La PignattA n° 62
“Venghino…venghino i
pensionati!”
Sette milioni di italiani da “bancare”.
Quale miglior grimaldello di quello della crisi?
Occorre una banca di stato.
Di Mauro Novelli 11-12-2011
Secondo rilevazioni Istat, in
Italia, i pensionati sono pari a circa 16,8 milioni.
Il 39,1 % (6,6 milioni)
percepiscono una pensione mensile inferiore ai 500 euro.
Il 31,4 % (5,3 milioni) hanno
un assegno mensile tra i 500 ed i 1.000 euro.
Il 13,4 % (2,3 milioni) hanno
una pensione mensile compresa tra 1.000 1 1.500 euro.
Il 16,1 % (2,7 milioni) hanno
una pensione mensile superiore ai 1.500 euro.
Ricordo che gli italiani non “bancati”
sono circa 7 milioni. Da sempre l’obbiettivo delle banche è di
acquisirli come clienti.
Giuseppe Mussari, il presidente
dell’Abi, intervenendo al convegno di Federcasse,
informa che “Tutte le banche italiane sono disponibili a ragionare su
un conto corrente a zero spese per i pensionati al minimo e sui costi delle
carte di credito alla luce delle misure del Governo, ma non sono disponibili
a dare gratuitamente servizi che costano alle imprese bancarie”.
Ma l’ABI può proporre alle associate
soluzioni di questo tipo, ma non può imporle. Se la Cassa rurale di Collelungo Sabino (paesino dove ho trascorso i miei primi
tre anni di vita) non dovesse
accettare, i collelunghesi
pensionati al minimo che cosa faranno?
L’obbligo dell’apertura di un conto per i
pensionati al minimo è comunque illegittimo, perché per legge
il pagamento di quanto dovuto agli eventuali creditori deve essere effettuato
con la valuta avente corso legale.
Se Monti intende comunque mantenere tale obbligo,
occorrerà pensare ad una banca di stato in grado di offrire un conto
corrente bancario di base a costo effettivamente pari a zero. Se così
non fosse, cioè se non si procedesse a fondare una banca di stato,
è chiaro ed evidente a
tutti che gli oneri della gratuità verranno traslati ed addossati agli
altri clienti bancari.
E chi è
protestato potrà aprire un conto lo stesso?
Chi risulta cattivo pagatore avrà un conto corrente
ma senza assegni e/o carte di credito? In tal caso, potrà operare solo
tramite bonifico?
Ed il bollo di 120 euro, che diventerà di 150 euro
nel 2013? Quei rapporti saranno sempre esenti?
E se la pensione al minimo è - nel tempo - rivalutata? Ha sempre il
C/C a costo zero?
E può essere cointestato? Sarà dotato di assegni? E di
bancomat?
Accoglierà versamenti oltre l’accredito della
pensione?
Quale migliore occasione della crisi che sta impoverendo
proprio i pensionati per renderli clienti del sistema bancario?
Da il Fatto Quotidiano dell’ 11-12-2012
Manovra:
da Abi l’ok a conti correnti
gratis per chi ha pensione minima
Il numero uno dell’associazione bancaria, però, ha duramente
bocciato gli stress test condotti dall’Eba:
“E’ un esercizio sbagliato nel merito e nel metodo che non tiene
conto delle specificità delle banche italiane, anzi le offende profondamente
– ha detto Mussari – Fare riferimento
ai cd per valutare la stabilità dell’emittente è come
dire al lupo di badare alle pecore. E’ una evidente ingiustizia: chi
scrive le regole deve esercitare l’’rte
del discernimento e della conoscenza prima della tecnica”.
Secondo il presidente dell’Abi, “la tragedia è
identificare tutto nel nome ‘banca’, mettendo regole identiche
per chi fa un mestiere diverso. Dopo gli stress test di luglio e
ottobre arriva ora questa richiesta di aumento di capitale da 15
miliardi”. In questo modo, ha sottolineato Mussari,
“si mettono in grave difficoltà banche che hanno sempre
acquistato titoli di Stato. Con quale serenità possono continuare a
farlo, quando sanno che le regole di ieri non valgono più?”.
Il presidente dell’Abi, inoltre, si è chiesto poi “quale
studio di impatto è stato fatto? Nessuno, ed è grave se
pensiamo invece a quanto è stato fatto per Basilea 3. E’
singolare che l’Eba si riferisca alle analisi
di un grande intermediario finanziario (Goldman Sachs) per
giustificare le sue assunzioni. Ed è grave, ed è ora di dire
basta, che il responsabile di un’autorità di vigilanza in
un’intervista al Sole 24 Ore utilizzi un acronimo che fa
riferimento ad un animale nobile come il maiale”.
Mussari, infine, ha trovato l’appoggio
incondizionato anche dell’ex presidente del Consiglio, Giuliano
Amato, che intervenendo al convegno di Federcasse,
si è detto “fortemente critico sull’esercizio dell’Eba, basato sul mark-to-market:
il che significa pensare alla possibile non solvibilità del Paese.
Un’ipotesi questa priva di qualsiasi fondamento”.
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