HOME PRIVILEGIA NE IRROGANTO di Mauro Novelli Documento d’interesse Inserito il 7-2-2007 |
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Da Il Corriere della Sera 7-2-2007 I globalisti sonnambuli di Giovanni
Sartori
Allarme clima, l’Asia non sarà l’Eldorado.
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C’era una volta l’uomo universale che sapeva
di tutto. Poi le cose da sapere sono diventate troppe, e man mano l’uomo
universale è stato sostituito dallo specialista. Però per
qualche secolo lo specialista è restato curioso, si guardava intorno,
era «aperto». Invece oggi gli specialisti sono «chiusi»: sanno sempre di
più su sempre meno e meno. Oramai ciascuno si inscatola, si chiude in
una scatola senza finestre. E questa chiusura si applica anche agli
«importanti » in generale: banchieri, imprenditori, amministratori di
multinazionali. Il mondo economico- finanziario è diventato globale;
ma i globalisti che lo viaggiano sono anch’essi
debitamente inscatolati, e lo viaggiano come sonnambuli. Ci raccontano che tra dieci-venti
anni la Cina sarà il massimo potere
mondiale, con l’India al secondo posto, e intanto si buttano sulla Cina e
dislocano i servizi in India. E fin qui vedono bene, a corto periodo, perché
lo sviluppo della Cina, specialmente della Cina,
è straordinario. Ma è sostenibile? Può durare? E qui i
sonnambuli non ci vedono più. Si inscatolano nei loro calcolini
numerici, e così ignorano tutto il resto, che è di gran lunga
il più. Alla metà di questo secolo i cinesi dovrebbero essere
1,5 miliardi, e lo stesso gli indiani. Ma questi 3 miliardi (ai quali
possiamo aggiungere, con ulteriori 1,5 miliardi, gli africani) come li
nutriamo? È una domanda che non scuote i sonnambuli. Per loro la
risposta è ovvia: coltiveremo di più. Ma come facciamo se già oggi l’acqua
sta venendo a mancare? In Cina il fiume Giallo è allo stremo, in India il Gange
è un liquame che arriva a malapena al mare. Ovunque l’agricoltura
è sempre più irrigata da acqua di falda, e le falde scendono paurosamente di anno in anno. Le
statistiche dell’Onu ci dicono che ogni 20 secondi un bambino muore ucciso da
acqua inquinata, e che più di un miliardo di persone non hanno accesso
all’acqua potabile. Oggi. Ma tra poche decine di anni potrebbe essere che
ogni secondo muoiono 200 bambini, e che altrettanti adulti muoiono sterminati
dalle carestie. Dunque, già oggi consumiamo molta più acqua di quanta ne riceviamo dal cielo, dalle piogge. Questo è un dato certissimo.
Aggiungi
il cambiamento del clima dovuto al riscaldamento della terra. Non entro nelle
tante, drammatiche conseguenze dello sconvolgimento climatico in corso. Tra
queste, il fatto che non pioverà più
(a sufficienza) dove piove adesso, e quindi dove fiorisce l’agricoltura, e
che invece pioverà dove non serve, dove non
fiorisce un bel nulla. Nell’area mediterranea il nostro Sud rischia la
desertificazione e il nostro Nord è esposto a prolungata
siccità. Esempi a parte, siamo esposti ovunque a siccità
devastanti, che ovviamente sono molto più disastrose e letali, nei
Paesi ad alta densità di popolazione agricola (appunto, Cina e India).
Il pianeta Terra rischia una terribile crisi
idrica e alimentare, ma di tutto questo il nostro sonnambulo globale non sa e non
vuole sapere nulla. Venerdì scorso, a Parigi,
500 qualificati climatologi hanno concluso il loro
lavoro di sintesi dei dati raccolti da 2500 esperti, asserendo che al 95 per
cento il disastro climatico è opera dell’uomo. I sonnambuli finora se
la sono cavata dicendo che i cambiamenti climatici ci sono sempre stati, e
che noi non ci possiamo fare niente. Invece no, invece è falso. Questa
volta, e per la prima volta, tutte le colpe sono
nostre. Niente più balle. I sonnambuli si devono svegliare. E la Cina non sarà l’Eldorado. 07 febbraio 2007 |