HOME PRIVILEGIA NE IRROGANTO di Mauro Novelli www.mauronovelli.it Il PuntO Documento
inserito il 12-4-2008 |
|||
|
|||
Il PuntO n° 130 Brogli elettorali? Eccone un esempio molto intelligente. Di Mauro Novelli
12-4-2008 Aggiornamento del 14-4-2008: Palermo, sparite 100 schede per il Senato A
differenza di quanto si ritiene, le tornate elettorali sono passibili di
brogli impostati prima ancora dell’apertura delle urne, già il sabato di
predisposizione degli strumenti necessari a permettere lo svolgimento della
tornata, e non solo marcando di nascosto schede già votate, o
annullandole, o votando schede bianche. Il
sabato è destinato, come si sa, al conteggio ed alla sigla delle schede che verranno
consegnate agli elettori. Uno
scrutatore di lungo corso è intervenuto, oggi per telefono, alla rassegna stampa mattutina di Radio 24. Ecco
l’illustrazione di un broglio ben architettato. All’atto
della predisposizione delle schede, uno scrutatore “infedele” (definiamolo
così) fa sparire una scheda già siglata ed autenticata da
presidente e scrutatori, da un plico che ne deve contenere – per fare un
esempio – 100. Quando
vengono contate le schede del plico, ci si rende conto che ne manca una. Si
conta e si riconta, ma manca sempre una scheda. Il Presidente del seggio
verbalizza il fatto ed integra il plico con una nuova scheda. Lo
scrutatore infedele, alla prima occasione di uscita dal seggio, affida
all’organizzatore esterno la scheda trafugata. Costui “vota” la scheda come
dovuto e la consegna ad un cittadino (scelto tra coloro che “non possono”
rifiutarsi) il quale si recherà alle urne con in tasca la scheda
già votata. Al seggio gli verrà consegnata una scheda per il
voto; in cabina mette in tasca la
scheda appena consegnatagli dagli scrutatori ed esce dalla cabina avendo in
mano la scheda già votata dall’organizzatore esterno. La inserisce
nell’urna ed esce dal seggio con la scheda nuova in tasca. Questa
verrà consegnata al collettore esterno il quale la “vota” e la
consegna di nuovo ad altri votanti (che non possono rifiutarsi). Il processo
ricomincia, fino all’ultimo cittadino obbligato, il quale uscirà con
l’ennesima scheda in tasca la quale non verrà utilizzata. In tal modo
il conteggio finale non farà
emergere schede in sovrappiù. Sarebbe
interessante effettuare un monitoraggio sui risultati dei conteggi iniziali e
sul numero delle schede che i presidenti di seggio devono reintegrare nei
vari plichi. Si
dirà: “… che peso può avere una scheda…. Quanto può
incidere….” A parte il gravissimo reato in sé,
dipende dal numero degli scrutatori
infedeli, dal numero delle schede sottratte e messe in produzione, dal numero dei cittadini aventi diritto e che non possono rifiutarsi, dalla “velocità
di circolazione.”. Sosteneva Paracelso che “tutto
può essere veleno, dipende solo dalle dosi.”. Aggiornamento del 14-4-200811:50
Palermo, sparite 100 schede per il
Senato Il presidente del
seggio della scuola elementare Giovanni Falcone nel quartiere Zen di Palermo,
ha denunciato la scomparsa, ieri notte, di 100 schede elettorali del Senato
ancora in bianco dalla sezione 493. Le schede erano
timbrate. Sull'episodio indaga la Digos |