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Documento inserito: 1-2-2020

 

Il PuntO 384

Migranti. Il fenomeno va governato o no?

Di Mauro Novelli 1-2-2020

 

Come cittadino europeo mi faccio carico dei morti affogati nel Canale di Sicilia, per non essere stato in grado, negli ultimi dieci anni, di contribuire ad esprimere una classe politica capace di affrontare e risolvere questo problema.

 

Emigrazione. Direttrici mondiali

Risultato immagini per movimenti migratori"

 

Emigrazione. Direttrici africane

In rosso la via più breve per arrivare in Europa e senza dover prenotare naufragi. Ricordo che Ceuta e Melilla sono territori di Spagna: l'Europa comincia da lì. Ricordo ancora che Gibilterra è inglese. Ma figuriamoci se la Francia rompe le palle all'Algeria, al Marocco, alla Spagna e a Londra. I migranti marocchini sono obbligati a comprare i naufragi dagli scafisti libici.

I migranti, fuggendo dal proprio paese, cercano di risolvere i problemi da cui sono afflitti in patria: guerre, fame, persecuzioni. Quindi, sostengono i nostri catto-superficialbuonisti, se chiudiamo i porti impedendo l'azione delle navi ONG, non permettiamo loro di superare le situazioni problematiche da cui fuggono.

Chiedo ai nostri catto-superficialbuonisti di rispondere onestamente: se permettiamo a questi disgraziati di sbarcare sulle nostre coste, abbiamo risolto i loro problemi ? Ripeto, si ritiene "onestamente" che il loro sbarco sia la panacea dei mali o, con la qualità del nostro sistema di accoglienza, li stiamo mettendo in situazioni di ben maggiore penosità pur se diversa da quella da cui stanno fuggendo? Emarginati, rifiutati, allontanati, temuti, disprezzati, sfruttati, preda di caporali che affidano loro il ruolo di protesi dei pomodori,  prostituiti, usati come portatori di pezzi di ricambio per Occidentali, e non solo, che aspettano trapianti. E' questa la situazione di centinaia di migliaia di disgraziati di cui i catto-superficialbuonisti si disinteressano. E’ sufficiente analizzare la qualità della nostra accoglienza e gli arricchimenti di molti che dedicano le loro qualità imprenditoriali ad “accogliere”  questi disgraziati.

Se il problema non avrà una soluzione complessiva, ampia, europea i "porti aperti comunque" del trio Conte-Lamorgese-Bergoglio Boldrini col concorso di Zingaretti, creano solo problemi ai migranti ed ai cittadini che si ritrovano da soli ad affrontare un problema generato dalla miopia di una classe politica incapace ed egoista. Per anni costoro hanno addossato ai cittadini più deboli delle nostre periferie il peso e le ripercussioni della presenza semiabbandonata di troppi migranti. Si guardi ad esempio come declina il valore degli immobili nelle vicinanze di centri di raccolta organizzati o meno. O come si aggrava il problema della presenza di criminalità organizzate  e dello spaccio di droga. Un solo problema si risolve con l'atteggiamento boldriniano: quello di coscienza dei catto-superficialbuonisti che non vogliono vedere. Sostengono costoro  che quello della criminalità imputabile ai migranti irregolari è solo un problema solo percepito, non reale. Sull’argomento sicurezza e criminalità, riporto alcuni dati forniti dal Prefetto Franco  Gabrielli in un convegno:

"Gli stranieri – spiegava  - sono responsabili del 33% dei reati; ed essendo il 12% della popolazione questo dà la misura del problema".

 In altri termini, in Italia c'è un problema sicurezza legato agli stranieri, regolari e non. I reati infatti nel loro complesso stanno calando ma ben un crimine su 3 vede come responsabile uno straniero. E, da questo punto di vista, non c'è alcuna riduzione”.

 

Ripropongo una mia soluzione.

Mettiamo in piedi una commissione di buoni cervelli, competenti e colti che decida quanti migranti il nostro paese, data la sua situazione economica e sociale attuale, può accogliere degnamente: un milione, due milioni? Deciso il numero, offriamoci di trasferirli dai loro paesi, dalle coste del golfo di Guinea o del Corno d'Africa, dal Bangla Desh o dall’Afghanistan . Evitiamo loro la traversata del Sahara e il vero finto naufragio nel Canale di Sicilia. Resterebbero nelle loro tasche i 6.500-7.500  dollari (calcolo per difetto) che oggi spendono per la traversata del deserto, e per il biglietto del naufragio a pagamento. Raggiunto il numero definito dalla commissione, possiamo chiudere le frontiere.

In alternativa, prendiamo esempio dalla guerre "umanitarie" e dagli “interventi” per imporre le primavere arabe. Insieme  all’ONU  abbattiamo i dittatori che oggi li massacrano, imponiamo una democrazia "umanitaria" e creiamo le condizioni per il loro sviluppo economico. Questa alternativa comporta la guerra a molti stati e potentati finanziari occidentali che oggi con quei dittatori fanno affari. Sarebbe l’ultima guerra coloniale. 

Seconda alternativa, aspettiamo che quella gente cominci a ribellarsi e rovesci i negrieri. Potremmo aiutarli in questa azione di riscatto. Soluzione risibile? Da almeno due secoli, gli antenati di molti di noi, in molti paesi europei optarono per questa soluzione, e sono morti per lasciare a noi, loro pronipoti, un mondo migliore.

Basta decidere, avendo chiaro che la dimensione del fenomeno migrazione è continentale e di lunga durata, non di gruppi più o meno numerosi