La Stampa 13-9-2007
Antonveneta, le accuse della Forleo: "Scalata
con complicità istituzionali"
La motivazioni del patteggiamento di Bpi e di Bpl Swisse: «Operazione illegale in totale spregio delle
regole»
MILANO Nei giorni in cui il
Parlamento discute se concedere o meno
l’autorizzazione ai magistrati di utilizzare le telefonate con D’Alema e Fassino, dal palazzo di giustizia di Milano ribadiscono
le accuse ai politici. Il gip Clementina Forleo nel
motivare le ragioni del patteggiamento di Bpi, la banca che fu di Fiorani e
che cercò di scalare Antonveneta, non si limita a dire che ora
l’istituto di credito si sforza di recuperare la cultura della
legalità.
Le
complicità istituzionali
Forleo insiste e nel ribadire «l’illiceità dell’operazione che si
stava conducendo per scalare altri istituti di
credito in totale spregio delle regole del mercato» afferma anche che il
tutto avvenne «con la complicità di esponenti del mondo istituzionale,
alcuni dei quali pervicacemente riluttanti ad ammettere le proprie ’debolezzè e ad accettare dignitosamente che in uno
Stato di diritto debba valere il principio di cui all’articolo 3 della
Costituzione». Forleo denuncia la presenza nei palazzi della politica di chi
non vuole prendere atto che la legge è uguale per tutti.
L'indagine
su Unipol-Bnl
Della scalata che l’accusa ritiene illecita ad Antonveneta tra le persone
chiamate a rispondere nell’udienza preliminare che si terrà presumibilmente
a novembre prossimo c’è Antonio Fazio, Governatore della Banca
d’Italia al momento dei fatti. Ma il gip parla al
plurale, ripetendo quanto aveva in pratica affermato
fin dal giorno in cui firmò l’ordinanza di arresto per Giampiero
Fiorani: «complicità da parte di esponenti delle istituzioni». Al
palazzo di giustizia di Milano attendono le decisioni del Parlamento, pronti
a prenderne atto, ma senza alcuna intenzione di chiedere un rinvio
dell’appuntamento davanti al gup per il caso Antonventa e anche di quello relativo a Unipol-Bnl dal
momento che è molto prossima la chiusura di questo troncone di
indagine.
Il
patteggiamento di Bpi
Forleo comunque dà atto a Bpi di aver ammesso l’illiceità
dell’operazione, ricordando che la banca ha messo a disposizione 94 milioni dieuro e rotti come risarcimento, somma confiscata, e 1
milione a livello di multa. Il gip scrive di
«spirito di rinnovamento dell’istituto e dunque dello sforzo di recuperare in
pieno a tutti i livelli e in ogni comportamento una ’cultura della legalità’ prendendo così le distanze da chi
tale cultura continua a rifiutare». La Bpi per il giudice «ha costantemente
collaborato con le indagini eliminando definitamente
le conseguenze dannose o pericolose del reato». La banca che fu di Fiorani
era accusata di non aver predisposto il modello organizzativo adatto a
prevenire la commissione di reati.
Lo
Stato porta a casa oltre 95 milioni di euro
Forleo spiega che la nuova gestione dell’istituto di credito ha cambiato registro predisponendo i modelli previsti dalla legge. E
anche la pena stabilita «può dirsi congrua». Insomma ci sarebbe per il
giudice una concreta discontinuità rispetto al passato. Con Bpi
patteggia anche la controllata Bpl Suisse con la
sanzione pecuniaria che ammonta a 330 mila euro. Si tratta della prima
sentenza nella vicenda delle scalate bancarie che accesero i riflettori
dell’attenzione generale nell’estate di due anni fa. Lo Stato porta a casa
oltre 95 milioni di euro. Ma il cammino per accertare tutte le responsabilità
è ancora lungo. Di questo sono convinti gli investigatori. Molto, non
tutto, dipende dalle risposte che arriveranno dal Parlamento, anche in
relazione alle responsabilità di chi è da tempo indagato come
l’ex numero uno di Unipol Giovanni Consorte. In caso di un no da Roma,
infatti, sarebbe molto difficile se non impossibile provare l’accusa di
insider trading, senza poter usare le telefonate con i politici.
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