CENACOLO DEI COGITANTI |
DOCUMENTO DEL 10-3-2009 |
COGITAZIONe |
La TV ci
convincerà che col Ponte di Messina usciremo dalla crisi.
Nino Corvaia
Cogitante 10-3-2009
Stavo cogitando sul
ponte di Messina.
Poi mi sono imbattuto
sulla cogitazione sulla "pubblicità subliminale", come di chiamava
una volta (Lo spot "nascosto" sbarca in tv. rivoluzione per fiction,
sport e quiz.Mercoledì il Senato darà il via libera al "product
placement". Il Partito democratico attacca: "Bisogna mettere paletti
rigorosi". Ma è allarme per i teen-ager: invasi i loro programmi). Poi, ma non è che l'argomento non sia
sempre presente nelle mie cogitazioni, mi sono imbattuto sulla cogitazione
che hai proposto (Tutto il mondo occidentale sta cercando di capire se
uscirà dalla crisi, quando e come. Noi stiamo massacrando l’immagine di una
donna, mettiamo in croce una famiglia, devastiamo le istituzioni. Meglio
distrarre l’attenzione dai problemi veri? (Mauro
Novelli Cogitante).
Si, in realtà stiamo
assistendo inermi ad una violenza inaudita sulla donna. Da una parte sulle
violenze che quotidianemente la TV e la stampa ci sbattono in faccia (ma si
dimenticano sempre di raccontare delle altre violenze, quelle casalinghe e
familiari, ben più gravi e subdole che le donne sono costrette a subire) e
dall'altra degli abusi e delle violenze che la TV e la stampa commettono
quotidianamente sulle stesse donne abusando ed utilizzando per altri scopi
(audience e vendite) queste notizie.
Mi sono vergognato la
settimana scorsa assistendo durante uno zapping ad una parte di Porta a Porta
dove le donne presenti (il fior fiore -sic- dei nostri parlamentari femmine)
hanno fatto più guasti che altro con la compiacenza del Vespa. Solo la Livia
Turco, ma solo ad un certo punto è sbottata. Ed anche ieri sera dove ad un
certo punto, dato che la trasmissione era costruita ad arte con lo scopo di
"incastrare" ad ogni costo due "rumeni" (ma quando c'è un
procedimento in corso non è vietato entrare nei dettagli della vicenda?) quasi
le violenze subite dalle vittime sono passate in secondo piano perchè sembrava
diventato più importante "colpire" i colpevoli (anche se presunti)
anzichè trovare un sistema per alleviare le sofferenze di chi la violenza l'ha
subita.
Eppure è sempre
l'Italia dei Valori ad essere considerata giustizialista!!
Tutto questo "fa
brodo" perchè è pubblicità subliminale. Pensa ai danni e misfatti che
potranno combinare anche nei confronti delle più giovani generazioni. perchè
ormai le giovani generazioni (non le più giovani) sono "andate"
per grandi fratelli, amici, tronisti e
quant'altri ci propina questa TV spazzatura, per parafrasare qualcuno che la TV
l'ha usata ed abusata per "ingrassare" come un "elefante".
Ma torniamo al ponte
di Messina, argomento sul quale stamattina stavo cogitando.
Lo dico subito. Anche
se sono siciliano il ponte non lo voglio. Anzi, mi viene in mente un nostro vecchio
proverbio che, purtroppo, rappresenta il top della nostra disperazione e
sconforto: "cu tuttu ca sugnu uorbu a viu niura". Sono cieco e
malgrado ciò la vedo nera!!! Ma più nera di così, checchè ne dica il Presidente
del Consiglio dei Ministri, non l'avevo mai vista nei miei 62 anni di età.
Neanche nei momenti più neri della nostra Repubblica, quelli del terrorismo,
dove comunque rimaneva punti di riferimento etici, morali e politici. Il ponte
si farà! Ma qualcuno di voi lettori è stato là dove dovranno essere erette le
due colonne che reggeranno i cavi che reggeranno la struttura del ponte? Si è
reso conto che la campata è di tre, dico tre, chilometri? si è reso conto che
se la cosiddetta alta velocità dovesse (mah!!!) arrivare a Reggio Calabria, poi
da Messina, ci sono soltanto antiche linee ferroviarie quasi a scartamento
ridotto? si è reso conto che anche le strade della mia Sicilia sono nella
stessa condizione? Oggi si và ad Alghero con 9 euro; ed io secondo questa gente
dovrei andare in Sicilia in auto (