La Repubblica
30-3-2008
Le spigole di Speciale ci sono
costate 32.000 euro.
Si fece portare il pesce anche durante le vacanze in baita ad agosto a
Passo Rolle. Coinvolto nella richiesta di danno erariale anche il generale
Ugo Baielli.
La Corte dei Conti vuole il rimborso dei voli privati dell'ex capo della
Finanza.
di Carlo Bonini
A VOLTE ritornano. Le spigole. Le
gite a scrocco verso il sole e la neve immacolata delle Dolomiti di passo
Rolle. La Procura generale della Corte dei conti ha chiuso l'istruttoria
sulla gestione privata degli Atr-42 in forza alla Guardia di Finanza del suo
ex comandante generale Roberto Speciale. E gliene chiede il conto. Fanno
3.885 euro per ogni ora di volo abusiva sulla tratta Pratica di Mare-Bolzano.
Cui va aggiunto "il danno di immagine al Corpo e alle Istituzioni"
che verrà quantificato nel corso del giudizio di responsabilità
contabile. A spanne, diverse decine di migliaia di euro. "Per una
condotta - scrive il procuratore Angelo Canale nel chiudere l'indagine - illegittima
e illecita", di cui l'ex comandante generale risponderà
economicamente in solido con il generale Ugo Baielli, all'epoca comandante
del gruppo aeronavale delle Fiamme Gialle e oggi in pensione.
La chiusura dell'indagine è stata notificata a Speciale ai primi di
febbraio. Quando l'opportunità di una sua candidatura alla Camera con
il Partito della Libertà in Umbria divideva ancora il centro-destra.
Oggi, che l'uomo ha già incassato un seggio sicuro (è numero
tre di lista), è facile prevedere diventerà occasione per
gridare alla persecuzione giudiziaria. Naturalmente, a dispetto dei fatti,
che, nell'istruttoria della Corte dei Conti, appaiono incontrovertibili nel
confermare documentalmente le circostanze di cui "Repubblica" diede
conto l'11 ottobre 2007 e per le quali Speciale è al momento indagato
per peculato dalla procura militare di Roma.
Cinque mesi fa, il generale si indignò "per una campagna di
stampa infondata e di intollerabile violenza". Non negò la sua
presenza e quella delle signore al seguito sulle nevi di passo Rolle
(febbraio 2005), né la cassa di spigole aviotrasportata per accendere di
sapori le notti in baita. Ma, sfidando il grottesco, pensò bene di
riscrivere il canovaccio della storia. Con qualche bugia che oggi mostra
quanto corte avesse le gambe. "A Passo Rolle - disse il generale - ero
andato per motivi d'ufficio. Per salutare la componente alpina". E il
pesce fu un impegno solenne "con i miei finanzieri", "da
padre, prima che da comandante", "perché mi avevano confidato di
non poterne più di mangiare soltanto wurstel".
Peccato, che quando le spigole si involarono per le Dolomiti, a passo Rolle
di uomini stracchi di wurstel non ve ne fosse nessuno, se non quelli
costretti al lavoro para-alberghiero imposto dalla presenza nella foresteria
del Corpo dell'allora comandante generale e della sua corte. La Procura
generale della Corte dei conti ha infatti accertato che, in quello
scintillante 2005, Roberto Speciale raggiunse passo Rolle in due occasioni.
La prima (in febbraio) per una gita sulla neve ("Repubblica" la
documentò con un video). La seconda (in agosto) per una passeggiata
tra le margherite e uno sfizio di pesce.
Il comandante generale - scrive il procuratore Angelo Canale - raggiunse la
foresteria di passo Rolle il 20 agosto 2005 per trascorrervi "una
settimana di ferie". Nessun impegno istituzionale, nessuna premurosa
visita alla truppa infreddolita lungo il confine. Una semplice vacanza a
spese del Corpo. Per la quale, sia in andata che in ritorno, "non
utilizzò, come sarebbe stato opportuno, mezzi propri" (un volo di
linea o un treno per Bolzano), ma l'Atr-42 che aveva eletto a suo personal
jet, "disponendo che ne venisse predisposta la riconfigurazione per
trasporto passeggeri".
Il 20 agosto 2005, dunque, Speciale raggiunge Bolzano in Atr-42 con il suo
seguito e di qui Passo Rolle. Si accomoda in baita, dove avverte presto il
desiderio di pesce fresco. Alza il telefono e parla con il generale Ugo
Baielli, comandante dell'aeronavale, il quale provvede. La mattina del 25,
all'aeroporto militare di Pratica di Mare viene comandato di servizio il
maggiore Aldo Venditti, in forza al gruppo di "Esplorazione
marittima" (sorveglianza delle coste contro il contrabbando), con un
ordine che - secondo quanto accerteranno sia la Procura generale della Corte
dei Conti, sia la Procura militare - dispone l'immediato decollo dallo scalo
laziale alla volta di Bolzano di un Atr-42 per "trasporto
autorità".
Il povero maggiore Venditti attende sulla pista fiducioso l'arrivo della
"Autorità". Non è la prima volta che fa da aero-taxi,
non sarà l'ultima. Epperò non se ne vede l'ombra.
L'Autorità, infatti, è una cassa di spigole. Per Venditti
è troppo. Come racconterà ai magistrati, va bene l'autista, ma
non lo spallone di pesce. Si rifiuta di mettersi alla cloche perché
ciò che è scritto nel piano di volo è semplicemente un
falso. Baielli gli rinnova l'ordine, questa volta - annota la Procura -
motivando il trasporto con "esigenze di natura operativa". L'Atr-42
decolla per Bolzano. Speciale può godere della sua grigliata.
Scrive il procuratore Angelo Canale con una prosa che da incredula si fa
indignata. "E' documentalmente provato che il velivolo Atr-42 è
stato impiegato per il trasporto di pesce fresco con una disposizione che non
può essere altrimenti definita che illegittima e illecita". Che
ha umiliato chi l'ha subita e dovrebbe far vergognare chi l'ha impartita.
Roberto Speciale. Lo stesso uomo che, non più tardi di venerdì
scorso, si è abbandonato alla vanità di un ritratto di "Italia
Oggi", in quel di Perugia, dove ha stabilito il suo quartier generale di
candidato del Pdl. Per far sapere che "come ho detto a Fini, senza preti
e senza militari non si vince". "Che il suo telefono squilla senza
sosta con chiamate da tutta Italia, ma lui non è lo Spirito
Santo". Soprattutto, che si vendicherà, perché "nella
Guardia di Finanza molti appoggiano la mia candidatura, mentre chi mi ha
tradito la teme".
(30 marzo 2008)
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