Il PuntO n° 240
Gli untori anglosassoni hanno sparso per il mondo i germi
della peste finanziaria. Ma se superiamo la crisi e ci salviamo saremo immunizzati.
Questa ipotesi li terrorizza.
Di Mauro Novelli
21-7-2012
E' iniziata
la battaglia finale contro l'euro. Siamo alla madre di tutte le speculazioni
per ridare al dollaro il ruolo di padrone del mondo. Ma la speculazione ha successo
solo se innesca il panico tra i frequentatori del mercato, perché i capitali
a sua disposizione non sono sovrabbondanti. Come spoletta ha quindi il
compito di dare il via a vendite o acquisti - secondo la sua strategia - da
parte di privati e governi inducendoli ad ipotizzare il peggio. Se questo
meccanismo psicologico non si attiva, il loro piano fallisce.
I tempi sono
ben calcolati: 1) dopo essere state scoperte le loro razzie finanziarie a
seguito di rating e tassi taroccati ad arte, i masnadieri devono agire in
fretta, prima che lo scandalo deflagri. 2) Gli ultimi giorni di luglio vedono
ancora attivi i privati (prima delle ferie) i quali, in caso di incertezza o
preoccupazione potrebbero decidere di liberarsi dei titoli per partire senza
avere il problema di dover far fronte alla eventuale crisi di agosto. 3)
Agosto è il mese che vede fortemente ridotti i volumi trattati di titoli,
valute ecc. Basta un piccolo intervento in compra-vendita per causare
notevoli oscillazioni alle quotazioni.
Possiamo
anche superare la prova restando saldi, ma urgono regole internazionali per
ripulire i mercati dalle sanguisughe barbare e dai loro scherani corrotti.
Soprattutto occorre velocemente eliminare gli inconvenienti che minacciano
l’euro dall’interno: la costruzione altro non è che un insieme di stati le
cui valute sono regolate da cambi fissi: lo speculatore sa che, se il suo
piano non riesce, non ci rimetterà nulla.
L’euro ha
avuto una congiuntura sfavorevole con i governi Merkel,
Berlusconi, Sarkozy. Tre governi di destra e molto
poco europeisti. Fecero fallire il progetto di costituzione di Amato-Giscard
d’Estaing e di questo fallimento portano oggi la croce i popoli europei.
In ogni caso,
la civiltà procede con difficoltà e per strade impervie. Le comodità le
lasciamo ai Finlandesi.
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