PRIVILEGIA
NE IRROGANTO Documento
inserito il: 8-10-2012 |
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Fermare
il declino 8-10-2012 Far funzionare la giustizia. Ecco come
Curato dal coordinamento
Giustizia ·
La giustizia è un servizio fondamentale che lo
Stato rende al cittadino. Una giustizia inefficiente costituisce un fattore
di disgregazione per la società e ne limita la crescita economica. ·
Una giustizia civile inefficiente, in
particolare, si riflette in una riduzione degli investimenti, soprattutto
dall’estero; fa sì che il mercato del credito e, più in generale, della
finanza siano poco sviluppati e che vi siano asimmetrie nei tassi d’interesse
tra diverse regioni del paese, a seconda della durata dei processi; comporta
rigidità nel mercato del lavoro; limita la concorrenza nei settori
produttivi, nei servizi, e nelle professioni; provoca una distorsione della
struttura delle imprese; ingessa il mercato immobiliare; ecc. ·
Il problema fondamentale della giustizia in
Italia consiste nell’eccessiva durata dei procedimenti. Secondo una
classifica della Banca Mondiale, l’Italia si colloca al 156° posto, sui 181
paesi analizzati, per la durata di una normale controversia di natura
commerciale. Basti dire che abbiamo dovuto adottare una legge (la c.d. Legge
Pinto) per compensare gli italiani per le eccessive lungaggini dei processi,
evitando così il continuo ricorso alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo
e che, pochi mesi fa, abbiamo dovuto modificarla per limitare gli eccessivi
risarcimenti accordati. ·
La durata dei processi comporta, a sua volta,
un numero eccezionale di liti pendenti. Si vedano i dati comparativi
contenuti nei Rapporti Cepej, European Commission for the
Efficiency of Justice
dell’Unione Europea. Peraltro, si noti che la spesa pro-capite per la
giustizia in Italia non è inferiore agli altri Paesi; è semplicemente
utilizzata in modo inefficiente. ·
L’elevato numero di processi pendenti è però
anche determinato da una maggiore litigiosità (rispetto agli altri Paesi
dell’UE), in parte dovuta all’abuso dello strumento processuale, utilizzato
spesso per controversie bagatellari. Il basso costo
iniziale delle spese legali per promuovere una causa e il limitato rischio di
risarcire le spese legali effettivamente sostenute dalla controparte
incentivano questo fenomeno. A ciò si aggiunga che gli avvocati sono stati
tradizionalmente remunerati in funzione della durata del processo. ·
Far funzionare la giustizia significa quindi
affrontare i temi dell’efficienza,
della specializzazione
dei giudici e della loro produttività. ·
Negli ultimi anni il dibattito politico (ma
anche tra tecnici) ha prevalentemente toccato temi di rilievo costituzionale
che avrebbero comportato una ristrutturazione della macchina della giustizia
con riforme di rango costituzionale. Rimandiamo ad uno studio di quelle
riforme sulle quali ci proponiamo di aprire anche un dibattito con tutti gli
aderenti, senza con ciò sottostimare questi problemi (anche se riteniamo che
in molti casi le riforme proposte dai governi nel passato recente
sottendessero piuttosto interessi personali e non della collettività). Il
nostro programma ha una prevalente attenzione ai temi economici, con
l’obiettivo dichiarato di fermare il declino nel quale versa il nostro paese.
Per questo, per il momento almeno, vogliamo concentrare la nostra azione su
interventi concreti, di urgente attuazione e che siano in grado di rimettere
in moto rapidamente la macchina della giustizia. 1.
Giustizia civile: Efficienza:
·
Disincentivare l’abuso dello strumento
processuale prevedendo una piena condanna per le spese processuali sostenute
dalla controparte; in caso di mala fede, le sanzioni potrebbero essere estese
agli avvocati. Gli avvocati dovrebbero essere disincentivati economicamente a
promuovere cause futili o prolungare la durata dei processi. ·
Migliorare la normativa sui filtri all’appello
e al ricorso in Cassazione. ·
Estendere con grande celerità il processo
telematico con un sistema di incentivi per i tribunali che li adotteranno più
rapidamente. ·
Generalizzare la possibilità, ancora poco
utilizzata, di pronunciare la sentenza con lettura immediata del dispositivo,
con concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto, riducendo i tempi
della stesura della sentenza. ·
Semplificare la fase di conferimento
dell'incarico ai consulenti tecnici d'ufficio, che devono poi essere
incentivati anche economicamente per quanto riguarda i tempi di deposito
della perizia. Produttività:
·
Promuovere una riorganizzazione della
struttura degli uffici giudiziari, da ottenersi, se necessario, anche con
l’inserimento di figure manageriali scelte dagli operatori di giustizia in loco attraverso una selezione
professionale, che contribuiscano a velocizzare le procedure interne agli
uffici e ne riducano i costi, liberando altresì il tempo a disposizione dei
magistrati. ·
Introdurre metodi di lavoro finalizzati allo
smaltimento dei carichi pendenti e all’accorciamento della durata dei
processi. Si vedano i risultati molto positivi ottenuti dal Tribunale e dalla
Corte d’Appello di Torino sotto la presidenza di Mario Barbuto che ha stilato
un decalogo per lo smaltimento dell’arretrato, partendo dalle cause più
vecchie a seguito di una catalogazione dei procedimenti pendenti. Ciò
peraltro consentirebbe una maggiore trasparenza sull’operato dei giudici e
consentirebbe una migliore valutazione della loro performance. ·
Generalizzare metodi di lavoro che riducano la
quantità di procedimenti che ciascun giudice gestisce contemporaneamente, per
ridurre la frammentarietà dei procedimenti. Si vedano i risultati molto
positivi di sperimentazione ottenuti dalla Corte d’Appello Sezione Lavoro di
Roma e dalla già citata Corte d’Appello di Torino. Si vedano anche gli studi
di Decio Coviello, Andrea Ichino, e Nicola Persico che, sulla base dei
risultati delle Sezioni Lavoro dei Tribunali di Torino e Napoli, hanno
illustrato come una migliore organizzazione del lavoro che eviti la
proliferazione in parallelo delle cause e comporti una riassegnazione delle
cause dei giudici assenti (ad esempio per gravidanza) possa portare ad un
accorciamento significativo dei tempi del giudizio. ·
Dotare il giudice togato di un ufficio
costituito da giovani laureati selezionati secondo criteri qualitativi,
dotati di una borsa di studio, che coadiuvino il giudice. La pratica dei
giovani nell’Ufficio
del giudice deve essere inserita a regime nel normale meccanismo
concorsuale di accesso alla magistratura e ammessa come tirocinio
abilitante agli esami per l’avvocatura. Si vedano i risultati molto positivi
di sperimentazione ottenuti dal Tribunale di Milano. ·
Per generalizzare tali comportamenti virtuosi
è necessario, pur garantendo la massima indipendenza della magistratura,
valorizzare la performance
dei giudici anche in termini di efficienza e produttività, in
termini sia di remunerazione sia di responsabilità. In particolare, nel
giudicare la performance,
al fine dei passaggi di carriera a posizioni direttive o che comunque
comportino responsabilità di uffici,
il CSM deve necessariamente avvalersi di tecnici specializzati nella
valutazione delle risorse umane. Specializzazione:
·
Introdurre maggiore competenza (che si traduce
in rapidità e equità delle sentenze) nei tribunali attraverso la creazione di
sezioni e giudici specializzati, come già avviene nei tribunali maggiori; in
particolare, potrebbero esser create sezioni specializzate in diritto commerciale,
del lavoro, fallimentare, di famiglia, delle locazioni, e della proprietà
industriale e intellettuale (queste ultime di recente sono state incorporate
nelle sezioni in materia di impresa, facendo venir meno la competenza
specifica). Ove opportuno, le sezioni potrebbero essere concentrate presso
uno o più tribunali all’interno di una regione, con un limitato aggravio per
le parti, a fronte di molteplici vantaggi. ***** Molti degli interventi di rapida
attuazione indicati per la giustizia civile, specie quelli riguardanti la produttività,
sono possibili e desiderabili in forma opportunamente modificata anche per
gli altri settori. Si vedano, ad esempio, i risultati molto positivi ottenuti
dalla Procura di Bolzano diretta da Cuno Tarfusser che ha tagliato i costi del 70 per cento in tre
anni, ottenuto la certificazione di qualità Iso
9000, e redatto annualmente il bilancio sociale. In termini più generali,
coerentemente con gli interventi sopra delineati per la giustizia civile, ha
proposto la distinzione degli aspetti gestionali da quelli giurisdizionali.
Di seguito, sono indicate talune ulteriori proposte più specifiche. 2.
Giustizia penale ·
Prevedere ulteriori incentivi alla scelta dei
riti alternativi, a fronte del rischio che in caso di condanna nel
dibattimento si incorra in una pena certa e assai più severa. ·
Assicurare certezza ed effettività della pena
riformando in profondità la disciplina della prescrizione e della concessione
dei benefici ai carcerati. ·
Limitare la carcerazione preventiva,
attraverso sistemi di controllo (es. braccialetto elettronico) già in vigore
in altri paesi. ·
Semplificare il meccanismo delle notifiche,
con particolare riguardo all’ipotesi degli irreperibili, responsabilizzando
l’imputato rispetto alla conoscenza e all’andamento del processo. ·
Le notifiche ai difensori devono inoltre poter
essere fatte con i normali mezzi telematici esistenti. ·
Limitare il principio d’immediatezza,
consentendo al giudice che si sostituisca in un processo pendente di
utilizzare i verbali delle testimonianze assunte dal predecessore e,
eventualmente, di risentire quei testimoni che reputi necessari. ·
Utilizzare al meglio i beni confiscati alle
organizzazioni mafiose, liberando altri cespiti dei comuni e utilizzando i
proventi per migliorare le condizioni economiche degli uomini delle Forze
dell'Ordine. 3.
Giustizia tributaria ·
Aumentare gli strumenti per la sospensiva che
oggi, a causa della lunghezza dei procedimenti, non è in grado di proteggere
il contribuente dal recupero forzato delle somme. E’ necessario
prevedere che l’azione esecutiva rimanga sospesa fino a quando il giudice non
si sia pronunciato sull'eventuale istanza di sospensiva, assicurando al
contempo che ciò debba avvenire in tempi brevi per evitare abusi dello
strumento. ·
Ripensare la composizione delle commissioni
tributarie per accrescerne la competenza, data la sempre maggiore complessità
delle problematiche tributarie. ·
Garantire la necessaria specializzazione in
materie tributarie dei giudici anche presso la Cassazione, posto che con il
sistema attuale si tratta di magistrati che per definizione hanno percorso
una carriera in settori affatto diversi. 4.
Giustizia amministrativa: ·
Il giudice amministrativo può essere mantenuto
come giudice speciale dell'amministrazione, ma è necessaria una
regolamentazione più puntuale, severa e restrittiva, della disciplina degli
incarichi extragiudiziali, a tutela della sua posizione di terzietà e a
garanzia della continuità e professionalità della carriera giurisdizionale. ·
E’ opportuno introdurre rispetto al processo
amministrativo delle forme di Alternative
Dispute Resolution, sia nella forma dei
ricorsi amministrativi preventivi sia in quelle già presenti in altri
ordinamenti dell’Unione Europea, al fine di deflazionare il processo
amministrativo e fornire alla pubblica amministrazione nei casi controversi
una indicazione autorevole e imparziale preventiva. ·
E’ opportuno favorire la maggiore
specializzazione anche del giudice amministrativo, creando sezioni
specializzate, specie in materia di energia e nei vari settori del diritto
pubblico dell'economia. ·
Per affrontare il problema delle inerzie e dei
ritardi della pubblica amministrazione non è sufficiente utilizzare gli
strumenti del silenzio assenso e delle denunce di inizio attività. Le imprese
hanno bisogno di un provvedimento per avere certezza. Bisogna pertanto anche
favorire percorsi alternativi che consentano di pervenire a una decisione
unica e definitiva, riducendo le contrapposizioni tra i diversi enti pubblici
interessati. Si potrebbe anche intervenire sulla disciplina dei reati
commessi dalla pubblica amministrazione al fine di incentivare la dirigenza
amministrativa ad assumersi i poteri decisionali che le competono. 5.
Carceri: ·
Affidamento tramite appalti pubblici dei
servizi di gestione degli istituti di pena con esclusione dei servizi di
sorveglianza. Incentivare la costruzione di penitenziari in concessione
di lavori e project finance. ·
Introduzione di pene alternative per
condannati non pericolosi. |
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