PRIVILEGIA NE IRROGANTO   di Mauro Novelli     Il PuntO 

Inserito 11-1-2007


 

 

 

Il PuntO 97. Ustica: a che servono i guerrieri paciocconi che paghiamo?

 

Di Mauro Novelli 11-1-2007

 

81 bare in fila di nostra gente, di quella gente che si tassa per pagare i guerrieri da cui dovrebbe essere difesa.

Mettiamola così: nella vicenda di Ustica i nostri guerrieri non ci hanno capito alcunché, almeno gli addetti ai lavori.

Che li paghiamo a fare?

Nei cieli di Ustica sono stati uccisi 81 connazionali. In piena guerra fredda, alla frontiera mediterranea dell’impero occidentale, il cui controllo era affidato ai  nostri guerrieri, “schioppa” (si dice  a Roma) un aereo civile e si porta in mare 81 membri della nostra gente: dopo 35 anni i nostri guerrieri, alla cui professionalità abbiamo affidato le difese dell’impero, ancora non ci sanno dire che cosa è successo.

Che li paghiamo a fare?

A voler essere più cattivi, potremmo ipotizzare che alcuni guerrieri italici  hanno protetto altra gente, a loro più utile perché ne giustifica la presenza e li fa campare, anche se il pagamento dei paciocconi è addossato a noi. Per molti è abitudine ricorrente. Ma qui dovremmo ipotizzare l’alto tradimento. Preferiamo pensare, per i primi anni ’80, ad una sfavorevole congiuntura di mediocri quozienti di intelligenza.

Sarebbe opportuno inserire un po’ di precarizzazione anche tra i nostri guerrieri: renderli collaboratori coordinati guerrieri (Co.Co.Guè.) con rinnovo del contratto solo se daranno risultati utili o, almeno, non disutili.

81 bare in fila anche sulle nostre coscienze. 81 bare di concittadini che, come la maggioranza degli Italiani contribuiva al mantenimento di quei guerrieri che non ci hanno capito un tubo.

Ma si sa, in Italia alcuni tengono più famiglia di altri.