Il Corriere della
sera 23-5-2008
scalata antonveneta
Antonio
Fazio rinviato a giudizio
con Fiorani, Grillo e Consorte
L'ex governatore di
Bankitalia e gli altri saranno processati a partire dal 23 ottobre
ROMA - L'ex
governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, è stato rinviato a
giudizio con l'accusa di aggiotaggio dal gup
milanese, Luigi Varanelli, e sarà processato
a partire dal prossimo 23 ottobre davanti ai giudici della II Sezione penale
del tribunale di Milano con altri 17 imputati. Sono stati rinviati a giudizio
per il tentativo di scalata alla Banca Antonveneta anche Francesco Frasca, ex
responsabile della vigilanza di Bankitalia, e il senatore Luigi Grillo,
appena eletto presidente della commissione Lavori pubblici. Il processo
è in calendario per il 28 ottobre prossimo davanti alla seconda
sezione penale del tribunale del capoluogo lombardo.
GLI ALTRI - Il Giudice per l'udienza preliminare ha rinviato a
giudizio in tutto 17 persone e due società. A processo, tra gli altri,
l'ex amministratore delegato di Bpi, Giampiero
Fiorani, per aggiotaggio e ostacolo agli organi di vigilanza. Per gli altri
reati contestati il banchiere ha invece chiesto il patteggiamento. Dovranno
presentarsi in aula anche i due vertici di Unipol, Giovanni Consorte e Ivano
Sacchetti, i quali sono stati intanto prosciolti insieme al commercialista
Claudio Zulli dall'accusa di riciclaggio formulata
in un capo di imputazione (capo O). Consorte e Sacchetti (che hanno chiesto
un patteggiamento parziale) dovranno rispondere a giudizio solo di aggiottaggio e ostacolo agli organismi di vigilanza.
Rinviati a giudizio tra gli altri anche l'imprenditore Luigi Zunino e le due società Unipol Spa e Nuova Parva (riconducibile quest'ultima
allo stesso Zunino) per la legge 231 del 2001 sulla
responsabilità amministrativa. Il giudice nel corso dell'udienza
preliminare ha respinto in pratica tutte le eccezioni sollevate dai
difensori.
I PATTEGGIAMENTI - Terminata questa prima fase di rinvio a giudizio,
il gup deciderà in merito a 64
patteggiamenti chiesti da imputati e società. Con i patteggiamenti, la
magistratura milanese dovrebbe recuperare quasi 240 milioni di euro, somma
che andrà a finire nelle casse dello Stato. Tra le persone che hanno
concordato la pena e che quindi escono dal processo, oltre al finanziere
bresciano Emilio Gnutti e agli
immobiliaristi romani Stefano Ricucci e Danilo
Coppola, ci sono tra gli altri anche il commercialista Claudio Zulli, l'ex presidente di Bpi
Giovanni Benevento, l'ex direttore finanziario Gianfranco Boni,
l'ex presidente del collegio sindacale Gianandrea Goisis. E poi, ancora, i fratelli Lonati,
il banchiere svizzero Paolo Marmont l'ex manager
dell'istituto di credito lodigiano Attilio Savarè,
l'ex amministratore delegato Giorgio Olmo e l'ex dirigente di Bpi Silvano Spinelli, uomo di fiducia dell'ex ad Giampierio Fiorani. Tra le società si contano Fingruppo Holding e Gp Finanziaria, riconducibili a Gnutti, e la Magiste
International e la Garlsson Real
Estate che facevano capo a Ricucci.
23 maggio 2008
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