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La PignattA n° 60
Suggerimento a Tremonti per agevolare l’acquisto dei titoli di stato. Di Mauro Novelli 16-7-2011
Fino al 1999, era possibile sottoscrivere titoli di stato tramite ordini di acquisto inoltrati a Banca d’Italia in occasione delle varie aste, scavalcando il sistema bancario. Il titolare avrebbe poi ritirato, conservato e amministrato personalmente (stacco cedole, scadenze ecc.) i titoli materialmente stampati. Dal 1999 la dematerializzazione dei titoli mobiliari, ridotti ad una riga informatica, ha obbligato al ricorso coatto al sistema bancario per l’ineludibile apertura di una custodia titoli, denominazione oltretutto impropria, visto che i titoli (manto+cedole da staccare) non esistono più.
Suggeriamo a Tremonti di recuperare la possibilità di utilizzare il canale della Banca d’Italia per l’acquisto di titoli di stato da parte di cittadini non titolari di custodia bancaria. I titoli (la scrittura informatica) potrebbero essere immessi in una custodia cumulativa gratuita presso Banca d’Italia. Si ricorda che la custodia cumulativa gratuita è un sistema di conservazione da sempre adottato dai fondi comuni di investimento per i sottoscrittori di quote che non hanno necessità di avere materialmente il possesso dei titoli. Di questa soluzione, utile e soprattutto risparmiosa, si gioverebbe l’intera società, Tesoro compreso, tranne il sistema bancario che vedrebbe ridotti i titolari di custodia titoli, pari a 22 milioni di unità, come riporta la Relazione tecnica alla recente manovra. La riattivazione di questo canale, permetterebbe ai sottoscrittori di investire anche piccole somme, specie in periodi di rendimenti bassi, quando la remunerazione è abbondantemente rimangiata dai costi dei servizi bancari.
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