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Documento d’interesse Inserito
il 22-5-2009
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Il Sole 24 Ore 22-5-2009
News online a pagamento. La
ricerca è sui contenuti
22 maggio 2009
I
giornali online, croccanti come una pizza ma non gratis di Carlo De
Benedetti
Internet:
si può pagare se le notizie sono di qualità
Nòva100/ Il senso della
notizia
L'era
delle news online come commodity gratuita è finita. «Finalmente i grandi
editori hanno capito che non tutto può essere gratis», dice Andrea Riffeser Monti, a.d. del gruppo
Poligrafici Editoriale. Il dibattito sul futuro della stampa su internet è
partito con l'annuncio del magnate Rupert Murdoch: «In futuro i giornali online
si pagheranno».
Una riflessione continuata giovedì sulle pagine del Sole 24 Ore con
l'intervento del presidente del gruppo L'Espresso, Carlo
De Benedetti che ha sottolineato come per i giornali esista
«certamente uno spazio per conquistare utenti web disposti a pagare i contenuti
giornalistici». A patto però che siano contenuti ad «elevato tasso di
esclusività e di valore aggiunto », un aspetto che mette in prima fila i
giornali di settore, dallo sport all'economia, e locali, perché più legati al
territorio. In serata poi la presa di posizione di Google. Dopo aver riflettuto
sulla possibilità di entrare nel capitale del New York Times, il gruppo ha annunciato
di voler abbandonare le ambizioni editoriali e l'a.d.
Eric Schmidt ha confessato a Financial Times di essere scettico
sulle proposte di Murdoch. Di certo la questione sarà all'ordine del giorno del
convegno "Crescere tra le righe" (al via oggi a Borgo La Bagnaia in
provincia di Siena) organizzato dall'Osservatorio Permanente Giovani-Editori,
guidato da Andrea Ceccherini. Il futuro dell'editoria online sarà uno dei punti
centrali della relazione d'apertura del presidente Ceccherini, così come in
quelle di Giancarlo Cerutti e Claudio Calabi, presidente e a.d. del Gruppo 24
Ore, e di Maurizio Costa, a.d. di Mondadori.
«La prospettiva è complicata, bisogna capire come fare», spiega Alessandro Zegler, a.d. di Athesis, il gruppo
editoriale dei quotidiani locali L'Arena, Il Giornale di Vicenza e BresciaOggi,
che aggiunge: «Abbiamo lavorato molto per essere pronti al grande passo, ma si
devono trovare le giuste modalità. Finora abbiamo scoperto che tra i nostri
lettori c'è una bassa sovrapposizione tra carta e online». Scommette sui
giornali locali anche Repubblica che ha lanciato,solo su internet, l'edizione
di Parma non disponibile in cartaceo: «Con l'abbonamento – spiega il gruppo –si
può accedere ai contenuti premium, dall'archivio storico al giornale in formato
pdf», una formula proposta anche da Athesis, ma che – almeno per il momento –
non raccoglie molti consensi: «Gli abbonati online – dice Zegler – sono alcune
centinaia, per lo più studi professionali ». Più scettico il d.g. di Avvenire, Paolo Nusiner che dice: «La chiave di volta è
il consumatore, dobbiamo assecondare i nostri lettori». A dicembre il gruppo
editoriale ha terminato il restyling del sito, «ma non abbiamo ancora una linea
definita».
Sul futuro dell'informazione su internet si divide anche il Parlamento. Per Maurizio Gasparri (Pdl) «alcuni contenuti
internet saranno a pagamento, ma ci sarà sempre una grande offerta free»; così
l'ex premier Massimo D'Alema (Pd):
«Dato che i giornalisti andranno sempre pagati, forse bisognerà pagare i
giornali online, soprattutto se dobbiamo pensare che il cartaceo tenderà a
scomparire ». Assolutamente contrario Massimo
Donadi (Idv): «La libera circolazione delle notizia è un'enorme
ricchezza». «Di certo –dice l'a.d.di Microsoft Italia, Pietro Scott Jovane – non si può cambiare di
punto in bianco senza offrire qualcosa di diverso, di nuovo e di speciale ». Un
ragionamento condiviso da Riffeser Monti che parla di una transizione lunga
almeno 3- 4 anni durante la quale si lavorerà a contenuti speciali, «ma finché
non si muoveranno i grandi gruppi internazionali – conclude – non cambierà
nulla». (G.Bal.)