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Documento inserito: 23-8-2021

 

Il PuntO n°  432

Afghanistan. Tre domande e qualche risposta.

Di Mauro Novelli 23-8-2021

 

Due aggiornamenti del 24-8-2021

 

1) Davvero gli Occidentali pensavano di controllare ed “imporre la democrazia” in un paese grande come la Francia, inviando 120 mila soldati della Nato?

2) Il fatto che gli USA non abbiano proceduto alla distruzione delle piantagioni dei papaveri da oppio (permettendo ai talebani di mantenere per l’Afghanistan la posizione  di primo esportatore di eroina) rientra negli accordi (segreti?) per il ritiro – non troppo problematico - delle truppe Nato?

3) Gli Americani hanno abbandonato armamenti, anche pesanti, in perfetta efficienza e subito utilizzati dai Talebani. Perché non sono stati distrutti? Anche questo fatto rientra negli accordi del ritiro? In caso contrario, perché non sono stati trasferiti a nord del paese dove si sta costituendo una forza di resistenza antitalebana?

Mi auguro che almeno siano stati rimpinzati di cimici, ricettori GPS ecc. Per monitorarne spostamenti e aggregazioni.


Primo aggiornamento del 24-8-2021

 

Risposte:

Anche se mimetizzato, gli Anglosassoni (USA, UK, Canada, Australia, N. Zelanda)  hanno sempre subito il fascino dell’isolazionismo.

Diciamo meglio: nascono come isolani e, infatti, gli unici due confini di terra con paesi non anglosassoni  (Irlanda-Irlanda del Nord e USA-Messico) sono entrambi di gestione problematica. L’altro confine di terra (USA-Canada) è domestico.

Da oltre mezzo secolo intervengono pesantemente quando ritengono che I loro interessi siano minacciati, creando, in genere, disastri: prima Guerra del Golfo, Balcani e Serbia, seconda Guerra del Golfo (per finire il lavoro di Bush padre) , primavere arabe. E’ la nuova versione (stavolta perdente) della ottocentesca e vincente politica delle cannoniere, che ha funzionato fino alla seconda Guerra mondiale.

Gli Anglosassoni non se la sentono più di usare I muscoli e non hanno voglia di impegnarsi in una politica internazionale complicata e che sanno gestire male.

Il disastro afghano era già scritto negli accordi di Doha del 29 febbraio 2020 firmati da Trump.

 

Secondo aggiornamento del 24-8-2021

 

Il declino dell’ ”Occidente” è dato dalla intestazione stessa degli accordi di Doha:

“Agreement for Bringing Peace to Afghanistan between the Islamic Emirate of Afghanistan which is not recognized by the United States as a state and is known as the Taliban and the United States of America”.

L’accordo è intervenuto esclusivamente tra i Talebani e gli USA. Ogni altra istituzione, ogni altra forza in campo è stata esclusa da Trump, sia afghana che NATO.

E’, oltretutto,  la prova provata che la UE non conta nulla.

Il XXI secolo è ormai cinese. L’Occidente ha detto e fatto tutto ciò che poteva dire e fare. Vivacchierà bene ancora per qualche decennio. Poi vivrà di ricordi.

Forse ci sarà un Rutilio Namaziano che proporrà un “De reditu suo”.