|
PRIVILEGIA
NE IRROGANTO Documento
inserito il: 5-2-2016 |
|
||||||||
DOCUMENTI CORRELATI |
|
|||||||||
|
||||||||||
|
La PignattA
n° 105 Tornano le famigerate polizze
“vita” linked. Si nascondono dietro la
denominazione di "POLIZZE VITA MULTIRAMO". Statene alla larga! Di Mauro Novelli 5-2-2016 ATTENZIONE ! SEBBENE MASCHERATE, SONO TORNATE LE
FAMIGERATE LINKED, VENDUTE COME POLIZZE VITA. SONO DENOMINATE "POLIZZE
VITA MULTIRAMO" La tabella Ania
mostra l’impennata dei premi imputabili al Ramo III (Linked):
in tre anni (2013-2015) sono aumentati del 137,4 percento Avendo spuntato la denominazione di polizze vita, le polizze multiramo sono vendute come componente aggiuntiva della
pensione; sono impignorabili e, quindi, molto amate da chi è soggetto alla
legge fallimentare (commercianti ecc.). Caratteristiche: una parte del
premio viene investita in una gestione separata; il restante in strumenti unit linked. In alcuni casi la
compagnia ha la possibilità di decidere quella divisione senza sentire
l’”assicurato”, ma solo in funzione delle previsioni di mercato. La suddivisione tra Ramo I e Ramo III è fornita dalla Relazione 2015 dell’Ania. Oltre il 40 percento dei premi
investiti è collocato su prodotti linked. I punti di forza nella vendita:
vantaggi fiscali e in materia di successione (l’opzione rendita esente da
IRPEF), garanzia del capitale investito, vantaggi nella quota investita in fondi
e/o Sicav, capacità di approfittare delle
oscillazioni di mercato, esenzione dell’imposta di bollo e l’aliquota
agevolata sulle plusvalenze della gestione separata. Insomma, consentono di investire in una gestione
separata con garanzia del capitale e di rendimento minimo e
contemporaneamente o alternativamente in fondi assicurativi interni di tipo unit linked, per usufruire
degli andamenti favorevoli del mercato finanziario. SOLVENCY II Ma perché le compagnie sono tornate
alla carica con prodotti che nulla hanno di “assicurativo”, visto che la
struttura della polizza non è direttamente collegabile al rischio demografico
? La risposta è semplice. Perché con
Solvency II (l’equivalente per le compagnie di Basilea 1-2-3 per le banche) le vecchie polizze vita
avevano il rischio (vado giù per le trippe) spostato sulla compagnia. La
pagella aziendale Solvency II
risultante sarebbe stata scarsina. Molto
meglio trasferire il rischio sull’assicurato e migliorare le votazioni in
pagella. Questo calcolo e i possibili
accomodamenti nella struttura delle polizze, suggeriti da Solvency II, sono alla valutazione di tutti i tipi di
polizza di tutte le compagnie. Su questo tema sarebbe interessante
sapere che cosa pensano MEF (tassazione ridotta) e Corte dei conti, visto che
l’unica cosa concreta di questo tipo di polizze (chiamiamole “vita”) sono i
vantaggi fiscali. Nel dicembre 2006 si stabilì che la
competenza per i prodotti assicurativi ad alto contenuto finanziario sarebbe
passata dall’Isvap alla Consob. Nel dicembre 2008, Consob e ISVAP ,
misero in consultazione un documento concernente la distribuzione dei c.d. prodotti multiramo, caratterizzati
dalla combinazione di coperture assicurative di “ramo I” e di prodotti
finanziari di “ramo III”. Da
sette anni, quindi, tramite le polizze multiramo,
il settore assicurativo si è prudentemente assicurato. IVASS COMUNICATO STAMPA DEL 4 FEBBRAIO 2016 Polizze vita multiramo:
da IVASS e Associazioni dei consumatori 6 consigli per gli assicurati Durante l’incontro del 3 febbraio
IVASS e Associazioni dei consumatori (erano presenti Acu,
Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoconsum,
Codici, Confconsumatori, Federconsumatori,
Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino) hanno discusso anche
della diffusione delle polizze vita multiramo, che
combinano polizze vita tradizionali (con garanzia finanziaria da parte
dell’impresa) e polizze unit linked
(in cui il rischio di investimento resta a carico dell’assicurato) e delle
criticità che alcuni di questi prodotti possono porre in termini di
complessità e rischiosità per la clientela retail. IVASS ha
esaminato finora 25 prodotti di 17 compagnie (ne ha censiti 73, venduti da 32
imprese); su alcune imprese sono stati effettuati primi interventi, anche
ispettivi, per comprendere meglio la struttura delle polizze e le modalità di
vendita e stiamo ora predisponendo un piano di azione. Intanto,
d’accordo con le associazioni dei consumatori, IVASS dà alcuni consigli ai
consumatori: • Attenzione all’informativa precontrattuale: prendersi il tempo per leggere bene, a casa, il fascicolo informativo ed evitare di acquistare un prodotto di cui non sono stati compresi i meccanismi e le opzioni eventualmente offerte. Fascicoli troppo voluminosi possono nascondere rischi e costi di non immediata evidenza. • Attenzioni ai rischi: valutare
bene il livello di rischio che si è disposti ad assumere. Le somme investite
nella componente finanziaria (unit linked) infatti non sono garantite dall’impresa e il
rischio di investimento resta a carico dell’assicurato. • Attenzione alle parole: nel
fascicolo informativo vengono a volte usati termini come “capitale protetto”,
“protezione fino al 90%, ecc… che sembrano indicare
che l’impresa si impegna a restituire tutto o parte del capitale investito.
In realtà questi termini non equivalgono ad una garanzia effettiva, ma
esprimono solo un obiettivo della gestione finanziaria. • Attenzione alle domande per la
“profilatura” del cliente: per accertare che il prodotto sia adeguato
l’intermediario deve rivolgere una serie di domande al cliente, che portano
alla sua classificazione come persona con “propensione al rischio: bassa,
media, alta” …ecc.. (in maniera similare alla c.d. profilatura MIFID).
Pretendere che queste domande vi siano rivolte e rispondere in prima persona
senza delegare la compilazione del questionario all’intermediario. • Attenzione ai trasferimenti di
somme nel corso del contratto: verificare se sono previsti meccanismi di
riallocazione del capitale tra le diverse componenti (garantita e non) nel
corso della durata del contratto, effettuati automaticamente dall’impresa. In
tal caso farsi spiegare bene dall’intermediario in cosa consistono, quanto
costano e quando si attivano. IVASS e Associazioni dei consumatori hanno convenuto sulla necessità di continuare a collaborare nell’approfondimento di questi prodotti al fine di prevenire situazioni pregiudizievoli per i consumatori. |
|
||||||||