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NE IRROGANTO di Mauro Novelli www.mauronovelli.it Il PuntO Documento inserito il 12-3-2008 |
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Il PuntO n° 126 Diritti umani: la Cina non è
più nella lista nera. Parola di Bush. Di Mauro Novelli 12-3-2008 La Cina è la
maggiore detentrice di titoli di Stato Americani. Non può certo vedere
di buon occhio né “sopportare” troppo a lungo un abbattimento dei tassi di
rendimento di quei titoli, causato dai continui interventi della FED che, per
alleviare le conseguenze della vicenda sub prime,
ritiene opportuno limare di continuo i tassi di riferimento. Ma i cinesi – come gli
americani - si
sa, sono uomini di mondo ed hanno imparato velocemente l’arte del do ut des. Ci informa il Corriere
della Sera (11-3-2008): Washington depenna la
Cina dalla lista dei Paesi che violano i diritti umani Restano Corea del Nord, Birmania, Iran,
Siria, Zimbabwe, Cuba, Bielorussia, Uzbekistan, Eritrea e Sudan. L'elenco stilatO dal Dipartimento di Stato WASHINGTON - La Cina non
è più nella lista nera Usa dei paesi che compiono maggiori
violazioni dei diritti umani, rivela un rapporto annuale diffuso oggi dal
Dipartimento di Stato. Ma la Cina continua a negare alla sua popolazione
diritti umani di base - afferma il rapporto - e continua a torturare i
prigionieri. La lista nera stilata dal
Dipartimento di Stato comprende quest'anno Corea del Nord, Birmania, Iran,
Siria, Zimbabwe, Cuba, Bielorussia, Uzbekistan, Eritrea e Sudan. La Cina era
stata inclusa negli ultimi due anni in questa lista dei paesi che compiono
maggiori violazioni dei diritti umani. Il documento del Dipartimento di Stato
segnala notevoli miglioramenti sul fronte del rispetto dei diritti umani in
quattro paesi: Mauritania, Ghana, Marocco ed Haiti. E se ce lo dice Bush,
possiamo crederci: siamo uomini di mondo anche noi, come Google del resto,
che nel 2006 ha accettato la censura governativa, impedendo agli
internauti cinesi la possibilità di ricavare dal suo motore di ricerca
ogni riferimento circa "democrazia", "Tibet" o
"Taiwan". |