Il
favoloso Mondo dell’Ordine
---
Racconti
di un Inviato speciale
Sono
l’ Oro, appena reduce da un pellegrinaggio al Sacro Luogo dell’Oracolo. Forse
avete avuto modo di leggere il raccontino, di stramba fantasia, nel quale sono
stati narrati alcuni responsi dell’Oracolo in merito alle possibilità di
percorrere avventurosi sentieri, quasi inesplorati, di un Mondo che ci
affascina, ma che purtroppo si cela ai nostri occhi.
Come
forse ricorderete, l’Oracolo mi ha dato una bella tirata di orecchi, Dandomi ragguagli
sulla mia incomparabile ignoranza. In sostanza ha detto : come pretendi di
affrontare il futuro se non sai nemmeno l’esistenza in te di una terza veste di
Oro ? Come pretendi di interpretare il
copione del futuro se non sei pronto a recitare la tua nuova parte ?
Sono
cose verissime, che mi hanno profondamente colpito. Da allora non faccio altro
che pensare a quanto mi ha detto; apparentemente con cruda franchezza, ma in
sostanza con benigna Clemenza e
Misericordia. Allora, ho pensato bene di recarmi nuovamente all’Oracolo e di
chiedergli un nuovo Responso, di
natura oltremodo folle, sperando che mi dia una risposta Operativa, se intendete il linguaggio molto sottile, adatto alle
circostanze.
Rimanere
nello stile tradizionale di discorsi folli forse può facilitare il mio compito,
ed anche il vostro. Ecco come si sono svolte le vicende.
-------
Nuova
visita all’Oracolo
L’Oro,
esistenzialmente completo nelle sue triplici Attitudini di Attore, si recò
presso il Luogo dell’Oracolo. Era già un impresa non facile : dopo il quarto
Secolo dell’Era Moderna, l’Oracolo è diventato invisibile e non esistono più
coordinate fisiche che possano consentire una identificazione di località
fisica nel mondo della Manifestazione. Il GPS
non si applica agli Oracoli. (Già, perché non si riesce ?)
Il
nostro postulante protagonista, tuttavia, malgrado tutto, qualche piccola
nozione speciale era riuscito ad impararla. Così riuscì a trovarlo, e rivolse a
lui, con grande rispetto, all’incirca questa premessa. Ho meditato a lungo su
quanto mi avevi raccomandato. Ho deciso che, in quanto Oracolo, parli secondo
il linguaggio segreto della Preveggenza, che è l’unica Lingua consentita
nell’Universo della Potenza. Questo mi ha fatto intuire che di fatto sei un
Ambasciatore di tale Universo. Però, sono arrivato alla conclusione che il
termine Potenza è inadeguato e può portare fuori strada. Potenza è solo un
aspetto del termine Ordine, che ha un rango superiore, ma che è ancora solo un
aspetto del termine Gloria.
Forte
di queste mie intuizioni, ho deciso che, essendo Ambasciatore, hai il potere di
rilasciare visti di ingresso per Turisti-Esploratori che riescono a concepire anche solo un
barlume del fulgore della Gloria. Però, parlare di Gloria mi sembra per il momento un po’ irrispettoso, ed allora
preferisco il termine Ordine.
Allora, ti chiedo un visto per Apprendista Libero
Esploratore, che desidera fare il reporter, ad uso di altri Ori, di almeno qualche istantanea
di Preveggenza. E’ possibile ottenerlo ?
A
questa richiesta l’Oracolo rispose affermativamente, precisando che non
occorreva un visto con tanto di timbri. L’Oracolo era solo una garanzia
iniziale : dopo il primo contatto rimaneva il diritto di ingresso a vita.
Esisteva però, sempre a vita, una garanzia da parte dell’Ordine, tendente ad
una auto-protezione automatica. Se l’Oro commetteva qualche violazione al
codice di comportamento, sarebbe stato riaccompagnato al confine, fuori dal Regno, come si fa nel Gioco dell’Oca. Si
rincomincia da capo. Però, senza necessità di rinnovare il visto, che rimaneva
sempre calido..
Perciò
l’Oro poteva iniziare quando voleva il suo Tour
turistico esplorativo. A meno di incorrere nel futile mestiere di pestare
l’acqua nel mortaio, era suo interesse darsi da fare nell’indagare, senza infrazioni, sul sottile mestiere di
preparatore di copioni in Potenza.
L’Oro
ringraziò, e si accinse alla difficile impresa. Era un po’ preoccupato dalle
violazioni a un codice di comportamento, che non gli risultava essere ancora
stato scritto. Allora gli venne in mente di utilizzare un criterio di compatibilità/incompatibilità,
che forse era alla sua portata immediata, senza rischi di infrazione di
comportamento.
Cosa
succede se ora mi metto a preparare un elenco di argomenti da passare al vaglio
di un tale criterio ? E, contemporaneamente, provare a comprendere se sono
argomenti pertinenti al terzo tipo di Oro, o magari sono di pertinenza dei
primi due tipi. Così posso incominciare a vedere quello che non deve
assolutamente fare chi si occupa di copioni della Potenza.
Ed ecco come si è svolto il lavoro sugli
argomenti critici.
-------
Primo Reportage
La
Lista critica
L’Oro
pensò bene di incominciare con una solenne dichiarazione di intenzioni : non mi
dovrò far condizionare da alcun criterio di presupposte relazioni. Sceglierò un
argomento e cercherò una risposta immediata , senza curarmi di un contesto
plausibile. Poi si vedrà.
Sto
per avventurarmi nell’Universo misterioso dell’Ordine :
Cosa
contiene ? Un Insieme di Informazioni.
Che
genere di informazioni ? Proposte esistenziali.
Cosa
propongono ? Copioni di distinti ruoli da interpretare.
Quando
? Tutte le volte che si è nell’Universo ordinato del Futuro.
Cosa
è una distinta proposta esistenziale ? La scelta di un Copione da vivere.
Cosa
è un Copione da vivere ? Un possibile contenuto di Immanenze.
E
una scelta ? L’inizio di un incrocio ordinato di Immanenze.
Quali
Immanenze ? La prima Immanenza è quella dell’Attore Oro.
E
la seconda ? E’ quella del Teatro.
Un Copione di Immanenze è
un’Azione. Chi entra nell’Universo della Potenza è un Attore che può vivere in
anticipo i ruoli che potrà interpretare.
Il
primo reportage dello strano espatrio
dell’Oro in terra d’Ordine terminò a questo punto.
-------
Intermezzo
Il
racconto di fantasia, fin qui svolto, è un capolavoro di mancanza di unità di
intenti in materia di luoghi, tempi ed azioni. L’anonimo amanuense che ha
riportato gli eventi ha fatto del suo meglio per contribuire a renderli ancora più incoerenti.
Tuttavia,
l’Oro aveva messo le mani avanti, dichiarando di non cercare contesti
plausibili. Perciò. proseguì nel suo cauto ingresso nella Terra dell’Ordine. In
sostanza si chiese :
Come
si può solo pensare di affrontare i sistemi aperti con le regole metodiche dei
sistemi chiusi ?
Un’Immanenza
non è forse il risultato di un’Azione che può generare una nuova Azione ?
La
Vita non è forse una perenne Azione ?
Il
tanto vituperato Divenire,
rappresentato da Uroboros che si morde la coda, non è forse malamente interpretato
?
Cosa
succede se trasferiamo la sua rappresentazione da un piano (quello
dell’immagine contemplata) ad uno spazio esistenziale, che ad ogni istante genera una nuova profondità al piano suddetto
?
Potremmo
accorgerci che non sta affatto mordendo la coda della precedente Immanenza generata
con l’ultima Azione, bensì la coda (che non si vede) di una nuova Immanenza.
L’Azione del morso della coda non avviene nel piano dei sistemi chiusi, bensì
nello spazio invisibile dei sistemi aperti.
L’Oro
di primo tipo vive sul piano del Manifestato e vede solo code di Copioni ormai
già chiusi.
L’Oro
di secondo tipo è troppo intento all’istante del morso per accorgersi del Divenire.
L’Oro
di terzo tipo ? Sta afferrando una delle code in Potenza di Copioni aperti.
Essendo aperti non si possono ancora rappresentare code di nessun genere.
Si
narra che, dopo queste considerazioni, L’Oro si accinse ad un secondo Reportage.
-------
Secondo Reportage
Le
Immanenze
Se
non si riesce a immaginare almeno l’esistenza di un cambio radicale in quello che
un esploratore può attendersi dall’espatrio in terra di futuro, allora è meglio
fermarsi alla prima casella del Gioco dell’Oca accennato sopra. Il Gioco
dell’Oca è un sistema aperto.
In
proposito, l’Oro ritenne che erano possibili alcune considerazioni preliminari,
prima dell’inizio del gioco.
Dato
che l’Universo dell’Ordine contiene informazioni (quali ?) e dato che le
informazioni si traducono alla fine in Immanenze (quali ?), si dovrebbe cercare
di comprendere meglio la natura delle Immanenze, per cercare di scoprire la
natura delle Informazioni. Purtroppo non esiste un Manuale delle Giovani
Marmotte in proposito.
Allora
:
Non
viene il dubbio che forse sarebbe necessario rivedere i Significati di
Informazione ?
In
che cosa consistono le informazioni delle Immanenze ? Come ne godiamo i
benefici ?
I
due elementi distinguibili, contenuto della Forma e sua intensità,
bastano da soli ?
Esiste forse un terzo elemento, molto ben
celato, che contiene una nozione di deliberato moto direzionale ?
Seguitando nel Reportage, l’Oro si accorse
di essere penetrato un po’ più a fondo nel territorio inesplorato. In sostanza
aveva scoperto l’acqua calda, sotto nuove inedite spoglie poiché aveva associato
le Immanenze a Vettori. Fatte le
debite proporzioni, i tre elementi sopra nominati sono un ottimo equivalente
descrittivo della natura di un qualsiasi vettore
dotato di volontà propria.
Senza volerlo esplicitamente, in un colpo
solo gli si erano risolte molte delle ragioni di incertezza. Nella ormai famosissima
domanda Dove andiamo? , è implicito e
indiscutibile che stiamo andando (possibilmente con una direzione non
incoerente) verso il futuro. Perciò, sembrerebbe giusto stabilire che il senso della freccia ha importanza se coerente con il futuro e molta meno importanza se
è rivolto verso il passato.
Se le Immanenze sono Informazioni nuove, devono avere la punta
della freccia verso il futuro.
Il
secondo reportage dell’Oro in terra
d’Ordine terminò a questo punto.
-------
Intermezzo
Come
mai le Regole Logiche si applicano sia alle cose apparentemente piene di buon
senso come alle cose apparentemente cervellotiche ? A furia di Reportage al
limite della razionalità, l’Oro si trovò a meditare sui criteri di validità di
quanto affermato prima.
Incominciava,
però, a farsi luce in lui la convinzione che una fra le cose apparentemente
cervellotiche era quella che avveniva in un subitaneo cambio del punto di vista.
Tutte le volte che si era trovato a constatare che non aveva mai pensato prima ad
una certa soluzione, si era fermato al
contenuto, dimenticandosi del meccanismo del cambiamento.
Cambiare
il punto di vista non è forse una forma di Operatività ?
Un
meccanismo da Oro del terzo tipo, non certo da Oro di primo tipo. Allora si
fece strada in lui un barlume di Luce : forse era riuscito ad afferrare la meta-nozione dell’Operatività in Terra
di Ordine. Anzi, ne aveva afferrate due, anche se si accorse di avere
utilizzato il verbo afferrare in
maniera non adeguata alla nozione sottilissima di meta-nozione.
La Preveggenza utilizza
solo le Meta-Nozioni dinamiche.
Le Immanenze sono il
risultato di accumuli (?) di Preveggenze.
Si
narra che, dopo queste considerazioni, L’Oro si accinse ad un terzo Reportage.
-------
Terzo Reportage
Il
Luogo delle Meta-Nozioni
Un
Reporter di solito utilizza catene di nozioni normali per trasmettere
informazioni. Se è un Reporter di primo ordine, quasi un Artista nel suo campo,
di tanto in tanto lascia cadere qualche meta-nozione
mascherata con vesti e regole di nozioni semplici. Un Artista utilizza
fondamentalmente meta-nozioni. Nessuno
dei tre, però, si rende ben conto di essere immerso nel futuro, e men che meno, di operare.
Il
cronista narra che l’inviato speciale Oro, con tanto di visto di ingresso,
cercò di trasmettere qualche nuova importante intuizione attraverso un
Reportage al limite del comprensibile.
Nell’Universo
delle nozioni (quelle accumulate nel passato), non è necessario prestare attenzione
alle meta-nozioni . Bastano solo le
nozioni e le Regole acquisite per accedere alle nozioni. Le Regole stesse sono
nozioni. Le meta-nozioni sono
presenti ?
Lo
sono, come sempre, ma non sono indispensabili : esistono e vengono vagamente
percepite come Principi imposti a
priori. Per esempio, Uroboros che si morde la coda è un
Principio a priori, che chiude l’Universo, che però non fornisce nuovi
Significati. Solo nuove nozioni contenute al suo interno, rielaborate e messe
in ordine.
Nell’Universo delle meta-nozioni (quelle da ricercare nel futuro) bisognerebbe prestare
attenzione solo alle meta-nozioni ,
anche perché le nozioni in Atto non esistono proprio. Diventano tali solo
passando attraverso il punto singolare del
presente, cioè non appena sono diventate passato.
Perciò, solo le meta-nozioni sono le vere Informazioni del futuro. In analogia con
fisica e metafisica, così si hanno
nozioni e meta-nozioni.
L’Oro (quello unico che comprende i tre
Ori specializzati) arrivò a due decisioni
:
la
prima, sempre per analogia, che dovevano necessariamente esistere, disgiunte
fra loro, una Operatività ed una Meta-Operatività.
La
seconda, che spontaneamente e deliberatamente era tempo di tornare alla prima
casella del Gioco dell’Oca, e attendere un superiore Meta-Messaggio prima di rincominciare a non pestare l’acqua nel mortaio.