CENACOLO DEI COGITANTI |
Documento d’interesse Inserito
il 6-6-2009
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El Pais 6-6-2009
Alla sinistra di Papi
Filippo Di
Giacomo
Los principales
periódicos y web europeas y
americanas se hacen eco de las exclusivas fotografías que publica El País
tras ser secuestradas en Italia.-
.
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L'abitante medio di Berlusconilandia si
avvicina alla sessantina. Da adolescente, ha avuto la fortuna di accedere ad un
sistema scolastico libero e gratuito, di ottima qualità. E sempre "a gratis", come dicevano i sudditi del papa Re, è stato
assistito, per almeno tre decenni e mezzo, da un sistema sanitario che gli
americani nemmeno sognavano. Così, in buona salute e pervaso da idee altruiste,
ha partecipato ad un'indimenticabile stagione politica -tra gli anni Settanta-Ottanta- dove tutti
pensavano di avere un solo fine, quello di garantire diritti uguali per tutti e
a vantaggio di tutti.
Oddio, anche l'abitante medio di Berlusconilandia
ha letto Orwell e ha meditato sul fatto che in una società di uguali, qualcuno
riesce sempre ad essere più uguale di qualcun altro. Ma erano tempi in cui i
futuri berlusconidi potevano pensare al futuro con un
certo ottimismo. Perchè, in un Paese dove la funzione
di mamma era svolta da una vecchia, cara Chiesa Cattolica sempre pronta a
distrarsi dalla religione per impegnarsi nel sociale e dove il ruolo del papà
veniva assunto da un Partito Comunista -il secondo per
iscritti dopo il PCUS- che si definiva geneticamente disinteressato al
socialismo perché fondato da Gramsci soprattutto per conquistare l'egemonia
culturale, nello Stivale la vita sembrava scorrere concreta nei fatti, libera
nella fantasia.
Ci voleva un personaggio monomaniacalmente
interessato solo a se stesso per rompere l'incanto. Berlusconi iniziò a fondare
Berlusconilandia quando fece credere alla mamma ed al
papà della Penisola di poter riuscire, proprio come l'Arlecchino di Goldoni, ad
essere il servitore di due padroni. Dalla Chiesa, cioè dal gesuita Padre
Rotondi, rilevò le frequenze oberate di debiti di Rete 4, promettendo che
sarebbe rimasta la base del futuro sistema televisivo cattolico italiano.
Come ex frequentatore di istituzioni cattoliche, compresa l'Opus Dei,
sapeva benissimo che le promesse fatte ai preti non sono vincolanti e,
comunque, ogni offesa è riparabile con una congrua offerta per buone opere
future. Alla sinistra promise libero accesso a Canale 5 per ogni utopia
immaginata dalla galassia "progressista" del Paese. E per non
suscitare troppi dubbi, assunse a piene mani i rampolli di tutti gli
intellettuali organici alla cultura bene intenzionata e ipersalariata
di sinistra. Anzi, nei primi dieci anni di vita del sistema mediatico del
Cavaliere di Arcore, entravi a Canale 5 presentato dalla sinistra: sarà solo un
caso se i personaggi, comici e giornalisti compresi, che furoreggiano su Telekabul, cioè la terza rete della televisione di stato,
si sono in molti casi fatti ossa e fama sulle reti Mediaset?
L'abitante medio di Berluscolandia, più o
meno giovane, non ha motivi per meravigliarsi della vicenda Noemi.
I più anziani ricordano negli anni Ottanta una trasmissione berlusconiana
intitolata "Non è la Rai" che, per diversi anni, ha sedotto almeno
una generazione di italiane adolescenti mentre a sinistra si proponeva la
depenalizzazione dei rapporti sessuali tra minorenni senza limiti di età ed
adulti. Qualche ottuso baciapile conserva le interviste e gli articoli con i
quali, all'epoca, un intellettuale allora deputato e ora sognatore di
improbabili rivoluzioni proletarie su Il Manifesto, non solo difendeva la tesi
ma si dichiarava pronto a dare nomi di minorenni figlie di sue amiche, alle
quali aveva insegnato l'arte ed il mestiere della camera da letto.
Perciò nemmeno l'abitante più giovane di Berlusconilandia
si stupisce poiché quello che Berlusconi fa nella sua villa sarda lo vede fare
negli attici con terrazza del centro di Roma e nelle ville di Malindi. E seppure di centrosinistra, ha
dovuto votare sindaci e segretari politici che coltivano l'hobby di
possedere case a New York e in diverse località esotiche. Oltretutto negli
ultimi parlamenti, ha visto candidare cugine e fidanzate di chiunque, pornodive
e transessuali senza altri mestieri che facendo sognare il Sol dell'Avvenire ai
pochi sopravvissuti di sinistra, si accontentano di sfruttare le ombre
berlusconiane per portare la politica giù, sempre più giù.
Filippo Di Giaccomo è sacerdote e analista
de 'La Stampa'