CENACOLO DEI COGITANTI |
COGITAZIONe |
Crisi
finanziaria. Idea! Facciamo finta di nulla:
non
interrompiamo la catena di S. Antonio!
Elio
Dardano Cogitante (17-4-2009)
Il Presidente di Unicredito una delle più grandi
banche del mondo, (170 mila dipedenti, prima in
Italia e in Austria, seconda in Germania e in
genere in tutto l'est Europa) è venuto ad Alessandria a
spiegare. Non ha trovato consensi. Non ho dovuto
neppure intervenire di persona come di solito, le mie tesi sono state
presentate dal palco a mio nome dallo stesso dott. Guala,
Presidente dell'Associazione, fondatore dell'omonima multinazionale dei tappi
di plastica, che copre il 50% del mercato mondiale del settore e ribadite
dal Presidente di Confindustria di Alessandria . A ossequiarlo c'era solo il
Prefetto. Per i giornali, vedremo i resoconti domani. Questo comunque è la
sintesi, non è solo cronaca, ma è l'essenza
del problema e riguarda il futuro di tutti.
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In America prima e
dopo in Europa, con la liberalizzazione del
credito, questo non è più vincolato quantitativamente dal Tesoro.
Il
debito per il consumo e i prestiti
personali, prima erano quasi inesistenti, poi l'aumento dei tempi
di pagamento, sia fra aziende, che dello Stato, nonostante il
vincolo comunitario di 30 giorni, hanno fatto proliferare l'indebitamento
di cittadini e aziende , aggravando il problema del pubblico
precedente. Per far fronte alla richiesta, che tanto favorisce il bilancio
delle banche, queste hanno incominciato a vendere il credito fatto, per
ripristinare la provvista necessaria, per
nuovi prestiti, una catena di santantonio infinita,
detta cartolarizzazione, che col tempo ha generato i
cosiddetti titoli tossici. Ieri sera Profumo all'ACSAL è stato eloquente.
Lo scorso anno il credito è cresciuto del 20%,
con un pil quasi fermo. ( Ne
deduco che l'impoverimento del paese che ne è derivato è stato
rilevante , con l'aggravante che il dato è stato tenuto il più
riservato possibile, per non ingenerare allarme). Adesso in Europa
le Banche non hanno la provvista necessaria per le richieste di
credito, che continua ad aumentare. Se non viene
ripristinata la cartolarizzazione libera, dai vincoli messi
dopo l'emergere dei titoli tossici, secondo Profumo, il credito
si inceppa.Mancano alle
Banche europee 3 mila miliardi di euro , dice Profumo, una cifra
colossale che limita l'erogazione de credito, (una provvista doppia del
Pil Italiano preciso io !) . La prospettiva, comunque nei prossimi
anni, è l'aumento del costo dei prestiti che possono arrivare al
12%. (Preciso che è il livello Argentina pre
fallimento, col nostro debito pubblico significa triplicare il costo interessi,
per un totale di 200 miliardi annui , cifra che è un
terzo del bilancio statale in un periodo di boom ! Il caro
interessi in tutti i settori farà chiudere moltissime aziende,
visto il livello di indebitamento complessivo delle attività economiche, con un
crollo vericale del gettito fiscale, per cui i 200
miliardi di interessi diventeranno probabilmente il 50% delle entrate fiscali!
In pratica diventano a rischio , pensioni,
sanità gratuita, ammortizzatori sociali, perfino gli stipendi pagati ai
dipendenti pubblici, a cominciare dai meno indispensabili, gli insegnanti.La logica Argentina ci sarà anche da
noi! Buona, parte di queste voci dovranno essere fortemente limitate ,
oppure si stamperà cartamoneta in modo massiccio, il risultato sarà lo
stesso, diventeremo un paese africano!. Prospettiva simile c'è in tutta Europa,
in quanto il livello complessivo del debito è
equivalente a quello italiano ! L' Argentina ha
mandato in default il debito, invece di continuare pagarlo, le conseguenze sono
state le stesse) Per evitare questo disastro Profumo propone di
non parlare più di titoli tossici, per poter riprendere a fare la
cartolarizzazione , a questo punto, più di prima. ( Segnalo
che mandare avanti la catena di santantonio,
allontana il problema, ma lo renderà più drammatico in futuro,
quando il meccanismo inevitabilmente si incepperà) L'oratore
ritiene che se anche il suo progetto sarà consentito, dato che il risparmio si
è rarefatto , il tasso di interesse sui prestiti salirà comunque, con i suoi
630 miliardi di crediti concessi, il banchiere si aspetta un rientro
eccezionale di interessi. Se sarà nazionalizzato è pronto alla fuga, la sua
preoccupazione però non è questa, ma quella di trovare buoni manager nel
futuro, i migliori rifiutano di salire sulla graticola e farsi considerare
criminali dalla considerazione comune, dice Profumo .
Per sfatare questa immagine non ha fatto molto. Servirebbero altre idee, è questo il parere del pubblico che è
intervenuto . Il dott. Roberto Guala dal
palco , ha provato a fingere di non
capire la continuazione della catena di santantonio,
della cartolarizzazione continua, ovviamente per le ragioni dette sopra, poi ha
ipotizzato anche una via monetaria, naturalmente da studiare e modellare in
modo da evitare ricadute inflative eccessive, poi via sono
state espresse altre tesi dal pubblico per ridurre il debito, per
evitate la prevista esplosione degli interessi, con le conseguenze
disastrose ipotizzate. Bocciate tutte le tesi .(Si
trattava dico io di proposte non conformi agli interessi bancari!).Elio
Dardano