Il
favoloso Mondo delle Meta-nozioni
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Racconti
di un Inviato speciale
Sono
l’ Oro, appena reduce da un secondo pellegrinaggio al Sacro Luogo dell’Oracolo.
Forse avrete avuto la ventura (o la sventura) di avere letto i racconti
precedenti, che narrano i racconti o i reportages delle strane mie vicende.
Nell’ultimo,
mi sono accorto di avere dimenticato di chiudere
il Responso. Adesso, ragionandoci sopra, mi accorgo che senza volerlo ho messo
in risalto una caratteristica fondamentale delle Meta-nozioni :
esse non possono essere
chiuse, come in una frase, con un punto.
Forse,
sarebbe opportuno, anche a mio stesso uso, provare a cogliere una vista
panoramica, di tipo aperto, sulla ragione di essere delle Meta-nozioni. Devo
usare le parole con estrema cautela, perciò non ho volutamente chiesto cosa è
una Meta-nozione.
Forse
debbo ricorrere a una strana comparazione analogica, tramite uno strano
raccontino.
Un
giorno, qualche decina di migliaia di anni fa, un Homo Sapiens. nato molto
prima dei suoi tempi futuri, in un impeto di Clemenza e Misericordia, si recò
da un Homo Neanderthal a cui voleva molto bene, con una punta di compassione
per il suo stato di confusione mentale, pur essendo egli considerato fra i suoi
una cima di sapienza neanderthaliana. Sai, gli disse, nelle mie folli
elucubrazioni ho intuito l’esistenza di un luogo
del pensiero che risolve molti dei dubbi che mi assalgono in continuazione. Ho
chiamato un tale luogo meta-fisica,
cioè qualcosa che va oltre (meta) la fisica, che riguarda, come ben sai, la
nostra legittima sorgente delle nostre conoscenze. Con sua somma delusione la
sua geniale intuizione fu accolta con molto scetticismo. Constatando il vano
sforzo di far comprendere che meta e fisica erano parole prese dal Greco, una
bellissima lingua futura non ancora inventata, alla fine rinunciò a diffondere la buona novella. Deluso, si recò dal
suo Oracolo (anche lui, dati i tempi, se la passava male) che lo consolò, esprimendosi
con Preveggenza, che nel lontano futuro i suoi discendenti avrebbe fatto lo
stesso nei riguardi di un folle sciagurato che avrebbe proposto le
Meta-nozioni, cioè un qualcosa che andava oltre le nozioni, fisiche e
metafisiche in voga in quel particolare momento futuro.
Fine del
raccontino.
L’Oro
provò ad applicare a sé stesso il raccontino, con l’Oro terzo in visita all’Oro
primo. In effetti, è un po’difficile pretendere che l’ Oro primo riesca a prendere
in considerazione una meta-nozione. Non
la vede proprio, se non per l’influenza inesprimibile degli altri due Ori, che
negli incroci gli propinano Input oscuri, completi di meta-nozioni, che però non riesce a distinguere bene dai rumori di
fondo, a causa dell’oscurità in comune.
Gli
è già difficile digerire che le Leggi che regolano la Manifestazione e le
nozioni normali appartengono all’Universo immateriale della Metafisica ed ora gli
vengono avanzate ipotesi che esistono Leggi di un Universo ancora più
inafferrabile che regolano le Nozioni con le quali convive, poiché sono Leggi che non sono
riconducibili allo stesso genere di Nozioni.
Non
ci si deve meravigliare, perciò, se accoglie con educato scetticismo le
fantasie bislacche sulle meta-nozioni. Perciò, Io, Oro del terzo tipo, come il mio
antenato Homo Sapiens, superata un piccola delusione, devo allora necessariamente
ricorrere all’Oracolo,
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Responso dell’Oracolo
Malgrado
molte Acque siano passate sotto i ponti, anche l’Oracolo attuale non godeva ancora di
buona salute pubblica, come ai tempi del Paganesimo, quando si ricorreva ai
suoi responsi per far fronte agli
inspiegabili capricci delle Forze. Era vero che, adesso, incominciavano a filtrare ipotesi di una vera
solidità logica della Preveggenza, tuttavia, in un confronto diretto, prevaleva
la dura e prosaica realtà quotidiana della Conoscenza
razionale, fatta in sostanza di grossolane e arroganti banalità, che messe
alle strette non reggevano il test finale della Coerenza. Tuttavia le cose
stavano cambiando per il meglio.
L’Oracolo
accolse l’Oro in un ambiente pervaso dalla Potenza immanente dei Significati.
Caro
Oro, la Preveggenza conferma che entrambi stiamo lavorando in sintonia di
direzioni, all’onore della Gloria. Il compito che spetta all’Oro è di
comprendere l’Azione, nei suoi veri
Significati di Meta-nozione, e di
fare uso degli strumenti che essa mette a sua disposizione. Ecco il mio
responso :
La chiave segreta per accedere
ai segreti nascosti consiste nel considerare sottilmente la Forza che ci spinge.
Essa è una “Sorgente” di Meta-Sensi..
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Riflessioni
Questa
volta l’Oracolo ha superato sé stesso. Secondo Tradizione, si è espresso in una
forma talmente oscura da essere ancora più oscuro del solito. Si narra che
l’Oro, nella via di ritorno, si sia trovato in grandi difficoltà. L’Universo
delle Meta-nozioni si stava ampliando un po’ troppo in fretta.
Dapprima
si era iniziato con gli Incroci di Immanenze e le strane forme di Informazioni
che si potevano afferrare, quelle adatte alle comuni nozioni e quelle assai più
sfuggenti.
Poi
è stato stabilito che solo le Preveggenze erano in grado di discernere fra
l’inafferrabile.
In
seguito è stata avanzata la fondata ipotesi che la Preveggenza prospera in un
ambiente che è stato nominato Meta-nozioni, complementare a quello delle
nozioni definibili, in analogia con la
metafisica, ambiente complementare rispetto a quello chiaro e distinto della
fisica.
Adesso
si affacciano ipotesi di Meta-significati, e anche di Meta-operatività, al fine
di capire almeno l’esistenza, che non appare essere casuale di alcune strane
sfumature.
Infine,
con la Meta-nozione di Azione entra
in scena anche una Meta-nozione di Sorgente, che si presenta attraverso la stranissima
Meta-nozione di Meta-sensi.
A
questo proposito, l’Oro prese atto che gli ipotizzabili Meta-sensi presentavano un tempo molto più breve
di permanenza rispetto ai sensi normali. Questo, in un certo senso, ne giustificava
la sfuggevolezza.
All’Oro
balenò alla mente una Sintesi quasi miracolosa di molti degli argomenti enunciati.
Però era troppo rapida per essere colta. Che si trattasse dei mitici Meta-sensi
?
Questa
fu l’ultima domanda del Reportage che avrebbe dovuto occuparsi della ragion
d’essere delle Meta-nozioni, e che, invece, aveva divagato su altri argomenti.