatore Ligresti e
Pierluigi Toti.
PIETRO SAMPERI - DOCENTE
URBANISTICA UNIV. LA SAPIENZA
Il Comune si è dato una norma vincolante nel piano regolatore che ogni
operazione di trasformazione urbanistica deve essere sottoposta al parere e a
eventuali proposte alternative da parte dei cittadini attraverso i municipi.
Questa procedura o non viene realizzata o se viene realizzata è un
bluff.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Il parere dei cittadini non risulta all'amministrazione comunale e allora i
comitati di quartiere dell'Eur, con l'ingegner Giorgio Biuso,
già direttore dell'Ente Eur dal 1954 al 1992, vanno a parlare con gli
assessori e chiedono: visti tutti i mega-progetti previsti nella zona, come
faremo a spostarci dato che strade e trasporti sono insufficienti?
GIORGIO BIUSO -
ARCHITETTO EX DIRETTORE ENTE EUR
Quando ci siamo sentiti rispondere dalle amministrazioni che non si poteva
fermare tutto questo perché era un incremento per lo sviluppo della
città, però non c'erano i soldi per fare tutti questi servizi.
PAOLO MONDANI
Non ci sono i soldi per fare la cura del ferro, per fare le metropolitane.
GIORGIO BIUSO -
ARCHITETTO EX DIRETTORE ENTE EUR
Per fare la cura del ferro, per fare i sottopassi, per allargare le strade.
PAOLO MONDANI
Ci sono per fare i palazzi ma non per la viabilità.
GIORGIO BIUSO -
ARCHITETTO EX DIRETTORE ENTE EUR
I cittadini allora hanno fatto dei progetti. Ci sono state dal 2000 riunioni
con la Terza università, professori Quilici e Picconato, con la
Sapienza, professor Monardo e abbiamo studiato un
modello che proiettato negli anni futuri c'ha dato dei risultati
raccapriccianti. Tra cinque anni, se le cose continuano con questo andazzo,
Roma sarà paralizzata.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
I progetti dell'EUR hanno un nome e un cognome: il mega centro commerciale
più residenze e uffici denominato Eur Castellaccio per 800 mila metri
cubi, è del costruttore Parnasi; l'area dell'ex Velodromo che
diventerà la Città del benessere con piscine e negozi è
di Aquadrome, società mista tra Eur Spa,
partecipata dal Comune di Roma e dallo stato, e Condotte Immobiliare,
del gruppo Ferfina; i 400 appartamenti di lusso
realizzati al posto dei tre palazzi del ministero delle Finanze sono dei
costruttori Toti, Ligresti e Marchini;
i 150 mila metri cubi di piazza dei Navigatori, dove si stanno edificando tre
palazzi per uffici e negozi, sono della famiglia Bellavista Caltagirone,
cugini di Francesco Gaetano, e infine il Centro Congressi per 11 mila addetti
progettato da Massimiliano Fuksas, realizzato dalla
società Condotte e di proprietà di Eur Spa. All'architetto Fuksas abbiamo chiesto perché ha rifiutato di progettare
le famose centralità.
MASSIMILIANO FUKSAS -
ARCHITETTO
Quando qualcuno mi viene a chiedere una lottizzazione o questi progetti delle
centralità, così, molte volte io rispondo con una frase
abbastanza sprezzante forse, dico: io non ho fatto queste cose quando ero
giovane ed ero povero in canna perché dovrei farlo oggi. Quello che manca e'
di risolvere di studiare come far vivere il maggior numero possibile con una
qualità di vita altissima e con un consumo energetico limitato. Ecco,
gli architetti non si sono occupati di questo, i costruttori non se ne sono
occupati per niente. Che a Roma e in Italia non ci sia stata un'evoluzione
anche degli imprenditori o dei cosiddetti "palazzinari" è evidente.
Quello che si costruisce è molto simile a quello che si costruiva
negli anni Settanta.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO
Stazione di Tor di Quinto. 31
ottobre 2007. Giovanna Reggiani, 47 anni, moglie di un capitano di vascello
della marina, scende dal treno che la porta a casa dopo un pomeriggio di
spese in centro. Giovanna percorre questa stradina sterrata, sono le otto di
sera, è buio... Un giovane rumeno, Romulus
Nicolae Mailat, la aggredisce e infine la uccide.
Altri tre rumeni assistono silenziosi al massacro. Mailat
è accusato anche di violenza sessuale. Così si presenta, alle
otto di sera questa via. Non un lampione. Buio pesto. E' così ancora
oggi, sei mesi dopo la morte di Giovanna. I rumeni che vivevano vicino alla
stazione sono stati sgombrati. Ma a qualche centinaio di metri c'è la
comunità più grande, in un accampamento a rischio perché il
Tevere è a pochi passi e potrebbe travolgerli, se arrivasse una piena.
La mattina presto, i giovani rumeni aspettano su Via di Tor
di Quinto che i caporali li portino al cantiere. Anche in questo cantiere, su
via Flaminia, poco distante dal luogo del delitto. Dove il costruttore
Domenico Bonifaci, proprietario del quotidiano il
Tempo, ha ottenuto di poter costruire questi palazzi. Una concessione a
edificare scaduta nel 2003 che gli è stata incredibilmente rinnovata
con un accordo di programma nel 2006. Altro regalo, il cambio di destinazione
d'uso dell'area, era previsto un albergo ma lui ci può fare le case.
La via Flaminia è un'autostrada urbana perennemente congestionata, che
non ha neppure la corsia di emergenza. Il costruttore ha dovuto realizzare le
barriere antirumore per permettere ai futuri abitanti di resistere. Siamo a
un chilometro dalla Rai, a due dal centro di Roma.
MILENA GABANELLI IN
STUDIO
Roma non è solo questo, è ovvio, e il Comune ha fatto tante
cose, è cresciuta l'occupazione e il turismo, ma nella pianificazione
dello spazio pubblico ha abdicato al suo ruolo. E si passa da una
città che nel '65 voleva portare tutte le funzioni pubbliche dal
centro alla periferia, ad una diffusa edificazione. E là dove si
dovevano costruire ministeri ospedali o la città della giustizia, il
proprietario del terreno dice "io non ci voglio costruire uffici, ma case". E nell'ultimo piano regolatore
approvato a fine febbraio c'è scritto "appare difficile
immaginare uno svuotamento del centro dalle funzioni forti né tale ipotesi
sarebbe auspicabile". E adesso aggiornamento su Milano.
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