Il PuntO n° 436
Debito pubblico e governi della Repubblica.
Nei primi sei mesi del governo Draghi il debito
pubblico è cresciuto di 122,753 miliardi di euro. Stabili i detentori
esteri sia del debito pubblico complessivo che dei titoli del debito
pubblico.
Di
Mauro Novelli 21-9-2021
NB: Nelle statistiche effettuate fino al 15-6-2015, si era
considerato il dato di 59.600.000 abitanti; in quelle dal giugno 2015 al
giugno 2017 il dato era di 60.795.612.
Dal luglio 2017 il dato al 1° gennaio 2017: 60.579.000 di
abitanti.
Da aprile 2018 il dato al gennaio 2018: 60.494.000.
Da marzo 2019 il dato Istat di gennaio 2019: 60.391.000.
Da aprile 2020 il dato Istat di gennaio 2020: 60.317.000
Da luglio il dato aggiornato Istat di gennaio: 60.244.639
Da gennaio 2021 il dato aggiornato Istat: 59.641.488
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Per valutare la
tendenza di ogni governo all’aumento del debito pubblico, prendiamo in
considerazione il livello del debito alla data delle dimissioni del
governo considerato e lo sottraiamo al livello di debito alla data del
suo insediamento. Dividiamo quindi questa differenza per la durata del
governo espressa in mesi.
Ne deriva che l’ultimo governo Prodi, durato
in carica 24 mesi dall’aprile 2006 all’aprile 2008, ha generato un
aumento del debito di 92,587 miliardi (da 1.576,688 a 1.669,275
miliardi), pari a 3,857 miliardi di aumento medio mensile.
Con Prodi, il debito pro capite a fine mandato era
pari a 28.008 euro
L’ultimo governo Berlusconi, durato in
carica 42 mesi dal maggio 2008 all’ottobre 2011, ha generato un aumento del
debito di 261,665 miliardi (da 1.654,737 a 1916,402 miliardi), pari a 6,230
miliardi aumento medio mensile.
Con Berlusconi, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 32.154 euro.
Il governo Monti, in carica da metà
novembre 2011, conclude il suo mandato a fine aprile 2013. La sua azione ha
generato un aumento di 128,904 miliardi in 17 mesi, da fine novembre 2011
(1.912,389 miliardi) ad aprile di quest’anno (2.041,293 miliardi,
ultimo dato fornito da Bankitalia sull’ammontare del debito pubblico), pari
a circa 7,5 miliardi di aumento medio mensile, il peggior risultato
rispetto a tutti i governi che l’hanno preceduto dal 1996. Il
calcolo preciso imputabile a Mario Monti è di difficile esecuzione perché
non abbiamo il valore del debito a metà novembre 2011.
Con Monti, il debito pro capite a fine mandato era
pari a 34.250 euro.
Il governo Letta, partito a
fine aprile 2013 con un debito di 2.041,293 miliardi di euro, conclude il
suo governo, a fine febbraio 2014, con un debito pubblico salito di a
2.107,157, con un aumento in 10 mesi di oltre 65 miliardi.
Con Letta, il debito pro capite a fine mandato era
pari a 35.354 euro.
Il governo Renzi, partito a fine febbraio 2014 con un debito di oltre
2.107 miliardi di euro, arriva a fine novembre 2016 (praticamente a fine
mandato), trentatreesimo mese di governo, con il debito a 2.229, 412
miliardi (+122,225
miliardi), in aumento ( + 6 miliardi) rispetto al dato di ottobre 2016, ma
diminuito di 26 miliardi rispetto al picco massimo di luglio (2.255.610
miliardi).
Con Renzi, il debito pro capite a fine settembre è
passato a 36.670 euro; era di 37.101 a luglio, picco massimo. (Per il
numero di abitanti, vedi nota iniziale).
Nel 2016, da inizio gennaio a fine novembre, il
debito pubblico è aumentato dell’1,6%, passando da 2.193,383 a 2.229,412
miliardi (+ 36,029 miliardi).
Il governo Gentiloni, partito a metà dicembre 2016 con un debito (a
fine dicembre) di 2.217,693 mld, in calo rispetto
al dato di fine novembre 2016 (2.229 mld), dopo
14 mesi – fine febbraio 2018 - passa a 2.286,451 mld.
con un aumento medio mensile di 4,9 mld.
Con Gentiloni, il debito procapite
a fine febbraio ammontava a 37.796 euro.
Il governo Conte
1° parte il primo giugno 2018 con un debito di 2.328,446 (così rivisto da Bankitalia a dicembre 2018). A fine
agosto 2019, dopo 15 mesi, il debito pubblico passa a 2.462,623 miliardi,
con un aumento medio mensile di 8,9 miliardi.
Con Conte 1°, il debito procapite
a fine agosto 2019 ammontava a 40.778 euro.
Popolazione considerata: 60.391.000 (dato Istat al
gennaio 2019)
Il governo Conte
2° parte il 5 settembre 2019 con un debito di 2.464,088 (così rivisto da Bankitalia a dicembre 2019). A fine
gennaio 2021, dopo 17 mesi, il debito pubblico passa a 2.603,128 miliardi,
aumentato di 139,040 miliardi rispetto a settembre 2019. L’aumento medio mensile è di 4,2 miliardi.
Con Conte 2°, a fine gennaio 2021il debito procapite ammontava a 43.546 euro.
Popolazione considerata: 59.641.488 di abitanti (dato Istat di febbraio 2021, aggiornato il
3-2020).
Il governo Draghi
parte il 13 febbraio 2021 con un debito di 2.603,128 miliardi (dato di fine
gennaio). A fine luglio 2021, dopo sei mesi di attività, il debito pubblico
passa a 2.725,881, con un aumento di 122,753 miliardi.
Col governo Draghi il debito pro capite aveva
raggiunto, a fine
luglio 2021, i 45.704 euro.
Popolazione considerata: 59.641.488 di abitanti (dato Istat di febbraio 2021, aggiornato il
3-2021)
DEBITO DELLE AMMINISTRAZIONBI LOCALI
Col governo
Draghi sale a fine giugno 2021 il debito delle amministrazioni locali: da
84,439 di
fine gennaio 2021 (fine governo Conte 2) a 88,259 di fine luglio (+ 4,5 %).
Rispetto al
debito pubblico totale del periodo, a fine luglio 2021 il debito delle
amministrazioni locali risulta pari al 3,24 %
TAB. 2- 2° Governo
Draghi. Debito Amministrazioni locali
Fonte
Bankitalia “Finanza pubblica” del 15-09-2021
In
miliardi. Elaborazioni Mauro Novelli
(*) Somma delle passività finanziarie di
altri enti delle Amministrazioni locali, a esclusione di quelle che
costituiscono attività di enti appartenenti alle Amministrazioni pubbliche.
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Tab. 3- Governo Draghi. Depositi attivi e depositi presso
altre IFM delle Amm.ni Pubbliche. (in miliardi)
Fonte
Bankitalia “Finanza pubblica” del 15-9-2021
Elaborazioni
Mauro Novelli
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DETENTORI
ESTERI
Circa la quota di debito pubblico detenuto da non
residenti, col governo Draghi è leggermente aumentata dal 30,0 % di inizio febbraio 2021 (782,469 miliardi su 2.606,994), al 30,2 % di fine giugno 2021
(814,291 miliardi su 2.696,198).
Per quanto riguarda i detentori dei soli titoli
del debito pubblico, all’inizio di febbraio 2021 (il governo Draghi nasce
il 13-2-2021) su un ammontare complessivo in circolazione di 2.183,358
miliardi, i non residenti detenevano 713,604 miliardi di titoli, pari al
32,7 %. A fine giugno
2021, su un monte titoli di 2.256,016 miliardi, erano
detenuti da non residenti 735,614 miliardi, pari al 32,6 % del totale, in
leggero calo rispetto al dato di inizio febbraio 2021.
Ancora non
disponibili i dati di Luglio 2021
Tab. 4- Governo
Draghi. Detentori non residenti del debito pubblico
e dei
titoli del debito pubblico.
(In
parentesi la percentuale detenuta da non residenti). In miliardi
Fonte
Bankitalia “Finanza pubblica” del 15-9-2021
Elaborazioni Mauro
Novelli
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