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Documentazione   Inserito il  21-5-2007


 

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RAI TRE REPORT

20-5-2007

INTOCCABILI

di Sabrina Giannini


In onda domenica 20 maggio 2007 alle 21.30

 

società

 

MILENA GABANELLI IN STUDIO
L’inchiesta di questa sera è dedicata a tutti coloro che tengono in piedi il paese per puro senso di responsabilità. Sono quelli che lavorano doppio per tappare i buchi lasciati da chi se la prende comoda.

SABRINA GIANNINI
Lei è uno dei pochi del pubblico impiego che ha perso il posto a causa dell’assenteismo?  

VITTORIO SGARBI
No io non l’ho perso affatto, altra bugia!  

SABRINA GIANNINI
Non lo so se n’è andato lei?  

VITTORIO SGARBI
No, no sono ancora io, sono un funzionario pubblico, ammiratissimo.  

SABRINA GIANNINI
Ma lei non era la sovrintendenza di Venezia.  

VITTORIO SGARBI
Si, sono tutt’ora. Sono stato condannato a 6 mesi che è una condanna visibile.  

SABRINA GIANNINI
Nonostante questo non ha perso il posto?  

VITTORIO SGARBI
No, non dovevo perdere il posto perché non ho fatto niente. È una balla assoluta. Io ho lavorato fuori dell’ufficio, ho pubblicato libri, ho fatto cataloghi. Il problema era un problema…  

SABRINA GIANNINI
Ma
questa sentenza è arrivato ingiudicato o no?  

VITTORIO SGARBI
E’ arrivato ingiudicato, ma è una sentenza a 6 mesi, per una cosa che non esiste. Tant’è vero che io sono stato promosso, sono diventato sovrintendente.  

SABRINA GIANNINI
Nonostante la condanna?  

VITTORIO SGARBI
Nonostante la condanna.  

SABRINA GIANNINI
Ma quindi non è vera questa cosa che lei avrebbe detto, ammetto di essere stato fisicamente assente, ma sempre intellettualmente presente?  

VITTORIO SGARBI
Si, si certo, verissimo. Certo è cosi’. Per forza se uno studia storia dell’arte deve andare nelle chiese a studiare i quadri non può stare in ufficio per prendere lo stipendio.  

SABRINA GIANNINI
Ma è vero che le avevano contestato i certificati medici. Tipo il cimurro,crisi allergico-matrimoniali?  

VITTORIO SGARBI
Si, si tutte balle. Si, si certo.  

SABRINA GIANNINI
Non è vero che li ha presentati?  

VITTORIO SGARBI
Si, si io ho una crisi. Certo che li ho presentati, io ho una crisi allergica al matrimonio, che mi mette in uno stato di malessere assoluto.  

SABRINA GIANNINI
Ma è vero?  

VITTORIO SGARBI
E’ vero, è verissimo!  

SABRINA GIANNINI
Che cosa le succede?  

VITTORIO SGARBI
Appena sento la parola matrimonio, starnutisco. Starnutisco tutta la mattina. Solo all’idea del matrimonio.  

SABRINA GIANNINI – Fuori campo
Come avrà  potuto il medico di Vittorio Sgarbi diagnosticare un’allergia che non esiste? Si poteva essere altrettanto originali senza rischiare condanne…

Un medico dell’ospedale Niguarda di Milano per un  anno e mezzo si assenta per malattia. Sul certificato redatto da uno psichiatria, tra l’altro dello stesso ospedale, si legge la seguente diagnosi : reazione depressiva breve. Sindrome da disadattamento. Quale riabilitazione suggerisce il collega al collega? L’allontanamento dalla propria città, i viaggi ed i soggiorni in stazioni climatiche. Ma anche lavorare,ovviamente soltanto nello studio privato.  Sentendosi preso in giro, da entrambi i lati, l’ospedale denuncia il fatto alla corte dei Conti della Lombardia, che suo malgrado deve archiviare. Perché, è vero, il malato alterna i pazienti dello studio privato alle Maldive, ma a prescrivere tutto ciò è un medico. Per cui: buon viaggio…   

MILENA GABANELLI IN STUDIO
E a voi buona sera. Assenteisti, condannati e promossi e godranno anche di una ricca pensione e avranno ragione loro. Questo succede in Italia dove la percentuale di assenteisti nel pubblico è 3 volte più grande rispetto al privato. Complice il certificato medico e un opportunismo cronico, per usare un termine lieve. Abbiamo cominciato a lavorare a questa inchiesta dopo che il giuslavorista Pietro Ichino ha aperto un varco nella piaga dei fannulloni, e rotto un tabù. Adesso dei fannulloni si può parlare. E allora parliamone. La nostra Sabrina Giannini.      

DAL TG1 DEL 1/06/2003
“Oggi sono 988 gli assistenti di volo che non si sono presentati a lavoro, ieri più di 1.100, sono quelli di turno, malati per protesta e con regolare certificato medico. Certificati di medici diversi, di tante città”.  

SABRINA GIANNINI
Queste certificazioni di massa, che sono evidenti, nessun ordine…

PIETRO ICHINO - Giuslavorista
Non mi risulta che nessun ordine abbia fatto una piega, ne che sia stato adottato il minimo provvedimento, ne che i giudici abbiano incriminato sti medici, perché è concorso in frode. Quindi, il medico commette un reato, non è solo un illecito deontocologico.  

SABRINA GIANNINI
Però voglio dire, a livello normativo, secondo lei, che cosa si può cambiare, perché anche i medici siano responsabili?  

PIETRO ICHINO - Giuslavorista
Non c’è niente da cambiare, c’è solo che la gente che deve faccia il suo dovere. Gli ordini non lo fanno perché sono eletti dai medici. M a questo è lo scandalo degli ordini. Il discorso sugli ordini. Chi glielo fa fare sono eletti dai medici mica dai malati o dal contribuente che paga.  

SABRINA GIANNINI – Fuori campo
Quando nell’agosto dell’anno scorso il professor Ichino, docente di diritto del lavoro, scrive un editoriale sul corriere della sera sui nullafacenti, giungono così tante lettere da rendere necessaria l’apertura di un forum…  

PIETRO ICHINO Giuslavorista
La grande sorpresa è stata tutta questa valanga di interventi, lettere e messaggi che ormai si contano a migliaia e i 4/5 vengono dall’interno dell’amministrazione, cioè dagli  impiegati insofferenti di questa situazione.  

SABRINA GIANNINI – Fuori campo
Insofferenti perché devono lavorare al posto dei fannulloni, e prendere a fine mese lo stesso stipendio. Un caso esemplare: un professore di una scuola superiore milanese.  

SABRINA GIANNINI
Ed erano sempre certificati medici?  

MARIO ALBERTINI  - vicepreside I.T.C. Moreschi
Si
, sempre certificati medici o di medici di Milano o di medici di un’altra regione, cioè la Sicilia ad essere  espliciti.  

SABRINA GIANNINI
Quindi lei ha scritto comunque una lettera all’ordine dei medici da cui proveniva la maggior parte dei certificati di questo signore?  

CAROLA FELTRINELLI – Dirigente I.T.C. Moreschi
Si
.  

SABRINA GIANNINI
Che cosa le hanno risposto?  

CAROLA FELTRINELLI – Dirigente I.T.C. Moreschi
Nessuna risposta
.  

SABRINA GIANNINI
Neanche una risposta?  

CAROLA FELTRINELLI – Dirigente I.T.C. Moreschi
No  

MARIO ALBERTINI  - vicepreside I.T.C. Moreschi
Il tasso di assenza di questo professore è assolutamente fuori dal normale. Cioè si va dal 71,5% del 2002/03, al 60% del 2003/04, al 18,2% dell’anno successivo e l’anno scorso dal 30 al 40% nelle varie classi. Tra l’altro assenze che sono avvenute in periodi critici dell’anno, cioè in concomitanza con dei ponti, per esempio il ponte di Sant’Ambrogio, quindi anticipo dei ponti e anticipo anche delle vacanze di Natale.  

SABRINA GIANNINI
Il posizionamento strategico delle sue malattie. In concomitanza a  un impegno importante,  come ad esempio i consigli di classe, gli scrutini, il recupero dei debiti formativi. Cioè era assente quando c’era da lavorare  di più.  

CAROLA FELTRINELLI – Dirigente I.T.C. Moreschi
Questo è un dato di fatto che io non posso certo negare. E’ vero!  

MARIO ALBERTINI  - vicepreside I.T.C. Moreschi
E’ chiaro che se uno manca in quei giorni si toglie una parte dell’impegno.  

SABRINA GIANNINI
E lui mancava in quei giorni?  

MARIO ALBERTINI  - vicepreside I.T.C. Moreschi
E’ si qua è inutile fornire delle statistiche però!!  

ILARIA RIVABELLA – Rappresentante genitori I.T.C. Moreschi
Non si è mai presentato ai Consigli di classe.  

SABRINA GIANNINI
Quanti ne avete fatti?  

ILARIA RIVABELLA – Rappresentante genitori I.T.C. Moreschi
Due. Ma non è presente neanche agli scrutini.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Così da molti anni. Il professore di economia è sempre stato tollerato dai presidi che hanno preceduto  Carola Feltrinelli. Lei nel 2005 richiede una visita ispettiva. L’ispettrice , parla con gli studenti, i genitori, i colleghi e verifica gli atti. Conclude la sua relazione  scrivendo che  sarebbe opportuno assegnare il professore a un incarico diverso da quello dell’insegnamento e che lo veda impegnato (sempre che di impegno sia capace) in attività che non comportino  l’assunzione delle importanti responsabilità connesse con l’esercizio della funzione docente.  

MARIO ALBERTINI  - vicepreside I.T.C. Moreschi
Io sono sorpreso che da parte delle autorità scolastiche non vengano presi provvedimenti più severi.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Al professore viene data la sanzione di 15 giorni di sospensione dal servizio e dalla retribuzione. Sarà servita la punizione? No perché continua con le assenze. Dalla direzione generale viene inviata una nuova ispezione. E alla fine viene trasferito d’urgenza in questo istituto della periferia milanese.

RAGAZZO
Abbiamo manifestato per due giorni davanti al provveditorato senza…  

SABRINA GIANNINI
Veramente?  

RAGAZZO
Si, si, siamo stati due giorni la senza una risposta e che comunque loro non potevano far niente perché il Folignani ha avuto dei problemi in quella scuola, quindi l’hanno mandato qua, il Quaggia non essendo di ruolo è dovuto andare per forza in quella scuola.  

SABRINA GIANNINI
Professor Quaggia, buongiorno sono Sabrina Giannini. Posso farle due domande?  

PROFESSOR QUAGGIA
Si.  

SABRINA GIANNINI – Fuori campo
Ecco il professor Quaggia che ha lasciato la cattedra all’assenteista e prendendo il suo posto all’Istituto Moreschi.  

SABRINA GIANNINI
Senta gli studenti che invece lei ha lasciato?  

PAOLO QUAGGIA – Docente I.T.C. Moreschi
E’ stata una situazione molto penosa, l’ultimo giorno non me la sono sentita di affrontarli quando sapevo che ormai avevo in mano la lettera, in cui mi si diceva che dovevo presentarmi a questa nuova scuola il lunedì. Non ho avuto il coraggio di presentarmi, anche perché io non volevo fare il Masaniello della situazione. Sono andato al sindacato, ne ho parlato con il sindacato mi hanno detto che era un provvedimento cautelativo, disciplinare, derivante dal Ministero della pubblica Istruzione e io non ci potevo fare assolutamente niente. Dovevo ubbidire, stare zitto, disciplinato e accettare la situazione.  

SABRINA GIANNINI
Ma Questo in cambio di cosa?  

PAOLO QUAGGIA – Docente I.T.C. Moreschi
In cambio di niente, nel senso che se io non avessi accettato questa situazione,e avessi detto no io la rifiuto, io non facevo altro che stare a casa da febbraio ad agosto.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Così si tratta un docente stimato e lavoratore solo perché è un precario, da 24 anni. Con una laurea in economia, un’abilitazione. Non ci sarà una macchia nel curriculum del docente trasferito, non ci sarà una nota di merito in quella del professor Quaggia. Quanti precari meritevoli potrebbero prendere il posto  dei fannulloni?  

PAOLO QUAGGIA – Docente I.T.C. Moreschi
Però oggettivamente adesso chi sta meglio sicuramente è il collega, che ha due terze e due quarte e non ha problemi di quinte. Mentre io mi ritrovo, mio malgrado, senza volerlo in questa situazione. Perché lei può dire quello che vuole però di fatto, il documento finale delle quinte lo devo fare io.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Il professor Quaggia sta facendo lezioni di pomeriggio perché si ritrova due classi  che devono affrontare la maturità ma sono molto indietro con il programma. L’assenteista, invece, si è ritrovato delle classi che non hanno nemmeno gli esami da sostenere. Quindi è meno impegnato. Cade a fagiolo, visto che fa il commercialista come secondo lavoro.  

SABRINA GIANNINI
Quando avete avuto la classe scoperta?

RAGAZZO 1
Lunedì e martedì.  

SABRINA GIANNINI
Per due giorni?

RAGAZZO 1
Si, ma non è la prima volta che sta assente.  

SABRINA GIANNINI
Non è la prima volta.  

RAGAZZO 1
No. Già quando il professore Quaggia era stato mandato via, che lui doveva subito prendere servizio, non è venuto per una settimana, poi spesso sta assente.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Tanto ci sono i supplenti. È vero che passano un paio di giorni prima che l’istituto possa trovarne uno. È vero  che le classi in quei giorni restano scoperte e non c’è lezione. È anche vero che quei supplenti li paga il contribuente. Non importa al prof. Fogliani neppure che la Corte dei Conti gli abbia contestato un danno all’erario da “disservizio” per 100 mila euro. Torno il 2 maggio. E’ stato assente per malattia per più di due settimane grazie ai ponti del 25 aprile e del primo maggio. È previsto che esca da scuola dopo la terza ora, alle 11. Ma quando entra in segreteria per timbrare probabilmente lo avvisano della mia presenza, oltre il cancello. Lui non esce e torna verso le aule.

SABRINA GIANNINI
Ho dovuto rincorrerla buongiorno, sono Sabrina Giannini. L’ha avvertita la Preside?  

PROFESSORE ASSENTEISTA
Non rilascio interviste, non rilascio interviste. No.  

SABRINA GIANNINI
Volevo chiederle che cosa ne pensava del suo trasferimento… volevo anche chiederle che tipo di malattia le viene di solito in prossimità dei ponti?  
PROFESSORE ASSENTEISTA
Signora lei mi sta infastidendo.  

SABRINA GIANNINI
Lei sta infastidendo il fisco, l’erario!  

PROFESSORE ASSENTEISTA
Prego può uscire!  

SABRINA GIANNINI
Però non capisco, visto che parlerò del professor Fogliani, perché non vuole parlare? Che male c’è tra l’altro la vedo abbronzata professore! Mi dica solo che malattia le scrive il suo medico nei certificati medici…solo la malattia che le scrive!  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Alla fine la colpevole per la preside sono io, perché sono entrata senza autorizzazione. Il professore è meglio proteggerlo, forse nel tentativo di salvare l’immagine della scuola. La nostra Pubblica amministrazione è questa: ossessionata dalla privacy. Dalla trasparenza, mai.  

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Sembra che fare due cose insieme e cioè dare la giusta garanzia al dipendente e tutelare l’interesse collettivo, per noi sia impossibile. La legge prevede che l’assenteista possa essere licenziato per scarso rendimento, ma le scappatoie i cavilli e la scarsa volontà di liberarsi delle mele marce, permettono a queste persone di stare al loro posto, con aggravio di lavoro per i colleghi e danno alla formazione degli studenti che saltano le lezioni e hanno pessimi modelli.  Allora usciamo dal nostro cortile e vediamo come funziona quello che è considerato invece un modello di efficienza e trasparenza.  

DONNA INGLESE
Londra. Sede del General Teaching Council. L’organo inglese che decide le sanzioni disciplinari per gli insegnanti. La più severa è l’espulsione dalla categoria. Senza paura di violare la privacy ecco i nomi e cognomi degli insegnanti. E nel dettaglio quali  condotte hanno portato alla sanzione. Anche se si tratta del   peggiore dei delitti.  Il diritto alla privacy viene dopo il diritto della comunità di sapere. Non a caso i primi ad avere le pagelle e i voti non sono gli studenti, bensì gli insegnanti e i presidi. A dare le pagelle è l’Ofted, il temuto organismo governativo che da 15 anni ispeziona le scuole  britanniche inserendo poi i rapporti dettagliati nel sito internet. La trasparenza è un obbligo di legge.

SABRINA GIANNINI 
Lei per iscrivere suo figlio ha per caso guardato i rapporti dell’Ofsted?  

DONNA INGLESE
Sì,

SABRINA GIANNINI
Davvero?

DONNA INGLESE
Sì l’ho fatto, vai sul loro sito e trovi la scuola, controlli tutti le valutazioni dell’Ofsted …è   quello che ho fatto, c’era una scuola più vicina casa nostra abbiamo scelto quella un po’ più lontana perché aveva i giudizi migliori.  

TIM KEY - Ispettore OFSTED
Le nostre valutazioni si basano su una scala di quattro gradini. Il giudizio può andare da eccezionale, a buono a soddisfacente fino a inadeguato.  

NAOMI WINSON –Docente William Morris Academy
Ci hanno avvertiti il venerdì e sono venuti a scuola il mercoledì quindi cinque giorni prima. Volevo che tutto fosse perfetto quindi mi sono fatta prendere dall’ansia, sono venuta a lavorare nel weekend per essere sicura che le cose fossero tutte al loro posto.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
La scuola superiore alla periferia di Londra dove Naomi Winson insegna è stata catalogata tra quelle eccellenti, gli ispettori hanno osservato i professori mentre insegnavano valutato il loro lavoro attraverso il livello di preparazione degli studenti, spulciato i compiti in classe, verificato se erano al passo con la programmazione nazionale, hanno intervistato allievi e genitori. Cosa sarebbe successo se fosse andata male?  

TIM KEY - Ispettore OFSTED
Non accade spesso, ma nel numero di pochi casi all’anno che potrebbero esser 20 scuole in un sistema dove abbiamo 20 mila scuole. Per questo piccolo numero di scuole dovremmo raccomandare la chiusura di quelle suole.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Va da sé che presidi e professori di quei 20 istituti scolastici si sono dovuti trovare un nuovo impiego… in un'altra scuola. Se sono stati fortunati. In Gran Bretagna il mercato è flessibile e quindi più meritocratico. A differenza dell’Italia i dirigenti scolastici assumono direttamente i docenti. E come li assumono li possono anche licenziare.   

KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy
Sì, selezioniamo il nostro staff, scriviamo un annuncio e lo pubblichiamo nella stampa, quindi aspettiamo di ricevere le candidature. Quando abbiamo la lista facciamo i colloqui e scegliamo. Ogni insegnante ha almeno tre osservazioni ogni anno, possono essere anche di più, anche cinque o sei.  

NAOMI WINSON –Docente William Morris Academy
Penso proprio che  il preside possa anche licenziare ma non è mai capitato quando c’ero io.  

KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy
Qui? in sei anni abbiamo avuto un caso.  

SABRINA GIANNINI
In Italia un dirigente scolastico non può licenziare.  

KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy
Non può farlo? Per noi sarebbe davvero strano perché noi siamo responsabili per la qualità e l’esperienza scolastica degli studenti. Ragazzi so che vi state divertendo molto, adesso dovete salvare l’esercizio! Per piacere!  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
È un sistema, quello inglese, dove non vale la pena tenere un docente incapace o fannullone. ci rimettono tutti, il dirigente più degli altri. Ho sentito che un vicepreside si è tolto la vita dopo un’ispezione dell’ Ofsted.

KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy
Si credo di ricordare il caso, sì mi sembra di ricordare.  

SABRINA GIANNINI
Abbiamo letto che ci sono stati dei suicidi dopo le vostre ispezioni?

TIM KEY - Ispettore OFSTED
Sono circostanze sicuramente…ma non farò alcun commento su questo.  

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Per gli inglesi non esiste mediazione: i diritti del cittadino vengono prima di tutto. E’ un sistema esattamente opposto al nostro, dove  invece sembra che tutto sia architettato per e affievolire quindi allontanare le sanzioni. Siccome è per contrasti che ci si studia si può trovare la via di mezzo. C’è una proposta di legge scaturita proprio dalle questioni poste da Ichino che prevede per tutta la pubblica amministrazione un organo di valutazione esterno che controllerà il rendimento e la soddisfazione dell’utente, premi per chi fa , sanzioni a chi non fa,  mobilità al personale in esubero. Il dirigente avrà meno ostacoli per effettuare un licenziamento, ma  dovrà produrre risultati altrimenti gli verrà tagliato lo stipendio del 30%.   Secondo la ragioneria dello stato, il comparto con il maggior numero di giornate di assenza per malattia,  Il dato è l’ ultimo disponibile, e si riferisce al 2004,  è la Presidenza del Consiglio, con una media di 1 mese di malattia all’anno. Con un esempio così pensate un po’ a un  vigile.. che sta  molto  in piedi, sempre nel traffico, è un mestiere usurante e, a Napoli lo è di più: 640 vigili hanno problemi e quindi non dirigono il traffico ma percepiscono l’indennità disagio, secondo alcuni di loro è proprio l’appartenenza alla categoria che costituisce di per sé un disagio. A Napoli.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
A Napoli il mal d’incrocio ha colpito un vigile su quattro. È un’epidemia. Hanno presentato i certificati medici con patologie che non gli consentono di dirigere il traffico, negli incroci.  

LUIGI MASSA – City manager Comune Napoli
Ce n’è un 200 che debbono evitare postura eretta prolungata, di gente che ha problemi a strae in inquinamento acustico o limitata esposizione al rumore ce ne è un’n altro 150 circa. Sono 500 che hanno certificazione medica ma questo non significa che sono inidonei a stare in strada.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Si, stanno in strada ma non nel traffico. Per esempio piantonano l’ingresso del comune.  

VIGILE URBANO 1
Sì.  

SABRINA GIANNINI
Siete gli inidonei? E come mai lombosciatalgia? Ipoacusia? Sto leggendo quello che dal rapporto è uscito. Bronchiti? Problemi circolatori?  

VIGILE URBANO 1
Si.  

SABRINA GIANNINI
Lei pure?  

VIGILE URBANO 2
No però…

SABRINA GIANNINI
Perché alcuni vostri colleghi che sono nel traffico dicono che sono un po’ scuse, non è vero? Non è vero che è stata male? Pretesti per non stare nel traffico.  

VIGILE URBANO 2
Assolutamente no.

SABRINA GIANNINI
Non è vero?  

VIGILE URBANO 1
No.

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
A febbraio la magistratura ha aperto un fascicolo e sequestrato i 640 certificati sospetti, dopo le ripetute segnalazione del Comandante Schettini il comune ha istituito una commissione interna. Quanto è bastato perché qualcuno guarisse spontaneamente.  

CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
Io dico ci sono un certo numero di ammalati, però devo dire da qualche mese a questa parte già si sono verificate delle guarigioni.  

SABRINA GIANNINI
Improvvise? Miracolose?

CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
Evidentemente, e già molti sono stati sottoposti a visita medica collegiale onde definire la loro situazione, la loro condizione fisica.  

AGOSTINO ANSELMI – Segretario sindacato SNAVU
Hanno certificato che questo personale nella fattispecie non devono avere una posizione prolungata eretta per più di tre ore. Credo che vada da sé che se hanno certificato in tal senso, per le altre tre potrebbero tranquillamente fare servizio di viabilità.

CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
E’ stata eccepito che la posizione eretta prolungata, non prolungata possa essre individuata e definita soltanto dall’ammalato, non so se mi spiego. E’ l’ammalato che potrà decidere quando stare alzato e quando stare seduto. Pertanto in queste condizioni non potrebbe neanche effettuare servizio tanto per così dire in automobile, cioè servizio automontato.  

VIGILE URBANO 2
E’ un lavoro.  

SABRINA GIANNINI
Stare nel traffico è un lavoro?  

VIGILE URBANO 2
Governare il traffico è un lavoro.  

SABRINA GIANNINI
Infatti siete stati assunti per questo però!  

VIGILE URBANO 2
Certo.  

SABRINA GIANNINI
Se vi togliessero l’indennità, per esempio il disagio. Voi avete l’indennità del disagio?  

VIGILE URBANO 1
Si.  

SABRINA GIANNINI
Ce l’avete?  

VIGILE URBANO 1
Si.  

SABRINA GIANNINI
Secondo lei è giusto avere l’indennità di disagio anche se si sta qua davanti al palazzo?  

VIGILE URBANO 1
Si.  

SABRINA GIANNINI
Anche se non sta nel traffico?  

VIGILE URBANO 1
Si.

SABRINA GIANNINI
Quindi è giusto che, stando davanti a un palazzo, a non gestire un traffico caotico, inquinante, è uguale per lei. Stesso disagio?  

VIGILE URBANO 1
Si.  

SABRINA GIANNINI
Posso chiederle a che sindacato appartiene?  

VIGILE URBANO 1
No.  

SABRINA GIANNINI
Snavu?  

VIGILE URBANO 1
Si.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Lo Snavu è il sindacato della categoria che ha molto successo presso i vigili napoletani. Ogni istanza e pretesa viene soddisfatta.  

AGOSTINO ANSELMI – Segretario sindacato SNAVU
Abbiamo il numero maggiore, consistente di iscritti. A ogni qual volta noi interveniamo, interveniamo perché significa che è stato fatto qualcosa in dispregio del contratto nazionale del lavoro.  

SABRINA GIANNINI
Il fatto è che veramente un lavoratore, per essere trasferito deve dare la sua autorizzazione, non è vero?  

CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
Vorrebbero che fosse ma lo escludo, nelle maniera più assoluta perché altrimenti noi avremmo le mani legate, lei prima ha detto le mani legate , non avremmo proprio le mani, è assurdo!  

SABRINA GIANNINI
Il comandante schettini per esigenze di servizio trasferisce un vigile in un settore dove serve e per una sola settimana, lo Snavu cosa fa? Minaccia di rivolgersi alla magistratura.

AGOSTINO ANSELMI – Segretario sindacato SNAVU
Nel momento in cui i diritti del lavoro non vengono rispettati, noi andiamo alla magistratura conveniente, ma non significa minaccia.  

CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
E’ chiaro che all’interno del nucleo dell’altro qualche movimento si può fare, e o l’ho fatto.

SABRINA GIANNINI
Infatti lei ha avuto l’ennesima…  

CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
…censura.  

SABRINA GIANNINI
Orari massacranti dalle 10 alle 16 e 30 ….massacranti?  

AGOSTINO ANSELMI – Segretario sindacato SNAVU
Lei sa il lavoro che fa la categoria della polizia municipale? Sa che è assimilata a tutti gli effetti quale categoria usurante?  

SABRINA GIANNINI
Come si puo’ rimandare ad un corpo se ad ogni richiesta di lavorare ci sono agitazioni sindacali o in questo caso rivendicazioni sindacali, minacce di cause per demansionamento?

CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
Fino a qualche momento fa, non ho detto anni fa, le regole non erano proprio ben precisate.  

SABRINA GIANNINI
E quali sono le regole?

CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
In tutto, le regole della vita, le regole del viver comune le regole del viver civile, le regole della convivenza.  

SABRINA GIANNINI
Le regole non sarebbero che un comandante decide dove destinare i propri uomini?  

CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
Credo proprio di sì.  

SABRINA GIANNINI
Altra lettera e la minaccia di rivolgersi all’autorità giudiziaria se dalle apparecchiature video si controlla anche l’operato del vigile.  

AGOSTINO ANSELMI – Segretario sindacato SNAVU
E’ stato sancito e riconosciuto al livello nazionale che le apparecchiature di videosorveglianza non possono e non devono controllare l’operato del personale.  

SABRINA GIANNINI
Veramente lei non può utilizzare neanche utilizzare questa apparecchiatura per vedere che uno dei suoi vigili non sta facendo il suo lavoro? Lei cosa può fare?  

CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
Comunque vado avanti come faccio regolarmente, come altre cose, il trasferimento e quant’altro lo faccio, certamente faccio anche questo, certo! Lì dove dovessi avere qualche incidente di percorso e quant’altro si deciderà nelle sedi deputate che poi la sede deputata a questo punto sarebbe sempre, non lo dico lo dicono loro, l’autorità giudiziaria.  

PIETRO ICHINO - Giuslavorista
I poteri del dirigente pubblico sono di fatto obliterati, il potere disciplinare non viene esercitato, il potere-dovere del controllo dei costi e dei provvedimenti conseguenti che comprendono trasferimento e misure organizzative, e nei casi più gravi anche il licenziamento. E’ una degenerazione ed è una grave violazione di legge. Purtroppo dobbiamo dire che per questo aspetto l’amministrazione pubblica è un’isola molto vasta di illegalità diffusa.  

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Il sindacalista dello Snavu che abbiamo visto è stato rinviato a giudizio per interruzione di pubblico servizio, organizzava assemblee, abusando di questo diritto, e la conseguenza era il caos in città. Si è poi scoperto durante le visite che il motivo dell’inidoneità per alcuni vigili era un tappo di cerume. Su 250 visite ordinate dal magistrato, una buona parte non avevano nessuna  inidoneità. Ma dov’era il sindaco se per far lavorare i vigili  deve intervenire la magistratura? E Adesso andiamo a Taranto in un luogo vietato ai non addetti: cioè all’arsenale militare.

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Suona la sirena delle sette e trenta.  Entrano nell’arsenale militare di Taranto i circa 2200  dipendenti del ministero della difesa, di questi 1300 sono operai addetti alla manutenzione delle navi.  

UOMO 1
Io sono intorno ai 1300 lavoratori pubblici che non fanno niente insomma la stragrande maggioranza non fa niente.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
È la denuncia di un operaio di una ditta privata che lavora in appalto all’interno dell’arsenale. Sostiene che i 400 addetti esterni hanno svolto per anni il lavoro al posto dei 1300 interni, gli statali.  

UOMO 1
Mentre noi siamo un po’ schiacciati da…si lavora, si lavora tanto, anche in condizioni un po’ disumane.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Questo documento mostra l’attività interna dell’arsenale proprio in quell’ area dove gli operai statali dovrebbero fare le manutenzioni. Le numerose auto parcheggiate fuori dalle office fa pensare che siano già tutti al lavoro. Questa è l’officina congegnatori, si dovrebbero fare lavori di meccanica.  C’è un operaio fuori. Dentro dovrebbero lavorare 50 addetti, ma non c’è nessuno. I Macchinari sono fermi, in stato di abbandono. Questa è la fonderia, non viene utilizzata da anni. C’è un addetto, e  ha le mani in tasca. Questa è l’officina motori: deserta. Anche nell’officina tubisti non c’è nessuno. Questa è la carpenteria. Ancora una volta strutture fatiscenti e costosissimi macchinari inutilizzati… I dipendenti vivono alla luce del sole la loro inoperosa condizione, convinti che nessuno li possa vedere dentro quella città militare protetta dalle mura.  

UOMO FUORI CAMPO
Beh passano il tempo così, andando per l’arsenale, chiacchierando o…almeno in certe ore poi diciamo negli orari pomeridiani vanno anche addirittura a riposarsi, insomma, oppure si fanno la partita a carte, si passa un po’ il tempo.  

SABRINA GIANNINI
Ma loro non si lamentano del fatto che venissero dati i lavori fuori, cioè a gente di fuori i lavori che avrebbero dovuto fare loro?  

UOMO FUORI CAMPO
Beh questo gli ha fatto sempre comodo perché poi la maggior parte di questi adesso hanno la doppia attività di fuori no!  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Per esempio un operaio che la mattina anziché stare in arsenale lavora in un negozio di un parente… quando arrivo sta etichettando la merce.   

SABRINA GIANNINI
Cercavo l’uomo che lavora nell’arsenale chi è?  

UOMO 2
Io non lavoro qua.  

SABRINA GIANNINI
No stava lavorando.  

UOMO 2
No non stavo lavorando!  

SABRINA GIANNINI
No stava lavorando!  

UOMO 2
No sto dando una mano così se passo..  

SABRINA GIANNINI
Ma è lei o no?  

UOMO 2
No non sono io.  

SABRINA GIANNINI
E’ quello che lavora all’arsenale?  

UOMO 2
No.

SABRINA GIANNINI
No è lei?  

UOMO 2
No.  

SABRINA GIANNINI
No perché siccome mi avevano detto che lei esce dall’arsenale quando dovrebbe lavorare…  

UOMO 2
Chi glielo ha detto?  

SABRINA GIANNINI
Non importa che me lo ha detto, però è vero evidentemente?  

UOMO 2
No, non è vero.  

SABRINA GIANNINI
Permesso, malattia?  

UOMO 2
No.  

SABRINA GIANNINI
No.  

UOMO 2
L’hanno informata male sa!  

SABRINA GIANNINI
Sì?

UOMO 2
Sicuramente, tranquilla
.  

SABRINA GIANNINI
Mi sembra che funziona così  

UOMO 2
Io non lo so che cosa dove mira o che cosa vuole mirare…  

SABRINA GIANNINI
No, io voglio capire perché non vi fanno lavorare?  

UOMO 2
Chi non mi fa lavorare?  

SABRINA GIANNINI
I vostri capi là, no vi fanno lavorare, perché non vi fa fare i lavori dentro? E’ chiaro che poi uno esce…  

UOMO NEGOZIO
Se lei ha avuto queste notizie, anziché venire lei come giornalista, dentro ci sarà qualcuno addetto ai controlli.  

UOMO 2
Innanzi tutto non mi faccia veder perché mi precipiti.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Se non lavora all’arsenale perché ha paura che io “lo precipiti…”

SABRINA GIANNINI

Invece i sindacati che rappresentato i presidenti di base o i sindacati in generale che cosa dicono?

UOMO 1
Hanno sempre un po’ coperto questa situazione. Però ormai questa rivendicazione per fare in modo che le lavorazioni le facessero loro, non c’è mai stato questo, anzi secondo me era una questione che faceva pure comodo, tanto loro erano degli statali, lo stipendio lo prendevano ugualmente.

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Da una parte i dipendenti di piccole aziende private, tutte con meno  di 15 operai, quindi con poche garanzie e tutele. Dall’altra gli ipergarantiti,  ma capaci anche di slanci di solidarietà verso i meno fortunati.  

UOMO 1
Dicevano che dovete dire grazie a noi che non lavoriamo perché voi lavorate, perché se lavoriamo noi, voi rimanete senza lavoro, dovete andar via.  
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Si può capire il tornaconto dei dipendenti statali, perché lavorare stanca,. Si può capire il tornaconto dei sindacati che qui inseguono tessere e il consenso. Non si capisce quale sia il tornaconto del direttore. Che interesse avrebbe l’ ammiraglio a lasciare con le mani in mano i suoi dipendenti e le attrezzature a invecchiare, sprecando  denaro pubblico? Un evidente tornaconto l’avrebbero avuto gli imprenditori delle ditte esterne, che grazie a questa situazione si sarebbero presi, per anni, appalti per  milioni di euro…  

UOMO 1
Ci sono 15 gruisti là dentro, che stanno lì senza fare niente, passano l’intera giornata a giocare a carte. Vedi le gru sono quelle, sono le tre altre lì, sono tutte quelle bianche e rosse, uno, due e tre, sono tutte ferme vedi non lavora nessuno.

SABRINA GIANNINI
E quando c’è da fare un lavoro le usano o no?  

UOMO 1
No, a parte che non vogliono salire là sopra i gruisti.  

SABRINA GIANNINI
I gruisti che sono dipendenti statali?  

UOMO 1
I dipendenti statali. Dicono che gli gira la testa, poi non sono a norma…  

SABRINA GIANNINI
E se c’è un lavoro dove serve la gru chi lo fa?  

UOMO 1
Gli autogrù  la ditta privata. Ci sono queste autogrù private, dei camion…  

SABRINA GIANNINI
E vengono pagate le ditte per far questo?  

UOMO 1
Adesso le pagheranno in nero mi dicevano, 800 euro.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Come tutte le mattine un auto blu attende il vicedirettore dell’arsenale. Esce da casa. Sale in auto. Svolta l’angolo. E l’arsenale è lì davanti, a duecento metri.  Avrebbe fatto prima a piedi. Lo stato al servizio del servitore dello stato. Come da copione.  

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Ma il ministero della Difesa lo sa che là dentro 1300 operai sarebbero addetti alla manutenzione delle navi, e i lavori li fanno le ditte esterne? Pare che andasse bene a tutti almeno fino a 18 mesi fa quando un provvedimento di un magistrato ha autorizzato un ispettore del lavoro a effettuare dei controlli. L’area è stata messa sotto sequestro. Il problema degli apparati militari esiste perché esplodono di personale ma sembra che ci sia da fare proprio poco.  Per esempio .. i tribunali militari ..sono 9 in tutta Italia. Cosa fanno? 3 udienze al mese. A Padova 2 magistrati militari hanno detto basta, noi vogliamo lavorare! Vivaddio!

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Benedetto Roberti è giudice presso il tribunale militare di Padova, Sergio Dini è sostituto procuratore. Hanno deciso di denunciare pubblicamente che nei tribunali militari c’è poco da lavorare, che i costosi edifici sono deserti, le sale di attesa vuote, le udienze rare. In una mattina c’è stata una sola udienza durata poco meno di un’ora, ma se ce ne fosse una al giorno sarebbe già qualcosa invece…  

SABRINA GIANNINI
Cancelliere oggi basta?

CANCELLIERE
Sì.  

SABRINA GIANNINI
Tutto qua? Ma la cadenza è questa, una al giorno?  

CANCELLIERE
Tutto qua, ogni mese abbiamo tre udienze.  

BENEDETTO ROBERTI – Giudice Tribunale Militare Padova
I dati sono veramente allarmante allarmanti. Qui a Padova al 30 settembre 2006 i processi pendenti erano 18, attualmente oggi sono 10. avanti al tribunale militare di Cagliari al 30 settembre 2006 erano tre. Quindi voglio dire che davanti a se avevano solo tre processi da celebrare. E poi c’è il vuoto. 3068 processi pendenti in tutti i nove tribunali militari.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
3000 processi pendenti distribuiti nei tre tribunali del nord, del sud, uno a Cagliari e due a Roma. Tutti insieme i nove tribunali hanno un quarto del lavoro di un tribunale ordinario di provincia.  

BENEDETTO ROBERTI – Giudice Tribunale Militare Padova
Prendiamo per esempio Bassano del Grappa che non è nemmeno capoluogo di provincia, ne ha 13.129 pendenti.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
La denuncia fatta in pubblico dai due magistrati non è stata accolta bene dal presidente dell’associazione magistrati militari. Secondo il quale non è vero che si lavora poco.

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Perché io le faccio vedere le statistiche.

SABRINA GIANNINI
Ma io le statistiche le ho qua: Verona, 19 pendenti a inizio anno…

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Le udienze prossime, le udienze fissate già quattro in gennaio, tre in febbraio, sono quattro in marzo, praticamente un’udienza a settimana.  

SABRINA GIANNINI
Un’udienza a settimana?

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Si in tribunale più dibattimentale, più le udienze preliminari che sono anche qui una a settimana.  

SABRINA GIANNINI
E quindi è veramente poco.  

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Ma lei non confonda processi con udienza, ci sono udienze…  

SABRINA GIANNINI
Per un tribunale ordinario non esistono.  

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Ha ragione è quello che stiamo sostenendo.  

SABRINA GIANNINI
E nel resto del tempo che cosa fanno i suoi sostituti?  

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Qualcuno gioca a tennis qualcuno fa ciclismo, per fare dell’ironia.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Per restare con i piedi per terra invece, 40 magistrati militari su 100 hanno incarichi extra giudiziari. Per esempio c’è chi ha aperto la partita iva, per fare corsi privati grazie ai quali ha intascato 60 mila euro in un anno. Il Consiglio Superiore della magistratura Militare lo ha quindi richiamato perché a tutto c’è un limite.

ROBERTO ROSIN – Sostituto procuratore militare Cassazione
E questo secondo il consiglio non c’è certo secondo l’accusa perché l’accusa ha chiesto il procedimento, concretizzerebbe un’attività d’impresa che è vietata al singolo magistrato.

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Però è stato assolto. Adesso l’esempio può essere seguito da tutti gli altri. Secondo la magistratura militare la libera impresa si fa così, avendo le spalle coperte per di più con i soldi dei contribuenti.  

SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova
Ci sono oltre ai 100 magistrati altri 600 circa soggetti impiegati tra militari e civili e quindi sono anche questi costi notevoli e soprattutto sono costi che non trovano rispondenza in una conduzione.  

SABRINA GIANNINI
Sono molti gli stipendi pagati anche abbastanza salati e persone sottoimpiegate, pagate con le nostre tasche.  

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Anche con le mie, io sono un contribuente come lei.

SABRINA GIANNINI
Si però lei in certo senso si paga lo stipendio no…. L’unica cosa che si può fare è smantellare questo fortino di privilegi  o di bella vita.  

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Esatto.  

SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova
Ci sono molte altre vetture di servizio, telefonini, tutto quello che ruota intorno…  

SABRINA GIANNINI
Come se voi foste magistrati ordinari con incarichi in certo senso ordinari e…

SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova
Diciamo che come auto di servizio siamo trattati meglio noi ne abbiamo di più noi di auto di servizio.

SABRINA GIANNINI
Vengono anche distribuiti degli straordinari, possibile?  

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Solo il personale amministrativo, civile.  

SABRINA GIANNINI
Questa cosa è verosimile, cioè nonostante questo poco carico di lavoro al livello amministrativo?  

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Ma pochissima cosa.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Pochissima cosa, 50 mila euro di fronte ai costi dell’intero baraccone, stipendi per i magistrati che scatto dopo scatto arrivano fino a 150 mila euro l’anno a cui si sommano gli stipendi degli amministrativi, i costi per le strutture, tutto per occuparsi il più delle volte di reati bagatellari.  

SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova
Son successi dei casi, non sono neanche così frequenti per cui all’interno della caserma un militare ruba le chiavi della macchina del commilitone, gliele ruba dall’armadietto in camerata. Poi con questa stessa chiave va a rubare la macchina che è parcheggiata fuori dalla caserma, perché i parcheggi sono fuori dalla caserma allora in questo caso si fanno due processi per due furti diversi. Uno è il furto militare della chiave avvenuto in caserma, l’altro è il furto della macchina che chissà perché diventa furto comune e per questo deve procedere l’autorità giudiziaria ordinaria. Due processi il che vuol dire doppie spese per lo stato, che deve impiegare tra i giudici militari un giudice ordinario, un pm militare, un pm ordinario, un cancelliere militare, un cancelliere ordinario ecc…  

SABRINA GIANNINI
Questo è frequente?  

SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova
Continuo no frequente, all’ordine del giorno. Noi lavoriamo con cose pensato in una guerra di trincea s’immagini un po’cosa succede. C’è ancora il reato di duello, c’è il reato di danneggiamento di animali, pensato per i muli che andavano a portare i mortai degli alpini in montagna. Ecco ci sono reati di questo genere.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Il ministro Mastella si è accorto che le baionette non ci sono più e ha introdotto nei suoi disegni di legge sulla giustizia anche una riforma per i tribunali militari. Il classico compromesso all’italiana, in Europa siamo gli unici ad avere ancora questi tribunali, la Francia ne ha mantenuto soltanto uno a Parigi, la legge manterrà la metà delle poltrone e delle auto blu, l’latra metà passerà alla magistratura ordinaria.  

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Così  accontentiamo tutti, quelli che vogliono lavorare vanno al tribunale ordinario, notoriamente intasato, e quelli che “si vive una volta sola” possono continuare a fare un’udienza alla settimana e avere tempo per il secondo lavoro o giocare anche a tennis, a meno che, Il Ministro Mastella non voglia mettere mano alla legge e fare  come in Francia: di tribunali militari ne basta uno, visto che la leva obbligatoria peraltro non esiste più. E adesso guardiamo un po’ in casa nostra. Non è facile parlare delle rogne dell’azienda per cui si lavora, e infatti normalmente non si fa.

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Già il fatto che si dica: “mamma Rai” la dice lunga. Le mamme non licenziano.  

VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI
Quello che emerge di tutta evidenza è che quando c’è una persona che non lavora è difficilissimo mandarla via, ma sono sicuro che ci sta per arrivare una causa di demansionamento.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Ovvero: il giudice del lavoro sentenzierà che la colpa non è del nullafacente, bensì della  RAI che nulla gli ha fatto fare. Appunto, non gli ha dato una mansione. La storia inizia nel 2001.   Il dipendente è un laureato,  è un quadro e lavora nel settore legale. Tutte le volte che gli vengono assegnate mansioni lui non le esegue. Viene più volte spostato d’ufficio ma...  

VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI
Continua a creare continue difficoltà. Cioè se davvero i suoi responsabili avessero dovuto dare ai loro collaboratori tutte le spiegazioni, le specifiche, le  puntualizzazione che chiedeva lui, avrebbero completamente paralizzato la loro attività.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Un continua botta e risposta tra il nullafacente e i suoi diretti superiori. Il nullafacente chiedeva delucidazioni e precisazioni. Mettendo sempre nero su bianco le regioni per le quali non eseguiva il compito…  

VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI
Siccome è uno avvertito…  che sa come funziona  il mondo e come funzionano queste cose,  metteva sempre e continuamente in mora l’azienda rispetto al fatto che lui non stava lavorando, ma non per colpa sua, ma per colpa di chi non lo metteva in condizioni di poterlo fare. Quindi se uno non gli risponde e-mail su e-mail, lettera su lettera, continuamente non si impegna a dargli sempre incarichi che possano in qualche modo…poi l’azienda si trova in difficoltà nella causa sicura di demansionamento che poi arriva.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Infatti basta che un dirigente si stanchi di rispondere e non gli dia più incarichi, che il nullafacente potrà fare causa e a quel punto il giudice potrebbe dargli ragione.  

VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI
Il ragionamento che potrebbe fare era, va be,ma voi o lo licenziavate o non lo facevate lavorare. Perché la legge questo dice, quindi o continuavate nel contestargli queste cose e lo licenziavate oppure lo facevate lavorare. Lo avete fatto lavorare? No! Ha ragione lui. Vi condanno a reinserirlo in un posto di lavoro equivalente, corrispondente alla sua funzione, alla sua qualifica e magari gli riconosce il risarcimento del danno.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Il giudice stabilirà il risarcimento in questo modo: lo stipendio di 2 mila euro al mese? Sei stato senza far niente per un anno?Il risarcimento sarà di 24 mila euro. Se sei un dirigente puoi arrivare a 100, 200,300 mila euro.  

SABRINA GIANNINI
Vorrei sapere se sono frequenti questi casi. Cioè per esempio i dirigenti famosi, quelli che vengono, chiamati, cioè raccomandati politicamente no?E poi via un governo, stanno li magari anni a non far niente, fanno anche loro causa per demansionamento?  

VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI
Beh si, ci sono stati casi, ci sono…  

SABRINA GIANNINI
Si parla di questo cimitero degli elefanti di questi Dirigenti che non farebbero nulla. E’ vero esiste?  

VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI
Certo qualche Dirigente senza incarico c’è, qualche giornalista senza incarico c’è, è legato a dinamiche aziendali che ci sono in tutte le aziende, che sicuramente in Rai assume un significato particolare, perché in Rai si ha più visibilità. Cioè il giornalista che fino a ieri lavorava ed era in video, ed era presente nella sua visibilità, all’improvviso sparisce.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Ci sono dirigenti che rifiutano gli incarichi, anche direttivi,  perché non  li ritengono qualificanti. e poi fanno causa per demansionamento. Vincendola  
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Noi facciamo servizio pubblico e al pubblico bisogna render conto. Sappiamo che ci sono dirigenti senza incarico e costano molto, ed entrano con la spinta politica. Siccome ogni volta che cambia il governo cambia il film, perché non assumere questi dirigenti a tempo determinato? Sparirebbe l’imbarazzante cimitero degli elefanti, insieme alle milionarie cause per demansionamento. Invece per quel che riguarda gli imboscati purtroppo, più l’azienda è grande e più ce ne sono, hanno mansioni che non svolgono e costringono altri a tirarsi il collo al posto loro. Fra parentesi -  è grazie a questa categoria, quella dei responsabili, che non prende un euro in più e spesso nemmeno un grazie, se in Rai si va in onda tutti i giorni, se tutte le mattine  la scuola apre,  se in ospedale si riesce ad avere un’assistenza degna. Chiusa  parentesi. Cosa succede invece quando un funzionario pubblico viene rinviato a giudizio ? Il comune di Taranto è stato spolpato, è fallito. Nell’attesa dei tempi giudiziari dove stanno  i responsabili?  

ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto
Ho coniato questa definizione per le vicende del comune di Taranto: la realtà supera l’immaginazione.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Nella sede comunale di via Plinio 23 impiegati lavoravano molto altroché i fannulloni. Per far quadrare i conti facevano straordinari su straordinari finché  un bel giorno…  

TGR PUGLIA
“una ventina di arresti a Taranto per gli emolumenti gonfiati a favore dei dipendenti comunali”  

ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto
Peculato, truffa aggravata, associazione a delinquere.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Secondo la procura i dipendenti coinvolti nella vicenda giudiziaria si sarebbero gonfiati illecitamente le buste paga fino a 20,40,100 mila euro al mese, aggiungendo varie voci di straordinario.  

GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto
Avrebbero dovuto avere delle capacità soprannaturali, insomma, per poter far fronte a questa mole di lavoro. Praticamente partecipavano contestualmente sia a progetti sia a commissioni, sia a straordinario. Una giornata avrebbe dovuto essere minimo di 48 ore.

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
48 ore al giorno e per 5 anni, in via Plinio non si usava timbrare il cartellino, i marcatempo sono stati acquistati soltanto dopo lo scandalo. Erano i dirigenti a segnare le ore su un foglio presenza, attestando che i dipendenti partecipavano a commissioni e a progetti obiettivo.  

GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto
Un progetto fatto per la raccolta e la numerazione delle fatture, destinato al comune. Questo è un compito ordinario della direzione risorse finanziarie.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Ma è bastato farlo diventare straordinario e i ragionieri si sono spartiti 26 mila e 500 euro. Progetti obiettivo ne sono stati fatti almeno 122.  

ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto
Per le casse comunali oltre 5 milioni di euro.  

GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto
Lo stipendio base è 1747.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Aggiungendo la parola magica progetto sono comparsi 50 mila euro, in un solo mese. Dal 2001 al 2005 questo dirigente si è guadagnato 600 mila euro grazie ai progetti. Quest’altro 500 mila. Facevano tutti parte della direzione Risorse finanziarie del personale.  

ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto
Loro avevano il rubinetto della spesa, quella direzione ha il rubinetto della spesa, per cui attingevano nei capitoli di bilancio che prevedevano  interventi in favore di altri settori delle vita amministrativa.  

SABRINA GIANNINI
Gli altri settori non si sono accorti?

ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto
Accorti
o no nessuno ha protestato.  

UOMO TARANTO 1
Vuole sapere un detto tarantino: “Lontano un palmo da me tutto può succedere”

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Le indagini hanno chiarito che gli assessori non verificavano le determine di spesa firmate dai dirigenti, ma i politici sapevano. Nel corso delle perquisizioni è stato trovato in un cassetto il rapporto del 2001 redatto dagli ispettori del ministero dell’economia dove si segnalavano irregolarità nella gestione delle finanze. Ma per cinque anni e mezzo il sindaco Rossana Di Bello eletta in modo plebiscitario per due tornate elettorali, non ha fatto correttivi. Si è dimessa il giorno dopo aver ricevuto la condanna per la gestione degli appalti dell’inceneritore a febbraio dello scorso anno, lasciando nelle mani del commissario inviato dal governo un comune in bancarotta.  

TOMMASO BLONDA – Commissario del Governo
Il lunedì cominciare una settimana con quest’incubo dei soldi che mancavano, di questi poveracci che stavano qui senza stipendio, due mesi senza stipendio! Due mesi! E’ troppo!

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Taranto da un estremo all’altro. Nel giro di poche settimane i suoi dipendenti comunali sono passati dal record dei più pagati in italia al record dei meno pagati. La grande abbuffata era finita per tutti, anche per gli onesti. I 23 arrestati che si sono mangiati 5 milioni di euro non possono rappresentare gli altri 1300, ma la spartizione pare fosse più allargata e non solo ai piani alti di via Plinio. All’appello mancano infatti almeno 20 forse 30 milioni di euro, elargiti come salario accessorio ma presi illecitamente da altri fondi.  

GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto
Noi praticamente quando le dobbiamo analizzare le prendiamo da giù le portiamo qua, le analizziamo e le riportiamo in archivio.  

SABRINA GIANNINI
In tutto quante sono  le buste paga?  

GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto
85.000.  

SABRINA GIANNINI
Ne guardate una ad una?  

GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto
Certo. Voce per voce.

SABRINA GIANNINI
Uno dei suoi primi atti è stato quello di bloccare questi di progetti quindi di avere contro quasi tutti i dipendenti.  

TOMMASO BLONDA – Commissario del Governo
E’ quello che è stato difficile, fermare questo dissanguamento della finanza pubblica attraverso questa diffusione pratica del progetto.

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
E adesso che non c’è più trippa per gatti in 100 chiedono di andare in pensione tra questi quattro degli indagati.  

UOMO GUARDIA DI FINANZA
C’è il rischio che lo stato gli debba dare anche una pensione quindi un vitalizio per tutti gli anni a venire basata sull’entità dei compensi accessori che finora hanno percepito. E quindi avendo quegli importi mediamente di 20/30 mila euro al mese, lascio immaginare a tutti l’entità della pensione che questi in linea potenziale potrebbero percepire.  

SABRINA GIANNINI
Il fatto che avessero chiesto la pensione, l’avevano chiesta prima delle indagini?

COSIMA DI STANI – Subcommissario del Governo
No, no dopo.  

SABRINA GIANNINI
Qui ci hanno provato ad andare in pensione sperando che voi non interveniste no?  

COSIMA DI STANI – Subcommissario del Governo
Per cui a queste persone è stato consentito di poter andare in pensione ma non è stata versata o quindi non è stata calcolata sulla busta, sul pagamento della pensione la quota riferibile agli stipendi loro.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Riepilogando i 23 contabili vengono arrestati a luglio, quando scadono i termini di custodia cautelare gli indagati riprendono servizio a parte 8 dirigenti.  

COSIMA DI STANI – Subcommissario del Governo
Questi sapevano che il comune stava sull’orlo del dissesto e con tutto ciò hanno continuato a prendere i soldi.  

UOMO TARANTO 2
Il commissario di cui tutti parlano male almeno ha avuto il coraggio di dire “Non dovete ritornare a lavorare almeno fino a quando ci sto io”.  

COSIMA DI STANI – Subcommissario del Governo
Erano proprio come dire gli ideatori dei progetti obiettivo.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
La subcommissario li ha sospesi lasciandoli vivere con l’assegno familiare di 700 euro al mese. I sospesi hanno fatto ricorso in tribunale per rientrare al lavoro. Uno si è persino lamentato  per la mancanza dello stipendio. Il giudice ne respinge il ricorso, gli ha ricordato che aveva guadagnato in due anni 230 mila euro.  

UOMO TARANTO 2
Com’è possibile che un funzionario di un’amministrazione comunale quindi non è un politico, è una persona che io pago attraverso le mie tasse, si possa prendere tutti questi soldi di superstipendi, va bene, e non viene licenziato nel momento in cui viene…io quando lavoravo all’Ilva, avessi rubato un cacciavite mi avrebbero già licenziato. Mistero perché queste persone.. che cosa bisogna fare la rivoluzione per ottenere ciò che è normale?  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Bisognerebbe cambiare la legge che oggi non consente di licenziare un dipendente pubblico se nei suoi confronti è stato aperto un procedimento giudiziario, si deve aspettare che la lenta macchina della giustizia finisca il suo corso. Per i lavoratori del privato la musica è un’altra. Qui siamo nel tribunale di Milano, è appena terminata l’udienza che vedi imputati alcuni dipendenti delle poste di Peschiera Borgomeo. Aprivano le buste rubando il contenuto sotto gli occhi delle telecamere nascoste. Poste Italiane spa ha potuto recapitare ad ognuno di loro una lettera di licenziamento, non hanno avuto una condanna ma sono stati espulsi lo stesso. All’azienda non conviene compromettere la propria immagine per tutelare venti ladruncoli preferisce rischiare un eventuale risarcimento in caso di loro assoluzione. La pubblica amministrazione che puo’ licenziare soltanto davanti ad una condanna, può però utilizzare la sospensione cautelare, come a Taranto, ma non sembra molto applicata. Perfino nella scuola di fronte ai rinvii a giudizio per reati gravi quando il ministro Fioroni se ne è accorto ha inviato una circolare ai dirigenti rinfrescando loro la memoria.  

GIUSEPPE FIORONI – Ministro dell’Istruzione
Oggi c’è una norma che sui reati di abusi sessuali, pedofilia e quant’altro c’è la decadenza immediata del servizio come ha richiamato una circolare per far applicare…  

SABRINA GIANNINI
Quindi lei ha chiesto ai dirigenti qualora ci fossero questi casi in sospensione cautelare.  

COSIMA DI STANI – Subcommissario del Governo
Il rientro in servizio è la regola. L’eccezione è appunto la valutazione in termini discrezionali dell’opportunità o meno di far rientrare il dipendente.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Infatti non vi è obbligo ma discrezione nell’allontanare un inquisito e a discrezione si sceglie quasi sempre di lasciarlo sul posto. Basta restare a Taranto per avere un esempio.  

SABRINA GIANNINI
Il peso che un dirigente di una asl che ha più dirigenti inquisiti in assoluto?  

MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
Statisticamente non so le altre, però io sono messo bene.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
La tangentopoli della sanità tarantina prende avvio nel 2002, secondo l’accusa le gare di appalto erano sproporzionate rispetto ai servizi forniti alla asl, a volte le forniture erano del tutto inesistenti, quindi le fatture false. I funzionari della asl avrebbero secondo l’accusa il loro tornaconto in tangenti. Direttore da un anno Marco Urago sta cercando di ridimensionare il deficit di 90 milioni di euro, in compenso può vantare un bagno costoso lasciatogli in eredità da uno dei direttori inquisiti.  

MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
Questo è un bagno che è stato oggetto anche in questo caso di  interesse da parte della magistratura perché fu un bagno ristrutturato ad un prezzo decisamente elevato. Circa 200 mila euro. E una doccia che non funziona.  

SABRINA GIANNINI
Pure! Perché lei ha detto che almeno la doccia funzioni no!  

MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
Che la doccia funzioni, magari mi posso fare una doccia, stando qui dalla mattina alle otto alla sera tardi, questa cosa poteva capitare e invece no.  

SABRINA GIANNINI
Quanti dirigenti hanno questa pendenza giudiziaria? Più o meno lei lo sa?  

MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
Diversi.  

SABRINA GIANNINI
Decine?  

MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
Sì.  

SABRINA GIANNINI
Quanti ancora oggi sono ancora qua che lavorano?  

MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
Tutti tranne una.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
E’ da pochi giorni rientrata anche lei Antonia Manghisi. E’ l’unica ad aver fatto i 5 anni di sospensione previsti e adesso vuole un risarcimento. Era l’ex direttore amministrativo nel 2002, si fece anche otto mesi di carcere, l’anno successivo gli arresti domiciliari per un’altra vicenda di appalti e tangenti e adesso la rosa dei funzionari inquisiti è al gran completo.  

SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1
Io pure sono sotto processo sempre per abuso di ufficio, però successivamente.  

SABRINA GIANNINI
Quindi anche lei è un graziato dei provvedimenti disciplinari che non sono arrivati.  

SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1
No, no non c’era la necessità.  

SABRINA GIANNINI
Beh si dovevano fare. E’ partito un procedimento penale?  

SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1
E’ partito, è partito il procedimento penale, ma attenzione dipende. Per abuso di ufficio, attenzione!  

SABRINA GIANNINI
Lei è solo per abuso di ufficio?  

SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1
Per abuso di ufficio.  

SABRINA GIANNINI
Può essere veramente soltanto abuso di ufficio?  

MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
Noooo!  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Oltre al reato di abuso di ufficio, l’ex capo area gestione del patrimonio è imputato per i reati di corruzione e corruzione aggravata.  

SABRINA GIANNINI
Non sarebbe giusto che una persona che è a servizio dello stato no, venga sospesa nel frattempo mentre….  

SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1
No perché personalmente, bisogna vedere se le cose stavano esattamente così come sono apparse.  

SABRINA GIANNINI
Nel 2002 queste persone non hanno subito un procedimento di sospensione per esempio. Questo non è attribuibile a lei chiaramente.  

MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
No.  

SABRINA GIANNINI
A chi è attribuibile?  

MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
Ai direttori generali precedenti.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Perché i dirigenti della pubblica amministrazione sospendono così poco? Diciamo che non gli conviene avere coraggio, se non lo fanno non rischiano niente, tanto la legge dice che è discrezionale. Se invece sospendono ma il dipendente torna perché è stato assolto ed uil suo reato prescritto …  

SABRINA GIANNINI
Si rifà su di lei?  

MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
Assolutamente sì.  

SABRINA GIANNINI
E questo è un rischio del dirigente no?  

MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
Più che un rischio con l’andamento, con i tempi dell’andamento della magistratura italiana diventa quasi una certezza.  

SABRINA GIANNINI
Ed è ancora in corso il procedimento penale s’?  

SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1
Sì, questi qua sono cominciati da poco.  

SABRINA GIANNINI
Primo grado non c’è stato?  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Cinque anni ed è appena iniziato il primo grado. Il sogno della prescrizione si sta realizzando.  

PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
Ai pubblici funzionari, è richiesto di avere disciplina d’onore. Allora se vuoi continuare a fare il pubblico funzionario non prendi la prescrizione. Oppure se vuoi continuare a fare il pubblico funzionario non patteggi, non ricorri all’applicazione di pena. Se sei innocente ti difendi e accetti l’esito del giudizio.  

SABRINA GIANNINI
Quindi lei sostiene che ci vorrebbero dei correttivi normativi, affinché il pubblico funzionario se accetta invece la prescrizione…  

PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
Venga colpito disciplinarmente se viene meno il requisito dell’onore che è un bene previsto, anzi imposto dalla Costituzione per chi svolge pubbliche funzioni.  

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Quando c’è un procedimento contro un dipendente pubblico l’unico strumento che permette la legge è quello della sospensione cautelare. Cioè tu dirigente se vuoi salvare l’onorabilità della pubblica amministrazione dovresti allontanare il dipendente con un assegno minimo di mantenimento, in attesa di sentenza. Ma la regola invece è quella di lasciarlo al suo posto , anche se ha commesso  reati gravi. Una volta condannato invece, immaginiamo,  scatterà a il licenziamento…. o no?   Parlavamo di dipendenti pubblici rinviati a giudizio. In caso di condanna chi deve licenziare è il dirigente pubblico. Ma lo fa? Per saperlo basta andare a vedere se i condannati sono stati mandati a casa o sono ancora al loro posto. Torniamo a Napoli.  

LUIGI MASSA – City Manager Napoli
Io adesso non ho qui il dato, quindi non posso…però noi licenziamo moltissima gente.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
E’ vero 99 licenziati in 7 anni, tutti con sentenze passato ingiudicato. Quindici di questi però dopo il licenziamento sono tornati a lavorare. Questo vigile è stato arrestato e poi condannato per concussione con sentenza definitiva. Due anni dopo il fattaccio è stato promosso Diligente di primo livello. Una stelletta e un po’ di stipendio in più.

SABRINA GIANNINI
Chinetti Umberto vi dice qualcosa?  

UOMO ANONIMO
Non lo so!  

SABRINA GIANNINI
Condanna per corruzione? No perché mi hanno detto che c’è un Chinetti Umberto che ha avuto una condanna…  

UOMO ANONIMO
In questo momento, non posso…  

SABRINA GIANNINI
Voglio solo sapere una cosa, non me la prendo con lei. Voglio solo sapere se l’amministrazione lo sa eventualmente, se fosse lei. Anche quando è passato di grado?  

UOMO ANONIMO
Non lo so.  

SABRINA GIANNINI
Non sei
imbarazzato a essere stato proprio preso con le mani su una tangente?  

LUIGI MASSA – City Manager Napoli
Se cosi è la verifica.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Questi i fatti. A seguito della condanna, il dirigente del servizio disciplina applica la sanzione del licenziamento. Come previsto il vigile inoltra ricorso al collegio arbritale di disciplina, una sorta di appello. Il collegio era composto da un professionista esterno, due rappresentanti dell’amministrazione, e due rappresentanti dei dipendenti, quindi sindacalisti. La maggioranza  decide di annullare il decreto di licenziamento. Dieci giorni di sospensione dal servizio. Suggeriscono al comune di reintegrarlo tra  i vigili, sottolineando ovviamente  e ovviamente il comune esegue e non lo escluderà da quel concorso per ufficiali che infatti vincerà. Il caso del vigile non è unico. Il consigliere regionale di Alleanza Nazionale Pietro Diodato ha un vero e proprio dossier che fino ad ora ha raccolto 15 casi degni di nota. Truffa, corruzione, spaccio, falso bilancio e per finire un dipendente che ha patteggiato la pena per partecipazione ad associazione camorristica. La motivazione che annulla il licenziamento sostiene che  la condanna fosse lacunosa , e poi non si trattava di un affiliato di spicco. Il collegio arbitrale  si ergeva al tribunale, e gli abusi erano tali in tutta Italia che nel 2004 è stato soppresso. Scavi di Pompei, un custode mostra a una turista americana, la casa che fu di Cecilio Giocondo. E’ chiusa al pubblico, ma lui con il pretesto di mostrarle bellissimi affreschi che si trovano all’interno, tenta di violentarla. La turista era minorenne. Viene colto in fragranza di reato e patteggia un anno di pena. Licenziato?  

CUSTODE SCAVI
Comunque stava a Sorrento e poi in  pensione.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Il Consiglio di disciplina del Ministero dei  Beni culturali a Roma, lo ha semplicemente trasferito di pochi chilometri. Succede e non di rado. E’ come se spostando la pedina nella grande casa della pubblica amministrazione, si perdessero poi le tracce del singolo caso. Ma i casi cominciano a diventare troppi. A dimostrarlo è una recente relazione della Corte dei Conti, sull’esito dei procedimenti disciplinari collegati a condanne penali. Il quadro è allarmante. Si parla di esagerata clemenza della macchina  disciplinare, che il licenziamento senza preavviso applicabile, nei casi di condanne gravi, in molto casi sia stato aggirato o vanificato. E’ difficile da credere ma ci sono docente e bidelli condannati per reati sessuali, anche nei confronti di minori, ancora al loro posto. Dal campione studiato dalla corte dei conti, soltanto in un caso su due c’è stata  l’espulsione. Un caso su due?  

SABRINA GIANNINI
Casi gravissimi di reati sessuali su minorenni, hanno paletti di sospensione oscillanti tra 1 e 10 giorni. Quindi qui, sono  due i problemi, uno che sono ancora a lavoro e due che le sospensioni sono state ridicole.  

GIUSEPPE FIORONI – Ministro dell’Istruzione
Guardi da questa parte, la corte dei conti, gli posso fornire pure i dati, ma noi viviamo in uno stato dove anche la corte dei conti, sa che ormai noi abbiamo fatto una norma dio legge che è precisa, come la  sentenza…decadono immediatamente e cessano. Se lei legge la mia circolare, ho ribadito che cessano immediatamente. Per cui questo 50% che è in servizio se ha avuto la condanna…  

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Questo 50 % di condannati responsabili di reati sessuali nei confronti dei minori devono essere licenziati, speriamo che l’abbiano fatto e che qualcuno controlli, perché fino a poco tempo fa erano ancora al loro posto. Anche chi è stato condannato per aver rubato soldi pubblici, corrotto, chiesto mazzette se la cava quasi sempre con una sospensione di 10 giorni dal lavoro e dalla busta paga. Sarebbe previsto il licenziamento, ma quasi mai nessuno lo applica, per questo nel 2001 è stata fatta una legge apposta che dice: tu dirigente davanti ad una condanna superiore ai 3 anni puoi licenziare in tronco senza aprire nessuna pratica. Ma poi tra patteggiamento e rito abbreviato, ai 3 anni ci si arriva raramente e il condannato resta al suo posto. Per rimediare adesso  è stata fatta una modifica alla legge.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Il ministro della funzione pubblica Nicolais, ha cosi proposto un disegno di legge per licenziare automaticamente anche chi pur patteggiando prende una pena di due anni. Possiamo festeggiare la fuoriuscita dei corrotti dalla pubblica amministrazione?  

SABRINA GIANNINI
Aver abbassato da due a tre anni comporterà praticamente…

PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
Effetti ridottissimi.  

SABRINA GIANNINI
Per esempio la corruzione?  

PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
La corruzione, il minimo in Italia è di due anni. Solo chi chiede il patteggiamento un terzo in meno, o l’abbreviato o un terzo in meno. Se risarcisce il danno un altro terzo in meno, fino a un terzo, comunque concretamente.  

SABRINA GIANNINI
Quindi in che percentuale, poi alla fine, per esempio uno che è accusato di corruzione, può arrivare a prendere più di due anni.   

PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
Il 2%.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Il consigliere Davigo insieme a Grazia Mannozzi ha raccolto ed elaborato i dati dei casellari giudiziari dall’83 al 2002, e come si vede risulta che le condanne per corruzione con pena superiori a tre anni, sono 1,7%.  

SABRINA GIANNINI
Quindi perché li avete lasciati a due anni?  

LUIGI NICOLAIS -  Funzione pubblica
La ragione per cui l’abbiamo lasciati è perché non potevamo scendere al di sotto dei due anni altrimenti noi andavamo ad operare , a licenziare persone che avevano commesso reati minimi e non potevamo a questo punto licenziare tutte le persone che hanno commesso reati lievi.  

PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
Sono reati questi che fanno venir meno il rapporto fiduciario, o ti sei rubato i soldi, o li hai rubato all’amministrazione o li hai rubati ai cittadini o ti sei messo d’accordo con i cittadini per danneggiare l’amministrazione. In un caso o nell’altro vai a casa.  

SABRINA GIANNINI
Quindi che cosa si doveva fare, non mettere un limite di due anni?  

PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
No, la condanna per uno di questi reati comporta …punto.  

SABRINA GIANNINI
Se devi essere severo non farlo per dare un’idea che lo sei ma fallo veramente, se è vero e non punitivo.  

LUIGI NICOLAIS -  Funzione pubblica
Molto sinceramente, l’idea non voleva essere così, voleva però che si arrivasse ad un eccesso. Perché se noi veramente vogliamo buttare a mare il bambino con l’acqua sporca, secondo me esageriamo nella pubblica amministrazione. Arrivare ad un eccesso così di licenziabilità per ogni reato di questo genere, per qualunque forma di condanna, secondo me è un po’ troppo severo.  

PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
Perché una corruzione è meno grave se la somma percepita è minore? O vuol dire che il prezzo di quel funzionario è talmente basso che si vende per poco o per nulla? Io non lo so se sia meno grave per esempio, ma uno che si vende per 50 euro che affidabilità può dare alla sua amministrazione?  

LUIGI NICOLAIS -  Funzione pubblica
Di questo però ne discuteremo sicuramente al senato a breve perché diciamo che il limite che abbiamo richiesto è di due anni, ma potremmo anche scendere ne potremmo anche discutere su questo.  

SABRINA GIANNINI
Scendere a uno?  

LUIGI NICOLAIS -  Funzione pubblica
Scendere ad uno per esempio.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Allora visto che c’è ancora un margine per la modifica è il caso che una legge di questo tipo manterrà le cose come prima, quindi lascerà nel cesto tutte le mele marce. Sarà il caso di controllare come per esempio Francesco De Lorenzo l’ex ministro è tornato a fare il docente di medicina dell’università Federico II di Napoli.  

SABRINA GIANNINI
Ma de Lorenzo non è De Lorenzo….  

UOMO 3
De Lorenzo è il famoso De Lorenzo sì.

SABRINA GIANNINI
Il ministro.. ed insegna qui?

UOMO 3
Sì, sì l’ex ministro, lui è sempre stato docente qua da noi. Lui è napoletano quindi è stato sempre…ma anche prima di essere già quand’era consigliere comunale a Napoli poi vabbè man mano Ha fatto carriera politica.

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Tra l’altro ha una pena a 5 anni e 4 mesi confermata in cassazione quindi doveva essre licenziato automaticamente, chi non ha provveduto a licenziarlo non è soggetto ad alcuna sanzione. Nicolais propone che in casi del genere il responsabile che non avvii il procedimento di licenziamento debba rispondere per danno all’immagine dell’amministrazione davanti alla Corte dei Conti. Un giro di vite! Ma prima di cantare vittoria. Aspettiamo che la proposta diventi legge.  

PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
Il problema vero è che queste attività non vengono fatte non soltanto per inefficienza, non vengono fatte, mi dispiace doverlo dire, ma anche per la gravissima capacità di ricatto che a volte questi funzionari irretiti da queste vicende hanno.  

SABRINA GIANNINI
Cioè?  

PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
Vede la corruzione è un reagito diffusivi, nel senso che dove c’è un corrotto prima o poi ce ne saranno altri. I corrotti sono in grado di ricattare i loro complici. Se hanno diviso i soldi con altri funzionari pubblici sono in grado di dire agli altri “guardate che se mi mandate a casa io racconto tutto”.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Queste immagini sono state riprese da una microcamera nascosta che per ordine del magistrato doveva controllare alcuni funzionari dell’agenzia delle entrate di Milano. Si sa che digitando un solo tasto si possono estinguere sanzioni milionarie favorendo un contribuente in cambio della bustarella. Eccola. Il funzionario ha fatto poi la divisione del bottino 100 mila euro con altri sette colleghi trai quali due dirigenti, tutti arrestati in flagranza di reato e rinviati a giudizio lo scorso febbraio. Quelle microcamere e il monitoraggio di quei funzionari non era casuale. I sospetti erano il frutto di un accurato Audit e Sicurezza delle agenzie delle entrate, il sistema è in grado di monitorare da Roma ogni operazione in tempo reale attraverso la rete, scovando con più facilità i funzionari corrotti. Un servizio di controllo interno così efficiente non esiste in nessun altro comparto della pubblica amministrazione italiana.  

LUIGI MAGISTRO – Ex direttore Audit  e sicurezza Agenzia Entrate
Significa 2000 controlli sui vari uffici locali dell’agenzia delle entrate che sono sparse in tutta Italia e li facciamo soprattutto tenendo conto di quelli che sono i principali rischi cerchiamo quindi di agire sui processi a maggior rischio dei criticità di vario genere. Voi non avete nulla in contrario ragazzi ad una ripresa televisiva?  

RAGAZZI
 No

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Luigi Magistro lo avevamo intervistato otto mesi fa, proprio su quel sistema che lui aveva creato dal nulla quattro anni fa. Durante quell’incontro avevamo parlato di un altro caso di corruzione e bustarelle anche questo scoperto grazie al controllo sicurezza interno e alla pronta segnalazione fatta ai magistrati.  

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Uno cerca, spera di trovare qualcosa che funziona, quando lo trova si accorge che il nostro sistema Audit quello creato da Luigi Magistro, addirittura ce lo invidiano in tutta Europa, e i francesi sono venuti a studiarcelo. Cosa fai con un dirigente così:  te lo tieni stretto e lo esponi come un fiore all’occhiello. Invece scopri che è stato spostato, non promosso, perché da direttore è diventato vice, e la motivazione ufficiale, la nota che ci è stata mandata è la seguente: “Nella nostra struttura dopo un periodo di 4 anni trascorsi in una funzione di alta responsabilità è normale il passaggio ad altro incarico”. Come dire Signor Magistro che lei sia bravo o mediocre non importa, da noi dopo 4 anni si cambia. Siccome questo ufficio però non esisteva prima, è una regola nuova? E come mai al Contenzioso, al Contenzioso c’è lo stesso dirigente da dieci anni? Mi piacerebbe chiedere al Signor Visco: ma lei lo sa? Se è no provveda, se invece ne è al corrente dica almeno ai suoi collaboratori di inventare una motivazione più credibile, altrimenti viene il sospetto che chi ha creato un sistema per individuare la corruzione all’interno dell’agenzia delle entrate era da spostare. Punto. Allora però è inutile che stiamo qui a fare tante leggi e riforme.