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Documento inserito: 25-8-2021

 

Il PuntO n° 433

Massa Marittima (GR). Fonte dell’abbondanza.

Di Mauro Novelli  25-8-2021

 

Alla fine del 1200, i toscani di Massa Marittima ebbero l’idea (e il coraggio) di abbandonare i vecchi schemi rappresentativi dell’ “abbondanza”:  “poppe, naticone e ventri” femminili. Nella Fonte dell’abbondanza, i Massetani sostituirono i precedenti simboli femminili con quello maschile del “fallo”. In particolare dei “falli”.

L’affresco è posto sullo sfondo di un fontanile a meno di 100 metri dalla chiesa di S. Cerbone,  duomo di Massa Marittima

Sono ben chiari i frutti dell’abbondanza prodotti dall’albero.

Le due donne che si accapigliano stanno lottando per il possesso del più grosso.

Vicina ad esse, una donna si ingegna a raccogliere qualche frutto con l’aiuto di un bastoncino. Una compagna assiste interessata.

Anima l’affresco il volo di uccelli che ricordano aquile di foggia ghibellina.

Visitai Massa a metà anni ’90 del secolo scorso. Rimasi meravigliato: coraggiosi e sfacciati, i Massetani di fine 1200,  visto che l’Inquisizione aveva già quasi un secolo di vita.

Curioso che l’affresco sia sopravvissuto. Ricordo che ai personaggi michelangioleschi della Cappella Sistina furono fatti indossare dei mutandoni “coprivergogne”.

 

 

2021-08-19 10