HOME     PRIVILEGIA NE IRROGANTO    di Mauro Novelli    

Documento d’interesse   Inserito il 24-1-2008


 

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Da www.adnkronos.com del 22-1-2008

 

LIBRI. CASTA STAMPATA:

LE DEBOLEZZE ED I VIZI DEI GIORNALISTI VISTI DA LUIGI BACIALLI




Roma, 22 gen. (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Da qualche mese una serie di indagini precise e rigorose ha svelato gli 'affari sporchi' della politica. Gli sprechi sono stati messi sotto accusa in modo impietoso. I mezzi di comunicazione hanno cominciato a diffondere dati ed analisi allarmanti. I giornalisti hanno scavato nel marcio sollevando il velo d'ipocrisia che ha sempre protetto i palazzi delle Istituzioni. Sono diventati, in fondo, i paladini del bene comune. Cosa dire, pero', del microcosmo al quale appartengono proprio i giornalisti? Quali sono le regole che lo caratterizzano? Quali sono i punti di forza e le debolezze della loro corporazione? Quali sono, poi, i lati oscuri e incomprensibili del 'quarto potere'? Il giornalista Luigi Bacialli, direttore editoriale della televisione nazionale 'Canale Italia' ed editorialista del 'Quotidiano Nazionale', nel saggio ''Casta stampata. Vizi, virtu' e privilegi dei giornalisti'', pubblicato da Mursia, punta la sua attenzione sui privilegi di cui i giornalisti godono nell'esercizio della loro professione.

Sono tanti i lati oscuri del giornalismo italiano. Tanti i difetti e i vizi che si trascinano da sempre. Bacialli ricorda che, tanto per cominciare, le capacita' vengono spesso enunciate ma mai dimostrate. I giornalisti, d'altra parte, commettono errori grossolani e preoccupanti. La lista alla quale l'autore del saggio fa riferimento e' davvero ben nutrita. Si inizia con l'esempio di un redattore che intervista un falso medico legale procurando alla sua azienda editoriale una grande querela. Cosa dire, poi, dei giornalisti che nei loro articoli si lasciano sfuggire refusi di ogni genere?

Forti della loro identita' professionale, i giornalisti si mostrano in molte circostanze permalosi, privi del senso della modestia e della misura. La denuncia piu' grave che li riguarda, pero', e' rappresentata dai contatti e dai rapporti equivoci con la politica. Rapporti che, di fatto, si estendono anche al mondo dell'economia verso il quale si mostra una compiacenza troppo smaccata. L'ansia di apparire a tutti i costi, la difesa corporativa dei privilegi, la mancanza di un ricambio generazionale, costituiscono gli altri aspetti critici sui quali si sofferma Bacialli. Aspetti cruciali che ispirano anche il giudizio inappellabile di Massimo Fini. ''Abbiamo perso la capacita' di essere un 'contropotere' nei confronti della classe politica - scrive infatti nella sua prefazione. Perche', nella stragrande maggioranza dei casi, ce ne siamo fatti servi. Non per nulla i media vengono chiamati spudoratamente e senza nemmeno che piu' ci si accorga di che cosa questo significhi 'gli strumenti del consenso'''.